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| didascalia2 = Stato di conservazione secondo l'IUCN<ref name="battistoni2022"/>
| immagine3 = Italian range (IUCN) - Canis lupus.png
| didascalia3 = Areale della specie secondo l'IUCN (2018)<ref name="iucn">{{
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In contrasto, le relazioni tra i lupi e le [[Vulpes vulpes|volpi rosse]] sono più pacifiche, con studi svolti nei [[Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise|parchi nazionali d'Abruzzo]] e [[Parco naturale della Maremma|della Maremma]] indicando che le volpi non temono i lupi abbastanza da modificare i loro tempi di attività, e in zone dove coabitano le volpi beneficiano delle carcasse dei grossi mammiferi abbattuti dai lupi.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Patalano |nome1= M. |cognome2=Lovari |nome2=S. |anno= 1993 |titolo= Food habits and trophic niche overlap of the wolf Canis lupus, L. 1758 and the red Fox vulpes vulpes (L. 1758) in a Mediterranean mountain area |lingua=en |rivista= Revue d'Ecologie, Terre et Vie, Société nationale de protection de la nature |volume= 48 |numero= 3 |pp= 279-294}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Ferretti |nome1= F. |etal=si |anno= 2021 |titolo= Recolonizing wolves and opportunistic foxes: interference or facilitation? |lingua=en |rivista= Biological Journal of the Linnean Society |volume= 132 |pp= 196-210}}</ref>
Vi sono prove prove aneddotiche dal Parco nazionale d'Abruzzo che gli [[Ursus arctos marsicanus|orsi bruni marsicani]] prevalgono sui lupi per accesso alle carcasse, ma le probabilità di concorrenza tra le due specie sono basse, data la dieta in gran parte vegetariana dell'orso.<ref name="boitani1988.119">{{cita|Boitani, 1988|p. 119|cidBoitani1988}}.</ref>
=== Malattie e parassiti ===
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Il lupo è spesso [[Ospite (biologia)|ospite]] di vari [[parassita|parassiti]]. In Italia, sono stati segnalati casi di infestazione di [[Verme|elminti]] intestinali come le [[Tenia (zoologia)|tenie]], gli [[Echinococcus|echinococchi]], i mesocestoidi, le [[Dipylidium caninum|tenie canine]], le uncinarie, i [[Toxocara|tossocari]], gli [[Ancylostomatidae|anchilostomi]], i tricuri e i [[Toxascaris leonina|tossascari]]. Le infestazioni dei tossocari e gli echinococchi sembrano essere correlate con l'età del lupo, mentre la specie ''[[Echinococcus granulosus]]'' appare infestare i lupi che si cibano prevalentemente di pecore.<ref name="ciucci2003"/>
Ci sono pochi dati sui [[Microrganismo patogeno|patogeni]] del lupo italiano, ma sono stati segnalati casi di [[parvovirosi canina]] nella popolazione appenninica nei primi anni novanta. Nelle zone in cui i lupi vivono presso le discariche, come nel caso della popolazione presso l'Appennino centro-meridionale, sono stati segnalati casi di [[scabbia]] (rogne [[rogna demodettica|demodettica]] e [[rogna sarcoptica|sarcoptica]]), che può essere mortale anche per i cuccioli. Nelle zone meridionali dell'areale, il lupo grigio appenninico è a rischio della [[leishmaniosi animale]], sparsa dai cani randagi.<ref name="ciucci2003"/> Uno studio sulle cause di morte effettuato su 143 carcasse di lupo rinvenute nel [[Parco Nazionale d'Abruzzo]] dal 2000 al 2014, ha rilevato anche queste patologie: [[Trichinella]] spp., [[Strongylidae|Strongylus]] spp. (patologie endoparassitarie), [[Malattia di Aujeszky]], [[cimurro]]
== Storia ==
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*[[Dialetti calabresi|Calabrese]]: ''Lupu'', ''Upu'', ''Laura'', ''Nicola''<ref name="ciucci2003">{{cita|Ciucci e Boitani, 2003|pp. 20-47|cidCiucci}}.</ref>
*[[Lingua ligure|Ligure]] ([[Dialetto brigasco|brigasco]]): ''Lùv'', ''Loùv'', ''Lup''<ref name="ciucci2003"/>
*[[Lingua lombarda|Lombardo]]: [[Dialetto bresciano|Bresciano]] — ''Loatû'' (spregiativo)<ref name="melchiori1817">{{cita|Melchiori, 1817|pp. 336|cidMelchiori1817}}.</ref>; [[Dialetti galloitalici di Sicilia|Siculo-lombardo]] — ''Dàuv'', ([[San Fratello]]), ''Ddùvu'' ([[Nicosia (Italia)|Nicosia]]), ''Lup'',<ref name="pitré1889.1">{{cita|Pitré, 1889|pp. 463-470|cidPitré1889.1}}.</ref> ''Lùpu'' e ''Suarázz'' ([[Piazza Armerina]])<ref name="roccella">{{cita|Roccella, 1875|pp. 144, 267|cidRoccella1875}}.</ref>
*[[Lingua occitana|Occitano]]: ''Loup'', ''Louba''<ref name="ciucci2003"/>
*[[Lingua piemontese|Piemontese]]: ''Luv'', ''Luu''<ref name="ciucci2003"/>
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<ref name="degubernatis">{{cita|De Gubernatis, 1872|pp. 146–147|cidDeGubernatis1872}}.</ref>
<ref name="pitré1889.1"/>
===Leggende metropolitane===
Negli anni settanta, girava la voce che in Italia fossero reintrodotti attraverso elicotteri o paracadute lupi di origine straniera, talvolta siberiani, americani o africani a secondo della fonte.
