Mario Monicelli: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Monicelli (disambigua)|Monicelli}}
{{W|sceneggiatori|registi|arg2=aprile 2024|I riconoscimenti vanno ordinati in ordine alfabetico. Sono completi? Probabilmente sarà da creare una sottovoce dedicata ai riconoscimenti. Pubblicazioni da wikificare.}}
{{Bio
|Nome = Mario Alberto Ettore
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== Biografia ==
=== Le origini ===
[[File:Mario Monicelli camera.jpg|thumb|Monicelli alla [[macchina da presa]].]]
Mario Monicelli nacque a [[Roma]] il 16 maggio del 1915 in una famiglia originaria di [[Ostiglia]] (in [[provinciaProvincia di Mantova]]).<ref name="coletticrispinoperniolaV">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. V}}.</ref> Per lungo tempo, si è ritenuto che la sua città natale fosse [[Viareggio]], finché il critico cinematografico [[Steve Della Casa]], compiendo delle ricerche per la stesura del volume ''L'armata Brancaleone - Quando la commedia riscrive la storia'' e per il Dizionario Biografico Treccani, riportò alla luce il fatto di come Monicelli fosse, in realtà, nato a Roma, più precisamente nel rione di [[Campo Marzio]]<ref name=treccani>{{Cita|Stefano Della Casa, 2011}}</ref> in via della Croce.<ref name=attonascita/> Sempre secondo Della Casa, pare che Monicelli stesso alimentasse l'equivoco per una sorta di forte affezione verso la città toscana. Il luogo di nascita di Monicelli è stato confermato da [[Luca Lunardini]], sindaco di Viareggio, che ha dichiarato in proposito: "''È vero: Mario Monicelli non è nato fisicamente a Viareggio, non risulta iscritto alla nostra anagrafe''", aggiungendo come "''Da un punto di vista fisico, materiale, Monicelli non nacque a Viareggio ma a Roma; ma amava talmente tanto Viareggio che considerava questa città il luogo in cui era nata la sua anima, quindi lui stesso. E perciò elesse Viareggio a sua città natale, come riportano tutte le enciclopedie e le biografie sulla base della testimonianza diretta raccontata dall'interessato''".<ref>{{Cita news |url=https://www.lanazione.it/cronaca/2011/10/12/599012-viareggio_viarggio_beffa.shtml |titolo=Viareggio sì, Viareggio no, la 'beffa' sul luogo di nascita di Monicelli |pubblicazione=[[La Nazione]] |editore=Robin S.r.l. |data=12 ottobre 2011}}</ref> Un'ulteriore conferma è arrivata da [[Chiara Rapaccini]], ultima compagna del regista, che ha confermato in un'intervista come il tutto non fosse altro che "''una beffa intenzionale di Mario, più semplicemente qualcuno, all'inizio, aveva scritto che era di Viareggio e lui si è divertito a lasciar correre, anche perché il suo rapporto con Viareggio era fortissimo''", aggiungendo che Roma, come corretto luogo di nascita del regista, fosse riportato anche sul suo passaporto.<ref>{{Cita news |autore=Giulia Iselle |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/10/13/sorpresa-mario-monicelli-nato-roma.html |titolo=Sorpresa: Mario Monicelli è nato a Roma |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=13 ottobre 2011}}</ref>
 
Suo padre, [[Tomaso Monicelli]], era un [[giornalista]], direttore de ''[[il Resto del Carlino]]'' e dell{{'}}''[[Avanti!]]'' (succedendosuccessore adi [[Benito Mussolini]] nel 1914 in tale ruolo), nonché critico teatrale e [[drammaturgo]].<ref name="monicelli13">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 13}}.</ref> Mise fine alla sua vita nel [[1946]], dopo alcuni fallimenti editoriali, sentendosi isolato dal regime fascista, perche averaveva osato criticarlocriticare nei suoi articoli. La madre, Maria Carreri, era una donna molto intelligente, sebbene di pochi studi.<ref name=treccani/> Mario aveva tre fratelli: [[Giorgio Monicelli|Giorgio]] fu un [[Traduzione|traduttore]] ed [[Editoria|editore]], [[Furio Monicelli|Furio]] fu uno [[scrittore]], e raggiunse un buon successo all'epoca con il romanzo ''Il gesuita perfetto'', mentre [[Mino Monicelli|Mino]], fu giornalista, scrittore e sceneggiatore.<ref>{{Cita news |autore=[[Nello Ajello]] |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/07/roma-morto-mino-monicelli.html |titolo=Roma:Morto Mino Monicelli |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |editore=[[GEDI Gruppo Editoriale]] |data=7 febbraio 2000}}</ref><ref>{{cita web |url=https://www.newtoncompton.com/autore/mino-monicelli |titolo=Mino Monicelli |sito=[[Newton Compton Editori]] |editore=Newton Compton Editori S.r.l. |data=2015}}</ref> Monicelli era inoltre imparentato con la famiglia Mondadori: la sorella del padre, difattiAndreina, era la moglie di [[Arnoldo Mondadori]] e lo stesso Monicelli racconta di essere stato per molti anni buon amico di [[Alberto Mondadori|Alberto]] e [[Giorgio Mondadori]].<ref name=monicelli13/>
 
