Stadio Olimpico (Roma): differenze tra le versioni
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{{Impianto sportivo
| nomeimpianto = Stadio Olimpico
|
| soprannome =
{{Lista
| Stadio dei Cipressi <small>(1928-53)</small>
| Stadio dei Centomila <small>(1953-60)</small>
}}
| nazione = ITA
| uso = Atletica leggera
| uso2 = Calcio
| uso3 = Rugby a 15
| superficie edificio = {{M|33500|u=m2}}
| struttura = Ellittica
| copertura = Totale
| usufruttuario = [[Golden Gala Pietro Mennea|Golden Gala]] <small>(1980-)</small>
| usufruttuario2 =
{{Lista
| {{Calcio Lazio|N}} <small>(1953-)</small>
| {{Calcio Roma|N}} <small>(1953-)</small>
}}
| dimensioni terreno = {{M|105|x|68|u=m}}
| pista atletica = {{M|9|x|507|u=m}}
| costo =
| progetto =
{{Lista
| tipo = desc
| [[Enrico Del Debbio]] <small>(1928)</small>
| [[Luigi Moretti (architetto)|Luigi Moretti]] <small>(1933-37)</small>
| [[Cesare Valle]] <small>(1951)</small>
| [[Annibale Vitellozzi]] <small>(1951-53; 1988-90)</small>
| Maurizio Clerici <small>(1988-90)</small>
}}
| ingegnere =
{{Lista
| tipo = disc
| Angelo Frisa, [[Achille Pintonello]] <small>(1927)</small>
| Carlo Roccatelli <small>(1951-53)</small>
| Paolo Teresi, [[Antonio Maria Michetti]], [[Massimo Majowiecki]] <small>(1988-90)</small>
}}
| costruttore =
{{Lista
| tipo = disc
| Speroni <small>(1928-32)</small>
| Cogefar <small>(1989-90)</small>
}}
| ristrutturazione = 1937, 1949-53, 1988-90, 2007-08
| costi di ricostruzione =
{{Lista
| tipo = disc
| {{M|3400000000|ul=ITL}} <small>(1953)</small>
| {{M|233000000000|u=ITL}} <small>(1989-90)</small>
| {{M|17000000|u=€}} <small>(2007-08)</small>
}}
| zoom mappa =
}}
Lo '''stadio Olimpico''' è un [[Impianto sportivo polivalente|impianto sportivo multifunzione]] [[italia]]no di [[Roma]].
Situato nella pianura tra le pendici meridionali di [[Monte Mario]] e il fiume [[Tevere]], fa parte del complesso architettonico del [[Foro Italico]] costruito a partire dal 1928 da [[Enrico Del Debbio]], e, ancorché incompleto, fu inaugurato nel 1932 con il nome di '''stadio dei Cipressi'''; tra il 1933 e il 1937 [[Luigi Moretti (architetto)|Luigi Moretti]] ne rivisitò il progetto e lo rese una quinta scenica dei giochi del periodo fascista.
[[Seconda guerra mondiale|Gli eventi bellici]] bloccarono previste espansioni dello stadio che, dopo la [[liberazione di Roma]] nel 1944, fu occupato dalle truppe [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleate]].
Il suo recupero avvenne tra il 1949 e il 1953 grazie a [[Cesare Valle]], Carlo Roccatelli e, dopo la morte di quest'ultimo, [[Annibale Vitellozzi]], autori di un'opera in discontinuità con il progetto architettonico originale ma maggiormente fruibile.
Fu inaugurato con un evento multisportivo il {{Data|17|05|1953}} (arrivo di una tappa del [[giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]] e un incontro internazionale di calcio tra {{NazNB|CA|ITA|M}} e {{NazNB|CA|HUN|M}}) con il nome di '''stadio dei Centomila''', e già l'anno successivo vi si tenne la finale di [[coppa Europa di rugby 1954|Coppa Europa di rugby]] tra {{RU|ITA}} e {{RU|FRA}}; dal 1953, salvo brevi interruzioni, ospita gli incontri interni dei due maggiori club professionistici della Capitale, la {{Calcio Lazio|N}} e la {{Calcio Roma|N}}.
Lo stadio assunse il nome attuale dopo l'assegnazione a Roma dei [[Giochi della XVII Olimpiade]] del 1960.
All'epoca impianto completamente scoperto eccezion fatta per la tribuna sul lato verso Monte Mario, in occasione del [[campionato mondiale di calcio 1990]] fu di fatto ricostruito quasi integralmente e dotato di copertura in teflon che ne ha completamente stravolto il disegno originale.
In ambito calcistico, a livello internazionale fu sede delle finali dei campionati europei del [[campionato europeo maschile di calcio 1968|1968]] e [[campionato europeo maschile di calcio 1980|1980]], nonché di quella del [[campionato mondiale di calcio 1990|mondiale 1990]]; più recentemente ha ospitato un girone e un quarto di finale del [[campionato europeo maschile di calcio 2020|campionato europeo 2020]], disputatosi senza un Paese organizzatore.
A livello di club fu due volte lo stadio ospite della finale di Coppa dei Campioni – nel [[finale della Coppa dei Campioni 1976-1977|1977]] e nel [[finale della Coppa dei Campioni 1983-1984|1984]] – e altrettante di quella di Champions League, nel [[finale della UEFA Champions League 1995-1996|1996]] e nel [[finale della UEFA Champions League 2008-2009|2009]].
Nel 1973 fu utilizzato come sede interna dalla {{calcio Juventus|N}} per disputarvi, in gara unica, la [[Coppa Intercontinentale 1973 (calcio)|Coppa Intercontinentale]] contro gli [[argentina|argentini]] dell'{{calcio Independiente|N}} e nel 1991, in quanto impianto della Roma, fu sede della finale di ritorno della [[coppa UEFA 1990-1991|Coppa UEFA]] che vide impegnato il club giallorosso contro l'{{Calcio Inter|N}}.
Nel 1964 fu anche, in maniera estemporanea, la sede del primo e più recente spareggio tenutosi per decidere la vittoria nel [[serie A|campionato italiano di calcio]], tra {{Calcio Bologna|N}} e {{Calcio Inter|N}}.
Dal 2008 è la sede della finale di [[Coppa Italia]].
Oltre alle cerimonie d'apertura e chiusura e le gare d'atletica delle olimpiadi del 1960, vi si tennero gli [[Campionati europei di atletica leggera 1974|europei d'atletica leggera del 1974]], i [[Campionati del mondo di atletica leggera 1987|mondiali del 1987]], i [[VIII Universiade|Giochi universitari del 1975]] e, più recentemente, gli [[Campionati europei di atletica leggera 2024|europei d'atletica leggera del 2024]].
Dal 1980 ospita annualmente, tranne alcuni trasferimenti causa lavori, il [[Golden Gala Pietro Mennea|Golden Gala]].
Usato come impianto rugbistico già dal 1954, è dal 2012 lo stadio interno della [[nazionale maschile di rugby a 15 dell'Italia|nazionale italiana]] nel [[Sei Nazioni]] oltre a essere utilizzato per i ''test match'' autunnali più importanti.
Infine, dalla ristrutturazione avvenuta nel 1990 è frequentemente impiegato quale sede di concerti.
Lo stadio Olimpico è anche sfondo di due gravi episodi di cronaca nera, il primo nel 1979 quando il lancio di un missile con un'arma artigianale provocò la morte di uno spettatore, Vincenzo Paparelli, e l'altro nel 1994, quando un fallito attentato eversivo della [[mafia]] avrebbe potuto provocare la morte di una quantità imprecisata di civili e rappresentanti delle forze dell'ordine durante un incontro della {{calcio Roma|N}}.
L'impianto, così come tutto il complesso del [[Foro Italico]], è dal 2004 di proprietà dell'agenzia [[Sport e Salute]] (ex Coni Servizi); in precedenza fu di proprietà demaniale.
La sua capacità omologata è di {{M|70634}} spettatori<ref name="Capacità">{{Cita web | titolo = Impianti di serie A – stagione 2017/2018 | editore = Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell'Interno | accesso = 2023-06-23 | url = https://osservatoriosport.interno.gov.it/web/?uamfiletype=attachment&uamgetfile=https://osservatoriosport.interno.gov.it/web/wp-content/uploads/2017/07/stadi-Serie-A.pdf | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230405193445/https://osservatoriosport.interno.gov.it/web/?uamfiletype=attachment&uamgetfile=https://osservatoriosport.interno.gov.it/web/wp-content/uploads/2017/07/stadi-Serie-A.pdf | urlmorto = no }}</ref>, seconda a livello nazionale.
La massima affluenza certificata allo stadio Olimpico è di {{M|78886}} spettatori, registrata durante il campionato di [[serie A 1973-1974|serie A 1973-74]].
== Storia ==
=== Le origini ===
Il complesso del [[Foro Italico]] non faceva originariamente parte del piano regolatore generale del 1909 redatto dall{{'}}ingegnere e urbanista [[Edmondo Sanjust di Teulada|Edmondo Sanjust]]<ref>{{Cita|Rossi 1991|pp. 12-15||titolo=Piano regolatore}}.</ref>.
Fu dopo l{{'}}avvento del [[fascismo]], che individuò nello sport un efficace veicolo di propaganda, che il piano di Sanjust fu sottoposto a variante generale nel 1926<ref name="Rossi Foro Italico">{{Cita | Rossi 1991 | pp. 44-48 | | titolo = Foro Mussolini}}.</ref> per ricomprendervi un'area di {{M|85|ul=ha}}<ref name="4 nov">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1147_01_1932_0263_0001_24365267/ | data = 1932-11-04 | pubblicazione = La Stampa | p = 1 | titolo = Il popolo italiano esalta oggi nella Vittoria le gloriose virtù della stirpe auspicio del sicuro domani | accesso = 2023-06-14 }}</ref> da adibire a complesso sportivo.
L'allora ''Foro Mussolini''<ref name="Rossi Foro Italico" /> nacque in Piazza d'Armi nel nuovo quartiere [[Della Vittoria]], nella piana ai piedi di [[Monte Mario]] sulla sponda destra del [[Tevere]] che fronteggia il quartiere [[flaminio (Roma)|Flaminio]]<ref name="Rossi Foro Italico" /> appena dopo [[Ponte Milvio]].
I lavori, commissionati dall'[[Opera nazionale Balilla]] (ONB), iniziarono nel 1928 sotto la direzione dell'architetto [[Enrico Del Debbio]]<ref name="Rossi Foro Italico" /><ref>{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1147_01_1932_0253_0003_24899616/ | titolo = Dove sorge il Foro Mussolini | autore1 = Diego Angeli | pubblicazione = [[La Stampa]] | data = 1932-10-23 | p = 3 | accesso = 2023-06-14 }}</ref> e, tra gli impianti ultimati in vista del decennale del regime, il {{data|28|10|1932}}, figurava lo ''stadio dei Cipressi'', progettato per {{M|100000}} spettatori e realizzato interamente tramite terrazzamenti sul lato di Monte Mario e riporti di terreno sugli altri lati<ref name="inaugurazione">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1627_02_1932_0256_0003_22389198/ | p = 3 | titolo = Lo stadio dei Cipressi | pubblicazione = [[Stampa Sera]] | data = 1932-10-27 | accesso = 2023-06-14 }}</ref>; l'impianto era più adatto ad adunate che a incontri sportivi, essendo la superficie del suo prato pari a ~{{M|20000|ul=m2}} (circa {{M|200|x|100|u=m}})<ref name="inaugurazione" />.
[[File:Stadio dei Cipressi 1941.jpg|min|sinistra|Lo stadio dei Cipressi nel 1941 durante una manifestazione celebrativa dell'[[Patto tripartito|Asse]]]]
Per realizzare l'impianto, che sorgeva su una zona paludosa soggetta al ristagno delle acque che grondavano dalle pendici di Monte Mario, fu sopraelevato di {{M|4|ul=m}} il piano di calpestìo tramite il riporto di circa 2 milioni di metri cubi di terra di scavo<ref name="4 nov" />.
L'inaugurazione ufficiale avvenne il {{Data|04|11|}} successivo, quattordicesimo anniversario della vittoria nella [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]], con un saggio ginnico giovanile a opera delle sezioni sportive di Balilla, Avanguardisti e Giovani Italiani<ref name="4 nov" />.
Lo stadio, nelle intenzioni del regime, avrebbe dovuto ospitare i giochi olimpici che Roma era intenzionata a chiedere per il 1940<ref name="inaugurazione" /><ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://theguardian.newspapers.com/article/the-guardian-olympic-stadium-rome/162622537/ | pubblicazione = [[the Guardian|The Manchester Guardian]] | data = 1955-09-23 | p = 10 | accesso = 2025-01-09 | titolo = Foro Italico | citazione = The Foro Italico […] was begun by Mussolini for the 1940 Olympic Games, which never took place }}</ref>; a partire dal 1933 fu sottoposto a varianti dall'architetto [[Luigi Moretti (architetto)|Luigi Moretti]] in collaborazione con Angelo Frisia e l'ingegnere [[Achille Pintonello]]<ref name="Rossi Nuovo Stadio">{{Cita | Rossi 1991 | pp. 351-53 | | titolo = Nuovo Stadio Olimpico}}.</ref>, che ne rielaborarono una nuova conformazione con tribune in muratura anche sul lato del Tevere<ref name="Rossi Nuovo Stadio" /> e in cui furono previsti anche un campo di calcio e campi accessori per la pallacanestro e atletica pesante<ref name="Impero">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1132_01_1937_0091_0002_24922389/ | pubblicazione = La Stampa | data = 1937-04-16 | p = 2 | titolo = Le nuove opere che l'O.N.B. inaugurerà al Foro Mussolini | accesso = 2023-06-14 }}</ref>; il {{data|09|05|1937}}, primo anniversario dell'Impero, avvenne l'inaugurazione dell'impianto ristrutturato che poteva contenere {{M|60000}} spettatori, anche se erano già in programma sopraelevazioni delle tribune che l'avrebbero portato a {{M|100000}}<ref name="Impero" />.
Nel frattempo, con l'incorporazione dell'ONB nella [[Gioventù Italiana del Littorio]] (GIL), nel 1937 lo stadio dei Cipressi era passato sotto la proprietà di quest'ultimo ente<ref>{{Cita pubblicazione | rivista = [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia]] | url = https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1937/11/12/262/sg/pdf | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20240105000355/https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1937/11/12/262/sg/pdf | titolo = Regio decreto-legge 27 ottobre 1937-XV, n. 1839. Istituzione della Gioventù italiana del Littorio | volume = 262 | data = 1937-11-12 | accesso = 2024-01-05 | p = 4058 | citazione = Le istituzioni, le scuole, le accademie, i collegi appartenenti all'Opera nazionale Balilla, passano, nella attuale situazione di fatto e di diritto, alla Gioventù italiana del Littorio | editore = Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato | città = Roma }}</ref>.
[[File:Stadio Cipressi 1944 truppe alleate.jpg|min|Truppe alleate nel 1944 assistono a un evento sportivo tra militari]]
Nonostante gli usi multisportivi cui fu destinato, lo Stadio dei Cipressi funse essenzialmente come teatro delle manifestazioni del regime: nel 1938 vi si svolse un'esibizione militare in occasione della visita a [[Roma]] di [[Adolf Hitler]]<ref>{{cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1130_01_1938_0104_0002_16726216/ | titolo = La fervida attesa di Roma | pubblicazione = La Stampa | data =1938-05-03 | p = 2 | accesso = 2023-06-14 }}</ref> e più tardi, in quello che il ''[[Corriere dello Sport - Stadio|Littoriale]]'' chiamò «Stadio Olimpiaco»<ref name="X DUX">{{Cita news | url = http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=3311&p=1#page/1/mode/2up | titolo = Il Duce assiste allo Stadio Olimpiaco al saggio conclusivo del X Campo DUX | accesso = 2023-06-14 | pubblicazione = [[Corriere dello Sport - Stadio|il Littoriale]] | data = 1938-08-29 | p = 1 }}</ref>, ivi si tennero i saggi conclusivi del decimo Campo DUX, manifestazioni ginnico-militari organizzate dalla GIL.
In piena [[seconda guerra mondiale|guerra]], nel settembre 1941, ospitò, in contemporanea con [[Berlino]] e [[Tokyo]], celebrazioni paramilitari del primo anniversario della stipula del [[patto tripartito]], anche noto come ''Asse'', ovvero l'alleanza politica e militare tra [[Germania]], [[Giappone]] e [[Italia]]<ref>{{cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1124_01_1941_0232_0006_22216000/ | pubblicazione = La Stampa | data = 1941-09-28 | accesso = 2023-06-14 | p = 6 | titolo = L'opera di un anno per la creazione di un nuovo ordine }}</ref>.
I piani di sviluppo dello stadio dei Cipressi furono bloccati con l'arrivo della guerra a Roma nel 1943 e la successiva liberazione dal regime fascista con l'ingresso delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe angloamericane]] nella Capitale nel 1944; lo stadio, in tale periodo, fu utilizzato dai militari come base logistica e sede di competizioni sportive interalleate<ref>{{Cita news | url = http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=8552&p=1#page/1/mode/1up | pubblicazione = [[Corriere dello Sport - Stadio|Corriere dello Sport]] | titolo = Con cavalleresca emulazione gli Atleti Alleati hanno concluso le gare al "Foro d'Italia" | p = 1 | data = 1944-07-17 | accesso = 2023-07-10 }}</ref>.
=== La ricostruzione del dopoguerra ===
Dopo la guerra lo stadio fu affidato al CONI<ref name="affidamento">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1604_02_1949_0243_0004_22356770/ | titolo = Stadio dei Centomila costruito a rate | pubblicazione = Stampa Sera | data = 1949-10-14 | p = 4 | accesso = 2023-06-14 }}</ref> che, per voce del suo allora presidente [[Giulio Onesti]], ne annunciò il completamento in varie fasi, la prima delle quali nel 1950<ref name="affidamento" />.
