Vino: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Vini (disambigua)|vini}}
[[Immagine:Port wine.jpg|thumb|300px|right| [[In vino veritas]] - ([[Locuzioni latine|proverbio latino]]). Una [[Simposio e pratiche simposiali#Uomini a banchetto|frase simile è pronunciata]] da [[Alcibiade]] nel [[Simposio (dialogo)|Simposio]] di [[Platone]]]]
{{Citazione|[...] Vantandomi dirò parola: il vino mi spinge,<br/>
{{quote|Me lo ha detto il vin e il vin non erra|[[Emilio Praga]], da ''Notti di carnevale''}}
il vino folle, che fa cantare anche l'uomo più saggio,<br/>
Il '''vino''' è una [[bevanda alcolica]] fermentata, ottenuta esclusivamente dalla [[fermentazione]] (totale o parziale) del frutto della [[Vitis vinifera|vite]], l'[[uva]] (sia essa pigiata o meno), o del [[mosto]].
e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare,<br/>
e tira fuori parola, che sta meglio non detta.<br/>
(''[[Odissea]]'', libro XIV'')''<ref>{{Cita libro|titolo=Odissea, libro XIV, vv. 463-466}}</ref>}}
[[File:Glass of Red Wine with a bottle of Red Wine - Evan Swigart.jpg|miniatura|Una bottiglia e un bicchiere contenenti del vino rosso]]
 
Il '''vino''' è una [[bevanda alcolica]], ottenuta dalla [[Fermentazione alcolica|fermentazione]] (totale o parziale) del frutto della [[Vitis vinifera|vite]], l'[[uva]] (sia essa pigiata o meno), o del [[mosto]].
Il termine "vino" ha origine dal verbo [[sanscrito]] ''vena'' ("amare"), da cui deriva anche il nome [[lingua latina|latino]] ''Venus'' della dea [[Venere (divinità)|Venere]].
 
== Storia ==
Dal termine latino ''vinum'' (si confronti il [[lingua greca|greco]] οἶνος), anche attraverso la rielaborazione delle lingue [[Celti|celte]], ebbero luogo gli attuali:
{{Vedi anche|Storia del vino}}
*''Wein'' in [[lingua tedesca|tedesco]]
Nel [[Valdarno|Valdarno Superiore]] sono stati ritrovati in depositi di [[lignite]], reperti fossili di tralci di vite (''[[Vitis vinifera]]'') risalenti a 2 milioni di anni fa. Diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che la ''Vitis vinifera'' cresceva spontanea già {{formatnum:300000}} anni fa. Studi recenti tendono ad associare i primi degustatori di tale [[bevanda]] già al [[neolitico]]; si pensa che la scoperta fu casuale e dovuta a [[fermentazione]] naturale avvenuta in contenitori dove gli uomini riponevano l'uva. Le più antiche tracce di coltivazione della vite sono state rinvenute sulle rive del [[Mar Caspio]] e nella [[Turchia]] orientale. Nel 2010 in [[Sicilia]] presso i complessi sotterranei del monte [[Monte San Calogero (Sciacca)|Kronio]] ([[Sciacca]]) e nello scavo Sant’Ippolito di [[Caltagirone]] sono stati scoperti i residui legati del processo di vinificazione di vino in una giara dell'[[Età del rame]], collocate all’inizio del IV millennio a.C. e rappresentano le testimonianze più antiche d'Europa.
*''wijn'' in [[lingua olandese|olandese]]
*''vin'' in [[lingua svedese|svedese]] e [[lingua danese|danese]]
*''wine'' in [[lingua inglese|inglese]]
*''vino'' in [[lingua spagnola|spagnolo]]
*''vinho'' in [[lingua portoghese|portoghese]]
*''vin'' in [[lingua francese|francese]]
*''вино'' (''vino'') in [[lingua bulgara|bulgaro]]
{{TOChidden}}
Il vino si può ottenere da uve appartenenti alla specie ''[[Vitis vinifera]]'' o provenienti da un incrocio tra questa specie e altre specie del genere ''[[Vitis]]'', come ad esempio la ''[[Vitis labrusca]]'', la ''[[Vitis rupestris]]'', ecc.; in Italia per la produzione di vino possono essere usate solo uve appartenenti alla specie ''Vitis vinifera''.
 
[[File:Archeological sites - wine and oil (English).svg|miniatura|upright=2.3|centro|Siti archeologici di produzione del vino e dell'olio]]
La terminologia relativa al vino utilizza molti vocaboli in [[lingua francese]]; per alcuni di essi esistono i corrispondenti termini in italiano, mentre per altri è possibile usare solo i termini francesi.
 
Nel corso del [[XX secolo]] gli archeologi si sono imbattuti casualmente nella più antica giara di vino mai rinvenuta. Nel [[1996]], infatti, una missione archeologica statunitense, proveniente dall'Università della [[Pennsylvania]] e diretta da Mary Voigt, ha scoperto nel villaggio neolitico di [[Hajji Firuz Tepe]], nella parte settentrionale dell'[[Iran]], una giara di terracotta, della capacità di 9 litri, contenente una [[sostanza secca]] proveniente da grappoli d'uva. La notizia, riferita da Corriere Scienza del 15 ottobre 2002, aggiunge che i reperti rinvenuti risalgono al 5100 a.C., quindi a 7000 anni fa, ma gli specialisti affermano che il vino è stato prodotto per la prima volta, forse casualmente, tra {{formatnum:9000}} e {{formatnum:10000}} anni fa nella zona del [[Caucaso]]. Sembra infatti che il primo vino sia stato prodotto del tutto per caso (come è avvenuto per il pane lievitato) per la fermentazione accidentale di uva dimenticata in un recipiente.
Con tale bevanda si può dar vita anche ad un nobile [[distillato]], che se invecchiato per almeno 12 mesi in legno, prende il nome di Brandy.
 
È comunque accertato che la produzione su larga scala di vino è iniziata tra il 4100 e il 4000 a.C. datazione inerente ai ritrovamenti della prima [[casa vinicola]] trovata nel complesso delle caverne del comune armeno di [[Areni (Armenia)|Areni]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Hans Barnard |autore2=Alek N. Dooley|autore3=Gregory Areshian|wkautore3=Gregory Areshian |autore4=Boris Gasparyan |autore5=Kym F. Faull|titolo = Chemical evidence for wine production around 4000 BCE in the Late Chalcolithic Near Eastern highlands|lingua=en|rivista = Journal of Archaeological Science|doi =10.1016/j.jas.2010.11.012|issn = 0305-4403}}</ref>.
== Storia del vino ==
[[Immagine:20-alimenti, vino rosso,Taccuino Sanitatis, Casanatense 4182.jpg|thumb|250px|Mescita di vino rosso, [[Tacuinum sanitatis]] casanatensis (XIV secolo)]]
 
I primi documenti riguardanti la coltivazione della vite risalgono al [[1700 a.C.]], ma è solo con la [[Antico Egitto|civiltà egizia]] che si ha lo sviluppo delle coltivazioni e di conseguenza la produzione del vino.
Nel Valdarno Superiore, intorno a Montevarchi (Ar), sono stati ritrovati in depositi di lignite, reperti fossili di tralci di vite (Vitis Vinifera) risalenti a 2 milioni di anni fa. Diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che la [[Vitis vinifera]] cresceva spontanea già 300.000 anni fa. Studi recenti tendono ad associare i primi degustatori di tale [[bevanda]] già al [[neolitico]]; si pensa che la scoperta fu casuale e dovuta a [[fermentazione]] naturale avvenuta in contenitori dove i primi ominidi riponevano l'uva. Le più antiche tracce di coltivazione della vite sono state rinvenute sulle rive del [[Mar Caspio]] e nella [[Turchia]] orientale.
 
La [[Bibbia]] ({{passo biblico|Gn|9,20-27}}) attribuisce la scoperta del processo di lavorazione del vino a [[Noè]]: successivamente al [[Diluvio universale|Diluvio Universale]], avrebbe piantato una vigna con il cui frutto fece del vino che bevve fino ad ubriacarsi. Il [[cristianesimo]] vede nel vino un simbolo del sangue di [[Gesù|Gesù Cristo]], che nel corso dell'[[ultima Cena]] egli definì "per la nuova ed eterna alleanza, versato per molti in remissione dei peccati". ({{passo biblico|Mt|26, 27-28}}) Il [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]], in particolare, considera il vino la [[Transustanziazione|specie]] sotto cui, nel sacramento dell'[[Eucaristia]], sarebbe realmente presente il sangue di Gesù Cristo.
Un calice di vino racconta millenni di storia umana. Gli studiosi che nel corso del ventesimo secolo hanno cercato di scoprire quanto la terra nasconde alla vista degli uomini si sono imbattuti casualmente nella più antica giara di vino mai rinvenuta. Nel [[1996]], infatti, una missione archeologica americana, proveniente dall'Università della [[Pennsylvania]] e diretta da Mary Voigt, ha scoperto nel villaggio neolitico di [[Hajji Firuz Tepe]], nella parte settentrionale dell'[[Iran]], una giara di terracotta, della capacità di 9 litri, contenente una sostanza secca proveniente da grappoli d'uva. La notizia, riferita da Corriere Scienza del 15 ottobre 2002, aggiunge che i reperti rinvenuti risalgono al 5100 avanti Cristo, quindi a 7.000 anni fa, ma gli specialisti affermano che il vino è stato prodotto per la prima volta, forse casualmente, tra 9 e 10.000 anni fa nella zona del Caucaso. Sembra infatti che il primo vino sia stato prodotto del tutto per caso (come è avvenuto per il pane lievitato) per la fermentazione accidentale di uva dimenticata in un recipiente.
 
Sotto l'[[Impero romano]] ci fu un ulteriore impulso alla produzione del vino, che passò dall'essere un prodotto elitario a divenire una bevanda di uso quotidiano. In questo periodo le colture della vite si diffusero su gran parte del territorio (in particolare in [[Italia romana|Italia]], [[Gallia Narbonense|Gallia Narbonensis]], [[Spagna romana|Hispania]], [[Acaia (provincia romana)|Acaia]] e [[Siria (provincia romana)|Siria]]), e con l'aumentare della produzione crebbero anche i consumi. Nel 1867 fu rinvenuta in Germania la [[bottiglia di vino di Spira]] datata tra il 325 e il 350 d.C. che è conosciuta come la più antica bottiglia di vino ancora chiusa nel mondo.
È comunque accertato che la produzione su larga scala di vino è iniziata poco dopo il 3000 avanti Cristo, quindi circa 5.000 anni fa.
 
Ad ogni modo il vino prodotto a quei tempi nell'area del Mediterraneo era molto differente dalla bevanda che conosciamo oggi: a causa delle tecniche di vinificazione e conservazione (soprattutto la [[Ebollizione|bollitura]]), il vino risultava essere una sostanza [[sciroppo]]sa, molto dolce e molto [[etanolo|alcolica]]. Era quindi necessario allungarlo con [[acqua]] e aggiungere [[miele]] e [[spezie]] per ottenere un [[Gusto|sapore]] più gradevole{{Senza fonte}}.
La [[Bibbia]] ([[Genesi]] 9,20-27) attribuisce la scoperta del processo di lavorazione del vino a [[Noè]], discendente di [[Adamo]] ed [[Eva]] da solo 10 generazioni: successivamente al [[Diluvio Universale]], avrebbe piantato una vigna con il cui frutto fece del vino che bevve fino ad ubriacarsi.
 
Diversamente, i [[Celti|popoli celtici]] già prima del contatto con la [[cultura romana|romanità]] producevano vini leggeri e dissetanti<ref>Federico Fiandro, ''La storia del vino in Canavese'', Grafica Santhiatese, 2003, pag. 9.</ref> e li conservavano in [[botte|botti di legno]]<ref>Strabone, 5, 1, 12.</ref> invece che nelle [[Giara (contenitore)|giare]].
I primi documenti riguardanti la coltivazione della vite risalgono al [[1700 AC]], ma è solo con la civiltà [[Egitto|egizia]] che si ha lo sviluppo delle coltivazioni e di conseguenza la produzione del vino.
 
Con il [[caduta dell'Impero romano d'Occidente|crollo dell'Impero romano]] la [[viticoltura]] entra in una crisi dalla quale uscirà solo nel [[medioevo]], grazie soprattutto all'impulso dato dai monaci [[ordine di San Benedetto|benedettini]] e [[Ordine cistercense|cistercensi]]. Nella stessa ''[[Regola benedettina|Regola]]'', [[Benedetto da Norcia|Benedetto]] afferma:
L'[[impero romano]] dà un ulteriore impulso alla produzione del vino, che passa dall'essere un prodotto elitario a divenire una bevanda di uso quotidiano. In questo periodo le colture della vite si diffondono su gran parte del territorio, e con l'aumentare della produzione crescono anche i consumi.
{{Citazione|Ben si legge che il vino ai monaci assolutamente non conviene; pure perché ai nostri tempi è difficile che i monaci ne siano persuasi, anche a ciò consentiamo, in modo però che non si beva fino alla sazietà.}}
[[Giambattista Vico|Gian Battista Vico]] intravide nella concezione medioevale del vino come genere di prima necessità un carattere della [[Barbaro|barbarie]] di quest'epoca.<ref>Franco Catalano, ''Civiltà e storia'', Firenze-Messina, D'Anna, 1969.</ref>
 
[[File:20-alimenti, vino rosso,Taccuino Sanitatis, Casanatense 4182.jpg|miniatura|Mescita di vino rosso, ''[[Tacuinum sanitatis]] casanatensis'' (XIV secolo)]]
Ad ogni modo il vino prodotto a quei tempi era molto differente dalla sostanza che conosciamo oggi.
Proprio nel corso del medioevo nasceranno tutte quelle tecniche di coltivazione e produzione che arriveranno praticamente immutate fino al [[XVIII secolo]], quando ormai la produzione ha carattere "moderno". Ciò grazie alla stabilizzazione della qualità e del [[gusto]] dei vini, nonché all'introduzione delle [[bottiglia|bottiglie]] di [[vetro]] e dei tappi di [[sughero]].
A causa delle tecniche di conservazione (soprattutto la [[bollitura]]), il vino risultava essere una sostanza [[sciroppo]]sa, molto dolce e molto [[etanolo|alcolica]]. Era quindi necessario allungarlo con [[acqua]] e aggiungere [[miele]] e [[spezia|spezie]] per ottenere un [[sapore]] più gradevole.
 
Nel [[XIX secolo]] l'[[Uncinula necator|oidio]] e la [[Daktulosphaira vitifoliae|fillossera]], malattie della vite provenienti dall'[[America]], distruggono enormi quantità di vigneti. I coltivatori sono costretti a [[innesto|innestare]] i vitigni sopravvissuti sopra viti di origine [[america]]na ([[Vitis|Vitis labrusca]]), resistenti a questi [[Parassitismo|parassiti]], e ad utilizzare regolarmente [[prodotto fitosanitario|prodotti fitosanitari]] come lo [[zolfo]].
Con il crollo dell'[[Impero Romano]] la [[viticoltura]] entra in una crisi dalla quale uscirà solo nel [[medioevo]], grazie soprattutto all'impulso dato dai [[ordine di San Benedetto|monaci benedettini]] e [[Ordine dei Cistercensi|cistercensi]]. Nella stessa ''[[Regola benedettina|Regola]]'', [[Benedetto da Norcia|Benedetto]] afferma:
{{quote|Ben si legge che il vino ai monaci assolutamente non conviene; pure perché ai nostri tempi è difficile che i monaci ne siano persuasi, anche a ciò consentiamo, in modo però che non si beva fino alla sazietà.}}
[[Gian Battista Vico]] intravvide nella concezione medioevale del vino come genere di prima necessità un carattere della [[barbarie]] di quest'epoca.<ref>Franco Catalano, ''Civiltà e storia'', ed. D'anna, Firenze-Messina, 1969.</ref>
 
Nel [[XX secolo|Novecento]] invece si ha, inizialmente da parte della [[Francia]], l'introduzione di normative che vanno a regolamentare la produzione (origine controllata, definizione dei territori di produzione, ecc.) che porteranno a un incremento qualitativo nella produzione del vino a scapito della quantità.
Proprio nel corso del medioevo nasceranno tutte quelle tecniche di coltivazione e produzione che arriveranno praticamente immutate fino al [[XVIII secolo]], quando ormai la produzione ha carattere "moderno". Ciò grazie alla stabilizzazione della qualità e del [[gusto]] dei vini, nonché all'introduzione delle [[bottiglia|bottiglie]] di [[vetro]] e dei tappi di [[sughero]].
 
== Generalità ==
Nel [[XIX secolo]] l'[[oidio]] e la [[fillossera]], malattie della vite provenienti dall'[[Americhe|America]], distruggono enormi quantità di vigneti. I coltivatori sono costretti a [[innesto|innestare]] i vitigni sopravvissuti sopra viti di origine [[Americhe|americana]] ([[vite (botanica)|Vitis labrusca]]), resistenti a questi [[parassita|parassiti]], e ad utilizzare regolarmente [[prodotto fitosanitario|prodotti fitosanitari]] come lo [[zolfo]].
Il vino si può ottenere anche da uve appartenenti ad incroci della ''[[Vitis vinifera]]'' con altre specie del genere ''[[Vitis]]'' (ad esempio la ''[[Vitis labrusca]]'' o la ''[[Vitis rupestris]]'') e da uve di specie di ''Vitis'' diverse (quale la ''[[Vitis chunganensis]]'').
 
In [[Italia]] (ed in tutta l'[[Unione europea]]), per proteggere un prodotto di maggiore qualità, prezzo e valore, non si può commercialmente chiamare "vino" il prodotto di fermentazione di uve che non siano ''Vitis vinifera''. Quindi il termine, in caso di commercializzazione di fermentati diversi, deve essere omesso. Sistema comune per ovviare a tale divieto è, ad esempio, quello di citare semplicemente il nome della varietà di uva usata, ovviamente senza citare il termine "vino".
Nel [[XX secolo|novecento]] invece si ha, inizialmente da parte della [[Francia]], l'introduzione di normative che vanno a regolamentare la produzione (origine controllata, definizione dei territori di produzione, ecc.) che porteranno a un incremento qualitativo nella produzione del vino a scapito della quantità.
 
Con tale bevanda si può dar vita anche ad un [[distillato]] che, se invecchiato per almeno 12 mesi in legno, prende il nome di [[brandy]]. La qualità e diversità tra vini dipendono strettamente dal [[vitigno]], dal [[clima]], dal [[suolo|terreno]], dall'esposizione di questo rispetto alla [[radiazione solare]] e dalla coltivazione più o meno accurata della vite stessa.
 
== Etimologia ==
''Vino'' deriva direttamente {{latino|vīnum|prep=dal}}, {{greco antico|da=x|nopunti=x|ϝοῖνος|woînos}}<ref>{{cita libro|cognome=Devoto|nome=Giacomo|wkautore=Giacomo Devoto|titolo=Avviamento all'etimologia italiana|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1979|isbn=88-04-26789-5}}</ref>, classico οἶνος ''oînos'', da un tema [[lingue preindoeuropee|mediterraneo]] *''wain''<ref name="nocentini">{{cita libro|autore=Alberto Nocentini|titolo=L'etimologico|altri=con la collaborazione di Alessandro Parenti|città=Milano|editore=Le Monnier-Mondadori Education|anno=2010|isbn=978-88-00-20781-2|pp=1323-1324}}</ref> da cui deriva l'[[lingua ebraica|ebraico]] יין ''yayin''<ref>{{cita libro|cognome=Montanari|nome=Franco|titolo=Vocabolario della lingua greca|editore=Loescher|città=Torino|anno=1995|p=1371|isbn=88-201-3800-X}}</ref> e l'[[lingua armena|armeno]] գինի ''gini''<ref name="dei">{{cita libro|cognome=Battisti|nome=Carlo|coautori=Giovanni Alessio|titolo=Dizionario etimologico italiano|editore=Barbera|città=Firenze|anno=1950–1957|sbn=LIA0963830}}</ref>. La parola latina è stata [[prestito linguistico|prestata]] all'[[lingua umbra|umbro]], all'[[lingua osca|osco]], al [[lingua falisca|falisco]] ''vinu'', all'[[lingua etrusca|etrusco]] ''vin''(''um''), al [[lingua leponzia|leponzio]] ''vinom''<ref name="dei" />; in epoca più recente, ''vīnum'' è stato prestato alle [[lingue celtiche]] ([[lingua irlandese|irlandese]] ''fin'', [[lingua bretone|bretone]] e [[lingua gallese|gallese]] ''gwin''), alle [[lingue germaniche]] ([[Lingua proto-germanica|protogermanico]] *''wīną'', [[lingua gotica|gotico]] 𐍅𐌴𐌹𐌽 ''wein'', [[Lingua alto-tedesca antica|antico alto tedesco]] e [[Lingua inglese antica|anglosassone]] ''wīn'', [[lingua tedesca|tedesco]] ''Wein'', [[lingua inglese|inglese]] ''wine'', [[lingua olandese|neerlandese]] ''wijn'', [[lingua norrena|norreno]] e [[lingua islandese|islandese]] ''vín'') e da queste al [[lingua finlandese|finlandese]] ''viini''<ref name="dei" />. Anche i termini [[lingue slave|slavi]] per ''vino'' ([[lingua russa|russo]] вино ''vinó'', [[lingua polacca|polacco]] ''wino'', [[lingua ceca|ceco]] ''víno'') è probabile che siano prestiti latini (cfr. anche l'area [[lingue baltiche|baltica]]: l'[[lingua prussiana|antico prussiano]] ''wynan'' e il [[lingua lituana|lituano]] ''vynas''). Si tratta probabilmente di una [[parola viaggiante]] (''Wanderwort''), a causa delle somiglianze imperfette che attraversano varie famiglie linguistiche, dovuta al successo come merce d'esportazione e la cui lingua d'origine resta ignota<ref name="nocentini"/>.
 
