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=== Età antica ===
[[File:Druso maggiore, 1-50 dc ca, da roselle 02.JPG|miniatura|upright=0.5|IlRitratto di [[Druso diMaggiore]], [[Museo archeologico e d'arte della RoselleMaremma]]]]
[[File:Roselle Archaeological Park Central area.JPG|thumb|upright=1.2|I ruderi della città etrusco-romana di [[Roselle (sito archeologico)|Roselle]]]]
 
L'intero territorio comunale è abitato sin dal periodo [[Preistoria|preistorico]], come è visibile dai resti in alcune grotte situate presso i monti dell'Uccellina, tra la località di [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce del fiume Ombrone]], nel [[Parco naturale della Maremma]]: in particolare, nella Grotta della Fabbrica e nella [[Grotta dello Scoglietto]] sono venuti alla luce reperti risalenti rispettivamente al [[Paleolitico]] e all'[[Età del Rame]] e del [[Età del bronzo|Bronzo]].
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==== Comunità veneta ====
Nel 1923, dopo il decreto di esproprio del [[prefetto]] di Grosseto, la [[villa granducale di Alberese|tenuta granducale di Alberese]] (6500 ettari) fu assegnata all’[[Opera Nazionale Combattenti]] (ONC). Nel 1928 iniziarono i lavori di bonifica, in quanto l'area meridionale del comune era ancora soggetta alla [[malaria]] e nel 1930 furono costruiti i poderi da assegnare alle famiglie provenienti dal [[Veneto]], che hanno contribuito significativamente allo sviluppo della località. Nel 1930 arrivarono le prime famiglie e il processo di colonizzazione di [[Alberese]] continuò anche negli anni successivi: in tutto arrivarono oltre cento nuclei familiari.<ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2023/07/15/cera-una-volta-una-maremma-amara-ecco-il-documentario-sulla-migrazione-veneta-ad-alberese/}}</ref><ref name="serenissima.news">{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/11/08/news/mario-maggiotto-novant-anni-che-raccontano-i-veneti-in-maremma-1.17442127}}</ref><ref name="books.google.it">{{Cita libro|autore=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://books.google.it/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref name="quatrociacoe.it">{{cita web|url=http://www.quatrociacoe.it/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>
 
=== Distribuzione degli abitanti ===
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=== Religione ===
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto}}
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto}} Nel comune di Grosseto si trova [[Nomadelfia]]<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/il-papa-a-nomadelfia-com-e-nata-e-cos-e}}</ref>, comunità [[chiesa cattolica|cattolica]] fondata da [[don Zeno Saltini]] nel 1948, composta da circa 300 persone.
Come nel resto d'[[Italia]], a Grosseto la religione maggioritaria è il [[Cristianesimo cattolico]]. Secondo le statistiche, al 2023 risultava battezzata il 97,7% della popolazione.
 
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto}} Nel comune di Grosseto si trova [[Nomadelfia]]<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/il-papa-a-nomadelfia-com-e-nata-e-cos-e}}</ref>, comunità [[chiesa cattolica|cattolica]] fondata da [[don Zeno Saltini]] nel 1948, composta da circa 300 persone.
 
Ha sede il centro nazionale della [[Chiesa apostolica in Italia|Chiesa Apostolica]], nonché la sua prima comunità in Italia, fondata nel 1927.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=5usPAQAAIAAJ&dq=chiesa+apostolica+grosseto&focus=searchwithinvolume&q=grosseto|titolo=Minoranze religiose in Italia|autore=Alceste Santini|autore2=Alvise Artissi|autore3=Giorgio Capezzani|editore=Religioni Oggi|anno=1969|pagine=101–103}}</ref><ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=UmfXAAAAMAAJ&q=chiesa+apostolica+grosseto&dq=chiesa+apostolica+grosseto&hl=it&sa=X&ved=0CEAQ6AEwBmoVChMI_-rvhLrxxwIVxm8UCh1yxw2t|titolo=Le religioni in Italia|autore=Massimo Introvigne|editore=Elledici|anno=2006|pagine=245–246}}</ref><ref name=apostolica>''[http://www.cesnur.com/la-prima-ondata-c-gli-apostolici-del-risveglio-gallese/ La Chiesa Apostolica in Italia]''.</ref>
 