Monicelli trascorse dunque la sua infanzia a Roma, dove frequentò le scuole elementari.<ref name=monicelli13/> Successivamente, si trasferì con la famiglia a [[Viareggio]] ma frequentò il ginnasio e due anni di [[liceo classico|liceo]] a [[Prato (Italia)|Prato]], al [[Convitto nazionale statale Francesco Cicognini|Convitto Nazionale Francesco Cicognini]]<ref>{{Cita web |url=https://www.cicogninirodariprato.edu.it/liceo-classico/storia-del-liceo/ |titolo=Storia del liceo |sito=Cicognini - Rodari |editore= Scuola Cicognini – Rodari di Prato |accesso=16 ottobre 2020}}</ref>; si stabilì poi a [[Milano]], dove finì la terzail liceo e iniziò gli studi [[Università|universitari]].<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> Nel [[Milano|capoluogo lombardo]], Monicelli frequentò [[Riccardo Freda]], [[Remo Cantoni]], [[Alberto Lattuada]], [[Alberto Mondadori]] e [[Vittorio Sereni]]; insieme fondarono, con l'appoggio dell'dello stesso editore Mondadori, il giornale ''Camminare'', in cui Monicelli si occupava di [[critica cinematografica]].<ref name=monicelli14/> Monicelli raccontò di come, nelle sue critiche, si accanisse molto sui film italiani, mentre, di contro, esaltasse i film americani e francesi, che amava molto, affermando che forse lo faceva per una sua velata forma di antifascismo.<ref name=monicelli15>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 15}}.</ref> ''Camminare'' non durò molto poiché il [[ministeroMinistero della culturaCultura popolarePopolare]] lo soppresse perché considerato di sinistra.<ref name=monicelli16>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 16}}.</ref>
 
In seguito, Monicelli fece ritorno in [[Toscana]], dove completò gli studi universitari laureandosi in [[letteratura|lettere]] presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'[[Università di Pisa]].<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> Interessato al mondo della celluloide, rimandò continuamente il momento di laurearsi fino alla chiamata alle armi, appena dopo la quale fu laureato poiché, come lo stesso Monicelli affermò, "''bastava presentarsi alla laurea vestiti da militari e non occorreva né tesi né altro [...] Così è stata la mia laurea, non so nemmeno se è valida''".<ref name=monicelli14>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 14}}.</ref> Nel 1934 girò il suo "primo esperimento cinematografico", ovvero il [[cortometraggio]] ''Cuore rivelatore'', ispirato all'[[Il cuore rivelatore|omonima opera]] di [[Edgar Allan Poe]],<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> realizzato insieme ad Alberto Mondadori e Alberto Lattuada, con quest'ultimo in ruolo di scenografo poiché allora studente di [[architettura]].<ref name=monicelli16/> I tre lo inviarono ai [[Littoriali#Littoriali della Cultura e dell'Arte|Littoriali]] sperando invano che venisse poi proiettato nei Cineguf; il film venne bollato come esempio di "cinema paranoico".
 