L'ipotesi che ''vīnum'' abbia un'origine indoeuropea, comune all'[[lingua ittita|ittita]] ''wiyan''<ref group=N>[[Adalbert Kuhn|Kuhn]], [[Theodor Benfey|Benfey]] e [[Theodor Mommsen|Mommsen]] sostenevano che ci fosse una parentela col [[sanscrito vedico]] ''vēnas'', "piacevole" (e quindi con il latino ''[[Venere (divinità)|Venus]]'').</ref><ref group=N>[[Ernst Robert Curtius|Curtius]] sosteneva che ''vīnum'' fosse legato a ''vītis'' e che questo derivasse in ultima analisi da una radice [[lingua sanscrita|sanscrita]] *''vī'', "attorcigliarsi".</ref>, ha oggi poco credito.
 
== Enologia ==
{{Vedi anche|Enologia}}
[[File:Taste vin.JPG|miniatura|Un [[tastevin]], strumento utilizzato tradizionalmente dai [[sommelier]] per la [[degustazione]] del vino]]
L'[[enologia]] è lo studio del vino in generale. Essa si occupa della [[viticoltura]], della [[vinificazione]], dell'affinamento (compresa la conservazione in [[cantina]]) e della [[degustazione]].
 
Il nome deriva {{lang-grc|οἶνος|oînos|vino|t2=-λογία|t2'=-logía|t2"=discorso|p=no|pp=no|da=si}}, «discorso, studio sul vino».
Il nome deriva dal greco ''oinos'' (vino) e ''logos'' (studio).
 
== VinoComposizione e salutechimica ==
Dal punto di vista [[chimica|chimico]], il vino è una [[miscela]] [[liquido|liquida]] omogenea costituita principalmente da [[acqua]] e [[Etanolo|alcol etilico]] (anche detto "etanolo").
{{Vedi anche|Paradosso francese|alcolismo|etanolo}}
Il vino è una bevanda con [[Sostanza psicoattiva|effetti psicoattivi]] a causa dell'elevato contenuto in [[Etanolo|alcol etilico]], il componente presente in maggior quantità nel vino esclusa l'acqua. Da questo punto di vista il vino viene considerato al pari di altre sostanze [[Stupefacente|stupefacenti]], anche perché, come queste, provoca dipendenza ([[alcolismo]]).
 
Oltre a tali componenti, il vino contiene tantissime altre sostanze, alcune delle quali sono desiderate, in quanto danno un sapore gradevole al vino oppure hanno un effetto positivo sulla salute (ad esempio i [[polifenoli]] e le [[antociani]]ne), mentre altre sostanze sono indesiderate, in quanto danno un sapore sgradevole al vino oppure hanno un effetto negativo sulla salute (ad esempio l'[[anidride solforosa]], la cui concentrazione massima è fissata per legge, essendo altamente [[Veleno|tossica]]<ref name=Cabras534-544/>).
Per il suo contenuto in alcol, il consumo elevato di vino, come di altre [[bevande alcoliche]], provoca effetti tossici, in particolare per il [[fegato]]. L'alcol etilico è inoltre [[Cancerogenesi|cancerogeno]] per diversi organi ed è tossico per gli [[Embrione|embrioni]], motivo per il quale il consumo di vino è sconsigliato alle donne in gravidanza.
 
La tabella seguente riporta i valori tipici di concentrazione dei principali componenti del vino:
 
{| class="wikitable sortable"
! Componente !! [[Formula chimica]] !! % in volume !! % in peso !! % in moli !! Note !! Fonte
|-
| [[Acqua]]
|| H<sub>2</sub>O
<!-- ATTENZIONE: MANTENERE IL FORMATO DEI NUMERI TRA "span" PER AVERE UN ORDINAMENTO CORRETTO IN TABELLA -->
|| <span style="display:none">70,0</span>70-90
|| <span style="display:none">82,0</span>82-85,4
|| <span style="display:none">92,6</span>92,6-94,1
|| È il componente del vino a maggiore concentrazione
||<ref name=Cabras534-544>{{Cita|Cabras 2004|pp. 543-544}}.</ref>
|-
| [[Etanolo|Alcol etilico]]
|| C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>OH
<!-- ATTENZIONE: MANTENERE IL FORMATO DEI NUMERI TRA "span" PER AVERE UN ORDINAMENTO CORRETTO IN TABELLA -->
|| <span style="display:none">09,0</span>9-16
|| <span style="display:none">06,9</span>6,9-11,7
|| <span style="display:none">02,9</span>2,9-5,1
|| È prodotto durante la [[fermentazione alcolica]] degli zuccheri presenti nell'uva. La sua percentuale in volume corrisponde alla [[Titolo alcolometrico|gradazione alcolica]]
||<ref name=Cabras534-544/>
|-
| [[Acetaldeide]]
|| CH<sub>3</sub>CHO
<!-- ATTENZIONE: MANTENERE IL FORMATO DEI NUMERI TRA "span" PER AVERE UN ORDINAMENTO CORRETTO IN TABELLA -->
|| <span style="display:none">00,5</span>0,5-30
|| <span style="display:none">00,4</span>0,37-18,1
|| <span style="display:none">00,2</span>0,17-9,1
|| È un prodotto secondario della fermentazione alcolica
||
|-
| [[Glicerolo]] || C<sub>3</sub>H<sub>8</sub>O<sub>3</sub>
<!-- ATTENZIONE: MANTENERE IL FORMATO DEI NUMERI TRA "span" PER AVERE UN ORDINAMENTO CORRETTO IN TABELLA -->
|| <span style="display:none">00,3</span>0,32-1,19
|| <span style="display:none">00,4</span>0,37-1,38
|| <span style="display:none">00,1</span>0,08-0,3
|| È un prodotto secondario della fermentazione alcolica. La sua concentrazione aumenta all'aumentare della gradazione alcolica
||<ref name=Cabras534-544/>
|-
| [[Acido tartarico]]
|| C<sub>4</sub>H<sub>6</sub>O<sub>6</sub>
<!-- ATTENZIONE: MANTENERE IL FORMATO DEI NUMERI TRA "span" PER AVERE UN ORDINAMENTO CORRETTO IN TABELLA -->
|| <span style="display:none">00,2</span>0,17-0,45
|| <span style="display:none">00,3</span>0,28-0,73
|| <span style="display:none">00,02</span>0,02-0,1
|| Presente nell'uva
||<ref name=Cabras534-544/>
|-
| [[Acido lattico]]
|| C<sub>3</sub>H<sub>6</sub>O<sub>3</sub>
<!-- ATTENZIONE: MANTENERE IL FORMATO DEI NUMERI TRA "span" PER AVERE UN ORDINAMENTO CORRETTO IN TABELLA -->
|| <span style="display:none">00,1</span>0,08-0,33
|| <span style="display:none">00,1</span>0,09-0,37
|| <span style="display:none">00,02</span>0,02-0,08
|| Prodotto dalla [[fermentazione malolattica]]
||<ref name=Cabras534-544/>
|-
| [[Acido malico]]
|| HOOCCH(OH)CH<sub>2</sub>COOH
<!-- ATTENZIONE: MANTENERE IL FORMATO DEI NUMERI TRA "span" PER AVERE UN ORDINAMENTO CORRETTO IN TABELLA -->
|| <span style="display:none">00,0</span>0-0,44
|| <span style="display:none">00,0</span>0-0,64
|| <span style="display:none">00,00</span>0-0,1
|| Presente nell'uva
||<ref name=Cabras534-544/>
|}
 
Altri componenti del vino sono:
{{citazione necessaria|D'altro canto, il consumo limitato di vino (due bicchieri al giorno), sembra avere effetti positivi sulla salute: riduce il [[colesterolo]] [[Lipoproteine a bassa densità|LDL]] e aumenta l'[[Lipoproteine ad alta densità|HDL]] (quello "buono") ed inibisce l'aggregazione piastrinica (effetti attribuiti all'alcol); inoltre è una fonte di [[polifenoli]], in particolare il [[resveratrolo]].}}
* [[Metanolo|alcol metilico]]: particolarmente tossico; si forma dall'azione degli enzimi sulle pectine contenute nella buccia dell'uva;<ref name=Cabras534-544/>
* alcoli superiori (cioè con atomi di carbonio superiori a 2);<ref name=Cabras534-544/>
* [[butilenglicole]] e [[acido succinico]]: prodotti secondari della fermentazione alcolica;<ref name=Cabras534-544/>
* [[acido acetico]]: prodotto secondario della fermentazione alcolica; la sua concentrazione può essere elevata se non si effettua un'adeguata pulizia dei contenitori utilizzati per la produzione del vino;<ref name=Cabras534-544/>
* [[Glucidi|zuccheri]]: alcuni fermentano per dare alcol ([[fruttosio]], [[glucosio]]) per cui è presente solo una frazione di essi che non ha completato la fermentazione, mentre altri non vanno incontro a fermentazione ([[arabinosio]] e [[xilosio]]); talvolta si aggiunge saccarosio al vino durante la sua produzione, ma tale zucchero non è presente nel prodotto finale in quanto reagisce velocemente;<ref name=Cabras534-544/>
* [[acido citrico]]: è un acido organico presente nell'uva;<ref name=Cabras534-544/>
* [[composti azotati]] e [[sali minerali]]: già presenti nell'uva;<ref name=Cabras534-544/>
* [[composti fenolici]]: in parte sono presenti nell'uva e in parte sono ceduti dal legno della botte durante l'invecchiamento;<ref name=Cabras534-544/>
* [[composti aromatici]]: possono essere già presenti nell'uva o formarsi durante il processo di produzione e invecchiamento del vino;<ref name=Cabras534-544/>
* [[vitamine]]: sono presenti nell'uva; nel vino non è presente la vitamina C, in quanto viene consumata durante il processo di [[vinificazione]];<ref name=Cabras534-544/>
* [[anidride carbonica]]: prodotta durante la fermentazione alcolica; ha una concentrazione minore nei vini invecchiati;<ref name=Cabras534-544/>
* [[ossigeno]]: assorbito dal vino durante il processo produttivo;<ref name=Cabras534-544/>
* [[anidride solforosa]]: è particolarmente tossica; viene addizionata in piccole percentuali per regolare la fermentazione e come [[Additivo alimentare|conservante]].<ref name=Cabras534-544/>
 
== Classificazione dei vini ==
=== Generalità ===
{{Vedi anche|Vitigno}}
[[File:Groot_Contstantia_vineyard.jpg|thumb|upright=1.1|Filari di un [[vigneto]] in [[Sudafrica]]]]
I vini possono essere classificati sia in funzione del [[vitigno]] (varietà di vite utilizzata per la produzione) che in funzione della zona di produzione.<br/>
I vini possono essere classificati in funzione di diversi aspetti. Di seguito i principali.
I vitigni più famosi e diffusi nel mondo (i cosiddetti "Vitigni internazionali" o "Alloctoni") sono fra i rossi il [[Cabernet-Sauvignon]], il [[Cabernet franc]], il [[Merlot]], il [[Pinot noir]], lo [[Zinfandel]] e il [[Syrah]]; tra i bianchi il [[Sauvignon bianco|Sauvignon blanc]], lo [[Chardonnay (vitigno)|Chardonnay]], il [[Muscat (vitigno)|Muscat]] ed il [[Riesling]].<br/>
* [[nazione]] e, in subordine, [[regione geografica|regione]]/zona di provenienza;
Le zone di produzione più famose nel mondo sono, oltre alle diverse regioni dell'[[Italia]], la provincia di [[Bordeaux]], la [[Borgogna]], la [[Champagne-Ardennes|Champagne]] e l'[[Alsazia]] in [[Francia]], [[La Rioja]] in [[Spagna]] e la [[Napa Valley]] in [[California]].
* [[Denominazione di origine protetta|denominazione di origine]] o [[indicazione geografica]] di appartenenza. Si tratta della categoria di differenziazione principale. Un vino (nazionale, europeo, extra europeo che è il caso più frequente) può essere anche "generico" ovvero senza denominazione di origine o indicazione geografica;
* tipologia (fermo, [[Vino frizzante|frizzante]], [[Vino spumante|spumante]], [[Vino passito|passito]], [[Vino liquoroso|liquoroso]], [[Vino novello|novello]], e, in subordine, bianco, rosso, rosato);
* [[millesimo (vino)|annata]]
* [[vitigno]] (varietà di vite utilizzata per la produzione) da cui provengono le uve o meglio ''uvaggio'' visto che le varietà utilizzate possono essere diverse. I vitigni più famosi e diffusi nel mondo (i cosiddetti "Vitigni internazionali" o "Alloctoni") sono fra i rossi il [[Cabernet sauvignon|Cabernet-sauvignon]], il [[Cabernet franc]], il [[Merlot]], il [[Pinot nero|Pinot noir]], lo [[Primitivo (vitigno)|Zinfandel]] e il [[Syrah]]; tra i bianchi il [[Sauvignon]], lo [[Chardonnay (vitigno)|Chardonnay]], il [[Muscat (vitigno)|Muscat]] e il [[Riesling]];
* fascia di [[prezzo]];
* [[produzione|produttore]] (cioè la cantina vinicola che ha prodotto il vino) oppure (quando non coincidono) imbottigliatore<ref group=N>Si noti che è alla figura dell'imbottigliatore che fanno capo la maggior parte delle responsabilità verso il mercato.</ref>; nei casi di vini stranieri (specialmente extra UE) in etichetta compare anche l'importatore oppure il distributore (nei casi di vini UE);
* certificazione (es. vino biologico);
* macro classificazione organolettica (giovane/maturo, beverino/impegnativo, leggero/potente, secco/amabile, fruttato/evoluto e tante altre).
 
Altri fattori (più tecnici) possono essere: punteggio assegnato dalle guide, piatto/preparazione da abbinare, gradazione alcolica, caratteristiche sensoriali, ecc. Sempre più importante ormai è anche la classificazione del vino dal punto della metodologia produttiva (si veda sotto): convenzionale, biologico, biodinamico, naturale, vegano.
== Legislazione comunitaria ==
Nell'[[Unione Europea]] la produzione e la classificazione dei vini sono disciplinate da appositi regolamenti comunitari e dalle relative norme nazionali applicative.
 
=== Classificazione per tipologia ===
La regolamentazione comunitaria divide i vini in due grandi categorie:
I vini si differenziano tra loro per il sistema di [[vinificazione]] (vini normali e speciali) e per le proprietà organolettiche: colore, odore, sapore e aroma; altri parametri concorrono a definire le caratteristiche di un vino: alcolicità, acidità, sapidità, [[astringenza]] (dovuta ai tannini) e altre proprietà tattili. I vini possono essere differenziati in vini fermi o vini effervescenti a seconda del fatto che siano in grado o meno di sprigionare anidride carbonica all'apertura delle bottiglie. Costituisce ulteriore distinzione il contenuto in [[zuccheri]] non fermentati del vino (secco, semisecco, dolce o altri termini specifici nel caso degli spumanti). Inoltre ogni vino è caratterizzato da una [[temperatura]] di servizio (temperatura ideale per la consumazione) e da abbinamenti ottimali con determinate pietanze.
;Vini da tavola:
Vini prodotti nella Comunità Europea utilizzando le uve autorizzate, e che non sono sottoposti ad un particolare disciplinare di produzione.
 
In pratica, i criteri per suddividere le tipologie di vino sono tanti e diversi, ivi compresi i criteri legali, rilevanti nel caso del vino.
;Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate ([[VQPRD]])
Vini prodotti nella [[Comunità Europea]] nel rispetto di uno specifico [[disciplinare di produzione]] che definisce i tipi di uva che si possono utilizzare, la zona di produzione, il [[grado alcolico]], l'invecchiamento ed altri parametri.
 
Nota bene: ciascuna delle tipologie descritte sotto sono relative ad una caratteristica principale. Esse, in massima parte, si intersecano, a parte le situazioni esplicite di mutua esclusione.
I Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate comprendono inoltre le seguenti sottocategorie:
*Vini Liquorosi di Qualità Prodotti in Regioni Determinate ([[VLQPRD]])
*Vini Spumanti di Qualità Prodotti in Regioni Determinate ([[VSQPRD]])
*Vini Frizzanti di Qualità Prodotti in Regioni Determinate ([[VFQPRD]])
 
==== LegislazioneVini italianaordinari ====
{{Tripla immagine|right|White Wine Glas.jpg|100|Minervois rose wine.jpg|133|Red Wine Glas.jpg|107|Calici di vino bianco (a sinistra), rosato (al centro) e rosso (a destra).|||Left alt text|Center alt text|Right alt text}}
In Italia in esecuzione della legge n. 116 del 1963, fu emanato il D.P.R. 930/1963 che disciplina le caratteristiche produttive dei vari vini, distinguendoli in:
*vini da tavola
*vini da tavola con indicazione geografica
*vini da tavola con indicazione del vitigno e geografica
*vini di qualità prodotto in regione determinata ([[VQPRD]])
*vini a [[denominazione di origine controllata]] (DOC)
*vini a [[denominazione di origine controllata e garantita]] (DOCG).
 
Si intendono per vini ordinari quei vini immessi al consumo dopo aver subito il solo processo di vinificazione (quindi senza interventi tecnici successivi o aggiunte di altri componenti). L'altra categoria è quella dei '''vini speciali''' (vedi sotto).
I vini speciali (aromatizzati, liquorosi, mistelle, spumanti) hanno trovato regolamentazione con il D.P.R. n. 162 del 1965.
 
;{{Anchor|Vino fermo}}Vino fermo
Le necessarie correzioni al D.P.R. 930/1963 furono apportate con la nuova L. n. 164 del 1992, nel tentativo di creare una sorta di verticale della qualità per consentire ai V. migliori di essere più chiaramente identificati.
:Un vino '''fermo''' o '''tranquillo''' è un vino che non presenta effervescenza.
 
;Vino effervescente
Vengono così identificati:
:Un [[vino effervescente]] è un vino che presenta effervescenza (dovuta alla presenza di anidride carbonica). Il [[vino frizzante]] e il [[vino spumante]] formano la tipologia del vino effervescente<ref group=N>A volte, nel gergo popolare, i vini effervescenti (cioè i frizzanti e gli spumanti) sono anche detti "bollicine" o "bolle" ma è terminologia non prevista da alcuna legge o norma.</ref>.
*vini da tavola
*vini da tavola con [[indicazione geografica tipica]] (IGT)
*vini di qualità prodotti in regione determinata (VQPRD)
*vini a denominazione di origine controllata (DOC)
*vini a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG)
*vini di qualità prodotti in regione determinata (VQPRD, DOC, DOCG) con indicazione della sottozona (comune, frazione, fattoria, podere, vigna).
 
