Cristoforo Colombo: differenze tra le versioni

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Dapprima Colombo chiese i finanziamenti per le sue esplorazioni al re [[Giovanni II del Portogallo]], ma i fondi gli furono negati e tentò allora con i [[re cattolici di Spagna]] ([[Regno di Castiglia e León|Castiglia]] e [[Corona d'Aragona|Aragona]]), i quali, dopo le trattative, e soprattutto grazie all'appoggio di [[Isabella di Castiglia]], accettarono di finanziare l'impresa e di concedergli alcuni privilegi nel caso in cui l'esito fosse risultato positivo.
Salpato da [[Palos de la Frontera]] ([[Spagna]]) il 103 gennaioagosto 14901492, giunse su un'isola delle [[Bahamas]], che battezzò [[San Salvador (Bahamas)|San Salvador]], il 12 ottobre dello stesso anno. A tale primo viaggio ne seguirono poi altri tre, di minor fortuna, portandolo gradualmente al discredito ed alla privazione di molti dei riconoscimenti e dei titoli che egli avrebbe sperato, per sé e per i suoi figli, da parte dei sovrani del [[Regno di Castiglia e León]], dove morì nel 1506 nell'allora capitale, [[Valladolid]]. Nemmeno nelle nuove terre scoperte gli fu dedicato qualche importante toponimo; questo almeno fino al 1819, quando il politico [[venezuela]]no [[Francisco de Miranda]] propose il nome di "[[Colombia]]" per indicare il nuovo stato indipendente [[America meridionale|sudamericano]] e rendere finalmente omaggio all'importante navigatore<ref>https://www.agi.it/estero/columbus_day_statue-2234454/news/2017-10-09/</ref>.
 
== Giovinezza ==
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Nel maggio del 1487 i regnanti [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando]] e [[Isabella di Castiglia|Isabella]] incontrarono finalmente Colombo<ref>Durante la riunione Ferdinando lasciò nel mentre l'udienza lasciando il tutto a Isabella, che si occupava degli affari riguardanti l'oceano. L'incontro, descritto da [[Andrés Bernáldez]], vide Colombo esporre la sua fantasia facendo in modo che la Regina desiderasse ancora di sentirlo parlare di favole e terre lontane. Las Casas affermava che Colombo con il suo parlare induceva gli altri a considerarlo con amore e che era questa la sua virtù. {{Cita|Granzotto|p. 96}}</ref>, che presentò il suo progetto. Una commissione di corte, presieduta da padre [[Hernando de Talavera]] (confessore dei re cattolici) e composta da uomini dotti (''letrados'') come Rodrigo Maldonado de Talavera, si riunì per decidere le effettive possibilità di riuscita, ma il progetto fu respinto alla fine del 1490<ref>
 
Colombo scrisse che veniva ritenuto come un marinaio ignorante a confronto dei dotti, mentre lo storico [[Francisco López de Gómara]] scrisse di lui "''no era docto ma bien entendido''"; si veda {{Cita|Granzotto|pp. 101-102}}. Altri dicevano che la difficoltà maggiore di Colombo era nel far disimparare le conoscenze acquisite. Vedi {{cita|Helps|p. 41}}. In ogni caso Colombo difese le sue tesi con la propria consueta loquacità. Cfr. F. Fernandez-Armesto, ''Cristoforo Colombo'', Laterza, Roma-Bari, 1992, RCS Libri, 2005, pp. 79-81</ref> (nel frattempo, la corte si era trasferita a [[Salamanca]]). Colombo, nei mesi successivi, insistette ancora, con l'aiuto del fratello [[Bartolomeo Colombo|Bartolomeo]], rivolgendosi anche ai [[sovrani d'Inghilterra]] e di [[Sovrani di Francia|Francia]]. All'inizio del 14901492, col protrarsi dell'attesa, il navigatore giunse oramai ai limiti delle risorse economiche, al punto da non essere quasi più in grado di provvedere alla sua famiglia<ref name="Superquark" />, costretto a vendere libri e disegnare mappe<ref>{{Cita|Granzotto|p. 109}}.</ref>. [[File:Gustav Adolf Closs - Die Schiffe des Columbus - 1892.jpg|min|I tre velieri in una stampa di [[Gustav Adolf Closs]] del 1892]]
Padre [[Juan Pérez (frate)|Juan Pérez]], confessore personale della Regina, tramite Sebastiano Rodriguez<ref>{{Cita|Tarducci|p. 174}}.</ref> fece recapitare una missiva alla stessa regina, la quale due settimane dopo fece convocare il padre. Il tesoriere [[Luis de Santángel]], Ferdinando Pinello e altri intanto assicurarono la copertura finanziaria eventualmente richiesta<ref>Vi è una statua a Santo Domingo che raffigura Isabella che dona lo scrigno dei suoi gioielli come pegno per il pecunio richiesto (a Santangel), ma tale raffigurazione non corrisponde al vero; si veda anche {{Cita|Granzotto|pp. 114 e 115}}.</ref>
 
