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Il '''[[Canis lupus|lupo]]''' è presente in [[Italia]] sin da almeno il [[Pleistocene medio]].<ref name="iurino2022"/> Vi sono tre sottospecie, tra cui una estinta, ''[[Canis lupus cristaldii]]'' della [[Sicilia]], e due esistenti nella [[Penisola italiana]]: ''[[Canis lupus italicus]]'' e ''[[Canis lupus lupus]]''.
 
In Italia, il lupo vive in gruppi famigliari relativamente ridotti in confronto ad altre regioni. Può occupare numerosi habitat diversi, dalle zone montane fino alle periferie di aree antropizzate. Si ciba principalmente di [[ungulata|ungulati]] selvatici come [[Sus scrofa|cinghiali]], [[Cervidae|cervidi]] e [[Caprinae|caprini]] ma non disdegna roditori, insetti, frutta e animali domestici. È ostile verso lo [[Canis aureus|sciacallo]], ma non pone una minaccia seria alla [[Vulpes vulpes|volpe]], e con l'[[Ursus arctos marsicanus|orso bruno]] raramente entra in conflitto.
 
Fu oggetto di una persecuzione secolare che lo ridusse a solo pochi centinaia di esemplari nei primi anni settanta del XX secolo. Da allora, dopo essere stato incluso nella lista delle specie protette, la specie si è espansa, occupando dapprima tutte le zone montuose degli Appennini e le [[Alpi]]. Nei primi anni 2020, la popolazione di lupi in Italia fu stimata a oltre 3 000 esemplari, formando la più grande popolazione lupina in tutta l'[[Unione Europea]].<ref name="blanco.26"/>
 
La [[Lista rossa IUCN]] italiana classifica il lupo come [[Specie prossima alla minaccia]] in Italia, dato l'aumento della sua popolazione e l'espansione del suo areale, sebbene sia tuttora minacciato soprattutto dal [[Lupo ibrido|ibridazione canina]].<ref name="battistoni2022">{{Cita pubblicazione|cognome1= Battistoni |nome1= A. |cognome2=Teofili |nome2=C. |anno= 2022 |titolo= Lista Rossa IUCN dei vertebrati italiani 2022 |url= https://www.iucn.it/pdf/Lista-Rossa-vertebratiitaliani-2022.pdf |rivista=Comitato Italiano IUCN e Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Roma|pp=31, 38|citazione=[...] il Lupo è considerevolmente aumentato nel numero, ora è fermamente insediato sulle Alpi occidentali e si è diffuso anche nelle Alpi centrali; questa specie migliora anche rispetto alla precedente valutazione e, cautelativamente, è stata valutata come Quasi Minacciata (NT, nella precedente analisi del 2013 era inserita nella categoria VU), il fattore di minaccia principale è rappresentato dal rischio dell’ibridazione introgressiva con il cane che appare maggiore rispetto al passato.}}</ref>
 
Il lupo è considerato da alcuni come l'[[animale nazionale]] dell'Italia, sebbene la definizione non sia ufficiale.<ref>{{cita|Minahan, 2009|p. 436|cidMinahan}}.</ref><ref>{{cita|Blashfield, 2009|p. 33|cidBlashfield}}.</ref> Vi sono numerosi cognomi<ref name="alinei2017"/> e più di mille [[Toponimo|toponimi]] in Italia derivati dal lupo.<ref name="tattoni2019"/>
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I lupi in Italia si nutrono prevalentemente di [[ungulati]] di taglia grossa, come [[Capreolus capreolus|caprioli]] e [[Sus scrofa|cinghiali]] in Appennino, con l'aggiunta di [[Cervus elaphus|cervi]] e [[Rupicapra pyrenaica|camosci]] nelle Alpi. Casi di predazione sugli [[Capra ibex|stambecchi]] sono rari, mentre i [[Ovis musimon|mufloni]] furono selezionati soprattutto solo durante i primi anni di recupero delle popolazioni di lupo, siccome all'epoca i primi non disponevano di comportamenti antipredatori efficaci.<ref name="marucco56">{{cita|Marucco, 2014|pp. 56-61|cidMarucco2014}}.</ref> Quando cacciano i cinghiali, esibiscono una preferenza per esemplari di peso intermedio (10–35&nbsp;kg), mentre non dimostrano tanta selettività nell'inseguire i caprioli.<ref name="blanco.43">{{cita|Blanco e Sundseth, 2023|pp. 43-44|cidBlanco|citazione=''[...] in Italy, wolves targeted the intermediate weight class (10–35 kg) in wild boar and showed no preference for a specific class of roe deer [...].''}}.</ref> Gli ungulati domestici costituiscono solo una componente modesta nella dieta della specie, con il maggior numero di casi risalenti in luoghi dove la difesa del bestiame è scarsa.<ref name="marucco56"/>
 
