Protocollo di Kyoto: differenze tra le versioni

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Il '''protocollo di Kyōto''' è un [[trattato]] [[diritto internazionale|internazionale]] in materia [[Ambientalismo|ambientale]] riguardante il [[riscaldamento globale]] sottoscritto nella città [[giappone]]se di [[Kyōto]] l'[[11 dicembre]] [[1997]] da più di 160 paesi in occasione della Conferenza COP3 della [[Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici|Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC)]]. Il trattato è entrato in vigore il [[16 febbraio]] [[2005]], dopo la ratifica anche da parte della [[Russia]].
|titolo = Conferenza ONU sui cambiamenti climatici 1997
|immagine = KyotoProtocol2005.gif
|didascalia = Logo del protocollo di Kyoto
|numero =
|inizio = 11 dicembre 1997
|fine =
|tema = surriscaldamento globale
|partecipanti =
|stato = Giappone
|luogo = [[File:Flag of Kyoto City.svg|21px|Flag of Kyoto City]] [[Kyoto]]
|causa =
|sede =
|lugogo = [[Kyoto]], [[Giappone]]
|esito =
|ospiti =
 
}}
Il [[16 febbraio]] [[2007]] si è celebrato l'anniversario del secondo anno di adesione al protocollo di Kyōto, e lo stesso anno ricorre il decennale dalla sua stesura.
Il '''protocollo di Kyoto''' è un [[trattato internazionale]] in materia [[Ambientalismo|ambientale]] riguardante il [[Riscaldamento globale|surriscaldamento globale]], pubblicato l'11 dicembre [[1997]] nella città [[Giappone|giapponese]] di [[Kyoto]] in occasione della [[Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici|Conferenza delle parti]] "COP&nbsp;3" della [[Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici]] (UNFCCC).<ref name=":0">{{Cita web|lingua=it|url=http://www.enac.gov.it/ambiente/impatto-ambientale/le-emissioni-gassose/il-protocollo-di-kyoto|titolo=Il Protocollo di Kyoto|sito=ENAC|accesso=2021-10-29}}</ref>
[[File:Kyoto_Protocol_participation_map_2005.png|miniatura|Mappa Mondiale: posizione dei paesi nel 2005 rispetto al Protocollo di Kyoto:{{legend|#00A300|Firmato e ratificato.}}{{legend|#DBE100|Firmato, in attesa di ratifica.}}{{legend|#FF0000|Firmato, ma non ratificato.}}{{legend|#CFC2CD|Nessuna posizione.}}]]
Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio [[2005]], dopo la ratifica da parte della [[Russia]].<ref name=":0" /> A marzo [[2013]] gli Stati che hanno aderito e ratificato il protocollo sono 191, in aggiunta all'[[Unione europea|Unione Europea]].<ref>{{Cita web|lingua=EN|url=https://treaties.un.org/Pages/ViewDetails.aspx?src=TREATY&mtdsg_no=XXVII-7-a&chapter=27&clang=_en|titolo=United Nations Treaty Collection|sito=treaties.un.org|accesso=2021-10-29}}</ref> Il 16 marzo [[2007]] si è celebrato l'anniversario del secondo anno di adesione al protocollo di Kyoto, e lo stesso anno ricorre il decennale dalla sua stesura. Con l'accordo di Doha, l'estensione del protocollo è stata prolungata dal [[2012]] al [[2020]], con ulteriori obiettivi di taglio delle emissioni serra.<ref>{{Cita web|url=https://www.esg360.it/environmental/protocollo-di-kyoto-cose-come-nasce-e-cosa-prevede/#:~:text=Il%2031%20dicembre%202012%20%C3%A8,taglio%20dei%20greenhouse%20gas.|titolo=estensione del protocollo}}</ref>
 
