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__NOINDEX__
=[[VincenzoMariano Nigusantide Mayno]]=
{{Vescovo
|chiesa = cattolica
|nome = Mariano de Mayno, [[ordine di San Benedetto|O.S.B.]]
|nome = Vincenzo Negusanti
|stemma = Template-Bishop.svg
|immagine =
|didascalia =
|ruoliricoperti =
*[[Vescovo titolare]] di [[DiocesiSede titolare di ArbeBrefny|ArbeBrefny]] <small>(151412 agosto 1538 -1567 1558)</small>
*[[Vescovo ausiliare]] di [[principato vescovile di Trento|Trento]] <small>(1538-15391558)</small>
*Vescovo ausiliare di [[diocesi di Verona|Verona]] <small>(1540-1546)</small>
*Vescovo ausiliare di [[diocesi di Brescia|Brescia]] <small>(1546-1550)</small>
|nato =
|ordinato =
|nomvescovo = 2012 novembreagosto 15141538<ref name=hierweber>{{cita web|lingua=enWeber|url=https://wwwpp.catholic 107-hierarchy108.org|Weber}}</ref><ref name=hier>{{Catholic-hierarchy|bishop/bnegus.html|bmayno|titolo=Bishop VincenzoMariano Negusantide †|sito=CatholicMayno, HierarchyO.S.B. †|accesso=205 ottobrenovembre 2025}}</ref><ref name=eubel>{{cita|Eubel|p. 202.|Eubel}}</ref>
|consacrato = 29 settembre 1538<ref name=hier/>
|deceduto =
}}
{{Bio
|Nome = VincenzoMariano
|Cognome =de NegusantiMayno
|PostCognomeVirgola = o '''Mariano Mano'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Fano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1487
|LuogoMorte = Saltara
|NoteNascita =<ref name=hrcak>{{cita pubblicazione|cognome=Novak|nome=Zrinka|url=https://hrcak.srce.hr/clanak/369438|titolo=From the Ecclesiastical History of the Commune of Rab. A Contribution to the Biography of Rab's Bishop Vincenzo Negusanti (1514 – 1567)|pubblicazione=Croatica Christiana periodica|volume=44|numero=86|anno=2020}}</ref>
|LuogoMorte = Saltara
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1573?
|Epoca = 1400 1500
|NoteMorte = <ref name=bali>{{cita web|url=https://www.museodelbali.it/storia/|titolo=Le origini e la storia del Museo|sito=Museo del Balì|accesso=27 ottobre 2025}}</ref>
|Floruit = [[1538]]-[[1558]]
|Epoca = 1400
|Attività = vescovo cattolico
|Epoca2 = 1500
|Nazionalità = italiano
|Attività = vescovo cattolico
|PostNazionalità= <ref name=weber/>
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Già [[priore]] del monastero [[benedettino]] di [[chiesa di San Nicola (Agrigento)|San Nicola]] di [[Agrigento]], venne nominato vescovo titolare per la sede di [[Sede titolare di Brefny|Brefny]] (''Triburnen'') il 12 agosto 1538, con il privilegio di esercitare le funzioni pontificali in tutta la [[Sicilia]]<ref name=weber/><ref name=hier/><ref name=eubel/>. Il 29 gennaio 1542 consacrò [[Girolamo Beccadelli di Bologna]] come [[vescovo di Siracusa]]<ref name=hier/>.
Appartenente alla nobile famiglia dei conti della Cerbara, fu uomo di grande erudizione, esperto in [[lingua greca|greco]], [[lingua ebraica|ebraico]] e [[lingua latina|latino]]. Entrò giovanissimo nella famiglia cardinalizia di [[Adriano Castellesi]] da [[Tarquinia|Corneto]], del quale fu segretario e di cui era anche parente<ref>{{cita|Farlati|pp. 264-270.|Farlati}}</ref><ref name=itinerari>{{Cita web|url=http://www.raggionline.com/itinerari/veneto/pdf/itinerari-ignaziani-in%20terra-veneta-04.pdf|titolo=ITINERARI IGNAZIANI IN TERRA VENETA (1523-1537)|accesso=27 ottobre 2025}}</ref>.
 