[[File:1500 x 1000 Italia - Francia rugby 1954.jpg|min|sinistra|Finale della [[Coppa Europa di rugby 1954]] tra {{RU|ITA}} e {{RU|FRA}}]]
Il progetto fu commissionato all'ingegnere Carlo Roccatelli e all'architetto [[Cesare Valle]], entrambi all'epoca membri del consiglio superiore dei lavori pubblici<ref>{{Cita news | url = http://temi.repubblica.it/repubblicaroma-olimpiadi-roma-1960/2010/08/24/titolo-articolo-2/?h=1 | titolo = Così le Olimpiadi hanno cambiato Roma | autore1 = Gabriele Isman | accesso = 2023-06-14 | pubblicazione = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | data = 2010-08-24 }}</ref>.
A complicare il lavoro del CONI, tuttavia, era il persistere di una controversia burocratica sorta sull'eredità del Foro Italico<ref name="Roghi">{{Cita news | autore1 = [[Bruno Roghi]]| pubblicazione = La Stampa | data = 1951-01-24 | p = 4 | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0045_01_1951_0019_0004_11103574/ | accesso = 2023-06-14 | titolo = Il CONI è entrato allo Stadio cappello in mano e borsa aperta }}</ref>: infatti il [[Governo Badoglio I|primo governo Badoglio]], nel liquidare la GIL con tutte le sue pertinenze, ne aveva assegnato i beni a un neoistituito Commissariato della Gioventù Italiana e disposto che in un secondo momento tali beni, a seconda della natura, dovessero essere ridistribuiti ai ministeri della Difesa e della Pubblica Istruzione<ref name="Roghi" />; tuttavia, cessata la guerra, tale commissariato, nato come provvisorio, continuò a esistere e quindi rimase proprietario del [[Foro Italico]] (tale questione fu destinata a essere risolta solo nel 1976 con la soppressione dell'ente<ref>{{Cita web | url = http://dati.san.beniculturali.it/SAN/produttore_SIAS_san.cat.sogP.29031 | editore = Ministero della Cultura | accesso = 2023-06-12 | titolo = Commissariato per la Gioventù Italiana }}</ref> e il passaggio al [[demanio]] dei suoi beni immobili, incluso lo stadio<ref name="Trasferimento">{{Cita pubblicazione | url = https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1976/01/16/13/sg/pdf | rivista = Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana | volume = 117 | numero = 13 | data = 1976-01-16 | p = 373 | titolo = Tabella dei beni immobili di proprietà della Gioventù Italiana trasferiti al demanio ai sensi dell'articolo 2 | editore = Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato | città = Roma | accesso = 2023-06-14}}</ref>).
Lungi dal leggere la vicenda in chiave di lassismo burocratico, ''[[l'Unità]]'' denunciò il tentativo del Commissariato, a seguito dell'istituzione di un centro nazionale sportivo del Foro Italico, di voler creare un'organizzazione parallela al CONI<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1951/07/20/page_004.pdf | autore1 = Arrigo Morandi | pubblicazione = [[l'Unità]] | data = 1951-07-20 | accesso = 2023-06-14 | p = 4 | titolo = Governo, scuola, C.O.N.I e sport }}</ref> e orientata a favorire le associazioni sportive vicine all'[[Azione Cattolica]]<ref>{{Cita news | pubblicazione = l'Unità | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1951/09/14/page_004.pdf | data= 1951-09-14 | accesso = 2023-06-14 | titolo = I beni ex-GIL | autore1 = Arrigo Morandi }}</ref>.
Qualche anno più tardi lo stesso quotidiano comunista denunciò pubblicamente Giovanni Valente, commissario della Gioventù Italiana politicamente vicino all'esponente [[Democrazia Cristiana|democristiano]] [[Amintore Fanfani]], per avere ipotecato il complesso del Foro Italico per tre miliardi di lire{{efn|name=rivalutazione}} al fine di finanziare il progetto dell'[[Ente nazionale assistenza lavoratori]] (del quale lo stesso Valente era commissario straordinario) di creare l'[[Enalotto]] allo scopo di fare concorrenza al [[Totocalcio]], altresì gestito dal CONI<ref>{{Cita news | titolo = Ipoteca di tre miliardi sugli impianti del Foro italico per finanziare la speculazione clericale ENAL-Lotto | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1958/02/09/page_001.pdf | autore1 = Flavio Gasparini | autore2 = Antonio Perria | accesso = 2023-06-14 | data = 1958-02-09 | p = 1 }}</ref>.
{{Approfondimento
| allineamento = sinistra
| larghezza = 350px
| titolo = L'incontro inaugurale dell'Olimpico
| dim-testo = 85%
| testo = [[Roma]], Stadio dei Centomila, {{data|17|05|1953}}, ore 16:30
'''[[nazionale maschile di calcio dell'Italia|ITALIA]] – [[nazionale maschile di calcio dell'Ungheria|UNGHERIA]] 0-3'''
'''Marcatori''': 41' [[Nándor Hidegkuti|Hidegkuti]], 63' e 68' [[Ferenc Puskás|Puskás]]
ITALIA: [[Lucidio Sentimenti|Sentimenti IV]], [[Attilio Giovannini|A. Giovannini]], [[Sergio Cervato|Cervato]]; [[Raoul Bortoletto|Bortoletto]], [[Pietro Grosso|Grosso]], [[Arcadio Venturi|Venturi]]; {{capitano|10}} [[Giampiero Boniperti|Boniperti]] (46' [[Pasquale Vivolo|Vivolo]]), [[Carlo Galli (calciatore)|C. Galli]], [[Egisto Pandolfini|Pandolfini]], [[Amedeo Amadei|Amadei]], [[Cesarino Cervellati|Cervellati]].<br />C.T. [[Piercarlo Beretta]].
UNGHERIA: [[Gyula Grosics|Grosics]]; [[Jenő Buzánszky|Buzánszky]], [[Mihály Lantos|Lantos]]; [[József Bozsik|Bozsik]], [[Gyula Lóránt|Lóránt]], [[József Zakariás|Zakariás]]; [[László Budai|Budai]], [[Sándor Kocsis|Kocsis]], [[Nándor Hidegkuti|Hidegkuti]] (46' [[Péter Palotás|Palotás]]), {{capitano|10}} [[Ferenc Puskás|Puskás]], [[Zoltán Czibor|Czibor]].<br />C.T. [[Gusztáv Sebes]].
Arbitro: {{Tutto attaccato|{{Bandiera|ENG}} William H. Evans}}.
}}
Dopo la morte di Roccatelli nel 1951 i lavori furono affidati ad [[Annibale Vitellozzi]]<ref name="Rossi Nuovo Stadio" /> che nel 1953 ultimò la struttura per un costo complessivo di circa 3,4 miliardi di lire{{efn|L'[[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]] mette a disposizione uno [https://rivaluta.istat.it/ strumento di calcolo] della rivalutazione per attualizzare indicativamente i prezzi dell{{'}}epoca ai valori attuali di potere d'acquisto.|name=rivalutazione}}<ref name="Olympics">{{Cita|1960 Olympics}}.</ref>.
Il nuovo stadio, completamente in [[Calcestruzzo armato|cemento armato]] ricoperto in [[travertino]]<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />, si presentava con due curve a emiciclo di circa {{M|95|u=m}} di raggio separate da due tribune quasi rettilinee, lungo {{M|319|u=m}} sull'asse maggiore e {{M|189}} su quello minore; il complesso misurava, dal piano di gioco fino alla sommità, meno di {{M|18|u=m}}, ripartiti in {{M|13|u=m}} sopra il piano stradale e {{M|4,5|u=m}} interrati<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />.
Tale soluzione faceva sì che lo stadio non sovrastasse il paesaggio circostante e si inserisse in maniera coerente e armonica nel resto del complesso<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />.
L'impianto occupava un'area di circa {{M|33500|u=mq}}<ref name="Olympics" />.
Furono costruite 10 entrate, tre per ogni curva e due per ogni tribuna; le gradinate erano scoperte fatta eccezione per una tettoia che copriva parte della tribuna sul lato di Monte Mario<ref name="Olympics" />, alla sommità della quale fu realizzata una struttura metallica lunga 80 metri in cui furono ricavati 40 cubicoli in vetro e alluminio per i telecronisti.
Fu realizzata anche una tribuna stampa da 572 posti di cui 294 coperti, una sala stampa con 54 cabine telefoniche più sala telescrivente, telegrafo e apparecchiature per [[telefoto]]<ref name="Olympics" />.
A bordo pista d'atletica, lunga {{M|507|ul=m}}, fu realizzato un fossato largo {{M|2|ul=m}} e profondo {{M|1,90|u=m}}<ref name="Olympics" /><ref name="Rossi Nuovo Stadio" />.
[[File:Rome Stadio Olimpico 1959 postcard.jpg|min|Lo Stadio Olimpico in una cartolina a colori del 1959]]
L'inaugurazione ufficiale del nuovo stadio così ricostruito, ribattezzato ''dei Centomila'' in ragione della capacità massima prevista, avvenne il {{Data|17|05|1953}} alla presenza del capo dello Stato [[Luigi Einaudi]]<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1953/05/17/page_004.pdf | p = 4 | data = 1953-05-17 | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-15 | titolo = In {{M|100000}} allo Stadio Olimpico | autore1 = Gianni Puccini }}</ref>; gli eventi sportivi in programma furono l'incontro di ritorno della [[Coppa Internazionale 1948-1953|Coppa Internazionale 1948-53]] tra {{NazNB|CA|ITA|M}} e {{NazNB|CA|HUN|M}} e l'arrivo della sesta tappa del [[Giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]] [[Napoli]]-[[Roma]].
L'Ungheria vinse 3-0 con un goal di [[Nándor Hidegkuti]], primo marcatore ufficiale nel nuovo impianto, e due di [[Ferenc Puskás]]<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1953/05/18/page_003.pdf | titolo = Ungheria – Italia 3-0 | autore1 = Giuseppe Signori | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-15 | p = 3 | data = 1953-05-18 }}</ref>; dopo la fine dell'incontro il pubblico assisté all'arrivo della tappa del Giro d'Italia in cui [[Giuseppe Minardi]] batté in volata i sei ciclisti in fuga con lui fino al traguardo<ref>{{Cita news | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-15 | data = 1953-05-18 | p = 6 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1953/05/18/page_006.pdf | titolo = Minardi vince la Napoli-Roma | autore1 = Attilio Camoriano }}</ref>.
La domenica successiva vi si tenne anche il primo incontro di club, la gara della 33ª giornata della [[serie A 1952-1953|serie A 1952-53]] tra {{Calcio Lazio|N}} e {{Calcio Juventus|N}} vinta dai bianconeri 1-0 con un goal di [[Pasquale Vivolo]]<ref>{{Cita news | url = http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=9318&p=1#page/1/mode/2up | titolo = Juventus – Lazio 1-0 (1-0) | autore1 = Vittorio Finizio | data = 1953-05-25 | p = 1 | accesso = 2023-06-15 | pubblicazione = [[Corriere dello Sport - Stadio|Corriere dello Sport]] }}</ref>, singolarmente presente anche nella partita di una settimana prima contro l'Ungheria come sostituto di [[Giampiero Boniperti|Boniperti]] a inizio secondo tempo.
Nella giornata successiva di campionato, ultima per quella stagione, fu il turno della {{Calcio Roma|N}} a esordire nel nuovo stadio, con uno 0-0 contro la {{Calcio SPAL|N}}<ref>{{cita news | titolo = Roma - Spal 0-0 | data = 1953-06-01 | accesso = 2023-06-15 | pubblicazione = Corriere dello Sport | p = 1 | url = http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=9324&p=1#page/1/mode/2up }}</ref>.
Da allora l'Olimpico è l'impianto interno dei due club della [[Roma|Capitale]].
Nel 1954 l'Italia fu Paese organizzatore del [[Coppa Europa di rugby 1954|quinto campionato europeo di rugby]] la cui finale si tenne proprio allo stadio dei Centomila: davanti a circa {{M|25000}} spettatori la {{RU|FRA}} batté 39-12 gli Azzurri<ref>{{cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0052_01_1954_0099_0004_14426398/ | pubblicazione = La Stampa | data = 1954-04-25 | titolo = Cronache dello sport | accesso = 2012-08-27 | p = 4}}</ref><ref>{{cita news | pubblicazione = l'Unità | p = 7 | titolo = Ai "tricolori" di Francia la Coppa Europa di rugby | autore = Remo Gherardi | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1954/04/25/page_007.pdf | accesso = 2019-07-29 | data = 1954-04-25 }}</ref>.
=== I Giochi olimpici di Roma ===
[[File:Rome Olympics 1960 - Opening Day.jpg|min|Una fase della cerimonia d'apertura dei [[Giochi della XVII Olimpiade|Giochi olimpici del 1960]]]]
Nel 1955 il [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] assegnò a [[Roma]] i [[giochi della XVII Olimpiade|giochi olimpici]] del 1960<ref>{{cita news | pubblicazione = [[Stampa Sera]] | data = 1955-06-16 | titolo = Deciso stamane: Olimpiadi a Roma | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1590_02_1955_0142_0005_22111813/ | accesso = 2011-06-04 }}</ref>; ciò comportò l'accelerazione della messa in cantiere di varie strutture ma per quanto riguardava lo stadio dei Centomila, cui ormai ci si riferiva sempre di più come «Olimpico», i lavori riguardarono solamente la modifica della tribuna stampa, la cui disponibilità fu alzata da 572 a {{M|1126}} posti<ref name="Olympics" />, la messa in opera di un impianto per le gare in notturna da {{M|250|ul=lx}} consistente in proiettori montati su quattro tralicci ai vertici del campo<ref name="Olympics" /> e l'installazione alla sommità delle due curve di altrettante maxilavagne elettroniche analogiche, inaugurate il {{Data|18|10|1959}} in occasione di un derby calcistico vinto 3-0 dalla {{Calcio Roma|N}}<ref>{{Cita news | titolo = Un derby sdrammatizzato dal tabellone luminoso | autore1 = Alberto Marchesi | pubblicazione = Corriere dello Sport | data = 1959-10-19 | p = 2 }}</ref>.
[[File:Giuseppina leone.jpg|min|sinistra|[[Wilma Rudolph]] vince i [[100 metri piani|100 m]] alle Olimpiadi; in terza posizione l'italiana [[Giuseppina Leone|Giusy Leone]]]]
Il {{Data|25|08|1960}} lo stadio fu teatro della cerimonia d'apertura dei [[Giochi della XVII Olimpiade]]<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1960/08/26/page_001.pdf | titolo = Aperti i giochi olimpici | p = 1 | pubblicazione = l'Unità | data = 1960-08-26 | accesso = 2023-06-15 }}</ref> e, nei giorni successivi, fu testimone di diversi record d'atletica.
Sulla pista dell'Olimpico la [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Wilma Rudolph]] mise a segno addirittura tre primati, oltre ad altrettante vittorie: nella finale dei [[100 metri piani|100 metri]] si aggiudicò la prima delle sue medaglie d'oro con il tempo di 11" netti, che migliorava di 3 decimi il primato mondiale da lei stessa realizzato in semifinale ma che non fu omologato per vento favorevole<ref name="100 f 1960">{{Cita news | titolo = Le medaglie di ieri: sei USA e tre URSS | pp = 1-2 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1960/09/03/page_002.pdf | pubblicazione = l'Unità | data = 1960-09-03 | accesso =2023-06-15 }}</ref>; tre giorni più tardi incamerò il secondo oro olimpico vincendo la finale dei [[200 metri piani|200 m]]<ref name="finale 200 1960">{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1960/09/06/page_006.pdf | titolo = Rudolph: splendido bis nei 200 m | autore1 = Remo Gherardi | data = 1960-09-06 | accesso = 2023-06-15 | pubblicazione = l'Unità }}</ref> dopo aver realizzato, nelle batterie eliminatorie, il record olimpico della specialità con il tempo di 23"2<ref name="finale 200 1960" />.
Infine, il suo terzo oro coincise con il record mondiale della [[Staffetta 4×100 metri|staffetta 4×100]] con il tempo di 44"4, condiviso con le sue compagne di squadra [[Martha Hudson]], [[Lucinda Williams]] e [[Barbara Jones]]<ref name="Rudolph staffetta">{{Cita news | titolo = «Mondiale» delle ragazze USA: 44"4 | pubblicazione = l'Unità | data = 1960-09-08 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1960/09/08/page_006.pdf | accesso = 2023-06-15 | p = 6 }}</ref>.
[[Livio Berruti]], inoltre, vinse la prima medaglia d'oro per la velocità [[italia]]na battendo anche il record mondiale dei [[200 metri piani|200 metri]] sia in semifinale che in finale con il tempo di 20"5<ref name="Berruti">{{Cita news | pubblicazione = La Stampa | data = 1960-09-04 | p = 1 | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0076_01_1960_0211_0009_16999211/ | accesso = 2023-06-15 | titolo = Berruti: 200 metri in 20" e 5. Il record mondiale eguagliato due volte }}</ref>; la sua connazionale [[Giuseppina Leone|Giusy Leone]], terza nella gara dei 100 metri vinta da Wilma Rudolph, fu altresì la prima donna italiana a vincere una medaglia nello sprint<ref name="100 f 1960" />.
Tra gli altri primati mondiali stabiliti all'Olimpico durante le prove d'atletica, figurano quello dello statunitense [[Otis Davis]] medaglia d'oro sui [[400 metri piani|400 m.]] con 44"9 e, nella stessa giornata di gare, dell'[[australia]]no [[Herb Elliott]] sui [[1500 metri piani|1500 m.]], vincitore con 3'35"6<ref>{{Cita news | titolo = In nessuno stadio del mondo si erano mai viste cose simili | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1960/09/07/page_005.pdf | pubblicazione = l'Unità | p = 5 | data = 1960-09-07 | accesso = 2023-06-16 }}</ref>; quello della [[Squadra Unificata Tedesca ai Giochi olimpici|squadra unificata tedesca]] maschile sui [[Staffetta 4×100 metri|4×100]] ([[Bernd Cullmann]], [[Armin Hary]], [[Walter Mahlendorf]] e [[Martin Lauer]]) con 39"5, e quello della [[unione Sovietica|sovietica]] [[Ljudmila Ševcova]], vincitrice in 2'04"3 sugli [[800 metri piani|800 m.]] sebbene, in tale circostanza, solo eguagliando il primato che già le apparteneva<ref name="Rudolph staffetta" />.
