Palagiano: differenze tra le versioni
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{{
{{Divisione amministrativa
|Nome = Palagiano
|Panorama = Palagianopiazza.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Palagiano-Bandiera.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Palagiano-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Taranto
|Amministratore locale = Domenico Pio Lasigna
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2017#Palagiano|10-7-2017]]
|Data rielezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2022#Palagiano|27-6-2022]]
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 40.579261
|Longitudine decimale = 17.036736
|Altitudine = 40
|Sottodivisioni = [[Chiatona]], Conca d'Oro, [[Pino di Lenne]]
|Divisioni confinanti = [[Castellaneta]], [[Palagianello]], [[Mottola]], [[Massafra]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1162
|Nome abitanti = Palagianesi
|Patrono = [[san Rocco]]
|Festivo = 16 agosto e successivi sabato, domenica e lunedì
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Palagiano (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Palagiano all'interno della provincia di Taranto
|Sito = http://www.comune.palagiano.ta.it
}}
'''Palagiano''' (''Palascène'' o ''Polascène'' in dialetto locale<ref>{{cita web|url=http://palagianonline.net/index.php/il-dialetto/358-vocabolario-etimologico|titolo=Vocabolario etimologico - Palascène – Palascène.|accesso=1º luglio 2018}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Taranto]] in [[Puglia]]. Nel comune è rilevante la produzione di [[Agrume|agrumi]].
== Geografia fisica ==
Il comune di Palagiano fa parte del [[Gruppo di azione locale]] (GAL) "I luoghi del Mito" e dal 2005 rientra tra i comuni che compongono il [[Parco naturale regionale Terra delle Gravine|Parco delle Gravine Ioniche]].
Nell'aprile del [[1967]], il poeta [[Salvatore Quasimodo]], guardando Palagiano e i suoi paesaggi nella [[Riserva naturale Stornara]] (più nota come "la Pineta dell'Appia"), disse:{{citazione|Questo, è un paesaggio [[omerico]] della natura, incastonata lungo il corso del fiume Lato e la pineta dell'Appia, esso dà sfondi a ricchi racconti d'[[Odissea]].}}
=== Territorio ===
[[File:Murge mappa antica.jpg|thumb|Costa ionica e [[Murgia]] meridionale]]
Il comune [[Mar Jonio|ionico]] di Palagiano presenta dal punto di vista [[Geomorfologia|morfologico]] molte [[Lama (geologia)|lame]], ovvero ampi e profondi solchi [[Carsismo|carsici]], cioè vie fluviali naturali.
Alcune lame si conservano ancora con un buono stato vegetativo, altre sono state invece bonificate con la [[riforma agraria]]; in queste zone sono sorte distese di agrumeti.
Le lame palagianesi sono:
* Lama di Vite
* Lama d'Uva
* Lama di Chiàtone
* Lama di Calzo
* Lama di Lenne
=== Fiumi ===
Il Comune di Palagiano è attraversato da due fiumi: [[Lato (fiume)|Lato]] e [[Lenne (fiume italiano)|Lenne]].
Il [[Lato (fiume)|fiume Lato]] nasce tra le [[Murge]] [[Laterza (Italia)|laertine]] e sfocia nel [[mar Jonio]] nella località chiamata "Ventidue", dal numero del casello ferroviario sulla [[Ferrovia Jonica|linea Taranto-Metaponto]]. Alla foce vi è la Torre Lato, che serviva da avvistamento delle navi pirata.
Il fiume [[Lenne (fiume italiano)|Lenne]] è ricco di storia e di fascino naturalistico. Infatti, già nei tempi antichi, fu citato in un racconto di [[Tito Livio]]. Questo fiume si presenta con una [[flora]] particolare, soprattutto quando attraversa la pineta dell'[[Via Appia Antica|Appia]]. La foce, precedentemente incastonata fra due moli distrutti durante l'alluvione del 2003 e situata nei pressi di una spiaggia, è stata ripristinata e allargata. Nella sezione iniziale della spiaggia vi è un ponte costruito durante il periodo fascista, dove [[Salvatore Quasimodo]] si fermò ad ammirare il paesaggio nel 1967.
