Cefalù: differenze tra le versioni

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Clima
 
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{{Divisione amministrativa
{{Controlcopy|mese=agosto 2006|firma=L. M.|motivo=la sezione sulle chiese presenta errori tipici da OCR, vedi [[Discussione:Cefalù#piccole_modifiche_alla_sezione_Cefalù|discussione]]|argomento=geografia}}
|Panorama = View of Cefalu from above (44945905581).jpg
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Didascalia = Panorama di Cefalù
{{Comune
|nomeComuneBandiera = Cefalù-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|panorama = Cefalù_dall'alto.JPG
|Voce stemma =
|linkStemma = Cefalu-Stemma.png
|siglaRegioneStato = SICITA
|Grado amministrativo = 3
|siglaProvincia = PA
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|latitudineGradi = 38
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|latitudineMinuti = 2
|Amministratore locale = Daniele Tumminello
|latitudineSecondi = 0
|Partito = [[lista civica]]
|longitudineGradi = 14
|Data elezione = 12-6-2022
|longitudineMinuti = 1
|Data rielezione =
|longitudineSecondi = 0
|Data istituzione =
|mappaX = 182
|Sottodivisioni = [[Sant'Ambrogio (Cefalù)|Sant'Ambrogio]]
|mappaY = 297
|Divisioni confinanti = [[Castelbuono]], [[Gratteri]], [[Isnello]], [[Lascari]], [[Pollina]]
|altitudine = <!-- solo valore numerico dell'altitudine -->
|superficieZona sismica = 652
|Gradi giorno = 702
|abitanti = 13.774
|Nome abitanti = cefaludesi
|anno = <!-- solo valore numerico dell'anno di riferimento -->
|Patrono = [[Trasfigurazione di Gesù|Santissimo Salvatore]], [[Immacolata Concezione]]<ref>{{cita web|url=https://www.comune.cefalu.pa.it/feste-ed-eventi-culturali/|titolo=Feste ed Eventi culturali|accesso=12 marzo 2022}}</ref>
|densita = 212
|Festivo = 6 agosto, 8 dicembre
|frazioni = [[Sant'Ambrogio (PA)|Sant'Ambrogio]], [[Santuario di Gibilmanna (Cefalù)|Gibilmanna]]
|PIL =
|comuniLimitrofi = [[Castelbuono]], [[Gratteri]], [[Isnello]], [[Lascari]], [[Pollina]]
|PIL procapite =
|cap = 90015
|Mappa = Map of comune of Cefalù (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|prefisso = 0921
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cefalù all'interno della città metropolitana di Palermo
|istat = 082027
}}
|fiscale = C421
'''Cefalù''' (''Čifalù'' in {{nomelingua|scn}}<ref name=":0">{{cita libro|AA.|VV.|Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani|1996|Garzanti|Milano|isbn=88-11-30500-4|pp=186-187|url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/186}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
|nomeAbitanti = cefaludesi, cefalutani
|patrono = [[Immacolata]]-8 dicembre, ([[SS. Salvatore]], patrono storico-4,5,6 agosto)
|festivo = [[8 dicembre]]
|sito = http://www.comune.cefalu.pa.it
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Cefalù''' ('''''Cifalù''''' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un comune di 13.774 abitanti in [[provincia di Palermo]]; è situato sulla costa [[Sicilia|siciliana]] settentrionale, a circa 70 km da [[Palermo]], ai piedi di un promontorio roccioso.
 
È situato sulla costa [[sicilia]]na settentrionale ai piedi di un promontorio roccioso. Nota meta turistica, la cittadina è uno dei maggiori centri balneari di tutta la regione ed è inclusa nel [[Parco delle Madonie|parco regionale delle Madonie]].
Fa parte del [[Parco delle Madonie]].
 
Il duomo della città, inserito nel sito regionale ''[[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale]]'' nel 2015, è stato dichiarato [[Patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]]<ref name="A">Citato in ''[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/07/03/news/palermo_nel_patrimonio_unesco_il_percorso_arabo_normanno_nella_world_heritage_list-118275295/ Palermo nel patrimonio Unesco: il percorso arabo normanno nella World Heritage List]'', ''Repubblica.it'', 3 luglio 2015</ref>.
[[Immagine:Cefalu-bjs2007-01.jpg|thumb|300px|Panorama dalla spiaggia]]
[[Immagine:Panoramacefaluavant1950.jpg|thumbnail|right|300px|Cefalù prima degli anni 50]]
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
La cittadina, nel suo nucleo medioevale, è ubicata sotto la [[rocca di Cefalù]] che la domina e insieme al [[Duomo di Cefalù|Duomo]] ne caratterizza il profilo tanto da renderne il panorama tipico e molto riconoscibile. Fuori dai confini del centro storico, il nucleo urbano si è esteso a cavallo della piccola area pianeggiante che separa la Rocca dal resto del sistema collinare della costa espandendosi ulteriormente a mezza costa sui pendii delle colline lungo la costa.
Il comune di Cefalù occupa un'area di 65,80&nbsp;km² sulla costa [[mar Tirreno|tirrenica]] della Sicilia, a 70&nbsp;km a est di [[Palermo]] e a 160&nbsp;km ad ovest di [[Messina]]; posizionata quasi esattamente a metà della costa che va da [[Trapani]] a Messina nel nord della Sicilia.
La costa di Cefalù si estende per circa 30&nbsp;km<ref name="erosione">{{cita web|url=http://www.regione.sicilia.it/industria/corpo%20delle%20miniere/servizio%20geologico/cefalu.pdf|titolo=Studio sull'erosione della costa - comune di Cefalù e aree limitrofe|editore=Regione Siciliana - Corpo regionale delle miniere|accesso=12 settembre 2013}}</ref> fra [[Lascari]] e [[Pollina]] ed alterna lunghi tratti di spiaggia rettilinea a baie e piccole insenature di natura sia [[Sabbia|sabbiosa]] che [[roccia|rocciosa]] con scogli bassi o anche a costoni alti e a strapiombo sul mare.<ref name="erosione" /> La costa subisce un'erosione da moto ondoso sia sui tratti sabbiosi, come la ben nota spiaggia del paese, che sui costoni rocciosi di natura quarzarenitica. Alcune zone come il porto vecchio (nel centro storico) e il porto nuovo sono invece soggette al fenomeno opposto, la [[sedimentazione]], a causa dei detriti portati dai fiumiciattoli che scendono dalla [[Rocca di Cefalù|Rocca]] e dalle colline a ridosso della costa<ref name="erosione" />. Per combattere l'erosione negli anni sono state approntate opere di difesa della costa, come ad esempio le barriere frangi flutti, in contrada Kalura (km 183 dell'[[SS113|SS 113]] ed in contrada Mazzaforno.<ref name="erosione" />.
 
A ridosso della costa, dopo una brevissima, a volte nulla, fascia di pianura, si affacciano alte colline prime propaggini del sistema montuoso delle [[Madonie]]. In quest'area il terreno s'inerpica dolcemente o improvviso da nord a sud verso l'entro terra e i comuni madoniti alternando una serie di colline via via più alte in vista dei maggiori rilievi madoniti.
=== Geografia ===
 
Cefalù è posta all'interno di una zona sismica di livello 2.<ref name="tuttitalia">Vedi [http://www.tuttitalia.it/sicilia/18-cefalu/ scheda su tuttitalia.it].</ref>
==== Clima ====
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Cefalù}}
Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], il clima di Cefalù appartiene al gruppo denominato ''Csa'': clima temperato delle medie latitudini con la stagione estiva asciutta e calda ed inverno fresco e piovoso ([[clima mediterraneo]]). Le stagioni intermedie hanno temperature miti e gradevoli. L'estate è arida e calda, generalmente torrida e frequentemente ventilata grazie anche alla presenza delle brezze marine, in [[estate]], specialmente in luglio ed agosto non è rara la presenza dello [[scirocco]].
In base alla media trentennale di riferimento [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +12,0&nbsp;°C; quella del mese più caldo, agosto, è di +26,8&nbsp;°C<ref>{{Meteo DBT|652%20%5BCefalù%5D%20capoluogo.Txt}}</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = Cefalù
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 14.7
| tempmax02 = 15.3
| tempmax03 = 16.7
| tempmax04 = 19.1
| tempmax05 = 23.0
| tempmax06 = 26.8
| tempmax07 = 29.7
| tempmax08 = 30.4
| tempmax09 = 27.7
| tempmax10 = 23.8
| tempmax11 = 19.8
| tempmax12 = 16.4
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 9.4
| tempmin02 = 9.4
| tempmin03 = 10.5
| tempmin04 = 12.6
| tempmin05 = 16.0
| tempmin06 = 19.8
| tempmin07 = 22.7
| tempmin08 = 23.2
| tempmin09 = 21.1
| tempmin10 = 17.7
| tempmin11 = 14.2
| tempmin12 = 11.2
}}
 
=== Storia di Cefalù ===
[[File:Cefalù landscape (1950).jpg|thumb|Cefalù in una foto degli [[anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo]].]]
[[Immagine:Perspettivacattedraledicefalu.JPG|thumbnail|right|300px|Perspettiva della cattedrale di Cefalu]]
[[File:Cefalu07.jpg|thumb|Cefalù nel 2007.]]
[[Immagine:Palazzovescovile.JPG|thumbnail|right|300px|Particolare del portale del palazzo vescovile]]
[[File:Cefalu2.jpg|thumb|Vista dal porticciolo con sullo sfondo l'espansione collinare.]]
[[Immagine:Ingressoseminario.JPG|thumbnail|right|300px|Ingresso del seminario vescovile]]
Tracce di frequentazione del sito risalgono all'epoca [[Preistoria|preistorica]], in particolare in due grotte che si aprono sul lato settentrionale del promontorio su cui sorse la città. A un insediamento pre-ellenicopreellenico si riferisce la cinta muraria di tipo [[megalitico]], datata alla fine del [[V secolo a.C.]], che circonda l'attuale centro storico ed è in gran parte ancora conservata, e il contemporaneo "tempio''Tempio di Diana"'', un santuario costituito da un edificio megalitico, coperto con lastroni di pietra di tipo [[Dolmen|dolmenicodolmen]]ico che ospita una precedente [[cisterna]] più antica ([[IX secolo a.C.]]).
 
