Bernalda: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Panorama = Bernalda. Panorama su Corso Umberto I, il salotto della Basilicata.jpg
|Didascalia = Bernalda, panorama di Corso Umberto I durante i festeggiamenti del santo patrono
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Basilicata
|Divisione amm grado 2 = Matera
|Amministratore locale = Francesca Matarazzo
|Partito = [[Lista civica]] ''Prima Bernalda e Metaponto''
|Data elezione = 27/05/2025
|Sottodivisioni = [[Metaponto]], Serramarina, Spineto
|Divisioni confinanti = [[Ginosa]] ([[Provincia di Taranto|TA]]), [[Montescaglioso]], [[Pisticci]]
|Codice postale = 75012
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1366
|
|
|
|Mappa = Map of comune of Bernalda (province of Matera, region Basilicata, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Bernalda nella provincia di Matera
|Sito = http://www.comune.bernalda.matera.it/
}}
'''Bernalda''' (''Vernàlle'' o ''Bernàlle'' in [[Dialetti dell'area metapontina|dialetto locale]]<ref>{{cita libro |autore1=Teresa Cappello |autore2=Carlo Tagliavini |wkautore2=Carlo Tagliavini |titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani |città=Bologna |editore=Pàtron |anno=1981}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Matera]] in [[Basilicata]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Bernalda sorge su un pianoro prevalentemente pianeggiante a 127 m [[s.l.m.]] nella parte finale della [[Val Basento]] nella parte meridionale della [[Provincia di Matera]], al confine con la parte nord-occidentale della [[Provincia di Taranto]].
Il suo territorio è compreso tra i fiumi [[Bradano]] ad est, che separa il Comune bernaldese dal Comune di [[Ginosa]] ([[Provincia di Taranto|TA]]) (29 km), e [[Basento]] che ad ovest separa Bernalda da [[Pisticci]] (18 km). A nord confina con il comune di [[Montescaglioso]] (24 km), mentre a sud si affaccia sul [[Mar Jonio]] (12 km) con 6 km di coste. Il [[centro storico]] sorge su un [[altopiano]] scosceso verso il mare, dal cui affaccio sono visibili il [[Mar Ionio|Mar Jonio]] e la frazione di [[Metaponto]].
==
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Bernalda Metaponto}}
Il clima di Bernalda è di tipo [[Clima mediterraneo|mediterraneo]], è influenzato dalla vicina presenza del [[Jonio|mare]], che ne mitiga notevolmente il clima invernale e dalla sua modesta [[altitudine]]. Tuttavia la neve, sebbene evento non molto ripetitivo nel corso dell'inverno, cade generalmente ogni anno, ma raramente con grandi accumuli (uno dei più importanti degli ultimi anni è quello dei 20 cm del 16 dicembre [[2007]]). Le [[Temperatura|temperature]] minime possono essere, in caso di nottate stellate, sotto gli 0 °C, creando estese gelate e forti inversioni termiche. Le mezze stagioni sono umide e nebbiose, mentre le estati sono molto calde e secche, anche se la zona è soggetta a forti [[Temporale|temporali]] durante le ore più calde del giorno. L'afa estiva può essere opprimente, e le temperature possono superare i 40 °C nei periodi di [[scirocco]], anche se l'[[umidità relativa]] non è quasi mai alta.
Secondo i dati medi del trentennio [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, [[gennaio]], si attesta a +7,8 °C, mentre quella del mese più caldo, [[agosto]], è di +26,1 °C.
{{ClimaAnnuale
|nome = Bernalda
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
|tempmax01 = 12.3
|tempmax02 = 13.5
|tempmax03 = 16.3
|tempmax04 = 19.6
|tempmax05 = 24.1
|tempmax06 = 29.0
|tempmax07 = 32.5
|tempmax08 = 33.0
|tempmax09 = 29.0
|tempmax10 = 23.1
|tempmax11 = 17.8
|tempmax12 = 14.3
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
|tempmin01 = 3.3
|tempmin02 = 3.6
|tempmin03 = 5.8
|tempmin04 = 7.6
|tempmin05 = 11.8
|tempmin06 = 16.2
|tempmin07 = 18.9
|tempmin08 = 18.9
|tempmin09 = 16.8
|tempmin10 = 12.6
|tempmin11 = 9.1
|tempmin12 = 4.8
}}
== Storia ==
[[File:Petra di San Giovanni all'Avinella.jpg|miniatura|La Petra di San Giovanni (o parete) in Contrada Avinella, testimonianza di epoca medievale del villaggio precamardense.]]
La storia di Bernalda non è molto antica, se la si mette in relazione con altri centri del [[Metapontino]].
