Padova: differenze tra le versioni

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{{vaglioNota disambigua}}
{{organizzare|La voce non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]] nell'impostazione e nei contenuti.|geografia|maggio 2017}}
{{Comune
{{F|centri abitati del Veneto|maggio 2017|commento=Molte sezioni sono prive di fonti}}
|nomeComune = Padova
{{Divisione amministrativa
|panorama = Prato 7 canale.JPG
|portaleNome = Padova
|Panorama = View of Padua from La Specola.jpg
|linkStemma = Padova-Stemma.png
|siglaRegioneDidascalia = VEN
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = PD
|Voce stemma =
|latitudineGradi = 45
|Stato = ITA
|latitudineMinuti = 24
|Grado amministrativo = 3
|latitudineSecondi = 23
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|longitudineGradi = 11
|Divisione amm grado 2 = Padova
|longitudineMinuti = 52
|Amministratore locale = [[Sergio Giordani (imprenditore)|Sergio Giordani]]
|longitudineSecondi = 40
|Partito = [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[centro-sinistra]]
|mappaX = 131
|Data elezione = 28-6-2017
|mappaY = 59
|Data rielezione = 21-6-2022
|altitudine = 12
|Data istituzione =
|superficie = 92,85
|Altitudine =
|abitanti = 212.500
|Divisioni confinanti = [[Abano Terme]], [[Albignasego]], [[Cadoneghe]], [[Legnaro]], [[Limena]], [[Noventa Padovana]], [[Ponte San Nicolò]], [[Rubano]], [[Saonara]], [[Selvazzano Dentro]], [[Vigodarzere]], [[Vigonovo]] ([[città metropolitana di Venezia|VE]]), [[Vigonza]], [[Villafranca Padovana]]
|anno = 2008
|Zona sismica = 3
|densita = 2264,65
|Gradi giorno = 2383
|frazioni = [[Altichiero (Padova)|Altichiero]], [[Arcella (Padova)|Arcella]], [[Bassanello]], [[Brusegana]], [[Camin (Padova)|Camin]], [[Chiesanuova (Padova)|Chiesanuova]], [[Forcellini]], [[Guizza]], [[Madonna Pellegrina]], [[Mandria (Padova)|Mandria]], [[Montà (Padova)|Montà]], [[Mortise]], [[Paltana]], [[Ponte di Brenta]], [[Ponterotto (Padova)|Ponterotto]], [[Pontevigodarzere]], [[Sacra Famiglia (Padova)|Sacra Famiglia]], [[Salboro]], [[Santa Croce-Città Giardino]], [[Stanga (Padova)|Stanga]], [[Terranegra]], [[Torre (Padova)|Torre]], [[Voltabarozzo]], [[Voltabrusegana]].
|Nome abitanti = padovani, patavini
|comuniLimitrofi = [[Abano Terme]], [[Albignasego]], [[Cadoneghe]], [[Legnaro]], [[Limena]], [[Noventa Padovana]], [[Ponte San Nicolò]], [[Rubano]], [[Saonara]], [[Selvazzano Dentro]], [[Vigodarzere]], [[Vigonovo]] ([[Provincia di Venezia|VE]]), [[Vigonza]], [[Villafranca Padovana]]
|Patrono = [[Antonio di Padova]]
|cap = 35100
|Festivo = 13 giugno
|prefisso = 049
|istatPIL = 028060
|PIL procapite =
|fiscale = G224
|Mappa = Map of comune of Padua (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|nomeAbitanti = padovani o patavini
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Padova all'interno dell'omonima provincia
|patrono = [[sant'Antonio di Padova]], [[san Prosdocimo]], [[santa Giustina]] e [[san Daniele]]
|Sito = http://comune.padova.it/
|festivo = [[13 giugno]]
}}
|sito = http://www.padovanet.it
'''Padova''' (<small>AFI:</small> {{IPA|/ˈpadova/|it}} {{audio|It-Padova.ogg}}; ''Pàdoa'' o ''Pàdova'' in [[Lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro|autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=384|sbn=UMC0979712}}</ref>, anticamente anche ''Pàva'') è un [[Comune (ordinamento italiano)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> capoluogo della [[provincia di Padova|provincia omonima]] in [[Veneto]].
}}
Si trova all'estremità orientale della [[Pianura Padana]] e all'interno del bacino idrografico del [[Bacchiglione]].
 
Fondata, secondo la leggenda, dal principe troiano [[Antenore]], la città fu abitata fin dal [[XIII secolo a.C.]] dai [[Veneti]]. Durante la loro permanenza nel [[IV secolo a.C.]] furono costretti a difendersi dai ripetuti attacchi dei [[Galli]] e in questa occasione entrarono in contatto con la [[civiltà romana]] con la quale stabilirono solidi legami. Assunto il titolo di [[Municipio (storia romana)|municipio]], nel [[I secolo]] Padova, in latino ''Patavium'', era la più ricca città d'Italia dopo Roma.<ref>{{Treccani}}</ref> La città fu una delle capitali culturali del Trecento, grazie alla presenza della signoria dei [[Carraresi]] o Da Carrara, che fecero di Padova uno dei principali centri del [[preumanesimo]]. Tra il [[XIV secolo]] e il [[XV secolo]] si sviluppò in concomitanza con [[Firenze]] la corrente culturale nota come [[Rinascimento padovano]], e influenzerà la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del [[Quattrocento]].
{{quote|Non alla solitudine scrovegna,<br />o Padova, in quel bianco april felice<br />venni cercando l'arte beatrice<br />di Giotto che gli spiriti disegna;<br /><br />né la maschia virtù d'Andrea Mantegna,<br />che la Lupa di bronzo ebbe a nutrice,<br />mi scosse; né la forza imperatrice<br />del Condottier che il santo luogo regna.<br /><br />Ma nel tuo prato molle, ombrato d'olmi<br />e di marmi, che cinge la riviera<br />e le rondini rigano di strida,<br /><br />tutti i pensieri miei furono colmi<br />d'amore e i sensi miei di primavera,<br />come in un lembo del giardin d'Armida.|[[Gabriele D'Annunzio]], ''Padova'', "[[Le Città del silenzio]]"}}
 
A Padova sono presenti due siti dichiarati [[Patrimoni dell'umanità d'Italia|patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]]: l'[[Orto botanico di Padova|orto botanico]], il più antico al mondo e i [[Cicli di affreschi del XIV secolo di Padova|cicli di affreschi del XIV secolo]], conservati in otto complessi edilizi tra cui la [[cappella degli Scrovegni]].<ref>{{Cita web|url=https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/urbs-picta-entra-patrimonio-unesco|titolo=Padova Urbs Picta entra nel patrimonio mondiale Unesco|autore=Il Bo Live, Università di Padova|sito=Il Bo Live|accesso=15 agosto 2021}}</ref> Dal 1222 Padova è sede di un'[[Università degli Studi di Padova|università]] tra le più antiche del mondo.<ref>{{Cita web|url=https://www.unipd.it/storia|titolo=Storia dell'Università di Padova|autore=Università di Padova|sito=[[Università di Padova]]|accesso=15 agosto 2021}}</ref>
'''Padova''' ([[lingua veneta|veneto]]: ''Pàdoa'') è una [[città]] di 212.500 abitanti, 440.023 con l'[[Area metropolitana di Padova|area metropolitana]]<ref>http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_5729_Allegato.pdf </ref><ref>Dati OCSE</ref>, dell'[[Italia]] nord-orientale, capoluogo dell'[[provincia di Padova|omonima provincia]] della [[regione]] [[Veneto]].
 
Padova è conosciuta come "''la città dei tre senza''", da ''il Caffè senza porte'' ([[Caffè Pedrocchi]], aperto 24 ore al giorno in passato), ''il Prato senz'erba'' ([[Prato della Valle]]), il ''Santo senza nome'' ([[Basilica di Sant'Antonio di Padova]] conosciuta dai padovani come "il Santo").
Sede di una prestigiosa [[Università di Padova|Università]], Padova vanta numerosissime testimonianze di un glorioso [[storia|passato]] [[cultura]]le ed [[arte|artistico]], che la rendono meta di [[turismo|turisti]] da ogni parte del [[mondo]]. È oggi un importante centro [[economia|economico]] e uno dei più importanti e grandi centri intermodali, anche fluviale, di tutta Europa,<ref> [http://www.zip.padova.it/proj/Harvard.pdf Zip Padova.it]</ref> e rappresenta attualmente il più grande interporto nel nord Italia.<ref> http://www.zip.padova.it/zip1.htm </ref>
 
Padova è, tra l'altro, universalmente nota come la città di [[Sant'Antonio di Padova|sant'Antonio]], il famoso [[ordine francescano|francescano]] [[portogallo|portoghese]], nato a [[Lisbona]] nel [[1195]], che a Padova visse per alcuni anni e vi morì ([[13 giugno]]<ref>È la data tuttora celebrata come ''festa del Santo'' dai padovani.</ref> [[1231]]).
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Altimetria del Comune di Padova.jpg|sinistra|miniatura|420x420px|Fasce altimetriche del Comune di Padova]]
{{vedi anche|Area metropolitana di Padova}}
Padova è collocata all'estremità orientale della [[pianura Padana]], circa 10&nbsp;km a nordest dei [[Colli Euganei]] e circa 20&nbsp;km a ovest della [[laguna di Venezia]]. Il territorio comunale si sviluppa su 93&nbsp;km² interamente pianeggianti e solcati da vari corsi d'acqua, che hanno dato nei secoli forma e protezione alla città.
 
La città poggia su un terreno composto di materiali fini e limoso-sabbiosi, mentre i sedimenti ghiaiosi sono rari. La distribuzione dei vari livelli stratigrafici è molto irregolare a causa delle frequenti divagazioni e variazioni che i corsi dei suoi fiumi hanno subito durante l'ultima era geologica (si veda per esempio la [[rotta della Cucca]]). A ovest della città, nelle aree rurali del quartiere Montà sono ben visibili vari [[Paleoalveo|paleoalvei]] del fiume Brenta.
[[Immagine:Mappa_padova.jpg|right|350px|Mappa di Padova e dei suoi quartieri]]
 
Considerando l'elevazione del territorio comunale si può notare che:
 
* il territorio ha un'elevazione media compresa tra 10 e 15 metri sopra il livello del mare;
Padova è collocata all'estremità orientale della [[Pianura Padana]] circa 10 km a nord dei [[Colli Euganei]] e circa 20 km a ovest della [[Laguna Veneta]]. Il territorio comunale si sviluppa su 92 km<sup>2</sup>, interamente pianeggianti e solcati da vari corsi d'acqua, che hanno dato nei secoli la forma e la protezione alla città.
* il nucleo storico con al centro [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]] si trova leggermente sopraelevato rispetto al territorio circostante, rendendo tale posizione più appetibile per la fondazione del primo nucleo insediativo;
 
* molti quartieri di Padova si trovano sotto i 10 metri di quota, come Pozzoveggiani e Crocifisso a sud, l'interporto, Granze di Camin.
La città poggia su un terreno composto di materiali fini limoso-sabbiosi, mentre i sedimenti ghiaiosi sono rari. La distribuzione dei vari livelli stratigrafici è molto irregolare a causa delle frequenti divagazioni e variazioni del corso dei fiumi che hanno subito durante l'ultima era geologica (si veda per esempio la [[rotta della Cucca]]).
 
A ovest della città nelle aree rurali del quartiere Montà sono ben visibili vari paleoalvei del fiume Brenta.
 
Confina:
* a Nordnord con [[LimenaCadoneghe]], [[VigodarzereLimena]], [[CadonegheVigodarzere]], [[Villafranca Padovana]]
* a Estest con [[Noventa PadovanaLegnaro]], [[VigonovoNoventa Padovana]], [[VigonzaSaonara]], [[LegnaroVigonovo]], [[SaonaraVigonza]]
* a Ovestovest con [[RubanoAbano Terme]], [[Selvazzano DentroRubano]], [[AbanoSelvazzano TermeDentro]]
* a Sudsud con [[Ponte San NicolòAlbignasego]], [[AlbignasegoPonte San Nicolò]]
 
Per quanto riguarda il [[Classificazione sismica dell'Italia|rischio sismico]], Padova è classificata nella zona 3 (sismicità bassa).<ref>{{Cita web|url=https://rischi.protezionecivile.gov.it/static/2074f6ab2b2a459da2507e43dcb30e37/mappa-classificazione-sismica-aggiornata-al-31-dicembre-2022.pdf|titolo=Mappa della classificazione sismica del suolo italiano|sito=[[Dipartimento della protezione civile]]|data= 31 dicembre 2022|formato=pdf|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230210085608/https://rischi.protezionecivile.gov.it/static/2074f6ab2b2a459da2507e43dcb30e37/mappa-classificazione-sismica-aggiornata-al-31-dicembre-2022.pdf|dataarchivio=10 febbraio 2023|urlmorto=sì}}</ref>
Per quanto riguarda il [[Classificazione sismica|rischio sismico]] Padova è classificata nella zona 4 (sismicità irrilevante) dall'Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003.<ref>[http://www.zonasismica.it/classificazione/stat_reg_vecchia.asp?regione=05 Tratto da zonasismica.it] <small>URL consultato il 15-02-2008.</small></ref>
 
=== Le vie d'acqua=Idrografia====
[[ImmagineFile:TorresCanals in Padua -2 Ponte delle Torricelle.jpg‎jpg|thumb|left|Veduta dal ''Ponte delle Torreselle'']]
La città è nata e si è sviluppata all'interno dei bacini idrografici dei fiumi [[Brenta]] e [[Bacchiglione]], che hanno fortemente condizionato il tessuto urbano e presentano scorci suggestivi in molti angoli della città.<ref>{{Cita web |url=http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_1116_Allegato.pdf |titolo=''Padova città d'acque'', pubblicazione in PDF del comune |accesso=9 gennaio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120612105822/http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_1116_Allegato.pdf |dataarchivio=12 giugno 2012 |urlmorto=no }}</ref>
 
In passato, tali corsi d'acqua erano fondamentali per l'economia cittadina, in particolar modo per la presenza di numerosi [[Mulino#Per forza sfruttata|mulini]] e per la loro funzione commerciale, secondariamente per congiungere tramite barche la città con la vicina Venezia e gli altri centri della provincia di Padova. Inoltre, i canali hanno rappresentato a lungo un valido complemento delle opere di fortificazione della città.
La città è nata e si è sviluppata all'interno dei bacini idrografici dei fiumi [[Brenta]] e [[Bacchiglione]] che di conseguenza hanno fortemente condizionato il tessuto urbano (che donano a molti angoli della città scorci suggestivi <ref>[http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_1116_Allegato.pdf ''Padova città d'acque'', pubblicazione in PDF del comune]</ref>).
Le opere di ingegneria fluviale che si sono susseguite nel corso dei secoli, soprattutto per impulso del [[Magistrato alle acque]] della [[Repubblica di Venezia]] (all'epoca chiamato "Collegio dei Savi Esecutori"), hanno permesso di ridurre il rischio di esondazioni molto frequenti in passato che interessavano il tessuto urbano della città. L'attuale complesso sistema di collegamenti e chiuse tra i canali cittadini è in grado di gestire e far defluire onde di piena anche significative, senza gravi pericoli per la città. Le aree ancora a rischio, solo in presenza di piene eccezionali, sono la zona sud-orientale di [[Terranegra]] (il cui nome deriva dalle esondazioni a cui era spesso soggetta nei secoli passati), e quella sud-occidentale di [[Paltana]].<ref>{{Cita news| url=http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/11/02/news/piena-del-bacchiglione-notte-di-paura-a-padovasalta-l-argine-a-ponte-san-nicolo-foto-1.1223659| titolo=Piena del Bacchiglione, notte di paura a Padova. Salta l'argine a Ponte San Nicolò| pubblicazione=[[Il Mattino di Padova]]| data=2 novembre 2010| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114053813/http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/11/02/news/piena-del-bacchiglione-notte-di-paura-a-padovasalta-l-argine-a-ponte-san-nicolo-foto-1.1223659| urlmorto=sì}}</ref>
 
[[File:Riviera san benedetto 1.JPG|thumb|Canale in riviera San Benedetto]]
In passato, tali corsi d'acqua erano fondamentali per l'economia cittadina, in particolar modo per la presenza di numerosi [[Mulino#Per_forza_sfruttata|mulini]] e per la loro evidente funzione commerciale, segnatamente per congiungere la città con la vicina Venezia e gli altri centri della provincia di Padova. Inoltre, i canali hanno rappresentato a lungo un valido complemento delle opere di fortificazione della città.
[[File:I corsi d'acqua della zona di Padova.jpg|destra|senza_cornice|Idrografia di Padova e comuni limitrofi]]
Le opere di ingegneria fluviale che si sono susseguite nel corso dei secoli, soprattutto per impulso del Magistrato alle Acque della [[Repubblica di Venezia]], hanno permesso di ridurre il rischio di esondazioni che potessero interessare il tessuto urbano della città; gli ultimi grandi lavori risalgono però all'800. L'attuale, complesso, sistema di collegamenti e chiuse tra i canali cittadini è in grado di gestire e far defluire onde di piena anche significative, senza troppi rischi per la città. L'unica area che potrebbe eventualmente essere a rischio, e solo in presenza di piene di dimensioni eccezionali, è la zona sud-orientale di Terranegra (il cui nome è indicativo del fatto che anche nei secoli passati veniva spesso coinvolta dalle esondazioni).
I corsi d'acqua cittadini principali sono:
* [[Brenta]], che ha origine dai laghi di [[Lago di Levico|Levico]] e [[Lago di Caldonazzo|Caldonazzo]], e delimita il quartiere Nord dai comuni limitrofi.
* [[Bacchiglione]], che nasce dalle risorgive tra [[Dueville]] e [[Villaverla]] in [[provincia di Vicenza]]; convoglia anche le acque a carattere torrentizio dell'Astico (che ne determina travolgenti piene improvvise) e dopo aver ricevuto a Tencarola parte delle acque del [[Brenta]] tramite il canale Brentella, cambia nome in Tronco Comune ed entra in città da sud al Bassanello dove si divide in tre rami: canale di Battaglia, Tronco Maestro e canale Scaricatore
* [[Canale Battaglia]], canale artificiale finito di scavare nel 1201 che si distacca dal fiume Bacchiglione in località Bassanello (nella periferia meridionale della città) per dirigersi verso i centri a sud della provincia, ricongiungendosi poi attraverso una rete di canali con il tratto finale del fiume.
* [[Bacchiglione#Canale Scaricatore|Canale Scaricatore]], che volge verso est convogliando all'esterno della città la maggior parte delle acque del Bacchiglione sul Piovego e sul Roncajette. Fu costruito dal governo austriaco nel 1863, su considerazioni e ipotesi iniziate fin dai tempi della repubblica Serenissima per impedire le periodiche alluvioni della città. Venne rimaneggiato a partire dal 1930 e completato nel secondo dopoguerra per ampliarne la portata aggiungendo un ulteriore canale, il San Gregorio, per meglio trasferire le acque di piena sul Piovego e quindi sul Brenta, non essendo il solo Roncajette in grado di ricevere piene eccezionali.<ref>{{Cita libro|autore=Pier Giovanni Zanetti|titolo=Acque di Padova 150 anni del Canale Scaricatore|annooriginale=2013|editore=Cierre Edizioni|ISBN=978-88-8314-726-5}}</ref>
* [[Bacchiglione#Canali interni di Padova|Tronco Maestro]], che scorre verso nord costeggiando le Mura Veneziane del '500 nel primo tratto lungo via Goito e fino alle porte Contarine. Era navigabile fino al porto fluviale di San Giovanni delle navi nei pressi dell'omonima porta.
* [[Naviglio Interno]], che si dirama dal Tronco Maestro, attraversa il centro storico a sud e ad est, seguendo quello che era anticamente il percorso del Bacchiglione e si ricongiunge con il ramo principale alle Porte Contarine. Era utilizzato soprattutto per la navigazione. Negli anni '50 venne interrato/tombinato dal ponte delle Torricelle, da lì le acque ora vanno tutte nel canale di Santa Chiara (lungo riviera Ruzante/Businello) che, unendosi al canale Alicorno all'altezza dell'Orto Botanico forma il canale di San Massimo. Questo esce dalla città verso sud-est dal ponte delle Gradelle dove assume il nome di Roncajette.
* [[Canale Piovego]], artificiale, scavato nel 1209. Ha origine dalla confluenza del Tronco Maestro con quello che fu il Naviglio Interno presso le Porte Contarine; termina nel [[Brenta]] permettendo la navigazione verso [[Venezia]]. Lambisce a nord le Mura Veneziane del '500.
* [[Canale Brentella]], artificiale, scavato nel 1314 nell'attuale periferia ovest di Padova, che porta al Bacchiglione parte delle acque [[Brenta]].
* Canale Alicorno, scavato nel XIII secolo dai monaci di Santa Giustina per le loro necessità. Ha l'[[incile]] sul Tronco Maestro, costeggia le Mura del '500 fino a Porta Santa Croce per poi essere tombinato fino a Prato della Valle dove costituisce il canale attorno all'isola Memmia. Prosegue pressoché tombinato fino all'Orto Botanico dove confluisce nel Canale San Massimo assieme al canale Santa Chiara.
* Canale di San Massimo, raccoglie le acque dei canali Santa Chiara e Alicorno, transita per il Giardino Treves, attraversa tombinato l'area dell'ospedale per riapparire in via Cornaro per un breve tratto fino al ponte delle Gradelle da dove cambia nome in Roncajette.
* [[Roncajette]] è il nome che assume il canale di San Massimo uscendo dalla città all'altezza del ponte delle Gradelle. Corrisponde all'antico tratto in uscita dalla città del Bacchiglione, si dirige verso sud ricongiungendosi a [[Bovolenta]] con sue stesse le acque provenienti dal [[Canale Battaglia]].
* Altri canali sono stati tombinati o interrati a partire da fine '800: Acquette, Bovetta, Santa Sofia, insieme ad una cospicua parte del Naviglio Interno.
[[File:PadovaPorteContarine1.jpg|thumb|Le Porte Contarine]]
 
La sequenza Tronco Maestro, Tronco Comune, Naviglio Interno, canali Santa Chiara, San Massimo e Roncajette costituiscono l'antico percorso del Bacchiglione sulle cui ansa e controansa si è sviluppata la citta prima veneta e poi romana.
[[Immagine:Riviera san benedetto 1.JPG|thumb|Canale in riviera San Benedetto]]
 
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], le opere di interramento dei canali cittadini, in particolar modo del Naviglio Interno (oggi riviere Ponti Romani e Tito Livio), ne hanno decretato un lungo periodo di abbandono ed hanno alterato irreparabilmente lo stretto connubio tra Padova e le sue acque. È solo negli [[anni 1990|anni novanta]] che si è assistito ad un recupero delle vie d'acqua cittadine, ora percorse nuovamente da imbarcazioni che ne promuovono il turismo fluviale.
I corsi d'acqua cittadini principali sono:
*[[Brenta (fiume)|Brenta]], che origina dai laghi di Levico e Caldonazzo, e percorre il confine nord di Padova delimitando il quartiere Nord dai comuni limitrofi.
*[[Bacchiglione]] dopo aver ricevuto a Tencarola le acque del [[Brenta]] tramite il canale Brentella, entra in città al Bassanello da ovest dove si divide in tre tronchi:
*[[Canale di Battaglia]], antico canale artificiale ([[XII secolo]]) che si distacca dal fiume Bacchiglione in località Bassanello, ora nella periferia meridionale della città, per dirigersi quindi verso i centri a sud della provincia, ricongiungendosi poi attraverso la rete dei canali con il tratto finale del fiume.
*[[Bacchiglione#Canale Scaricatore|Canale Scaricatore]], che volge verso ovest costruito dal governo Austriaco nel 1830 per regolamentare le piene del fiume e rimaneggiato negli [[anni 1920]]. Convoglia all'esterno della città la maggior parte delle acque del fiume.
*[[Bacchiglione#Canali di Padova|Tronco Maestro]] che volge verso nord e che osteggia il centro storico ad ovest e a nord, fino alle Porte Contarine; fungeva da canale difensivo per il lato nord-ovest delle mura duecentesche. Era utilizzato soprattutto per la navigazione.
*[[Naviglio Interno]], che si dirama dal Tronco Maestro, attraversa il centro storico a sud e ad est, seguendo quello che era il percorso del ''Medoacus'' e si ricongiunge con il ramo principale alle Porte Contarine. Era utilizzato soprattutto per alimentare i molini e se ne distaccano diversi canali secondari, tra i quali il canale di Santa Chiara che esce dalla città verso sud-est per ricongiungersi poco oltre con il canale Piovego.
*[[Canale Piovego]], si origina dalla confluenza del Tronco Maestro e del Naviglio Interno presso le Porte Contarine e quindi prosegue verso il [[Brenta (fiume)|Brenta]] e quindi [[Venezia]], delimitando a nord le mura cinquecentesche;
[[Immagine:Contar-2b.jpg|thumb|Le Porte Contarine]]
*[[Canale Brentella]], antico scavo ([[XIV secolo]]) ad ovest di Padova, che porta al Bacchiglione le acque del [[Brenta (fiume)|Brenta]].
 
=== Clima ===
[[Immagine:I-PD-Padova10.JPG|thumb|left|Naviglio Interno]]
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Padova Aeroporto}}
La città presenta un clima tendenzialmente sub-continentale tipico della [[pianura Padana]], mitigato tuttavia dalla vicinanza al [[Mare Adriatico|Mar Adriatico]]. Dal punto di vista legislativo, il comune di Padova ricade nella ''[[Classificazione climatica dei comuni italiani|Fascia Climatica E]]'' con 2383 [[gradi giorno]],<ref>{{Cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-VENETO.htm|titolo=Dati Confedilizia|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110520120004/http://www.confedilizia.it/clima-VENETO.htm|dataarchivio=20 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref> quindi il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Tuttora, per i dati climatici si fa riferimento alla stazione meteorologica dell'[[Orto botanico di Padova|Orto Botanico]],<ref>{{Cita web|url=http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_16168_Allegato.pdf|titolo=Annuario Statistico Comunale|autore=Comune di Padova|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150214163717/http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_16168_Allegato.pdf|dataarchivio=14 febbraio 2015|urlmorto=no}}</ref> una di quelle da cui l'[[Agenzia regionale per la protezione ambientale|ARPAV]] raccoglie le informazioni inerenti al meteo urbano (l'altra si trova a [[Legnaro]], fuori dei confini comunali). Le temperature di seguito riportate fanno riferimento ai dati relativi al periodo che va dal 1951 al 2000.<ref>{{Cita web|autore = Petrarca, Cogliani, Mancini, Spinelli|url = http://clisun.casaccia.enea.it/Pagine/Index.htm|titolo = Archivio Climatico ENEA|accesso = |data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140826031116/http://clisun.casaccia.enea.it/Pagine/Index.htm|dataarchivio = 26 agosto 2014|urlmorto = no}}</ref>
 
{{ClimaAnnuale
Le opere di interramento dei canali cittadini, in particolar modo del Naviglio Interno (via Riviera Ponti Romani) a partire dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]], ne hanno decretato un lungo periodo di abbandono, oltre naturalmente ad aver alterato irreparabilmente lo stretto connubio tra Padova e le sue acque. È solo negli [[Anni 1990|anni novanta]] che si è assistito ad un recupero delle vie d'acqua cittadine, ora percorse nuovamente da imbarcazioni, e su cui nei primi anni di questo secolo si è provato anche ad investire in direzione del turismo fluviale.
| nome = Padova
| tempmax = 5.3, 8.2, 12.7, 17.3, 22.2, 26.3, 28.8, 28.1, 24.1, 17.9, 11.4, 6.6
| tempmedia = 2.1, 4.3, 8.4, 12.7, 17.2, 21.1, 23.3, 22.7, 19.2, 13.7, 8.0, 3.6
| tempmin = -1.1, 0.4, 4.1, 8.1, 12.3, 15.9, 18.9, 17.3, 14.2, 9.5, 4.5, 0.6
| pioggia = 48, 49, 68, 79, 82, 82, 60, 59, 67, 83, 82, 61
| giornipioggia = 6, 5, 7, 9, 9, 8, 7, 6, 7, 8, 8, 7
| giornigelo = 23, 18, 5, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 3, 20
| umido = 80, 73, 69, 70, 69, 70, 68, 69, 71, 74, 77, 81
| elio = 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 9, 6, 4, 3, 2
| vento = ENE, ENE, ENE, ESE, ESE, ESE, SSE, ESE, ESE, ENE, ENE, ENE
| intensità =
| nodi = 2, 2, 2, 5, 5, 5, 2, 2, 2, 2, 2, 2
}}
 
A Padova si registrano anche temperature abbastanza basse, in particolare nel periodo che va dalla metà di dicembre alla metà di gennaio, dovute per lo più a masse di aria fredda sub-polare provenienti da nord (Scandinavia) o da est (Est europeo e Balcani) che non troppo spesso portano abbondanti precipitazioni nevose. Il triangolo Padova-Vicenza-Rovigo è la zona più nevosa della pianura veneta, con una media nivometrica annua storica per Padova e provincia che oscilla tra 10 e 30 centimetri, 15–20&nbsp;cm in città;<ref>{{Cita web |url=http://marcopifferetti.altervista.org/carte-2008-2009/carta%2061-09.htm |titolo=Nevosità 1961-2010 |accesso=26 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120121025303/http://marcopifferetti.altervista.org/carte-2008-2009/carta%2061-09.htm |dataarchivio=21 gennaio 2012 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://marcopifferetti.altervista.org/21-60-carta-nuova.gif |titolo=Nevosità 1921-'60 |accesso=26 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111224151809/http://marcopifferetti.altervista.org/21-60-carta-nuova.gif |dataarchivio=24 dicembre 2011 |urlmorto=no }}</ref> media inferiore a diverse zone del nord-ovest e dell'Emilia, ma maggiore rispetto a Liguria e ad altre zone pianeggianti del nord-est (Venezia, Verona, Udine).
=== Le aree verdi ===
{{vedi anche|Aree verdi di Padova}}
La città di Padova può vantare 2.512.945 m<sup>2</sup> di aree verdi, 1.680.939 m<sup>2</sup> di verde attrezzato (verde nei quartieri con giochi per bambini, piste ciclabili, campi polivalenti...), 11,91 m<sup>2</sup> di verde per abitante, 2,69% di superificie verde rispetto alla superficie totale (dati del 2005). <ref>Dati pubblicati nel libretto ''Naturalmente Padova... Tre percorsi per scoprire una città che allarga i suoi confini verdi'' (maggio 2007, edito dal Comune di Padova). </ref>
 
La città soffre del problema del surriscaldamento urbano ed il centro annovera valori superiori alla provincia di ben un grado. È presente il fenomeno dell'inversione termica, con temperature diurne non superiori ai 3 gradi e a volte inferiori agli 0&#32;°C nelle frequenti giornate nebbiose; negli ultimi anni il perdurare della nebbia anche durante il giorno è meno frequente, a differenza della Bassa Padovana e del Rodigino. Negli anni settanta e soprattutto nei novanta del XX secolo, la media nivometrica di Padova è calata, mentre negli anni sessanta, ottanta e nel decennio dal 2001 al 2010 si sono registrati valori maggiori; i record della seconda metà del XX secolo di accumulo nevoso per la città si verificarono nel 1956 e nel 1985 con 55&nbsp;cm.
Nel [[2006]] Padova ha vinto il primo premio ''La città per il verde'', assegnato a [[Genova]] in occasione della manifestazione ''[[euroflora|Euroflora 2006]]'' <ref>Fonte: pubblicazione ''Naturalmente Padova'', distribuita alla cittadinanza dal Comune di Padova.</ref>.
 
Nell'inverno padovano vi sono giornate in cui la temperatura nelle ore più calde arriva a 12 gradi, e si ha una repentina caduta con valori inferiori allo zero al calar della sera, con una notevole escursione termica.
[[Immagine:OrtoBotPadova Incrocio viali.jpg|thumb|left|L'orto Botanico patrimonio dell'UNESCO]]
L'esposizione alle correnti di bora e l'innevamento del suolo possono invece portare a temperature più rigide, con qualche grado sotto lo zero di notte. Il record assoluto è rappresentato dai -19.8&nbsp;°C registrati presso l'aeroporto nel gennaio 1985. Molto più rigido e nevoso era il clima invernale tra i secoli XVII e XIX, quando la neve permaneva a lungo al suolo, e le giornate "di ghiaccio" (cioè sempre sotto gli 0&nbsp;°C nelle 24h) erano piuttosto frequenti. Ricordiamo tuttavia che in quei secoli vennero annoverate temperature molto basse in molte zone d'Europa, periodo infatti noto come ''Piccola Età Glaciale'' (vedi [[Inverni freddi in Europa dal XV secolo]]).
 
'''Gli inverni''' sono solitamente piuttosto rigidi, con minime spesso al di sotto dello zero, soprattutto da fine dicembre a metà febbraio; le precipitazioni sono generalmente scarse e solo sporadicamente nevose in questi ultimi anni. Fino a metà anni settanta erano invece abbastanza frequenti e, in qualche caso, anche abbondanti. In questo secolo, dopo una scomparsa quasi totale negli anni novanta del secolo scorso, si sono ripresentate con una certa frequenza, favorite da infiltrazioni fredde provenienti da est. Caratteristici della zona sono infatti i venti da nord-est (la bora dell’alto Adriatico), provocati da basse pressioni che si formano sul Golfo di Genova; questi portano sensibili cali termici e, talvolta, episodi di burrasca con neve (anche questi, del tutto scomparsi per molti anni, evidenziano una certa tendenza al ritorno in questi ultimi anni, soprattutto a fine inverno). Le nebbie sono un fenomeno caratteristico e comune per tutta la val Padana e sono presenti anche a Padova, seppure in misura minore rispetto al passato; la loro diminuzione va riferita più che alla provincia al centro urbano, che costituisce una grossa 'isola di calore'. Le brinate, intense un tempo e durevoli anche per tutto il giorno fino anche a 10 giorni consecutivi, sono molto ridimensionate e solo eccezionalmente insistono in zona urbana per tutto il giorno. Il cuscinetto freddo, fenomeno importante nelle zone più interne della pianura padana, soprattutto nel Piemonte, è a Padova evento ormai piuttosto modesto e raramente produce, come nel lontano passato, precipitazioni nevose durature per scorrimento di aria più calda in quota per l’arrivo di perturbazioni atlantiche. Venti caratteristici su Padova sono quelli da nord/ nord-est (bora e tramontana), lo scirocco (che porta aumenti termici sensibili e talore piogge consistenti), il maestrale in autunno; solo in qualche occasione arriva anche un debole [[fohn]], il vento di caduta caratteristico delle zone alpine, che riscalda le fredde e limpide giornate invernali.
Alcuni esempi di aree verdi padovane:
* L'[[Orto Botanico di Padova]], il più antico orto botanico universitario ancora esistente al mondo e patrimonio dell'[[UNESCO]], custodisce (tra innumerevoli altre piante) la [[Orto Botanico di Padova#Strutture e collezioni| cosiddetta palma di S. Pietro]]<ref>Nome scientifico: [[Chamaerops humilis]].</ref>, cui [[Goethe]] dedicò alcuni scritti;
* l'Isola Memmia al centro del [[Prato della Valle]];
* il [[Alberto Treves de Bonfili#Palazzo e Parco Treves de' Bonfili a Padova|parco Treves de' Bonfili]];
* i [[giardini della rotonda di Padova|Giardini della Rotonda]];
* il "Lungargine Scaricatore, Codotto e Maronese, Terranegra": un percorso ciclopedonale di circa 8 km collega il ponte Scaricatore (Bassanello) col ponte di San Gregorio (Terranegra) e offre nel primo tratto anche un "percorso vita" (percorso ginnico attrezzato);
* il Giardino Venturini e Natale, situato lungo il canale Piovego vicino alla Stanga, dal 2003 ospita una copia del [[leone di San Marco]] ([[XV secolo]]) recuperato al Portello nel fossato lungo le mura.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Padova}}
Padova ha un [[clima continentale]] con inverni rigidi ed estati calde, con un elevato grado di [[umidità]] che favorisce la formazione di fitte [[nebbia|nebbie]] durante le stagioni autunnali ed invernali e la presenza di afa durante il periodo estivo. Le precipitazioni sono distribuite abbastanza uniformemente durante l'anno con un minimo non troppo pronunciato durante la stagione invernale. Durante l'estate le precipitazioni sono sovente di carattere temporalesco e spesso sono accompagnate da grandine. Le stagioni primaverili ed autunnali sono normalmente caratterizzate da perturbazioni di origine atlantica. <ref>[http://www.arpa.veneto.it/bollettini/htm/meteo_veneto.asp Bollettino meteo dell' ''ARPAV'']</ref>
 
'''Le estati''' sono molto calde ed afose, con un clima che mette a severo disagio il viaggiatore proveniente da climi più secchi. Non sono pochi i giorni di giugno, luglio ed agosto in cui la combinazione tra alte temperature ed elevate umidità relative rende molto disagevole l’ambiente climatico. Le precipitazioni sono in genere scarse, ma talvolta l’irruzione di aria fredda produce episodi temporaleschi anche di forte intensità, soprattutto verso la fine dell’estate; frequenti sono le grandinate, anche con dimensioni pericolose dei chicchi (2 settembre 1982, 28 agosto 2003 le più rovinose), e i colpi di vento talvolta producono danni consistenti. Le temperature massime sono attorno ai 34, 35&nbsp;°C e possono perdurare anche per più giorni; punte da record si sono verificate nel luglio 2006, con anche 37&nbsp;°C, indotte da anticicloni a matrice nord-africana. La temperatura più alta fu registrata all'Orto Botanico nell'agosto 2003 con +39.8&nbsp;°C.
Nel [[1725]] [[Giovanni Poleni]] iniziò a Padova la misurazione sistematica di numerosi parametri meteorologici che tuttora proseguono, rendendo difatti questa serie temporale una delle più lunghe ed omogenee attualmente disponibili, il che la rende molto adatta allo studio delle variazioni climatiche nelle città.
 