Nel [[IV secolo a.C.]] i [[Grecia antica|Greci]] diedero al centro indigeno il nome di ''Κεφαλοίδιον'' (''Kefaloidion''), dal [[lingua greca|greco]] ''kefa'' o ''kefalé'', ovvero "«testa, capo"»; riferito probabilmente al suo promontorio. {{senza fonte|Non è da escludere tuttavia la ripresa fonetica dall'aramaico (lingua cananaica strettamente affine al fenicio) ''kephas'' («pietra, roccia»), dunque sempre in riferimento al promontorio.}}
 
Nel [[307 a.C.]] venne conquistata dai [[Siracusa|Siracusani]]ni e nel [[254 a.C.]] dai [[Roma antica|Romani]], che le diedero in [[Lingua latina|latino]] il nome di ''Cephaloedium''. La città [[Ellenismo|ellenistico]]-romana ebbe una struttura [[urbanistica]] regolare, formata da strade secondarie confluenti sul principale asse viario e chiusa ad anello da una strada che segue il perimetro della cinta muraria.
 
Nel periodo del dominio [[Impero bizantino|bizantino]] l'abitato si trasferì dalla pianura sulla [[Rocca di Cefalù|rocca]] e restano tracce di lavori di [[fortificazione]] di quest'epoca (mura [[merlo (architettura)|merlate]]), oltre a [[chiesa (architettura)|chiese]], [[caserma|caserme]], cisterne per l'acqua e [[forno|forni]]). La vecchia città non venne tuttavia del tutto abbandonata, come prova il recente rinvenimento di un edificio di culto cristiano, con pavimento in mosaico policromo risalente al [[VI secolo]].
 
Nell'[[858]], dopo un lungo [[assedio]], venne conquistata dagli [[Arabi]], che le diedero il nome di ''Gafludi'', e fece parte dell'[[emirato]] di [[Palermo]]. Di questo periodo si hanno tuttavia notizie scarse e frammentarie e mancano anche testimonianze monumentali.
 
Nel [[1063]] fu liberataconquistata dai [[Normanni]] di [[Ruggero I di Sicilia|Ruggero I]] e, nel [[1131]], fugrazie rioccupatoa l'antico[[Ruggero abitatoII sulladi costaSicilia|Ruggero II]], rispettandofu larifondata strutturasulla urbana preesistentecosta: a questo periodo risalgono parecchi dei monumenti cittadini, quali:
*la La chiesa di [[San Giorgio]] e il lavatoio di via [[Vittorio Emanuele]]
* Il [[chiostro]] del [[duomo]] e il "''Palazzo Maria"'' (forsesede ''[[Reggia|domustrecentesca regia]]'dell'allora diPalazzo [[RuggeroComunale) II di Sicilia|Ruggero II]])sito in piazza del Duomo.
*l L'Osterio Magno sul corso RuggieroRuggero sede dei [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]] a Cefalù.
Precisamente al [[1131]] è datata in particolare la [[Duomo di Cefalù|basilica cattedrale]].
 
Tra la metà del [[XIII secolo]] e il [[1451]] passò sotto il dominio di diversi [[Feudalesimo|feudatari]] e da ultimo divenne possedimento del [[vescovo]]Diocesi di [[diocesiCefalù|vescovo di Cefalù|Cefalù]].
 
La storia successiva di Cefalù si può assimilare a quella della Sicilia e del resto dell'[[Italia]]. Nel [[1752]] vi si iniziano a stabilire i consolati stranieri ([[Francia]], [[Danimarca]], [[OlandaPaesi Bassi]], [[Norvegia]] e [[Svezia]]) e la città diventa meta del ''[[Grand Tour]]''. Durante il [[Risorgimento]], vi venne fucilato, il 14 marzo [[1857]], il patriota [[Salvatore Spinuzza]]. Dopo lo sbarco di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] del gennaio [[1861]], la città proclamò la sua adesione al [[Regno d'Italia]] nel gennaio del [[1861]].
 
Oggi è una località marina e una meta [[Turismo|turistica]] per le sue spiagge e le opere d'arte che conserva.
 
=== Simboli ===
==Evoluzione demografica==
Lo stemma della Città di Cefalù è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 12 dicembre 2006.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2006/citta/cefalu.html |titolo= Emblema della Città di Cefalù (Palermo) |sito = Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica |anno= 2006 |accesso= 31 gennaio 2021 }}</ref>
{{Demografia/Cefalù}}
{{citazione|D'azzurro, ai tre cefali d'argento, posti [[in pergola]], le teste convergenti verso il [[Bisante (araldica)|bisante]] d'oro, posto [[in cuore]]. Ornamenti esteriori da Città| D.P.R. 12.12.2006 concessione di stemma e gonfalone}}
 
Lo stemma riporta l'azzurro del mare<ref>{{cita web|url= https://www.comune.cefalu.pa.it/storia/ |titolo= Storia |sito= Comune di Cefalù }}</ref> mentre i [[Mugil cephalus|cefali]] rimandano al nome della città di Cefalù.<ref>{{cita web|url= http://www.cittametropolitana.pa.it/pls/provpa/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=4169|titolo= Lo Stemma della Provincia Regionale di Palermo|accesso= 31 gennaio 2021}}</ref>
== Monumenti ==
 
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.
[[Immagine:Marinadicefalu.JPG|thumbnail|right|300px|Marina di Cefalù]]
[[Immagine:Piccolamarinadicefalu.jpg|thumbnail|right|300px|Piccola marina di Cefalù]]
[[Immagine:Kalura.JPG|thumbnail|right|300px|Kalura]]
Il centro storico di Cefalù, ha un impianto [[medioevo|medievale]] caratterizzato da strade strette, pavimentate con i ciottoli della spiaggia e il calcare della Rocca.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Basilica-Cattedrale===
{{UNESCO
Secondo la leggenda il [[duomo]] ("[[basilica]] [[cattedrale]]") di Cefalù sarebbe sorto in seguito al voto fatto al Santissimo Salvatore da [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]], scampato ad una tempesta e approdato sulle spiagge della cittadina. La vera motivazione sembra piuttosto di natura politico-militare, dato il suo carattere di [[fortezza]].
|tipoBene = patrimonio
 
|nome = Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
Le vicende costruttive furono complesse, con notevoli variazioni rispetto al progetto iniziale, e l’edificio non fu mai completato definitivamente. Un ambulacro ricavato nello spessore del muro e la medesima copertura, costituita da tre [[Tetto|tetti]], di epoca e tecnica costruttiva diversi, testimoniano dei cambiamenti intervenuti nel progetto.
|nomeInglese = Arab-norman Palermo and the cathedral churches of Cefalù and Monreale
 
|nome2 = <!-- (*) nome del bene in lingua italiana -->
====Storia costruttiva====
|nomeInglese2 = <!-- (*) nome del bene in lingua inglese, come indicato sul sito UNESCO -->
Il duomo sorse su un’area già da tempo urbanizzata, al di sopra dei resti di una strada [[Roma antica|romana]] ed un [[mosaico]] [[Arte paleocristiana|paleocristiano]]).
|immagine = Christ Pantocrator - Cathedral of Cefalù - Italy 2015.JPG
 
|anno = 2015
L'edificazione ebbe inizio nel [[1131]] e nel [[1145]] furono realizzati i [[Mosaico|mosaici]] nell’[[abside (architettura)|abside]] e sistemati i [[Sarcofago|sarcofagi]] [[Porfido|porfiretici]] che Ruggero II aveva destinato alla sepoltura sua e della moglie.
|annoEliminazione = <!-- (*) anno di cancellazione del patrimonio -->
 
|anno2 = <!-- (*) anno di riconoscimento -->
Dal [[1172]] si ebbe un progressivo abbandono e nel [[1215]] [[Federico II di Sicilia|Federico II]] trasferì a [[Palermo]] i due sarcofagi reali. Subito dopo, probabilmente, fu intrapresa la definitiva sistemazione della parte esterna e la facciata fu completata nel [[1240]]. La Cattedrale venne consacrata nel [[1267]] dal cardinale Rodolfo, vescovo di Albano. Infine tra le due torri fu inserito nel [[1472]] un portico, opera di [[Ambrogio da Como]].
|tipologia = architettonico
 
|criterio = C (ii) (iv)
====Il mosaico paleocristiano====
|pericolo = no
Le esplorazioni condotte nel duomo hanno portato alla luce un lacerto di [[mosaico]] policromo assegnabile al [[VI secolo]]: un campo centrale di cui si conservano alcune figure (un colombo in atto d’abbeverarsi, resti di almeno altri due volatili, due alberelli e un fiore gigliato), incorniciato da una motivo di ogive e squame nei colori rosso, bianco e nero e, almeno su un lato, da una fila di quadrati in diagonale con rosetta centrale. Il repertorio decorativo trova confronti in [[Sicilia]] (basilica della Pirrera a [[Santa Croce Camerina]]) e, in [[Africa settentrionale]], (edifici di culto di [[El-Djem]], [[Sbeitla]] e [[Cartagine]]).
|link = 1487
 
|link2 = <!-- (*) Codice del bene -->
Il mosaico è da porre in relazione con una struttura muraria e con tre sepolture ed era verosimilmente pertinente ad una basilica bizantina, della quale non è però possibile ricostruire la planimetria a causa della presenza delle sovrastanti strutture del duomo. I materiali rinvenuti nei sondaggi attestano una frequentazione nell’area almeno fino all’[[VIII secolo]], epoca in cui Cefalù divenne sede episcopale.
|linkMappa = <!-- Nome dell'immagine contenente la mappa. Basta il nome dell'immagine con l'estensione, non servono altri parametri -->
 
}}
====Descrizione====
Il centro storico di Cefalù ha un impianto [[medioevo|medievale]] caratterizzato da strade strette, pavimentate con i ciottoli della spiaggia e il calcare della [[Rocca di Cefalù]].
L’edificio è preceduto da un ampio [[sagrato]] a terrazzo, detto “turniali”, che in origine svolgeva la funzione di cimitero. Secondo la tradizione era stato realizzato con terra portata appositamente da [[Gerusalemme]], sia per motivi religiosi, sia per la sua particolare composizione (forse la presenza di composti di [[arsenico]]) che le dava la caratteristica di [[Mummificazione|mummificare]] rapidamente i corpi che vi erano sepolti. Nel 1851 era stato circondato da una recinzione in [[ferro battuto]] dal vescovo Proto. Successivamente venne ampliato e assunse l'attuale dimensione.
 
