Utente:Lupo rosso/Sandbox/La colonna Buenaventura Durruti,le milizie anarchiche e della sinistra comunista: differenze tra le versioni
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== La colonna Buenaventura Durruti,le milizie anarchiche e della sinistra comunista ==
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Come [[trotskisti]] legati alla [[IV Internazionale]] vi furono due formazioni che agirono in Spagna tra il luglio 1936 e la fine del 1937 e precisamente:
* La ''Sección Bolchevique-Leninista de España'', strutturata nel novembre 1936 in [[Barcellona]] da [[Manuel Fernández Grandizo]], nome di battaglia G. Munis, considerata la sezione spagnola ufficiale della [[IV Internazionale]] che tentò invano di entrare nel[[ POUM]] di [[Andreas Nin]] (la tattica dell'"entrismo" era spesso applicata dai [[trotskisti]]). Nel gennaio 1937 iniziò a pubblicare un «Boletín», sostituito tre mesi dopo da «La Voz Leninista». La linea di questa rivista portava avanti l'ipotesi della formazione di un fronte operaio rivoluzionario avverso alla politica di collaborazione con il governo catalano propugnata da [[POUM]] e [[CNT]]. Durante gli scontri di [[Barcellona]] con i comunisti di osservanza stalinista e l'esercito repubblicano la formazione di cui sopra fu la sola a schierarsi con [[Los Amigos de Durruti]]. Lui era già morto durante la difesa di [[Madrid]], opponendosi al cessate il fuoco fra le parti ed alla resa dei dirigenti della [[CNT]]. La repressione stalinista colpì duramente e fondamentalmente i trotskisti: furono assassinati[[Erwin Wolf]], già segretario di Trotsky, Freund, e Carrasco. I restanti del gruppo furono in gran parte incarcerati all’inizio del [[1938]] e dopo un processo farsa condannati a morte. Alcuni riuscirono a fuggire durante la presa di [[Barcellona]] da parte dei fascisti di Franco a causa della gran confusione del momento.
* Il ''Grupo (o ''Célula'') Le Soviet'' strutturata dall'italiano [[Nicola Di Bartolomeo]]<ref>Robert Jackson Alexander, ''International Trotskyism, 1929-1985'', 1991 [[Duke University Press]]
Fu quindi il fondatore del primo gruppo bolscevico-leninista di [[Barcellona]], poi in seguito espulso dalla [[IV Internazionale]] con l'accusa di voler far confluire il gruppo nel [[POUM]]. In seguito si schierò col ''Parti Communiste Internationaliste'' di [[Raymond Molinier]] e [[Pierre Frank]], formazione dissidente facente riferimento alla rivista «Le Soviet»,ovvero ''Organe des Bolcheviste-Léninistes d’Espagne pour la IVe Internationale''.
Nel 1935 i [[Sinistra_Comunista_Italiana|bordighisti]] avevano riunito le forze nella formazione ''Frazione Internazionale della Sinistra Comunista''. La [[guerra di Spagna]] provocò aspri interni contrasti fra i bordighisti; la frazione di maggioranza di [[Ottorino Perrone]] considero' la sollevazione di [[Franco]] un problema riguardante strettamente settori della borghesia spagnola in contrasto intestino quindi non interessante come "terreno" di intervento. La frazione di minoranza, invece, con a capo [[Enrico Russo]] giudicò il contesto in cui si era verificato il golpe spagnolo terreno fertile per la lotta rivoluzionaria ed i militanti di tale ala bordighista si recarono a combattere nella Colonna [[Lenin]]<ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero4/bogoni.html?200824#link2 la Colonna
==Vicenda della colonna Durruti ==
Il [[21 Luglio]] [[1936]] vennero formate a [[Barcellona]] diverse colonne per contrastare i fascisti di Franco, ''Tierra y Libertad'', ''[[Francisco_Ascaso|Ascaso]]'', [[Roya y Nigra]], Durruti, mentre il [[POUM]] organizzò la colonna [[Lenin]] in cui confluirono i [[Sinistra_Comunista_Italiana|bordighisti]] italiani che avevano deciso di partecipare alla vicenda spanola. Le colonne si diressero verso l'Aragona alla riconquista di [[Saragozza]] e [[Huesca]].
[[Immagine:428px-Aragon_1936nuova.jpg|950px]]. Il fatto che la capitale dell'[[Aragona]],(come si vede nella carta si trova aldi là della linea antifascista), fosse caduta in mano dei fascisti significava per la [[CNT]], per la rivoluzione e per l'esito della guerra un colpo tremendo.[[Saragozza]] era stato il punto di forza dell'anarchia: la rivolta del [[1933]] aveva dimostrato quale potenziale si nascondesse in quella città. Era la città dove nel marzo 1936 si era tenuto il congresso nazionale della [[CNT]] con la partecipazione di decine di migliaia di militanti. Nell'attacco portato ai falangisti difensori di [[Huesca]] morì anche [[Antonio Cieri]], l'anarchico che assieme [[Guido Picelli]] aveva comandato la [[difesa di Parma del 1922]]. Nella [[Francisco_Ascaso|Ascaso]] era confluita anche la Colonna Italiana organizzata da [[Carlo Rosselli]] con Berneri ed Angeloni<ref>[http://area7.ch/dettagli.php?id_edizione=708&id_articolo=1144&id_rubrica=&stampa=1&rif=cbbd1eb1e2 colonna Ascaso]</ref>. Per quanto riguarda più particolarmente la Colonna Durruti, va ricordata una figura femminile di gran carisma e peso ovvero [[Simone Weil]]. La breve esperienza della Weil nella guerra di Spagna, che abbandonerà dopo un banale incidente (mise un piede in una pentola d´acqua bollente) rientrava nella sua continua ricerca interiore dettata da una profonda inquietudine che la spingeva a partecipare alle grandi sofferenze dell'umanità e l'aveva portata a legarsi ad organizzazioni operaie ed a gruppi di sinistra molto critici nei confronti del comunismo francese d'osservanza stalinista.
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*[http://www.filosofico.net/weil.htm SIMONE WEIL la vita ed il percosro filosofico]
*[http://www.socialismolibertario.it/reclus2.htm Eliseo Reclus]
*[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/biografie%20antifascisti89.html scheda di
=== filmografia ===
[[Immagine:36cine_capitol.jpg]]
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=== Note ===
<references />
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