;Vino bianco
Idonei disciplinari di produzione dei V. DOC e DOCG stabiliscono le condizioni da rispettare per rientrare in quelle precise caratteristiche produttrice a garanzia del livello qualitativo:
:Il [[vino bianco]] viene prodotto con diverse tecniche che lavorano l'acino d'uva bianca, in modo da ottenere il solo succo ed eliminare quindi le bucce. Può essere anche prodotto da uva a bacca nera (ad esempio pinot noir) separando da subito le bucce dal succo, al contrario del processo di vinificazione in rosso, che prevede la macerazione anche delle bucce per estrarne il colore e i contenuti. Si presenta all'aspetto di colore giallo in varie tonalità (dal verdolino all'ambrato, passando per il paglierino e il dorato); è generalmente caratterizzato da profumi floreali e fruttati e va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 8&nbsp;°C e 14&nbsp;°C; al gusto prevalgono le sensazioni di freschezza e acidità, anche se con l'aumentare della temperatura di servizio potrebbero presentarsi sgradevoli sensazioni di amaro. Gli accoppiamenti ottimali sono con le pietanze a base di [[pesce]], [[Mollusca|molluschi]], [[Crustacea|crostacei]], [[verdura|verdure]] e [[Carne|carni bianche]], e in generale con piatti di cottura rapida e [[Sugo|sughi]] poco strutturati.
*la denominazione di origine
*i terreni di produzione dell'uva
*la resa massima per ettaro
*il minimo titolo alcoolometrico
*le caratteristiche fìsico-chimiche.
 
;Vino rosato
Tutta la produzione di tali vini è sottoposta a controllo delle caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche nell'arco di tutta la produzione e, per i DOCG, anche per l'imbottigliamento. Apposite commissioni di esperti giudicano poi il prodotto e lo promuovono o meno.
:Il [[vino rosato]], la cui produzione industriale (in Italia) fu iniziata in [[Puglia]] nel 1892 dalla cantina [[Giuseppe Pavoncelli|Pavoncelli]] di [[Cerignola]] con il "Canal Gentile"<ref>{{Google books|lTw7AQAAMAAJ|nome=Edoardo|cognome=Ottavi|nome2=Arturo|cognome2=Marescalchi|titolo=Vade-mecum de commerciante di uve e di vini in Italia|accesso=2021-04-11|data=1903|editore=C. Cassone}}</ref>, si produce utilizzando uve a bacca nera lavorate in modo da ottenere succo a veloce contatto con le bucce (macerazione di uve pigiate o uve pressate), da circa 2 ore (tipico di lavorazione in pressa) fino a 36 ore circa (tipico di macerazione di uve diraspo-pigiate). In questo modo le bucce cedono solo parte del colore al mosto. In alternativa si può usare il metodo del salasso, che consiste nel togliere parte del mosto durante la vinificazione in rosso (quindi in presenza delle bucce): il succo colorato estratto prosegue una vinificazione in bianco così da ottenere un vino di colore rosato. La terza possibilità è quella di unire vino rosso a vino bianco. A parte poche situazioni specificate dalla legge comunitaria<ref>Reg. 2019/934</ref><ref>Sul web si legge frequentemente l''''errata''' informazione per cui sia sia vietato, per legge, produrre vino rosato da taglio di vino bianco con vino rosso, a eccezione dello spumante e dello frizzante. A parte che si produce vino rosato in tutto il mondo e quindi bisognerebbe sempre specificare quale legge e di che nazione, comunque nella Unione Europea è vero il contrario: è solo uno il caso per il quale esiste il divieto. I disciplinari delle singole denominazioni possono poi stabilire prescrizioni più restrittive.</ref>, in funzione della categoria del prodotto oppure per specifiche denominazioni se previsto dal relativo disciplinare, è possibile produrre rosato mescolando vino bianco e vino rosso o lavorare insieme le due tipologie di uve di origine. La situazione più nota è l'assemblaggio per ottenere successivamente la versione rosé di spumante o frizzante. Il vino rosato si presenta all'aspetto di colore tra il rosa tenue, il cerasuolo e il chiaretto (cioè rubino scarico); è generalmente caratterizzato da profumi fruttati e aromi fragranti e va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 10&nbsp;°C e 14&nbsp;°C; al gusto prevalgono le leggera acidità, spesso è sapido con corpo snello, di elegante aromaticità. Gli accoppiamenti ottimali sono con pietanze gustose a base di pesce, [[pasta|paste]] asciutte con sughi delicati, [[salume|salumi]] leggeri. Quando si parla di [[Vino spumante|spumante]] il termine più consueto è '''rosé''' invece di rosato.
 
;Vino rosso
Attualmente le DOC sono oltre 260 (in progressivo aumento), da cui discendono oltre 1500 sottodenominazioni.
:Il [[vino rosso]] si presenta all'aspetto di colore rosso in varie tonalità (dal porpora al rubino fino al granato e all'aranciato), e viene prodotto dal mosto fatto macerare sulle bucce, così da estrarre polifenoli e le sostanze coloranti naturalmente presenti su di esse. È generalmente caratterizzato da un'ampia varietà di profumi (fiori, frutta, confettura, erbe, spezie) e da una più o meno elevata sensazione di morbidezza, corposità e tannicità; va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 14&nbsp;°C e 20&nbsp;°C. Gli accoppiamenti ottimali sono con le [[carne|carni rosse]], la [[cacciagione]], i [[formaggio|formaggi]], e tutte le pietanze basate su cotture prolungate e sughi strutturati.
Le DOCG sono attualmente:
*[[Barolo]], [[Barbaresco]], Roero, Dolcetto di Dogliani Superiore, Gattinara, Ghemme, Asti, Brachetto d'Acqui, Gavi o Cortese di Gavi ([[Piemonte]])
*[[Franciacorta]], Valtellina superiore, Sforzato della Valtellina, Oltrepò Pavese Metodo Classico ([[Lombardia]])
*[[Bardolino (vino)|Bardolino Superiore]], Soave Superiore, Recioto di Soave ([[Veneto]])
*Ramandolo, Colli Orientali del Friuli Picolit ([[Friuli Venezia Giulia]])
*Albana di Romagna ([[Emilia Romagna]])
*[[Brunello di Montalcino]], Chianti, [[Chianti classico]], vino nobile di Montepulciano, [[Vernaccia di San Gimignano]], Carmignano, [[Morellino di Scansano]] ([[Toscana]])
*Montefalco Sagrantino, Torgiano Rosso Riserva ([[Umbria]])
*[[Rosso Conero Riserva]], Vernaccia di Serrapetrona ([[Marche]])
*[[Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane]] ([[Abruzzo]])
*[[Fiano di Avellino]], [[Greco di Tufo]], [[Taurasi_%28vino%29|Taurasi]] ([[Campania]])
*Cerasuolo di Vittoria ([[Sicilia]])
*[[Vermentino di Gallura]] ([[Sardegna]]).'''
 
;Vino arancione
Nelle DOC E DOCG, inoltre, può esservi una "sottozona" che delimita, specialmente nella DOCG, la zona ristretta di produzione del vino.
[[File:Orange wine.jpg|miniatura|alt=Vino arancione|Bicchiere di ''orange wine'' (Collio DOC-ribolla gialla)]]
:Il vino arancione, conosciuto anche come ''orange wine'', è prodotto a partire da vitigni a bacca bianca con macerazione sulle bucce<ref name="VINO75 Orange Wine">{{Cita web |titolo=Orange Wine |sito=VINO75.com |url=http://blog.vino75.com/post/146986043459/orange-wines |accesso=10 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180810235313/http://blog.vino75.com/post/146986043459/orange-wines |urlmorto=no }}</ref><ref group=N>In pratica sono vini ottenuti da vinificazione in rosso di varietà a bacca bianca/grigia.</ref>. Questo procedimento fa sì che il colore sia tipicamente ambrato o spesso aranciato; a seconda delle modifiche di processo, ve ne sono anche di color oro con svariate sfumature. Sono quasi sempre espressioni di produttori di vino naturale o vino biodinamico. Le possibili varianti produttive sono diverse. A parte il colore, questo particolare procedimento comporta che gli "orange wines" (detti anche "vini bianchi macerati") abbiano caratteristiche olfattive e gustative notevolmente peculiari e fuori dall'ordinario<ref>{{cita web|url=http://www.orangewinefestival.eu/index.php/it/|titolo=Orange Wine Festival|accesso=4 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160512011617/http://www.orangewinefestival.eu/index.php/it|urlmorto=sì}}</ref>.
 
;Vino novello
=== Vini da tavola ===
:Il [[vino novello]] si ottiene mediante [[macerazione carbonica]]. Ha un colore intenso e forti aromi secondari o fermentativi. Non può essere immesso sul mercato prima del 30 ottobre<ref>{{Cita web |url=https://www.svinando.com/vino-in-pillole/che-cose-il-vino-novello |titolo=Che cos’è il vino novello? |accesso=15 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171015201935/https://www.svinando.com/vino-in-pillole/che-cose-il-vino-novello |urlmorto=no }}</ref> (nel recente passato era il 6 novembre) di ogni anno e se ne consiglia un consumo nei primi sei mesi perché poco stabile. Un accoppiamento ottimale e tipico del vino novello è con le [[Castagna|castagne]], e conseguentemente con gli alimenti a base di [[farina di castagne]], come [[neccio]] e [[castagnaccio]].
Questa categoria identifica i vini prodotti con uve autorizzate, senza dover rispettare particolari disciplinari di produzione; solitamente si tratta dei vini da tavola "veri e propri", cioè quelli generici di qualità più modesta, che possono riportare sull'etichetta la sola indicazione "Vino da tavola" ed il nome o la ragione sociale dell'imbottigliatore; facoltativamente possono riportare l'indicazione del colore (Bianco, Rosato, Rosso), ma non il o i vitigni utilizzati e l'anno di produzione. Tuttavia la dicitura vino da tavola non è sempre sinonimo di "scarsa" qualità ma semplicemente di non appartenenza ad alcun disciplinare di produzione. Non è quindi raro trovare vini da tavola di grande qualità e prestigio.
 
;Vino passito
=== Vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT) ===
{{vedi anche|Vino passito}}
Per indicazione geografica tipica dei vini si intende il nome geografico di una zona utilizzato per designare il prodotto che ne deriva.
:Ottenuto da uve appassite lavorate come per una normale vinificazione. L'appassimento può avvenire in maniera naturale sulla pianta (eseguendo dunque la vendemmia tardivamente) oppure artificialmente ponendo l'uva su dei graticci sui quali viene insufflata aria calda, oppure per effetto della cosiddetta muffa nobile, ovvero la ''[[Botrytis cinerea]]'', che attacca gli acini formando una coltre superficiale che fa evaporare l'acqua contenuta nell'acino, aumentando così la concentrazione degli zuccheri.
 
;Vino barricato
Questa categoria comprende i vini da tavola prodotti in determinate regioni o aree geografiche (autorizzate per legge), talvolta secondo un generico disciplinare di produzione; essi possono riportare sull'etichetta, oltre all'indicazione del colore, anche l'indicazione del o dei vitigni utilizzati e l'annata di raccolta delle uve.
[[File:Wine Barrels.jpg|miniatura|upright=1.4|[[Barrique]]s per l'affinamento del vino]]
:Il vino barricato viene lasciato invecchiare in botti di [[legno]], con particolare riferimento al legno di [[Quercus petraea|rovere]] che si ottiene dalle [[Quercus|querce]], ma anche di [[robinia]], [[Prunus avium|ciliegio]] e altre essenze. Questo procedimento consente al vino di invecchiare lentamente mediante un processo di [[ossidoriduzione]] che avviene tramite le fibre lignee: esso dà al vino un aroma più intenso, un odore di tostato e al gusto sarà più equilibrato e più morbido. Il legno cede al vino i [[Tannino|tannini]] idrolizzabili (che sono più morbidi di quelli condensati), [[Polimero|polimeri]] delle [[Catechina|catechine]] presenti nella buccia degli acini e nei vinaccioli, e sentori speziati (es. vaniglia) ed eterei che conferiranno al vino un prezioso ''[[bouquet (vino)|bouquet]]''. Le botti di rovere più prestigiose per le loro ''performance'' sono le ''[[barrique]]'' [[francia|francesi]] di 225 litri, fabbricate esclusivamente con legni di rovere provenienti dalla [[foresta]] di [[Allier]]. Il fatto di potere contare su legni che provengono storicamente dagli stessi alberi, consente agli enologi di potere stabilire diversi parametri per l'invecchiamento dei vini. Va segnalato che è diventata prassi comune da parte di produttori vinicoli assai commerciali l'aggiungere al vino trucioli di legno per conferire al vino gusto e aromi di legni: numerosi enologi ritengono che si tratti di una manovra posticcia che non può assolutamente dare al vino trattato le caratteristiche di un vero invecchiamento in botti di legno pregiato. Infatti si ritiene che l'effetto dei trucioli sia principalmente quello di dare al vino sentori di tostatura senza però contribuire all'evoluzione aromatica che si raggiunge grazie ai particolari equilibri ossidoriduttivi che si vengono a determinare nelle barrique. Inoltre in queste ultime sono presenti le fecce nobili le quali sono la base dell'evoluzione aromatica del vino e in parte della sua stabilizzazione. Ad ogni modo, i disciplinari e/o la legislazione riducono gli ambiti in cui è possibile utilizzare i chips enologici.
 
;Vino frizzante
La menzione IGT può essere sostituita dalla menzione ''[[Vin de pays]]'' per i vini prodotti in [[Valle d'Aosta]], e dalla menzione ''[[Landwein]]'' per i vini prodotti nella [[provincia di Bolzano]].
{{vedi anche|Vino frizzante}}
:È un vino che presenta una moderata effervescenza dovuta alla presenza di [[anidride carbonica]] con una sovrappressione compresa, a temperatura ambiente, tra 1 e 2,5 bar. Sono naturali o gassificati (questi ultimi di mediocre qualità). Quelli naturali sono quasi sempre realizzati con il metodo [[Metodo Martinotti|Charmat]].
:I vini frizzanti non devono essere assolutamente confusi con gli [[Vino spumante|spumanti]] che sono vini speciali (e hanno una sovrappressione maggiore): un vino frizzante può essere considerato, a livello di effervescenza e spuma, a metà strada tra un vino "tranquillo" (ovvero senza alcuna presenza di bollicine cioè un vino "fermo") e uno spumante. Sia a livello visivo che, soprattutto in bocca, è relativamente semplice riconoscere l'effervescenza di un frizzante rispetto a quella di uno spumante<ref group=N>Per rimanere a vini italiani: la gran parte del lambrusco è frizzante mentre la gran parte del prosecco è spumante.</ref>.
 
==== Vini speciali ====
Generalmente in questa categoria rientrano i vini da tavola di qualità più elevata.
Si intendono per vini speciali quelli che dopo il processo di vinificazione e prima di essere immessi al consumo vengono sottoposti ad ulteriori interventi tecnici o all'aggiunta di altri componenti. Questa è la differenza rilevante con i vini ordinari. Da notare che, per la legge e quindi per le trattazioni "tecniche", i vini passiti non sono speciali, come non lo sono i vini frizzanti.
 
I vini speciali sono:
È opportuno precisare inoltre che nelle due categorie sopra descritte si possono trovare anche vini di elevatissima qualità; la loro collocazione tra i "Vini da tavola" o tra gli IGT è dovuta sia a scelte commerciali, sia all'impossibilità, per la loro composizione (vitigni utilizzati), di rientrare nei disciplinari dei vini di qualità delle zone di produzione.
* Vino [[spumante]]: in seguito ad una vinificazione tradizionale come per un normale vino, viene aggiunto il cosiddetto Liquer de Tirage ovvero lieviti, [[monosaccaridi]] (in diverse forme) e minerali, al fine di provocare una rifermentazione che può avvenire in bottiglia ([[metodo classico]] o champenoise) o in [[autoclave]] ([[metodo Charmat]] o Martinotti)
* [[Vino liquoroso]]
* [[Vino aromatizzato]]
 
=== Classificazione su metodologia produttiva ===
=== Vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) ===
{{vedi anche|Vendemmia|Vinificazione|Fermentazione alcolica}}
Per denominazione di origine dei vini si intende il nome geografico di una zona viticola particolarmente vocata; esso viene utilizzato per designare un prodotto di qualità e rinomato, le cui caratteristiche sono connesse all'ambiente naturale ed ai fattori umani.
[[File:Vignaiolo.JPG|miniatura|La spremitura dell'[[uva]] con i piedi dopo la [[vendemmia]], la prima operazione del metodo di produzione tradizionale]]
Dal punto di vista delle modalità con le quali si eseguono le lavorazioni (in campagna e in cantina) ovvero in relazione al ricorso a tecniche e procedimenti per coltivare le viti, ottenere le uve e produrre il vino in termini di impatto sull'ambiente, rispetto della tradizione, aderenza a normative di settore, rispetto di disciplinari o ad attenzione a specifiche filosofie e teorie produttive, abbiamo, attualmente:
* vini convenzionali;
* vini biologici;
* vini biodinamici;
* vini naturali;
* vini vegani.
 
==== Vino convenzionale ====
La categoria dei vini DOC comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione (approvato con [[decreto ministeriale]]).
Il "vino convenzionale", è, di fatto, il vino che noi tutti conosciamo. Viene così gergalmente chiamato per differenziarlo dalle altre categorie (es. vino biologico). Esso rappresenta il vino ottenuto impiegando i sistemi e i metodi attualmente consentiti dalla legge.
 
In Italia, la prima definizione di "vino" fu sancita con il Regio Decreto del 15 ottobre 1925 n. 2033.<ref>{{cita legge italiana|tipo=RD|anno=1925|mese=10|giorno=15|numero=2033|titolo=Repressione delle frodi nella preparazione e nel commercio di sostanze di uso agrario e di prodotti agrari.|articolo=13}}</ref>
Tali vini, prima di essere messi in [[commercio]], devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOC.
 
Attualmente l'ordinamento italiano ed europeo sono ricche di leggi<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1999R1493:20070101:it:PDF|titolo=Ordinamento Italiano ed Europeo: Leggi|accesso=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190616114757/https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1999R1493:20070101:it:PDF|urlmorto=no}}</ref> e normative<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:299:0001:0149:IT:PDF|titolo=Ordinamento Italiano ed Europeo: normative|accesso=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190517064449/https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:299:0001:0149:IT:PDF|urlmorto=no}}</ref> che specificano,<ref>{{Cita web|url=http://www.camera.it/parlam/leggi/06082l.htm|titolo=Camera: Normative esplicative|accesso=28 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924042531/http://www.camera.it/parlam/leggi/06082l.htm|urlmorto=no}}</ref> con dovizia di particolari, tutte le prescrizioni, i divieti e le definizioni per la produzione e commercializzazione del vino.
Il primo vino italiano ad avere il riconoscimento della DOC, è stato il vino [[Marsala (vino)|Marsala]] con il [[decreto legge]] del [[12 luglio]] [[1963]], n. 930, ma vi fu anche uno specifico decreto legge risalente al [[15 ottobre]] [[1931]], relativo alla delimitazione del territorio di produzione.
 
==== Vino biologico ====
=== Vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) ===
Il vino biologico è la definizione giuridica per tutti quei vini [[Certificato|certificati]] da un [[organismo di certificazione]] terzo seguendo le normative comunitarie:
La categoria dei vini DOCG comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione (approvato con decreto ministeriale).
* Reg. CE Nº 834/07<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:189:0001:0023:IT:PDF|titolo=Reg. CE N°834/07|accesso=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181212133658/https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:189:0001:0023:IT:PDF|urlmorto=no}}</ref> e Reg. CE Nº 889/08<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2008:250:0001:0084:IT:PDF|titolo=Reg. CE N° 889/08|accesso=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190616114243/https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2008:250:0001:0084:IT:PDF|urlmorto=no}}</ref> per ciò che concerne principalmente la conduzione agronomica dei vigneti, ovvero la produzione di uve da agricoltura biologica certificata;
* Reg. CE Nº 203/12<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:071:0042:0047:IT:PDF|titolo=Reg CE N° 203/12|accesso=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181212153052/https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:071:0042:0047:IT:PDF|urlmorto=no}}</ref> per ciò che concerne principalmente gli aspetti enologici e la vinificazione, ovvero la produzione di vino biologico da uve da agricoltura biologica;
[[File:Logo BIO UE.jpg|miniatura|Logo autorizzato applicato in etichetta del vino biologico certificato]]
Nei suddetti regolamenti e nei relativi allegati si trovano tutte le indicazioni di produzione e le limitazioni di intervento da parte del produttore. Essendo un prodotto certificato, esiste un sistema di controllo che garantisce che le disposizioni siano seguite in tutte le fasi di realizzazione del vino, dal vigneto alla bottiglia.
 