== Premessa ==
'''tu vivi nell'aria tu,vivi dentro al mio cuore.tu sei più importante di...quella ragazza amore...
L'idea che le attività umane siano probabilmente responsabili della maggior parte dell'incremento della temperatura globale ("riscaldamento globale") avvenuto dalla metà del [[XX secolo]] rispecchia l'attuale pensiero scientifico.<ref>{{Cita libro
ormai noi due...non stiamo più insieme non siamo tranquilli per colpa sua...lascia amore che ti dica
|anno=2001
una cosa...io voglio solo restare con te perchè tu
|autore=US National Research Council
vivi nell'aria tu...vivi dentro al mio cuore tu sei più importante di qll ragazza amore!!!!
|capitolo=Summary
ti amoooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!'''
|titolo=Climate Change Science: An Analysis of Some Key Questions
|editore=National Academy Press
|città=Washington, D.C., U.S.A.
|url=http://www.nap.edu/openbook.php?record_id=10139&page=3
|p=3
|accesso=11 febbraio 2015
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150211144418/http://www.nap.edu/openbook.php?record_id=10139&page=3
|dataarchivio=11 febbraio 2015
|urlmorto=no
}}</ref><ref name="2008 us nrc Understanding and Responding to Climate Change">{{Cita libro
|anno=2008
|titolo=Understanding and Responding to Climate Change
|editore=Board on Atmospheric Sciences and Climate, US National Academy of Sciences
|autore=US National Research Council
|url=http://americasclimatechoices.org/climate_change_2008_final.pdf
|formato=PDF
|p=2
|accesso=11 febbraio 2015
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111213210836/http://americasclimatechoices.org/climate_change_2008_final.pdf
|dataarchivio=13 dicembre 2011
|urlmorto=no
}}</ref> Ci si aspetta che il riscaldamento causato dall'uomo continui per tutto il [[XXI secolo]] e oltre.<ref name="2008 us nrc Understanding and Responding to Climate Change" />
 
Il [[Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico]] (IPCC), nel 2007 ha stilato delle proiezioni su come potrebbe essere il futuro incremento della temperatura globale.<ref name="2007 ipcc global warming projections">{{Cita libro
== Paesi aderenti ==
|anno=2007
{{vedi anche|Nazioni firmatarie del Protocollo di Kyoto}}
|contributo=3. Projected climate change and its impacts
[[Immagine:Kyoto_Protocol_participation_map_2005.png|250px|thumb|right|Adesione al Protocollo di Kyōto al febbraio 2006. In verde gli stati che hanno firmato e ratificato il trattato, in giallo gli stati che lo hanno firmato ma non ancora ratificato. Gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] hanno firmato ma hanno poi rifiutato di ratificare il trattato.]]
|titolo=Summary for Policymakers
Nel [[novembre]] [[2001]] si tenne la Conferenza di [[Marrakech]], settima sessione della Conferenza delle Parti. In questa sede, 40 paesi sottoscrissero il Protocollo di Kyōto. Due anni dopo, più di 120 paesi avevano aderito al trattato, fino all'adesione e ratifica della Russia nel 2004, considerata importante poiché questo paese produce da solo il 17,6% delle emissioni. All'aprile 2007 gli stati aderenti sono 169.
|serie=Climate Change 2007: Synthesis Report. Contribution of Working Groups I, II and III to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)
|curatore=Core Writing Team ''et al.'' (eds.)
|editore=Cambridge University Press
|autore=IPCC
|url=https://www.ipcc.ch/publications_and_data/ar4/syr/en/spms3.html
|accesso=3 maggio 2019
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181130143348/https://ipcc.ch/publications_and_data/ar4/syr/en/spms3.html
|dataarchivio=30 novembre 2018
|urlmorto=sì
}}</ref> Le proiezioni dell'IPCC sono stilate assumendo che non ci sia nessuno sforzo per la riduzione dell'emissione di gas serra e coprono un periodo che va dall'inizio del XXI secolo fino alla fine del XXI secolo.<ref name="2007 ipcc global warming projections" /><ref>Temperatures are measured relative to the average global temperature averaged over the years 1980-1999, with the projected change averaged over 2090–2099.</ref> Sulla base del giudizio di esperti, l'IPCC ha stimato una probabilità del 66% di un aumento delle temperature compreso fra 1,1 e 6,4&nbsp;°C.<ref name="2007 ipcc global warming projections" />
 
