Lamezia Terme: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Lamezia (disambigua)|Lamezia}}
{{NN|Calabria|luglio 2017}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Lamezia Terme
|Panorama = PanoramaLamezia.jpg
|Didascalia = Scorcio di Lamezia dalla collina del Soccorso
|Bandiera = Lamezia Terme-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Lamezia Terme-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Calabria
|Divisione amm grado 2 = Catanzaro
|Amministratore locale = Mario Murone
|Partito = Indipendente di Centro-destra
|Data elezione = 12-06-2025
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Conflenti]], [[Curinga]], [[Falerna]], [[Feroleto Antico]], [[Gizzeria]], [[Maida]], [[Martirano Lombardo]], [[Nocera Terinese]], [[Platania]], [[San Pietro a Maida]], [[Serrastretta]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 1199
|Nome abitanti = lametini
|Patrono = santi [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]]
|Festivo = 29 giugno
|Motto = {{la}}{{maiuscoletto|[[Virtus unita fortior|Vis Unita Fortior]]}}
|Mappa = Map of comune of Lamezia Terme (province of Catanzaro, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lamezia Terme all'interno della provincia di Catanzaro
|Data istituzione = 4 gennaio 1968
}}
'''Lamezia Terme''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[laˈmɛʦʦja ˈtɛrme]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti della [[provincia di Catanzaro]] in [[Calabria]].
La costituzione del comune di Lamezia Terme risale al [[4 gennaio#Eventi|4 gennaio]] [[1968#Eventi|1968]] a seguito dell'[[Fusione di comuni italiani#Comuni nati da fusioni dal 1946 al 2013|unione amministrativa]] dei precedenti comuni di [[Nicastro]], [[Sambiase]] e [[Sant'Eufemia Lamezia]]<ref name="Costituzione">{{Cita legge italiana
|tipo= legge
|anno= 1968
|mese= gennaio
|giorno= 4
|numero= 6
|titolo= Costituzione del comune di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro.
|articolo=
|originale=
|data=
|cid=
}}</ref>. Per effetto ed a seguito del [[Decreto del presidente della Repubblica|DPR]] 21 luglio 1972, il comune di Lamezia ha diritto, nei suoi atti ufficiali, di fregiarsi del [[Titolo di città in Italia#Calabria|titolo di città]].
Il comune ha una notevole importanza dal punto di vista [[agricoltura|agricolo]], [[cultura]]le, [[commercio|commerciale]], [[industria]]le e [[Infrastrutture|infrastrutturale]] per la sua posizione centrale nella regione e il suo territorio prevalentemente pianeggiante. È sede del principale [[Aeroporto di Lamezia Terme|aeroporto]] della regione.
== Geografia fisica ==
{{vedi anche|Piana di Sant'Eufemia|Golfo di Sant'Eufemia|Monte Mancuso|Amato (fiume)}}
===
[[File:LameziaTerme2.JPG|miniatura|upright=0.9|Vista aerea della [[Piana di Sant'Eufemia|piana lametina]]]]
[[File:Estate 2010 - Panorama (13).JPG|miniatura|upright=0.9|Veduta del [[Golfo di Sant'Eufemia|golfo di Lamezia]]]]
Lamezia Terme è la città con la maggior estensione territoriale dell'intera provincia e l'ottava della regione.
Il territorio comunale di Lamezia Terme comprende otto chilometri della [[costa dei Feaci]] sul [[golfo di Sant'Eufemia]], una parte della [[piana di Sant'Eufemia|piana lametina]] e delle zone collinari e montuose che si estendono fino al [[Monte Mancuso]] ed è compreso tra 0 e 1311 metri s.l.m. La città della piana si trova indicativamente a metà strada fra la costa [[Mar Tirreno|tirrenica]] e l'[[Appennino calabro]] ed è posizionata all'estremità occidentale dell'[[istmo di Catanzaro]], la striscia di terra più stretta della [[penisola italiana]], dove il [[Mar Tirreno|Tirreno]] dista in linea d'aria circa trenta chilometri dallo [[Mar Ionio|Ionio]].
Fra i principali corsi d'acqua del territorio troviamo il [[Amato (fiume)|fiume Amato]], che nei millenni ha formato la piana di Sant'Eufemia, e alcuni dei suoi affluenti, i torrenti Cantagalli, Piazza e Canne. Inoltre troviamo il torrente Bagni, famoso per le [[Acqua sulfurea|acque sulfuree]] delle [[terme di Caronte]] e il torrente Zinnavo che segna il confine naturale con il comune di [[Gizzeria]].
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]<ref>{{Cita web |url=http://www.protezionecivile.it/jcms/it/classificazione.wp |titolo=Classificazione sismica dei comuni italiani |accesso=11 marzo 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110209041718/http://www.protezionecivile.it/jcms/it/classificazione.wp |dataarchivio=9 febbraio 2011 |urlmorto=no }}</ref>: zona 1 (sismicità alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Lamezia Terme Aeroporto}}
Il clima di Lamezia Terme è come per gran parte delle città [[Mar Mediterraneo|mediterranee]], in generale mite, con sbalzi contenuti fra [[inverno]] ed [[estate]]. Tuttavia, non manca qualche punta continentale, probabilmente favorita dalla relativa distanza dal mare della [[Stazione meteorologica di Lamezia Terme Aeroporto|stazione meteorologica]] di riferimento, situata presso l'[[aeroporto di Lamezia Terme]]. I valori più bassi sono di pochi gradi sotto lo zero e si riscontrano in presenza di avvenzioni di aria fredda, provenienti da nord-est (dicembre 1988, febbraio 1992, dicembre 2001, febbraio 2008) e di fenomeni moderati di [[inversione termica]]. Per contro, i più elevati, prossimi o di poco superiori ai 40 gradi, si verificano in presenza di ondate di calore di origine africana (luglio 2005, giugno 2007, agosto 2007).
{{ClimaAnnuale
|nome = [[Stazione meteorologica di Lamezia Terme Aeroporto|Lamezia Terme]]
|tempmax01 = 13.8
|tempmax02 = 14.2
|tempmax03 = 15.9
|tempmax04 = 17.8
|tempmax05 = 21.9
|tempmax06 = 25.9
|tempmax07 = 28.6
|tempmax08 = 29.2
|tempmax09 = 26.9
|tempmax10 = 23.0
|tempmax11 = 18.6
|tempmax12 = 15.2
|tempmin01 = 5.7
|tempmin02 = 5.5
|tempmin03 = 7.0
|tempmin04 = 8.7
|tempmin05 = 12.1
|tempmin06 = 15.6
|tempmin07 = 18.1
|tempmin08 = 18.1
|tempmin09 = 15.6
|tempmin10 = 12.9
|tempmin11 = 9.4
|tempmin12 = 6.6
|pioggia01 = 92
|pioggia02 = 105
|pioggia03 = 91
|pioggia04 = 68
|pioggia05 = 45
|pioggia06 = 18
|pioggia07 = 17
|pioggia08 = 15
|pioggia09 = 39
|pioggia10 = 103
|pioggia11 = 111
|pioggia12 = 120
|giornipioggia01 = 10
|giornipioggia02 = 10
|giornipioggia03 = 8
|giornipioggia04 = 9
|giornipioggia05 = 5
|giornipioggia06 = 3
|giornipioggia07 = 2
|giornipioggia08 = 2
|giornipioggia09 = 5
|giornipioggia10 = 8
|giornipioggia11 = 10
|giornipioggia12 = 11
|umido01 = 76
|umido02 = 74
|umido03 = 75
|umido04 = 77
|umido05 = 76
|umido06 = 76
|umido07 = 75
|umido08 = 77
|umido09 = 75
|umido10 = 75
|umido11 = 76
|umido12 = 76
|elio01 = 3.5
|elio02 = 4.5
|elio03 = 5.2
|elio04 = 6.0
|elio05 = 7.6
|elio06 = 9.2
|elio07 = 10.0
|elio08 = 9.5
|elio09 = 7.8
|elio10 = 6.0
|elio11 = 4.6
|elio12 = 3.7
|vento01 = W
|intensità01 = 4.9
|vento02 = W
|intensità02 = 4.7
|vento03 = W
|intensità03 = 4.8
|vento04 = W
|intensità04 = 5.0
|vento05 = W
|intensità05 = 4.5
|vento06 = W
|intensità06 = 4.4
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|intensità07 = 4.3
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|intensità08 = 4.2
|vento09 = W
|intensità09 = 4.1
|vento10 = E
|intensità10 = 4.1
|vento11 = E
|intensità11 = 4.2
|vento12 = W
|intensità12 = 4.8
}}
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona C
== Origini del nome ==
La città prende il nome dal [[Amato (fiume)|fiume Amato]], un tempo chiamato ''Lametos'', che l'attraversa nella sua parte più periferica. Questo nome fu originariamente dato solo all'ex comune di Sant'Eufemia Lamezia. Con l'unione amministrativa del 1968, si è scelto il nome di Lamezia per l'intera città, a cui è stato aggiunto Terme, per via delle [[terme di Caronte]] che si trovano nell'omonima frazione dell'ex comune di Sambiase.
== Storia ==
[[File:CataudoLameziaVedutaEolieDaLameziaIllustrata.jpg|miniatura|Notturno di Lamezia Terme con le [[Isole Eolie]]]]
[[File:LameziaEtnaFotoCataudo.jpg|miniatura|L'[[Etna]] visto da Lamezia Terme]]
[[File:ReventinoCataudoLamezia.JPG|miniatura|Lamezia Terme con lo sfondo del [[Reventino]]]]
[[File:SanTeodoroEcastelloNormSvevoLamezia.jpg|miniatura|Rione San Teodoro e ruderi del [[Castello normanno-svevo di Nicastro|castello]]]]
[[File:NeveSambiase2005Cataudo.jpg|miniatura|Corso Vittorio Emanuele, monumento a Giovanni Nicotera e particolare della [[Chiesa di San Pancrazio (Lamezia Terme)|Chiesa Matrice]]]]
Lamezia Terme è formalmente un agglomerato abbastanza recente, poiché il comune è stato costituito il [[4 gennaio#Eventi|4 gennaio]] [[1968#Eventi|1968]], per volere del senatore nicastrese [[Arturo Perugini]], dall'[[Fusione di comuni italiani#Comuni nati da fusioni dal 1946 al 2013|unione amministrativa]] di tre centri abitati, che, prima di tale data, costituivano comuni a sé stanti ([[Nicastro]], [[Sambiase]] e [[Sant'Eufemia Lamezia]])<ref name="Costituzione" />, e che oggi sono considerati dei veri e propri quartieri. La storia di Lamezia Terme comprende, quindi, quelle dei tre ex comuni, i cui territori erano abitati anche molti secoli prima che questi centri sorgessero. Esistono reperti archeologici che testimoniano la presenza nel suo territorio di comunità del periodo [[italici|italico]] e del periodo [[Magna Grecia|magno-greco]].