La facciata è inquadrata da due possenti torri, alleggerite da eleganti bifore e monofore e sormontate da cuspidi piramidali aggiunte nel [[XV secolo|Quattrocento]] e diverse l'una dall'altra: una a pianta quadrata e con [[Merlo (architettura)|merli]] a forma di fiammelle, che simboleggerebbe la [[mitria]] [[Papa|papale]] e il potere della [[Chiesa]], mentre l'altra, a pianta ottagonale e con merli ghibellini, la corona reale e il potere temporale. Il portico [[XV secolo|quattrocentesco]] precede la facciata, con tre archi (due [[Arco ogivale|ogivali]] ed uno [[Arco a tutto sesto|a tutto sesto]]) sorretti da quattro colonne e con [[Volta|volte]] a costoloni. Sotto il portico rimane la “Porta Regum”, impreziosita da un portale marmoreo finemente decorato, e con pitture ai lati.
 
Le [[abside (architettura)|absidi]], in particolare quella centrale, dovevano avere in origine uno slancio ancora maggiore. Le due laterali sono decorate superiormente da archetti incrociati e da mensoloni scolpiti: databili fra il [[1215]] e il [[1223]], raffigurano maschere, teste d’animali e figure umane in posizioni contorte. Più recenti i mensoloni dell'abside centrale, disposti inoltre in modo casuale sia sopra che sotto il cornicione. L'abside centrale aveva in origine tre grandi finestre, che vennero sbarrate per la realizzazione del mosaico absidale, ed una più grande ad arco ogivale. Altre due coppie di finestre circolari sono all’estremità del transetto. Altre merlature si trovano anche su uno dei fianchi.
 
L’interno è "a croce latina", diviso in tre [[Navata|navate]] da due file di colonne antiche riutilizzate: quattordici fusti di [[granito]] rosa e due di [[Marmo cipollino|cipollino]], con [[Base (architettura)|basi]] e i [[Capitello|capitelli]] del [[II secolo]] d.C. Due grandi capitelli figurati reggono l’[[arco trionfale]] e sono probabilmente prodotti di una bottega [[Puglia|pugliese]] e risalgono alla metà del [[XII secolo]].
 
Il [[transetto]] ha un’altezza maggiore rispetto alle navate ed uno slancio ancora maggiore era previsto nel progetto originario.
 
====Il mosaico del presbiterio====
La [[Mosaico|decorazione musiva]], forse prevista per tutto l’interno, fu realizzata solamente nel [[presbiterio]] e ricopre attualmente l’abside e circa la metà delle pareti laterali. Per la sua realizzazione, Ruggero II chiamò maestri [[Arte bizantina|bizantini]], di [[Costantinopoli]], che adottarono ad uno spazio architettonico per loro anomalo, di tradizione nordica, cicli decorativi di matrice orientale.
[[Immagine:Meister von Cefalù 001.jpg|thumbnail|right|300px|Pantocratore di Cefalù]]
La figura dominante è quella del Cristo [[Pantocratore]] che, dall’alto dell’abside, benedice con la destra alzata mentre con la sinistra regge il Vangelo aperto sulle cui pagine si legge, in greco e latino: “Io sono la luce del mondo, chi segue me non vagherà nelle tenebre ma avrà la luce della vita” (Giovanni 8, 12).
 
Al centro, nel registro inferiore, è la Vergine orante elegantemente panneggiata e scortata dai quattro [[Arcangelo|arcangeli]].Nel secondo e terzo registro, ai lati del finestrone centrale, sono figure di [[Apostolo|apostoli]] ed [[Evangelisti|evangelisti]], distribuite secondo un preciso programma [[Teologia|teologico]]. Nelle pareti laterali sono invece figure di [[Profeta|profeti]] e [[Santo|santi]]. Nella decorazione della crociera sono raffigurati quattro [[cherubini]] e quattro [[Serafino|serafini]].
 
Sui due lati si contrappongono figure regali (parete destra, opposta al [[trono]] reale) e figure [[Sacerdozio|sacerdotali]] (parete sinistra, opposta al seggio episcopale. Tutte le figure sono accompagnate da scritte, in [[Lingua greca|greco]] o in [[Lingua latina|latino]], che indicano il nome del personaggio.
 
La decorazione musiva fu realizzata entro il [[1170]], ma nella parte inferiore e sulla metà anteriore delle pareti del [[presbiterio]] venne completata nel [[XVII secolo|Seicento]], al di sopra di precedenti decorazioni pittoriche di cui restano scarse tracce.
 
====Opere conservate====
Della decorazione pittorica rimangono una figura di "''[[Papa Urbano V|Urbano V]]''", della fine del [[XIV secolo]], dipinta su una colonna della navata di sinistra, ed una "''Madonna in trono''" del [[XV secolo]] nel braccio sinistro del transetto.
 
All'interno il duomo ospita alcuni monumenti funerari, tra cui un [[sarcofago]] tardo antico, un altro medievale e il pregevole sepolcro del vescovo Castelli, opera dello scultore Leonardo Pennino ([[XVIII secolo]]).
 
Il [[fonte battesimale]], ricavato da un unico grande blocco di [[calcare a lumachelle]], è decorato da quattro leoncini scolpiti ([[XII secolo]]). Si conserva inoltre un dipinto con "''Madonna''" della bottega di [[Antonello Gagini]] ([[XVI secolo]]).
 
Si conservano ancora due [[Organo (musica)|organi]] dipinti, [[XVIII secolo|settecenteschi]], che chiudono le navate verso il transetto, e una croce lignea dipinta, opera di [[Guglielmo da Pesaro]] (1468 circa)
 
=== Architetture religiose ===
La cappella del Santissimo Sacramento (protesi) conserva la decorazione a [[stucco]] [[Neoclassicismo|neoclassica]], realizzata per tutto l'interno e successivamente asportata altrove. La cappella conserva inoltre un [[altare]] d'[[argento]] del [[XVIII secolo]], opera di artigiani [[Palermo|palermitani]].
 
==== Basilica-Cattedrale ====
Il soffitto della navata centrale presenta una decorazione dipinta con busti, animali fantastici e motivi decorativi, opera di maestranze [[Arabi|arabe]].
{{vedi anche|Duomo di Cefalù}}
[[File:Cefalu Cathedral exterior BW 2012-10-11 12-13-18.jpg|thumb|La cattedrale di Cefalù]]
Secondo la leggenda, il [[duomo]] di Cefalù sarebbe sorto in seguito al voto fatto al Santissimo Salvatore da [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]], scampato ad una tempesta e approdato sulle spiagge della cittadina. La vera motivazione sembra piuttosto di natura politico-militare, dato il suo carattere di [[fortezza]].
 
La posa della prima pietra avvenne il giorno di Pentecoste dell'anno [[1131]] alla presenza di Ugone [[Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela|arcivescovo di Messina]] a cui la ricostituita [[Diocesi di Cefalù]] era suffraganea e nel [[1145]] furono realizzati, da manodopera bizantina, i [[Mosaico|mosaici]] nell'[[abside]] e sistemati i [[Sarcofago|sarcofagi]] in [[porfido]] che Ruggero II aveva destinato alla sepoltura sua e della moglie, poi trafugati da Federico II approfittando dell'assenza temporanea dell'allora vescovo di Cefalù Jocelmo e portati a Palermo dove ancora oggi si trovano.
====Chiostro====
{{sf|Le spoglie di Ruggero II avrebbero dovuto riposare nella navata trasversale della basilica, lo testimoniano le figure in rilievo rappresentanti il leone: simbolo di regalità; la tartaruga: simbolo di eternità; il profeta Elia trasportato in cielo dai capelli dell'angelo; Edipo cieco simboleggiante gli enigmi della vita.}}
Annesso al duomo è un elegante [[chiostro]] con colonne binate sormontate da capitelli figurati, fra i più notevoli esempi di scultura medievale in Sicilia.
 
