Tabanidae: differenze tra le versioni

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{{S|artropodi}}
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I '''tabanidi''' o '''tafàni'''<ref>{{Garzanti|tafano|tafano}}</ref> ('''Tabanidae''' {{zoo|[[Pierre André Latreille|Latreille]]|1802}}) sono una [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[cosmopolitismo|cosmopolita]] di [[insecta|insetti]] dell'[[ordine (tassonomia)|ordine]] dei [[Diptera|Ditteri]] ([[Brachycera]]: [[Tabanomorpha]]). Tradizionalmente inclusi nel raggruppamento degli [[Orthorrhapha]] o Brachiceri inferiori, rappresentano una delle famiglie più importanti per numero di specie, diffusione e, soprattutto, per la ricorrente [[ematofagia]] delle femmine e le implicazioni di carattere sanitario, medico e veterinario. Per questo motivo, i tafani rientrano fra i ditteri più studiati e più conosciuti, sia nella biologia, sia nella sistematica. Vi sono comprese circa 4.400 specie descritte.
 
I tafani sono conosciuti in [[lingua inglese|inglese]] con il nome comune di ''horse flies'' ("mosche cavalline"). Il nome "mosca cavallina" ricorre talvolta anche nell'[[lingua italiana|italiano]], ma il suo uso è alquanto ambiguo in quanto è usato per indicare anche altri brachiceri ematofagi, in genere la ''[[Hippobosca equina]]'' oppure la ''[[Stomoxys calcitrans]]''.
I '''Tabanidae''', comunemente noti come '''tafani''', sono una [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di [[Insetti]] [[Diptera|ditteri]] che comprendente circa 3000 [[specie]] largamente diffuse nel mondo.
 
== Descrizione ==
Apparentemente simili ai comuni [[Muscomorpha|muscoidi]], in realtà differiscono da questi per molteplici caratteri. La morfologia dei tafani è infatti caratterizzata dalla presenza di caratteri tipicamente primitivi che risaltano, più o meno evidenti, a un esame più attento. Bisogna specificare che sono attratti dal calore poiché hanno degli occhi termici,{{Senza fonte}} perciò l'unico modo efficace per combatterli è l'uso della trappola per tafani.
Presentano un marcato [[dimorfismo sessuale]] che riguarda principalmente due aspetti della loro anatomia.<br />
Innanzitutto, le femmine presentano un [[Insecta#Apparati_boccali|apparato boccale pungente-succhiante]] più sviluppato come conseguenza del comportamento [[ematofagia|ematofago]] assente nei maschi. In secondo luogo, i maschi sono ''oloptici'' ovvero i loro [[Insecta#Capo|occhi compositi]] si congiungono in corrispondenza della parte superiore del capo, a differenza delle femmine (''dicoptiche'') in cui rimangono separati; una caratteristica presente anche in un'altra famiglia di [[Muscomorpha]]: le [[Syrphidae]].
 
=== Adulto ===
<gallery>
L'adulto dei tabanidi è un insetto di medie o grandi dimensioni, con corpo robusto, lungo da 5 a 30 [[millimetro|mm]]. Il [[Esoscheletro degli insetti|tegumento]] è generalmente rivestito da una peluria, ma non presenta setole sviluppate. Le livree sono in genere poco appariscenti, con colorazioni variabili dal nero al grigio al bruno al giallastro. Come nella generalità dei [[Tabanomorpha]], sono caratterizzati da un [[dimorfismo sessuale]] che si evidenzia principalmente nella conformazione degli occhi. Un altro elemento di differenziazione nella morfologia dei sessi, ricorrente ma non esclusivo di questa famiglia, è la conformazione dell'apparato boccale, adattato all'[[ematofagia]] nella femmina.
Image:Haematopota pluvialis01.jpg|Maschio di<br />''[[Haematopota pluvialis]]''. Si possono notare gli occhi compositi fusi sulla sommita del capo (''capo oloptico''), la [[livrea]] di colore differente rispetto alle femmine e l'apparato boccale meno sviluppato.
Image:XN Haematopota pluvialis 00 cropped.jpg|Femmina di<br />''Haematopota pluvialis''. Gli occhi dei tafani, come visibile in questa foto, presentano comunemente delle bande di vario colore. Si può notare, inoltre, che a differenza del maschio, gli occhi della femmina sono ben distanziati fra loro.
</gallery>
 
Il [[Capo degli insetti|capo]] è largo e di forma semisferica, [[Glossario entomologico#oloptico|oloptico]] nel maschio e [[Glossario entomologico#dicoptico|dicoptico]] nella femmina. Gli [[occhio composto|occhi composti]] sono ben sviluppati in entrambi i sessi, spesso iridescenti con pigmentazioni zonali distinte. Gli [[ocelli]] possono essere presenti, in numero di tre, oppure assenti o rudimentali. Le [[antenna degli insetti|antenne]] sono morfologicamente riconducibili al tipo aristato, ma hanno la struttura primitiva tipica della generalità dei Tabanomorpha: il [[Glossario entomologico#flagello|flagello]] presenta il primo flagellomero (terzo articolo antennale) morfologicamente distinto, generalmente più grande rispetto agli altri antennomeri, sormontato all'apice da uno stilo segmentato composto da 2-8 articoli a forma di anello e progressivamente più sottili.
==Abitudini==
{|align=center style="border: 1px solid; border-collapse: collapse"
|-
|[[File:NorwegianGadfly.jpg|220px|right]]
|style="vertical-align: bottom; border-right: 1px solid"|Un esempio della vivacità cromatica degli occhi dei Tabanidi.
|[[File:Antena Tabanus subsimilis.jpg|220px|right]]
|style="vertical-align: bottom"|Morfologia dell'antenna nei [[Tabaninae]].
|}
 