Nel territorio lametino, secondo alcuni autori, sorgeva l'antica città greca di [[Terina]], fondata da coloni provenienti da [[Crotone]] nel [[V secolo a.C.]].<ref>La storia dell'egemonia della città di Terina sull'area circostante è sintetizzata dal ritrovamento successivo di tre "tesoretti" numismatici, ora conservati nel {{Cita web|url=http://www.comune.lamezia-terme.cz.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/462|titolo=museo archeologico|sito=Comune di Lamezia Terme|accesso=4 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131030053337/http://www.comune.lamezia-terme.cz.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/462|dataarchivio=30 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref> Secondo tali autori i primi indizi materiali si hanno nel 1865, quando, in contrada Terravecchia, vennero casualmente ritrovati un [[diadema]] d'oro e un tesoro di gioielli risalenti al [[III secolo a.C.]], che alla fine dell'Ottocento furono poi venduti al [[British Museum]] di [[Londra]]<ref>[https://www.britishmuseum.org/collection/term/x31475 British Museum Collection]</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.famedisud.it/dalla-calabria-al-british-museum-lo-splendore-del-tesoro-di-santeufemia/ |titolo= Dalla Calabria al British Museum: lo splendore del Tesoro di Sant’Eufemia|accesso=10 Novembre 2020}}</ref>. Nella zona di Sant'Eufemia Vetere sono stati ritrovati a più riprese numerosi [[Monetazione di Terina|tesoretti monetali]]. Su alcune di queste monete è raffigurata la sirena [[Ligea (mitologia)|Ligea]], il cui corpo, secondo la tradizione riportata da [[Licofrone]],<ref>{{Cita libro|titolo=Licofrone, "Alessandra" 724}}</ref> naufragò presso Terina dopo aver tentato di ammaliare [[Ulisse]], e qui ricevette sepoltura da alcuni naviganti, nelle vicinanze del fiume Ocinaro (l'attuale Bagni). Nel 1955, invece, in contrada Cerzeto, durante lo scasso di una vigna, fu rinvenuta casualmente un [[hydria]] a [[Ceramica a figure rosse|figure rosse]], decorata con scene di [[gineceo]] e databile al primo quarto del [[IV secolo a.C.]].<ref>{{Cita web|url=http://viviamolacalabria.blogspot.com/2017/08/l-hydria-del-cerzeto-e-il-museo.html?m=1|titolo=L’ hydrìa del Cerzeto e il Museo Archeologico Lametino|accesso=10 novembre 2020}}</ref> L'oggetto è conservato nel [[Museo archeologico lametino|Museo Archeologico Lametino]].<ref>{{Cita web|url=https://www.artsupp.com/en/MuseoArcheologicoLametino/Artworks/Classical-Section-Room-1-Red-figure-hydr%C3%ADa-from-Cerzeto/2130|titolo=L'hydrìa del Cerzeto|accesso=10 novembre 2020|dataarchivio=17 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201117093648/https://www.artsupp.com/en/MuseoArcheologicoLametino/Artworks/Classical-Section-Room-1-Red-figure-hydr%C3%ADa-from-Cerzeto/2130|urlmorto=sì}}</ref>
Nel [[Medioevo]] nacquero due dei tre insediamenti che compongono l'attuale Lamezia Terme, abbastanza diversi tra loro ma di fatto complementari. Nicastro a vocazione prevalentemente commerciale e Sambiase a vocazione agricola, mentre l'insediamento di Sant'Eufemia Lamezia ha origine più recente, essendo sorto con un gruppo di case intorno alla [[Stazione di Lamezia Terme Centrale|stazione ferroviaria]] principale, che in precedenza avevano costituito la sede del consorzio di bonifica delle paludi. Tuttavia il toponimo di Sant'Eufemia deriva da un altro insediamento di origine medievale poco distante, collocato intorno all'antica [[Abbazia benedettina di Sant'Eufemia]], nella zona attualmente denominata Sent'Eufemia Vetere.
La fusione proposta dal [[senatore]] [[Arturo Perugini]] nacque dall'esigenza di creare un agglomerato urbano forte e capace di sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dal territorio comunale. La proposta di legge Perugini di unire i comuni non costituiva di certo una novità; circa quarant'anni prima, infatti, era già stata pensata da un altro parlamentare nicastrese, il senatore Salvatore Renda. Questi era spinto dall'onda delle politiche di popolamento delle campagne operate durante il regime fascista. Dello stesso periodo (1927) è la costituzione della [[Grande Reggio]] che univa 14 piccoli comuni soprattutto delle aree collinari. L'idea era addirittura di fare di Nicastro una [[Provincia (Italia)|provincia]]. La legge riguardava l'unione dei comuni di Nicastro e di Sambiase, non essendo ancora stato istituito il comune di Sant'Eufemia Lamezia. Quest'ultimo comune, infatti, fu [[Città di fondazione nel periodo fascista|fondato]] per volontà del regime fascista attorno al preesistente nucleo ferroviario denominato "Sant'Eufemia Biforcazione", con la legge 8 aprile 1935 n. 639. Ma le pretese e le ambizioni mosse nel 1927 dal senatore Renda non furono accolte dagli amministratori del comune di Sambiase che non vollero rinunciare alla propria autonomia e soprattutto ricadere sotto la denominazione di nicastresi.
Nella seduta del 18 ottobre 1967, la I [[commissione parlamentare]] permanente (Affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno) del [[Senato della Repubblica]], approva la "Costituzione del Comune di Lamezia Terme, in [[provincia di Catanzaro]]", grazie alla proposta di legge del deputato [[Salvatore Foderaro]], congiunta a quella di iniziativa del senatore Arturo Perugini. Mercoledì 20 dicembre 1967 la [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] approva la legge così come era stata concepita da Perugini e diventa la legge 4 gennaio 1968 nº6 il cui articolo 1 dice: "I comuni di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia Lamezia in provincia di Catanzaro sono riuniti in un unico Comune con la denominazione di Lamezia Terme".<ref>{{Cita web |url = http://www.calabriaonweb.it/2013/04/04/lamezia-terme-unintuizione-di-arturo-perugini/ |titolo = Lamezia Terme: un'intuizione di Arturo Perugini |autore = Antonio Cannone |editore = Calabriaonweb |data = 4 aprile 2013 |accesso = 14 gennaio 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160617092607/http://www.calabriaonweb.it/2013/04/04/lamezia-terme-unintuizione-di-arturo-perugini/ |dataarchivio = 17 giugno 2016 |urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita web
|url = http://www.lameziaterme.it/cinquantenario-lamezia-terme-origini-nome/ |titolo = Cinquantenario Lamezia Terme, le origini del nome della città |autore = Antonio Pagliuso |editore = LameziaTerme.it |data = |accesso = 14 gennaio 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180114154316/http://www.lameziaterme.it/cinquantenario-lamezia-terme-origini-nome/ |dataarchivio = 14 gennaio 2018 |urlmorto = no }}</ref>
Il decreto di attuazione della legge istitutiva del nuovo comune previde la nomina di un [[commissario prefettizio]] e il 15 novembre 1968 i [[Sindaco|sindaci]] dei tre comuni operarono le consegne al rappresentante dello Stato alla guida della Città. Il suo mandato sarebbe dovuto durare solo per un semestre, ma si protrasse fino alla primavera del 1970, poiché il [[Governo della Repubblica Italiana|Governo]] decise che le prime elezioni del nuovo comune si sarebbero dovute tenere nella tornata elettorale nazionale del giugno 1970, quando per la prima volta si sarebbero anche tenute le elezioni per la Regione Calabria, istituita in quel periodo. Il primo sindaco di Lamezia Terme fu Arturo Perugini che si insediò il 28 settembre 1970.
Negli anni 1991, 2002 e 2017, il [[consiglio comunale]] di Lamezia Terme è stato sciolto per infiltrazioni mafiose con decreto del [[presidente della Repubblica]], le indagini effettuate dalle commissioni d'accesso agli atti, presso il comune, riscontrarono l'inquinamento della pubblica amministrazione da parte della [['Ndrangheta]], grazie ai collegamenti con alcuni amministratori locali.
===
{{vedi anche|
;Nicastro
La [[storia di Nicastro]]<ref>{{Cita libro|titolo=Memorie istoriche della città di Nicastro da' tempi più remoti fino al 1820 dell'avv. Pasquale Giuliani.|url=https://books.google.it/books?id=B62cUnLLQXwC&pg=PA146&dq=nicastro&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=3#v=onepage&q=nicastro&f=false|accesso=8 agosto 2017|data=1867|editore=tip. Vincenzo Colavita|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808153540/https://books.google.it/books?id=B62cUnLLQXwC&pg=PA146&dq=nicastro&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=3#v=onepage&q=nicastro&f=false|dataarchivio=8 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref> (in dialetto locale ''Nicastru'') ha inizio in epoca [[Impero bizantino|bizantina]] tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]], con la costruzione dell'avamposto militare ''Neo Castrum'', ovvero nuova città coadiuvata da opere di fortificazione, da cui il quartiere odierno prende il nome. Il nuovo centro bizantino si abbarbicò sui primi rilievi collinari a dominio della costa e della piana di Santa Eufemia, con controllo anche delle vie di comunicazione istmiche.<ref>{{Cita web|url=https://arteearchitetturaincalabria.blogspot.com/|titolo=Arte e Architettura in Calabria|sito=arteearchitetturaincalabria.blogspot.com|accesso=10 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190209180303/https://arteearchitetturaincalabria.blogspot.com/|dataarchivio=9 febbraio 2019|urlmorto=sì}}</ref> In [[Conquista normanna dell'Italia meridionale|epoca normanna]], su una struttura preesistente, venne edificato il castello, a protezione della ricca piana. In epoca [[Suebi|sveva]], vi soggiornò anche l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]], e il castello venne anche utilizzato come prigione per il figlio ribelle di quest'ultimo, il principe [[Enrico VII di Hohenstaufen|Enrico]], detto lo Sciancato. Secondo una tradizione locale, Nicastro, il quartiere più popoloso di Lamezia, sarebbe una delle città più antiche d'[[Italia]] fondata da [[Aschenaziti|Askenaz]], pronipote di [[Noè]], che dall'[[Armenia]] si sarebbe spostato in Calabria e fu abitata da [[Ausoni]] ed [[Enotri]]. La città è stata identificata anche con l'antica ''Numistro'' o ''Numistra'', per questo motivo la via principale della città è stata chiamata Corso Numistrano. Altri hanno identificato Nicastro con ''Lissania'', città fondata agli inizi dell'[[Anno Domini|era cristiana]].<ref>Le notizie leggendarie sulla fondazione di Nicastro sono, secondo Bonacci, riportate da alcuni storici del Seicento e del Settecento, ripresi a loro volta senza critica fino alla fine dell'Ottocento, tra le tante fonti su queste leggende vale la pena citare le più autorevoli e cioè P. Giovanni Fiore da Cropani, ''Della Calabria Illustrata'' e Gabriele Barrio, ''De Antiquitate et Situ Calabriae'', ed. Aceti, Roma, 1737, pagina 127.</ref> Gli storiografi contemporanei tendono a escludere queste ipotesi collocando la fondazione<ref>P. Bonacci, S. Teodoro il Rione più antico di Nicastro, Fratelli Gigliotti editori, 1971.</ref> verso l'VIII secolo.
[[Sambiase]] (''Sambijasi'') nasce verso il [[IX secolo]], intorno al [[monastero]] di San [[Biagio di Sebaste|Biagio]], santo dal cui nome deriva, per successive trasformazioni linguistiche, quello del quartiere odierno della città. Numerose nel corso degli anni le chiese costruite all'interno della città. Delle tredici originarie, però, ne restano in piedi soltanto cinque, mentre le altre sono andate distrutte o trasformate dai cittadini dell'epoca, in abitazioni o negozi commerciali. Già prima in epoca romana con il nome di Due Torri, Sambiase era conosciuta come meta turistica, per le [[Terme di Caronte|terme]] di origini [[Magna Grecia|magno-greche]], chiamate allora ''Aquae Angae''. Durante il periodo [[ellenismo|ellenico]] nel [[Italia meridionale|sud Italia]] e nell'attuale territorio di Lamezia Terme precisamente a Sambiase si insediarono la cittadella di Melea e parte della città di [[Terina]]. Di questa civiltà sono rimaste poche tracce, solo un mosaico di una villa greca nella [[chiesa del Carmine (Lamezia Terme)|chiesa del Carmine]], delle monete terinesi a Caronte e il tesoretto di Acquafredda (entrambe frazioni di Lamezia Terme), conservate nel [[museo archeologico lametino]].
[[Sant'Eufemia Lamezia]] (''Santafhemia'') ha una storia antichissima, documentata dai tempi dei [[Normanni]], ed è stata sede di un [[Baliato e siniscalcato|baliaggio]] assegnato all'ordine dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri Gerosolimitani]], oggi noto come [[Sovrano militare ordine di Malta]]. L'ordine possedeva oltre al baliaggio di Sant'Eufemia, anche i feudi limitrofi di [[Nocera Terinese]] e Izzaria (oggi [[Gizzeria]]). In seguito al disastroso [[Terremoto della Calabria del 27 marzo 1638#28 marzo: Piana di Sant'Eufemia|terremoto del 28 marzo 1638]], che aveva visto la città come suo [[epicentro]], un nuovo centro, quello di Sant'Eufemia del Golfo (oggi Sent'Eufemia Vetere), venne fondato in una zona collinare poco distante. Con la fine del baliaggio il territorio di Sant'Eufemia entrò a far parte del comune di Gizzeria, il quartiere odierno fu costruito invece durante il periodo [[fascismo|fascista]].