L'anno seguente Monicelli fu collaboratore artistico di Alberto Mondadori nel suo primo [[lungometraggio]], ''[[I ragazzi di via Pal]]'' (1935), tratto dall'[[I ragazzi della via Pál|omonimo romanzo]] dell'[[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Molnár]],<ref name="coletticrispinoperniolaV"/> realizzato anch'esso nell'ambito del Cineguf milanese.<ref>{{Cita pubblicazione |pubblicazione=Intercine |numero=10 |data=ottobre 1935}}{{Chiarire||Titolo articolo? Autore? Pagina?}}</ref> Il film fu inviato a [[Venezia]] alla Mostra per le pellicole a passo ridotto, parallela alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra Internazionale d'arte cinematografica]]; ''I ragazzi della via PaalPal'' fece guadagnare ai suoi realizzatori il primo premio e l'opportunità di lavorare nella produzione di un film professionale.<ref name=monicelli19>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 19}}.</ref> Monicelli quindi poté saltare le varie fasi di formazione professionale e fu inviato, assieme a Mondadori, a lavorare come "[[Ciak|ciacchista]]" nella produzione del film di [[Gustav Machatý]] ''[[Ballerine (film 1936)|Ballerine]]'', che si svolse a [[Tirrenia]].
 
Si accostò al mondo del [[cinema]] grazie all'amicizia con [[Giacomo Forzano]],<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Franco Baccarini |url=https://www.corrieredellospettacolo.net/2024/08/25/prima-di-cinecitta-pisorno-gli-stabilimenti-cinematografici-tra-pisa-e-livorno/ |titolo=Prima di Cinecittà, Pisorno: gli stabilimenti cinematografici tra Pisa e Livorno |pubblicazione=Corriere dello Spettacolo |data=25 agosto 2024 |accesso=23 ottobre 2025}}</ref> figlio del commediografo [[Giovacchino Forzano]], fondatore a Tirrenia di moderni studios cinematografici sotto il nome di [[Pisorno]], curiosa fusione dei nomi delle due città, eterne rivali, [[Pisa]] e [[Livorno]], che [[Benito Mussolini|Mussolini]] progettava di compiere. In questi anni, in Monicelli si andò delineando quel particolare spirito toscano che sarà determinante per la poetica cinematografica delle commedie del regista (molti scherzi della trilogia di ''Amici miei'' sono episodi che fanno realmente parte della sua giovinezza).
 
Subito dopo ''Ballerine'', Monicelli trovò lavoro, sempre come assistente, nel film di [[Augusto Genina]] ''[[Lo squadrone bianco]].''<ref>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 20}}.</ref> In seguito svolgerà il medesimo ruolo di assistente in vari film, tra cui ''[[I fratelli Castiglioni]]'' di [[Corrado D'Errico]]; durante la produzione del film conobbe [[Giacomo Gentilomo]], con cui girò due pellicole,: ''[[La granduchessa si diverte]]'' e ''[[Cortocircuito (film)|Cortocircuito]]'', nelle quali svolse ufficialmente per la prima volta l'incarico di aiuto-regista e anche di cosceneggiatoreco-sceneggiatore.<ref>{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 21}}.</ref>
 
Sotto lo pseudonimo di ''Michele Badiek''<ref>{{Cita web |url=http://www.mariomonicelli.it/biografia.htm |titolo=Biografia |sito=Il Sito Ufficiale di Mario Monicelli |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120201173649/https://www.mariomonicelli.it/biografia.htm}}</ref> nel 1937 diresse il film amatoriale ''[[Pioggia d'estate (film)|Pioggia d'estate.]]''.<ref name="coletticrispinoperniolaV" /> Il film, in cui Monicelli ebbe il ruolo di regista, sceneggiatore e soggettista, vide la partecipazione di [[Ermete Zacconi]] e parte della sua famiglia, dell'apporto di molti amici e di molti concittadini.<ref name="monicelli17-18">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 17-18}}.</ref> Egli affermò che questa esperienza fu importante per la sua formazione poiché imparò a "''scrivere per il cinema, a girare, a trattare con gli attori [...] E, soprattutto, a constatare, quando poi lo rivedevo in proiezione, che quello che mettevo in scena ogni giorno non corrispondeva se non in minimissima parte alle mie aspettative''".<ref name="monicelli17-18" /> Nel frattempo fu anche il segretario dell'attrice spagnola [[María Mercader]], futura moglie di [[Vittorio De Sica]].<ref>{{Cita news |autore=Patrizia Simonetti |url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/24/christian-de-sica-i-cinepanettoni-sono-quelli-che-funzionano-di-piu-chi-li-critica-se-la-canta-e-se-la-sona/1902786/ |titolo=Christian De Sica: “I cinepanettoni? Sono quelli che funzionano di più. Chi li critica ‘se la canta e se la sona…'” |pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]] |editore=SEIF S.p.A. |data=24 luglio 2015}}</ref> Nel libro dedicato a Monicelli dalla fondazione "Pesaro Nuovo Cinema Onlus", si afferma nella biografia del regista che, dopo la laurea conseguita a Pisa nel 1941, Monicelli venne inviato l'anno seguente a [[Napoli]] per essere imbarcato per l'Africa; Monicelli riuscì però a rimandare l'imbarco finché l'8 settembre non gettò l'uniforme e scappò a Roma, dove rimase nascosto.<ref name="coletticrispinoperniolaVI">{{Cita|Maria Coletti, Francesco Crispino e Ivelise Perniola, 2001|p. VI}}.</ref>
 