Dal 3 luglio [[2015]] fa parte del [[Patrimonio dell'umanità]] ([[UNESCO]]) nell'ambito dell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale".
===Altre chiese===
 
====L'Itria Altre chiese ====
* Chiesa di Sant'Agata alla Calura;
[[Immagine:Itria.JPG|300px|thumb|right|Chiesa dell'Itria]]
* Ex [[monastero di Santa Caterina (Cefalù)|chiesa e monastero di Santa Caterina]], quest'ultimo riadattato a sede del municipio;
La chiesa sorge nella piazzetta Crispi, addossata al bastione di capo Marchiafava. In origine si trattava di due chiese contigue, San Giovanni Evangelista e Santa Maria dell'Odigitria, comunemente detta "dell’Itria". La prima, probabilmente di origini [[XVI secolo|cinquecentesche]], apparteneva alla [[confraternita]] dello stesso titolo, citata in atti notarili del [[1509]] e del [[1535]]. La seconda era in origine una cappella, intitolata a San Michele Arcangelo, anch'essa di proprietà della confraternita. In seguito ceduta al vescovo Ottaviano Preconio, che istituì la confraternita di Santa Maria dell’Itria (o di S. Nicola da Tolentino) e la cappella venne presto trasformata in chiesa e oratorio.
* [[Chiesa di San Leonardo (Cefalù)|Chiesa di San Leonardo]], medievale, restaurata nel [[XVI secolo]];
* [[Chiesa della Santissima Trinità (Cefalù)|Chiesa della Santissima Trinità]], quattrocentesca;
* [[Chiesa di San Sebastiano (Cefalù)|Chiesa di San Sebastiano]], cinquecentesca;
* [[Chiesa della Santissima Annunziata (Cefalù)|Chiesa della Santissima Annunziata]], cinquecentesca;
* [[Chiesa del Purgatorio (Cefalù)|Chiesa del Purgatorio]], o ''chiesa di Santo Stefano'';
* [[Chiesa dell'Itria (Cefalù)|Chiesa dell'Itria]], ricavata nel 1961 da due chiese cinquecentesche preesistenti;
* [[Cappella di San Biagio (Cefalù)|Cappella di San Biagio]], formata dall'unione di due chiese cinquecentesche;
* Chiesa di S. Biagio, antico priorato rurale esistente già nel XII sec.;
* [[Chiesa dell'Immacolatella (Cefalù)|Chiesa dell'Immacolatella]], seicentesca;
* [[Chiesa di Santa Maria (Cefalù)|Chiesa di Santa Maria]], seicentesca;
* [[Chiesa di Sant'Oliva (Cefalù)|Chiesa di Sant'Oliva]], settecentesca;
* [[Chiesa di Maria Santissima della Catena (Cefalù)|Chiesa di Maria Santissima della Catena]], o ''chiesa dell'Addoloratella'', settecentesca;
* Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, antico priorato rurale già esistente nel XII sec.;
* [[Oratorio del Santissimo Sacramento (Cefalù)|Oratorio del Santissimo Sacramento]];
* [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Cefalù)|Chiesa del Santissimo Salvatore]], fuori le mura, detta anche ''chiesa del Salvatorello'' o ''chiesa del Salvatore alla Torre'' poiché nelle vicinanze anticamente sorgeva una torre difensiva.
* Chiesa dello Spirito Santo, chiesa parrocchiale dedicata il 25 gennaio 2014;
 
==== Altri edifici religiosi ====
Le due chiese divennero un'unica parrocchia nel [[1961]], con il titolo dell’Itria e di San Giovanni e i due edifici vennero unificati, aprendo delle arcate sulla parete in comune e creando all'esterno con un unico, anonimo prospetto.
* [[Palazzo Vescovile (Cefalù)|Palazzo vescovile]]
* [[Seminario vescovile di Cefalù|Seminario vescovile]]
* [[Convento di San Nicola di Bari]]
 
====Sant'Oliva= Architetture civili ===
[[File:Monte di pieta di Cefalu.jpg|thumb|Monte di Pieta]]
Si trova sul lato sud di via Candeloro (in origine un torrente), alle spalle dei Seminario Vescovile. Fu edificata nel [[1787]] ed è sede della devozione del "settenario".
* [[Osterio Magno]]
* [[Palazzo Atenasio Martino dei baroni di Rocca e Valdina]]
* [[Palazzo Legambi]]
* [[Palazzo Maria]]
* [[Palazzo Pirajno]]
* [[Palazzo Villelmi de Fallesia]]
 
=== Altro ===
La semplice facciata, affiancata da due piccoli [[Campanile|campanili]], presenta un portale in [[Tufo (roccia)|tufo]] con [[arco a tutto sesto]], sormontato da una finestrella ad arco ribassato e con coronamento a timpano. Lo scalino di ingresso reca la data di edificazione della chiesa. L'interno è a [[navata]] unica.
==== Monte di Pietà ====
Fondato sulla via Mandralisca nel [[1703]] dal vescovo [[Matteo Muscella]]. Presenta un prospetto in pietra grigia, con portale barocco in pietra lumachella. Al secondo piano sono ancora conservati gli arredi settecenteschi e una [[cassaforte]] che serviva alla custodia degli oggetti più preziosi depositati.
 
====San SebastianoLavatoio medievale ====
[[File:Cefalulavatoio1.jpg|thumb|Dettaglio dell'antico lavatoio]]
In via Vittorio Emanuele si trova il lavatoio pubblico conosciuto come ''Lavatoio medioevale'', presso il tardo-[[Rinascimento|rinascimentale]] palazzo Martino. Nel [[1514]] fu demolito e ricostruito in posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine e il fiume che scorreva a cielo aperto venne coperto nel [[XVII secolo]]. Nell'estate del 1991 sono stati ultimati i lavori di restauro.
Il lavatoio si presenta con una scalinata in pietra calcarea a [[lumachella]] che conduce ad una pavimentazione levigata dal tempo e ad una serie di vasche che si colmano con le acque che scorrono da ventidue bocche di ghisa (di cui quindici teste leonine) disposte lungo le pareti sovrastate da basse volte. Attraverso un piccolo antro, l'acqua raggiunge il mare. Nelle vasche sono evidenti gli appoggi che servivano per strofinare i panni.
 
==== Teatro comunale ====
[[Immagine:Sansebastianocefalu2.JPG|300px|thumb|right|Particolare superiore della facciata della chiesa di San Sebastiano]]
Sito in via Spinuzza, di proprietà dei baroni di Bordonaro, ha avuto una storia travagliata: chiuso e riaperto parecchie volte, fu addirittura adibito a [[lazzaretto]] in occasione di un'epidemia di peste. Dagli [[Anni 1920|anni venti]] fu utilizzato anche come [[Cinema#I cinematografi|cinema]]. Fu abbandonato negli [[Anni 1980|anni ottanta]] e passò in proprietà del Comune che ne iniziò i restauri recentemente ultimati.
Prospetta su piazza Marina e risale forse al [[1523]], data che si leggeva sull'antica facciata. Dipende attualmente dal "[[collegio]] di Santa Maria", istituito ([[1743]]-[[1770]]) dal vescovo Gioacchino Castelli nell'adiacente '''convento di Santa Maria di Monte Carmelo'''. Il convento era stato fondato nel [[1578]] ad opera di frate Alberto da Monaco e fu successivamente ingrandito da Matteo Orlando, vescovo di Cefalù ([[1674]] -[[1694]]).
È ora intitolato al Maestro Salvatore Cicero, musicista e 1° violino dell'[[Orchestra Sinfonica Siciliana]].
 
La sala ha tre ordini di palchi. Conserva una decorazione pittorica del [[1885]] di Rosario Spagnolo (tela del soffitto, fondali e sipario).
La chiesa ha navata unica, con due nicchie affrescate per lato sulle pareti laterali. Sull'altare maggiore si conserva un [[tabernacolo]] dorato tardo-[[XVII secolo|seicentesco]].
 
====Sant'Andrea== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Sorge in fondo a via Porto Salvo, quasi in asse con Porta Pescara o Porta di Mare. La chiesa apparteneva al convento dei frati Minori Osservanti, fondato nel [[1560]] presso la precedente chiesa di Santa Maria di Porto Salvo. Il convento è oggi scomparso e la chiesa è sconsacrata e utilizzata come sede dell'"Associazione dei marinai d'Italia": ne restano visibili solo due portali architravati. Da qui proviene forse una statua marmorea di "''Madonna con il Bambino''", oggi nel Palazzo vescovile.
{{Demografia/Cefalù}}
 
====San Leonardo=Tradizioni e folclore ===
==== Festeggiamenti del Santissimo Salvatore ====
[[Immagine:Sansebastiano.JPG|300px|thumb|right|Dettaglio della Chiesa di San Leonardo]]
{{vedi anche|Festa del Santissimo Salvatore della Trasfigurazione}}
Si trova sul lato sud di via Porto Salvo. Originariamente dedicata a San Giorgio, viene citata in documenti del [[1159]] e del [[1252]] ed è attribuita (Fazello, Carandino, Passafiume, Auria) ad una fondazione di [Ruggero II di Sicilia|Ruggero II] precedente a quella del duomo. Venne restaurata nel [[1558]] e sembra aver quindi ricevuto la titolatura attuale. Nel [[1648]] fu annessa alla "Casa delle orfanelle riparate" dal vescovo Marco Antonio Gussio e nel [[1875]] fu nuovamente restaurata dal vescovo Ruggero Biundo.
[[File:Festa del Santissimo Salvatore della Trasfigurazione.JPG|thumb|Statua del SS. Salvatore il 6 agosto, durante la processione a lui dedicata.]]
Dal 2 al 6 agosto si svolge la festa del SS. Salvatore, titolare della Basilica Cattedrale e protettore della città.
Nonostante sia l'Immacolata la patrona di Cefalù, il SS. Salvatore è stato sempre festeggiato come patrono della cittadina normanna.
 
==== Antinna a mari ====
Restano tracce dell'originario portale centrale, attualmente tamponato, con [[arco a sesto acuto]] in conci di pietra e colonnine binate con capitelli a motivi floreali, poggianti su palmette che richiamano simili decorazioni del duomo. L'interno a [[navata]] unica, presenta sul fondo un coro con due tribune sovrapposte:, quella superiore affacciata sulla navata con un profondo arcone. La parte inferiore dell'arcone è chiusa da un muro sul quale si aprono tre arcate della tribuna inferiore, più grande quella centrale: le arcate sono decorate da cornici in stucco e danno accesso a [[Cantoria|cantorie]] [[XVIII secolo|settecentesche]] in legno scolpito, sporgenti sulla navata.
{{vedi anche|Antinna a mari}}
Il pomeriggio dell'ultima giornata dei festeggiamenti del ''SS. Salvatore'', si svolge una gara chiamata ''Antinna a mari'' o '''Ntinna a mari''. La gara vede giovani ed anziani pescatori protesi alla conquista di una bandierina colorata attaccata alla punta di un lunghissimo tronco, reso scivoloso da grasso e sapone, che viene sistemato orizzontalmente al mare e saldamente fissato alla banchina.
 