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica del 14 aprile 1992.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6641 |titolo= Lamezia Terme, decreto 1992-04-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali }}</ref>
{{citazione|[[Trinciato]]: nel primo, d'oro, a tre stelle di cinque raggi, [[male ordinate]], di azzurro; nel secondo, di azzurro, al torrione d'oro, con forte basamento a scarpa e con marcapiano, quadrato, visto di spigolo, privo di merli, con la facciata volta a [[Destra (araldica)|destra]] munita di tre finestre, poste due, una di nero, e di porta dello stesso; con la facciata vista in prospettiva, munita di una finestra e di una porta di nero; esso torrione fondato sulla campagna diminuita di verde; con la banda diminuita di porpora posta sulla trinciatura. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto in lettere maiuscole d'oro, ''{{maiuscoletto|Vis Unita Fortior}}''. Ornamenti esteriori da Città.|D.P.R. 14.04.1992}}
Le tre stelle e il motto "La forza unita è più forte", alludono a Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia Lamezia dalla cui unione sorse il Comune. Il torrione, fondato sul verde della pianura e con l'azzurro a rappresentare il mare Tirreno, ricorda il Bastione di Malta, costruito nel 1550 a difesa dalle incursioni saracene.
Il gonfalone è un ''drappo di porpora riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma con la iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in oro, recante la denominazione della Città''.
===
{{Onorificenze
|immagine= Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza= Titolo di Città
|collegamento_onorificenza= Città dell'Italia
|motivazione= Decreto del Presidente della Repubblica<ref name=ACSFascCom>{{Cita web | url = http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/ | titolo = ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali | accesso = 23 novembre 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160419233606/http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/ | dataarchivio = 19 aprile 2016 | urlmorto = sì }}</ref>
|data= [[21 luglio]] [[1972]]
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose: Nicastro ===
[[File:Santi Pietro e Paolo, Nicastro, Lamezia Terme 02.jpg|miniatura|Facciata della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo]]
==== [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Lamezia Terme)|Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo]] ====
Fu fondata dalla [[Eremburga del Maine|Contessa Eremburga]] intorno al 1100, in stile normanno; più volte danneggiata dai terremoti, andò completamente distrutta col [[Terremoto della Calabria del 27 marzo 1638#28 marzo: Piana di Sant'Eufemia|terremoto del 1638]]; fu ricostruita ancora più grande, in stile [[barocco]], dal vescovo [[Giovan Tommaso Perrone]], con ampliamento dell'edificio, portato a termine nel 1642. All'interno si possono ammirare, tra le tante cose, una croce processionale del XVIII secolo e i busti dorati dei Santi [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]] (1806).
==== Chiesa di Santa Maria degli Angeli e Santuario di Sant'Antonio ====
La chiesa, officiata dai [[Ordine dei frati minori cappuccini|minori cappuccini]], ha annesso il [[convento]], costruito dopo il [[Terremoto della Calabria del 27 marzo 1638#28 marzo: Piana di Sant'Eufemia|terremoto del 1638]]. A due navate, quella più piccola è dedicata a [[Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]], protettore della città. Di notevole valore è il quadro di Sant'Antonio datato 1664, opera del pittore Giacomo Stefanone. Sempre nella navata dedicata a Sant'Antonio vi è un dipinto di [[Andrea Cefaly]] raffigurante l'[[Immacolata Concezione|Immacolata]].
==== Chiesa di Santa Maria Maggiore (o San Francesco) ====
Annesso alla chiesa, vi è l'antico convento dei [[frati minori riformati]] fondato nel 1240. Distrutto dal terremoto del 1638, venne poi ricostruito per volere dei [[D'Aquino (famiglia)|Principi d'Aquino]]. Il nome deriva dall'antica parrocchia di Santa Maria Maggiore - un tempo situata nel rione Terravecchia - che nel 1883, a seguito di una distruttiva inondazione del torrente Piazza, si trasferì definitivamente nella chiesa di San Francesco.
==== Chiesa di San Domenico ====
Conserva numerosi affreschi del Colelli, nonché una pala d'altare raffigurante [[Domenico di Guzmán|San Domenico]] con cornice barocca ad intaglio dorata del 1647. Annesso alla chiesa, l'antico convento dei domenicani.
==== Chiesa della Veterana (o delle Cucchiarelle) ====
La fondazione della chiesa è legata ad un'antica leggenda, secondo la quale la [[Madonna delle Grazie]] sarebbe apparsa in sogno ad una figlia di [[Federico II di Svevia|Federico II]], chiedendole di edificare una chiesetta sul colle di fronte al [[Castello normanno-svevo di Nicastro|castello]].
==== Chiesa di San Teodoro Martire ====
Non si conosce la data di fondazione, anche se è attestata nei documenti a partire dal 1511; presenta un orologio del 1840, collocato sul [[campanile]], il quale sembra sia l'unico di questo tipo ancora funzionante. Al suo interno si può apprezzare un organo del 1600 e l'[[altare maggiore]] costruito in stile [[barocco]] datato 1861.
===== Altre chiese di Nicastro =====
* Chiesa dei SS. [[San Nicola di Bari|Nicola]] e [[Santa Lucia|Lucia]] (XVI sec.);
* Chiesa di [[Acacio di Bisanzio|Sant'Agazio]] al Timpone (XVIII sec.);
* Chiesa di [[Caterina d'Alessandria|Santa Caterina]] (XVI sec.);
* Chiesa del [[Madonna del Rosario|Santissimo Rosario]] (1968);
* Chiesa del Crocifisso (XIX sec.);
* Chiesa della [[Maria Addolorata|Beata Vergine Addolorata]] (Pietà) (1960);
* Chiesa di [[San Giuseppe Artigiano]] (1990);
* Chiesa di [[Raffaele (arcangelo)|San Raffaele Arcangelo]] (2004);
=== Architetture religiose: Sambiase ===
==== [[Chiesa di San Pancrazio (Lamezia Terme)|Chiesa Matrice di San Pancrazio]] ====
[[File:Chiesa Matrice Sambiase.jpg|miniatura|Facciata della Chiesa Matrice]]
La chiesa matrice viene menzionata in un documento del 1595 con il nome di Arcipretale di [[San Pancrazio]] e attesta che fu costruita per volere dell'Università di Sambiase. Inizialmente dedicata alla [[Madonna delle Grazie]], è a tre [[navata|navate]], ha nove [[altare|altari]] ed ha una [[cupola]] con pregevoli lavori in stucco. Vi si conservano numerosi affreschi e opere attribuite al Pallone.
==== [[Santuario di San Francesco di Paola (Lamezia Terme)|Santuario di San Francesco di Paola]] ====
La chiesa, un tempo intitolata alla Madonna degli Infermi, risale alla seconda metà del 1400; nel 1508, l'[[arcidiacono]] della [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Lamezia Terme)|cattedrale]] Giovanni Senatorelli concede l'esistente chiesa e il convento annesso all'[[Ordine dei Minimi]] di San [[Francesco da Paola|Francesco di Paola]]. I padri Minimi l'acquisiscono ufficialmente il 3 aprile 1520. Il [[terremoto del 1638]] la distrusse completamente e fu poi ricostruita e ampliata con le offerte dei cittadini. A seguito del terremoto, San Francesco di Paola viene proclamato patrono di Sambiase.
==== Santuario della Madonna di Porto Salvo ====
Il santuario della [[Madonna di Porto Salvo]] - risalente al 1726 - sarebbe frutto del voto di un feudatario lametino, Franceschino Gregoraci, che avrebbe promesso alla Madonna di erigere una chiesetta qualora fosse sopravvissuto alla tremenda tempesta che lo colse in mare di ritorno dalla corte napoletana e avesse raggiunto il porto sano e salvo.
==== [[Chiesa del Carmine (Lamezia Terme)|Chiesa e Convento della Madonna del Carmine]] ====
[[File:Facciata Carmine Sambiase.jpg|miniatura|Facciata della Chiesa del Carmine]]
Il convento dei Carmelitani, annesso alla chiesa, fu fondato nel 1556. La chiesa, ad una navata, ospita sull'altare maggiore la statua lignea (XX sec.) della [[Nostra Signora del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]] e - al lato destro della navata - una nicchia con la statua di [[Biagio di Sebaste|San Biagio]], il santo che diede il nome a Sambiase.
===== Altre chiese di Sambiase =====
* [[Chiesa dell'Immacolata (Lamezia Terme)|Chiesa dell'Immacolata]] (XVI sec.);
* [[Chiesa dell'Annunziata (Lamezia Terme)|Chiesa dell'Annunziata]] (XVI sec.);
* Chiesa dell'[[Maria Addolorata|Addolorata]] (rione Miraglia);
* Chiesa di [[San Rocco]] (villaggio Kennedy);
* Chiesa di [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]] (1986);
=== Architetture religiose: Sant'Eufemia Lamezia ===
==== Chiesa di San Francesco di Paola ====
La chiesa, ricostruita ex-novo negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] a seguito del bombardamento aereo che colpì [[Sant'Eufemia Lamezia]] nel 1943, si caratterizza per la semplice facciata in mattoncini rossi, sormontata da [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare sotto al quale vi è un tondo con l'immagine in rilievo di San [[Francesco da Paola|Francesco di Paola]].
==== Chiesa di San Giovanni Battista ====
La chiesa - intitolata a San [[Giovanni Battista]] - prende il nome dall'antica chiesa situata nella zona di Sant'Eufemia Vetere, risalente al 1759. La nuova chiesa, inaugurata il 1 novembre 1968, è stata definitivamente consacrata il 9 maggio 2005.
Inoltre sono presenti altre chiese, sparse tra centro, periferie e frazioni.
=== Architetture civili ===
* Casa di [[Francesco Fiorentino]]
* Casa di [[Franco Costabile]]
* Complesso monumentale di San Domenico
* Palazzo Blasco
* Palazzo D'Ippolito; complesso settecentesco, espressione del tardo [[Architettura barocca|barocco]] meridionale, la cui origine si colloca intorno al 1763 quando per volontà del nobiluomo Felice d'Ippolito vennero acquisiti una serie di stabili. Nell'androne vi è un affresco del pittore [[Francesco Colelli]], nel quale sono raffigurati dei [[Putto|putti]] e lo stemma araldico della famiglia d'Ippolito. Il Palazzo si distingue anche per l'esuberante decorazione in stucco della facciata che per certi versi lo assimila alle architetture austriache e ungheresi. La decorazione del prospetto, infatti, è esemplata su elaborati modelli decorativi [[rocaille]] che non trovano analogie stringenti con [[Barocco napoletano|esempi napoletani]], ma in area meridionale si rapporta solo con alcuni [[Barocco siciliano|edifici siciliani]]<ref>{{Cita libro|curatore=Marcello Fagiolo|capitolo=Architettura e decorazione nelle dimore nobiliari calabresi del '600 e '700|titolo=Atlante tematico del Barocco in Italia. Residenze nobiliari. Italia meridionale|isbn= 978-88-8016-689-4 |editore= De Luca Editori d'Arte |anno= 2010}}</ref>
* Palazzo Vescio (committente fu la famiglia Franzi ma, ora, da anni di esclusiva proprietà della famiglia Vescio)
* Palazzo Guzzi
* Palazzo Genovese costruito nel 1820
* Palazzo [[Giovanni Nicotera]]
* Palazzo Niccoli
* Palazzo Nicotera (Monachelle)
* Palazzo Nicotera (Severisio)
* Palazzo Panariti
* Palazzo Statti; edificio settecentesco della famiglia nobile Statti ubicato nel quartiere storico di San Teodoro, è un chiaro esempio di architettura tardo [[Architettura barocca|barocca]] e uno degli edifici più rappresentativi del Settecento calabrese. La facciata principale costituita da piccoli balconcini con ringhiere stilizzate è ricca d’intarsi a forma di [[Conchiglia|conchiglie]] e ventagli che coronano tutto il perimetro dell’edificio dove rimbalzano a sequenza alternata campate concave e ritmate. Il tetto è a sbalzo di tegole. Il monumentale portale d’accesso, in pietra granitica, esprime un arco dalle forme morbide ed elaborate<ref>{{Cita web|url=https://www.lameziaoggi.it/lamezia-terme/2015/03/14/lamezia-a-nicastro-le-meraviglie-di-casa-statti/|autore= Giuseppe Natrella| titolo=Lamezia: a Nicastro le meraviglie di casa Statti| accesso=25 Novembre 2020}}</ref><ref>{{Cita web| url=https://www.cronachelametine.it/beni-culturali-di-lamezia-terme-14/|titolo=Palazzo Statti - Beni culturali di Lamezia Terme|accesso=25 Novembre 2020}}</ref>
* Palazzo della [[Curia diocesana|curia vescovile]]
* Palazzo del [[seminario]] vescovile
* Teatro Franco Costabile (304 posti)
* [[Teatro Grandinetti]] (670 posti)
* Teatro Umberto (122 posti)
=== Architetture militari ===
[[File:LameziaBastioneDiMalta.jpg|miniatura|[[Bastione di Malta]].]]
