Via parenterale inapparente: differenze tra le versioni
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La '''via parenterale inapparente''' o ''Inapparent Parenteral Route'' è una via di trasmissione descritta nel 1975 per il virus
== Meccanismo ==
Si intende la penetrazione di virus proveniente da materiali biologici infetti (
La trasmissione ematica avviene tramite contatto di sangue fra un individuo infetto e uno sano. Il contatto può essere diretto, oppure veicolato da agenti esterni. Un esempio sono le [[zanzara|zanzare]]. Un altro caso, classico, è quello di strumenti usati dall'uomo, condivisi tra più persone o non adeguatamente sterilizzati prima dell'uso; ad esempio, strumenti (in particolare [[rasoio|rasoi]]) per la [[rasatura]]; in ambito medico, si tratta spesso di aghi o strumenti per [[Iniezione_(medicina)|iniezioni]] o [[trasfusione|trasfusioni]] di sangue.
La ''
▲Si intende la penetrazione di virus proveniente da materiali biologici infetti ( sangue, ecc. ) attraverso microlesioni difficilmente individuabili della cute o delle mucose ( orale, genitale, ecc. ). La ''[[Via Parenterale Inapparente]]'' si distingue dalla ''Via Parenterale'' ove il meccanismo di penetrazione del virus è evidente: il virus penetra, infatti, attraverso punture con aghi infetti o strumenti infetti o inoculazione di sangue o emoderivati infetti.
*
▲La ''[[Via Parenterale Inapparente]]'' si realizza attraverso varie modalità, di cui le più frequenti sono:
La via parenterale inapparente fu descritta la prima volta nel 1975
▲* penetrazione del virus attraverso microlesioni della mucosa oro-faringea;
== Note ==
▲* uso promiscuo di articoli da toilette (spazzolini da denti, forbici da unghie, spazzole da bagno);
▲* contatto sessuale o intimo contatto personale;
▲* graffi, morsi;
▲* insetti ematofagi;
▲* è comunque difficile descrivere o elencare tutte le varie modalità esistenti, come ad esempio lesioni da malattie cutanee ([[psoriasi]], etc. ), taglietto invisibile sulla cute, etc.
▲La via parenterale inapparente fu descritta la prima volta nel 1975 <ref name="Nota 1">{{cite news|publisher= Lancet 1975; 2: 706|title=Piazza M, Cacciatore L, Molinari V, Picciotto L. Hepatitis B not transmissible via faecal – oral route.}}</ref> e fu confermata sperimentalmente nel 1977 dai [[Centers for Disease Control and Prevention]] (CDC) Atlanta – USA <ref name="Nota 2">{{cite news|title=Hepatitis surveillance III. In: Hepatitis B transmission modes: evidence against enteric transmission, report 41.|publisher= US Department of Health, Education, and Welfare. Atlanta, GA: Centers for Disease Control and Prevention, 1977; 20- 22.}}</ref>. Attualmente la via parenterale inapparente è considerata la più frequente via di trasmissione soprattutto dei virus dell’[[epatite B]] e dell’[[epatite C]] <ref name="Nota 3">{{cite news|publisher= Ghedini - Napoli - 2005|title=Epatite Virale Acuta e Cronica [http://www.epatitecronica.it >]}}</ref> <ref name="Nota 4">{{cite news|publisher= Unità Operativa di Medicina Interna|title=Università di Bologna [http://www.fegato.org/malattie/Trattamento/epatiti.html >]}}</ref>. Da notare che talvolta per l’[[epatite C]] si impiega anche il termine di malattia “acquisita in comunità” (community acquired ), ma la penetrazione del virus implica sempre un meccanismo “parenterale inapparente” (CDC).
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Trasmissione ematica]]
* [[Via parenterale]]
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