=== Aree di interesse naturalistico ===
* La [[Riserva naturale Stornara]] è una [[riserva biogenetica]] protetta dallo Stato e dalla regione [[Puglia]]. Essa si estende per 7 km sulla fascia costiera ionica. Il suo nome deriva dal ricco movimento di storni migratori. Ha una vegetazione ricca e la pianta principale del posto è il ''[[Pinus halepensis]]'' (pino d'Aleppo), che cresce rigoglioso sulle dune sabbiose. Nella stessa riserva si trova il pino d'Aleppo più vecchio d'Europa.<ref>http://www.palagianonline.net/index.php/pinete/593-il-pino-d-aleppo-piu-vecchio-d-europa</ref>
* [[Gravina (geologia)|Gravina]] di Lamaderchia: a nord-ovest della città, in località Lamaderchia, vi è la gravina di Palagiano, profonda 40 m, larga circa 300 m e lunga circa 1 km; all'interno si presenta con scarsa vegetazione e roccia calcarea. La gravina fa parte del Parco "Terra delle Gravine", costituito nel 2005 dalla [[Comunità Europea]]. Nel parco rientrano altri 12 comuni della [[provincia di Taranto]] e uno della [[provincia di Brindisi]].
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Puglia}}
Palagiano è sempre stata considerata una cittadina con una collocazione geografica strategica, situata al crocevia di smistamento delle direttrici stradali verso la [[Basilicata]], la [[Calabria]] e il Nord Italia.
Basti ricordare le scorrerie piratesche dei [[saraceni]], che dovevano per forza attraversare il territorio palagianese, come è avvenuto durante la distruzione di [[Mottola]]. Nel 1002, in un'altra occasione, la città dovette subire l'assedio di De Comiticchia, che voleva conquistare [[Taranto]] in nome dell'imperatore [[Ottone III]].
Nel [[1023]], dopo l'assedio a [[Bari]] di un tale Royca, questi si diresse verso la fortezza di Palagiano, espugnandola e ritirandosi sul colle di [[Mottola]].
Il territorio di Palagiano appartiene ad un polo di insediamento rupestre nella zona occidentale, confinante con i comuni di [[Massafra]] e [[Mottola]].
Qui si trova la chiesa rupestre di Santa Maria di Lenne.
In questa zona intorno all'anno [[1100]] circa doveva essere molto intensa la produzione di sale, in quanto ben trenta [[Salina|saline]] del fiume Lato furono donate ad un'abbazia bizantina.
Ancora oggi, passando dalla [[SS 106]], si può notare a ridosso del fiume Lato, in prossimità del bosco Romanazzi e del bosco di Marziotta, l'area denominata ''Salina di Lato''.
Nel [[1081]] Palagiano fu infeudata da parte di [[Roberto il Guiscardo]]; successivamente, nel 1250, le terre palagianesi furono acquisite dai [[Casamassima]].
Nel [[1300]] Palagiano si trovava sotto i Giordano, che lo cedettero a Ugo Bilotta e, successivamente, nel 1332, a Maria Caterina Valois, con cui iniziò un periodo travagliato a causa di alcune diatribe baronali.
Con [[Raimondo Orsini del Balzo|Raimondello Orsini Del Balzo]] Palagiano si trovò inserito nel [[Principato di Taranto]] insieme a [[Massafra]], [[Mottola]], [[Nardò]] e [[Otranto]]. In successione passò al figlio [[Giovanni Antonio Orsini del Balzo|Antonio del Balzo Orsini]] e venne poi infeudata al barone Gabriele Capitignano, per poi passare ai napoletani Protonobilissimo. Il 15 settembre 1464 Giacomo Faccipecora, signore di Palagiano, e Stefano Domini Roberti, signore di [[Palagianello]], sottoscrissero un concordato sulla fida degli animali nei territori dei due casali. Giacomo Protonobilissimo, alias Faccipecora, fu consigliere poi traditore di Antonio del Balzo Orsini e per questo fu forse premiato da [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante I]] con l'investitura del feudo di Palagiano. Il feudo passò ai Lubelli, poi ai Minutola e sino al [[1600]] ai [[Caracciolo]].
Le proprietà passarono dai Carmignano ai Pappacoda, quindi ai De Marco nel [[1720]], fino ai principi Cicinelli di Cursi (una diramazione della famiglia Caracciolo), che vi restarono fino agli anni dell'Ottocento e dovettero affrontare le controversie derivanti dalle leggi contro la soppressione feudale.
Nel frattempo Palagiano divenne comune nel 1806 con il primo sindaco Francesco Paolo Calò.
