Uliveto Terme: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Taccolamat (discussione | contributi)
Dominicus (discussione | contributi)
 
(226 versioni intermedie di 75 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
[[Immagine:SkyLineUlivetoDaOvest.jpg|600px|center|thumb|<center>Veduta di Uliveto dalle Cave di Caprona]]
|Nome=Uliveto Terme
 
|Nome ufficiale=
{{Frazione
|Panorama=VistaUlivetoDaCave.JPG
|nomeFrazione = Uliveto Terme
|Didascalia="La Nonna", roccia monumentale nei pressi delle terme
|siglaRegione = TOS
|Stemma=
|siglaProvincia = PI
|Stato=ITA
|nomeDelComune = Vicopisano
|Grado amministrativo=4
|linkStemma = Vicopisano-Stemma.png
|Divisione amm grado 1=Toscana
|latitudineGradi = 43
|Divisione amm grado 2=Pisa
|latitudineMinuti = 41
|Divisione amm grado 3=Vicopisano
|latitudineSecondi = 0
|Latitudine decimale= 43.695862
|longitudineGradi = 10
|Longitudine decimale= 10.517511
|longitudineMinuti = 31
|Superficie=
|longitudineSecondi = 0
|Note superficie=
|mappaX =
|Abitanti=1337
|mappaY =
|Note abitanti=
|altitudine = 9
|Aggiornamento abitanti=2011
|superficie =
|Codice catastale=
|abitanti = ~1300
|Nome abitanti=ulivetese, ulivetesi<ref>{{cita libro|autore=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Patron|anno=1981|p=594}}</ref>
|anno = 2001
|Patrono=[[Maria madre di Gesù|Maria SS. Annunziata]]
|cap = 56010
|Festivo=2ª domenica dopo [[Pasqua]]
|prefisso = 050
|nomeAbitanti = ulivetesi
|patrono = [[Maria madre di Gesù|Maria SS. Annunziata]]
|valFestivo = 2<sup>a</sup> domenica dopo Pasqua
}}
'''Uliveto Terme''' è una frazione di c.a 1.300 abitanti posta nel Comune di [[Vicopisano]], in [[provincia di Pisa]]. <br/> É una località storicamente rinomata per la fonte termale di acqua bicarbonato-alcalino-ferrosa, il cui utilizzo ha permesso nel XX secolo la nascita di una fiorente industria.
 
'''Uliveto Terme''' è una [[Frazione (geografia)|frazione]] del [[comune italiano]] di [[Vicopisano]], nella [[provincia di Pisa]], in [[Toscana]].<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/vicopisano.pdf Statuto comunale di Vicopisano], Art. 2.</ref>
==Geografia==
 
È una località storicamente rinomata per la fonte termale di acqua [[Carbonio|bicarbonato]]-[[alcalinità|alcalino]]-[[ferro]]sa e il cui utilizzo ha permesso nel [[XX secolo]] la nascita della fiorente industria dell'acqua Uliveto.
Collocata nella parte più occidentale del territorio comunale, si è sviluppata nei secoli in quello stretto triangolo di terra alluvionale delimitato a sud dal fiume [[Arno]] e a nord dai Monti Bianchi, estrema propaggine meridionale dei [[Monti Pisani]].
 
== Geografia fisica ==
[[Immagine:Monteserra.jpg|250px|right|thumb|Le cave di Uliveto oggi, viste dalla pianura cascinese; sullo sfondo il Monte Verruca.]]
Collocata nella parte più occidentale del territorio comunale, Uliveto Terme si è sviluppata nei secoli in quello stretto triangolo di terra alluvionale delimitato a sud dal fiume [[Arno]] e a nord dai Monti Bianchi, estrema propaggine meridionale dei [[Monti Pisani]].
 
==Storia= Terme ===
[[File:NonnaTermeUliveto.jpg|left|thumb|Le Terme agli inizi del XX secolo]]
La zona orientale di Uliveto è sempre stata famosa per le sue fonti termali, utilizzate fin dal Medioevo per il trattamento delle malattie epidermiche, in primis la [[Scabbia|rogna]]. La vicina [[Chiesa di San Martino al Bagno|chiesetta romanica di San Martino]] deve il suo appellativo "al Bagno" proprio alla storica presenza termale. Negli Statuti del [[1287]] il Comune di Pisa si impegnava ad acquistare i terreni limitrofi, invitando i lavoratori delle vicine cave a scaricarvi il materiale eccedente, in modo da dar loro solidità, e gli abitanti della capitania di Piemonte a curarne l'aspetto, in modo da garantirne l'accesso pubblico.
 
Il moderno stabilimento termale è esclusivamente rivolto alle [[Idroterapia|terapie idropiniche]], sebbene i bagni siano stati utilizzati fino al secolo scorso. L'acqua esce dal sottosuolo con una temperatura compresa tra i 22 e i {{M|34|ul=°C}}. Il suo consumo è indicato per coloro che soffrono di disturbi [[Fegato#Malattie del fegato|epatici]], [[Rene|renali]] e [[Apparato gastrointestinale|gastrointestinali]].
Le prime notizie sembrano risalire all'atto di fondazione della [[Abbazia di San Savino|Badia di San Savino]], datato [[780]], edificata sulla riva destra dell’[[Arno]], in località Cerasiolo, presso un luogo detto "Oliveto". Alcuni studiosi sembrano comunque scettici riguardo alla corrispondenza tra questa località e il nucleo attuale.
 
Immerso nel verde del suo ampio giardino, il parco termale offre ampie possibilità di svago, grazie alla presenza di una piscina e di due campi da [[tennis]]. Il parco termale è provvisto di una sala molto frequentata per convegni medici e sportivi.
Incontestabile risulta invece essere il riferimento presente in un documento del [[21 ottobre]] [[1096]] degli "Annali Camaldolesi": si tratta di un’[[enfiteusi]] che il [[Chiesa di San Michele in Borgo|monastero di San Michele in Borgo]] aveva in Uliveto, presso la chiesa di [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Uliveto Terme)|S. Salvatore]].
 
=== Grotte e caverne ===
Allo stesso periodo si attestano le prime testimonianze della presenza di un "Bagno Antico", nell'attuale zona delle Terme. Ne parla [[Ludovico Antonio Muratori]] in una sua "Membrana", riferendosi all'antica [[Chiesa di San Martino al Bagno|chiesa di San Martino di Noce]].
La zona montuosa di Uliveto, come del resto tutto il versante sud del [[Monte Pisano]], è caratterizzata da un ampio numero di grotte e caverne, in alcune delle quali, nel 1944, trovarono rifugio molti ulivetesi durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nonostante questo patrimonio speleologico sia noto da secoli e ampiamente esplorato e studiato, tuttora la sua valorizzazione non ha raggiunto minimamente l'interesse delle Autorità locali né della popolazione, a tutto vantaggio dell'attività termale che pur vi è strettamente legata.
[[File:InternoGrottaPippiUliveto.JPG|upright=0.7|thumb|Interno della grotta del ''Pippi''.]]
 
In questi ambienti sotterranei sono rilevabili caratteristiche tipiche delle varie grotte dei [[Monti Pisani]]: temperatura molto elevata, abbondanza di concrezioni e presenza di abbondante fauna ipogea ([[Chirotteri]], [[Myriapoda|Miriapodi]], [[Isopoda|Crostacei Isopodi]]).
Il primitivo paese di Uliveto, o "Oliveto", ha sempre fatto parte della sfera d'influenza di [[Pisa]] e del suo porto fluviale, seguendone perciò le varie vicissitudini nel corso dei secoli.
 