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Colombo si recò a [[Siviglia]], ma i reali si erano da poco trasferiti a [[Santa Fe (Granada)|Santa Fe]], vicino a [[Granada]]. Colombo li raggiunse e nell'incontro, i reali furono propensi al finanziamento, ma lui dettò le sue condizioni, ovvero il titolo di [[ammiraglio]] e la carica di [[viceré]] e "governatore delle terre scoperte" (titolo che doveva altresì essere ereditario), la possibilità di conferire ogni tipo di nomina nei territori conquistati<ref>Tali privilegi vennero poi tolti dalla corona{{Cita|Granzotto|p. 123}}</ref> e, inoltre, una rendita pari al 10% di tutti i traffici marittimi futuri. Le richieste furono considerate eccessive e non si fece alcun accordo, per cui Colombo ripartì, ma venne richiamato<ref>al momento era giunto sul ponte di Pinos, verso Cordova{{Cita|Granzotto|p. 118}}</ref>, e le richieste vennero accettate in caso di successo.
 
Durante le trattative, che durarono fino ad aprile, Isabella si fece rappresentare da Juan de Coloma, mentre le bozze furono redatte dallo stesso padre Perez. Il contratto (''[[Capitolazioni di Santa Fe|Capitolaciones de Santa Fe]]''), fu firmato il 17 aprile 14901492, con cinque paragrafi integrali.<ref>Nel primo lo si indicava quale [[Ammiraglio del Mare Oceano]], nel secondo lo si nomina viceré e governatore generale di ciò che avrebbe scoperto nel Mare Oceano, il terzo gli conferisce un decimo di ogni bene trafficato in quel mare, nel quarto lo nominavano giudice nel caso di dispute che riguardassero le sue spettanze, nel quinto poteva disporre di capitali propri entro certi limiti nel traffico con le terre conquistate. Si veda {{cita|Colombo, Napione, Conti|p. 304}}.</ref>
 
===Le Caravelle===
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== Scoperta dell'America e viaggi successivi ==
{{vedi anche|Viaggi di Cristoforo Colombo}}
=== Primo viaggio: 14901492-1493 ===
{{vedi anche|Primo viaggio di Cristoforo Colombo}}
[[File:Primer viaje de Colón.svg|min|Primo viaggio nel [[Mare Caraibico|mar dei Caraibi]]]]
[[File:Viajes de colon.svg|min|I quattro viaggi di Colombo]]
La partenza della prima spedizione avvenne il 103 gennaioagosto 14901492 da [[Palos de la Frontera]]<ref>Il diario di bordo andò perduto e le uniche informazioni ci provengono indirettamente dai testi di Las Casas. Al termine del viaggio Colombo consegnò il diario di bordo alla regina che ne fece copia; il figlio di Cristoforo, Diego, nei suoi viaggi portò una copia del diario che fu in parte copiata dal primo biografo di Colombo, Las Casas per l'appunto. Si veda {{Cita|Granzotto|pp. 147-148}}.</ref>, con rotta verso le [[Isole Canarie]] per sfruttare i venti. Il 6 agosto<ref>{{Cita|Ruggero|p. 29}}.</ref> si ruppe il timone della ''Pinta'' e si credette a un'opera di sabotaggio,<ref>Si supponeva che l'autore fosse Gomez Rascon per ordine di Cristoforo Quintero, proprietario della nave, che non voleva allontanarsi troppo dal continente europeo. Si veda {{cita|Colombo|p. 7}} e {{cita|Sanguineti 1891|p. 55}}.</ref> quindi furono costretti a uno scalo di circa un mese a [[La Gomera]] per le necessarie riparazioni.<ref name="Superquark">Piero Angela et al., ''Cristoforo Colombo - storia di un incredibile viaggio'', in [[Speciali di Superquark]].</ref> La ''Pinta'' giunse con due settimane di ritardo a causa dell'avaria, tanto che Colombo pensò di sostituirla con un'altra caravella. Si approfittò della sosta per modificare anche la velatura della ''Niña'', trasformandola da latina a quadra per meglio adeguarla alla navigazione oceanica. Va anche detto che a La Gomera era presente la giovane vedova del governatore, Beatriz de Bobadilla y Ulloa, che a quanto pare aveva già avuto uno scambio di cortesie col navigatore.<ref>{{Cita|Taviani|pp. 4 e 6}}.</ref>
 