L'[[apparato boccale degli insetti|apparato boccale]] è breve e robusto, di tipo [[Apparato boccale degli insetti#Ditteri|perforante-succhiante]] nella femmina delle specie ematofaghe e [[Apparato boccale degli insetti#Apparato boccale succhiante|succhiante non perforante]] nel maschio di tutte le specie e nelle femmine non ematofaghe. L'apparato boccale pungente ha la conformazione di un breve pungiglione atto a lacerare, più che a perforare, la [[Pelle|cute]] dell'ospite e succhiarne il [[sangue]]. Il [[labbro superiore]] è conformato a doccia aperta ventralmente (lato orale), rivestita dall{{'}}''epifaringe''. Le [[Mandibola (entomologia)|mandibole]] e le [[Mascella (entomologia)|lacinie mascellari]] sono trasformate in stiletti conformati a lama tagliente, i [[Mascella (entomologia)|palpi mascellari]] sono composti da 1-2 articoli; sono ben sviluppati, allungati e ingrossati, ma non partecipano alla funzione perforante-succhiante. La [[prefaringe]] è anch'essa stilettiforme ed è percorsa al suo interno dal canale salivare. Il [[labbro inferiore]] è più sviluppato in lunghezza, è di consistenza carnosa, è conformato a doccia, aperta anteriormente, e termina all'estremità distale con due espansioni carnose (''labelli''). In posizione di riposo, tutte le appendici boccali sono alloggiate nella doccia del labbro inferiore, con l'eccezione dei palpi mascellari che sono posizionati anteriormente rispetto alla proboscide. I maschi hanno mandibole non funzionali e non sono perciò in grado di pungere.
==Tassonomia==
{|align=center style="border: 1px solid; border-collapse: collapse"
|-
|[[File:Insectetaon.jpg|220px|right]]
|style="vertical-align: bottom; border-right: 1px solid"|Ingrandimento al microscopio dell'apparato boccale, con i palpi mascellari (più esterni), i labelli (al centro, più sviluppati) e gli stiletti boccali (al centro, sottili).
|[[File:Section of Tabanidae mouthparts.svg|220px|right]]
|style="vertical-align: bottom"|Sezione schematica. '''a''': labbro superiore; '''b''': epifaringe; '''c''': canale alimentare; '''d''': palpo mascellare; '''e''': mandibola; '''f''': mascella; '''g''': prefaringe; '''h''': canale salivare; '''i''': labello
|}
 
Il [[Torace degli insetti|torace]] è ampio e poco convesso. Le [[Zampa degli insetti|zampe]] sono relativamente brevi, hanno [[Glossario entomologico#pretarso|pretarsi]] provvisti di tre lobi subeguali (un [[Glossario entomologico#arolio|arolio]] e due [[Glossario entomologico#pulvilli|pulvilli]]) e speroni all'estremità delle [[Glossario entomologico#tibia|tibie]] medie e talvolta anche in quelle posteriori. Le [[Ala degli insetti|ali]] sono ben sviluppate, completamente trasparenti o più o meno pigmentate, talvolta a bande (es. ''[[Chrysops]]''), ripiegate orizzontalmente a V in fase di riposo ai lati dell'addome. I [[Glossario entomologico#bilanciere|bilancieri]] sono sormontati da un'ampia squama alare, detta ''caliptra''.
 
L'[[addome degli insetti|addome]] è largo e leggermente compresso in senso dorso-ventrale e mostra sette [[Glossario entomologico#urite|uriti]] apparenti.
 
[[File:Tabanidae wing veins.svg|thumb|upright=1.4|Schema della nervatura alare.<br />Nervature longitudinali: '''C''': costa; '''Sc''': subcosta; '''R''': radio; '''M''': media; '''Cu''': cubito; '''A''': anale.<br />
Nervature trasversali: '''h''': omerale; '''r-m''': radio-mediale; '''m-m''': mediale; '''m-cu''': medio-cubitale.<br />
Cellule: '''''d''''': discale; '''''br''''': 1ª basale; '''''bm''''': 2ª basale; '''''r<sub>1</sub>''''': marginale; '''''r<sub>3</sub>''''': 1ª submarginale; '''''r<sub>4</sub>''''': 2ª submarginale; '''''r<sub>5</sub>''''': 1ª posteriore; '''''m<sub>1</sub>''''': 2ª posteriore; '''''m<sub>2</sub>''''': 3ª posteriore; '''''m<sub>3</sub>''''': 4ª posteriore; '''''cup''''': cellula cup.]]
La nervatura alare ha la struttura primitiva tipica della generalità dei Tabanoidea ed è sostanzialmente simile a quella dei [[Rhagionidae]] e degli [[Athericidae]], con cui condivide le seguenti caratteristiche:
* la [[Glossario entomologico#costa|costa]] è estesa all'intero margine dell'ala;
* la [[Glossario entomologico#radio|radio]] si suddivide in quattro ramificazioni (R<sub>1</sub>, R<sub>2+3</sub>, R<sub>4</sub> e R<sub>5</sub>), con [[glossario entomologico#settore radiale|settore radiale]] relativamente lungo e con ramo R<sub>2+3</sub> tendente a convergere verso la terminazione di R<sub>1</sub> a seguito di una curvatura con concavità verso il margine costale;
* la [[Glossario entomologico#media|media]] suddivisa in quattro ramificazioni (M<sub>1</sub>, M<sub>2</sub>, M<sub>3</sub> e M<sub>4</sub>);
* la [[Glossario entomologico#disco|cellula discale]] è presente, per chiusura da parte della nervatura trasversa mediale (m-m);
* i tratti terminali delle vene M<sub>1</sub>, M<sub>2</sub> e M<sub>3</sub> hanno origine dai vertici distali della cellula discale;
* la [[Glossario entomologico#cubito|cubito]] e la [[Glossario entomologico#anale|prima anale]] convergono e si uniscono poco prima del margine, chiudendo la [[Glossario entomologico#cup|cellula cup]].
 
Rispetto agli Athericidae, la nervatura alare dei Tabanidi si differenzia per i seguenti caratteri:
* l'apertura della cellula marginale (R<sub>1</sub>) è ampia per la distanza che intercorre fra le terminazioni di R<sub>1</sub> e R<sub>2+3</sub>
* la seconda cellula submarginale è molto ampia per l'apertura della biforcazione R<sub>4+5</sub> e per la lunghezza relativa dei due rami terminali;
* la terza e la quarta cellula posteriore (M<sub>2</sub> e M<sub>3</sub>) hanno ampiezze uguali per i percorsi paralleli dei rami M<sub>3</sub> e M<sub>4</sub>;
* le due cellule basali (bm e br) sono relativamente brevi per la posizione centrale della cellula discale.
 
Rispetto ai Rhagionidae, la nervatura nei Tabanidi si differenzia invece per i seguenti caratteri:
* la biforcazione R<sub>4+5</sub> è ottusa, con rami terminali ampiamente divergenti;
* la seconda cellula submarginale si apre in corrispondenza dell'apice dell'ala, perciò i rami R<sub>4</sub> e R<sub>5</sub> confluiscono rispettivamente prima e dopo l'apice.
* la curvatura del ramo M<sub>1</sub> è moderata e assume perciò un percorso sostanzialmente parallelo a quello di M<sub>2</sub>;
* con l'eccezione del genere ''[[Chasmia]]'', la cellula cup è sempre chiusa (aperta invece in alcuni generi rappresentativi dei Rhagionidae).
 
=== Larva ===
La [[larva]] dei tabanidi è [[Glossario entomologico#apoda|apoda]] e microcefala, con capsula cefalica piccola e conica, in parte infossata nel torace. Il corpo è cilindrico, affusolato nella zona cefalica. Il segmenti toracici e quelli addominali portano per la maggior parte un caratteristico cercine anulare plurilobato.
 
