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{{Nota disambigua|l'album dei [[Fantômas (gruppo musicale)|Fantômas]]|Wunderkammer (album)}}
[[Immagine:Wunderkammern.jpg|thumb|right|250px|Wunderkammer siciliana del XVII secolo (particolare)]]
[[File:Manfredo Settala Wunderkammer in Milan.jpg|thumb|Wunderkammer di [[Manfredo Settala (scienziato)|Manfredo Settala]] a Milano, XVII secolo ]]
Una '''wunderkammer''', in [[Lingua italiana|italiano]] letteralmente '''camera delle meraviglie''' o '''gabinetto delle meraviglie'''<ref>{{cita libro |cognome=Weschler |nome=Lawrence |titolo=Il gabinetto delle meraviglie di mr. Wilson |editore=Adelphi |città=Milano |anno=1999}}</ref> anche indicata come '''camera delle curiosità''' o '''gabinetto delle curiosità''',<ref>{{cita web| url=http://www.museocivico.rovereto.tn.it/events_detail.jsp?IDAREA=5&ID_EVENT=230&GTEMPLATE=default.jsp |titolo=Museo Civico di Rovereto – Cabinet of Curiosities – Il gabinetto delle curiosità |accesso=4 maggio 2014}}</ref> chiamata pure '''kunstkammer''', in italiano letteralmente '''camera dell'arte''', è un'espressione appartenente alla [[lingua tedesca]], usata per indicare particolari ambienti in cui, dal [[XVI secolo]] al [[XVIII secolo]], i [[collezionismo|collezionisti]] erano soliti raccogliere oggetti straordinari, sia per essere conservati sia per essere esibiti come simboli di distinzione. Con questo termine oltre ai luoghi adibiti alla custodia di dette collezioni si indicano spesso per [[metonimia]] proprio quelle collezioni.
 
== Storia ==
'''Wunderkammer''' ('''Camera delle meraviglie''') è un'espressione appartenente alla [[lingua tedesca]], usata per indicare particolari ambienti in cui, dal [[XVI secolo]] al [[XVIII secolo]], i [[collezionismo|collezionisti]] erano soliti conservare raccolte di oggetti straordinari per le loro caratteristiche intrinseche ed esteriori.
LeQuello Wunderkammerndelle ''Wunderkammer'' furonofu un fenomeno tipico del [[XVI secolo|Cinquecento]], mache traggonoperò affonda le lorosue radici dalnegli ''[[medioevoStudiolo|studioli]].'' Sidegli svilupparonoumanisti rinascimentali. Esso poi si sviluppò per tutto il [[XVII secolo|Seicento]], alimentandosi delle grandiosità [[barocco|barocche]], e si protrasseroprotrasse sinofino al [[XVIII secolo|Settecento]], favoritefavorito dal tipico amore per le [[scienza|curiosità scientifiche]] proprio dell'[[Illuminismo]]. Per un certo verso, la ''Wunderkammer'' si può considerare come il primo stadio dello sviluppo del concetto di [[museo]], sebbene non abbia di quest'ultimo le caratteristiche della sistemazione e del metodo.
 
È anche vero però che per realizzare i primi musei non di rado si partì dal contenuto di ''Wunderkammer'', ereditate da privati e messe poi a disposizione del pubblico. Gli oggetti che destavano meraviglia nei secoli sopraccitati erano infatti strettamente legati all'idea di possesso da parte dei privati, cosa che stimolò la crescita e la diffusione del collezionismo, fenomeno già conosciuto nell'antichità. Scopo del collezionista era quello di riuscire a impossessarsi, talvolta pagando cifre molto cospicue, di oggetti straordinari provenienti dal mondo della natura o creati dalle mani dell'uomo.
Le Wunderkammern furono un fenomeno tipico del [[XVI secolo|Cinquecento]] ma traggono le loro radici dal [[medioevo]]. Si svilupparono poi per tutto il [[XVII secolo|Seicento]] alimentandosi delle grandiosità [[barocco|barocche]] e si protrassero sino al [[XVIII secolo|Settecento]] favorite dal tipico amore per le [[scienza|curiosità scientifiche]] proprio dell'[[Illuminismo]].
 
