Alberto Ronchey: differenze tra le versioni
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{{carica pubblica
|carica = [[Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo della Repubblica Italiana|Ministro per i beni culturali e ambientali]]
|immagine =
|mandatoinizio = 28 giugno 1992
|mandatofine = 11 maggio 1994
|primoministro = [[Giuliano Amato]]<br />[[Carlo Azeglio Ciampi]]
|predecessore = [[Giulio Andreotti]]<ref>''Ad interim''.</ref>
|successore = [[Domenico Fisichella]]
|partito = [[Partito Repubblicano Italiano]]
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|professione = Giornalista
}}
{{Bio
|Nome = Alberto
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 27 settembre
|AnnoNascita = 1926
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 5 marzo
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Attività2 = saggista
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|ministro dei beni culturali e ambientali]] nei governi [[Governo Amato I|Amato I]] e [[Governo Ciampi|Ciampi]]<ref>{{Cita web|url= http://www.repubblica.it/politica/2010/03/08/news/morto_ronchey-2554906/ |titolo = Addio ad Alberto Ronchey un giornalista indipendente|autore=[[Ettore Boffano]]|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=8 marzo 2010 |accesso=5 luglio 2022 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20201126133740/https://www.repubblica.it/politica/2010/03/08/news/morto_ronchey-2554906/|dataarchivio=26 novembre 2020 | urlmorto =no}}</ref>
}}
==Biografia==
Nato a [[Roma]] nel 1926, laureato in [[giurisprudenza]], Alberto Ronchey iniziò giovanissimo la carriera giornalistica nel [[quotidiano]] ''[[La Voce Repubblicana]]'' (organo del [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]), del quale fu poi direttore. Lavorò anche al ''[[Il Mondo (rivista)|Mondo]]'' e al ''[[Il Resto del Carlino|Resto del Carlino]]''. Fu inviato a [[Mosca (Russia)|Mosca]] per il ''[[Corriere della Sera]]'' di [[Alfio Russo]], per passare successivamente a ''[[La Stampa]]'', dove fu [[inviato|inviato speciale]] prima e poi direttore dal 1968 al 1973.
In seguito svolse un'intensa attività [[Giornalista pubblicista|pubblicistica]] come [[editorialista]] del ''Corriere della Sera'' e della ''[[La Repubblica (quotidiano)|Repubblica]]'', oltre che di alcuni settimanali. In quegli anni collaborò pure con la [[Rai]].
Ronchey ricoprì la carica di ministro per i [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Beni culturali e ambientali]] nel [[Governo Amato I|primo governo Amato]] (1992-1993) e nel [[Governo Ciampi]] (1993-1994).
Durante la sua esperienza ministeriale fu [[Promulgazione|promulgata]] la [[legge]] n. 4 del 14 gennaio 1993 (cosiddetta ''legge Ronchey'')
<ref>La legge del 1993 convertì, con modifiche, il precedente [[decreto-legge]], sempre firmato dal ministro Ronchey, del 14 novembre 1992, n. 433 ([[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] n. 270 del 16/11/1992).</ref> concernente la gestione dei servizi aggiuntivi negli Istituti d'Arte e Antichità dello Stato.
Dopo l'esperienza governativa, Ronchey fu nominato presidente della società ''[[RCS MediaGroup|Rizzoli Corriere della Sera]]'' (1994-1998).
Morì nel 2010. Presso la biblioteca della [[Scuola superiore di studi storici di San Marino]] è stato istituito il Fondo Ronchey.