====Immacolatella '''A vecchia strina'' ====
Secondo il [[folklore]] cittadino, la ''vecchia strina'' è una figura di vecchia benefica che la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio porta doni ai bambini buoni e carbone e cenere per quelli cattivi, come in altre città [[sicilia]]ne fanno i ''morti''. Nei giorni precedenti ai bambini si raccomanda di non fare troppo rumore perché la ''vecchia strina r'u casteddu si 'nna adduna'': la sua dimora è infatti immaginata sulla [[Rocca di Cefalù|rocca]]. La sera della vigilia i ragazzi più grandi girano per le strade suonando i ''rinali'' (latte e vasi rotti), mentre ai bambini che vanno a dormire si raccomanda di tenere gli occhi chiusi, se non vogliono che la vecchia venga ''c'u spitu infucatu'' a bruciare loro gli occhi.
 
==== L'ottava del ''Corpus Domini'' ====
[[Immagine:Immacolatella.JPG|300px|thumb|right|Dettaglio della Chiesa dell'Immacolatella]]
L'Ottava del ''Corpus Domini'' corrisponde agli otto giorni del mese di giugno, da un [[giovedì]] al successivo [[giovedì]], nei quali si celebrava la festa del ''[[Corpus Domini]]'', con le processioni degli aderenti alle varie corporazioni che portavano i grandi stendardi custoditi all'interno della [[Duomo di Cefalù|Cattedrale]].
[[Immagine:Immacolatella2.JPG|300px|thumb|right|Dettaglio della Chiesa dell'Immacolatella]]
 
Le corporazioni riconosciute dalla città, che si alternavano nei giorni di festa erano:
Sul lato nord di via Mandralisca, di fronte al palazzo Piraino, venne edificata nel [[1661]] dal sacerdote Matteo Piscitello e dedicata all'[[Immacolata]], dichiarata patrona della città nel [[1655]]. Ospitava la congregazione del Santissimo Salvatore, che aveva il compito di assistere i moribondi. La chiesa è stata restaurata nel [[1986]].
* ''i mastri nichi'': i giovani "mastri" delle varie categorie artigiane;
* ''i ucciera'': ossia i macellai;
* ''i piscatura'': i pescatori, un tempo considerato la forza economica della città;
* ''i viddani'': i contadini, ai quali era affidata l'organizzazione dei carri allegorici ispirati alla vita dei campi e ai prodotti della terra, le primizie;
* ''i marinara di viliera'': i marinai di velieri, che nonostante provenissero per la maggior parte dal ceto dei pescatori si distinguevano per la loro esperienza di navigazione;
* ''i parrini'': i sacerdoti, che avevano un particolare riguardo sociale, oltre – s'intende – un certo rilievo economico;
* ''i galantuomini'': un ceto aristocratico che in Sicilia, come pure a Cefalù, assolveva un ruolo di primo piano;
* ''i mastri ranni'': letteralmente ''i maestri grandi'', ossia la maestranza per eccellenza, che si esprimeva perlopiù nel settore edile ed artigianale, specificatamente, nel settore dell'ebanisteria.
In occasione dell'ottava, ed esattamente la domenica si faceva la ''frottola'', termine con cui si intendeva non una poesia suscettibile d'essere musicata, ma la sfilata di carri allegorici lungo le vie del paese, con in testa un tamburo rullante costantemente. I carri rappresentano con i fiori, il Santissimo Sacramento e la vita contadina. Subito dopo il suonatore di tamburo (''tamburaro'') vi sono ''frotte'' di bambini che portano i ''[[Buccellato|cucciddati]]'', pani a forma di ciambella realizzati con la farina del primo frumento dell'anno, che vengono appesi su dei bastoni, e i bambini gridano l'espressione augurale: ''Viva u pani''. Anticamente, quando ogni strada aveva il nome di un santo, la ''frottola'' si fermava e venivano recitate delle nenie inneggianti alle virtù dei cristiani.
 
== Cultura ==
La semplice facciata ha un portale cuspidato, sormontato da un piccola finestra circolare, e cantonali a freccia terminanti con una palla in pietra. L'interno è ad una sola navata e sopra l'altare si conserva in una nicchia una statua della Vergine con decorazioni in argento.
=== Musei ===
{{vedi anche|Museo Mandralisca di Cefalù}}
[[File:Antonello da Messina 080.jpg|thumb|[[Ritratto d'ignoto marinaio]] di [[Antonello da Messina]] esposto al [[Museo Mandralisca]]]]
Il Mandralisca è un museo che si trova nell'omonima via. Il museo, oltre a conservare dipinti quattrocenteschi e altri reperti archeologici, conserva l'opera che ha contribuito a rendere famosa la città: il celeberrimo ''[[Ritratto d'ignoto marinaio]]'', il dipinto di [[Antonello da Messina]].
Oltre a questi, vi si possono trovare una vasta collezione di monete antiche e un'importante collezione [[Malacologia|malacologica]].
 
=== Libri e film su Cefalù ===
====Oratorio del Santissimo Sacramento====
==== Libri ====
[[Immagine:Oratoriodelsantissimosacramento.JPG|300px|thumb|right|Oratorio del santissimo sacramento]]
* ''Il mare colore del vino'' di [[Leonardo Sciascia]] ([[1973]]), racconto ''Apocrifi sul caso Crowley''
L'[[oratorio]] si trova in via Passafiume e venne edificato nel [[1688]] come sede della "confraternita del Santissimo" (o "confraternita dei Bianchi", in contrapposizione a quella "dei Neri" della chiesa del Purgatorio).
* ''[[Vincenzo Consolo#Il sorriso dell'ignoto marinaio|Il sorriso dell'ignoto marinaio]]'' di [[Vincenzo Consolo]] ([[1976]])
*''Ritratto di ignoto in un interno di famiglia'' di Laura Frezza ([[1992]])
* ''Nottetempo, casa per casa'' di [[Vincenzo Consolo]] ([[1992]])
* ''Il paese di dentro: Tessere di un piccolo mosaico cefaludese'' di [[Angelo Culotta]] ([[2001]])
* ''Le confraternite di Cefalù e i loro inediti argenti'' di [[Sandro Varzi]] ([[2006]])
* ''L'isola senza ponte'' di [[Matteo Collura]] ([[2007]])
* ''Storia vera e terribile tra Sicilia a America'' di [[Enrico Deaglio]] ([[2015]])
* ''Ogni donna è una stella <small>Jane Wolf & Aleister Crowley a Cefalù</small>'' di [[Alessandro Dell'Aira]] ([[2016]])
* ''Sfidando l'Ignoto <small>Antonello e l'enigma di Cefalù</small>'' di Salvatore e Sandro Varzi, Alessandro Dell'Aira ([[2017]])
 
==== Film e documentari ====
Nel basamento è stato [[Reimpiego|reimpiegato]] un blocco in calcare con l'[[iscrizione funeraria]] in [[Lingua greca|greco]] a "Sosis il ghiottone", proveniente dalla [[necropoli]] ellenistica.
* ''[[Vacanze d'amore (film 1955)|Vacanze d'amore]]'' di [[Jean-Paul Le Chanois]] ([[1953]])
* ''[[Comizi d'amore]]'' di [[Pier Paolo Pasolini]] ([[1965]])
* ''[[A ciascuno il suo (film)|A ciascuno il suo]]'' di [[Elio Petri]] ([[1967]])
* ''[[La schiava io ce l'ho e tu no]]'' di [[Giorgio Capitani]] ([[1972]])
* ''[[L'insegnante]]'' di [[Nando Cicero]] ([[1975]])
* ''[[Ondata di piacere]]'' di [[Ruggero Deodato]] ([[1975]])
* ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'' di [[Giuseppe Tornatore]] ([[1989]])
* ''[[Mario e il mago (film)|Mario e il mago]]'' di [[Klaus Maria Brandauer]] ([[1994]])
* ''[[Il regista di matrimoni]]'' di [[Marco Bellocchio]] ([[2005]])
* ''[[Tutti i santi giorni]]'' di [[Paolo Virzì]] ([[2012]]
* ''[[Indiana Jones 5]]'' ([[2021]])
* ''[[The White Lotus 2]]'' di [[Mike White (cineasta)|Mike White]] ([[2022]])
 
== Geografia antropica ==
La facciata, preceduta da una breve scala, presenta due portali gemelli scolpiti, sormontati da un occhio circolare, e termina superiormente con un cornicione molto sporgente. Al di sopra un [[Frontone|timpano]] mistilineo, dove si aprono tre finestre arcuate, quella centrale con [[Campana (strumento musicale)|campana]].
[[File:Gibilmanna6.JPG|thumb|Il [[Santuario di Gibilmanna]] nell'omonima [[Gibilmanna|contrada]] di Cefalù]]
=== Località e frazioni ===
* Capo
* Cocuzzola
* [[Gibilmanna]]
* Kalura
* Mazzaforno
* Ogliastrillo
* Pisciotto
* [[Sant'Ambrogio (Cefalù)|Sant'Ambrogio]]
* Settefrati
 
== Economia ==
====Cappella di San Biagio====
Presso il Lavatoio Medievale, sul lato nord di via XXV Novembre, risulta dall'unione delle due piccole chiese dedicate a San Crispino (fondata nel [[1580]]) e a San Biagio (del [[1502]], in seguito al trasferimento della dedica di una precedente chiesa extraurbana), entrambe di proprietà della famiglia Martino. Secondo il Bianca, nel [[1660]] la chiesa avrebbe accolto delle reliquie del santo portate da Roma.
 
