Spoleto: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la rivista culturale|Spoletium (rivista)|Spoletium}}
{{F|centri abitati dell'Umbria|gennaio 2015|Fonti assenti nella maggior parte delle sezioni.}}
{{Divisione amministrativa
|
|Panorama = Spoleto_-_veduta04.jpg
|Didascalia = Panorama di Spoleto
|Bandiera = Spoleto-Bandiera.svg
|Voce bandiera =
|Stemma = Spoleto-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|Divisione amm grado 2 = Perugia
|Amministratore locale = Andrea Sisti
|Partito = [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|Data elezione = 18-10-2021
|Data istituzione =
|Altitudine =
|
|
|Classificazione climatica = Zona E
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 2427
|Nome abitanti = spoletini
|Patrono = [[Ponziano da Spoleto|san Ponziano]]
|Festivo = 14 gennaio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Spoleto (province of Perugia, region Umbria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Spoleto all'interno della provincia di Perugia
}}
'''Spoleto''' (''Spuleti'' in [[dialetti umbri|dialetto spoletino]]<ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Perugia]] in [[Umbria]].
Sede dell'[[arcidiocesi di Spoleto-Norcia]], di distretto sanitario e di tribunale, in virtù della sua posizione geografica ha forti legami storici e culturali con la [[Valnerina]] e la [[provincia di Terni]]. Il comune è [[ente capofila]] della Zona sociale n° 9 dell'Umbria<ref>{{cita web|url=https://www.regione.umbria.it/documents/18/2682686/Zone+sociali+corretto/f658278d-1c6c-494e-8821-a4bbfd21cc23|titolo=Regione Umbria. Le 12 zone sociali dell'Umbria e i Comuni Capofila|accesso=7 febbraio 2023}}</ref>.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Perugia mappa.png|miniatura|sinistra|La posizione di Spoleto nella provincia di Perugia.]]
Spoleto è situata all'estremità meridionale della [[Valle Umbra]], vasta pianura alluvionale, generata in epoca preistorica dalla presenza di un vasto lago, il ''lacus Umber'', prosciugato definitivamente nel [[Medioevo]], dopo il suo impaludamento, con delle opere di bonifica.
La città si è sviluppata sul [[colle Sant'Elia]], un basso promontorio collinare alle falde del [[Monteluco]], nei pressi del fiume [[Clitunno]], e più in basso fino alle rive del torrente [[Tessino]]; ad est è
La città si colloca per estensione al [[Comuni d'Italia per superficie|28º posto fra i comuni italiani]].
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Spoleto}}Il clima della città di Spoleto è essenzialmente di tipo [[Subcontinente|subcontinentale]] con elevate escursioni termiche annuali e giornaliere, specie nella stagione estiva. Si rileva una variazione climatica tra il centro cittadino, che si trova ad una quota compresa tra 320 e 450 m s.l.m. ed è in gran parte circondato dai monti, e la periferia che si sviluppa sulla valle spoletina ad un'altitudine inferiore ai 300m, in un contesto pianeggiante e collinare. In inverno le temperature minime medie sono intorno allo zero, ma in caso di cielo sereno, durante la notte possono scendere ad alcuni gradi sotto lo zero e sono piuttosto frequenti le [[brina]]te. Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si contano mediamente 13 giorni di gelo (temperature minime inferiori o uguali a 0 °C) al mese, mentre le giornate di ghiaccio (temperatura massima inferiore o uguale a 0 °C) sono eventi piuttosto rari.
Le [[precipitazioni nevose]] sono un fenomeno che si sta verificando sempre con maggior rarità, sebbene il centro storico ogni anno veda scendere la neve anche più volte, ma con accumuli che tendono a non essere particolarmente significativi. Nella prima parte della primavera, che risulta la stagione più piovosa dell'anno, non di rado si assiste a gelate tardive e nevicate sui monti (la più eclatante fu la nevicata del 25 Maggio 2013 a quote comprese tra i 900 e i 1000 m nello spoletino). In estate la città presenta caratteristiche marcatamente continentali con [[escursioni termiche]] che in condizioni [[Anticiclone|anticicloniche]] sfiorano, e a volte raggiungono, i 20 °C. Le temperature massime in estate sono generalmente inferiori ai 32 °C, mentre i valori minimi si attestano tra i 16 e i 18 °C. Durante le ondate di calore portate da espansioni dell'anticiclone subtropicale afro-mediterraneo le temperature massime possono salire fino ai 38 °C, portandosi comunque oltre i 35 °C per diversi giorni consecutivi, mentre le minime possono raggiungere (e raramente superare) i 20 °C.Tuttavia, le elevate escursioni termiche e la ventilazione, soprattutto nel centro cittadino, rendono il clima gradevole sia nelle prime ore del mattino, sia nelle ore serali e notturne.
L'autunno, in una prima fase, presenta caratteristiche miti e molto piovose (fine settembre e mese di ottobre), mentre tende ad essere più simile all'inverno nel mese di novembre. Nell'area periferica della città sono piuttosto frequenti le nebbie autunnali, che in alcuni giorni possono persistere anche per tutta la giornata. I fenomeni di nebbia sono assai meno frequenti nel centro cittadino, e sono relativi alle sole prime ore del mattino.
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2427 GR/G
==
Il [[toponimo]] di Spoleto deriverebbe dalla congiunzione delle parole [[Lingua greca antica|greche]] ''Spao'' e ''Lithos'' (Σπαω-λιθος), ovvero sasso-staccato: in altre parole il colle Sant'Elia (ovvero "il colle del sole") su cui è sorta la città sarebbe stato interpretato come il resto di una frana staccatasi dal [[Monteluco]], ma tale teoria non è stata mai confermata.<ref>{{Cita web|url=https://www.provinciadiperugia.com/comuni/Spoleto_pg.html|titolo=Spoleto|accesso=17 marzo 2020}}</ref>
== Storia ==
=== Umbri e Colonia romana ===
[[File:CIL XI 4781-Spoleto.jpg|thumb|Iscrizione attestante il restauro delle terme di Spoletium distrutte da un incendio per volere dell'imperatore romano [[Costanzo II]] e del suo cesare [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]]]]
Spoleto è centro abitato fin dalla [[preistoria]].
{{Senza fonte|Le prime testimonianze di insediamenti}} risalgono almeno all'[[età del bronzo]] finale ([[XII secolo a.C.|XII]]-[[XI secolo a.C.]]): i reperti di maggiore interesse sono venuti alla luce alla sommità e sui pendii del colle Sant'Elia, dove molti secoli più tardi sorgerà la [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca Albornoziana]].
Durante l'[[età del ferro]] Spoleto fu uno dei maggiori centri [[umbri]], in posizione dominante sulla valle umbra. Rimangono numerose sepolture ad [[inumazione]] con ricchi corredi databili all'VIII-[[VI secolo a.C.]] trovate soprattutto nella necropoli di Piazza d'Armi. Eccezionali sono i ritrovamenti di 4 scettri, di cui due raffiguranti animali e divinità, nella tomba principesca detta "del re", oltre a numeroso vasellame in ceramica d'impasto decorato con elementi [[fittile|fittili]] zoomorfi (cavalli, uccelli e animali fantastici) e due sonagli cerimoniali in lamina bronzea e in ferro. Si colgono chiari elementi del potere aristocratico e reale già per diritto di nascita, come dimostrano le tombe neonatali dei "piccoli principi" che contengono armi (dischi-corazza, lance, pugnali) e simboli di status sociale (kantharos bronzeo, fiaschetta d'impasto)<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Laura Manca, Joachim Weidig (a cura di)|titolo = Spoleto 2700 anni fa. Sepolture principesche dalla necropoli di Piazza d'Armi. Guida alle mostre (Spoleto 2014).}}</ref>.
Rimangono inoltre resti delle mura [[Opera poligonale|poligonali]] del [[V secolo a.C.|V]]-[[IV secolo a.C.]], dette ''mura ciclopiche'', costituite da enormi massi di pietra calcarea in forma poligonale.
Un importante documento lapideo arrivato ai giorni nostri è la [[Lex spoletina]], conservato al [[Museo archeologico nazionale di Spoleto]].
Divenne [[colonia romana]] nel 241 a.C. con il nome di ''Spoletium'' e si mantenne sempre fedele a [[Roma]], in special modo durante le [[guerre puniche]], non soltanto respingendo [[Annibale]] dopo la sua vittoria al [[Lago Trasimeno|Trasimeno]] ([[217 a.C.]])<ref name= testo_livio >Scrive [[Tito Livio]]: ''(Annibale)'' "attraversa l'Umbria e arriva a Spoleto. Dopo aver devastato il suo territorio, cerca di occupare la città; respinto dopo una carneficina dei suoi soldati, e ritenendo dal poco successo del tentativo contro una piccola colonia, che una città come Roma gli avrebbe opposto ingenti forze, si dirige verso il [[Piceno (territorio)|Piceno]]".</ref>, ma soprattutto nel periodo critico successivo a quel lungo conflitto.
Nel [[43 a.C.]] vi sostò [[Augusto|Ottaviano]], prima della [[battaglia di Modena]], officiando un sacrificio rituale presso uno dei templi della città.