[[File:Castello Lamezia Innevato - Foto Cataudo.jpg|miniatura|Ruderi del [[Castello normanno-svevo di Nicastro|castello]].]]
* [[Bastione di Malta]]. La costruzione del bastione risale al 1550, quando per fronteggiare le continue scorrerie dei [[saraceni]] dell'[[impero ottomano]], che minacciavano la sicurezza e i commerci delle città rivierasche, il [[viceré di Napoli]] don [[Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga|Pedro di Toledo]], per ordine della corona spagnola, impose alle comunità il rafforzamento a loro spese del sistema di difesa costiera già esistente. Il bastione di Malta compare nello stemma della Città di Lamezia Terme, in una forma [[Stilizzazione|stilizzata]].
* [[Castello normanno-svevo di Nicastro]]. Fu fatto costruire verso la metà dell'XI secolo dai [[Normanni]] per difendere la [[piana di Sant'Eufemia]] dagli eventuali incursori. Successivamente fu fatto ampliare da [[Federico II di Svevia|Federico II]], all'interno vi furono costruite anche delle caserme che poi vennero adibite a carcere. Fu fortemente danneggiato dal [[Terremoto della Calabria del 27 marzo 1638#28 marzo: Piana di Sant'Eufemia|terremoto del 1638]].
* Porta di Sant'Antonio. Secondo alcune testimonianze questa rappresentava la porta d'ingresso dell'ex comune di [[Nicastro]]. In parte distrutta, rimangono visibili solo i due grandi pilastri a pianta quadrata.
=== Siti archeologici ===
[[File:Terina excavations AvL.JPG|miniatura|Scavi di [[Terina]].]]
* [[Terina]]. La città fu fondata nel VI secolo a.C. dai [[Storia di Crotone|Crotoniati]], che intendevano estendere così il loro dominio sul [[mar Tirreno]] e garantirsi il completo controllo dell'[[Istmo di Catanzaro|istmo di Marcellinara]], assicurato già, sulla costa ionica, dalla città di [[Skylletion]]. Fra il V e il IV secolo a.C. cadde, come molte città [[Magna Grecia|greche]] della [[Calabria]], sotto il dominio dei [[Siracusa]]ni finché, nel III secolo a.C. venne conquistata dai [[Bruzi]]. Nel 272 a.C., con la fine della guerra contro [[Taranto]], cadde sotto l'autorità di [[Roma]]. Venne infine distrutta da [[Annibale]] nel 203 a.C. perché non aveva voluto schierarsi al fianco dei [[Cartagine]]si.
* Grotte del monte Sant'Elia. La presenza umana sul territorio lametino molto probabilmente ci riconduce al periodo [[neolitico]]. Questo grazie al materiale protostorico ritrovato nelle grotte del monte Sant'Elia. Tra il 1914 ed il 1923, [[Paolo Orsi]] nel svolgere a più riprese la ricognizione in questo territorio in particolare nell'area carsica del monte Sant'Elia ebbe il modo di registrare nel suo taccuino il ritrovamento ed il recupero da parte dei carabinieri di materiali [[fittile|fittili]] protostorici riferibili secondo il suo giudizio all'età [[Neolitico|neolitica]].
* [[Abbazia benedettina di Sant'Eufemia]]. L'abbazia [[Ordine di San Benedetto|benedettina]] di Santa [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] fu fondata da [[Roberto il Guiscardo]] nell'XI secolo nell'area di un precedente monastero bizantino, a Sant'Eufemia, ed è espressione, insieme al vicino [[castello normanno-svevo di Nicastro|castello normanno-svevo]], di alcuni tra i più importanti aspetti della conquista normanna. Del complesso rimangono ruderi che permettono una lettura di massima della sua articolazione interna, caratterizzata dai resti della chiesa e dell'area del chiostro. Della chiesa sono visibili il prospetto principale con i resti delle due [[Campanile|torri campanarie]], la divisione interna in tre navate illuminate da una serie di finestre ad arco, e parte dell'area [[Presbiterio|presbiteriale]] con il [[transetto]], che culminava ad est con le tre absidi. La tecnica costruttiva è già nota in altri monumenti normanni, così come l'impiego di elementi architettonici di spoglio di età romana rientra nella tradizione normanna di sottolineare la grandezza della monarchia utilizzando i materiali dell'[[Impero romano]].
* Mura secolari. Secondo le teorie che fondano la storia della tecnologia delle costruzioni, l'accostamento e la sedimentazione (fase naturale) di grossi cocci di pietra, superficialmente elementari e ruvide, quindi non lavorate, caratterizzano il primo periodo della cultura architettonica della [[Grecia antica]]. Secondo il Borrello queste ed altre mura derivano da un famoso villaggio della [[Magna Grecia]], Melea. A questa affermazione è contrapposta però una serie di studi eseguiti sulle antiche mura e su tabule romane compresa la peuntigeriana, che affermano il passaggio della strada romana [[Via Capua-Rhegium|Popilia]] che collegava [[Reggio Calabria]] a [[Capua (città antica)|Capua]], dalle mura, quindi di maggiore rilevanza storica.
* Monastero di San Costantino. L'antico monastero [[Monaci basiliani|basiliano]] di San [[Costantino (re della Dumnonia)|Costantino]] è situato in località San Sidero, è annessa al monastero una [[cappella]] dedicata alla [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Beata Vergine del Carmine]]. È di proprietà del barone Nicotera.
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* Lungomare "[[Giovanni Falcone|Falcone]]-[[Paolo Borsellino|Borsellino]]" e giardino litoraneo situati tra le località Marinella e Cafarone;
* Lungomare "Ginepri" e giardino litoraneo situati in località Ginepri;
* Parco "25 aprile";
* Parco e Giardino Botanico "Comuni": il giardino botanico, realizzato a partire dal 1972, comprende una varietà di piante che supera le mille specie. È in atto un progetto con lo scopo di recuperare un'area di particolare valenza ambientale e renderla fruibile anche attraverso la creazione di strutture utili a educare i cittadini al rispetto della natura;
* Parco "Mitoio": a nord dell'abitato delle [[terme di Caronte]], in un'oasi naturalistica di 250 ettari, è stato recuperato un anfiteatro con 2.500 posti consentendo così a tutti i cittadini di godere di una [[macchia mediterranea]];
* Parco "[[Peppino Impastato]]";
* Parco della "Piedichiusa" (localmente ''Piducchiusa'')<ref>{{Cita news|autore=Maria Scaramuzzino|url=https://lameziaterme.italiani.it/scopricitta/parco-della-piedichiusa-a-lamezia-antichi-tesori-tra-storia-e-natura/|titolo=Parco della Piedichiusa a Lamezia, antichi tesori tra storia e natura|pubblicazione=Lamezia (by italiani.it)|data=20 Febbraio 2022}}</ref>;
* Parco Fluviale "Felice Mastroianni";
* Parco Naturalistico Gancìa;
* Parco urbano "Madonna del Soccorso";
* Parco urbano "San Pietro Lametino": il parco urbano è un grande polmone verde di circa {{m|15000|ul=m²}} nel cuore della frazione di [[San Pietro Lametino]].
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{{Demografia/Lamezia Terme}}
<div class="toccolours itwiki_template_avviso">'''Nota:''' il diagramma si riferisce alla città di Lamezia Terme solo a partire dal 1971. I dati precedenti sono riferiti alla somma della popolazione dei singoli tre comuni di [[Nicastro]], [[Sambiase]] e [[Sant'Eufemia Lamezia]].</div>
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 i cittadini stranieri erano {{formatnum:5348}}, corrispondenti al 7,86 % dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso}}</ref>
=== Lingue e dialetti ===
Sul [[Dialetti calabresi|calabrese]] meridionale si sono sviluppati un tipo di dialetto ed una parlata molto particolari, che presentano alcune analogie e similitudini con la [[lingua siciliana]] (definita infatti "lingua calabro-sicula") e con quella [[lingua napoletana|napoletana]].
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:British Army Nursing Sisters in Italy, 22 September 1943 TR1401.jpg|miniatura|Nicastro, 22 settembre 1943: infermiere dell'esercito britannico, al seguito dell'Ottava Armata, acquistano fichi d'India in Piazza del Mercato Vecchio. Le contadine sono vestite con il tradizionale abito denominato "pacchiana".]]
'''Feste in onore dei Santi'''
* 02 giugno: festa in onore di [[Francesco da Paola|San Francesco di Paola]] - protettore della città - nell’ex comune di [[Sambiase]].
* 13 e 14 giugno: festa in onore di [[Antonio di Padova|Sant’Antonio da Padova]] - protettore della città - nell’ex comune di [[Nicastro]].
* 29 giugno: festa in onore dei [[Santi Pietro e Paolo]], patroni della città e della [[Diocesi di Lamezia Terme|diocesi]].
* [[Venerdì santo]]: processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata, che parte dall'antica chiesa di San Teodoro situata nel centro storico di [[Nicastro]], fino alla [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Lamezia Terme)|cattedrale]], dove si celebra la [[Via Crucis]]. La processione dei "Mistiari" si svolge nel centro storico di [[Sambiase]], e vi vengono portate delle statue lignee che rappresentano tutte le fasi della [[Passione di Gesù|passione]], [[Crocifissione di Gesù|morte]] e [[risurrezione]] di [[Cristo]].
* Seconda domenica di luglio: festa di San Francesco di Paola - patrono di [[Sant'Eufemia Lamezia]] - con processione della statua del Santo e delle reliquie di [[Eufemia di Calcedonia|Sant’Eufemia]].