All'epoca la cittadina apparteneva alla [[Terra d'Otranto]], una delle dodici circoscrizioni sotto il [[Regno di Napoli]], e solo nel [[1923]], quando divenne capoluogo [[Taranto]], passò dalla [[provincia di Lecce]] a quella di [[Taranto]].
Ad esso, per motivi demografici (art. 2 della Legge 8.12.1806, n. 272), venne aggregato Palagianello che prima aveva autonomia amministrativa quale "Universitas". Dopo lunga battaglia separatista, con legge 6.6.1907, n. 318, Palagianello ritornò ad essere un comune autonomo.
Intanto buona parte delle proprietà passarono alla famiglia Palomba e poi all'ultimo principe di Palagiano, Guglielmo Romanazzi-Carducci, fino a quando nel [[1952]] venne attuata la riforma fondiaria.
Nel [[1952]] vennero scorporati grossi appezzamenti dell'ultimo feudatario, il principe Romanazzi, che vennero ripartiti fra le famiglie numerose e povere del paese. Inizio così un periodo di crescita economica e culturale.
Palagiano è sempre stata una città con una grande vocazione agricola, come testimoniano le culture di agrumeti e vigneti, tipici del paese. È talvolta soprannominata "città delle clementine", per i suoi [[agrumi]]<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=WVhTabAYJPQ Palagiano - Piccola Grande Italia - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Negli ultimi decenni ha visto anche un modesto sviluppo industriale nella parte nord-est della città e l'attuale associazione di imprenditori uniti nel "Consorzio Città Imprese".
=== Alluvione dell'8 settembre 2003 ===
La mattina dell'8 settembre 2003 il paese fu soggetto di un'abbondante precipitazione che, per le caratteristiche morfologiche del luogo, causò allagamenti ed ingenti danni, sommergendo gli scantinati. Alle ore 17 la pioggia terminò, lasciando Palagiano sommersa da fango e acqua. Dovettero intervenire la [[protezione civile]] e i [[Esercito|soccorsi militari]], con ausilio di [[Elicottero|elicotteri]], per poter mettere in salvo le persone. Si calcola che il bilancio delle vittime sia stato di due morti e un disperso.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa Matrice Maria Santissima Annunziata ====
La Chiesa Matrice di Palagiano<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=INxMdteIiW0 Chiesa Matrice Maria SS Annunziata di PALAGIANO (TA).mp4 - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> compare in una pianta topografica del territorio nel 1787. Presenta una semplice facciata, opera di transizione dal [[Architettura barocca|barocco]] al [[Architettura neoclassica|neoclassico]]. La facciata si presenta scandita verticalmente da coppie di lesene con semplici capitelli e segnata orizzontalmente da due cornici marcapiano. Chiude la facciata un fastigio arcuato con pinnacoli laterali. All'interno, a una [[navata]], una tela dell'Annunciazione, di autore ignoto del XVIII secolo, la tela ad olio "Madonna dei Miracoli", attribuita a [[Domenico Carella]], sempre del XVIII secolo, la tela "Crocifissione tra le anime purganti", della prima metà del XIX secolo, attribuita a [[Gioacchino Toma]], il coro ligneo, uno splendido organo, pure settecentesco, e una pregevole statua lignea raffigurante [[san Francesco]] vestito da conventuale, della prima metà del XVI secolo, appartenente al soppresso convento di Santa Maria della Nova. Recentemente sono state restaurate la statua di san Rocco,<ref>[http://www.parrocchiaannunziata.it/index.php?option=com_content&view=article&id=33:restauro-statua-di-san-rocco&catid=7&Itemid=101 Restauro statua di San Rocco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> risalente al 1601, un [[crocifisso]] del XVI secolo e il [[Risurrezione di Gesù|Cristo Risorto]], posto nell'altare [[barocco]] sulla sinistra della navata.