=== Turismo ===
La chiesa ha semplice facciata a capanna, con portale timpanato, sormontato da un'ampia finestra arcuata. Il campanile, poco più alto della facciata, presenta una finestra semicircolare alla sommità. Su uno dei fianchi sono presenti altre due finestre semicircolari. L'interno, a pianta quadrata e decorato da modanature in [[stucco]], ha un ingresso delimitato da due colonne che sorreggono un arcata, mentre un ambiente sul fondo, di modeste dimensioni, ospita l'altare.
La cittadina fa parte dell'associazione [[I borghi più belli d'Italia]]<ref>{{Cita web|url=https://borghipiubelliditalia.it/borgo/cefalu/|titolo=Cefalù|sito=I Borghi più Belli d'Italia|data=2017-01-24|lingua=it-IT|accesso=2023-06-09}}</ref> e della rete dei comuni solidali.<ref>{{Cita web|url=https://comunisolidali.org/comuni-aderenti/|titolo=Comuni Aderenti|sito=Rete Comunità Solidali|lingua=it-IT|accesso=2023-06-09|dataarchivio=15 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210515114521/https://comunisolidali.org/comuni-aderenti/|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
====Santo Stefano o chiesa del Purgatorio====
=== Strade ===
[[Immagine:Chiesadelpurgatorio.JPG|300px|thumb|right|Chiesa del purgatorio]]
Cefalù è servita dall'[[Autostrada A20 (Italia)|autostrada A20]] attraverso lo svincolo omonimo che la collega con [[Palermo]] e con [[Messina]]. Il centro abitato è attraversato dalla [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|SS 113 Settentrionale Sicula]], che la collega alla frazione [[Sant'Ambrogio (Cefalù)|Sant'Ambrogio]]. Ad Ovest, subito dopo i confini comunali, vi è lo svincolo della [[Autostrada A19 (Italia)|autostrada A19]] di [[Buonfornello]] che la collega con [[Catania]].
La chiesa prospetta su una piazzetta aperta su corso Ruggero. L'isolato era in precedenza occupato da diverse costruzioni, tra le quali una precedente chiesa di Santo Stefano e la cappella di Santa Margherita, fondata nel [[1466]] dalla famiglia Giaconia e abolita agli inizi del [[XVII secolo|Seicento]].
 
La strada provinciale 54 bis collega Cefalù con [[Isnello]]; da questa si diparte la SP15 che giunge al [[Santuario di Gibilmanna]]. La SP136, che si snoda integralmente all'interno dei confini comunali, è collegata alla strada intercomunale Cefalù-[[Gratteri]].
La chiesa di Santo Stefano, inizialmente affidata alla omonima confraternita, era passata nel [[1601]] a quella "delli Nigri" (o "delle Anime purganti", fondata nel [[1596]] come continuazione della precedente confraternita "della morte"). La confraternita acquistò gli immobili adiacenti alla propria chiesa ed edificò la nuova chiesa del Purgatorio, la cui facciata venne terminata nel [[1668]]. Nel [[1868]] la pavimentazione della piazza esterna venne ribassata. Del [[1895]] è la sede anche della "congregazione della Vergine", appena istituita. Nel [[1927]] si svolse un restauro: furono fatti gli intonaci del prospetto esterno, messi in simmetria i muri della base e sistemata la finestra del prospetto.
La facciata è preceduta da una scenografica scalinata a doppia rampa e presenta un portale barocco. In origine aveva due torri: quella di destra, incompleta, è in parte nascosta da un edificio successivo, mentre quella di sinistra, culminante in una cuspide, svolge le funzioni di [[campanile]]. L'interno della chiesa è suddiviso in tre [[Navata|navate]] distinte da colonne con fusti monolitici.
Vi si trovano la cappella del Crocifisso e quella di San Pietro Apostolo, fondata nel [[1614]], che ospita una statua dell'Addolorata di cui aveva cura la "nazione dei macellai".
 
=== Ferrovie ===
Sopra l'altare maggiore si trova un grande dipinto del [[1813]] ("''Cristo che impartisce l'eucaristia alle anime in pena''"). Nel [[1867]] vi fu traslata la sepoltura del barone Enrico Piraino di Mandralisca, con un [[sarcofago]] in marmo, opera di Emanuele Labiso.
La [[stazione di Cefalù]] è servita dalle relazioni che percorrono la [[ferrovia Palermo-Messina]].
 
====Santissima Trinità=Porti ===
{{vedi anche|Porto di Cefalù}}
Si trova alle pendici della Rocca ed apparteneva in origine alla omonima confraternita, la cui esistenza è attestata già nel [[1430]]. La chiesa venne ricostruita nel [[XVI secolo]], secondo una tradizione non documentata con la collaborazione di [[Jacopo Del Duca]]. Era annessa al successivo convento di San Domenico; attualmente è oggetto di restauro.
Il porto turistico di Cefalù è situato a est del centro abitato, in contrada Presidiana. È costituito da un molo foraneo a tre bracci lungo circa 580 metri al cui interno si trova un pontile in cemento armato di circa 250 metri, con tre pennelli laterali. Il promontorio della Calura con la sua torre chiude lo specchio d'acqua portuale a Levante. Il fondo marino è sabbioso con fondali in banchina da 0,20 a 3,50 m<ref>{{Cita web|chttp://www.pagineazzurre.com/italian/porto/id_sic025-d/info_cefalu-levante-porto-nuovo-presidiana.htm|titolo=CEFALU' LEVANTE - PORTO NUOVO (PRESIDIANA)|accesso=30 aprile 2011}}</ref>. L'approdo ospita, oltre una modesta flotta di pescherecci e di imbarcazioni da diporto, anche un servizio stagionale di vettori per le isole Eolie<ref>{{Cita web|1=http://www.usticalines.it/destinazioniveloci.php|titolo=usticalines - destinazioni|accesso=30 aprile 2011|dataarchivio=14 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110714040548/http://www.usticalines.it/destinazioniveloci.php|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
La facciata, intonacata, presenta un portale decorato con motivi floreali, festoni e testine di angeli.
Elenco dei sindaci dal 1989:<ref>[https://amministratori.interno.gov.it/index.php?page=StoriaEnteC Storia amministrativa del comune di Cefalù (PA).]</ref>
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|21 marzo [[1989]]|23 ottobre [[1989]]|Giuseppe Riggio|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec|20 dicembre [[1989]]|12 settembre [[1992]]|Giuseppe Guercio|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec|19 aprile [[1993]]|7 giugno [[1993]]|Antonino Pianelli||''Commissario''|
}}
{{ComuniAmminPrec|7 giugno [[1993]]|15 dicembre [[1997]]|Alfredo La Grua|[[Lista civica]]|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec|15 dicembre [[1997]]|15 maggio [[2007]]|[[Simona Vicari]]|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]|Sindaco|<ref>Rieletta il 10 giugno 2002.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|15 maggio [[2007]]|8 maggio [[2012]]|Giuseppe Guercio|[[Lista civica]] (centro-sinistra)|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec|8 maggio [[2012]]|14 giugno [[2022]]|Rosario Lapunzina|[[Lista civica]] (centro-sinistra)|Sindaco|<ref>Rieletto l'11 giugno 2017.</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno [[2022]]|''in carica''|Daniele Tumminello|[[Lista civica]] (centro-sinistra)|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
L'interno è a tre navate, separate da file di colonne sormontate da archi a [[serliana]], che sono stati attribuiti al progetto di Del Duca (Lanza Tomasi), mal realizzato. Le navate terminano in un [[abside (architettura)|abside]] centrale fiancheggiata da altre due più piccole
Nel comune ha sede la [[Real Cefalù|polisportiva Real Cefalù ASD Pegaso]], società di calcio a 5 nata nel 2011 che milita nel Campionato di [[Serie B (calcio a 5)|Serie B di Calcio a 5]].
 
La società di pallacanestro Zannella basket Cefalù che milita in serie D. [[Basket Cefalù|L'Associazione Sportiva Basket Cefalù]] è stata attiva fino al 2017. L'A.S.D. Polisportiva Sporting Club Kepha 2.0 è la principale società di pallavolo.
====Santissima Annunziata====
[[Immagine:Porta2.JPG|300px|thumb|right|Chiesa dell'annunziata]]
È ubicata lungo il corso Ruggero, di fronte al palazzo dell'ex Municipio. Costruita presumibilmente intorno al [[1511]], fu danneggiata nel [[1964]] per il crollo dell'edificio adiacente.
 
La Cephaledium Calcio è stata la società principale di calcio a 11 della città fino allo scioglimento della prima squadra. Adesso è attiva solo a livello giovanile, e contende il titolo cittadino di miglior settore giovanile locale con lo Sporting Cefalù, anch’esso attivo solo a livello giovanile, affiliato al [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa Calcio]]. Una società sportiva che esercita attività a livello dilettantistico è la Real Sports Cefalù, che è tra l’altro una polisportiva.
Sulla facciata presenta un grande rosone, che sormonta il portale scolpito con un rilievo dell'"''Annunciazione''", Il portale è stato smontato e rimontato più in basso nella seconda metà del [[XIX secolo]] in seguito all'abbassamento del piano stradale, che ha comportato anche la creazione di due scale interne. Il [[campanile]] non molto alto, fiancheggia la facciata e presenta una [[bifora]].
 