'''Fiere'''
* Fieragricola di Lamezia Terme, cinque giorni tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio in concomitanza con la festa di San Biagio;
* Fiera di San Biagio, dall'1 al 3 febbraio;
* Fiera di San Francesco, dal 31 maggio al 2 giugno;
* Fiera di Sant'Antonio, dal 12 al 14 giugno;
* Fiera dei Santi Pietro e Paolo, dal 27 al 29 giugno.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* AIParC Lamezia Terme
* 2º Reggimento [[Aviazione dell'Esercito]] "Sirio"
* [[Agenzia delle entrate]] - Ufficio Territoriale Lamezia Terme
* [[Agenzia delle dogane e dei monopoli|Agenzia delle Dogane]] - Sezione Operativa Territoriale Aeroporto di Lamezia Terme
* Agenzia Regionale Diritto allo Studio (A.R.DI.S.) - Sede di Lamezia Terme
* [[Archivio di Stato (Italia)|Archivio di Stato]] - [[Lista degli Archivi di Stato italiani#Calabria|Sezione di Lamezia Terme]]
*Associazione Culturale "San Nicola"
* Casa di cura "Villa Michelino"
*Centro studi di noviziato dei [[Ordine dei Minimi|Frati Minimi]] della Calabria
* [[Coldiretti]] Calabria - Ufficio Periferico di Lamezia Terme
* Consorzio regionale per le attività produttive (CORAP) - Sede Operativa di Lamezia Terme
* Cooperativa Sociale "Malgrado Tutto"
* [[Croce Rossa Italiana]]
* [[Curia diocesana|Curia vescovile]] della [[diocesi di Lamezia Terme]]
* Curia provinciale dei [[Ordine dei frati minori cappuccini|Frati Minori Cappuccini]] della Calabria
* Ente Fiera Lamezia
* [[Giudice di Pace]]
* [[Istituto nazionale previdenza sociale]] (INPS) - Agenzia Complessa Lamezia Terme
* [[Ospedale]] civile "[[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]]"
* [[Procura della Repubblica]]
* [[Tribunale ordinario|Tribunale]] di Lamezia Terme
* [[Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura|Unioncamere]] Calabria
== Cultura ==
=== Biblioteche ===
* [[Biblioteca comunale di Lamezia Terme]], fondata nel 1897 inglobando i fondi librari dei conventi dei [[Ordine dei Frati Predicatori|Domenicani]] e dei [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|Cappuccini]] che aggiunti a titoli moderni e ad una sezione interamente dedicata alla Calabria e alla stessa città, raggiunge attualmente i {{formatnum:25000}} volumi; fa parte della biblioteca la [[Casa del Libro Antico]] che conserva e valorizza oltre 2.500 libri stampati dall'inizio del XVI secolo nei vari centri [[italia]]ni ([[Venezia]], [[Roma]], [[Napoli]]) ed [[europa|europei]] ([[Lione]], [[Anversa]], [[Parigi]]) ove fiorì l'arte tipografica, alcune opere manoscritte dello stesso periodo e frammenti di codici manoscritti greci (probabile datazione XI secolo) e latini (databili XIV-XV secolo) recuperati quali maculature, insieme a una serie di testimonianze archivistiche. La collezione libraria e documentaria raccolta, comprende opere di [[teologia]], [[filosofia]], [[patrologia]], storia ecclesiastica ed [[esegesi]], insieme a raccolte omiletiche, agiografiche, canoniche e bullari, ed è costituita soprattutto da fondi librari provenienti dai conventi dei [[Ordine dei frati minori cappuccini|Cappuccini]] e dei [[Ordine dei frati predicatori|Domenicani]] di Nicastro e in piccola parte dalla biblioteca dei [[Ordine dei minimi|Frati Minimi]] di Sambiase. Importante è poi la presenza di alcuni testi più antichi sui quali si trovano annotazioni a margine apposte di proprio pugno di [[Tommaso Campanella]]. Inoltre tra il materiale conservato si trovano esemplari stampati dai celebri [[Torchio tipografico|torchi]] di Manuzio, Giunta, Gioito, Froben e Platin
* Casa del libro antico (sezione della Biblioteca comunale)<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.lamezia-terme.cz.it/it/page/casa-del-libro-antico|titolo=Casa del libro antico|sito=Città di Lamezia Terme|data=29 settembre 2020|accesso=4 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20221130202244/https://www.comune.lamezia-terme.cz.it/it/page/casa-del-libro-antico|dataarchivio=30 novembre 2022|urlmorto=sì}}</ref>
* Biblioteca galleggiante dello spettacolo - TIP Teatro<ref>{{Cita web|url=https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/F9-Biblioteca-dello-spettacolo-TIP-Teatro/|titolo=RCA - F9 - Biblioteca dello spettacolo TIP Teatro|sito=ICCU - Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche|accesso=4 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240407110019/https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/F9-Biblioteca-dello-spettacolo-TIP-Teatro/|dataarchivio=7 aprile 2024|urlmorto=no}}</ref>
* Biblioteca diocesana<ref>[https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/DL-Biblioteca-diocesana-di-Lamezia-Terme/ Biblioteca diocesana di Lamezia Terme].</ref>
* Sistema bibliotecario<ref>[https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/29-Sistema-Bibliotecario-Lametino/ Sistema Bibliotecario Lametino].</ref>
* Biblioteca Trame “Giancarlo Siani”
* Biblioteca del Liceo Classico - Artistico "[[Francesco Fiorentino]]"<ref> [https://anagrafe.iccu.sbn.it/it/ricerca/dettaglio.html?codice_isil=IT-CZ0149 Biblioteca del Liceo classico Francesco Fiorentino].</ref>
* Biblioteca di Galileo del Liceo Scientifico Galileo Galilei<ref>[https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/73-Biblioteca-del-Liceo-scientifico-Galileo-Galilei/ Biblioteca del Liceo scientifico Galileo Galilei].</ref>
* Biblioteca del Liceo Tommaso Campanella<ref>[https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/7G-Biblioteca-del-Liceo-Tommaso-Campanella/ Biblioteca del Liceo Tommaso Campanella].</ref>
* Biblioteca dell'AMA - Associazione Manifestazioni Artistiche<ref>[https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/8A-Biblioteca-dellAMA-Associazione-Manifestazioni-Artistiche/ Biblioteca dell'AMA - Associazione Manifestazioni Artistiche].</ref>
* Biblioteca dell'istituto comprensivo E. Borrello-F. Fiorentino<ref>[https://www.iccu.sbn.it/it/SBN/poli-e-biblioteche/biblioteca/8F-Biblioteca-dellistituto-comprensivo-EBorrello-F.-Fiorentino/ Biblioteca dell'istituto comprensivo EBorrello-F. Fiorentino].</ref>
=== Ricerca ===
* Centro di Ricerca Agroalimentare della Calabria
* Centro Regionale per la Ricerca Neurogenetica
* Centro Regionale per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica
* Centro Ricerche Astrea
=== Scuole ===
* Oltre a diverse scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I grado vi sono dodici scuole secondarie di II grado.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/calabria/31-lamezia-terme/95-scuole/|titolo=Scuole di Lamezia Terme per tipologia|accesso=23 marzo 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110505072418/http://www.tuttitalia.it/calabria/31-lamezia-terme/95-scuole/ |dataarchivio=5 maggio 2011|urlmorto=no}}</ref> Tra i Licei vi sono: Classico, Artistico, Scientifico, Scienze Umane, Linguistico, Musicale e Coreutico.
=== Musei ===
* [[Museo archeologico lametino]]. Accoglie numerosi reperti rinvenuti in diversi siti della [[Piana di Sant'Eufemia|piana lametina]] attraverso i quali è possibile seguire le dinamiche storiche del territorio dal [[paleolitico]] fino all'età [[Basso Medioevo|tardo-medioevale]], suddivise in tre sezioni che rappresentano la [[preistoria]], l'[[Storia antica|ètà classica]] e il [[medioevo]]. Nella sezione preistorica, sono esposti reperti del [[paleolitico]] [[Calabria|calabrese]] (consistente il nucleo di strumenti provenienti da Casella di [[Maida]], 700.000-500.000 anni fa) e del [[Neolitico]] lametino (Casella di [[Maida]], Acconia, Palazzo). La sezione classica offre al visitatore l'opportunità di ammirare i materiali recuperati presso il villaggio di Sant'Eufemia Vetere ed ascrivibili all'abitato di [[Terina]] della seconda metà del IV secolo a.C. Tra i reperti spicca la cosiddetta [[hydria]] di [[Cerzeto]] (380-370 a.C.), un grande vaso a figure rosse con scena di gineceo. La sezione medievale raccoglie il frutto degli scavi effettuati negli anni novanta nel [[castello normanno-svevo di Nicastro]].
* Museo diocesano d'arte sacra. Con i suoi reperti contribuisce a documentare le vicende della [[diocesi di Lamezia Terme]]. Il più antico oggetto conservato nel museo è un cofanetto in avorio dipinto del XII secolo di bottega arabo-sicula. Vanno segnalati poi, tra quelli più significativi dal punto di vista storico artistico, i bracci reliquiari di San [[Giovanni Battista]] e di Santo [[Stefano protomartire]], collegati alla storia secolare dell'ordine dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di Malta]] e del [[Baliato e siniscalcato|baliaggio]] di Sant'Eufemia, databili nel XV secolo e di provenienza mediorientale. Altri oggetti preziosi sono: uno scrigno seicentesco in madreperla, il bacolo vescovile del 1655 del vescovo Perrone e due croci astili del '700. Inoltre vengono conservati nel museo, la scultura quattrocentesca della [[Madonna delle Grazie]] di [[Domenico Gagini]], le statue lignee dell'[[Annunciazione]], il busto di San [[Martino di Tours|Martino]] del XVI secolo, il grande dipinto su tavola della Madonna tra San [[Luca evangelista|Luca]] e Santo [[Stefano protomartire|Stefano]] (detto Pala della Veterana), la tela di San [[Francesco d'Assisi]] attribuita a [[Mattia Preti]] e quella dell'Assunta della scuola del Maratta. Si custodiscono anche due bellissime tele del settecento provenienti dalla chiesa di [[Zangarona]]. Assai significativi sono i dipinti del pittore Francesco Colelli, che abbracciano un arco di 20 anni, dal 1762 al 1782.
* Museo etnografico "Luogo della Memoria". La sua sede è in un interno di casa lametina con oggetti delle arti e dei mestieri che tanto ci dice della vita dei calabresi di un tempo. Quasi mille oggetti propri dell'arredo familiare sono riuniti per gruppi tematici in sette stanze (stanza da letto, cucina, lavori agricoli, artigianato) e una piccola biblioteca.
* Museo della [[Tessitura]]. Nato a fine 2014, è dedicato alla valorizzazione del mestiere antico della tessitura. Il museo raccoglie utensili legati alla tessitura, ha un'area espositiva e una laboratoriale, dove, con i telai in legno, alla maniera antica, si tenta di riportare in vita una delle attività più antiche e nobili del territorio lametino da sempre connotato da intraprese manifatturiere.
* Parco Letterario "Franco Costabile". Organizzazione annuale del premio intitolato a [[Franco Costabile]] e punto di aggregazione culturale. Attivo anche nel settore editoria.
* Museo delle Terme Caronte<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/calabria-musei-monumenti/terme-caronte-museum|titolo=Terme Caronte Museum}}</ref>
* Ecomuseo " Luogo della Memoria"<ref>{{Cita web|url=http://www.visitcalabria.it/2014/12/ecomusei-e-musei-della-civilta-contadina.html|titolo=ECOMUSEO "LUOGO DELLA MEMORIA"}}</ref>
=== Media ===
==== Radio ====
*
* [[Radio Enne Lamezia]];
* Radio Italianissima;
* Radio Juke Box;
* Radio News 24;
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* Radio RTC;
* Radio Ricordi.
==== Televisione ====
*EsseTv (CH 98-112 DDT)
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=== Cinema ===
* Lamezia Terme è la città in cui vive l'avvocato Santelia, interpretato da [[Carlo Delle Piane]], del film "[[Regalo di Natale]]" e "[[La rivincita di Natale]]", nel secondo film si vedono alcune immagini di [[Nicastro]], della [[Stazione di Lamezia Terme Centrale|stazione]] e dell'[[aeroporto di Lamezia Terme]]
* A Lamezia Terme sono state girate alcune scene del film "[[Qualunquemente]]" con [[Antonio Albanese]] nei panni del candidato sindaco Cetto La Qualunque
* A Lamezia Terme è stato girato [[L'afide e la formica]], diretto dal lametino Mario Vitale
* A Lamezia Terme sono girate alcune scene di Sandokan con [[Can Yaman]]<ref>[https://catanzaro.gazzettadelsud.it/articoli/televisione/2024/04/22/al-via-le-riprese-di-sandokan-con-can-yaman-scene-in-calabria-labuan-ricostruita-a-lamezia-terme-cd524831-0839-43e7-a58e-2875e9edf1c5/ Al via le riprese di Sandokan con Can Yaman, scene in Calabria: Labuan ricostruita a Lamezia Terme].</ref>
=== Musica ===
* A Lamezia Terme ha sede l'associazione musicale A.M.A. Calabria
* Nel periodo delle festività del mese di giugno si svolge la manifestazione musicale denominata "giugno Lametino"
* "Lamezia Jazz", rassegna organizzata dal comune
* Color Fest
* Festa dell'Arte
=== Cucina ===
Molto utilizzato il pesce che viene cucinato al vapore o grigliato, e condito con salse a base di verdure in agrodolce. Tipici i [[Xyrichtys novacula|surici]], piccoli pesci di forma piatta, dalla carne soda e bianchissima, che si pescano con facilità lungo la costa lametina, nei fondali bassi e sabbiosi, soprattutto nel mese di agosto. Inoltre le anguille e le trote che vengono preparate secondo ricette tradizionali.