È possibile individuare numerose grotte e caverne in serie, queste ultime create da preesistenti grotte, franate in seguito ad infiltrazioni d'acqua. Ecco un elenco dei siti esplorati e disegnati dal [http://www.speleopisa.it/ Gruppo Speleologico di Pisa]:
===Religione===
* Grotta del Pippi
{{S sezione}}
* Grotta Il Rotto
* Grotta La Vigna
* Grotta In Badia, articolata in:
** Buca Sopra la Badia
** Grotta della Bucaccia
** Spaccatura della Badia
** Grotta dell'Uomo di bronzo
** Buca della Volpe
* Caverna de Le crepe
 
Nel [[1984]] venne scoperta, sulla parete del terzo gradone delle cave dismesse, l'ingresso di una grotta chiamata da allora [http://www.openspeleo.org/openspeleo/index.php?mod=01_Grotte&opmod=view&unirecid=106 Buca della Cava di Uliveto Terme] o anche [https://web.archive.org/web/20070929065752/http://www.caipistoia.org/Gruppo%20speleologico/Speleologia/Wavavuma/Speleologia%20Wavavuma%200001%20Principale.htm Wavavuma]. Con i suoi oltre 350 metri di sviluppo costituisce la grotta più estesa dei [[Monti Pisani]].
La maggior parte delle notizie storiche del paese di Uliveto sono legate alle vicende della sua parrocchia. Nei secoli è stata posta alternativamente sotto la giurisdizione ecclesiastica delle due [[Pieve|pievi]] più vicine, quella di ''[[Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano (San Casciano a Settimo)|San Cassiano a Settimo]]'' e quella di [[Pieve di Santa Giulia a Caprona|Santa Giulia di Caprona]].
 
== Storia ==
Per almeno tutto il [[XX secolo]] Uliveto Terme ha avuto un suo parroco esclusivo <ref> Anzi, negli anni Trenta, la Compagnia della Santissima Annunziata ha fatto più volte richiesta, non accettata, per avere un pastore supplementare che gestisse la [[Chiesa della Santissima Annunziata (Uliveto Terme)|chiesa omonima]]. </ref>. A partire dal [[2000]], dato il sempre più esiguo numero di sacerdoti disponibili in [[Arcidiocesi di Pisa|ambito diocesano]], la parrocchia è andata a far parte di [[Unità pastorale|Unità Pastorali]] insieme alle comunità limitrofe.
Le prime notizie sembrano risalire all'atto di fondazione della [[Abbazia di San Savino|badia di San Savino]], datato [[780]], edificata sulla riva destra dell'[[Arno]], in località Cerasiolo, presso un luogo detto "Oliveto". Alcuni studiosi sembrano comunque scettici riguardo alla corrispondenza tra questa località e il nucleo attuale. La località viene con ogni probabilità citata per la prima volta dal vescovo di Pisa Alberico in un documento rogitale del 12 aprile [[970]], in cui vengono elencati anche altri toponimi del [[Valdarno]] pisano.<ref>Tra queste 26 località, ne troviamo alcune poste a nord dell'Arno: oltre a Uliveto e [[Noce (Vicopisano)|Noce]], gli scomparsi Valiano e Sasseto. Quest'ultimo corrisponderebbe all'odierno quartiere della Santissima Annunziata.</ref> Incontestabile risulta essere anche il riferimento presente in un documento del 31 ottobre [[1096]] degli "Annali Camaldolesi": si tratta di un'[[enfiteusi]] che il [[Chiesa di San Michele in Borgo|monastero di San Michele in Borgo]] aveva in Uliveto, presso la chiesa di [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Uliveto Terme)|S. Salvatore]].
 
Il comune rurale di Uliveto, con i suoi consoli, compare per la prima volta l'8 maggio [[1204]] nell'elenco delle località della ''capitania'' della [[Valdiserchio]] e del [[Valdarno]] sulla destra del fiume, da [[Montecchio (Peccioli)|Montecchio]] al mare. La ''capitania'' venne divisa in due nel [[1230]] e Uliveto entrò a far parte di quella di Piemonte, comparendovi dal [[1282]] alla metà del [[XIV secolo]] con i comuni di San Salvadore, San Prospero e [[Chiesa di San Martino al Bagno|San Martino de Balneo Carcaiole]] (o ''ad Carchaiolam''), distribuiti attorno alle omonime chiese, tutte poste sotto il pievanato di [[Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano (San Casciano a Settimo)|San Cassiano]]. Il 26 ottobre [[1596]] le chiese di S. Salvatore e S. Prospero vennero collocate sotto il controllo della [[Pieve di Santa Giulia a Caprona|pieve di Caprona]] dall'Arcivescovo [[Carlo Antonio Dal Pozzo]].
Nel [[2000]] don Alessandro Doni, da anni curatore delle anime di [[Caprona]], si è visto assegnare anche la parrocchia ulivetese, sancendo la nascita dell'''Unità Pastorale di Caprona e Uliveto''. Nel [[2008]], col passaggio nelle mani di don Alberto Marchesi, all'Unità pastorale si è aggiunta anche la parrocchia di Zambra. Contestualmente é stato affiancato al nuovo sacerdote un [[diacono]], che ha preso possesso della [[canonica]] di Uliveto.
 