Nell'ultima giornata dei Giochi, all'Olimpico venne disputata anche la prova [[Salto ostacoli|salto ostacoli a squadre]] di [[equitazione]], vinta dalla [[Squadra Unificata Tedesca]], prima di svolgervi la cerimonia di chiusura della manifestazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.olympedia.org/venues/414|titolo=Stadio Olimpico, Roma|lingua=en}}</ref>
=== I grandi appuntamenti post-olimpici ===
[[File:Helmut Haller v Tarcisio Burgnich Serie A 1964 tie-breaker.jpg|min|[[Helmut Haller]] (sx) e [[Tarcisio Burgnich]] durante lo spareggio {{Calcio Bologna|N}} – {{Calcio Inter|N}} per lo scudetto [[serie A 1963-1964|1963-64]]]]
Dopo i Giochi, la destinazione principale dello stadio fu calcistica, stante anche la circostanza che ormai da sette anni era la sede degli incontri interni di Lazio e Roma; nel [[serie A 1963-1964|1964]] fu scelto dalla [[Lega Nazionale Professionisti]] come sede del primo (e al 2024 unico) spareggio nella storia dei campionati di serie A a girone unico per l'assegnazione dello scudetto: {{Calcio Bologna|N}} e {{Calcio Inter|N}} erano, infatti, arrivati a pari punti in testa alla classifica al termine di un campionato pieno di vicissitudini, e all'epoca non esistevano discriminanti per favorire un club rispetto a un altro in caso di parità a parte l'incontro di spareggio, che si tenne come appendice di torneo il {{Data|07|06|1964}}.
La squadra felsinea si impose 2-0 sui milanesi con un'autorete di [[Giacinto Facchetti]] provocata da un tiro di [[Romano Fogli]] e un goal di [[Harald Nielsen]]<ref name="Scudetto Bologna">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0097_02_1964_0134_0007_5595632/ | titolo = Bologna - Inter 2 a 0. I rossoblù campioni d'Italia | autore1 = [[Vittorio Pozzo]] | p = 7 | pubblicazione = Stampa Sera | data = 1964-06-08 | accesso = 2023-06-16 }}</ref>, vincendo così il suo settimo scudetto<ref name="Scudetto Bologna" />.
[[File:Euro 1968 Riva goal v Yugoslavia.jpg|min|sinistra|[[Gigi Riva|Riva]] batte lo jugoslavo [[Ilija Pantelić|Pantelić]] nella ripetizione della finale europea 1968]]
Nel 1960 l'[[UEFA]] aveva istituito il [[campionato europeo maschile di calcio|campionato europeo per nazioni]], il Paese organizzatore della cui fase finale veniva all'epoca scelto tra uno degli ultimi quattro rimasti in gara; nelle prime due edizioni del torneo l'{{nazNB|CA|ITA|M}} non era mai andata oltre le fasi eliminatorie, ma nel [[campionato europeo maschile di calcio 1968|1968]] giunse fino alla ''[[Final Four]]'' insieme a {{NazNB|CA|ENG|M}} campione del mondo in carica, {{NazNB|CA|YUG|M}} finalista della passata edizione e {{NazNB|CA|SUN|M}} campione europea uscente; fu proprio all'Italia che l'UEFA affidò l'organizzazione di semifinali e finale di torneo<ref>{{Cita news | titolo = Mullery a challenge to Stiles | pubblicazione= The Guardian | data = 1968-05-10 | p = 23 | lingua = en }}</ref>.
Mentre [[Firenze]] e [[Napoli]] ospitarono le semifinali, l'Olimpico fu destinato quale sede della gara che avrebbe designato il terzo campione d'Europa.
Alla gara decisiva per il titolo giunsero proprio gli Azzurri contrapposti alla Jugoslavia: l'incontro, tenutosi l'{{data|08|06|1968}}, terminò 1-1 con goal jugoslavo di [[Dragan Džajić]] pareggiato a dieci minuti dal termine da [[Angelo Domenghini]]<ref name="finale 1968 1">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0120_01_1968_0137_0010_7719676/ | titolo = A Roma: Italia Jugoslavia 1-1. La finale si ripeterà domani | pubblicazione = La Stampa | data = 1968-10-09 | autore1 = Giulio Accatino | p = 10 }}</ref> e neppure i supplementari designarono un vincitore, rendendo necessaria la ripetizione 48 ore più tardi<ref name="finale 1968 1" /> che fu appannaggio dell'Italia, vincitrice 2-0 con goal di [[Gigi Riva]] e [[Pietro Anastasi]]<ref>{{Cita news | pubblicazione = La Stampa | p = 11 | data = 1968-06-11 | autore1 = Vittorio Pozzo | titolo = Gli Azzurri campioni d'Europa: la Jugoslavia battuta 2-0 | accesso = 2023-06-16 | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,0120_01_1968_0138_0011_7701318/ }}</ref>.
[[File:Juventus v Independiente Intercontinental Cup 1973 Rome.jpg|min|Il capitano della {{Calcio Juventus|N}} [[Sandro Salvadore|Salvadore]] contro l'{{Calcio Independiente|N}}]]
Nel 1973 la {{calcio Juventus|N}}, finalista sconfitta della più recente edizione di [[coppa dei Campioni 1972-1973|Coppa dei Campioni]], sostituì l'{{Calcio Ajax|N}} nella disputa della [[Coppa Intercontinentale 1973 (calcio)|Coppa Intercontinentale]] contro gli [[argentina|argentini]] dell'{{Calcio Independiente|N}} causa rinuncia del club olandese a partecipare a tale competizione<ref>{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,12/articleid,1508_02_1973_0250_0012_21235398/ | titolo = Juventus Independiente forse finale Intercoppa | data = 1973-10-26 | p = 12 | pubblicazione = Stampa Sera | accesso = 2023-06-16 }}</ref>; fu deciso che, in deroga alla consuetudine della competizione che prevedeva la finale in doppia gara, la Coppa venisse assegnata al termine di una partita singola per la cui sede fu proposto lo stadio Olimpico dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]]<ref>{{Cita news | titolo = Juventus, sì all'Independiente | p = 12 | pubblicazione = Stampa Sera | data = 1973-10-31 | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,12/articleid,1508_02_1973_0254_0012_21236420/ | accesso = 2023-06-16 }}</ref>.
[[File:Mennea 200 m Roma 1974.jpg|min|sinistra|[[Pietro Mennea|Mennea]] vince la finale dei [[200 metri piani|200 m]] agli europei 1974]]
La partita, cui assistettero solo {{M|22000}} spettatori, si tenne il {{data|28|11|}} successivo e vide la vittoria del club di [[Buenos Aires]] grazie a un goal nel finale di [[Ricardo Bochini]]<ref>{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,1118_01_1973_0281_0018_16222098/ | titolo = È già Natale per i Gauchos | data = 1973-11-29 | pubblicazione = La Stampa | p = 18 | accesso = 2023-06-16 | autore1 = [[Giovanni Arpino]] }}</ref>.
L'anno successivo l'Olimpico fu sede dell'undicesima edizione degli [[Campionati europei di atletica leggera 1974|europei d'atletica leggera]], che videro le prime affermazioni di due giovani italiani destinati a diventare nomi di rilievo dello sport mondiale, [[Pietro Mennea]] – vincitore dei 200 metri con 20"60<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1974/09/07/page_012.pdf | titolo = Vince Mennea, festa all'Olimpico | data = 1974-09-07 | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-16 | autore1 = Oreste Pivetta | p = 12 }}</ref>, e secondo nei 100 dietro [[Valerij Borzov]]<ref>{{Cita news | titolo = Borzov «brucia» Mennea e Bieler nei 100 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1974/09/04/page_012.pdf | autore1 = Oreste Pivetta | data = 1974-09-04 | p = 12 }}</ref> e nella [[Staffetta 4×100 metri|4×100]] insieme a [[Vincenzo Guerini (atleta)|Guerini]], [[Norberto Oliosi|Oliosi]] e [[Luigi Benedetti (velocista)|Benedetti]]<ref name="unita 1974">{{Cita news | data = 1974-09-09 | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-16 | autore1 = Oreste Pivetta | titolo = 10 ori alla Germania Democratica! | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1974/09/09/page_006.pdf | p = 6 }}</ref> – e [[Sara Simeoni]], bronzo nel [[salto in alto]] con {{M|1,89|u=m}}<ref name="unita 1974" />.
Altro appuntamento agonistico di rilievo fu altresì l'[[VIII Universiade|Universiade 1975]], della quale Roma fu investita con procedura d'emergenza<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1975/02/26/page_010.pdf | titolo = I Giochi mondiali di atletica a Roma | data = 1975-02-26 | accesso = 2023-06-17 | pubblicazione = l'Unità | p = 10 }}</ref>, avendo dovuto sopperire alla defezione della [[jugoslavia|jugoslava]] [[Belgrado]]<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1974/11/29/page_010.pdf | titolo = Jugoslavia: rinuncia definitiva alle Universiadi | data = 1974-11-29 | accesso = 2023-06-17 | pubblicazione = [[l'Unità]] | p = 10 }}</ref>, impossibilitata a organizzare la competizione per sopravvenuti motivi economici.
Sulla pista dell'Olimpico fu di nuovo Mennea protagonista nella velocità maschile, vittorioso sia nei 100<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1975/09/20/page_012.pdf | titolo = Mennea sfreccia nei 100 metri | p = 12 | data = 1975-09-20 | accesso = 2023-06-17 | autore1 = [[Remo Musumeci]] | pubblicazione = l'Unità }}</ref> che nei 200<ref name="Fava Mennea">{{cita news | accesso = 2023-06-17 | autore1 = Remo Musumeci | pubblicazione = l'Unità | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1975/09/22/page_009.pdf | p = 9 | titolo = Mennea: disinvolto bis nei 200. Fava: esaltante bis nei 5.000 }}</ref>, mentre sulla distanza si distinse [[Franco Fava]], oro nei [[5000 metri piani|5000]]<ref name="Fava Mennea" /> e nei [[1000 metri piani|10000 metri]]<ref>{{Cita news | titolo = A Fava i 10.000 m. Bottiglieri-record | autore1 = Remo Musumeci | data = 1975-09-19 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1975/09/19/page_010.pdf | p = 10 | accesso = 2023-06-17 | pubblicazione = l'Unità }}</ref>.
[[File:Ray Clemence, Liverpool, Coppa dei Campioni 1976-77.jpg|min|1977, il portiere del {{Calcio Liverpool|N}} [[Ray Clemence]] mostra la Coppa dei Campioni al pubblico dell'Olimpico]]
La UEFA affidò a Roma la [[finale della Coppa dei Campioni 1976-1977|finale di Coppa dei Campioni 1976-77]]; a distanza di 4 anni dall'Intercontinentale fu la prima grande finale di club ospitata dall'Olimpico, che vide di fronte gli [[inghilterra|inglesi]] del {{calcio Liverpool|N}} e i [[germania Ovest|tedesco-occidentali]] del Borussia Mönchengladbach, entrambi alla ricerca del loro primo titolo di campione d'Europa<ref>{{Cita news | lingua = en | pubblicazione = The Guardian | data = 1977-05-25 | p = 24 | titolo = Up, up and away | autore1 = David Lacey }}</ref>.
La sera del {{data|25|05|1977}} la squadra d'Oltremanica guidata da [[Kevin Keegan]] vinse 3-1 con goal di [[Terry McDermott (calciatore)|Terry McDermott]], [[Tommy Smith (calciatore 1945)|Tommy Smith]] e [[Phil Neal]] contro il momentaneo pareggio tedesco di [[Allan Simonsen]], divenendo così la seconda inglese e la terza britannica a laurearsi campione continentale<ref>{{Cita news | titolo = Smith goal ends an era with triumph | autore1 = David Lacey | pubblicazione = The Guardian | data = 1977-05-26 | p = 22 | lingua = en }}</ref>.
[[File:Euro '80, Germania Ovest-Belgio, Hans-Peter Briegel.jpg|min|sinistra|Azione difensiva del tedesco [[hans-Peter Briegel|Briegel]] durante la finale dell'europeo 1980 contro il {{NazNB|CA|BEL|M}}]]
Dopo l'edizione 1976, L'UEFA rivoluzionò il campionato europeo e lo trasformò in un appuntamento fisso quadriennale con sette squadre qualificate ad affrontarsi in una fase finale presso un ottavo Paese ospite ammesso di diritto; la prima assegnataria di tale nuova formula fu l'Italia, incaricata a ottobre 1977 di organizzare il [[campionato europeo maschile di calcio 1980|campionato del 1980]]<ref>{{Cita news| url = https://archivio.unita.news/assets/main/1977/11/13/page_014.pdf | titolo = In Italia le finali della Coppa Europa di calcio del 1980 | data = 1977-11-14 | accesso = 2023-01-10 | pubblicazione = l'Unità | p = 14 }}</ref><ref>{{Cita news | lingua = en | titolo = No breathing space for the new England manager | data = 1977-11-14 | pubblicazione = The Guardian | città = [[Londra]] | p = 18 }}</ref>.
Lo stadio Olimpico ospitò due partite della fase a gironi, quella d'esordio tra la {{NazNB|CA|CSK|M}} campione uscente e la {{NazNB|CA|FRG|M}} che vide i tedeschi vittoriosi per 1-0 con un goal di [[Karl-Heinz Rummenigge|Rummenigge]]<ref>{{cita news | pubblicazione = l'Unità | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1980/06/12/page_019.pdf | titolo = RFT, primo passo verso il titolo? | autore1 = Giuliano Antognoli | data = 1980-06-12 | accesso = 2023-06-17 | p = 19 }}</ref> (preceduta da una cerimonia d'apertura durante cui si tenne un'esibizione di [[Calcio storico fiorentino|calcio fiorentino]] tra due squadre, una delle quali capitanata dall'arbitro internazionale [[Gino Menicucci]]<ref>{{cita news | pubblicazione = l'Unità | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1980/06/12/page_019.pdf | titolo = Menicucci è tornato all'Olimpico | data = 1980-06-12 | accesso = 2023-06-17 | p = 19 | autore1 = [[Loris Ciullini]] }}</ref>) e quella della giornata successiva di gara, che vide di nuovo di scena la Cecoslovacchia vittoriosa 3-1 sulla {{NazNB|CA|GRC|M}} ([[Antonín Panenka|Panenka]], [[Ladislav Vízek|Vizek]] e [[Zdeněk Nehoda|Nehoda]] contro il greco [[Nikos Anastopoulos|Anastopoulos]]<ref>{{Cita news | pubblicazione = l'Unità | data = 1980-06-15 | accesso = 2023-06-23 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1980/06/15/page_015.pdf | titolo = La Cecoslovacchia punta alla «piccola» finale | autore1 = Loris Ciullini | p = 15 }}</ref>).
Il {{Data|22|06|1980}} l'Olimpico divenne il primo stadio a ospitare due finali del campionato europeo: ad affrontarsi nella [[Finale del campionato europeo maschile di calcio 1980|gara per il titolo]] furono la Germania Ovest e il {{NazNB|CA|BEL|M}}, vincitore del girone dove giocava l'Italia.
A laurearsi campione d'Europa fu la formazione tedesca che si impose con due goal di [[Horst Hrubesch]], il primo dopo dieci minuti di gioco e il secondo quasi al fischio finale, quando già il rigore di [[René Vandereycken]] a un quarto d'ora dalla fine sembrava avere indirizzato la partita verso il pareggio e i tempi supplementari<ref>{{Cita news | pubblicazione = l'Unità | data = 1980-06-23 | accesso = 2023-06-17 | titolo = Il Belgio non blocca la marcia della RFT | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1980/06/23/page_009.pdf | p = 9 | autore = Giuliano Antognoli }}</ref>.
[[File:Coppa dei Campioni 1983-84 - Liverpool vs Roma.jpg|min|1984, l'ingresso in campo di {{Calcio Liverpool|N}} e {{Calcio Roma|N}} nella [[finale della Coppa dei Campioni 1983-1984|finale di Coppa dei Campioni]]]]
Gli [[anni 1980|anni ottanta]], ultimo decennio dell'Olimpico nella sua livrea storica, videro lo stadio ospitare anche la [[Coppa del mondo di atletica leggera 1981]], competizione per squadre continentali<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1981/09/04/page_010.pdf | titolo = «Coppa» tutta da vivere | pubblicazione = l'Unità | data = 1981-09-04 | accesso = 2023-06-17 | autore1 = Remo Musumeci | p = 10 }}</ref>, e l'edizione 1987 dei [[Campionati del mondo di atletica leggera 1987|campionati mondiali di atletica leggera]] che vide il nuovo record del mondo dei [[100 metri piani|100 metri]] dello statunitense [[Carl Lewis]] con 9"93 ma, soprattutto, quello dell'[[salto in alto|alto femminile]] della bulgara [[Stefka Kostadinova]] con {{M|2,09|u=m}}, uno dei primati in assoluto più longevi dell'atletica leggera outdoor<ref>{{cita news | titolo = Olimpico, nasce la fantatletica | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1987/08/31/page_009.pdf | p = 9 | data = 1987-08-31 | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-17 | autore = Ronaldo Pergolini }}</ref><ref>{{Cita web | url = https://olympics.com/it/notizie/atletica-record-mondo-elenco-completo | editore = Comitato Olimpico Internazionale | accesso = 2023-06-17 | data = 2023-05-28 | titolo = Atletica leggera, tutti i record del mondo: l'elenco completo | autore1 = Evelyn Watt | urlmorto = no | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230617142927/https://olympics.com/it/notizie/atletica-record-mondo-elenco-completo }}</ref>, superato solo nel 2024 da [[Jaroslava Mahučich]]<ref>{{cita news | url = https://www.gazzetta.it/Atletica/07-07-2024/mahuchikh-record-del-mondo-nell-alto-donne-alla-diamond-league.shtml | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport | accesso = 2024-07-10 | titolo = Alto donne, Mahuchikh trionfa col record del mondo: 2.10! Iapichino vince nel lungo | data = 2024-07-07 }}</ref>.
