Magnetochimica: differenze tra le versioni

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La '''magnetochimica''' è un campo della [[chimica fisica]] che si occupa dello studio delle [[magnetismo|proprietà magnetiche]] delle sostanze. I primi studi sono dovuti al [[fisica|fisico]] francese [[Paul Langevin]] ([[1905]]), ma furono successivamente sviluppati negli [[anni 1920]] dal [[chimico]] tedesco [[Wilhelm Klemm]] che pose le basi dello sviluppo di questa disciplina.
 
Tramite misure della [[suscettività magnetica]] o del [[momento magnetico]] è possibile risalire alla [[configurazione elettronica]] di [[ione|ioni]] [[metallo|metallici]] o [[molecola|molecole]] non metalliche caratterizzate dal possedere particolari caratteristiche magnetiche. In [[chimica inorganica]] la magnetochimica ha contribuito allo sviluppo della [[teoria del campo dei leganti]] e della [[chimica di coordinazione]]. In [[chimica organica]] ha contribuito allo studio della [[polimero|polimerizzazione]] (la graduale scomparsa dei [[legame covalente|doppi legami]] è dimostrabile tramite la magnetochimica), del carattere di [[composti aromatici|aromaticità]] e dei [[radicaleradicali (chimica)liberi|radicali]] [[composto organico|organici]].
 
== Proprietà magnetiche ==
Il [[diamagnetismo]] consiste in una opposizione al [[campo magnetico]] esterno ed è caratteristico delle specie chimiche che possiedono [[orbitale molecolare|orbitali]] completamente pieni, come ad esempio i [[gas nobili]], gli ioni che assumono la configurazione elettronica di un gas nobile o le molecole a "guscio chiuso". La suscettività magnetica di questi materiali assume valore negativo ed è di debole entità (dell'ordine di 10<sup>-6</sup>).
 
Il [[paramagnetismo]] è caratteristico delle specie che presentano [[elettroni]] spaiati e si manifesta macroscopicamente con l'attrazione da parte del materiale paramegnetico nei confronti del campo magnetico esterno applicato. La suscettività magnetica di questi materiali assume tipicamente valori positivi maggiori di un fattore 10-1000 rispetto alla suscettività delle sostanze diamagnetiche.
 
Il [[ferromagnetismo]], caratteristico dei [[metalli di transizione]] come [[ferro]], [[cobalto]] e [[nichel]], è una proprietà magnetica che si manifesta senza la presenza di un campo magnetico esterno. Questo genere di materiali possiede [[dipolo magnetico|dipoli magnetici]] permanenti tutti con la medesima [[orientazione]] e la suscettività è molto elevata (positiva, dell'ordine di 10<sup>3</sup>). I materiali [[ferrimagnetismo|ferrimagneticiferromagnetici]] possiedono sempre dipoli magnetici permanenti, ma questi sono caratterizzati dal fatto di essere parzialmente anti-allineati (alcuni dipoli hanno orientazione opposta). Per azione di un campo magnetico esterno presentano proprietà [[anisotropia|anisotropiche]]. L'[[antiferromagnetismo]], caratteristico a temperature inferiori alla [[temperatura di Néel]], si origina invece per la presenza di [[spin]] elettronici ordinati sistematicamente in modo antiparallelo e che tendono ad annullare i momenti magnetici locali.
 
== Suscettività magnetica ==
Un campo magnetico esterno interagisce con la [[materia (fisica)|materia]] inducendo una [[precessione]] degli elettroni che produce una [[corrente elettrica]] indotta che in ultima analisi genera un campo magnetico in risposta al campo esterno applicato. La suscettività magnetica <math>\chi</math> è una grandezza che misura l'entità della magnetizzazione ed è ricavabile, dal punto di vista molecolare, dall'equazione
 
:<math>\chi_M = N \left(\alpha + \frac {\mu_{M}^{2}}{3kT} \right)</math>
 
dove <math>N</math> è il [[numero di Avogadro]], <math>\alpha</math> la [[polarizzabilità]] magnetica, <math>\mu_M</math> il momento magnetico permanente, <math>k</math> la [[costante di Boltzmann]] e <math>T</math> la [[temperatura assoluta]].
 