La variabilità delle proiezioni è dovuta in parte a diverse proiezioni relative alle future emissioni di gas serra.<ref name="2009 karl ipcc global warming projections">
I paesi in via di sviluppo, al fine di non ostacolare la loro crescita economica frapponendovi oneri per essi particolarmente gravosi, non sono stati invitati a ridurre le loro emissioni.
{{Cita libro
L'[[Australia]], che aveva firmato ma non ratificato il protocollo, lo ha ratificato il [[2 dicembre]] [[2007]].<ref>{{cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=14400&sez=HOME_NELMONDO|editore=Il Messaggero.it|titolo=Clima, l'Australia aderisce al protocollo di Kyoto: adesso gli Usa sono rimasti soli|data=03-12-2007|accesso=03-12-2007}}</ref>
|anno = 2009
|contributo = Global climate change
|titolo = Global Climate Change Impacts in the United States
|curatore = Karl, TR, ''et al''
|editore = Cambridge University Press
|città = 32 Avenue of the Americas, New York, NY 10013-2473, USA
|isbn = 978-0-521-14407-0
|url = http://www.globalchange.gov/publications/reports/scientific-assessments/us-impacts/full-report/global-climate-change
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120915115254/http://www.globalchange.gov/publications/reports/scientific-assessments/us-impacts/full-report/global-climate-change
|dataarchivio = 15 settembre 2012
}}
</ref> Scenari differenti sono basati su differenti possibili sviluppi sociali ed economici (ad esempio [[crescita economica]], sviluppi demografici e politiche energetiche) che potrebbero influenzare le future emissioni di gas serra.<ref name="2009 karl ipcc global warming projections"/> Riflette inoltre le incertezze sugli effetti sul clima delle emissioni passate e future.<ref name="2009 karl ipcc global warming projections"/>
 
=== Paesi non aderentiCronologia ===
Durante la conferenza dell'ONU sull'ambiente e lo sviluppo che si è tenuta a Rio de Janeiro nel 1992 ([[Summit della Terra]]) viene stilata la [[Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici]] (UNFCCC).
=== Stati Uniti ===
* 1995: I partecipanti all'UNFCCC s'incontrano a Berlino (COP1) per definire i principali obiettivi riguardo alle emissioni.
Tra i paesi non aderenti figurano gli [[USA]], cioè i responsabili del 36,2% del totale delle emissioni (annuncio del marzo 2001). In principio, il presidente [[Bill Clinton]] aveva firmato il Protocollo durante gli ultimi mesi del suo mandato, ma [[George W. Bush]], poco tempo dopo il suo insediamento alla [[Casa Bianca]], ritirò l'adesione inizialmente sottoscritta. Alcuni stati e grandi municipalità americane, come [[Chicago]] e [[Los Angeles]], stanno studiando la possibilità di emettere provvedimenti che permettano a livello locale di applicare il trattato. Anche se il provvedimento riguardasse solo una parte del paese, non sarebbe un evento insignificante: regioni come il [[New England]], da soli producono tanto [[biossido di carbonio]] quanto un grande paese industrializzato europeo come la [[Germania]].
* 1997: A dicembre gli aderenti definiscono il protocollo a Kyoto, in Giappone, dove si accordano in linea generale sugli obiettivi di emissioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.snalsbrindisi.it/documenti/doc1/Protocollo_Kyoto.pdf|titolo=definizione del protocollo}}</ref>
* 2004: Russia e Canada ratificano il Protocollo di Kyoto all'[[UNFCCC]] e il trattato entra in vigore il 16 febbraio 2005.
* 2011: Il Canada è la prima nazione a uscire dal Protocollo.<ref>{{Cita web|url=http://www.ec.gc.ca/Publications/default.asp?lang=En&n=EE4F06AE-1&xml=EE4F06AE-13EF-453B-B633-FCB3BAECEB4F&offset=3&toc=show |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150211142508/http://www.ec.gc.ca/Publications/default.asp?lang=En&n=EE4F06AE-1&xml=EE4F06AE-13EF-453B-B633-FCB3BAECEB4F&offset=3&toc=show |titolo= Canadian government official archives}}</ref>
* 2012: Il 31 dicembre 2012 è scaduto il primo periodo d'impegno previsto dal protocollo.<ref>{{Cita web|url=https://www.esg360.it/environmental/protocollo-di-kyoto-cose-come-nasce-e-cosa-prevede/#:~:text=Il%2031%20dicembre%202012%20%C3%A8,taglio%20dei%20greenhouse%20gas.|titolo=scadenza protocollo}}</ref>
 