In sintesi le caratteristiche del vino biologico sono:
Le DOCG sono riservate ai vini già riconosciuti DOC da almeno cinque anni che siano ritenuti di particolare pregio, in relazione alle caratteristiche qualitative intrinseche, rispetto alla media di quelle degli analoghi vini così classificati, per effetto dell'incidenza di tradizionali fattori naturali, umani e storici e che abbiano acquisito rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale ed internazionale.
# le uve utilizzate provengono da agricoltura biologica certificata. Ciò implica divieti nell'utilizzo di fitofarmaci, diserbanti, pesticidi e concimanti di sintesi. Il regolamento è molto chiaro su cosa può essere utilizzato: es. rame & zolfo come fitofarmaci e, soprattutto, i quantitativi massimi ammissibili. In più il regolamento impone all'agricoltore anche delle pratiche volte a garantire la fertilità del fondo e l'agricoltura sostenibile (Es. [[sovescio]], [[rotazione delle colture]], piantumazione obbligatoria del [[favino]], ecc.);
# le pratiche di vinificazione avvengono secondo un disciplinare che impone divieti nell'utilizzo di coadiuvanti e additivi. I pochi prodotti permessi devono avere, ovviamente, origine biologica certificata anch'essi ed entro limiti tracciati e ben definiti;
# livelli di anidride solforosa nel prodotto imbottigliato ridotti rispetto al vino "convenzionale" (a novembre 2013, 100&nbsp;mg/l per i vini rossi secchi, e 150 per i vini bianchi secchi);
# Il produttore si sottopone ad un processo di certificazione da parte di un organismo di certificazione per ciò che concerne tutto il processo produttivo e il vino può essere immesso sul mercato solo a fronte dell'esito positivo del processo di controllo;
# tutte le fasi della produzione, dal vigneto alla bottiglia, sono tracciate attraverso idonei flussi documentali;
# logo autorizzato da apporre nell'etichetta che riporta la certificazione del prodotto e l'organismo di certificazione che effettua i controlli.
 
==== Vino biodinamico ====
Tali vini, prima di essere messi in commercio, devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; l'esame organolettico inoltre deve essere ripetuto, partita per partita, anche nella fase dell'[[imbottigliamento]], per i vini DOCG è infine prevista anche un'analisi sensoriale (assaggio) eseguita da un'apposita Commissione; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOCG.
Un tentativo di andare oltre l'approccio biologico al vino, attualmente piuttosto permissivo data la possibilità di impiegare in vinificazione diverse pratiche e presidi enologici (circa la metà di quelli usati nel convenzionale<ref>{{Cita web |url=https://www.vino-bio.com/vini-biologici/ |titolo=Vino Biologico - Certificazione Vini Biologici |accesso=17 agosto 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190817080652/https://www.vino-bio.com/vini-biologici/ |urlmorto=no }}</ref>) è il vino ottenuto tramite l'approccio biodinamico. Non esiste, tuttora, dal punto di vista legislativo, la definizione di "vino biodinamico". A oggi qualsiasi riferimento a vini biodinamici è un procedimento privato dato che non esiste un riconoscimento normato di tipo pubblico (mentre per il vino biologico invece ci sono leggi e certificazione accreditata obbligatoria).
 
Inizialmente, il cosiddetto vino biodinamico, o vino prodotto seguendo i dettami dell'[[agricoltura biodinamica]], è stato il vino prodotto secondo la visione "cosmica" di tipo [[Antroposofia|antroposofica]] attraverso gli insegnamenti di [[Rudolf Steiner]]. L'agricoltura biodinamica è un tentativo olistico di unire pratiche colturali biologiche a visioni filosofiche, sforzo che desta critiche e perplessità da parte di coloro che rilevano la non scientificità di alcune componenti esoteriche del sistema<ref>{{Cita web |url=https://www.ilpost.it/2016/03/04/agricoltura-biodinamica/ |titolo=L’agricoltura biodinamica è una cosa seria? |accesso=17 agosto 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190817080652/https://www.ilpost.it/2016/03/04/agricoltura-biodinamica/ |urlmorto=no }}</ref>.
Le DOCG e le DOC sono le menzioni specifiche tradizionali utilizzate dall'Italia per designare i VQPRD (vini di qualità prodotti in regioni determinate).
 
La principale organizzazione mondiale di produttori biodinamici (con sede anche in Italia<ref>{{Cita web |url=http://www.demeter.it/ |titolo=Demeter Associazione Italia - Demeter<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=17 novembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131030133522/http://www.demeter.it/ |urlmorto=no }}</ref>) è la Demeter (che si richiama esplicitamente al pensiero di Steiner), che verifica e approva il prodotto apponendo il proprio marchio commerciale registrato (vino Demeter/Biodynamic®)<ref group=N>La dizione "certificazione Demeter" per i cosiddetti vini biodinamici è usata impropriamente in quanto Demeter non è un [[organismo di certificazione]] (accreditato e autorizzato) che, per definizione, deve essere terzo e indipendente.</ref>. Viene utilizzato un disciplinare di emanazione Demeter che alcune espressioni nazionali dell'associazione (ad esempio Italia e Francia) personalizzano, per renderlo più restrittivo rispetto a quello internazionale<ref>{{Cita web |url=https://demeter.it/ultime-news/il-nuovo-standard-italiano-sul-vino/ |titolo=Il nuovo standard italiano sul vino|data=4 settembre 2013|accesso=16 agosto 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190816145350/https://demeter.it/ultime-news/il-nuovo-standard-italiano-sul-vino/ |urlmorto=no }}</ref>. I limiti di solforosa ammessi sono inferiori a quello del vino biologico e pure minore è il numero di pratiche enologiche ammesse dagli standard biologici<ref>{{Cita web |url=http://www.wining.it/vino-naturale-biologico-biodinamico-scopri-le-differenze/ |titolo=Vino naturale, biologico e biodinamico: scopri le differenze! |autore= Elisa Barbini |data=20 gennaio 2016 |accesso=16 agosto 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190816145353/http://www.wining.it/vino-naturale-biologico-biodinamico-scopri-le-differenze/ |urlmorto=sì }}</ref> (esplicitamente richiamati nel testo del disciplinare come requisito base).
Alcuni di tali vini possono anche fregiarsi delle diciture "Classico", "Riserva" o "Superiore".<br/>
La specificazione "Classico" indica un vino prodotto in una zona di origine più antica nell'ambito della stessa DOCG o DOC.
 
Oltre a Demeter si sono successivamente diffuse altre associazioni di produttori di vino che utilizzano l'agricoltura biodinamica, senza il ricorso alle credenze antroposofiche di Steiner.
La qualificazione di "Riserva" è attribuita ai vini che vengono sottoposti ad un periodo di invecchiamento più lungo rispetto a quello previsto dal disciplinare.
 
Non esistono prove verificabili scientificamente di una qualsiasi differenza chimico fisica tra vino ottenuto per vie tradizionali e con metodi biodinamici. Scientificamente è da considerarsi quindi una [[superstizione]].<ref>{{Cita web |url=http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/02/17/uno-studio-sul-vino-biodinamico/ |titolo=Uno studio sul vino biodinamico – Scienza in cucina - Blog - Le Scienze<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140510094110/http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/02/17/uno-studio-sul-vino-biodinamico/ |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/02/21/biodinamica%C2%AE-cominciamo-da-rudolf-steiner/ |titolo=Biodinamica®: cominciamo da Rudolf Steiner – Scienza in cucina - Blog - Le Scienze<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140423163114/http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/02/21/biodinamica%C2%AE-cominciamo-da-rudolf-steiner/ |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore1=Jesús Barquín|autore2=
La dicitura "Superiore" è attribuita ai vini che hanno una gradazione alcolica più elevata rispetto a quella prevista dal disciplinare.
Douglass Smith |pubblicazione=The World of Fine Wine|numero=12|anno=2006|pp=108-113|url=http://www.sigihiss.com/files/eno/bioarticle%20fine.pdf |titolo=On Fertile Ground? Objections to Biodinamics |lingua=en |accesso=22 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131227073455/http://www.sigihiss.com/files/eno/bioarticle%20fine.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
==== TipiVino di vinonaturale ====
Come per il biodinamico, ad oggi non esiste, dal punto di vista normativo e legislativo, la definizione di "[[vino naturale]]".
I vini si differenziano tra loro per il sistema di vinificazione (vini normali e speciali) e per le proprietà organolettiche: colore, profumo, gusto e retrogusto; altri parametri concorrono a definire le caratteristiche di un vino: alcol, acidità, sapidità, sensazione di astringenza (dovuta ai tannini). I vini possono essere differenziati in vini tranquilli, vini frizzanti e spumanti, a seconda del fatto che siano in grado o meno di sprigionare anidride carbonica all'apertura delle bottiglie. Costituisce ulteriore distinzione il contenuto in [[zuccheri]] non fermentati del vino (secco, semisecco, dolce...)
 
Il vino cosiddetto "naturale" è quello prodotto generalmente da quei piccoli vignaioli che pur aderendo a tutti i principi "naturalistici<!-- definire meglio "principi naturalistici" -->" dell'agricoltura biologica e di quella biodinamica, non vogliono aderire a regolamenti, certificazioni, ecc. In pratica, non utilizzano prodotti di sintesi o pratiche invasive, ma si sentono un po' vincolati da requisiti tecnici o filosofici di sorta.
Inoltre ogni vino è caratterizzato da una [[temperatura]] di servizio (temperatura ideale per la consumazione) e da abbinamenti ottimali con determinate pietanze.
 
A differenza delle altre categorie (in particolare quella del biologico<ref group=N>Data l'attuale legislazione sul vino biologico, abbastanza permissiva, il vino naturale è assimilabile al solo vino biodinamico</ref>), la filosofia del vino naturale è concepita perché il prodotto sia ottenuto non utilizzando nessuna delle sostanze ammesse in vinificazione dalle altre metodologie (a parte bassissimi quantitativi di anidride solforosa). Similmente, non sono utilizzati i comuni procedimenti chimico-fisici di cantina per il trattamento dei mosti e dei vini (ammessi per il vino biologico, e alcuni, per il biodinamico). La componente esoterica dell'approccio di Steirner è trascurata.
===Vini normali===
Si intendono per vini normali quei vini immessi al consumo dopo aver subito il solo processo di vinificazione (quindi senza interventi tecnici successivi o aggiunte di altri componenti).
 
Chi afferma di produrre vini naturali fa spesso appello al concetto di vino del [[terroir]] come chiave per fare vino nel rispetto dei cicli della natura e, soprattutto, per favorire l'espressione e la tipicità della zona (vitigno autoctono, terreno, clima, tradizione).
;Vino bianco
:Il vino bianco si presenta all'aspetto di colore giallo in varie tonalità (dal verdolino all'ambrato, passando per il paglierino e il dorato); è generalmente caratterizzato da profumi floreali e fruttati, e va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 8°C e 12°C; al gusto prevalgono le sensazioni di freschezza e acidità, anche se con l'aumentare della temperatura di servizio potrebbero presentarsi sgradevoli sensazioni di amaro. Gli accoppiamenti ottimali sono con le pietanze a base di [[pesce]], [[molluschi]], [[crostacei]], [[verdura|verdure]] e [[carni bianche]], ed in generale con piatti di cottura rapida e [[sugo|sughi]] poco strutturati.
 
Tuttavia, non esistendo una definizione giuridica di "vino naturale", né, tanto meno, una certificazione di prodotto o di processo, questa tipologia di vino rimane controversa in quanto non è dimostrabile, al consumatore, che molte delle filosofie dichiarate siano effettivamente applicate dal produttore stesso nella fase agronomica ed enologica (Es. l'utilizzo di lieviti indigeni o il non utilizzo di prodotti di sintesi). Al contrario, nel vino biologico, esistendo delle norme comunitarie di [https://web.archive.org/web/20160302180859/http://www.feder.bio/download.php?parent=76 riferimento], viene applicato un protocollo di controlli effettuati da un [[organismo di certificazione]] terzo, [[Accreditamento|accreditato]] e riconosciuto da [[ACCREDIA]], al quale ogni singolo produttore si sottopone, tutelando quindi, la veridicità e l'aderenza al disciplinare di fronte al consumatore.
;Vino rosato
:Il vino rosato si presenta all'aspetto di colore tra il rosa tenue, il cerasuolo e il chiaretto; è generalmente caratterizzato da profumi fruttati, e va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 10°C e 14°C; al gusto prevalgono le sensazioni di leggera acidità, di aromaticità e di lieve corposità. Gli accoppiamenti ottimali sono con pietanze gustose a base di pesce, [[pasta|paste]] asciutte con sughi delicati, [[salume|salumi]] leggeri.
 
Inoltre, ad oggi, non esistono disciplinari legalmente riconosciuti e internazionalmente condivisi da seguire per produrre "vino naturale". Esistono, invece, delle associazioni di produttori (quelle francesi sono le più antiche e conosciute), anche nazionali, che riuniscono produttori di vini naturali e che si propongono di rispettare delle regole interne all'associazione.
;Vino rosso
:Il vino rosso si presenta all'aspetto di colore rosso in varie tonalità (dal porpora al rubino fino al granato e all'aranciato); è generalmente caratterizzato da un'ampia varietà di profumi (fiori, frutta, confettura, erbe, spezie) e da una più o meno elevata sensazione di morbidezza, corposità e tannicità; va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 14°C e 20°C. Gli accoppiamenti ottimali sono con le [[carni rosse]], la [[cacciagione]], i [[formaggio|formaggi]], e tutte le pietanze basate su cotture prolungate e sughi strutturati.
 
Concludendo, "vino naturale" è una definizione che può essere fuorviante e che non basta ad indicare, da sola, la maggiore "naturalità" del prodotto rispetto alle altre categorie di vino (Es. vino convenzionale). La definizione generica "vino naturale", infatti, non trova alcun riscontro nelle [[Marchio ecologico|dichiarazioni ambientali di prodotto]] o nella normativa comunitaria Reg. CE Nº 1169/11<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:304:0018:0063:it:PDF|titolo=Normativa Comunitaria Reg. CE N°1169/11|accesso=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190403011941/https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:304:0018:0063:it:PDF|urlmorto=no}}</ref> riguardante la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.
;Vino novello
:Si ottiene mediante [[macerazione carbonica]]. Ha un colore intenso e forti [[aromi secondari o fermentativi]]. Non può essere immesso sul mercato prima del [[6 novembre]] di ogni anno e se ne consiglia un consumo nei primi sei mesi perché poco stabile.
 
;==== Vino barricatovegano ====
In questa definizione rientrano tutti quei vini che si sono sottoposti ad un processo di verifica, effettuata da un ente terzo, atta ad indicare che tutti i processi di produzione, agronomici ed enologici, siano stati effettuati non utilizzando qualsiasi prodotto e/o attrezzatura di origine animale.
:Il vino barricato viene lasciato invecchiare in botti di [[legno]], con particolare riferimento al legno di [[rovere]] che si ottiene dalle [[quercia|querce]], ma anche di [[ciliegio]] o [[faggio]]. Questo procedimento consente al vino di invecchiare lentamente mediante un processo di [[ossidoriduzione]] che avviene tramite le fibre lignee: esso da al vino un aroma più intenso, un odore di tostato e al gusto sarà più equilibrato e più maturo. Il legno dona al vino [[acido gallico]] e [[tannini]], che all'inizio sono molto decisi, ma con il tempo conferiranno al vino un prezioso ''[[bouquet]]''. Le botti di rovere più prestigiose per le loro ''performance'' sono le ''[[barrique]]'' [[francia|francesi]] di 225 litri, fabbricate esclusivamente con legni di rovere provenienti dalla [[foresta]] di [[Allier]]. Il fatto di potere contare su legni che provengono storicamente dagli stessi alberi, consente agli enologi di potere stabilire diversi parametri per l'invecchiamento dei vini. Va segnalato che è diventata prassi comune da parte di produttori vinicoli assai commerciali l'aggiungere al vino trucioli di legno per conferire al vino gusto ed aromi di legni: numerosi enologi ritengono che si tratti di una manovra posticcia che non può assolutamente dare al vino trattato le caratteristiche di un vero invecchiamento in botti di legno pregiato.
 
Questi vini, solitamente, hanno un mercato specifico, ovvero di tutti quei consumatori [[Veganismo|vegani]] che desiderano, quindi, un prodotto in assenza totale di sfruttamento animale.
===Vini speciali===
Si intendono per vini speciali quelli che dopo il processo di vinificazione e prima di essere immessi al consumo vengono sottoposti ad ulteriori interventi tecnici o all'aggiunta di altri componenti.
 
Di solito, le certificazioni per questo genere di prodotto hanno come requisiti minimi:
I vini speciali sono:
* il divieto di utilizzo di attrezzature di origine animale in tutte le fasi del processo: es. aratura del fondo con buoi;
*Vino [[spumante]]: In seguito ad una vinificazione tradizionale come per un normale vino bianco, vengono aggiunti [[monosaccaridi]] (zuccheri) al fine di provocare una rifermentazione che può avvenire in bottiglia ([[metodo Champenois]] o tradizionale) o in [[autoclave]] ([[metodo Charmat]] o Martinotti)
* il divieto assoluto di usare, in fase di vinificazione, additivi di origine animale: es. [[albumina]] o [[caseina]];
*[[Vino liquoroso]]
* che tutti i materiali utilizzati non siano di origine animale: es. Packaging;
*[[Vino aromatizzato]]
* che venga apposto in etichetta un apposito adesivo (che varia a seconda dell'ente certificatore), che sancisca le caratteristiche vegane del vino.
 
Sebbene non esista una classificazione normativa vera e propria di vino vegano, le certificazioni appoggiano la loro validità sul seguente elenco (non esaustivo) di norme:
== Etichetta ==
* Reg.ti CE n°1829 e 1830 del 2003 in tema di alimenti e tracciabilità di OGM;
{{vedi anche|Etichetta da vino}}
* [[ISO 22000|UNI EN ISO 22005:2008]], certificazione inerente alla tracciabilità della filiera produttiva;
[[Immagine:Brunello e Tegolato.jpg|thumb|richt|250px|Tre etichette di vini famosi]]
* Reg. CE n°1169/11<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:304:0018:0063:it:PDF|titolo=Reg. CE n°1169/11|accesso=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190403011941/https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:304:0018:0063:it:PDF|urlmorto=no}}</ref> in tema di comunicazione delle informazioni sugli alimenti ai consumatori;
L'[[Etichetta di identificazione|etichetta]] costituisce una sorta di [[Carta d'identità]] del vino, in quanto contiene tutti gli elementi necessari per identificare il prodotto a cui si riferisce.
* Europen Vegetarian Union, 2015, per le definizioni di "[[Vegetarianismo|vegetariano]]" e "[[Veganismo|vegano]]", in accordo con la normativa europea di cui al punto sopra.
 