=== Ducato di Spoleto ===
Agli inizi del [[V secolo]] risiedeva a Spoleto il poeta romano [[Giulio Naucellio]]<ref>{{cita libro|url=https://www.academia.edu/6351426/_Un_poeta_siracusano_misconosciuto_Naucellio_a_sessant_anni_dalla_scoperta_degli_Epigrammata_Bobiensia_1950_2010_in_Bollettino_di_Studi_Latini_40_2010_pp_585_597|titolo=Un poeta siracusano misconosciuto: Naucellio a sessant'anni dalla scoperta degli Epigrammata Bobiensia|opera=Bollettino di studi latini|autore=Angelo Luceri|p=587|data=luglio-dicembre 2010|editore=Loffredo Editore|città=Napoli|accesso=16 gennaio 2021}}</ref>.
Abbellita da [[Teodorico il Grande|Teodorico]], che fra il [[507]] e il [[511]] pose mano al restauro della città e alla bonifica della valle in larga parte impaludata, e da [[Belisario]] ([[536]]), Spoleto fu espugnata da [[Totila]] ([[545]]) e restaurata da [[Narsete]] che, dopo il [[553]], intraprese il ripristino delle mura.
Caduti i Longobardi, il ducato passò ai [[Franchi]]. Quando l'[[impero carolingio]] fu smembrato, i [[duchi di Spoleto]], [[Guido II di Spoleto|Guido II]] e suo figlio [[Lamberto II di Spoleto|Lamberto II]], si spinsero alla conquista della corona imperiale ([[889]]).
=== Stato pontificio ===
[[File:Spoleto Cortile Rocca Albornoz.jpg|miniatura|sinistra|Particolare del cortile della [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca Albornoziana]]]]
Nel [[1155]] Spoleto, "munitissima città, difesa da cento torri"<ref>[...] Inde venimus Spoletum [...] A tertia usque ad nonam munitissimam civitatem, quae pene centum turres habebat [...]. Da una lettera di [[Barbarossa]] a [[Ottone di Frisinga]]. Cf.: {{cita libro|url=http://www.piazzaduomo.org/Sansi/Sansi%20Vol.%20V/cap10.pdf|autore=[[Achille Sansi]]||titolo=Volume V - I Duchi di Spoleto|pp=123 e 130|editore=Stab. tip. e lit. di P. Sgariglia|città=Foligno|data = 1870|accesso=14 novembre 2017}}</ref> fu, secondo la tradizione, distrutta da [[Federico Barbarossa]] il quale in seguito
nel 1185, in segno di riconciliazione, donò alla città la Santissima Icona, un'immagine della Madonna esposta attualmente nel Duomo.
Contesa poi tra l'[[Sacro Romano Impero|Impero]] e la [[Stato Pontificio|Chiesa]], fu a questa aggregata dal [[papa Innocenzo III]] nel [[1198]] e, definitivamente, nel [[1247]]. La città fu duramente colpita dal [[Terremoto del reatino del 1298|terremoto del 1298]]. Funestata da conflitti tra [[Guelfi e ghibellini]], fu riappacificata dal [[cardinale]] [[Egidio Albornoz]] (egli, nel [[1359]], diede inizio ai lavori di costruzione della [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca]] come sede dei governatori della città); fu assicurata alla Chiesa e fatta centro importante dello Stato Pontificio, che le mandò autorevoli governatori, tra cui anche [[Lucrezia Borgia]] ([[1499]]).
Dal [[Rinascimento]] in poi, Spoleto si trasformò progressivamente da centro prevalentemente strategico a centro culturale, con la fondazione dell'[[Accademia degli ottusi]] (nota anche come [[Accademia spoletina]]). Seguirono periodi di splendore e di decadenza. I papi [[Papa Urbano VIII|Urbano VIII]] e [[Papa Pio IX|Pio IX]] erano stati rispettivamente [[vescovo]] ed [[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Spoleto-Norcia|Spoleto]].
Nel 1809, in seguito alla conquista dell’Italia da parte di Napoleone, Spoleto divenne capitale del breve dipartimento francese del Trasimeno. Dal 1816 al 1860 fu capoluogo della delegazione apostolica di Spoleto una [[Delegazione (Stato Pontificio)|suddivisione amministrativa]] dello [[Stato della Chiesa]], istituita da [[papa Pio VII]] nel territorio dell'[[Umbria]] e della [[Sabina]]. Nella sua conformazione definitiva confinava a nord con le delegazioni di [[Delegazione di Perugia|Perugia]] e [[Delegazione di Camerino|Camerino]], a est con la [[delegazione di Ascoli]], a sud con la [[delegazione di Rieti]] e il [[Regno delle Due Sicilie]] e a ovest con la [[delegazione di Viterbo]].
Dal 1850 al 1860 fece parte della Legazione dell'Umbria o III Legazione dell'Umbria, una [[Delegazione apostolica (Stato Pontificio)|suddivisione amministrativa]] dello [[Stato della Chiesa]] istituita da [[Pio IX]] il 22 novembre [[1850]].
Nel [[1859]] contava 43.155 abitanti e il territorio era suddiviso nelle tre storiche delegazioni di [[Delegazione di Perugia|Perugia]], [[Delegazione di Spoleto|Spoleto]] e [[Delegazione di Rieti|Rieti]], a loro volta ripartite in 24 complessivi governi: 11 nella delegazione di [[Perugia]], 9 in quella di Spoleto (che comprendeva tutta l'odierna Valle Umbra o Spoletana e la Valnerina) e 4 in quella di [[Rieti]].
=== Dopo l'unità d'Italia ===
Il 17 settembre [[1860]], le truppe del generale piemontese [[Filippo Brignone]] entrarono a Spoleto, sottraendo la città allo Stato pontificio<ref>A Spoleto, in ricordo dello storico episodio, una via del centro storico è stata intitolata al generale Brignone, mentre una traversa di Via Flaminia porta il nome di Via XVII Settembre</ref>. Successivamente, con il [[Plebisciti risorgimentali|plebiscito]] del 4 novembre 1860, che coinvolse Marche e Umbria, Spoleto fu annessa al [[Regno d'Italia]].
Dopo l'[[Unità d'Italia|unità]], il nuovo [[Regno d'Italia]] privilegiò [[Perugia]] come capoluogo di una vastissima provincia, che inglobava anche il territorio spoletino e si estendeva in parte dell'odierna provincia di Rieti, nella [[valle del Tevere]] fino alle porte di Roma, relegando quindi Spoleto ad un ruolo di secondo piano, anche se ancora per molti anni la città continuò a restare sede di diverse istituzioni quali ad esempio il distretto militare.
Infine, con la successiva costituzione della provincia di [[Rieti]] e la promozione di [[Terni]] a capoluogo di provincia, nel [[1927]], Spoleto ha finito per perdere definitivamente il suo antico ruolo di centro politico-amministrativo dell'Umbria meridionale.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Duomo Spoleto 11 05 2018 02.jpg|miniatura|upright=0.7|Il [[Duomo di Spoleto|Duomo]]]]
===
*
*[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Spoleto)|Cattedrale di Santa Maria Assunta]], nota anche come duomo di Spoleto, cattedrale dell'XI secolo affrescata da [[Pinturicchio]] e [[Filippo Lippi]].
*[[Abbazia di San Giuliano (Spoleto)|Abbazia di San Giuliano]], abbazia del XII secolo.
*[[Abbazia di San Paolo "inter vineas"]], abbazia romanica del VI secolo.
*[[Basilica di San Gregorio Maggiore]], chiesa dell'XI secolo.
*[[Chiesa di Sant'Ansano (Spoleto)|Chiesa di Sant'Ansano]], chiesa [[Architettura neoclassica|neoclassica]] del XII secolo, costruita su un [[tempio romano]] dedicato a [[Giove (divinità)|Giove]].
*[[Chiesa di San Domenico (Spoleto)|Chiesa di San Domenico]], chiesa del XII-XIV secolo.
*[[Chiesa di San Filippo Neri (Spoleto)|Chiesa di San Filippo Neri]], chiesa del XVII secolo.
*[[Chiesa di Santa Maria della Concezione (Spoleto)|Chiesa di Santa Maria della Concezione]], detta anche ''Santa Maria della Piaggia''.
*[[File:Spoleto San Pietro - Fassade 1.jpg|miniatura|[[Chiesa di San Pietro (Spoleto)|Chiesa di San Pietro]]]][[Chiesa di San Pietro (Spoleto)|Chiesa di San Pietro]], o chiesa di San Pietro extra moenia, chiesa [[Architettura romanica|romanica]] del XII secolo.
*[[Chiesa di San Ponziano (Spoleto)|Chiesa di San Ponziano]], chiesa romanico-neoclassica del XII secolo.
*[[Chiesa di San Rocco (Spoleto)|Chiesa di San Rocco]].
*[[Chiesa di San Sabino (Spoleto)|Chiesa di San Sabino]], chiesa romanica dell'XI-XII secolo.
*[[Chiesa di San Salvatore (Spoleto)|Chiesa di San Salvatore]], [[basilica paleocristiana]] del IV-V secolo con rifacimenti [[longobardi]] dell'VIII secolo.
*[[Cimitero monumentale di Spoleto]], [[Cimitero|cimitero monumentale]] del XIX secolo.