Nella chiesa, sulla destra, vi è l'altare dedicato al santo patrono, san Rocco, su cui è posta la nicchia che custodisce la venerata immagine del santo. Sulla nicchia un'epigrafe recita: “Et eris in peste patronus” (“E sarai nella peste il protettore”). Per antica tradizione i solenni festeggiamenti in onore di san Rocco si svolgono il sabato, la domenica e il lunedì successivi al 16 agosto, solennità liturgica del santo. La sera del sabato ha luogo la processione della cavalcata, che dà inizio ai festeggiamenti, con la sfilata di cavalli riccamente bardati e montati da bambini vestiti come il Santo Pellegrino.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=gvHsJN0zj_s San Rocco 2011 Cavalcata "Scambisciata" - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
==== Chiesa dell'Immacolata ====
La chiesa dell'Immacolata è la più antica del paese e sorge a pochi passi dalla Chiesa Matrice. Consacrata nel [[1582]], fu sconsacrata agli inizi del XIX secolo e fu gestita dall'ordine francescano fino al [[1809]], anno della soppressione dei convento da parte dei [[Borbone di Napoli|borbonici]]. La chiesa si sviluppò secondo i canoni francescani, di cui però è rimasta traccia solo del chiostro e della pianta d'aula unica della chiesa. I conventuali le diedero il titolo di Santa Maria della Nova; fu di nuovo consacrata nel [[1938]] e con l'occasione ci furono ristrutturazioni, ma anche alcuni danni alle decorazioni del rosone. Fu danneggiato anche il campanile soprastante il presbiterio.
Si presenta con una semplice facciata ingentilita da un rosone (oggi non in buone condizioni); all'interno conserva una tela dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]], della prima metà del [[XVIII secolo]], e una statua lignea (in pessime condizioni) della seconda metà del [[XVII secolo]] raffigurante {{chiarire|[[san Gaetano]]}}, attribuita all'ischitano [[Gaetano Patalano]].
Per un breve periodo, l'attuale chiesa dell'Immacolata, che fu anche convento, ospitò il francescano [[san Giuseppe da Copertino]].
==== Chiesa di San Nicola ====
La chiesa di [[San Nicola]] è la parrocchia più recente. Nacque inizialmente come luogo di culto in un piccolo salone in viale Chiatona (nell'attuale negozio di materiale elettrico), poi nel [[1964]] nel salone adiacente all'attuale chiesa. Nel [[1971]] venne costruita la chiesa di San Nicola, la più capiente del paese, in quanto ha più di 400 posti a sedere. Si presenta in stile romanico semplice; all'esterno ci sono tre mosaici raffiguranti a sinistra l'incontro di Maria con Elisabetta, al centro la Sacra Famiglia e a destra il battesimo di [[Gesù]].
In alto un grande rosone raffigura [[San Nicola di Bari]].
Al suo interno vi è un grande mosaico di Gesù e del Padre con la scritta del [[Vangelo di Giovanni]]: ''Io sono la vita, la verità e la via.''
==== Chiesa benedettina di Santa Maria di Lenne ====
Essa è menzionata per la prima volta nel [[1110]]. Presenta all'interno tracce di affreschi che una volta dovevano ricoprirla interamente. Si nota nella nicchia absidale una Madonna con Bambino, in stile bizantino, alquanto rovinata, che il Dalena accosta come tipo iconografico alla Platytera. Il sito è stato preso in considerazione dal FAI ([[Fondo per l'Ambiente Italiano]]), nel progetto ''[[I luoghi del cuore]]''.
==== Santuario della Madonna della Stella ====
Il santuario della Madonna della Stella è stato costruito recentemente in sostituzione di un'altra chiesa riedificata e benedetta nel [[1954]]. Il santuario è situato a 3 km fuori dal paese, in aperta campagna. Il santuario è molto semplice e non presenta arricchimenti artistici; vi sono un rosone molto semplice e alcuni quadri disegnati da un artista palagianese.
=== Architetture civili ===
Il centro storico di Palagiano è costituito da due rioni.
''La Terra'' comprende le vie Pagano, le Mura, Roma, piazza Vittorio Veneto e via De Gasperi.
''Il Convento'' è delimitato dalle vie Carmignano, Sforza, Mafalda, Petrarca, Duca d'Aosta, XX Settembre. Sebbene molti palazzi signorili siano stati demoliti, ricostruiti o ristrutturati, i segni della loro origine è ancora presente nella memoria dei più anziani.
Tra gli altri vi è il ''Palazzo Baronale'' (detto "il castello"), situato nella zona centrale della città, nei pressi del [[Municipio (edificio)|municipio]].
Si presenta con forma quadrangolare in stile [[barocco]] pugliese, poggiato su fondazioni molto antiche. Attualmente il "castello" è in una situazione di pesante degrado e abbandono.
Il Palazzo Sannella risale al XVII secolo e presenta ancora qualche particolare architettonico [[neorinascimentale]]. Poco distante dalla chiesa dell'Immacolata si vede l'antico Palazzo della Cancelleria, una volta sede del Decurionato, e, proseguendo su corso Lenne, si trovano case costruite nei primi anni del Novecento.