=== ''Mirabilia: naturalia e artificialia'' ===
In certo senso, esse si possono considerare come il primo stadio dello sviluppo del concetto di [[museo]], sebbene non abbiano di quest'ultimo le caratteristiche della sistemazione e del metodo, ma per realizzare il quale non di rado si partì dal contenuto di wunderkammern ereditate da privati e messe poi a disposizione del pubblico.
Quelli che la natura stessa forniva erano detti, con termine [[lingua latina|latino]], [[''naturalia]]'' e potevano avere in sé qualcosa di eccezionale relativamente alla forma o alle dimensioni, come, ad esempio, una coppia di [[gemelloGemelli (biologia)|gemelli]] con una parte del corpo in comune, animali con [[Bicefalia|due teste]], [[pesce|pesci]] o [[uccello|uccelli]] rari o sconosciuti, ortaggi o frutti di dimensioni superiori alla media. Diversi ma ugualmente ambiti erano gli oggetti creati dalle mani dell'uomo, detti ''artificialia'', particolari per la loro originalità e unicità, fatti con tecniche complicate o segrete e provenienti da ogni parte del mondo. Tutti questi reperti erano ''mirabilia'', ovvero cose che suscitavano la meraviglia.
 
Essi venivano disposti a caso in una stanza, destinata a raccoglierli, le cui pareti erano rivestite di scansie di [[legno]] dove trovavano posto barattoli di [[vetro]] contenenti parti del corpo umano immerse in un liquido che avrebbe dovuto favorirne la conservazione, feti, animali deformi, rocce o pietre rare, [[zanne]] di elefante, rami di [[Anthozoa|corallo]], [[Plantae|piante]] rare essiccate. Agli scaffali si alternavano armadi e stipetti. Questi ultimi ospitavano un'infinità di cassetti di ogni misura, in cui erano raccolti gli oggetti più piccoli o più preziosi, come [[Perla|perle]] deformi, [[Gemma (mineralogia)|pietre preziose]] rare, semi di frutti esotici. Piccole vetrine contenevano gioielli oppure oggetti preziosi unici nel loro genere, ottenuti con l'uso di perle deformi o rami di corallo di colore o forma assai rara. Al tetto della camera, alle parti libere delle pareti nonché ai lati degli scaffali, venivano appesi animali essiccati, come, ad esempio, piccoli [[Crocodylia|coccodrilli]], [[Lacertilia|lucertole]], oppure ossa e denti di pesci, uccelli e mammiferi, o ancora grandi conchiglie. Straordinariamente desiderabili apparivano i "naturalia" e gli "artificialia" provenienti da paesi lontani, di là dai mari.
Tutti gli oggetti che destavano meraviglia, infatti, nei secoli sopra citati, erano strettamente legati all'idea di possesso da parte dei privati: la qual cosa stimolò la crescita e la diffusione del collezionismo, fenomeno già conosciuto nell'antichità.
 
Ma non erano solo questi gli oggetti degni di far bella mostra di sé in una ''Wunderkammer'': ve ne erano altri, come libri e stampe rare, raccolte di foglie essiccate, quadri, cammei, filigrane, collane di perle e coralli, vasi, [[archeologia|reperti archeologici]], monete antiche, tutti articoli che incrementavano un commercio che era rivolto a soddisfare le esigenze del collezionismo e che non di rado traeva sostentamento dalle falsificazioni. Poiché però tutti questi oggetti avevano un prezzo ingente, possedere una wunderkammer''Wunderkammer'' degna di essere mostrata agli amici e ada illustri visitatori non era un fatto molto comune: generalmente averne una era appannaggio di re e [[nobili]], di emeriti [[scienziati]] e di [[Intellettuale#Origine_del_termine|uomini dotti]] e ricchi, di conventi e [[monasteri]]. Questi ultimi erano stati sin dal loro primo apparire, non solo luoghi destinati ad accogliere i religiosi, ma anche fari di civiltà e custodi della cultura.
Scopo del collezionista era riuscire ad impossessarsi, talvolta pagando cifre anche cospicue di denaro, di oggetti straordinari che provenivano dal mondo della natura o che erano stati creati dalle mani dell'uomo.
 