==Contributo intellettuale==
Alcuni [[Neologismo|neologismi]] o [[Locuzione|locuzioni]] coniati da Ronchey sono divenuti [[paradigma|paradigmi]] del [[lessico]] giornalistico e politico:
* ''[[lottizzazione (politica)|lottizzare]]'' (o ''lottizzazione''), coniato nel 1974, preso a prestito dalla pianificazione urbanistica, fu utilizzato, con slittamento di senso, per descrivere la spartizione degli incarichi in soggetti pubblici (o sotto pubblica proprietà o controllo), in particolare nella [[Rai|RAI]] (si parlò, allora, di [[riforma della RAI del 1975|lottizzazione della Rai]]), in base all'appartenenza politica dei candidati piuttosto che alle loro capacità professionali;
* ''[[fattore K]]'' - dal russo ''Kommunizm'' ([[comunismo]]) - utilizzato per la prima volta in un [[editoriale]] del ''Corriere della Sera'' del 30 marzo 1979,<ref>{{Cita news|nome=Alberto|cognome=Ronchey|titolo=La sinistra e il fattore K|pubblicazione=Corriere della Sera|data=30 marzo 1979}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/05_Maggio/12/ronchey.shtml|titolo=Quel che resta del fattore K|autore=Alberto Ronchey|sito=[[Corriere della Sera]]|data=12 maggio 2006|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220705191945/https://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/05_Maggio/12/ronchey.shtml|dataarchivio=5 luglio 2022|urlmorto=sì}}</ref> commentando l'apertura del [[XV Congresso del Partito Comunista Italiano]], per spiegare il mancato ricambio delle forze politiche governative nei primi cinquant'anni dell'[[Italia repubblicana]]. In primo luogo, al PCI era interdetta la partecipazione al governo a causa dello stretto legame con l'Unione Sovietica. In secondo luogo, in Italia il PCI era la seconda forza politica in Parlamento: ciò impediva ai socialisti o ai socialdemocratici di raggiungere un numero di consensi sufficienti per rappresentare l'alternativa.
==Vita privata==
Dal matrimonio con l'insegnante, traduttrice e scrittrice [[Vittoria Ronchey|Vittoria Aliberti]] ebbe una figlia, la [[Bisanzio|bizantinista]] [[Silvia Ronchey]].
==Controversie==
*Durante il suo primo incarico ministeriale, nel 1992 decise di esercitare il diritto di prelazione dello Stato per acquistare [[Villa Blanc]] e collocarvi il Circolo ufficiali della Difesa ospitato a [[Palazzo Barberini]], ma il suo direttore generale [[Francesco Sisinni]] venne arrestato con l'accusa di peculato.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://archivio.agi.it/articolo/85a2b8adb459b7913877df48707cee83_19930803_arrestato-sisinni-per-villa-blanc-ronchey/?query=pietro_giordano |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04003_11|titolo=INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04003 presentata da MENSURATI ELIO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19920728|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210122103314/http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04003_11|dataarchivio=22 gennaio 2021|urlmorto=no}}</ref> Il 3 novembre 1994 il [[Tribunale dei ministri]] scagionò Ronchey, nel frattempo anch'egli rinviato a giudizio, e il direttore Sisinni.<ref>{{Cita web|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/25/vendita-villa-blanc-rinvio-giudizio-chiesto-per.html|titolo=VENDITA VILLA BLANC RINVIO A GIUDIZIO CHIESTO PER RONCHEY |sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=25 ottobre 1994|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170731042911/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/25/vendita-villa-blanc-rinvio-giudizio-chiesto-per.html|dataarchivio=31 luglio 2017|urlmorto=no}}</ref> Questo procedimento si rivelò poi essere infondato tanto che la Suprema Corte di [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] ne aprì a sua volta uno nei confronti del Pubblico Ministero e del Giudice per le indagini preliminari perché l'arresto risultava essere «il risultato di un'attività caratterizzata da negligenza macroscopica nella ricostruzione e qualificazione della fattispecie e della norma applicabile», tanto grave da «compromettere il prestigio dell'ordine giudiziario»<ref>Le motivazioni di sentenza e procedimento sono riportate nell'articolo ''Caso Sisinni: chiesto al Csm il procedimento disciplinare per due magistrati di Roma'', in «L'Osservatore Romano», 20 ottobre 2000.</ref>.
==Onorificenze e riconoscimenti==
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=
|data = 11 maggio 1994<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=11243 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|data = 5 settembre 1995<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=263 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Accademico d'onore dell'[[Accademia delle arti del disegno|Accademia delle Arti del Disegno]]
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|data = Firenze<ref>[http://www.aadfi.it/accademicionore2.htm Elenco degli Accademici d'onore dell'Accademia delle Arti del Disegno] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100220204714/http://www.aadfi.it/accademicionore2.htm |data=20 febbraio 2010 }}</ref>
}}
Nel 1987 ottenne il [[Riconoscimento Gianni Granzotto]].<ref>{{Cita web|url= https://www.premioestense.com/granzotto/|titolo=Riconoscimento Granzotto |sito=premioestense.com|accesso=5 luglio 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220413094626/https://www.premioestense.com/granzotto/|dataarchivio=13 aprile 2022|urlmorto=no}}</ref>
== Opere ==
* ''Le autonomie regionali e la Costituzione'', Milano, Bocca, 1952.
* ''La Russia del disgelo'', Milano, Garzanti, 1963.
* ''Russi e cinesi'', Milano, Garzanti, 1964.