=== Lingue e dialetti ===
A Grosseto è parlata una variante dei [[dialetti toscani]], comunemente definita ''maremmano'' e diffusa in buona parte della provincia, escludendo alcune [[isole linguistiche]].<ref>{{cita libro|Barberini M. 1994 Vocabolario maremmano, Pisa, Nistri-Lischi}}</ref>
 
La città è inserita all'interno di un contesto linguistico complesso; la difficoltà nel reperire informazioni specifiche sul dialetto cittadino è dovuta al recente e rapido incremento demografico, dovuto a diversi [[flussi migratori]] provenienti non solo dall'entroterra, ma anche da altre province della [[Toscana]] e da varie [[regioni italiane]], cosa che ha favorito un clima [[multiculturale]] in termini di [[linguistica]]: questa condizione non rende possibile l'esistenza di uno specifico [[vernacolo]] urbano grossetano che si differenzi spiccatamente dal resto dei dialetti toscani, tutto ciò aggravato dal recente processo di koineizzazione.<ref>{{cita web|url=https://www.euralex.org/elx_proceedings/Euralex2006/088_2006_V2_Monica%20MARZINI_Lessicografia%20in%20aree%20complesse_il%20caso%20di%20Grosseto.pdf|titolo=Lessicografia in aree complesse: il caso di Grosseto}}</ref>
 
Nella frazione di [[Alberese]], si parla un vernacolo con alcune inflessioni derivanti dalla [[lingua veneta]], trasmessa dai coloni arrivati nella località all'inizio del [[XX secolo]].<ref name="booksserenissima.google.itnews"/><ref name="quatrociacoebooks.google.it"/><ref>{{cita web|urlname=https://www"quatrociacoe.serenissima.newsit"/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
In occasione delle feste [[San Lorenzo Martire|laurenziane]]<ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/feste-laurenziane-eventi-che-toccano-5df4dadb}}</ref><ref>{{cita web|url=https://corrieredimaremma.it/news/attualita/376110/tornano-le-feste-laurenziane-la-citta-si-prepara-a-festeggiare-il-suo-patrono.html}}</ref><ref name="corriereetrusco.it">{{cita web|url=https://www.corriereetrusco.it/cultura/san-lorenzo-grosseto-2025/}}</ref>, annualmente la sera del 9 agosto, si svolge la tradizionale processione patronale<ref name="corriereetrusco.it"/><ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/san-lorenzo-si-entra-nel-vivo-delle-feste-per-il-patrono/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriereetrusco.it/cultura/san-lorenzo-grosseto-2025/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/08/01/san-lorenzo-grosseto-si-prepara-a-festeggiare-il-suo-patrono-il-programma-delle-celebrazioni/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2024/08/08/processione-e-pontificale-in-cattedrale-grosseto-festeggia-il-patrono-san-lorenzo/}}</ref>.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
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* [[Principina a Mare]], località balneare immersa nella [[pineta del Tombolo]], è stata urbanizzata a partire dagli anni sessanta del XX secolo
* [[Principina Terra]], moderno abitato sviluppatosi durante il XX secolo presso la storica [[fattoria di Principina]], che ha conferito la denominazione anche al complesso alberghiero
* [[Rispescia]], situata a sud della città, si è sviluppata a partire dagli anni cinquanta del XX secolo come ''villaggio del bracciante'', per volere dell{{'}}''Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale''. A est della frazione si trova il centro di educazione ambientale di [[Legambiente]] che, nel mese di agosto, ospita la rassegna di [[Festambiente]]
* [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], popolosa frazione in via di conurbazione con la città, si è sviluppata a partire dalla metà del XIX secolo alle pendici della collina dove si trovano i resti dell'antica città etrusco-romana. Nel 1824 Leopoldo II vi inaugurò le [[Terme di Roselle|terme]], per l'appunto definite leopoldine, mentre nel 1938 fu realizzata la chiesa parrocchiale e la località venne eretta a frazione
*[[Nomadelfia]], sorta nel dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da [[Zeno Saltini]] nel 1948. L'intera frazione ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile.