Disimpegno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m wikifico , + P
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: sostituisco parametro "titolo italiano" con "titolo" nel template:Film (v. richiesta)
 
(56 versioni intermedie di 35 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Film
{{P|opinioni contestabili|Israele|maggio 2008|[[Utente:No2|No2]] ([[Discussioni utente:No2|msg]])}}
|titolo = Disimpegno
|titolo originale = Disengagement
|immagine = Disimpegno - Disengagement (Amos Gitai, 2007).JPG
|didascalia = [[Juliette Binoche]] in una scena del film
|lingua originale = [[lingua ebraica|ebraico]], [[lingua inglese|inglese]], [[lingua francese|francese]], [[lingua araba|arabo]], [[lingua italiana|italiano]]
|forza corsivo = s
|paese = [[Germania]]
|paese 2 = [[Italia]]
|paese 3 = [[Israele]]
|paese 4 = [[Francia]]
|anno uscita = 2007
|aspect ratio = 1,85:1
|genere = Drammatico
|regista = [[Amos Gitai]]
|sceneggiatore = [[Amos Gitai]], [[Marie-Jose Sanselme]]
|produttore = [[Laurent Truchot]], [[Pierfrancesco Fiorenza]]
|casa produzione = Agat Films & Cie, Agav Films, [[arte (rete televisiva)|Arte France Cinéma]], [[Eurimages]], Pandora Filmproduktion. R&C Produzioni
|casa distribuzione italiana =
|attori = * [[Juliette Binoche]]: Ana
* [[Liron Levo]]: Uli
* [[Jeanne Moreau]]: Françoise
* [[Barbara Hendricks (cantante)|Barbara Hendricks]]: Barbara
* [[Dana Ivgy]]: Dana
* [[Hiam Abbass]]: Hiam
* [[Tomer Russo]]: Tomer
* [[Israel Katorza]]: Israel
* [[Yussuf Abu-Warda]]: Youssef
* [[Uri Klauzner]]: Uri
|doppiatori italiani = <!--stessa struttura usata per gli attori. Cancellare questa riga se NON ci sono doppiatori in lingua italiana (es. film italiano)-->
|fotografo = [[Christian Berger]]
|montatore = [[Isabelle Ingold]]
|effetti speciali = [[Phillipp Sauermann]]
|musicista = [[Simon Stockhausen]]
|scenografo = [[Emmanuel de Chauvigny]], [[Tim Pannen]], [[Eli Zioni]]
|costumista = [[Moïra Douguet]]
|truccatore = [[Cédric Gérard]]
}}
'''''Disimpegno''''' (''Disengagement'') è un [[film]] del [[2007]] diretto da [[Amos Gitai]].
 
Il presidentefilm, Sharondi iniziòco-produzione [[Francia|francese]], [[Germania|tedesca]], [[Israele|israeliana]] ed [[italia]]na, affronta lo sgombero invitandodei coloni [[israeliani]] dalla [[Striscia di Gaza]] nell'agosto del [[2005]], iniziato quando il primo ministro [[Ariel Sharon]] invitò i [[giornalisti]] di tutto il mondo a documentare l'evento con lo scopo di [[pubblicità|pubblicizzare]] la bontà di uno stato che vuole la pace. Amos Gitai girò un film, riprendendo riprese scene disperate, scene di panico e distruzione, con i soldati che portano via di peso i loro connazionali in preghiera.
'''''Disengagement''''' (lett.: disimpegno) è un film del regista israeliano [[Amos Gitai]] che descrive lo sgombero dei coloni israeliani dalla [[Striscia di Gaza]] nell'agosto del [[2005]].
 
Il film è stato presentato nella sezione "Fuori concorso" della [[64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]] del [[2007]], nonché al [[Toronto International Film Festival]] dello stesso anno.
Il presidente Sharon iniziò lo sgombero invitando i giornalisti di tutto il mondo a documentare l'evento con lo scopo di pubblicizzare la bontà di uno stato che vuole la pace. Amos Gitai girò un film, riprendendo scene disperate, scene di panico e distruzione con i soldati che portano via di peso i loro connazionali in preghiera.
 