Nel 1558 venne scelto come nuovo suffraganeo per la [[diocesi di Trento]] dal cardinal [[Cristoforo Madruzzo]]; è documentato nel principato vescovile solo da agosto a dicembre di quell'anno, periodo però in cui visito numerose pievi e consacrò molte chiese: a fine agosto era in [[val di Sole]] a consacrare [[Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Peio)|Santi Filippo e Giacomo]] di [[Cogolo]] e [[chiesa di San Vigilio (Ossana)|San Vigilio]] di [[Ossana]], quindi passa in [[val di Non]] per un altare in San Martino di [[Livo (Trentino-Alto Adige)|Livo]] e per le chiese di [[chiesa di San Vigilio (Rumo)|San Vigilio]] di Lanza ([[Rumo]])<ref name=weber/>, [[Chiesa di San Giorgio Martire (Sarnonico)|San Giorgio]] di [[Seio]] e [[Chiesa della Beata Maria Vergine (Sarnonico)|Santa Maria]] di [[Sarnonico]]<ref>{{cita web|url=https://www.cultura.trentino.it/archivistorici/inventari/esporta/1045765|titolo=Parrocchia di San Lorenzo in Sarnonico. Inventario dell'archivio storico (1387 - 2008)|sito=Trentino Cultura|accesso=5 novembre 2025}}</ref>. Il 10 settembre dedica un altare in San Nicolò di [[Caldaro]], il 16 ottobre la [[Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano (Terre d'Adige)|chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano]] alla [[Nave San Rocco|Nave]]; si sposta quindi nelle [[Giudicarie]] dove consacra la neoeretta cappella di San Rocco nel cimitero di [[Stenico]] il 20 ottobre, prosegue con "alcune consacrazioni" nella [[pieve di Rendena]] e poi quella della [[Chiesa di Sant'Antonio Abate vecchia|chiesa di Sant'Antonio]] di [[Sant'Antonio di Mavignola|Mavignola]]. Tornato in val di Non, nella seconda metà di novembre consacra [[chiesa di Santo Stefano (Campodenno)|Santo Stefano]] di [[Dercolo]], [[chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Denno)|Santi Gervasio e Protasio]] di [[Denno]], [[chiesa di Santa Maria Assunta (Ville d'Anaunia)|Santa Maria Assunta]] di [[Tassullo]], [[Chiesa della Natività di San Giovanni Battista (Contà)|San Giovanni Battista]] di [[Flavon]], [[Chiesa di Santa Emerenziana (Ville d'Anaunia)|Sant'Emerenziana]] di [[Tuenno]], [[Chiesa della Natività di Maria (Predaia)|Santa Maria]] di [[Segno (Predaia)|Segno]], [[chiesa di San Martino (Predaia)|San Martino]] di [[Vervò]] e anche degli altari in [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Predaia)|San Michele]] di [[Priò]] e San Rocco di [[Coredo]] (non più esistente). Il 2 dicembre consacra la [[chiesa di San Vigilio (Spormaggiore)|chiesa di San Vigilio]] a [[Spormaggiore]] e il giorno dopo quella di [[chiesa di San Pietro (Mezzolombardo)|San Pietro]] a [[Mezzolombardo]], e questo è l'ultimo suo atto di cui si abbia notizia<ref name=weber/>.
Fu [[protonotario apostolico]] e prelato domestico di [[papa Leone X]], il quale il 20 novembre [[1514]] lo elesse [[diocesi di Arbe|vescovo di Arbe]], in [[Dalmazia]]<ref name=weber>{{cita|Weber|pp. 100-103.|Weber}}</ref>. Poiché Nigusanti non aveva ancora raggiunto l'età canonica, dovette attendere alcuni anni prima di ricevere la consacrazione episcopale<ref name=itinerari/>. Come era d'uso, non risiedette ad Arbe ma visse abitualmente a [[Venezia]], governando la sua diocesi attraverso vicari.
 
Partecipò al [[concilio Lateranense V]], quindi accompagnò il cardinale [[Ippolito de' Medici]] nella sua [[Legato pontificio|legazione]] in [[Ungheria]]<ref name=weber/>.
 
Nella cappella privata della propria residenza nel sestiere [[Dorsoduro]] (al civico 2580 di Fondamenta San Sebastian), nel giugno [[1537]] conferì gli [[ordine sacro|ordini sacri]] a [[Ignazio di Loyola]] e ai suoi primi soci della [[Compagnia di Gesù]], [[Simão Rodrigues]], [[Diego Laínez]], [[Alfonso Salmerón]], [[Nicolás Bobadilla]], [[Francesco Saverio]] e Giovanni Cadurio: il 10 del mese gli [[ordini minori]], il 15 e il 17 [[suddiaconato]] e [[diaconato]], e il 24 il [[presbiterato]] (tranne che a Salmerón, troppo giovane). Da essi non volle alcun tipo di pagamento per le ordinazioni, affermando di non averne mai celebrate con tanta soddisfazione<ref name=itinerari/><ref name=weber/><ref>{{cita|Kolvenbach|p. 22.|Kolvenbach}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ora-et-labora.net/formuleignaziobiografia.html|titolo= IGNAZIO DI LOYOLA - NOTA BIOGRAFICA|sito=Ora et labora|accesso=27 ottobre 2025}}</ref>.
 