== La conservazione del vino ==
Le informazioni che devono essere riportate sull'etichetta sono stabilite sia dalle norme in vigore che dai rispettivi disciplinari di produzione; devono essere riportate le informazioni relative alle analisi chimiche del prodotto, [[grado alcoolico]] con tolleranza 0,5% in volume, calcolato a 15 °C, in quanto il volume dell'alcool e dell'acqua variano in modo differenziale al variare della temperatura, indicazione dei solfiti contenuti, capacità del contenitore, comune di produzione, nome ragione sociale e sede dell'imbottigliatore, nome dell'azienda.
{{S sezione|cucina}}
=== Contenitori per la conservazione del vino ===
==== Tipi di bottiglie ====
{{vedi anche |Bottiglia}}
 
<gallery>
Per i vini DOC e DOCG è obbligatorio indicare l'anno di produzione.
File:Kazakh wine bottle.jpg|Bottiglia di vino proveniente dal [[Kazakistan]]
File:Korean punch'ong ware wine bottle, Choson dynasty, 15th century, stoneware with celadon glaze and white slip, HAA.JPG|Bottiglia di vino coreana del [[XV secolo]]
File:WLA lacma Iran Wine Bottle 17th century.jpg|Bottiglia di vino iraniana del [[XVII secolo]]
File:Bouteilles de vin Voleuses-détourées.jpg|Bottiglie di vino del [[XVIII secolo]]
</gallery>
 
==== Altri contenitori ====
A partire dalla vendemmia [[2005]] è diventato obbligatorio anche in Italia indicare la presenza di [[anidride solforosa]] o [[solfiti]].
Questi sono i principali tipi di contenitori in cui può essere contenuto il vino:
* [[Bag-in-box]]
* Bag-in-Tube<ref>{{Cita web|autore = |url = http://shopbaginbox.it/novita-il-bag-in-tube/|titolo = Bag in Tube|accesso = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141127153139/http://shopbaginbox.it/novita-il-bag-in-tube/|urlmorto = no}}</ref>
* [[Botte]], [[Barrique]], [[barrique|Piece]]
* [[Damigiana]]
* [[Fiasco]]
* [[Tanica]]
 
=== Invecchiamento del vino ===
== Contenitori ==
In base al limite di tempo di invecchiamento previsto dal proprio disciplinare di un vino c.d. Base, si può determinare quando, oltrepassato tale limite(anni), il vino si certifica come "Riserva". In aggiunta alla DO.
===Tipi di bottiglie===
[[File:Wine bottles aging in Massandra cellars.jpg|miniatura|Bottiglie di vino sottoposte a invecchiamento in cantina]]
{{vedi anche |Bottiglia}}
{{...|bevande alcoliche}}
===Altri contenitori===
*[[Botte]], [[Barrique]], [[Piece]]
*[[Bigoncia]]
*[[Damigiana]]
*[[Decanter]]
*[[Flûte]]
*[[Fiasco]]
 
== Distillazione del vino ==
==Produzione==
{{vedi anche|Distillato}}
[[File:Wine processing.JPG|miniatura|Apparecchiatura per la distillazione del vino]]
{{...|bevande alcoliche}}
 
== Il consumo del vino ==
{| align="right"
{{S sezione|cucina}}
|-----
=== Contenitori per il consumo del vino ===
|
{{vedi anche|Bicchiere}}
<gallery>
Image:Red_Wine_Glas.jpg|Calice di vino rosso
Image:White_Wine_Glas.jpg|Calice di vino bianco
</gallery>
|}
 
* [[Bicchiere]]
* [[Decanter]]
* [[Flûte]]
* [[Caraffa (recipiente)|Caraffa]]
* [[Pane e Vino]]
 
=== Abbinamenti con le portate ===
I dieci principali produttori mondiali di uve sono: (anno [[2005]])
{{...|bevande alcoliche}}
 
== Produzione del vino ==
{| {{prettytable}}
=== Maggiori paesi produttori e consumatori ===
! Paese !! migliaia di quintali
[[File:World Wine Areas.jpg|miniatura|upright=2.3|Zone di produzione del vino]]
|- bgcolor=
[[File:Wine consumption world map.png|miniatura|upright=2.3|Consumo annuale di vino pro capite:
|align=center| [[Italia]] || 86200 (13,14%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Francia]] || 67785 (10,33%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Stati Uniti d'America|USA]] || 63275 (9,645)
|- bgcolor=
|align=center| [[Spagna]] || 59258 (9,03%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Cina]] || 56000 (8,53%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Turchia]] || 36500 (5,56%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Argentina]] || 28297 (4,31%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Iran]] || 28000 (4,27%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Cile]] || 22500 (3,43%)
|- bgcolor=
|align=center| [[Australia]] || 20265 (3,09%)
|}
TOTALE 656134
 
<span style="color:#eee">██</span> meno di 1 litro
 
<span style="color:#eed4d3">██</span> da 1 a 7 litri
L'evoluzione della produzione di vino nell'Unione Europea nel [[2005]] e [[2006]]
 
<span style="color:#dea2a0">██</span> da 7 a 15 litri
Previsione [[2006]] (migliaia di ettolitri)
#&nbsp;[[Italia]] : 52036
#&nbsp;[[Francia]] : 51700
#&nbsp;[[Spagna]] : 39301
#&nbsp;[[Germania]] : 8995
#&nbsp;[[Portogallo]] : 7390
#&nbsp;[[Grecia]] : 3908
 
<span style="color:#ae6f6d">██</span> da 15 a 30 litri
Previsione [[2005]] (migliaia di ettolitri)
#&nbsp;[[Francia]] : 52105
#&nbsp;[[Italia]] : 50562
#&nbsp;[[Spagna]] : 34789
#&nbsp;[[Germania]] : 9256
#&nbsp;[[Portogallo]] : 7266
#&nbsp;[[Grecia]] : 3997
 
<span style="color:#5f0400">██ </span> più di 30 litri
 
]]
Nel [[2003]], la produzione mondiale di vino era salita a 269 milioni di ettolitri.
 
[[File:Vino de jaboticaba.jpg|thumb|x180px|[[Vino jabuticaba]], tipico di [[Varre-Sai]] ([[Brasile]]) e prodotto dalla fine del XIX secolo da [[Emigrazione italiana in Brasile|italiani e discendenti]].<ref>Motta, Débora (18 aprile 2019). [https://siteantigo.faperj.br/?id=3742.2.1 «Vinho artesanal de jabuticaba: uma alternativa para o desenvolvimento do Noroeste Fluminense».] Fundação Carlos Chagas Filho de Amparo à Pesquisa do Estado do Rio de Janeiro ([[FAPERJ]]) {{pt}} Accesso effettuato il 26 giugno 2023.</ref>]]
I quindici principali produttori erano:
{| {{prettytable}}
! Paese !! milioni di ettolitri
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|align=center| [[Francia]] || 47,3
|- bgcolor=
|align=center| [[Italia]] || 46,8
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|align=center| [[Spagna]] || 39,5
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|align=center| [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] || 23,5
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|align=center| [[Australia]] || 12,6
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|align=center| [[Argentina]] || 12,2
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|align=center| [[Cina]] || 10,8
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|align=center| [[Germania]] || 10,2
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|align=center| [[Sudafrica]] || 7,6
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|align=center| [[Portogallo]] || 6,8
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|align=center| [[Cile]] || 5,8
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|align=center| [[Romania]] || 5,5
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|align=center| [[Grecia]] || 4,2
|- bgcolor=
|align=center| [[Russia]] || 4,1
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|align=center| [[Ungheria]] || 4,0
|}
 
Le zone di produzione nel mondo sono:
* in [[Italia]]: tutte le regioni;<ref group=N>Si produce vino anche nella repubblica di [[San Marino]], che naturalmente non è una regione italiana</ref>
* in [[Francia]]: la [[Gironda (dipartimento)|Gironda]], tra la [[Arrondissement di Bordeaux|provincia di Bordeaux]], il [[arrondissement di Lesparre-Médoc|Lesparre-Médoc]] e [[Libourne]]; la [[Borgogna]] e il [[Beaujolais]]; la [[Champagne-Ardenne|Champagne]]; l'[[Alsazia]]; la [[valle della Loira]] con la [[Turenna]], il [[Berry (regione)|Berry]] e il nord dell'[[Alvernia]]; la [[valle del Rodano]]; il Sud-ovest ([[Bergerac]], valle della [[Garonna]], [[Béarn]], [[Paese basco]], [[Cahors]], [[Aveyron]]); la [[Giura (dipartimento)|Giura]] e la [[Savoia (dipartimento)|Savoia]]; la [[Mosa (dipartimento)|Mosa]] e la [[Mosella (dipartimento)|Mosella]] in [[Lorena (regione francese)|Lorena]]; la [[Linguadoca-Rossiglione]]; la [[Provenza]]; la [[Corsica]];
* in [[Germania]]: attorno al fiume [[Reno]]; a sud-ovest di [[Coblenza]], lungo la [[Mosella]]; lungo il [[Neckar]] vicino a [[Stoccarda]]; vicino a [[Würzburg]], lungo il [[Meno (fiume)|Meno]]; la valle della [[Nahe (Reno)|Nahe]]; l'Assia [[Bergstraße]];
* in [[Lussemburgo]]: valle della Mosella;
* in [[Spagna]]: la zona della [[Rioja]] e la [[Navarra]]; la [[Castiglia la Mancia]]; la [[Catalogna]]; la zona dello [[Sherry]] intorno a [[Jerez de la Frontera]]; la [[Ribera del Duero]]; la regione di [[Valencia]]; le isole [[Canarie]];
* in [[Portogallo]]: tutte le regioni: il [[Minho (provincia)|Minho]] ([[Vinho Verde]]) e il [[Douro (subregione)|Douro]] ([[Porto (vino)|Vinho do Porto]]); Trás-os-Montes; Beiras; Dão; Bairrada; [[Lisbona]]; Penisola di [[Setúbal]]; [[Alentejo]]; [[Algarve]]; l'isola di [[Madera]] e l'arcipelago delle [[Azzorre]];
* in [[Libano]]: soprattutto la [[Valle della Beqa']];
* negli [[USA]]: in [[California]]: le [[Contea di Napa|Napa]], [[Contea di Mendocino|Mendocino]] e [[Contea di Sonoma|Sonoma]] valleys; più a nord tra l'[[Alameda (California)|Alameda]] e le [[montagne di Santa Cruz]] e lungo il fiume di [[Salinas (comune statunitense)|Salinas]]; ma anche in [[Oregon]], [[Idaho]] e [[Washington (stato)|Washington]];
* in [[Argentina]]: nelle province di [[Provincia di Mendoza|Mendoza]], [[provincia di San Juan|San Juan]], [[Provincia di La Rioja|La Rioja]], [[Provincia di Salta|Salta]], [[Provincia di Río Negro|Rio Negro]], [[Provincia di Córdoba (Argentina)|Cordoba]] ecc.;
* in [[Cile]];
* nella zona del [[Tokaji]] tra [[Slovacchia]] e [[Ungheria]];
* in [[Siria]]: nell'[[Governatorato di Aleppo|Aleppo]], nell'[[Governatorato di Homs|Homs]] e nel [[Governatorato di Damasco|Damasco]];
* a [[Cipro]];
* in [[Australia]]: nel [[Victoria (Australia)|Victoria]] e in [[Tasmania]]; in alcune zone del [[Nuovo Galles del Sud]]; in [[Australia Meridionale]] (attorno ad [[Adelaide (Australia)|Adelaide]]; lungo il fiume [[Contea di Augusta-Margaret River|Margaret River]] e altrove;
* in [[Nuova Zelanda]];
* in [[Sudafrica]], al sud;
* in [[Slovenia]];
* nell'[[Austria]] orientale;
* in [[Svizzera]] specie nel [[Canton Ticino]], nel Vallese e nella zona del Lago Lemano;
* nella [[Repubblica Ceca]]: la [[Moravia]];
* in [[Croazia]];
* in [[Grecia]]: in [[Macedonia (Grecia)|Macedonia]], nel [[Peloponneso]] del sud e a [[Creta (Grecia)|Creta]];
* in [[Bulgaria]];
* in [[Albania]];
* in [[Georgia]];
* in [[Tunisia]];
* a [[Malta]];
* in [[Marocco]];
* in [[Turchia]];
* in [[Messico]], soprattutto nello [[Sonora (stato)|stato di Sonora]];
* in [[Brasile]]: in [[San Paolo (stato)|San Paolo]]; [[Santa Catarina]]; e nel [[Rio Grande do Sul]];
* nel [[Dipartimento di Salto|Salto]], in [[Uruguay]];
* in [[Perù]]: nell'[[Regione di Ica|Ica]];
* in [[Algeria]]: nella [[provincia di Orano]];
* in [[Cina]];
* in [[India]];
* in [[Iran]];
* in [[Giappone]];
* in [[Romania]]: nella Regione Est - Moldova, Cotnari, Regione del Sud - Craiova;
* in [[Moldavia]]: nella Regione Centrale e Sud del paese (Orhei, Stefan Voda, Ialoveni, Hincesti, Comrat): Chateau Vartelly, Purcari, Milestii Mici, Cricova, Vitis Hincesti, Tomaj, ecc.;
* in [[Russia]], nell'estremo sud;
* in [[Israele]];
* in [[Canada]].
 
=== I produttori mondiali di vino ===
I dieci principali paesi esportatori di vino sono: (anno [[2005]])
{| class="wikitable sortable center"
|+ '''Produzione vinicola per paese in milioni di ettolitri'''<ref name="OIV">{{Cita web |url=https://www.oiv.int/what-we-do/data-discovery-report?oiv |titolo=Database - OIV |editore=[[Organizzazione internazionale della vigna e del vino]]|accesso=31 luglio 2025 }}</ref>
|-
! Territorio !! 2012 !! 2013 !! 2014 !! 2015 !! 2016 !! 2017 !! 2018 !! 2019 !! 2020 !! 2021 !! 2022 !! 2023 !! 2024
|-
| Globale || 261,78 || 293,48 || 271,65 || 278,23 || 271,92 || 249,65 || 296,24 || 259,04 || 262,96 || 260,7 || 263,7 || 237,26 || 225,8
|-
| Italia || 45,62 || 54,03 || 44,23 || 50 || 50,92 || 42,5 || 54,78 || 47,53 || 49,07 || 50,23 || 49,84 || 38,29 || 44,07
|-
| Francia || 41,55 || 42,13 || 46,53 || 47,77 || 45,37 || 36,6 || 49,19 || 42,19 || 46,67 || 37,64 || 46 || 47,15 || 36,05
|-
| Spagna || 31,12 || 45,31 || 39,49 || 37,7 || 39,97 || 32,48 || 44,93 || 33,68 || 40,95 || 35,47 || 35,99 || 28,38 || 31,03
|-
| Stati Uniti || 23,87 || 26,86 || 25,47 || 23,96 || 26,15 || 25,73 || 27,38 || 26,84 || 23,89 || 25,27 || 23,5 || 25,5 || 21,12
|-
| Argentina || 11,78 || 14,98 || 15,2 || 13,36 || 9,45 || 11,82 || 14,52 || 13,02 || 10,8 || 12,48 || 11,45 || 8,81 || 10,87
|-
| Australia || 12,26 || 12,31 || 11,86 || 11,91 || 13,1 || 13,69 || 12,74 || 11,97 || 10,9 || 14,82 || 13,07 || 9,64 || 10,15
|-
| Cile || 12,55 || 12,82 || 9,9 || 12,87 || 10,14 || 9,49 || 12,9 || 11,94 || 10,34 || 13,44 || 12,44 || 11,03 || 9,31
|-
| Sud Africa || 10,57 || 10,98 || 11,46 || 11,23 || 10,53 || 10,82 || 9,5 || 9,7 || 10,38 || 10,83 || 10,34 || 9,31 || 8,84
|-
| Germania || 9,01 || 8,41 || 9,2 || 8,82 || 9,01 || 7,46 || 10,27 || 8,22 || 8,4 || 8,45 || 8,94 || 8,59 || 7,75
|-
| Portogallo || 6,33 || 6,23 || 6,21 || 7,05 || 6,01 || 6,74 || 6,06 || 6,53 || 6,42 || 7,36 || 6,85 || 7,54 || 6,92
|-
| Russia || 5,72 || 5,07 || 4,71 || 5,6 || 5,17 || 4,48 || 4,29 || 4,62 || 4,43 || 4,29 || 5 || 4,5 || 5,37
|-
| Romania || 3,31 || 5,11 || 3,75 || 3,63 || 3,27 || 4,32 || 5,09 || 3,81 || 3,83 || 4,45 || 3,79 || 4,59 || 3,68
|-
| Nuova Zelanda || 1,94 || 2,48 || 3,2 || 2,35 || 3,14 || 2,85 || 3,02 || 2,97 || 3,29 || 2,66 || 3,83 || 3,61 || 2,84
|-
| Ungheria || 1,76 || 2,57 || 2,43 || 2,78 || 2,82 || 2,55 || 3,64 || 2,39 || 2,59 || 2,59 || 2,48 || 2,43 || 2,67
|-
| Repubblica Popolare Cinese || 16,07 || 13,69 || 13,5 || 13,35 || 13,22 || 11,64 || 9,27 || 7,82 || 6,59 || 5,91 || 4,73 || 3,17 || 2,63
|-
| Georgia || 0,83 || 1 || 0,92 || 1,2 || 0,88 || 1 || 1,89 || 2,07 || 2,12 || 1,89 || 1,92 || 1,86 || 2,36
|-
| Austria || 2,12 || 2,39 || 2 || 2,27 || 1,95 || 2,49 || 2,75 || 2,46 || 2,4 || 2,46 || 2,53 || 2,36 || 2,15
|-
| Brasile || 2,97 || 2,71 || 2,81 || 2,7 || 1,26 || 3,55 || 3,08 || 2,18 || 2,26 || 2,93 || 3,2 || 3,59 || 2,12
|-
| Grecia || 3,12 || 3,34 || 2,8 || 2,5 || 2,49 || 2,55 || 2,23 || 2,39 || 2,22 || 2,42 || 2,08 || 1,37 || 1,39
|-
| Moldova || 1,47 || 2,57 || 1,63 || 1,56 || 1,5 || 1,8 || 1,9 || 1,46 || 0,92 || 1,43 || 1,4 || 1,78 || 1,07
|-
| Macedonia del Nord || 0,78 || 1,02 || 0,79 || 1,1 || 1,05 || 0,66 || 1,03 || 0,91 || 0,74 || 0,94 || 0,85 || 0,89 || 0,87
|-
| Perù || 0,65 || 0,7 || 0,73 || 0,75 || 0,75 || 0,76 || 0,82 || 0,82 || 0,81 || 0,81 || 0,8 || 0,81 || 0,81
|-
| Svizzera || 1 || 0,84 || 0,93 || 0,85 || 1,08 || 0,79 || 1,11 || 0,98 || 0,83 || 0,61 || 0,99 || 1,01 || 0,75
|-
| Giappone || 0,8 || 0,8 || 0,85 || 0,76 || 0,81 || 0,79 || 0,8 || 0,86 || 0,8 || 0,5 || 0,75 || 0,74 || 0,73
|-
| Ucraina || 2,4 || 2,83 || 1,23 || 0,92 || 1,24 || 1,04 || 1,01 || 0,99 || 0,66 || 0,67 || 0,67 || 0,67 || 0,73
|-
| Uruguay || 0,96 || 0,67 || 0,67 || 0,66 || 0,76 || 0,76 || 0,74 || 0,6 || 0,7 || 0,75 || 0,76 || 0,5 || 0,67
|-
| Bulgaria || 1,34 || 1,75 || 0,83 || 1,37 || 1,25 || 1,16 || 1,08 || 0,92 || 0,85 || 0,89 || 0,79 || 0,71 || 0,67
|-
| Canada || 0,62 || 0,7 || 0,58 || 0,6 || 0,64 || 0,7 || 0,7 || 0,7 || 0,66 || 0,65 || 0,65 || 0,65 || 0,66
|-
| Turchia || 0,55 || 0,6 || 0,6 || 0,62 || 0,5 || 0,64 || 0,75 || 0,72 || 0,62 || 0,7 || 0,68 || 0,7 || 0,65
|-
| Turkmenistan || 0,38 || 0,37 || 0,37 || 0,37 || 0,5 || 0,5 || 0,5 || 0,52 || 0,52 || 0,52 || 0,51 || 0,51 || 0,52
|-
| Slovenia || 0,48 || 0,53 || 0,49 || 0,62 || 0,74 || 0,63 || 0,89 || 0,76 || 0,74 || 0,58 || 0,55 || 0,5 || 0,51
|-
| Croazia || 1,29 || 1,25 || 0,84 || 0,99 || 0,76 || 0,73 || 0,95 || 0,52 || 0,66 || 0,53 || 0,56 || 0,46 || 0,46
|-
| Marocco || 0,34 || 0,37 || 0,33 || 0,39 || 0,32 || 0,34 || 0,41 || 0,47 || 0,41 || 0,43 || 0,41 || 0,43 || 0,43
|-
| Israele || 0,28 || 0,3 || 0,32 || 0,34 || 0,36 || 0,38 || 0,4 || 0,42 || 0,5 || 0,38 || 0,43 || 0,43 || 0,43
|-
| Serbia || 1,58 || 1,2 || 0,73 || 0,76 || 0,65 || 0,74 || 0,71 || 0,62 || 0,56 || 0,54 || 0,46 || 0,44 || 0,41
|-
| Messico || 0,39 || 0,42 || 0,4 || 0,42 || 0,4 || 0,39 || 0,41 || 0,41 || 0,4 || 0,4 || 0,4 || 0,4 || 0,4
|-
| Kazakhstan || 0,16 || 0,21 || 0,22 || 0,24 || 0,3 || 0,33 || 0,5 || 0,44 || 0,44 || 0,23 || 0,39 || 0,4 || 0,38
|-
| Repubblica ceca || 0,47 || 0,5 || 0,54 || 0,82 || 0,63 || 0,64 || 0,69 || 0,49 || 0,6 || 0,59 || 0,59 || 0,48 || 0,34
|-
| Tunisia || 0,28 || 0,33 || 0,32 || 0,32 || 0,3 || 0,3 || 0,32 || 0,37 || 0,31 || 0,28 || 0,32 || 0,32 || 0,32
|-
| Slovacchia || 0,31 || 0,32 || 0,26 || 0,34 || 0,31 || 0,3 || 0,38 || 0,32 || 0,35 || 0,35 || 0,33 || 0,25 || 0,32
|-
| Bielorussia || 0,27 || 0,28 || 0,3 || 0,29 || 0,27 || 0,31 || 0,32 || 0,34 || 0,3 || 0,26 || 0,31 || 0,31 || 0,3
|-
| Albania || 0,19 || 0,18 || 0,17 || 0,16 || 0,18 || 0,17 || 0,15 || 0,19 || 0,19 || 0,3 || 0,23 || 0,21 || 0,22
|-
| Uzbekistan || 0,38 || 0,36 || 0,25 || 0,34 || 0,27 || 0,26 || 0,23 || 0,22 || 0,22 || 0,17 || 0,17 || 0,17 || 0,19
|-
| Algeria || 0,49 || 0,5 || 0,13 || 0,1 || 0,07 || 0,23 || 0,19 || 0,16 || 0,19 || 0,18 || 0,18 || 0,18 || 0,18
|-
| India || 0,15 || 0,17 || 0,17 || 0,18 || 0,19 || 0,2 || 0,21 || 0,18 || 0,18 || 0,18 || 0,18 || 0,19 || 0,18
|-
| Cuba || 0,12 || 0,12 || 0,12 || 0,12 || 0,12 || 0,12 || 0,11 || 0,11 || 0,14 || 0,13 || 0,13 || 0,12 || 0,13
|-
| Armenia || 0,06 || 0,06 || 0,07 || 0,07 || 0,07 || 0,1 || 0,1 || 0,12 || 0,11 || 0,14 || 0,13 || 0,14 || 0,13
|-
| Estonia || 0,1 || 0,11 || 0,11 || 0,12 || 0,11 || 0,11 || 0,11 || 0,11 || 0,11 || 0,11 || 0,11 || 0,11 || 0,11
|-
| Azerbaigian || 0,11 || 0,08 || 0,1 || 0,1 || 0,1 || 0,11 || 0,16 || 0,09 || 0,09 || 0,1 || 0,12 || 0,11 || 0,1
|-
| Madagascar || 0,08 || 0,08 || 0,07 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08
|-
| Bolivia || 0,08 || 0,08 || 0,06 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,07 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,08
|-
| Lussemburgo || 0,09 || 0,1 || 0,12 || 0,11 || 0,08 || 0,08 || 0,14 || 0,08 || 0,1 || 0,1 || 0,09 || 0,08 || 0,08
|-
| Montenegro || 0,17 || 0,16 || 0,1 || 0,11 || 0,1 || 0,11 || 0,09 || 0,1 || 0,07 || 0,07 || 0,09 || 0,08 || 0,08
|-
| Regno Unito || 0,01 || 0,03 || 0,05 || 0,04 || 0,04 || 0,04 || 0,1 || 0,08 || 0,06 || 0,07 || 0,09 || 0,16 || 0,08
|-
| Bosnia-Erzegovina || 0,03 || 0,04 || 0,07 || 0,05 || 0,05 || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,07 || 0,07 || 0,07 || 0,07 || 0,07
|-
| Cipro || 0,11 || 0,09 || 0,09 || 0,09 || 0,07 || 0,1 || 0,11 || 0,1 || 0,09 || 0,07 || 0,11 || 0,05 || 0,06
|-
| Egitto || 0,04 || 0,04 || 0,05 || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,05 || 0,05 || 0,05 || 0,05 || 0,05 || 0,05
|-
| Lituania || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,04 || 0,05 || 0,04 || 0,05 || 0,04 || 0,03 || 0,04 || 0,04 || 0,04 || 0,04
|-
| Maurizio || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,04 || 0,04 || 0,04 || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,03
|-
| Colombia || 0,12 || 0,12 || 0,12 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,03 || 0,02 || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,03
|-
| Kirghizistan || 0,01 || 0,02 || 0,02 || 0,03 || 0,02 || 0,03 || 0,06 || 0,04 || 0,02 || 0,02 || 0,03 || 0,03 || 0,03
|-
| Libano || 0,09 || 0,1 || 0,09 || 0,11 || 0,1 || 0,1 || 0,07 || 0,07 || 0,03 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,03
|-
| Paraguay || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02
|-
| Belgio || 0 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,02 || 0,01 || 0,02 || 0,01 || 0,03 || 0,03 || 0,02
|-
| Lettonia || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,02 || 0,02 || 0,03 || 0,03 || 0,02 || 0,02
|-
| Zimbabwe || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01
|-
| Malta || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,02 || 0,01 || 0,01 || 0,02 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01
|-
| Paesi Bassi || 0 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0
|}
 