== Biologia ==
[[File:Gemeine Viehbremse Tabanus bromius 2.jpg|thumb|left|Femmina di ''[[Tabanus bromius]]''.]]
Il ciclo dei tabanidi è univoltino, con una generazione l'anno e svernamento allo stadio di larva. Le femmine dei tafani depongono le uova in masse compatte sulle piante erbacee o altri supporti sopra i substrati adatti alla crescita delle [[larva|larve]], che appena nate si lasciano cadere. Le larve hanno habitat terrestre, semiacquatico o acquatico, ma in genere sono associate ad ambienti umidi, spesso in prossimità di corsi d'acqua, paludi, stagni, ecc. Le larve terrestri vivono in terreni umidi o altri substrati con simili caratteristiche. Il regime dietetico è zoofago e si comportano come [[predazione|predatrici]] di altri [[invertebrati]]. Nella predazione, la larva perfora il tegumento della preda con la robusta capsula cefalica e si alimenta conficcandovi il capo.
 
Occasionalmente le larve di alcune specie possono passare a un regime [[fitofago]], comportandosi come le larve dei [[Tipulidae]], nutrendosi in genere a spese di piante acquatiche. Eventuali danni economici possono interessare le colture di [[Oryza sativa|riso]]<ref name="Servadei">{{cita|Servadei et al.|p. 507}}.</ref>.
 
Lo sviluppo postembrionale si svolge in 1-2 anni e passa, secondo la specie, attraverso 5-11 stadi larvali e uno di [[pupa]]. A maturità, in [[primavera]], la larva si sposta in un substrato asciutto, spesso sabbioso, e completa il ciclo di sviluppo all'interno di una camera sotterranea, priva di protezioni assimilabili a [[Metamorfosi (zoologia)|bozzoli]] o [[pupario|pupari]]. Lo sfarfallamento avviene all'inizio dell'estate. Gli adulti hanno una vita breve.
 
L'interesse relativo alla biologia dei tabanidi si concentra in particolare sulle abitudini alimentari degli adulti. Tutti i tafani, allo stadio adulto, si nutrono di [[nettare (botanica)|nettare]] ma, analogamente a quanto avviene nei Nematoceri ematofagi, le femmine della maggior parte delle specie devono alimentarsi a spese del [[sangue]] dei [[vertebrati]] per garantirsi l'apporto [[proteine|proteico]] necessario a completare la maturazione delle uova.
 
=== Ematofagia ===
[[File:Haematopota-pluvialis-06-VII-2007-04.jpg|thumb|Femmina di ''[[Hematopota pluvialis]]''. Deve il suo nome alla particolare aggressività che si manifesta all'approssimarsi dei temporali estivi.]]
In merito all'ematofagia delle femmine si riscontrano tre differenti comportamenti:
* specie con femmine non ematofaghe: la femmina non necessita mai dell'assunzione di sangue;
* specie con femmine ematofaghe e autovigeniche: la femmina non necessita dell'assunzione di sangue per la prima ovideposizione, ma deve assumere sangue per completare la maturazione delle uova nei cicli successivi;
* specie con femmine ematofaghe non autovigeniche: la femmina necessita sempre dell'assunzione di sangue, anche per completare la maturazione delle uova della prima ovatura.
 
L'ematofagia dei tafani si manifesta in genere a carico dei grandi mammiferi erbivori, come gli [[equini]] e i grandi [[ruminanti]], con l'eccezione degli [[ovini]]<ref name="Servadei"/>, ma gli attacchi si possono rivolgere anche ad altri [[Mammalia|mammiferi]]. Diverse specie, inoltre, attaccano altri vertebrati come gli [[Aves|uccelli]], i [[Reptilia|rettili]] e gli [[Amphibia|anfibi]]. L'[[Uomo]] è attaccato in ambienti rurali e forestali, laddove si rileva un'alta concentrazione di questi mammiferi e dei tabanidi a loro associati. L'attività si svolge in pieno giorno, in giornate calde e afose e in assenza di vento, con la massima intensità in piena e tarda estate. Alcune specie, come ''[[Hematopota pluvialis]]'', sono particolarmente aggressive in prossimità dei temporali.
 
Tipica dei tafani ematofagi è la concentrazione degli attacchi in parti specifiche del corpo, per esempio testa o arti posteriori. Tale comportamento sarebbe dovuto al meccanismo di attrazione, basato sulla percezione dei colori attraverso la vista. Nel [[1961]] [[Ian Murray Mackerras|I. M. Mackerras]] osservò femmine di ''[[Pseudotabanus lunulatus]]'' accanirsi sugli pneumatici caldi delle auto, scambiati erroneamente per il capo di un possibile ospite<ref>{{cita pubblicazione |autore=I.M. Mackerras |titolo=The Tabanidae (Diptera) of Australia IV. Subfamily Chrysopinae |rivista=Australian Journal of Zoology |volume=9 |anno=1961 |pp=827-906 |doi=10.1071/ZO9610827 |url=http://www.publish.csiro.au/?paper=ZO9610827 |accesso=8 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151018201848/http://www.publish.csiro.au/?paper=ZO9610827 |dataarchivio=18 ottobre 2015 |urlmorto=sì }} (Abstract).</ref><ref>{{cita|Australian Faunal Directory}}.</ref>. L'attività si svolge con punture insistenti, concentrate nelle stesse parti del corpo della vittima. L'emissione del sangue avrebbe inoltre un effetto attrattivo su altri individui. Nel complesso, questi comportamenti offrono perciò la sensazione di un accanimento insistente e aggressivo, nei confronti della vittima, tale da renderlo proverbiale.
 
La "puntura" dei tafani è in realtà una lesione effettuata lacerando la pelle con le mandibole taglienti, lasciando fuoriuscire il sangue succhiato per mezzo del canale alimentare.
 