*[[Complesso monumentale di Sant'Agata]], complesso di edifici composto dall'omonimo monastero, dalla chiesa di Sant'Agata e dal [[Teatro romano di Spoleto|teatro romano]].
*[[Complesso monumentale di San Matteo degli infermi]].
*[[Complesso monumentale di San Nicolò]].
*[[Convento dei Cappuccini (Spoleto)|Convento dei Cappuccini]].
*[[Santuario della Madonna di Loreto (Spoleto)|Santuario della Madonna di Loreto]].
*[[Santuario di San Francesco (Monteluco)|Santuario di San Francesco]], santuario di [[Monteluco]].
====
*[[Chiesa dei Santi Simone e Giuda (Spoleto)|Ex chiesa dei Santi Simone e Giuda]].
*[[Ex chiesa di Santa Maria della Manna d'Oro]].
*[[Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo (Spoleto)|Ex chiesa dei Santi Giovanni e Paolo]].
*[[Ex chiesa di San Marco in pomeriis]].
*[[Ex chiesa di San Lorenzo]].
=== Architetture civili ===
[[File:Rocca Albornoziana, Spoleto.jpg|miniatura|[[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca Albornoziana]]]]
[[File:PonteDelleTorriSpoleto.jpg|miniatura|[[Ponte delle Torri]]]]
* La [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|rocca Albornoziana]] sorge alla sommità del colle Sant'Elia da dove domina la valle umbra. Fu fatta costruire dal cardinale [[Egidio Albornoz]]. Possiede due cortili interni e sei torri, tra cui quella comunemente chiamata "della spiritata", e la "camera pinta", [[Affresco|affrescata]] con dipinti [[XV secolo|quattrocenteschi]].
* Il [[ponte delle Torri]], lungo 230 metri, è stato parte dell'[[acquedotto di Cortaccione]], di origini romane. È considerata una costruzione romano-longobarda secondo alcuni, tardo-medievale secondo altri, e raggiunge l'altezza di 82 metri. Il monumento è interessato da un intervento di monitoraggio dello stato tensionale delle murature. L'opera viene celebrata da [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] nel suo ''Italienische Reise''. Nei suoi pressi si trova il [[Fortilizio dei Mulini]], edificio turrito che per secoli ha svolto funzioni di vigilanza sul ponte.
* La piazza Bernardino Campello, dove affacciano il palazzo Campello, la ex [[chiesa dei Santi Simone e Giuda (Spoleto)|chiesa dei Santi Simone e Giuda]] e la [[Fontana del Mascherone (Spoleto)|fontana del Mascherone]].
* La piazza del Duomo e la relativa scalinata, al cui lato vi è la [[Casa Menotti]].
* La piazza del Mercato con la storica [[Fonte di Piazza]].
* La piazza Giuseppe Garibaldi, dove si trova la [[Basilica di San Gregorio Maggiore]] e la Porta Leonina, edificata nel 1947 in luogo della Porta di San Gregorio, distrutta nel 1944 durante la ritirata dei tedeschi nella [[seconda guerra mondiale]].
* Il [[ponte Sanguinario]], di epoca [[Roma (città antica)|romana]], attualmente al di sotto del piano stradale, riscoperto solo nel [[XIX secolo]]. Si trova esattamente in corrispondenza dell'attuale centro viario di piazza della Vittoria ed è visitabile scendendo una rampa di scale che parte direttamente dalla piazza. Lungo 24 m ed alto 9, risulta essere in ottimo stato di conservazione. È costituito da blocchi di [[travertino]] squadrati che compongono tre arcate, di cui una ancora interrata. Il ponte permetteva alla [[via Flaminia]] di oltrepassare il torrente [[Tessino]], che oggi scorre qualche decina di metri più a nord-est; quando questo gradualmente cambiò sede, il ponte restò semplicemente un tratto della via e col tempo venne interrato. Il nome è probabile che derivi dall'antica e vicina porta ''Sandalapius'', ma la tradizione popolare lo associa alla vicinanza dell'[[anfiteatro]] romano, dove si ritenevano avvenuti molti martirî.
* Castello di San Giacomo nell'omonima frazione.
* L'[[Arco di Druso e Germanico|arco di Druso]], romano, costruito lungo il tracciato urbano della via Flaminia, che introduceva al foro (sito attuale di piazza del Mercato), eretto nel [[23]] d.C. in onore di [[Druso minore]].
* Il palazzo Spada, sede del [[Museo
* Il [[palazzo Racani Arroni]], con i suoi [[graffiti (archeologia)|graffiti]] monocromatici [[XVI secolo|cinquecenteschi]].
* Il palazzo Mauri, sede della [[Biblioteca comunale “Giosuè Carducci” di Spoleto|biblioteca comunale]].
* Il [[Palazzo Comunale (Spoleto)|palazzo comunale]], del [[XIII secolo|Duecento]].
* L'elegante [[Casa romana (Spoleto)|casa romana]] del [[I secolo]] d.C., appartenuta a [[Vespasia Polla|Flavia Vespasia Polla]], madre dell'imperatore [[Vespasiano]], decorata con pavimenti e mosaici ancora intatti.
[[File:Spoleto Torre dell'olio.jpg|miniatura|La [[Torre dell'olio]]]]
* La [[torre dell'olio]], del [[XIII secolo]], e la Porta Fuga: la prima così chiamata perché da essa, in difesa della città, si soleva gettare olio bollente sui nemici che assediavano la sottostante porta Fuga, appartenente alla prima cinta muraria urbica). Si narra che molti nemici, i più illustri [[Federico Barbarossa]] e [[Annibale]], subirono ingenti perdite da questa strategia di difesa (da cui il nome "Fuga" della sottostante porta)<ref name= testo_livio />.
* Diversi palazzi del [[XVIII secolo]]:
** Palazzo Collicola (sede del [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive]], con opere di [[Alexander Calder|Calder]], [[Giuseppe De Gregorio|De Gregorio]], [[Arnaldo Pomodoro|Pomodoro]] e altri)
** [[Palazzo Campello]]
** Palazzo Ancaiani, sede del [[Centro italiano di studi sull'alto medioevo]]
* [[Villa Redenta]], realizzata su i resti di un insediamento di epoca romana, venne realizzata nel XVI secolo su committenza della nobile famiglia spoletina dei Martorelli. Successivamente passò alla famiglia Loccatelli, che volle renderla degna del soggiorno dei pontefici [[Papa Pio VI|Pio VI]] e [[Papa Pio VII|Pio VII]]. Nel [[1823]], fu acquistata da Francesco Marignoli per conto del Papa spoletino [[Papa Leone XII|Leone XII]]. Solo nel [[1885]] venne di nuovo acquistata dai Marignoli, da [[Filippo Marignoli]], e denominata perciò ''Redenta''.
* Il museo archeologico nazionale.
* Il [[Teatro romano di Spoleto|teatro romano]], utilizzato in epoca medievale come cava di pietre a servizio in particolare dell'edificazione della Rocca, del vicino palazzo Ancaiani e della torre campanaria del Duomo (data l'origine romana del materiale di recupero, molti simboli pagani, come ad esempio i [[Pene|falli]] alati portafortuna, sono tuttora visibili sul campanile della cattedrale.
* Il [[teatro Caio Melisso]], di origine [[XVII secolo|seicentesca]], è sito a piazza del Duomo. Fu abbandonato dopo l'inaugurazione del ''Nuovo'' e successivamente riabilitato.
* Il [[teatro Nuovo Gian Carlo Menotti]], del [[1864]], progettato dall'architetto [[Ireneo Aleandri]] e voluto dalla borghesia cittadina per l'insufficiente capienza del già esistente teatro Caio Melisso. Con i suoi 800 posti e l'ampiezza del palcoscenico di 25 m, {{Senza fonte|risulta essere il più grande [[Teatro all'italiana]] dell'[[Umbria]]}}. Il 29 giugno [[2007]], in occasione dell'avvio della cinquantesima edizione del [[Festival dei Due Mondi]], il teatro è stato riaperto al pubblico dopo un restauro durato 3 anni. Nel [[2010]], il Teatro è stato intitolato al maestro [[Gian Carlo Menotti]].
* Il [[teatrino delle sei]], sede di spettacoli di avanguardia, danza moderna, mostre, installazioni, performance e concerti, durante il Festival.
* L'[[ex chiesa di San Lorenzo]], attualmente [[Sala Pegasus]].
* Il [[complesso monumentale dell'Anfiteatro]], una città nella città, che comprende i resti di un anfiteatro romano, tre grandi chiostri, giardini, cortili e due ex monasteri con le rispettive chiese: la chiesa dei SS. Stefano e Tommaso, ristrutturata e denominata ''Auditorium della Stella'', e la chiesa di San Gregorio Minore o de ''griptis''.
* [[Spoletosfera]], una [[cupola geodetica]] donata alla città di Spoleto nel 1967 dall'inventore, l'architetto [[Richard Buckminster Fuller]], in occasione del X Festival dei Due Mondi.
[[File:Duomo di Spoleto. Campanile visto dal Giro dei condotti. Spoleto.JPG|miniatura|destra|Duomo. Campanile visto dal ''Giro della Rocca'']]
* Le vie di Fontesecca e dei Duchi, dove sono ancora visibili e utilizzate le antiche botteghe medievali.
* Le numerose [[fontane di Spoleto]].
