Jim Morrison: differenze tra le versioni

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[[File:Doors electra publicity photo.JPG|thumb|upright=0.8|sinistra|I [[Doors]] nel [[1966]] (foto: [[Elektra Records]]).]]
[[File:UCLA Library.JPG|thumb|upright=0.8|destra|La biblioteca dell'[[UCLA|Università]], frequentata da Jim]]
Jim Morrison cominciò a frequentare la Facoltà di Cinematografia all'[[Università della California, Los Angeles|Università della California]] di [[Los Angeles]] già a partire dalla primavera del [[1964]], trovandosi una piccola stanza vicino al campus di [[Westwood (Los Angeles)|Westwood]], per poi trasferirsi al 14, Westminster Avenue, e cominciando a condurre una vita in stile ''[[bohémien]]''. In autunno si iscrisse ai corsi universitari, dove conobbe anche [[Ray Manzarek]], che nel luglio del [[1965]], sulla spiaggia di [[Venice Beach]], propose a Morrison di formare una band, dopo averlo sentito cantare alcune delle sue prime canzoni, tra cui ''[[Moonlight Drive]]''. [[Ray Manzarek|Manzarek]] all'epoca era già un talentuoso e giovane [[tastierista]] che militava con i suoi fratelli Rick e Jim Manzarek, rispettivamente all'organo e armonica, quindi con Patrick Stonier al sax, Roland Biscaluz al basso e Vince Thomas alla batteria, in una band chiamata ''Rick & the Ravens'', nella quale confluì anche Jim Morrison; ad agosto dello stesso anno inserirono nel gruppo anche [[John Densmore]], già batterista dei ''Psychedelic Rangers'', che Ray aveva conosciuto a un corso di [[meditazione trascendentale]], quindi la bassista [[Patty Sullivan]]; in quel periodo verranno registrate solo sei canzoni "demo". I fratelli di Ray uscirono poi dalla band, seguiti da Stonier, Biscaluz e Thomas, mentre subentrò un giovane chitarrista, [[Robby Krieger]], che Jim aveva notato perché suonava la chitarra con il collo di una [[Bottleneck (musica)|bottiglia di vetro]]. Krieger aveva iniziato a studiare musica con lonello stile [[flamenco]], genere che lo stesso chitarrista omaggerà nella canzone "Spanish Caravan".
 