=== Glicifagia e relazioni con le piante ===
[[File:IC Tabanidae.JPG|thumb|left|A dispetto della loro fama, i tafani si nutrono prevalentemente di nettare.]]
I maschi hanno invece regime dietetico glicifago e si nutrono esclusivamente a spese del nettare. Possono tuttavia alimentarsi occasionalmente succhiando il [[siero sanguigno|siero]] emesso dalle piaghe delle ferite sugli animali<ref name="Servadei"/>. Di particolare interesse biologico, evoluzionistico ed ecogeografico è il ruolo dei tafani come insetti impollinatori; in particolare va citato il caso del sottogenere ''[[Philoliche|Piloliche (Piloliche)]]'', comprendente specie [[regione afrotropicale|afrotropicali]] caratterizzate da un singolare sviluppo in lunghezza dell'apparato boccale. Queste specie, in particolare ''[[Philoliche aethiopica]]'', sarebbero i soli impollinatori, insieme ad altri brachiceri della famiglia [[Nemestrinidae]], di varie piante del [[Sudafrica]] a [[corolla]] tubulosa molto lunga, appartenenti alle famiglie [[Orchidaceae]], [[Iridaceae]] e [[Geraniaceae]].<ref>{{cita pubblicazione |autore=Peter Goldblatt |coautori=John C. Manning <!--|anno=1966--> |titolo=The long-proboscid fly pollination system in Southern Africa |rivista=Annals of the Missouri Botanical Garden |volume=87 |numero=2 |pp=146-170 |anno=2000 |url=http://www.mobot.org/MOBOT/research/curators/pdf/0-1502.pdf |accesso=7 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714154347/http://www.mobot.org/MOBOT/research/curators/pdf/0-1502.pdf |dataarchivio=14 luglio 2014 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=Shelah I. Morita |titolo=A phylogeny of long-tongued horse flies (Diptera : Tabanidae : Philoliche) with the first cladistic review of higher relationships within the family |rivista=Invertebrate Systematics |volume=22 |numero=3 |pp=311-327 |anno=2008 |doi=10.1071/IS07005 |url=http://www.publish.csiro.au/paper/IS07005 |accesso=7 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140715141253/http://www.publish.csiro.au/paper/IS07005 |dataarchivio=15 luglio 2014 |urlmorto=sì }} (Abstract)</ref><ref>{{cita libro|autore=Lawrence D. Harder|titolo=Ecology and evolution of flowers|editore=Oxford University Press|ISBN=0-19-857086-4|anno=2006|pagine=298-300|url=http://books.google.it/books?id=8uCAr3904yIC&pg=PA299&lpg=PA299&dq=&source=bl&ots=Xh3xmJvMcs&sig=N604mD2s0SbDupCm5b8aJG77Ucc&hl=it&ei=dFYrSsmCJ4qa_AaCtL2ACw&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#PPA298,M1|lingua=en|accesso=12 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714230706/http://books.google.it/books?id=8uCAr3904yIC&pg=PA299&lpg=PA299&dq=&source=bl&ots=Xh3xmJvMcs&sig=N604mD2s0SbDupCm5b8aJG77Ucc&hl=it&ei=dFYrSsmCJ4qa_AaCtL2ACw&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#PPA298,M1|dataarchivio=14 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=Anton Pauw |coautori=Jaco Stofberg; Richard J. Waterman |titolo=Flies and flowers in Darwin's race |rivista=Evolution |volume=63 |numero=1 |anno=2009 |pp=268-279 |doi=10.111/j.1558-5646.2008.00547.x |url=http://www.isu.edu/~willcha2/courses/b442s09/Pauw_etal_Evol2009.pdf |accesso=7 giugno 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Mobilità ===
Malgrado la struttura primitiva delle ali, i tabanidi sono buoni volatori e possono, potenzialmente, coprire anche grandi distanze. Tendono tuttavia a stazionare nell'ambiente frequentato dalle loro vittime e in genere si spostano con brevi voli. Prediligono gli spazi aperti, perciò, a differenza di altri ditteri molesti, non si rinvengono all'interno delle abitazioni e dei ricoveri zootecnici. Le aggressioni nei confronti dell'uomo avvengono perciò sempre all'aperto e con maggiore frequenza a spese delle persone che transitano o stazionano in prossimità di mandrie al pascolo.
 
== Sistematica ==
[[File:Daas op been (omgeving Goor).jpg|thumb|''[[Chrysops]]'' del gruppo ''[[Chrysops italicus]]'']]
La sistematica dei Tabanidae risente dell'ampia attenzione che da lungo tempo gli studiosi hanno dedicato a questa famiglia. I Tabanidae vantano infatti una notevole rappresentanza di esemplari conservati nelle collezioni e di specie descritte anche relative a regioni, come quelle tropicali, per le quali l'entomofauna è in generale ancora poco conosciuta. Il problema relativo a questo contesto è che il lavoro di revisione sistematica incontra dei limiti operativi quando di una specie si dispone solo di esemplari conservati in collezioni e di una vecchia descrizione: infatti le chiavi di classificazione, in passato, si basavano ampiamente sui caratteri cromatici degli occhi, soggetti ad alterazione nel tempo<ref name="zootaxa">{{cita pubblicazione |autore=I.M. Mackerras |coautori=D.M. Spratt; D.K. Yeates |titolo=Revision of the horse fly genera Lissimas and Cydistomyia (Diptera: Tabanidae: Diachlorini) of Australia |rivista=Zootaxa |volume=1886 |anno=2008 |pp=1-80 |issn=1175-5326 |url=http://www.mapress.com/zootaxa/2008/f/zt01886p080.pdf |accesso=24 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111225045654/http://mapress.com/zootaxa/2008/f/zt01886p080.pdf |dataarchivio=25 dicembre 2011 |urlmorto=sì }}</ref>. Nell'ambito dei Tabanidae esistono perciò ancora molte specie, spesso uniche all'interno di un genere, la cui classificazione è basata esclusivamente sulla descrizione originaria dell'autore e gli elementi disponibili sono insufficienti per permetterne una collocazione esatta in un albero tassonomico articolato per famiglie e tribù. In letteratura, pertanto, diversi generi sono citati in una precisa collocazione sistematica, mentre per altri non si ha una collocazione generica all'interno della famiglia dei Tabanidae.
 
Non mancano i casi di incongruenza. Nel ''BioSystematic Database of World Diptera''<ref>{{Cita|BDWD Nomenclator Query}}.</ref> sono segnalate le specie ''Hystromyia leucochaeta'' {{zoo|Zimin|1983}}, e ''Hystriomyia valentinae'' {{zoo|Zimin|1983}}, come appartenenti ai Tabanidae, ma le sole informazioni relative al genere ''Hystriomyia'' {{zoo|Portschinsky|1881}}, riguardano specie appartenenti ai [[Tachinidae]]<ref>{{BDWD |url=http://www.diptera.org/FMPro?-db=names.fp5&-format=%2fdiptera%2fnames%2fdetailno.htm&-lay=www%20detail&-sortfield=unsorted&Name=Hystriomyia&-max=100&-recid=12666259&-find= |taxon=''Hystriomyia leucochaeta'' |autore=Zimin, 1983 |record=x |accesso=13 agosto 2009}}</ref><ref>{{BDWD |url=http://www.diptera.org/FMPro?-db=names.fp5&-format=%2fdiptera%2fnames%2fdetailno.htm&-lay=www%20detail&-sortfield=unsorted&Name=Hystriomyia&-max=100&-recid=12738659&-find= |taxon=''Hystriomyia valentinae'' |autore=Zimin, 1983 |record=x |accesso=13 agosto 2009}}</ref><ref>{{BDWD |url=http://www.diptera.org/FMPro?-db=names.fp5&-format=%2fdiptera%2fnames%2fdetailno.htm&-lay=www%20detail&-sortfield=unsorted&Name=Hystriomyia&-max=100&-recid=37561&-find= |taxon=''Hystriomyia'' |autore=Portschinksy, 1881 |record=x |accesso=13 agosto 2009}}</ref>.
 