A tal proposito vengono riportati i dati meteorologici principali riferiti al periodo 2000-2016 (stazione di Padova Orto Botanico). I suddetti dati sono stati resi disponibili dall'ARPAV.<ref>{{Cita web |url=http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/clima/principali-variabili-meteorologiche |titolo=Principali variabili meteorologiche — ARPA Veneto |accesso=10 luglio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170430222836/http://www.arpa.veneto.it/dati-ambientali/open-data/clima/principali-variabili-meteorologiche|dataarchivio=30 aprile 2017 |urlmorto=no}}</ref>
Dal punto di vista legislativo, il comune di Padova ricade nella ''[[Classificazione climatica dei comuni italiani|Fascia Climatica E]]'' con 2383 [[gradi giorno]],<ref>[http://www.confedilizia.it/clima-VENETO.htm Dati Confedilizia]. <small>URL consultato il 15-02-2008.</small></ref> dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal [[15 ottobre]] al [[15 aprile]].
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Dati meteo<!-- Se non indicato, apparirà "Mese" -->
|tempmax = 7.3, 9.6, 14.5, 19.1, 24.0, 27.9, 30.2, 29.9, 24.8, 18.7, 12.8, 8.1
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
|tempmedia = 3.9, 5.4, 9.7, 14.0, 18.7, 22.7, 24.7, 24.0, 19.4, 14.5, 9.5, 4.8
| tempmax01 = 6<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
|tempmin = 1.5, 2.3, 5.8, 9.7, 14.1, 18.0, 19.9, 19.4, 15.5, 11.4, 7.0, 2.2
| tempmax02 = 9
|pioggia = 57.7, 76.6, 81.6, 83.8, 101.9, 80.0, 72.6, 77.5, 92.1, 94.3, 108.69, 60.6
| tempmax03 = 13
|giornipioggia = 6, 6, 7, 9, 9, 7, 6, 7, 6, 8, 8, 6
| tempmax04 = 18
|umido = 82, 76, 72, 71, 69, 67, 65, 69, 73, 81, 84, 82
| tempmax05 = 22
|vento = NE, NE, NNE, NNE, NNE, NNE, NE, NE, NE, NE, NE, NNE
| tempmax06 = 26
|intensità =
| tempmax07 = 28
| tempmax08 = 28
| tempmax09 = 25
| tempmax10 = 19
| tempmax11 = 12
| tempmax12 = 7
<!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmedia01 = <!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| tempmedia02 =
| tempmedia03 =
| tempmedia04 =
| tempmedia05 =
| tempmedia06 =
| tempmedia07 =
| tempmedia08 =
| tempmedia09 =
| tempmedia10 =
| tempmedia11 =
| tempmedia12 =
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = -1<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| tempmin02 = 1
| tempmin03 = 4
| tempmin04 = 7
| tempmin05 = 12
| tempmin06 = 15
| tempmin07 = 18
| tempmin08 = 17
| tempmin09 = 14
| tempmin10 = 9
| tempmin11 = 4
| tempmin12 = 0
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 70<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| pioggia02 = 57
| pioggia03 = 67
| pioggia04 = 68
| pioggia05 = 79
| pioggia06 = 88
| pioggia07 = 64
| pioggia08 = 80
| pioggia09 = 58
| pioggia10 = 66
| pioggia11 = 87
| pioggia12 = 62
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = <!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| giornipioggia02 =
| giornipioggia03 =
| giornipioggia04 =
| giornipioggia05 =
| giornipioggia06 =
| giornipioggia07 =
| giornipioggia08 =
| giornipioggia09 =
| giornipioggia10 =
| giornipioggia11 =
| giornipioggia12 =
<!-- I giorni di gelo (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornigelo01 = <!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| giornigelo02 =
| giornigelo03 =
| giornigelo04 =
| giornigelo05 =
| giornigelo06 =
| giornigelo07 =
| giornigelo08 =
| giornigelo09 =
| giornigelo10 =
| giornigelo11 =
| giornigelo12 =
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 80<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| umido02 = 73
| umido03 = 69
| umido04 = 70
| umido05 = 69
| umido06 = 70
| umido07 = 68
| umido08 = 69
| umido09 = 71
| umido10 = 74
| umido11 = 77
| umido12 = 81
<!-- Insolazioni giornaliere medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in h), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| elio01 = 2<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| elio02 = 4
| elio03 = 5
| elio04 = 5
| elio05 = 7
| elio06 = 8
| elio07 = 10
| elio08 = 9
| elio09 = 6
| elio10 = 4
| elio11 = 3
| elio12 = 2
<!-- Ventosità medie mensili, direzione (S-E-N-W-SSW-SSE-NNW-ecc.)
e valore (numero anche con cifre decimali, misurato in nodi), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| dir01 = ENE
| nodi01 = 2<!-- Se non vuoi far apparire la riga, non mettere il dato qui -->
| dir02 = ENE
| nodi02 = 2
| dir03 = ENE
| nodi03 = 2
| dir04 = ESE
| nodi04 = 5
| dir05 = ESE
| nodi05 = 5
| dir06 = ESE
| nodi06 = 5
| dir07 = SSE
| nodi07 = 2
| dir08 = ESE
| nodi08 = 2
| dir09 = ESE
| nodi09 = 2
| dir10 = ENE
| nodi10 = 2
| dir11 = ENE
| nodi11 = 2
| dir12 = ENE
| nodi12 = 2
}}
 
Frequentemente la città è soggetta a temporali estivi, che allo scontro di masse d'aria diverse (fronti freddi che interrompono la calura) possono diventare violenti, con grandinate e forti colpi di vento soprattutto nella prima metà di giugno e nell'ultima di agosto. Fra le diverse [[tornado|trombe d'aria]] che si sono verificate, particolari furono quella distruttiva dell'agosto 1756 e quella che sfiorò la città per poi investire [[Venezia]] nel settembre 1970.
Le temperature negli ultimi anni tuttavia sono state ben più elevate, in particolare le massime nei mesi estivi a partire dagli anni 2000. Ormai è consuetudine avere già a maggio numerose giornate che superano i 30 gradi e sfiorano i 35, mentre le medie di giugno luglio e agosto sono ben più elevate, quasi ogni anno la media delle massime in giugno luglio e agosto supera i 30 gradi, con ripetute ondate di calore che possono portare le temperature quasi fino a 40 gradi. Celebre è stata l'estate del 2003 nella quale da fine maggio fino a fine agosto le massime sono state quasi costantemente sopra i 30 gradi con numerose giornate over 35, e tale ondata di calore ebbe il suo apice l'11 agosto con una massima di 39.9 gradi registrata all'orto botanico.
 
<!-- Alcuni dati disponibili su: http://www.eurometeo.com/italian/forecast/city_LIPU
La [[primavera]] e l'[[autunno]] sono stagioni di passaggio, per loro natura incerte e spesso turbolente. Sono generalmente le stagioni più piovose (la più secca è l'[[inverno]]) e presentano forti differenze termiche da mese a mese. Se marzo e novembre possono presentarsi come mesi invernali, con gelate e nevicate, ad aprile ed ottobre si possono anche godere i primi/ultimi caldi (pur se raramente e a livelli gradevoli, non fastidiosi come l'afa estiva); mentre maggio e settembre hanno caratteristiche nettamente più vicine all'[[estate]], specialmente per quanto riguarda il primo mese autunnale, mentre l'ultimo mese primaverile è più frequentemente perturbato.
-->
 
'''Le primavere''' negli ultimi anni dimostrano una certa tendenza ad un prolungamento della stagione fredda, con ripetuti afflussi freddi dai Balcani che si susseguono anche fino ad aprile inoltrato, con episodi anche nevosi. Discreti sono gli apporti di pioggia. Maggio è caratterizzato dai primi caldi che possono arrivare anche sui 30&#32;°C. Anni anomali presentano periodi caldi anche in aprile, ma la tendenza degli ultimi anni per i mesi di marzo e di aprile è per un clima fresco, caratterizzato da tempo prevalente da est. In questi mesi compaiono anche i primi temporali caratteristici della pianura padana, solo eccezionalmente di una certa intensità
 
'''L’autunno''' negli ultimi decenni dimostra sempre più una tendenza ad essere un prolungamento dell’estate, con temperature abbastanza alte nel primo periodo, in lenta discesa verso il suo finire; sembrano comunque ormai assenti le poderose irruzioni di aria fredda che a partire da metà novembre un tempo segnavano l’arrivo della stagione fredda; solo qualche episodio di maestrale preannuncia in questi ultimi anni il sopraggiungere dell’inverno. La stagione autunnale a Padova è contraddistinta solitamente da un guasto nel tempo verso la fine di settembre, da belle giornate in ottobre, che durano anche per un lungo periodo e infine da un clima umido e nebbioso in novembre. Le precipitazioni possono essere a volte abbastanza intense, con sciroccate pronunciate; più raramente, si hanno autunni secchi.
 
== Origini del nome ==
L'[[etimologia]] del [[toponimo]] è incerta, ma è evidente l'assonanza con l'antico nome del [[Po]] ''(Padus)''. Vi si potrebbe riconoscere la radice [[Lingua protoindoeuropea|indoeuropea]] ''pat-'', in riferimento forse a un luogo pianeggiante e aperto, contrapposto alle vicine zone collinari (in latino da questa radice deriva la parola "patera" che sta appunto per "piatto"), a cui si deve aggiungere un ulteriore suffisso "-av" (come nel fiume Timavo), di antica origine venetica, indicante appunto la presenza di un fiume, appunto il Brenta-Medoacus. Inoltre la terminazione "-ium", nel nome romano Patavium, indica la presenza di più villaggi poi unificatisi.<ref>{{cita|R. Mambella}}.</ref>
Il nome italiano della città, assonante nella terminazione con Genova (''Genua'') e Mantova (''Mantua''), mostra uno slittamento dall'antico ''Patavium'' a un ''Padua'' tardoantico e altomedievale, rimasto, ad esempio, anche nell'[[Padua|esonimo inglese della città]].
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Padova}}
{{Nota
|titolo=Le origini del nome
|contenuto= L'[[etimologia]] del [[toponimo]] è incerta, ma è evidente l'assonanza con l'antico nome del [[Po]] ''(Padus)''. Vi si potrebbe riconoscere la [[radice]] [[indoeuropeo|indoeuropea]] ''pat-'', in riferimento forse ad un luogo pianeggiante ed aperto, contrapposto alle vicine zone collinari (in latino da questa radice deriva la parola "patera" che sta appunto per "piatto"), a cui si deve aggiungere un ulteriore suffisso "-av" (come nel fiume Timavo), di antica origine venetica, indicante appunto la presenza di un fiume, appunto il Brenta-Medoacus. Inoltre la terminazione "-ium", nel nome romano Patavium, indica la presenza di più villaggi poi unificatisi. (R. Mambella)
}}
 
=== Fondazione ===
[[Immagine:Tomba di Antenore.jpg|thumb|La cosiddetta "Tomba di Antenore"]]
[[File:Tomba di Antenore.jpg|miniatura|verticale|La cosiddetta [[Tomba di Antenore]]]]
Insediamenti [[preistoria|preistorici]] sono stati accertati dall'[[archeologia]], già a partire dall'[[XI secolo a.C.]] - [[X secolo a.C.]],<ref>Pertanto, parliamo di emergenze della cosiddetta [[civiltà villanoviana]].</ref> [[topografia|topograficamente]] in corrispondenza dell'odierno centro di Padova.
[[File:Padova antica.jpg|miniatura|sinistra|Foto di Padova con indicato il corso del Medoacus, le vie romane e le mura cittadine]]
La leggenda narra che la fondazione di Padova sia avvenuta per opera di [[Antenore]], un principe troiano scampato alla distruzione di [[Troia (Asia Minore)|Troia]], ma è ampiamente noto come tale "romantica" diceria tragga origine da un deliberato falso storico, confezionato ad arte dal dotto [[Lovato_Lovati#L.27Arca_di_Antenore|Lovato Lovati]].
 
Insediamenti [[preistoria|preistorici]] sono stati accertati dall'[[archeologia]], già a partire dall'[[XI secolo a.C.]] - [[X secolo a.C.]],<ref group="N">Pertanto, parliamo di emergenze della cosiddetta [[cultura villanoviana]].</ref> [[topografia|topograficamente]] in corrispondenza dell'odierno centro di Padova.
[[Immagine:Padova_antica.jpg|thumb|left|Foto di Padova con indicato il corso del Medoacus, le vie romane e le mura cittadine]]
La leggenda narra che la fondazione di Padova sia avvenuta nel 1132 a.C. per opera di [[Antenore]], un principe troiano scampato alla distruzione di [[Troia]]; leggenda riportata anche dallo storico padovano [[Tito Livio]], nel suo ''Ab urbe condita" (la storia di Roma) per sancire l'antica alleanza che univa la propria città a [[Roma]].
 
Rappresentando uno dei principali centri della cultura [[paleoveneti|paleoveneta]], l'antica Padova sorse all'interno di un'ansa del fiume [[Brenta (fiume)|Brenta]] (durante l'antichità chiamato ''Medoacus Major'') che allora (probabilmente fino al [[Rotta della Cucca|589]]) scorreva nell'alveo dell'odierno [[Bacchiglione]] (al tempo denominato ''Medoacus Minor'' o ''Edrone''), entrando in città nei pressi della attuale Specola.
Già a partire dal [[226 a.C.]] gli antichi patavini strinsero un'alleanza con [[Storia di Roma|Roma]] contro i [[Gallia Cisalpina|Galli Cisalpini]], alleanza poi confermata più volte, in particolare al tempo della [[Battaglia di Canne]] ([[216 a.C.]]) e della [[guerra sociale]] ([[91 a.C.]]), quando Padova e altre città transpadane combatterono al fianco dei romani. Dal [[49 a.C.]] divenne un ''municipium'' romano, e in età [[Ottaviano Augusto|augustea]] entrò a far parte della [[Regio X Venetia et Histria|X Regio]], della quale costituiva uno dei centri più importanti.
Durante l'epoca imperiale la città divenne molto ricca grazie alla lavorazione delle lane provenienti dai pascoli dell'altipiano di [[Asiago]]. Dalla città passavano (o partivano) numerose strade che la congiungevano con i principali centri romani dell'epoca: la [[via Annia]] che la congiungeva con [[Adria]] e [[Aquileia]], la via Medoaci che portava alla [[Valsugana]] e all'altipiano di [[Asiago]], la via Astacus che la congiungeva con [[Vicenza|Vicentia]], la via Aurelia che portava ad [[Asolo]], la via Aponense che la collegava ai centri termali dei [[Colli Euganei]]. Sia a nord che a sud della città vi erano estese [[centuriazione romana nel territorio di Padova|centuriazioni]]. In epoca romana, Padova <ref>Altri personaggi che in qualche modo rendono famosa Padova sono [[Stendhal]] per aver sostenuto che ''il caffè Pedrocchi è (era) il migliore d'Italia'', ed [[Oscar Wilde]] per il suo [[dramma]] intitolato ''[[Oscar Wilde#Opere teatrali|La duchessa di Padova]]'' ([[1883]] circa).</ref> fu patria di [[Tito Livio]], insigne storico [[Storia di Roma|romano]] (nello stesso periodo, diede pure i natali ai letterati: [[Gaio Valerio Flacco]], [[Lista di autori della letteratura latina|Quinto Asconio Pediano]], [[Trasea Peto]]<ref>Quest'ultimo è anche riprodotto in una [http://www.pratodellavalle.org/prato/html/trasea.htm statua di Prato della Valle]. </ref>, di cui vi è ancora ricordo nella [[toponomastica]] cittadina).
 
Nel 302 a.C. Patavium dovette sostenere l'attacco portato da una flotta spartana condotta dal principe [[Cleonimo]]. Gli spartani, dopo aver attraccato le loro navi alla foce del Brenta, in un primo tempo riuscirono nel loro intento di saccheggio, cogliendo di sorpresa gli abitanti della città. Ma poi i patavini, riorganizzatisi, ricacciarono in mare gli invasori greci, infliggendo loro gravi perdite; infatti solo un quinto della loro flotta riuscì a mettersi in salvo prendendo il mare.<ref name="TLX2">[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', X, 2.</ref>
Nel periodo delle [[invasioni barbariche]] fu più volte devastata, prima dagli [[Unni]] nel [[452]]-[[453]], poi nel [[601]] dai [[Longobardi]] di [[Agilulfo]], e infine dagli [[Ungari]] nell'[[899]].
 
=== Storia antica ===
Nel [[Basso Medioevo]] Padova si distinse come [[Comune (storia)|libero comune]], partecipando alla [[Lega Veronese]] e alla [[Lega Lombarda]] contro l'imperatore [[Federico Barbarossa]]. A questo periodo risale la fondazione dell'[[Università di Padova|Università]] ([[1222]]), una delle più antiche d'Italia. Fu poi dominata, a partire dal [[1318]], dalla signoria dei [[Carraresi]], fino alla conquista, avvenuta nel [[1405]], da parte della [[Repubblica di Venezia]].
[[File:PadovaAnfiteatro1.jpg|miniatura|sinistra|Resti di una parete del vecchio anfiteatro romano.]]
[[Immagine:Donatello, Monumento equestre al Gattamelata 03.JPG|thumb|[[Monumento equestre al Gattamelata]]]]
 
Già a partire dal 226 a.C. gli antichi patavini strinsero un'alleanza con [[Storia di Roma|Roma]] contro i [[Gallia Cisalpina|Galli Cisalpini]], alleanza poi confermata più volte, in particolare al tempo della [[Battaglia di Canne]] (216 a.C.) e della [[guerra sociale]] (91 a.C.), quando Padova e altre città transpadane combatterono al fianco dei romani. Dal 49 a.C. divenne un ''municipium'' romano, e in età [[Augusto|augustea]] entrò a far parte della [[Regio X Venetia et Histria|X Regio]], della quale costituiva uno dei centri più importanti.
[[Immagine:Altinate-1.jpg|thumb|left|[[Porta Altinate]] vista dall'omonima Contrada]]
 
Durante l'epoca imperiale la città divenne molto ricca grazie alla lavorazione delle lane provenienti dai pascoli dell'[[altopiano di Asiago]]. Dalla città passavano (o partivano) numerose strade che la congiungevano con i principali centri romani dell'epoca: la [[via Annia]] che la congiungeva con [[Adria]] e [[Aquileia]], la via Medoaci che portava alla [[Valsugana]] e all'[[altopiano di Asiago]], la via Astacus che la congiungeva con [[Vicenza|Vicentia]], la [[via Aurelia (Veneto)|via Aurelia]] che portava ad [[Asolo]], la via Aponense che la collegava ai centri termali dei [[Colli Euganei]]. Sia a nord che a sud della città vi erano estese [[Centuriazione del territorio di Padova|centuriazioni]]. In [[Civiltà romana|epoca romana]] il territorio di Padova era attraversato da un'altra importante [[strada romana]], la ''[[via Gallica]]''.
Nei successivi quattro secoli Padova, pur perdendo importanza politica, poté godere della pace e della prosperità assicurata dalla signoria veneziana e della libertà che venne assicurata alla sua Università, che richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa, divenendo uno dei maggiori centri dell'[[aristotelismo]] e attirando numerosi ed illustri intellettuali, come [[Galileo Galilei]].
Nel [[1509]], durante la guerra della [[Lega di Cambrai]], Padova dovette subire un terribile assedio, che fu però respinto. Dopo lo scampato pericolo, la Serenissima procedette ad opere di fortificazione, dando alla [[Mura di Padova|cinta muraria]] l'aspetto attuale.
 
In epoca romana, Padova<ref group="N">Altri personaggi che in qualche modo rendono famosa Padova sono [[Stendhal]] per aver sostenuto che ''il caffè Pedrocchi è (era) il migliore d'Italia'', e [[Oscar Wilde]] per il suo [[dramma]] intitolato ''[[La duchessa di Padova]]'' ([[1883]] circa).</ref> fu patria di [[Tito Livio]], insigne storico [[Storia di Roma|romano]] (nello stesso periodo, diede i natali ai letterati [[Gaio Valerio Flacco (poeta)|Gaio Valerio Flacco]], [[Quinto Asconio Pediano]], Trasea Peto,<ref group="N">{{Cita web|url=http://www.pratodellavalle.org/prato/html/trasea.htm|titolo= Trasea Peto raffigurato in una statua di Prato della Valle|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070927100644/http://www.pratodellavalle.org/prato/html/trasea.htm|dataarchivio=27 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> di cui vi è ancora ricordo nella [[toponomastica]] cittadina).
Caduta la Serenissima ([[1797]]), la città fu ceduta da [[Napoleone Bonaparte]] all'[[Impero Austriaco|Austria]]. Dopo una breve parentesi all'interno del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico, entrò a far parte nel [[1815]] del [[Regno Lombardo-Veneto]] [[Asburgo|asbugico]]. L'[[8 febbraio]] [[1848]] vide un'insurrezione contro il dominio austriaco, guidata in particolare dagli studenti universitari. Padova entrò a far parte del [[Regno d'Italia]] solo nel [[1866]], in seguito alla [[terza guerra di indipendenza]].
 
=== Storia medievale ===
Nel corso della [[prima guerra mondiale]], la città era il quartier generale delle forze militari italiane. Merita un cenno il fatto che l'ardimentosa (e pacifica) impresa del [[Volo su Vienna]], di [[Gabriele D'Annunzio|dannunziana]] memoria, prese le mosse dalle vicinanze di Padova ([[Museo dell'Aria e dello Spazio|Castello di]] [[San Pelagio (Due Carrare)|San Pelagio]] in comune di [[Due Carrare]], [[9 agosto]] [[1918]]). Nei pressi della città, a [[Battaglia Terme]] il castello di Lispida fu adibito a residenza del re Vittorio Emanuele III. A [[Villa Giusti]] (in località [[Mandria (Padova)|Mandria]] di Padova) fu firmato l'armistizio che pose termine al conflitto.
[[File:Donatello, Monumento equestre al Gattamelata 03.JPG|miniatura|[[Monumento equestre al Gattamelata]]]]
[[File:Porta Altinate (Padova) jm56450.jpg|miniatura|sinistra|verticale|[[Porta Altinate]] vista dalla piazza dei Noli, ora Garibaldi]]
 
Con la caduta dell'impero Padova riuscì a mantenere un'economia solida, ma nel primo periodo delle [[invasioni barbariche]] fu più volte devastata, prima dagli [[Unni]] nel 452-453 e poi nel 601 dai [[Longobardi]] di [[Agilulfo]], che la incendiò e la rase al suolo per impedire il ritorno dei bizantini. Le invasioni, unite alle periodiche alluvioni, portarono a un crescente spopolamento del comune. Verso la fine dell'[[VIII secolo]], la stabilità portata da [[Carlo Magno]] e le opere di bonifica e canalizzazione eseguite dai [[benedettini]] fecero ripartire l'economia cittadina e posero fine a due secoli di crisi, dando il via alla riurbanizzazione. I danni delle successive alluvioni, mitigati dalle opere dei monaci, furono aggravati dalle devastazioni operate in città dagli [[Magiari|Ungari]] nell'899, nonché dai terremoti del 1004 e [[Terremoto di Verona del 1117|del 1117]].<ref name=comune>{{cita web |url= http://www.padovanet.it/informazione/il-medioevo |titolo= Il Medioevo - Dagli anni bui del declino di Roma, alla rinascita Comunale |sito= padovanet.it |accesso= 30 aprile 2017 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170806022521/http://www.padovanet.it/informazione/il-medioevo |urlmorto= no }}</ref>
Nella [[seconda guerra mondiale]] Padova fu un importante centro della [[resistenza]] contro il nazifascismo. Numerosi studenti e insegnanti universitari parteciparono alla [[partigiani|lotta partigiana]], a cominciare dallo stesso rettore [[Concetto Marchesi]].
Per questo motivo l'[[Università degli Studi di Padova]] fu premiata (unica università italiana a ricevere tale onorificenza) con la [[Valor Militare|medaglia d'oro al Valor Militare]].
 
Questi secoli videro la progressiva affermazione del [[potere temporale]] dei vescovi in città e la sempre maggiore influenza nelle campagne di famiglie di origine tedesca e [[franchi|franca]] come i [[Camposampiero (famiglia)|Camposampiero]], gli [[Este]], i [[Da Romano]] e i [[Da Carrara]]. Si delineò di conseguenza la contrapposizione tra [[guelfi e ghibellini]], che appoggiavano rispettivamente il papato e l'impero, una divisione che avrebbe portato alle sanguinose lotte intestine dell'[[età comunale]].<ref name=comune/>
Gli anni dal dopoguerra ad oggi furono per Padova di continuo sviluppo economico, grazie alla favorevole collocazione geografica al centro di importanti vie di comunicazioni favorevoli per industrie e servizi.
La crisi sociale e politica degli [[anni settanta]] vide però il polarizzarsi delle tensioni a Padova, in vicende spesso collegate alla crescente politicizzazione dell'ampia comunità studentesca ed universitaria della città.
 
Nel [[Basso Medioevo]] Padova si distinse come [[Età comunale|Libero comune]], partecipando alla Lega Veronese e alla [[Lega Lombarda]] contro l'imperatore [[Federico Barbarossa]].<ref name=comune/> Nel periodo comunale la città si arricchì e al 1222 risale la fondazione dell'[[Università degli Studi di Padova|Università]], una delle più antiche del mondo.<ref name=comune2>{{cita web | url= http://www.padovanet.it/informazione/il-rinascimento | titolo= Il Rinascimento - La crescita della città e l'avvento dei Carraresi | accesso= 30 aprile 2017 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180903215301/http://www.padovanet.it/informazione/il-rinascimento | urlmorto= no }}</ref> Passata tra le file ghibelline durante la dominazione di [[Ezzelino III da Romano]],<ref name=comune/> alla sua morte tornò sotto il controllo dei guelfi e divenne oggetto di continui attacchi dei ghibellini veronesi che portarono, nel 1318, alla [[Signoria cittadina|signoria]] dei [[Carraresi]]. Ebbe inizio un periodo di nuovo splendore per Padova, in cui fiorirono l'economia e le arti. Famiglie nobili alleate, come i [[Buzzaccarini]], commissionarono il ciclo di affreschi del Battistero del Duomo ed eressero la Chiesa dei Servi. Nello stesso periodo, tuttavia, proseguirono le guerre con Verona, nonché quelle con Venezia e Milano. L'ambizione dei Carraresi segnò la fine degli [[Scaligeri]] veronesi e degli stessi Carraresi, che dapprima videro l'occupazione di Padova da parte del duca di Milano [[Gian Galeazzo Visconti]] dal 1388 al 1390 dopo la presa di Verona nel 1387, e poi furono definitivamente sconfitti dalla [[Repubblica di Venezia]] nel 1405 nella [[guerra di Padova]], dopo la quale ebbe inizio il lungo periodo di [[Dedizione (Venezia)|dedizione a Venezia]].<ref name=comune2/>
La città oggi sta vivendo importanti cambiamenti urbanistici, con la costruzione di nuovi moderni edifici direzionali e residenziali e con un profondo rinnovo della viabilità cittadina, articolatasi negli ultimi anni intorno alla complessa realizzazione del [[Tram di Padova|metrotram]], tuttora in corso.
 
=== Storia moderna ===
[[File:Clock tower and Lion of St. Mark in Padova - just like the ones in Venice.jpg|miniatura|Il [[leone marciano]], segno di fedeltà alla [[Serenissima]] in [[Piazza dei Signori (Padova)|Piazza dei Signori]]]]
 
Nei successivi quattro secoli Padova, pur perdendo importanza politica, poté godere della pace e della prosperità assicurata dalla signoria veneziana, nonché della libertà garantita alla sua Università, che richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa, divenendo uno dei maggiori centri dell'[[aristotelismo]] e attirando numerosi ed illustri intellettuali, come [[Galileo Galilei]]. Nel 1509, durante la [[guerra della Lega di Cambrai]], Padova dovette subire un terribile assedio, che fu però respinto. Dopo lo scampato pericolo, la Serenissima procedette ad opere di fortificazione, costruendo la [[Mura di Padova#Mura cinquecentesche|cinta muraria]] che ancora oggi presenta gran parte dell'aspetto originale. Nel 1571 Padova contribuì alla vittoria di Lepanto inviando cento gentiluomini tra cui si distinsero i condottieri di galera Pataro [[Buzzaccarini]] e Marcantonio Santuliana.
 
=== Storia contemporanea ===
Caduta la Serenissima (1797), la città fu ceduta da [[Napoleone Bonaparte]] all'[[Impero austriaco|Austria]]. Dopo una breve parentesi all'interno del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico, entrò a far parte nel 1815 del [[Regno Lombardo-Veneto]] [[Casa d'Asburgo|asburgico]]. L'8 febbraio 1848 vide un'insurrezione contro il dominio austriaco, guidata in particolare dagli studenti universitari. Padova entrò a far parte del [[Regno d'Italia]] solo nel 1866, in seguito alla [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]].
 
Nel corso della [[prima guerra mondiale]], la città era il quartier generale delle forze militari italiane. Merita un cenno il fatto che l'ardimentosa (e pacifica) impresa del [[Volo su Vienna]], di [[Gabriele D'Annunzio|dannunziana]] memoria, prese le mosse dalle vicinanze di Padova ([[Museo dell'aria e dello spazio|Castello di]] [[Due Carrare|San Pelagio]] in comune di [[Due Carrare]], 9 agosto 1918). Nei pressi della città, a [[Battaglia Terme]] il castello di Lispida fu adibito a residenza del re Vittorio Emanuele III. A [[Villa Giusti]] (in località [[#Mandria|Mandria]] di Padova) fu firmato l'[[Armistizio di Villa Giusti|armistizio]] che pose termine al conflitto.
 
Nella [[seconda guerra mondiale]] Padova fu un importante centro della [[Resistenza italiana|resistenza]] contro il nazifascismo. Numerosi studenti e insegnanti universitari parteciparono alla [[partigiano|lotta partigiana]], a cominciare dallo stesso rettore [[Concetto Marchesi]].
Per questo motivo l'[[Università degli Studi di Padova]] fu premiata (unica università italiana a ricevere tale onorificenza) con la [[Ricompense al valor militare|medaglia d'oro al Valor Militare]]. Alla rivolta partigiana iniziata in città nella notte tra il 26 e 27 aprile 1945, fece seguito nella tarda serata del 28 aprile l'ingresso delle truppe di liberazione britanniche e neozelandesi.<ref>{{cita web | url = http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/04/24/news/quel-28-aprile-1945-ecco-come-fu-liberata-padova-1.15244441 | titolo = Quel 28 aprile 1945, ecco come fu liberata Padova |data = 30 aprile 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170428221402/http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/04/24/news/quel-28-aprile-1945-ecco-come-fu-liberata-padova-1.15244441 | dataarchivio = 28 aprile 2017 | urlmorto = no }}</ref>
 
Gli anni del dopoguerra sono stati per Padova di continuo sviluppo urbanistico ed economico grazie anche alla sua collocazione geografica, al centro di importanti vie di comunicazione che hanno favorito industrie e servizi.
La crisi sociale e politica degli [[anni 1970|anni settanta]] vide il polarizzarsi delle tensioni in vicende spesso collegate all'estremismo di frange della comunità studentesca di Padova. Fu una delle città dove organizzazioni come [[Potere Operaio]] e [[Autonomia Operaia]] furono più forti, insieme a [[Roma]] e [[Bologna]]. Questi movimenti a forte componente studentesca nacquero sotto l'egida di professori della facoltà di Scienze politiche quali [[Antonio Negri]]. In città le [[Brigate Rosse]] misero a segno il loro primo delitto rivendicato con l'[[Assalto alla sede del Movimento Sociale Italiano di Padova|attacco alla sede dell'MSI]] nel 1974.
 
A Padova agirono anche organizzazioni eversive neofasciste come [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e soprattutto la [[Rosa dei venti (storia)|Rosa dei venti]], organizzazione eversiva parallela al [[Servizio informazioni difesa|SID]], servizio segreto delle forze armate italiane, accusata di collaborare anche con strutture della [[NATO]] nella lotta al comunismo.<ref>{{cita libro |url= https://books.google.co.jp/books?id=QZrcDAAAQBAJ&pg=PT189&lpg=PT189 |titolo= Notiziari Eretici |autore= Francesco Preziosi |editore= Antonio Tombolini editore |anno= 2016 |ISBN= 8893370581 |p= 189 |accesso= 30 aprile 2017 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180904011258/https://books.google.co.jp/books?id=QZrcDAAAQBAJ&pg=PT189&lpg=PT189 |urlmorto= no }}</ref> Negli anni novanta molti furono i politici e gli imprenditori padovani coinvolti nei vari scandali di [[Mani pulite]] e [[Tangentopoli]].<ref>{{cita web | url = http://www.paologiaretta.it/2012/02/anche-a-padova-la-politica-era-partita-per-la-tangente/ | titolo = Anche a Padova la politica era partita per la tangente | data = 30 aprile 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180904052339/https://www.paologiaretta.it/2012/02/anche-a-padova-la-politica-era-partita-per-la-tangente/ | urlmorto = no }}</ref>
 
Tra la fine del XX e l'inizio del [[XXI secolo]], la città ha vissuto importanti cambiamenti urbanistici, con la costruzione di nuovi moderni edifici direzionali e residenziali e con un profondo rinnovo della viabilità, articolatosi intorno alla realizzazione della [[Raccordo Anulare di Padova|tangenziale cittadina]] e della [[tranvia di Padova]].
 