* Le [[mura di Spoleto]]. Spoleto presenta due cinte murarie urbiche:
# le "mura ciclopiche": prima cinta muraria urbica sorta in epoca umbra e successivamente assorbita e manutenuta in epoca romana; di andamento poligonale, è costituita da enormi blocchi di pietra squadrati, posti a secco, e racchiudeva l'agglomerato urbano precedente allo sviluppo medievale; l'estensione della cinta era molto più contenuta di quella medievale. Un esteso tratto di questo primo impianto è ancora oggi visibile in via Cecili, dove è visibile pure il rudere di una torre appartenuta alla cinta. Altri tratti sono visibili presso il ''giro della rocca'', mentre altri sono stati riportati alla luce negli [[anni 2000]] a seguito dei lavori della [[sistemi ettometrici di Spoleto|mobilità alternativa]] in corrispondenza dell'uscita del percorso meccanizzato sotterraneo [[Spoletosfera]]-[[Teatro romano di Spoleto|Teatro Romano]];
# le mura medievali: la seconda cinta fu realizzata a seguito del grande sviluppo medievale della città e alla formazione di borgate lungo le vie di accesso della città (''Flaminia'' e ''Nursina''). Proprio da questa seconda opera civile si evince lo sviluppo prevalentemente medievale e la grandezza della città dell'antichità: la cinta muraria in questione è a tutti gli effetti un'anomalia urbanistica difficilmente riscontrabile in altri impianti della stessa epoca in quanto le mura presentano uno dei più lunghi tratti rettilinei costruiti in epoca medievale (il tratto misura più di 1 km, è collocato nella zona più bassa e pianeggiante della città e oggi risulta correre parallelamente a via Martiri della Resistenza).<br />Durante il [[ventennio fascista]] alcuni tratti delle mura medievali furono demoliti per consentire la costruzione di altre opere. Il tratto delle mura medievali più scosceso e impervio è stato recuperato e restaurato durante la realizzazione del percorso meccanizzato ''Ponzianina-Rocca'' in ambito dei lavori di attuazione del progetto [[sistemi ettometrici di Spoleto|mobilità alternativa]] nel 2010.
* L'[[Ex mattatoio civico di Spoleto|Ex mattatoio civico]]
* ''[[Teodelapio (Alexander Calder)|Teodelapio]]'' di [[Alexander Calder]]: una scultura monumentale "stabile", dello scultore statunitense [[Alexander Calder]], alta 18 metri, che fu realizzata nel [[1962]] nel piazzale della stazione ferroviaria per la mostra "[[Sculture nella città]]", in occasione del Festival dei Due Mondi di quello stesso anno. La scultura poggia direttamente sull'asfalto della piazza e funge da rotatoria, secondo le precise intenzioni dell'autore dell'opera, che la immaginò immersa e attraversata proprio dalla caoticità del traffico cittadino.
=== Luoghi naturali ===
* Il [[Bosco sacro]] del [[Monteluco]], una [[Leccio|lecceta]] secolare che ricopre i pendii e la sommità del monte, attraversata da numerosi sentieri escursionistici che partendo dal ponte delle Torri raggiungono numerose località di interesse storico e naturalistico. All'interno della foresta si trovano diversi eremi, ormai inglobati in ville private, fondati dal [[Movimento eremitico sul Monteluco|movimento eremitico]] avviato da [[Sant'Isacco di Monteluco]] intorno all'anno 528; alla sommità del Monteluco sorge il [[Santuario di San Francesco (Monteluco)|santuario francescano]] del [[XII secolo]]. La frase di san [[Francesco d'Assisi]], ''Nihil jucundius vidi valle mea spoletana'', in riferimento alla valle umbra, è riportata su una lapide posta al ''Belvedere''.
*
* Il "giro dei Condotti" è un sentiero naturalistico che costeggia le ripide pendici del Monteluco a quota 440 m e con andamento pianeggiante raggiunge l'[[ex monastero di Santa Maria inter Angelos]] (localmente detti Le Palazze), per poi ridiscendere nella parte bassa della città. Offre eccezionali scorci panoramici verso Spoleto e la valle spoletana, fino a [[Trevi]], [[Spello]], [[Assisi]], [[Perugia]], il [[Subasio]], [[Montefalco]].
* Il ''parco "Chico Mendes"'', la ''Passeggiata'' e la ''[[Casina degli ippocastani]]''.
=== Visitarono Spoleto ===
* [[Johann Wolfgang von Goethe]] vi soggiornò nel [[1786]], descrivendo con ammirazione il ponte delle Torri nel ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''.
* Nel giugno del [[1876]], [[Giosuè Carducci]], fu inviato come ispettore al liceo di Spoleto e volle visitare le [[Fonti del Clitunno]], a mezz'ora di carrozza dalla città, traendone ispirazione per una delle ''[[Odi barbare]]'', intitolata ''Alle Fonti del Clitunno''<ref>Per la cronaca dei 5 giorni trascorsi da Carducci a Spoleto cf. {{Cita libro|autore1=Luigi Pompilj|titolo=A Spoleto tra Ottocento e Novecento|anno=1966|città=Spoleto|editore=Banca Popolare di Spoleto|pp=5-21}}</ref>.
* Il 28 aprile [[1911]] lo scrittore tedesco [[Hermann Hesse]], scrisse in una cartolina a sua moglie: ''"Spoleto è la scoperta più bella che ho fatto in Italia", "c'è una tale ricchezza di bellezze pressoché sconosciute, di monti, di valli, foreste di querce, conventi, cascate!"''<ref>da ''Hermann Hesse - Italien'', Ed. Suhrkamp, Berlino 1983</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Spoleto}}
Il comune di Spoleto ha fatto registrare nel [[censimento]] del 1991 {{formatnum:37763}} abitanti.
Nel censimento del 2001 la popolazione è risultata di {{formatnum:37889}} abitanti, distribuiti in {{formatnum:13304}} nuclei familiari, con una media per nucleo di 2,85 componenti.
La città ha presentato nel tempo una singolare estensione urbana al di fuori del territorio comunale, andando a costituire un agglomerato urbano con zone dei comuni confinanti di Castel Ritaldi, Campello Sul Clitunno, Giano dell'Umbria, Scheggino, Sant'Anatolia di Narco e Vallo di Nera di oltre {{formatnum:65000}} abitanti.
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT<ref>[http://demo.istat.it/str2014/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Al 31 gennaio 2023 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:3521}} persone, pari al 9,16% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
Al 2015 le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* [[Romania]]: {{formatnum:1100}}
* [[Albania]]: {{formatnum:950}}
* [[Marocco]]: {{formatnum:569}}
* [[Ucraina]]: {{formatnum:288}}
* [[Macedonia del Nord]]: {{formatnum:203}}
=== Comunità ebraica ===
{{Vedi anche|Comunità ebraica di Spoleto}}
Dal [[XIII secolo|XIII]] al [[XVI secolo]] Spoleto fu sede di una piccola comunità ebraica. A testimonianza della sua storia rimane oggi solo nella toponomastica cittadina il nome di una via: San Gregorio della Sinagoga.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
La città è servita dall'ospedale "San Matteo degli Infermi", struttura DEA di I° livello.
== Cultura ==
=== Biblioteche e archivi ===
* [[Sezione di Archivio di Stato di Spoleto]]<ref>{{cita web|url=http://www.archiviodistatoperugia.it/listituto/le-sedi/spoleto|titolo=Archivio di stato di Perugia. Sezione di Spoleto|sito=Archivio di stato di Perugia|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
* Archivio storico diocesano<ref>{{cita web|url=http://www.anagrafebbcc.chiesacattolica.it/anagraficaCEIBib/public/VisualizzaScheda.do|titolo=Archivio storico diocesano|sito=Anagrafe Istituti culturali ecclesiastici|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
* [[Biblioteca comunale Giosuè Carducci di Spoleto|Biblioteca comunale Giosuè Carducci]]
* Biblioteca vescovile G.B. Mastai Ferretti<ref>{{cita web|url=http://www.anagrafebbcc.chiesacattolica.it/anagraficaCEIBib/public/VisualizzaScheda.do?codice_cei=CEI700B00001|titolo=Biblioteca arcivescovile G. M. Mastai Ferretti |sito=Anagrafe Istituti culturali ecclesiastici|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
* Biblioteca francescana della comunità di S. Domenico<ref>{{cita web|url=http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=biblioteca%20francescana®ione=&provincia=&comune=Spoleto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=0|titolo=Biblioteca francescana della Comunità di S. Domenico|sito=Anagrafe biblioteche italiane|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
* Biblioteca Giovanni Carandente a [[palazzo Collicola]]<ref>{{cita web|url=http://www.palazzocollicola.eu/|titolo=Palazzo Collicola arti visive|accesso=4 maggio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170508134120/http://www.palazzocollicola.eu/|urlmorto=sì}}</ref>
* Centro Studi “Belli-Argiris” a [[palazzo Mansueti]], piazza Bovio 1<ref>{{cita web|url=https://www.tls-belli.it/centro-studi-archivio-storico/|titolo=Centro di documentazione Belli Argiris|accesso=10 luglio 2020}}</ref>.