* ''L'ultima America'', Milano, Garzanti, 1967.
* ''Prospettive del pensiero politico contemporaneo'', Torino, UTET, 1970.
* ''Atlante ideologico'', Milano, Garzanti, 1973.
* ''Ultime notizie dall'URSS'', Milano, Garzanti, 1974.
* ''La crisi Americana'', Milano, Garzanti, 1975.
* ''Accadde in Italia (1968-1977)'', Milano, Garzanti, 1977.
* ''Intervista sul non-governo'', intervista a [[Ugo La Malfa]], Roma-Bari, Laterza, 1977.
* ''Libro bianco sull'ultima generazione. Tra candore e terrore'', Milano, Garzanti, 1978.
* ''USA-URSS. I giganti malati'', Milano, Rizzoli, 1980.
* ''Chi vincerà in Italia? La democrazia bloccata, i comunisti e il fattore K'', Milano, A. Mondadori, 1982.
* ''Diverso parere'', Milano, A. Mondadori, 1983.
* ''Giornale contro'', Milano, Garzanti, 1985.
* ''I limiti del capitalismo'', Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-84118-8.
* ''I quarant'anni dell'Archivio centrale dello Stato. Tutelare e valorizzare un grande patrimonio. Linee di azione del Governo in materia di politica dei beni culturali'', Roma, [[Presidenza del Consiglio dei ministri]], 1994.
* ''Fin di secolo in fax minore'', Milano, Garzanti, 1995. ISBN 88-11-59847-8.
* ''Atlante italiano'', Milano, Garzanti, 1997. ISBN 88-11-59447-2.
* ''Accadde a Roma nell'anno 2000'', Milano, Garzanti, 1998. ISBN 88-11-59899-0.
* ''Il fattore R'', conversazione con [[Pierluigi Battista]], Milano, Rizzoli, 2004. ISBN 88-17-00140-6.
* ''Viaggi e paesaggi in terre lontane'', Milano, Garzanti, 2007. ISBN 978-88-11-74070-4.
* ''Giornalismo totale'', a cura di [[Alberto Sinigaglia]], Savigliano, Aragno, 2010. ISBN 978-88-8419-458-9.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Andrea Nelli. ''Ronchey. La Russia, l'Italia e il fattore K''. Pisa-Cagliari, Della Porta Editori, 2013. ISBN 978-88-96209-14-1
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* ''[http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/17/Ronchey_raccontato_Ronchey_co_9_100517050.shtml Ronchey raccontato da Ronchey]'', ampia nota autobiografica, dal ''Corriere della Sera'' del 17 maggio 2010, p. 37. Archivio storico. <small>URL visitato il 2/06/2012.</small>
*''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0027/articleid,0191_01_2004_0123_0027_1330329/ Ronchey un illuminista sul vulcano]'' articolo di [[Enzo Bettiza]], da ''La Stampa'' del 5 maggio 2004, p. 27. Archivio storico. <small>URL visitato il 2/06/2012.</small>
* ''[https://web.archive.org/web/20160307214300/http://www.lastampa.it/2010/03/09/cultura/opinioni/editoriali/ronchey-il-signore-dei-fatti-pp48Z1QEwTiTKwYixfc71K/pagina.html Ronchey il signore dei fatti]'' articolo di [[Arrigo Levi]], da ''La Stampa'' del 9 marzo 2010. La Stampa.it Editoriali. <small>URL visitato il 13/09/2013.</small>
{{Box successione
|carica = Direttore de [[La Stampa]]
|periodo = 5 dicembre [[1968]] - 4 maggio [[1973]]
|precedente = [[Giulio De Benedetti]]
|successivo = [[Arrigo Levi]]
}}
{{Box successione
|carica = Presidente [[RCS MediaGroup|RCS Editori]]
|immagine =
|periodo = [[1994]] - [[1998]]
|precedente = [[Giorgio Fattori]]
|successivo = [[Cesare Romiti]]
}}
{{Premio Marzotto}}
{{controllo di autorità}}
{{portale|biografie|letteratura|politica}}
[[Categoria:Direttori della Stampa]]
[[Categoria:Politici del Partito Repubblicano Italiano]]
[[Categoria:Ministri per i Beni Culturali e Ambientali della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Benemeriti della cultura e dell'arte]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Saint-Vincent]]
[[Categoria:Governo Amato I]]
[[Categoria:Governo Ciampi]]
[[Categoria:Bibliofili]]
[[Categoria:Studenti della Sapienza - Università di Roma]]
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