Nell'opera semi-autobiografica ''L'arte della commedia'', Monicelli raccontò che rimase nell'esercito arruolato nella cavalleria dal 1940 al 1943, cercando di evitare il trasferimento, temendo di essere inviato prima in [[Russia]] poi in [[Africa]], finché l'esercito non si disfece; a quel punto scappò a Roma.<ref name="monicelli22">{{Cita|Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986|p. 22}}.</ref> Rimase nascosto nella capitale fino all'estate del 1944.<ref name="coletticrispinoperniolaVI" /> A Roma frequentò l'[[Osteria Fratelli Menghi]], noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli [[anniAnni 1940|Anni quarantaQuaranta]] e gli [[Anni Settanta1970|settantaAnni Settanta]].
 
=== L'esordio ufficiale: il lavoro in proprio e i successi ===
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=== La morte ===
Ormai minato da un [[cancro alla prostata]] in fase terminale, la sera del 29 novembre 2010, verso le ore 21, Monicelli, a 95 anni, decise di togliersi la vita gettandosi nel vuoto dalla finestra della stanza che occupava nel reparto di urologia, al quinto piano dell'[[Complesso ospedaliero San Giovanni-Addolorata|ospedale San Giovanni-Addolorata]], dove era ricoverato.<ref>{{Cita news |url=https://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_29/morto-monicelli_7b33060c-fbfd-11df-bfbe-00144f02aabc.shtml |titolo=Mario Monicelli morto suicida a Roma |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |editore=[[RCS MediaGroup]] |data=29 novembre 2010}}</ref> Dopo le commemorazioni civili tenutesi nella sua casa romana al [[Rione Monti]] e presso la [[Casa del cinema]], il suo corpo venne cremato.
 
== Vita privata ==
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===Regista===
==== Cinema ====
* ''[[I ragazzi di via Pal]]'', co-diretto con [[Cesare Civita]] e [[Alberto Mondadori]] (1935)
* ''[[Pioggia d'estate (film)|Pioggia d'estate]]'' (1937) - con lo pseudonimo di Michele Badiek
* ''[[Totò cerca casa]]'', co-diretto con [[Steno]] (1949)
* ''[[Al diavolo la celebrità]]'', co-diretto con Steno (1949)
* ''[[È arrivato il cavaliere]]'', co-diretto con Steno (1950)
* ''[[Vita da cani (film 1950)|Vita da cani]]'', co-diretto con Steno (1950)
* ''[[Totò e i re di Roma]]'', co-diretto con Steno (1951)
* ''[[Guardie e ladri]]'', co-diretto con Steno (1951)
* ''[[Totò e le donne]]'', co-diretto con Steno (1952)
* ''[[Le infedeli]],'' con Steno (1953)
* ''[[Proibito (film 1954)|Proibito]]'' (1954)
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== Pubblicazioni ==
=== Sceneggiature ===
* ''Romanzo popolare'', con Age e Scarpelli, Milano, Bompiani, 1974.
* {{Cita libro |autore=Mario Monicelli |autore2=[[Age & Scarpelli]] |titolo=Romanzo popolare |città=Milano |editore=Bompiani |anno=1974 |isbn=no}}
* ''La grande guerra'', Bologna, Cappelli, 1979.
* {{Cita libro |autore=Mario Monicelli |titolo=La grande guerra |città=Bologna |editore=Cappelli |anno=1979 |isbn=no}}
* ''Cinema italiano. Ma cos'è questa crisi?'', Roma-Bari, Laterza, 1979.
* ''Il{{Cita romanzolibro di|autore=Mario Brancaleone'', conMonicelli |autore2=Age e& Scarpelli, |altri=[[Vittorio Gassman]] (prefazione) |titolo=Il romanzo di Brancaleone |città=Milano, |editore=Longanesi, |anno=1984. |isbn=no}}
* ''{{Cita libro |autore=Mario Monicelli |autore2=Age & Scarpelli |titolo=Brancaleone alle crociate. Sceneggiatura originale dell'omonimo film di Mario Monicelli'', con Age e Scarpelli, |città=Mantova, |editore=Provincia di Mantova-/[[Casa del Mantegna]]-/Circolo del cinema di Mantova, |anno=1989. |isbn=}}
* {{Cita libro |autore=Mario Monicelli |autore2=Age & Scarpelli |autore3=[[Suso Cecchi D'Amico]] |curatore=[[Alberto Pallotta]] |titolo=I soliti ignoti |città= |editore=Un Mondo a Parte |anno=2002 |isbn=}}
* {{Cita libro |autore=Mario Monicelli |autore2=[[Furio Scarpelli]] |titolo=L'armata Brancaleone |città=Roma |editore=Gallucci |anno=2005 |isbn=88-88716-38-6}}
 