Verso la fine del [[III secolo a.C.|III sec. a.C]]. la città di [[Metaponto]] fu saccheggiata e completamente distrutta dai romani. Una parte dei suoi abitanti si spostò sulla collina tra l'attuale chiesetta di San Donato e la Madonna degli Angeli, dove dettero origine ad un agglomerato di case denominato ''Camarda''.<br />
Di queste origini greche non si è ancora in grado di fornire alcuna testimonianza certa. Il primo documento in cui si trova citato un [[villaggio]] con il nome di Camarda risale al [[1099]]. Successivamente, nell'anno [[1180]], Camarda, già costituita come feudo, fu assegnata a Riccardo e nel [[1350]] ne divenne proprietario [[Bertrando del Balzo]], conte di [[Montescaglioso]].
Sebbene il lungo periodo che la precede sia tuttora avvolto nel mistero, la storia di Bernalda emerge dall'incertezza soltanto alla fine del [[XV secolo]], in seguito al progetto del primo nucleo voluto da Pirro Del Balzo<ref>{{Cita pubblicazione|autore=F. Canali|autore2=V. C. Galati|titolo=ARCHITETTURE E ORNAMENTAZIONI DALLA TOSCANA AGLI “UMANESIMI BARONALI” DEL REGNO DI NAPOLI ALLA FINE DEL QUATTROCENTO PARTE SESTA, Pirro Del Balzo (Isabella e Federico d’Aragona) e la rifondazioni di borghi e di “Terre”: modelli insediativi e fulcri architettonici nell’orizzonte di Leon Battista Alberti, di Giuliano da Maiano, di Antonio Marchesi e di Francesco di Giorgio Martini tra Puglia, Basilicata e Campania (1451/1454-1487). Interventi a Venosa e Altamura, ad Acerra, Bernalda-Camarda, Bisaccia, Ferrandina-Uggiano, Guardia Lombarda, Lacedonia d’Irpinia, Lavello, Locorotondo, Minervino Murge, Montescaglioso, Polcarino (Villanova del Battista), Ruvo, Rocchetta Sant’Antonio, San Mauro Forte, Torre di Mare, «Vico» ovvero Trevico, Viggiano, Zungoli|rivista=Bollettino della società di Studi Fiorentini|volume=30-31|numero=2021-2022, pp. 98-228}}</ref>. Il nome Bernalda risale, infatti, al [[1497]] quando, sulle rovine dell'antica città di Camarda, il segretario del re [[Alfonso II di Napoli|Alfonso II d'Aragona]], il nobile cosentino Bernardino de Bernaudo, membro dell'omonima famiglia patrizia calabrese, decise di spostare il villaggio di Camarda nella zona del [[Castello di Bernalda|Castello]]. Il barone prestò la massima attenzione nel costruire il nuovo centro abitato, che infatti da lui prenderà il nome di Bernalda, situandolo sul promontorio sporgente sulla vallata del [[Basento]] e dandogli un impianto viario in cui sette strade larghe vennero intersecate da otto stradine trasversali che oggi formano il centro storico. Lungo le strade più importanti sorsero i palazzi signorili, caratteristici del paese.
Sempre durante la dominazione [[Sovrani d'Aragona|aragonese]] furono costruiti il [[castello di Bernalda|Castello]] e la [[Chiesa di San Bernardino da Siena (Bernalda)|Chiesa Madre]].
Nel [[1735]] dimorò a Bernalda [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]], il quale volle visitare i territori del suo regno, appena acquisito in seguito alla guerra di secessione polacca.