Il nuovo nome della band, ''[[The Doors]]'' ("Le Porte"), fu scelto già a settembre [[1965]] dallo stesso Jim Morrison, come citazione di una [[poesia]] di [[William Blake]], ripresa anche dallo [[scrittore]] [[Aldous Huxley]] nel suo saggio "The Doors of Perception", un testo che approfondiva l'esperienza psichedelica, tipica dei movimenti trasgressivi giovanili dei primi [[anni 1960|anni sessanta]], sotto gli effetti della [[mescalina]].
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Nell'ultimo periodo a [[Parigi]], Jim si portò dietro le pellicole di ''Hwy'' e di ''Feast of Friends'', nella speranza di proiettarle alla Cinematheque. [[Jacques Demy|Demy]] e [[Agnès Varda]] gli fissarono un appuntamento col direttore per il [[7 luglio]], ma Jim morirà quattro giorni prima.
}}
Il 4 gennaio [[1967]], l'Elektra pubblicò il primo album ''[[The Doors (album)|The Doors]]'', che fu subito un successo e divenne uno dei dischi più venduti dell'anno assieme a ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'' dei [[Beatles]]. La musica dei Doors era un [[blues rock]] [[rock psichedelico|psichedelico]] originale, con le tastiere di [[Ray Manzarek|Manzarek]] che davano l'impronta al ''sound'' con motivetti [[jazz]], [[musica classica|classici]], [[boogie woogie]] e [[vaudeville]], e con la [[chitarra]]-[[flamenco]] di Krieger (gitana, indiana, hawaiana), che duettava con le tastiere generando un'atmosfera intensa, in cui si andavano a insinuare la voce magnetica e suadente di Morrison e la batteria unica ed espressionista di Densmore il cui stile era influenzato dalle percussioni caraibiche. Fu proprio in questo periodo, inoltre, che un giovane fotografo di Brooklyn, Joel Lee Brodsky<ref>http://riffraf.typepad.com/riffraf/2012/08/iconic-photographs-the-young-lion.html</ref>, fu chiamato per realizzare alcuni scatti di Jim in bianco e nero, tra i quali compare la famosa immagine a mezzo busto, successivamente soprannominata "''Il giovane leone''", che diventerà l'icona stessa del cantante. Nella primavera il gruppo partì per un tour nazionale, che toccò vari luoghi sacri del rock statunitense, come il [[The Matrix (club)|The Matrix]] di [[San Francisco]] e altri della [[California]], più l{{'}}''Ondine Disco'' di [[New York]]<ref name=":0">[https://books.google.it/books?id=EjbQW1kyWHYC&pg=PA32&lpg=PA32&dq=ondine+new+york+doors&source=bl&ots=bk0bbpHzWa&sig=XG7NIN-J5aHSGRyF9u9bqbNq7tU&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwit2rb84oDdAhWCmbQKHfq_CS0Q6AEwDnoECAEQAQ#v=onepage&q=ondine%20new%20york%20doors&f=false Jim Morrison &amp; i Doors. On the road - Greg Shaw - Google Libri]</ref>. Nello spettacolo del 9 aprile al ''Cheetah Club'' di [[Los Angeles]], Jim si esibì per la prima volta nel suo "numero della fune", ovvero la camminata lungo il bordo del palco in stile equilibrista; purtroppo, quella volta gli andò male e precipitò in mezzo al [[Pubblico (sociologia)|pubblico]] dopo un volo di tre metri (ma egli continuerà a esibirsi in questa pericolosa performance anche in seguito). Il 9 giugno, durante il concerto al Fillmore di [[San Francisco]], Morrison fece roteare pericolosamente il microfono, finendo per centrare il promoter Bill Graham in piena fronte. Il 16 giugno, nell'esibizione all'Action House di [[Long Beach (New York)]], ubriaco fradicio, cominciò a spogliarsi, ma venne bloccato in tempo. Il giorno successivo il concerto fu interrotto perché il cantante s'infilò il microfono in bocca, producendo suoni bizzarri. Ricorda [[Frank Lisciandro]], fotografo e suo amico dai tempi dell'[[UCLA]]:
[[File:Lucertola Bellagio.JPG|miniatura|Affascinato dal mondo dei rettili e dalla [[Sciamanesimo|cultura sciamanica]], Jim Morrison era soprannominato il "Re Lucertola" (''The Lizard King'').|242x242px]]
{{Citazione|In scena Jim subiva una completa metamorfosi: la sua voce dolce e garbata diveniva roca, aspra, profonda e potente; la sua posa dinoccolata si faceva arrogante, baldanzosa; il suo quieto volto si trasformava in migliaia di maschere di tensione e di emozione; e i suoi occhi, di solito così penetranti e attenti, diventavano vacui e lontani, fino a tramutarsi in due finestre illuminate davanti al pubblico. Con questo sguardo chiaroveggente Jim sembrava scrutare sia nel [[futuro]] sia nel [[passato]]. Emetteva strani suoni animaleschi, urlava, strepitava come se soffrisse. I suoi abiti di cuoio o di pelle di serpente crepitavano e gemevano quando si muoveva. Le sue movenze e i suoi gesti si facevano spasmodici, frenetici, come se si fosse trattato di una persona in preda a una crisi epilettica. Danzava, non in modo fluido e aggraziato, ma con brevi passi saltellanti e moto a stantuffo, sporto in avanti, la testa che scattava su e giù.
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I primi giorni, i due alloggiarono all{{'}}''Hotel George V'', vicino agli [[Avenue des Champs-Élysées|Champs-Élysées]], per poi trasferirsi nell'alloggio di un'amica, la modella Elizabeth Lariviere, al terzo [[Piano (architettura)|piano]] di un palazzo di Beaux Arts del [[XIX secolo]], al n. 17 di rue Beautreillis, nel quartiere di [[Chiesa di Saint-Paul-Saint-Louis|Saint Paul]]-[[Le Marais]]. Nelle prime settimane Jim scrisse innumerevoli appunti, poesie e vari scritti, sia in casa sia esplorando le vie circostanti, Lungo-[[Senna]] Quai Des Celestins, [[Île Saint-Louis]], [[Île de la Cité]], [[Place des Vosges]].
 