===
* Il [[Laboratorio di scienze della terra]]
* Il [[Centro italiano di studi sull'alto medioevo]], promotore di convegni e di pubblicazioni
* L'[[Accademia degli Ottusi]] detta anche Accademia spoletina
* [[Spoletium (rivista)|Spoletium]] rivista di arte storia cultura
===
* [[Scuola comunale di musica e danza Alessandro Onofri]].
* Liceo Scientifico Alessandro Volta
* [[Liceo ginnasio Pontano Sansi|Liceo classico Pontano-Sansi]]
* Accademia di Belle Arti di Spoleto
=== Università ===
* Unitelma Sapienza - Polo dell'Umbria - Sede di Spoleto
* Università degli studi di Perugia - Centro interuniversitario per la digitalizzazione del Patrimonio Culturale e Ambientale
* UniTreSpoleto - Università della Terza Età
===
* Il [[Museo archeologico nazionale di Spoleto|Museo archeologico nazionale]], ubicato all'interno dell'ex monastero di Sant'Agata e comunicante con il Teatro romano. Contiene reperti che illustrano la storia della città dalla protostoria al periodo tardo antico, nonché una sezione sul territorio della [[Valnerina]] in epoca preromana e romana
* Il [[Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive]]
* Il [[Museo diocesano (Spoleto)|Museo diocesano]]
* Il [[Museo nazionale del Ducato di Spoleto]], ubicato all'interno della Rocca albornoziana, che conserva numerose testimonianze altomedievali riferite al periodo della dominazione longobarda
* Il Museo della [[Ferrovia Spoleto-Norcia]]
* [[Casa Menotti]], Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi
* [[Museo del tessile e del costume]]
* [[Museo delle miniere di Morgnano]]
* [[Laboratorio di scienze della terra|Museo delle scienze e del territorio]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/umbria-musei-monumenti/museo-delle-scienze-e-del-territorio|titolo=MuST - Museo delle Scienze e del Territorio}}</ref>
===
* [[Teatro lirico sperimentale]], concorso lirico attivo dal [[1947]] per volontà di [[Adriano Belli]], i cui vincitori portano in scena opere del repertorio operistico e opere del teatro musicale contemporaneo.
* il [[Premio Spoleto]], si è svolto dal [[1953]] al [[1964]], con due riprese nel [[1966]] e nel [[1968]].
* Il [[Festival dei Due Mondi]] (conosciuto anche come "Spoleto Festival"), fondato nel [[1958]] dal maestro compositore [[Gian Carlo Menotti]], che con i suoi spettacoli di prosa, danza, concerti, mostre e film nell'ambito di ''Spoletocinema'', rappresenta una manifestazione di livello internazionale. Dopo la morte di Menotti, dal [[2008]] al [[2020]] il Festival è stato diretto da [[Giorgio Ferrara (regista)|Giorgio Ferrara]]<ref>{{Cita web|url=http://www.festivaldispoleto.com/interno.asp?id=174&lang=|titolo=Chi siamo - Giorgio Ferrara|accesso=16 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>. Dal 2021 la direzione artistica è affidata a [[Monique Veaute]]<ref>{{cita news|url=https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/teatro/monique_veaute_nuovo_direttore_artistico_del_festival_dei_due_mondi_di_spoleto-5044791.html|titolo=Monique Veaute nuovo direttore artistico del Festival dei Due Mondi di Spoleto|sito=https://www.ilmessaggero.it|data=11 febbraio 2020|accesso=11 marzo 2021}}</ref>.
* Ogni anno, dopo Pasqua, si tiene la settimana di studi promossa dal [[Centro italiano di studi sull'alto medioevo]].
* Ogni anno, nel mese di agosto, si svolge nella vicina frazione di Bazzano il "Mama Umbria International Festival", curato da [[La MaMa E.T.C.]] di New York, compagnia fondata da [[Ellen Stewart]].
* Dal [[1995]] Spoleto accoglie annualmente (nel mese di dicembre) il "[[Premio nazionale per il cortometraggio sociale Nickelodeon]]"<ref>{{cita web|url=http://www.ilcerchio.net/nickelodeon|titolo=Pagina sul premio Nickelodeon}}</ref>.
* Dal [[1996]] in aprile/maggio si svolge il [[Festival pianistico di Spoleto]]<ref>{{Cita web|url=http://www.festivalpianisticodispoleto.it|titolo=Festival Pianistico di Spoleto, pagina ufficiale|accesso=30 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161115220131/http://www.festivalpianisticodispoleto.it/|urlmorto=sì}}</ref>, organizzato dai ''Musici Artis Umbria''.
* Dal [[2003]] Spoleto accoglie annualmente (nel mese di maggio) la Settimana internazionale della danza<ref>{{cita web|url=http://www.settimanainternazionaledelladanza.it/|titolo=Settimana internazionale della danza}}</ref> trasferitasi da [[Perugia]] e ancor prima da [[Rieti]]. La manifestazione ha lo scopo di ricercare e promuovere nuove giovani stelle nascenti della danza classica e moderna. Fin dalla prima edizione ne è direttore generale Paolo Boncompagni.
* {{Senza fonte|Dal [[2004]] si svolge nella città, nel mese di settembre, l'iniziativa "Le stelle europee del gusto".}}
* {{Senza fonte|Dal [[2005]] è istituita l'iniziativa enogastronomica "Vini nel mondo", una mostra dislocata negli interrati più antichi della città con vini prodotti da più di 160 cantine dall'Italia e da tutto il mondo. Nell'edizione [[2008]] è stato battuto, nell'ambito della manifestazione, il record mondiale di calice di vetro più grande al mondo: il calice, pezzo unico disegnato e realizzato dal maestro vetraio vicentino Massimo Lunardon– ha fatto segnare un'altezza di 2,03 metri per 48 cm di diametro e 3 cm di spessore; entrato quindi nel ''Guinnes dei Primati'', è ora esposto nella Galleria civica d'arte moderna della città.}}
* {{Senza fonte|Dal [[2007]] è istituita l'iniziativa enogastronomica "Spoleto tipica", mostra mercato dei prodotti tipici che si svolge nei fine settimana compresi tra il 1 e l'11 novembre.}}
* {{Senza fonte|Dal [[2015]] si svolge nella città, la rassegna "I mondi di Spoleto" serie di incontri su temi di economia, cultura e attualità coordinati dal giornalista [[Giorgio Mulé]] e organizzati dall'Associazione Amici di Spoleto. Tra gli ospiti dell'iniziativa, autori e personaggi di successo come l'archeologo [[Valerio Massimo Manfredi]], la cantante lirica e attrice [[Katia Ricciarelli]], il giornalista [[Salvo Sottile]] e la scrittrice [[Sveva Casati Modignani]].}}
=== Cinema ===
Per il particolare aspetto scenografico dei suoi scorci, specie nel suo centro storico, a Spoleto sono stati girati diversi film, specie fra gli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]], con famosi attori e registi.
* ''[[Kean (film 1940)|Kean]]'', di [[Guido Brignone]], con [[Rossano Brazzi]], [[Germana Paolieri]], ([[1940]])
* ''[[I pagliacci (film 1943)|I pagliacci]]'', di [[Giuseppe Fatigati]], con [[Alida Valli]], [[Beniamino Gigli]], [[Carlo Romano]] ([[1943]])
* ''[[Mariti in pericolo (film 1961)|Mariti in pericolo]]'', di [[Mauro Morassi]], con [[Mario Carotenuto]], [[Sylva Koscina]], [[Memmo Carotenuto]], [[Franca Valeri]], [[Pupella Maggio]] ([[1960]])
* ''[[Vita privata (film 1961)|Vita privata]]'', di [[Louis Malle]], con [[Brigitte Bardot]] e [[Marcello Mastroianni]] ([[1961]])
* ''[[Controsesso]]'', episodio ''Il professore'', di [[Marco Ferreri]], con [[Ugo Tognazzi]] ([[1964]])
* ''[[Caccia alla volpe (film 1966)|Caccia alla volpe]]'', di [[Vittorio De Sica]], con [[Peter Sellers]], [[Paolo Stoppa]], [[Tino Buazzelli]], [[Victor Mature]] ([[1966]])
* ''[[Vedo nudo]]'', episodio ''l'ultima vergine'', di [[Dino Risi]], con [[Nino Manfredi]], [[Sylva Koscina]], [[Enrico Maria Salerno]] ([[1969]])
* ''[[La Califfa]]'', di [[Alberto Bevilacqua]], con [[Ugo Tognazzi]] e [[Romy Schneider]] ([[1971]])
* ''[[L'etrusco uccide ancora]]'', di [[Armando Crispino]], con [[Alex Cord]], [[Samantha Eggar]], [[Enzo Cerusico]], [[Carlo De Mejo]] ([[1972]])
* ''[[Amore e morte nel giardino degli dei]]'', di [[Sauro Scavolini]], con [[Erika Blanc]], [[Peter Lee Lawrence]], [[Orchidea De Santis]] ([[1972]])
* ''[[Cagliostro (film 1975)|Cagliostro]]'', di [[Daniele Pettinari]] ([[1975]]), con [[Bekim Fehmiu]], [[Rosanna Schiaffino]], [[Massimo Girotti]], [[Luigi Pistilli]]
* ''[[Il medaglione insanguinato]]'', di [[Massimo Dallamano]] ([[1975]]), con [[Richard Johnson (attore)|Richard Johnson]], [[Joanna Cassidy]], [[Ida Galli]] e [[Nicoletta Elmi]]
* ''[[Scusi lei è normale?]]'', di [[Umberto Lenzi]] ([[1979]]), con [[Renzo Montagnani]], [[Ray Lovelock]], [[Anna Maria Rizzoli]] e [[Enzo Cerusico]]
* ''[[I Borgia (miniserie televisiva)|I Borgia]]'', film TV di [[Brian Farnham]], con [[Adolfo Celi]], [[Oliver Cotton]], [[Alfred Burke]] ([[1982]])
* ''[[I miei primi quarant'anni]]'', di [[Carlo Vanzina]], con [[Pierre Cosso]] e [[Carol Alt]] ([[1987]])
* ''[[Io e mia sorella]]'' di [[Carlo Verdone]], con [[Carlo Verdone]], [[Ornella Muti]], [[Elena Sofia Ricci]] ([[1987]])
* ''[[L'assassino è quello con le scarpe gialle]]'', di [[Filippo Ottoni]], con la [[Premiata Ditta]] ([[Roberto Ciufoli]], [[Francesca Draghetti]], [[Tiziana Foschi]] e [[Pino Insegno]]) ([[1995]]).