Per la grande ospitalità ricevuta, il re volle premiare il centro che lo aveva ospitato e il 20 gennaio [[1735]], con un decreto legislativo, conferì a Bernalda il [[titolo di città]]. Il 9 febbraio [[1799]] il generale [[Jean Étienne Championnet|Jean Antoine Étienne Vachier]] detto [[Championnet]] inserì il paese nel circondario di [[Pisticci]].<ref>''Proclami e sanzioni della Repubblica napoletana pubblicati per ordine del governo provvisorio'', edizione fatta per cura di Carlo Colletta, stamperia dell'Iride, Napoli, 1863, p. 45: «Art. XIII. Il cantone di Pisticci è composto de' comuni di Pisticci e Bernalda, Il Ponticello, S. Basile, Piarretta, Il Selice, Ferolito, Torredimare, S. Salvatore, Le Mensole, Il Palaccio, Campagnuolo, Avenella, S. Lorenzo, Castelluccio, Serramontanara, S. Vito, S. Maria di Vetrana, Lanzano, Pomarico, Ferrantina, Oggiano e S. Angelo. Napoli, 21 piovoso, anno 7° della Repubblica».</ref> Giuseppe Maria Alfano, negli anni Venti del [[1800]], descrive l'economia agricola del paese, appartenente alla [[Arcidiocesi di Acerenza|diocesi di Acerenza]] ([[Provincia di Potenza|PZ]]), ricca di grano, legumi, olio, cotone e pascoli.<ref>{{cita libro|autore= Giuseppe Maria Alfano |titolo= Istorica descrizione del regno di Napoli |editore= R. Miranda |città= Napoli |anno= 1823 |p=258 |citazione= Terra sopra un rialto, d'aria buona, Dioc. d'Acerenza, 18 miglia da Matera distante. Il suo titolo di Ducato è di Navaretta. Chiamossi anticamente Camarda, e Camandra. Produce grani, legumi, frutti, vini, olj, cotoni, e pascoli. Fa di pop. 3766 }}.</ref> Nello stesso periodo, il 21 dicembre del [[1819]], re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I di Borbone]] firmò il decreto (n. 2020) che permise la celebrazione di una fiera annuale: «da' 16 fino al mezzodì de' 19 di maggio», dedicata al patrono [[San Bernardino da Siena]]<ref>''Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno delle Due Sicilie. Anno 1820. Semestre 1. Da gennajo a tutto giugno'', dalla real tipografia del Ministero di Stato della Cancelleria Generale, Napoli, 1820, p. 442.</ref>
Il successore [[Ferdinando II di Borbone]], il 1º dicembre del [[1831]] autorizza, (decreto n. 636), l'ampliamento del borgo, scegliendo il fondo denominato “Difesa di san Donato”, che si trova all'estremo opposto rispetto al nucleo urbanistico sorto attorno alla Chiesa Madre e al castello.<ref>''Collezione delle leggi e de' decreti reali del Regno delle Due Sicilie'', (anno 1831 n. 4), Stamperia Reale, Napoli, pp. 171-172.</ref> Qualche anno più tardi, nel [[1834]], venendo incontro ai tanti contadini bisognosi, fu istituito anche qui un monte frumentario. I [[moti del 1820-1821]] e dei decenni successivi suscitano anche in paese posizioni contrastanti, arresti e aiuti per la [[Spedizione dei Mille|spedizione garibaldina]].
Nel [[1864]] gli abitanti censiti sono circa seimila, ma l'economia è ancora prevalentemente agricola, grazie al cotone e allo zafferano. Non manca la pesca, grazie alla vicinanza del fiume [[Basento]] e la caccia nei boschi limitrofi.<ref>Cfr. {{cita libro|citazione= Nel suo territorio si fa copiosa raccolta di cotone e zafferano: nel fiume Basento si fa ricca pesca e nelle adiacenti boscaglie molta caccia. Il capoluogo, che ha il titolo di Ducato, è in riva al Basento. Si vuole che sia di qualche antichità e costruito sulle rovine dell'antica Camarda: restano gli avanzi delle antiche mura con due porte. Nel 1806 i Francesi condotti dal Generale Duchesne occuparono Bernalda dopo la battaglia di Compotenese. (Popol. 5981) |autore= Attilio Zuccagni-Orlandini |wkautore= Attilio Zuccagni-Orlandini |titolo= Dizionario topografico dei comuni compresi entro i confini naturali dell'Italia |editore= Società Editrice di patrii documenti storico-statistici |città= Firenze |anno=1864 |p= 145}}</ref>
L'8 settembre del [[1865]] Bernalda, grazie ad un altro decreto firmato dall'allora re d'Italia, [[Vittorio Emanuele II]], diventa una sezione del collegio elettorale di [[Matera]] numero 53, staccandosi da [[Pisticci]] ([[Provincia di Matera|MT]]). Il sovrano accetta così la richiesta della municipalità bernaldese del 13 novembre [[1865]], in cui si segnalava la lunghezza e la difficoltà delle strade attraversate dai fiumi. Era assai disagevole, dunque, per i 40 elettori residenti recarsi nel territorio pisticcese ad esprimere il proprio voto.<ref>''Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia: anno 1867 (dal n. 3488 al 4166)'', Stamperia Reale, Firenze, 1867, pp. 1574-1575.</ref>
Anche Bernalda è stata teatro di eccidi della popolazione civile, stragi legate alle situazioni storico-politiche e sociali del tempo: da quella del 26 marzo [[1862]], perpetrata nel quadro della repressione del brigantaggio, che provocò 10 o 12 vittime,<ref>{{cita web|url=http://www.ceabernaldametaponto.it/index.php/archeologia/bernalda/215-brigantaggio-eccidio-del-1862|titolo= Brigantaggio: l'eccidio del 1862|accesso=21 settembre 2020}}</ref> a quella dell'8 aprile [[1888]], provocata dalla repressione delle proteste popolari contro la "tassa di capitazione", che fece quattro morti,<ref>{{Cita libro|titolo=Vivurrè. Bernalda 8 aprile 1888. Fatti e documenti|autore=Angelo Tataranno|editore=Pitagora Scolastica|anno=1992|sbn=|p=166}}</ref> fino a quella fascista del 31 gennaio [[1923]], che costò la vita a 3 persone.