=== Saggistica ===
* ''{{Cita libro |autore=Mario Monicelli |titolo=Cinema italiano. Ma cos'è questa crisi?'', |città=Roma-/Bari, |editore=Laterza, |anno=1979. |isbn=no}}
* {{Google books |autore=Mario Monicelli |curatore=Lorenzo Codelli |altri=[[Tullio Pinelli]] |id=x7MM7_2FzuQC |titolo=L'arte della commedia |città=Bari |editore=Edizioni Dedalo |isbn=88-220-4520-3 |anno=1986 |cid=Mario Monicelli e Lorenzo Lorenzo Codelli, 1986}}
* {{Cita libro |autore=Mario Monicelli |titolo=Autoritratto |città=Firenze |editore=Polistampa |anno=2002 |isbn=88-8304-500-9}}
* ''Brancaleone alle crociate. Sceneggiatura originale dell'omonimo film di Mario Monicelli'', con Age e Scarpelli, Mantova, Provincia di Mantova-[[Casa del Mantegna]]-Circolo del cinema di Mantova, 1989.
* {{Cita libro |autore=Mario Monicelli |autore2=Massimo Bonfatti |autore3=Franco Giubilei |titolo=Capelli lunghi. Storia e immagini di un film mai nato |città=Reggio Emilia |editore=Aliberti |anno=2008 |isbn=978-88-7424-358-7}}
* ''Presentazione'' di Aldo Belli, ''I colori della memoria'', Lucca, Pacini Fazzi, 1994.
 