[[File:Scaptia auriflua.jpg|thumb|''[[Scaptia auriflua]]'']]
Il contributo più significativo a una moderna definizione della tassonomia dei Tabanidae si deve a I. M. Mackerras (1954, 1955), che suddivise la famiglia in quattro sottofamiglie, Chrysopinae, Pangoniinae, Scepsidinae e Tabaninae<ref name="zootaxa"/><ref>{{cita pubblicazione |autore=I.M. Mackerras |anno=1954 |titolo=The classification and distribution of Tabanidae (Diptera) I. General Review |rivista=Australian Journal of Zoology |volume=2 |numero=3 |pp=431-454 |url=http://www.publish.csiro.au/paper/ZO9540431.htm |accesso=24 maggio 2009 |doi=10.1071/ZO9540431 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150403113233/http://www.publish.csiro.au/paper/ZO9540431.htm |dataarchivio=3 aprile 2015 |urlmorto=sì }} (Abstract)</ref><ref name="mack33">{{cita pubblicazione |autore=I.M. Mackerras |anno=1955 |titolo=The classification and distribution of Tabanidae (Diptera) II. History: Morphology: Classification: Subfamily Pangoniinae |rivista=Australian Journal of Zoology |volume=3 |numero=3 |pp=439-511 |url=http://www.publish.csiro.au/paper/ZO9550439.htm |accesso=24 maggio 2009 |doi=10.1071/ZO9550439 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150403123806/http://www.publish.csiro.au/paper/ZO9550439.htm |dataarchivio=3 aprile 2015 |urlmorto=sì }} (Abstract)</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=I.M. Mackerras |anno=1955 |titolo=The classification and distribution of Tabanidae (Diptera). III. Subfamilies Scepsidinae and Chrysopinae |rivista=Australian Journal of Zoology |volume=3 |numero=4 |pp=583-633 |url=http://www.publish.csiro.au/paper/ZO9550583 |accesso=24 maggio 2009 |doi=10.1071/ZO9550583 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402174817/http://www.publish.csiro.au/paper/ZO9550583 |dataarchivio=2 aprile 2015 |urlmorto=sì }} (Abstract)</ref>. Il nome Chrysopinae, derivato dal genere ''[[Chrysops]]'', costituiva un conflitto di omonimia con una sottofamiglia dei [[Neuroptera|Neurotteri]], il cui nome deriva da ''[[Chrysopa]]'' ([[Neuroptera]]: [[Chrysopidae]]). Secondo le linee guida dell{{'}}''[[Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica|International Code of Zoological Nomenclature]]'' la radice del nome di un ''taxon'' al rango di famiglia o sottofamiglia deve derivare dalla radice del nome del suo genere più rappresentativo; nel caso di un nome terminante in ''-a'' o ''-s'', la radice si ottiene omettendo l'ultima lettera<ref name="ICZN">[http://www.iczn.org/iczn/index.jsp International Code of Zoological Nomenclature] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090524144249/http://www.iczn.org/iczn/index.jsp |data=24 maggio 2009 }}. Art. 29 - Family-group names.</ref>. ''Chrysops'' e ''Chrysopa'' producono la stessa radice, generando perciò l'omonimia di due sottofamiglie distinte perché appartenenti a due ordini differenti. In questi casi, il Codice contempla la risoluzione dell'omonimia applicando come radice, per una delle sottofamiglie o famiglie, il nome intero del genere<ref name="ICZN"/>. La sottofamiglia Chrysopinae dei Tabanidae è stata perciò rinominata in "Chrysopsinae"<ref>Curtis W. Sabrosky. ''[http://www.sel.barc.usda.gov/Diptera/people/FCT_pdf/FGNAMES.pdf Family-Group Names in Diptera. An annotated catalog] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080411095829/http://www.sel.barc.usda.gov/Diptera/people/FCT_pdf/FGNAMES.pdf |data=11 aprile 2008 }}''. In F. Christian Thompson (a cura di), ''MYIA The International Journal of the North America Dipterists' Society. Volume 10''. Leiden, Backhuys Publishers, 1999. 16.</ref>
 
In continuo aggiornamento, il numero di specie descritte ammonta attualmente a circa 4.400, ripartite fra oltre 140 generi. La suddivisione tassonomica della famiglia, secondo lo schema di Mackerras è la seguente:
[[File:Silvius alpinus01.jpg|thumb|''[[Silvius alpinus]]'']]
*Famiglia '''Tabanidae'''
:*Sottofamiglia [[Chrysopsinae]]. Tribù:
::* [[Bouvieromyiini]]
::* [[Chrysopsini]]
::* [[Rhinomyzini]]
:*Sottofamiglia [[Pangoniinae]]. Tribù:
::* [[Pangoniini]]
::* [[Philolichini]]
::* [[Scionini]]
:*Sottofamiglia [[Scepsidinae]]. Non è contemplata la suddivisione in tribù. Vi sono compresi i generi ''[[Adersia]]'', ''[[Braunsiomyia]]'', ''[[Scepsis]]''
[[File:Hybomitra.micans.female.laying.eggs.jpg|thumb|''[[Hybomitra micans]]'']]
:*Sottofamiglia [[Tabaninae]]. Tribù:
::* [[Diachlorini]]
::* [[Daematopotini]]
::* [[Tabanini]]
 
Questo schema di ripartizione, largamente adottato ancora oggi, è incompleto a causa della difficoltà oggettiva di inserimento di diversi generi. Lo stesso Mackerras, nel suo ampio lavoro di riordino sistematico, non ha avuto modo di dare una precisa collocazione a diversi generi oppure ha formulato un posizionamento con riserva a livello di sottofamiglia ma non di tribù<ref name="mack33"/>. È probabile che in un prossimo futuro la sistematica interna dei tabanidi possa essere ulteriormente migliorata con l'acquisizione di informazioni più approfondite dall'analisi cladistica, resta tuttavia l'incognita relativa alle numerose specie più o meno rare la cui descrizione verte su un vecchio lavoro di classificazione, aspetto ancora non risolto.
 
La letteratura dedica una particolare attenzione alle sottofamiglie più rappresentative, per diffusione e numero di specie (Chrysopsinae, Pangoniinae, Tabaninae). Le principali chiavi di determinazione si basano sulla presenza degli speroni tibiali e sul numero di flagellomeri nelle antenne:
* Chrysopsinae: speroni nelle zampe medie e posteriori e flagello composto da non più di sei articoli;
* Pangoniinae: speroni nelle zampe medie e posteriori e flagello composto da 8-9 articoli;
* Tabaninae: speroni solo nelle zampe medie.
 
