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[[ImmagineFile:ItalianFig. traffic signs17 - oldLavori - lavori in corso1959.svg|70px]]
|Ciao a tutti. Questa è la '''Sandbox''' personale dell'utente [[Utente:Gianandre|Gianandre]]. Viene utilizzata per svariati test (non nucleari).
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'''[[Sacro Romano Impero|Imperiali]], [[Spagna|spagnoli]] e [[Cattolicesimo|cattolici]]'''<br />
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[[Mattia del Sacro Romano Imperod'Asburgo|Imp. Mattia]] - [[Ferdinando II del Sacro Romano Imperod'Asburgo|Imp. Ferdinando II]] - [[Ferdinando III del Sacro Romano Imperod'Asburgo|Imp. Ferdinando III]] - [[Filippo III di Spagna]] - [[Filippo IV di Spagna]] - [[Johann Tserclaes, conte di Tilly|Conte di Tilly]] - [[Ambrogio Spinola]] - [[Albrecht von Wallenstein]] - [[Massimiliano I, Elettore di Baviera]] - [[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Cardinale-Infante Ferdinando d'Asburgo]] - [[Leopoldo Guglielmo d'Austria|Arciduca Leopoldo Guglielmo]] - [[Gaspar de Guzmán y Pimentel|Conte-Duca di Olivares]] - [[Franz von Mercy]]
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'''[[Protestantesimo|Protestanti]], [[Svezia|svedesi]] e [[Francia|francesi]]'''<br />
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[[Federico V Elettore Palatino]] - [[Cristiano di Brunswick]] - [[Gabriele Bethlen]] - [[Cristiano IV di Danimarca]] - [[Giovanni Giorgio I di Sassonia]] - [[Gustavo II Adolfo di Svezia]] - [[Axel Oxenstierna]] - [[Gustav Horn]] - [[Lennart Torstenson]] - [[Johan Banér]] - [[Carl Gustaf Wrangel]] - [[Cardinale Richelieu]] - [[Henri de La Tour d'Auvergne-Bouillon|Visconte di Turenne]] - [[Luigi II di Borbone-Condé]]
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[[Unione Evangelica]] - [[Lega Cattolica (Germania)|Lega Cattolica]] - [[Pace di Nikolsburg]] - [[Pace di Lubecca]] - [[Pace di Monzón]] - [[Trattato di Cherasco]] - [[Trattato di Fontainbleau (1631)]] - [[Lega di Heilbronn]] - [[Pace di Praga]] - [[Trattato di Wismar]] - [[Pace di WestfaliaVestfalia]]
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Con il nome di '''Guerra degli ottant'anni''', o '''Rivolta olandese''' o '''Rivolta dei Paesi Bassi''', si intende la ribellione delle [[Province Unite]] contro il dominio [[Spagna|spagnolo]], che si tramutò in un conflitto durato dal [[1568]] al [[1648]], quando l'indipendenza delle Province Unite fu sancita dalla [[Pace di Westfalia]]. Il conflitto fu uno delle cause del progressivo declino della potenza della Spagna, e vide sorgere un nuovo stato, la Repubblica delle Sette Province Unite, che sarebbe presto divenuta una delle potenze mondiali del [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]], distinguendosi per il suo dinamismo in campo commerciale, scientifico e culturale.
==La situazione dei Paesi Bassi prima del conflitto==
Lo scontro tra la popolazione dei Paesi Bassi e il dominio spagnolo trova le sue radici nella particolare situazione politica, economica e confessionale che caratterizzavano questa zona dell'Europa nel [[XVI secolo]].
===Situazione politica===
I Paesi Bassi entrarono a far parte, nel corso del [[XV secolo]], dei domini dei [[Ducato di Borgogna|duchi di Borgogna]]; in seguito alla morte del duca [[Carlo il Temerario]] nel [[1477]] e al conseguente sfaldamento dei domini del ducato, l'area dei Paesi Bassi venne a trovarsi sotto il dominio degli [[Asburgo]]. Proprio in quest'area, a [[Gand]], nacque nel [[1500]] [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]], futuro [[Imperatore del Sacro Romano Impero|Imperatore]], che sarebbe divenuto, nel [[1506]], titolare dei domini asburgici nella regione; Carlo, che era stato allevato nei Paesi Bassi e che conosceva varie lingue, tra cui l'[[Lingua nederlandese|olandese]], avrebbe in seguito riunificato sotto il suo dominio vasti territori in Europa centrale, la [[Spagna]] e le colonie spagnole d'oltreoceano, creando un impero di dimensioni planetarie.
I Paesi Bassi, e specialmente le [[Fiandre]], grazie alla loro ricchezza e ai fiorenti commerci che li interessavano, costituivano uno dei cardini del dominio asburgico in Europa. La frammentazione dei domini di Carlo V, tuttavia, ne rendeva molto difficoltosi il mantenimento e la difesa, che si rivelarono fondamentali durante le numerose guerre che gli Asburgo intrapresero nel corso del XVI secolo, in particolar modo contro la [[Francia]] e l'[[Impero Ottomano]], e in seguito contro i [[Protestantesimo|Protestanti]] nell'[[Sacro Romano Impero|Impero]] stesso; tali sforzi bellici richiedevano grandi quantità di denaro, e i Paesi Bassi, per la loro ricchezza, si trovarono ad essere sottoposti a un pesante regime fiscale, che spesso veniva percepito come inutile e dannoso, anche perché diretto a finanziare guerre intraprese contro loro importanti partner commerciali.