[[File:Stefka Kostadinova Roma 1987.jpg|min|sinistra|[[Stefka Kostadinova]] salta {{M|2,09|u=m}} ai mondiali d'atletica 1987]]
In mezzo a tali due appuntamenti figura la seconda finale di Coppa dei Campioni assegnata dall'UEFA alla [[Roma|Capitale]], quella del [[finale della Coppa dei Campioni 1983-1984|1983-84]], particolarmente sentita dal pubblico cittadino perché in tale edizione della competizione figurava la {{Calcio Roma|N}}, [[Serie A 1982-1983|campione d'Italia nella stagione precedente]], che in tale stadio era squadra di casa.
Il club giallorosso, in effetti, riuscì a raggiungere la gara di finale, affiancato dal Liverpool, che in tale impianto aveva già vinto sette anni prima: la partita, in programma il {{data|30|05|1984}}, richiese il ricorso ai calci di rigore per la prima volta nella storia della competizione<ref name="Guardian 1984">{{Cita news | lingua = en | titolo = Kennedy exacts full penalty | autore1 = David Lacey | data = 1984-05-31 | p = 24 | pubblicazione = The Guardian | url = https://theguardian.newspapers.com/article/the-guardian-kennedy-exacts-full-penalty/132448804/ | accesso = 2024-07-10 }}</ref> dopo che i tempi regolamentari erano terminati 1-1 grazie ai goal di [[Phil Neal]] (già realizzatore nello stesso stadio nel 1977) e [[Roberto Pruzzo]]<ref name="Guardian 1984" /> e i supplementari non avevano sortito effetto.
Davanti a più di {{M|69000}} spettatori, fu di nuovo il {{calcio Liverpool|N}} ad assicurarsi la Coppa, la sua quarta, vincendo 4-2 lo spareggio ai [[tiri di rigore]]<ref name="Guardian 1984" />.
Una settimana prima della finale tra Liverpool e Roma il comitato esecutivo della [[FIFA]] in riunione a [[Zurigo]] aveva assegnato all'[[Italia]] l'organizzazione del [[campionato mondiale di calcio 1990|mondiale di calcio 1990]] e Roma fu, fin dalla presentazione della candidatura ufficiale, la città prescelta per ospitare la finale del torneo<ref name="mondiale 1990">{{cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,1015_01_1984_0119_0028_14467816/ | titolo = L'Italia soffia il Mundial all'URSS | data = 1984-05-20 | pubblicazione = La Stampa | città = Torino | accesso = 2023-01-13 | autore1 = Bruno Perucca | p = 26 }}</ref><ref>{{Cita news | lingua = en | titolo = Italy to host World Cup | pubblicazione = The Guardian | data = 1984-05-21 | p = 24 }}</ref>.
=== La ristrutturazione per il mondiale di calcio 1990 ===
Nel quinquennio che seguì l'affidamento del mondiale di calcio all'Italia il dibattito, soprattutto politico, sul se e come ristrutturare lo Stadio Olimpico, ampliare lo [[stadio Flaminio]]<ref name="Rossi Nuovo Stadio" /> oppure costruire un nuovo impianto per la finale (in una zona originariamente individuata nel quadrante sudoccidentale di Roma tra [[Europa (Roma)|EUR]] e [[Magliana]]) assunse toni molto accesi e portò anche a ricorsi presso sovrintendenza e [[Tribunale Amministrativo Regionale]] (TAR) che procurarono blocchi e rallentamenti dei lavori.
Il progetto-Flaminio non fu neppure preso in considerazione per assenza di spazio per l'ampliamento<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />, mentre la soluzione-EUR fu scartata quasi subito per sostanziale impossibilità di realizzarla in tempi ragionevoli.
In aggiunta a ciò, voci autorevoli si levarono contro la costruzione di una mega-opera completamente slegata da qualsiasi concetto di compatibilità urbanistica: è il caso di [[Piero Ostilio Rossi]], docente di architettura alla [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|"Sapienza"]], che sottolineò come, al pari delle opere olimpiche del 1960, anche uno stadio in zona Eur avrebbe ulteriormente contribuito al blocco dello sviluppo urbanistico della Capitale verso est, dove erano previste opere da piano regolatore più coerenti con la crescita della città<ref name="P.O. Rossi">{{cita news | pubblicazione = l'Unità | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1987/02/05/page_019.pdf | autore1 = [[Piero Ostilio Rossi]] | titolo = Ecco perché farlo alla Magliana sarebbe comunque un «tradimento» | data = 1987-02-05 | p = 19 | accesso = 2023-06-17 }}</ref>; Rossi denunciò anche la cultura dello «stato di necessità» in base alla quale le opere venivano imposte quando non c'era più tempo per impostare una discussione critica sulla loro compatibilità, utilità o fattibilità in altra veste o zona<ref name="P.O. Rossi" />.
[[File:Stadio Olimpico - Roma - 1989.jpg|min|I lavori di ristrutturazione dello stadio a fine 1989; si noti il completamento di metà della struttura portante della copertura]]
Rimase in piedi quindi il progetto di ristrutturazione dell'Olimpico, affidato dal CONI agli architetti Vitellozzi (già autore della ricostruzione del 1953) e Clerici e agli ingegneri Teresi e [[Antonio Maria Michetti|Michetti]]<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />, che prevedeva la realizzazione di un impianto capace di {{M|85825}} posti coperti a sedere ricavati da sopraelevazione di 6 metri delle tribune Tevere e Monte Mario e rifacimento delle curve; i tralicci luminosi sarebbero stati soppressi e l'illuminazione sarebbe stata integrata nel bordo della copertura.
Il costo previsto del lavoro si aggirava intorno ai 35-40 miliardi di lire{{efn|name=rivalutazione}}<ref>{{Cita news | pubblicazione = l'Unità | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1987/04/11/page_017.pdf | titolo = L'Olimpico cambia look per i Mondiali: ci saranno 85mila posti tutti coperti | autore1 = Rosanna Lampugnani | data = 1987-04-11 | accesso = 2023-06-17 }}</ref>.
Il CONI, gerente della struttura e committente dei lavori, incaricò il consorzio [[Fiat Impresit|CO.GE.FAR.]] quale contraente generale, ma a novembre 1987 un ricorso congiunto al TAR del [[Lazio]] da parte di [[Italia Nostra]], [[Legambiente]] e [[WWF Italia]] cambiò il corso dei lavori: le tre associazioni, infatti, denunciarono il danno ambientale e paesaggistico derivante dalla messa in opera dei piloni alti {{M|40|ul=m}} per sostenere la tensostruttura di copertura dello stadio<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1987/11/22/page_014.pdf | titolo = Ancora un ricorso al TAR | data = 1987-11-22 | p = 14 | accesso = 2023-06-17 | pubblicazione = l'Unità }}</ref>; a gennaio 1988 il TAR accolse il ricorso e fermò il progetto<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1988/01/28/page_026.pdf | titolo = Stop per lo stadio Olimpico. In perìcolo la finale mondiale | pubblicazione = l'Unità | p = 26 | data = 1988-01-28 | accesso = 2023-06-17 | autore1 = Roberto della Seta }}</ref>.
[[File:Aerial view of Stadio Olimpico in Rome.jpg|min|sinistra|Vista aerea dello stadio Olimpico con la copertura. In primo piano il [[Palazzo della Farnesina]], sede del ministero per gli affari esteri]]
Cautelativamente, per timore di altri ricorsi, il CONI bloccò qualsiasi lavoro, anche quelli non oggetto dell'ordinanza del TAR<ref>{{Cita news | url= https://archivio.unita.news/assets/main/1988/02/04/page_026.pdf | titolo = E il Coni ora blocca tutti i lavori dell'Olimpico | autore1= Ronaldo Pergolini | data = 1988-02-04 | accesso = 2023-06-17 | p = 26 | pubblicazione = l'Unità }}</ref>.
A frenare ulteriormente la ristrutturazione giunsero altre ordinanze di sequestro e fermo dei cantieri nella curva Sud, sospettati di non essere a norma sotto il profilo della [[Salute e sicurezza sul lavoro|sicurezza del lavoro]]<ref>{{cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1988/09/07/page_019.pdf | titolo = «Il Mundial non vale la vita» | data = 1988-09-07 | accesso = 2023-06-17 | pubblicazione = l'Unità | autore1 = Rossella Ripert }}</ref>.
Il [[Ministero della cultura|Ministero per i beni culturali]] dispose la redazione di un altro progetto che tenesse conto delle tutele invocate dalle associazioni ambientaliste; fu deciso quindi di limitare l'altezza dei piloni e di integrarvi delle scale per la salita verso le gradinate più alte, e di fronte a tali modifiche le associazioni ambientaliste ritirarono il ricorso al TAR<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1988/10/28/page_020.pdf | p = 20 | data = 1988-10-28 | accesso = 2023-06-17 | pubblicazione = l'Unità | titolo = Tutto ok per lo stadio. Parola del CONI }}</ref><ref name="Rossi Nuovo Stadio" />.
I lavori stavano procedendo per gradi onde non compromettere del tutto l'agibilità della struttura, utilizzata, se pure non a piena capacità, da {{Calcio Lazio|N}} e {{Calcio Roma|N}}; tuttavia, alla fine della stagione [[serie A 1988-1989|1988-89]], fu necessario avere l'impianto libero con relativa migrazione dei due club per un anno allo [[stadio Flaminio]]: l'ultimo incontro di entrambe le squadre nel vecchio impianto fu il derby di ritorno alla trentesima giornata di campionato<ref>{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0935_01_1989_0119_0021_24127949/anews,true/ | titolo = Roma – Lazio, un incasso quasi record | data = 1989-05-29 | accesso = 2023-06-17 | pubblicazione = La Stampa | p = 21 }}</ref>: {{M|41633}} spettatori assistettero al pareggio per 0-0 tra le due squadre in un incontro, giudicato non memorabile sotto il profilo tecnico, in cui l'unico motivo di soddisfazione fu l'incasso, di circa 1,15 miliardi di lire{{efn|name=rivalutazione}}<ref>{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,0935_02_1989_0138_0024_18590171/ | p = 24 | pubblicazione = Stampa Sera | data = 1989-05-29 | autore1 = [[Massimo Gramellini]] | titolo = All'Olimpico un derby color invidia }}</ref>.
L'impianto, omologato per {{M|85000}} posti, fu consegnato alla FIFA due settimane in ritardo sulla prevista data del {{Data|15|05|1990}}<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1990/05/30/page_027.pdf | data = 1990-05-30 | p = 27 | accesso = 2003-06-18 | pubblicazione = l'Unità | titolo = Una «corona» piena di spine | autore1 = Renato Pallavicini }}</ref>, ad appena dieci giorni dall'inizio del campionato mondiale.
A posteriori, ricostruendo tutte le voci di costo e di revisione prezzi che caratterizzarono le vicende dei lavori sull'impianto, la spesa totale per l'Olimpico fu quantificata in quasi 450 miliardi di lire {{efn|name=rivalutazione}}<ref>{{Cita news | url = https://www.eurosport.it/calcio/facciamo-i-conti-i-mondiali-dello-spreco-spesi-1248-miliardi-per-gli-stadi_sto7764548/story.shtml | titolo = Facciamo i conti: i Mondiali dello spreco, spesi 1248 miliardi per gli stadi <!-- | urlarchivio = https://archive.is/20230617225530/https://www.eurosport.it/calcio/facciamo-i-conti-i-mondiali-dello-spreco-spesi-1248-miliardi-per-gli-stadi_sto7764548/story.shtml --> | pubblicazione = [[Eurosport]] | accesso = 2023-06-18 | data = 2020-06-04 | autore1 = Enrico Turcato }}</ref>, cifra su cui pesa – secondo i periti della corte d'Appello di Roma incaricati dai giudici di valutare presunte irregolarità nelle gare d'appalto per le ristrutturazioni – anche l'assegnazione dei lavori all'appaltatore che presentò il prezzo più alto con parametri qualitativi inferiori ai concorrenti<ref>{{Cita news | url = http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/marzo/20/MONDIALI_1990_Stadio_Olimpico_appalto_ga_0_9703208911.shtml | titolo = Mondiali 1990. Stadio Olimpico, appalto irregolare | data = 1997-03-20 | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport | accesso = 2023-06-22 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140808044319/http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/marzo/20/MONDIALI_1990_Stadio_Olimpico_appalto_ga_0_9703208911.shtml }}</ref>.
=== Italia '90 e il post-mondiale ===
[[File:Mondiali 1990 - Germania Ovest vs Argentina - Maradona e Matthäus.jpg|min|Il capitano [[Argentina|argentino]] [[Diego Armando Maradona|Diego Maradona]] e quello [[germania|tedesco]] [[Lothar Matthäus]] si scambiano saluti e gagliardetti prima della [[finale del campionato mondiale di calcio 1990|finale mondiale 1990]]]]
Nel corso del [[Campionato mondiale di calcio 1990|mondiale di calcio]] l'Olimpico ospitò sei incontri, nel dettaglio i tre incontri del gruppo A di cui faceva parte l'{{NazNB|CA|ITA|M}}, l'ottavo di finale riservato alla vincitrice del suddetto gruppo, il conseguente quarto di finale cui accedette la vincitrice del citato ottavo, e la finale (le semifinali si tennero a Torino e Napoli).
Gli incontri nella fase a gironi furono tre vittorie italiane, in sequenza contro {{NazNB|CA|AUT|M}} (1-0<ref>{{cita news | lingua = en | titolo = Ci pensa Totò | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-18 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1990/06/10/page_023.pdf | data = 1990-06-10 | p = 23 | autore1 = Ronaldo Pergolini}}</ref>), {{NazNB|CA|USA|M}} (1-0<ref>{{cita news | lingua = en | titolo = Giannini, poi il buio | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-18 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1990/06/15/page_027.pdf | data = 1990-06-15 | p = 27 | autore1 = Ronaldo Pergolini}}</ref>) e {{NazNB|CA|CSK|M}} (2-0<ref>{{Cita news | p = 1 | autore1 = [[Gianpaolo Ormezzano]] | pubblicazione = La Stampa | data = 1990-06-20 | accesso = 2023-06-17 | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0907_01_1990_0141_0001_12432922/ | titolo = L'Italia vince e diverte }}</ref>).
A seguire, nell'ottavo ospitato dall'Olimpico l'Italia batté 2-0 l{{'}}{{NazNB|CA|URY|M}}<ref>{{Cita news | data = 1990-06-26 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1990/06/25/page_025.pdf | titolo = Un Serena per amico | accesso = 2023-06-18 | pubblicazione = l'Unità | p = 25 | autore1 = Ronaldo Pergolini }}</ref> e nel successivo quarto ancora gli Azzurri vinsero 1-0 sull'{{NazNB|CA|IRL|M}}<ref>{{cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1990/07/01/page_023.pdf | p = 23 | data = 1990-07-01 | accesso = 2023-06-18 | titolo = Schillaci ci prende gusto | pubblicazione = l'Unità | autore1 = Ronaldo Pergolini }}</ref>.
La finale, tenutasi l'{{data|08|07|1990}} davanti a {{M|73603}} spettatori tra {{NazNB|CA|FRG|M}} e {{NazNB|CA|ARG|M}}, fu vinta dai tedeschi con un rigore di [[Andreas Brehme|Andy Brehme]] a 6' dalla fine<ref name="finale">{{cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1990/07/09/page_025.pdf | titolo = Brutta, sporca e cattiva | autore1 = Ronaldo Pergolini | accesso = 2023-06-18 | data = 1990-07-09 | pubblicazione = l'Unità }}</ref>.
Nella circostanza, l'Olimpico fu il primo stadio a registrare un'espulsione in una finale mondiale (precisamente due, nell'ordine gli argentini [[Pedro Monzón]] e [[Gustavo Dezotti]]<ref name="Lacey 1990">{{Cita news | pubblicazione = The Guardian | data = 1990-07-09 | autore1 = David Lacey | titolo = Argentina finally punished | lingua = en }}</ref>) nonché appena il terzo a vedere assegnato un rigore e il secondo a vederlo trasformato, e sempre con la Germania Ovest quale una delle finaliste<ref name="Lacey 1990" />.
Al suo primo anno nel rinnovato Olimpico, la {{Calcio Roma|N}} raggiunse la finale di [[Coppa UEFA 1990-1991|Coppa UEFA]], che fu un derby italiano contro l'{{Calcio Inter|N}}: all'epoca tale competizione era l'unica in Europa la cui finale prevedesse lo svolgimento in doppia gara, e fu l'Olimpico a ospitare quella di ritorno, che vide la Roma vincere 1-0 davanti a {{M|70900}} spettatori<ref name="Finale 1991">{{Cita news | titolo = Trap, coppa dell'addio | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0868_01_1991_0112_0029_12124926/ | data = 1991-05-24 | accesso = 2023-06-18 | pubblicazione= La Stampa | autore1 = Giorgio Gandolfi | p = 29 }}</ref>, anche se il risultato non fu sufficiente a ribaltare il punteggio di 2-0 con cui gli avversari avevano vinto a Milano due settimane prima<ref name="Finale 1991" />; singolarmente, nella partita dell'Olimpico figuravano cinque tedeschi che un anno prima, su quel terreno, avevano vinto il summenzionato campionato mondiale: il citato Brehme, [[Lothar Matthäus]] e [[Jürgen Klinsmann]] nelle file dell'Inter, [[Thomas Berthold]] e [[Rudi Völler]] in quelle della Roma.