===Simboli===
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 22 agosto 1941.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/8783edda-d669-4f31-ac25-83a5023b1a3b/1194-padova|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Padova|accesso=5 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
; Stemma
{{Citazione|D'argento, alla croce di rosso. Corona: d'oro gemmata di otto fioroni (cinque visibili).}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo di bianco alla croce di rosso, ornato di volute alternate di fogliami d'oro, terminante nel basso con cinque liste, di cui la mediana di rosso e le altre quattro laterali di bianco cariche delle volute suddette, bordate e frangiate d'oro. Il drappo sarà appeso ad un'asta orizzontale e sostenuta da cordoni d'oro ad un’altra verticale, ambedue le aste foderate di velluto rosso con bullette dorate poste a spirale. L'asta verticale sarà cimata da una sfera armillare dorata di tre cerchi disposti in forma di croce.}}
 
==== Onorificenze ====
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica
|immagine = SanitaPubblicaNO.png
|collegamento_onorificenza = Medaglia al merito della sanità pubblica
|data = [[28 marzo]] [[2025]]<ref>{{Cita web|autore=Presidenza della Repubblica Italiana|wkautore=Presidente della Repubblica Italiana|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/1594969|titolo=Città di Padova|data=28 marzo 2025|accesso=7 aprile 2025}}</ref>
|motivazione = Per i valori espressi nel campo sanitario e didattico durante la “Grande Guerra”, dove Padova si distinse nell’assistenza sanitaria, divenendo una vera e propria “Città ospedale militare”. La città riuscì a sopperire alla carenza di medici impegnati al fronte, si approntarono circa 8000 posti letto in edifici pubblici e privati, organizzando altresì corsi accelerati di medicina e chirurgia per oltre 1000 studenti provenienti da tutte le università italiane.
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|Monumenti di Padova|Costruzioni di Padova per altezza}}
[[ImmagineFile:Piazza Capitaniodei Signori PD(4).jpg|thumb|Una suggestiva vedutaVeduta notturna da [[Piazza dei Signori (Padova)|Piazza dei Signori]] verso il Palazzo del Capitanio]]
L'apparato monumentale (nella più vasta accezione) del contesto urbano, quale oggi si offre all'osservazione del visitatore, testimonia largamente le varie fasi della vicenda storica patavina.
 
Se, difatti, non è più presente alcuna traccia delle (supposte) origini preistorico-leggendarie, ogni altra fase cronologica ha lasciato tangibili manifestazioni in altrettanti luoghi salienti e caratteristici, a partire dall'Arena romana, passando per le varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di età signorile, chiese ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile, templi della cultura (il ''Bo'', l'Orto botanico), fino ad espressioni di architettura d'avanguardia (quali, ad esempio, il monumento di [[Daniel Libeskind]] ai caduti delle Torri Gemelle di New York, o la [[Torre Net]]).
[[Immagine:Monumento11settembrePadova.jpg|thumb|left|Monumento di Daniel Libeskind]]
 
=== Architetture religiose ===
Se, difatti, malauguratamente non è più presente alcuna traccia delle (supposte) origini preistorico-leggendarie, ogni altra fase cronologica ha lasciato tangibili manifestazioni in altrettanti luoghi salienti e caratteristici, a partire dall'Arena romana, passando per le varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di età signorile, chiese ed altri luoghi di culto (cristiani e non), edifici simbolici del potere civile, templi della cultura (il ''Bò'', l'Orto botanico…), fino ad espressioni di architettura d'avanguardia (quali, ad esempio, il monumento di [[Daniel Libeskind]] ai caduti delle Torri Gemelle di New York, o la [[Torre Net]]): tutti capisaldi urbanistici che verranno analizzati e descritti in prosieguo e/o nella voce specifica testé richiamata, oltre che nella voce [[Storia di Padova]].
{{Vedi anche|Chiese di Padova|Comunità ebraica di Padova}}
[[File:Basilica di Sant'Antonio da Padova.jpg|miniatura|[[Basilica di Sant'Antonio di Padova]]]]
=== Città murata ===
{{quote|Urbs ipsa moenia.|[[Isidoro di Siviglia]]}}
{{Vedi anche|Mura di Padova}}
[[Immagine:Mappagiovannivalle.gif|thumb|180px|Mappa di Padova del 1700]]
 
Tra i luoghi di culto cattolici, il maggiore è la [[Duomo di Padova|basilica cattedrale di santa Maria Assunta]] sede della [[diocesi di Padova]], ma è altresì importante la [[Basilica di Sant'Antonio di Padova|pontificia basilica di sant'Antonio]], santuario internazionale e tra le principali mete del turismo religioso al mondo. In Prato della Valle sorge poi la [[basilica di Santa Giustina]], abbaziale, che ospita insigni reliquie. Numerose sono i luoghi di culto: le chiese [[arte romanica|romaniche]] [[Chiesa di Santa Sofia (Padova)|di Santa Sofia]], [[Chiesa di San Nicolò (Padova)|di San Nicolò]] ed il [[Battistero di Padova|Battistero]]; le chiese gotiche [[Chiesa degli Eremitani|degli Eremitani]], [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Padova)|di Santa Maria dei Servi]], [[Chiesa di San Francesco Grande (Padova)|di San Francesco Grande]]; le opere dello [[Vincenzo Scamozzi|Scamozzi]]: [[Chiesa di San Gaetano (Padova)|di San Gaetano]] e [[Chiesa di Ognissanti (Padova)|di Ognissanti]]; infine la grande [[Basilica del Carmine (Padova)|Basilica del Carmine]], il [[Santuario di San Leopoldo Mandic]] e il [[Cimitero Maggiore (Padova)|cimitero Maggiore di Padova]], costruito nell'Ottocento.
Tra le più significative vestigia dell'illustre passato di Padova, merita una particolare menzione la doppia cinta muraria tuttora - almeno in parte - apprezzabile.
 
La [[Sinagoga di Padova di rito italiano|Sinagoga di Padova]],<ref>{{Cita web|url=http://www.turismopadova.it/Itinerari/copy10_of_trip/it/view|titolo=Padova ebraica|sito=TurismoPadova (pubblicazione della Provincia PD)|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070513202822/http://www.turismopadova.it/Itinerari/copy10_of_trip/it/view|dataarchivio=13 maggio 2007|urlmorto=sì}}</ref> situata nella zona centrale del ghetto (adiacente alle piazze) con gli antichi cimiteri ebraici – situati nella contrada Savonarola – testimoniano la vivace attività della comunità giudaica nella città.
Testimonia la [[struttura]] medievale la cinta [[XIV secolo|trecentesca]], di cui sfortunatamente sono oggi chiaramente ravvisabili solo quasi la [[porta Altinate (Padova)|porta Altinate]] e quella su [[porta Molino (Padova)|ponte Molino]]. Si tratta di un complesso difensivo risalente in per lo più alla [[signoria]] dei [[carraresi]].
 
Vicino allo studentato di via Campagnola è stata rinvenuta una [[necropoli]] di 220 tombe risalenti datate tra l'[[età augustea]] fino al II sec. dopo Cristo, unitamente a un nucleo più antico datato tra il quinto e sesto secolo avanti Cristo.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.padovaoggi.it/attualita/necropoli-scavi-via-campagnola-padova-19-maggio-2025.html|titolo=Scoperta una nuova necropoli del VI secolo avanti Cristo durante i lavori per lo studentato|sito=PadovaOggi|accesso=2025-05-26}}</ref>
Molto migliore è lo stato di conservazione della cinta [[XVI secolo|cinquecentesca]], splendido esempio di [[architettura]] [[storia militare|militare]] [[storia di Venezia|veneziana]]<ref>Vedi Pianta di Padova di [[Giovanni Valle]] eseguita tra il [[1779]] e il [[1784]], prima dell'arrivo dell'[[esercito]] [[francia|francese]] nella città. </ref>.
 
=== Architetture civili ===
Attorno a tali mura - che avvicinano esteticamente Padova a [[Treviso]] - si snoda un tracciato viario che fino a qualche anno fa i padovani usavano definire "circonvallazione", ma che ormai può chiamarsi tale solo sotto un profilo strettamente [[etimologia|etimologico]] (''circum'' + ''vallum'' - "attorno alle mura"), poiché in realtà è attualmente fagocitato dalla congestione complessiva del [[inquinamento|traffico]] urbano.
[[File:Piazza delle Erbe a Padova, veduta generale.jpg|miniatura|[[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]] in [[Piazza delle Erbe (Padova)|Piazza delle Erbe]]]]
[[File:IMG 0146 Bar Pedrocchi.jpg|miniatura|[[Caffè Pedrocchi]]]]
* [[Palazzo Comunale (Padova)|Palazzo Comunale]], municipio cittadino, di cui fa parte il [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]].
* [[Palazzo del Bo]], sede storica dell'università
* [[Arco Valaresso]]
* [[Torre dell'Orologio (Padova)|Torre dell'Orologio]]
* [[Caffè Pedrocchi]], il "caffè senza porte"
* [[Loggia del Consiglio (Padova)|Loggia del Consiglio]]
* [[Palazzo Liviano]], sede della facoltà di lettere e filosofia dell'Università
* [[Palazzo del Monte di Pietà Nuovo|Palazzo del Monte di Pietà]] in piazza del Duomo, attuale sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
* [[Palazzo del Monte di Pietà Vecchio]]
* [[Centro culturale Altinate/San Gaetano|Centro Culturale Altinate]]
* [[Loggia Amulea]]
* [[Loggia dei Carraresi]]
* [[Prato della Valle]]
 
==== Palazzi di Padova ====
=== Luoghi di culto <ref>[http://www.darioandreella.com/Organaria/Frames/Organipd.htm Questa pagina web] contiene un elenco di [[Organo (musica)|organi]] di Padova, e di conseguenza un elenco delle sue chiese (anche sconsacrate).</ref> ===
[[File:Palazzo Zacco (Padua).jpg|miniatura|[[Palazzo Zacco al Prà]]]]
*[[Basilica del Carmine (Padova)|Basilica del Carmine]]
* [[Loggia e Odeo Cornaro]] a Palazzo Cornaro, il primo teatro dell'età post classica
*[[Duomo di Padova|Basilica del Duomo]]
* [[Palazzo Angeli (Padova)|Palazzo Angeli]]
*[[Basilica di Sant'Antonio di Padova]] - uno dei più celebri luoghi di culto del [[Cristianesimo]], meta di centinaia di migliaia di pellegrini ogni anno. Particolare poco conosciuto, l'edificio non gode dell'[[extraterritorialità]] (è una proprietà della Città del Vaticano in territorio italiano e sotto le leggi dello [[Stato italiano]]).
* Palazzo Sambonifacio in contrà Scalona
*[[Abbazia di Santa Giustina]] - sede di elaborazione della [[Regola benedettina|Riforma Benedettina]] del [[XV secolo]], ed una delle più importanti [[abbazia|Abbazie]] [[Ordine di San Benedetto|Benedettine]] del mondo.
* [[Palazzo Maldura]], altra sede storica della facoltà di lettere e filosofia dell'Università
[[Immagine:Battis.jpg|thumb|Battistero del Duomo]]
* [[Palazzo Zuckermann]], sede distaccata dei Musei Civici agli Eremitani
*Battistero<ref>Il [[battistero]] (dal [[Lingua latina|latino]] ''baptisterium'') è l'edificio annesso alla [[chiesa]], dove si svolge il rito del [[battesimo]]. La separazione dei due luoghi ha origine nei primi secoli dell'era cristiana, quando i [[wikt:neofita|neofiti]], non ancora battezzati, non erano ammessi alle celebrazioni liturgiche che si svolgevano all'interno dei luoghi di culto consacrati. </br>
* [[Palazzo Zabarella]], sede di mostre ed eventi culturali
Il battistero, nei casi più rappresentativi, è separato dal corpo della chiesa ed è collocato generalmente al suo fianco o di fronte al prospetto principale. L'edificio in genere si presenta a pianta poligonale o circolare con una copertura a [[cupola]] e al suo interno contiene il [[fonte battesimale]], che in genere è costituito da una vasca in marmo, giacché doveva permettere la parziale immersione del battesimando, secondo la tradizione rituale paleocristiana.</ref>del Duomo: ubicato alla destra (dalla piazza antistante) della [[cattedrale]], risale al [[XII secolo]], subì vari rimaneggiamenti nel [[XIII secolo|secolo successivo]], e venne consacrato dal [[patriarcato di Grado|Guido, patriarca di Grado]] ([[1281]]). È anche il [[mausoleo]] dei [[Carraresi]]. Gli affreschi con cui è decorato ([[1378]] circa) sono considerati il capolavoro di [[Giusto de' Menabuoi]].
* [[Palazzo Cavalli alle Porte Contarine]], sede della scuola di ingegneria, del dipartimento di geoscienze e di istituti dell'Università
*[[Cappella degli Scrovegni]] - ospita il celeberrimo capolavoro del Ciclo degli Affreschi degli Scrovegni di [[Giotto]], ed è attualmente visitabile solo su prenotazione.
* [[Palazzo Mussato]]
*[[Chiesa degli Eremitani (Padova)|Chiesa degli Eremitani]]<ref>In realtà intitolata ai santi [[Filippo apostolo|Filippo]] e [[Giacomo il Maggiore|Giacomo]].</ref>.
* [[Palazzo Grimani (Padova)|Palazzo Grimani]]
*[[Chiesa di San Nicolò]]
* [[Chiesa di Santa Maria dei ServiSant'Eufemia (Padova)|Chiesa di Santa Maria deiPalazzo ServiMocenigo]]
* [[Palazzo Capodilista]]
*[[Santa Sofia in Padova|Chiesa di Santa Sofia]]
* [[Palazzo Papafava dei Carraresi]], che nel periodo della [[Repubblica di Salò]] divenne sede del Ministero dell'Educazione Nazionale
*[[Basilica del Carmine (Padova)|Scoletta del Carmine]]<ref> Nella tradizione veneta, per ''scuola'' si intende sia un'antica istituzione di carattere associativo-corporativo sia l'[[edificio]] che ne costituisce la sede. </br>
* [[Palazzo Pisani de Lazzara]]
Le Scuole erano confraternite laiche (a Venezia le prime associazioni di lavoratori risalgono all'[[XI secolo]]) che eleggevano un Santo Protettore e alle quali aderivano cittadini di ceto medio. I patrizi aderivano solo alle Scuole Grandi. </ref>
* [[Villa Molin]]
*[[Scuola del Santo]] (ciclo di affreschi di vari pittori, tra i quali il giovane [[Tiziano Vecellio]])
* [[Palazzo Zacco al Prà]]
*[[Oratorio di San Giorgio]] (ciclo di affreschi di [[Altichiero]])
* [[Palazzo Sacerdoti]] in [[Prato della Valle]] uno degli edifici più caratteristici della città, fu progettato nel 1922 dall’ingegnere [[Augusto Berlese]] (1884-1941) in uno stile che risente di suggestioni di vario tipo (liberty, romanico, bizantino).
*[[Tempio dell'Internato Ignoto]] e Museo a Padova, in località Terranegra
* Palazzo Santo Stefano<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.pd.it/museo-di-palazzo-santo-stefano|titolo=Museo di Palazzo Santo Stefano|autore=mercuriali|sito=www.provincia.pd.it|data=2018-10-26|lingua=it|accesso=2024-11-08}}</ref>
*[[Tempio della Pace (Padova)|Tempio della Pace]]
*Chiesa Cristiana Evangelica di Padova (CERBI)
*Chiesa Cristiana Evangelica (ADI)
*Comunione Cristiana Internazionale (ICF)
*[[Sinagoga]] di Padova<ref>[http://www.turismopadova.it/Itinerari/copy10_of_trip/it/view Scheda "Padova ebraica" su ''Turismo Padova'' (pubblicazione della Provincia PD)] </ref>, situata nella zona centrale del Ghetto (adiacente alle Piazze)
[[Immagine:Sina-pd3.jpg|thumb|Ingresso della Sinagoga di Padova]]
*[[Moschea|Moschee]] e [[Islam|Centri islamici]] di Padova: nel febbraio 2008, dopo lunghe polemiche, la giunta comunale ha deliberato di assegnare in uso alla comunità islamica patavina un'ex fattoria (circa 600 m<sup>2</sup>) con ampio scoperto (circa 4000 m<sup>2</sup>) sita in via Longhin (zona Stanga, quartiere Venezia) <ref>[[Mattino di Padova]], 13 febbraio 2008</ref>. Tale immobile, con detta pertinenza (parcheggio), verrebbe destinata alle esigenze liturgiche dei musulmani.
 
==== PalazziPortici ====
[[File:Padova juil 09 205 (8379693979).jpg|thumb|Uno scorcio dei portici nel centro cittadino]]
 
I [[portico|portici]] del centro di Padova si sviluppano per circa 25&nbsp;km,<ref name=unescoportici>{{cita web |url= http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5010/ |titolo= The Porticoes of Bologna |data= 5 aprile 2019 |lingua= en |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190405053422/http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5010/ |dataarchivio= 5 aprile 2019 |urlmorto= no }}</ref> issando Padova al secondo posto dietro a Bologna, che possiede una [[Portici di Bologna|rete di portici]] estesa e ramificata come nessun'altra in Europa.<ref>{{cita web |url= http://ecopolis.legambientepadova.it/?p=18169 |titolo= Portici di Padova |accesso= 5 aprile 2019 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190408072330/http://ecopolis.legambientepadova.it/?p=18169 |dataarchivio= 8 aprile 2019 |urlmorto= no }}</ref> La costruzione dei portici in città è un'antica tradizione, se ne trovano in stile romanico, gotico, rinascimentale, neoclassico e moderno.<ref>{{cita web | url = https://www.repubblica.it/viaggi/2017/10/31/news/padova_citta_gioiello_dove_l_arte_e_di_casa-179859018/ | titolo = Padova. Città gioiello dove l'arte è di casa |data = 5 aprile 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190406170351/https://www.repubblica.it/viaggi/2017/10/31/news/padova_citta_gioiello_dove_l_arte_e_di_casa-179859018/ | dataarchivio = 6 aprile 2019 | urlmorto = no }}</ref> Originariamente lo sviluppo totale era maggiore, ma dopo che Padova fu sottomessa dalla [[repubblica di Venezia]] (1405), diverse famiglie nobiliari eliminarono segmenti di porticati per dare risalto alle facciate dei propri palazzi.<ref name=unescoportici/>
*[[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]] detto anche Salone- Sede del Municipio
*[[Palazzo del Bo]] - Sede storica dell'Università
*[[Loggia Amulea]]
*[[Loggia e Odeo Cornaro]]
*[[Loggia dei Carraresi]]
*[[Caffè Pedrocchi]] - il celebre "Caffè Senza Porte"
[[Immagine:Caffè Pedrocchi.JPG|thumb|left|Caffè Pedrocchi]]
*Palazzo del Municipio (palazzo Moroni): di origine [[duecento|duecentesca]], ampiamente rimaneggiato da [[Andrea Moroni]] nel [[XVI secolo]], si espanse nel [[1904]] andando ad occupare il suolo su cui insisteva il [[trecento|trecentesco]] ''fondaco delle Biade'' (malauguratamente demolito). È adornato da statue attribuite a [[Tiziano Minio]].
*[[Loggia della Gran Guardia]]
*[[Palazzo Liviano]] - Sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
*[[Palazzo Zabarella]] - Sede di Mostre ed eventi culturali
*[[Palazzo Zuckermann]]
*[[Palazzo Maldura]] - Altra sede storica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
*[[Palazzo Monte di Pietà (Padova)|Monte di Pietà]]
*[[Palazzo Colpi]]
 
=== AltriArchitetture monumentimilitari ===
{{Vedi anche|Mura di Padova}}
La città dal periodo medievale in poi ha avuto tre cerchie di mura che fortificavano la città succedutesi nel tempo.
 
La prima cerchia, costruita tra il 1195 e il 1210, è quella delle mura cosiddette "comunali" perché eretta durante il periodo del libero comune padovano. Essa cingeva la parte più centrale della città, la cosiddetta "insula" poiché interamente circondata da canali (oggi in parte scomparsi). Di questa cerchia restano tre porte: due di esse ancora oggi transitabili ([[porta Molino]], [[porta Altinate]], [[porta della Cittadella Vecchia]]) mentre una terza fu inglobata nel Trecento nelle strutture del [[Castelvecchio (Padova)|Castelvecchio]]. Inoltre rimangono numerosi tratti della cinta muraria lungo l'antico percorso, spesso inglobati tra costruzioni moderne.
*[[Prato della Valle]]
*[[Orto Botanico di Padova|Orto Botanico]]
*[[Tomba di Antenore]]
*[[Castello di Padova|Castello]] e [[Specola di Padova|Specola]]
*[[Arco Vallaresso]]
 
Nel corso del Trecento, con l'espandersi delle aree urbanizzate furono realizzate, in vari momenti, le mura cosiddette "carraresi" perché costruite in gran parte durante la signoria dei Da Carrara. Di queste mura restano pochissimi resti visibili in alzato, e sono perlopiù inglobate in altre costruzioni e fortificazioni rinascimentali. Queste mura di stampo ancora medievale resistettero, con opportuni adattamenti, all'assedio che Padova subì nel 1509 ad opera delle truppe della [[lega di Cambrai]].
===Musei===
* [[Musei Civici di Padova]]<ref>[http://www.padovanet.it/padovacultura/musei/ PadovaCultura -Musei Civici] </ref> - il circuito che va sotto questo nome comprende:
**''Sala Multimediale della [[Cappella degli Scrovegni|Cappella Scrovegni]]'', per una visita virtuale della celeberrima cappella [[giotto|giottesca]].
**''Museo Archeologico'', contiene migliaia di reperti di epoca pre-romana, romana, [[egizi]]a, [[greci|greca]], [[etruschi|etrusca]] ed [[italioti|italiota]].
[[Immagine:Museo-civ.jpg|thumb|Chiostro dei Musei Civici]]
**''Museo d'Arte Medioevale e Moderna'', conserva circa tremila dipinti della [[Pittura Veneta|pittura veneta]] dal [[anni 1300|'300]] al [[anni 1900|'900]] ([[Giotto]], [[Guariento]], [[Giovanni Bellini (pittore)|Bellini]], [[Giorgione]], [[Romanino]], [[Tiziano]], [[Bassano]], [[Veronese]], [[Tintoretto]], [[Strozzi]], [[Piazzetta]], [[Tiepolo]], oltre a svariati artisti stranieri, in particolare [[fiamminghi]] ed [[olandesi]]).
**''[[Palazzo Zuckermann]]'', a sua volta ospitante:
***''Museo d'Arte. Arti Applicative e Decorative''
***''Museo Bottacin'' <ref>Tutti gli enti culturali del circuito "Musei Civici" sorgono nel comprensorio Scrovegni-Eremitani-Arena Romana, a pochi passi dalla Stazione Ferroviaria e dal centro storico propriamente detto.</ref>
[[Immagine:Padova-Scrovegni-Kapelle.jpg|thumb|left|Cappella degli Scrovegni]]
*Museo archeologico ambientale delle acque del padovano<ref>[http://www.maaap.org Sito ufficiale Museo delle Acque]; è ospitato nell'ex chiesetta [[settecento|settecentesca]] di [[Sant'Eufemia di Calcedonia|Sant'Eufemia]], antica parrocchiale di Altichiero (Quartiere 6 Ovest).</ref>
*Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea
*Museo Diocesano di Arte Sacra
*Museo dell'internato ignoto (presso l'omonimo tempio)<ref>[http://digilander.libero.it/clapad5/padova/internato Sito del tempio-museo dell'internato ignoto]</ref>
*Museo della terza Armata
*Museo delle antiche strumentazioni, istituto Tecnico Belzoni-Boaga
*Museo al Santo
*Oratorio di San Michele ''(vedi alla voce [[Monumenti_di_Padova#Seconda_sezione|Monumenti di Padova, Seconda sezione]])''
*Ponte di San Lorenzo
*Museo delle macchine "Enrico Bernardi"
*Museo di storia della medicina e della salute nell'ospedale di San Francesco Grande
*Museo del Marinaio d'Italia
*Museo di Zoologia
*Museo di Storia della Fisica
*Museo di mineralogia e petrografia e paleontologia
*La Specola - Castello di Ezzelino e Torlonga
*Palazzo Zabarella
*Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte
*Piano Nobile del Caffè Pedrocchi
 
In seguito a questo assedio la [[Serenissima]] decise di dotare la città di una nuova cerchia di mura adatta a resistere all'introduzione dell'artiglieria nelle tecniche di guerra. I lavori iniziarono nel 1513 per andare avanti circa fino alla metà del XVI secolo. Questa cerchia è ancora esistente quasi per intero seppur in diversi stati di conservazione a seconda dei vari tratti. Il suo perimetro è di circa 11 chilometri, con 20 bastioni e 6 porte (sulle 8 originarie). Queste mura sono solitamente denominate "veneziane" o "rinascimentali".
=== Teatri ===
 
Padova ha sempre avuto la fortuna di ospitare figure teatrali di livello internazionale.
'''Archeologia'''
Le sale teatrali sono numerose e ogni anno vengono messi in scena centinaia di spettacoli.
 
I teatri padovani sono sparsi per tutta la città; quelli principali sono:
Necropoli IV secolo A.c.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovaoggi.it/attualita/necropoli-scavi-via-campagnola-padova-19-maggio-2025.ht|titolo=Scoperta una nuova necropoli del VI secolo avanti Cristo durante i lavori per lo studentato}}</ref>
*[[Teatro Verdi (Padova)|Teatro Verdi]]
 
*Teatro del Seminario Vescovile (da poco restaurato)
Terme romane<ref>{{Cita web|url=https://www.padovaoggi.it/attualita/soprintendenza-progetto-scavi-romani-montgrotto-terme-17-dicembre-2024.|titolo=La Soprintendenza avvia un progetto di valorizzazione delle terme romane di via Scavi}}</ref>
*Teatro Antonianum
 
*Teatro Don Bosco
=== Aree naturali ===
*Teatro Ai Colli
{{vedi anche|Aree verdi di Padova}}
*Teatro Maddalene
[[File:Padua (1).jpg|thumb|L'[[orto botanico di Padova]]]]
*Piccolo Teatro
 
*Teatro Abano Terme, nel [[Abano Terme|comune omonimo]].
Secondo dati del 2005, la città di Padova può vantare {{M|2,5|u=km2}} di [[verde pubblico]], di cui {{M|1,7|u=km2}} di verde attrezzato (compresi i parchi-giochi per bambini, le piste ciclabili, i campi polivalenti ecc.), che corrispondono al 2,7% della superficie comunale<ref>Dati pubblicati nel libretto ''Naturalmente Padova... Tre percorsi per scoprire una città che allarga i suoi confini verdi'' (maggio 2007, edito dal Comune di Padova).</ref>. Nel 2006 Padova ha vinto il primo premio ''La città per il verde'', assegnato in occasione della manifestazione ''[[Euroflora]]'' svoltasi a [[Genova]].<ref>Fonte: pubblicazione ''Naturalmente Padova'', distribuita alla cittadinanza dal Comune di Padova.</ref>
 
Tra gli spazi verdi spicca l'[[Orto botanico di Padova]], patrimonio [[UNESCO]] ed il [[Parco Treves de' Bonfili]] progettato da [[Giuseppe Jappelli]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Padova}}
 
Al 31 dicembre 2019 la popolazione residente nel comune di Padova era 210 077 abitanti secondo i dati ISTAT.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/veneto/64-padova/statistiche/popolazione-andamento-demografico/|titolo=Popolazione Padova (2001-2018) Grafici su dati ISTAT|sito=Tuttitalia.it|accesso=2020-04-22|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150502213539/http://www.tuttitalia.it/veneto/64-padova/statistiche/popolazione-andamento-demografico/|dataarchivio=2 maggio 2015|urlmorto=no}}</ref>
{{vedi anche|Area metropolitana di Padova}}
 
Nel 2017 i nati sono stati {{formatnum:1438}} (6,84‰), i morti {{formatnum:2582}} (12,29‰)<ref name=demoistat>{{cita web |url=http://demo.istat.it |sito=ISTAT.it |accesso=14 ottobre 2020 |titolo=Demografia in cifre |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110709154623/http://demo.istat.it/ |dataarchivio=9 luglio 2011 |urlmorto=no }}</ref> con un incremento naturale di -{{formatnum:1144}} unità rispetto al 2015 (-5,44‰). Il 31 agosto 2024, su una popolazione di {{formatnum:210440}} abitanti, si contavano 36 836 stranieri (18,0%). Le famiglie contano in media 2,08 componenti (in costante calo).<ref>{{cita web|url=http://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/La%20demografia%20del%20mese1217.pdf|titolo=Copia archiviata|accesso=12 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180712220740/http://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/La%20demografia%20del%20mese1217.pdf|dataarchivio=12 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> Inoltre Padova è con {{formatnum:2263.64}} ab/km² la città più densamente popolata del Veneto.
{{Demografia/Padova}}
 
Al 31 dicembre 2023 Padova risultava tra le città in Italia ad aver ricevuto il numero più alto di immigrati interni ed esterni (ovvero nuovi residenti trasferiti da altre zone d'Italia e dall'estero). Oggi solo il 44% degli abitanti risulta essere nato nel comune, mentre gli immigrati costituiscono la maggioranza della popolazione residente (56% nel 2023), provenienti in minima parte dalla provincia (5%) e in larga parte dalle altre provincie del Veneto, dal meridione e dalle isole (31%, e in costante aumento), in particolare da Puglia, Campania e Sicilia. I residenti a Padova nati all'estero costituiscono il 20% della popolazione residente e sono anch'essi in costante aumento. Il dato non tiene conto delle c.d. "seconde generazioni" ovvero residenti nati a Padova con origini familiari in altre parti d'Italia e del mondo.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/%5BWEB%5D%20Capitolo%202%202023.pdf|titolo=[WEB] Capitolo 2 2023.pdf}}</ref>
Nel 2006 i nati sono stati 1.893 (9,0‰), i morti 2.339 (11,1‰) con un incremento naturale di -446 unità rispetto al 2005 (-2,1‰). Il 31 dicembre 2006, su una popolazione di 210.301 abitanti, si contavano 19.661 stranieri (9,3%). Le famiglie contano in media 2,1 componenti.
 
Il dato sulle provenienze geografiche non tiene conto degli oltre 47mila studenti fuori sede che popolano il capoluogo euganeo<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2023/08/studenti-universitari-fuori-sede-carenza-alloggi-costo-esu-padova-7ecccc4d-886b-49d4-addb-f0d2f595c033.html#:~:text=Sono%2047%20mila%20436%20gli,gli%20iscritti%20sono%2070%20mila.|titolo=Padova, mancano case per gli studenti: posti letto a peso d'oro}}</ref>, in larga parte provenienti da altre regioni d'Italia, e dei tantissimi domiciliati in città per motivi di lavoro e ricerca (quasi 50mila).<ref>{{Cita web|url=https://www.istat.it/wp-content/uploads/2020/03/Popolazione-insistente.pdf|titolo=POPOLAZIONE INSISTENTE PER STUDIO E LAVORO}}</ref>
A Padova è stata istituita una "Commissione speciale ''Città metropolitana''", con lo scopo di coordinare le politiche del comune di Padova e dei comuni limitrofi su tematiche di importanza sovracomunale<ref>http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 Pagina del sito ufficiale dell'Amministrazione comunale riguardante la comunità metropolitana di Padova</ref>.
 
A Padova è stata istituita una "Commissione speciale ''Città metropolitana''", con lo scopo di coordinare le politiche del comune di Padova e dei comuni limitrofi su tematiche di importanza sovracomunale.<ref>{{cita web |url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 |titolo=Pagina del sito ufficiale dell'Amministrazione comunale riguardante la comunità metropolitana di Padova |accesso=7 giugno 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080409090456/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1071&id=5368 |dataarchivio=9 aprile 2008 |urlmorto=no }}</ref> Nel 2012 l'[[area metropolitana di Padova]] contava {{formatnum:401269}} abitanti.
=== Etnie ===
Secondo l'Annuario statistico comunale [[2006]], pubblicato a cura del Settore Programmazione Controllo e Statistica il 19 dicembre [[2007]], la popolazione del Comune di Padova al 31 dicembre [[2006]] era di 210.301 abitanti, di cui 103.600 nativi di Padova, ed il rimanente immigrato da altre località. I nati all'estero risultano 22.102, di cui 19.661 sono anche cittadini stranieri. L'etnia straniera più rappresentata è la [[Romania|rumena]], con 4.197 residenti.
 
=== Tradizioni, leggendeEtnie e culturaminoranze popolarestraniere ===
Padova, come tutto il Veneto, a partire dagli anni 1990 è divenuta meta di immigrazione<ref>{{Cita web|url=http://www.scribd.com/doc/33675609/Il-colore-dei-fratelli-Quarant-anni-di-immigrazione-nelle-pagine-della-Difesa-del-popolo|titolo=Il colore dei fratelli. Quarant'anni di immigrazione nelle pagine della Difesa del popolo|autore=Daniele Mont D'Arpizio|sito= [[Scribd]]|accesso=26 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131024073146/http://www.scribd.com/doc/33675609/Il-colore-dei-fratelli-Quarant-anni-di-immigrazione-nelle-pagine-della-Difesa-del-popolo|dataarchivio= 24 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://statistica.regione.veneto.it/Pubblicazioni/RapportoStatistico2009/Capitolo08.jsp|titolo=Popolazione migrante tra passato e presente}}</ref> con 36 836 residenti stranieri, pari al 18,0% della popolazione residente, al 31 agosto 2024.<ref>{{cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/Dem_08_24.pdf|titolo=POPOLAZIONE RESIDENTE - aggiornamenti mensili}}</ref>
 
I cittadini stranieri residenti a Padova che hanno acquisito la cittadinanza italiana dal 2007 al 2020, sono 9 110, pari al 3,2% della popolazione residente, e in costante aumento.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/Nuovi%20Italiani%202007-20.pdf|titolo=I “Nuovi Italiani” dal 2007 al 2020}}</ref>
====I "tre senza"====
 
Padova è nota per essere la città dei "tre senza"<ref>[http://www.turismopadova.it/turismo/informazioni/brochures/it/file/brpdf-pedrocchi-it Sito del turismo di Padova - Brochure sul Caffè Pedrocchi]</ref> <ref>Esistono poi altri "senza" (probabilmente di origine [[goliardia|goliardica]]-universitaria) che però non sono ben conosciuti nella cultura degli abitanti padovani:
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla [[Romania]] con il 27,0% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla [[Moldavia]] (10,9%) e dalla [[Repubblica Popolare Cinese]] (8,4%).
* "Cavallo senza cavaliere", in riferimento al monumento di [[Donatello]] al condottiero Erasmo da Narni, detto il [[Gattamelata]], e che è conservato nel [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della ragione]];
 
=== Religione ===
[[File:Duomo (Padua) - Facade.jpg|miniatura|il [[duomo di Padova]]]]
[[Cattedrale di Padova|Sede vescovile]] a capo di una delle [[Diocesi di Padova|diocesi]] più estese ed antiche d'Italia è universalmente conosciuta anche come la ''città del Santo,'' appellativo con cui viene chiamato a Padova [[Antonio di Padova|sant'Antonio]], il famoso [[Ordine francescano|francescano]] [[Portoghesi|portoghese]], nato a [[Lisbona]] nel 1195, che visse in città per alcuni anni e vi morì il 13 giugno<ref group="N">È la data tuttora celebrata come ''festa del Santo'' dai padovani.</ref> 1231. I resti del Santo sono conservati nella [[Basilica di Sant'Antonio di Padova|Basilica di Sant'Antonio]], importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini. [[Antonio di Padova|Antonio]] è uno dei quattro santi patroni della città con [[Giustina di Padova|Giustina]], [[Prosdocimo di Padova|Prosdocimo]] e [[Daniele di Padova|Daniele]]. A Padova si venerano pure le reliquie di [[Luca (evangelista)|san Luca]], [[Mattia (apostolo)|san Mattia]] (entrambi gli apostoli riposerebbero presso la [[basilica di Santa Giustina]]) e [[Leopoldo da Castelnuovo|san Leopoldo Mandić]]. Nel 1829, Padova fu la sede del primo [[Rabbino|Convitto Rabbinico]], importante istituzione dell'[[ebraismo]] italiano<ref>[http://www.ucei.it/?cat=8&pag=89 Collegio Rabbinico] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140407140503/http://ucei.it/?cat=8&pag=89|data=7 aprile 2014}}, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane</ref>.
 