Con l'espansione della specie nella [[Pianura Padana]], è stata nota la predazione da parte dei lupi su [[Specie invasive in Italia|specie invasive]] come [[Myocastor coypus|nutrie]] e [[Sylvilagus floridanus|silvilaghi]] nella [[Riserva naturale di Torrile e Trecasali]], potenzialmente alleviando i danni economici e fisici arrecati da queste specie all'agricoltura e agli ambienti fluviali.<ref name="travain2025">{{Cita pubblicazione|cognome=Travain |nome=T. |etal=si |anno= 9 aprile 2025 |titolo= A morphological and molecular approach confirms Italian wolf Canis lupus italicus predation on alien invasive species in the Po Plain and supports its role in providing ecosystem services |lingua=en |url= https://bioone.org/journals/journal-of-vertebrate-biology/volume-74/issue-25003/jvb.25003/A-morphological-and-molecular-approach-confirms-Italian-wolf-Canis-lupus/10.25225/jvb.25003.full |rivista= Journal of Vertebrate Biology |volume= 74 |numero=25003 | doi=10.25225/jvb.25003}}</ref> In certe zone, le nutrie sono le prede più importanti dei lupi dopo i cinghiali.<ref name="mori2022">{{Cita pubblicazione|cognome=Mori |nome=E. |etal=si |anno= 30 dicembre 2022 |titolo= Is the grey wolf a potential predator of Eurasian beavers in Central Italy? |lingua=en |url= https://www.museofriulanostorianaturale.it/images/pubblicazioni/gortania-44-bot/4.%20E.%20Mori%20A.%20Viviano%20G.%20Mazza%20L.%20Lazzeri%20-%20Is%20the%20grey%20wolf%20a%20potential%20predator%20of%20eurasian%20beavers%20in%20central%20Italy_compressed.pdf |rivista=GORTANIA, Botanica, Zoologia |volume= 44 |issn=2038-0402}}</ref> Non vi sono attualmente prove di predazione sui [[Castor fiber|castori]] in Italia centrale, probabilmente dovuto alla loro bassa popolazione.<ref name="mori2022"/>
 
=== Concorrenti ===
Il lupo è segnalato ad essere ostile verso lo [[Canis aureus|sciacallo dorato]]: in zone dove i due coabitano, i lupi escludono gli sciacalli dalle zone forestali, e quest'ultimi smettono di rispondere agli ululati di sciacallo registrati in zone dove i lupi sono presenti, un comportamento antipredatorio segnalatonoto in altre regioni dell'Europa.<ref name="lapini2018">{{Cita pubblicazione|cognome1= Lapini |nome1= L. |etal=si |anno= 2018 |titolo= Distribuzione, espansione e problemi di conservazione di Canis aureus in Italia (Carnivora: Canidae)|rivista= Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara |volume= 16 |pp= 89-96}}</ref> Sono noti almeno cinque casi in Italia in cui i lupi hanno ucciso gli sciacalli.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Lapini |nome1= L. |etal=si |anno= 2021 |titolo= Panoramica aggiornata delle conoscenze su Canis aureus in Italia|rivista= Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara |volume= 9 |pp= 123-132}}</ref>
 
In contrasto, le relazioni tra i lupi e le [[Vulpes vulpes|volpi rosse]] sono più pacifiche, con studi svolti nei [[Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise|parchi nazionali d'Abruzzo]] e [[Parco naturale della Maremma|della Maremma]] indicando che le volpi non temono i lupi abbastanza da modificare i loro tempi di attività, e in zone dove coabitano le volpi beneficiano delle carcasse dei grossi mammiferi abbattuti dai lupi.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Patalano |nome1= M. |cognome2=Lovari |nome2=S. |anno= 1993 |titolo= Food habits and trophic niche overlap of the wolf Canis lupus, L. 1758 and the red Fox vulpes vulpes (L. 1758) in a Mediterranean mountain area |lingua=en |rivista= Revue d'Ecologie, Terre et Vie, Société nationale de protection de la nature |volume= 48 |numero= 3 |pp= 279-294}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1= Ferretti |nome1= F. |etal=si |anno= 2021 |titolo= Recolonizing wolves and opportunistic foxes: interference or facilitation? |lingua=en |rivista= Biological Journal of the Linnean Society |volume= 132 |pp= 196-210}}</ref>
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*[[Lingua piemontese|Piemontese]]: ''Luv'', ''Luu''<ref name="ciucci2003"/>
*[[Lingua siciliana|Siciliano]]: ''Lupu'' (maschio), ''Lupa'' (femmina), ''Lupacchiu'' o ''Lupacchiolu'' (diminutivo), ''Lupazzu'' o ''Lupiceddu'' (spregiativo)<ref name="traina">{{Cita|Traina, 1868|p. 546|cidTraina1868}}.</ref>
*[[Lingua veneta|Veneto]]: [[Dialetto veneto settentrionale|Bellunese]] — ''Lovo'' (maschio), ''Lova'' (femmina), ''Lof'', ''Louf'', ''Lou'', ''Loo'' (maschile), ''Loa'' (femminile), ''Lovatel'', ''Lu''<ref name="tormen2003">{{Cita pubblicazione|cognome1= Tormen|nome1= G. |cognome2=Catello |nome2=C. |cognome3=Frare |nome3=P. C. |anno= 2003 |titolo=Presenza storica e toponimi sul lupo Canis lupus Linnaeus, 1758 in Provincia di Belluno|url=https://www.storiadellafauna.com/wp-content/uploads/2020/03/Tormen-et-al.-Presenza-storica-e-toponimi-sul-lupo-Canis-lupus-Linnaeus-1758-in-provincia-di-Belluno.pdf|rivista=Natura Vicentina |numero= 7}}</ref>; [[Dialetto veneziano|Veneziano]] — ''Lovo'', ''Lovazzo'' (accrescitivo), ''Lovèto'' (diminutivo)<ref name="boerio">{{Cita|Boerio, 1829|p. 315|cidBoerio1829}}.</ref>
 
===Cognomi e toponimi===