* ''Prefazione'' a Antonio Maraldi (a cura di), ''Fotografi di scena del cinema italiano. Divo Cavicchioli'', Cesena, Il ponte vecchio, 2000.
=== Contributi ===
* [[Alberto Pallotta]] (a cura di), ''I soliti ignoti, sceneggiatura originale di Age & Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Mario Monicelli'', Un mondo a parte, 2002.
* {{Cita libro |autore=Aldo Belli |titolo=I colori della memoria |altri=Mario Monicelli (presentazione) |città=Lucca |editore=Pacini Fazzi |anno=1994 |isbn=}}
* ''Autoritratto'', Firenze, Polistampa, 2002. ISBN 88-8304-500-9
* ''Prefazione''{{Cita alibro |curatore=Antonio Maraldi (a|altri=Mario curaMonicelli di(prefazione), ''|titolo=Fotografi di scena del cinema italiano. Divo Cavicchioli'', |città=Cesena, |editore=Il pontePonte vecchio,Vecchio |anno=2000. |isbn=}}
* ''Prefazione''{{Cita alibro |autore=Francesca Bianchi, con |autore2=Luigi Puccini, ''|altri=Mario Monicelli (prefazione) |titolo=Dizionario del cinema per ragazzi'', |città=Pisa, |editore=ETS, |anno=2003. ISBN |isbn=88-467-0708-7}}
* ''L'armata Brancaleone'', con Furio Scarpelli, Roma, Gallucci, 2005. ISBN 88-88716-38-6
* ''Prefazione''{{Cita alibro |autore=Nicola Bultrini, con |autore2=[[Antonio Tentori,]] ''|altri=Mario Monicelli (prefazione) |titolo=Il cinema della grande guerra'', |città=Chiari, |editore=Nordpress, |anno=2008. ISBN |isbn=978-88-95774-05-3}}
* ''Intervento''{{Cita inlibro |autore=Emiliano Morreale, con |curatore=Dario Zonta (a|altri=Mario curaMonicelli di(intervento), ''|titolo=Cinema vivo. Quindici registi a confronto'', |città=Roma, |editore=Edizioni dell'Asino, |anno=2009. ISBN |isbn=978-88-6357-008-3}}
* ''Capelli lunghi. Storia e immagini di un film mai nato'', con Massimo Bonfatti e Franco Giubilei, Reggio Emilia, Aliberti, 2008. ISBN 978-88-7424-358-7
* ''Prefazione''{{Cita alibro |autore=Roberto Gramiccia, ''|altri=Mario Monicelli (prefazione) |titolo=Fragili eroi. Ritratti d'artista'', |città=Roma, |editore=DeriveApprodi, |anno=2009. ISBN |isbn=978-88-89969-87-8}}
* ''Intervento'' in Emiliano Morreale, con Dario Zonta (a cura di), ''Cinema vivo. Quindici registi a confronto'', Roma, Edizioni dell'Asino, 2009. ISBN 978-88-6357-008-3
* ''Prefazione'' a Roberto Gramiccia, ''Fragili eroi. Ritratti d'artista'', Roma, DeriveApprodi, 2009. ISBN 978-88-89969-87-8
 
== Onorificenze ==
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}}
 
== Riconoscimenti (parziale) ==
[[File:Monicelli Rossellini.jpg|thumb|upright|Mario Monicelli e [[Roberto Rossellini]] ricevono il [[Leone d'oro al miglior film|Leone d'oro]] ex aequo al [[Festival del cinema di Venezia]] nel 1959]]
[[File:Mario Monicelli - 01 - crop.jpg|thumb|upright|Monicelli riceve l'[[Alabarda d'oro]] alla carriera nel 2009]]
 