Il [[moltiplicazione|prodotto]] <math>N \alpha</math>, spesso indicato come <math>\chi_{\alpha}</math>, è una [[costante]] caratteristica per ciascuna sostanza o [[specie chimica]] e viene definita ''suscettività molare''. I valori di <math>\chi_{\alpha}</math> possono considerarsi approssimativamente additivi e in letteratura specialistica esistono tabelle che ne riportano i valori per [[atomo|atomi]], ioni e particolari [[legame chimico|legami chimici]].
 
Da notare l'effetto dell'aumento della temperatura: un suo aumento provoca un aumento dell'[[energia termica]], che esplica il suo effetto [[entropia|disordinante]] contrastando l'allineamento dei singoli dipoli magnetici atomici o molecolari con le [[linea di campo|linee di forza]] del campo magnetico applicato. In questo modo, una data sostanza tende a essere meno responsiva all'effetto dello stesso campo applicato.
 
*[[=== Suscettività magnetica]] del legame chimico ===
==Momento magnetico molecolare==
[[File:Aromatic-ring-current-2.png|thumb|Corrente di anello (freccia arancione) indotta da un [[campo magnetico]] B<sub>0</sub> applicato a una molecola di [[benzene]]. La corrente di anello induce a sua volta un campo magnetico evidenziato dalle frecce viola.]]
Il momento magnetico permanente molecolare è dato dalla somma del contributo legato al [[momento angolare]] degli elettroni, <math>\mu_L</math>, col contributo dovuto allo spin elettronico, <math>\mu_S</math>. Le rispettive equazioni che esprimono tali contributi sono
La suscettività magnetica di un legame chimico presenta [[anisotropia]] in relazione con la natura stessa del legame (simmetria, molteplicità ed [[Ibridazione degli orbitali#Orbitali atomici ibridi|ibridazione]] degli [[atomo|atomi]] che lo formano) e all'effetto dei sostituenti vicini presenti. A tal proposito è possibile trarre le seguenti generalizzazioni:<ref>{{cita|Vulfson|p. 300}}.</ref>
# La maggior parte dei legami con simmetria cilindrica, singoli (C-C, C-F, C-N, C-O, etc.) o multipli (C≡C, C≡N, C≡P, etc.), mostrano diamagnetismo massimo nella direzione longitudinale rispetto al legame (anisotropia negativa).
# Per i sostituenti che non possiedono simmetria assiale si osserva una diminuzione del diamagnetismo nel piano del frammento e un aumento della componente verticale lungo gli assi degli elettroni p (C=O, C=S, C=C, C-NO<sub>2</sub>) similmente ai [[composti aromatici|sistemi aromatici]].
# La simmetria degli [[ellissoide|ellissoidi]] della suscettività magnetica del legame chimico non è definita solamente dalla natura del legame, ma anche dalla simmetria del legame nel suo complesso.
# La grandezza assoluta delle anisotropie delle suscettività magnetiche dei legami tra atomi con [[struttura elettronica]] simile (C-O e C-S, C=O e C=S, C≡N e C≡P, C-F, C-Cl, C-Br e C-I) aumentano all'aumentare del [[numero atomico]] dell'[[elemento chimico|elemento]].
# L'anisotropia magnetica di un legame non è costante e dipende dalle caratteristiche dei sostituenti vicini, inclusa l'[[elettronegatività]] e la dimensione dei gruppi di atomi vicini.
 