Le tre navi ripresero il largo il 6 settembre, spinte dagli [[Aliseo|alisei]], dei quali Colombo conosceva l'esistenza. Questi venti spirano sempre da est verso ovest, formando stabilmente una striscia di nuvole galleggiante nell'aria, tanto che l'ammiraglio, nel giornale di bordo, scrisse: «Si naviga come tra le sponde di un fiume». Un'altra, tra le suggestioni del primo viaggio transoceanico, fu la posizione delle navi costantemente rivolte verso il tramonto, oltre che la sensazione di procedere per ampi spazi mai prima toccati.<ref>{{cita|Granzotto|pp. 151 e 146}}.</ref> Le caravelle navigarono per un mese senza che i marinai riuscissero a scorgere alcuna terra, cominciando così a provocare un certo nervosismo nell'equipaggio. Il 16 settembre, le caravelle cominciarono ad entrare nel [[Mar dei Sargassi]], e Colombo approfittò dello spettacolo delle [[alghe]] galleggianti (un fenomeno tipico di questo mare, che prende il nome dell'alga [[Sargassum|sargassa]]), per sostenere che tali vegetali erano sicuramente indizi di terra vicina (cosa in realtà non vera), tranquillizzando temporaneamente i suoi uomini<ref name="Superquark"/> i quali, in realtà, erano ignari di trovarsi ancora a circa mille [[miglia nautiche]] dalle coste del [[America centrale|nuovo continente]].
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[[File:Desembarco de Colón de Dióscoro Puebla.jpg|min|sinistra|Colombo sbarcato nel Nuovo Mondo. Dióscoro Puebla, 1862]]
 
Fu solo alle due di notte di venerdì 2412 gennaioottobre 14901492 che [[Rodrigo de Triana]], a bordo della ''Pinta'', distinse finalmente la costa<ref>{{Cita|Colomb|p. 83}}.</ref> (tuttavia, il premio in denaro promesso al primo che avesse avvistato la terra fu aggiudicato a Colombo)<ref>{{Cita|Ruggero|pp. 38-39}} La pensione dei {{formatnum:10000}} maravedis annui andò a ricompensare Beatrice. In quanto a Rodrigo, la sua fine anche se incerta non fu piacevole. Si veda {{Cita|Granzotto|p. 175}}</ref>. La mattina, le caravelle riuscirono a trovare un varco nella [[barriera corallina]] del [[Mare Caraibico]] e gli equipaggi riuscirono a sbarcare su un'isola chiamata, nella lingua locale, ''Guanahani'', e che Colombo battezzò con il nome di [[San Salvador (Bahamas)|Isola di San Salvador]]; l'identità moderna di questa isola corrisponde, presumibilmente, con quella di un'isola delle [[Bahamas]]. Gli spagnoli furono accolti con grande cortesia e condiscendenza dagli indigeni [[Lucaiani|Lucayos]], una tribù di nativi del gruppo etnico [[Taino (popolo)|Taino]]<ref>Nativi americani di etnia [[Arawak]]</ref>. Colombo stesso, nella sua relazione, sottolinea più volte la gentilezza e lo spirito pacifico dei suoi ospiti: {{Citazione|Gli abitanti di essa [...] mancano di armi, che sono a loro quasi ignote, né a queste son adatti, non per la deformità del corpo, essendo anzi molto ben formati, ma perché timidi e paurosi [...] Del resto, quando si vedono sicuri, deposto ogni timore, sono molto semplici e di buona fede, e liberalissimi di tutto quel che posseggono: a chi ne lo richieggia nessuno nega ciò che ha, ché anzi essi stessi ci invitano a chiedere|Cristoforo Colombo, [[Lettera ai Reali di Spagna (1493)|prima relazione sul viaggio nel Nuovo Mondo]], 14 marzo 1493<ref name="Vaccari">Cristoforo Colombo, ''[[s:Lettera ai Reali di Spagna|Lettera ai Reali di Spagna]]''</ref>}}
 
