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{{Divisione amministrativa
|Nome = Piélagos
|Nome ufficiale =
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stato = ESP
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Cantabria
|Divisione amm grado 2 = Cantabria
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 20081
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2009
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Prefisso = (+34) 942
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Raggruppamento = [[Comarca di Santander|Santander]]
|Mappa = Pi%C3%A9lagos_(Cantabria)_Mapa.svg
|Didascalia mappa =
}}
'''Piélagos''' è un [[
Il comune è composto da 12 località compreso il capoluogo Renedo, distante {{M|21|u=km}} da Santander, capitale della Cantabria. L'evoluzione demografica nel [[XX secolo]] è sempre stata positiva ad eccezione di un periodo a cavallo degli [[Anni 1960|anni sessanta]] in coincidenza con problemi delle industrie locali. L'età media è di 39 anni, indice di un prevalere degli adulti e dei giovani rispetto agli anziani e vecchi.
Tradizionalmente l'economia della zona si basava sull'[[allevamento]] del bestiame, ma nel corso del XX secolo si è avuto una variazione in favore dell'industria e dei servizi. Grazie alla bellezza della costa e alle buone infrastrutture presenti lo sviluppo del [[turismo]] e l'attività edilizia sono notevoli anche se non sempre nel rispetto della natura.
La distribuzione della popolazione attiva sulla base del settore d'impiego registra infatti che solo il 5% si dedica all'agricoltura e all'allevamento del bestiame, di fronte al 18,9% dell'industria, al 14,5% della edilizia e al 61,7% del settore terziario dei servizi.
Con {{M|8|u=km}} di costa, Piélagos può vantarsi di sette spiagge, tra le quali merita citare quella di Valdearenas, (letteralmente ''valle di sabbia'') situata allo sbocco del [[Pas (fiume)|fiume Pas]], all'interno del [[Parco nazionale delle dune di Liencres]], fissate dalla presenza nel parco di una pineta di [[Pino marittimo|pini marittimi]]. Questa spiaggia, assieme a quella di Canallave a lei adiacente, è molto frequentata dai turisti e dai surfisti locali.
==Storia==
Nel territorio comunale esistono moltissime cavità dalle quali sono emersi oggetti e decorazioni delle pareti con [[Graffiti (archeologia)|graffiti]] e dipinti rupestri, che attestano la presenza umana nella zona con continuità dal [[paleolitico]] al periodo castrense delle tribù cantabre fino alla dominazione romana e al [[medioevo]], epoca a cui risalgono le prime citazioni scritte di località dell'attuale comune di Piélagos. Da questi documenti risulta che intorno all'anno 1000 si costruirono chiese attorno alle quali si formarono dei nuclei abitati che dipesero dall'''Abadia di Santillana del Mar'' fino alla presa di potere da parte di [[Garci Fernandez Manrique]] signore del luogo al quale subentrò [[Gonzalo Ruiz de la Vega]] a seguito della concessione del re [[Alfonso XI di Castiglia|Alfonso XI]] nel [[1335]] che si consolidò nel [[1444]] con [[Iñigo Lopez de Mendoza]] grazie all'elargizione del re [[Giovanni II di Castiglia|Giovanni II]] che lo nominò anche marchese di [[Santillana del Mar]].
Il nuovo signore si inimicò le popolazioni della zona che si videro private del regime di ''realengo'' di dipendenza diretta dal re che la esercitava tramite suoi governatori lasciando però una certa autonomia amministrativa ai Consigli nominati dalla popolazione. A nulla valsero le proteste di diversi consigli della zona che chiesero al re [[Giovanni II di Castiglia|Giovanni II]] il ripristino del realengo, perché il re non prese in considerazione questa richiesta. I Consigli decisero allora di ricorrere alle vie legali intentando un processo che va sotto il nome di ''Pleito de los Valles'' che soltanto oltre un secolo dopo, nel [[1581]] con la sentenza della ''Real Chancilleria de [[Valladolid]]'' si risolse con la vittoria delle Valli e il ritorno al realengo delle diverse località che formarono la ''Provincia de las nueve Valles'' le cui Juntas si riunivano in Puente San Miguel e che fu il germe da cui nacque poi la provincia di Cantabria sancita nel [[1773]] dal re [[Carlo III di Spagna|Carlo III]].
Nel periodo detto ''Triennio liberale'' dal [[1820]] al [[1822]] fu abolito il regime feudale e quindi anche la signoria su Pielagos. Come tante altre località anche '''Pielagos''' si eresse in comune costituzionale e lo stesso fece Arce. I due comuni nel 1835 si riunirono in un unico comune da cui si staccò nel 1980 la località di Rumoroso passata a far parte del comune di [[Polanco (Spagna)|Polanco]]. Il comune prese il nome di Pielagos con capoluogo in Renedo, come è attualmente.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
Il territorio municipale è ricco di grotte (''cuevas'') e cavità d'interesse sia archeologico che speleologico, quasi tutte hanno le pareti con [[Graffiti (archeologia)|graffiti]] e figurazioni pittoriche di arte rupestre rappresentanti animali, in particolare si fanno notare la ''Cueva de Santan'', la ''Cueva del Calero II'' dove fu trovato materiale databile dal [[Neolitico]] al medioevo, le ''Cuevas Covalejos I y II'', ed altre. Fa parte del patrimonio archeologico di Pielagos la ''Estela de Zurita'', una stele circolare in pietra del diametro di 2 metri e dello spessore di 20 centimetri con figurazioni di difficile interpretazione, una delle maggiori stele fra quelle di diverse dimensioni trovate in Cantabria. Sono dotate di un basamento perché possano stare verticali e si pensa che fossero stele funerarie, altri le collegano al sole che era venerato dai popoli [[celti]]. Questa stele si trova ora al ''Museo de Prehistoria y Arquelogia de la Cantabria''.