=== I paesi esportatori di vino ===
{| class="wikitable sortable center"
|+ '''Esportazioni vinicole per paese in milioni di ettolitri'''<ref name="OIV"/>
! Territorio !! 2012 !! 2013 !! 2014 !! 2015 !! 2016 !! 2017 !! 2018 !! 2019 !! 2020 !! 2021 !! 2022 !! 2023 !! 2024
|-
| Globale || 104,25 || 102,39 || 104,34 || 105,96 || 105,53 || 110,33 || 105,74 || 107,9 || 106,36 || 112,21 || 106,59 || 99,81 || 99,75
|-
| Italia || 21,23 || 20,25 || 20,42 || 20,02 || 20,64 || 21,45 || 19,6 || 21,36 || 20,68 || 22,04 || 21,58 || 21,07 || 21,74
|-
| Spagna || 21,41 || 18,45 || 23,09 || 24,4 || 22,63 || 23,31 || 20,31 || 21,84 || 20,66 || 23,7 || 21,44 || 20,95 || 20,01
|-
| Francia || 15,01 || 14,53 || 14,31 || 13,98 || 14,54 || 14,82 || 14,19 || 13,52 || 14,38 || 14,25 || 13,45 || 12,73 || 12,82
|-
| Cile || 7,44 || 8,79 || 8 || 8,76 || 9,08 || 9,4 || 8,43 || 8,69 || 8,5 || 8,66 || 8,29 || 6,79 || 7,77
|-
| Australia || 7,21 || 7,11 || 7,24 || 7,43 || 7,64 || 8,18 || 8,56 || 7,48 || 7,46 || 6,19 || 6,23 || 6,07 || 6,49
|-
| Sud Africa || 4,46 || 6,04 || 4,8 || 4,84 || 4,97 || 5,16 || 5,3 || 4,11 || 3,62 || 4,8 || 4,38 || 3,49 || 3,61
|-
| Portogallo || 3,36 || 3,04 || 2,84 || 2,8 || 2,78 || 2,99 || 2,95 || 2,96 || 3,15 || 3,29 || 3,25 || 3,19 || 3,47
|-
| Germania || 3,97 || 3,9 || 3,67 || 3,93 || 3,61 || 3,84 || 3,73 || 3,84 || 3,66 || 3,69 || 3,54 || 3,28 || 3,13
|-
| Nuova Zelanda || 1,79 || 1,78 || 1,88 || 2,06 || 2,13 || 2,55 || 2,55 || 2,7 || 2,87 || 2,85 || 2,66 || 2,69 || 2,67
|-
| Stati Uniti || 4 || 4,15 || 4,05 || 4,19 || 3,79 || 3,45 || 3,49 || 3,57 || 3,6 || 3,27 || 2,78 || 2,07 || 2,39
|-
| Argentina || 3,66 || 3,15 || 2,63 || 2,67 || 2,6 || 2,23 || 2,75 || 3,12 || 3,95 || 3,35 || 2,66 || 1,97 || 2,07
|-
| Canada || 0,27 || 0,42 || 0,65 || 0,73 || 0,72 || 0,88 || 0,96 || 1,4 || 1,66 || 2,08 || 2,13 || 2,26 || 2,05
|-
| Belgio || 0,26 || 0,29 || 0,31 || 0,34 || 0,3 || 0,34 || 0,39 || 0,44 || 0,47 || 1,43 || 1,4 || 1,44 || 1,48
|-
| Ungheria || 0,53 || 0,54 || 0,63 || 0,7 || 0,76 || 0,98 || 1,28 || 1,11 || 1,29 || 1,1 || 1,38 || 1,27 || 1,38
|-
| Moldova || 1,22 || 1,23 || 1,17 || 1,22 || 1,33 || 1,41 || 1,4 || 1,57 || 1,33 || 1,21 || 1,04 || 1,1 || 1,3
|-
| Paesi Bassi || 0,28 || 0,26 || 0,31 || 0,38 || 0,67 || 0,8 || 0,73 || 0,65 || 0,96 || 1,17 || 1 || 1,03 || 1
|-
| Georgia || 0,2 || 0,36 || 0,46 || 0,27 || 0,38 || 0,58 || 0,63 || 0,7 || 0,69 || 0,8 || 1,03 || 0,9 || 0,95
|-
| Macedonia del Nord || 1,15 || 0,88 || 0,8 || 0,59 || 0,76 || 0,74 || 0,75 || 0,66 || 0,66 || 0,69 || 0,66 || 0,66 || 0,66
|-
| Austria || 0,47 || 0,47 || 0,5 || 0,49 || 0,48 || 0,48 || 0,53 || 0,61 || 0,67 || 0,69 || 0,66 || 0,65 || 0,57
|-
| Danimarca || 0,37 || 0,43 || 0,37 || 0,31 || 0,32 || 0,27 || 0,28 || 0,27 || 0,31 || 0,37 || 0,39 || 0,36 || 0,39
|-
| Togo || 0 || 0 || 0 || 0 || 0,01 || 0,15 || 0,16 || 0,18 || 0,22 || 0,26 || 0,29 || 0,23 || 0,29
|-
| Lettonia || 0,43 || 0,45 || 0,52 || 0,41 || 0,48 || 0,69 || 0,74 || 0,9 || 0,89 || 0,97 || 1,12 || 0,94 || 0,26
|-
| Grecia || 0,29 || 0,24 || 0,28 || 0,28 || 0,27 || 0,26 || 0,3 || 0,29 || 0,27 || 0,27 || 0,29 || 0,28 || 0,25
|-
| Polonia || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,02 || 0,04 || 0,05 || 0,08 || 0,12 || 0,13 || 0,2 || 0,13 || 0,18 || 0,25
|-
| Regno Unito || 0,8 || 0,95 || 1,04 || 0,94 || 0,79 || 0,96 || 1,14 || 0,95 || 0,88 || 0,36 || 0,33 || 0,25 || 0,2
|-
| Emirati arabi uniti || 0,12 || 0,13 || 0,14 || 0,04 || 0,05 || 0,05 || 0,07 || 0,1 || 0,21 || 0,23 || 0,17 || 0,17 || 0,17
|-
| Romania || 0,11 || 0,1 || 0,1 || 0,14 || 0,13 || 0,16 || 0,2 || 0,24 || 0,21 || 0,19 || 0,18 || 0,17 || 0,17
|-
| Slovacchia || 0,15 || 0,16 || 0,22 || 0,26 || 0,22 || 0,37 || 0,45 || 0,32 || 0,34 || 0,73 || 0,4 || 0,6 || 0,16
|-
| Ucraina || 0,48 || 0,64 || 0,45 || 0,61 || 0,32 || 0,47 || 0,47 || 0,07 || 0,14 || 0,1 || 0,06 || 0,11 || 0,16
|-
| Singapore || 0,15 || 0,16 || 0,18 || 0,18 || 0,17 || 0,17 || 0,18 || 0,14 || 0,12 || 0,17 || 0,18 || 0,17 || 0,13
|-
| Bulgaria || 0,67 || 0,61 || 0,5 || 0,5 || 0,45 || 0,45 || 0,45 || 0,46 || 0,47 || 0,41 || 0,37 || 0,27 || 0,13
|-
| Thailandia || 0,07 || 0,08 || 0,08 || 0,09 || 0,12 || 0,08 || 0,1 || 0,12 || 0,12 || 0,13 || 0,17 || 0,14 || 0,1
|-
| Serbia || 0,23 || 0,12 || 0,12 || 0,11 || 0,1 || 0,12 || 0,12 || 0,13 || 0,11 || 0,1 || 0,11 || 0,11 || 0,1
|-
| Finlandia || 0,01 || 0,01 || 0,08 || 0,1 || 0,09 || 0,09 || 0,1 || 0,1 || 0,1 || 0,08 || 0,08 || 0,09 || 0,09
|-
| Lituania || 0,7 || 0,8 || 0,8 || 0,56 || 0,55 || 0,66 || 0,6 || 0,6 || 0,67 || 0,7 || 0,73 || 0,77 || 0,09
|-
| Cina, Hong Kong RAS || 0,19 || 0,19 || 0,22 || 0,27 || 0,27 || 0,24 || 0,17 || 0,11 || 0,07 || 0,1 || 0,08 || 0,11 || 0,07
|-
| Israele || 0,02 || 0,05 || 0,05 || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,06 || 0,07 || 0,07 || 0,07 || 0,07
|-
| Svezia || 0,06 || 0,07 || 0,08 || 0,07 || 0,07 || 0,08 || 0,09 || 0,08 || 0,07 || 0,08 || 0,08 || 0,07 || 0,07
|-
| Brasile || 0,06 || 0,09 || 0,03 || 0,01 || 0,02 || 0,03 || 0,04 || 0,04 || 0,05 || 0,08 || 0,08 || 0,08 || 0,06
|-
| Turchia || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,03 || 0,04 || 0,03 || 0,03 || 0,02 || 0,03 || 0,04 || 0,06 || 0,06
|-
| Irlanda || 0 || 0 || 0,01 || 0,01 || 0,04 || 0,04 || 0,05 || 0,08 || 0,05 || 0,03 || 0,04 || 0,07 || 0,05
|-
| Repubblica ceca || 0,27 || 0,34 || 0,21 || 0,15 || 0,06 || 0,08 || 0,07 || 0,08 || 0,11 || 0,1 || 0,09 || 0,03 || 0,04
|-
| Croazia || 0,06 || 0,03 || 0,04 || 0,05 || 0,04 || 0,05 || 0,06 || 0,05 || 0,04 || 0,04 || 0,05 || 0,04 || 0,03
|-
| Svizzera || 0,02 || 0,02 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01 || 0,01
|}
 
=== Principali paesi per esportazione in miliardi di euro ===
{| {{prettytable}}
(anno [[2019]])<ref name="OIV"/>
! Paese !! migliaia di ettolitri
{| class="wikitable"
! Paese !! miliardi di €
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Italia]]{{FRA}} || 151009,8
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Spagna]]{{ITA}} || 144396,4
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Francia]]{{ESP}} || 139002,7
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Australia]]{{AUS}} || 70191,8
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Cile]]{{CHL}} || 42091,7
|- bgcolor=
|style="text-align=:center"| [[Stati Uniti d'America|{{USA]]}} || 34821,2
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Germania]]{{NZL}} || 29701,1
|- bgcolor=
|style="text-align=:center"| [[Sud Africa]]{{DEU}} || 28181,0
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Portogallo]]{{PRT}} || 28000,8
|- bgcolor=
|alignstyle="text-align:center"| [[Moldavia]]{{ARG}} || 24250,7
|}
 
== Legislazione ==
TOTALE 78729
La legislazione in materia vitivinicola è tra le più complesse e antiche in [[merceologia]]<ref group=N>Basti riflettere sul fatto che il vino ha una scienza dedicata (enologia), un professionista specifico ([[enologo]]), una materia legale ad hoc (enolegislazione).</ref>. Quella europea (francese, italiana, spagnola, portoghese, tedesca e ungherese in testa) è stata la prima nella storia mondiale. Tuttavia, è da chiarire che attualmente le nazioni produttrici di vino sono tantissime e presenti in tutti i continenti. È pertanto essenziale, quando si tratta questa materia, precisare la specifica legislazione cui ci si riferisce, in quanto le regole cambiano di molto e, in molte nazioni, non c'è nulla di paragonabile alla complicata e consolidata normazione europea o, meglio, dell'[[Unione europea]].
 
=== ElencoUnione dei vini italianieuropea ===
Nell'[[Unione europea]] la produzione e la classificazione dei vini sono disciplinate da appositi regolamenti comunitari e dalle relative norme nazionali applicative.
 
L’allegato VII, parte II, punto 1, del regolamento n. 1308/2013 definisce il vino come «il prodotto ottenuto esclusivamente dalla fermentazione alcolica totale o parziale di uve fresche, pigiate o no, o di mosti di uve.»
===Vini DOCG===
{{citazione necessaria|In Italia 36 vini, al gennaio 2008, hanno ricevuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).}}
 
Nel corso degli ultimi anni la legislazione si è aggiornata con l'emanazione della nuova OCM "Vino"; il riferimento principale è il Regolamento Ce n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche protette, le menzioni tradizionali, l'etichettatura e la presentazione di determinati prodotti vitivinicoli.
Inoltre per un vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita è in corso di emanazione il Decreto di approvazione della DOCG.
La nuova regolamentazione è in vigore dal 1º agosto 2009.
{{vedi anche|Denominazione di Origine Controllata e Garantita}}
 
La vecchia normativa prevedeva la distinzione dei vini in due grandi categorie: Vini da tavola e Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate ([[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VQPRD]]). Ora, la macro distinzione concettuale è tra '''Vino a Origine Geografica''' e '''Vino senza Origine Geografica'''<ref group=N>La locuzione più precisa sarebbe "vino non a origine geografica"</ref>: i primi (DOP e IGP) sono quelli che possiedono un legame territoriale e un [[Disciplinare di produzione|disciplinare]], i secondi non hanno né legame territoriale né disciplinare di produzione (in sostanza, sono quelli precedentemente definiti "vini da tavola").
===Vini DOC===
In Italia più di 300 vini hanno ricevuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC).
{{vedi anche|Denominazione di Origine Controllata}}
 
Un'altra rilevante novità è che i controlli, come per tutti gli altri prodotti DOP e IGP, non sono più affidati ai Consorzi di Tutela ma agli Enti Controllo, in pratica [[Organismo di certificazione|Organismi di Certificazione]] accreditati<ref group=N>Agli organismi di certificazione, in qualità di enti di controllo designati per legge (disciplinare), spetta la verifica della conformità del prodotto rispetto al [[Disciplinare di produzione|disciplinare]], il rilascio e mantenimento del marchio DOP o IGP (nelle modalità previste dai regolamenti) e dei contrassegni relativi, i provvedimenti nel caso di non conformità. Il ruolo dei consorzi, con la nuova legge, è cambiato (ed è stato, per alcuni aspetti, ridimensionato, dato che prima erano essi a verificare i prodotti per il rilascio del marchio) ed è soprattutto focalizzato sulla promozione, valorizzazione, difesa del prodotto e del marchio nonché sulla revisione del disciplinare.</ref>. Pertanto, l'ottenimento e mantenimento delle DOCG, DOC e IGT sono a tutti gli effetti [[certificazione]] di prodotto obbligatoria (ovviamente per chi vi aderisce, potendo comunque produrre vino generico e quindi svincolarsi dai disciplinari e dalle leggi sui vini a denominazione/indicazione).
===Vini IGT===
In Italia numerosi sono i vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT).
 
Chiaramente, anche le regolamentazione per la designazione e l'etichettatura è stata aggiornata (Reg. Ce 607/2009).
{{Vedi anche|Vini ad Indicazione Geografica Tipica|:Categoria:Vini DOC e DOCG per provincia}}
 
La suddivisione ufficiale ora distingue (in ordine crescente di specificità):
==Note==
* '''Vino''' (ex "vino da tavola");
<references />
* '''Vino Varietale''' e/o '''Vino d'Annata''';
* '''Vino a Indicazione Geografica Protetta [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]]''';
* '''Vino a Denominazione di Origine Protetta [[Denominazione di Origine Protetta|DOP]]''';
* Vino a Denominazione di Origine Protetta '''[[Denominazione di Origine Protetta|DOP]]''' con indicazione della '''sottozona''' o della '''menzione geografica aggiuntiva'''.
 
Si deve fare molta attenzione quando si parla del concetto (abusato) della cosiddetta "piramide qualitativa" del vino; infatti, le categorie previste dalle leggi sulle denominazioni trattano unicamente la qualità del '''processo produttivo''' non la qualità del prodotto in sé. Anche i vari disciplinari per i vini a denominazione forniscono requisiti "minimi" e sono, per quanto attiene alle caratteristiche organolettiche, molto generici. Una legislazione nazionale sulle denominazioni che, invece, storicamente si avvicina molto ad un modello di gerarchia qualitativa sul vino è quella francese.
 