Nelle [[Abbazia|abbazie]] frequentemente vi erano biblioteche che ospitavano libri rari e ''Wunderkammer'' dove si potevano trovare di preferenza oggetti che erano argomenti di studio per gli scienziati, o manoscritti di opere ormai introvabili altrove e persino qualche [[papiro]] [[egitto|egiziano]]. I monasteri, poi, ricevevano donazioni, eredità, ''[[ex- voto]]'' offerti in cambio delle grazie ottenute. L'accumularsi di "naturalia" e "artificialia" nelle wunderkammern''Wunderkammer'' diede luogo, in un certo momento, verso la fine del [[XVIII secolo]], alla costituzione di veri e propri musei, allorché i monaci delle abbazie o i possessori privati di camere delle meraviglie decisero di ordinare e catalogare la quantità incredibile del materiale raccolto e di consentirne, sia pure con molta iniziale cautela, la fruizione al pubblico.
Quelli che la natura stessa forniva erano detti, con termine [[lingua latina|latino]], [[naturalia]] e potevano avere in sé qualcosa di eccezionale relativamente alla forma o alle dimensioni, come, ad esempio, una coppia di [[gemello|gemelli]] con una parte del corpo in comune, animali con due teste, [[pesce|pesci]] o [[uccello|uccelli]] rari o sconosciuti, ortaggi o frutti di dimensioni superiori alla media.
 
[[de:=== Celebri Wunderkammer]] ===
Diversi ma ugualmente ambiti erano gli oggetti creati dalle mani dell'uomo, detti [[artificialia]], particolari per la loro originalità ed unicità, fatti con tecniche complicate o segrete e provenienti da ogni parte del mondo. Tutti questi reperti erano [[mirabilia]], ovvero cose che suscitavano la meraviglia.
[[File:Kosmos (Pavia) ippopotamo.jpg|alt=L'ippopotamo proveniente dalla Celeste Galeria dei Gonzaga|miniatura|[[Museo di storia naturale dell'Università di Pavia|Kosmos]], [[Pavia]], ippopotamo proveniente dalla [[Celeste Galeria|Wunderkammer]] dei [[Gonzaga]], sul quale era collocato (a cavallo dell'animale) il corpo mummificato di [[Rinaldo dei Bonacolsi|Passerino dei Bonacolsi]].]]
Wunderkammern''Wunderkammer'' famose furono quelle di [[Rodolfo II d'Asburgo]] ([[1552]]-[[1612]]);, dei [[Gonzaga]] di [[Mantova]] a [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]],<ref>{{cita libro|Marco|Venturelli|Mantova e la mummia. Passerino Bonacolsi e i Gonzaga. La creazione di un mito|2018||Mantova}}</ref> di [[Augusto II di Polonia|Federico Augusto il Forte]], Principeprincipe elettore e [[Sovrani di Polonia|re di [[Polonia]] ([[16791670]]-[[1733]]), di cui esiste ancora la "''[[Grünes GewolbeGewölbe]]'' (",Volta o [[Cripta Verde]]verde") a [[Dresda]];, di [[Anna Maria Luisa de' Medici]] ([[1667]]-[[1743]]), la ''[[Camera dell'arte e, fradelle curiosità]]'' di [[Ferdinando II d'Asburgo]]. Fra le abbazie, dila quella''Wunderkammer'' del [[San Martino delle Scale|Monastero di San Martino delle Scale]] vicino a [[Palermo]], che, nei primi decenni del [[XVIII secolo|Settecento]], si trasformò in museo per poi venire smembrato nella seconda metà dell'del [[XIX secolo|Ottocento]].
Il [[Museo di storia naturale dell'Università di Pisa]] ospita la ricostruzione completa di una ''Wunderkammer'', quella che alla fine del [[XVI secolo]] ha costituito il nucleo originario del museo: nella ricostruzione sono presenti numerosi reperti storici risalenti al Cinquecento. Un esempio particolare di ''Wunderkammer'' è inoltre la cosiddetta "[[Camera delle meraviglie (Palermo)|Camera delle meraviglie di Palermo]]".
 