=== Tradizioni e folclore ===
==== I "senza" ====
Padova è nota per essere la città dei "senza"<ref>[http://www.turismopadova.it/turismo/informazioni/brochures/it/file/brpdf-pedrocchi-it Sito del turismo di Padova - Brochure sul Caffè Pedrocchi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070425214206/http://www.turismopadova.it/turismo/informazioni/brochures/it/file/brpdf-pedrocchi-it |data=25 aprile 2007 }}</ref><ref group="N">Esistono poi altri "senza" (probabilmente di origine [[Goliardia|goliardica]]-universitaria) che però non sono ben conosciuti nella cultura degli abitanti padovani:
 
* "Capitello senza colonna", in riferimento al capitello che si trova sotto l'angolo del ''[[Palazzo della Ragione (Padova)|Salone]]'' verso Via Fiume, attaccato alla volta ma senza la sottostante colonna;
* "Cavallo senza cavaliere", in riferimento al monumento di [[Donatello]] al condottiero Erasmo da Narni, detto il [[Gattamelata]], e che è conservato nel [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della ragione]];
* "Chiesa senza facciata", perché la Basilica di Santa Giustina in Padova, progettata con la facciata in [[marmo]], ne è rimasta priva, con soli mattoni a vista;
* "Bo senza stalla" o "Bo senza corna": si tratta del Palazzo centrale dell'Università, chiamato il "Bo" (che in dialetto significa "bue") perché sorge sull'area dove anticamente esisteva un'osteria con l'insegna del Bucranio (il [[cranio]] del [[bue]]), frequentata non solo da commercianti di bestiame, ma poi anche dai primi studenti e professori universitari;
* "Gatta senza coda", con riferimento al condottiero Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, il cui [[Monumento equestre al Gattamelata|monumento equestre]], opera di Donatello, sorge sulla Piazza del Santo;
* "Cavour senza occhiali": è il monumento [[bronzoBronzo|bronzeo]] a [[Camillo Benso, Conteconte di Cavour]], che sorge sull'omonima piazza centrale, il cui viso (contrariamente alla ben nota iconografia) è privo dei caratteristici [[occhiali]]. Ciò perché il viso stesso è stato ricavato dal calco della [[maschera]] funebre di Cavour, con la sola correzione degli occhi da parte dello scultore (l'informazione è stata fornita dal compianto scultore padovano [[Luigi Strazzabosco]], possessore del calco funebre suddetto).;
* "Orologio senza catena": si riferisce all'orologio costruito da Jacopo Dondi nel 1344 che non ha le solite lancette ed una catena con degli ingranaggi ma dei cubi che ruotano a mostrare data e ora.
</ref>:
* "Santo senza nome", perché [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]], di cui è tradizionalmente popolare la devozione, è comunemente chiamato "il Santo" per [[antonomasia]], con speciale riferimento alla [[Basilica di Sant'Antonio di Padova|Basilica omonima]];
* "Caffè senza porte", perché il monumentale [[Caffè Pedrocchi]], storico locale cittadino, sino al 1916, era aperto ventiquattro ore al giorno;
* "Prato senza erba", perché il [[Prato della Valle]], spettacolare "piazza", la più grande d'Europa secondo alcuni,<ref>[[Lionello Puppi]], Giuseppe Toffanin jr. ''Guida di Padova. Arte e storia tra vie e piazze''. Trieste, 1983. p. 163.</ref> era in realtà fino alla fine del [[XVIII secolo]], periodo in cui assunse la sistemazione attuale grazie ad Andrea Memmo, una superficie paludosa<ref>{{Cita web |url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 |titolo=Prato della Valle - Comune di Padova<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=21 aprile 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090817000241/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 |dataarchivio=17 agosto 2009 |urlmorto=no }}</ref> dove si svolgeva la famosa "Fiera del Santo", trasformata in Fiera Campionaria nel 1919.
* "Capitello senza colonna", perché presso l'angolo nord-ovest del Palazzo della Ragione, detto il "Salone" dai Padovani, (coordinate: {{coord|45|24|26.5|N|11|52|29.2|E}}) all'incrocio di una volta, c'è un capitello ma manca la colonna sottostante.
 
==== Le "due gatte" ====
*"Santo senza nome", perché [[Sant'Antonio di Padova|Sant'Antonio]], di cui è tradizionalmente popolare la devozione, è comunemente chiamato "il Santo" per [[antonomasia]], con speciale riferimento alla Basilica omonima;
{{Vedi anche|Lega di Cambrai|Restaurazione}}
*"Caffé senza porte", perché il monumentale "Caffè Pedrocchi", storico locale cittadino, anticamente era aperto ad ogni ora del giorno;
Non sono molti, invece, a conoscere la storia delle "due gatte", che pure figurano tra le più curiose [[Icona (arte)|icone]] della città:
*"Prato senza erba", perché il "Prato della Valle", spettacolare "piazza", la più grande d'Europa secondo alcuni, <ref>Lionello Puppi, Giuseppe Toffanin. ''Guida di Padova. Arte e storia tra vie e piazze''. Trieste, 1983. p. 163.</ref> era in realtà fino alla fine del XVIII secolo, periodo in cui assunse la sistemazione attuale grazie ad Andrea Memmo, una superficie paludosa<ref>http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261</ref> dove si svolgeva la famosa "Fiera del Santo", trasformata in Fiera Campionaria nel 1919.
 
* ''la [[gatta di Sant'Andrea]]'', una statua situata su una [[colonna]] nel piccolo sagrato antistante alla [[Chiesa di Sant'Andrea (Padova)|relativa chiesa]]. Il monumento, composto da una scultura in pietra raffigurante un leone posto su una colonna d'età romana, è stato più volte distrutto, ricostruito e sostituito con copie, l'ultima delle quali è stata abbattuta il 23 settembre 2013 da un mezzo di trasporto in manovra.
* ''il [[Mura di Padova|bastione]] della Gatta''<ref group="N">Passa quasi inosservata un'altra statuetta, sommariamente riproducente una gatta seduta in posa antropomorfica, con un "topo" tra le grinfie. Il piccolo manufatto è posto a pochi metri dalla "gatta principale".</ref>, in corrispondenza dei [[Giardini della rotonda di Padova|Giardini della rotonda]] (alla confluenza delle odierne vie [[Paolo Sarpi]] e Codalunga), ci riporta all'[[assedio]] di Padova da parte degli imperiali di [[Massimiliano I d'Asburgo]], avvenuto nel 1509. Gli attaccanti – che si giovavano di una [[Armi d'assedio medievali|macchina d'assedio]] denominata ''[[Gatto (arma)|gatto]]'' – erano quasi riusciti a penetrare in quel punto la seconda [[Mura di Padova|cinta delle mura]] tuttora visibili, ma furono arrestati dall'ingegno di [[Citolo da Perugia]], [[capitano di ventura]] che [[Assedio scientifico#La guerra di mina|minò]] il varco appena in tempo. Per dileggio, i difensori issarono una gatta su una [[picca]], sfidando i nemici a venirsela a prendere.<ref>Giuseppe Toffanin jr., ''Le strade di Padova'', cit., voce "Citolo da Perugia", pag. 127, ove è ricordata la lunga canzone dileggiatoria che iniziava così:
{{Citazione|Su, su, su, chi vol la gatta,<br />venga innanti del bastione,<br />dove in cima de un lanzone<br />la vedrete star legata,<br />su, su, su, chi vol la gatta?}} e così via per una buona dozzina di strofe.</ref>
 
====Le "due gatte"====
Non sono molti, invece, a conoscere la storia delle "due gatte", che pure figurano tra le più curiose [[icona|icone]] della città:
{{Vedi anche|Restaurazione}}
*''la Gatta di [[Sant'Andrea]]'', sorge su una [[colonna]] antistante alla relativa chiesa, ed è costituita da una statua piuttosto rozza. Originariamente era un [[San Marco Evangelista#Il simbolo del leone|Leone di San Marco]], abbattuto nel [[1797]] dai [[francesi]] all'indomani della caduta della [[Storia di Venezia|Serenissima]]. Venne ricostruito - nell'attuale incompiuta forma - dallo scultore [[Felice Chiereghin]],<ref>[http://www.mestieriarte.it/maestri/marmo/maestri.htm Cenni biografici sullo scultore]</ref> in seguito alla [[restaurazione]] sancita dal [[Congresso di Vienna]];<ref>Giuseppe Toffanin, ''Le strade di Padova,'' cit., pag. 45</ref> <ref>[http://padovacultura.padovanet.it/pdf/itinerari/vedere-padova-01.pdf Articolo di ''Padovacultura,''] in cui, peraltro, si accenna ad un successivo abbattimento della sfortunata scultura nel [[1910]], cui fece seguito un ulteriore rifacimento, opera di [[Antonio Penello]], nel [[1914]].</ref>
{{Vedi anche|Lega di Cambrai}}
*''il [[Mura di Padova|bastione]] della Gatta''<ref>Passa quasi inosservata un'altra statuetta, sommariamente riproducente una gatta seduta in posa antropomorfica, con un "topo" tra le grinfie. Il piccolo manufatto è posto a pochi metri dalla "gatta principale".</ref>, in corrispondenza dei [[Giardini della rotonda di Padova|Giardini della rotonda]] (alla confluenza delle odierne vie [[Paolo Sarpi]] e Codalunga), ci riporta all'[[assedio]] di Padova da parte degli imperiali di [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano I]] d'[[Asburgo]], avvenuto nel [[1509]]. Gli attaccanti - che si giovavano di una [[Armi da assedio medioevali| macchina d'assedio]] denominata ''[[gatto]]'', erano quasi riusciti a penetrare in quel punto la seconda [[cinta muraria di Padova|cinta delle mura]] tuttora visibili, ma furono arrestati dall'ingegno di [[Citolo da Perugia]], [[capitano di ventura]] che [[Assedio scientifico#La guerra di mina|minò]] il varco appena in tempo. Per dileggio, i difensori issarono una gatta su una [[picca]], sfidando i nemici a venirsela a prendere.<ref>Giuseppe Toffanin, ''Le strade di Padova'', cit., voce "Citolo da Perugia", pag. 127, ove è ricordata la lunga canzone dileggiatoria che iniziava così: <blockquote>''Su, su, su, chi vol la gatta,'' </br>''venga innanti del bastione,''</br>''dove in cima de un lanzone'' </br> ''la vedrete star legata,'' </br>''su, su, su, chi vol la gatta?''</blockquote>… e così via per una buona dozzina di strofe. </ref>
<center>
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ImageFile:Gatta-andrea.jpg|La "Gatta" di SSant'Andrea. Andrea
ImageFile:Gatta-bastione.jpg|La Gatta dell'omonimo bastione.
imageFile:Gattina.jpg|La statuetta in prossimità sul B.Bastione della Gatta (v. nota di chiusura).
</gallery>
</center>
 
==== ''UniversaIl universisCanton patavinadel libertas''Gallo ====
È l'incrocio obliquo tra le vie: Roma, San Francesco, Otto febbraio e San Canziano (praticamente, l'angolo destro, guardando il portone principale del Palazzo del Bò).
{{Vedi anche|Storia di Venezia}}
È il motto dell'Università degli studi di Padova; in [[lingua latina]] significa "La libertà di Padova [è] totale per tutti". </br>
Ci si riferisce alla [[Libertà di manifestazione del pensiero|libertà d'insegnamento]], che oggi riteniamo un [[Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo|valore acquisito]], sia come principio di [[democrazia]] [[liberalismo|liberale]], sia come [[diritto]] [[Costituzione della Repubblica Italiana#Direttrici fondamentali|costituzionalmente]] garantito. Ma non è sempre stato così, e la ''patavina libertas'' in passato era soprattutto dovuta alla [[politica]] della [[storia di Venezia|Repubblica Serenissima]], di cui Padova fece parte dal [[1405]] al [[1797]].
 
È tradizionalmente considerato il punto più centrale della città, e pare si chiami così dal nome di una locanda o osteria che ivi sorgeva. Anche se oggi la circolazione veicolare è praticamente abolita ''in loco,'' fu proprio al Canton del Gallo che venne installata la prima pedana per il "vigile" che doveva disciplinare il traffico<ref>Toffanin, ''Le strade di Padova'' cit., pag. 205</ref>.
[[Venezia]] ha sempre mantenuto una posizione di sostanziale antagonismo nei confronti dello [[Stato della Chiesa]], e ciò, fra l'altro, si rifletteva anche nell'impedire un'eccessiva ingerenza delle [[autorità]] [[chiesa cattolica|ecclesiastiche]] (e dell'[[Inquisizione]]) nel lavoro dei professori.
 
==== Il toponimo Stanga ====
D'altronde, Venezia si avvantaggiò spesso del progresso scientifico che derivava dalla produzione culturale ed accademica patavina: sono documentati [[storiografia|storicamente]] casi in cui gli apparati di [[spionaggio]] della Serenissima si rivolsero ad esperti dell'[[Orto botanico di Padova]] per ottenerne la confezione di [[veleno|veleni]] a scopo di [[omicidio|assassinio politico]] (il che, del resto, era prassi piuttosto diffusa nella [[diplomazia]] clandestina [[Rinascimento|rinascimentale]]).
{{Vedi anche|Ordalia}}
L'origine del toponimo viene fatta risalire all'[[Alto Medioevo]], durante il quale in questo luogo pare si tenessero i [[duello|duelli]] di ''campioni'' e ''bravi'' (due categorie di "spadaccini" [[mercenari]] che – in sostituzione degli effettivi portatori degli [[Diritto#Diritto oggettivo e diritti soggettivi|interessi]] controversi – si affrontavano con [[arma|armi]] rudimentali in una sorta di [[ordalia]] o ''giudizio di Dio'', ossia il surrogato, secondo le usanze [[barbari]]che, del [[Processo (diritto)|processo]] come mezzo di appianamento delle liti [[giudice|giudiziarie]]). I sanguinosi scontri attiravano folle di curiosi, che dovevano accomodarsi oltre i paletti (le ''stanghe'', appunto) delimitanti l'agone.
 
Risulta che il [[fenomeno]] fosse disciplinato da una [[legge]] locale, in vigore dal 1236 al 1275. Essa, peraltro, oltre a stabilire i compensi dovuti a ''campioni'' o ''bravi'', disponeva che questa "[[professione]]" fosse appannaggio dei soli padovani, o quanto meno di chi risiedesse nelle vicinanze della città.<ref>Alessandro Baldan, "Studio storico ambientale artistico", cit., pagg. 167-169</ref>
Nel corso dei secoli, l'Università di Padova è diventata una delle principali Università italiane, e conta attualmente 13 Facoltà, oltre 65.000 studenti e 5.000 tra docenti e personale tecnico-amministrativo.
 
In realtà diverse città dell'ex Repubblica Veneta (tra cui la vicina [[Vicenza]]) denominano "Stanga" la zona esterna alla loro porta orientale; è possibile che ''stanga'' stia semplicemente per ''zona posta a oriente'' (si confronti ''stangare'', lemma [[laguna di Venezia|lagunare]] per ''girare a sinistra con un'imbarcazione'', ''sanca'' e ''stânga'', ovvero ''sinistra'' rispettivamente in [[lingua veneta|veneto]] e in [[lingua romena|romeno]]).
==== Il Canton del Gallo ====
È l'incrocio tra le vie: Roma, San Francesco, Otto Febbraio e San Canziano (praticamente, l'angolo destro, guardando il portone principale, del Palazzo del Bò).
 
=== Istituzioni enti e associazioni ===
È tradizionalmente considerato il punto più centrale della città, e pare si chiami così dal nome di una locanda o osteria che ivi sorgeva. Anche se oggi la circolazione veicolare è praticamente abolita ''in loco,'' fu proprio al Canton del Gallo che venne installata la prima pedana per il "vigile" che doveva disciplinare il traffico <ref>Toffanin, ''Le strade di Padova'' cit., pag. 205</ref>.
==== Ospedali e sanità ====
[[File:Théâtre-anatomique-Padoue.JPG|thumb|Il [[teatro anatomico di Padova]], il più antico del mondo.]]
La città di Padova è principalmente servita dal polo universitario-ospedaliero dell'[[Azienda Ospedale-Università di Padova]] (un tempo Ospedale Giustinianeo e poi Ospedale Civile). Altro nosocomio cittadino è l'Ospedale S. Antonio (ex Centro Traumatologico Ortopedico, CTO) appartenente alla stessa Azienda Ospedale-Università di Padova. È inoltre sede dell'[[Istituto Oncologico Veneto]] (IOV), struttura riconosciuta come [[Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico]] (IRCCS) dedicato alla cura dei tumori e alla ricerca in campo oncologico.
 
Sempre in città vi è la sede del Centro Militare di Medicina Legale (CMML), ex-Ospedale Militare, e il Complesso Socio Sanitario dei Colli, ex-Ospedale Psichiatrico ora adibito a centro poliambulatoriale dell'ULSS. Nel 2003 è stato chiuso il centrale Ospedale Geriatrico.
====Il toponimo Stanga====
{{Vedi anche|Ordalia}}
 
Con oltre {{formatnum:50000}} ricoveri l'anno, il polo dell'Azienda Ospedaliera di Padova è uno dei più grandi ospedali del nord e uno dei poli d'attrazione in Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.sanita.padova.it/azienda-ospedaliera/i-16-numeri-dell-azienda/,25|titolo=I 16 numeri dell'Azienda|editore=Sito dell'Azienda Ospedaliera di Padova|accesso=16 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111223002506/http://www.sanita.padova.it/azienda-ospedaliera/i-16-numeri-dell-azienda/,25|dataarchivio=23 dicembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Giornale">{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_ospedali_migliori_ditalia/10-03-2009/articolo-id=334777-page=0-comments=1|titolo=Ecco gli ospedali migliori d'Italia|pubblicazione=Il Giornale|accesso=16 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120318062827/http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_ospedali_migliori_ditalia/10-03-2009/articolo-id=334777-page=0-comments=1|dataarchivio=18 marzo 2012|urlmorto=no|giorno=10|mese=03|anno=2009}}</ref>
A tutti i padovani è nota la località detta "Stanga" (per i non padovani: si tratta di un ampio spiazzo circolare, che si apre in prossimità della più nota Via Anelli). Pochi, forse, conoscono l'origine del [[toponimo]]. </br>
Pare che nell'[[Alto Medioevo]] in questo luogo si tenessero i [[duello|duelli]] di ''campioni'' e ''bravi'' (due categorie di "spadaccini" [[mercenari]] che - in sostituzione degli effettivi portatori degli [[Diritto#Diritto oggettivo e diritti soggettivi|interessi]] controversi - si affrontavano con [[arma|armi]] rudimentali in una sorta di [[ordalia]] o ''giudizio di Dio'', ossia il surrogato, secondo le usanze [[barbari]]che, del [[processo]] come mezzo di appianamento delle liti [[giudice|giudiziarie]]). I [[sangue|sanguinosi]] scontri attiravano folle di curiosi, che dovevano accomodarsi oltre i paletti (le ''stanghe'', appunto) delimitanti l'agone.
 
Il Centro Gallucci presso l'Azienda Ospedaliera di Padova occupa un posto rilevante in Italia per i trapianti e la chirurgia cardiaca. Prende il nome dal cardiochirurgo [[Vincenzo Gallucci]] che a Padova nel 1985 eseguì il primo [[trapianto di cuore]] in Italia. Inoltre presso il centro è stato eseguito il primo impianto di cuore artificiale in Italia il 10 dicembre 2007.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/cuore-artificiale/cuore-artificiale/cuore-artificiale.html?ref=search.asp|titolo=Padova, batte un cuore artificiale
Risulta che il [[fenomeno]] fosse disciplinato da una [[legge]] locale, in vigore dal [[1236]] al [[1275]]. Essa, peraltro, oltre a stabilire i compensi dovuti a ''campioni'' o ''bravi'', disponeva che questa "[[professione]]" fosse appannaggio dei soli padovani, o quanto meno di chi risiedesse nelle vicinanze della città.<ref>Alessandro Baldan, "Studio storico ambientale artistico", cit., pagg. 167-169 </ref>
la prima volta che accade in Italia|pubblicazione=La Repubblica|accesso=16 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090212190906/http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/cuore-artificiale/cuore-artificiale/cuore-artificiale.html?ref=search.asp|dataarchivio=12 febbraio 2009|urlmorto=no|giorno=10|mese=12|anno=2007}}</ref>
 
Le associazioni di pubblica assistenza presenti nel territorio della città sono la sede padovana della [[Croce Rossa Italiana]], la [[Croce Verde Padova|P.O. Croce Verde]], la Croce Bianca, la ZIP Onlus e la Croce Padova.
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
{{quote|Per il grande desiderio che avevo<br />di vedere la Bella Padova, culla delle arti sono arrivato…<br />ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno<br />per tuffarsi nel mare, ed a sazietà cerca di placare la sua sete..|[[William Shakespeare]], [[:en:The Taming of the Shrew|The Taming of the Shrew]] - [[La bisbetica domata]], Atto 1, Scena 1|For the great desire I had to see<br />fair Padua, nursery of arts, I am arrived…<br />and am to Padua come, as he that leaves<br />a shallow plash to plunge in the deep, and<br />with satiety seeks to quench his thirst.|lingua=en}}
{{Citazione|Per il grande desiderio che avevo<br />di vedere la Bella Padova, culla delle arti, sono arrivato…<br />ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno<br />per tuffarsi nel mare, e a sazietà cerca di placare la sua sete..|[[William Shakespeare]], ''[[La bisbetica domata]]'', Atto 1, Scena 1|For the great desire I had to see<br />fair Padua, nursery of arts, I am arrived…<br />and am to Padua come, as he that leaves<br />a shallow plash to plunge in the deep, and<br />with satiety seeks to quench his thirst.|lingua=en}}
 
==== Università ====
{{Nota
{{Vedi anche|Università degli Studi di Padova}}[[File:Palazzo Bo (Padua).jpg|thumb|Cortile interno del [[Palazzo del Bo]], storica sede dell'Università di Padova]]L'[[Università degli Studi di Padova]], fondata nel 1222, è una delle [[Università più antiche in attività|più antiche università al mondo]] e la seconda in Italia. Nel 2023 conta circa {{formatnum:71000}} studenti e {{formatnum:2200}} docenti<ref>{{cita web|titolo= Dati Statistici|url= https://www.unipd.it/dati-statistici|accesso= 2 marzo 2020|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20200302131213/https://www.unipd.it/dati-statistici|dataarchivio= 2 marzo 2020|urlmorto= no}}</ref>.
|titolo=L'ateneo patavino
|contenuto=[[immagine:LOGO COLORI UNIPD.gif|100px|right]] L'[[Università degli Studi di Padova]] è fra le più note [[università]] in [[Italia]] e nel mondo, e [[Lista delle più antiche università tuttora in attività|fra le più antiche al mondo]] (la terza in Italia, la settima al mondo), risalendo al [[1222]].
Nel [[2007]] contava circa 63.000 studenti e 2.350 docenti<ref>[http://www.unipd.it/stdoc/cia/sintesi3.xls Università di Padova: dati statistici]</ref>. </br>
L'Università venne fondata, secondo la tradizione, nel [[1222]] quando un gruppo di studenti e professori migrarono dall'[[Università di Bologna]] alla ricerca di una maggiore libertà accademica, anche se è certo che scuole di diritto e medicina esistevano a Padova prima del 1222. In realtà il 1222 è l'anno nel quale per la prima volta in un atto notarile della città si nomina con precisione lo Studio Patavino (quindi già esistente) ed è così convenzionalmente ritenuto essere l'anno di fondazione.</br>
Nel corso della sua lunga storia, l'Università di Padova fu luogo d'incontro di alcune tra le più importanti personalità europee ed italiane, tra le cui fila si annoverano personaggi del calibro di [[Leon Battista Alberti]], [[Nicolò Copernico#.22De revolutionibus orbium coelestium.22|Nicolò Copernico]] <ref>In realtà, Copernico era una sorta di "dilettante" di lusso dell'astronomia, poiché traeva i mezzi del proprio sostentamento dalla carica di [[canonico]], affidatagli da un suo zio vescovo di [[Frombork]], nella [[Warmia]].</ref> <ref>Strano a dirsi, ma a Padova Copernico studiò medicina (tra il [[1500]] ed il [[1503]]), peraltro senza laurearsi; questo abbandono non gli impedì di essere considerato un medico di successo, oltre che un professionista del [[diritto amministrativo]] in relazione all'incarico di canonico già rammentato.</ref> e [[Melchiorre Cesarotti]]. Dal [[1592]] per 18 anni consecutivi (definiti dall'interessato [[Galileo Galilei#Gli anni dell.27insegnamento a Pisa e a Padova|i migliori della sua vita]]), [[Galileo Galilei]]<ref>Ed a Padova Galileo perfezionò il [[cannocchiale]], con cui, dalla sua casa in Padova, avrebbe successivamente scoperto i [[Satelliti naturali di Giove|4 satelliti di Giove]].</ref> resse la cattedra di [[matematica]] presso l'ateneo patavino. Nel medesimo, per la prima volta al mondo ([[1678]]) si laureò una [[donna]]: [[Elena Lucrezia Cornaro|Elena Lucrezia Cornaro Piscopia]]. </br>
[[Immagine:OrtoBotPadova Incrocio viali.jpg|thumb|100px|Anche l'Orto Botanico è un'istituzione legata all'Università]]
[[William Harvey]], l'illustre [[medicina|medico]] [[regno Unito|inglese]] cui si deve la prima descrizione scientifica del [[sistema circolatorio]] ([[1628]]), fu allievo a Padova di [[Girolamo Fabrici]]. Va peraltro ricordato che in questa città sorse il primo [[teatro anatomico]] ([[1594]]), ed il fondatore della ''Scuola Clinica Padovana'', [[Giovanni Battista del Monte]], fu il primo medico a tenere le lezioni nelle corsie di un ospedale.</br>
Nel [[2004]] è stata istituita la [[Scuola Galileiana|Scuola Galileiana di Studi Superiori]], con la collaborazione e sul modello della [[Scuola Normale Superiore]] di [[Pisa]]. Alla scuola si accede tramite un concorso molto selettivo; gli studenti ammessi si iscrivono ai corsi dell'Università di Padova, ma in più hanno alcuni benefici (ad esempio vitto e alloggio presso un collegio universitario), devono avere una media di esami particolarmente alta (almeno 27), e in più devono frequantare obbligatoriamente alcuni corsi specifici.</br>
L'Ateneo gestisce anche nove Musei scientifici, fra cui il Museo di Storia della Fisica, ed è tra i membri fondatori del consorzio interuniversitario [[Cineca]].</br>
Fra i molti laureati celebri (viventi) del ''Bò'', ricordiamo lo [[psichiatria|psichiatra]] [[verona|veronese]] [[Vittorino Andreoli]].</br>
L'Università offre una larga gamma di [[laurea|lauree]] in tredici Facoltà.
 
L'università venne fondata, secondo la tradizione, da un gruppo di studenti e professori che migrarono dall'[[Università di Bologna]] alla ricerca di una maggiore libertà accademica tanto da assumere il motto "''Universa Universis Patavina Libertas''" ovvero "tutta intera, per tutti, la libertà nell'Università di Padova". È certo che scuole di diritto e medicina esistevano a Padova prima del 1222, questo infatti è l'anno nel quale per la prima volta in un atto notarile della città si nomina con precisione lo Studio Patavino (quindi già esistente) ed è così convenzionalmente ritenuto essere l'anno di fondazione.
'''[[Università degli Studi di Padova|Leggi la voce]]'''
}}
 
Nel corso della sua storia, l'Università di Padova fu luogo d'incontro di alcune tra le più importanti personalità europee ed italiane, tra le cui file si annoverano personaggi del calibro di [[Leon Battista Alberti]], [[Niccolò Copernico]]<ref group="N">In realtà, Copernico era una sorta di "dilettante" di lusso dell'astronomia, poiché traeva i mezzi del proprio sostentamento dalla carica di [[canonico]], affidatagli da un suo zio [[vescovo di Frombork]], nella [[Varmia]].</ref><ref group="N">Copernico studiò medicina (tra il [[1500]] ed il [[1503]]), peraltro senza laurearsi; questo abbandono non gli impedì di essere considerato un medico di successo, oltre che un professionista del [[diritto amministrativo]] in relazione all'incarico di canonico già rammentato.</ref> e [[Melchiorre Cesarotti]]. Dal 1592 per 18 anni consecutivi (definiti dall'interessato [[Galileo Galilei#L'insegnamento a Pisa (1589-1592)|i migliori della sua vita]]), [[Galileo Galilei]]<ref group="N">A Padova Galileo perfezionò il [[cannocchiale]], con cui, dalla sua casa in Padova, avrebbe successivamente scoperto i [[Satelliti naturali di Giove|4 satelliti di Giove]].</ref> resse la cattedra di [[matematica]] presso l'ateneo patavino. Nel medesimo, per la prima volta al mondo ([[1678]]) si laureò una [[donna]]: [[Elena Lucrezia Corner|Elena Lucrezia Cornaro Piscopia]].
=== Personalità legate a Padova ===
{{Vedi anche|Personalità legate all'Università degli Studi di Padova}}
==== Personalità storiche ====
* [[Wolfgang Amadeus Mozart]] compose per la "[[stagione]] [[quaresima]]le" di Padova del [[1771]] la ''[[Betulia Liberata]]'' ([[K 118]]), un [[oratorio (musica)|oratorio]] su [[libretto]] di [[Pietro Metastasio]].
 
[[William Harvey]], l'illustre [[medico]] [[inglesi|inglese]] cui si deve la prima descrizione scientifica del [[sistema circolatorio]] (1628), fu allievo a Padova di [[Girolamo Fabrici]]. Va peraltro ricordato che in questa città sorse il primo [[Teatro anatomico di Padova|teatro anatomico]] (1594), ed il fondatore della ''Scuola Clinica Padovana'', [[Giovanni Battista Monte]], fu il primo medico a tenere le lezioni nelle corsie di un ospedale.
==== Personalità contemporanee ====
* L'attuale [[presidente della Repubblica]], [[Giorgio Napolitano]] <ref>La notizia è stata riferita dal [http://www.ilpadova.it Quotidiano "Il Padova", gruppo "E polis"], in occasione di una visita presidenziale alla città, ed è stata pure confermata da un successivo articolo su ''Il Mattino di Padova'' in data [[24 settembre]] 2007, con la precisazione che il fatto si sarebbe verificato "durante il periodo bellico".</ref>, è stato allievo del [[liceo classico]] patavino ''Tito Livio'' <ref>[http://umberto.hermescuole.it/albumalunni/pages/napolitano_jpg.htm Pagina web da "hermescuole.it"] </ref> <ref>[http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-presidente-3/nuovo-presidente-3/nuovo-presidente-3.html Articolo de ''La Repubblica'']</ref>.
* Il matematico padovano [[Giuseppe Colombo (matematico)|Giuseppe Colombo]], collaboratore - fra l'altro - della [[NASA]], onorò a sua volta la propria città. L'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]] gli ha pure dedicato una missione il cui lancio è previsto nel [[2013]], "[[BepiColombo]]", volta all'esplorazione di [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] e considerata di grande rilievo dall'ente spaziale europeo.
 
Nell'ambito dell'Università furono fondati anche l'[[Orto botanico di Padova]], il più antico orto botanico del mondo ancora esistente (1545), la [[Biblioteca universitaria di Padova]] (1629) e la [[Specola di Padova]] (1777).
==== Personalità native di Padova ====
* La poetessa [[Vittoria Aganoor]], di origini [[Armenia|armene]] ma naturalizzata italiana, visse a Padova i suoi anni giovanili e qui ebbe a maestro il poeta [[Giacomo Zanella]], che per breve tempo resse la cattedra di Professore in Letteratura presso l'Università di Padova.
* [[Tiziano Aspetti]], ([[scultura|scultore]]) <ref>Peraltro pronipote di [[Tiziano Vecellio]]</ref>.
* [[Massimo Carlotto]], [[scrittore]], [[sceneggiatore]] e [[drammaturgo]].
* [[Bartolomeo Cristofori]], inventore del [[fortepiano]] ([[1709]]).
* [[Carlo de Dottori]], poeta
* [[Carlo Mazzacurati]], sceneggiatore e [[regia|regista]].
* [[Andrea Palladio]], ([[architettura|architetto]]).
* [[Antonio Zancanaro]], «Tono», pittore.
 
Nel 2004 è stata istituita la [[Scuola Galileiana|Scuola Galileiana di Studi Superiori]], con la collaborazione e sul modello della [[Scuola Normale Superiore]] di [[Pisa]]. Alla scuola si accede tramite un concorso molto selettivo; gli studenti ammessi si iscrivono ai corsi dell'Università di Padova, ma in più hanno alcuni benefici (ad esempio vitto e alloggio presso un collegio universitario), devono avere una media di esami particolarmente alta (almeno 27), e in più devono frequentare obbligatoriamente alcuni corsi specifici.
==== Personalità morte a Padova ====
A Padova sono venuti a mancare alcuni "non-padovani" celebri del [[XX secolo|nostro tempo]]: [[Claudio Villa]], [[Enrico Berlinguer]], [[Giorgio Perlasca]], [[Egidio Meneghetti]].
=== Città "omonime" (altre città del mondo denominate "Padova", in altre lingue) ===
 
L'Ateneo gestisce anche nove Musei scientifici, fra cui il [[Museo di storia della fisica dell'Università di Padova|Museo di storia della fisica]], ed è tra i membri fondatori del consorzio interuniversitario [[CINECA]].
Alcune altre città del mondo sono state "battezzate" con un nome chiaramente ispirato a Padova:
* {{Bandiera|Canada}} Padoue ([[Quebec]]) <ref>[http://www.mamr.gouv.qc.ca/cgi-bin/repert1.pl?T2=&T3=&D3=&D4=padoue&D5=&btnsubmit=Chercher ''Répertoire des municipalités du Québec'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[Minnesota]]) <ref>[http://abstusa.com/mn/padua ''Absolute United States: Padua, Minnesota'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[Illinois]]) <ref>[http://abstusa.com/il/padua ''Absolute United States: Padua, Illinois'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[Ohio]]) <ref>[http://abstusa.com/oh/padua ''Absolute United States: Padua, Ohio'']</ref>
* {{Bandiera|Stati Uniti}} Padua ([[California]]) <ref>[http://abstusa.com/ca/padua ''Absolute United States: Padua, California'']</ref>
* {{Bandiera|Argentina}} Padua ([[Buenos Aires]]) <ref>[[:es:San_Antonio_de_Padua_%28Buenos_Aires%29|''es.wiki: Padua, provincia di Buenos Aires'']]</ref>
* {{Bandiera|Argentina}} [[Concordia (Argentina)|Padua]] ([[Provincia di Entre Ríos]])
 
La città ospita inoltre il [[Conservatorio Cesare Pollini]], fondato nel 1878 e dedicato all'[[Cesare Pollini|omonimo pianista]], che ne fu anche il primo direttore. Vi ha sede la [[Scuola Italiana Design]], istituto post-diploma specializzato nel design industriale e nella comunicazione del prodotto, che costituisce il dipartimento formativo del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo.
===Eventi===
Padova è da sempre meta di molti visitatori che si recano nella città del Santo per i numerosi avvenimenti che si susseguono tutto l'[[anno]]. Tra i più rilevanti si annoverano:
*La ''"Settimana della cultura scientifica e tecnologica"'', che si svolge da [[marzo]] ad [[aprile]].
*La ''"[[Maratona di Sant'Antonio]]"'' <ref>[http://www.maratonasant-antonio.com/ Maratona del Santo]</ref>, in aprile. Essa ripercorre negli ultimi 18 km la strada che S. Antonio [[morte|morente]], a bordo di un [[Carro (trasporto)|carro]] trainato da [[Bos taurus|buoi]], fece il [[13 giugno]] [[1231]], partendo da [[Camposampiero]] per arrivare all'Arcella.
*''Auto Expo'' e ''Bike Expo'', quest'ultima è la seconda manifestazione più importante al mondo e la prima e più visitata in Europa, riguardante le moto.<ref>http://http://www.ultramotard.com/articoli/796.html</ref>
*''Fiera campionaria'', in [[maggio]]: è la più grande rassegna intersettoriale del Nord Est, raggiunta da più di duecentocinquantamila visitatori. Sono presenti mille espositori raggruppati in cinque settori: arredamento, enogastronomico, turismo, tempo libero, artigianato.
*''Rievocazione del transito di S. Antonio, sera del 12 giugno''. La rievocazione storica in costume vuole celebrare l'ultimo viaggio di S. Antonio: egli infatti dimorava a Camposampiero quando percepì che la sua vita terrena volgeva al termine, chiese dunque di essere trasportato verso l'amata Padova per esalare l'ultimo respiro. Steso su un carretto trainato dai buoi, non riuscì però a raggiungere le porte della città e venne ricoverato presso l'allora convento francescano di S. Maria de' Cella (la leggenda vuole che sia stato fondato S. Francesco in persona), dove morì (il luogo dove spirò il Santo si trova oggi all'interno del Santuario di S. Antonio d'Arcella). La rievocazione storica del transito parte da Piazza Azzurri d'Italia, prosegue lungo via Tiziano Aspetti, viale Arcella e termina presso il Santuario di S. Antonio d'Arcella; un concerto di campane di tutte le chiese di Padova precede la S. Messa.
*''Fiera di S. Antonio'', [[13 giugno]]. Dopo una solenne messa celebrata dal [[Vescovo]] nella [[basilica]], l'[[arca]] con le reliquie del Santo è portata in processione per le vie del centro città. Un tempo seguiva una sfilata delle confraternite con i rispettivi gonfaloni, ora c'è una sfilata dei volontari cittadini della Croce Rossa.
* ''"Sherwood Festival"'', in [[giugno]]-[[luglio]]; [[Radio Sherwood]], una radio indipendente padovana <ref>[http://www.sherwood.it/ Radio Sherwood]</ref> , dà vita allo Sherwood Festival, importante evento cittadino della durata di un [[mese]]. Sul palco si avvicendano importanti gruppi musicali della [[musica alternativa|scena alternativa]] italiana ed internazionale.
*la ''[[Notte bianca]]'' in [[giugno]] e [[dicembre]]: sono i due eventi più attesi che segnano rispettivamente l'inizio dell'[[estate]] e del [[Natale]] padovani.
*''"Villeggiando"'' in luglio e [[agosto]]; eventi e spettacoli nella più suggestive ville e piazze padovane.
*''"Padova grand prix"'' e ''"World country roller marathon"'' in settembre. La competizione mondiale di [[pattinaggio a rotelle]].
*Rievocazioni storiche, in [[settembre]]: rievocazioni storiche in costume nelle [[fortificazione|cittadine murate]] di [[Montagnana]], [[Monselice]], [[Montegrotto Terme]] e [[Cittadella (PD)|Cittadella]].
 