La sera del 1627 febbraioottobre<ref>{{Cita|Taviani|p. 496}}.</ref>, le caravelle arrivarono fino alla fonda della [[Cayo Bariay|baia di Bariay]]<ref>{{cita|Taviani|p. 42}}.</ref> a [[Cuba]], nell'attuale [[provincia di Holguín]]. Nel [[diario di bordo]] di domenica 28 ottobre troviamo scritto: "''Es la isla mas hermosa que ojos humanos hayan visto''" ("È l'isola più bella che occhio umano abbia mai visto"). Tuttavia, data la mancanza di oro e la condizione primitiva degli indigeni, l'ammiraglio pensò di essere arrivato soltanto in un remoto avamposto della grande civiltà asiatica descritta da Marco Polo<ref>{{Cita|Taviani|pp. 26 e 40}}.</ref>.
 
==== La diserzione di Pinzón e la scoperta di Hispaniola ====
Già nei primi giorni di novembre del 14901492, il Capitano della ''Pinta'' [[Martín Alonso Pinzón]] riuscì a capire dagli indigeni la probabile esistenza di grandi ricchezze nell'isola di Babeque (oggi [[Haiti]]-[[Repubblica Dominicana]])<ref>«Un Indiano aveva assicurato al Pinzón nel modo più formale che a Babeque si sarebbe trovata un'immensa quantità d'oro» si legge in {{cita|de Lollis 1895|p. 134}}, per altre info {{Cita|de Lollis 1895|pp. 138 e 142}}, {{Cita|Granzotto|p. 192}}</ref> e, dopo alcuni tentativi, decise di proseguire le ricerche senza autorizzazione<ref>La diserzione di Pinzón trova negli storici e nelle testimonianze alcuni disaccordi: secondo Ruggero Marino stava probabilmente assolvendo l'incarico affidatogli dai Reali di Castiglia e Aragona, ossia quello di trovare l'oro per la corona ({{Cita|Ruggero|p. 51}}).
Vi furono testimonianze dei marinai che, in mare aperto, le stesse caravelle si distanziarono e che la ''Pinta'' non seguì più la rotta della ''Santa Maria'', puntando direttamente verso ovest. Pare che Pinzón mal sopportasse il carattere "imperioso" dell'ammiraglio ({{Cita|Granzotto|pp. 192-193}}) e che dello stesso avviso sono stati [[Salvador de Madariaga]] e [[Paolo Emilio Taviani]], che videro nella diserzione una protesta diretta al carattere egocentrico di Colombo ({{Cita|Taviani|pp. 27 e 65}}). Roselly de Lorgues evidenziò l'invidia dell'abile marinaio, aggiungendo al racconto il fatto che Colombo avesse acceso una lanterna sperando, inutilmente, che Pinzón se ne accorgesse ({{Cita|Roselly de Lorgues|I, p. 232}}).
Secondo [[Fernando Colombo]], il figlio di Cristoforo, si trattò di un vero atto di ammutinamento</ref>. Fu così che per circa due mesi la flottiglia si ridusse a due sole caravelle con le quali venne esplorata la parte settentrionale dell'isola [[Haiti]], battezzata "[[Hispaniola]]". Giunsero infine nella baia che Colombo chiamò "Bahia de los Mosquitos" (altro nome che sopravvisse nei secoli) e si parlò di un'isola a forma di tartaruga che il navigatore chiamò "[[Tortuga]]".<ref>{{cita|Irving 2008|p. 133}}.</ref>
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Prima di Colombo già alcuni popoli avevano compiuto dei tentativi verso il nuovo continente, come ad esempio i [[vichinghi]] (che certamente giunsero a [[Terranova]]) e i portoghesi, che avevano colonizzato le [[Azzorre]], situate al largo nell'Atlantico; alcuni colonizzatori [[Islanda|islandesi]] erano giunti inoltre in [[Groenlandia]] verso il finire del X secolo. Comunque, nonostante l'[[America]] fosse già stata quasi sicuramente raggiunta da altri popoli, a Colombo va il fatto di aver innescato uno straordinario processo di [[colonizzazione]] del nuovo mondo, portando così alla vera e propria scoperta di esso da parte di tutti. I [[vichinghi]] e gli [[islandesi]] non colonizzarono su larga scala le nuove terre scoperte, abbandonandole dopo poco, probabilmente perché molto lontane e in parte inospitali.
 