== Filogenesi ed evoluzione ==
[[File:March-fly-in-flight.jpg|thumb|left|Femmina di tafano in volo.]]
Sotto l'aspetto evolutivo i tabanidi costituiscono un gruppo con particolari peculiarità, presentando nel loro ambito caratteri morfologici ed etologici tipicamente primitivi, come la complessità della struttura della nervatura alare, la struttura anulata del flagello antennale, la struttura stilettiforme dell'apparato boccale, l'ematofagia delle femmine, ma anche caratteri che si evidenziano con l'adattamento evolutivo dei ditteri parallelo all'evoluzione delle [[Angiospermae]]. In quest'ultimo caso è interessante la presenza di linee che manifestano lo sviluppo in lunghezza dell'apparato boccale come specializzazione nella glicifagia e che raggiunge la più alta espressione nei ''[[Philoliche]]'' sudafricani: la nutrizione in volo stazionario di questi insetti, sfruttando la lunga proboscide, è un esempio di convergenza evolutiva che riguarda da un lato altri ditteri primitivi (ad esempio i già citati [[Nemestrinidae]]) e, nell'ambito dei [[Lepidoptera|Lepidotteri]], la famiglia degli [[Sphingidae]]. In ogni modo diversi caratteri, oltre all'associazione con piante a impollinazione entomogama, testimoniano una collocazione dei tabanidi nell'ambito dei ditteri che si sono evoluti dopo l'estinzione di gran parte dei ditteri primitivi occorsa fra il [[Giurassico]] e il [[Cretaceo]].
 
La maggior parte dei fossili classificati fra i Tabanidae risalgono al [[Cenozoico]], ma è documentato il ritrovamento di tabanidi più antichi risalenti al tardo [[Giurassico]]<ref name="Evenhuis">{{cita web |titolo=Family Tabanidae |url=http://hbs.bishopmuseum.org/fossilcat/fosstabanidae.html |sito=Catalogue of the fossil flies of the world (Insecta: Diptera) |editore=Bishop Museum |autore=Neal L. Evenhuis |accesso=9 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080515131030/http://hbs.bishopmuseum.org/fossilcat/fosstabanidae.html |dataarchivio=15 maggio 2008 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{cita|Wiegmann e Yeates|p. 17}}.</ref>.
 
Sotto l'aspetto [[filogenesi|filogenetico]], i tabanidi si posizionano come [[clade]] [[monofilia|monofiletico]] nel ramo più tardivo dei [[Tabanoidea]], in stretta correlazione con la famiglia degli [[Athericidae]]<ref>{{cita|Wiegmann e Yeates|pp. 21-22}}.</ref><ref>{{cita web |url=http://tolweb.org/Brachycera/10500 |titolo=Brachycera |autore=Brian M. Wiegmann |coautori=David K. Yeates |anno=2007 |editore=The Tree of Life Web Project |lingua=en |accesso=31 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090413015050/http://tolweb.org/Brachycera/10500 |dataarchivio=13 aprile 2009 |urlmorto=no }}</ref>.
 
[[File:Hrošč na rmanu.jpg|thumb|Tafano su un'infiorescenza]]
 
{{clade
|label1=&nbsp;&nbsp;Tabanoidea&nbsp;&nbsp;
|1={{clade
|1=&nbsp;Rhagionidae ''sensu lato''<ref>Compresi ''[[Austroleptis]]'' e [[Spaniidae]] ''sensu Stuckenberg''.</ref>
|2={{clade
|1=&nbsp;''Pelecorhynchus''
|2={{clade
|1=&nbsp;''Oreoleptis''
|2={{clade
|1=&nbsp;Athericidae
|2=&nbsp;'''Tabanidae'''
}}
}}
}}
}}
}}
 
== Habitat e diffusione ==
I tabanidi sono in generale associati ad ambienti rurali o forestali e rifuggono dagli spazi chiusi. La maggiore concentrazione dei tafani ematofagi si rileva in località che ospitano elevate densità di popolazione dei potenziali ospiti. Le specie di maggiore interesse sanitario sono perciò più frequenti in zone ad alta vocazione [[zootecnica]], soprattutto con animali allevati in [[stabulazione libera]] oppure al [[pascolo]] o allo stato brado, oppure presso parchi e riserve naturali che ospitano popolazioni di [[Cervidae|cervidi]] e altri ungulati.
 
Famiglia cosmopolita, il suo areale comprende anche le isole più remote di tutte le [[regione zoogeografica|regioni zoogeografiche]] della Terra, con l'eccezione dell'[[Antartide]], e si estende oltre il 60° di [[latitudine]], fino al limite superiore della [[taiga]]. La maggiore concentrazione di specie si ha nelle regioni tropicali.
 
In [[Europa]] la famiglia è rappresentata da poco più di 200 specie ripartite fra 13 generi<ref>{{cita|Fauna Europaea}}.</ref>:
* Sottofamiglia Chrysopsinae. È rappresentata da poco più di 20 specie appartenenti ai tre generi:
** ''[[Chrysops]]''
** ''[[Nemorius]]''
** ''[[Silvius (zoologia)|Silvius]]''
Il genere più rappresentativo è ''Chrysops'', con 16 specie.
* Sottofamiglia Pangoniinae. È rappresentata da 21 specie, tutte appartenenti al genere ''[[Pangonius]]''.
* Sottofamiglia Tabaninae. Comprende la maggior parte delle specie europee, ripartite fra i seguenti generi
** ''[[Atylotus]]''
** ''[[Dasyrhamphis]]''
** ''[[Glaucops]]''
** ''[[Hematopota]]''
** ''[[Heptatoma]]''
** ''[[Hybomitra]]''
** ''[[Philipomyia]]''
** ''[[Tabanus]]''
** ''[[Therioplectes]]''
I generi più rappresentativi sono ''Tabanus'' (66 specie), ''Hybomitra'' (41 specie), ''Hematopota'' (28 specie) e ''Atylotus'' (17 specie).
 
In [[Italia]] sono segnalate circa 80 specie distribuite fra 11 generi<ref>{{Fauna Italia|Tabanidae|9 giugno 2009}}</ref>:
* ''Atylotus'' (5 specie)
* ''Chrysops'' (9 specie)
* ''Dasyrhamphis'' (7 specie)
* ''Hematopota'' (9 specie)
* ''Hybomitra'' (15 specie)
* ''Nemorius'' (1 specie)
* ''Pangonius'' (9 specie)
* ''Philipomyia'' (2 specie)
* ''Silvius'' (1 specie)
* ''Tabanus'' (22 specie)
* ''Therioplectes'' (3 specie)
 
== Importanza economica e medico-sanitaria ==
[[File:Beet van daas incl bact infectie.jpg|thumb|Effetto della puntura dei tafani]]
La dannosità dei Tabanidae ematofagi si manifesta in tre aspetti:
* danni economici causati al settore zootecnico
* disagi e malessere causati alle persone e agli animali domestici
* trasmissione di agenti patogeni
 
I danni economici sono dovuti alla riduzione delle produzioni zootecniche a causa dello stress causato sugli animali domestici attaccati sistematicamente dai tafani. L'accanimento persistente in parti del corpo non raggiungibili causano stress, riduzione dell'appetenza, indebolimento per il prelievo di sangue, trasmissione di infezioni più o meno gravi. Anche senza l'insorgere di malattie infettive, l'attività dei tafani porta alla riduzione dell'indice di conversione degli alimenti, del peso vivo, della secrezione lattea, con conseguenti perdite di [[produzione vendibile]] in termini di [[carne]] e [[latte]].
 