Come nel resto del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]], tra gli ultimi decenni dell'[[Ottocento]] e la prima metà del [[Novecento]] anche molti abitanti di Bernalda emigrarono in cerca di fortuna.
Nel [[1930]] il territorio comunale, prima molto piccolo, si ampliò notevolmente con l'acquisizione dell'area di [[Metaponto]] e il conseguente sbocco sul mare, prima appartenente al comune di [[Pisticci]].
Già nel [[1922]] era attiva in paese la “rispettabile loggia” massonica «Nazionale n° 103» fedele alla [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori]], obbedienza di [[Piazza del Gesù (Roma)|Piazza del Gesù]] a [[Roma]].<ref>Vittorio Prinzi e Tommaso Russo, ''La massoneria in Basilicata: dal decennio francese all'avvento del fascismo'', Milano, Franco Angeli, 2012.</ref> Settant'anni dopo, nel [[1992]], dalle indagini del giudice Agostino Cordova risulta che tre bernaldesi sono iscritti alla massoneria.
Nel [[2001]] viene pubblicato il saggio dell'antropologa statunitense Dorothy Louise Zinn intitolato ''Raccomandazione: Clientelism and Connections in Italy'',<ref>{{Cita libro|titolo=''La raccomandazione. Clientelismo vecchio e nuovo''|autore=Dorothy Louise Zinn|editore= Donzelli, Roma|anno=2001|p=222}}</ref> frutto di uno studio sul campo effettuato dall'autrice proprio a Bernalda,<ref>{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/11/24/vi-racconto-raccomandati-di-bernalda.html|titolo=Vi racconto i raccomandati di Bernalda|accesso=21 settembre 2020}}</ref> sulle orme del lavoro di [[Edward C. Banfield]] nel paese — anch'esso lucano, ma del potentino — di [[Chiaromonte]].
=== Simboli ===
Nello stemma comunale è raffigurato un [[Bove (araldica)|bue]] di colore bianco su sfondo azzurro che reca nella bocca tre spighe d'oro simbolo delle memorie di Metaponto, accompagnato in capo [[Destra (araldica)|a destra]] da tre stelle, anch'esse d'oro, che celebrano la concessione del titolo di Città.<ref>{{cita testo|url= https://www.comune.bernalda.matera.it/new/images/statuto-comune-mt-bernalda1.pdf |autore= Comune di Bernalda |titolo= Statuto comunale |posizione= Art. 2
''Elementi distintivi'' }}</ref>
[[File:Bernalda-Gonfalone.png|senza_cornice|128x128px]]Il gonfalone è un drappo partito di rosso e d'azzurro.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Concessione di [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Napoli e Sicilia]]
|data = [[20 gennaio]] [[1735]]
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa San Bernardino da Siena (Chiesa Madre) - Bernalda.jpg|thumb|[[Chiesa di San Bernardino da Siena (Bernalda)|Chiesa di San Bernardino da Siena]] (Chiesa Madre), Bernalda]]
* [[Chiesa di San Bernardino da Siena (Bernalda)|Chiesa di San Bernardino da Siena]], edificata nel [[1530]] da Bernardino de Bernaudo. Il nucleo originario della chiesa Madre risulta piccolo e proporzionato alla popolazione iniziale del villaggio. La Matrice nasce, infatti, come chiesa ad una sola navata, di ridotte dimensioni. Nel corso del [[XVII secolo]] la chiesa subì un primo e sostanziale ampliamento che si concretizzò nell'aggiunta di una seconda [[navata]]. Nella chiesa Madre vi erano: un [[cimitero]] riservato ai sacerdoti, che si trovava al disotto del coro, e un altro, corrispondente al [[battistero]], riservato ai bambini che morivano entro il settimo anno di età e regolarmente [[Battesimo|battezzati]].<ref>Francesco Armento, ''Bernalda: chiese e clero del XVIII secolo'', pubblicazione a cura del Comitato Festa Patronale San Bernardino da Siena, Bernalda, 1982, pp. 25-38.</ref> Prima dell'attuale restauro, la chiesa fu ritoccata nel [[1930]], [[1952]] e alla fine degli anni settanta. Nella piazza antistante la Chiesa, sul lato sinistro guardando verso l'ingresso, è collocata un'opera (statua in bronzo) dello scultore [[Nicola Morelli]] raffigurante [[San Bernardino da Siena]]. Molto particolare la rappresentazione che l'artista materano ha voluto dare al volto del santo patrono. Sull'epigrafe della statua si legge: "Il Comitato Festa - e il popolo di Bernalda - con la collaborazione - della civica - amministrazione - all'amato patrono - S. Bernardino da Siena - custode forte e sicuro - della concordia civile - soccorritore premuroso - e potente dei bernaldesi - testimone impetuoso - delle implicazioni umane - della fede in Gesù Cristo - via verità e vita - Bernalda - Festa di S. Bernardino - 23 agosto [[1988]]".