* inoltre, al Teatro Nuovo di Spoleto sono state girate alcune sequenze dei film [[Lo sceicco bianco]] ([[1952]]) di [[Federico Fellini]] e [[4 mosche di velluto grigio]] ([[1971]]) di [[Dario Argento]].
* ''[[Koning van Katoren]]'' di [[Ben Sombogaart]] ([[2012]])
* ''[[Don Matteo]]'', di registi vari. Spoleto è l'ambientazione principale a partire dalla 9ª stagione della serie, uscita nel 2014.
* ''[[Francesco (miniserie televisiva 2014)|Francesco]]'' di [[Liliana Cavani]] ([[2014]])
* ''[[Copperman]]'' di [[Eros Puglielli]] ([[2019]])
* La Donna per me di Marco Martani (2022)
* Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi (2024)
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Acqualacastagna, Acquaiura, Ancaiano, Arezzola, [[Azzano (Spoleto)|Azzano]], [[Baiano (Spoleto)|Baiano]], Balduini, Bazzano Inferiore, Bazzano Superiore, [[Beroide]], Belvedere, Borgiano, Camporoppolo, Campo Salese, Caprareccia, Casal della Valle, Casal di Mezzo, Casigliano, Castagnacupa, Catinelli, Cappuccini, Cerqueto, Cese, Colle Attivoli, Collerisana, Collicelli, Cortaccione, Crocemaroggia, [[Eggi]], Fabbreria, Fogliano, Forca di Cerro, Icciano, [[Baiano (Spoleto)|Madonna di Baiano]], Maiano, Messenano, Milano, Molinaccio, [[Montebibico]], Montelirossi, [[Monteluco]], Monte Martano (sorge sull'omonimo monte ed è sede di un castello), Morgnano, Morro, Ocenelli, Palazzaccio, Patrico (in cui si trova [[Mustaiole]]), Perchia, Petrognano, Pincano, Pompagnano, Pontebari, Poreta, Protte, Rapicciano, Roselli, Rubbiano, San Brizio, [[San Giacomo (Spoleto)|San Giacomo]], San Giovanni di Baiano, San Gregorio di Ocenelli, San Martino in Trignano, San Nicolò, San Sabino, San Severo, San Silvestro, Santa Croce, Sant'Anastasio, Sant'Angelo in Mercole, Santo Chiodo, San Venanzo, Scatarci, Silvignano, Somma, [[Strettura]], Sterpeto, Sustrico, Terraia, Terzo la Pieve, Terzo San Severo, Testaccio, Torrecola, Torricella, Uncinano, Valdarena, Valle San Martino, Vallocchia.
== Economia ==
[[
Dopo l'unificazione, divenuta Perugia capoluogo dell'Umbria, Spoleto perse progressivamente il ruolo di centro amministrativo. Ai gravi contraccolpi economici si pose a parziale rimedio nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]], con la costruzione di [[opifici]] in prossimità delle mura, con l'attivazione delle [[Miniere di Spoleto|miniere di lignite di Spoleto]] dislocate in varie [[
Alla fine del [[XIX secolo]] in città erano attivi cinque piccoli [[istituti di credito]] (''Banco Laurenti'', ''Banco Poli'', ecc.). Un generale dissesto economico provocò il loro [[fallimento (diritto)|fallimento]] e privò la città di un servizio indispensabile, dato il discreto giro d'affari che grandi proprietari terrieri locali intrattenevano con le [[Marche]] e con [[Terni]]. Fu [[Giulio Cesari]], insegnante di [[Diritto]] ed [[Economia aziendale|Economia]] nel locale [[istituto tecnico commerciale]], a proporre l'istituzione di un'altra, unica, banca cittadina, di cui divenne primo direttore. Fu istituita il 28 aprile 1895 con il nome ''[[Banca Popolare di Spoleto|Banca Popolare Società Cooperativa]]''<ref name="L'Umbria">{{cita libro | | autore1=Lamberto Gentili|autore2=Luciano Giacché|autore3= [[Bernardino Ragni]]|autore4= [[Bruno Toscano]] | |titolo= L'Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto|anno= 1978 |editore= Edindustria | città=Roma|p=224}}</ref>.
Al fine di integrare nel bacino di utenza spoletino le popolazioni montane della [[Valnerina]], a fine Ottocento si iniziò la progettazione di una strada di collegamento adeguata tra Spoleto e [[Norcia]]; successivamente, si passò alla realizzazione di un collegamento ferroviario (la [[ferrovia Spoleto-Norcia]]), operativo dal [[1926]] al [[1968]].
Turismo, artigianato, industria e agricoltura, affiancati dal commercio e dal terziario, sono le basi su cui poggia l'economia spoletina. L'[[artigianato]] vanta una solida tradizione di tessuti, ricami e sellerie; l'[[agricoltura]], con la produzione di [[olio extravergine di oliva]] (numerose sono le aziende del settore in zona: [[Monini]], Costa D'Oro, C.U.FR.OL., Coricelli etc.), continua una tradizione antica di secoli; la piccola e media industria, con aziende che operano nel settore metalmeccanico, tessile e grafico, contribuisce all'economia locale.
Ma la voce più rappresentativa del comparto economico spoletino è quella del turismo. Spoleto è infatti uno dei principali centri turistici dell'Umbria, conosciuto a livello internazionale grazie al patrimonio storico, artistico, culturale e naturale offerto dalla città e dal suo territorio.
===Aziende dismesse===
Le principali aziende che hanno permesso lo sviluppo industriale della città, in alternativa alla tradizionale economia legata alla mezzadria:
* l'[[Ex mattatoio civico di Spoleto|Ex mattatoio civico]] attivo dal 1838 al 1963
* lo [[Stabilimento Bacologico Pennacchietti]] attivo dal 1880 al 1934
* le [[Miniere di Spoleto]] attive dal 1881 al 1961
* le [[Arti grafiche Panetto & Petrelli]] attive dal 1902 al 2014
* il [[Cotonificio di Spoleto]] attivo dal 1908 al 1985
* le [[Fonderie ghisa Spoleto S.p.a.]] (Ex Pozzi) attive dal 1963 al 2020
* le [[Industrie Minerva S.p.a.]]
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
Sul territorio comunale sono presenti 2 stazioni ferroviarie, [[Stazione di Spoleto|Spoleto Centrale]] e [[Baiano (Spoleto)|Baiano di Spoleto]], entrambe sulla direttrice Roma-Ancona. Fino al 30 Dicembre 2020 era presente una terza Stazione, quella di [[San Giacomo (Spoleto)|San Giacomo]] di Spoleto all'estremo nord del Comune, definitivamente soppressa il 30 dicembre [[2020]] in seguito all'attivazione di una variante di tracciato in galleria contestualmente ai lavori di raddoppio della tratta Spoleto-Campello.
Fino al 31 luglio [[1968]] era in funzione anche la [[Ferrovia Spoleto-Norcia]], a [[scartamento ridotto]].
{{vedi categoria|Stazioni ferroviarie di Spoleto}}
=== Mobilità alternativa ===
{{vedi anche|:Sistemi ettometrici di Spoleto}}
[[File:Spoleto - percorso meccanizzato.jpg|miniatura|Mobilità alternativa]]
La città di Spoleto è dotata di tre percorsi meccanizzati sotterranei e di superficie che consentono di semplificare l'accessibilità al centro storico e di risolvere il problema parcheggi all'interno delle mura urbiche medievali.