{{Citazione|A parte la spontanea considerazione «ma come avranno fatto i lupi a togliersi il paracadute?», restano altre domande a cui si può dare una risposta più seria. Esistono almeno tre buone ragioni per definire una barzelletta questa storia: 1) un lupo straniero [...] non riuscirebbe a sopravvivere in Italia che qualche giorno: come farebbe un lupo siberiano, abituato alle renne e ai buoi muschiati, agli spostamenti di decine e decine di km al giorno, a stare lontano dagli odori e dai pericoli dell'uomo, ad abituarsi alle nostre condizioni? Morirebbe presto di fame, paura, stress. 2) un lupo nato in gabbia, non sarebbe in grado di cacciare e soprattutto, non avendo paura dell'uomo, si avvicinerebbe ai paesi finendo presto ucciso. 3) Se lo scopo della reintroduzione era di rinsanguare i lupi italiani, il risultato sarebbe la distruzione della nostra razza, come ogni allevatore ben sa; quindi quale può essere oggi in Italia quell'ente (perché, data la spesa, solo un ente potrebbe permetterselo) così pazzo (e ricco) da fare una cosa del genere? Certo non lo Stato, né le Regioni, né i Comitati Caccia (visto poi l'amore che c'è tra lupi e cacciatori!!), né le organizzazioni protezionistiche che cercano di salvare il «nostro» lupo. E chi altro allora?|''Al lupo, al lupo!'', 1979, p. 20}}▼
Lo stesso Boitani rintracciò la storia ai primi anni settanta nel Parco nazionale d'Abruzzo, quando le autorità del parco avevano discretamente reintrodotto esemplari di cervo e capriolo originari da altre regioni in grandi casse. Girò poco dopo la voce che fra gli animali introdotti vi fossero dei lupi, e la storia, spargendosi in tutto il territorio, venne successivamente usata come esempio dell'aperta contrapposizione del parco agli interessi locali.<ref name="boitani1988.47"/>
▲{{Citazione|Esistono almeno tre buone ragioni per definire una barzelletta questa storia: 1) un lupo straniero [...] non riuscirebbe a sopravvivere in Italia che qualche giorno: come farebbe un lupo siberiano, abituato alle renne e ai buoi muschiati, agli spostamenti di decine e decine di km al giorno, a stare lontano dagli odori e dai pericoli dell'uomo, ad abituarsi alle nostre condizioni? Morirebbe presto di fame, paura, stress. 2) un lupo nato in gabbia, non sarebbe in grado di cacciare e soprattutto, non avendo paura dell'uomo, si avvicinerebbe ai paesi finendo presto ucciso. 3) Se lo scopo della reintroduzione era di rinsanguare i lupi italiani, il risultato sarebbe la distruzione della nostra razza, come ogni allevatore ben sa; quindi quale può essere oggi in Italia quell'ente (perché, data la spesa, solo un ente potrebbe permetterselo) così pazzo (e ricco) da fare una cosa del genere? Certo non lo Stato, né le Regioni, né i Comitati Caccia (visto poi l'amore che c'è tra lupi e cacciatori!!), né le organizzazioni protezionistiche che cercano di salvare il «nostro» lupo. E chi altro allora?|''Al lupo, al lupo!'', 1979}}
==Note==
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*{{cita libro|nome=Giovanni Battista|cognome=Melchiori|titolo=Vocabolario bresciano-italiano. volume 1|url=https://archive.org/details/bub_gb_qIBWAAAAcAAJ/page/545/mode/2up|editore=Tipografia Franzoni e socio|città=Brescia|anno=1817|cid=cidMelchiori1817}}
*{{cita libro|nome=J. B.|cognome=Minahan|titolo=The Complete Guide to National Symbols and Emblems|anno=2009|editore=ABC-CLIO|città=Santa Barbara|url=https://books.google.fr/books?id=jfrWCQAAQBAJ&pg=PA436#v=onepage&q&f=false|lingua=en|cid=cidMinahan}}
*{{cita libro|nome=G.|cognome=Pitré |titolo=Usi e costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano, Volume 3|anno=1889|editore=Lauriel|città=Palermo|url=https://books.google.it/books?id=bU2zwr7WKvcC&dq=giuseppe+pitr%C3%A9+lupo&pg=PA465&redir_esc=y#v=onepage&q=giuseppe%20pitr%C3%A9%20lupo&f=false|cid=cidPitré1889.1}}
*{{cita libro|nome=G.|cognome=Pitré |titolo=Usi e costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano, Volume 4|anno=
*{{cita libro|nome=R.|cognome=Roccella|titolo=Vocabolario della lingua parlata in Piazza Armerina (Sicilia)|url=https://books.google.it/books?id=zoQ_AAAAIAAJ&q=lupo&redir_esc=y#v=snippet&q=lupo&f=false|editore=Bartolomeo Mantelli|città=Caltagirone|anno=1875|cid=cidRoccella1875}}
*{{cita libro|nome=A.|cognome=Traina|titolo=Nuovo vocabolario siciliano-italiano, Volume 1|url=https://archive.org/details/bub_gb_qIBWAAAAcAAJ/page/545/mode/2up|editore=Lauriel|città=Palermo|anno=1868|cid=cidTraina1868}}
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