=== AltriTermini statie condizioni ===
Il trattato prevede l'obbligo di operare una riduzione delle emissioni di elementi di inquinamento ([[diossido di carbonio]] e altri cinque gas serra, ovvero [[metano]], [[ossido di azoto]], [[idrofluorocarburi]], [[perfluorocarburi]] ed [[esafluoruro di zolfo]]) in una misura non inferiore all'8,65% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 – considerato come anno base&nbsp;– nel periodo 2008-2012.<ref>{{Cita web|url=https://www.mase.gov.it/notizie/il-global-warming-e-leredita-del-protocollo-di-kyoto|titolo=protocollo di kyoto}}</ref>
Il [[Kazakistan]] ha firmato il documento, ma non lo ha ancora ratificato.
 
Premesso che l'atmosfera terrestre contiene 3 milioni di megatonnellate ([[Mega|M]][[Tonnellata|t]]) di CO'''₂''', il protocollo prevede che i Paesi industrializzati riducano del 5,2% le proprie emissioni di questi gas. Le attività umane immettono {{formatnum:6000}} Mt di CO'''₂''' all'anno, di cui {{formatnum:3000}} dai Paesi industrializzati e {{formatnum:3000}} da quelli in via di sviluppo; per cui, con il protocollo di Kyoto, se ne dovrebbero immettere {{formatnum:5850}} ogni anno anziché {{formatnum:6000}}, su un totale di 3 milioni.
L'[[India]] e la [[Cina]], che hanno ratificato il protocollo, non sono tenute a ridurre le emissioni di anidride carbonica nel quadro del presente accordo, nonostante la loro popolazione relativamente grande. Cina, India e altri paesi in via di sviluppo sono stati esonerati dagli obblighi del protocollo di Kyōto perché essi non sono stati tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra durante il periodo di industrializzazione che si crede stia provocando oggi il cambiamento climatico. I paesi non aderenti sono responsabili del 40% dell'emissione mondiale di gas serra.
 
Nel 2022, 175 Paesi e un'organizzazione di integrazione economica regionale (EEC) hanno ratificato il protocollo o hanno avviato le procedure per la ratifica. Questi Paesi contribuiscono per il 61,6% alle emissioni globali di gas serra.<ref>{{Cita web|url=https://www.snalsbrindisi.it/documenti/doc1/Protocollo_Kyoto.pdf|titolo=ratifica protocollo}}</ref>
== Bibliografia ==
 
* Aldo Iacomelli. ''Oltre Kyoto - Cambiamenti climatici e nuovi modelli energetici''. Muzzio editore, 2007.
Il protocollo di Kyoto prevede inoltre, per i Paesi aderenti, la possibilità di servirsi di un sistema di meccanismi flessibili per l'acquisizione di crediti di emissioni:
* ''[[Meccanismo di sviluppo pulito|Clean Development Mechanism]]'' (CDM): consente ai Paesi industrializzati e a economia in transizione di realizzare progetti nei [[Paesi in via di sviluppo]], che producano benefici ambientali in termini di riduzione delle emissioni di gas serra e di sviluppo economico e sociale dei Paesi ospiti e nello stesso tempo generino crediti di emissione (CER) per i Paesi che promuovono gli interventi.<ref>{{Cita web|url=https://unfccc.int/process-and-meetings/the-kyoto-protocol/mechanisms-under-the-kyoto-protocol/the-clean-development-mechanism|titolo=clean devolpment mechanism|accesso=18/03/2023}}</ref>
* ''Joint Implementation'' (JI): consente ai Paesi industrializzati e a economia in transizione di realizzare progetti per la riduzione delle emissioni di gas serra in un altro paese dello stesso gruppo e di utilizzare i crediti derivanti, congiuntamente con il paese ospite.<ref>{{Cita web|url=https://www.isprambiente.gov.it/it/servizi/registro-italiano-emission-trading/contesto/protocollo-di-kyoto|titolo=Joint Implementation-JI}}</ref>
* ''[[Mercato delle emissioni|Emissions Trading]]'' (ET): consente lo scambio di crediti di emissione tra Paesi industrializzati e a economia in transizione; un paese che abbia conseguito una diminuzione delle proprie emissioni di gas serra superiore al proprio obiettivo può così cedere (ricorrendo all'ET) tali "crediti" a un paese che, al contrario, non sia stato in grado di rispettare i propri impegni di riduzione delle emissioni di gas serra.<ref>{{Cita web|url=https://www.isprambiente.gov.it/it/servizi/registro-italiano-emission-trading/contesto/protocollo-di-kyoto|titolo=Emission Trading Internazionale (ET)}}</ref>
 