Successivamente divenne [[vescovo suffraganeo]] per [[Bernardo Clesio]] nel [[principato vescovile di Trento]], dove è documentato a partire dal 24 agosto 1538, quando consacrò la [[Chiesa dell'Assunzione di Maria (Bresimo)|cappella di Santa Maria]] a [[Baselga (Bresimo)|Baselga]] di [[Bresimo]] (e, due giorni dopo, due altari laterali della stessa); il 1° marzo 1539 dedicò gli altari laterali della [[chiesa di San Vigilio (Ossana)|chiesa di San Vigilio]] a [[Ossana]], e il 4 marzo un altro nella [[chiesa di Santa Maria Assunta (Cles, Mechel)|chiesa di Santa Maria Assunta]] a [[Mechel (Cles)|Mechel]]. Il successivo 17 marzo prese possesso della [[diocesi di Bolzano-Bressanone|sede vescovile di Bressanone]] per procura del Clesio, che ne era diventato [[amministratore apostolico]], e il 25 aprile gli venne conferita la parrocchia di [[Cavalese]]; il giorno seguente consacrò la [[chiesa di Santa Maria Assunta (Mezzocorona)|chiesa di Santa Maria Assunta]] di [[Mezzocorona]], e il 5 ottobre due altari in [[Chiesa di Sant'Antonio (Cavedine)|Sant'Antonio]] a [[Stravino]]. L'ultimo atto di cui si abbia notizia in Trentino, risalente al 30 ottobre 1539, è il conferimento della [[tonsura]] a Iacopo, figlio di Alberto [[Roccabruna (famiglia)|Roccabruna]]<ref name=weber/>.
 
[[File:Colli al Metauro - Museo del Balì - 2024-09-03 21-14-53 001.JPG|thumb|upright=1|La villa di San Martino, oggi villa del Balì, a [[Saltara]], dove il Negusanti trascorse gli ultimi anni di vita]]
Nel 1540 fu suffraganeo per la [[diocesi di Verona]]; a novembre 1546, dopo un primo rifiuto, accettò lo stesso incarico in [[diocesi di Brescia]], su richiesta del vescovo cardinal [[Andrea Corner (cardinale)|Corner]], mantenendolo sino al 1550<ref name=weber/>
 
Il 12 aprile del 1561 tornò a [[Trento]] per il [[Concilio di Trento|Trento]], dove celebrò i vespri in [[duomo di Trento|cattedrale]] al 14 maggio e cantò la messa del giorno dopo per la festa dell'[[Ascensione (festività)|Ascensione]]; era ancora in città a metà gennaio dell'anno seguente<ref name=weber/>.
 
Nel 1567, raggiunti gli ottant'anni, lasciò il governo della diocesi di Arbe<ref name=hier/><ref name=hrcak/>; si ritirò nella villa di San Martino a [[Saltara]], poi detta villa del Balì, dove aveva fatto costruire delle torri (oggi non più presenti) per poter praticare l'[[astronomia]]; lì morì nel 1573<ref name=bali/>.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome=FarlatiEubel|nome=DanieleKonrad|wkautore=Konrad Eubel|lingua=la|url=https://booksarchive.google.itorg/details/books?redir_esc=y&hl=it&id=DMVmWF1b9_kC&q=nigusanti#v=onepage&q=vincentius%20&f=falsehierarchiacathol03eube/page/318/mode/1up|titolo=EcclesiaHierarchia Jadertina cum suffraganeis, et ecclesia Zagabriensis|editore=apudCatholica SebastianumMedii ColetiAevi|cittàvolume=Venezia3|anno=17751913|cid=FarlatiEubel}}
*{{cita pubblicazione|cognome=Kolvenbach|nome=Peter Hans|url=https://www.google.it/books/edition/La_Civilt%C3%A0_cattolica/LGUjAQAAMAAJ?hl=en&gbpv=1&dq=%22Vincenzo+Negusanti%22+AND+%22Ignazio%22&pg=PA22&printsec=frontcover|titolo=Venezia e i Turchi nella visione apostolica di Ignazio di Loyola|pubblicazione=La Civiltà cattolica|volume=3|numero=3289-3294|anno=138 - 1987|cid=Kolvenbach}}
*{{cita libro|cognome=Weber|nome=Simone|wkautore=Simone Weber|titolo=I vescovi suffraganei della Chiesa di Trento|anno=1932|cid=Weber|città=Trento|editore=Aor}}
 
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{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[DiocesiSede titolare di ArbeBrefny|Vescovo titolare di ArbeBrefny]]
|immagine = BishopCoA PioM.svg
|periodo = 2012 novembreagosto 15141538 - 15671558
|precedente = AlviseAlberto de Nasses Malombra
|successivo = Biagio Sideneo-
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo|Trentino-Alto Adige}}
<nowiki>
[[Categoria:Vescovi di Arbe]]
[[Categoria:Vescovi ausiliari di Trento]]
[[Categoria:Vescovi di ArbeBenedettini]]
</nowiki>