Sulla medesima via è la ex caserma dei Carabinieri, ora adibita ad auditorium comunale, risalente al 1882.
Decentrati rispetto a questo primo nucleo, troviamo i palazzi delle famiglie Carano in via dei Mille, dei Toria in via Trento e dello scrittore padre Giovanni Maria Sforza.
=== Siti archeologici ===
Il territorio ha rivelato una capillare presenza di ville rustiche di [[età romana]] e preromana che testimoniano la fertilità del suolo in epoca antica. Luogo di sosta sul tracciato della [[via Appia]] (''statio ad Canales''), decadde nell'[[Alto Medioevo]] per l'impaludamento della pianura. Riprese a vivere pienamente, come centro demico, alla fine del [[Medioevo]].
Vi sono stati molti rinvenimenti di [[necropoli]], con tombe, corredi funerari, vasi, ceramiche e dipinti del IV-III secolo a.C.
==== Villa romana detta "Parete Pinto" ====
La struttura, risalente al I secolo a.C., conserva i resti di un recinto in ''opus reticolatum'' che presenta tre ingressi, due ai vertici del lato nord, e uno, più stretto, al centro del lato sud. Qualche centinaio di metri più a ovest è visibile, nascosta da vigneti, una cisterna coeva e che probabilmente rientrava nella ''pars rustica'' della villa.
Il sito è stato preso in considerazione dal FAI ''[[Fondo per l'Ambiente Italiano]]'' nel progetto [[I luoghi del cuore]].
==== Frantoio ipogeo ====
Lungo corso Lenne vi è un frantoio del 1805 dove si nota ancora la grande ruota di pietra viva che macinava l'olio, con gli attacchi per i cavalli che servivano a far girare la ruota di pietra su un'asse lignea.
Se si eccettua l'attuale meccanizzazione insita nella lavorazione di tipo industriale, la molitura dell'olio avveniva a quei tempi proprio come oggi.
Il sito è stato preso in considerazione dal FAI ''[[Fondo per l'Ambiente Italiano]]'' nel progetto [[I luoghi del cuore]].
==== Necropoli ====
Diverse necropoli e tombe sono state rinvenute in varie contrade. Le più significative sono:
===== Fontana del Fico =====
Tomba a fossa scavata nel tufo con qualche frammento di pietra tenera. Naistros, che sormontava la sepoltura, e oggetti da corredo, tra cui uno specchio bronzeo, un monile di argilla dorata, [[Fibula (spilla)|fibule]] di bronzo.
===== Ponte di Lenne =====
Nella lama di Lenne, all'altezza del ponte, vi è un piccolo insediamento medievale dove sono state ritrovate tombe, corredi e manufatti di argilla del V secolo a.C. Fino ai primi anni settanta vi era una torre, poi abbattuta perché fatiscente.
===== Cozzo Marziotta =====
Nelle campagne di questa contrada gli scavi hanno portato a riconoscere sul lieve rialzo di Cozzo Marziotta un centro [[preistoria|preistorico]], fortificato nell'[[Età del ferro]], con un insediamento capannicolo.
===== Sorgente di Calzo =====
Necropoli e alcuni arredamenti funebri, vasi e utensili. La sorgente nell'antichità era l'unica fonte da cui i palagianesi potevano attingere acqua potabile.
===== Menhir di San Marco dei Lupini =====
Il [[megalito]], ritrovato agli inizi degli anni '60, è adiacente ad una cisterna [[Gallo-romani|gallo-romana]].
===== Torre Lato =====
Risale al 1500 e fu fatta costruire da [[Carlo V]] insieme a tutte le altre torri di avvistamento per gli attacchi e saccheggi provenienti dal mare in tutta l'area meridionale.
Prende nome dall'[[Lato (fiume)|omonimo fiume]] su cui è posizionata e serviva a difendere l'appetibile territorio della conca d'oro con coltivazioni e masserie. La Torre Lato, si trova nella [[Riserva naturale Stornara]], all'altezza del km ferroviario 22, della [[Ferrovia Jonica]] [[Taranto]]-[[Metaponto]].