== Galleria d'immagini ==
L'interno è a pianta rettangolare allungata e a navata unica, con abside sul fondo. Al di sotto della chiesa è un'ampia cripta destinata in passato alle sepolture: secondo la tradizione vi sarebbe stato sepolto Jacopo Del Duca e fino alla metà del [[XX secolo]] vi erano conservati i corpi mummificati dei membri di alcune famiglie nobili locali.
<gallery mode="packed" heights="150">
Nella chiesa era venerato anche [[san Rocco]], nominato patrono della città nel [[1530]] e vi era custodita inoltre una statua lignea dell'"''Addolorata''" (oggi nella chiesa di San Francesco) che tradizionalmente viene portata in processione il venerdì santo.
File:Cefalu Dom.jpg|Duomo visto dall'alto
File:Cefalu.jpg|Panorama dalla spiaggia
File:Cefalu paese.jpg|Il Duomo visto dalla spiaggia
File:Cefalu-Cattedrale-bjs2007-03.jpg|Particolare del Duomo
File:Cefalu-Osterio-Magno-bjs2007-03.jpg|Particolare dell'Osterio Magno
File:Cefalù case e scogli.JPG|Case e scogli di Cefalù, quartiere della giudecca
File:Cefalu Fishers Harbour BW 2012-10-11 12-38-32.jpg|Vista dal molo del porticciolo di Cefalù
File:Cefalù case sul mare.jpg|Case sul mare, quartiere della giudecca
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== Note ==
====Santissima Maria della Catena o dell'Addoloratella====
<references/>
[[Immagine:Chpas.JPG|300px|thumb|right|Chiesa dell'Addoloratella]]
[[Immagine:Mariacatena.JPG|300px|thumb|right|Chiesa dell'Addoloratella]]
 
== Bibliografia ==
La chiesa sorge in piazza Garibaldi, dove venne fucilato il patriota [[Salvatore Spinuzza]], nei pressi della Porta Reale (demolita nel [[1787]]). A causa della sua posizione presso l'ingresso principale della città, i vescovi di Cefalù vi indossano i paramenti sacri prima del corteo del loro solenne ingresso nella diocesi.
* {{cita libro|G.|Misuraca|Cefalù nella Storia|1962-1980|Ed. Misuraca|Roma}}
* {{cita libro|G.|Agnello di Ramata|Cefalù|1962|Ed. Flaccovio|Palermo}}
* {{cita libro|A.|Tullio|Cefalù Antica|1984 |Lions Cefalù|Cefalù}}
* {{cita libro|A.|Tullio|Censimento dei beni culturali di Cefalù|1988-1989|Lions Cefalù|Cefalù}}
* {{cita libro|D.|Portera|Cefalù: La città di Ruggero|1982|Ed. Misuraca|Cefalù}}
* {{cita libro|D.|Portera|Cefalù - Momenti storici|1988|Ed. La Bottega di Hefesto|Palermo}}
* {{cita libro|D.|Portera|Gibilmanna - Monte della Fede|1979|Ed. Misuraca|Cefalù}}
* {{cita libro|N.|Marino|Altre note di storia cefaludese|1995|Kefagrafica Lo Giudice|Palermo}}
* {{cita libro|N.|Marino|Compendio di note, appunti, indicazioni e documenti sulla storia di Cefalù|2005|MP Grafica (cd-rom realizzato col patrocinio di Fondazione Culturale Mandralisca, Archeoclub d'Italia - Sede di Cefalù, Città di Cefalù)|Cefalù}}
 
== Voci correlate ==
La chiesa venne compiuta nel [[1780]] ad opera della famiglia Legambi, a cui si sostituì in seguito nel patrocinio la famiglia D'Anna. Nel [[1790]] Pietro Legambi vi fondò il "collegino dell'Addolorata", che doveva proseguire l'opera della "comunità della Santa Vergine Addolorata", fondata prima del 1642 presso la chiesa di Santa Maria di Gesù al Borgo). Nel [[1902]] vi venne istituito un altare con una statua dedicato a santa Maria della Catena, in ricordo di un miracolo avvenuto a Palermo alla fine del XIV secolo
* [[Antinna a mari]]
* [[Gibilmanna]]
* [[Il sorriso dell'ignoto marinaio]]
* [[Linciaggio di Tallulah]]
* [[Museo Mandralisca di Cefalù]]
* [[Parco delle Madonie]]
* [[Porto di Cefalù]]
* [[Ritratto d'ignoto marinaio]]
* [[Tempio di Diana (Cefalù)]]
* [[Via dei frati]]
 
== Altri progetti ==
La facciata in tufo giallo presenta una loggia di ingresso con ampio arco a tutto sesto sorretto da coppie di pilastri con capitelli ionici, ai cui lati sono nicchie con statue. Al di sopra della loggia un'altra nicchia fiancheggiata da due finestre ospita una statua della Madonna. Il portale di accesso, all'interno della loggia, è sopraelevato di alcuni gradini.
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Sul campanile, che ingloba nella base resti delle mura megalitiche, furono collocati nel 1881 due orologi, per i quali fu necessario rialzare di un piano la torretta terminale e per la cui suoneria si riutilizzarono due delle tre campane del convento di Santa Caterina.
* Pagina Facebook ufficiale [https://www.facebook.com/realsportscefalu/ Polisportiva REAL Sport Cefalù]{{Collegamenti esterni}}
 
L'interno è ad una sola navata, illuminata dalle finestre della facciata e del fianco meridionale.
 
====Monastero e chiesa di Santa Caterina====
Il monastero femminile [[ordine benedettino|benedettino]] occupa un'area di 2.500 mq di fronte al duomo. Dell'originaria costruzione del [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]] restano il portale dell'ingresso principale, ad arco acuto in conci di pietra squadrata, un prospetto di una piccola finestra squadrata e i resti di quella che poteva essere una bifora. Il monastero accoglieva monache dalla famiglie nobili della città e nel [[XVIII secolo|Settecento]] venne modificato in modo da assumere le caratteristiche dei palazzi nobiliari del tempo. Con l'abolizione degli ordini religiosi nel [[1866]] divenne proprietà statale e fu adibito a distretto militare: per le nuove esigenze vi fu innalzata una torre quadrangolare addossata al muro di cinta. Dagli [[Anni 1950|anni Cinquanta]] vi ha sede il "Palazzo di Città".
 
Il [[chiostro]] di pianta rettangolare era di raccordo a tutti gli ambienti del complesso monastico (chiesa, ambienti per la vita comunitaria, officine, cellerie). La chiesa, attualmente sconsacrata ed utilizzata per mostre e convegni, presenta una pianta ottagonale, con un abside forse attribuibile all'architetto Giovanni Biagio Amico (1684-1754). Resta ben poco del decoro barocco e neoclassico.
 
====Chiesa di Santa Maria====
[[Immagine:Chsantamaria.JPG|300px|thumb|right|Chiesa Santa Maria]]
Edificio che si trova in via Umberto I, lachiesa fu costruita nel 1686, per volere di Monsignor Pietro Cimino, decano della cattedrale e menbro del tribunale dell'inquisizione.
là dove sorge ora la chiesa, un tempo vi era una cappella dedicata a san Vito. È una chiesa ad unica navata, con tetto in legno a capriate. All'interno, inoltre, possiamo ammirare quattro nicche contenenti ogniuna delle statue. La chiesa ha una facciata ad intonaco liscio, decorata in modo molto semplice. È stata restaurata recentemente, ma soltanto all'esterno. Internamente vi erano degli affreschi che andarono perduti.
 
===Altri edifici===
 
====Palazzo vescovile e seminario====
L'attuale impianto del Palazzo Vescovile si deve al vescovo [[Francesco Gonzaga]] alla fine del [[XVIII secolo|Cinquecento]] e l'edificio fu completato dal vescovo Francesco Vanni, alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]], dandogli forma di palazzo signorile secondo il gusto e lo stile del tempo. Il suo stemma con la data 1793 campeggia sopra il portale d’ingresso. Sul cortile prospettano le tre facciate interne del palazzo, ritmate dai balconi con cornici in tufo, con coronamento alternativamente a timpano e arcuato. Il lato in cui si apre il portale d’ingresso è dato da un corpo basso con copertura a terrazza, che permette la comunicazione con il contiguo seminario. Recentemente l’aggiunta di un piano ha appesantito il complesso.
 
Il [[seminario]] venne fondato presso il palazzo vescovile dallo stesso vescovo Francesco Gonzaga nel [[1590]]. Presenta una facciata suddivisa in tre settori di ampiezza irregolare. Il settore di destra, più ampio è ripartito da larghe lesene coronate da mensole sporgenti e ha al centro un balcone al [[piano nobile]], con cornice e timpano in [[tufo (roccia)|tufo]]; al di sotto si aprono un portale e due finestre, prive di decorazioni. Gli altri due settori sono ripartiti da lesene, più strette, limitate alla parte superiore e presentano balconi maggiormente articolati, con timpano ad arco spezzato e cornici marcate, in pietra lumachella; l’ultimo piano, ha una breve loggetta e una cornice aggettante.
 
====Monte di Pietà====
[[Immagine:Montedipieta.JPG|300px|thumb|right|Monte di Pieta, Via Mandralisca]]
Venne fondato sulla Via Mandralisca nel [[1703]] dal vescovo Matteo Mascella. Presenta un prospetto in pietra grigia, con portale barocco in pietra lumachella. Al secondo piano sono ancora conservati gli arredi settecenteschi e una [[cassaforte]] che serviva alla custodia degli oggetti più preziosi depositati.
 
====Palazzo Atenasio Martino====
Sito nella piazza del Duomo, risale al [[XV secolo]], ad opera della famiglia Burragato. Fu ampliato nel [[XVI secolo|Cinquecento]], inglobando alcuni edifici contigui, ad opera della famiglia Ruffino. Verso la fine del [[XVIII secolo|Settecento]] passò in proprietà ai baroni di Rocca e Valdina.
 
In origine il palazzo, limitato al piano nobile, si articolava attorno ad una corte quadrata con pozzo, che presentava un'imponente scalone di accesso in pietra lumachella. Nell’androne del cortile recentemente sono stati riportati alla luce degli affreschi del [[XVI secolo]].
Nella seconda metà dell’Ottocento fu soprelevato il secondo piano e per accedere ad esso il grande scalone d’accesso al primo piano fu coperto da una nuova scala e fu invasa in buona parte la corte originaria. Rimane sul prospetto il portale di tufo ottocentesco.
 
====Palazzo Legambi====
[[Immagine:Palazzolegambi.JPG|300px|thumb|right|Palazzo Legambi]]
È un palazzo settecentesco, innalzato presso la torre sud della cattedrale dalla famiglia Legambi in stile [[Neoclassicismo|neoclassico]]. La facciata presenta sul piano nobile una partizione a lesene, che inquadrano balconi con timpani alternativamente triangolari e semicircolari. Le altre aperture sono delimitate da semplici cornici piatte. Interessanti il portale decentrato in relazione alla situazione topografica, e le decorazioni in conci di tufo giallastro, che spiccano sul resto delle parti intonacate.
 
====Palazzo Maria====
Il palazzo, di origini [[XIII secolo|duecentesche]], subì diverse modifiche nel corso del tempo. Passò in proprietà della famiglia Maria, dei baroni di Abburquia, che si era stabilita a Cefalù intorno al 1599. Nei primi anni dell’Ottocento fu soprelevato di un piano. Fu in seguito adibito a convitto maschile ed oggi è utilizzato come sede di uffici.
 