Un altro piatto caratteristico della cucina lametina sono sicuramente le ''alivi ammaccati'', ovvero le olive schiacciate che sono tra le conserve più apprezzate della tradizione, solitamente condite con aglio, peperoncino e finocchietto selvatico. Servite come antipasto o come aperitivo, vengono accompagnate da pane, formaggio e salumi, rendendo il pasto ancora più ricco di sapori tipici della [[dieta mediterranea]].<ref>{{Cita web|url=https://lameziaterme.italiani.it/scopricitta/alivi-ammaccati-le-olive-schiacciate-buone-per-l-inverno/|titolo=Alivi ammaccati, le olive schiacciate buone per l’inverno|accesso=15 Aprile 2021}}.</ref>
Lavorati ancora secondo metodi artigianali i salumi e i latticini, piuttosto diffusa anche la produzione delle [[castagne]], in particolare dei marroni, con i quali si preparano ottimi dolci. Di alta qualità è il vino [[Lamezia rosso]], il pregiato rosso locale.
Si conservano ancora oggi le buone ricette di un tempo che riuscivano a trasformare i prodotti della terra in piatti semplici, ma dal gusto unico e inconfondibile. Nella preparazione tradizionale sono importanti i sughi a base di carne di manzo, vitello, maiale, agnello, cotti in un passato di pomodoro e condito con olio d'oliva, il tutto è insaporito da peperoncino piccante.
Il pane è lievitato naturalmente, cotto nel [[forno a legna]] e il più delle volte viene prodotto in casa, conservando le antiche tecniche di lievitazione e lavorazione. Inoltre vi è la presenza di prodotti conservati sott'olio (pomodori e melanzane), [[sottaceto]] e fichi secchi imbottiti (''i crucetti''). Tra i dolci caratteristici locali: la [[cuzzupa]] [[pasqua]]le, la [[Pignolata al miele|pignolata]] e le grispelle dolci.
Nella frazione di [[Zangarona]] vengono preparati dei piatti tradizionali [[arbëreshë]], come le ''petulle,'' i ''kuleçë'' e le ''kucupë.''
=== Eventi ===
* [[Trame]], Festival dei Libri sulle Mafie (giugno): festival letterario che si occupa della discussione e presentazione di libri dedicati alle mafie;
*"Il Sabato del Villaggio" (gennaio-giugno): incontri tra [[letteratura]] e [[filosofia]] con personalità della cultura italiana e internazionale;
* "Premio Nazionale Anthurium d'Argento" (fine luglio-inizio settembre): istituito dallo stesso Centro Studi. La Cerimonia di consegna dei Premi e Riconoscimenti ha luogo nel Parco Naturale delle [[Terme di Caronte|Terme Caronte]]. Ha lo scopo di diffondere il culto dei valori morali, civili, sociali, culturali e religiosi;
* "Concorsi A.M.A. Calabria": Concorso Internazionale Pianistico, Concorso Nazionale di Musica, Concorso Nazionale Bandistico, Concorso Nazionale di Musica per le Scuole e Concorso Nazionale Corale;
* "Ormeggi - Festival Letterario di Lamezia Terme" (marzo 2019/luglio 2021/giugno 2023/maggio 2024): festival letterario che ospita autori di caratura nazionale e locale nel segno della contaminazione tra diverse tematiche e diversi linguaggi;
* "Lamezia Comics &Co..." (settembre): la prima fiera calabrese del fumetto, nonché la più grande. I contest principali realizzati dalla fiera sono: il "Lamezia Comics &Co...splay" ed "Il Premio Fiorella Folino";
*"Color Fest" (agosto): uno dei festival di musica più importanti del Sud Italia. Prevede ogni anno l'esibizione dei nomi più in voga del panorama musicale giovanile nazionale ed internazionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.corrieredellacalabria.it/2021/05/18/color-fest-ix-il-12-e-il-13-agosto-la-line-up-completa/|titolo=Color Fest IX il 12 e il 13 agosto. La line-up completa}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://colorfest.it/|titolo=Sito Colorfest}}</ref>
*"Lamezia Wine Fest" (settembre): uno dei primi eventi nati in Calabria per la valorizzazione dei vitigni regionali. Prevede ogni anno l'esposizione e la degustazione di vini, olio e birra artigianale "made in Calabria". Evento accompagnato da musica jazz e spettacoli di artisti di strada.
=== Urbanistica ===
Il più grosso agglomerato della città è il quartiere [[Nicastro]], ormai collegato senza soluzioni di continuità con il quartiere [[Sambiase]], quest'ultimo dista circa 7 [[Chilometro|km]] dal centro di [[Sant'Eufemia Lamezia]]. È in fase di realizzazione la cosiddetta area polifunzionale integrata di Lamezia Terme ("Piano API"), con la quale si costituirà un nuovo quartiere nel territorio compreso tra la periferia ovest di Nicastro, la periferia a nord di Capizzaglie, la periferia sud di Sambiase e la periferia ad est di Savutano. Si cercherà di dare alla città un'identità ed una struttura pressoché unitaria. Tra i progetti previsti dal piano si ricordano tra gli altri: la realizzazione della [[concattedrale]] di San [[Benedetto da Norcia|Benedetto]], la realizzazione della [[Stazione ferroviaria|stazione]] metropolitana di quartiere che si andrà ad aggiungere alle quattro stazioni già presenti in città, la realizzazione di un'[[autostazione]] attrezzata e la realizzazione di abitazioni e alloggi che abbiano un basso impatto energetico ambientale e che siano il più possibile moderni e funzionali.
=== Suddivisioni storiche ===
==== Quartieri storici, rioni e contrade ====
* '''San Teodoro''' (in dialetto locale ''Santu Tidoru''): è il rione più antico di Nicastro sviluppatosi intorno al Castello Normanno, costruito nella seconda metà dell’XI secolo. L'abitato si avvolge come un nastro attorno a un colle, la parte più alta della città. Caratteristici i vicoli, tutti in salita, che conducono fin sul punto più alto dove svettano le rovine dell'antico castello. Su in cima, dalle sue torri, nelle giornate in cui il cielo è terso, lo sguardo arriva fino al mare, al [[Golfo di Sant'Eufemia]]<ref>{{Cita web|url=https://lameziaterme.italiani.it/scopricitta/lamezia-antica-il-rione-di-san-teodoro-e-il-castello-dove-dimoro-federico-ii/|titolo=Lamezia antica, il rione di San Teodoro e il Castello dove dimorò Federico II}}</ref>.
*'''Il Timpone''' (già [[Giudecca (quartiere ebraico)|Judeca]]<ref>{{Cita news|cognome=Lametino6|url=http://www.lametino.it/Ultimora/lamezia-la-judeca-un-quartiere-storico-da-valorizzare.html|titolo=Lamezia: La Judeca, un quartiere storico da valorizzare|pubblicazione=il Lametino.it - il giornale di Lamezia Terme e del lametino|accesso=8 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808163642/http://www.lametino.it/Ultimora/lamezia-la-judeca-un-quartiere-storico-da-valorizzare.html|dataarchivio=8 agosto 2017|urlmorto=no}}</ref>; ''<nowiki/>'U Timpuni''): il rione prende il nome dalla sua conformazione e dalla sua collocazione a ridosso di una timpa. Circondato dai due torrenti, Canne e Barisco, secondo gli storici nicastresi Pasquale Giuliani, Giacinto Montesanti e Vincenzo Villella, dal [[XIII secolo]] al [[XVI secolo]] fu l'antico quartiere [[Ebrei|ebraico]] di Nicastro<ref>{{Cita web|url=http://www.lameziastorica.it/giudecca.html|titolo=Gli Ebrei della Giudecca di Nicastro e dell'entroterra del Reventino}}</ref>.
*'''Bella''': quartiere sorto nel [[1783]] in seguito all’inondazione del torrente Piazza che distrusse alcuni rioni di Nicastro come Terravecchia e Cavallerizza spingendo circa 2000 persone, che avevano perso tutto, a trasferirsi nella parte alta di Nicastro.<ref>{{Cita web|url=https://www.strill.it/citta/2015/02/lamezia-cz-la-storia-di-un-quartiere-raccontata-attraverso-la-fotografia-nel-libro-bella-e-la-sua-gente/|titolo=Lamezia (CZ) – La storia di un quartiere raccontata attraverso la fotografia nel libro “Bella e la sua gente”}}</ref> Il nome "Bella" deriva molto probabilmente dall'appellativo di "Bella Signora" che nei secoli è stato dato alla Madonna della Spina, affresco [[medievale]] custodito nel santuario del quartiere.
*'''Capizzaglie''' (''Capizzajji''): celebre per l'arte della panificazione, nel gennaio 2017 è stato riconosciuto dal Comune come "quartiere del pane".<ref>{{Cita web|url=https://www.lameziaterme.it/capizzaglie-quartiere-del-pane/|titolo=Associazione ‘Quartiere Capizzaglie’: Quartiere del Pane evento storico per Capizzaglie|accesso=7 Maggio 2021}}</ref>
*Anzaro (''Anzaru''), Ariella, Belvedere, Cafaldo (''Cafhardu'')'','' Cafarone (''Cafharuni''), Calia, Calvario, Craparizza, Donna Mazza, Ferrantazzo, Ginepri, Maddamme, Marinella, Miraglia (''Mirajja''), Patelle, Prunia, Orto di Renda (''Ortu i Renda''), Razionale, Richetti, San Francesco (''Sa' Hranciscu'')'','' San Nicola, Savutano (''Savutanu''), Scinà, Spanò, Spartivento (''Spartiviantu''), Stradella (''Stratella'')'','' Terravecchia, Torre, Trempa, Vignola Statti, Villaggio Kennedy, Zupello (''Zupiallu'').
===
* Situata in collina, a circa 600 {{m s.l.m.}} vi è la frazione di [[Fronti (Lamezia Terme)|Fronti]], la più popolosa del comune di Lamezia Terme. Dalla posizione panoramica in cui si trova, domina la [[piana di Sant'Eufemia|piana lametina]] e il [[golfo di Sant'Eufemia]], lasciandosi alle spalle boschi tipici mediterranei;
* Particolarmente importanti sono le frazioni di [[San Pietro Lametino]], poiché sede dell'area industriale, e di Caronte per le omonime [[Terme di Caronte|terme]];
* Importanti dal punto di vista storico sono le frazioni di [[Zangarona]] (zona [[Arbëreshë]]) e di Sant'Eufemia Vetere, antica sede del feudo dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di Malta]], dal 1638 alla sua scomparsa risalente agli inizi del 1800;
* Inoltre vi sono le frazioni collinari e montane di Acquadauzano, Acquafredda, Annunziata, Bucolia, Cantarelle, Crozzano, Gabella, Miglierina, Mitoio, Piano Luppino (''Chjanu Luppìnu''), San Minà, Santa Maria, Serra, Serra Castagna, Schieno Vieste, Telara (''Tilara''), Vallericciardo e Vonìo.
==== Altre località del territorio ====
Agli, Aglioca, Angillito, Bivio Bagni, Baroniello, Bastione di Malta, Bellafemmina, Bosco Amatello, Bufalo, Canneto Cola, Caria, Carrà, Carrà Cosentino, Casturi, Censi, Ceramidio, Cerasolo, Cuturella, Difesa, Elemosina, Felicetta, Ficarella, Frasso, Gabella Cardolo, Gaccia, Gattoia, Lagani, Lenza, Malaspina, Marrano, Maruca, Mastrobruno, Mendicino, Misà, Muretto, Palazzo, Palmieri, Persicara, Pastorizia, Pian del Duca, Piombo Zappanotte, Pitizzanni, Prato, Priano, Pullo, Quattrocchi, Risi, Rotoli, San Sidero, Sant'Ermia, Santa Domenica, Santa Venere, Scalfa, Seminario, Sgarano, Spartà, Spineto, Strazzaveste, Stretto, Terravecchia, Trigna, Velati Rametta, Verità, Viscardi, Zinnavo.