Fin dal [[Medioevo]] si attestano le testimonianze della presenza di un "Bagno Antico", nell'attuale zona delle Terme. Ne parla [[Ludovico Antonio Muratori]] in una sua "Membrana", riferendosi all'antica [[Chiesa di San Martino al Bagno|chiesa di San Martino di Noce]]. Il primitivo paese di Uliveto, o "Oliveto", ha sempre fatto parte della sfera d'influenza di [[Pisa]] e del suo porto fluviale, seguendone perciò le varie vicissitudini nel corso dei secoli. Con la sconfitta pisana ad opera dei Fiorentini, nel [[1406]], Uliveto diventò parte del vicariato di [[Vicopisano]], sotto la cui giurisdizione civile è rimasto fino ad oggi.
Qui di seguito è riportata una lista parziale dei parroci che hanno tenuto la guida della parrocchia ulivetese.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Gherardo Del Torto (in carica nel [[1534]]) <ref> ''Archivio Upezzinghi''. Archivio di Stato di Pisa, Deposito Rasponi, 95, doc. 479. </ref>
=== Architetture religiose ===
* Bartolomeo Sighieri (in carica nel [[1577]] e nel [[1586]]) <ref> ''Archivio Upezzinghi''. Idem. </ref>
[[File:ChieseSalvatorisUliveto.JPG|thumb|Vecchia e nuova chiesa parrocchiale.]]
* Domenico Rosellini (in carica nel [[1597]] e nel [[1607]]) <ref> ''Archivio Upezzinghi''. Idem. </ref>
[[File:BadiaUlivetoTerme1.JPG|thumb|La Badia di Uliveto oggi.]]
* Jacopo Vangeli (in carica nel [[1685]])
* [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Uliveto Terme)|Chiesa del Santissimo Salvatore]], chiesa storica della parrocchia ulivetese, viene ricordata dai vari archivi pisani a partire dal [[X secolo]]. Inizialmente intitolata a [[Gesù|San Salvatore]], ha visto nei vari secoli aggiungersi a tal titolo altri due, San Prospero e, in tempi più recenti, [[San Vito]]. Distrutta in innumerevoli occasioni dalle piene del fiume [[Arno]], è stata ricostruita ogni volta più a nord, verso il monte, in posizione più elevata e quindi più protetta dalle esondazioni. L'ultima è stata completata nel [[1857]] e sorge tra il monte e l'attuale [[Strada Provinciale Vicarese]], all'altezza del vecchio campo sportivo. Il fonte battesimale è stato inaugurato l'8 maggio [[1921]].
* Carlo Sighieri (in carica nel [[1705]])
* [[Chiesa di San Martino al Bagno]], forse la chiesa più antica del paese, venne costruita intorno all'[[800]] in [[stile romanico]] e intitolata a [[san Martino]]. Nella sua storia millenaria ha beneficiato di due grandi restauri, uno nell'anno [[1605]] e l'altro negli [[anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo|Novecento]]. Il secondo restauro è stato eseguito a cura della "Società Anonima Acque e Terme" di Uliveto e ne ha ripristinato l'antico aspetto. La chiesetta è tuttora presente all'interno del Parco Termale ed è sfruttata per poche cerimonie, soprattutto nuziali, solo su prenotazione. È caratterizzata da un elegante campanile a vela e al suo interno si trovano due pregevoli [[affresco|affreschi]]: un ''San Martino a cavallo'' e un ''Angelo della passione''.
* Domenico Nardini (in carica nel [[1784]]) <ref> ''Compagnie Religiose soppresse da Pietro Leopoldo''. Archivio di Stato di Firenze, p. 2688, libro CC n.1. </ref>
* [[Chiesa della Santissima Annunziata (Uliveto Terme)|Chiesa della Santissima Annunziata]], situata nella periferia occidentale del paese, è attestata almeno dal [[XVI secolo]]. Centro del culto mariano e sede di un'antica compagnia religiosa, è di fatto la chiesa-santuario di Uliveto. Sottoposta nel corso dei secoli a numerosi danni alluvionali, è stata chiusa al culto negli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo|Novecento]] per inagibilità. Nell'aprile del [[2007]], con il ripristino della facciata ovest, si sono visti i primi sviluppi del progetto di restauro nato tre anni prima. Sottoposta ad ulteriori restauri anche interni, è stata ripristinata al culto il 21 aprile 2012 con una messa solenne officiata dall'[[Giovanni Paolo Benotto|arcivescovo pisano Benotto]], dal parroco attuale e da quello precedente.
* Francesco Contessini (in carica nel [[1830]])
* Chiesa di San Prospero, oggi del tutto scomparsa, è stata una delle tre antiche chiese di Uliveto. Citata per la prima volta fra gli enti ecclesiastici paganti la [[decima]] alla [[Sede Apostolica]] negli anni [[1276]] e [[1277]], cadde in rovina sul finire del [[Medioevo]] e il suo titolo venne unito a quello della chiesa di San Salvatore, decisione presa dall'[[Arcidiocesi di Pisa|Arcivescovo]] [[Filippo de' Medici (arcivescovo)|Filippo de' Medici]] durante la [[visita pastorale]] del 26 aprile [[1463]]. Alcuni autori<ref>Stefano Sodi, ''op. cit.'', p. 7.</ref> individuano i suoi resti in una casa di via XX Settembre, ma alcuni documenti presenti nell'[[Archivio di Stato di Pisa]] farebbero collocare la sua posizione nei pressi delle cave, lungo la [[Strada Provinciale Vicarese]].
* Gaetano Luperi (fino al 1849)
* La Badia, edificio in [[cotto (materiale)|cotto]] collocato all'estremo occidente del paese, lungo la strada provinciale, mostra una configurazione architettonica tipica dei monasteri, a quadrilatero con una torre bassa ma imponente. Molti studiosi hanno formulato teorie riguardo all'origine di questo complesso. [[Emanuele Repetti]]<ref>Emanuele Repetti, ''op. cit.'', vol. 5, p. 607.</ref> lo identifica con i resti dell'antica [[Abbazia di San Savino|Badia di San Savino]] a Montione, fondata nel [[780]] sulla riva destra dell'[[Arno]], successivamente distrutta da una piena dello stesso fiume e ricostruita sulla sua riva sinistra. Correlazione rifiutata da [[Eugenio Boncinelli]],<ref>Eugenio Boncinelli, ''op. cit.'', pp. 82-86.</ref> il quale afferma che l'antica Badia di San Savino sia da collocarsi nella valle di [[Calci]] o al massimo nei pressi di [[Caprona]], in prossimità cioè del torrente Zambra, tuttora esistente con un percorso molto simile al passato. Il Boncinelli dà maggior risalto all'ipotesi, basata sulla tradizione popolare, che in quella sede sorgesse un antico ospizio dipendente dalla [[Chiesa e monastero di San Michele alla Verruca|Badia di San Michele della Verruca]], intorno al quale si sarebbe poi sviluppato il paese di Uliveto. Gli autori moderni, ad esempio [[Giuseppe Caciagli]],<ref>Giuseppe Caciagli, ''op. cit.'', pp. 83-84.</ref> considerano probabile l'esistenza di un antico ospizio, ma non accettano l'ipotesi che esso abbia storicamente costituito il nucleo primitivo del paese, dal momento che gli attuali ruderi sono databili al [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]], cioè ben dopo la comparsa della comunità. La spiegazione più esauriente sembra darla Giovanni Benvenuti, uno storico di [[Calci]], nel suo libro dedicato alla [[Rocca della Verruca]].<ref>Giovanni Benvenuti, ''op. cit.'', p. 57.</ref> In un documento della seconda metà del [[XVII secolo]] conservato presso l'[[Archivio di Stato di Pisa]],<ref>Archivio di Stato di Pisa, ''Deposito Rasponi'', nota n. 24, coll. 103.</ref> il nobile Benedetto Lanfreducci trascrive gli appunti del suo avo Batta di Bondo in cui si afferma che le terre intorno alla ''Corte dell'Abate'', nella comunità di Uliveto, vennero cedute dall'Abate di [[Chiesa e monastero di San Michele alla Verruca|San Michele di Verruca]] all'Abbazia di [[Chiesa di San Michele in Borgo|San Michele in borgo di Pisa]] in data 14 marzo [[1447]], prima di diventare proprietà della famiglia Lanfreducci. Dalla descrizione delle terre si intuisce la loro posizione, che coincide con la zona dell'attuale ''Badia''. Benvenuti suppone che vi esistesse un ospizio gestito dai monaci [[cistercensi]] della Verruca fino agli inizi del [[XV secolo]], quando si spostarono nella loro sede definitiva, l'[[Abbazia di Sant'Ermete in Orticaria]], nella pianura pisana. L'edificio attuale sarebbe ciò che rimane di quel luogo, probabilmente utilizzato per sosta e approvvigionamento, data la vicinanza con la strada pedemontana e il fiume Arno.
* Giovanni Massai (dal [[1849]], ancora in carica nel [[1854]])
* Opera Cardinale Maffi, precedentemente chiamato "Villa delle Rose", l'edificio è stato acquistato dalla "Opera Cardinale [[Pietro Maffi]]" e trasformato in un asilo infantile, inaugurato il 5 maggio [[1935]]<ref>''Da Uliveto - Inaugurazione Asilo Infantile''. ''[[La Nazione]]'', 4 maggio 1935, Cronaca di Pisa.</ref> e sin da allora gestito dalle Suore dell'Istituto [[Sorelle della Misericordia di Verona]]. La [[scuola materna]] è tuttora esistente e affiancata da un asilo nido di recente istituzione. Comprende al suo interno una piccola [[cappella]] utilizzata per funzioni liturgiche, prevalentemente nei giorni feriali. Attualmente la struttura, in seguito allo scioglimento dell<nowiki>'</nowiki>''Opera Cardinale Maffi'' provinciale, è diventata di proprietà dell'[[Arcidiocesi di Pisa|arcidiocesi pisana]].
* Giovanni Grassi (dal [[1857]])
* Ermindo Lipepi (?) (in carica nel [[1861]])
* Pio Brabanti (dal [[1900]], ancora in carica nel [[1921]])
* Orlando Paoli (dal [[1933]] al [[1944]])
* Moreno Bargagna (dal [[1955]] al 1966)
* Danilo D'Angiolo (dal [[1966]] al 1980)
* Franco Luperini (dal [[1980]])
* Enrico Giovacchini (dal [[1994]] al 2000)
* Alessandro Doni (dal [[2000]] al 2004)
* Claudio Bullo (dal [[2004]] al [[2007]])
* Alberto Marchesi (dal [[2008]])
 