==== StampaScuole e istituti ====
Padova ospita numerose [[scuola|scuole]] e tra queste le più degne di nota sono il Liceo ginnasio statale Tito Livio e il [[Liceo scientifico statale Ippolito Nievo]], che rappresentano la storica coppia di licei della città. Entrambi situati in pieno centro storico, il primo fu fondato nel 1872 al posto dell'ex [[monastero]] di Santo Stefano, mentre il secondo venne creato nel 1923, in seguito alla [[Riforma Gentile]], ed è ospitato nel [[seicentesco]] Palazzo Cumani. Il Liceo Artistico Pietro Selvatico fu invece creato come [[scuola d'arte]] nel 1866 per volere dell'[[architetto]] e [[storico dell'arte]] [[Pietro Selvatico]]. Tra le [[Scuola privata|scuole paritarie]] spicca l'[[Istituto Vescovile G. Barbarigo]], fondato nel 1919 per decreto ufficiale dell'allora [[Vescovo di Padova]] [[Luigi Pellizzo]]. Da menzionare è inoltre l'Istituto Tecnico Statale [[Giovanni Battista Belzoni]], fondato nel 1869 e dedicato all'[[Giovanni Battista Belzoni|omonimo esploratore]].
Sono due i quotidiani storici che si occupano attualmente della [[cronaca]] locale della città: il [[Il Gazzettino|Gazzettino]] e il [[Mattino di Padova]]. Dal [[12 novembre]] [[2002]] viene venduto in abbinamento al [[Corriere della Sera]] anche il [[Corriere del Veneto]], che ha sede a Padova e che dedica alla città due pagine al giorno di cronaca locale, in abbinamento con la cronaca di [[Rovigo]]. Da diverso tempo è presente anche [[E Polis|Il Padova]], quotidiano che riassume notizie di attualità e politica patavina e dedica diverse pagine anche alla cronaca nazionale ed estera. Sono presenti anche alcuni giornali a distribuzione [[gratis|gratuita]] quali [[Leggo]], che ha una sua redazione in città e ha pagine di cronaca e sport locali, e [[Metro (quotidiano)|Metro]], [[City (quotidiano)|City]].
 
==== Musei ====
Nel passato la città ha avuto un'altra testata di cronaca locale: ''L'Eco di Padova'', nato nel [[1977]], edito dalla [[Rizzoli]] e chiuso nel [[1980]].
[[File:Museo d´Arte Medioevale e Moderna (Padova) jm56863.jpg|thumb|Chiostro dei [[musei civici di Padova]]]]
[[File:La Cappella degli Scrovegni.JPG|thumb|[[Cappella degli Scrovegni]]]]
* [[Musei Civici agli Eremitani]]<ref>[http://www.padovanet.it/padovacultura/musei/ PadovaCultura -Musei Civici] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070403014251/http://www.padovanet.it/padovacultura/musei/|data=3 aprile 2007}}</ref> - il circuito che va sotto questo nome comprende:
** nel complesso degli [[Eremitani]]:
*** Sala multimediale della [[cappella degli Scrovegni]], per una visita virtuale dei celebri affreschi [[Giotto|giotteschi]]
*** Museo archeologico, con reperti di epoca pre-romana, romana, [[egizi]]a, [[greci|greca]], [[etruschi|etrusca]] ed [[italioti|italiota]]
*** Museo d'arte medievale e moderna, con dipinti di [[Giotto]], [[Giorgione]], [[Tiziano Vecellio|Tiziano]], [[Tintoretto]], [[Veronese]], [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]]
** [[Palazzo Zuckermann]], che a sua volta ospita:
*** Museo di arte applicata
*** [[Museo Bottacin]]<ref group="N">Tutti gli enti culturali del circuito "Musei civici" sorgono nel comprensorio Scrovegni-Eremitani-Arena romana</ref>
* [[Musei dell'Università degli Studi di Padova]]
** [[Museo della Natura e dell'Uomo]] e altri 10 musei
* Museo archeologico ambientale delle acque del padovano<ref>[http://www.maaap.org Sito ufficiale Museo delle acque] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080224085259/http://www.maaap.org/|data=24 febbraio 2008}}; è ospitato nell'ex chiesetta [[XVIII secolo|settecentesca]] di [[Eufemia di Calcedonia|Sant'Eufemia]], antica parrocchiale di Altichiero (Quartiere 6 Ovest)</ref>
* [[Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea (Padova)|Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea]]
* [[Museo diocesano (Padova)|Museo diocesano]] di arte sacra
* Museo dell'internato ignoto (presso l'omonimo tempio)<ref>{{Cita web|url=http://digilander.libero.it/clapad5/padova/internato|titolo=Sito del tempio-museo dell'internato ignoto|accesso=14 aprile 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070427115103/http://digilander.libero.it/clapad5/padova/internato/|dataarchivio=27 aprile 2007|urlmorto=no}}</ref>
* Museo della terza armata
* Museo della Padova Ebraica
* Museo delle antiche strumentazioni (istituto tecnico Belzoni-Boaga)
* Museo al Santo
* Oratorio di San Michele ''(vedi {{Link sezione|Monumenti di Padova|Chiese parrocchiali, oratorii e cappelle}})''
* [[Ponte di San Lorenzo]]
* Museo delle macchine "Enrico Bernardi"
* [[Museo di storia della medicina in Padova|Museo di storia della medicina]] nell'[[ospedale di San Francesco Grande]].
* Museo del marinaio d'Italia
* Museo di zoologia
* [[Museo di storia della fisica dell'Università di Padova|Museo di storia della fisica]]
* Museo di mineralogia e petrografia e paleontologia
* [[Museo del precinema]] (collezione Minici Zotti)
* La [[Specola di Padova|specola]] e l'adiacente [[Castelvecchio (Padova)|castello di Ezzelino e Torlonga]].
* [[Palazzo Zabarella]]
* Museo di scienze archeologiche e d'arte
* Piano nobile del Caffè Pedrocchi
* [[Esapolis]], [[insettario]]
 
=== Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti ===
Nella città e in tutta la [[diocesi]] vieneanche stampato e diffuso il [[settimanale]] [[diocesi|diocesano]] [[La Difesa del popolo]].
{{vedi anche|Accademia galileiana di scienze, lettere ed arti}}
Fondata il 25 novembre [[1599]] su iniziativa del cardinale [[Federico Baldissera Bartolomeo Cornaro]], l'Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti, denominata inizialmente ''Accademia dei Ricovrati'', ha sede presso la [[Loggia dei Carraresi]] e si occupa della promozione delle discipline umanistiche e scientifiche.
 
=== Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica ===
=== Televisioni ===
Il [[Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica]] è nato nel 2006 ad opera del comune per ricordare le tradizioni cittadine nella ricerca scientifica e promuovere la diffusione della cultura tecnico-scientifica. Si avvale di una doppia giuria: la prima di accademici, scienziati, giornalisti e uomini di cultura (presieduta, nel corso delle otto edizioni, da personalità come [[Umberto Veronesi]], [[Carlo Rubbia]], [[Margherita Hack]], Paolo Rossi, [[Mario Tozzi]], [[Piergiorgio Odifreddi]] e [[Paco Lanciano]]) che segnala una rosa di cinque testi, la seconda di studenti provenienti da varie scuole d'Italia che scelgono il testo da premiare.
 
=== Media ===
A Padova hanno sede oltre venti emittenti televisive, tra le quali:
==== Stampa ====
{{MultiCol}}
Sono due i quotidiani storici che normalmente si occupano della [[Cronaca (genere letterario)|cronaca]] locale della città: ''[[il Gazzettino]]'' e il ''[[Mattino di Padova]]''. Dal 12 novembre 2002 viene venduto in abbinamento al ''[[Corriere della Sera]]'' anche il ''[[Corriere del Veneto]]'', che ha sede a Padova e che dedica alla città due pagine al giorno di cronaca locale, in abbinamento con la cronaca di [[Rovigo]]. Da diverso tempo è presente anche ''[[E Polis|Il Padova]]'', quotidiano che riassume notizie di attualità e politica patavina e dedica diverse pagine anche alla cronaca nazionale ed estera. Sono presenti anche alcuni giornali a distribuzione [[gratis|gratuita]] quali ''[[Leggo]]'', che ha una sua redazione in città e ha pagine di cronaca e sport locali, ''[[Metro (quotidiano)|Metro]]'' e ''[[City (quotidiano)|City]]''.
* TNE [[Tele Nord Est]] ([[Rubano]])
* [[TeleNuovo]]
* [[7 Gold]] ex [[Telepadova]] ([[Noventa Padovana]])
{{ColBreak}}
* [[Canale Italia]]
* [[TeleChiara]]
 
Nel passato la città ha avuto altre due testate di cronaca locale: ''[[L'Eco di Padova]]'', nato nel 1977, edito dalla [[Rizzoli]] e chiuso nel 1980 e l'edizione padovana de ''[[il Resto del Carlino]]'' dal 1957 al 1983.
{{EndMultiCol}}
 
Nella città e in tutta la [[diocesi]] viene anche stampato e diffuso il [[settimanale]] [[diocesi|diocesano]] [[La Difesa del popolo]].
Tuttavia è sede anche di redazioni di emittenti televisive a livello nazionale, tra le quali:
 
In città è presente una redazione de ''[[Il Sole 24 Ore]]''.
* [[Sky Tg 24]]
* [[Mediaset]]
 
Esisteva anche ''Il Comune'', quotidiano politico con sede in via Spirito Santo.
=== Radio ===
 
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede più di 40 emittenti radio, tra le quali:
==== Radio ====
{{MultiCol}}
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede alcune emittenti radio,<ref>Per un elenco delle emittenti e relative frequenze nella zona di Padova, si consulti [http://www.fm-world.it/frequenze/?city=7213 questa pagina] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170414085715/http://www.fm-world.it/frequenze/?city=7213 |data=14 aprile 2017}}</ref> tra le quali:
* [[Radio 101]]
{{Colonne}}
* [[Radio Bue]] radio dell'[[Università di Padova]]
* Radio Televisione Regionale Veneta <small>(1975-2003)</small>
* [[Radio Company|Radio Company Dance]]
* [[RadioBum CompanyBum Energy|RadioBum CompanyBum Network e Energy]] <small>(1980-2012)</small>
* [[RadioEasy GeniusNetwork]]
* [[Radio 80]]
{{ColBreak}}
* Radio Base 101 <small>([[Peraga (Vigonza)]])</small>
* [[Radio Metrò]]
* [[Università degli Studi di Padova|Radio Bue]]
* [[CafèTV24#Le radio del gruppo|Radio Cafè]]
* [[Canale Italia|Radio Canale Italia]] <small>(Padova e [[Rubano]])</small>
{{Colonne spezza}}
* [[Radio Company|Radio Company e Company Easy]] <small>(Padova e [[Noventa Padovana]])</small>
* Radio Cooperativa <small>(Padova e [[Albignasego]])</small>
* Radio Gamma 5 <small>([[Campodarsego]] e [[Cadoneghe]])</small>
* [[CafèTV24#Le radio del gruppo|Radio Genius]]
* [[CafèTV24#Le radio del gruppo|Radio Italia Uno]]
* [[Radio Padova]]
* [[Radio Padova International]]
* [[Radio Sherwood]]
* [[CafèTV24#Le radio del gruppo|Radio Stereocittà]]
{{EndMultiCol}}
{{Colonne fine}}
 
==== Padova nella letteraturaTelevisione ====
A Padova (o nelle immediate vicinanze) hanno sede alcune emittenti televisive<ref>Per un elenco delle emittenti nella zona di Padova, si consulti [https://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=675385ef-ebce-48f6-8e32-01a927430803&groupId=10733] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170626180643/http://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=675385ef-ebce-48f6-8e32-01a927430803&groupId=10733|data=26 giugno 2017}}</ref>, tra le quali:
* A Padova è ambientata ''[[La bisbetica domata (Shakespeare)|La bisbetica domata]]'' ([[1594]]?) di [[William Shakespeare]].
{{Colonne}}
* Nel [[romanzo]] ''[[Incontro con Rama]]'' di [[Arthur C. Clarke]], l'[[11 settembre]] [[2077]] un [[asteroide]] [[:en:Rendezvous with Rama#Effects on science and history|distrugge Padova]] e buona parte del [[Geografia dell'Italia|nord Italia]].
* [[7 Gold Telepadova]]
* Radio Televisione Regionale Veneta <small>(1976-2003)</small>
* [[CafèTV24]]
* Canale 77
* [[Company TV]]
* [[Canale Italia|Gruppo Canale Italia]] <small>(Padova e [[Rubano]])</small>
* Gruppo TV7
* [[Gruppo Editoriale Romi Osti|La 9 e La 8]]
{{Colonne spezza}}
* La 10-Canale 78
* [[Rete Veneta]] <small>(sede di Padova)</small>
* [[Serenissima Televisione]] <small>(Padova e [[Rubano]])</small>
* Telecittà <small>([[Peraga (Vigonza)]])</small>
* [[TeleChiara]]
* [[TeleNordest]] <small>(1984-2010)</small>
* [[Telenuovo]] <small>(sede di Padova)</small>
{{Colonne fine}}
 
Tuttavia è sede anche di redazioni di emittenti televisive a livello nazionale, tra le quali:
== Geografia antropica ==
* [[Sky TG24]]
* [[Mediaset]]
 
=== QuartieriTeatro ===
[[File:Teatro Stabile del Veneto -Teatro Verdi - panoramio.jpg|miniatura|[[Teatro Verdi (Padova)|Teatro Verdi]]]]
[[diritto amministrativo|Amministrativamente]] parlando, la ripartizione dei [[quartiere|quartieri]] della città è la seguente<ref>Le notizie ed i dati su ciascun "quartiere amministrativo" sono desunti dal [http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=963&id=7014 bilancio sociale] di ciascuna circoscrizione omonima.</ref>:
Nella storia Padova ha sempre avuto il suo posto come città di spettacolo. Attorno al 60-70 d.C. fu edificato il teatro romano detto "il [[Zairo]]", le cui fondamenta riaffiorano in occasione di bonifiche e sistemazioni della canaletta che circonda Prato della Valle.<ref>{{cita web|url=http://www.lavecchiapadova.it/02-TESTI/CURIOSITA-01/PDF/148-IL%20TEATRO%20ZAIRO.pdf|titolo=Immagini dei resti dello Zairo nella canaletta di Prato della Valle|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://scienzaconlapancia-padova.blogautore.repubblica.it/2018/12/26/operazione-zairo-un-anno-dopo/|titolo=Operazione Zairo, un anno dopo| accesso= 25 febbraio 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190502133123/https://scienzaconlapancia-padova.blogautore.repubblica.it/2018/12/26/operazione-zairo-un-anno-dopo/|dataarchivio= 2 maggio 2019|urlmorto= no}}</ref> {{Senza fonte|Fanno riferimento sia agli spalti superiori che contenevano una volta le gradinate originarie, sia alla loggia teatrale che ospitava lo spettacolo stesso}}.
[[Immagine:Scale-portello.jpg|thumb|180px|Le ''Scalette del Portello'' viste da Porta Ognissanti]]
*''Quartiere 1 Centro'': si estende per 5,2 km², pressoché totalmente entro le mura cinquecentesche. Il cuore del quartiere Centro è idealmente identificabile con le famose ''Piazze'' ([[Piazza dei Signori (Padova)|dei Signori]], [[Piazza delle Erbe (Padova)|delle Erbe]] e [[Piazza della Frutta (Padova)|della Frutta]]) ravvivate quotidianamente dai tradizionali mercati. Il territorio è solcato dal Piovego, navigabile dalle [[Naviglio Interno|Porte Contarine]] fino al casello [[autostrada]]le di [[Autostrada A4 (Italia)|Padova Est]]. L'area in parola può suddividersi in cinque zone abitative: zona ''Portello'', zona ''Ospedali'', zona ''Santo-Prato della Valle'', zona ''Piazza Castello-Riviere'', zona ''Savonarola-Piazza Mazzini-Stazione Ferroviaria''. Nel [[2005]] contava 27047 residenti, di cui il 14% aveva compiuto i 75 anni, ed il 9,32% era composto da stranieri.
* ''Quartiere 2 Nord''
:(comprende<ref>Con la dicitura "comprende" si fa riferimento al fatto che gli attuali "quartieri amministrativi" sono il risultato della [[fusione]] di precedenti, analoghe entità, la cui denominazione è riportata tra [[parentesi]], eminentemente per ragioni storico-descrittive, e per amor di esattezza.</ref> Arcella - S. Carlo - Pontevigodarzere): superficie 6,71 km², e racchiude i rioni di ''Arcella'', ''San Bellino'', ''San Carlo'' e ''Pontevigodarzere''. Il confine settentrionale corrisponde in pratica con il tracciato locale del Brenta, a sud è delimitato dalla [[ferrovia]] Milano-Venezia, ad est dall'asse viario ''Plebiscito-Bigolo-Manca'', ad ovest dai [[binario (ferrovia)|binari]] della Padova-[[Castelfranco Veneto]]. Abitanti al [[2005]]: 38118, di cui l'11% sopra i 75 anni. Stranieri: 12,03%.
*''Quartiere 3 Est''
:(comprende Brenta-Venezia, Forcellini-Camin): superficie 28,02 km². Rioni: ''Ponte di Brenta, San Lazzaro, Mortise, Torre, Pio X, Stanga, Forcellini, Terranegra, San Gregorio, Camin, Granze''. Confini: nord, comune di [[Cadoneghe]]; est, comuni di [[Vigonza]] e [[Noventa Padovana]]; sud, Quartiere 4, comune di [[Saonara]], [[Legnaro]] e [[Ponte San Nicolò]]; ovest, Quartieri 2, 1 e 4. Annovera ben tre canali: il Piovego, il San Gregorio, lo Scaricatore. Ospita pure la famosa Via Anelli, su cui ci siamo già ampiamente intrattenuti. Popolazione al [[2005]]: 38992, di cui 10% sopra i 75 anni, e 15% al di sotto dei 18. Stranieri 9,23%.
*''Quartiere 4 Sud-Est''
:(comprende S. Croce-S. Osvaldo, Bassanello-Voltabarozzo, Guizza): superficie 17,58 km². Rioni: ''Santa Rita, Sant’Osvaldo, [[Madonna Pellegrina]], Città Giardino, Santa Croce, San Paolo, Guizza''. Popolazione al [[2005]]: 47300, di cui 11% sopra i 75 anni, 19% oltre i 60. Stranieri 7,17%.
*''Quartiere 5 Sud-Ovest''
:(comprende Armistizio-Savonarola): superficie 14,05 km². Rioni: ''Porta Trento Nord, Porta Trento Sud, San Giuseppe, Sacra Famiglia, Mandria''. Abitanti al [[2005]]: 28428, di cui 13% oltre i 75 anni, 31% oltre i 60. Stranieri 5,94%.
*''Quartiere 6 Ovest''
:(comprende Brentella-Valsugana): superficie 21,88 km². Confini: nord, comune di [[Limena]]; ovest comuni di [[Villafranca Padovana]], [[Rubano]], [[Selvazzano Dentro]]. Abitanti al [[2005]]: 31047, di cui 10% ultrasettantacinquenni, 26% infratrentenni. Stranieri: 7,9%.
 
Alla città è legata la danza alla [[pavana]] ossia alla padovana, una delle più celebri forme musicali tra i secoli XVI e XVIII. Nel 1524, a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'[[Antichità classica|età classica]] uno spazio interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la [[Loggia e Odeo Cornaro|Loggia Cornaro]]; mentre il 25 febbraio 1545 si costituì legalmente, con atto notarile, una compagnia di comici teatranti, la prima testimonianza al mondo di una società di commedianti professionisti, nascita simbolica della [[Commedia dell'arte]]<ref>{{Cita web|url=http://padovacultura.padovanet.it/it/attivita-culturali/giornata-mondiale-della-commedia-dellarte-2015|titolo=Giornata Mondiale della Commedia dell'Arte 2015 {{!}} Padova Cultura|accesso=17 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150512071650/http://padovacultura.padovanet.it/it/attivita-culturali/giornata-mondiale-della-commedia-dellarte-2015|dataarchivio=12 maggio 2015|urlmorto=no}}</ref>. I principali teatri padovani sono:
----
* [[Teatro Verdi (Padova)|Teatro Verdi]]
* [[Gran Teatro Geox]]
* Teatro del Seminario Vescovile
* Teatro Antonianum
* Teatro Don Bosco
* Teatro Ai Colli
* [[Teatro Maddalene]]
* Piccolo Teatro
* [[Teatro Ruzante]]
 
===Arcella Letteratura ===
* A Padova è l’ambientazione dell’opera ''[[La bisbetica domata]]'' ([[1594]]?) di [[William Shakespeare]].
{{vedi anche|Arcella}}
* ''[[Angelo, tiranno di Padova]]'' di [[Victor Hugo]].
'''Arcella''' (Quartiere 2 Nord) è la zona nord della città di Padova. Il suo confine ben delineato dalla [[ferrovia]] [[Venezia]]-[[Milano]] a Sud e dal fiume Brenta a Nord (comprendendo il rione di Pontevigodarzere).
* Nel [[romanzo]] ''[[La Certosa di Parma]]'' di [[Stendhal]] viene citata Padova, soggiorno dello scrittore, nella ''Avvertenza'' iniziale.
Nota per essere il luogo della morte di [[Sant'Antonio]] (l'evento è ricordato dal santuario di Sant'Antonino) e per essere stata la periferia agricola di Padova fino alla [[seconda guerra mondiale]], l'Arcella ha conosciuto nel dopoguerra un impetuoso sviluppo urbanistico, fino al raggiungimento degli attuali 50 mila abitanti. Il futuro metrotram la collegherà in maniera migliore con il centro cittadino.
* A Padova è ambientata la tragedia ''[[La duchessa di Padova]]'' del 1883, secondo dramma composto da [[Oscar Wilde]].
Arcella è anche il nome del Vicariato della Diocesi di Padova che comprende le parrocchie di S. Antonio ("Sant'Antonino"), S. Carlo Borromeo, S. Gregorio Barbarigo, S. Giovanni Battista, S. Lorenzo da Brindisi, S. Bellino, S. Filippo Neri, Santissima Trinità e Gesù Buon Pastore.
* Un quartiere di Padova, la Guizza, è al centro di gran parte della narrativa, peraltro di impianto internazionale, di [[Piero Sanavio]].
* A Padova [[Bertolt Brecht]] ambienta la prima parte dell'opera teatrale ''[[Vita di Galileo]]''.
* Nel romanzo ''[[Incontro con Rama]]'' di [[Arthur C. Clarke]], l'11 settembre [[2077]] un [[asteroide]] distrugge Padova e buona parte del [[nord Italia]].
* Il [[romanzo]] autobiografico sulla resistenza ''[[I piccoli maestri]]'' di [[Luigi Meneghello]] è in parte ambientato a Padova.
* ''[[Diario a due]]'' di [[Paolo Barbaro]] è ambientato a Padova.
* Il racconto fantastico ''[[La figlia di Rappaccini]]'' di [[Nathaniel Hawthorne]] è ambientato a Padova.
* Il romanzo ''L'animale femmina'' di [[Emanuela Canepa]] è ambientato a Padova.<ref>{{Cita web|url=https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-italiana/narrativa-italiana-contemporanea/lanimale-femmina-emanuela-canepa-9788806237349/|titolo=L’animale femmina, Emanuela Canepa. Giulio Einaudi Editore - Stile libero Big|sito=Einaudi|accesso=7 dicembre 2020}}</ref>
* I romanzi ''Assassino all'Ikea'' e ''Turno di notte'' di [[Giovanna Zucca]] sono entrambi ambientati a Padova.<ref>{{Cita web|url=http://www.lepersonalbookshopper.it/2017/01/13/mani-calde-di-giovanna-zucca-intervista/|titolo="Mani calde" di Giovanna Zucca, intervista all'autrice| sito=Personal Book Shopper|data=13 gennaio 2017|accesso=7 dicembre 2020}}</ref>
 
===Centro Cinema ===
{{C|Elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''', un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Veneto|giugno 2013|arg2=storia del cinema}}
[[Immagine:M-liston.jpg|thumb|180px|Il Listón a Natale 2007; a sinistra, il Bò, a destra il Municipio]]
* ''[[Troppo caldo per giugno]]'' di [[Ralph Thomas]] con [[Dirk Bogarde]] e [[Sylva Koscina]] (1964)
Il Centro (Quartiere 1 Centro) nell'ottica dei Padovani si estende grosso modo all'interno delle mura cinquecentesche.
* ''[[Grazie zia]]'' di [[Salvatore Samperi]] con [[Lisa Gastoni]] e [[Lou Castel]] (1968)
È caratterizzato da molte zone pavimentate con il tipico [[Strade romane#La costruzione di una strada|ciottolato romano]] o con i [[sanpietrini]] in [[porfido]] (come il ''[[Liston#A Padova|Liston]]''), perché corrisponde tendenzialmente all'area più antica della città.
* ''[[La moglie del prete]]'' di [[Dino Risi]] con [[Sophia Loren]] e [[Marcello Mastroianni]] (1970)
* ''[[Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave]]'' di [[Sergio Martino]] con [[Edwige Fenech]] (1972)
* ''[[Gli ordini sono ordini]]'' di [[Franco Giraldi]] con [[Monica Vitti]] e [[Gigi Proietti]] (1972)
* ''[[Libera, amore mio!]]'' di [[Mauro Bolognini]] con [[Claudia Cardinale]] (1975)
* ''[[Il gatto dagli occhi di giada]]'' di [[Antonio Bido]] (1977)
* ''[[Cugine mie]]'' di [[Marcello Avallone]] con [[Ely Galleani]] e [[Nieves Navarro]] (1978)
* ''[[Delitti e profumi]]'' di e con [[Jerry Calà]] con [[Umberto Smaila]] e [[Lucrezia Lante della Rovere]] (1988)
* ''[[Quattro figli unici]]'' di [[Fulvio Wetzl]] con [[Roberto Citran]], [[Mariella Valentini]], [[Ivano Marescotti]], Valentina Holtkamp (1992)
* ''[[Viaggi di nozze]]'' di e con [[Carlo Verdone]] (1995)
* ''[[I piccoli maestri (film)|I piccoli maestri]]'' di [[Daniele Luchetti]] con [[Stefano Accorsi]] (1998)
* ''[[La lingua del santo]]'' di [[Carlo Mazzacurati]] con [[Antonio Albanese]] e [[Fabrizio Bentivoglio]] (2000)
* ''[[Il gioco di Ripley]]'' di [[Liliana Cavani]] con [[John Malkovich]] (2000)
* ''[[Il fuggiasco (film 2003)|Il fuggiasco]]'' di [[Andrea Manni]] con [[Daniele Liotti]] (2003)
* ''[[La giusta distanza]]'' di Carlo Mazzacurati (2007)
* ''[[Hortus Botanicus Patavinus]]'' di [[Michele Francesco Schiavon]] (1995 - ried. 2008)
* ''[[Romanzo di una strage]]'' di [[Marco Tullio Giordana]] (2012)
* ''[[Sole a catinelle]]'' di [[Gennaro Nunziante]] (2013)
* ''[[La sedia della felicità]]'' di [[Carlo Mazzacurati]] (2013)
 
=== Cucina ===
Non si identifica affatto con la zona limitata delle Piazze, come molti non-Padovani credono, anche se queste ultime ne costituiscono, per così dire, il cuore economico e culturale.
{{Vedi anche|Cucina padovana}}
[[Immagine:San-fermo.jpg|thumb|Via San Fermo, nel tratto pedonalizzato, ospita i negozi per lo ''[[shopping]]'' più lussuoso.]]
La cucina padovana si basa su una lunga tradizione ricca di piatti per lo più prodotti freschi e di origine contadina, tra questi i più noti sono i [[bigoli]], i secondi basati sulla [[Padovana (pollo)|gallina padovana]] e la [[torta pazientina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10665|titolo=Gastronomia - Comune di Padova|accesso=1 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131231060646/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10665|dataarchivio=31 dicembre 2013|urlmorto=no}}</ref>
Nella circoscrizione Centro è compreso anche il ''Portello'', corrispondente alla parte orientale del centro, così detto perché nelle vicinanze di [[Porta Ognissanti (Padova)|Porta Ognissanti]] (spesso chiamata anch'essa col nome di Portello) si trovava un porto fluviale sul [[Canale Piovego|Piovego]]. Nella percezione dei Padovani è un sottoquartiere a parte, tanto che i suoi abitanti un tempo avevano diritto ad essere identificati con un nome a sè: ''porteàti,'' ossia abitanti del Portello. Oggi questa distinzione è poco sentita e non ha più molto significato, ma una volta questa zona della città aveva caratteristiche proprie che la distinguevano dalle altre: era, infatti, un'area particolarmente popolare e povera. Oggi questa zona ospita una parte degli [[Università di Padova|Istituti Universitari]].
 
===Guizza Eventi ===
* Padova Vintage Festival in settembre presso il centro Culturale San Gaetano
La ''Guizza'' (Quartiere 4 Sud-Est) è uno dei quartieri più meridionali della città, estendendosi dalla zona del Bassanello sino al confine settentrionale del comune di [[Albignasego]].
* La ''"Settimana della cultura scientifica e tecnologica"'', che si svolge da marzo ad aprile.
Quartiere residenziale, con una forte densità abitativa, è stato interessato dalla costruzione del principali asse del Metrotram cittadino, che ha il capolinea in questo quartiere. Rappresenta il principale punto di accesso alla città per il traffico proveniente dalla parte meridionale della provincia.
* La ''"[[Maratona di Sant'Antonio]]"'', in aprile. Essa ripercorre negli ultimi 18 chilometri la strada che sant'Antonio [[morte|morente]], a bordo di un [[Carro (trasporto)|carro]] trainato da [[Bos taurus|buoi]], fece il 13 giugno 1231, partendo da [[Camposampiero]] per arrivare all'Arcella.
[[File:Padova - Rievocazione del Transito di Sant'Antonio.jpg|thumb|Rievocazione del Transito di Sant'Antonio]]
[[File:Natale 2012 a Padova.jpeg|thumb|Luminarie per il Natale 2012]]
* ''[[Fiera di Padova|Fiera campionaria]]'', in maggio: è la più grande rassegna intersettoriale del Nord Est, raggiunta da più di duecentocinquantamila visitatori. Sono presenti mille espositori raggruppati in cinque settori: arredamento, enogastronomico, turismo, tempo libero, artigianato.
* ''Rievocazione del Transito di sant'Antonio, sera del 12 giugno''. La rievocazione storica in costume vuole celebrare l'ultimo viaggio di sant'Antonio: egli infatti dimorava a Camposampiero quando percepì che la sua vita terrena volgeva al termine, chiese dunque di essere trasportato verso l'amata Padova per esalare l'ultimo respiro. Steso su un carretto trainato dai buoi, non riuscì però a raggiungere le porte della città e venne ricoverato presso l'allora convento francescano di Santa Maria de' Cella (la leggenda vuole che sia stato fondato da san Francesco in persona), dove morì (il luogo dove spirò il santo si trova oggi all'interno del Santuario di Sant'Antonio d'Arcella). La rievocazione storica del transito parte da Piazza Azzurri d'Italia, prosegue lungo via Tiziano Aspetti, viale Arcella e termina presso il santuario di Sant'Antonio d'Arcella; un concerto di campane di tutte le chiese di Padova precede la messa.
* ''Festa di Sant'Antonio'', 13 giugno. Dopo una solenne messa celebrata nel mattino dal [[vescovo]] nella [[Basilica (architettura cristiana)|basilica]], nel pomeriggio segue una seconda messa solenne, celebrata dal padre provinciale dei [[Ordine dei frati minori conventuali|Frati Minori Conventuali]], dopo la quale la reliquia del mento del Santo, preceduta dalla statua, è portata in processione per le vie del centro della città, seguita da una sfilata delle confraternite con i rispettivi gonfaloni, e dalle autorità. La processione si snoda lungo le principali vie del centro storico secondo il seguente percorso: piazza del Santo, via del Santo, via San Francesco, via Roma, via Umberto I, Prato della Valle, via Beato Luca Belludi, Piazza del Santo. Terminano l'evento il discorso del Sindaco e la Benedizione con la reliquia del Dito del Santo.
* ''"Sherwood Festival"'', in giugno-luglio; [[Radio Sherwood]], una radio indipendente padovana, dà vita allo Sherwood Festival, importante evento cittadino della durata di un mese. Sul palco si avvicendano importanti gruppi musicali della scena alternativa italiana ed internazionale.
* nel 2005 e nel 2006 si è svolta la ''[[Notte bianca]]'' in giugno (all'inizio dell'estate) e dicembre (in occasione del [[Natale]]).
* ''"Padova Pride Village"'', il "gay village del nord-est", evento aperto a tutti organizzato a partire dal 2008 dal circolo Arcigay Tra l'altro Padova, nel quale si succedono eventi musicali, rassegne teatrali e cinematografiche e dibattiti, oltre alla consueta attività da discoteca. Si svolge tra i mesi di luglio ed agosto.
*Rievocazione Medioevale presso Arcella ogni settembre con "Palio di Sant'Antonin"
* ''"Villeggiando"'' in luglio e agosto; eventi e spettacoli nella più suggestive ville e piazze padovane.
* ''"Padova grand prix"'' e ''"World country roller marathon"'' in settembre. La competizione mondiale di [[pattinaggio a rotelle]].
* Premio Biennale Internazionale di Architettura "Barbara Cappochin"
* Rievocazioni storiche, in settembre: rievocazioni storiche in costume nelle [[fortificazione|cittadine murate]] di [[Montagnana]], [[Monselice]], [[Montegrotto Terme]] e [[Cittadella (Italia)|Cittadella]].
 
=== MadonnaGeografia Pellegrinaantropica ===
=== Quartieri ===
Lo statuto suddivide il territorio comunale in quartieri. Prima della legge n. 42/2010, che ha soppresso le [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni]] nei comuni con meno di 250&nbsp;000 abitanti, i sei quartieri erano organi elettivi; a decorrere dal maggio 2014 sono stati sostituiti con i Comitati di quartiere, organismi collegiali composti da residenti nominati dal sindaco, con funzioni consultive e propositive e di supporto all'amministrazione. La delimitazione territoriale è rimasta invariata.
 