== Amministrazione ==
[[File:Spoleto-Gonfalone.png|thumb|200px|Gonfalone comunale]]
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:90%;"
! rowspan="2" |Nº
! colspan="3" rowspan="2" |Primo cittadino
! colspan="2" |Mandato
! rowspan="2" |Partito
! rowspan="2" |Giunta
! rowspan="2" |Carica
! rowspan="2" |Elezione
|-
!Inizio
!Fine
|-
! colspan="10" |Sindaci eletti dal consiglio comunale (1944-1995)
|-
!1
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Aldo Manna
|18 giugno 1944
|settembre 1944
|[[Partito Socialista Italiano]]
| rowspan="2" |[[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]]
|Sindaco
| rowspan="3" |1944
|-
!2
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Filippo di Filippo
|settembre 1944
|14 aprile 1946
|Partito Socialista Italiano
|Sindaco
|-
!3
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Gaetano Valentini
|14 aprile 1946
|25 aprile 1947
|[[Partito Comunista Italiano]]
|
|Sindaco
|-
!4
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Mario Monterosso
|25 aprile 1947
|25 maggio 1952
|Partito Comunista Italiano
|
|Sindaco
|1947
|-
!5
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Giorgio Giovanni Toscano
|25 maggio 1952
|23 dicembre 1960
|Partito Comunista Italiano
|
|Sindaco
|1952
|-
!'''–'''
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Aldo Manna
|23 dicembre 1960
|1º marzo 1965
|Partito Socialista Italiano
|
|Sindaco
| rowspan="5" |1960
|-
!'''–'''
|bgcolor={{Colore partito|Indipendente (politica)}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Dott. Martissa
|ottobre 1967
|
| colspan="2" |Giunta commissariata
|[[Commissario prefettizio]]
|-
!'''–'''
|bgcolor={{Colore partito|Indipendente (politica)}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Dott. Vaccaro
|24 ottobre 1967
|15 marzo 1969
| colspan="2" |Giunta commissariata
|[[Commissario prefettizio]]
|-
!6
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Democratico Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Ercole Rossi
|15 marzo 1969
|16 ottobre 1969
|[[Partito Socialista Democratico Italiano]]
|
|Sindaco
|-
!'''–'''
|bgcolor={{Colore partito|Indipendente (politica)}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Dott. Jannone
|16 ottobre 1969
|22 luglio 1970
| colspan="2" |Giunta commissariata
|[[Commissario prefettizio]]
|-
!7
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Democratico Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Giancarlo Mercatelli
|31 luglio 1970
|29 luglio 1975
|Partito Socialista Democratico Italiano
|
|Sindaco
|1970
|-
!8
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Mario Laureti
|29 luglio 1975
|11 agosto 1980
|Partito Socialista Italiano
|
|Sindaco
|1975
|-
!9
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Conti1977.jpg|76x76px]]
|[[Pietro Conti]]
|11 agosto 1980
|22 dicembre 1980
|Partito Comunista Italiano
|
|Sindaco
| rowspan="3" |1980
|-
!10
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Enrico Roscini
|22 dicembre 1980
|10 marzo 1982
|Partito Comunista Italiano
|
|Sindaco
|-
!11
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Leopoldo Corinti
|10 marzo 1982
|11 settembre 1985
|Partito Comunista Italiano
|
|Sindaco
|-
!12
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Aldo Mattioli
|11 settembre 1985
|23 novembre 1987
|Partito Comunista Italiano
| rowspan="3" |[[Partito Comunista Italiano|PCI]]-[[Partito Socialista Italiano|PSI]]-[[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]
|Sindaco
| rowspan="3" |1985
|-
!'''–'''
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Conti1977.jpg|76x76px]]
|Pietro Conti
|23 novembre 1987
|7 settembre 1988<br/><small>''(Deceduto in carica)''</small>
|Partito Comunista Italiano
|Sindaco
|-
!'''–'''
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Aldo Mattioli
|10 ottobre 1988
|2 luglio 1990
|Partito Comunista Italiano
|Sindaco
|-
!13
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Giancarlo Tulipani
|2 luglio 1990
|9 maggio 1995
|Partito Socialista Italiano
|PCI-PSI-[[Democrazia Cristiana|DC]]-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]
|Sindaco
|1990
|-
! colspan="10" |Sindaci ad elezione diretta (dal 1995)
|-
!14
|bgcolor={{Colore partito|Partito Democratico della Sinistra}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Alessandro Laureti
|9 maggio 1995
|29 giugno 1999
|[[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]-[[Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea|PRC]]-[[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]-[[Federazione dei Verdi|FdV]]
|Sindaco
|[[Elezioni comunali in Umbria del 1995#Spoleto|1995]]
|-
! rowspan="2" |15
| rowspan="2" bgcolor={{Colore partito|Democratici di Sinistra}}|
| rowspan="2" |[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
| rowspan="2" |Massimo Brunini
|29 giugno 1999
|14 giugno 2004
| rowspan="2" |[[Democratici di Sinistra]]
|[[Democratici di Sinistra|DS]]-PPI-[[Socialisti Democratici Italiani|SDI]]
| rowspan="2" |Sindaco
|[[Elezioni comunali in Umbria del 1999#Spoleto|1999]]
|-
|14 giugno 2004
|7 giugno 2009
|DS-[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]]-SDI-[[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]]
||[[Elezioni comunali in Umbria del 2004#Spoleto|2004]]
|-
!16
|bgcolor={{Colore partito|Partito Democratico (Italia)}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Daniele Benedetti
|8 giugno 2009
|8 giugno 2014
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]]-[[Lista civica|Civiche]]
|Sindaco
|[[Elezioni comunali in Umbria del 2009#Spoleto|2009]]
|-
!17
|bgcolor={{Colore ombra partito|Centrismo}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Fabrizio Cardarelli
|9 giugno 2014
|10 dicembre 2017<br/><small>''(Deceduto in carica)''</small>
|[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[Centrismo|centro]]
| rowspan="2" |[[Lista civica]]-[[Nuovo Centrodestra|NCD]]
|Sindaco |Sindaco
| rowspan="2" |[[Elezioni comunali in Umbria del 2014#Spoleto|2014]]
|-
!'''–'''
|bgcolor={{Colore ombra partito|Centrismo}}|
![[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|''Maria Elena Bececco''
|''10 dicembre 2017''
|''24 giugno 2018''
|''Indipendente di centro''
|''[[Sindaco (Italia)|Vicesindaco f.f]]''
|-
!18
|bgcolor={{Colore ombra partito|Centro-destra in Italia}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Umberto De Augustinis
|25 giugno 2018
|12 marzo 2021
|Indipendente di [[centro-destra]]
|[[Lega Nord|Lega]]-[[Forza Italia (2013)|FI]]-[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]-Civiche
|Sindaco
| rowspan="2" |[[Elezioni comunali in Umbria del 2018#Spoleto|2018]]
|-
! '''–'''
|bgcolor={{Colore partito|Indipendente (politica)}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Tiziana Tombesi
|12 marzo 2021
|18 ottobre 2021
| colspan="2" |Giunta commissariata
|[[Commissario prefettizio]]
|-
!19
|bgcolor={{Colore ombra partito|Centro-sinistra in Italia}}|
|[[File:Spoleto-Stemma.png|60x60px]]
|Andrea Sisti
|18 ottobre 2021
|''in carica''
|Indipendente di [[centro-sinistra]]
|PD-[[Movimento 5 Stelle|M5S]]-Civiche
||[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|[[Elezioni comunali in Umbria del 2021#Spoleto|2021]]
|}
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Stati Uniti d'America|Charleston (Carolina del Sud){{!}}Charleston}}
* {{gemellaggio|Germania|Schwetzingen}}
* {{gemellaggio|Francia |Orange (Francia){{!}}Orange}}
* {{gemellaggio|Montenegro|Cetinje}}
* {{gemellaggio|Perù|Cajamarca}}
== Sport ==
=== Calcio ===
A livello calcistico sono presenti diversi club: quello storico che rappresenta la città di Spoleto è l'[[Spoleto Calcio|A.S.D. Spoleto calcio]], la quale in passato ha partecipato per 4 stagioni alla [[Serie C]] negli anni '40, quando ancora la denominazione del club era ''Virtus Spoleto''; milita attualmente in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]. Più recente è La ''Ducato Spoleto'', con sede nella frazione di [[San Giacomo (Spoleto)|San Giacomo]], attiva attualmente con il settore giovanile e per la prima squadra in collaborazione con la ''Clitunno''. Altre associazioni della città attualmente attive sono la ''Superga 48'' (società storica della frazione di [[Baiano (Spoleto)|Baiano]]), militante nel campionato di Prima categoria regionale, e lo ''Sporting MT20'' la quale partecipa al campionato di Seconda categoria regionale. Nella frazione di Morgnano è attiva dagli anni '50 la ''S.S.D. Bacigalupo'' che, dopo aver disputato diversi campionati regionali, svolge solo attività nel settore giovanile.
=== Calcio a 5 ===
Il ''futsal'' a Spoleto nasce nel 1999 con la fondazione della sezione calcio a 5 dell{{'}}''Associazione Sportiva Polizia Penitenziaria'', successivamente [[Polizia Penitenziaria Maran Calcio a 5|A.S.D. Polizia Penitenziaria Maran]], la quale disputò, come massimo risultato, anche una stagione in '''Serie A''' nel [[Serie A 2008-2009 (calcio a 5)|2008-09]] e successivamente sciolta nel 2010. Nel 2022 è nata L{{'}}'''A.S.D. Ducato Spoleto Futsal''', grazie alla presenza di diversi membri della vecchia Maran, allenatori, collaboratori ma soprattutto giocatori i quali, in alcuni casi tornando in attività, hanno contribuito notevolmente alla rinascita del futsal a Spoleto, costituendosi come nuovo sodalizio iscrivendosi al campionato regionale umbro di [[Serie C2 (calcio a 5)|serie C2]] nel 2022-23 vincendolo al primo tentativo e venendo quindi promossa nel campionato di [[Serie C1 (calcio a 5)|Serie C1]] dove milita attualmente.