Di interesse sono pure il ''Castillo de Liencres'', resti di una fortezza medievale su una collina che porta i segni della [[guerra civile spagnola]] del [[1936]]-39 con [[bunker]], trincee, postazioni per armi, cavità naturali utilizzate come depositi di viveri e munizioni, la ''Torre de Santiyan'' ad Arce del [[XIII secolo]], la ''Casa de los Bustamante'' a Renedo del [[1670]], la ''Casa de Juan de la Tornera'' ad Arce del [[XVII secolo]], la ''Casa de la Famillia del Molino Real'' del [[XVIII secolo]] a Barcenilla, la ''Casa de los Ceballos'' del XVIII secolo a Quijano, il ''Palacio del Marqués de la Conquista Real'' dei secoli XVII - XVIII a Peredo dichiarata BIC (''Bien de Intéres Cultural''), il ''Palacio de la Llana'' a Zurita, costruito a blocchi nei secoli XVII, XVIII, XIX, il ''Palacio de los condes de Mortera'' del [[XX secolo]] a Mortera, il ''Palacio de la Flor de Carandía'' del XVII secolo a Pereda, il ''Palacio de los Tiros'' del XVII secolo ad Oruña, il ''Palacio de la Rueda'' del XVIII secolo a Zurita, il ''Puente sobra el rio Pas'' del [[1572]], dichiarato BIC, il ''Puente Real'' di Barcenilla del XVIII secolo, anch'esso dichiarato BIC, il [[Parco nazionale delle dune di Liencres]].
Nel patrimonio religioso sono da notare le chiese di ''Santa Maria'' del [[1226]] a Barcenilla, di ''Santa Eulalia'' a Liencres, dei secoli XVII-XVIII, di ''San Julian'' del [[1709]] a Zurita, di ''San Martin'' del [[1712]] a Zurita, di ''Santa Eulalia'' del XVIII secolo ad Oruña, della ''Asuncion'' ad Arce del XVII secolo con torre del XVIII, di ''Santa Maria'' a Renedo, di origine medioevale ma rifatta nel XVII secolo, di ''San Vicente'' di Vioño dei secoli XVII-XVIII, della ''Immaculada Concepcion y San Julian'' del [[1886]] a Mortera. Fra le numerose ''ermitas'', cappelle e santuari sono da citare l'''Ermita de Santa Ana'' del XVI secolo ad Arce, la ''Capilla de San Miguel'' del XVII secolo a Quijano, il ''Santuario de la Virgen de Valencia'' a Vioño del [[1622]], la ''Ermita de San Gregorio y San Antonio'' del XVII secolo a Barcenilla, la ''Ermita de San Antonio'' del 1724 a Rebedo, la ''Ermita de N.tra S.ra de la Concepcion'' del [[1729]] ad Arce e la ''Ermita de San Miguel'' del XX secolo ad Arce.
==Feste==
Molte sono le feste sacro e profane allo stesso tempo che si svolgono secondo la consuetudine spagnola in cui dopo i riti religiosi si svolge la festa con musica, danze, gare sportive e manifestazioni del folclore locale. Le ''romerias'' sono pellegrinaggi ai santuari con accompagnamento di danze tipiche seguiti da colazioni campestri e feste con musica, canti, balli e giochi. Il calendario delle feste prevede il 9 aprile la festa di ''San Gregorio'' a Barcena, il 13 giugno ''San Antonio'' a Renedo con la messa solenne e poi la romeria ed inoltre il ''Concurso de ganado'' cioè di animali d'allevamento, la Feria (fiera) di prodotti gastronomici tipici e molte gare sportive, il 2 luglio ad Arce ''Virgen de la Soledad'', il 25 luglio ''Santiago'' in Liencres, il 26 luglio ad Arce ''Santa Ana'' con romeria, il 10 agosto a Vioño ''San Lorenzo'', il 17 agosto ''San Roque'' a Quijano ed anche a Boo, il 31 agosto a Mortera ''San Ramon Nonato'', la prima domenica di settembre ''N.tra S.ra de la Cianca'' a Parbayón, l'8 settembre a Vioño ''Virgen de Valencia'', festa che in effetti comincia il 31 agosto con diverse gare sportive, festa montanara, ed esibizioni musicali nella domenica precedente l'8 settembre e l'11 novembre a Basconilla ''San Martin''.
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.cantabria102municipios.com/santander/pielagos/historia.htm|Storia di Piélagos|lingua=es}}
{{Comuni della Cantabria}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Spagna}}
[[Categoria:Comuni della provincia della Cantabria|Pielagos]]
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