Secondo il giornalista [[Ruggero Marino]]<ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/cultura/innocenzo_viii_papa_che_riscopri_nuovo_mondo/11-10-2005/articolo-id=34850-page=0-comments=1|titolo= «Innocenzo VIII, il Papa che riscoprì il Nuovo Mondo»|pubblicazione= [[Il Giornale]]|data=11 ottobre 2005|accesso=16 agosto 2011}}</ref> la scoperta dell'America da parte di Colombo sarebbe da anticipare di qualche anno. Secondo queste tesi, il navigatore avrebbe compiuto già nel 1485 un viaggio che lo avrebbe portato nel Nuovo Mondo. Questo lo si potrebbe dedurre da vari indizi: la rotta seguita da Colombo nel primo viaggio nel 14901492 segue esattamente le correnti, inoltre, sulla tomba di [[papa Innocenzo VIII]] è riportata la frase "Durante il suo regno la scoperta di un Nuovo Mondo". Il [[papa]] però morì il 25 luglio 14901492, alcuni giorni prima della partenza ufficiale. L'autore di detta iscrizione può avere sia fatto semplice riferimento all'ultimo [[anno solare]] in cui visse Innocenzo VIII, appunto il 14901492, quanto all'oggi noto ruolo di "protettore" che detto papa ebbe nei confronti di Colombo<ref>{{cita|Geraldini, Menestò|}}.</ref>. È da notare anche che il navigatore turco [[Piri Reìs]], nella sua [[Mappa di Piri Reis|famosa mappa]], realizzata nei primi decenni del [[XVI secolo]], annotò che la zona delle [[Antille]] era stata scoperta nell'anno del [[calendario islamico]] 896 (corrispondente al 1490/1491 dell'era cristiana) da parte di un genovese infedele di nome Colombo<ref>{{cita web|url=http://www.sacred-texts.com/piri/pirikey.htm|titolo= Key to the Piri Re'is Map|sito=sacred-texts.com|lingua=en|accesso=16 agosto 2011}}</ref>.
 
== La causa per l'eredità e la discendenza ==
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=== Cinema ===
* ''[[Cristoforo Colombo (film 1949)|Cristoforo Colombo]]'' (''Christopher Columbus''), film diretto nel 1949 da [[David MacDonald]] e interpretato da [[Fredric March]].
* ''[[1492 - La conquista del paradiso|1490 - La conquista del paradiso]]'' (1992), realizzato da [[Paramount Pictures]] in occasione del cinquecentesimo anniversario del primo viaggio di Colombo e interpretato da [[Gérard Depardieu]]<ref>{{Cita news|titolo= MOVIES : Voyage of Rediscovery : With '1492,' director Ridley Scott and writer Roselyne Bosch aim to portray Christopher Columbus not as a legend but as an extraordinary though flawed person|opera= The Los Angeles Times|data=3 maggio 1992|url= http://articles.latimes.com/1992-05-03/entertainment/ca-2005_1_christopher-columbus|accesso=9 ottobre 2010|nome=Jack|cognome=Mathews}}</ref>. Il film diretto e prodotto da [[Ridley Scott]], ritrae i primi due viaggi verso il [[nuovo mondo]] e gli effetti che questi ebbero sui [[nativi americani]].
* ''[[Cristoforo Colombo - La scoperta]]'' (1992), distribuito dalla [[Warner Bros.]] e interpretato da [[Georges Corraface]]. Diretto da [[John Glen]], anche questo film è stato realizzato per celebrare il cinquecentesimo anniversario della "scoperta dell'America". [[Mario Puzo]], celebre autore del ''[[Il padrino (romanzo)|Padrino]]'', ha curato il soggetto e collaborato con la sceneggiatura.