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Come molte località della [[Calabria]], Lamezia Terme ha una tradizione agricola radicata, soprattutto nella zona di [[Sambiase]], noto per la produzione di diverse varietà di colture tipicamente mediterranee. Le produzioni più diffuse nel comune sono:
* l'[[Olea europaea|olivo]], principalmente della varietà [[Carolea]], dal quale si produce l'olio d'oliva [[Lametia]] [[Denominazione di origine protetta|DOP]] dal tipico gusto forte
* la [[Vitis|vite]], dalla quale si producono ottimi vini tra cui sei vini Lamezia [[Denominazione di origine controllata#Calabria|DOC]]: [[Lamezia bianco]], [[Lamezia rosato]], [[Lamezia rosso]], [[Lamezia novello]], [[Lamezia rosso riserva]] e [[Lamezia Greco]]
* il [[Castanea sativa|castagno]] ed il [[Fagus|faggio]]
* diverse erbacee come il [[Triticum|frumento]], l'[[Avena sativa|avena]] ed il [[Zea mays|granturco]]
* differenti e variegate specie di [[Agrume|agrumi]], tra i quali le rinomate [[clementine di Calabria]] DOP
Nella [[Piana di Sant'Eufemia|Piana lametina]] viene coltivata una varietà pregiata di [[Prunus persica|pesca nettarina]], nota come [[sbergia|''merendella'']].<ref>{{Cita web|url=https://www.calabriamagnifica.it/agricoltura/il-frutto-del-paradiso-la-merendella/|titolo=Il frutto del paradiso: la merendella|accesso=22 febbraio 2021}}</ref> In Calabria, la superficie stimata di merendelle si aggira intorno ai 60 ettari, di cui oltre cinquanta si trovano proprio nell’area della piana di Lamezia, e la restante parte sulla fascia ionica catanzarese.<ref>{{cita web|url=https://ilcalicediebe.com/2017/06/10/tutti-i-colori-della-merendella/|titolo=Verde, rosa e bianca: tutti i colori della merendella|accesso=22 febbraio 2021}}</ref>
===
L'area industriale "Papa Benedetto XVI" occupa una superficie di circa 1.100 ettari ed è la più grande del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] dopo quella di [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]]. Industria caratteristica è quella delle stoviglie domestiche di [[argilla]] rossa locale.<ref>{{Cita web| url=https://www.treccani.it/enciclopedia/nicastro_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo = NICASTRO in "Enciclopedia Italiana" (1934)|autore1 = Giuseppe Isnardi |autore2= Giovanni Perez |autore3=Giuseppe Paladino|accesso=22/01/2021|}}</ref>
=== Servizi ===
Il commercio è una delle attività principali della città infatti nelle svariate vie cittadine ricadono moltissime attività commerciali di diverso tipo. In anni recenti, sono nati diversi esempi di [[centro commerciale naturale]]:
* "Vivi il centro": comprendente le attività commerciali ricadenti nell'ambito territoriale che va dalle aree limitrofi di Corso Numistrano e Corso Nicotera (fino all'isola pedonale);
* "Lamezia Shopping": comprendente le attività commerciali ricadenti nell'area di Corso Nicotera, Via XX Settembre e strade limitrofi. Quest'area diventa centro commerciale naturale solo nei weekend da dicembre a gennaio e, dall'autunno 2014, ogni domenica pomeriggio;
* "... di cielo e di botteghe": comprendente le attività commerciali ricadenti nell'ambito territoriale del quartiere di [[Sambiase]].
=== Turismo ===
{{vedi anche|Terme di Caronte}}
Nei pressi di [[Sambiase]] e più precisamente nella frazione di Caronte, sono situate le omonime [[Terme di Caronte|terme]], conosciute dagli antichi bruzi, greci, romani, bizantini, normanni e ispanico-francesi. Le [[Sorgente idrotermale|fonti termali]] di Caronte esistono sin dall'antichità, grandi personaggi della storia italiana e soprattutto della storia europea classica e medievale tra i quali l'imperatore romano [[Antonino Pio]], [[Roberto il Guiscardo]] e probabilmente suo fratello [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero]]. L'archeologo [[Paolo Orsi]] ribadisce testualmente: "le terme di Sambiase furono conosciute anche nell'antichità per i loro effetti salutari, e tutto induce a credere s'abbiano a identificare con le ''Aquae Angae'' di cui vi è anche un ricordo nella bella monetazione [[Terina|terinese]]". Le acque solfuree della sorgente Caronte hanno proprietà terapeutiche adatte a diverse patologie anche per la loro giusta temperatura, circa 39 °C, che consente di utilizzarle senza alcun intervento.
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Lamezia terme-central railway station.jpg|miniatura|upright=1.3|[[Stazione di Lamezia Terme Centrale|Stazione di Lamezia Terme]]]]
[[File:Aeroporto Lamezia.jpg|miniatura|upright=1.3|[[Aeroporto di Lamezia Terme]]]]
=== Strade ===
La rete stradale periferica di Lamezia Terme funge da collegamento fra l'[[Autostrada A2 (Italia)|Autostrada A2 del Mediterraneo]] e la [[Strada statale 280 dei Due Mari|SS 280]] che porta fino a [[Catanzaro]]. La città è servita dall'uscita autostradale di Lamezia Terme e da tre uscite sulla [[Strada statale 280 dei Due Mari|SS 280]], Lamezia Terme Sud, Lamezia Terme Est e Lamezia Terme Ovest. Quest'ultima, con lo snodo per l'[[Aeroporto di Lamezia Terme|aeroporto]] e il quartiere [[Sant'Eufemia Lamezia]], rappresenta il termine [[Mar Tirreno|tirrenico]] della [[Strada statale 280 dei Due Mari|SS 280]].
Da Lamezia passa un'altra arteria viaria importante per la regione [[Calabria]], la [[strada statale 18 Tirrena Inferiore|SS 18]] che percorre tutta la costa [[Mar Tirreno|tirrenica]] da [[Napoli]] a [[Reggio Calabria]].
Il sistema viario cittadino presenta eccellenze come l'area delimitata a ovest da via Savutano, seguendo via Sen. [[Arturo Perugini]] e via Sen. Armando Scarpino, confinante a est con via del Progresso, dove si è realizzato un comodo raccordo tra le zone di [[Sambiase]] e [[Nicastro]].
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Stazione di Lamezia Terme Centrale}}
Per quel che concerne il trasporto su rotaia, la [[stazione di Lamezia Terme Centrale]] è il principale scalo merci ed uno dei più importanti scali passeggeri della regione. È sede di terminal per auto al seguito sul treno.
Si trova sulla [[ferrovia Tirrenica Meridionale]] e da qui si dirama la linea [[Ferrovia Lamezia Terme-Catanzaro Lido|Lamezia Terme-Catanzaro Lido]], dove avviene la connessione con la [[ferrovia Jonica]]. Fornisce collegamenti verso la [[Sicilia]] sia in direzione [[Vibo Valentia]], [[Gioia Tauro]], [[Palmi]], [[Reggio Calabria]] sia in direzione [[Locri]], [[Siderno]], [[Melito Porto Salvo]]. È collegata verso Nord con [[Ferrovia Paola-Cosenza|Paola-Cosenza]], [[Battipaglia]], [[Salerno]], [[Napoli]], [[Roma]], [[Torino]], [[Milano]] e verso est con le città di [[Catanzaro]] e [[Crotone]].
La città dispone di tre stazioni secondarie: [[Stazione di Lamezia Terme Nicastro|Lamezia Terme Nicastro]], [[Stazione di Lamezia Terme Sambiase|Lamezia Terme Sambiase]] e [[Stazione di San Pietro a Maida-Maida|San Pietro a Maida-Maida]], quest'ultima pur portando il nome dei comuni vicini, è di fatto situata all'entrata della frazione di [[San Pietro Lametino]] e quindi sul territorio comunale di Lamezia Terme.
=== Aeroporti ===
{{vedi anche|Aeroporto di Lamezia Terme|Società Aeroportuale Calabrese}}
Lamezia Terme è sede del principale [[Aeroporto di Lamezia Terme|aeroporto]] calabrese, costruito nel giugno del 1976. Lo [[Aeroporto di Lamezia Terme|scalo lametino]], gestito da una società mista pubblico/privata ([[Società Aeroportuale Calabrese|S.A.CAL.]]), effettua [[Volo di linea|collegamenti di linea]] sia per voli nazionali che per voli internazionali e [[Volo charter|collegamenti charter]] organizzati dai [[Operatore turistico|tour operator]] per voli intercontinentali. Grazie alla sua posizione geografica centrale nella regione, e quindi facilmente raggiungibile, serve tutta la Calabria e anche alcuni comuni delle vicine regioni.
Accanto al sedime aeroportuale (collegata alla pista tramite un raccordo) sono ubicate le strutture del 2º Reggimento "Sirio" dell'[[Aviazione dell'Esercito|AVES]], equipaggiato con elicotteri Agusta-Bell AB-212.
=== Mobilità urbana ===
La società Lamezia Multiservizi S.p.A. gestisce il [[trasporto pubblico]] su gomma con 18 linee urbane<ref>{{Cita web |url=http://www.lameziamultiservizi.it/lms/?page_id=13037 |titolo=Linee urbane della città di Lamezia Terme |accesso=12 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180625104036/http://www.lameziamultiservizi.it/lms/?page_id=13037 |dataarchivio=25 giugno 2018 |urlmorto=no }}</ref> e un servizio bus navetta che collega la [[stazione di Lamezia Terme Centrale|stazione centrale]] e l'[[Aeroporto di Lamezia Terme|aeroporto]].