[[File:Chiesa della Madonna del Carmine (Bernalda).jpg|thumb|verticale|Chiesa della Madonna del Carmine, Bernalda]]
* Chiesa [[Madonna del Carmine]], edificata nel XVI secolo è andata soggetta ad almeno due o tre [[Rifacimento|rifacimenti]] ed ampliamenti, prima di raggiungere le attuali dimensioni. Nel [[1678]] la chiesa è dotata di un solo [[altare]] con l'immagine della Madonna del Carmelo dipinta sul muro. Nella seconda metà dell'Ottocento fu ampliata per ospitarvi delle statue e un grande Crocifisso [[Legno|ligneo]] del [[XVII secolo]].
* Chiesa del Convento, il Convento di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]], con l'annessa chiesa, fu fondato nel [[1616]]. Al momento dell'intitolazione della chiesa si formarono due fazioni tra i fedeli: una voleva che fosse dedicata all'[[Immacolata Concezione|Immacolata]], l'altra a sant'Antonio di Padova. Per non scontentare nessuno ci si affidò alla sorte, che scelse Sant'Antonio. Il prospetto attuale della chiesa fu costruito nell'Ottocento. Dopo l'[[unità d'Italia]], si dispose la conversione del patrimonio immobiliare di tutti gli enti ecclesiastici. Tali conseguenze videro l'allontanamento dei religiosi e l'arrivo degli uffici comunali. Di notevole importanza in questa chiesa il Crocifisso ottocentesco che vede [[Cristo]] inchiodato sulla croce con il capo reclinato sulla spalla destra e i fianchi cinti da un drappo bianco.
=== Architetture militari ===
[[File:Bernalda (MT) - Basilicata - Italia.jpg|thumb|Castello di Bernalda]]
* [[Castello di Bernalda]]: Il castello fu costruito con ogni probabilità dai [[Normanni]], nell'[[XI secolo]] e restaurato dagli [[Aragonesi]], durante la loro dominazione, dove fu ampliato, fortificato e difeso da un fossato e da un [[ponte levatoio]]. A ponente si nota una [[torre]] sottile e quadrata più antica degli altri bastioni di forma rotonda e la facciata che guarda la [[Chiesa di San Bernardino da Siena (Bernalda)|Chiesa Madre]] è frutto di un successivo rifacimento.
=== Architetture civili ===
==== Palazzi ====
[[File:Palazzo Coppola.JPG|thumb|Palazzo Margherita, proprietà di [[Francis Ford Coppola]]]]
* Palazzo Graziadei
* Palazzo Fischetti (con ingresso in via Manzoni e prospiciente l'omonima chiesa)
* Palazzo Margherita
* Palazzo Lacava
* Palazzo Guida
* Palazzo Appio
==== Piazze ====
* Piazza San Bernardino
* Piazza Garibaldi
* Piazza Plebiscito
* Piazza del Popolo
* Piazza D'Acquisto
* Piazza De Gasperi
==== Monumenti ====
* Ai caduti durante le [[Guerra|guerre]], in piazza Plebiscito
* Statua in onore di [[Padre Pio]], in piazza Plebiscito
* Statua in onore di [[san Bernardino da Siena]], in piazza San Bernardino da Siena
* Statua in onore di Mons. Domenico (detto Mimì) D'Elia, in largo San Donato
* Scultura in onore di [[San Francesco d'Assisi]], ricavata da un tronco d'ulivo ultrasecolare in zona [[Piano per gli insediamenti produttivi|PIP]] nei pressi della [[Strada statale 407 Basentana|SS 407 Basentana]]
==== Siti archeologici ====
* [[Metaponto (sito archeologico)|Metaponto]]
* [[Masseria Sant'Angelo Vecchio dell'Avenella]]
* [[Museo archeologico nazionale di Metaponto]]
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Bernalda}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di {{formatnum:1063}} persone, pari al 9,66% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera}}</ref>
=== Lingue e dialetti ===
Il dialetto bernaldese fa parte del [[dialetto metapontino]], parlato in tutti i paesi della costa jonica lucana e alto-calabrese, seppure con inflessioni che variano leggermente da paese a paese.