Oltre al pesante giogo fiscale, i Paesi Bassi furono sottoposti ad una progressiva centralizzazione amministrativa; tale politica urtava contro la tradizionale autonomia di governo e gestione economica che erano in vigore nella zona fin dal [[Medio Evo]], e che veniva esercitata in particolar modo dalla piccola nobiltà e dai mercanti. La politica di centralizzazione in materia di tassazione e legislatura, iniziata già dai duchi di Borgogna, venne proseguita con determinazione dai nuovi governanti asburgici, suscitando sospetti e malcontenti proprio tra le classi economicamente più attive. Un esempio di questa politica si verificò nella città di [[Utrecht]] nel [[1528]], quando il consiglio delle gilde che governava la città fu rimpiazzato da uno [[statolder]] scelto da Carlo V, cui vennero affidate le incombenze secolari per tutta la provincia della città, togliendole all'[[Arcidiocesi di Utrecht|Arcivescovo di Utrecht]]; inoltre venne costruita la fortezza di [[Vredenburg]], allo scopo di proteggere il territorio dal Duca di [[Gheldria (Contea)|Gheldria]] e di controllare la città stessa di Utrecht.
In seguito a tale politica, al tempo del governo di [[Maria d'Asburgo (1505-1558)|Maria d'Asburgo]], dal [[1531]] al [[1555]]), la nobiltà e i tradizionali detentori del potere nelle città erano stati allontanati e sostituiti da giuristi di nomina asburgica nel Consiglio di Stato.
===Situazione religiosa===
Durante il XVII secolo le dottrine protestanti trovarono largo seguito nell'Europa settentrionale; in particolare, nella regione settentrionale dei [[Paesi Bassi]], si diffuse la dottrina [[Calvinismo|calvinista]]. Dopo alcuni iniziali tentativi di repressione, le autorità locali decisero di attenersi ad una politica di tolleranza, che in ogni caso avrebbe anche favorito i già fiorenti commerci che coinvolgevano la regione. Nonostante questo, sia Carlo V, sia in special modo suo figlio [[Filippo II di Spagna]] ritenevano loro preciso dovere morale combattere, per quanto possibile, quella che veniva considerata dai [[Cattolicesimo|cattolici]] nient'altro che un'[[eresia]]. Le misure adottate per estirpare il protestantesimo dalla regione si sarebbero rivelate una delle cause principali del conflitto.
==La prima fase: la rivolta dei Paesi Bassi (1555-1572)==
Nel [[1556]] Carlo V abdicò, suddividendo i suoi domini tra il fratello [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando]], che divenne Imperatore, e il figlio Filippo, re di Spagna; i Paesi Bassi vennero a trovarsi nei possedimenti di quest'ultimo. Mentre Carlo, nato ed allevato nella regione, tentò, per quanto possibile, di conciliare le richieste della popolazione e della nobiltà con la politica di tassazione e centralizzazione, Filippo, nato e cresciuto in Spagna, accentuò il controllo statale e il peso fiscale, senza curarsi troppo di violare apertamente le tradizioni secolari di autogoverno dei Paesi Bassi.
===L'opposizione nobiliare===
Filippo, allo scopo di costituire un governo dei Paesi Bassi fedele alla [[Spagna]] e ligio alle direttive provenienti da [[Madrid]], pose diversi membri dell'alta nobiltà locale nell'organo di governo della regione, gli [[Stati Generali dei Paesi Bassi|Stati Generali]]; inoltre nominò capo degli Stati Generali il suo confidente [[Antoine Perrenot de Granvella]] e la sorellastra [[Margherita d'Austria]] reggente.
Tuttavia, già a partire dal [[1558]], le speranze di Filippo furono deluse, in quanto gli Stati Generali cominciarono a sollevare una serie di obiezioni e proteste riguardo alla sempre più pesante politica fiscale, chiedendo anche il ritiro delle truppe spagnole dalla regione. Ulteriori interventi da parte del governo centrale incontrarono una crescente opposizione, diretta in particolar modo verso Granvelle, particolarmente odiato per la sua politica repressiva contro la libertà religiosa dei protestanti; varie petizioni per la sua rimozione dall'incarico da parte della nobiltà locale rimasero inascoltate, e alcuni dei più influenti nobili dei Paesi Bassi, tra cui il conte di [[Egmont]], il conte di [[Horne]] e [[Guglielmo I d'Orange|Guglielmo d'Orange]], decisero di ritirarsi dagli Stati Generali fino a quando Granvelle non fosse stato richiamato.
Nel [[1564]] Granvelle fu ritirato, ma sorse una nuova crisi quando, alla fine dello stesso anno, i nobili richiesero a Filippo di adottare una politica più tollerante e realistica verso la crescente parte di popolazione di religione protestante; Filippo dichiarò che l'unica risposta possibile da parte del governo di Madrid era quella di inasprire le misure anti-protestanti, il che provocò ancora una volta il ritiro dei nobili dagli Stati Generali e le proteste di alcune città come [[Bergen]] e [[Meghem]], nonchè un inasprimento degli scontri religiosi.
Nel [[1566]] una lega di 400 tra nobili e ricchi mercanti presentò alla reggente Margherita una petizione, detta [[Compromesso di Breda]], per ottenere maggiore tolleranza; in tale occasione uno dei consiglieri di Margherita, il conte di Berlaymont, chiamò i rimostranti "''[[pezzenti]]''" ("''gueux''"), appellativo che essi assunsero subito come proprio distintivo.
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