=== Legislazione italiana ===
Sino alla pubblicazione del D.LGS. 8 aprile 2010, n. 61 (ovvero dall'11 maggio 2010)<ref>{{Cita legge italiana|tipo=DLGS|anno=2010|mese=4|giorno=8|numero=61|titolo=Tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, in attuazione dell'articolo 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88.}}</ref> la legislazione italiana in materia di vino era retta dalla storica Legge nº 164 del 10 febbraio 1992<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge|anno=1992|mese=2|giorno=10|numero=164|titolo=Nuova disciplina delle denominazioni d'origine dei vini.}}</ref>. Era questa la norma che istituì i vini da tavola, i [[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VQPRD]], ecc.
 
Il D.LGS. 61 (Tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, in attuazione dell'articolo 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88) ha abolito la vecchia L. 164 e ha recepito la nuova OCM "Vino" della UE (Regolamento Ce n. 479/2008, Il vino entra nell'era delle DOP)<ref>{{Cita web|url=http://www.aislombardia.it/notizie/977-il-vino-entra-nell-era-delle-dop.php|titolo=il vino entra-nell'era delle Dop|accesso=30 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120729051528/http://www.aislombardia.it/notizie/977-il-vino-entra-nell-era-delle-dop.php|urlmorto=no}}</ref>.
Pertanto, le vecchie tipologie "vino da tavola", [[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VQPRD]], [[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VSQPRD]], [[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VFQPRD]], [[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VLQPRD]], [[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VSAQPRD]], sono state eliminate (naturalmente, si potranno ancora trovare etichette, precedenti alla revisione normativa, con questi termini). Anche le nuove normative europee sulla designazione ed etichettatura dei vini sono state recepite.
 
Anche se può sembrare riduttivo o "semplicistico" bisogna ora abituarsi a chiamare la categoria base della "piramide" unicamente "vino" senza aggiungere altre qualifiche (da tavola, ecc.) in quanto la legge le ha abolite. Alla base di questa scelta c'è l'obiettivo della UE (e quindi, automaticamente, degli Stati Membri) di dividere il vino (e le altre bevande alcoliche: birra, distillati e liquori) esattamente come tutti gli altri prodotti alimentari (ortaggi, frutta, salumi, olio, formaggi, carni, ecc.): quelli a denominazione/indicazione e quelli non a denominazione/indicazione. Per fare un esempio: non si dice [[prosciutto]] crudo "generico" e prosciutto di Parma DOP ma si dice "prosciutto crudo" e "[[Prosciutto di Parma]]". Quindi per designare un vino al livello base, bisogna solo dire "vino" seguito dalla tipologia, marchio/produttore, eventuale nome di fantasia, ecc. Invece, quando si parla di un vino DOP o IGP è indispensabile, prima di tutto, designarlo con la denominazione o l'indicazione, solo dopo aggiungere le altre identificazioni. In sostanza, la "designazione di vendita" di un vino deve essere solo quella "legale".
 
La scelta UE di far comprendere il vino (che, storicamente, ha sempre avuto una normazione specifica) nella grande famiglia dei '''prodotti agroalimentari''' è stata sancita con l'emanazione del regolamento "quadro", il Reg. Ce n. 1234/2007 sull"'''O'''rganizzazione '''C'''omune dei '''M'''ercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli" (regolamento unico '''OCM'''). Tale regolamento è stato abrogato con l'entrata in vigore, dal 1º gennaio 2014, del Reg. CE n. 1308/2013 "Organizzazione Comune dei Mercati dei prodotti agricoli" (nuova OCM unica).
 
Pertanto, la classificazione italiana ricalca quella europea con alcune peculiarità:
# la tradizionale sigla [[Indicazione geografica tipica|IGT]], per i vini a Indicazione geografica tipica, può essere utilizzata al posto della corrispondente [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]];
# anche la classificazione dei vini a denominazione di origine controllata ([[Denominazione di origine controllata|DOC]]) e dei vini a denominazione di origine controllata e garantita ([[Denominazione di origine controllata e garantita|DOCG]]) permane come specificità italiana. Le due categorie possono essere utilizzate al posto della corrispondente sigla [[Denominazione di origine protetta|DOP]] che assorbe entrambe;
# conservazione delle menzioni di sottozone o di sottodenominazioni.
 
Idonei disciplinari di produzione (vini DOP e IGP) stabiliscono le condizioni da rispettare per rientrare in quelle precise caratteristiche produttrice a garanzia del livello qualitativo:
* la denominazione di origine/indicazione geografica
* i confini della denominazione/indicazione
* le tipologie di coltivazione della vite
* la resa massima per ettaro
* il minimo titolo alcolometrico
* le caratteristiche fisico-chimiche e organolettiche del vino
 
Con la nuova legislazione sono solo gli '''enti di controllo''' ovvero [[Organismo di certificazione|organismi di certificazione]]<ref group=N>Anche alcune camere di commercio, come retaggio della previgente legge nazionale, sono accreditate e autorizzate come enti di controllo.</ref> (che devono essere sia [[accreditamento|accreditati]] nel settore da Accredia sia autorizzati dal Mipaaf) a rilasciare la conformità dei vini DOP e IGP ai disciplinari e quindi a concedere l'uso dei marchi nella commercializzazione. Tale valutazione si basa su campionamenti del lotto da commercializzare e riguarda sia le caratteristiche chimiche che quelle organolettiche. Per i vini DOCG il prelievo e la valutazione deve essere per ogni partita di imbottigliamento. In questo ambito normativo ogni disciplinare di ciascuna denominazione/indicazione specifica l'ente di controllo che rilascia i certificati di idoneità prima della messa in commercio.
 
Il riconoscimento delle DO/IG è, con la nuova legislazione, eseguito in sede europea (mentre, in precedenza, era a livello di ciascun stato membro). Ad ogni modo il DL 61 istituisce il '''Comitato Nazionale vini DOP e IGP''', un organo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali la cui missione è quella di tutelare e promuovere i vini DOP e IGP italiani.
 
Nelle DOC e DOCG, inoltre, può esservi una "sottozona" che delimita, specialmente nella DOCG, la zona ristretta di produzione del vino. Medesima considerazione vale per il concetto di "'''sottodenominazione'''" che è un'ulteriore suddivisione nominalistica (all'interno di una denominazione) e che ovviamente corrisponde ad una peculiare tipologia di prodotto. Il tipico esempio di sottodenominazioni è quello in cui una denominazione prevede varie versioni di vino-monovitigno (ad esempio Garda DOC-chardonnay, Garda DOC-pinot bianco, ecc.) oppure una macro-tipologia di vino (Garda DOC-spumante). Un altro esempio di sottodenominazione è il [[Satèn]] all'interno della denominazione [[Franciacorta (vino)|Franciacorta]]. E ancora: nella DOCG Asti ci sono le sottodenominazioni [[Asti spumante]] e quella [[Moscato d'Asti]]. Inoltre quelle denominazioni che contengono le tipologie "spumante", "passito", "frizzante", "vendemmia tardiva", "liquoroso", "passito liquoroso", "rosso", "bianco", "rosato", "tranquillo", ecc. sono esempi di denominazioni il cui disciplinare prevede tali menzioni che corrispondono a "versioni" (non sottodenominazioni vere e proprie).
 
Più rilevante, invece, è il concetto, previsto da alcuni disciplinari, di '''sottozona'''. In pratica, un vino DOP può essere etichettato, insieme al nome della denominazione, anche con il nome di un territorio ben delimitato e più ristretto all'interno dei confini della denominazione. Questo però a patto che tutte le uve provengano solo da tale territorio. Addirittura, in alcuni casi, persino le fasi produttive devono essere realizzate all'interno della sottozona e non nella zona. La sottozona esprime bene il concetto di [[terroir]] essendo un'area piuttosto ristretta (si pensi che esistono, infatti, delle DOC il cui territorio è l'intera regione). Esempi di sottozona: la DOC [[Prosecco (vino)|Prosecco]] prevede la sottozona ''Treviso''; la DOCG [[Valtellina superiore DOCG|Valtellina superiore]] ha le sottozone ''Maroggia'', ''Sassella'', ''Grumello'', ''Inferno'', ''Valgella''; la DOCG Asti contiene le sottozone ''Canelli'', ''Santa Vittoria d'Alba'', ''Strevi''; la DOCG [[Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene]] include la famosa sottozona ''[[Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Superiore di Cartizze|Cartizze]]''.
 
Ancor più peculiare della sottozona (e concettualmente e legalmente diverso) è quello di '''menzione geografica aggiuntiva'''. Questa, invece, è la concretizzazione del concetto francese di [[cru]]. In pratica, è la possibilità (con regole molto restrittive) di etichettare il vino DOP aggiungendo il toponimo del vigneto da cui provengono le uve. Si comprende bene che questa tipologia è la vera punta della piramide qualitativa del vino. Esempi illustri della menzione geografica aggiuntiva: le menzioni in seno alle denominazioni [[Barolo (vino)|Barolo]] e [[Barbaresco (vino)|Barbaresco]], i primi reali casi italiani di analogia con i concetti di crù classé francesi.
 
L'elenco aggiornato dei vini italiani DOP e IGP è presente sulla sezione specifica del portale del Mipaaf<ref>{{Cita web|url=https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4625#id-2a1c4cce6d31ae2df2cf30a47cca7012|titolo=Elenco Mipaaf}}</ref>.
 
==== Vino (generico) ====
Il primo livello della categorizzazione legale del vino, in ordine alla logica delle denominazioni, si chiama semplicemente "vino" (senza altri termini). Questa categoria identifica gli ex "'''vini da tavola'''" con uve autorizzate, senza dover rispettare particolari disciplinari di produzione; generalmente, si tratta di vini ordinari, di qualità più modesta, che riportano sull'etichetta la ragione sociale dell'imbottigliatore; facoltativamente possono riportare l'indicazione del colore (bianco, rosato, rosso). Tuttavia la dicitura "vino", senza altre qualifiche, non è sempre sinonimo di "scarsa" qualità ma semplicemente di non appartenenza ad alcun disciplinare di produzione ovvero (almeno negli stati membri UE) "anonimo" rispetto alla logica delle denominazioni di origine.
 
Nelle procedure amministrative si indica la categoria "vino" come '''vino generico''' o "vino comune" per poterla distinguerla efficacemente dalle altre. La categoria vino generico non ha, per definizione, alcuna indicazione di origine, non deve indicare le varietà di uva (vitigno utilizzato) né l'annata.
 
==== Vino varietale e Vino d'annata ====
Le categorie "vino varietale" e "vino d'annata" sono due novità introdotta dalla revisione normativa.
Queste due tipologie possono anche coesistere (cioè vino varietale d'annata).
 
Il '''vino varietale''' è un vino, privo di denominazione o origine, di cui almeno l'85% delle uve appartiene alla varietà indicata in etichetta. La lista delle varietà con cui si può etichettare un vino come "vino varietale" per lo più comprende i vitigni internazionali.
 
Il '''vino d'annata''' è un vino, privo di denominazione o origine, di cui almeno l'85% delle uve sono state prodotte in un [[Millesimo (vino)|millesimo]] specifico che può essere riportato in etichetta.
 
Ambo le categorie appartengono, in termini macro, ai vini generici.
 
==== Vino ad Indicazione Geografica Tipica (IGT) ====
{{vedi anche|Indicazione geografica tipica}}
Per indicazione geografica tipica dei vini si intende il nome geografico di una zona utilizzato per designare il prodotto che ne deriva. Corrisponde alla classificazione europea [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]].
 
Questa categoria comprende i vini prodotti in determinate regioni o aree geografiche (autorizzate per legge), talvolta secondo un generico disciplinare di produzione; essi possono riportare sull'etichetta, oltre all'indicazione del colore, anche l'indicazione del o dei vitigni utilizzati e l'annata di raccolta delle uve. Da questo livello di vino, diventa obbligatorio un disciplinare di produzione, redatto e approvato secondo le norme della UE (essendo il primo livello della classificazione dei vini a indicazione di origine)
 
La menzione IGT può essere sostituita dalla menzione ''[[Vin de pays]]'' per i vini prodotti in [[Valle d'Aosta]] (dove però non sono previsti), e dalla menzione ''[[Landwein]]'' per i vini prodotti nella [[provincia autonoma di Bolzano]] (al 2022 esistono le IGT Mitterberg e Vigneti delle Dolomiti).
 
È opportuno precisare inoltre che nelle tre categorie sopra descritte si possono trovare anche vini di elevatissima qualità; la loro collocazione tra i vini "generici" o tra gli IGT è dovuta sia a scelte commerciali, sia all'impossibilità, per la loro composizione (vitigni utilizzati), di rientrare nei disciplinari dei vini di qualità delle zone di produzione. Oppure, perché un produttore rifiuta per principio la logica dei disciplinari restrittivi o la politica delle denominazioni<ref group=N>Anche se non noto ai più, vi sono in Italia alcuni vini IGT di grande qualità e prestigio, prodotti da famose cantine, con prezzi sui 300 € quando esistono moltissimi DOCG a 5 €.</ref>. In questo modo, etichettando il proprio prodotto come vino "generico" o vino igp può sperimentare con maggior libertà.
 
==== Vino a Denominazione di Origine Controllata (DOC) ====
{{vedi anche|Denominazione di origine controllata}}
 
Per denominazione di origine dei vini si intende il nome geografico di una zona viticola particolarmente vocata; esso viene utilizzato per designare un prodotto di qualità e rinomato, le cui caratteristiche sono connesse all'ambiente naturale e ai fattori umani.
 
La categoria dei vini DOC comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione. Questa categoria italiana appartiene a quella [[Denominazione di origine protetta|DOP]] europea.
 
Tali vini, prima di essere messi in [[commercio]], devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOC.
 
La denominazione di origine controllata fu istituita con il [[decreto legge]] del 12 luglio [[1963]], n. 930<ref>{{Cita legge italiana|tipo=DPR|anno=1963|mese=07|giorno=12|numero=930|titolo=Norme per la tutela delle denominazioni di origine dei mosti e dei vini.|articolo=}}</ref>.
 
==== Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) ====
{{vedi anche|Denominazione di origine controllata e garantita}}
 
La categoria dei vini DOCG comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione. Questa categoria italiana appartiene a quella [[Denominazione di origine protetta|DOP]].
 
Le DOCG sono riservate ai vini già riconosciuti DOC da almeno dieci anni che siano ritenuti di particolare pregio, in relazione alle caratteristiche qualitative intrinseche, rispetto alla media di quelle degli analoghi vini così classificati, per effetto dell'incidenza di tradizionali fattori naturali, umani e storici e che abbiano acquisito rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale e internazionale.
 
Tali vini, prima di essere messi in commercio, devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; l'esame organolettico inoltre deve essere ripetuto, partita per partita, anche nella fase dell'[[imbottigliamento]], per i vini DOCG è infine prevista anche un'analisi sensoriale (assaggio) eseguita da un'apposita Commissione; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOCG.
 
Le DOCG e le DOC sono le menzioni specifiche tradizionali utilizzate dall'Italia per designare gli ex [[Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate|VQPRD]] (vini di qualità prodotti in regioni determinate) ora DOP.
 
==== Vino a Denominazione di Origine Protetta (DOP) ====
{{vedi anche|Denominazione di Origine Protetta}}
Nell'ambito dei vini DOP, alcune denominazioni prevedono anche le tipologie "Classico", "Riserva" o "Superiore".
* La specificazione "Classico" indica un vino prodotto in una zona di origine più antica nell'ambito della stessa DOCG o DOC.
* La qualificazione di "Riserva" è attribuita ai vini che vengono sottoposti ad un periodo di invecchiamento più lungo rispetto a quello previsto dal disciplinare e con regole produttive maggiormente restrittive.
* La dicitura "Superiore" è attribuita ai vini che hanno una gradazione alcolica più elevata rispetto a quella delle tipologia base di vino specificata dal disciplinare.
 
==== Etichetta ====
{{vedi anche|Etichetta da vino}}
[[File:Alsace 1884.jpg|miniatura|Un'etichetta del [[1884]]]]
L'[[Etichetta di identificazione|etichetta]] costituisce una sorta di "[[Carta d'identità]]" del vino, in quanto contiene tutti gli elementi necessari per identificare il prodotto a cui si riferisce.
 
Le informazioni che devono essere riportate sull'etichetta sono stabilite sia dalle norme in vigore che dai rispettivi disciplinari di produzione; devono essere riportate le informazioni relative alle analisi chimiche del prodotto, [[grado alcoolico]] con tolleranza 0,5% in volume, calcolato a 15&nbsp;°C, in quanto il volume dell'alcool e dell'acqua variano in modo differenziale al variare della temperatura, indicazione dei solfiti contenuti, capacità del contenitore, comune di produzione, ragione sociale e sede dell'imbottigliatore, nome dell'azienda, lotto. Le indicazioni obbligatorie e facoltative da riportare in etichetta cambiano a seconda della categoria merceologica/legale di vino e sono numerose.
 
Quando, obbligatoriamente o facoltativamente, si riporta l'annata, la legge impone che il tetto minimo di vino dell'annata indicata sia dell'85%.
 
A partire dalla vendemmia [[2005]] è diventato obbligatorio anche in Italia indicare la presenza di [[solfiti]].
 
Il vino "generico" deve obbligatoriamente presentare in etichetta la parola "vino" e, quando è applicabile, anche la tipologia specifica ("vino liquoroso”, "vino passito", "vino da vendemmia tardiva", “vino spumante”, "vino spumante aromatico", "vino spumante gassificato", “vino frizzante”, "vino frizzante gassificato"). Da notare che il colore non è una qualifica obbligatoria per legge (sebbene quasi sempre presente sulle etichette del vino imbottigliato destinato alla vendita al dettaglio).
 
Il vino varietale deve riportare l'indicazione del vitigno principale (se almeno l'85% dell'uvaggio o del taglio è composto da questa varietà) e di eventuali altri in ordine decrescente di %.
 
Un vino IGP o DOP non deve riportare la parola "vino" visto che è sufficiente l'indicazione geografica o la denominazione di origine (che è, a tutti gli effetti, un marchio di qualità europeo) a far capire che si tratta di un vino (non si trova scritto vino [[Barolo (vino)|Barolo]] ma solo "Barolo"). Anzi, aggiungere la parola "vino" o "spumante" è snaturare la peculiarità delle denominazioni.
 
Per un vino [[spumante]], sia "generico" che IGP/DOP, è obbligatorio la qualifica del tenore zuccherino (pas dosé, extrabrut, brut, extradry, dry, demisec, dolce). Per quelli non spumanti, la terminologia è secco, abboccato, semidolce (ex amabile), dolce.
 
Inoltre, la normativa specifica le dizioni per i diversi attori della filiera (imbottigliatore, produttore, venditore, importatore). L'indicazione dello Stato Membro da cui proviene il vino è sempre obbligatoria. Per i vini IGP/DOP, la dizione "'''integralmente prodotto'''” significa che l'azienda vitivinicola ha prodotto e imbottigliato solo essa stessa (quindi non ha fatto vinificare/elaborare/affinare e/o imbottigliare presso terzi) il vino utilizzando solo uve di proprietà (quindi non acquistate da terzi).
 
== Prodotti vitivinicoli aromatizzati ==
{{vedi anche|Bevanda alcolica}}
I prodotti vitivinicoli aromatizzati<ref>{{Cita web |url=http://www.laboratorio2000.it/normativa-sui-vini-e-cocktail-aromatizzati-e-bevande/ |titolo=Normativa sui vini e cocktail aromatizzati e bevande|data=18 maggio 201 |accesso=28 giugno 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170819110149/http://www.laboratorio2000.it/normativa-sui-vini-e-cocktail-aromatizzati-e-bevande/ |urlmorto=sì}}</ref> sono bevande alcoliche a base di vino o di altri prodotti vitivinicoli (ad esempio il mosto). Attualmente, nei paesi UE sono disciplinati dal regolamento (UE) n. 251/2014. In sostanza sono:
* a) i [[Vino aromatizzato|vini aromatizzati]];
* b) le bevande aromatizzate a base di vino;
* c) i cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli.
 
I vini aromatizzati non vanno confusi con i '''vini aromatici''' che sono quelli ottenuti dai vitigni aromatici, come ad esempio moscati e malvasie. Oltre ai vini aromatici esistono anche quelli '''semiaromatici''', ottenuti da vitigni come la glera, il sauvignon e altri.
 