=== Architetture militari ===
==Luoghi d'interesse==
[[File:VecchiaTorreDiUliveto.JPG|upright=0.7|left|thumb|Resti della vecchia torre di Uliveto lungo la provinciale.]]
In epoca medioevale la zona di Uliveto aveva un'importanza strategica per via della sua posizione geografica e della mulattiera che conduceva alla [[Rocca della Verruca]]. Il paese era infatti l'unica parte della strada pedemontana a non poter esser controllata visivamente dalla rocca in maniera diretta. Per questo motivo venne costruito un castello a [[Caprona]] e due torri di avvistamento nella comunità di Uliveto.
 
I resti di una di queste torri sono stati identificati nella base di un edificio posto sull'odierna [[Strada Provinciale Vicarese]], tra la chiesa parrocchiale e la Badia. La pianta quadrangolare, la presenza di grossi blocchi di pietra verrucana e i resti di due antichi [[beccatello|beccatelli]] vengono portati a sostegno di tale ipotesi.
[[Immagine:NonnaTermeUliveto.jpg|200px|right|thumb|Le Terme agli inizi del XX secolo]]
===Terme===
 
Un ulteriore indizio sul "passato militare" di questa zona è rintracciabile in una mappa presente all'[[Archivio di Stato di Pisa]] e datata [[1825]],<ref>A.S.P., ''Catasto Terreni'', Vicopisano, sezione K, mappa 18.</ref> in cui il quartiere è denominato "''La Torre''" a cui solo in tempi recenti è succeduto il toponimo di ''Badia Incrociata''.
Il moderno stabilimento termale è esclusivamente rivolto alle [[Idroterapia|terapie idropiniche]], sebbene in passato le sue acque siano state utilizzate per i bagni. L'acqua esce dal sottosuolo con una temperatura compresa tra i 22 e i 34 °C. Il suo consumo è indicato per coloro che soffrono di disturbi [[Fegato#Malattie del fegato|epatici]], [[Rene|renali]] e [[Apparato gastrointestinale|gastrointestinali]].
 
Alcuni studiosi e appassionati di storia locale<ref>Giovanni Benvenuti, ''op. cit.'', pp. 53-61.</ref> sostengono che esistesse una seconda torre collocata in una posizione più prossima al fiume [[Arno]], in modo da controllarne la navigazione. I resti della fortificazione vengono identificati con un muro di pietra locale ancor oggi visibile in via XX Settembre,<ref>Stefano Sodi sostiene, invece, che i resti appartengano all'antica chiesa di San Prospero. Stefano Sodi, ''op. cit.'', pp. 6-7.</ref> nei pressi della vecchia fornace, e caratterizzato anch'esso dalla presenza di un beccatello, simile a quelli visibili nell'edificio più a monte. A ulteriore suffragio di tale ipotesi vengono portati alcuni documenti conservati nell'[[Archivio di Stato di Pisa]], in cui si legge che una casa con "''fornace e torre diroccata''" venne acquistata dalla nobile famiglia Lanfreducci.
Immerso nel verde del suo ampio giardino, il parco termale offre ampie possibilità di svago, grazie alla presenza di una piscina e di due campi da [[tennis]].
 
== Clima ==
Il parco termale è provvisto di una sala molto frequentata per convegni medici e sportivi.
{{ClimaAnnuale
| nome = Uliveto Terme<ref name="it.climate-data.org">https://it.climate-data.org/___location/177014/</ref>
| tempmax01 = 10.7
| tempmax02 = 12
| tempmax03 = 14.6
| tempmax04 = 17.8
| tempmax05 = 21.9
| tempmax06 = 26
| tempmax07 = 29
| tempmax08 = 28.9
| tempmax09 = 25.6
| tempmax10 = 20.6
| tempmax11 = 14.9
| tempmax12 = 11.1
| tempmin01 = 2.9
| tempmin02 = 3.4
| tempmin03 = 5.6
| tempmin04 = 8.1
| tempmin05 = 11.7
| tempmin06 = 15.1
| tempmin07 = 17.4
| tempmin08 = 17.5
| tempmin09 = 15
| tempmin10 = 11.1
| tempmin11 = 7.2
| tempmin12 = 3.8
| pioggia01 = 75
| pioggia02 = 71
| pioggia03 = 70
| pioggia04 = 76
| pioggia05 = 61
| pioggia06 = 47
| pioggia07 = 26
| pioggia08 = 49
| pioggia09 = 78
| pioggia10 = 112
| pioggia11 = 116
| pioggia12 = 90
}}
 
===Grotte eSocietà caverne===
=== Evoluzione demografica ===
La comunità di Uliveto è sempre stata tra le più numerose del territorio vicarese. Nel [[1845]] contava 926 abitanti, terza dopo [[San Giovanni alla Vena]] e Vicopisano.<ref>{{Cita web |url=http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/sk.php?id=4374 |titolo=Emanuele Repetti, ''Dizionario Geografico Fisico della Toscana''. Firenze, Tofani, 1833-1845. Voce: ''VICO PISANO''. |accesso=14 aprile 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060507190501/http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/sk.php?id=4374 |dataarchivio=7 maggio 2006 |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Religione ===
La zona montuosa di Uliveto, come del resto tutto il versante sud del [[Monte Pisano]], è caratterizzata da un ampio numero di grotte e caverne. Nonostante questo patrimonio speleologico sia noto da secoli e ampiamente esplorato e studiato, tuttora la sua valorizzazione non ha raggiunto minimamente l'interesse delle Autorità locali né della popolazione, a tutto vantaggio dell'attività termale che pur vi è strettamente legata.
La maggior parte delle notizie storiche del paese di Uliveto sono legate alle vicende della sua parrocchia che nei secoli è stata posta alternativamente sotto la giurisdizione ecclesiastica delle due [[Pieve|pievi]] più vicine, quella di [[Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano (San Casciano a Settimo)|San Cassiano a Settimo]] e quella di [[Pieve di Santa Giulia (Caprona)|Santa Giulia di Caprona]]. La cronotassi dei parroci è nota in forma parziale dal [[1508]].
 
Per almeno tutto il [[XX secolo]] Uliveto Terme ha avuto un suo parroco esclusivo.<ref>Anzi, negli anni Trenta, la Compagnia della Santissima Annunziata ha fatto più volte richiesta, non accettata, per avere un pastore supplementare che gestisse la [[Chiesa della Santissima Annunziata (Uliveto Terme)|chiesa omonima]].</ref> A partire dal [[2000]], dato il sempre più esiguo numero di sacerdoti disponibili in [[Arcidiocesi di Pisa|ambito diocesano]], la parrocchia è andata a far parte di un'[[unità pastorale]] comprendente anche la comunità [[Caprona]] e dal [[2008]] quella di [[Zambra (Cascina)|Zambra]], guidata da un unico sacerdote.
In questi ambienti sotterranei sono rilevabili caratteristiche tipiche delle varie grotte dei [[Monti Pisani]]: temperatura molto elevata, abbondanza di [[Speleologia#Speleopoiesi|concrezioni]] e presenza di abbondante fauna ipogea ([[Chirotteri]], [[Myriapoda|Miriapodi]], [[Isopoda|Crostacei Isopodi]]).
 