Il disagio e il malessere sono dovuti al senso di fastidio provocato dall'insistenza con cui i tafani, anche quando sono isolati, si accaniscono sulla vittima. Al disagio si aggiunge anche il danno diretto provocato dalle punture: la puntura dei tafani è infatti dolorosa e provoca reazioni allergiche che si manifestano con irritazioni cutanee estese e prolungate nel tempo sotto forma di arrossamenti, gonfiori e prurito. Nei soggetti più sensibili, le punture dei tafani possono provocare [[anafilassi|shock anafilattico]].
 
La possibilità di trasmissione di agenti patogeni rappresenta l'aspetto più estremo della dannosità dei tafani dal punto di vista medico e veterinario. Diversi tabanidi ematofagi sono potenziali vettori di [[vira|virus]], [[Bacteria|batteri]], [[Protista|protozoi]], [[Nematoda|nematodi]], senza una particolare specificità biologica. Il motivo risiede nell'etologia dei tafani e nel meccanismo di trasmissione<ref>{{cita web |url=http://www.cbwinfo.com/Biological/Vectors/Tabanidae.html |titolo=Tabanidae. The horse flies |lingua=en |sito=Factsheets on Chemical and Biological Warfare Agents |accesso=8 giugno 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090603212023/http://www.cbwinfo.com/Biological/Vectors/Tabanidae.html |dataarchivio=3 giugno 2009 }}</ref>. La puntura dei tafani è molto dolorosa e quindi richiama subito l'attenzione della vittima, la cui reazione può interrompere l'alimentazione dell'insetto e costringerlo a spostarsi in un altro punto o su un altro ospite. Per completare un pasto, un tafano deve in genere praticare più punture e, spesso, su ospiti diversi, a breve distanza di tempo. Questo comportamento facilita la trasmissione accidentale e meccanica di agenti patogeni con un meccanismo analogo a quello della trasmissione di [[Latenza del virus|virus non persistenti]] da parte degli [[Aphidoidea|afidi]] sulle piante<ref>Vedi il paragrafo [[Aphidoidea#Relazioni tra afidi e virus|Relazioni tra afidi e virus]] in [[Aphidoidea]].</ref>: il patogeno non instaura alcuna relazione biologica con il vettore, è prelevato per contatto accidentale dell'apparato boccale con il sangue di un ospite infetto e trasmesso subito dopo con la puntura su un ospite sano.
 
Alcune malattie che possono essere trasmesse accidentalmente dai tafani sono riportate nella seguente tabella:
 
{|class="wikitable"
|-
!Affezione !!Agente eziologico !!Tassonomia !! Ambito veterinario !! Ambito umano !! Fonte
|-
|[[anemia infettiva equina]] ||''[[Vira|virus]]'' ||''[[Lentivirus]]'' ||equini || ||<ref>{{cita web |autore=C. Garbarino et al. |2=Un recente focolaio di Anemia Infettiva Equina in provincia di Parma: un'occasione per alcune considerazioni sulla malattia |sito=Il progresso veterinario |editore=Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani |url=http://www.ilprogressoveterinario.it/rivista/06n09/07.html |anno=2006 |accesso=9 giugno 2009 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.aphis.usda.gov/animal_health/animal_diseases/eia/downloads/eia-1996.pdf |autore=Tim Cordes |coautori=Chuck Issel |titolo=EIA, Equine Infectious Anemia. A Status Report on Its Control, 1996 |editore=United States Department of Agriculture - Animal and Plant Health Inspection Service |lingua=en |accesso=9 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090424085608/http://www.aphis.usda.gov/animal_health/animal_diseases/eia/downloads/eia-1996.pdf |dataarchivio=24 aprile 2009 |urlmorto=no }}</ref>
|-
|[[antrace]] o carbonchio ||''[[Bacteria|batteri]]'' ||''[[Bacillus anthracis]]'' ||bovini ||possibile ||<ref>{{cita web |url=http://www.cbwinfo.com/Biological/Pathogens/BA.html |titolo=Anthrax: essential data |lingua=en |sito=Factsheets on Chemical and Biological Warfare Agents |accesso=8 giugno 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090804204022/http://www.cbwinfo.com/Biological/Pathogens/BA.html |dataarchivio=4 agosto 2009 }}</ref>
|-
|[[surra]] ||''[[Protista|protozoi]]'' ||''[[Trypanosoma evansi]]'' ||varie specie selvatiche e domestiche ||? ||<ref>{{cita|CVBD}}.</ref><ref>{{cita pubblicazione |titolo=Tabanid and muscoid haematophagous flies, vectors of trypanosomiasis or surra disease in wild animals and livestock in Nandankanan Biological Park, Bhubaneswar (Orissa, India) |autore=Vijay Veer |coautori=B.D. Parashar; Shri Prakash |rivista=Current Science |volume=82 |numero=5 |anno=2002 |pp=500-503 |url=http://www.ias.ac.in/currsci/mar102002/500.pdf |accesso=9 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20041225063359/http://www.ias.ac.in/currsci/mar102002/500.pdf |dataarchivio=25 dicembre 2004 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="Capinera">{{cita libro|autore=John L. Capinera|titolo=Encyclopedia of Entomology|capitolo=The Negative Effects of Biting Pests and Vectors of Human Disease|editore=Springer|ISBN=1-4020-6242-7|anno=2008|pagine=1082-1083|url=http://books.google.it/books?id=i9ITMiiohVQC&pg=PA1082&lpg=PA1082&dq=&source=bl&ots=VVCnQxnKWV&sig=XmYFO8ho54dXFEiLqDOpFPgIIQI&hl=it&ei=p4gtStT3C8K__Qbmp8CKCw&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|lingua=en|accesso=12 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714123926/http://books.google.it/books?id=i9ITMiiohVQC&pg=PA1082&lpg=PA1082&dq=&source=bl&ots=VVCnQxnKWV&sig=XmYFO8ho54dXFEiLqDOpFPgIIQI&hl=it&ei=p4gtStT3C8K__Qbmp8CKCw&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|dataarchivio=14 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref>
 
|-
|[[tularemia]] ||''[[Bacteria|batteri]]'' ||''[[Francisella tularensis]]'' ||roditori, conigli, cervidi ||possibile ||<ref name="Capinera"/><ref>{{cita web |url=http://www.cbwinfo.com/Biological/Pathogens/FT.html |titolo=Tularemia: essential data |lingua=en |sito=Factsheets on Chemical and Biological Warfare Agents |accesso=8 giugno 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090602134158/http://www.cbwinfo.com/Biological/Pathogens/FT.html |dataarchivio=2 giugno 2009 }}</ref>
|}
 