L'effetto dell'anisotropia della suscettività magnetica del legame chimico si può valutare tramite la [[spettroscopia NMR]] in base all'influenza che hanno le componenti parallela e perpendicolare della suscettività magnetica sulla costante di schermo σ. Un caso particolare è rappresentato dalla forte anisotropia caratteristica dell'[[benzene|anello benzenico]], dovuta all'induzione di una ''corrente di anello'' generata dal moto degli elettroni attorno all'anello. Allo [[stato solido]], dove non è consentito il libero moto delle molecole, è possibile osservare singoli valori diversi di suscettività magnetica in funzione dell'orientamento dell'asse di legame rispetto al campo magnetico esterno applicato. Quando invece le molecole sono più libere di muoversi, come nel caso dello [[stato liquido]], la suscettività magnetica osservata assume un unico valore medio risultante dalle componenti.
 
== Momento magnetico molecolare ==
Il momento magnetico permanente molecolare è dato dalla somma del contributo legato al [[momento angolare]] degli elettroni, <math>\mu_L</math>, col contributo dovuto allo spin elettronico, <math>\mu_S</math>. Le rispettive equazioni che esprimono tali contributi sono
 
:<math>\mu_L = \mu_B [L(L+1)]^{1/2}</math>
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dove <math>\mu_B</math> è il [[magnetone di Bohr]], ''L'' la somma dei [[numero quantico azimutale|numeri quantici orbitali]] e ''S'' lo spin totale degli elettroni. Occorre ricordare che il [[numero quantico di spin|momento di spin]] è quantizzato di <math>\frac {1}{2} \hbar</math>, mentre quello angolare di <math>\hbar</math>.
 
Solitamente il contributo <math>\mu_L</math> è spesso trascurabile rispetto a <math>\mu_S</math>, essendo il moto degli elettroni tanto limitato dall'attrazione del [[nucleo atomico|nucleo]] da non potersi orientare per effetto di un campo esterno.
 
== Bilancia di Gouy ==
La [[bilancia di Gouy|bilancia magnetica di Gouy]], dal nome dello scienziato francese [[Louis Georges Gouy]], è un dispositivo che permette la misura sperimentale della suscettività magnetica. È costituita essenzialmente da un [[elettromagnete]], in grado di generare un campo magnetico ''H'', tra i cui [[polo magnetico (fisica)|poli]] viene interposto al centro il campione da analizzare. Il contenitore contenente il campione (es. una [[provetta]]) è collegato a un braccio di una [[bilancia]] di precisione in grado di misurare la variazione della [[forza]] agente a seguito dell'applicazione del campo magnetico. Tale forza è legata alla suscettività tramite la relazione
 
:<math>f = \frac {A \chi_M H^2}{2V_m}</math>
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Oggigiorno, in sostituzione del classico elettromagnete, viene utilizzato un [[magnete]] [[superconduttore]]. Una implementazione più moderna è rappresentata dalla [[bilancia di Evans]], mentre per sostanze in fase liquida è possibile ricorrere agevolmente anche alla [[risonanza magnetica nucleare]].
 
== Spin dei complessi ==
==Bibliografia==
{{vedi anche|Teoria del campo dei ligandi}}
*Pierce Selwood, ''Magnetochemistry. Second edn'', Interscience, 1956.
[[File:CFT-Low Spin Splitting Diagram-Vector.svg|thumb|Complesso d<sup>5</sup> a basso spin]]
*Sergey G. Vulfson, ''Molecular Magnetochemistry'', Taylor & Francis, 1998. ISBN 978-9056995355.
[[File:CFT-High Spin Splitting Diagram-Vector.svg|thumb|Complesso d<sup>5</sup> ad alto spin]]
*Roman Boča, ''Theoretical Foundations of Molecular Magnetism'', Elsevier Science, 1999. ISBN 978-0444502292.
Nella formazione di un [[complesso (chimica)|complesso]] un [[ligando]] e un [[metallo di transizione]] danno una [[Combinazione lineare di orbitali atomici|combinazione lineare di simmetria]] dei rispettivi orbitali per originare un [[legame chimico]]. Gli [[orbitali di frontiera]] del complesso così ottenuto sono rappresentati dai 3 orbitali degeneri t<sub>2g</sub> e dai due orbitali degeneri e<sub>g</sub> che derivano dagli orbitali d del metallo per effetto della separazione creata dal campo dei ligandi. Considerando a titolo di esempio un complesso ottaedrico, i 3 orbitali t<sub>2g</sub> si collocano a un livello di energia inferiore rispetto ai 2 orbitali e<sub>g</sub>: i primi rappresentano quindi gli [[orbitali di frontiera|HOMO]] mentre i secondi i [[orbitali di frontiera|LUMO]].
 