É possibile individuare numerose grotte e caverne in serie, quest'ultime create da preesistenti grotte, franate in seguito ad infiltrazioni d'acqua. Ecco un elenco dei siti esplorati e disegnati dal [http://www.speleopisa.it/ Gruppo Speleologico di Pisa]:
* Grotta "''Il rotto''"
* Grotta "''La vigna''"
* Grotta "''In Badia''", articolata in:
** "''Buca sopra la Badia''"
** Grotta "''della bucaccia''"
** "''Spaccatura della Badia''"
** Grotta "''dell'uomo di bronzo''"
** "''Buca della volpe''"
* Caverna de "''Le crepe''".
 
Nel [[1984]] venne scoperta, sulla parete del terzo gradone delle cave dismesse, l'ingresso di una grotta chiamata da allora "''[http://www.openspeleo.org/openspeleo/index.php?mod=01_Grotte&opmod=view&unirecid=106 Buca della Cava di Uliveto Terme]''" o anche "''[http://www.caipistoia.org/Gruppo%20speleologico/Speleologia/Wavavuma/Speleologia%20Wavavuma%200001%20Principale.htm Wavavuma]''". Con i suoi oltre 350 metri di sviluppo costituisce la grotta più estesa dei [[Monti Pisani]].
 
===Architetture religiose===
====Chiesa del Santissimo Salvatore====
{{vedi anche|Chiesa del Santissimo Salvatore (Uliveto Terme)}}
Chiesa storica della parrocchia ulivetese, viene ricordata dai vari archivi pisani a partire dal [[X secolo]]. Inizialmente intitolata a [[San Salvatore]], ha visto nei vari secoli aggiungersi a tal titolo altri due, [[San Prospero]] e, in tempi più recenti, [[San Vito]]. Distrutta in innumerevoli occasioni dalle piene del fiume [[Arno]], è stata ricostruita ogni volta più a nord, verso il monte, in posizione più elevata e quindi più protetta dalle esondazioni. L'ultima è stata completata nel [[1857]] e sorge tra il monte e l'attuale [[Strada Provinciale Vicarese]], all'altezza del vecchio campo sportivo.
Il fonte battesimale è stato inaugurato l'[[8 maggio]] [[1921]].
 
====Chiesa di San Martino al Bagno antico====
{{vedi anche|Chiesa di San Martino al Bagno}}
Forse la chiesa più antica del paese, venne costruita intorno all'[[800]] in [[stile romanico]] e intitolata a [[San Martino]]. Nella sua storia millenaria ha beneficiato di due grandi restauri, uno nell'anno [[1605]] e l'altro negli [[anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo|Novecento]]. Il secondo restauro è stato eseguito a cura della "Società Anonima Acque e Terme" di Uliveto e ne ha ripristinato l'antico aspetto. La chiesetta è tuttora presente all'interno del Parco Termale ed è sfruttata per poche cerimonie, soprattutto nuziali, solo su prenotazione.</br>
É caratterizzata da un elegante campanile a vela e al suo interno si trovano due pregevoli [[affresco|affreschi]]: un ''San Martino a cavallo'' e un ''Angelo della passione''.
 
====Chiesa della Santissima Annunziata====
{{vedi anche|Chiesa della Santissima Annunziata (Uliveto Terme)}}
Nella frazione è presente l'antica [[Chiesa della SS. Annunziata di Uliveto|chiesa della SS. Annunziata]], attestata almeno dal [[XVI secolo]]. Chiusa al culto negli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo|Novecento]] per inagibilità, nell'aprile del [[2007]] ha visto i primi sviluppi del progetto di restauro nato tre anni prima, con il ripristino della facciata ovest.
 
====Chiesa di San Domenico a Noce====
{{S sezione}}
Questa piccola chiesa è collocata in località Noce, ad est del paese. Costruita nel [[1639]], è da sempre legata alla parrocchia di Uliveto. </br> Nella primavera del [[1972]] viene effettuato un restauro commissionato dal parroco Danilo D'Angiolo. Pochi mesi dopo l'edificio diventa a tutti gli effetti proprietà della parrocchia ulivetese, dopo esser stato per secoli sotto il patronato della fattoria di Noce (attualmente azienda agricola).
 
[[Immagine:BadiaUlivetoTerme1.JPG|200px|left|thumb|La Badia di Uliveto oggi]]
 
====La Badia====
Edificio in [[cotto]] collocato all'estremo occidente del paese, lungo la Strada Provinciale. Mostra una configurazione architettonica tipica dei monasteri, a quadrilatero con una torre bassa ma imponente.
 
Molti studiosi hanno formulato teorie riguardo l'origine di questo complesso. [[Emanuele Repetti]] <ref> Emanuele Repetti, ''Dizionario geografico fisico storico della Toscana'', vol. 5, pag. 607. </ref> lo identifica con i resti dell'antica [[Abbazia di San Savino|Badia di San Savino]] a Montione, fondata nel [[780]] sulla riva destra dell'[[Arno]], successivamente distrutta da una piena dello stesso fiume e ricostruita sulla sua riva sinistra. Correlazione rifiutata da [[Eugenio Boncinelli]] <ref> Eugenio Boncinelli, ''Storia di Vico Auserissola'', pagg. 82-86. </ref>, il quale afferma che l'antica Badia di San Savino sia da collocarsi nella valle di [[Calci]] o al massimo nei pressi di [[Caprona]], in prossimità cioè del torrente Zambra, tuttora esistente con un percorso molto simile al passato. Il Boncinelli dà maggior risalto all'ipotesi, basata sulla tradizione popolare, che in quella sede sorgesse un antico ospizio dipendente dalla [[Chiesa e monastero di San Michele alla Verruca|Badia di San Michele della Verruca]], intorno al quale si sarebbe poi sviluppato il paese di Uliveto.
 
Gli autori moderni, ad esempio [[Giuseppe Caciagli]] <ref> Giuseppe Caciagli, ''Monte Pisano - CD-Guide 2'', pagg. 83-84. </ref>, considerano probabile l'esistenza di un antico ospizio, ma non accettano l'ipotesi che esso abbia storicamente costituito il nucleo primitivo del paese, dal momento che gli attuali ruderi sono databili al [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]], cioè ben dopo la comparsa della comunità.
 
====Opera Cardinale Maffi====
Precedentemente chiamato "Villa delle Rose", l'edificio è stato acquistato dalla "Opera Cardinale [[Pietro Maffi]]" e trasformato in un asilo infantile, inaugurato il [[5 maggio]] [[1935]] <ref> ''Da Uliveto - Inaugurazione Asilo Infantile''. «La Nazione», 4 maggio 1935, Cronaca di Pisa. </ref> e sin da allora gestito dalle Suore dell'Istituto [[Sorelle della Misericordia di Verona]]. La [[scuola materna]] è tuttora esistente e affiancata da un asilo nido di recente istituzione. Comprende al suo interno una piccola [[cappella]] utilizzata per funzioni liturgiche, prevalentemente nei giorni feriali.
 
==Cultura==
===Manifestazioni, feste e fiere===
 
Sono tre i classici appuntamenti festivi del paese di Uliveto:
 
* Seconda domenica dopo [[Pasqua]]: fiera paesana in onore della Patrona, Maria SS. Annunziata;
* Mese di giugno: "Sagra dell'[[Anguilla anguilla|Anguilla]]";
* Mese di agosto: "Sagra del Pesce".
 