Il protocollo di Kyoto prevede il ricorso a meccanismi di mercato, i cosiddetti Meccanismi Flessibili tra cui il principale è il Meccanismo di Sviluppo Pulito. L'obiettivo dei Meccanismi Flessibili è di ridurre le emissioni al costo minimo possibile; in altre parole, a massimizzare le riduzioni ottenibili a parità di investimento.<ref>{{Cita web|url=https://www.isprambiente.gov.it/it/servizi/registro-italiano-emission-trading/contesto/protocollo-di-kyoto|titolo=protocollo di kyoto}}</ref>
 
Perché il trattato potesse entrare in vigore, si richiedeva che fosse ratificato da non meno di 55 stati firmatari e che gli stati che lo avessero ratificato producessero almeno il 55% delle emissioni inquinanti; quest'ultima condizione è stata raggiunta solo nel novembre del 2004, quando anche la Russia ha perfezionato la sua adesione.<ref>{{Cita web|url=https://sites.google.com/view/spistoriapoliticainformazione/juris/il-protocollo-di-kyoto|titolo=stati firmatari}}</ref>
 
== Adesione al protocollo ==
{{vedi anche|Nazioni firmatarie del protocollo di Kyoto}}
[[File:Kyoto Protocol participation map 2009.png|upright=1.8|thumb|Adesione al protocollo di Kyoto al febbraio 2009. In verde gli stati che hanno firmato e ratificato il trattato, in blu gli stati che lo hanno firmato ma non ancora ratificato. Gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] hanno firmato ma hanno poi rifiutato di ratificare il trattato.]]
Nel novembre [[2001]] si tenne la Conferenza di [[Marrakech]], <ref>{{Cita web|url=https://www.certifico.com/ambiente/356-news-ambiente/17345-conferenza-di-marrakech-sui-cambiamenti-climatici-cop-22|titolo=conferenza marrakech}}</ref>settima sessione della Conferenza delle Parti. In questa sede, 40 Paesi sottoscrissero il protocollo di Kyoto. Due anni dopo, più di 120 Paesi avevano aderito al trattato, fino all'adesione e ratifica della Russia nel [[2004]], considerata importante poiché questo paese produce da solo il 17,6% delle emissioni<ref>{{Cita web|url=https://liceoberchet.edu.it/ricerche/geo4d_07/gruppoD/protocollo_kyoto.htm|titolo=ratifica della Russia}}</ref>. I Paesi in via di sviluppo, al fine di non ostacolare la loro crescita economica frapponendovi oneri per essi particolarmente gravosi, non sono stati invitati a ridurre le loro emissioni.
 
=== Europa ===
{{vedi anche|Programma europeo sul cambiamento del clima}}
 
L'Unione europea è la principale sostenitrice internazionale poiché, essendo a un livello economico molto alto, cerca il più possibile di sostenere questo protocollo.
 