A settembre 1995 l'Olimpico ospitò anche le cerimonie d'apertura e chiusura e le gare d'atletica della prima edizione dei [[I Giochi mondiali militari|Giochi mondiali militari]], coincidenti con il cinquantesimo anniversario della fine della [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita news | titolo = Giochi militari a Roma. Seimila atleti in marcia | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1995/08/31/page_034.pdf | accesso = 2023-09-26 | data = 1995-08-31 | p = 34 | autore1 = Marco Ventimiglia }}</ref>.
[[File:Massimo Cuttitta 1995.jpg|min|sinistra|[[Massimo Cuttitta]] (al centro) nel ''test match'' contro il {{RU|ZAF}} a novembre 1995]]
L'Olimpico, che in precedenza aveva visto solo due volte esibirsi la nazionale italiana di rugby (quella citata nel 1954 e, più recentemente, nel 1986 quando impose un pareggio 15-15 all'{{Rugby Inghilterra XV|N}} alla presenza di {{M|40000}} spettatori<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1986/05/11/page_022.pdf | p = 22 | titolo = L'Italia pareggia 15 a 15 con la grande Inghilterra | autore1 = [[Remo Musumeci]] | data = 1986-05-11 | accesso = 2023-06-20 | pubblicazione = l'Unità }}</ref>), fu scelto per ospitare il ''test match'' degli Azzurri contro il {{RU|ZAF}} fresco vincitore della {{RWC|1995|N}} in occasione della tappa italiana del suo [[Tour della nazionale maschile di rugby a 15 del Sudafrica 1995|tour europeo di novembre]]: lo stadio fu preferito al [[stadio Flaminio|Flaminio]], nei precedenti 35 anni utilizzato dalla nazionale quando impegnata a Roma, perché parte dell'incasso era associata a un'iniziativa benefica di finanziamento ad alcune associazioni per l'infanzia tra cui [[Telefono Azzurro]]<ref name="prezzo">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0035/articleid,0683_01_1995_0305_0041_9243065/ | pubblicazione = La Stampa | data = 1995-11-12 | accesso = 2011-09-23 | titolo = Italia – Sudafrica, polemica per i biglietti omaggio | autore1 = Antonio Conti | p = 35 }}</ref>.
I sudafricani, al loro primo impegno dopo la vittoria mondiale, si imposero 40-21 ma fino a un quarto d'ora dalla fine era l'{{RU|ITA}} in vantaggio con il punteggio di 21-17<ref>{{Cita news | url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/11/13/cinque-minuti-in-paradiso.html | titolo = Cinque minuti in paradiso | data = 1995-11-13 | pubblicazione = la Repubblica | autore1 = [[Corrado Sannucci]] | accesso = 2011-09-23 }}</ref>; la partita fu giocata davanti a circa {{M|40000}} spettatori e i prezzi furono variabili tra le {{M|5000}} e le {{M|30000|u=ITL}} (~2,5 – {{M|15|u=€}})<ref name="prezzo" />.
[[File:Juventus FC - UEFA Champions League 1995-96.jpg|min|I giocatori della {{calcio Juventus|N}} festeggiano la Champions League vinta all'Olimpico nel 1996]]
Dopo Bari nel 1991, [[Roma]] fu scelta dall'UEFA come sede della [[finale della UEFA Champions League 1995-1996|finale di Champions League 1995-96]], nome con cui dal 1993 era divenuta nota la vecchia Coppa dei Campioni<ref>{{cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,33/articleid,0686_01_1995_0331_0037_9298049/ | titolo = Juve-Ajax, arrivederci a Roma per la finale | accesso = 2023-06-18 | data = 1995-12-08 | pubblicazione = La Stampa | autore1 = [[Roberto Beccantini]] | p = 37}}</ref>.
Per la seconda volta fu di scena all'Olimpico un'italiana, la {{Calcio Juventus|N}}, contrapposta all'{{Calcio Ajax|N}}, club di [[Amsterdam]]; la partita fu vinta dai torinesi, che si laurearono per la seconda volta campioni d'Europa.
I supplementari terminarono in parità 1-1, così come dodici anni prima tra Roma e Liverpool: i marcatori nei tempi regolamentari furono [[Fabrizio Ravanelli]] per la Juventus e [[Jari Litmanen]] per l'Ajax<ref name="Finale 1996">{{Cita news | pubblicazione = La Stampa | data = 1996-05-23 | accesso = 2023-06-18 | p = 50 | titolo = Mai vittoria così di rigore | autore1 = Marco Ansaldo | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0644_01_1996_0140_0050_8779999/ }}</ref>; i [[tiri di rigore]] diedero la vittoria 4-2 ai bianconeri<ref name="Finale 1996" />.
Con il nuovo millennio fu risolta anche la questione della proprietà dell'impianto: benché dal dopoguerra di fatto gerente della struttura insieme a tutto il complesso del [[Foro Italico]] nel quale ha la propria sede, il CONI non ne fu mai proprietario, in quanto, come detto, dopo la dismissione del Commissariato per la Gioventù Italiana nel 1976 parte dei suoi beni, tra cui il Foro Italico stesso, divennero [[demanio|demaniali]]: nel 2002 il [[Ministero dell'economia e delle finanze|Ministero dell'Economia]] istituì l'agenzia pubblica Coni Servizi spa per la gestione delle strutture sportive di proprietà degli enti dello Stato<ref>{{Cita pubblicazione | rivista = [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] | url = https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2002/08/10/187/so/168/sg/pdf | editore = [[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]] | città = [[Roma]] | data = 2002-08-10 | numero = 187 serie generale | p = 31 | titolo = Testo del decreto-legge 8 luglio 2002, n. 138 (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 158 dell'8 luglio 2002), coordinato con la legge di conversione 8 agosto 2002, n. 178 (in questo stesso supplemento ordinario alla pag. 5), recante: «Interventi urgenti in materia tributaria, di privatizzazioni, di contenimento della spesa farmaceutica e per il sostegno dell'economia anche nelle aree svantaggiate» | citazione = Art. 8. Riassetto del CONI […] È costituita una società per azioni con la denominazione «CONI Servizi S.p.a.» […] }}</ref>.
Con proprio decreto del {{data|03|02|2004}}, infine, il Ministero trasferì a Coni Servizi la proprietà del Foro Italico, ivi quindi compreso anche lo stadio Olimpico<ref>{{cita news | titolo = Il Coni è «padrone» dello stadio Olimpico: delusi i club romani | autore1 = Roberto Stracca | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151221220821/http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/07/Coni_padrone_dello_stadio_Olimpico_co_10_040207040.shtml | url = http://archiviostorico.corriere.it/2004/febbraio/07/Coni_padrone_dello_stadio_Olimpico_co_10_040207040.shtml | p = 54 | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | data = 2004-02-07 | accesso = 2023-08-09 | urlmorto = sì }}</ref><ref name="Decreto 2004">{{Cita pubblicazione | rivista = Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana | url = https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2004/02/17/04A01550/sg | titolo = Decreto 3 febbraio 2004. Conferimento di beni immobili patrimoniali dello Stato, ai sensi dell'art. 8, comma 6, del decreto-legge 8 luglio 2002, n. 138, convertito in legge, con modificazioni, nella legge 8 agosto 2002, n. 178 | numero = 39 | data = 2004-02-17 | accesso = 2023-06-14 | citazione = Ravvisata l'opportunità di individuare tra gli immobili da conferire in proprietà alla CONI Servizi S.p.A. quelli facenti parte del complesso del Foro Italico, in Roma, non aventi requisiti storico-artistici e quindi suscettibili di alienazione ai sensi del decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica […] | editore = Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato | città = Roma }}</ref>.
Con un decreto del 2019 Coni Servizi è stato successivamente rinominato in [[Sport e Salute]], attuale proprietario della struttura<ref>{{Cita pubblicazione | rivista = Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana | url = https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/09/07/21A05271/sg | titolo = Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 17 giugno 2021. Modalità di attuazione del trasferimento di beni immobili destinati al Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) | numero = 214 serie generale | data = 2021-09-07 | accesso = 2023-06-18 | editore = Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato | città = Roma | citazione = […] conseguentemente, ogni richiamo alla Coni Servizi S.p.a. contenuto in disposizioni normative vigenti deve intendersi riferito alla Sport e Salute S.p.a. […] }}</ref>.
[[File:021 men at work UEFA 2009, Rome.jpg|min|sinistra|Finale 2009 di Champions League: [[Thierry Henry|Henry]] del Barcellona (di spalle) tenta di eludere la guardia dell'inglese [[Rio Ferdinand]] mentre il portiere [[Edwin van der Sar]] osserva]]
A ottobre 2006 l'UEFA affidò per la quarta volta a [[Roma]] la finale di Champions League<ref>{{Cita news | data = 2006-10-04 | url = https://www.coni.it/it/news/5060-coni-finale-di-champions-2009-allo-stadio-olimpico,-riconoscimento-per-lo-sport-italiano.html | titolo = CONI: Finale di Champions 2009 allo Stadio Olimpico, riconoscimento per lo sport italiano | accesso = 2023-06-18 | editore = Comitato olimpico nazionale italiano }}</ref>; l'assegnazione giunse con tre anni di preavviso, in quanto fu relativa all'organizzazione della finale dell'edizione [[finale della UEFA Champions League 2008-2009|2008-09]].
La circostanza accelerò i lavori di manutenzione e ristrutturazione che il CONI aveva già intenzione di operare sull'impianto.
La conformazione generale dello stadio non fu modificata, ma fu necessario procedere a lavori di ristrutturazione della sala autorità della tribuna Monte Mario<ref>{{Cita pubblicazione | numero = 42 5ª serie speciale | data = 2008-04-09 | accesso = 2023-06-18 | editore = Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato | città = Roma | url = https://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/contratti/caricaAttoPdf?cdimg=2008042N6D026001&dgu=2008-04-09&art.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-09&art.codiceRedazionale=2008042N6D026&art.num=0&art.tiposerie=S5 | titolo = Lavori per la ristrutturazione dei locali adibiti a Sale Autorità e Sale Onore presso la Tribuna Monte Mario dello Stadio Olimpico in Roma | pubblicazione = Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana }}</ref>, rifacimento delle sedute (allargamento a {{M|48|u=cm}} dei seggiolini di curve e distinti, a {{M|50|u=cm}} di quelli della tribuna Tevere e a {{M|54|u=cm}} della tribuna d'onore e autorità nella Monte Mario, con riduzione di circa {{M|5000}} posti complessivi); realizzazione di 101 nuove sedute e installazione di 225 monitor in tribuna stampa; approntamento di aree VIP da 10-12 posti ciascuno in tribuna Monte Mario; rifacimento delle aree hospitality; realizzazione di un'area stampa da {{M|600|u=m2}} e varie pertinenze a servizio di essa; raddoppio dell'ampiezza degli spogliatoi e costruzione di un terzo destinato esclusivamente al club ospite, mentre i primi due sono assegnati uno ciascuno a Lazio e Roma<ref name="Lavori nuovi">{{Cita news | url = https://www.quotidiano.net/sport/2007/05/10/10538-presentato_piano_ristrutturazione.shtml | titolo = Presentato il piano ristrutturazione per la Champions League 2009 | data = 2007-05-08 | pubblicazione = [[QN Quotidiano Nazionale|Quotidiano Nazionale]] | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230618202533/https://www.quotidiano.net/sport/2007/05/10/10538-presentato_piano_ristrutturazione.shtml | accesso = 2023-06-17 }}</ref>.
A livello estetico inoltre furono sostituiti i tabelloni elettronici sotto la tettoia delle curve con due modelli digitali ad alta definizione, furono arretrate le panchine e rimosse parzialmente le barriere in [[Polimetilmetacrilato|plexiglas]] tra spalti e terreno di gioco.
Con il ritorno alla finale unica quale mezzo d'assegnazione della [[Coppa Italia]], lo stadio Olimpico fu designato per ospitarne la prima nel 2008<ref>{{Cita web | url = https://img.legaseriea.it/vimages/16fdc2e19ab2c71c/cu139.pdf | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20221223223340/https://img.legaseriea.it/vimages/16fdc2e19ab2c71c/cu139.pdf | editore = Lega Nazionale Professionisti | titolo = Comunicato ufficiale n. 139 del 6 dicembre 2007 | data = 2007-12-06 | accesso = 2023-06-19 }}</ref>; da allora, tranne un'eccezione nel 2020 a causa della [[pandemia di COVID-19]], l'ultimo atto della competizione si tiene sempre in tale impianto.
La [[Finale della UEFA Champions League 2008-2009|finale di Champions League]] si tenne il {{data|27|05|2009}} tra {{Calcio Barcellona|N}} e {{Calcio Manchester United|N}} alla presenza di {{M|62467}} spettatori, e a laurearsi campione d'Europa fu la compagine spagnola che si impose 2-0 con reti di [[Samuel Eto'o|Eto'o]] e [[Lionel Messi|Messi]]<ref>{{Cita news | lingua = en | pubblicazione = The Guardian | titolo = Manchester United fold without a fight as Barcelona claim Champions League | autore1 = Kevin McCarra | data = 2009-05-27 | url = https://www.theguardian.com/football/2009/may/27/manchester-united-barcelona-champions-league-final | accesso = 2023-06-19 }}</ref><ref>{{Cita news | pubblicazione = [[BBC]] | url = http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/europe/8060878.stm | autore1 = Phil McNulty | titolo = Barcelona 2-0 Man Utd | accesso = 2023-06-19 | data = 2009-05-27 | lingua = en }}</ref>.
[[File:UEFA Euro 2021 ITA v CHE Roma.jpg|min|L'Olimpico a giugno 2021 durante {{NazNB|CA|ITA|M}} – {{NazNB|CA|CHE|M}} dell'[[campionato europeo maschile di calcio 2020|europeo di calcio 2020]]]]
Nel 2018, per celebrare il 60º anniversario del [[campionato europeo maschile di calcio|campionato europeo di calcio]], l'UEFA ne istituì la sedicesima edizione – la cui fase finale era in programma per il 2020 – senza una federazione organizzatrice, bensì distribuendone gli incontri tra 11 Paesi<ref>{{Cita web | lingua = en | editore = [[UEFA]] | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210511180320/https://documents.uefa.com/internal/api/webapp/documents/WVKcnryVkASzztwJjPBcIw/content | url = https://documents.uefa.com/internal/api/webapp/documents/WVKcnryVkASzztwJjPBcIw/content | titolo = Regulations of the UEFA European Football Championship 2018-20 | data = 2018-03-09 | accesso = 2023-06-19 | urlmorto = sì }}</ref>; a [[Roma]] furono assegnate le partite di un girone, tra cui quella inaugurale del torneo, e la disputa di un quarto di finale.
Il torneo fu rinviato di un anno a causa della [[pandemia di COVID-19]] che stravolse tutti i calendari sportivi<ref>{{Cita news | url = https://www.repubblica.it/sport/calcio/2020/03/17/news/europeo_rinviato_al_2021_uefa-251517660/ | titolo = Coronavirus, è ufficiale: l'Uefa rinvia gli Europei al 2021 | autore1 = Franco Vanni | data = 2020-03-17 | accesso = 2023-06-19 | pubblicazione = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] }}</ref>; l'{{Data|11|06|2021}} l'Olimpico ospitò la cerimonia d'apertura del campionato europeo e, a seguire, la prima delle tre partite che l'{{NazNB|CA|ITA|M}} disputò nel proprio girone, una vittoria 3-0 sulla {{NazNB|CA|TUR|M}} davanti a un pubblico ridotto, per motivi di sicurezza sanitaria, a circa {{M|16000}} spettatori<ref>{{Cita news | url = https://www.ansa.it/europei_2020/notizie/2021/06/10/euro-2020-turchia-italia-live_7036f785-a151-4a3e-a86c-05319f30466f.html | pubblicazione = [[ANSA]] | titolo = Euro 2020, Italia spettacolo al debutto, 3-0 alla Turchia all'Olimpico | data = 2021-06-12 | accesso = 2023-06-19 }}</ref>; gli altri due incontri videro gli Azzurri battere di nuovo 3-0 la {{NazNB|CA|CHE|M}}<ref>{{Cita news | url = https://www.ansa.it/europei_2020/notizie/2021/06/16/euro-2020-italia-svizzera_5481af7e-acd9-4880-9a86-a4e9cdccc39a.html | data = 2021-06-16 | pubblicazione = ANSA | accesso = 2023-06-19 | titolo = L'Italia batte la Svizzera 3-0. Azzurri già agli ottavi }}</ref> e 1-0 il {{NazNB|CA|WAL|M}}<ref>{{Cita news | url = https://www.repubblica.it/dossier/sport/europei-di-calcio-/2021/06/20/news/europei_italia-galles_1-0_pessina_regala_il_primo_posto_agli_azzurri-306925270/ | titolo = Europei, Italia-Galles 1-0: Pessina regala il primo posto agli azzurri | autore1 = Jacopo Manfredi | accesso = 2023-06-19 | pubblicazione = la Repubblica | data = 2021-06-20 }}</ref>.
L'ultimo incontro ospitato dall'Olimpico nel torneo fu uno dei quarti di finale, quello che vide contrapposte {{NazNB|CA|ENG|M}} e {{NazNB|CA|UKR|M}}: i bianchi britannici vinsero 4-0 con [[Jordan Henderson|Henderson]], [[Harry Maguire|Maguire]] e doppietta di [[Harry Kane|Kane]]<ref>{{Cita news | url = https://www.theguardian.com/football/2021/jul/03/england-ukraine-euro-2020-quarter-final-report-harry-kane-rout-denmark | lingua = en | titolo = England rout Ukraine 4-0 to surge into Euro 2020 semi-final with Denmark | autore1 = David Hytner | data = 2021-07-03 | pubblicazione = The Guardian | accesso = 2023-06-19 }}</ref>.