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Palagiano}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT, al 31 gennaio 2022 la popolazione straniera residente era di 810 persone, pari al 4,12% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso }}</ref>
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* [[Nigeria]], {{formatnum:128}}
* [[Romania]], {{formatnum:122}}
* [[Pakistan]], {{formatnum:53}}
=== Tradizioni e folclore ===
==== Le Sorelle Madonne ====
Si racconta, che nei tempi remoti le campagne di Palagiano furono invase dall'acqua a causa di una catastrofica [[alluvione]].
In quel momento nella zona si trovavano due sorelle chiamate '''Lenne''' e '''Stella'''.
La seconda riuscì ad attraversare la lama aiutata da un contadino e Lenne impaurita e timorosa rimase sola pensando di aver perso la sorella annegata.
Stella restò in attesa di Lenne e stanca si addormentò sognando la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]].
Quando l'[[alluvione]] cessò il [[Vescovo]] e le autorità rimasero sbalorditi dal racconto di Stella, che chiese e ottenne che in quel posto fosse edificata una cappella dedicata alla Madonna della Stella.
Per ricordare la sorella, i fedeli vollero costruire un'altra cappella intitolata alla Madonna di Lenne.
A Palagiano si è sviluppata un'intensa tradizione religiosa popolare di grande fede intorno alla Madonna della Stella.
==== La Tagghiarìn ====
Ad ottobre viene festeggiata la festa della Madonna della Stella. Nella seconda settimana del mese, nel primo mattino del sabato, viene celebrata la [[messa]] e portata l'immagine di Maria dal Paese al Santuario, situato in campagna; la processione è accompagnata da una banda che esegue musiche popolari chiamata ''lu fisc'arule'', solitamente composta da una gran cassa, piatti, rullante e un ottavino, la cui processione di pellegrinaggio parte dalla mattina e prosegue tutto il giorno<ref>{{Cita web|url=https://www.palagianonline.net/index.php/madonna-della-stella|titolo=Madonna della Stella|sito=www.palagianonline.net|accesso=2024-10-17}}</ref>. Il maggior afflusso comincia nel pomeriggio quando c'è l'uscita della pasta, la ''Tagghiarin''. La pasta è fatta dalle tripoline e cucinate con salsa e tanto peperoncino in calderoni di acciaio.
La tradizione vuole che la pasta si distribuisca davanti al sagrato del Santuario, e che venga mangiata nelle spatole del fico d'India e utilizzando come forchetta un ramoscello di ulivo che ne assuma le sue sembianze. La pasta anticamente veniva portata dal luogo in cui si cucinava su un carretto.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=8kcRSHVfi_g 1a PARTE La Madonna della Stella Palagiano(Ta), documentario regia di Danilo Termite - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Cultura ==
=== Biblioteche ===
Adiacente alla chiesa dell'Immacolata, vi è la nuova biblioteca e auditorium comunale, dove prima era la caserma dei carabinieri risalente ad una costruzione della fine dell'Ottocento, intitolata all'editore pugliese [[Vito Laterza]].
=== Teatri ===
Il Teatro Comunale "Karol Wojtyla" sorge su una vecchia struttura che ospitava il macello, ora riqualificata, con una capienza massima di 110 posti a sedere. È intitolato a [[papa Giovanni Paolo II]].
=== UrbanLab ===
Il progetto ''The Factory UrbanLab'' nasce dal progetto regionale "Bollenti spiriti", che ha dato la possibilità di trasformare in laboratorio urbano un ex edificio scolastico in disuso. È un luogo di aggregazione e espressione giovanile, promuove la conoscenza, la creatività e la sperimentazione di nuove forme e coesione sociale. Il 26 novembre 2011 è stato fra i pochi UrbanLab della regione [[Puglia]] ad essere presente alla Fiera delle Musiche del Mediterraneo ''Medimex'' presso la [[Fiera del Levante]] di [[Bari]].
=== Casa delle Culture ===
Il progetto della Casa delle Culture sorge sull'ex area del vecchio asilo delle suore della congrega di [[Antonia Maria Verna]], 7000 m² di cui 250 m² di pineta.
Vi si trovano un centro diurno per disabili, gli uffici dei servizi sociali, l'aula consiliare del comune intitolata a [[Norberto Bobbio]] e l'ex biblioteca, ora diventata un centro polivalente per anziani, ed un campo da bocce.
=== Scuole ===
Hanno sede a Palagiano due scuole dell'infanzia, due scuole primarie, due secondarie di primo grado e inoltre l'Istituto Scientifico - Sportivo, Tecnico Commerciale e per Geometri "Giovanni Maria Sforza", la cui nuova sede, situata in un vasto quartiere residenziale, è stata inaugurata nel 2011.