'''Quartiere 1 Centro'''<br />Detto anche Centro storico, si estende per 5,2&nbsp;km<sup>2</sup>, pressoché totalmente entro le mura cinquecentesche. Il cuore del quartiere Centro è idealmente identificabile con le famose Piazze (dei Signori, delle Erbe e della Frutta) ravvivate quotidianamente dai tradizionali mercati. Il territorio è solcato dal Piovego, navigabile dalle Porte Contarine fino al casello autostradale di Padova Est. L'area si suddivide in cinque zone abitative: zona Portello, zona Ospedali, zona Santo-Prato della Valle, zona Piazza Castello-Riviere, zona Savonarola-Piazza Mazzini-Stazione Ferroviaria. Nel 2015 contava {{formatnum:25962}} residenti<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.padovanet.it/informazione/padova-cifre|titolo=Padova in cifre - Comune di Padova|accesso=11 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160505172907/http://www.padovanet.it/informazione/padova-cifre|dataarchivio=5 maggio 2016|urlmorto=no}}</ref>, con densità abitativa pari a {{formatnum:4994}} abitanti per km<sup>2</sup>. La sede è in [[piazza Capitaniato]].<ref>[http://www.padovanet.it/sindaco-e-amministrazione/quartiere-1-centro Sede del quartiere 1 Centro] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151127034030/http://www.padovanet.it/sindaco-e-amministrazione/quartiere-1-centro |data=27 novembre 2015 }}, sito comunale</ref>
Quartiere anticamente nobile di Padova situato tra il Ponte del Bassanello ed il Ponte Quattro Martiri, gode di efficientissimi servizi di trasporto iniziando dal mezzo tramviario posto al centro del quartiere passando agli autobus 8, 11, 22 e 24. Il quartiere della Madonna Pellegrina, posto al centro di Via Acquapendente gode di amplissimi spazi verdi, iniziando dal lungargine Bassanello e Quattro Martiri, dove si ricordano con una statua due militari dell'Arma dei Carabinieri, che adempiendo al loro dovere nel 1986 sono stati uccisi da due tossicodipendenti ed hanno ricevuto la medaglia d'oro al valor miltare; tutta la città li ricorda ogni anno il 5 maggio con una manifestazione ufficiale. </br>
E' presente un'importante caserma della [[Polizia di Stato]].
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
===Mandria===
* 1.1 Piazze - {{formatnum:6631}} residenti; densità: {{formatnum:8294}} abitanti/km<sup>2</sup>
[[Immagine:Villa Molin a Mandria (Padova).jpg|thumb|180px|[[Villa Molin]] nel quartiere Mandria]]
* 1.2 Savonarola - {{formatnum:6749}} residenti; densità: {{formatnum:5721}} abitanti/km<sup>2</sup>
''Mandria'' (Quartiere 5 Sud-Ovest) confina con i comuni di [[Abano Terme]] ed [[Albignasego]], divisa da quest'ultimo dal [[Canale di Battaglia]].
* 1.3 Santo - Portello - {{formatnum:7037}} residenti; densità: {{formatnum:4091}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 1.4 Prato della Valle - {{formatnum:3349}} residenti; densità: {{formatnum:4422}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 5.2 Stazione Ferroviaria - {{formatnum:2196}} residenti; densità: {{formatnum:2959}} abitanti/km<sup>2</sup>
'''Quartiere 2 Nord'''<br />Chiamato anche Arcella - S. Carlo - Pontevigodarzere, ha una superficie di 6,71&nbsp;km<sup>2</sup> e racchiude i rioni Arcella, San Bellino, San Carlo e Pontevigodarzere. Il confine settentrionale corrisponde in pratica con il tracciato locale del Brenta, a sud è delimitato dalla ferrovia Milano-Venezia, ad est dall'asse viario Plebiscito-Bigolo-Manca, ad ovest dai binari della Padova-Castelfranco Veneto. Nel 2015 contava {{formatnum:39145}} abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a {{formatnum:5832}} abitanti per km<sup>2</sup>. La sede è in viale Arcella, presso l'ex scuola Marchesi.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1577&id=8931 Sede del quartiere 2 Nord] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113835/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1577&id=8931 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
Sorta attorno all'antica [[strada romana]] [[Annia]] che conduceva da Padova ad [[Adria]], ospita sul proprio territorio [[Villa Giusti (Padova)|Villa Giusti del Giardino]], in cui venne firmato il [[4 novembre]] del [[1918]] l'[[armistizio]] tra [[Italia]], [[Impero Austro-Ungarico]] e [[Germania]] che poneva fine alla [[prima guerra mondiale]]; affacciata sul Canale di Battaglia sorge invece [[Villa Molin]], progettata dall'architetto [[Vincenzo Scamozzi]] nel [[1597]] (e che erroneamente viene collocata spesso a [[Albignasego| Mandriola]], che sorge sull'altra sponda del Canale di Battaglia).
* 23 Pontevigodarzere - {{formatnum:5316}} residenti; densità: {{formatnum:2793}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 24 San Carlo - {{formatnum:14773}} residenti; densità: {{formatnum:6665}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 25.1 Arcella - {{formatnum:15565}} residenti; densità: {{formatnum:6917}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 25.2 San Bellino - {{formatnum:3491}} residenti; densità: {{formatnum:10201}} abitanti/km<sup>2</sup>
'''Quartiere 3 Est'''<br />È chiamato anche Brenta-Venezia, Forcellini-Camin ed ha una superficie di 28,02&nbsp;km<sup>2</sup>. Comprende i seguenti rioni: Ponte di Brenta, San Lazzaro, Mortise, Torre, Pio X, Stanga, Forcellini, [[Terranegra]], San Gregorio, Camin, Granze. Confini: nord, comune di Cadoneghe; est, comuni di Vigonza e Noventa Padovana; sud, Quartiere 4, comune di Saonara, Legnaro e Ponte San Nicolò; ovest, Quartieri 2, 1 e 4. Vi scorrono tre canali: il Piovego, il San Gregorio, lo Scaricatore. In zona Stanga si trova la nota via Anelli. Al 2015 la popolazione ammontava a {{formatnum:38132}} abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a {{formatnum:1361}} abitanti per km<sup>2</sup>. La sede è in via Boccaccio, a Terranegra.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1578&id=8932 Sede del quartiere 3 Est] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113830/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1578&id=8932 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
===Montà===
* 5.1 Fiera - {{formatnum:2196}} residenti; densità: {{formatnum:2157}} abitanti/km<sup>2</sup>
Della vecchia ''Montà'' (Quartiere 6 Ovest), situata sulla strada Padova-[[Ponterotto]] a circa 4km dal centro della città, rimane oggi solo l'antico fonte battesimale della chiesa di [[San Bartolomeo apostolo|San Bartolomeo]], risalente al XVI sec.
* 6 Stanga - {{formatnum:3804}} residenti; densità: {{formatnum:2697}} abitanti/km<sup>2</sup>
Recentemente il territorio della frazione è stato soggetto a forti trasformazioni insediative ed è stato di fatto inglobato nel capoluogo. Nel 2004 è stato completato il cavalcavia di Corso Australia che ha nel contempo eliminato l'unico semaforo ancora esistente sulla tangenziale e contribuito a rompere l'isolamento della frazione con il resto della città.
* 7 Forcellini - {{formatnum:9831}} residenti; densità: {{formatnum:3691}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 26 Mortise - {{formatnum:6756}} residenti; densità: {{formatnum:3559}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 27 [[Torre (Padova)|Torre]] - {{formatnum:4564}} residenti; densità: {{formatnum:1498}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 28 San Lazzaro - {{formatnum:1877}} residenti; densità 542 abitanti/km<sup>2</sup>
* 29 [[Ponte di Brenta]] - {{formatnum:3460}} residenti; densità: {{formatnum:2720}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 30.1 Zona Industriale - 523 residenti; densità: 65 abitanti/km<sup>2</sup>
* 30.2 Isola di Terranegra - 245 residenti; densità: 210 abitanti/km<sup>2</sup>
* 31 Camin - {{formatnum:3950}} residenti; densità: {{formatnum:1744}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 32 Granze - 926 residenti; densità: 530 abitanti/km<sup>2</sup>
'''Quartiere 4 Sud-Est'''<br />Viene chiamato anche S. Croce-S. Osvaldo, Bassanello-Voltabarozzo ed ha una superficie di 17,58&nbsp;km<sup>2</sup>. La popolazione al 2015 ammontava a {{formatnum:47003}} abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a {{formatnum:2674}} abitanti per km<sup>2</sup>. La sede è in via Guasti, alla Guizza.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1579&id=8933 Sede del quartiere 4 Sud-Est] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113759/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1579&id=8933 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
===Ponte di Brenta===
* 1.5 Città Giardino - {{formatnum:4139}} residenti; densità: {{formatnum:5382}} abitanti/km<sup>2</sup>
Ponte di Brenta (Quartiere 3 Est) è un antico borgo sulla via di [[Venezia]], parte del Comune di Padova prima della [[Prima guerra mondiale]], confina con il comune di [[Vigonza]], dal quale è separato dal [[Brenta (fiume)|fiume Brenta]].
* 8 Sant'Osvaldo - {{formatnum:11106}} residenti; densità: {{formatnum:4948}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 9 Madonna Pellegrina - {{formatnum:6646}} residenti; densità: {{formatnum:6189}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 10 [[Voltabarozzo]] - {{formatnum:5236}} residenti; densità: {{formatnum:2518}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 11 SS. Crocifisso - {{formatnum:4486}} residenti; densità: {{formatnum:1836}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 12 [[Salboro]] - {{formatnum:2659}} residenti; densità: 565 abitanti/km<sup>2</sup>
* 13 [[Guizza]] - {{formatnum:12731}} residenti; densità: {{formatnum:2990}} abitanti/km<sup>2</sup>
'''Quartiere 5 Sud-Ovest'''<br />Viene chiamato anche Armistizio-Savonarola ed ha una superficie di 14,05&nbsp;km<sup>2</sup>. La popolazione al 2015 ammontava a {{formatnum:28008}} abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a {{formatnum:1996}} abitanti per km<sup>2</sup>. La sede è in piazza Napoli, alla Sacra Famiglia.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1580&id=8934 Sede del quartiere 5 Sud-Ovest] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113903/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1580&id=8934 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
Nato attorno ai traffici di barcaroli e viaggiatori, il borgo è caratterizzato dalla presenza di alcune notevoli ville patrizie veneziane, tra le quali spicca Villa Breda con il suo parco, oggi di proprietà della Fondazione "[[Vincenzo Stefano Breda]]", voluta dall'omonimo senatore del Regno e a lui intitolata. La villa, oggi sede museale, si affaccia sul fiume, dal quale avveniva l'accesso fino alla costruzione verso la fine del [[XIX secolo]] della ferrovia Padova-Venezia, ad opera sempre del senatore Breda, che con l'occasione creò una fermata esattamente in asse con il viale di accesso alla villa, dal lato del parco. Al senatore Breda sono tra l'altro intitolati l'ospizio per anziani e l'[[ippodromo]] di Padova, situati anch'essi nella frazione, l'asilo infantile, situato nella piazza principale e la modernissima struttura per persone affette da [[sclerosi multipla]] ''Casa Breda'', di recente costruzione, nel quartiere Brentelle.
* 2 Sacra Famiglia - {{formatnum:7334}} residenti; densità: {{formatnum:2638}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 3 San Giuseppe - {{formatnum:7568}} residenti; densità: {{formatnum:6121}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 4.1 Porta Trento sud - {{formatnum:2431}} residenti; densità: {{formatnum:3906}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 4.2 Porta Trento nord - 609 residenti; densità: 1.312 abitanti/km<sup>2</sup>
* 14 Mandria - {{formatnum:10066}} residenti; densità: {{formatnum:1126}} abitanti/km<sup>2</sup>
'''Quartiere 6 Ovest'''<br />Il quartiere è chiamato anche Brentella-Valsugana ed ha una superficie di 21,88&nbsp;km<sup>2</sup>. La popolazione al 2015 ammontava a {{formatnum:32096}} abitanti<ref name=":0" />, con densità abitativa pari a {{formatnum:1467}} abitanti per km<sup>2</sup>. Data l'estensione, ha due sedi, una in via Dal Piaz alle Cave e una in via Astichello ad Altichiero.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1581&id=8935 Sede del quartiere 6 Ovest] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130313113723/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=S&tassid=1581&id=8935 |data=13 marzo 2013 }}, sito comunale</ref>
 
Comprende le seguenti unità urbane (dati aggiornati a dicembre 2015):<ref name=":0" />
Il parco della villa ospita una pista per cavalli, primo ippodromo cittadino, e delle scuderie ottocentesche, retaggio della passione del patrizio per l'ippica.
* 15 [[Brusegana]] - {{formatnum:7051}} residenti; densità: {{formatnum:1975}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 16 Cave - {{formatnum:4292}} residenti; densità: {{formatnum:2063}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 17 Brentelle - {{formatnum:4328}} residenti; densità: {{formatnum:1652}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 18 Sant'Ignazio - {{formatnum:3920}} residenti; densità: {{formatnum:2864}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 19 [[Montà (Padova)|Montà]] - {{formatnum:1156}} residenti; densità: {{formatnum:1273}} abitanti/km<sup>2</sup>
* 20 Ponterotto - {{formatnum:2728}} residenti; densità: 965 abitanti/km<sup>2</sup>
* 21 Sacro Cuore - {{formatnum:4759}} residenti; densità: 960 abitanti/km<sup>2</sup>
* 22 [[Altichiero (Padova)|Altichiero]] - {{formatnum:3862}} residenti; densità: {{formatnum:1090}} abitanti/km<sup>2</sup>
 
==== Centro ====
Nella piazza principale di Ponte di Brenta si affacciano l'antica chiesa parrocchiale di San Marco e San Michele, di aspetto settecentesco. All'interno, opere di Luca Giordano e un pregevole organo dell'epoca.
[[File:M-liston.jpg|thumb|upright|Il Listón a Natale 2007; a sinistra, il Bò, a destra il Municipio]]
Il Centro (Quartiere 1 Centro) nell'ottica dei Padovani si estende grosso modo all'interno delle mura cinquecentesche.
È caratterizzato da molte zone pavimentate con il tipico [[Strade romane#La costruzione di una strada|ciottolato romano]] o con i [[sanpietrini]] in [[porfido]] (come il ''[[Liston#Padova|Liston]]''), perché corrisponde tendenzialmente all'area più antica della città.
 
Non si identifica con la zona limitata delle Piazze, anche se queste ultime ne costituiscono il cuore economico e culturale.
Una piccola località di Ponte di Brenta è ''Torre'', che secondo la storia in epoca medievale raggruppava le attuali frazioni di Mortise, Ponte di Brenta, Arcella e [[Altichiero (Padova)|Altichiero]]. C'è chi afferma che [[Sant'Antonio di Padova|Sant'Antonio]] sia morto a Torre invece che all'Arcella, in quanto quest'ultima all'epoca non sarebbe neppure esistita.
[[File:San-fermo.jpg|thumb|Via San Fermo, nel tratto pedonalizzato, ospita i negozi per lo ''[[shopping]]'' più lussuoso.]]
Nel quartiere è compreso anche il ''Portello'', corrispondente alla parte orientale del centro, cosiddetto perché nelle vicinanze di [[Porta Ognissanti]] (spesso chiamata anch'essa col nome di Portello) si trovava un porto fluviale sul [[Piovego]]. Nella percezione dei Padovani è un sottoquartiere a parte, tanto che i suoi abitanti un tempo avevano diritto ad essere identificati con un nome a sé: ''porteàti,'' ossia abitanti del Portello. Oggi questa distinzione è poco sentita e non ha più molto significato, ma una volta questa zona della città aveva caratteristiche proprie che la distinguevano dalle altre: era in particolare un'area popolare e povera. Oggi ospita buona parte degli [[Università degli Studi di Padova|Istituti Universitari]].
 
===Pontevigodarzere= Arcella ====
{{vedi anche|Arcella (Padova)}}
''Pontevigodarzere'' (Quartiere 2 Nord) è situata in corrispondenza dei due ponti che collegano la zona a nord di Padova con la città stessa, deve il nome al primo comune limitrofo, Vigodarzere appunto.
Arcella (Quartiere 2 Nord) è la zona nord della città di Padova. Il suo confine è ben delineato dalla [[ferrovia]] [[Venezia]]-[[Milano]] a Sud e dal fiume Brenta a Nord (comprendendo il rione di Pontevigodarzere).
Inizialmente zona rurale, si è velocemente espansa nel periodo della ricostruzione dopo essere stata quasi rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati nel tentativo di fermare la ritirata tedesca.
Nota per essere il luogo della morte di [[Antonio di Padova|sant'Antonio]] (l'evento è ricordato dal santuario di Sant'Antonino) e per essere stata la periferia agricola di Padova fino alla [[seconda guerra mondiale]], l'Arcella ha conosciuto nel dopoguerra un impetuoso sviluppo urbanistico, fino al raggiungimento degli attuali 38&nbsp;000 abitanti. Il metrotram la collega in maniera migliore con il centro cittadino.
Dista circa 1,5 km dal centro cittadino, è una zona in fase di riqualificazione grazie al completamento della tangenziale nord che permette al traffico di raggiungere la nuova strada "del Santo" senza passare per via Pontevigodarzere.
Arcella è anche il nome del vicariato della [[diocesi di Padova]] che comprende le parrocchie di Sant'Antonio ("Sant'Antonino"), [[Chiesa di San Carlo Borromeo (Padova)|San Carlo Borromeo]] (San Carlo), San Gregorio Barbarigo (San Gregorio), San Giovanni Battista ([[Pontevigodarzere]]), San Lorenzo da Brindisi, San Bellino, San Filippo Neri, Santissima Trinità, Gesù Buon Pastore, Sacro Cuore, Maternità B.V. Maria (Altichiero).
Fa parte del quartiere 2-Nord che comprende anche Arcella e San Carlo.
È sede della principale [[moschea]] di Padova, che sorge proprio a fianco della parrocchia di S. Giovanni Battista.
 
==== Pontevigodarzere ====
==Economia==
''Pontevigodarzere'' (Quartiere 2 Nord) è situata in corrispondenza dei due ponti che collegano la zona a nord di Padova con la città stessa. Deve il nome al primo comune limitrofo, Vigodarzere appunto.
Inizialmente zona rurale, si è velocemente espansa nel periodo della ricostruzione dopo essere stata quasi rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati nel tentativo di fermare la ritirata tedesca.
Dista circa 3&nbsp;km dal centro cittadino, è una zona in fase di riqualificazione grazie al completamento della tangenziale nord che permette al traffico di raggiungere la nuova strada "del Santo" senza passare per via Pontevigodarzere.
Fa parte del quartiere 2-Nord che comprende anche Arcella e San Carlo.
È sede della principale [[moschea]] di Padova, che sorge proprio a fianco della parrocchia di San Giovanni Battista.
La [[Chiesa di San Giovanni Battista (Pontevigodarzere)|chiesa parrocchiale di Pontevigodarzere]], dedicata a [[San Giovanni Battista]], fu costruita nel [[1924]] in sostituzione di un antico oratorio. La parrocchia venne eretta nel [[1925]] con territorio dismembrato da quelle di Altichiero, Arcella, Meianiga e Torre<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/other/atlante.jsp?icsc=7610180|titolo=PONTEVIGODARZERE - SAN GIOVANNI BATTISTA|accesso=28 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181228174835/http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/other/atlante.jsp?icsc=7610180|dataarchivio=28 dicembre 2018|urlmorto=no}}</ref>.
 
==== Ponte di Brenta ====
La [[Consorzio Zip|zona industriale di Padova]]<ref>[http://www.zip.padova.it/ Zona Industriale Padova]</ref> è nata nel [[1946]] nell'area orientale della città, e da allora si è continuamente espansa ed articolata.
{{vedi anche|Ponte di Brenta}}
Si tratta di una delle più grandi zone industriali d'Europa, con una superficie di 10 milioni e 500 mila mq. All'interno di essa si trovano oltre 1.300 imprese, con una notevole diversificazione produttiva ed industriale, e vi operano più di 50.000 persone provenienti da tutto il Veneto.
Ponte di Brenta (Quartiere 3 Est) è un antico borgo sorto in prossimità della confluenza delle vie provenienti rispettivamente da [[Venezia]] (oggi [[Strada statale 11 Padana Superiore|strada regionale 11 Padana Superiore]]) e da [[Mestre]]/[[Treviso]].
Al suo interno si trova anche il più grande Interporto multimodale d'Italia e uno dei più importanti in Europa, infatti, quasi tutte le merci da e per l'Europa transitano per Padova dove vengono smistate in tutto il mondo, attraverso cui transitano ogni giorno enormi quantità di materiali.
L'area in questione è servita da diverse infrastrutture, ma soprattutto, è collegata tramite una linea ferroviaria dedicata (Padova Interporto - Padova) alla stazione Centrale di Padova.
 
Quest'ultima, oggi classificata come [[Strada statale 515 Noalese|strada regionale 515 Noalese]], a sua volta originata dalla fusione della [[Via Miranese|strada provinciale 32 Miranese]] proveniente da [[Mirano]] e da Mestre, con la via Noalese proveniente da [[Noale]] e da Treviso.
==Progetti Futuri==
 
Parte del Comune di Padova prima della [[prima guerra mondiale]], Ponte di Brenta confina con il comune di [[Vigonza]], dal quale è separato dal fiume [[Brenta]].
Nell'immediato futuro prenderanno vita alcuni progetti determinanti per lo sviluppo della città, alcuni dei quali sono già in fase di attuazione, mentre per altri si sta per iniziare la fase di costruzione.
 
Nato attorno ai traffici di barcaroli e viaggiatori, il borgo è caratterizzato dalla presenza di alcune notevoli ville patrizie veneziane, tra le quali spicca Villa Breda con il suo parco, oggi di proprietà della Fondazione "[[Vincenzo Stefano Breda]]", voluta dall'omonimo senatore del Regno e a lui intitolata. La villa, oggi sede museale, si affaccia sul fiume, dal quale avveniva l'accesso fino alla costruzione verso la fine del [[XIX secolo]] della ferrovia Padova-Venezia, ad opera sempre del senatore Breda, che con l'occasione creò una fermata esattamente in asse con il viale di accesso alla villa, dal lato del parco. Al senatore Breda sono tra l'altro intitolati l'ospizio per anziani e l'[[Ippodromo Vincenzo Stefano Breda|ippodromo di Padova]], situati anch'essi nella frazione, l'asilo infantile, situato nella piazza principale e la modernissima struttura per persone affette da [[sclerosi multipla]] ''Casa Breda'', di recente costruzione, nel quartiere Brentelle.
*Nuovo Ospedale: verrà costruito in zona Ovest, nei pressi dello [[Stadio Euganeo]], vicino alle linee ferroviarie per Milano e Bassano del Grappa. Il progetto prevede di realizzare un nuovo polo di eccellenza per varie discipline. Verranno realizzate anche due fermate della metropolitana regionale. Per questo progetto è stata superata la fase di finanziamento ed è in corso la fase di progettazione.
 
Il parco della villa ospita una pista per cavalli, primo ippodromo cittadino, e delle scuderie ottocentesche, retaggio della passione del patrizio per l'ippica.
*[[Torre della Ricerca]]: progetto approvato il 10 Febbraio, prevede una torre che si rivelerà essere un punto di riferimento europeo per la ricerca in vari campi. Sarà alta più di 137 metri con più di 40 piani.
 
Nella piazza principale di Ponte di Brenta si affacciano l'antica chiesa parrocchiale di San Marco e San Michele, di aspetto settecentesco. All'interno, opere di Luca Giordano e un pregevole organo dell'epoca.
*[[Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale]]. Verranno realizzate molte stazioni all'interno della città di Padova e si prevede la costruzione di una nuova linea ferroviaria da Padova a Chioggia, via Piove di Sacco.
 
Una piccola località di Ponte di Brenta è ''Torre'', che secondo la storia in [[epoca medievale]] raggruppava le attuali frazioni di Mortise, Ponte di Brenta, Arcella e [[Altichiero (Padova)|Altichiero]]. C'è chi afferma che [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]] sia morto a Torre invece che all'Arcella, in quanto quest'ultima all'epoca non sarebbe neppure esistita.
*[[Tram]]. Verrano costruite le altre tre linee previste nel progetto iniziale, ossia quelle per Sarmeola e Ponte di Brenta, quella per Voltabarozzo e quella per lo Stadio Euganeo, oltre ad un estensione della linea 1 fino a Cadoneghe ed Albignasego. Le linee 2 e 3 sono già state finanziate si attende il completamento di opere complementari per poter iniziare la costruzione delle stesse.
 
==== Guizza ====
==Infrastrutture e trasporti==
{{vedi anche|Guizza}}
Padova è sita all'incrocio di due autostrade importanti:
La ''Guizza'' (Quartiere 4 Sud-Est) è uno dei quartieri più meridionali della città, estendendosi dalla zona del Bassanello sino al confine settentrionale del comune di [[Albignasego]].
* [[Autostrada A4 (Italia)|A4 Milano-Venezia]], gestita dalla società ''[[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.|Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova]]'' e dalla ''Società delle Autostrade di Venezia e Padova'';
Quartiere residenziale, con una forte densità abitativa, è stato interessato dalla costruzione del principali asse del Metrotram cittadino, che ha il capolinea in questo quartiere. Rappresenta il principale punto di accesso alla città per il traffico proveniente dalla parte meridionale della provincia. La storia del quartiere, da quando era una stazione di posta alla sua incorporazione nella città, è al centro di gran parte della narrativa dello scrittore padovano [[Piero Sanavio|Piero Sanavìo.]]
* [[Autostrada A13 (Italia)|A13 Bologna-Padova]], gestita da ''[[Autostrade per l'Italia]]''.
 
==== Madonna Pellegrina ====
In tutto a Padova sono presenti 4 uscite:
La Madonna Pellegrina (Quartiere 4 Sud-Est) è una zona anticamente nobile di Padova situata tra il Ponte del Bassanello, il Ponte Quattro Martiri e le mura cittadine. Gode di efficienti servizi di trasporto tra i quali il [[Tranvia di Padova|mezzo tramviario]], che passa a sud-est del quartiere, e gli autobus 3, 8, 11, 22 e 24. Il centro della Madonna Pellegrina è Via d'Acquapendente, dove hanno sede il santuario che dà il nome alla zona e la caserma del 2º reparto celere della Polizia di Stato.<ref>[http://www.polizianellastoria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=52:il-2d-reparto-celere-di-padova&catid=35:racconti&Itemid=41 Il 2º Reparto Celere di Padova] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140202113131/http://www.polizianellastoria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=52:il-2d-reparto-celere-di-padova&catid=35:racconti&Itemid=41 |data=2 febbraio 2014 }}, polizianellastoria.it</ref> Nel territorio vi sono alcuni spazi verdi, fra questi il lungargine Scaricatore, dove nel 1981 furono uccisi i carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese in un conflitto a fuoco con un gruppo di terroristi tra i quali vi erano [[Francesca Mambro]] e [[Valerio Fioravanti]]. I militi hanno ricevuto la [[medaglia d'oro al valor militare]] e la città li ricorda con una statua e una manifestazione ufficiale che si tiene ogni anno il 5 febbraio.
*Padova Est;
*Padova Ovest;
*Padova Sud;
*Padova Zona Industriale.
 
==== La Mandria ====
Inoltre Padova è circondata da un anello di tangenziali con circa 20 uscite. Per l'80 per cento del percorso è composta da quattro corsie principali più due corsia di emergenza, in prossimità di Padova Est le corsie diventano sei più due. Il progetto già approvato prevede ora di dare in gestione l'intero sistema di tangenziali cittadino all'[[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.|Autostrada Brescia-Padova]]. La lunghezza dell'anello è di più di 30 km.
[[File:Villa-Molin-3.jpg|thumb|upright|[[Villa Molin]] nel quartiere Mandria]]
''La Mandria'' (Quartiere 5 Sud-Ovest) confina con i comuni di [[Abano Terme]] ed [[Albignasego]], divisa da quest'ultimo dal [[Canale Battaglia]].
 
Sorta attorno all'antica [[strada romana]] [[Via Annia|Annia]] che conduceva da Padova ad [[Adria]], ospita sul proprio territorio [[Villa Giusti|Villa Giusti del Giardino]], in cui venne firmato il 3 novembre del 1918 l'[[armistizio]] tra [[Italia]], [[Impero austro-ungarico]] e [[Germania]] che poneva fine alla [[prima guerra mondiale]]; affacciata sul Canale Battaglia sorge invece [[Villa Molin]], progettata dall'architetto [[Vincenzo Scamozzi]] nel 1597 (e che erroneamente viene collocata spesso a [[Albignasego|Mandriola]], che sorge sull'altra sponda del Canale Battaglia).
===Trasporto pubblico===
Il sistema del [[trasporto pubblico]] della città è in continua evoluzione ed espansione; è in corso di studio un sistema che prevede il biglietto unico per tutti questi sistemi <ref>www.legambientepadova.it/files/dossier_TPL_padovano.pdf</ref>. Attualmente la tariffazione prevede la divisione in cinque zone tariffarie: due urbane e tre suburbane per le tratte che terminano nella zona termale.
 
====Ferrovie Sacra Famiglia ====
Sacra Famiglia (''Quartiere'' 5 Sud-Ovest) si trova a circa 1,5 chilometri dal municipio del capoluogo; tuttavia la parte più a nord est del quartiere è in pratica a ridosso delle mura di Padova. La località confina a sud ovest col comune di [[Albignasego]] precisamente con la frazione di Mandriola-Sant'Agostino divisa da quest'ultima dal fiume [[Bacchiglione]]. Nel novembre 2010, la località è stata la zona di Padova più colpita (dopo [[Salboro]]) dall'[[alluvione del Veneto del 2010]]. Nella località ha sede il consiglio di quartiere n.5; in essa si trova anche uno dei maggiori club tennistici del capoluogo.
[[Immagine:Staz-1.jpg|thumb|La stazione ferroviaria]]
Padova è dotata di varie [[stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]], che servono soprattutto l'area metropolitana.
La più importante è la [[stazione di Padova]], 12 binari), che è la più grande della città e la quattordicesima stazione per numero di passeggeri in Italia<ref>[http://www.centostazioni.it/flussi.html]</ref>.Ha un traffico di circa 450 treni al giorno con un incremento di 150 treni previsto per il 2010.<ref>www.fondazionenordest.net/uploads/media/documento_integrale_01.pdf </ref> Altre stazioni interne alla città sono [[Padova Ponte di Brenta]], [[Stazione di Padova Campo Marte|Padova Campo di Marte]] e [[Stazione di Padova Interporto|Padova Interporto]]. Le altre stazioni sono relativamente piccole, ma servono quartieri e centri abitati di altri comuni che ormai, con l'espansione urbana, si sono fusi alla città creando una vera e propria conurbazione, come "[[Abano Terme|Abano]]", "[[Montegrotto Terme|Terme Euganee-Abano-Montegrotto]]" e "[[Vigodarzere]]".
[[Immagine:Staz-2.jpg|thumb|left|La stazione ferroviaria]]
È in fase di costruzione una nuova fermata "[[Stazione di Padova San Lazzaro|Padova San Lazzaro]]" che servirà, appunto, il quartiere di San Lazzaro, in forte espansione dato che verrà realizzato un nuovo quartiere (Quadrante est) in prossimità della [[Torre Net]]. Contestualmente verrà chiusa la stazione di "Padova Ponte di Brenta" che verrà spostata più ad Est ed avrà una nuova denominazione.
Padova dispone anche di un centro intermodale delle [[Ferrovie Federali Svizzere]] "SBB-CFF-FFS" presso la stazione di Padova Interporto
È in fase di progetto anche la realizzazione di una linea ferroviaria fino a [[Piove di Sacco]], e un'altra linea ferroviaria "circolare", che percorrerà i territori di [[Ponte San Nicolò]] ed [[Albignasego]]. È in progettazione la nuova stazione di Padova AV che verrà realizzata sotto la stazione esistente e la stazione di Padova [[SFMR]] per il servizio ferroviario metropolitano, accanto alla stazione Centrale.<ref>Vedi PUM Padova</ref>
 
La località si sviluppa su un territorio totalmente pianeggiante; a sud-ovest è bagnata dal fiume Bacchiglione che la separa dal comune di [[Albignasego]]. Proprio a ridosso del fiume, si concentra la maggior parte delle coltivazioni della zona. La località è posta a circa 8 chilometri a nord-est dei [[Colli Euganei]] e a 21 chilometri a ovest dalla [[laguna di Venezia]].
Tra le altre cose, Padova è dotata di un collegamento ad [[treno ad alta velocità|alta velocità]]/alta capacità fino a [[Mestre]] che segue la vecchia linea storica Padova-Mestre. Un [[treno]] veloce, facente parte degli [[Eurostar Italia]] in servizio sulla [[ferrovia Milano-Venezia]], serve la città fino a [[Milano]] non effettuando nessuna fermata intermedia, cioè collegando la città veneta con il capoluogo lombardo in 1 ora e 51 minuti. Inoltre dal 18 Febbraio 2008 è attivo un altro collegamento AV, effettuato con un Eurostar AV per [[Stazione di Napoli Centrale|Napoli Centrale]].
[[Immagine:Tram-pace.jpg|thumb|Il piazzale della stazione: il [[Tram di Padova]] alla fermata, e sullo sfondo il [[Tempio della Pace]]]]
Dalla città veneta partono collegamenti per [[Milano]] ogni mezz'ora circa, per [[Roma]] ogni ora e mezza, per [[Napoli]] ogni 2 ore, la stazione Centrale riceve treni internazionali che collegano [[Zurigo]], [[Basilea]], [[Ginevra]], [[Schaffhausen]], [[Monaco di Baviera]], [[Amburgo]], [[Bruxelles]], [[Vienna]], [[Parigi]], [[Nizza]]. Altri treni diretti vanno da Padova in tutto il veneto, a [[Lecco]], [[Palermo]], [[Siracusa]], [[Lecce]], [[Pescara]], [[Bari]], [[Trieste]], [[Udine]], [[Genova]], [[Firenze]], [[Torino]].
 