[[File:EC 2024 - 10 000 m W (cropped).jpg|min|verticale|[[Nadia Battocletti]] taglia da vincitrice il traguardo dei {{M|10000|u=m}} ai [[Campionati europei di atletica leggera 2024|campionati europei 2024]]|left]]
Il {{data|22|03|2023}}, in occasione del quarto di finale della [[UEFA Women's Champions League 2022-2023|Women's Champions League]] tra {{Calcio femminile Roma|N}} e {{Calcio femminile Barcellona|N}}, l'Olimpico ha registrato il nuovo record italiano d'affluenza a un incontro di calcio femminile, {{M|39454}} spettatori<ref>{{Cita web | lingua = en | url = https://www.fifa.com/fifaplus/it/articles/roma-barcellona-e-stata-la-partita-con-piu-tifosi-nella-storia-del-calcio-femminile-italiano | titolo = Roma-Barcellona è stata la partita con più tifosi nella storia del calcio femminile italiano | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230621182215/https://www.fifa.com/fifaplus/it/articles/roma-barcellona-e-stata-la-partita-con-piu-tifosi-nella-storia-del-calcio-femminile-italiano | urlmorto = no | data = 2023-03-23 | accesso = 2023-06-21 | editore = [[FIFA]] }}</ref>.
A giugno 2024 la [[nazionale maschile di calcio dell'Italia|nazionale A italiana]] ha disputato 52 incontri nello stadio Olimpico, il più recente dei quali è il pareggio 1-1 con la {{NazNB|CA|CHE|M}} valido per le [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2022 - UEFA - Fase a gironi, gruppo C|qualificazioni europee al mondiale di calcio 2022]] e tenutosi il {{Data|12|11|2021}}<ref>{{Cita web | titolo = Qualificazioni mondiali: il 12 novembre Italia-Svizzera allo Stadio Olimpico di Roma | url = https://www.figc.it/it/nazionali/news/qualificazioni-mondiali-il-12-novembre-italia-svizzera-allo-stadio-olimpico-di-roma/ | data = giovedì 15 luglio 2021 | editore = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]] | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20211207182513/https://www.figc.it/it/nazionali/news/qualificazioni-mondiali-il-12-novembre-italia-svizzera-allo-stadio-olimpico-di-roma/ | accesso = 2023-06-20 }}</ref>.
Ad agosto 2022 [[European Athletic Association|European Athletics]] designò Roma quale città organizzatrice della [[Campionati europei di atletica leggera 2024|26ª edizione degli europei d'atletica]]<ref>{{Cita web | lingua = en | titolo = Roma 2024 European Athletics Championships dates announced | data = 2022-18-02 | accesso = 2023-06-19 | editore = [[European Athletic Association]] | url = https://www.european-athletics.com/news/roma-2024-european-athletics-championships-dates-announced | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220818165312/https://www.european-athletics.com/news/roma-2024-european-athletics-championships-dates-announced }}</ref>.
Benché nel corso della manifestazione, tenutasi dal 7 al {{data|12|06|2024}}, non siano stati registrati record mondiali o continentali, tale edizione dei campionati ha visto l'Italia dominare nettamente il medagliere con 11 ori, 9 argenti e 4 bronzi, miglior risultato europeo di sempre della squadra azzurra d'atletica.
Tra i risultati di rilievo conseguiti dagli italiani all'Olimpico figurano i due ori nei [[5000 metri piani|{{M|5000}}]] e nei [[10000 metri piani|{{M|10000}} m]] di [[Nadia Battocletti]]<ref>{{cita news | url = https://www.repubblica.it/sport/vari/2024/06/07/news/nadia_battocletti_oro_5000_europei_atletica-423194129/ | titolo = Atletica, Nadia Battocletti vince l'oro nei 5000 agli Europei e stabilisce anche il primato italiano | autore1 = Mattia Chiusano | data = 2024-06-07 | pubblicazione = la Repubblica | accesso = 2024-06-23 }}</ref><ref>{{cita news | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport | url = https://www.gazzetta.it/Atletica/11-06-2024/battocletti-oro-nei-10-000-agli-europei-di-atletica-doppietta-dopo-i-5-000.shtml | data = 2024-06-11 | titolo = Battocletti regina del fondo: trionfa nei 10mila (con record italiano) dopo l'oro dei 5mila | accesso = 2024-06-23 }}</ref>; l'oro individuale nei [[100 metri piani|100 m]] di [[Marcell Jacobs]] (davanti al connazionale [[Chituru Ali]], argento)<ref>{{cita news | titolo = Jacobs è tornato! È oro nei 100, Ali sorpresa d'argento | autore1 = Lorenzo Franculli | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport | data = 2024-06-09 | url = https://www.gazzetta.it/Atletica/08-06-2024/jacobs-finale-100-metri-europei-atletica-roma.shtml?refresh_ce | accesso = 2024-06-23 }}</ref> e quello a squadre dello stesso atleta nella [[Staffetta 4×100 metri|staffetta]] insieme a [[Matteo Melluzzo]], [[Lorenzo Patta]] e [[Filippo Tortu]]<ref>{{Cita news | url = https://www.gazzetta.it/Atletica/12-06-2024/europei-atletica-oro-staffetta-4x100-con-jacobs-e-tortu.shtml | titolo = Jacobs alla velocità della luce: la 4×100 azzurra in cima all'Europa. Tortu: "Per mio papà" | autore1 = Andrea Fanì | data = 2024-06-13 | accesso = 2024-06-23 | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport }}</ref>; l'oro del velocista di casa [[Lorenzo Simonelli]] nei [[110 metri ostacoli|110 ostacoli]]<ref name="Simofabbri">{{Cita news | url = https://www.gazzetta.it/Atletica/08-06-2024/europei-di-atletica-roma-medaglie-italiani.shtml | titolo = Simonelli fenomeno! Oro nei 110/hs con 13''05. Fabbri domina il peso e vince | autore1 = Lorenzo Franculli | data = 2024-06-08 | accesso = 2024-06-23 | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport }}</ref> e quello dell'[[salto in alto|altista]] [[Gianmarco Tamberi]]<ref>{{Cita news | url = https://www.gazzetta.it/Atletica/11-06-2024/tamberi-oro-all-europeo-di-roma-campione-di-salto-in-alto-a-2-37-e-che-show.shtml | titolo = Tamberi meraviglia! L'oro europeo è uno show: Gimbo a 2.37 in volo verso l'Olimpiade | autore1 = Giuseppe Nigro | data = 2024-06-11 | accesso = 2024-06-23 | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport }}</ref>.
Rilevanti anche le medaglie d'oro nel [[getto del peso|peso]] di [[Leonardo Fabbri]]<ref name="Simofabbri" /> e nel [[lancio del martello|martello]] di [[Sara Fantini]], contrapposta alla [[polonia|polacca]] [[Anita Włodarczyk]], primatista mondiale della specialità e tre volte campionessa olimpica<ref>{{Cita news | titolo = Sara Fantini, sei fortissima! L'azzurra vince l'oro nel lancio del martello | autore1 = Lorenzo Franculli | url = https://www.gazzetta.it/Atletica/10-06-2024/europei-di-atletica-sara-fantini-vince-l-oro-nel-martello.shtml | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport | data = 2024-06-10 | accesso = 2024-06-23 }}</ref>.
== Descrizione della struttura ==
Lo stadio attuale è frutto di una ricostruzione quasi totale a seguito della demolizione del 1989 che non lasciò praticamente nulla in piedi dell'impianto costruito nel 1953: l'unica struttura sopravvissuta alla demolizione è una parte della facciata esterna della tribuna Tevere<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />.
Le due curve furono avvicinate di {{M|9|u=m}} al campo di gioco, la tribuna Monte Mario fu ampliata e inglobò il centro stampa costruito in occasione dei mondiali d'atletica del 1987 e che nel progetto originario doveva essere conservata<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />.
Il sostegno della copertura si compone di un anello esterno costituito da una trave reticolare a profilo triangolare che corre lungo tutto il perimetro superiore dello stadio a un'altezza di {{M|29|u=m}} dal piano stradale e poggia su 16 piloni, dei quali 12 d'acciaio e 4, quelli che contengono le scale montanti, in cemento armato<ref name="Rossi Nuovo Stadio" />; un anello interno composto da 12 funi d'acciaio del diametro di {{M|87|ul=mm}}; una tensostruttura radiale composta da 78 coppie di funi d'acciaio, delle quali le superiori fungono da portante e le inferiori da stabilizzanti<ref name="Rossi Nuovo Stadio" /> per uno sbalzo complessivo di {{M|45|u=m}}<ref name="MJW">{{Cita pubblicazione | url = https://www.majowiecki.com/userfiles/Progetto/files/1990_Roma_Copertura_Stadio_Olimpico/Articoli/1990_-_Stadio_olimpico_90_una_copertura_sospesa__Parte_I__ITA_ENG.pdf | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20221115181945/https://www.majowiecki.com/userfiles/Progetto/files/1990_Roma_Copertura_Stadio_Olimpico/Articoli/1990_-_Stadio_olimpico_90_una_copertura_sospesa__Parte_I__ITA_ENG.pdf | accesso = 2023-06-18 | titolo = Stadio Olimpico 90: una copertura sospesa | rivista = Acciaio | data = luglio-agosto 1990 | pp = 311-14 | autore1 = Rita Finzi | autore2 = [[Massimo Majowiecki]] }}</ref>.
A tali funi sono sospese delle opere metalliche che fungono da supporto della copertura vera e propria, realizzata in teflon ([[politetrafluoroetilene]]) e [[fibra di vetro]]<ref name="Rossi Nuovo Stadio" /><ref name="MJW" />.
L'expertise per la copertura, che da sola costò circa 160 miliardi di lire{{efn|name=rivalutazione}}<ref>{{Cita web | url = https://www.majowiecki.com/userfiles/Progetto/files/1990_Roma_Copertura_Stadio_Olimpico/1990_-_Roma_-_Copertura_Stadio_Olimpico.pdf | titolo = Roma - Copertura Stadio Olimpico | editore = MJW Structures | accesso = 2023-06-18 | urlmorto = no | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20221115183839/https://www.majowiecki.com/userfiles/Progetto/files/1990_Roma_Copertura_Stadio_Olimpico/1990_-_Roma_-_Copertura_Stadio_Olimpico.pdf }}</ref>, fu fornito dallo studio d'ingegneria Majowecki di [[Bologna]]<ref name="MJW" />.
Fatti salvi i perimetri esterni del fabbricato, rimasti invariati, all'interno l'Olimpico, interamente a gradinata unica, è suddiviso in tre classi di settori, ovvero le Tribune (Tevere e Monte Mario), le Curve (Nord e Sud) e i Distinti (situati tra curve e tribune, rispettivamente Nord lato Tevere, Nord lato Monte Mario, Sud lato Tevere e Sud lato Monte Mario)<ref name="disposizione settori">{{cita web | lingua = en | url = https://ticket.federugby.it/stadio-olimpico-roma/mappa | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20240501184104/https://ticket.federugby.it/images/static/1MAPPA_STADIO_OLIMPICO_2023_.jpg | urlmorto = no | editore = Federazione Italiana Rugby | titolo = Stadio Olimpico - Mappa | accesso = 2024-05-01 }}</ref>.
Agli spalti si accede attraverso 33 entrate (due per ogni settore distinti, quattro per ogni curva, sette per la Tribuna Tevere e dieci per la Tribuna Monte Mario); inoltre, i citati quattro pilastri di cemento armato permettono di accedere al livello più alto degli spalti, più precisamente ai Distinti Nord e Sud lato Tevere quelli sul lato orientale dello stadio, e Monte Mario quelli sul lato opposto<ref name="disposizione settori" />.
A seguito dei lavori di ristrutturazione del 2008, la capacità omologata dell'Olimpico si è ridotta a {{M|70634}} posti, la seconda maggiore d'Italia dopo quella del [[stadio Giuseppe Meazza|"Meazza"]] di [[Milano]]<ref name="Capacità" />.
== Appuntamenti sportivi periodici ==
=== Golden Gala ===
{{vedi anche|Golden Gala Pietro Mennea}}
[[File:Caterine Ibargüen Golden Gala 2017.jpg|min|sinistra|L'atleta colombiana [[Caterine Ibargüen]] al Golden Gala 2017]]
Nel 1980 l'allora presidente della [[Federazione Italiana di Atletica Leggera|FIDAL]] [[Primo Nebiolo]] annunciò l'istituzione di una riunione periodica d'atletica da tenersi allo stadio Olimpico, il [[Golden Gala Pietro Mennea|Golden Gala]]<ref name="Golden Gala 1980">{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1980/04/30/page_014.pdf | titolo = L'atletica italiana vuole andare a Mosca | data = 1980-04-30 | accesso = 2023-06-20 | pubblicazione = l'Unità | p = 14 }}</ref>; la presentazione dell'iniziativa giungeva in un periodo in cui molti comitati olimpici discutevano se assecondare o meno il boicottaggio olimpico statunitense ai giochi sovietici di Mosca di quell'anno a seguito della [[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|guerra in Afghanistan]]<ref name="Golden Gala 1980" />, e quindi Nebiolo ebbe cura di precisare che il Golden Gala non nasceva come «Olimpiade alternativa»<ref name="Golden Gala 1980" /> benché vedesse in pista i migliori atleti di entrambi i blocchi geopolitici di cui si componeva all'epoca il mondo.
La prima edizione si tenne il {{data|05|08|1980}}, subito dopo la fine delle [[giochi della XXII Olimpiade|olimpiadi di Mosca]], e vide di scena anche atleti italiani impossibilitati a partecipare ai Giochi sovietici per via del loro status di militare, come per esempio il [[guardia di Finanza|finanziere]] [[Mariano Scartezzini]], che sulla pista dell'Olimpico vinse i [[3000 metri siepi]] con record nazionale<ref>{{Cita news | autore1 = Remo Musumeci | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1980/08/06/page_012.pdf | data = 1980-08-06 | titolo = Mennea meglio che a Mosca: 20"01 | accesso = 2023-06-20 | pubblicazione = l'Unità }}</ref>; alla manifestazione assisterono {{M|74000}} spettatori, di cui {{M|54000}} paganti: la differenza tra le due cifre si spiega con il fatto che a metà serata fu deciso di aprire gli ingressi delle curve e lasciare entrare gli spettatori che chiedevano di assistere all'evento<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1980/08/07/page_013.pdf | autore1 = Remo Musumeci | titolo = Quei quattro formidabili record | data = 1980-08-07 | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-20 | p = 13 }}</ref>.
Dopo la Coppa del Mondo 1981 all'Olimpico il Golden Gala tornò nel 1982<ref>{{Cita news | autore1 = Remo Musumeci | titolo = RDT sovrana ad Atene, azzurri bravini ma con troppi problemi | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-20 | data = 1982-09-14 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1982/09/14/page_012.pdf }}</ref>, e da allora è un appuntamento fisso nello stadio romano, mancato solamente nel periodo in cui vi fu la ristrutturazione per i mondiali di calcio del 1990; dal 2013 è intitolato a [[Pietro Mennea]], scomparso il {{data|21|03|}} di quell'anno<ref>{{Cita web | url = https://www.fidal.it/content/Golden-Gala-intitolato-a-Mennea/51189 | titolo = Golden Gala intitolato a Mennea | data = 2013-03-22 | accesso = 2023-06-20 | editore = [[Federazione Italiana di Atletica Leggera]] | urlmorto = no | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130325071256/https://www.fidal.it/content/Golden-Gala-intitolato-a-Mennea/51189 }}</ref>.
Oltre a essere un appuntamento fisso dell'atletica leggera in Italia, il Golden Gala è dal 2010 la tappa romana della [[Diamond League]], ''tour'' mondiale di atletica organizzato da [[World Athletics]].
=== Sei Nazioni e l'uso come stadio per il rugby ===
[[File:2012-02-11 Rome Olympic Stadium Italy and England lineups.jpg|min|Terreno quasi congelato per l'esordio azzurro contro l'Inghilterra nel Sei Nazioni all'Olimpico, {{data|11|02|2012}}]]
Per le prime 12 edizioni dall'ingresso nel Sei Nazioni, la [[nazionale maschile di rugby a 15 dell'Italia|nazionale italiana di rugby]] aveva sempre disputato gli incontri interni di tale torneo presso lo [[stadio Flaminio]], impianto di proprietà di [[Roma Capitale]] che si trova poco distante dall'Olimpico sulla sponda opposta del Tevere; tuttavia la capienza di {{M|24000}} spettatori era insufficiente<ref name="flaminio">{{Cita news | url = http://www.ilgiornale.it/roma/per_ristrutturare_stadio_flaminio__18_mesi_lavori/21-01-2007/articolo-id=150969-page=0-comments=1 | pubblicazione = [[il Giornale]] | data = 2007-01-21 | accesso = 2011-05-22 | autore1 = Michela Giachetta | titolo = Per ristrutturare lo stadio Flaminio 18 mesi di lavori | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100216095257/http://www.ilgiornale.it/roma/per_ristrutturare_stadio_flaminio__18_mesi_lavori/21-01-2007/articolo-id=150969-page=0-comments=1 | urlmorto = sì }}</ref> e si profilò la necessità di ampliare lo stadio per dotarlo di una capacità di almeno {{M|40000}} spettatori, adeguamento sollecitato anche dal comitato organizzatore del torneo<ref name="Flam Oli 1">{{Cita news | url = http://www.gazzetta.it/Rugby/12-07-2011/sei-nazioni-2012-801997037161.shtml | titolo = Il Sei Nazioni 2012 allo stadio Olimpico | data = 2011-07-12 | accesso = 2011-09-15 | pubblicazione = [[la Gazzetta dello Sport]]}}</ref><ref name="Flam Oli 2">{{Cita news | url = http://roma.corriere.it/roma/notizie/sport/11_luglio_12/sei-nazioni-trasloca-stadio-olimpico-1901076505983.shtml | autore1 = Claudia Voltattorni | data = 2011-07-12 | titolo = Stadio Flaminio addio, il 6 Nazioni trasloca all'Olimpico | accesso = 2011-12-17 | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110715133527/https://roma.corriere.it/roma/notizie/sport/11_luglio_12/sei-nazioni-trasloca-stadio-olimpico-1901076505983.shtml }}</ref>: per tale ragione, nelle more della ristrutturazione del Flaminio, a partire dal [[Sei Nazioni 2012]] la [[Federazione Italiana Rugby]] (FIR) e il CONI decisero di trasferire la nazionale allo stadio Olimpico<ref name="Flam Oli 1" /><ref name="Flam Oli 2" />, scelta in seguito divenuta definitiva stante il ritardo nei lavori di ristrutturazione, la decisione della FIR di rimettere il mandato di gestione del Flaminio<ref name="ADN Kronos">{{Cita news | pubblicazione = [[Adnkronos]] | titolo = Pancalli, “Stadio Flaminio alla Figc? Parola fine a uno stato di degrado” | data = 2014-02-27 | url = http://www.adnkronos.com/fatti/sport/2014/05/10/calcio-pancalli-stadio-flaminio-alla-figc-parola-fine-uno-stato-degrado_9jmq2Eysm1ytg54t5y8T5N.html | accesso = 2014-07-11 }}</ref> e la presa in carico dello stesso da parte della FIGC<ref name="ADN Kronos" /><ref>{{Cita web | url = http://www.comune.roma.it/servizi/DeliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=R0NE&par2=MTUwMA== | titolo = Estratto dal verbale delle deliberazioni della Giunta Capitolina ― Deliberazione n. 36 | editore = [[Roma Capitale]] | data = 2014-02-26 | accesso = 2014-07-11 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304112500/http://www.comune.roma.it/servizi/DeliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=R0NE&par2=MTUwMA== | urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita news | url = http://www.iltempo.it/sport/calcio/2014/02/27/stadio-flaminio-in-concessione-alla-federcalcio-1.1223953 | titolo = Stadio Flaminio in concessione alla Federcalcio | data = 2014-02-27 | accesso = 2014-07-11 | pubblicazione = [[il Tempo]] | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140714134646/http://www.iltempo.it/sport/calcio/2014/02/27/stadio-flaminio-in-concessione-alla-federcalcio-1.1223953 }}</ref>.