Nell'estate [[2007]] il paese ha ospitato due feste storicamente svolte ad [[Asciano (Pisa)|Asciano]]:
 
* la nona edizione della "Festa della [[Sardegna]]", a cura della [http://www.gdeledda.it/ Associazione Culturale Sarda "Grazia Deledda" di Pisa];
* la "Festa Provinciale di Liberazione", a cura del [[Partito della Rifondazione Comunista]].
 
====La festa patronale====
 
Da tempo immemore nella parrocchia di Uliveto si celebra la festa della sua Santa [[Patrona]], [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] Santissima [[Annunciazione|Annunziata]]. Centro del culto è la [[Chiesa della Santissima Annunziata (Uliveto Terme)|chiesa omonima]], posta a nord-est del paese, lungo uno dei tratti della vecchia Strada Provinciale Regia. Da qui, la sera della seconda domenica dopo [[Pasqua]], parte una [[processione]] che si snoda lungo le vie paesane e che termina con l'arrivo di un'immagine, copia della Sacra Effige presente nella chiesa della SS. Annunziata, alla [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Uliveto Terme)|principale chiesa parrocchiale di Uliveto]], dove viene celebrata una [[messa]] solenne. Ogni tre anni l'occasione si investe di maggiore solennità e viene chiamata "Festa Triennale".
 
Negli [[anni Trenta]] vi era la consuetudine di organizzare una [[regata]] a tre barche, intitolate ad altrettanti sportivi ulivetesi morti prematuramente <ref> Nel 1934 le imbarcazioni vennero intitolate a Urbino Taccola, storico podista morto sul traguardo di una maratona vinta, a Contento Frassi, ciclista caduto in battaglia, ed a Emilio Perini, morto sul lavoro. Dal quotidiano ''[[Il Telegrafo]]'' del [[18 aprile]] [[1934]], Anno XII, pag. 5. </ref>, con timoniere e vogatori del paese. Dopo la benedizione solenne del parroco, la gara era suddivisa in diverse [[Batteria|batterie]] e si svolgeva sotto gli occhi attenti dell'intera popolazione seduta lungo gli argine del fiume, alla presenza delle principali autorità del tempo.
 
Ai giorni nostri l'evento ha subito un drastico ridimensionamento, fenomeno comune a quasi tutte le altre feste patronali di piccole e medie comunità. L'ultima edizione degna di nota risale al [[2006]], "Festa Triennale" caratterizzata dal suggestivo arrivo del quadro della Madonna su una barchetta, lungo un fiume [[Arno]] dalle sponde illuminate dalla fiamma di innumerevoli torce.
 
===Istruzione===
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
Sono presenti tre istituti, di cui due privati e uno pubblico.
 
Riga 166 ⟶ 144:
* Scuola Elementare Statale "''[[Don Milani]]''", pubblica, di epoca [[Fascismo|fascista]], ma recentemente ampliata e rinnovata.
 
[[File:QuadroMaria UlivetoTerme.JPG|upright=0.7|thumb|Baldacchino con l'effigie di Maria.]]
==Economia==
[[File:RegataUliveto.jpg|thumb|Regata degli inizi del XX secolo.]]
=== Eventi ===
Sono tre i classici appuntamenti festivi del paese di Uliveto:
 
* Seconda domenica dopo [[Pasqua]]: fiera paesana in onore della Patrona, Maria SS. Annunziata;
[[Immagine:EsplosioneCaveUliveto.jpg|200px|right|thumb|Esplosione di una mina nelle cave]]
* mese di giugno: "Sagra dell'[[Anguilla anguilla|Anguilla]]";
Storicamente le principali attività economiche della comunità ulivetese sono state l'escavazione, la lavorazione e la vendita della [[calcare|pietra calcarea]] da costruzione proveniente dalle proprie cave. La vicinanza del fiume [[Arno]] è stata un elemento decisivo per lo sviluppo di questo commercio, in quanto il trasporto fluviale permetteva alla pietra di esser trasportata sia nel territorio pisano che in quello fiorentino. Per questo i mestieri tradizionali fino alla metà del [[XX secolo]] erano essenzialmente due: cavatore e [[navicellaio]]. Negli [[anni 1980|anni ottanta]], dopo secoli di ininterrotta attività, le cave sono state chiuse, da una parte per motivi economici, dall'altra per motivi di sicurezza.
* mese di agosto: "Sagra del Pesce".
 
Dall'estate [[2007]] il paese ospita due feste storicamente svolte ad [[Asciano Pisano|Asciano]]:
Dalla fine del [[XIX secolo]] ha invece preso piede un'altra industria estrattiva, quella dell'acqua minerale, raggiungendo ai giorni nostri una straordinaria prosperità. Partita come attività prettamente termale, l'acqua Uliveto ha saputo successivamente imporsi in ambito nazionale come una delle migliori acque minerali.
[[Immagine:NavicelliUliveto.jpg|200px|right|thumb|I navicelli]]
 
* la nona edizione della "Festa della [[Sardegna]]", a cura della [http://www.gdeledda.it/ Associazione Culturale Sarda "Grazia Deledda" di Pisa];
==Sport==
===Calcio===
 
==== La festa patronale ====
Il paese è sede di una Società Sportiva nata nel [[1919]] e intitolata a [[Urbino Taccola]], in memoria di un grande maratoneta ulivetese morto a [[San Paolo del Brasile]] nel [[1911]], dopo aver tagliato vittorioso il traguardo di una corsa.
Da tempo immemore nella parrocchia di Uliveto si celebra la festa della sua Santa [[patrona]], [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] Santissima [[Annunciazione|Annunziata]]. Centro del culto è la [[Chiesa della Santissima Annunziata (Uliveto Terme)|chiesa omonima]], posta a nord-est del paese, lungo uno dei tratti della vecchia Strada Provinciale Regia. Da qui, la sera della seconda domenica dopo [[Pasqua]], parte una [[processione]] che si snoda lungo le vie paesane e che termina con l'arrivo di un'immagine, copia della sacra effigie presente nella chiesa della Santissima Annunziata, alla [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Uliveto Terme)|principale chiesa parrocchiale di Uliveto]], dove viene celebrata una [[messa]] solenne. Ogni tre anni l'occasione si investe di maggiore solennità e viene chiamata "Festa Triennale".
 
Negli [[Anni 1930|anni trenta]] vi era la consuetudine di organizzare una [[regata]] a tre barche, intitolate ad altrettanti sportivi ulivetesi morti prematuramente,<ref>Nel 1934 le imbarcazioni vennero intitolate a Urbino Taccola, storico podista morto sul traguardo di una maratona vinta, a Contento Frassi, ciclista caduto in battaglia, ed a Emilio Perini, morto sul lavoro. Dal quotidiano ''[[Il Telegrafo]]'' del 18 aprile [[1934]], Anno XII, p. 5.</ref> con timoniere e vogatori del paese. Dopo la benedizione solenne del parroco, la gara era suddivisa in diverse [[Batteria (sport)|batterie]] e si svolgeva sotto gli occhi attenti dell'intera popolazione seduta lungo gli argini del fiume, alla presenza delle principali autorità del tempo.
Affiliata alla [[FIGC]] il [[20 settembre]] [[1927]], ha visto il proprio nome cambiare alcune volte nei suoi 80 anni di storia. Attualmente è denominata "''U.S.G. Urbino Taccola''", nome assunto nel [[1995]] a seguito della fusione con la società di [[Ghezzano]].
Nel campionato 2006/07 ha militato nel Girone C del Campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] Toscano, classificandosi al 3° posto con 54 punti.
 