Molti termini coincidono con quelli del [[Dialetti campani|dialetto campano]], altri con quelli del [[Dialetti della Puglia|dialetto pugliese]], soprattutto [[dialetto tarantino]]; c'è da dire che seppure trovandosi in [[provincia di Matera]], il dialetto bernaldese è piuttosto differente da quello di quest'ultima città poiché si avvicina di più a quelli lucani centro-meridionali, seppur presentando alcune similitudini con i dialetti pugliesi-salentini e calabresi.<ref>Annalisa Rubino, Fisionomia linguistica del dialetto di Bernalda, Lacaita, 1988.</ref><ref>Pietro Russo, ''Dizionario fonetico-morfologico del vernacolo bernaldese'', Bmg, 2003.</ref>
Un dialetto molto simile al bernaldese lo si parla nei comuni di [[Pisticci]], [[Montalbano Jonico]] e [[Scanzano Jonico]], e, in misura minore, anche nei comuni di [[Montescaglioso]], [[Miglionico]] e [[Ginosa]], sebbene questi ultimi tre siano più a diretto contatto con il dialetto pugliese.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
A Bernalda è presente la sede dell'Istituto d'Istruzione Superiore Bernalda-Ferrandina, che comprende il [[Liceo scientifico|Liceo Scientifico]] "[[Matteo Parisi]]" e l'Istituto tecnico-commerciale "[[Adriano Olivetti]]" con gli indirizzi AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing), CAT (Costruzione Ambiente e Territorio) e Turismo. Per effetto del dimensionamento della rete scolastica, il 1º settembre 2015, in seguito alla fusione del primo e del secondo ciclo d'istruzione, è stato costituito l'Istituto Comprensivo "[[Pitagora]]".<ref>{{Cita web |url=https://www.icbernalda.edu.it/-Pag-452p-L_Istituto_icbernalda |titolo=Sito Istituzionale |accesso=3 ottobre 2021 |dataarchivio=3 ottobre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211003160311/https://www.icbernalda.edu.it/-Pag-452p-L_Istituto_icbernalda |urlmorto=sì }}</ref>
=== Media ===
====Radio====
[[radio libere|Radio Bernalda 103mHz]], prima radio lucana, cominciò le trasmissioni nell'agosto [[1976]]; negli anni [[1980|ottanta]] invece si affermò una radio chiamata Radio Libera 100, ora fusasi insieme a ''Radio anch'io'' in Radio Radiosa.
=== Cucina ===
[[File:Scorzette.jpg|thumb|Scorzette]]
Primo piatto tipico di Bernalda è la ''[[pasta]] con fagiolini e [[cacioricotta]]'', una ricetta risalente almeno alla metà del Novecento, preparata con fagiolino [[Vigna unguiculata|dolico dall'occhio]] a cui si aggiunge [[passata di pomodoro]] e cacioricotta.<ref>{{Cita web|url=http://www.ceabernaldametaponto.it/index.php/archeologia/bernalda/29-enogastronomia/125-pasta-fagiolini-e-cacioricotta|accesso=8 ottobre 2020|titolo=Pasta,fagiolini e cacioricotta|sito=ceabernaldametaponto.it}}</ref>
Tra i [[Dolce (cucina)|dolci]] sono da menzionare le ''scorzette'', preparate con [[albume]], [[mandorle]] e [[cioccolato]] fondente fuso.<ref>{{Cita web |titolo=La scorzetta - l'originale|sito=scorzetta.it|accesso=9 settembre 2020|url=http://www.scorzetta.it/la-scorzetta.html}}</ref> Una variante sostituisce mandorle e cioccolato fondente con nocciole e cioccolato bianco.
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Bernalda.jpg|thumb|Bernalda al tramonto]]
La città ha tre tipologie urbanistiche:
* il ''centro storico,'' che va dal [[Castello di Bernalda|castello Aragonese]], la Chiesa Madre, piazza San Bernardino, il trecentesco Palazzo Fischetti (in via Manzoni con le balconate in via Cavour) fino a piazza Plebiscito;
* il ''centro'', nato dai quartieri sorti fra l'Ottocento e il Novecento che delimitano su entrambi i lati il lungo corso [[Umberto I]], lungo circa 1,2 km, che parte in piazza [[Cavour]] e termina in largo San Donato percorrendo longitudinalmente tutto il centro abitato e dividendolo di fatto in due metà. È il nucleo della vita cittadina e su ambo i lati si estendono larghi marciapiedi alberati con numerose attività commerciali.
* ''Bernalda nuova'', che nasce con l'unificazione urbanistica dei nuovi quartieri sorti negli anni ottanta-novanta e si sviluppa attorno a tre direttrici: da via Nuova Camarda verso il cimitero Monumentale Comunale, da via Veneto verso la provinciale per [[Matera]] ed infine da Viale della Resistenza al rione ''Matine Angeliche'' e lo [[Stadio]] Comunale "[[Michele Lorusso]]".