=== Media ===
==== Radio ====
*''RSA'', emittente della parrocchia Maria SS. Annunziata, che prevede una programmazione di musica leggera e di musica sacra.
*''Cime di RadioWeb'', emittente on line che ha sede nel "The Factory UrbanLab".
=== Cinema ===
A Palagiano è stata girata parte delle scene dei film:
* [[Il paese delle spose infelici]], di [[Pippo Mezzapesa]] (2011)
* [[La settima onda (film)|La settima onda]], di [[Massimo Bonetti]] (2013)
== Geografia antropica ==
=== Altre località ===
Il comune di Palagiano si estende su 7 km di litorale lungo la costa jonico tarantina.
==== Chiatona ====
Altra località balneare e turistica di Palagiano è Chiatona.
Chiatona è una frazione che appartiene a due comuni. La parte occidentale, sino all'altezza del cavalcavia, appartiene al comune di Palagiano, mentre la restante parte orientale appartiene al comune di [[Massafra]]
==== Pino di Lenne ====
Il suo nome deriva dai suoi boschi di [[pino d'Aleppo]] e dal fiume [[Lenne (fiume italiano)|Lenne]]. A Pino di Lenne vi è il pino d'Aleppo più antico d'Europa.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Made in Taranto ®|url=https://www.madeintaranto.org/pino-di-lenne-qui-si-trova-il-pino-aleppo-piu-antico-europa/|titolo=Pino di Lenne, qui si trova il pino d'Aleppo più antico d'Europa|sito=Made in Taranto|data=2021-02-15|accesso=2025-01-02}}</ref>
Pino di Lenne è nominata in un episodio di [[Tito Livio]] nel capitolo 39 della sua opera storica ''Ab Urbe condita'', nel quale si parla di due navi, una romana e una tarantina che procedeva cabotando in direzione di [[Metaponto]], che si affrontarono in un breve combattimento che terminò con l'incendio e l'affondamento delle due navi a 15 miglia da [[Taranto]]. Tito Livio dice: ''...quindecim milia ferme ad urbe ad Sapriportem obvius fuit...'' (a Sapriporte circa 15 miglia da Taranto). Il luogo ricadrebbe nel territorio di Palagiano e precisamente nella zona costiera denominata ''Palude fetida''. La zona di Pino di Lenne anticamente era una zona putrida paludosa. {{Senza fonte|A qualche metro dal casello ferroviario furono rinvenuti nel 1996 i resti lignei di una imbarcazione, tuttora sommersa, che il Servizio di Archeologia Subacquea in Roma, insieme ai ricercatori prof. A. Di Stefano e dr. A. De Blasi, hanno stimato risalire al X-XI sec. d.C.}}
In questa località sfocia il fiume Lenne. Esso presenta i segni dell'[[alluvione]] dell'8 settembre 2003. A Pino di Lenne vi è anche un alaggio per scafi.
L'area di Pino di Lenne comprende al suo interno il Bosco di Marziotta, che fa parte della [[Riserva naturale Stornara]], istituita dal [[Ministero dell'Ambiente]] nel 1997. Anticamente, sotto il ponte di epoca mussoliniana, vi era un'antica torre saracena, demolita agli inizi degli anni ottanta perché pericolante.
Nel maggio del 2010 la spiaggia del Pino di Lenne ha fatto da scenario per le riprese del film ''[[Il paese delle spose infelici]]'', diretto dal regista [[Pippo Mezzapesa]].<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=4s-zchuY0ec IL PAESE DELLE SPOSE INFELICI- clip 4 - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nella medesima località sono stati girati vari video musicali, tra i quali ''Inizia la serata'' dei FolkaSud, ''Taranta Stomp'' di [[Graziano Galatone]] e ''Freezer'' dei Sud Foundation Kru.