Ai primi di aprile Jim cominciò ad accusare crisi d'[[asma]]<ref>Morrison aveva sofferto d'asma in minore età, come dice nella poesia "If I look back" {{cita web|url=https://arpi.unipi.it/retrieve/e0d6c931-7ec1-fcf8-e053-d805fe0aa794/106-File%20dell%27articolo-258-1-10-20200629.pdf|titolo="L’eroina, principalmente attraverso un meccanismo di istamino-liberazione, induce ostruzione bronchiale che appare più grave negli asmatici cronici e negli atopici manifestandosi pochi minuti dopo l’inalazione della sostanza."}}</ref> e problemi di [[Respirazione (fisiologia umana)|respirazione]], arrivando anche a tossire [[sangue]] mentre le sue condizioni si aggravavano lentamente per l'abuso di [[alcolismo|alcool]] e per il [[tabagismo|fumo]]. Su consiglio dei medici, Morrison decise di fare un viaggio in climi tropicali più salubri e partì con Pam per un breve viaggio in [[Marocco]] ([[Casablanca]], [[Tangeri]], [[Marrakech]]). I due ritornarono a Parigi il [[3 maggio]], alloggiando allpresso [[L'HotelHôtel]] al 13, ''ruedi Rue des Beaux Arts'', lo stesso albergo dove morì [[Oscar Wilde]]. Due settimane dopo tornarono a stabilirsi nella casa di rue Beautreillis, anche se durante il giorno facevano vite pressoché separate. Mentre Pam, con i soldi avuti da Jim, girovagava cercando [[eroina]] nei salotti parigini, insieme a una vecchia conoscenza che era anche il suo pusher, il ricco [[Jean de Breteuil]], ovvero "il Conte", Jim girava per locali e bar, tra cui lo storico [[Café de Flore]] (172, [[Boulevard Saint-Germain]]), dove frequentò per alcuni giorni la modella, attrice e cantante [[Zouzou]], al secolo Daniéle Ciarlét (ex-fidanzata di [[Brian Jones]]). Pam stessa giunse a fissare gli appuntamenti di Jim al ''Café'' con Zouzou, per venire poi congedata da Jim con dei soldi; dopo circa un'ora o un'ora e mezza, Pam ritornava al ''Café'', e se ne andava via con Jim.
 
A inizio giugno, sulla scalinata della [[basilica del Sacro Cuore]] assieme all'amico Alain Ronay, [[fotografo]], Jim notò in lontananza una [[collina]] con costruito qualcosa, e chiese all'amico cosa fosse. L'amico gli disse che si trattava del [[cimitero di Père-Lachaise]], ultima dimora di tanti [[Intellettuale|intellettuali]] e [[Artista|artisti]]. Probabilmente Jim visitò il [[cimitero]] a fine mese.
 
Il [[pomeriggio]] di domenica 27 giugno, su invito di Pam, venne a trovarli a casa un'amica di lei, la stilista Tere Tereba, giunta da Los Angeles. Jim apparve rilassato, le disse di aver perso peso come conseguenza dell'aver smesso con gli [[alcolici]] e di aver scritto parecchio, poi parlarono delle meraviglie di Parigi e di progetti di viaggi futuri. Per [[cena]], su proposta di Tere Tereba, si recarono a piedi in [[Boulevard du Montparnasse]], al raffinato [[ristorante]] [[La Coupole]], dove Jim avrebbe rivelato di aver ricevuto proposte per recitare in un paio di [[film]], e di avere intenzione di mostrare al pubblico parigino i propri film, da lui girati amatorialmente. Ritornando a casa, si imbatterono in una manifestazione studentesca a Place St. Michel; Jim disse a Tere Tereba che non sarebbe tornato a Los Angeles prima di settembre.
 
Il [[mattino]] seguente, lunedì 28 giugno, Pam, Jim e l'amico Alain Ronay, alla guida della propria autovettura, fecero una breve gita a {{M|20|ul=km}} circa a nord di Parigi, prima a [[Chantilly]] e poi a [[Saint-Leu-d'Esserent]], dove Ronay, all'esterno dell{{'}}''Auberge de l'Oise'', in cui avevano pranzato, scattò alcune foto dei due, le ultime che immortalarono Jim vivo. Giovedì 1º luglio Jim venne notato da due studenti tedeschi cenare con Pam, con aria depressa, al ristorante di fronte a casa ''Le Beautreillis'', dando nell'occhio per un litigio in cui lei lo chiamò per nome e [[cognome]], e poi attorno alle 23 un fan americano lo notò mentre da solo beveva del [[Bordeaux (vino)|Bordeaux]] e mangiava un [[croque-monsieur]] al vicino bar ''Le Mazet'', in rue St. André des-Arts.
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=== Teatro ===
Jim Morrison ebbe anche delle esperienze in ambito teatrale. Segnalatosi a scuola per i suoi atteggiamenti “plateali”, nel 1962 si produsse in alcune declamazioni poetiche e performance con l'[[ukulele]] al Contemporary caffè di Clearwater, che incuriosirono il pubblico. L'anno successivo studiò drammaturgia e storia del teatro al dipartimento di Scienze del linguaggio, prese lezioni di recitazione e frequentò il Conradi Theater dell'università. La prima esibizione “ufficiale” risale tuttavia all'autunno del 1964 quando, ventenne, ottenne il ruolo di Gus in un allestimento studentesco del ''[[Il calapranzi|Calapranzi]]'', il thriller capolavoro di [[Harold Pinter]]. Jim si dimostrò attore imprevedibile e impetuoso sia nelle prove sia durante lo spettacolo, influenzato in parte dalla lettura di [[Antonin Artaud]] e del suo “teatro della crudeltà”. In seguito venne folgorato dal [[Living Theatre]] e fu coinvolto in alcuni show che si tennero a [[San Francisco]] e a [[Los Angeles]] nel febbraio 1969.<ref name="sd05"/> Nel libro ''I Signori. Appunti sulla visione'' scrisse: “Lo scopo dell'[[happening]] è curare la noia, ripulire gli occhi, operare una ricongiunzione infantile col flusso della vita. Il suo più piccolo, più ampio scopo è la purificazione della percezione”.<ref name="r00"/>
 