Il primo incontro dell'{{RU|ITA}} all'Olimpico nel Sei Nazioni avvenne l'{{Data|11|02|2012}} in un sabato insolitamente ghiacciato per via di una nevicata abbattutasi su [[Roma]] in quel fine settimana<ref name="eng-ita">{{Cita news | url = https://www.gazzetta.it/Rugby/6-nazioni/11-02-2012/italia-regalo-troppo-inghilterra-passa-15-19-81311365775.shtml | titolo = Italia, un regalo di troppo. L'Inghilterra passa 15-19 | data = 2012-02-11 | autore1 = Nicola Melillo | accesso = 2023-06-19 }}</ref>; l'ospite di turno fu l'{{RU|ENG}} che vinse 19-15<ref name="eng-ita" />.
Sono complessivamente 44 gli incontri della nazionale maggiore disputati all'Olimpico tra il 1954 e il [[Sei Nazioni 2025]]: oltre ai 35 delle 14 edizioni del Sei Nazioni, figurano 4 incontri prima dell'ingresso dell'Italia nella competizione e cinque ''test match'' dopo il 2012; a parte le avversarie del Sei Nazioni, la più assidua frequentatrice dell'Olimpico è la {{RU|NZL}}, ospite quattro volte nel corso dei suoi ''tour'' di fine anno<ref>{{Cita libro | pp = 346-47 | titolo = Rugby 2023 | capitolo = Le città azzurre | anno = 2022 | autore1 = Paolo Pacitti | autore2 = Francesco Volpe }}</ref>.
== Affluenze medie ==
[[File:Roma Conference League Olimpico.jpg|Tifosi della Roma festeggiano la vittoria in [[finale della UEFA Europa Conference League 2021-2022|finale di Conference League 2022]] trasmessa sui maxischermi dell'Olimpico|thumb|right]]
La sottostante tabella riporta le affluenze medie di campionato di {{Calcio Lazio|N}} e {{Calcio Roma|N}} a partire dalla stagione 1953-54, la prima disputata interamente nello stadio Olimpico da entrambi i club<ref>{{cita web | titolo = Medie spettatori (paganti + abbonati) dal 1952-53 al 1961-62 | url = http://www.stadiapostcards.com/a52536162.pdf | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190410135308/http://www.stadiapostcards.com/a52536162.pdf | editore = StadiaPostcards | accesso = 2024-01-14 }}</ref><ref name="Affluenza media">{{Cita web | titolo = Football stadium attendance | url = http://www.stadiapostcards.com/ | accesso = 2014-01-01 | editore = StadiaPostcards }}</ref>.
La massima affluenza all'Olimpico per un evento sportivo risale al {{data|12|05|1974}} in occasione della 29ª giornata del campionato di [[serie A 1973-1974|serie A 1973-74]] tra {{Calcio Lazio|N}} e {{calcio Foggia|N}}; quel giorno furono ufficialmente registrati {{M|78886}} spettatori paganti<ref name="Lazio record">{{Cita web | titolo = Lazio-Foggia 1974. Il Guinness dell'Olimpico | autore1 = Giorgio Bicocchi | editore = Centro studi Nove Gennaio Millenovecento | url = https://www.novegennaiomillenovecento.it/lazio-foggia-1974-il-guinness-dellolimpico/ | accesso = 2023-12-07 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180720225448/https://www.novegennaiomillenovecento.it/lazio-foggia-1974-il-guinness-dellolimpico/ | città = Roma }}</ref>.
Esso fu l'incontro che, a seguito della vittoria della squadra di casa per 1-0, le assicurò la conquista del suo primo scudetto con una gara d'anticipo rispetto al termine del campionato<ref name="Unità Lazio">{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1974/05/13/page_007.pdf | titolo = Gli incassi della stagione | pubblicazione = l'Unità | città = Roma | data = 1974-05-13 | accesso = 2023-12-07 | p = 7 }}</ref>.
Gli abbonati della Lazio per quella stagione erano {{M|18392}}<ref name="Lazio record" />, cui si aggiunsero {{M|60494}} paganti<ref name="Lazio record" /> per il totale citato record di {{M|78886}}<ref name="Lazio record" /><ref name="Unità Lazio" />.
{{clear}}
{{Colonne}}
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| colspan = "2" align="center" | N/A{{efn|Entrambi i club disputarono le gare interne allo stadio Flaminio.}}
|-
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{{Colonne spezza}}
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{{Colonne spezza}}
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|-
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|-
| align="center" | 2012–13
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|-
| align="center" | 2013–14
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| align="center" | 2014–15
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|-
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|-
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|-
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| {{M|42393}}
|-
| align="center" | 2020-21
| colspan = "2" align="center" | 0{{efn|L'intera stagione si tenne a porte chiuse per via delle norme sanitarie di contrasto alla pandemia di COVID-19.}}
|-
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|-
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|-
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|}
{{Colonne fine}}
== Cronaca nera ==
=== Morte di Vincenzo Paparelli ===
[[File:Olimpico giaccone Paparelli.jpg|min|verticale|Il giaccone di Vincenzo Paparelli nella curva Nord dell'Olimpico]]
Il {{Data|28|10|1979}}, circa un'ora prima dell'inizio del derby d'andata di [[serie A 1979-1980|campionato]], Vincenzo Paparelli, meccanico trentatreenne occupante un posto nel settore centrale della Curva Nord normalmente riservato ai sostenitori della {{Calcio Lazio|N}}, fu colpito al volto da un missile artigianale lanciato dalla curva opposta, storicamente sede dei tifosi della {{Calcio Roma|N}}<ref name="Paparelli 1">{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1979/10/29/page_014.pdf | titolo = La spaventosa tragedia nel racconto di un testimone: «Il micidiale ordigno lo ha centrato in piena faccia» | pubblicazione = l'Unità | accesso = 2023-06-20 | autore1 = Gianni Palma | data = 1979-10-29 }}</ref>; nonostante il soccorso rapido, Paparelli giunse privo di vita all'[[Arcispedale di Santo Spirito in Saxia|ospedale Santo Spirito]], il più vicino allo stadio<ref name="Paparelli 1" />.
I responsabili furono quasi subito identificati in Giovanni Fiorillo, un diciottenne abitante in zona Esquilino, e Marco Angelini – entrambi ultras del club giallorosso – in concorso con altri, cui il magistrato inquirente contestò in contumacia, in quanto al momento irreperibili, l'accusa di omicidio volontario<ref name="Paparelli 2">{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1979/10/31/page_005.pdf | titolo = Si cerca un altro giovane per l'omicidio dell'Olimpico | pp = 1-5 | pubblicazione = l'Unità | data = 1979-10-31 | accesso = 2023-06-17 }}</ref>; il gruppo aveva acquistato i razzi presso un negoziante di articoli di caccia e pesca di [[Testaccio]] – a sua volta incriminato per possesso e vendita illegale di esplosivi<ref name="Paparelli 2" /> – e si era dotato di una pistola lanciarazzi antigrandine<ref name="Paparelli 2" /> con la quale Fiorillo sparò il proiettile che provocò la morte di Paparelli<ref name="Paparelli 2" />.
Dopo 15 mesi di latitanza in [[Svizzera]], Fiorillo si costituì nel gennaio 1981 per rispondere dell'accusa nel frattempo riformulata in omicidio preterintenzionale<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1981/01/27/page_010.pdf | titolo = «Scappare? Basta, meglio il processo» | accesso = 2023-06-20 | data = 1981-01-27 | pubblicazione = l'Unità | p = 10 }}</ref>.
La vicenda processuale si concluse a maggio 1987 con la sentenza della [[corte di cassazione|Cassazione]] che irrogava una pena di sei anni e dieci mesi a Fiorillo e quattro anni e sei mesi ad Angelini<ref>{{Cita news | pubblicazione = l'Unità | titolo = Condanne definitive per la morte di Paparelli | accesso = 2023-06-20 | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1987/05/09/page_015.pdf | data = 1987-05-09 | p = 15 }}</ref>.
Fiorillo morì a 33 anni nel 1993 per cause rimaste ignote<ref>{{Cita news | url = http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ottobre/28/Vent_anni_omicidio_Paparelli_ga_0_991028378.shtml | titolo = Vent'anni fa l'omicidio Paparelli | autore1 = [[Massimiliano Governi]] | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport | data = 1999-10-28 | accesso = 2023-06-20 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131215195200/http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ottobre/28/Vent_anni_omicidio_Paparelli_ga_0_991028378.shtml }}</ref>.
La morte di Vincenzo Paparelli, vista la relativa facilità con cui armi improprie avevano superato la sorveglianza all'ingresso dello stadio, diede avvio a una discussione in sede sia legislativa al fine di aumentare la sicurezza negli impianti sportivi durante i grandi eventi di massa, sia di tipo culturale su come fronteggiare i fenomeni di violenza che iniziavano a serpeggiare tra le frange più estremiste del tifo<ref>{{Cita news | url = https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/04-11-2019/omaggio-paparelli-figlio-mai-piu-violenza-razzismo-stadi-350815128073.shtml | titolo = Omaggio a Paparelli, il figlio: «Mai più violenza e razzismo negli stadi» | autore1 = Nicola Berardino | data = 2019-11-04 | pubblicazione = la Gazzetta dello Sport | accesso = 2023-06-20 }}</ref><ref>{{cita libro | autore1 = Maurizio Martucci | titolo = Cuore tifoso. Roma – Lazio 1979. «Un razzo ha distrutto la mia famiglia», Gabriele Paparelli racconta | editore = Sovera Multimedia | città = Roma | anno = 2009 | isbn = 88-8124-862-X }}</ref>.
=== Fallito attentato dinamitardo ===
{{vedi anche|Fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma}}
Il {{Data|23|01|1994}} lo stadio Olimpico fu l'obiettivo di un attentato che si inquadrava nella strategia intimidatoria messa in atto dalla [[mafia]] con gli [[Bombe del 1992-1993|episodi eversivi del 1992-93]] contro magistrati, giornalisti e strutture architettoniche per costringere lo Stato a negoziare condizioni di favore per i propri esponenti detenuti in carcere: quel giorno, una [[Lancia Thema]] piena di [[dinamite]] e parcheggiata lungo viale dei Gladiatori avrebbe dovuto esplodere in prossimità di alcuni furgoni dei [[Arma dei Carabinieri|carabinieri]] in servizio d'ordine per l'incontro di calcio tra {{Calcio Roma|N}} e {{Calcio Udinese|N}}<ref name="Autobomba">{{Cita news | url = http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/25/Svelato_attentato_all_Olimpico_Autobomba_co_0_96022510952.shtml | titolo = Svelato attentato all'Olimpico: autobomba non esplode per caso | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | data = 1996-02-25 | accesso = 2010-02-15 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100209054517/http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/25/Svelato_attentato_all_Olimpico_Autobomba_co_0_96022510952.shtml | urlmorto = sì | p = 1 }}</ref>.
Un difetto del telecomando che avrebbe dovuto innescare il [[detonatore]] dell'[[autobomba]] impedì l'esplosione e pertanto gli attentatori decisero di rimuovere l'auto e bonificarla per poi rottamarla.
La vicenda del fallito attentato emerse negli anni successivi a seguito delle dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia, che fornirono agli inquirenti informazioni utili a identificare e processare i responsabili<ref>{{Cita pubblicazione | rivista = Contrasti | città = Roma | data = 2023-01-20 | titolo = La strage dello Stadio Olimpico | url = https://www.rivistacontrasti.it/strage-stadio-olimpico-bomba-mafia-1994-attentato-sventato-roma-udinese/ | autore1 = Alberto Fabbri | urlmorto = no | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230209083603/https://www.rivistacontrasti.it/strage-stadio-olimpico-bomba-mafia-1994-attentato-sventato-roma-udinese/ }}</ref>.
== Concerti ==
[[File:Baglioni 1998 Roma concerto prove 6.jpg|min|Il palco al centro del campo utilizzato da [[Claudio Baglioni]] nel corso del suo tour ''Da me a te'' del 1998]]
Dopo la ricostruzione del 1990 e l'installazione della copertura in teflon, lo stadio Olimpico divenne anche luogo idoneo per concerti; i primi artisti in assoluto a esibirsi in tale struttura, in occasione di un evento congiunto a luglio 1991, furono [[Miles Davis]] e [[Pat Metheny]] su un palco costruito davanti alla curva Sud, per un'affluenza di circa ventimila spettatori<ref>{{Cita news | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1991/07/25/page_021.pdf | titolo = Elettrico jazz all'Olimpico con Davis e Pat Metheny | accesso = 2023-06-20 | data = 1991-07-25 | pubblicazione = l'Unità | autore1 = Luca Gigli | p = 21}}</ref>.
Il primo italiano fu invece [[Zucchero Fornaciari|Zucchero]] nel giugno 1993, nel corso del suo tour ''[[L'Urlo Tour Europa Italia|l'Urlo]]'', con {{M|10000}} spettatori<ref>{{Cita news | titolo = Ma la stagione rock non «ingrana» | autore1 = Alba Solaro | url = https://archivio.unita.news/assets/main/1993/06/23/page_020.pdf | data = 1993-06-23 | accesso = 2023-06-21 | pubblicazione = l'Unità | p = 20 }}</ref>.
Da primato il [[Claudio Baglioni - 6 giugno 1998 all'Olimpico|concerto di Claudio Baglioni]] tenutosi il {{data|06|06|1998}}, una delle due tappe romane del tour ''[[Da me a te - Dalla città allo stadio|Da me a te]]'': per la serata all'Olimpico furono venduti {{M|82000}} biglietti, maggior affluenza di sempre in Italia<ref name="Venegoni">{{Cita news | titolo = Baglioni, strada facendo c'è il record all'Olimpico | autore1 = [[Marinella Venegoni]] | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,0549_01_1998_0153_0013_10997050/ | pubblicazione = La Stampa | data = 1998-06-06 | p = 13 | accesso = 2023-06-21 }}</ref>, cui si aggiunsero altri {{M|8000}} spettatori omaggio per un totale di circa {{M|90000}} presenze<ref name="Luzzatto">{{Cita news | url = https://www.corriere.it/spettacoli/15_maggio_21/tutto-baglioni-concerto-a1577a8a-ff8a-11e4-8e1b-bb088a57f88b.shtml | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230527135154/https://www.corriere.it/spettacoli/15_maggio_21/tutto-baglioni-concerto-a1577a8a-ff8a-11e4-8e1b-bb088a57f88b.shtml | titolo = Tutto Baglioni in concerto | autore1 = [[Mario Luzzatto Fegiz]] | data = 2015-05-21 | accesso = 2023-06-21 | pubblicazione = Corriere della Sera | urlmorto = no }}</ref>.
[[File:2010-10-08 U2 Live at Stadio Olimpico Rome 1.jpg|min|sinistra|Il palco degli U2 nella tappa romana del loro ''[[U2 360º Tour|360º Tour]]'']]
Il record fu possibile perché il presidente del CONI [[Mario Pescante]] autorizzò, in via eccezionale, l'installazione all'interno dello stadio di un maxipalco fatto a forma di stella lungo {{M|112|u=m}} e largo {{M|72}} in ragione del fatto che il prato sarebbe stato sostituito proprio quell'estate e quindi il concerto non avrebbe causato danni al terreno di gioco<ref name="Venegoni" />.
Pertanto gli spettatori non occuparono soltanto la curva Sud, come era stato permesso nei precedenti concerti, ma tutto lo stadio, contribuendo quindi a raggiungere il record di affluenza<ref name="Venegoni" /><ref name="Luzzatto" />.
L'artista maggiormente esibitosi all'Olimpico è [[Vasco Rossi]], 23 volte tra il 1991 e la più recente serata nel giugno 2023 nel corso del suo ''[[Vasco Live 2023|Vasco Live]]''<ref>{{Cita news | url = https://www.rainews.it/articoli/2023/06/vasco-a-roma-citta-meravigliosa-ed-eterna-0a6b3824-b97a-41db-992c-5645cad58366.html | accesso = 2023-06-21 | data = 2023-06-17 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230621205047/https://www.rainews.it/articoli/2023/06/vasco-a-roma-citta-meravigliosa-ed-eterna-0a6b3824-b97a-41db-992c-5645cad58366.html | titolo = Vasco a Roma: «Città meravigliosa ed eterna» | urlmorto = no | pubblicazione = [[Rai News]] }}</ref>.