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|15 novembre 1968|30 aprile 1970|Gaetano Fusco||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1º maggio 1970|9 ottobre 1970|Treno Di Mauro||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|10 ottobre 1970|28 dicembre 1970|[[Arturo Perugini]]|[[Centrismo|Centro]]|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|29 dicembre 1970|27 marzo 1974|Vittorio Pino Esposito|[[Centro-sinistra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|28 marzo 1974|7 luglio 1974|[[Giuseppe Lelio Petronio]]|Centro-sinistra|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|8 luglio 1974|1º agosto 1975|Raffaele Milizia||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|2 agosto 1975|11 maggio 1978|Francesco Sirianni|Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|12 maggio 1978|9 giugno 1978|Giuseppe Maione|Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 1978|19 dicembre 1980|Giovanni De Sensi|Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|20 dicembre 1980|22 aprile 1982|Giovanni Manganaro||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|23 aprile 1982|29 novembre 1982|[[Giuseppe Lelio Petronio]]|Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|29 gennaio 1983|18 dicembre 1984|Giovambattista Ventura|Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|19 dicembre 1984|2 dicembre 1985|[[Antonino Senese]]|Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|3 dicembre 1985|11 settembre 1986|Corrado Perricone||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|12 settembre 1986|20 luglio 1990|Pasquale Materazzo|[[Centrismo|Centro]]|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|21 luglio [[1990]]|30 luglio [[1991]]|Giuseppe Paladino|[[lista civica]] di Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|30 luglio [[1991]]|30 settembre [[1991]]|Francesco Anastasio|[[Centrismo|centro]]|sindaco|<ref name="ref_B">Scioglimento del consiglio</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario;jsessionid=oNYTk+aNzJ+ZNkxEOiOrNg__.ntc-as3-guri2b?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-10-02&atto.codiceRedazionale=091A4365&elenco30giorni=false |titolo=Decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1991 |accesso=9 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150518084526/http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario;jsessionid=oNYTk+aNzJ+ZNkxEOiOrNg__.ntc-as3-guri2b?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-10-02&atto.codiceRedazionale=091A4365&elenco30giorni=false |dataarchivio=18 maggio 2015 |urlmorto=no }}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|30 settembre 1991|21 novembre 1993|Orfeo Capilupi<br>Giuseppe Malena<br>Rocco Carotenuto<br>Giovanni Lombardo<br>Lucio Messina||[[commissario straordinario]]|<ref name="ref_A">Commissione straordinaria ex art. 143 TUEL (ente sciolto per infiltrazioni mafiose)</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|21 novembre 1993|16 novembre 1997|[[Doris Lo Moro]]|lista civica di Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|16 novembre 1997|20 febbraio 2001|[[Doris Lo Moro]]|lista civica di Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|20 febbraio 2001|13 maggio 2001|Sebastiano Cento<br>Benito Greco<br>Pietro Lisi<br>Massimo Nicolò<br>Dino Mazzorana||commissario straordinario|}}
{{ComuniAmminPrec|13 maggio 2001|5 novembre 2002|Pasqualino Scaramuzzino|lista civica di [[Centro-destra]]|sindaco|<ref name="ref_B" /><ref>{{Cita web |url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-11-19&atto.codiceRedazionale=02A13248&elenco30giorni=false |titolo=Decreto del Presidente della Repubblica 5 novembre 2002 |accesso=9 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150518084626/http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-11-19&atto.codiceRedazionale=02A13248&elenco30giorni=false |dataarchivio=18 maggio 2015 |urlmorto=no }}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|5 novembre 2002|4 aprile 2005|Sebastiano Cento<br>Concetta Malacaria<br>Elena Scalfaro<br>Giorgio Criscuolo<br>Paolo Pirrone<br>Mario Tafaro<br>Giorgio Bartoli||commissario straordinario|<ref name="ref_A" />}}
{{ComuniAmminPrec|4 aprile 2005|29 marzo 2010|Giovanni Speranza|lista civica di Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|29 marzo 2010|31 maggio 2015|Giovanni Speranza|lista civica di Centro-sinistra|sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|31 maggio 2015|24 novembre 2017|Paolo Mascaro|lista civica di Centro-destra|sindaco|<ref name="ref_B" /><ref>{{Cita web |url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/12/22/17A08563/sg |titolo=Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 2017 |accesso=11 novembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191111020453/https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/12/22/17A08563/sg |dataarchivio=11 novembre 2019 |urlmorto=no }}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|24 novembre 2017|15 ottobre 2021|Francesco Alecci<br>Maria Grazia Colosimo<br>Desiree D'Ovidio<br>Rosario Fusaro||commissario straordinario|<ref name="ref_A" /><ref>{{Cita web |url=https://www.repubblica.it/cronaca/2019/02/22/news/lamezia_mafia_tar-219819032/ |titolo=Annullamento scioglimento comunale da parte del Tar del Lazio |accesso=11 novembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191111020451/https://www.repubblica.it/cronaca/2019/02/22/news/lamezia_mafia_tar-219819032/ |dataarchivio=11 novembre 2019 |urlmorto=no }}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|15 ottobre 2021|''9 giugno 2025''|Paolo Mascaro|lista civica di Centro-destra|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|12 giugno 2025|''In carica''|Mario Murone|Centro-destra|sindaco}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
{{...|centri abitati}}
=== Calcio ===
* [[Vigor Lamezia Calcio 1919]]: milita in Serie D (2025-2026)
* [[Associazione Sportiva Sambiase|Sambiase]]: milita in [[Serie D]] (2025-2026)
* [[Promosport]]: milita in [[Prima Categoria]] Calabria (2025-2026)
* Asd Nicastro: milita in [[Seconda Categoria]] Calabria (2025-2026)
* Excalibur Comp. Fronti: milita in [[Terza Categoria]] Calabria (2024-2025)
* P.S.G. Calabria: inattiva
* [[Adelaide Nicastro Calcio]]: inattiva
* Nuova Bella: inattiva
* F.C. Lamezia Terme: militava in [[Serie D]] ([[Serie D 2022-2023 (gironi G-H-I)|2022-2023]]), ritirata dal campionato il 02/11/2023.<ref>{{Cita web|url=https://www.itasportpress.it/calcio/serie-d/il-lamezia-terme-si-ritira-dal-campionato-di-serie-d-la-nota-del-club/|titolo=Il Lamezia Terme si ritira dal campionato di Serie D: la nota del club|sito=[[La Gazzetta dello Sport]]|accesso=4 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20231107212833/https://www.itasportpress.it/calcio/serie-d/il-lamezia-terme-si-ritira-dal-campionato-di-serie-d-la-nota-del-club/|dataarchivio=7 novembre 2023|urlmorto=sì}}</ref>
=== Altri sport ===
'''Pallavolo maschile'''
* Conad Lamezia: i colori sociali sono il giallo e il rosso, milita in [[Serie A2 (pallavolo maschile)|Serie A2]] (2018-2019);
* Raffaele Lamezia: i colori sociali sono il giallo e il blu, milita in [[Serie B (pallavolo maschile)|Serie B]] (2024-2025).
'''Pallavolo femminile'''
* Ferraro Lamezia: i colori sociali sono il bianco e il rosso, milita in [[Serie B1 (pallavolo femminile)|Serie B1]] (2024-2025).
'''Pallacanestro'''
* Basketball Lamezia: i colori sociali sono il giallo e il blu, milita in [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]] ([[Serie B 2018-2019 (pallacanestro maschile)|2018-2019]]).
'''Pallanuoto'''
* Arvalia Lamezia (Campionato Interregionale Puglia Basilicata Calabria 2024-2025)
'''Calcio a 5 maschile'''
* Ecosistem Lamezia Soccer: il colore sociale è l'arancione, milita in [[Serie A2 (calcio a 5)|Serie A2]] (2023-2024);
* [[Icierre Lamezia Beach Soccer|Icierre Lamezia]] C5: i colori sociali sono il nero e il verde, milita in serie C1 (2024-2025);
* Atletico Lamezia: i colori sociali sono il nero e il giallo, milita in Serie D (2018-2019).
'''Calcio a 5 femminile'''
* [[Royal Team Lamezia]]: i colori sociali sono il bianco e il verde, milita in [[Serie A2 (calcio a 5 femminile)|Serie A]] ([[Serie A2 2024-2025 (calcio a 5 femminile)|2024-2025]]).
'''Pallamano'''
* Pallamano S. Eufemia Lamezia Terme 1978 (attività giovanile federale e scolastica, beachandball)
'''Beach soccer'''
* Lamezia Beach Soccer: i colori sociali sono il bianco e il verde, milita in [[Campionato italiano di beach soccer|Serie A]] ([[Campionato italiano di beach soccer 2018|2018]]).
* [[Icierre Lamezia Beach Soccer|Icierre Lamezia]]: i colori sociali sono il nero e il vede, milita in Serie A ([[Campionato italiano di beach soccer 2024|2024]]).
'''Scherma'''
* Il Circolo Scherma Lametino, che guadagna numerosi successi, ha lanciato atleti ed arbitri eccellenti nel mondo della scherma nazionale e internazionale.
'''Automobilismo'''
* Il Racing Team Lamezia organizza la [[cronoscalata]] del [[Reventino]], gara valevole per il [[Campionato Italiano Velocità Montagna|CIVM]] e il Challenge [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]].
'''Nuoto'''
* Arvalia Lamezia, Rari Nantes Lamezia Terme, Nuoto Lamezia e Lamezia Shark.
'''Atletica leggera'''
* Libertas Atletica Lamezia Terme, Violettaclub Lamezia Terme, Nik run for Nicholas Green
'''Tennis'''
* Circolo Tennis Lamezia, Circolo Tennis Lamezia Boys e Tennis Club Dopolavoro Ferroviario.
'''Karate'''
* Esprit, Centro Sport e Pro Sport Tirrenico.
'''Pattinaggio'''
* Pattinaggio Lamezia.
'''Rugby'''
* Normanni Rugby Lamezia Terme.
'''Tiro con l'arco'''
*Compagnia arcieri lametini
===
* [[Stadio Guido D'Ippolito]] (3.730 posti);
* [[Stadio Gianni Renda]] (2.000 posti);
* Stadio Carlei (8.000 posti) (Inattivo);
* Palasport (3.500 posti);<ref>{{Cita web|url=https://www.lametino.it/Ultimora/lamezia-completati-i-lavori-del-nuovo-palasport-in-attesa-del-bando-per-la-gestione.html?fbclid=IwY2xjawEmsL5leHRuA2FlbQIxMQABHaLDZg_fMznDJmRWvqrVnG_soanNZOjp1XpSOZfgh_MH0_LMCyQ2C1t58A_aem_1BI1pjTseO3GhilItjcH2g|titolo=Lamezia, completati i lavori del nuovo Palasport in attesa del bando per la gestione|sito=il Lametino.it|data=12 agosto 2024|accesso=4 settembre 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20250223081328/https://www.lametino.it/Ultimora/lamezia-completati-i-lavori-del-nuovo-palasport-in-attesa-del-bando-per-la-gestione.html?fbclid=IwY2xjawEmsL5leHRuA2FlbQIxMQABHaLDZg_fMznDJmRWvqrVnG_soanNZOjp1XpSOZfgh_MH0_LMCyQ2C1t58A_aem_1BI1pjTseO3GhilItjcH2g|dataarchivio=23 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref>
* Palazzetto dello Sport Alfio Sparti (600 posti);
* Impianto sportivo Gianni Renda (1.095 posti);
* Piscina comunale;
* Piscina dei Campioni - Marinella;
* Campo sportivo Rocco Riga (552 posti);
* Campo sportivo Remo Provenzano;
* Campo sportivo di Fronti;
* Palestra Saverio Gatti;
* Palestra scuola Agraria Savutano;
* Campi da tennis - Magolà;
* Campi da tennis - Lamezia Boys;
* Campi da tennis - Dopolavoro Ferroviario.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* D.A. Rocca, ''Le Terme Caronte nel tempo, Approfondimento degli studi eseguiti nel XIX secolo, con idrologia minerale della Calabria dell'epoca,'' cittàcalabriaedizioni,Soveria Mannelli, 2006.
* E. Borrello, ''Sambiase - Ricerche per la storia della città e del suo territorio'', Stab. tip. Carmelo Cappotto, Roma 1948.
* G. De Sensi Sestito, ''Tra L'Amato E Il Savuto – Terina e il lametino nel contesto dell'Italia antica'', Società antiche, Rubbettino Editore, 1999
* G. De Sensi Sestito, ''Tra L'Amato E Il Savuto – Studi sul
* F. Mazza, ''Lamezia Terme, Storia Cultura Economia'', Le città della Calabria, Rubbettino Editore, 2001, ISBN 88-498-0256-0.
* Giacinto Montesanti, ''Storia di Nicastro dalle origini fino ai giorni nostri'', Tip. Bevilacqua, Nicastro, 1930.
* P. Francesco Russo ''La Diocesi di Nicastro'', C.A.M.
* A. Trapuzzano, ''Storia di Gizzeria con cenni storici su Lametia, S. Eufemia, Terina e Tempsa e abbazia di S. Eufemia'', Tip. Junior, 1977.
* Gabriele Barrio, ''De Antiquitate et Situ Calabriae'', ed. Aceti, Roma, 1737.
* P. Giovanni Fiore da Cropani, ''Della Calabria Illustrata'', 3 tomi, Napoli, 1691, ISBN 88-7284-831-8 (tomo 1), ISBN 88-7284-977-2 (tomo 2), ISBN 88-498-0196-3 (tomo 3).
* D. Giacinto Colelli, ''Tre Memorie Veterane di Nicastro'', manoscritto, 1600
* Pasquale Giuliani, ''Memorie Storiche della Città di Nicastro'', Stab. Tip. Vittorio Nicotera, 1893.
* F. Lenormant, ''la Magna Grecia'', Parigi, 1881.
* Giovanni Maruca, ''Raccolta di notizie storiche sulla città di Nicastro'', Cosenza, 1870
* Giuseppe Antonio Scaramuzzino, ''Memorie Istoriche riguardanti la Città di Nicastro'', 1803.
* D. Ivone Spada, ''Cenni storici sulla città di Nicastro'', manoscritto, 1700
* Gianni Scardamaglia ''La storia di Lamezia Terme - 1968/2018'', 2018.
== Voci correlate ==
* [[Aeroporto di Lamezia Terme]]
* [[Faida di Lamezia Terme]]
* [[Golfo di Sant'Eufemia]]
* [[Nicastro]]
* [[Piana di Sant'Eufemia]]
* [[Sambiase]]
* [[Sant'Eufemia Lamezia]]
* [[Stazione di Lamezia Terme Centrale]]
* [[Stazione meteorologica di Lamezia Terme Aeroporto]]
* [[Terme di Caronte]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{
* {{
* {{cita web|http://www.tribunale.lameziaterme.giustizia.it/|Sito Istituzionale del Tribunale di Lamezia Terme}}
* {{cita web | url = http://www.asp.cz.it/ | titolo = Sito Istituzionale dell'Azienda Sanitaria Provinciale | accesso = 6 ottobre 2013 | dataarchivio = 20 aprile 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180420010539/http://www.asp.cz.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web | url = http://www.asicat.it/ | titolo = Sito Istituzionale dell'Area Industriale di Lamezia Terme | accesso = 6 ottobre 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131004221936/http://www.asicat.it/ | dataarchivio = 4 ottobre 2013 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.lameziaairport.it/|titolo=Sito Istituzionale dell'Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme}}
* {{cita web|url=http://www.lameziamultiservizi.it/lms/|titolo=Sito Istituzionale della Lamezia Multiservizi}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Calabria}}
[[Categoria:Lamezia Terme| ]]
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