Ai giorni nostri l'evento ha subito un drastico ridimensionamento, fenomeno comune a quasi tutte le altre feste patronali di piccole e medie comunità. L'ultima edizione degna di nota risale al [[2006]], "Festa Triennale" caratterizzata dal suggestivo arrivo del quadro della Madonna su una barchetta, lungo un fiume [[Arno]] dalle sponde illuminate dalla fiamma di innumerevoli torce.
La squadra Juniores ha vinto il Girone A del Campionato [[Campionati italiani di calcio giovanile|Juniores]] Provinciali di [[Pisa]] per l'anno 2006/07, guadagnando l'accesso al Campionato Juniores Regionale toscano per la stagione 2007/08.
 
== Geografia antropica ==
[[Immagine:RegataUliveto.jpg|200px|left|thumb|Regata degli inizi del XX secolo]]
=== Quartieri ===
 
[[File:NuovoQuartiereUliveto.JPG|thumb|La ''Porta di Uliveto'' in costruzione.]]
===Canottaggio===
Da est verso ovest troviamo i seguenti quartieri o rioni:
 
La passione per lo [[canottaggio|sport remiero]] ha infiammato il paese per buona parte del [[XX secolo]], indicativamente dagli [[anni 1920|anni venti]] agli [[anni 1960|anni sessanta]]. Tradizionale appuntamento annuale era la [[regata]] nel giorno della Festa Patronale. Teatro delle sfide era l'[[Arno]], per sei giorni alla settimana luogo di fatica per i navicellai, trasportatori fluviali della pietra estratta dalle cave paesane, che la domenica si trasformava in luogo di svago, con le sue sponde a far da tribuna. Con il progressivo inquinamento delle acque del fiume e con l'abbandono del [[navicello]], a favore dei mezzi di trasporto terrestri, tale attività sportiva ha perso il suo interesse per poi scomparire.
 
==Trasporti e vie di comunicazioni==
 
Il paese è servito dalla [[Strada Provinciale]] Vicarese, posta lungo il suo confine nord, ai piedi del monte. La strada conduce a [[Caprona]] in direzione ovest, e a [[Lugnano]], in direzione est.
 
La [[Compagnia Pisana Trasporti]] cura i trasporti pubblici in [[autobus]] con due linee: la 100 ([[Nodica]]-[[Pontedera]]) e la 140 ([[Pisa]]-[[Pontedera]]).
 
Le stazioni ferroviarie più vicine sono [[Cascina]] e [[Navacchio]], distanti rispettivamente 3,5 e 4,5 [[chilometro|km]], servite dalla linea [[Pisa]]-[[Firenze]].
 
==Quartieri==
 
Da est verso ovest troviamo i seguenti quartieri o ''rioni'':
 
* ''Cave'', la punta est del paese con le cave e le Terme;
Riga 206 ⟶ 173:
* ''Trebbio'', intorno a piazza della Vittoria;
* ''Arancio'', la parte orientale di lungarno [[Garibaldi]];
* ''Poggio'', la parte occidentale di lungarno [[Garibaldi]] e quella meridionale di via [[Presa di Roma|XX settembreSettembre]];
* ''La Fornace'',<ref>La zona ha avuto nel corso della storia due fornaci: la più antica era posta al ''Poggio'', nei pressi di un antico muro di pietra ancor oggi visibile, e venne smantellata alla fine del [[XVI secolo]] per esser ricostruita più a sud, seguendo l'analogo spostamento dell'alveo dell'Arno.</ref> tra il ''Poggio'' e il cimitero;
* ''La Fornace'', tra il ''Poggio'' e il cimitero;
* ''Badia Incrociata'', lungo la Provinciale ad ovest della [[chiesa del Santissimo Salvatore (Uliveto Terme)|chiesa del SS. Salvatore]], più la parte settentrionale di via [[Presa di Roma|XX settembreSettembre]];
* ''Case Nove'', la zona più occidentale del paese, formata da abitazioni costruite a partire dagli [[anni 1970|anni settanta]].
 
Due località erano storicamente considerate frazioni di Uliveto Terme: [[Noce (Vicopisano)|Noce]], posta all'estremità orientale del paese, e la Santissima Annunziata, posta invece alla periferia nord-occidentale. Di entrambe si hanno notizie storiche a partire dal Medioevo, la prima come importante punto di attracco lungo il fiume Arno, la seconda come piccolo borgo conosciuto con il nome di ''Sasseto''.
==Personalità legate a Uliveto Terme==
 
Nel [[2007]] sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo quartiere nella parte occidentale del paese, con villette a schiera, edifici a blocco e un edificio ad uso commerciale. Il progetto, denominato "''Porta di Uliveto''", ha portato anche alla realizzazione di una rotatoria sulla [[Strada Provinciale Vicarese]], caratterizzata da quattro fontane a forma di abbeveratoio, [[cipressi]] e [[ulivi]].
Il paese ha dato i natali a molti sportivi, quasi tutti [[Calcio (sport)|calciatori]]:
 
Il progetto, in via di definizione nel [[2010]], ha portato alla realizzazione di una [[pista ciclabile]] illuminata, che collega il paese con Caprona, percorrendo la sponda del fosso che costeggia la Strada Provinciale.<ref>[http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2010/05/12/news/in-bicicletta-la-pista-da-caprona-a-uliveto-1998515 "In bicicletta, la pista da Caprona a Uliveto", ''Il Tirreno'', 12 maggio 2010.]</ref> Quest'ultima, nel tratto medesimo, è stata rinnovata con l'abbattimento dei 46 [[pini]], collocati sul lato settentrionale e parte di quelli collocati sul lato meridionale, con il rifacimento completo del manto stradale e con l'apposizione di [[guard rail]] sul lato del monte.
* [[Giuliano Taccola]], calciatore prematuramente scomparso;
* [[Marcello Taccola]], calciatore;
* [[Ennio Fiaschi]], calciatore;
* [[Mirko Taccola]], calciatore.
 
==Curiosità Economia ==
Storicamente le principali attività economiche della comunità ulivetese sono state l'escavazione, la lavorazione e la vendita della [[calcare|pietra calcarea]] da costruzione proveniente dalle proprie cave. La vicinanza del fiume [[Arno]] è stata un elemento decisivo per lo sviluppo di questo commercio, in quanto il trasporto fluviale permetteva alla pietra di esser trasportata sia nel territorio pisano che in quello fiorentino. Già nel [[1319]] Uliveto disponeva di cave di [[ghiaia]] e di un porto, come si apprende da alcuni registri del comune di Pisa.
 
I mestieri tradizionali ulivetesi fino alla metà del [[XX secolo]] erano perciò essenzialmente due: cavatore e [[navicellaio]]. Negli [[anni 1980|anni ottanta]], dopo secoli di ininterrotta attività, le cave sono state chiuse, da una parte per motivi economici, dall'altra per motivi di sicurezza.
Il paese ha un suo [[cognome]] caratteristico, "[[Taccola]]", posseduto da buona parte dei suoi abitanti. Comparso intorno al [[XV secolo]], il cognome è rimasto prerogativa di Uliveto e dei paesi limitrofi fino all'inizio del [[XX secolo|Novecento]]. Molti emigrati hanno poi diffuso il cognome in [[Europa]], nelle [[Americhe]], perfino in [[Australia]], tant'è che oggi si può affermare con certezza che ognuno dei Taccola sparsi nel mondo ha un antenato originario di questo piccolo paese.
 