== Lotta contro i tafani ==
La lotta contro i tafani ematofagi è impossibile a causa dei seguenti motivi:
*l'habitat e l'etologia delle larve non permette interventi preventivi in questa fase, come è contemplato invece per i [[Nematocera|Nematoceri]] ematofagi;
*la dispersione degli adulti in ambienti aperti rende del tutto inefficace l'uso di insetticidi, a prescindere dall'impatto ambientale degli interventi di questo tipo;
*la presenza in spazi aperti rende inoltre impossibile l'adozione di barriere meccaniche.
La protezione preventiva del corpo con prodotti repellenti, disponibili in commercio è totalmente vana poiché i tafani non sono attirati dall'odore ma dal calore.{{Senza fonte}} Molti governi infatti hanno dimostrato che l'unico strumento efficace per la lotta dei tafani è la trappola per tafani.
 
In caso di punture si ricorre all'uso di prodotti specifici per il trattamento delle punture da insetti, come gli [[antistaminico|antistaminici]] e, in caso di infiammazioni più gravi e prolungate, all'uso di prodotti [[corticosteroide|corticosteroidi]] combinati con [[antibiotico|antibiotici]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{CZSK Diptera|Milan Chvála|1|Tabanidae|Latreille|1802}}
* {{cita libro|autore=Antonio Servadei, Sergio Zangheri e Luigi Masutti|titolo=Entomologia generale ed applicata|città=Padova|editore=CEDAM|anno=1972|cid=Servadei et al.}}
* Ermenegildo Tremblay, ''Entomologia applicata'', vol. III, parte I, 1ª ed., Napoli, Liguori Editore, 1991, ISBN 88-207-2021-3.
* Ermenegildo Tremblay,''Entomologia applicata'', vol. III, parte II, 2ª ed., Napoli, Liguori Editore, 2005, ISBN 88-207-2335-2.
* {{cita libro|autore=Brian Wiegmann, David K. Yeates|titolo=The Evolutionary Biology of Flies|editore=Columbia University Press|ISBN=0-231-12700-6|anno=2005|url=http://books.google.it/books?id=rElP5sNn6IYC&printsec=frontcover&dq=The+Evolutionary+Biology+of+Flies&hl=it&sa=X&ei=_VaZU9Y8xO3SBeaxgMAM&ved=0CB8Q6AEwAA#v=onepage&q=The%20Evolutionary%20Biology%20of%20Flies&f=false|lingua=en|cid=Wiegmann e Yeates}}
 
==Voci correlate==
* [[Philipomyia aprica]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sui|etichetta=tafani|wikt=Tabanidi}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web |autore=G.G.E. Scudder |autore2=R.A. Cannings| url=http://www.zoology.ubc.ca/bcdiptera/Order%20Diptera%20Text%20Files/family_descriptions.htm |titolo=Order Diptera (Flies) |sito=Diptera Families of British Columbia |editore=Department of Zoology, University of British Columbia |lingua=en |accesso=8 giugno 2009}}
*{{BDWD |form=x |cid=BDWD Nomenclator Query|accesso=13 agosto 2009}}
*{{cita web |titolo=Family Tabanidae - Horse and deer flies |url=http://bugguide.net/node/view/117 |lingua=en |sito=BugGuide |accesso=8 giugno 2009}}
*{{cita web |url=http://hbs.bishopmuseum.org/aocat/tabanidae.html |titolo=Family Tabanidae |autore=Greg Daniels |sito=Neal L. Evenhuis (a cura di), Catalog of the Diptera of the Australasian and Oceanian Regions (online version) |editore=Bishop Museum |lingua=en |accesso=8 giugno 2009 |dataarchivio=9 luglio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170709183124/http://hbs.bishopmuseum.org/aocat/tabanidae.html |urlmorto=sì }}
*{{cita web|url=http://delta-intkey.com/britin/dip/www/tabanida.htm|titolo=Tabanidae|autore=L. Watson|coautori=M. J. Dallwitz|sito=British Insects: the Families of Diptera|anno=2003|lingua=en|accesso=8 giugno 2009|dataarchivio=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303200825/http://delta-intkey.com/britin/dip/www/tabanida.htm|urlmorto=sì}}
*{{cita web |url=http://www.cvbd.org/4570.0.html |titolo=Tabanids |sito=Canine Vector-Borne Diseases |lingua=en |editore=Bayer |accesso=8 settembre 2009 |cid=CVBD |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091003045604/http://www.cvbd.org/4570.0.html |dataarchivio=3 ottobre 2009 }}
*{{cita web |url=http://www.uky.edu/Ag/CritterFiles/casefile/insects/flies/tabanid/tabanid.htm |autore=Blake Newton |titolo=Horse Flies and Deer Flies |sito=Kentucky Insects |editore=University of Kentucky, Department of Entomology |lingua=en |accesso=9 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090807094928/http://www.uky.edu/Ag/CritterFiles/casefile/insects/flies/tabanid/tabanid.htm |dataarchivio=7 agosto 2009 |urlmorto=sì }}
*{{cita web |url=http://www.scientificillustrator.com/illustration/insect/horsefly-larva.html |titolo=Horse Fly Larva Illustration |sito=Bug and Insect Illustration |autore=Gina Mikel |lingua=en |accesso=9 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090806013634/http://www.scientificillustrator.com/illustration/insect/horsefly-larva.html |dataarchivio=6 agosto 2009 |urlmorto=sì }}
*{{cita web |url=http://www.aquatax.ca/miscdip.html |titolo=Saskatchewan Aquatic Two-winged Flies (Diptera) |autore=Dale Parker |editore=AquaTax Consulting |lingua=en |accesso=9 giugno 2009 |dataarchivio=11 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090411063650/http://www.aquatax.ca/miscdip.html |urlmorto=sì }}
*{{AFD|taxon=TABANIDAE|titolo=Family Tabanidae|accesso=8 giugno 2009|cid=Australian Faunal Directory}}
*{{Biolib|17474|Tabanidae|8 giugno 2009}}
*{{Fauna europaea|10963|Tabanidae|9 giugno 2009|cid=Fauna Europaea}}
*{{ITIS|130934|Tabanidae|8 giugno 2009}}
 
{{Diptera}}
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