La facciata presentava in origine il piano nobile articolato dalla scansione delle bifore e il piano terra con la trasformazione a botteghe attuata nel Cinquecento. L’origine medievale è attestata dal portale ogivale in conci squadrati e cordoli concentrici sorretti da due leoni. Su un prospetto laterale si apre una finestra ogivale, con ghiera decorata a fogliame con una resa che richiama le decorazioni [[Catalogna|catalane]]; la finestra è inserita in un grande arco in conci di tufo squadrati, solo in parte leggibile, sopra la cui chiave di volta si trova a coronamento un fregio a fogliame sovrapposto, di forte vibrazione plastica.
 
====Palazzo Piraino====
[[Immagine:Palazzopiraino.JPG|300px|thumb|right|Ingresso Piazzaduomo del Palazzo Piraino]]
Il palazzo [[XVI secolo|cinquecentesco]] sorge in piazza del Duomo. La facciata presenta un [[Manierismo|manieristico]] portale bugnato in pietra tufacea, sormontato da uno stemma marmoreo (un albero a cui s’appoggia un leone rampante). Il cortile presenta una scala esterna di stile spagnolo ed una balconata su grosse mensole scolpite in pietra arenaria.
 
====Osterio Magno====
[[Immagine:OsterioMagno.jpg|300px|thumb|right|Osterio Magno vista dal Corso Ruggero]]
Secondo la tradizione il palazzo sarebbe stato costruito per ordine di [[Ruggero II]] per farne la sua dimora. Nel [[XIV secolo]] il palazzo fu di proprietà della famiglia [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]] e venne forse in realtà costruito in quest'epoca.
All'inizio del [[XVII secolo]] il palazzo fu ceduto ai frati [[Ordine domenicano|domenicani]] e in seguito fu suddiviso in appartamenti e botteghe,
 
In pianta si presenta come un quadrilatero con corte interna, dove si trovava lo scalone di accesso al piano nobile. All'interno di una sala al pianterreno si conservano i resti di un pozzo. Sono forse di epoca normanna, fino ad una certa altezza, le mura della torre quadrangolare. Sia sui prospetti esterni che all'interno si conservano bifore e trifore e tracce di una decorazione lapidea bicromatica di vaga ascendenza [[Pisa|pisana]], che risalgono probabilmente alla prima fase del palazzo.
 
In seguito ad alcuni scavi effettuati all’interno della costruzione, sono venuti alla luce resti di edifici di epoca ellenistica, monete di bronzo del [[IV secolo a.C.]] e alcune ceramiche, in esposizione permanente all'interno dello stesso edificio
 
====Lavatoio medioevale====
[[Immagine:Cefalulavatoio1.jpg|300px|thumb|right|Dettaglio dell'antico lavatoio]]
Su via Vittorio Emanuele vi è il lavatoio pubblico conosciuto come “Lavatoio medioevale”, presso il tardo-[[Rinascimento|rinascimentale]] palazzo Martino. Nel [[1514]] fu demolito e ricostruito in posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine e il fiume che scorreva a cielo aperto venne coperto nel [[XVII secolo]]. Nell’estate del 1991 sono stati ultimati i lavori di restauro.
 
Il lavatoio si presenta con una scalinata in pietra lavica che conduce ad una pavimentazione levigata dal tempo e ad una serie di vasche che si colmano con le acque che scorrono da ventidue bocche di ghisa (di cui quindici teste leonine) disposte lungo le pareti sovrastate da basse volte. Attraverso un piccolo antro, l’acqua raggiunge il mare. Nelle vasche sono evidenti gli appoggi che servivano per strofinare i panni.
 
====Teatro comunale====
Sito in via Spinuzza, di proprietà dei baroni di Bordonaro, ha avuto una storia travagliata: chiuso e riaperto parecchie volte, fu addirittura adibito a [[lazzaretto]] in occasione di un’epidemia di peste. Dagli [[Anni 1920|anni '20]] fu utilizzato anche come [[Cinema#I cinematografi|cinema]], Fu abbandonato negli [[Anni 1980|anni '80]] e passò in proprietà del Comune che ne ha iniziato i restauri.
 
La sala ha tre ordini di palchi. Conserva una decorazione pittorica del [[1885]] di Rosario Spagnolo (tela del soffitto, fondali e sipario).
 
==Feste e folclore==
===''’A vecchia strina''===
[[Immagine:Vecchiastrina.JPG|300px|thumb|right|Vecchiastrina]]
Secondo il [[folklore]] cittadino, "'''a vecchia strina''" è una figura di vecchia benefica che la sera del [[31 dicembre]] porta doni ai bambini buoni e carbone e cenere per quelli cattivi, come in altre città [[Sicilia|siciliane]] fanno "i morti". Nei giorni precedenti ai bambini si raccomanda di non fare troppo rumore perché “''a vecchia strina du casteddu si ‘nna adduna''”: la sua dimora è infatti immaginata sulla Rocca. La sera della vigilia i ragazzi più grandi girano per le strade suonando "''i rinali''" (latte e vasi rotti), mentre ai bambini che vanno a dormire si raccomanda di tenere gli occhi chiusi, se non vogliono che la vecchia venga "''cu spitu infucatu''" a bruciare loro gli occhi.
[[Immagine:S.Salvatore fuori le mura.JPG|300px|thumb|right|Chiesa di S.Salvatore fuori le mura]]
 
===L’ottava del ''Corpus Domini''===
L’"ottava del ''Corpus Domini''" corrisponde agli otto giorni del mese di giugno, da giovedì a giovedì, nei quali si celebrava la festa del ''[[Corpus Domini]]'', con le processioni degli aderenti alle varie corporazioni che portavano i grandi stendardi custoditi all’interno della Cattedrale.
 
Le corporazioni riconosciute dalla città, che si alternavano nei giorni di festa erano:
*“''i mastri nichi''”: i giovani "mastri" delle varie categorie artigiane;
*“''gli uccera''”: ossia i macellai,
*“''i piscatura''": i pescatori, un tempo considerato la forza economica della città;
*“''i viddani''”: i contadini, ai quali era affidata l’organizzazione dei carri allegorici ispirati alla vita dei campi e ai prodotti della terra, le primizie;
*“''i marinari di rivela''”: i marinai di velieri, che nonostante provenissero per la maggior parte dal ceto dei pescatori si distinguevano per la loro esperienza di navigazione;
*“'' parrini''”: i sacerdoti, che avevano un particolare riguardo sociale, oltre – s’intende – un certo rilievo economico;
*“''i valantuomini''” o galantuomini: un ceto aristocratico che in Sicilia, come pure a Cefalù, assolveva un ruolo di primo piano;
*“''i mastri granni''”: letteralmente i maestri grandi, ossia la maestranza per eccellenza, che si esprimeva perlopiù nel settore edile ed artigianale, specificatamente, nel settore dell’ebanisteria.
In occasione dell’ottava, ed esattamente la domenica si faceva la “''frottola''”, termine con cui si intendeva non una poesia suscettibile d’essere musicata, ma la sfilata di carri allegorici lungo le vie del paese, con in testa un tamburo rullante costantemente. I carri rappresentano con i fiori, il “Santissimo Sacramento” e la vita contadina. Subito dopo il suonatore di tamburo (“''tamburaro''”) vi sono “''frotte''” di bambini che portano i “''cucciddati''”, pani a forma di ciambella realizzati con la farina del primo frumento dell’anno, che vengono appesi su dei bastoni, e i bambini gridano l’espressione augurale: “''Viva ‘u pani''”. Anticamente, quando ogni strada aveva il nome di un santo, la "frottola" si fermava e venivano recitate delle nenie inneggianti alle virtù dei cristiani.
 
==Località e frazioni==
*Capo
*Cocuzzola
*[[Santuario di Gibilmanna (Cefalù)|Gibilmanna]]
*Kalura
*Mazzaforno
*Ogliastrillo
*Pisciotto
*[[Sant'Ambrogio (PA)|Sant'Ambrogio]]
*Settefrati
 
 
==Libri e film su Cefalù o ambientati a Cefalù==
===Libri===
*''Il sorriso dell'ignoto marinaio'' di [[Vincenzo Consolo]] (1976)
*''Nottetempo, casa per casa'' di [[Vincenzo Consolo]] (1992)
*''L'isola senza ponte'' di [[Matteo Collura]] (2007)
 
===Film girati a Cefalù===
*''[[Vacanze d'amore]]'' di [[Jean-Paul Le Chanois]] (1955)
*''[[A ciascuno il suo (film)|A ciascuno il suo]]'' di [[Elio Petri]] (1967)
*''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'' di [[Giuseppe Tornatore]] (1989)
*''[[Il regista di matrimoni]]'' di [[Marco Bellocchio]] (2005)
 
==Personalità legate a Cefalù==
* [[Pasquale Culotta]]
* [[Aleister Crowley]]
 
==Amministrazione comunale==
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Giuseppe Guercio <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 15/05/2007 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|TelefonoComune= 0921 924139 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune=info@comune.cefalu.pa.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
==Bibliografia==
*G. Misuraca, ''Cefalù nella Storia'', Roma 1962-1980 Ed. Misuraca
*G. Agnello di Ramata, ''Cefalù'', 1962 Palermo Ed. Flaccovio
*A. Tullio, ''Cefalù Antica'', Lions Cefalù 1984
*D. Portera, ''Cefalù: La città di Ruggero'', 1982 Ed. Misuraca
*D. Portera, ''Cefalù - Momenti storici'', Palermo 1988 Ed. La Bottega di Hefesto
*D. Portera, ''Gibilmanna - Monte della Fede'' 1979 Ed. Misuraca
 
==Voci correlate==
*[[Museo Mandralisca di Cefalù]]
*[[Gibilmanna]]
*[['Ntinna a mari]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Cefalù}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.comune.cefalu.pa.it Sito ufficiale del Comune di Cefalù]
 
{{Cefalù}}
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{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Palermo}}
{{Controllo di autorità}}
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