=== Italia ===
{{vedi anche|Risparmio energetico#Italia}}
 
Il 16 marzo 2012 è stato attuato da [[Corrado Clini]] il "Fondo rotativo per Kyoto" da 600 milioni di euro per finanziare, con tassi agevolati di interesse, gli investimenti in efficienza energetica, le [[energie rinnovabili]], le tecnologie di [[cogenerazione]] e [[trigenerazione]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mariangela Martellotta|url=http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/fondo-rotativo-kyoto-604.html |titolo=Il Fondo Rotativo di Kyoto|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130514180306/http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/criteri-progettuali/fondo-rotativo-kyoto-604.html |data=14 marzo 2012 |pubblicazione= Architettura Ecosostenibile}}</ref><ref>{{cita web|url=http://portalecdp.cassaddpp.it/content/groups/public/documents/ace_documenti/011516.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121107024122/http://portalecdp.cassaddpp.it/content/groups/public/documents/ace_documenti/011516.pdf |titolo= Circolare attuativa, ex articolo 2, comma 1, lettera s), del Decreto del 25 novembre 2008 “Disciplina delle modalità di erogazione dei finanziamenti a tasso agevolato ai sensi dell'articolo 1, comma 1110-1115, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 – Fondo Rotativo per il finanziamento delle misure finalizzate all'attuazione del protocollo di Kyoto”}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://portalecdp.cassaddpp.it/cdp/Areagenerale/FondoKyoto/index.htm |titolo=Sito del fondo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130115231004/http://portalecdp.cassaddpp.it/cdp/Areagenerale/FondoKyoto/index.htm }}</ref> Il fondo era stato istituito dalla [[Legge finanziaria (Italia)|finanziaria]] 2007 del [[governo Prodi II]], ministri [[Alfonso Pecoraro Scanio]] e [[Pier Luigi Bersani]].<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/ambiente/efficienza-energetica/pacchetto-governo/pacchetto-governo.html |titolo="Risparmio, efficienza e fonti rinnovabili" Prodi lancia il pacchetto energia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130222140437/http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/ambiente/efficienza-energetica/pacchetto-governo/pacchetto-governo.html |data=19 febbraio 2007 }}</ref> Grazie all'iniziativa, secondo i dati ufficiali diffusi a fine 2012, nell'anno «sono stati finanziati 588 progetti proposti da caserme, ospedali, amministrazioni locali, scuole, musei e poli industriali per complessivi 330 milioni di euro per migliorare l'efficienza energetica degli edifici pubblici».
 
=== Stati Uniti ===
Tra i Paesi non aderenti figurano gli [[USA]], i responsabili nel 1990 del 22,59% del totale delle emissioni di diossido di carbonio.<ref>{{Cita web|url=https://ourworldindata.org/grapher/annual-share-of-co2-emissions|titolo=Annual share of global CO₂ emissions|sito=Our World in Data|accesso=2021-10-29}}</ref> In principio, il presidente [[Bill Clinton]], incoraggiato dal vice [[Al Gore]] aveva firmato il protocollo durante gli ultimi mesi del suo mandato, ma [[George W. Bush]], poco tempo dopo il suo insediamento alla [[Casa Bianca]], ritirò l'adesione inizialmente sottoscritta e promessa in campagna elettorale. Alcuni Stati e grandi municipalità americane, come [[Chicago]] e [[Los Angeles]], stanno studiando la possibilità di emettere provvedimenti che permettano a livello locale di applicare il trattato. Anche se il provvedimento riguardasse solo una parte del paese, non sarebbe un evento insignificante: regioni come il [[New England]], da sole, producono tanto [[Anidride carbonica|diossido di carbonio]] quanto un grande paese industrializzato europeo come la [[Francia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.iniziativalaica.it/?p=6713|titolo=Stati Uniti}}</ref>
 
=== Altri Stati ===
Altri stati in via di sviluppo non sono tenuti a ridurre le emissioni di gas. L'[[Australia]], che aveva firmato ma non ratificato il protocollo, lo ha ratificato il 2 dicembre&nbsp;2007. L'[[India]] e la [[Cina]], che hanno ratificato il protocollo, non sono tenute a ridurre le emissioni di anidride carbonica nel quadro del presente accordo. Cina, India e altri Paesi in via di sviluppo non hanno aderito agli obblighi del protocollo di Kyoto perché non sono stati tra i primi responsabili delle emissioni di gas serra, anche se il loro più recente periodo di industrializzazione sta aggravando oggi il cambiamento climatico.<ref>{{Cita web|url=https://cordis.europa.eu/article/id/18505-australia-rejects-kyoto-protocol/it|titolo=gli altri stati}}</ref>
 