* [[Premio Oscar]]
** [[Premi Oscar 1958|1958]] - Candidatura al [[Oscar al miglior film in lingua straniera|miglior film straniero]] per ''[[I soliti ignoti]]''
** [[Premi Oscar 1965|1965]] - Candidatura alla [[Oscar alla miglior sceneggiatura originale|migliore sceneggiatura originale]] per ''[[I compagni]]'' <small>(condiviso con [[Age & Scarpelli]])</small>
** [[Premi Oscar 1966|1966]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura originale per ''[[Casanova '70]]'' <small>(condiviso con Age & Scarpelli, [[Giorgio Salvioni]], [[Tonino Guerra]] e [[Suso Cecchi D'Amico]])</small>
* [[Ciak d'oro]]
* [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra del Cinema di Venezia]]
** [[Ciak d'oro 1986|1986]] - [[Ciak d'oro per il miglior film|Miglior film]] per ''Speriamo che sia femmina''<ref>{{Cita|Enrico Lancia, 1998|p. 275}}.</ref>
** [[3ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1935]] - 1º premio sezione passo ridotto per ''[[I ragazzi di via Pal]]''
** 1986 - Candidatura alla [[Ciak d'oro per la migliore sceneggiatura|migliore sceneggiatura]] per ''Speriamo che sia femmina''
** [[20ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1959]] - Leone d'oro al miglior film per ''[[La grande guerra]]''
** [[Ciak d'oro 1999|1999]] – Premio alla carriera<ref>{{Cinematografo|film|del-perduto-amore-fm3re62i|Del perduto amore|accesso=10 febbraio 2021}}</ref>
** [[42ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1985]] - Premio Pietro Bianchi
** [[48ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1991]] - [[Leone d'oro alla carriera]]
* [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]]
** 1957 - Miglior regista per ''[[Padri e figli (film)|Padri e figli]]''
** 1976 - Miglior regista per''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]''
** 1982 - Miglior regista per ''[[Il marchese del Grillo]]''
** 1994 - Menzione speciale per ''[[Cari fottutissimi amici]]''
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello 1976|1976]] - [[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]] per ''[[Amici miei]]''
Riga 356 ⟶ 353:
** [[David di Donatello 1992|1992]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''[[Parenti serpenti]]''
** [[David di Donatello 2005|2005]] - David speciale
* [[Festival cinematografico internazionale del cinema di San SebastiánMosca]]
** 1999 - San Giorgio d'oro per ''Panni sporchi''
* Festival Europa Cinema di Viareggio
** 2005 - Premio Fellini 8½ Platinum Award for Cinematic Excellence
* [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]]
** 1957 - Miglior regista per ''[[Padri e figli (film)|Padri e figli]]''
** 1976 - Miglior regista per''[[Caro Michele (film)|Caro Michele]]''
** 1982 - Miglior regista per ''[[Il marchese del Grillo]]''
** 1994 - Menzione speciale per ''[[Cari fottutissimi amici]]''
* [[Festival di Cannes]]
** [[Festival di Cannes 1952|1952]] - Candidatura al [[Grand Prix Speciale della Giuria|Grand Prix]] per ''Guardie e ladri''
** [[Festival di Cannes 1966|1966]] - Candidatura alla [[Palma d'oro]] per ''L'Armata Brancaleone''
** [[Festival di Cannes 1973|1973]] - Candidatura alla Palma d'oro per ''Vogliamo i colonnelli''
** [[Festival di Cannes 1977|1977]] - Candidatura alla Palma d'oro per ''Un borghese piccolo piccolo''
** [[Festival di Cannes 1985|1985]] - Candidatura alla Palma d'oro per ''Le due vite di Mattia Pascal''
* [[Festival internazionale del cinema di Mar del Plata]]
** 1964 - Miglior film per ''I compagni''
** 1964 - Miglior sceneggiatura per ''I compagni''
* [[Festival internazionale del cinema di San Sebastián]]
** 1965 - [[Concha de Plata al miglior regista|Miglior regista]] per ''Casanova '70''
* [[Film festival internazionale di Milano]]
** 2007 - Premio alla carriera
* [[Giffoni Film Festival]]
** 1984 - Nocciola d'oro
* [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra del Cinema di Venezia]]
** [[3ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1935]] - 1º premio sezione passo ridotto per ''[[I ragazzi di via Pal]]''
** [[20ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1959]] - Leone d'oro al miglior film per ''[[La grande guerra]]''
** [[42ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1985]] - Premio Pietro Bianchi
** [[48ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1991]] - [[Leone d'oro alla carriera]]
* [[Nastro d'argento|Nastri d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1959|1959]] - [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]] per ''I soliti ignoti''
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** [[Nastri d'argento 1993|1993]] - Candidatura al regista del miglior film per ''Parenti serpenti''
** [[Nastri d'argento 2007|2007]] - Candidatura alla migliore sceneggiatura per ''[[Le rose del deserto]]''
* [[Festival internazionale del cinema di San Sebastián]]
** 1965 - [[Concha de Plata al miglior regista|Miglior regista]] per ''Casanova '70''
* TraniFilmFestival
** 2002 - Premio cinematografico “Stupor Mundi” riconoscimento alla carriera ispirato alla figura di Federico II di Svevia
* Festival Europa Cinema di Viareggio
** 2005 - Premio Fellini 8½ Platinum Award for Cinematic Excellence
* Premio "Città di Trieste"
** 2009 - Alabarda d'oro alla carriera
* TraniFilmFestival
* [[Ciak d'oro]]
** 2002 - Premio cinematografico “Stupor Mundi” riconoscimento alla carriera ispirato alla figura di Federico II di Svevia
** [[Ciak d'oro 1986|1986]] - [[Ciak d'oro per il miglior film|Miglior film]] per ''Speriamo che sia femmina''<ref>{{Cita|Enrico Lancia, 1998|p. 275}}.</ref>
** 1986 - Candidatura alla [[Ciak d'oro per la migliore sceneggiatura|migliore sceneggiatura]] per ''Speriamo che sia femmina''
** [[Ciak d'oro 1999|1999]] – Premio alla carriera<ref>{{Cinematografo|film|del-perduto-amore-fm3re62i|Del perduto amore|accesso=10 febbraio 2021}}</ref>
 
== Note ==