== Note ==
Essi venivano disposti a caso in una stanza, destinata a raccoglierli, le cui pareti erano rivestite di scansie di [[legno]] dove trovavano posto barattoli di [[vetro]] contenenti parti del corpo umano immerse in un liquido che avrebbe dovuto favorirne la conservazione, feti, animali deformi, rocce o pietre rare, [[zanna|zanne]] di elefante, rami di [[corallo]], [[pianta (botanica)|piante]] rare essiccate.
<references/>
 
== Voci correlate ==
Agli scaffali si alternavano armadi e stipetti. Questi ultimi ospitavano un'infinità di cassetti di ogni misura, in cui erano raccolti gli oggetti più piccoli o più preziosi, come [[perle]] deformi, [[pietra preziosa|pietre preziose]] rare, semi di frutti esotici. Piccole vetrine contenevano gioielli oppure oggetti preziosi unici nel loro genere, ottenuti con l'uso di perle deformi o rami di corallo di colore o forma assai rara.
* [[Studiolo]]
* [[Rinascimento tedesco]]
* [[Museo kircheriano]]
* [[Collezioni Gonzaga]]
* [[Gabinetto di storia naturale]]
 
== Altri progetti ==
Al tetto della camera, alle parti libere delle pareti nonché ai lati degli scaffali, venivano appesi animali essiccati,come, ad esempio, piccoli [[coccodrillo|coccodrilli]], [[lucertola|lucertole]], oppure ossa e denti di pesci, uccelli e mammiferi, o ancora grandi conchiglie.
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
Straordinariamente desiderabili apparivano i "naturalia" e gli "artificialia" provenienti da paesi lontani, al di là dai mari.
{{Portale|arte|germania|musei|rinascimento}}
 
Ma non erano solo questi gli oggetti degni di far bella mostra di sé in una wunderkammer: ve ne erano altri, come libri e stampe rare, raccolte di foglie essiccate, quadri, cammei, filigrane, collane di perle e coralli, vasi, [[archeologia|reperti archeologici]], monete antiche, tutti articoli che incrementavano un commercio che era rivolto a soddisfare le esigenze del collezionismo e che non di rado traeva sostentamento dalle falsificazioni.
 
Poiché però tutti questi oggetti avevano un prezzo ingente, possedere una wunderkammer degna di essere mostrata agli amici e ad illustri visitatori non era un fatto molto comune: generalmente averne una era appannaggio di re e nobili, di emeriti scienziati e di uomini dotti e ricchi, di conventi e monasteri. Questi ultimi erano stati sin dal loro primo apparire, non solo luoghi destinati ad accogliere i religiosi, ma anche fari di civiltà e custodi della cultura.
 
Nelle [[Abbazia|abbazie]] frequentemente vi erano biblioteche che ospitavano libri rari e wunderkammern dove si potevano trovare di preferenza oggetti che erano argomenti di studio per gli scienziati, o manoscritti di opere ormai introvabili altrove e persino qualche [[papiro]] [[egitto|egiziano]].
 
I monasteri, poi, ricevevano donazioni, eredità, [[ex-voto]] offerti in cambio delle grazie ottenute. L'accumularsi di "naturalia" e "artificialia" nelle wunderkammern diede luogo, in un certo momento, verso la fine del [[XVIII secolo]], alla costituzione di veri e propri musei, allorché i monaci delle abbazie o i possessori privati di camere delle meraviglie decisero di ordinare e catalogare la quantità incredibile del materiale raccolto e di consentirne, sia pure con molta iniziale cautela, la fruizione al pubblico.
 
Wunderkammern famose furono quelle di [[Rodolfo II d'Asburgo]] ([[1552]]-[[1612]]); di [[Federico Augusto il Forte]] Principe elettore e re di [[Polonia]] ([[1679]]-[[1733]]), di cui esiste ancora la "[[Grünes Gewolbe]]", o [[Cripta Verde]] a [[Dresda]]; di [[Anna Maria Luisa de' Medici]] ([[1667]]-[[1743]]) e, fra le abbazie, di quella del [[Monastero di San Martino delle Scale]] vicino [[Palermo]], che nei primi decenni del [[XVIII secolo|Settecento]] si trasformò in museo per poi venire smembrato nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]].
 
 
{{Musei}}
 
[[Categoria:Collezionismo]]
[[Categoria:MuseoMuseologia]]
[[Categoria:Capricci architettonici]]
 
[[de:Wunderkammer]]
[[en:Cabinet of curiosities]]
[[es:Cuartos de maravillas]]
[[fr:Cabinet de curiosités]]
[[nl:Kunst- en rariteitenkabinet]]
[[pt:Gabinete de curiosidades]]
[[sv:Kuriosakabinett]]