== Note ==
{{<references}} />
 
== Voci correlate ==
* [[Alleanza per il clima]]
*[[Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici]]
* [[Autorità nazionale designata]]
*[[Programma Europeo sul cambiamento del clima]]
* [[Certificato verde]]
* [[Contrazione e convergenza]]
*[[Effetto serra]]
* [[Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici]]
*[[Gas serra]]
* [[RiscaldamentoEffetto globaleserra]]
* [[Inventario delle emissioni]]
*[[Emissions trading]]
* [[Gas serra]]
* [[Mercato delle emissioni]]
* [[Petizione Oregon]]
* [[Programma europeo sul cambiamento del clima]]
* [[Riscaldamento globale]]
* [[Sussidi energetici]]
* [[Uso del suolo, cambiamento di uso del suolo e silvicoltura]] (LULUCF)
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [http://www2.minambiente.it/sito/settori_azione/pia/docs/protocollo_kyoto_it.PDF Protocollo di Kyōto]
* {{en}}{{pdf}} [http://unfccc.int/resource/docs/convkp/kpeng.pdf Protocollo di Kyoto], testo completo (sito web ONU) ([http://unfccc.int/resource/docs/convkp/kpeng.html versione HTML])
* [http://www.meteowebcam.it/index.php?page=naturalistico&id=21 Il Protocollo di Kyōto e la situazione Italiana]
* {{pdf}} [http://assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/wcm/biblioteca/apub/pbib/dossier/index/2007/clima/doc_atti_int/atti_int/protocollo_kyoto_it.pdf Testo completo] (traduzione in italiano)
* [http://www.kyotoclub.org/ Kyoto Club, contatore del debito italiano accumulato aggiornato in tempo reale]
* {{cita web|http://www.climalteranti.it/category/protocollo-di-kyoto/|Il protocollo di Kyōto e la situazione Italiana}}
* {{cita web|http://www.kyotoclub.org/|Kyoto Club, contatore del debito italiano accumulato aggiornato in tempo reale}}
* [http://www.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-632357c8-1ccb-420b-836f-7ecc36c3007e.html Il Protocollo di Kyoto] raccontato da [[Marco Gisotti]] - [[Wikiradio]]
 
{{Conferenze delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici}}
{{Portale|ecologia|diritto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|diritto|ecologia e ambiente|economia}}
 
[[Categoria:Effetto serra]]
 
[[Categoria:Economia ambientale]]
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[[Categoria:Trattati sull'ambiente]]
 
[[Categoria:Kyoto]]
[[ar:اتفاق كيوتو]]
[[ca:Protocol de Kyoto]]
[[cs:Kjótský protokol]]
[[da:Kyoto-aftalen]]
[[de:Kyoto-Protokoll]]
[[el:Πρωτόκολλο του Κιότο]]
[[en:Kyoto Protocol]]
[[eo:Protokolo de Kioto]]
[[es:Protocolo de Kioto sobre el cambio climático]]
[[et:Kyōto protokoll]]
[[fa:پیمان کیوتو]]
[[fi:Kioton pöytäkirja]]
[[fr:Protocole de Kyōto]]
[[gl:Protocolo de Quioto]]
[[he:פרוטוקול קיוטו]]
[[hr:Protokol iz Kyota]]
[[hu:Kiotói jegyzőkönyv]]
[[id:Protokol Kyoto]]
[[is:Kýótósáttmálinn]]
[[ja:京都議定書]]
[[ka:კიოტოს ოქმი]]
[[ko:교토 의정서]]
[[ku:Protokola Kyoto]]
[[lt:Kioto protokolas]]
[[ms:Protokol Kyoto]]
[[nl:Kyoto-protocol]]
[[nn:Kyotoprotokollen]]
[[no:Kyoto-avtalen]]
[[oc:Protocòl de Kyoto]]
[[pl:Protokół z Kioto]]
[[pt:Protocolo de Quioto]]
[[ro:Protocolul de la Kyoto]]
[[ru:Киотский протокол]]
[[scn:Protocollu di Kyotu]]
[[simple:Kyoto Protocol]]
[[sk:Kjótsky protokol]]
[[sl:Kjotski protokol]]
[[sr:Протокол из Кјота]]
[[sv:Kyotoprotokollet]]
[[th:พิธีสารเกียวโต]]
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[[uk:Кіотський протокол]]
[[vi:Nghị định thư Kyoto]]
[[wa:Protocole di Kioto]]
[[zh:京都议定书]]
[[zh-classical:京都議定書]]
[[zh-min-nan:Kiaⁿ-to͘ Gī-tēng-su]]