== Trama ==
La prima cosa che il film evidenzia è che i soldati eseguono gli ordini con determinazione e che la Striscia è evacuata senza compromessi. Noi occidentali potremmo essere soddisfatti. Israele in modo unilaterale si è ritirato dai territori occupati, la pace è vicina.
A seguito della morte di suo padre, Ana (interpretata da [[Juliette Binoche]]) e il suo fratello adottivo Uli (interpretato da [[Liron Levo]]) si incontrano ad [[Avignone]]. Il padre di Ana ha disposto nel suo testamento che lei non possa accedere all'eredità finché non avrà ritrovato la figlia che aveva abbandonato quando era adolescente. La sua ricerca la condurrà a [[Gaza]] durante il [[piano di disimpegno unilaterale israeliano]] del [[2005]], in un clima di incertezze e di pericoli.
 
== Collegamenti esterni ==
Chi non è informato sui dettagli del conflitto che dura da oltre 60 anni, e non ha visto i suoi film precedenti (quando era censurato nel suo paese) non sa che i territori erano occupati illegalmente in chiara ed inequivocabile violazione delle risoluzioni dell'ONU e che i coloni continuano a vivere in massa nei territori, giornalisticamente parlando, occupati.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|cinema}}
Secondo Peace Now il numero dei coloni che vivono in casa d'altri è almeno triplicato da quando Israele ha firmato gli accordi di Oslo (1993): oggi sono 270 mila, a cui vanno aggiunti altri 180 mila che vivono nella parte della Cisgiordania che Israele si è annessa come parte della «sua» Gerusalemme Est.
 
[[Categoria:Film drammatici]]
Amos Gitai si è prestato a questa operazione di ulteriore propaganda. Non dimentichiamo che la fiera di Torino ha subito le imposizioni delle autorità israeliane che attraverso il ministero degli esteri e l’ambasciatore in Italia hanno voluto una vetrina per rilanciare l’immagine offuscata dalla recente sconfitta in Libano e dai continui massacri perpetrati in Palestina, apparentemente per difendersi dal terrorismo, ma con un progetto che tende a portare avanti “il lavoro” iniziato nel 1947 e che Ilan Pappe (scrittore israeliano) definisce pulizia Etnica della Palestina.
[[Categoria:Film diretti da Amos Gitai]]
 
Durante un’intervista Tanya Reinhart (Israeliana,Professore emerito di linguistica, attivista anti-apartheid, morta nel 2007) afferma: … con l'evacuazione degli insediamenti, ad Israele è stata data mano libera per violare tutti gli accordi firmati cerimonialmente nel novembre 2005, sotto la supervisione di Condoleeza Rice. Da quel momento, gli USA hanno garantito pieno sostegno a Israele, che ha reso la striscia di Gaza una prigione all'aria aperta e ha iniziato a bombardare e affamare i Palestinesi assediati. Dovremmo notare che a nessun livello Sharon ha preso un impegno a rinunciare interamente al controllo israeliano sulla striscia di Gaza. Nel testo ufficiale del piano di disimpegno, così come è stato pubblicato dai media israeliani il 16 aprile 2004, si dichiara che Israele avrebbe mantenuto pieno controllo militare della striscia dall'esterno, come prima dello sgombero.
 
E' chiaro che un film non può dire tutto, ma anche scegliendo cosa non dire, può scegliere da che parte stare, indebolendo il dialogo e mistificando la storia. Cosi mentre Jenin Jenin di Mohammed Bakri è censurato in Israele ed il regista processato, ''Disengagement'' è promosso dall'ambasciatore israeliano, largamente ossequiato nelle sale del Museo del Cinema di Torino dov'è avvenuta la proiezione.