=== Ciclismo ===
* Il
* Il
* Il
* L'11 maggio [[2024]] ospita la partenza dell'8ª tappa del [[Giro d'Italia 1977|Giro d'Italia]] [[2024]] Spoleto - Prati di Tivo di 152 km, con partenza da Piazza Garibaldi e con la vittoria di [[Tadej Pogačar]]
=== Ginnastica ===
Riga 221 ⟶ 663:
=== Pallavolo ===
[[File:Olio Venturi Spoleto 1988-89.jpg|thumb|La [[Marconi Volley (pallavolo maschile)|Olio Venturi Spoleto]] in campo al "Nuovo Palazzetto" (poi [[Palazzetto dello Sport Don Guerrino Rota|PalaRota]]) nella stagione 1988-1989]]
Il migliore risultato ottenuto dalla [[pallavolo]] maschile a Spoleto è stato il raggiungimento dei quarti di finale nel campionato di Serie A1 1991-1992 da parte della {{Volley Marconi|N}}: la squadra, allora sponsorizzata Olio Venturi, fu eliminata nella gara decisiva da {{Volley Treviso|N}} che vinse per 3-2 in casa.
=== Baseball ===
Riga 228 ⟶ 672:
Dal 1998 la Società organizza ogni anno il Torneo Città di Spoleto, che si svolge nel primo fine settimana del mese di settembre.
===
Fondata nel 1946 da [[Dante Burli]], l'Associazione Sportiva Dilettantistica Boxe Spoleto è tra i pochi sodalizi pugilistici italiani a potersi fregiare del titolo di "Società di Interesse Nazionale" assegnato dalla Federazione Pugilistica Italiana nel 1984, anno delle Olimpiadi di Los Angeles. Dal 2010, a un anno della scomparsa del suo fondatore, la Boxe Spoleto organizza in novembre un Memorial intitolato al suo fondatore e inserito in una grande manifestazione denominata "Tre giorni di Pugilato a Spoleto". Altresì è l'unica associazione sportiva italiana a praticare la disciplina sportiva del [[chess boxing]].
=== Rugby Union ===
ASD Spoleto Rugby, è una squadra di rugby di Spoleto. Si sono affiliati alla FIR per la prima volta nel 2014. Nel 2018 hanno partecipato alla FIR Serie C2.
=== Rugby League ===
Il 25 novembre 2018 si è svolta allo Stadio Comunale di Spoleto una partita tra la Nazionale Italiana di Rugby League (LIRFL) e la BARA.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita web|url = http://books.google.it/books?id=hZPpAAAAMAAJ&pg=PA2&dq=palazzo+mauri+spoleto&hl=it&sa=X&ei=XfQ-VO2PC8HTygPnr4GQCQ&ved=0CDMQ6AEwAw#v=onepage&q=palazzo%20mauri%20spoleto&f=false|titolo = Degli edifici e dei frammenti storici delle antiche età di Spoleto: notizie corredate di dodici tavole in rame|autore = [[Achille Sansi]]|editore = Stab. tip. e lit. di P. Sgariglia, Foligno|data = 1869|accesso = 25 ottobre 2014}}
* {{Cita libro|nome=Achille|cognome=Sansi|titolo=Storia del Comune di Spoleto dal secolo XII al XVII|città=Foligno|editore=Stabilimento di P. Sgariglia|anno=1879|vol=I}}
* {{Cita libro|nome=Achille|cognome=Sansi|titolo=Storia del Comune di Spoleto dal secolo XII al XVII|città=Foligno|editore=Stabilimento di P. Sgariglia|anno=1884|vol=II}}
* {{Cita libro|autore1=Giuseppe Angelini Rota|titolo=Spoleto e dintorni con due piante disegnate da A. Bezzi|città=Spoleto|anno=1905|editore= Stab. Panetto & Petrelli}}
* {{Cita libro|autore1=Giuseppe Angelini Rota|titolo=Spoleto e il suo territorio|città=Spoleto|anno=1920|editore= Stab. Panetto & Petrelli}}
* {{Cita libro|nome=Carlo|cognome=Bandini|titolo=Monte Luco, con prefazione di [[Ugo Ojetti]]|città=Spoleto|editore=Claudio Argentieri Editore|anno=1922}}
* {{Cita libro|autore1=[[Luigi Fausti]]|titolo=Spoleto||anno=1926|città=Spoleto|editore=Pro Spoleto}}
* {{Cita libro|autore=[[Carlo Pietrangeli]]|titolo=Spoletium (Spoleto). Regio VI, Umbria|città=Roma|anno=1939|editore=Istituto di studi romani}}
* ''[[Spoletium (rivista)|Spoletium]] rivista di arte storia cultura''. Dal 1954. Edita dall'[[Accademia spoletina]]
* {{Cita libro|autore1=[[Bruno Toscano]]|titolo=Spoleto in pietre: guida artistica della città|anno=1963|città=Spoleto|editore=Azienda del turismo}}
* {{Cita libro|autore1=Luigi Pompilj|titolo=A Spoleto tra Ottocento e Novecento|anno=1966|città=Spoleto|editore=Banca popolare di Spoleto}}
* {{cita libro | nome=Liana |cognome=Di Marco |titolo=Spoletium: topografia e urbanistica | anno=1975 |editore=Edizioni dell'Accademia spoletina | città=Spoleto}}
* {{cita libro | | autore1=Lamberto Gentili|autore2=Luciano Giacché|autore3= [[Bernardino Ragni]]|autore4= [[Bruno Toscano]] | |titolo= L'Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto|anno= 1978 |editore= Edindustria | città=Roma}}
* {{Cita libro|autore1=Liana Di Marco|titolo=La "traversa nazionale interna" di Spoleto: un intervento urbanistico ottocentesco|anno=1982|editore=Ente Rocca di Spoleto|città=Spoleto}}
* {{Cita libro|autore1=[[Cesare Brandi]]|autore2=[[Giovanni Carandente]]|titolo=Spoleto, argomenti di storia urbana|editore=Silvana Editoriale|anno=1985|città=Cinisello Balsamo}}
* {{Cita libro|autore1=Lamberto Gentili|titolo=Spoleto formato cartolina. Album di storia urbana 1890-1940|editore=Associazione pro Spoleto|città=Spoleto|anno=1986}}
* {{Cita libro|autore1=Gianni Toscano|autore2=Sandro Morichelli|titolo=La città e il Festival dei due mondi: Spoleto, storia di trent'anni|anno=1987|città=Spoleto|editore=Edizioni Ente Rocca di Spoleto}}
* {{Cita libro|titolo=L'esercito a Spoleto dopo l'Unità|autore=Liana di Marco|autore2=Aurora Gasperini|autore3=[[Giovanni Antonelli (archivista)|Giovanni Antonelli]]|editore=Accademia spoletina|anno=1988|città=Spoleto}}
* {{Cita libro|autore1=Antonio Pallotta|titolo=Luci ed ombre di Spoleto antica, medievale e moderna|anno=1989|città=Spoleto|editore= Stab. Panetto & Petrelli}}
* {{cita libro|autore=Roberto Quirino|titolo=Le edicole sacre di Spoleto|editore=Progetti museali editore|anno=1996|città=Roma|ISBN=88-86512-57-0}}
* {{Cita libro|autore1=Liana Di Marco|titolo=Spoleto: una città-cantiere durante il Ventennio. Album di storia urbana 1922-1943|editore=Associazione ''Pro Spoleto''|anno=1999|città=Spoleto}}
* {{cita libro|autore=Silvia Falconi|titolo=Spoleto "...centum turres habebat..."|editore=Spoleto Crediti e Servizi|anno=2000|città=Spoleto}}
* {{Cita libro|autore1=Antonella Cristina Manni|titolo=Spoleto: dagli antichi percorsi alla viabilità contemporanea, sec. XVII- XX|anno=2005|città=Spoleto|editore=Associazione Amici di Spoleto}}
* Giampiero Cuzzini Neri, Racconti Patricani, Dal patrimonio di letteratura orale di Domenico Bartoli il Pastore di Parole, Opera del vocabolario dialettale Spoletino, Tipolitografia Nuova Eliografia, 2009
== Voci correlate ==
* [[
* [[Arcidiocesi di Spoleto-Norcia]]
* [[
* [[Centro italiano di studi sull'alto medioevo]]
* [[Longobardi]]
* [[Ferrovia Spoleto-Norcia]]
* [[Festival dei Due Mondi]]
* [[Teatro lirico sperimentale]]
* [[Associazione nazionale città del pane]]
*[[Via di Francesco]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-764d71bf-b37e-453a-8dd4-f2975fa29910.html#p=0|titolo=Sereno variabile. Trasmissione RAI del 16 gennaio 2016 dedicata a Spoleto|accesso=17 gennaio 2016}}
{{Spoleto}}
{{Comuni della provincia di Perugia}}
{{Città romane della Regio VI Umbria}}
{{Via Flaminia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Perugia|Umbria}}
[[Categoria:Spoleto| ]]
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