Anche [[Luciano Ligabue|Ligabue]] è tra coloro che vantano numerose frequentazioni dell'Olimpico, tredici tra il 1996 e il 2023<ref>{{cita news | url = https://www.radiomusik.it/scaletta-ligabue-a-roma-stadio-olimpico-14-luglio-2023/ | titolo = Scaletta Ligabue a Roma-Stadio Olimpico, 14 luglio 2023 | data = 2023-07-04 | autore1 = Luca Landoni | pubblicazione = RadioMusik | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230704075848/https://www.radiomusik.it/scaletta-ligabue-a-roma-stadio-olimpico-14-luglio-2023/ | urlmorto = no | accesso = 2023-07-23 }}</ref>.
Tra gli stranieri, i più assidui sono i [[regno Unito|britannici]] [[Depeche Mode]], cinque volte tra il 2006 e il 2023, nelle più recenti occasioni di scena con i loro ''[[Global Spirit Tour]]''<ref>{{Cita news | url = https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2017/06/26/news/depeche_mode_trionfo_all_olimpico_di_roma-169148199/ | accesso = 2023-06-11 | data =2017-06-26 | titolo = Depeche Mode, trionfo all'Olimpico di Roma | autore1 = Carlo Moretti | pubblicazione = la Repubblica }}</ref> e ''Memento Mori World Tour''<ref>{{Cita news | url = https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/23_luglio_12/roma-depeche-mode-in-concerto-all-olimpico-ecco-la-scaletta-lo-show-alle-21-30-851e270e-3984-4d00-ab0c-1a42dfe0dxlk.shtml | pubblicazione = Corriere della Sera | titolo = Roma, Depeche Mode in concerto all'Olimpico: ecco la scaletta, lo show alle 21:30 | data = 2023-07-12 | accesso = 2023-07-12 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20230712214633/https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/23_luglio_12/roma-depeche-mode-in-concerto-all-olimpico-ecco-la-scaletta-lo-show-alle-21-30-851e270e-3984-4d00-ab0c-1a42dfe0dxlk.shtml | urlmorto = no }}</ref>; dietro di loro, a quota quattro esibizioni, figurano gli [[irlanda (isola)|irlandesi]] [[U2]] (tra il 2005 e la più recente nel corso del [[The Joshua Tree Tour 2017|''Joshua Tree Tour 2017'']])<ref>{{Cita pubblicazione | url = https://www.vanityfair.it/music/concerti-eventi/2017/07/14/u2-roma-scaletta-concerto-the-joshua-tree-tour-2017-bono | rivista = [[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]] | issn = 1723-6673 | titolo = U2 a Roma con The Joshua Tree Tour 2017: ecco la scaletta del concerto | autore1 = Andrea Annaratone | data = 2017-07-14 | accesso = 2023-06-17 | editore = [[Condé Nast]] | città = [[Milano]] | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20201120235634/https://www.vanityfair.it/music/concerti-eventi/2017/07/14/u2-roma-scaletta-concerto-the-joshua-tree-tour-2017-bono | urlmorto = no }}</ref>.
Ancora, tra le altre, rilevanti le esibizioni di [[David Bowie]] e [[Tina Turner]] al Live Rock Festival 1996<ref>{{Cita news | p = 20 | pubblicazione = La Stampa | data = 1996-07-09 | titolo = David Bowie arriva a Roma | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,0651_01_1996_0187_0020_8971510/ | accesso = 2023-06-21 }}</ref> e quella dei [[R.E.M. (gruppo musicale)|R.E.M.]] (''Around the Sun Tour'') del 2005<ref>{{Cita news | autore1 = [[Gino Castaldo]] | data = 2005-06-10 | titolo = R.E.M.: in quelle canzoni ombre di metropoli, scenari dell'America | url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/06/10/in-quelle-canzoni-ombre-di-metropoli.html | pubblicazione = la Repubblica | accesso = 2023-06-21 }}</ref>.{{clear}}
== Incontri internazionali di rilievo ==
=== Calcio ===
{{Incontro internazionale
| Codice disciplina = CA
| Collassato = X
| Giornomese = {{Data|08|06|}}
| Anno = 1968
| Turno = [[campionato europeo maschile di calcio 1968|Europeo 1968, finale]]
| Ora = 21:15 [[UTC+2]]
| Sesso = M
| Nazionale 1 = ITA
| Nazionale 2 = YUG 1943-1992
| Punteggio 1 = 1
| Punteggio 2 = 1
| Marcatori 1 = [[Angelo Domenghini|Domenghini]] {{goal|80}}
| Marcatori 2 = {{goal|39}} [[Dragan Džajić|Džajić]]
| Supplementari = X
| Referto = https://web.archive.org/web/20210916212454/https://it.uefa.com/uefaeuro/match/73910--italy-vs-yugoslavia/
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Arbitro = [[Gottfried Dienst]]
| Nazarbitro = CHE
| Spettatori = {{M|68817}}
}}
{{Incontro internazionale
| Codice disciplina = CA
| Collassato = X
| Giornomese = {{Data|10|06|}}
| Anno = 1968
| Turno = [[campionato europeo maschile di calcio 1968|Europeo 1968, rip. finale]]
| Ora = 21:15 [[UTC+2]]
| Sesso = M
| Nazionale 1 = ITA
| Nazionale 2 = YUG 1943-1992
| Punteggio 1 = 2
| Punteggio 2 = 0
| Marcatori 1 = [[Gigi Riva|Riva]] {{goal|12}}<br />[[Pietro Anastasi|Anastasi]] {{goal|31}}
| Referto = https://web.archive.org/web/20210924062225/https://it.uefa.com/uefaeuro/match/73911--italy-vs-yugoslavia/
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Arbitro = [[José María Ortiz de Mendíbil|José Maria Ortiz]]
| Nazarbitro = ESP 1945-1977
| Spettatori = {{M|32886}}
| Sfondo = on
}}
{{Incontro internazionale
| Codice disciplina = CA
| Collassato = X
| Giornomese = {{Data|22|06}}
| Anno = 1980
| Turno = [[campionato europeo maschile di calcio 1980|Europeo 1980, finale]]
| Ora = 20:30 UTC+2
| Sesso = M
| Nazionale 1 = FRG
| Nazionale 2 = BEL
| Punteggio 1 = 2
| Punteggio 2 = 1
| Referto = https://web.archive.org/web/20230606091958/https://it.uefa.com/uefaeuro/match/3585/
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Spettatori = {{M|47860}}
| Arbitro = [[Nicolae Rainea]]
| Nazarbitro = ROU 1965-1989
| Marcatori 1 = [[Horst Hrubesch|Hrubesch]] {{goal|10||88}}
| Marcatori 2 = {{goal|75|R}} [[René Vandereycken|Vandereycken]]
}}
{{Incontro internazionale
| Codice disciplina = CA
| Collassato = X
| Giornomese = {{Data|08|07|}}
| Anno = 1990
| Turno = [[campionato mondiale di calcio 1990#Finale|Mondiale 1990, finale]]
| Ora = 20 UTC+2
| Sesso = M
| Nazionale 1 = ARG
| Nazionale 2 = FRG
| Punteggio 1 = 0
| Punteggio 2 = 1
| Referto = https://archivio.unita.news/assets/main/1990/07/09/page_025.pdf
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Spettatori = {{M|73603}}
| Arbitro = [[Edgardo Codesal Méndez|Edgardo Codesal]]
| Nazarbitro = MEX
| Marcatori 2 = {{Goal|85|R}} [[Andreas Brehme|Brehme]]
| Sfondo = on
}}
{{Incontro internazionale
| Turno = [[Campionato_europeo maschile di_calcio_2020#Quarti_di_finale_2|Europeo 2020, quarti di finale]]
| Collassato = X
| Codice disciplina = CA
| Giornomese = {{Data|03|07|}}
| Anno = 2021
| Ora = 21 UTC+2
| Sesso = M
| Nazionale 1 = UKR
| Nazionale 2 = ENG
| Punteggio 1 = 0
| Punteggio 2 = 4
| Referto = https://web.archive.org/web/20220702233957/https://it.uefa.com/uefaeuro/match/2024487/
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Spettatori = {{M|11880}}
| Arbitro = [[Felix Brych]]
| Nazarbitro = DEU
| Marcatori 2 = {{goal|4||50}} [[Harry Kane|Kane]]<br />{{goal|46}} [[Harry Maguire|Maguire]]<br />{{goal|63}} [[Jordan Henderson|Henderson]]
}}
=== Rugby ===
{{Incontro internazionale
| Collassato = X
| Codice disciplina = R15
| Turno = [[Coppa Europa di rugby 1954#Finale|Coppa Europa 1954, finale]]
| Giornomese = {{Data|24|04|}}
| Anno = 1954
| Ora = 16 [[UTC+1|CET]]{{efn|Nel 1954 la meta valeva 3 punti e 5 con la trasformazione; il calcio piazzato e il drop 3 punti.}}
| Sesso = M
| Nazionale 1 = ITA
| Nazionale 2 = FRA
| Punteggio 1 = 12
| Punteggio 2 = 39
| Referto = https://archivio.unita.news/assets/main/1954/04/25/page_007.pdf
| Città = Roma
| Stadio = Stadio dei Centomila
| Spettatori = {{M|25000}}
| Arbitro = Peter Francis Cooper
| Nazarbitro = ENG
| Mete 1 = P. Gabrielli {{Meta|1}}<br />[[Sergio Lanfranchi|Lanfranchi]] {{Meta|77}}
| Mete 2 = {{Meta|9|20}} M. Prat<br />{{Meta|43}} Lepatey<br />{{Meta|55|68}} Murillo<br />{{Meta|72}} Larréguy<br />{{meta|80}} [[André Boniface|Boniface]]
| Trasformazioni 2 = {{Calcio tra i pali|9|20|43|68|72|80}} [[Jean Prat|J. Prat]]
| Calci piazzati 1 = Dari {{Calcio tra i pali|23|59}}
| Calci piazzati 2 = {{Calcio tra i pali|11|17}} J. Prat
}}
{{Incontro internazionale
| Codice disciplina = R15
| Collassato = X
| Turno = [[Tour della nazionale maschile di rugby a 15 del Sudafrica 1995|''Tour'' 1995 del Sudafrica]]
| Giornomese = {{Data|12|11|}}
| Anno = 1995
| Ora = 15 [[UTC+1]]
| Sesso = M
| Nazionale 1 = ITA
| Nazionale 2 = ZAF
| Punteggio 1 = 21
| Punteggio 2 = 40
| Referto = {{Referto World Rugby|2006}}
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Arbitro = Steve Lander
| Nazarbitro = ENG
| Spettatori = {{M|35000}}
| Mete 1 = [[Orazio Arancio|Arancio]] {{Meta|49}}<br />[[Carlo Orlandi (rugbista)|Orlandi]] {{Meta|54}}
| Mete 2 = {{Meta|15}} [[Japie Mulder|Mulder]]<br />{{Meta|26}} [[Meta (rugby)#Meta di punizione|tecnica]]<br />{{Meta|71}} [[François Pienaar|F. Pienaar]]<br />{{Meta|78}} [[Hennie le Roux|H. le Roux]]
| Trasformazioni 1 = [[Diego Domínguez|Domínguez]] {{Calcio tra i pali|54}}
| Trasformazioni 2 = {{Calcio tra i pali|15|26|71|78}} [[Joël Stransky|Stransky]]
| Calci piazzati 1 = Domínguez {{Calcio tra i pali|4|20|42}}
| Calci piazzati 2 = {{Calcio tra i pali|12|57|60|66}} Stransky
| Sfondo = on
}}
{{Incontro internazionale
| Collassato = X
| Codice disciplina = R15
| Giornomese = {{Data|03|02|}}
| Anno = 2013
| Ora = 16 [[UTC+1]]
| Turno = [[Sei Nazioni 2013#1ª giornata|Sei Nazioni 2013, 1ª giornata]]
| Sesso = M
| Nazionale 1 = ITA
| Nazionale 2 = FRA
| Punteggio 1 = 23
| Punteggio 2 = 18
| Referto = {{Referto ESPN Scrum|133784}}
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Spettatori = {{M|67529}}
| Arbitro = [[Nigel Owens]]
| Nazarbitro = WAL
| Mete 1 = [[Sergio Parisse|Parisse]] {{Meta|5}}<br />[[Martín Castrogiovanni|Castrogiovanni]] {{Meta|57}}
| Mete 2 = {{Meta|12}} [[Louis Picamoles|Picamoles]]<br />{{Meta|34}} [[Benjamin Fall|Fall]]
| Trasformazioni 1 = [[Luciano Orquera|Orquera]] {{Calcio tra i pali|5|57}}
| Trasformazioni 2 = {{Calcio tra i pali|12}} [[Frédéric Michalak|Michalak]]
| Calci piazzati 1 = Orquera {{Calcio tra i pali|18}}
| Calci piazzati 2 = {{Calcio tra i pali|28|50}} Michalak
| Drop 1 = Orquera {{Calcio tra i pali|15}}<br />[[Kris Burton|Burton]] {{Calcio tra i pali|68}}
}}
{{Incontro internazionale
| Collassato = X
| Turno = [[Sei Nazioni 2013#5ª giornata|Sei Nazioni 2013, 5ª giornata]]
| Codice disciplina = R15
| Giornomese = {{Data|16|03|}}
| Anno = 2013
| Ora = 15:30 UTC+1
| Sesso = M
| Nazionale 1 = ITA
| Nazionale 2 = IRL rugby
| Punteggio 1 = 22
| Punteggio 2 = 15
| Referto = {{Referto ESPN Scrum|133794}}
| Città = Roma
| Stadio = Stadio Olimpico
| Spettatori = {{M|74174}}
| Arbitro = [[Wayne Barnes]]
| Nazarbitro = ENG
| Mete 1 = [[Giovanbattista Venditti|Venditti]] {{Meta|49}}
| Trasformazioni 1 = [[Luciano Orquera|Orquera]] {{Calcio tra i pali|49}}
| Calci piazzati 1 = Orquera {{Calcio tra i pali|14|22|70|80}}<br />[[Gonzalo García|García]] {{Calcio tra i pali|36}}
| Calci piazzati 2 = {{Calcio tra i pali|6|40|53|58|64}} [[Paddy Jackson|P. Jackson]]
| Sfondo = on
}}
== Note ==
;Annotazioni
{{Gruppo di note}}
;Fonti
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione | editore = [[Comitato Olimpico Internazionale|International Olympic Committee]] | anno = 1960 | rivista = The XVII Olympiad Rome 1960 | volume = I | url = http://www.la84foundation.org/6oic/OfficialReports/1960/OR1960v1.pdf | lingua = inglese | accesso = 2011-04-24 | cid = 1960 Olympics | titolo = The Olympic Stadium | pp = 56-57 | dataarchivio = 31 ottobre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081031012134/http://www.la84foundation.org/6oic/OfficialReports/1960/OR1960v1.pdf | urlmorto = sì }}
* {{Cita Rossi e Gatti}}
== Voci correlate ==
* [[Coppa Europa di rugby 1954]]
* [[Giochi della XVII Olimpiade]]
* [[Campionato europeo maschile di calcio 1968]]
* [[Campionati europei di atletica leggera 1974]]
* [[VIII Universiade|Giochi mondiali universitari 1975]]
* [[Campionato europeo maschile di calcio 1980]]
* [[Golden Gala Pietro Mennea]]
* [[Coppa del mondo di atletica leggera 1981]]
* [[Campionati del mondo di atletica leggera 1987]]
* [[Campionato mondiale di calcio 1990]]
* [[Fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma]]
* [[Sei Nazioni]]
* [[Campionato europeo maschile di calcio 2020]]
* [[Campionati europei di atletica leggera 2024]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|preposizione=sullo}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita testo | url = https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=2855 | titolo = Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi | capitolo = Nuovo Stadio Olimpico | editore = Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura | data = 2023 }}
* {{Cita testo | url = https://rome.diamondleague.com/home/ | titolo = Rome Diamond League | lingua = en | editore = [[Diamond League]] }}
* {{YouTube | id = 5cklOvW28-8 | titolo = Costruzione Stadio Olimpico | editore = [[Comitato olimpico nazionale italiano]] | data = 2019-03-17 }}
{{Sedi dei giochi della XVII Olimpiade}}
{{Stadi Coppa del Mondo FIFA 1990|X}}
{{Stadi finale campionato mondiale calcio}}
{{Stadi del campionato europeo di calcio 1968}}
{{Stadi del campionato europeo di calcio 1980}}
{{Stadi del campionato europeo di calcio 2020}}
{{Stadi finale campionato europeo calcio}}
{{Stadi Universiadi estive}}
{{Stadi dei mondiali di atletica leggera}}
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{{Seinazioni}}
{{Stadi sede di finale della UEFA Champions League}}
{{Stadi sede di finale della UEFA Europa League}}
{{Stadi sede della Supercoppa italiana}}
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{{Stadi sede di finale della Coppa delle Fiere}}
{{Sport Lazio navbox}}
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{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|atletica leggera|calcio|giochi olimpici|rugby}}
{{Vetrina|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Stadio Olimpico (Roma)/2|arg=architettura|arg2=sport|giorno=10|mese=agosto|anno=2024}}
[[
[[Categoria:Roma Q. XV Della Vittoria|Stadio Olimpico]]
[[Categoria:Stadi olimpici|Roma]]
[[Categoria:Impianti dei Giochi della XVII Olimpiade]]
[[Categoria:Stadi sede di finale del campionato mondiale di calcio]]
[[Categoria:Stadi sede di finale del campionato europeo maschile di calcio]]
[[Categoria:Stadi sede della Coppa Intercontinentale]]
[[Categoria:Stadi che ospitano la Diamond League]]
[[Categoria:S.S. Lazio (calcio)]]
[[Categoria:A.S. Roma]]
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