Fino agli [[Anni 1940|anni quaranta]] era un insieme di casupole circondate dalla campagna, salvo un piccolo sbocco sulle [[Mura (fortificazione)|mura]] (porta San Giovanni), poi la cementificazione (che prosegue fino ai nostri giorni) ha in gran parte neutralizzato le coltivazioni della zona e ampliato di molto la piccola località. In particolare negli [[Anni 1970|anni settanta]] si è costruito il prosieguo del rione, edificando decine di nuovi condomini. Ancora oggi prosegue questo fenomeno.
====Metrotram====
{{vedi anche|Tram di Padova}}
 
==== Montà ====
Padova dispone di una linea tramviaria [[translohr]] in esercizio che serve il centro storico della città ed i suoi principali monumenti. La linea "Sir 1" è stata inaugurata il [[24 Marzo]] [[2007]], dopo una progettazione lunga 15 anni. Attualmente il servizio viene svolto tra le 6 e l'1, con 9 mezzi in servizio ed una frequenza a pieno regime di 5 minuti.
Della vecchia ''Montà'' (Quartiere 6 Ovest), situata sulla strada Padova-Ponterotto-Taggì di Sotto a circa 4&nbsp;km dal centro della città, rimane solo l'antica intitolazione della chiesa parrocchiale di [[Bartolomeo (apostolo)|San Bartolomeo]], risalente al XVI sec. Dello scorso secolo, invece, è la fondazione della parrocchia di Sant'Ignazio di Loyola. Rimane ancora visibile dietro [[Villa Ottoboni]], ai piedi della zona del cavalcaferrovia costruito negli anni 80, parte dell'antico Arzeron sopraelevato che attraversava il territorio fuori delle mura cittadine. Questa zona della Montà era detta "borgo dea paja".
Dai primi anni del 2000 il territorio della frazione è stato soggetto a forti trasformazioni insediative ed è stato di fatto inglobato nel capoluogo. Nel 2004 è stato completato il cavalcavia di Corso Australia che ha nel contempo eliminato l'unico semaforo ancora esistente sulla tangenziale e contribuito a rompere l'isolamento della frazione con il resto della città. Nel 2017 è stato inaugurato il sottopasso di via Montà che ha agevolato l'ingresso al centro città.<ref>{{Cita web|url=https://www.padovaoggi.it/cronaca/inaugurazione-sottopasso-padova-via-monta-oggi-16-ottobre-2017.html|titolo=Aperto il sottopasso di via Montà: taglio del nastro alla presenza di centinaia di cittadini|accesso=2024-04-26}}</ref>
 
Del quartiere Montà, fanno parte anche le zone di Sant'Ignazio e Ponterotto.
====Autobus====
[[Immagine:Padovacitysigh.jpg|thumb|180px|City Sightseeing]]
 
== Economia ==
*[[APS (Padova)|Aps Azienda Padova Servizi]]. Il deposito degli [[autobus]] si trova in via Rismondo dietro alla [[Fiera di Padova|Fiera]]<ref>[http://www.padovafiere.it Sito della Fiera di Padova].</ref>, quello dei tram si trova presso la Guizza. L'Aps mobilità dispone di una flotta di circa 300 veicoli ed è la prima città in Italia per modernità dei mezzi di trasporto pubblico, nonché la città con un maggior numero di mezzi alimentati a biodiesel e metano<ref>Indagine Il Sole 24 ore Novembre 2007 e indagine Legambiente Febbraio 2007</ref>. Padova disponde in totale di 32 linee con servizio compreso tra le 5 di mattina e l'1 di notte, l'autobus più fequente passa ogni otto minuti, quello meno frequente ogni venti. Sono istituiti servizi speciali in caso di concerti, manifestazioni e partite di calcio, che portanto il totale delle linee a circa 40. La flotta di APS Holding è una delle più giovani in Italia, infatti vi è solo una linea su 40 che adotta autobus di circa 25 anni di età, il resto adotta bus di età media 5 anni. Le linee servite con autobus a metano di circa 1 anno sono circa 20, tra cui quelle con alta frequenza di passaggio. <ref>http://www.apsholding.it attenzione il prospetto non è aggiornato attendere il bilancio di sostenibilità 2008</ref>
La [[Consorzio Zip|zona industriale di Padova]] è nata nel 1956 nell'area orientale della città,<ref>{{cita web|url=http://www.zip.padova.it/index.php/il-consorzio-zip/chi-siamo|titolo=Il consorzio ZIP - La missione|accesso=20 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820172708/http://www.zip.padova.it/index.php/il-consorzio-zip/chi-siamo|dataarchivio=20 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> e da allora si è continuamente espansa ed articolata. Tra le maggiori aziende presenti vi sono [[Safilo Group]], [[Sector]], [[Michelotto Automobili]] e [[Valsport]].
 
Si tratta di una delle più grandi zone industriali d'Europa, con una superficie di 10 milioni e 500&nbsp;000&nbsp;m<sup>2</sup>. All'interno di essa si trovano oltre {{formatnum:1300}} imprese, con una notevole diversificazione produttiva ed industriale, e vi operano più di {{formatnum:50000}} persone provenienti da tutto il Veneto. Al suo interno si trova il più grande [[interporto multimodale]] d'Italia e uno dei più importanti in Europa, nato il 6 giugno del 1973. Quasi tutte le merci provenienti dall'Europa o da inviare a destinatari europei transitano, infatti, per Padova.
*[[City Sightseeing]] <ref>[http://www.citysightseeing.co.uk/ City Sightseeing]</ref>. Società privata di trasporto turistico. Autobus ''Hop on - Hop Off'' con biglietto valido per ventiquattr'ore
*[[Società Italiana Trasporti Automobilistici|Sita]]. Il deposito si trova in via Trieste. Si occupa del servizio extraurbano della città di Padova
 
L'interporto di Padova dispone, oltre ad altre infrastrutture, di una linea ferroviaria dedicata ([[Ferrovia Padova-Padova Interporto|Padova-Padova Interporto]]) che lo collega alla stazione Centrale di Padova. A Padova sono diffuse e rinomate le produzioni [[artigianato|artigianali]] di [[ceramica|ceramiche]], di [[porcellana|porcellane]], di [[Tessuto (materiale)|tessuti d'arte]], di [[strumenti musicali]], oltre ai laboratori di [[oreficeria]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=18}}</ref>
*[[Actv]] Con sede a Venezia, gestisce il trasporto terrestre tra Padova e Venezia
 
== Infrastrutture e trasporti ==
====Monorotaia====
=== Strade ===
La storica tradizione di crocevia tra alcune delle principali vie di comunicazione nazionali ha favorito lo sviluppo economico cittadino.<ref name=comunestoria1>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=8948 Dalle origini a Roma] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140310123020/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=8948 |data=10 marzo 2014 }}, padovanet.it</ref> Le antiche strade romane che passavano o arrivavano a Padova hanno originato molte delle odierne strade che si diramano dalla città. La [[via Annia]] che collegava [[Adria]] e [[Aquileia]], la Medoaci che portava a nord-ovest, la Astacus per [[Vicenza|Vicentia]], l'[[via Aurelia (Veneto)|Aurelia]] verso [[Asolo]] e l'Aponense per i [[Colli Euganei]] sono state integrate con altre strade costruite in armonia con lo sviluppo del territorio provinciale e del tessuto urbanistico cittadino.
 
La città si è sviluppata secondo il sistema dell'[[urbanistica romana]], con i [[Cardine (storia romana)|cardini]] nelle odierne vie Dante e Barbarigo e i [[Decumano|decumani]] nelle vie S. Francesco e Vescovado. Un altro importante polo fu l'odierna via Altinate, da cui partiva il ramo orientale della Annia. All'incontro di queste strade sono state costruite le piazze che formano il centro cittadino, in particolare [[Piazza delle Erbe (Padova)|Piazza delle Erbe]], [[Piazza della Frutta]], [[Piazza dei Signori (Padova)|Piazza dei Signori]] e [[Piazza Duomo (Padova)|Piazza del Duomo]], che al tempo dei romani era l{{'}}''Umbelicus Urbis''.<ref name=comunestoria1/> Di grande rilievo è [[Prato della Valle]], la seconda piazza in Europa per estensione dopo la [[Piazza Rossa]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]]; costruito nel 1775 nella zona a sud del centro cittadino, è uno dei principali luoghi di ritrovo, ospita il più grande mercato cittadino<ref group="N">Il mercato di Prato della Valle si svolge solo al sabato</ref> ed è sede di importanti eventi sportivi, musicali ecc.<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 Prato della Valle] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090817000241/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=284&tassid=1565&id=9261 |data=17 agosto 2009 }}, padovanet.it</ref>
* Il comune sta progettando anche un sistema di monorotaia sopraelevata, ''(people mover)'', che collegherà la stazione ferroviaria centrale con il tribunale, la fiera e il quadrante est della città. <ref> progetto in via di studio. Articolo comparso ne "Il Mattino" 12 Dicembre 2005</ref>
<!--SEZIONE COMMENTATA: NON CONFORME ALLE LINEE GUIDA
Molte delle zone del centro sono diventate [[area pedonale|aree pedonali]]; una delle più affollate è il ''[[Liston#Padova|Liston]]'', lungo il quale si trovano diversi edifici storici tra cui il Palazzo Moroni (sede del minucipio), il [[Palazzo del Bo]] (sede dell'università) ed il [[Caffè Pedrocchi]].<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=15818 Aree pedonali in centro storico], padovanet.it</ref> La maggior parte del centro è diventata una [[zona a traffico limitato]].<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=1619&tassid=2139&id=7064 Zona a traffico limitato in centro storico], padovanet.it</ref>-->
 
Lungo le [[Mura di Padova#Mura cinquecentesche|mura cinquecentesche]] si trovano la circonvallazione stradale interna e quella esterna, oggi meno congestionate dopo la costruzione delle tangenziali. Tra le opere costruite nel nuovo millennio, significativi sono i due cavalcavia colleganti il popoloso quartiere [[Arcella (Padova)|Arcella]] al centro della città, che hanno alleviato il pesante traffico gravante sul vecchio cavalcavia vicino alla stazione ferroviaria.
====Servizio metropolitano del [[SFMR]]====
 
<!-- SEZIONE COMMENTATA: NON DESCRIVE INFRASTRUTTURE - TONI PROMOZIONALI - LINGUAGGIO NON ENCICLOPEDICO
{{vedi anche|Servizio ferroviario suburbano di Padova}}
==== Piste ciclabili ====
L'amministrazione del comune di Padova ha predisposto un ufficio apposito per la mobilità ciclabile con gli obiettivi di migliorare la viabilità, ridurre l'inquinamento e migliorare la salute dei cittadini<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1630&id=8947 Ufficio mobilità ciclabile]</ref>. A tale scopo, negli ultimi anni sono stati realizzati 40&nbsp;km di nuovi percorsi ciclabili, per arrivare ad una rete di circa 115&nbsp;km,<ref>{{cita web|url=http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=1491&tassid=1632&id=10091|titolo=Rete piste ciclabili}}</ref> che fa di Padova la città con più piste ciclabili in Italia. Lo sviluppo di questa rete<ref>Per una guida dettagliata con mappa vedere [http://www.legambientepadova.it/files/piste_ciclabili.pdf questo sito]</ref> permette ai cittadini di raggiungere punti strategici della città e rende possibile l'utilizzo della bicicletta per percorsi estesi, e dunque anche per recarsi a scuola o al lavoro.
-->
 
Padova è circondata da un anello di tangenziali che formano il [[Grande Raccordo Anulare di Padova]], il cui sviluppo supera i 30&nbsp;km. Per l'80% del percorso è composto da quattro corsie principali più due di emergenza, in prossimità di Padova Est le corsie diventano sei più due. Il progetto già approvato prevede di dare in gestione l'intero sistema cittadino di tangenziali alla società [[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.]].
Sono in corso di realizzazione in tutta la regione Veneto i lavori di adeguamento delle ferrovie regionali per l'implementazione del [[SFMR]], che fornirà anche un servizio metropolitano urbano alla città di Padova e al suo hinterland. In particolare è prevista la realizzazione delle seguenti fermate :
[[Immagine:Minuetto MD21.jpg|thumb|Futuro treno della metropolitana di Padova]]
* [[Stazione di Padova San Lazzaro|Padova San Lazzaro Quadrante Est]]
* Busa di Vigonza
* Padova Montà
* Padova Altichiero
* [[Padova Campo Marte]]
* Padova Ospedale
* Padova Aeroporto
* Padova Centro Direzionale
* Padova Zona Industriale
* Padova Salboro
* Padova Stanga
 
==== Autostrade ====
Le prime stazioni ad essere realizzate saranno quelle di San Lazzaro e di Busa di Vigonza, le altre di seguito a seconda dei finanziamenti della regione per il SFMR. Presso la stazione centrale verranno realizzati quattro nuovi binari di testa per il servizio metropolitano regionale (che interessa anche parte delle province di Treviso e Venezia).<ref>Vedi PUM Padova</ref>
* {{simbolo|Autostrada A4 Italia.svg|25}} [[Autostrada A4 (Italia)|'''''Serenissima''''' Torino – Trieste]], ([[Milano]] – [[Venezia]]), gestita da ''[[Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A.|Autostrada BS-VR-VI-PD]]'' e dalla ''[[Concessioni Autostradali Venete|CAV]]'';
* {{simbolo|Autostrada A13 Italia.svg|25}} [[Autostrada A13 (Italia)|'''''Euganea''''' Bologna – Padova]], per [[Rovigo]] e [[Ferrara]], gestita da ''[[Autostrade per l'Italia]]''.
 
Attorno a Padova sono presenti 4 uscite autostradali: quelle di Padova Est e Padova Ovest sulla A4, la Padova Sud all'imbocco della A13 e la Padova Zona Industriale sul raccordo tra le due autostrade, che lambisce la periferia sud-orientale.
Tutte le stazioni dell'ambito urbano di Padova potranno entrare in funzione dal [[2009]]/[[2010]], anche se molte stazioni verranno aperte molto prima.
 
==== Strade Statali ====
===Piste ciclabili<ref>Per una guida dettagliata con mappa vedere [http://www.legambientepadova.it/files/piste_ciclabili.pdf questo sito]</ref>===
* {{simbolo|Strada Regionale 11 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 11 Padana Superiore|'''''Padana Superiore''''']]: per [[Venezia]] e [[Torino]], via [[Milano]];
L'amministrazione del comune di Padova ha predisposto un ufficio apposito per la mobilità ciclabile con gli obiettivi di migliorare la viabilità, ridurre l'inquinamento e migliorare la salute dei cittadini. <ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=1630&id=8947 Ufficio mobilità ciclabile]</ref>
* {{simbolo|Strada Statale 16 Italia.svg|45}} '''''[[Strada statale 16 Adriatica|Adriatica]]''''': per [[Lecce]], via [[Rimini]], [[Ancona]] e [[Bari]];
* {{simbolo|Strada Provinciale 47 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 47 della Valsugana|'''''della Valsugana''''']]: per [[Trento]], via [[Cittadella (Italia)|Cittadella]] e [[Bassano del Grappa]];
* {{simbolo|Strada Regionale 47 Italia.svg|45}} [[Strada statale 47 racc di Altichiero|'''''di Altichiero''''']]: [[Tangenziale Ovest di Padova|'''Tangenziale Ovest''']] e [[Tangenziale Sud di Padova|'''Tangenziale Sud''']];
* {{simbolo|Strada Statale 250 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 250 delle Terme Euganee|'''''delle Terme Euganee''''']]: per [[Montegrotto Terme]], via [[Abano Terme]];
* {{simbolo|Strada Regionale 307 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 307 del Santo|'''''del Santo''''']]: per [[Resana]], via [[Camposampiero]] e [[Campodarsego]];
* {{simbolo|Strada Regionale 308 Italia.svg|45}} '''''Nuova superstrada del Santo''''': per [[Castelfranco Veneto]], ([[Tangenziale Est di Padova|'''Tangenziale Est''']])<sub>;</sub>
* {{simbolo|Strada Regionale 515 Italia.svg|45}} Ex statale [[Strada statale 515 Noalese|'''''Noalese''''']]: per [[Treviso]], via [[Noale]] e [[Scorzè]]; e per [[Mestre]], via [[Mirano]], tramite la [[Via Miranese|strada provinciale 32 Miranese]] ([[Tangenziale Nord di Padova|'''Tangenziale Nord''']]);
* {{simbolo|Strada Statale 516 Italia.svg|45}} '''''[[Strada statale 516 Piovese|Piovese]]''''', per [[Piove di Sacco]] e innesto con la [[Strada statale 309 Romea|Romea]].
 
=== Ferrovie ===
A questo scopo negli ultimi anni sono stati realizzati 40 km di nuovi percorsi ciclabili, per arrivare ad una rete di circa 115 km. <ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tasstipo=C&tassidpadre=1491&tassid=1632&id=10091 Rete piste ciclabili]</ref> Lo sviluppo di questa rete permette ai cittadini di raggiungere punti strategici della città e rendono possibile l'utilizzo della bicicletta per percorsi estesi, e dunque anche per recarsi a scuola o al lavoro.
Padova è dotata di varie [[stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]], la principale delle quali è la [[stazione di Padova]]. Altre stazioni interne alla città sono: [[Stazione di Padova Campo Marte|Padova Campo di Marte]] e [[Stazione di Padova Interporto|Padova Interporto]].
 
La sola altra stazione nel territorio comunale aperta al traffico passeggeri, la [[stazione di Ponte di Brenta]], è stata chiusa nel 2015 congiuntamente con l'apertura, poco più ad est ma nel territorio comunale di [[Vigonza]], della nuova [[stazione di Busa di Vigonza]].
===Navigazione===
ALl'interno della città, più precisamente alle Porte Contarine sono state realizzate tre banchine per l'ormeggio di piccole imbarcazioni ad uso privato/turistico. Fino a poco tempo fa, l'[[APS (Padova)|Aps Azienda Padova Servizi]] gestiva una linea di trasporto pubblico fluviale dalle Porte Contarine alla zona degli ospedali, tuttavia era sottoutilizzata e quindi venne soppressa dopo una breve attività. Persistono tuttora delle linee di navigazione turistiche che ogni sera espletano servizio all'interno della cerchia dei canali. <ref>http://www.padovanavigazione.it/it/mappafiumi.htm</ref>
 
Nel 1911 fu attivata la ferrovia [[Ferrovia Padova-Piazzola-Carmignano|Padova-Piazzola]], prolungata a [[Carmignano]] nel 1923; tale arteria, a servizio dei traffici suburbani verso nord, fu soppressa nel 1958.
===Aeroporti===
<!-- Copyviol?- {{link img|posizione=right|link=http://cdn-www.airliners.net/photos/photos/3/0/4/0595403.jpg|titolo=L'Aeroporto di Padova|fonte=airliners.net}} -- oscurata provvisoriamente -->
La città di Padova possiede anche un aeroporto: il [[Aeroporto di Padova|Gino Allegri]], che attualmente non è servito da voli di linea regolari, come fu un tempo. È principalmente utilizzato dall'[[aviazione generale]] e, soprattutto, per i voli sanitari a supporto dell'attività del policlinico cittadino. Alcuni progetti di potenziamento dello scalo sono stati contrastati dagli abitanti delle zone circostanti, in quanto la struttura si trova pienamente integrata nel centro urbano, e l'implementazione di voli creerebbe non pochi problemi per la vivibilità dei quartieri interessati; anzi, vi sono dei comitati che si battono per la chiusura completa dello scalo e la sua riconversione in parco. Esisterebbero alcuni progetti per l'istituzione di voli di linea dallo scalo, ma un analogo esperimento effettuato all'aeroporto [[Aeroporto di Vicenza|Dal Molin di Vicenza]] non ha sortito il successo sperato, dato che gli aeroporti dedicati al traffico commerciale nella zona soddisfano ampiamente la domanda: ''[[in primis]]'' i vicini aeroporti di [[Aeroporto di Venezia-Tessera|Venezia]] e [[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo|Treviso]] per le linee ''low cost'' ma anche gli aeroporti di [[Aeroporto di Verona-Villafranca|Verona Villafranca]] e di [[Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale|Bologna]] più lontani ma facilmente raggiungibili, sono utilizzati dagli abitanti della città.
 
====Padova ACC=Porti ===
All'interno della città sono state realizzate banchine per l'ormeggio di piccole imbarcazioni a uso privato/turistico. Ve ne sono alle porte Contarine, al Bassanello e nei pressi del ponte di Voltabarozzo.
A Padova (più precisamente ad [[Abano Terme]]) è presente uno dei più grandi e importanti [[Area Control Center|ACC]] d'Italia (gli altri sono a [[Milano]], [[Roma]] e [[Brindisi]]). Quello di Padova è deputato al controllo delle seguenti regioni: [[Veneto]], [[Trentino Alto Adige]], [[Friuli Venezia Giulia]], [[Emilia Romagna]], [[Toscana|Toscana settentrionale]], [[Marche|Marche settentrionali]], [[Lombardia|Lombardia Orientale]], nonché al controllo del [[Mar Adriatico]] nella zona di competenza. L''''[[Area Control Center|ACC]] di Padova''' confina con quelli di [[Zurigo]], [[Milano]], [[Monaco di Baviera]], [[Brindisi]], [[Zagabria]], [[Roma]], [[Vienna]] e [[Ljubljana]]. <ref>http://www.venicevirtual.org/lippfir/home/info.htm</ref>.
 
Il porto fluviale vero e proprio non è in attività, nonostante siano state realizzate 400 metri di banchine e un terminal container di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] per il trasbordo dei container da nave a treno.<ref>{{Cita web |url=http://www.legambientepadova.it/files/PIEG_IDROVIA_4_ANTE.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=15 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091007102410/http://www.legambientepadova.it/files/PIEG_IDROVIA_4_ANTE.pdf |dataarchivio=7 ottobre 2009 |urlmorto=no }}</ref>; lo stesso è inserito nel contesto dell'[[idrovia Padova-Venezia]], progettata all'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]], che parte dall'interporto, attraversa il fiume Brenta e quindi il Novissimo, per arrivare alla conca Gusso, l'unica di tutto il canale; dopo un ulteriore breve tratto in terraferma supera l'argine di conterminazione lagunare e raggiunge il canale di grande navigazione Malamocco Marghera. Il percorso totale è di 27,575&nbsp;km.
Questo centro di controllo si occupa di raccogliere i voli in partenza/arrivo da e per gli aeroporti di [[Aeroporto di Verona-Villafranca|Verona Villafranca]], [[Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale|Bologna Marconi]], [[Aeroporto di Brescia-Montichiari|Brescia Montichiari]], [[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo|Treviso Sant'Angelo]], [[Aeroporto di Forlì|Forlì]], [[Aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari|Trieste Ronchi dei Legionari]], [[Aeroporto di Rimini-Miramare|Rimini Fellini]], [[Aeroporto di Ancona-Falconara|Ancona Falconara]], [[Aeroporto Marco Polo|Venezia Marco Polo]] e [[Aeroporto di Bolzano|Bolzano]], [[Aeroporto di Padova|Padova Allegri]] oltre che agli aeroporti minori di [[Trento]] e [[Asiago]].<ref>http://www.venicevirtual.org/lippfir/home/aeroporti.htm</ref>
 
Da diversi decenni è stata riattivata la navigazione turistica fluviale tra Padova e Venezia a bordo dello storico '[[Burchiello (imbarcazione)|Burchiello]]'. A cavallo tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni 2000 è stata rimessa in funzione anche la navigazione in altri corsi d'acqua cittadini, che a tale scopo sono stati dragati e organizzati.
Sempre all'interno dell''''ACC di Padova''' è presente anche l''''SCC/AM Padova''' ovvero il ''"Servizio Coordinamento e Controllo"'' dell'[[Aeronautica Militare]] deputato al controllo del tarffico aereo militare nelle zone controllate dall''''ACC di Padova'''.
 
=== Aeroporto ===
*[http://www.venicevirtual.org/lippfir/ Sito dedicato all'ACC di Padova]
L'[[aeroporto di Padova]] "Gino Allegri" è principalmente utilizzato dall'[[aviazione militare]] e dai voli sanitari a supporto dell'attività del policlinico cittadino. È anche sede di un aeroclub, che organizza voli privati e scuole guida con piccoli aerei ad ala fissa e alianti.
*[http://www.aeronautica.difesa.it/Sitoam/default.asp?idente=408&idsez=1929 Sito dell'SCC/AM di Padova]
 
La città è servita dall'[[aeroporto di Venezia-Marco Polo]] che dista 45&nbsp;km.
===Porto fluviale===
Sono vicini anche gli aeroporti [[Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo|di Treviso]] (low cost), [[Aeroporto di Verona-Villafranca|di Verona]] e [[Aeroporto di Bologna|di Bologna]].
É inserito nel contesto dell'idrovia Padova-Venezia progettata all'inizio degli anni '60. Essa parte dall'interporto, attraversa il fiume Brenta e quindi il Novissimo, per arrivare alla conca Gusso, l' unica di tutto il canale; quindi, dopo un ulteriore breve tratto in terraferma supera l' argine di conterminazione lagunare e raggiunge il canale di grande navigazione Malamocco Marghera. Il percorso totale è di 27,575 km.
 
=== Mobilità urbana ===
Attualmente il porto non è ancora in attività, anche se sono già state realizzate 400 metri di banchine e un terminal container di RFI per il trasbordo dei container da nave a treno. <ref>http://www.legambientepadova.it/files/PIEG_IDROVIA_4_ANTE.pdf</ref>
{{vedi anche|Tranvia di Padova}}
 
Il sistema del [[trasporto pubblico]] è gestito da [[APS (Padova)|BusItalia Veneto]]. Il principale asse è la [[tranvia di Padova|rete tranviaria]], attualmente costituita dalla sola [[Tranvia di Padova|linea SIR1]], che serve il centro storico della città e i suoi principali monumenti collegandolo con la periferia Nord (Pontevigodarzere) e Sud (Guizza), integrato con una rete di autolinee urbane e suburbane. Dal 2023 sono in fase di costruzione i progetti delle nuove linee SIR2<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/informazione/progetto-nuova-linea-tranviaria-vigonza-rubano-sir2|titolo=Progetto nuova linea tranviaria Vigonza-Rubano (Sir2) - Comune di Padova|sito=www.padovanet.it|accesso=2024-04-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.apsholding.it/societa-trasparente/linea-tranviaria-sir2-rubano-vigonza-progetto-finanziato-pnrr/|titolo=LINEA TRANVIARIA SIR2 RUBANO VIGONZA – PROGETTO FINANZIATO PNRR|sito=APS Holding|lingua=it|accesso=2024-04-23}}</ref> e SIR3<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/informazione/progetto-nuova-linea-tranviaria-stazione-voltabarozzo-sir3|titolo=Progetto nuova linea tranviaria Stazione-Voltabarozzo (Sir3) - Comune di Padova|sito=www.padovanet.it|accesso=2024-04-23}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/sites/default/files/attachment/230322%20Presentazione%20Gregorianum%20%281%29.pdf|titolo=Presentazione nuova linea tranviaria Stazione-Voltabarozzo (Sir3)|sito=Padovanet.it|data=18 aprile 2024|formato=PDF}}</ref>. La prima collegherà due comuni della Provincia situati a Est ([[Vigonza]]) e a Ovest ([[Rubano]]) della città,<ref name=":1" /> mentre la seconda partirà dalla Stazione ferroviaria per giungere a Voltabarozzo.<ref name=":2" />
==Amministrazione==
La sede comunale si trova a Palazzo Moroni, in via del Municipio, 1
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco= [[Flavio Zanonato]]
|DataElezione= 13/06/2004
|partito= [[Partito Democratico]]
|TelefonoComune= 049 8205200 - 8205201 - '''Fax''': 049 8205265
|EmailComune= urp@comune.padova.it
}}
 
Il servizio interurbano su gomma è gestito mediante autocorse della medesima società, ed anche da [[Actv]], [[Mobilità di Marca]] e [[SVT (Vicenza)|SVT Società Vicentina Trasporti]].
Il ''Corpo di Polizia Municipale di Padova'' è l'organo amministrativo che svolge il servizio di [[Polizia municipale]] nell'ambito del Comune di Padova. È stato fondato il [[21 novembre]] [[1868]].
 
Fra il 1883 e il 1954 la città disponeva di un'estesa [[Rete tranviaria di Padova (1883-1954)|rete tranviaria urbana]] e di diverse tranvie extraurbane:
===Consolati esteri===
* [[Tranvia Padova-Abano-Torreglia/Villa di Teolo|Padova-Abano-Torreglia/Villa di Teolo]]
A Padova sono presenti i consolati di:
* [[Tranvia Padova-Malcontenta-Fusina|Padova-Malcontenta-Fusina/Mestre]]
{{MultiCol}}
* [[Tranvia Padova-Piove di Sacco|Padova-Piove di Sacco]]
*{{CAN}}
* [[Tranvia Padova-Bagnoli di Sopra|Padova-Bagnoli di Sopra]]
*{{KOR}}
*{{CIV}}
*{{HRV}}
*{{PER}}
{{ColBreak}}
*{{POL}}
*{{SVK}}
*{{SUI}}
*{{URU}}
{{EndMultiCol}}
 
== Amministrazione ==
Di prossima apertura sono i consolati di [[Cina]] e [[Tunisia]].
{{vedi anche|Sindaci di Padova}}
[[File:Padova-Gonfalone.png|150px|thumb|Gonfalone civico]]
La sede comunale si trova a Palazzo Moroni, in Via del Municipio, 1.
 
Il ''Corpo di Polizia Municipale di Padova'' è l'organo amministrativo che svolge il servizio di [[Polizia municipale]] nell'ambito del Comune di Padova. È stato fondato il 21 novembre [[1868]].
=== Gemellaggi===
Padova è [[Gemellaggio|gemellata]] con:
 
=== Consolati esteri ===
{{MultiCol}}
A tutto il maggio del 2013, erano presenti a Padova i consolati dei seguenti Paesi:<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2789 Consolati esteri a Padova] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130405175044/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2789 |data=5 aprile 2013 }}, padovanet.it</ref>
* {{Bandiera|Francia}} [[Nancy]], [[Francia]], dal [[1964]]
{{Colonne}}
* {{Bandiera|Germania}} [[Friburgo in Brisgovia|Friburgo]], [[Germania]], dal [[1967]]
* {{ALB}}
* {{Bandiera|Stati Uniti}} [[Boston]], [[Stati Uniti d'America]], dal [[1983]]
* {{BDI}}
* {{Bandiera|Cina}} [[Handan]], [[Repubblica Popolare Cinese|Cina]], dal [[1988]]
* {{KOR}}
* {{Bandiera|Romania}} [[Iaşi]], [[Romania]], dal [[1995]]
* {{ColBreakCIV}}
* {{HRV}}
* {{Bandiera|Mozambico}} [[Beira]], [[Mozambico]], dal [[1995]]
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|Portogallo}} [[Coimbra]], [[Portogallo]], dal [[1998]]
* {{MLI}}
* {{Bandiera|Italia}} [[Cagliari]], [[Italia]], dal [[2002]]
* {{CHE}}
* {{Bandiera|Croazia}} [[Zara (Croazia)|Zara]], [[Croazia]], dal [[2003]]
* {{EndMultiColUKR}}
* {{URY}}
* {{MDA}}
{{Colonne fine}}
Nel 2009 si parlava dell'imminente apertura in città dei consolati di [[Cina]] e [[Romania]]<ref>Daniele Mont D'Arpizio, "[http://www.scribd.com/doc/41074104/Pezzi-di-mondo-in-citta Un pezzo di paese straniero tra noi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160307160335/https://www.scribd.com/doc/41074104/Pezzi-di-mondo-in-citta |data=7 marzo 2016 }}", [[La Difesa del popolo]], 7 giugno [[2009]], p. 13</ref>, ma a tutto il maggio del 2013 non sono ancora stati realizzati.
 
=== SportGemellaggi ===
Padova è [[Gemellaggio|gemellata]] con:<ref>[http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2867 Le città gemelle di Padova] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110520154259/http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=2867 |data=20 maggio 2011 }}, padovanet.it</ref>
Il [[Calcio Padova]] è la storica compagine calcistica di Padova. La squadra, fondata nel [[1910]], ha militato per 16 stagioni in [[serie A]] (di cui 14 tra [[1929]] e [[1962]] e le ultime due tra il 1993 e il 1995) annoverando tra le sue file giocatori come [[Kurt Hamrin]] e allenatori come [[Nereo Rocco]]. Il miglior risultato di questa formazione è stato il terzo posto in serie A nella stagione 1957/58. Molto importante per il Padova è anche il [[Derby di Padova|Derby]] che si disputa contro l'altra squadra di Padova (in senso ampio), il [[Associazione Sportiva Cittadella|Cittadella]]<ref>Il Cittadella nelle stagioni 1999/2000 e 2000/2001 mentre militava in serie B, giocò nello [[stadio "Euganeo" di Padova]] e mutò il nome in Cittadella Padova</ref>.
 
{{Colonne}}
Attiva negli anni [[anni 10|anni dieci]] e [[anni 20|anni venti]] a Padova c'era un altra compagine calcistica il [[Petrarca Padova F.B.C.]], squadra che nei primissimi [[anni 20|anni venti]] addirittura rubò ai [[Calcio Padova |biancoscudati]] lo scettro di regina cittadina. Nel campionato del [[Campionato di calcio italiano 1922 F.I.G.C.|1922]] arrivò persino vicino a vincere lo scudetto. Fu infatti eliminato dalla [[Unione Sportiva Novese|Novese]] che aggiudicandosi il primato nel Girone A di semifinale disputò la finale sconfiggendo la Sampierdarenese e laureandosi così Campione d'Italia.
* {{Gemellaggio|FRA|Nancy|1964}}
* {{Gemellaggio|DEU|Friburgo in Brisgovia{{!}}Friburgo|1967}}
* {{Gemellaggio|USA|Boston|1983}}
* {{Gemellaggio|CHN|Handan|1988}}
* {{Gemellaggio|ROU|Iaşi|1995}}<ref>{{cita web|url=http://www.primaria-iasi.ro/content.aspx?lang=RO&item=1643|titolo=Comune di Iaşi:città gemellate|accesso=18 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110818190413/http://www.primaria-iasi.ro/content.aspx?lang=RO&item=1643|dataarchivio=18 agosto 2011}}</ref>
{{Colonne spezza}}
* {{Gemellaggio|MOZ|Beira (Mozambico){{!}}Beira|1995}}
* {{Gemellaggio|PRT|Coimbra|1998}}
* {{Gemellaggio|ITA|Cagliari|2002}}
* {{Gemellaggio|HRV|Zara (Croazia){{!}}Zara|2003}}
* {{Gemellaggio|UK|Oxford|2019}}
{{Colonne fine}}
 
== Sport ==
Un ruolo importante ricopre la squadra di [[rugby]] del [[Petrarca Rugby|Petrarca]], squadra vincitrice di 11 scudetti nazionali fra il 1970 ed il 1987, e 2 coppe Italia; altri 5 scudetti, fra 1958 e 1968, e 4 coppe Italia, furono vinti dalle [[Fiamme Oro Padova]], oggi non più presenti in città. Altre squadre cittadine, iscritte alla [[Serie B (rugby)|serie B]], sono il [[CUS Padova Rugby]] (con trascorsi nella massima serie) ed il Valsugana, nonché la seconda squadra del Petrarca; nella medesima serie giocano anche squadre della provincia, l'[[U.S. Roccia Rugby Rubano]] e l'Ercole Monselice.
{{Vedi categoria|Sport a Padova}}
 
=== Calcio ===
La città di Padova ha anche una squadra di [[football americano]] che si chiama [[Saints Padova]] vincitrice di un [[SilverBowl|Silverbowl]] nel [[1992]] e che attualmente milita nella [[Superbowl League|Serie B]] del campionato [[NFL_Italia|italiano di football americano]].
[[File:Padova 1957-58.jpg|thumb|La squadra di calcio del {{Calcio Padova|N}} terzo classificato nel campionato italiano 1957-58]]
 
Il {{Calcio Padova|N}} è la storica compagine calcistica cittadina. La squadra, fondata nel 1910, ha militato per 16 stagioni in [[Serie A]] (di cui 14 tra il 1929 ed il 1962 e le ultime due tra il 1994 ed il 1996) annoverando tra le sue file giocatori come [[Kurt Hamrin]] e [[Alessandro Del Piero]] e allenatori come [[Nereo Rocco]] e [[Béla Guttmann]]. Il miglior risultato raggiunto è il terzo posto in [[Serie A]] nella stagione [[Serie A 1957-1958|1957-1958]]. Memorabile fu anche la [[Coppa Italia 1966-1967]], in cui i [[Calcio Padova|biancoscudati]] giunsero alla finale, persa col [[Associazione Calcio Milan|Milan]] (1-0), dopo aver sconfitto l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] in semifinale per 3-2. Negli ultimi anni ha preso importanza il [[Derby di Padova|derby]] tra il Padova e il [[Associazione Sportiva Cittadella|Cittadella]], l'altra squadra della provincia,<ref group="N">Il Cittadella nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001 mentre militava in [[Serie B]], giocò nello [[Stadio Euganeo]] e mutò il nome in Cittadella Padova</ref> con cui ha spesso giocato nella stessa divisione a partire dalla stagione [[Serie C1 1998-1999|1998-1999]]. Attualmente il Calcio Padova disputa il campionato di [[Serie B]] sul terreno dello [[stadio Euganeo]].
Nella stagione sportiva 2005-06 la città di Padova è l'unica a essere rappresentata nel massimo campionato, quello di A1, nel volley maschile e femminile, dal [[Sempre Volley]] e dal [[Volley Club Padova]]. In particolare nella squadra femminile giocano elementi di primissimo livello (di cui ben 3 campionesse del mondo nel 2002, [[Manuela Leggeri]], [[Darina Mifkova]] e [[Rachele Sangiuliano]]) oltre a giocatrici provenienti da tutta Europa, la [[Germania|tedesca]] [[Hanka Pachale]], la [[Serbia|serba]] [[Jelena Nikolic]] e la [[Repubblica Ceca|ceca]] [[Katerina Buckova]].
 