Dalla fine del [[XIX secolo]] ha invece preso piede un'altra industria estrattiva, quella dell'acqua minerale, raggiungendo ai giorni nostri una straordinaria prosperità. Partita come attività prettamente termale, l'acqua Uliveto ha saputo successivamente imporsi in ambito nazionale come una delle più diffuse acque minerali, grazie anche ad una massiccia campagna pubblicitaria incentrata sull'ex calciatore [[Alessandro Del Piero]] e sulla showgirl [[Cristina Chiabotto]].
==Galleria fotografica==
{{S sezione}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==Note==
Il paese è servito dalla [[Strada Provinciale Vicarese]], posta lungo il suo confine nord, ai piedi del monte. La strada conduce a [[Caprona]] in direzione ovest, e a [[Vicopisano|Lugnano]], in direzione est.
 
La società [[Autolinee Toscane]] cura i trasporti pubblici in [[autobus]] con due linee: la 100 ([[Nodica]]-[[Pontedera]]) e la 140 ([[Pisa]]-Pontedera).
{{references}}
 
Le stazioni ferroviarie più vicine sono [[Stazione di Cascina|Cascina]] e [[Stazione di Navacchio|Navacchio]], distanti rispettivamente 3,5 e {{M|4.5|ul=km}}, servite dalla [[Ferrovia Leopolda|linea Pisa-Firenze]].
==Bibliografia==
 
== Sport ==
* Ass. Pro Loco Uliveto Terme ''et al.'', ''La nonna d'oro''. Buti, La Grafica Pisana, 1980.
[[File:NavicelliUliveto.jpg|thumb|I navicelli]]
* Emanuele Repetti, ''Dizionario geografico fisico storico della Toscana''. Firenze, Tofani, 1833-1846.
=== Calcio ===
* Eugenio Boncinelli, ''Storia di Vico Auserissola (Vicopisano) e suo distretto''. Venezia, M.Fontana, 1886.
Il paese è sede di una Società Sportiva nata nel [[1919]] e intitolata a [[Urbino Taccola]], in memoria di un grande maratoneta ulivetese morto a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo del Brasile]] nel [[1911]], dopo aver tagliato vittorioso il traguardo per la 107 volta in carriera.
* Giuseppe Caciagli, ''Monte Pisano - CD-Guide 2''. Fornacette (PI), Leadernet, 1998.
* Maurizio Braccianti ''et al.'', ''Uliveto Terme e il calcio''. Cascine di Buti, Stampa 83, 1997.
* ''Toscana''. Touring Club Editore, 2004. ISBN 8836530370.
 
Affiliata alla [[FIGC]] il 20 settembre [[1927]], ha visto il proprio nome cambiare alcune volte nei suoi 80 anni di storia. Attualmente è denominata U.S.G. Urbino Taccola, nome assunto nel [[1995]] a seguito della fusione con la società di [[Ghezzano]].
==Voci correlate==
Nel campionato 2006-2007 ha militato nel girone C del campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] Toscano, classificandosi al 3º posto con 54 punti.
Nel campionato 2008-2009 ha conquistato la coppa Italia di Promozione guadagnandosi un posto nel [[Eccellenza Toscana 2009-2010|campionato di Eccellenza]], traguardo mai raggiunto prima d'ora.
 
La squadra Juniores ha vinto il Girone A del Campionato [[Campionato Juniores Nazionali|Juniores]] Provinciali di [[Pisa]] per l'anno 2006-2007, guadagnando l'accesso al campionato Juniores regionale toscano per la stagione 2007-2008.
* [[Vicopisano]]
 
==Altri= progettiCanottaggio ===
La passione per lo [[canottaggio|sport remiero]] ha infiammato il paese per buona parte del [[XX secolo]], indicativamente dagli [[anni 1920|anni venti]] agli [[anni 1960|anni sessanta]]. Tradizionale appuntamento annuale era la [[regata]] nel giorno della festa patronale. Teatro delle sfide era l'[[Arno]], per sei giorni alla settimana luogo di fatica per i navicellai, trasportatori fluviali della pietra estratta dalle cave paesane, che la domenica si trasformava in luogo di svago, con le sue sponde a far da tribuna. Con il progressivo inquinamento delle acque del fiume e con l'abbandono del [[navicello]], a favore dei mezzi di trasporto terrestri, tale attività sportiva ha perso il suo interesse per poi scomparire.
 
== Note ==
{{interprogetto|commons}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==
* Associazione Pro Loco Uliveto Terme ''et al.'', ''La nonna d'oro'', Buti, La Grafica Pisana, 1980.
 
* Emanuele Repetti, ''Dizionario geografico fisico storico della Toscana'', Firenze, Tofani, 1833-1846.
* [http://www.ulivetoterme.it/ Turismo a Uliveto]
* Eugenio Boncinelli, ''Storia di Vico Auserissola (Vicopisano) e suo distretto'', Venezia, M. Fontana, 1886.
* [http://www.termediuliveto.it/ Parco Termale di Uliveto]
* Giovanni Benvenuti, ''La Rocca della Verruca e il sistema difensivo del Monte Pisano'', Agnano Pisano, Stamperia Editoriale Pisana, 2004.
* [http://www.speleopisa.it/ Gruppo Speleologico di Pisa]
* {{cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Caciagli|titolo=Pisa e la sua provincia|editore=Colombo Cursi Editore|città=Pisa|volume=vol.&nbsp;3, tomo II|anno=1972|pagine=902–905}}
* [http://www.openspeleo.org/ Speleologia ''Open source'']
* Giuseppe Caciagli, ''Monte Pisano - CD-Guide 2'', Fornacette (PI), Leadernet, 1998.
* Laura Di Martile, ''Archivio Arcivescovile Pisano - Inventario della Parrocchia del S.mo Salvatore di Uliveto'', Pisa, Hyperborea, febbraio 2007.
* Maurizio Braccianti ''et al.'', ''Uliveto Terme e il calcio'', Cascine di Buti, Stampa 83, 1997.
* Stefano Sodi ''et al.'', ''Uliveto Terme'', Pisa, ETS, 2005. ISBN 88-467-1339-7.
* ''Toscana'', Touring Club Editore, 2004. ISBN 88-365-3037-0.
 
== Voci correlate ==
* [[Caprona]]
* [[Noce (Vicopisano)]]
* [[Vicopisano]]
 
== Altri progetti ==
----
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Immagine:Pisa-Stemma.png|50px]] Questa voce fa parte del [[Progetto:Pisa|Progetto Pisa]].
* [http://www.viconet.it/turismo/itinerari/frazioni/uliveto-terme Uliveto Terme] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150114233041/http://www.viconet.it/turismo/itinerari/frazioni/uliveto-terme |date=14 gennaio 2015 }}, Portale turistico di Vicopisano.
* {{cita web|http://www.ulivetoterme.it/|Turismo a Uliveto}}
* {{cita web | 1 = http://www.termediuliveto.it/ | 2 = Parco Termale di Uliveto | accesso = 3 agosto 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070814132501/http://www.termediuliveto.it/ | dataarchivio = 14 agosto 2007 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.speleopisa.it/|Gruppo Speleologico di Pisa}}
* {{cita web|http://www.openspeleo.org/|Speleologia ''Open source''}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Frazioni della provincia di Pisa]]
{{Portale|provincia di Pisa}}
[[Categoria:Località termali]]
[[Categoria:Uliveto Terme| ]]
[[Categoria:Frazioni di Vicopisano]]
[[Categoria:Località termali della provincia di Pisa]]