In generale, lo schema urbanistico-architettonico della zona ''centro'' fu progettato come schema a maglia ortogonale, in cui ogni via interseca le proprie perpendicolari continuativamente all’intersezione di ogni incrocio. Ogni edificio (o insieme di essi) diventa così un isolato. Di conseguenza ogni via della zona diventa automaticamente o perpendicolare o parallela al corso Umberto I.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.bernalda.matera.it/schedadocumento/425|titolo=Tavola B.3.2. Centro urbano di Bernalda|sito=Comune di Bernalda|lingua=it|accesso=2024-09-20}}</ref>
== Economia ==
L'economia si fonda sull'agricoltura del metapontino e sul [[turismo]] archeologico e balneare, che coinvolge prevalentemente la frazione di [[Metaponto]], dove sono presenti il [[Museo archeologico nazionale di Metaponto|museo archeologico]] e le rovine della colonia magnogreca e numerosi stabilimenti balneari, campeggi e villaggi turistici. Nel 2024, per il settimo anno consecutivo, è stato assegnato al comune il riconoscimento [[Bandiera Blu]] della [[Foundation for Environmental Education|FEE]].
== Infrastrutture e trasporti ==
La città di Bernalda è attraversata da due superstrade ad alto scorrimento (una di categoria strada extraurbana secondaria e l'altra extraurbana principale) a quattro corsie che si intersecano a croce tra loro nei pressi di Metaponto Borgo (frazione di Bernalda) e tagliano il territorio di Bernalda in quattro spicchi: la [[SS 407 Basentana]] da Potenza verso Metaponto e la [[SS 106 Jonica]] da Taranto verso Reggio Calabria.
La città è servita da due [[Stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]]: la [[stazione di Bernalda]], ubicata nei pressi della zona PIP di Bernalda e la [[stazione di Metaponto]], ubicata nei pressi del borgo.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1945]]|Angelo Russo|-|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco f.f.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1945]]|[[1948]]|Domenico Santarcangelo|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1948]]|[[1949]]|Domenico Delicio|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco f.f.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1949]]|[[1951]]|Orazio Guernieri|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1951]]|[[1951]]|Guido Coletta|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1951]]|[[1952]]|Arcangelo D’Alessandro|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1952]]|[[1952]]|Filippo Grieco|-|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1952]]|[[1956]]|Berardino Grieco|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1956]]|[[1960]]|Berardino Santorsola|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1960]]|[[1963]]|Giulio Cesare D’Alessandro|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1962]]|[[1963]]|Luigi Di Biase|-|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco f.f.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1963]]|[[1965]]|Donato Madio|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1965]]|[[1967]]|Vincenzo Manzi|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1967]]|[[1967]]|Mario Maiorana|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1967]]|[[1968]]|Pasquale Saracino|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1968]]|[[1969]]|Cosimo Damiano Russo|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1969]]|[[1970]]|Pasquale Saracino|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1971]]|Francesco Viggiano|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1971]]|[[1975]]|Paolo Panetta|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1975]]|[[1984]]|Cosimo Damiano Pizzolla|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1984]]|[[1985]]|Nunzio Luigi Viggiano|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1985]]|[[1990]]|Francesco Pizzolla|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1990]]|[[1991]]|Nicola Salvatore Dommarco|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1991]]|[[1994]]|Angelo Gabriele Tataranno|[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1994]]|[[1995]]|Nunzio Dibiase|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1995]]|[[1999]]|Giuseppe Pesare|[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1999]]|[[2004]]|Giuseppe Petrocelli|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2004]]|[[2009]]|Francesco Antonio Renna|[[Uniti nell'Ulivo]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2009]]|[[2010]]|Mariarita Rachele Iaculli|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2010]]|[[2013]]|Leonardo Chiruzzi|[[Centrosinistra]] ''Ramoscello d'Ulivo''|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Speciali/Politica/2010/elezioni10/SEAS/test/comunali/20100328000000_2_COMUNE_47_30.shtml|titolo=Bernalda: risultati elezioni comunali|sito = corriere.it|data=29 marzo 2010|accesso=24 marzo 2021}}</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2013]]|[[2014]]|Rosalia Ermelinda Camerini|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2014]]|[[2019]]|Domenico Raffaele Tataranno|[[Lista civica]] ''Bernalda e Metaponto Al