Di buon livello calcistico negli [[anni 1910|anni dieci]] e [[anni 1920|anni venti]] fu l'[[Associazione Sportiva Petrarca Calcio]], che nel campionato del [[Prima Categoria 1921-1922|1922]] rubò ai [[Calcio Padova|biancoscudati]] lo scettro di regina cittadina. In quella stagione fu eliminato nel girone a tre squadre di semifinale dalla [[Unione Sportiva Novese|Novese]], che disputò poi la finale sconfiggendo la Sampierdarenese e laureandosi Campione d'Italia. Il [[Associazione Sportiva Petrarca Calcio|Petrarca]] ha cessato l'attività nel 2016.
Nella [[pallanuoto]], Padova è rappresentata dalla squadra maschile Baxi-Bozzola Plebiscito in Serie A-1 e dalla squadra femminile Beauty Star Plebiscito PD sempre in serie A1.
 
Attiva negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|anni ottanta]] era la squadra di [[calcio femminile]] del [[Unione Calcio Femminile Padova|Gamma 3 Padova]], che vinse lo [[scudetto (sport)|scudetto]] nel 1972 e nel 1973 e una [[Coppa Italia]] nel 1975. Ora la migliore squadra padovana di calcio femminile è il Padova (già Zensky), che ha disputato diversi campionati in [[Serie A2 (calcio femminile)|serie cadetta]].
Tra gli avvenimenti sportivi annuali più rilevanti c'è la celebre [[Maratona di Sant'Antonio]], un evento che si tiene solitamente in aprile, con partenza da [[Vedelago]] (TV) ed arrivo in Prato della Valle.
 
=== Pallacanestro ===
Nell'ambito dello sport a Padova va ricordata la [[scherma]]. L'antica Accademia Comini, il Petrarca Scherma e il Cus Padova hanno formato atleti capaci di vincere [[Olimpiadi]] e Campionati del Mondo. La squadra italiana di sciabola giunta seconda alle [[XIV Olimpiade|Olimpiadi di Londra 1948]] era interamente composta da atleti padovani, allenati dal grande Maestro Guido Comini. In tempi più recenti la fiorettista padovana [[Francesca Bortolozzi]] ha conquistato ori olimpici e mondiali (Barcellona 1992 ed Essen 1993), gli sciabolatori Marco Marin e Gianfranco dalla Barba hanno conquistato titoli olimpici e mondiali (Los Angeles 1984, L'Aia 1995) e la sciabolatrice Anna Ferraro è stata campionessa del mondo a squadre (Seoul 1999). Il Trofeo [[Luxardo SpA|Luxardo]], che nel [[2007]] vedrà la sua 50a edizione, è l'unica prova di Coppa del Mondo di sciabola che si disputa in Italia.
Il [[Gruppo Petrarca Basket]] disputò il massimo campionato nazionale maschile tra la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e l'inizio dei settanta, classificandosi terza nella [[Serie A maschile FIP 1965-1966|stagione 1965-1966]]. La [[Virtus Padova]] ha militato in [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]] nella stagione [[Serie A2 maschile FIP 1993-1994|1993-1994]]. Attualmente tutte le locali compagini di basket disputano campionati minori. Vi sono in città anche 2 squadre di [[pallacanestro in carrozzina]], il Millennium Basket e il CUS Padova.
 
=== Pallavolo ===
Tra le glorie dello sport patavino è giusto ricordare [[Riccardo Patrese]], nato nel [[1954]], che ha appena ceduto a [[Rubens Barrichello]] il primato del maggior numero di gare (il suo era di 256) da pilota di [[Formula 1]]. Nella sua lunga carriera, il pilota risultò vincitore di sei [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]].
La principale squadra di pallavolo maschile è la [[Pallavolo Padova]], che milita nel campionato di [[Serie A1 (pallavolo maschile)|Serie A1]]. Nel suo palmarès spicca la conquista della [[Coppa CEV maschile|Coppa CEV]] nel 1994. Tra il 2004 e il 2007 la principale squadra di pallavolo femminile era rappresentata dal [[Volley Club Padova]], che ha disputato due campionati di [[Serie A1 (pallavolo femminile)|Serie A1]] prima di cedere il titolo sportivo a [[Forlì]]<ref>{{Cita web | url = http://www.volleyclubpadova.it/scripts/home/index.php?pagesc_az=notizie_show_rec_id&pagesc_az_var=638&form_bkpos=2&pagina_id=2 | titolo = COMUNICATO STAMPA | sito = Volley Club Padova | data = 3 luglio 2007 | accesso = 6 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20070811141110/http://www.volleyclubpadova.it/scripts/home/index.php?pagesc_az=notizie_show_rec_id&pagesc_az_var=638&form_bkpos=2&pagina_id=2 | dataarchivio = 11 agosto 2007 }}</ref> e di proseguire l'attività solo a livello giovanile. Nella stagione sportiva 2005-2006 Padova è stata l'unica città a essere rappresentata nei massimi campionati di A1, sia nel volley maschile che in quello femminile, rispettivamente dal [[Sempre Volley]] e dal [[Volley Club Padova]].
 
=== Rugby a 15 ===
Importante è anche il canottaggio, con le due società cittadine del Padovacanottaggio (nata nel 1993 dalle ceneri del CUS Padova) e della [[Canottieri Padova]]; a quest'ultima appartiene il pluridecorato canottiere [[Rossano Galtarossa]].
[[File:Petrarca Rugby 1973-1974.jpg|thumb|La squadra di rugby del {{Rugby Padova|N}} campione d'Italia 1973-74]]
 
Importante è il ruolo di Padova nel rugby nazionale; il {{rugby Padova|N}}, sezione dell'omonima polisportiva, vanta la vittoria in 15 campionati nazionali tra il [[serie A 1969-1970 (rugby a 15)|1970]] e il [[TOP10 2021-2022|2024]], oltre a quattro [[coppa Italia (rugby a 15)|coppe Italia]].
Il [[23 maggio]] [[2000]] la 10^ tappa del [[Giro d'Italia]] 2000 si è conclusa a Padova con la vittoria di [[Ivan Quaranta]].
Le {{Rugby Fiamme Oro|N}} contribuiscono al palmarès cittadino con ulteriori cinque scudetti tra il [[serie A 1957-1958 (rugby a 15)|1958]] e il [[serie A 1967-1968 (rugby a 15)|1968]], prima di scioglieri nel 1978 e rifondarsi a Milano nel 1985 e successivamente trasferirsi a Roma.
Altre realtà di rilievo che hanno militato in massima divisione sono il {{Rugby CUS Padova|N}} e, più recentemente, il {{Rugby Valsugana|N}}.
 
Tra le donne, invece, figura la squadra femminile del Petrarca, chiamata ''Perle Nere'', attiva tra fine anni [[anni 1990|novanta]] e primi [[anni 2000|duemila]], pioniera della disciplina in città, e più recentemente quella del citato Valsugana, le cui giocatrici sono chiamate familiarmente ''Valsugirls''.
===Stadi===
Quest'ultima compagine ha vinto 4 scudetti tra il [[serie A 2014-2015 (rugby a 15 femminile)|2015]] e il [[serie A 2021-2022 (rugby a 15 femminile)|2022]] e contribuisce a fare di Padova, con 24 campionati nazionali vinti, la città più scudettata del rugby italiano dopo [[Treviso]].
[[Immagine:PadovaStadioEuganeo.jpg|thumb|Lo Stadio "Euganeo"]]
Lo [[Stadio "Euganeo" di Padova|Stadio Euganeo]] per calcio e atletica leggera, con circa 32,000 posti; lo [[Stadio "Plebiscito" di Padova|Stadio Plebiscito]] per il rugby, 9,000; il [[PalaNet]], già San Lazzaro, palazzetto per pallavolo e pallacanestro da circa 5,000 posti; l'ippodromo Breda - Le Padovanelle per le corse dei cavalli; l'impianto per l'atletica Colbachini, in cui nel [[1992]] [[Sergej Bubka]] realizzò uno dei suoi record del mondo di salto con l'asta. Il vecchio e glorioso [[Stadio "Silvio Appiani" di Padova|Stadio Appiani]], già teatro del Padova di [[Nereo Rocco]], la cui capienza era già stata ridotta vent'anni fa da 25,000 a 10,000 spettatori per motivi di sicurezza, è oggi usato solo da squadre dei campionati regionali. Nel corso del 2007, dovrebbe essere costruito uno stadio del ghiaccio, per il pattinaggio e l'hockey; entro il 2008-2009, un nuovo palazzetto dello sport da 10,000 posti.
 
Tra i rugbisti padovani messisi in luce a livello internazionale figurano [[Fulvio Lorigiola]] (tra i convocati alla prima Coppa del Mondo nel 1987), [[Marco Bortolami]], i fratelli [[Mauro Bergamasco|Mauro]] e [[Mirco Bergamasco]] e, più recentemente, [[Federico Ruzza]].
==Ospedali e sanità==
Pur [[Livorno|livornese]] di nascita, si annovera anche [[Marzio Innocenti]], nella vita di tutti i giorni medico [[Otorinolaringoiatria|otorinolaringoiatra]] a Padova e giocatore per lungo tempo del Petrarca, che fu il capitano della nazionale alla citata coppa del Mondo del 1987 e che al 2022 ricopre l'incarico di presidente della [[Federazione Italiana Rugby]].
In ambito femminile figurano invece [[Valentina Ruzza]] (sorella del citato Federico), [[seconda linea]] internazionale dal 2019 allo {{rugby femminile Stade Français|N}} di [[Parigi]], [[Beatrice Veronese]], terza linea ala, [[Beatrice Rigoni]] (originaria di [[Abano Terme]], mediano d'apertura), [[Vittoria Ostuni Minuzzi]] (di [[Camposampiero]], estremo) ed [[Emma Stevanin]] (di [[Monselice]], mediano d'apertura), tutte formatesi o militanti nel Valsugana.
 
=== Scacchi ===
Padova si contraddistingue in Italia per l'efficienza del polo ospedaliero, che è da sempre famoso per i suoi reparti di Cardiologia, Oculistica e per la cura delle seguenti patologie, secondo una recente ricerca del [[Corriere della Sera]]<ref> http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Speciali/Ospedali_eccellenze/indice.shtml</ref>:
La squadra scacchistica a squadre di Padova, legata al ''Club Italiano di Scacchi "Guido Cortuso" di Padova'' e sponsorizzata dall{{'}}''Obiettivo Risarcimento'', società italiana di risarcimento sanitario, è da anni la miglior realtà italiana degli scacchi nazionali a squadre avendo vinto per 13 volte il [[Campionato italiano di scacchi a squadre]] e le ultime sette (al 2024) consecutive e per una volta la [[Coppa europea di scacchi per club]]. In passato a Padova è stato organizzato un importante torneo di scacchi internazionale il [[Festival scacchistico internazionale di Padova]].
{| class="wikitable"
<Caption>Classifica sanità nazionale ''Corriere della Sera''</Caption>
|-
! Specialità medica
! Posizione in classifica
|-
|Ipertensione
|2° in Italia
|-
|Asma
|1° in Italia
|-
|Epatiti
|3°in Italia
|-
|Diabete
|1° in Italia
|-
|Malattie reumatiche
|4° in Italia
|-
|Malattie del rene
|7° in Italia
|}
 
=== Scherma ===
A Padova giungono persone da tutta Italia ed Europa per motivi sanitari.
Le compagini cittadine più importanti nella [[scherma]] sono state l'antica Accademia Comini, il [[Associazione Sportiva Petrarca Scherma|Petrarca Scherma]] e il Cus Padova, che hanno formato atleti vincitori di [[Giochi olimpici|Olimpiadi]] e Campionati del Mondo. La squadra italiana di sciabola giunta seconda alle [[Scherma ai Giochi della XIV Olimpiade|Olimpiadi di Londra 1948]] era composta da atleti padovani allenati dal grande maestro Guido Comini. La fiorettista padovana [[Francesca Bortolozzi]] ha conquistato ori olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]] ed [[Campionato mondiale di scherma 1993|Essen 1993]]), gli sciabolatori [[Marco Marin]] e [[Gianfranco Dalla Barba]] hanno conquistato titoli olimpici e mondiali ([[Scherma ai Giochi della XXIII Olimpiade|Los Angeles 1984]], [[Campionato mondiale di scherma 1995|L'Aia 1995]]) e la sciabolatrice [[Anna Ferraro]] è stata campionessa del mondo a squadre ([[Campionato mondiale di scherma 1999|Seul 1999]]). Il [[Trofeo Luxardo - Coppa del Mondo di Sciabola|Trofeo Luxardo]] di Padova, giunto nel 2007 alla 50ª edizione, è l'unica prova di Coppa del Mondo di sciabola che si disputa in Italia.
 
=== Sport acquatici ===
Attualmente Padova dispone di 7 ospedali:
Nella [[pallanuoto]], i club cittadini più rilevanti sono [[Plebiscito Padova|Plebiscito]], la cui squadra femminile ha vinto 4 [[Serie A1 (pallanuoto femminile)|campionati italiani]] e 3 [[Coppa Italia (pallanuoto femminile)|coppe Italia]] negli [[anni 2010]] e una [[Coppa LEN (pallanuoto femminile)|Coppa Len]], mentre la compagine maschile gioca nel campionato di [[Serie B (pallanuoto maschile)|Serie B.]]
* ''Policlinico e monoblocco'': facenti parte del Complesso ospedale Centrale in via Giustiniani, linee bus 4/19/24/41/43, in futuro linea tram Sir 3
Tra i molti nuotatori padovani che hanno vinto titoli italiani spicca [[Novella Calligaris]], prima medaglia d'oro italiana in un campionato mondiale di nuoto, ottenuta a [[campionati mondiali di nuoto 1973|Belgrado 1973]], che arrivò anche tre volte sul podio alle [[Nuoto ai Giochi della XX Olimpiade|Olimpiadi di Monaco del 1972]]. Le maggiori società cittadine di [[canottaggio]] sono la Padovacanottaggio (nata nel 1993 dalle ceneri del CUS Padova) e la [[Canottieri Padova]], che annoverava tra le sue file l'ex campione olimpico e mondiale [[Rossano Galtarossa]].
 
=== Altri sport ===
* ''Divisione di ostetricia e ginecologia'': anche questa sita in via Giustiniani, linee bus 4/19/24/41/41, in futuro linea tram Sir 3
A Padova ha sede la squadra di [[hockey in-line]] maschile dei [[Ghosts Hockey Team Padova|Ghosts]] fondata nel 1998, nel cui palmares figurano lo scudetto del 2003, la seconda posizione nella prima edizione della Champions League del 2003, la Coppa Italia del 2006 e i secondi posti in serie A nel 2006 e nella Supercoppa Italiana dello stesso anno. La maggiore squadra cittadina di [[football americano]] sono i [[Saints Padova|Saints]], che nel 1992 vinsero il [[SilverBowl]], il campionato di seconda divisione.
 
Un'altra gloria dello sport patavino è il pilota [[Riccardo Patrese]], che ha ceduto a [[Rubens Barrichello]] il primato (il suo era di 256) del maggior numero di gare disputate in [[Formula 1]], dove risultò vincitore di sei [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]]. Discreta la carriera del pilota [[Giorgio Pantano]], vincitore del campionato 2008 della [[GP2]] e con qualche Gran Premio disputato in F1 nel 2004.
* ''Ospedale Sant'Antonio'': ex CTO / Centro Traumatologico Ortopedico in via Facciolati, linee bus 19/16/41, in futuro linea tram Sir 3
 
Tra i ciclisti più decorati espressi dalla scuola padovana vi sono [[Giuseppe Beghetto]], campione olimpico nel tandem a [[Ciclismo ai Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]] e tre volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Velocità maschile|campione del mondo della velocità]], e [[Leandro Faggin]], campione olimpico a [[Ciclismo ai Giochi della XVI Olimpiade|Melbourne 1956]] nell'inseguimento a squadre e nel chilometro da fermo, e 3 volte [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|campione mondiale di inseguimento individuale]]. Il 23 maggio 2000, la 10ª tappa dell'[[Giro d'Italia 2000|83º Giro d'Italia]] si concluse a Padova con la vittoria di [[Ivan Quaranta]].
* ''Ospedale Busonera'': ora IOV - Istituto Oncologico Veneto, linee bus 4,13
 
Tra gli avvenimenti sportivi annuali più rilevanti c'è la [[maratona di Sant'Antonio]], un evento che si tiene solitamente in aprile, con partenza da [[Campodarsego]] [[Provincia di Padova|(PD)]] e arrivo in Prato della Valle. L'astista ucraino [[Sergej Bubka]] il 30 agosto 1992 realizzò al [[stadio Daciano Colbachini|Colbachini]] dell'[[Arcella (Padova)|Arcella]] il suo terzultimo record del mondo (6.12) nel [[meeting Città di Padova]],<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/31/Bubka_ricomincia_volare_co_0_9208319342.shtml |titolo=''Bubka ricomincia a volare'', Corriere della Sera, 31 agosto 1992 |accesso=8 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105020504/http://archiviostorico.corriere.it/1992/agosto/31/Bubka_ricomincia_volare_co_0_9208319342.shtml |dataarchivio=5 novembre 2012 |urlmorto=no }}</ref> la manifestazione di punta dell'atletica cittadina che si tiene dal 1987 con scadenza annuale.
* ''Complesso ospedaliero dei Colli'': ex Ospedale Psichiatrico ora Poliambulatorio, sito in zona Aeroporto, linee bus 12/A/M/T/AT
 
=== Impianti sportivi ===
* ''Ospedale Militare'': ora CMML (Centro Militare di Medicina Legale) in Piazza Mazzini, linee bus 4,6,11,13,15,16,19,22,24,41,42,43,DP
[[File:Stadio Euganeo.JPG|thumb|Lo stadio Euganeo]]
 
; Impianti attivi
* ''Ospedale Geriatrico''.
* [[Stadio Euganeo]], calcio, atletica leggera, rugby
* [[Stadio Plebiscito]], rugby, calcio, football americano
* [[Stadio Silvio Appiani]], calcio, rugby, football americano
* [[Stadio Walter Petron]], calcio
* [[Stadio Daciano Colbachini]], atletica leggera, rugby
* [[Palasport San Lazzaro]], pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, pallamano
* [[Palazzetto dello sport Arcella]], pallavolo, pallacanestro
* [[Palaindoor di Padova|Palaindoor]], atletica leggera, ginnastica artistica
* [[Ippodromo Vincenzo Stefano Breda]], corse al [[trotto]]
* [[Velodromo Giovanni Monti]], ciclismo
* [[Campo Baseball Plebiscito]], baseball, softball
* [[Centro Sportivo Plebiscito]], pallanuoto, hockey su ghiaccio, [https://skatingdiaries.it/___location/padova-3/ pattinaggio su ghiaccio], tennis, squash, arrampicata, nuoto e baseball
* [[Centro Sportivo Memo Geremia]], rugby, calcio
; Importanti impianti demoliti
* [[Palasport Tre Pini]], pallavolo, pallacanestro
* [[Stadio Tre Pini]], rugby, calcio
 
== Città con nome ispirato a Padova nel mondo ==
Il Comune e la Provincia stanno progettando un nuovo ospedale in zona Padova Ovest.
Alcune città del mondo sono state "battezzate" con un nome chiaramente ispirato a Padova:
* {{Bandiera|CAN}} Padoue ([[Québec (provincia)|Québec]])<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.mamr.gouv.qc.ca/cgi-bin/repert1.pl?T2=&T3=&D3=&D4=padoue&D5=&btnsubmit=Chercher ''Répertoire des municipalités du Québec''] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[Minnesota]])<ref>{{Cita web |url=http://abstusa.com/mn/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, Minnesota'' |accesso=8 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116054755/http://abstusa.com/mn/padua |dataarchivio=16 gennaio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[Illinois]])<ref>{{Cita web |url=http://abstusa.com/il/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, Illinois'' |accesso=8 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116054702/http://abstusa.com/il/padua |dataarchivio=16 gennaio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[Ohio]])<ref>{{Cita web |url=http://abstusa.com/oh/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, Ohio'' |accesso=9 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116054800/http://abstusa.com/oh/padua |dataarchivio=16 gennaio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|USA}} Padua ([[California]])<ref>{{Cita web |url=http://abstusa.com/ca/padua |titolo=''Absolute United States: Padua, California'' |accesso=9 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150324164602/http://abstusa.com/ca/padua |dataarchivio=24 marzo 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Bandiera|ARG}} [[San Antonio de Padua]] ([[Buenos Aires]])
* {{Bandiera|ARG}} [[Concordia (Argentina)|Padua]] ([[Provincia di Entre Ríos]])
* {{Bandiera|COL}} Padua ([[Dipartimento di Tolima|Tolima]])
* {{Bandiera|COL}} Padua ([[Dipartimento di Sucre|Sucre]])
* {{Bandiera|IND}} Padua (Orissa)<ref name="geolocalizador.com">{{Cita web |url=http://www.geolocalizador.com/ciudad-padua-X3673401.html |titolo=Copia archiviata |accesso=9 giugno 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081204061805/http://www.geolocalizador.com/ciudad-padua-X3673401.html |dataarchivio=4 dicembre 2008 |urlmorto=no }}</ref>
* {{Bandiera|MOZ}} Padua ([[Sofala]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|AUS}} Padua ([[Queensland]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|BGD}} Padua (sette città in vari dipartimenti)<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|NZL}} Padua (Dipartimento di [[Wellington]])<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|PNG}} Padua<ref name="geolocalizador.com"/>
* {{Bandiera|HRV}} Villa Padova ([[Regione istriana|Istarska - Istria]])
* {{Bandiera|RUS}} Padova Raka (Carelia)
* {{Bandiera|BRA}} [[Nova Pádua]]
 
== Note ==
Alcuni numeri riferiti all'Azienda Ospedaliera per il solo ospedale Centrale:
=== Esplicative ===
* 5200 addetti ai lavori: medici, infermieri, manutenzione
<references group="N"/>
* 98 reparti di ricovero con 2000 posti letto
* 453 miliardi di lire di fatturato annuo (1996)
* 91.000 ricoveri in un anno
* 655.000 giornate di degenza
* Day Hospital con un accesso di 47.000 utenti/anno
* 2.368.000 prestazioni erogate<ref> [http://www.sanita.padova.it/aopd/aziendaOggi.jsp?idmenu=10]</ref>
 
=== Bibliografiche ===
Il "Centro [[Vincenzo Gallucci|Gallucci]]" presso il Policlinico di Padova occupa un posto rilevante in Italia per i trapianti e la cura delle malattie cardiache; presso questo centro sono stati stabiliti record a livello mondiale. A Padova, ad esempio, è stato eseguito il primo impianto di cuore artificiale in Italia ([[10 dicembre]] [[2007]], dall' ''equipe'' del Professor [[Gino Gerosa]] <ref> [http://www.ilquore.it/info_gerosa_ita.asp Nota biografica su Gino Gerosa]</ref>).
<references/>
 
== Bibliografia ==
==Galleria fotografica==
* {{cita libro|Attilio | Simioni | Storia di Padova: dalle origini alla fine del secolo 18° | 1968 | Randi | Padova}}
<center>
* {{cita libro|Giuseppe|Toffanin jr|Padova fra Ottocento e Novecento|1981|Rusconi immagini|Milano}}
<gallery>
* {{cita libro|Elio | Franzin| Padova e le sue mura| 1982| Signum| Padova}}
Image:Palazzo della ragione di Padova 6.jpg|<center>Palazzo della Ragione in Piazza delle Erbe
Image:palazzogiustiziapadova.jpg|<center>Palazzo di Giustizia
Image:PortaSavonarola.jpg|<center>Porta Savonarola
Image:I-PD-Padova01.JPG|<center>Complesso "La Cittadella"
Image:P2060007.JPG|<center>La Torre "Net"
Image:Basilica di Sant'Antonio da Padova.jpg|<center>Basilica pontificia di Sant'Antonio
Image:Chiesa san gaetano Padova.jpg|<center>[[Chiesa di San Gaetano (Padova)|Chiesa di San Gaetano]]
image:Peronio-2.jpg|<center>Il ''Peronio''
image:Padova-Basilika der hl. Justina.jpg|<center>[[Prato della Valle]] e sullo sfondo la chiesa di S.ta Giustina
Image:03PadovaArena.JPG|<center>L'Arena di Padova
Image:La specola 1.JPG|Torre della "Specola"
Image:Kathedrale und Baptisterium.JPG|Il Duomo e il Battistero
</gallery>
</center>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Le strade di Padova | 1999 | Newton & Compton | Padova}} ISBN 88-828-9024-4
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Padova fra Ottocento e Novecento | 1981 | | Milano}}
* {{cita libro|Giuseppe |Toffanin jr | Guida di Padova (con L. Puppi) | 1983 | | Trieste}}
* {{cita libro|Giuseppe |Toffanin jr| Cento chiese padovane scomparse | 1988 | città=Padova| isbn=88-7123-042-6}}
* {{cita libro|Giuseppe | Toffanin jr | Il Santo magico | 1990 | | Verona}}
* {{cita libro|AttilioMaria Beatrice | SimioniRigobello Autizi | Storia di Padova città d'Europa: dalle origini allaalle finesoglie del secolo 18°Duemila | 19681991 | RandiAtesa | PadovaBologna}}
* {{cita libro|Giuseppe|Toffanin jr|Le strade di Padova|1999|Newton & Compton|Padova|isbn=88-8289-024-4}}
* {{cita libro|Maria Beatrice | Rigobello Autizi | Storia di Padova citta d'Europa: dalle origini alle soglie del Duemila | 1991 | Atesa | Bologna}}
* {{cita libro|Elio | Franzin | Luigi Piccinato e l'antiurbanistica a Padova 1927-1974. Con alcuni scritti padovani di Luigi Piccinato | 2005 | Il prato | Saonara}}
* {{cita libro|Elio | Franzin| Padova e le sue mura| 1982| Signum| Padova}}
* {{cita libro|Maria Beatrice | Rigobello Autizi| Storia di Padova: arte, cultura| 2003| Il prato| Padova}}
* {{cita libro|Leopoldo| Saracini|Padova nord. Storia di un quartiere| 2001| Ass***. Cult. Amici dell'Arcella| Padova}}
* {{cita libro|Lorenzo| Tomasin| Testi padovani del Trecento| 2004| Esedra| Padova}}
* {{cita libro | cognome= Mazzi | nome= Giuliana| coautori= Adriano Verdi; Vittorio Dal Piaz|titolo=Le mura di Padova | editore= Il Poligrafo| città=Padova | anno=2002 }}ISBN| isbn=88-7115-135-6}}
* {{cita libro | cognome=Preto | nome= Paolo| titolo= I servizi segreti di Venezia| editore= Il Saggiatore | città=Milano | anno= 1994}} ISBN| isbn=88-428-0833-4}}
* {{cita libro | cognome=Baldan | nome=Alessandro | titolo=Studio studio storico ambientale artistico della Riviera del Brenta (da Fusina al Portello di Padova) | editore= Edizioni Bertato| città=Villa del Conte | anno= 1995}}
* {{cita libro | cognome= Vari| nome=Autori | titolo= L'Italia - Veneto| editore= Touring Club Italiano| città= Milano| anno= 2005}}
* {{cita libro | cognome= Rossi| nome= Paolo | titolo= La nascita della scienza moderna in Europa| editore= Laterza| città= Roma - Bari| anno= 2004|wkautore isbn=Paolo Rossi (filosofo)}} ISBN 88-420-6120-4}}
* {{cita libro | cognome= Fischer| nome= Ernst Peter| titolo= Aristotele, Einstein e gli altri | editore= Raffaello Cortina| città= | anno= 1997 }}| ISBNisbn= 88-7078-455-X}}
* {{cita libro | cognome=Mambella | nome=Raffaele | titolo= Padova e il suo territorio nell'antichità. Guida con itinerari| editore= Zielo Editore| città= Padova| anno= 1991 |cid= R. Mambella }}
* {{cita libro |cognome=[[Guido Beltrame]], Citton Guerrino, Mazzon Daniela | titolo= Statuti del Comune di Padova| editore= Biblos| città= Padova| anno= 2000| isbn= 88-86214-96-0}}
 
* Claudio Rebeschini, ''Il palazzo del monte di pietà a Padova'', Padova - Milano, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, 2011, ISBN 978-88-57212-06-7
==Voci correlate==
* Furio Gallina, ''Gli anni del vulcano.'' ''Le'' ''conseguenze dell'eruzione del Tambora nella prov''incia di P''adova'', Padova, GoPrint, 2021, ISBN 9788894401967.
* Pier Giovanni Zanetti, Acque di Padova 150 anni del Canale Scaricatore, Cierre Edizioni, 2013, ISBN 978-88-8314-726-5
 
== Voci correlate ==
<!-- PER FAVORE, manteniamo l'ordine alfabetico. Filippof ringrazia sin d'ora per l'attenzione. MERCI, DANKE, THANKS, MUY OBLIGADO… -->
{{Colonne}}
 
{{MultiCol}}
* [[APS (Padova)]]
* [[:Categoria:Architetture di Padova|Architetture di Padova]]
* [[Area metropolitana di Padova]]
* [[Basilica deldi SantoSant'Antonio di Padova]]
* [[Cappella Antoniana]]
* [[Cangrande I della Scala]]
* [[Cappella degli Scrovegni]]
* [[Cucina padovana]]
* [[Derby di Padova]]
* [[Diocesi di Padova]]
* [[Ente di bacino Padova 2]]
* [[Galileo Galilei]]
* [[Gaspara Stampa]]
* [[Giotto]]
* [[La Difesa del popolo]]
{{Colonne spezza}}
* [[Orto Botanico di Padova]]
* [[Orto botanico di Padova]]
{{ColBreak}}
* [[Palazzo della Ragione (Padova)|Palazzo della Ragione]]
* [[Palazzo del Monte di Pietà Nuovo]]
* [[Paleoveneti]]
* [[:Categoria:Personalità legate a Padova|Personalità legate a Padova]]
* [[Personalità legate all'Università degli Studi di Padova]]
* [[Petrarca Padova Foot-Ball Club]]
* [[Prato della Valle]]
* [[Sinagoga di Padova di rito italiano]]
* [[Spritz]]
* [[:Categoria:Stazioni meteorologiche della provincia di Padova|Stazioni meteorologiche della provincia di Padova]]
* [[Storia di Venezia]]
* [[Raccordo Anulare di Padova]]
* [[Tito Livio]]
* [[Università degli Studi di Padova]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.turismopadova.it/ Turismo a Padova]
* {{cita web|http://www.itinerari-veneti.it/stpd-giallo/stpd-pag-376g.htm|Storia di Padova da: "La Patria" di G. Strafforello, 1903.}}
*[http://www.pd.camcom.it/ Camera di Commercio di Padova]
*[ {{cita web|http://digilanderwww.liberoturismopadova.it/clapad5/padova/index.html Album fotografico|Turismo dia Padova]}}
*[ {{cita web|http://www.padovanetpd.camcom.it/dettaglio.jsp?id=5068 Stradario|Camera di Padova]Commercio scaricabiledi in [[PDF]]Padova}}
* [https://web.archive.org/web/20180421072638/http://www.padovasparita.it/ Padova Sparita] immagini dal 1873 al 1978
*[http://cartografia.comune.padova.it/website/tuttopadova/viewer.asp Cartografia del Comune di Padova] consultabile ''on line''
* {{cita web|http://digilander.libero.it/clapad5/padova/index.html|Album fotografico di Padova}}
*[http://www.castellocarrarese.it Sito illustrante il recupero materiale e funzionale del Castello Carrarese]
* [http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_4320_Allegatodettaglio.pdfjsp?id=5068 Mappa turistica generaleStradario di Padova] (dalscaricabile sitoin del comune)[[PDF]]
* [http://cartografia.comune.padova.it/website/tuttopadova/viewer.asp Cartografia del Comune di Padova] consultabile ''on line''
 
* {{cita web | 1 = http://www.castellocarrarese.it/ | 2 = Sito illustrante il recupero materiale e funzionale del Castello Carrarese | accesso = 10 settembre 2007 | dataarchivio = 9 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071109212337/http://www.castellocarrarese.it/ | urlmorto = sì }}
{{Provincia di Padova}}
* {{cita web | 1 = http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_4320_Allegato.pdf | 2 = Mappa turistica generale di Padova (dal sito del comune) | accesso = 2 gennaio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090521031314/http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_4320_Allegato.pdf | dataarchivio = 21 maggio 2009 | urlmorto = sì }}
{{Portale|Veneto|Padova}}
* {{cita web|http://www.interportopd.it/|Interporto Padova}}
 
* {{cita web|http://www.minicizotti.it/|Museo del Precinema: la Collezione Minici Zotti}}
[[Categoria:Comuni italiani]]
* {{cita web|http://www.accademiagalileiana.it/|Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti}}
[[Categoria:Comuni del Veneto]]
* [https://www.padovanet.it/informazione/impianto-da-calcio-sacra-famiglia padovanet.it]
[[Categoria:Comuni della provincia di Padova]]
* [https://www.padova-decorata.it/ ''Padova decorata'']
[[Categoria:Padova]]
[[Categoria:Città di fondazione paleoveneta]]
[[Categoria:Città romane in Italia]]
 
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Situazione attuale
 
 
Durante gli ultimi anni la città di Padova con poco più di 300.000 abitanti ha cambiato aspetto.
Si sono raddoppiate le rapine a mano armata, i furti in casa e i furti di automobili; secondo uno studio regionale Padova è la città con più furti e rapine dell’intero Veneto tutto questo con un’elezione di un Sindaco Flavio Zanonato della giunta del centro sinistra che con recenti polemiche ha fatto inalzare un muro in Via Anelli contro gli spacciatori.
I cittadini chiamano Padova il triangolo della morte infatti questa città ha preso il primato della città con più stranieri spacciatori e la squadra Mobile della Polizia di Stato cercando di fare rispettare le poche leggi in vigore non può intervenire a causa di pochi mezzi ed uomini.
Insomma Padova ha questi lati neri:
-Stranieri in massa e soprattutto spacciatori
- Criminalità organizzata e piccola .
- Rapine a mano armata, furti in casa e di auto.
- Muro contro gli spacciatori inalzato dal sindaco Flavio Zanonato
- Piccole discariche abbusive nella Provincia
- Un centro di no global il gramigna che manifesta violentemente contro le forze dell’ordine.
- Viabilità pessima per quanto riguarda automobili a causa di lavori per il tram.
 
Questi sono alcuni dei lati della città ma ne esistono anche altri come ad esempio il primato per la raccolta differenziata o i parchi verdi molto estesi tuttavia non risolvono questi tragici problemi che molti cittadini considerano irrisolvibili.
 
{{Comuni della provincia di Padova}}
La malavita di Padova dopo la costruzione del muro di via Anelli si è spostata in alcuni quartieri di Padova il più colpito è il Portello-Stanga seguito da Santa Croce-Bassanello dove in modo particolare la piccola criminalita sembra organizzare oltre ai numerosi furti anche sequestri di persone.
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
Alle forze dell’ordine preoccupa la grave situazione della cosiddetta Gang della Guizza che quest’anno ha raddoppiato gli incendi ai cassonetti con alcune auto in fiamme, lo spaccio di droga e rapine alla Posta sito in Piazza Cuoco. Il Comune ha predisposto un piano di emergenza per il quartiere guizza e limitrofi a causa dei fatti avvenuti il 20-06-2007 infatti oltre 50 cassonetti per la raccolta della carta dati alle fiamme nella zona Guizza-Bassanello ma più tardi i piromani si sono spostati in tutta la città. Il bilancio è di una cinquantina di campane bruciate con danni per centinaia di migliaia di euro e ben 26 interventi dei vigili del fuoco.
{{Stati italiani dal 1077 al 1156}}
Impossibile stabilire per ora chi siano i piromani, ma la vicenda ha tutta l’aria di una sfida tra un balordo (o un gruppo di balordi) e le forze dell’ordine. I loro volti potrebbero però essere stati registrati dalle telecamere per la sicurezza sparse per tutta la città. E i filmati sono già stati presi in consegna dalla polizia.
{{Vie romee}}
{{Via Annia}}
{{Via Gallica}}
 
{{Controllo di autorità}}
l raid è iniziato verso le 11 in via Guizza con una chiamata per i pompieri. Nel pomeriggio riviera Ruzzante, via Carducci. I piromani si sono poi spostati verso la zona Paltana-Mandria- Santa Croce e Madonna Pellegrina. L’ultimo intervento alle 18,30. Sul caso indagano i vigili urbani, i carabinieri e la polizia.
{{Portale|Padova}}
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