Per quel che concerne il comportamento magnetico di questi composti risulta importante l'entità del campo che uno dato ligando è in grado di creare interagendo con il metallo, avendo così complessi definiti a ''campo forte'' o a ''campo debole''. Nel caso dei complessi a campo forte la separazione energetica tra i t<sub>2g</sub> e gli e<sub>g</sub>, indicata con Δ<sub>o</sub>, è tanto elevata da favorire dapprima il riempimento dei t<sub>2g</sub> con l'appaiamento degli [[elettroni]]. In questo caso quindi la [[molteplicità di spin]] è bassa e il relativo complesso è a '''basso spin'''. Nel caso del campo debole invece il Δ<sub>o</sub> assume un valore basso comparabile con l'energia di accoppiamento degli elettroni e il riempimento degli orbitali avviene favorendo la massima molteplicità di spin, generando così un complesso ad '''alto spin'''. Come si è già detto in precedenza, un elevato numero di elettroni spaiati è caratteristico nel caso di composti [[paramagnetismo|paramagnetici]] mentre la presenza di elettroni appaiati conferisce proprietà [[diamagnetismo|diamagnetiche]].
==Voci correlate==
*[[Campo magnetico]]
*[[Dipolo magnetico]]
*[[Magnetismo]]
*[[Magnetizzazione nella materia]]
*[[Risonanza paramagnetica elettronica]]
*[[Suscettività magnetica]]
 
==Collegamenti esterniNote ==
<references/>
* {{en}} [http://www.uni-siegen.de/fb8/ac/hjd/lehre/teil-magnet.pdf Magnetochemistry]
* {{en}} [http://www.icmab.es/icmab/files/Moloecular%20Magnetism.pdf Molecular Magnetism]
 
== Bibliografia ==
{{portale|Chimica|Fisica}}
* {{cita libro|autore=Pierce Selwood|titolo=Magnetochemistry|url=https://archive.org/details/magnetochemistry0000selw|ed=2|editore= Interscience|anno=1956}}
* {{cita libro|autore=Sergey G. Vulfson, ''|titolo=Molecular Magnetochemistry'', |editore=Taylor & Francis, |anno=1998. ISBN |isbn=978-9056995355.90-5699-535-5|cid=Vulfson}}
* {{cita libro|autore=Roman Boča, ''|titolo=Theoretical Foundations of Molecular Magnetism'',|editore= Elsevier Science, |anno=1999. ISBN |isbn=978-0444502292.0-444-50229-2}}
 
== Voci correlate ==
* [[Campo magnetico]]
* [[Dipolo magnetico]]
* [[Magnetoelettrochimica]]
* [[Magnetismo]]
* [[MagnetizzazioneMagnetismo nella materia]]
* [[Risonanza paramagnetica elettronica]]
* [[Suscettività magnetica]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|etichetta=magnetochimica|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}}cita [web|http://www.uni-siegen.de/fb8/ac/hjd/lehre/teil-magnet.pdf |Magnetochemistry]|lingua=en}}
* {{en}}cita [web|1=http://www.icmab.es/icmab/files/Moloecular%20Magnetism.pdf |2=Molecular Magnetism]|lingua=en|urlmorto=sì}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Chimica|elettromagnetismo}}
 
[[Categoria:Chimica fisica]]
[[Categoria:Magnetismo]]
 
[[de:Magnetochemie]]
[[ru:Магнетохимия]]