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Taranto mappa.png|thumb|Collegamenti della Provincia di Taranto]]
=== Strade ===
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
* [[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]] (barriera di [[Massafra]]) da e per l'[[Italia settentrionale]]<ref>Svincolo
* [[Strada
* [[
* [[Strada statale 106 Jonica]] da [[Taranto]] per [[Reggio Calabria]]
* [[Strada statale 100 di Gioia del Colle]] da [[Bari]] a Palagiano
* [[Strada statale 106 dir Jonica]] da Palagiano a Chiatona
=== Ferrovie ===
* [[Stazione di Palagiano-Mottola]] della linea [[Ferrovia Bari-Taranto|Bari-Taranto]]
* [[Stazione di Palagiano-Chiatona]] della linea [[Ferrovia Jonica|Taranto-Reggio Calabria]]
== Amministrazione
[[File:Palagiano-Gonfalone.png|thumb|100px|Il gonfalone comunale]]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Tito Anzolin Preneste |Inizio = 28 settembre 1983 |Fine = 24 agosto 1987 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Tommaso Surico |Inizio = 24 agosto 1987 |Fine = 15 agosto 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paolo Gentilucci |Inizio = 15 agosto 1990 |Fine = 30 novembre 1990 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Pasquale Favale |Inizio = 30 novembre 1990 |Fine = 10 dicembre 1991 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nunzio Scalera |Inizio = 10 dicembre 1991 |Fine = 18 marzo 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Paglialonga |Inizio = 18 marzo 1993 |Fine = 23 novembre 1993 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vincenzo Stellaccio |Inizio = 23 novembre 1993 |Fine = 17 novembre 1997 |Partito = [[Radicali Italiani]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Vincenzo Stellaccio |Inizio = 17 novembre 1997 |Fine = 28 ottobre 1998 |Partito = [[Radicali Italiani]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rocco Ressa |Inizio = 31 ottobre 1998 |Fine = 28 maggio 2002 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rocco Ressa |Inizio = 28 maggio 2002 |Fine = 29 maggio 2007 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rocco Ressa |Inizio = 29 maggio 2007 |Fine = 30 maggio 2012 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonio Tarasco |Inizio = 30 maggio 2012 |Fine = 15 giugno 2016 |Partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michele Lastella |Inizio = 15 giugno 2016 |Fine = 25 giugno 2017 | Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico "Domiziano" Pio Lasigna |Inizio = 25 giugno 2017 |Fine = 24 giugno 2022 | Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Domenico "Domiziano" Pio Lasigna |Inizio = 24 giugno 2022 |Fine = ''in carica'' | Partito = [[Lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
Le società sportive di Palagiano sono la squadra di [[pallacanestro]] ''New Basket Palagiano'', che milita nel campionato di Promozione pugliese; e la squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] ''Atletico Palagiano'', che attualmente milita nel campionato di Seconda Categoria pugliese.<ref>[https://www.tuttocampo.it/Puglia/SecondaCategoria/GironeB/Squadra/AtleticoPalagiano/1201588/Scheda Atletico Palagiano]</ref> Esiste inoltre la Arcieri di Palagiano, scuola Arcieristica settore karmàn csen nata nel 2021.
=== Squadra di calcio ed impianti sportivi ===
L'attuale squadra di calcio si chiama ASD Atletico Palagiano e milita nel campionato di Seconda Categoria pugliese per la stagione 2025/26.
Lo [[Stadio di calcio]] comunale ''Marco Stea'' è un impianto costruito nel 1966 e ristrutturato nel 2000 con la costruzione di una tribuna coperta, tornata agibile nel 2023. Nello stesso anno sono state apportate delle modifiche al terreno di gioco, trasformato in erba naturale, ma dopo soli due anni è tornato alla sua originaria impostazione in terra battuta.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Fernando Ladiana - ''Palagiano'' - Scorpione editore.
* Vincenzo Cetera - ''S'arrcord li vign d'mizz la chiazz'' - Associazione Pro Loco, Comune di Palagiano.
*Vittorio Festa - Alluscenne Pruvvedenne
== Voci correlate ==
* [[Provincia di Taranto]]
* [[Gravina (geologia)]]
* [[Murgia]]
* [[Elenco delle riserve naturali statali italiane]]
* [[Comunità Montana della Murgia Tarantina]]
* [[Aree naturali protette della Puglia]]
* [[Principato di Taranto]]
* [[Terra d'Otranto]]
* [[Arco ionico tarantino]]
* [[Regno di Napoli]]
* [[Carsismo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.mapquest.com/maps/map.adp?searchtype=address&formtype=address&latlongtype=degrees&latdeg=40&latmin=24&latsec=0&longdeg=17&longmin=34&longsec=0&zoom=5|titolo=Collegamenti stradali}}
{{
{{Comuni Parco naturale regionale Terra delle Gravine}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|puglia}}
[[
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