=== La controversa biografia di Bill Cosgrave ===
Nel 2020 venne pubblicata una biografia assai controversa e criticata, ad oggi non ancora tradotta in italiano<ref>Bill Cosgrave: ''Love Her Madly: Jim Morrison, Mary and me''; 2020; Dundurn Press Ltd; Toronto; ISBN 1459746600</ref>, relativamente al rapporto personale tra Jim Morrison e la sua compagna del periodo appena precedente la fondazione della rock band. In essa, l'autore, amico di vecchia data di [[Mary Frances Werbelow]], compagna di Morrison nel triennio 1962–1965, fa il punto circa l'enorme ascendente che la ragazza di [[Clearwater (Florida)|Clearwater]], in [[Florida]], classe 1944, esercitò sul futuro cantante dei Doors. Jim era molto innamorato e ricambiato dalla ragazza ed intendeva sposarla, stando alle parole di Cosgrave, che ebbe modo di frequentare la coppia in quel periodo assiduamente, ma la Werbelow, a fine luglio del 1965, preferì interrompere momentaneamente la relazione perché in disaccordo con la decisione di Morrison di creare una rock band e per via della sua dedizione all'alcool (era anche stato arrestato in Florida, a [[Tallahassee]] il 28 settembre 1963 per ubriachezza molesta), per la sua decisione di rompere con la propria famiglia, ed a causa dei propri sbalzi d’umore, mentre era favorevole al suo interesse per la cinematografia e per la poesia. La rottura, anche se “temporanea”, secondo l'autore, provocò un dolore mai superato ed ebbe notevoli e durature ripercussioni negative sul carattere di Jim. Alcuni brani quali ''[[The Crystal Ship]]'', ''The End'' e ''[[Moonlight Drive]]'', ma anche ''[[Hello, I Love You]]'', ''[[Soul Kitchen]]'' e ''[[When the Music's Over]]'', si legge nel libro, sono ispirati dalla drammatica rottura del loro rapporto. La Werbelow, ch’era stata vincitrice ad un concorso di bellezza a Clearwater, seguì Morrison in California ma non accettò la sua rinuncia ad occuparsi di cinematografia nonostante la laurea conseguita all'[[UCLA]] e questo problema era fonte di continue discussioni tra i due. Una volta interrotto il rapporto, la ragazza si ritirò, dopo pochi mesi, a meditare in [[India]] per oltre un lustro, conducendo una vita di ferrea ascesi. Ritornò negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] alla fine del 1971 per scoprire che Jim Morrison, col quale era intenzionata a riconciliarsi, era deceduto all'inizio di luglio di quell'anno. Secondo l'autore, lo shock che la ragazza ne ebbe fu talmente forte da ritenersi colpevole sia dello stile di vita assunto dal cantante a partire dalla loro rottura, che del suo decesso prematuro, tanto da non aver cercato più alcuna relazione amorosa per il resto della sua vita, ritirandosi in un riserbo totale nella natia Clearwater, e non concedendo alcun'intervista in merito (nemmeno al regista [[Oliver Stone]] che, nel 1990, era intenzionato a girare un film sulla vita di Morrison). Lo stesso Cosgrave, pur rimanendole amico ed essendo andato ripetutamente a visitarla, non è riuscito a farsi rilasciare, dall'ottuagenaria donna, confidenze in merito alla relazione con il cantante. Va altresì fatto notare che la ben nota bibliografia di Morrison, questa tradotta anche in italiano<ref>Jerry Hopkins, Daniel Sugerman, ''Nessuno uscirà vivo di qui: la sconvolgente biografia di Jim Morrison'', Milano, Kaos, 2005, p. 370, ISBN 88-7953-141-7.</ref> accenna brevemente alla relazione tra Morrison e la Werbelow ed alla vicinanza anche letteraria (oltreché sentimentale) tra i due, implicitamente avvalorando quanto narrato da Cosgrave. Le critiche più severe a questa biografia concernono il successivo rapporto tra Jim e Pamela Courson, laddove Cosgrave si spinge oltre, interpretando, senza averne risconto obiettivo, la relazione tra il cantante e la sua nuova compagna come una sorte di "ripiego" rispetto all'amore mai dimenticato per la Werbelow, ed attribuendo alla Courson tutti i successivi eccessi che portarono Morrison a morte prematura, nonché l'iniziazione all'uso degli stupefacenti.
 
== Film e docufilm ==