Centro''|[[Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/static/speciale/2014/elezioni/comunali/bernalda.html|titolo=Bernalda: risultati elezioni comunali|sito = repubblica.it|data=26 maggio 2014|accesso= 31 ottobre 2021}}</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2019]]|[[2021]]|Domenico Raffaele Tataranno|[[Lista civica]] ''Più Bernalda e Metaponto''|[[Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/elezioni-2019/risultati-comunali/bernalda_077003.shtml|titolo=Bernalda: risultati elezioni comunali|sito = corriere.it|data=27 maggio 2019|accesso=10 marzo 2021}}</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|[[2021]]|Mariarita Rachele Iaculli|-|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|<ref>{{Cita web|url=https://www.trmtv.it/primo-piano/2021_03_24/270136.html|titolo=Bernalda: insediato il Commissario Prefettizio Maria Rita Iaculli |sito = trmtv.it|data=24 2021|accesso=24 marzo 2021}}</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|[[2024]]|Domenico Raffaele Tataranno|[[Lista civica]] ''Uniamoci per Bernalda e Metaponto''|[[Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20211003/scrutiniGI170470030|titolo=Bernalda: risultati elezioni comunali|data=4 ottobre 2021|accesso=5 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211008212925/https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20211003/scrutiniGI170470030|urlmorto=sì}}</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2024]]|[[2025]]|Francesca Matarazzo|[[Lista civica]] ''Uniamoci per Bernalda e Metaponto''|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco f.f.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2025]]|''in carica''|Francesca Matarazzo|[[Lista civica]] ''Prima Bernalda e Metaponto''|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Siena|1980}}
* {{Gemellaggio|Italia|L'Aquila|1981}}
* {{Gemellaggio|Italia|Massa Marittima|1985}}
* {{Gemellaggio|Italia|Mirabella Eclano|1996}}
* {{Gemellaggio|Italia|Venosa|2010}}<ref>{{cita web|url=http://www.trinitaeliberazione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58:venosa-la-rete-sociale-per-la-legalita-e-il-centro-ascolto&catid=28:venosa&Itemid=151|titolo=Gemellaggio Bernalda Venosa|accesso=27 dicembre 2011|editore=trinitaeliberazione.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304100248/http://www.trinitaeliberazione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58:venosa-la-rete-sociale-per-la-legalita-e-il-centro-ascolto&catid=28:venosa&Itemid=151|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Marsicovetere|2019}}<ref>{{cita web|url=https://www.gazzettadellavaldagri.it/storico-gemellaggio-del-comune-di-marsicovetere-con-bernalda/|titolo=Gemellaggio Bernalda Marsicovetere|accesso=8 aprile 2021}}</ref>
== Sport ==
{{F|centri abitati della Basilicata|luglio 2022|Fonti completamente assenti|arg2=}}
La società sportiva che ha partecipato al campionato di maggior livello è l'ASD Bernalda Futsal, squadra che ha raggiunto la [[Serie A2 (calcio a 5)|Serie A2]] del Campionato Nazionale di [[calcio a 5]] e con il settore giovanile sempre nel [[Campionato nazionale Under-19 (calcio a 5)|campionato nazionale Under 19]].
Iscritta al campionato regionale di calcio a 5 vi è anche l'Old Boys Bernalda, che disputa la [[Serie C2 (calcio a 5)|Serie C2]].
Avevano sede nel comune la società Cestistica Bernalda fondata nel [[1954]], che ha militato ininterrottamente per 15 anni nei campionati nazionali di Serie B e C e la Stella Azzurra, entrambe non più attive in paese.
La squadra di calcio locale è la società Peppino Campagna Bernalda, militante in Promozione Basilicata, che raccoglie l'eredità dell'U.S. Bernalda (Unione Sportiva Bernalda), squadra storica del panorama lucano partecipante in passato per più volte alla Serie D.
La squadra di [[pallavolo]] è la Camarda Volley Bernalda, nata dall'unione delle società Carioca e Olimpia, anch'esse in passato partecipanti alla serie B Nazionale.
=== Impianti sportivi ===
*Stadio comunale [[Michele Lorusso]]
*Palazzetto dello sport "Peppino Campagna", 1200 posti a sedere
*Palazzetto dello sport "PalaGalilei", 500 posti a sedere
*Palazzetto dello sport di [[Metaponto]]
*Stadio comunale di Metaponto
*Golf Club Metaponto
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|curatore=Carlo Colletta|titolo=Proclami e sanzioni della repubblica napoletana|editore=Stamperia dell'Iride|città=Napoli|anno=1863|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=15146766}}
* Francesco Armento, ''Bernalda: chiese e clero del XVIII secolo'', pubblicazione a cura del Comitato Festa Patronale San Bernardino da Siena, Bernalda, 1982, pp. 25–38
== Voci correlate ==
* [[Metapontino]]
* [[Dialetto metapontino]]
* [[Costa jonica lucana]]
* [[Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://tmagazine.blogs.nytimes.com/2012/11/15/back-to-bernalda/ Back to Bernalda] by [[Francis Ford Coppola]], [[New York Times|T]] ([[International Herald Tribune]] Style Magazine), December 8, [[2012]]
{{Comuni della provincia di Matera}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Basilicata}}
[[Categoria:Bernalda| ]]
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