== Effetti del vino sulla salute ==
Sebbene il consumo eccessivo di alcool abbia effetti anche molto negativi sulla salute (l'etanolo non solo è un componente psicotropo<ref>{{Cita web |url=http://www.crarl.it/ricerca-alcol |titolo=Ricerca: l’alcol e i suoi effetti |accesso=27 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170828062359/http://www.crarl.it/ricerca-alcol/ |urlmorto=no }}</ref> ma è pure una sostanza classificata dall'OMS "cancerogena del gruppo 1"<ref>{{Cita web |url=https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/i-blog-della-fondazione/il-blog-di-emanuele-scafato/alcol-e-cancro-moderarsi-ridurre-comunque-o-non-bere |autore=Emanuele Scafato|data=19 ottobre 2015|titolo=Alcol e cancro: moderarsi, ridurre comunque o non bere?|accesso=7 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808034516/https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/i-blog-della-fondazione/il-blog-di-emanuele-scafato/alcol-e-cancro-moderarsi-ridurre-comunque-o-non-bere |urlmorto=no }}</ref>), studi epidemiologici hanno ampiamente dimostrato che un consumo moderato è associato ad una diminuzione dei problemi cardiovascolari come l'[[insufficienza cardiaca]]<ref name=Lindberg>{{Cita pubblicazione |cognome= Lindberg |nome= Matthew L. |coautori= Ezra A. Amsterdam |titolo= Alcohol, wine, and cardiovascular health |lingua=en |rivista= Clinical Cardiology |volume=31 |numero=8 |pp=347-51 |anno=2008 |pmid=18727003 |doi=10.1002/clc.20263}}</ref>. Tale tesi è suffragata da ulteriori studi sul [[paradosso francese]]<ref>{{Cita pubblicazione |rivista= Journal of Consumer Marketing |anno=1994 |volume=11 |numero=2 |pp=17-24 |titolo= The impact of media stories concerning health issues on food product sales: management planning and responses |cognome=Dodd |nome= Tim H. |coautori=Steve Morse |doi=10.1108/07363769410058894|lingua=en}}</ref>. Questo paradosso illustra l'incidenza relativamente bassa della [[coronaropatia]] in [[Francia]] nonostante il consumo relativamente alto di [[grassi saturi]] nella dieta tradizionale francese. Alcuni epidemiologi ritengono che questa differenza sia dovuta all'alto consumo di vino da parte dei francesi, ma questa teoria non ha al momento solide basi scientifiche. Poiché il bevitore moderato medio tende a fare spesso esercizio fisico, ad essere attento alla propria salute, e ad avere un retroterra culturale e socioeconomico solido, l'associazione tra consumo moderato di vino e salute migliore potrebbe essere legata a fattori collaterali o rappresentare una [[correlazione (statistica)|correlazione]] piuttosto che un rapporto di causa-effetto<ref name=Lindberg/>.
 
Studi sulla popolazione hanno rilevato un'associazione tra consumo di vino e rischio di problemi cardiaci, rappresentata da una [[J-Curve]]: i bevitori pesanti presentano un rischio elevato, mentre i moderati (fino a 20 grammi di alcool al giorno, corrispondenti a circa 120 ml di vino a 13°) presentano un rischio minore di quello degli astemi. Altri studi hanno evidenziato che anche il consumo moderato di altri alcolici può risultare cardioprotettivo, ma in misura minore rispetto al vino<ref>{{Cite pmid|19406740}}</ref>. In più, è stato rilevato che il consumo di vino rosso presenta più benefici rispetto al vino bianco, anche se altre ricerche non hanno trovato differenze. Il vino rosso contiene più [[polifenolo|polifenoli]] del bianco, e tali composti sono ritenuti essere particolarmente protettivi contro i problemi cardiovascolari.<ref name=Lindberg/>.
 
In alcune ricerche su animali, è stato dimostrato che il [[resveratrolo]], composto chimico presente nel vino rosso, ha proprietà protettive per il sistema circolatorio e verso gli agenti esterni<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Olas |nome=Beata |coautori=Barbara Wachowicz, Joanna Saluk-Juszczak, Tomasz Zieliński |anno=2002 |mese=agosto|titolo=Effect of resveratrol, a natural polyphenolic compound, on platelet activation induced by endotoxin or thrombin |lingua=en|rivista=Thrombosis Research |volume=107 |numero=3 |pp=141-145 |url=http://www.thrombosisresearch.com/article/PIIS0049384802002736/abstract |accesso=26 giugno 2008 |doi=10.1016/S0049-3848(02)00273-6}}</ref>. Dosi basse di questa sostanza in topi di mezza età hanno avuto effetti sui fattori genetici legati all'invecchiamento, e possono conferire una protezione speciale al cuore. In particolare, il resveratrolo a basso dosaggio imita gli effetti di una dieta ipocalorica, col 20-30% di calorie in meno rispetto ad una dieta normale<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Barger |nome=Jamie L. |coautori=Tsuyoshi Kayo, James M. Vann, Edward B. Arias, Jelai Wang, Timothy A. Hacker, Ying Wang, Daniel Raederstorff, Jason D. Morrow, Christiaan Leeuwenburgh, David B. Allison, Kurt W. Saupe, Gregory D. Cartee, Richard Weindruch, Tomas A. Prolla |anno=2008 |titolo=A Low Dose of Dietary Resveratrol Partially Mimics Caloric Restriction and Retards Aging Parameters in Mice |lingua=en|rivista=[[PLoS ONE]] |pmid=18523577 |volume=3 |numero=6 |pmc=2386967 |url=http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0002264 |doi=10.1371/journal.pone.0002264 |accesso=26 giugno 2008 |pp=e2264 |curatore-cognome=Tomé |curatore-nome=Daniel |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080701095238/http://www.plosone.org/article/info:doi/10.1371/journal.pone.0002264 |urlmorto=no }}</ref>.
 
Il resveratrolo si trova in natura nelle bucce degli acini d'uva come reazione alle infezioni fungine e all'esposizione ai lieviti durante il processo di [[fermentazione alcolica]]. Poiché il vino bianco ha un contatto minimo con le bucce durante la fermentazione, generalmente esso presenta bassi livelli di resveratrolo.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Frémont |nome=Lucie |anno=2000 |mese=gennaio|titolo=Biological effects of resveratrol |lingua=en|rivista=Life Sciences |volume=66 |numero=8 |pp=663-673 |accesso=26 giugno 2008 |doi=10.1016/S0024-3205(99)00410-5 |pmid=10680575 }}</ref>. Tra i composti chimici benefici presenti nel vino vi sono anche altri polifenoli, [[antiossidante|antiossidanti]] e [[flavonoidi]]<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=de Lange |nome=D. W. |anno=2007 |titolo=From red wine to polyphenols and back: A journey through the history of the French Paradox |lingua=en|url=https://archive.org/details/sim_thrombosis-research_2007_119_4/page/403 |rivista=Thrombosis Research |volume=119 |numero=4 |pp=403-406|accesso=26 giugno 2008|doi=10.1016/j.thromres.2006.06.001 |pmid=16839597 }}</ref>. Per beneficiare appieno degli effetti del resveratrolo, si consiglia di sorseggiare lentamente il vino: a causa dell'inattivazione che subisce nelle viscere e nel [[fegato]], la maggior parte del resveratrolo consumato non raggiunge il circolo sanguigno. Tuttavia, bevendo lentamente, le mucose della bocca consentono un assorbimento massiccio della sostanza<ref>{{cita news |url=https://www.forbes.com/feeds/hscout/2009/06/11/hscout627934.html|titolo=Health Secrets of Red Wine Uncovered |lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090707024734/http://www.forbes.com/feeds/hscout/2009/06/11/hscout627934.html|pubblicazione=Forbes|data=6 novembre 2009}}</ref>.
 
I vini rossi provenienti dal sud della Francia e dalla [[Sardegna]] presentano livelli alti di [[tannino|tannini condensati]] ([[proantocianidine]]), composti presenti nei semi ritenuti responsabili dei benefici del vino rosso sul cuore. Questi vini rossi contengono una quantità di tannini condensati da due a quattro volte superiore rispetto agli altri vini oggetto di studio. Le proantocianidine impediscono la sintesi di peptidi chiamati [[endoteline]], che ostruiscono i vasi sanguigni<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=Oenology: Red wine procyanidins and vascular health |lingua=en|rivista=Nature |data= |nome=R. |cognome=Corder |coautori=W. Mullen, N. Q. Khan, S. C. Marks, E. G. Wood, M. J. Carrier, A. Crozier |pmid=17136085 |volume=444 |numero=566 |p=566 |doi=10.1038/444566a |url=https://www.nature.com/nature/journal/v444/n7119/abs/444566a.html |accesso=5 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170505221017/http://www.nature.com/nature/journal/v444/n7119/abs/444566a.html |urlmorto=no }}</ref>.
 
Uno studio del [[2007]] dimostra che vini bianchi e rossi sono efficaci agenti antibatterici contro alcuni ceppi di [[Streptococcus]]<ref>{{Cita pubblicazione |titolo=Antibacterial Activity of Red and White Wine against Oral Streptococci|lingua=en|rivista=Journal of Agricultural and Food Chemistry |anno=2007 |nome=M. |cognome=Daglia |coautori=A. Papetti, P. Grisoli, C. Aceti, C. Dacarro e G. Gazzani |volume=55 |numero=13 |doi=10.1021/jf070352q |pmid=17547418 |pp=5038-42 }}</ref>. In più, un articolo nel numero di ottobre [[2008]] di ''Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention'' sottolinea che il consumo moderato di vino rosso può diminuire il rischio di cancro al polmone negli uomini<ref>{{cita news|url=http://newswise.com/articles/view/544833/|titolo=Red Wine May Lower Lung Cancer Risk|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130531073643/http://newswise.com/articles/view/544833/ |pubblicazione=Newswise|lingua=en|accesso=7 ottobre 2008}}</ref>. Tuttavia, se studi epidemiologici e di laboratorio evidenziano da un lato un effetto cardioprotettivo, dall'altro non esistono studi controllati sull'effetto delle bevande alcoliche sul rischio di sviluppare problemi cardiaci o [[ictus]]. Un eccessivo consumo di alcool può causare [[cirrosi epatica]] e [[alcolismo]]<ref>{{Cita web |url=http://www.cdc.gov/alcohol/quickstats/general_info.htm |titolo=General Information on Alcohol Use and Health |lingua=en|accesso=26 giugno 2008 |autore=Centers for Disease Control and Prevention |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080918004654/http://www.cdc.gov/alcohol/quickstats/general_info.htm |urlmorto=no }}</ref>; l'[[American Heart Association]] invita a consultare il proprio medico su rischi e benefici derivanti da un consumo moderato di alcool<ref>{{Cita web |url=https://www.heart.org/ |titolo=Alcohol, Wine and Cardiovascular Disease |lingua=en|accesso=26 giugno 2008 |autore=American Heart Association |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080828185308/http://www.heart.org/ |urlmorto=no }}</ref>.
 
Allo studio vi sono anche gli effetti del vino sul cervello: è stato osservato che il vino prodotto dall'uva [[Cabernet-sauvignon]] riduce il rischio di contrarre la [[malattia di Alzheimer]]<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Wang |nome=Jun |coautori=Lap Ho, Zhong Zhao, Ilana Seror, Nelson Humala, Dara L. Dickstein, Meenakshisundaram Thiyagarajan, Susan S. Percival, Stephen T. Talcott, Giulio Maria Pasinetti |anno=2006 |titolo=Moderate Consumption of Cabernet Sauvignon Attenuates β-amyloid Neuropathology in a Mouse Model of Alzheimer's Disease |lingua=en|rivista=FASEB |volume=20 |pp=2313-2320 |url=http://www.fasebj.org/cgi/content/full/20/13/2313 |accesso=25 giugno 2008 |doi=10.1096/fj.06-6281com |pmid=17077308 |numero=13 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081007171229/http://www.fasebj.org/cgi/content/full/20/13/2313 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita news |titolo=Cabernet Sauvignon Red Wine Reduces The Risk Of Alzheimer's Disease |lingua=en |url=https://www.sciencedaily.com/releases/2006/09/060918163551.htm |pubblicazione=ScienceDaily |editore=ScienceDaily LLC |data=21 settembre 2007 |accesso=25 giugno 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080721022133/http://www.sciencedaily.com/releases/2006/09/060918163551.htm |urlmorto=no }}</ref>. Un altro studio ha rilevato che, tra gli alcolisti, il vino danneggia maggiormente l'[[ippocampo (anatomia)|ippocampo]] rispetto ad altre bevande alcoliche<ref>{{cita pubblicazione|autore1=Julia Wilhelm|autore2=Helge Frieling|autore3=Thomas Hillemacher|autore4=Detlef Degner|autore5=Johannes Kornhuber|autore6=Stefan Bleich|titolo=Hippocampal volume loss in patients with alcoholism is influenced by the consumed type of alcoholic beverage|lingua=en|pubblicazione=Alcohol and Alcoholism|volume=43|numero=3|data=maggio-giugno 2008|pp=296-299|doi=10.1093/alcalc/agn002}}</ref>.
 
I solfiti, in particolare in persone sofferenti di [[asma]], possono causare reazioni avverse. Essi sono presenti in tutti i vini e si formano naturalmente nel processo di fermentazione. Molti produttori di vino aggiungono [[biossido di zolfo]] per aiutarne la conservazione. Questo composto viene anche aggiunto in cibi come le [[albicocca|albicocche]] secche e il succo d'arancia. La quantità di solfiti aggiunti varia: alcuni vini sono stati commercializzati con basso contenuto di solfiti<ref>{{cita news|url=http://www.winesofcanada.com/larchhill2.html|titolo=Ageing and Storing Wines|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071213214701/http://www.winesofcanada.com/larchhill2.html|pubblicazione=Wines of Canada|accesso=5 giugno 2007}}</ref>.
Uno studio condotto su donne nel [[Regno Unito]], chiamato ''[[The Million Women Study]]'', ha rilevato che un consumo moderato di alcol può aumentare il rischio di alcuni tipi di cancro, inclusi quelli alla [[cancro alla mammella|mammella]], alla [[cancro alla faringe|faringe]] e al [[cancro al fegato|fegato]]<ref name="pmid19244173">{{Cita pubblicazione |autore=N. E. Allen |coautori=V. Beral, D. Casabonne, ''et al.'' |titolo=Moderate alcohol intake and cancer incidence in women |rivista=[[Journal of the National Cancer Institute]] |volume=101 |numero=5 |pp=296-305 |anno=2009 |mese=marzo|pmid=19244173 |doi=10.1093/jnci/djn514|lingua=en}}</ref>.
 
L'autrice principale dello studio, [[Valerie Beral]], ha affermato che esiste una scarsa evidenza sul fatto che gli effetti positivi del vino possano prevalere sul rischio di cancro. Il professor Roger Corder, autore de ''The Red Wine Diet'', ribatte che due piccoli bicchieri di vino ricco di proantocianidine possono dare benefici, anche se i vini reperibili nella grande distribuzione sono altamente alcolici e hanno una bassa concentrazione di sostanze benefiche<ref>{{Cita news| url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/8079816.stm| titolo=Alcohols it really good for you?|lingua=en| data=8 giugno 2009| editore=BBC News| accesso=8 giugno 2009| nome=Sue| cognome=Nelson| pubblicazione=| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090612052343/http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/8079816.stm| urlmorto=no}}</ref>.
 
== Fiere ==
* Vinitaly - Verona
* Milano In Vino - [[Milano]]
* Forlì Wine Festival - [[Forlì]]
* Slow Wine Fair - [[Bologna]]
* DiVino Festival - [[Castelbuono]] (PA)
* Life Of Wine - [[Roma]].
 
== Riferimenti normativi ==
* Artt. 36-37 del [https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:1995-10-26;504!vig= Decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504] - Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative.
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
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* Gabriele Archetti, ''La civiltà del vino. Fonti, temi e produzioni vitivinicole dal Medioevo al Novecento'' p.&nbsp;999 - Atti del Convegno-Settima Biennale di Franciacorta 5-6 ottobre 2001-Centro Culturale Artistico di Franciacorta e del Sebino.
*Saltini Antonio, ''Per la storia delle pratiche di cantina''. parte I, ''Enologia antica, enologia moderna: un solo vino, o bevande incomparabili''?, in Rivista di storia dell'agricoltura, XXXVIII, n. 1, giu. 1998, parte II, ''La tradizione enologica italiana dal ritardo secolare alle ambizioni di eccellenza'', in Rivista di storia dell'agricoltura, XXXVIII, n. 2, dic. 1998
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* {{Google books|-I-uec-ppeQC|cognome=Cabras|nome=Paolo|coautori=Aldo Martelli|titolo=Chimica degli alimenti|editore=Piccin|città=Padova|anno=2004|isbn=88-299-1696-X|cid=Cabras 2004}}
*Batmanglij, Najmieh (2006). From Persia to Napa: Wine at the Persian Table. Washington, DC: Mage Publishers. ISBN 1-933823-00-3.
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*Johnson, Hugh (2003). Hugh Johnson's Wine Companion, 5th edition, Mitchell Beazley. “The Encyclopaedia of Wines, Vineyards and Winemakers”
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*Stengel, Kilien (2007). Oenologie crus des vins. Villette. ISBN 978-2-86547-080-8.
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* Antonio Saltini, ''Gusto del vino e pratiche di cantina tra tradizione italica e innovazione francese''. Firenze, Nuova Terra Antica 2010, ISBN 978-88-96459-08-9.
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* {{cita libro|titolo=Vini & liquori|città=Firenze|editore=Poligrafici Editoriale/La Nazione|anno=1971|sbn=LO11128478}}
* {{en}} Kevin Zraly, ''Windows on the World Complete Wine Course''. Sterling, 2006, ISBN 1-4027-3928-1.
 
== Voci correlate ==
{{div col|cols=3}}
*[[Associazione Nazionale Città del Vino]]
* [[CantinaAzienda vinicola]]
* [[CucinaCantina]]
* [[DegustazioneCasse]]
* [[EnologiaCucina (attività)]]
* [[GastronomiaDegustazione]]
* [[GlossarioDolcezza del vino]]
* [[ParadossoDouja francesed'Or]]
* [[SommelierEnolito]]
* [[Enologia]]
*[[Storia della cucina]]
* [[VignetoEnoteca]]
* [[Gastronomia]]
*[[Viticoltura]] ([[Viticoltura in Italia]])
* [[Glossario del vino]]
*''[[Vitis vinifera]]''
* [[London International Vintners Exchange]]
*[[Vitigno]]
* [[Millesimo (vino)]]
*[[Simposio e pratiche simposiali]]
* [[Organizzazione internazionale della vigna e del vino]]
* [[Paradosso francese]]
* [[Rete delle grandi capitali dei vini]]
* [[Semiotica del vino]]
* [[Simposio e pratiche simposiali]]
* [[Sommelier]]
* [[Storia del vino]]
* [[Strade del vino]]
* [[Vigneto]]
* [[Vinicoltura]]
* [[Vinificazione]]
* [[Viticoltore]]
* [[Viticoltura]]
* [[Vitis vinifera]]
* [[Vitigno]]
* [[Vino naturale]]
* [[In vino veritas]]
* [[Vinogel]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{dmoz|/World/Italiano/Tempo_Libero/Mangiare_e_Bere/Vini/|I vini}}
* {{cita web|url=http://www.gardaclassico.it/vini-garda.php/p-4x35x219/Garda_Classico_Garda-Classico-Classificazione-dei-vini-con-la-nuova-O.C.M.-Vino.htm|titolo=Scheda su nuove categorie vino Sito Consorzio Garda Classico|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004214045/http://www.gardaclassico.it/vini-garda.php/p-4x35x219/Garda_Classico_Garda-Classico-Classificazione-dei-vini-con-la-nuova-O.C.M.-Vino.htm|urlmorto=sì}}
* [http://europa.eu.int/eur-lex/lex/LexUriServ/site/it/consleg/1999/R/01999R1493-20030901-it.pdf Regolamento del Consiglio Europeo n° 1493/1999 del 17 maggio 1999] che organizza il mercato comune vitivinicolo (file pdf)
* {{cita web|url=http://www.onav.it|titolo=Onav}}
* [http://www.itinerarinelgusto.it itinerarinelgusto] Mappa dei vini italiani certificati: doc e docg
* {{cita web|url=http://lastoriaviva.it/storia-della-vite-e-del-vino-dalla-preistoria-a-roma/|titolo=Storia della vite e del vino dalla Preistoria a Roma|}}
* {{lingue|it|de|en|es|fr}} [http://www.oiv.int/it/accueil/index.php Organisation Internationale de la Vigne et du Vin]
* {{lingue|en|fr}} [http://www.frenchscout.com/types-of-wines Types of wine]
* [http://www.vinoveritas.it Vini DOC, DOCG e IGT d'Italia]
 
 
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