Alleanza Nazionale: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 1:
{{nd}}
{{Partito politico
|nome = Alleanza Nazionale
|logo = Alleanza Nazionale.svg
|leader = [[Gianfranco Fini]]
|segretario =
|presidente = *[[Gianfranco Fini]] <small>(1995-2008)</small>
*[[Ignazio La Russa]] (''reggente'') <small>(2008-2009)</small>
|vicesegretario =
|vicepresidente =
|coordinatore =
|portavoce =
|stato = ITA
|fondazione = 22 gennaio 1994 (lista)<br />27 gennaio 1995 (partito)
|derivato da = [[Movimento Sociale Italiano]]
|dissoluzione = 29 marzo 2009
|confluito in = [[Il Popolo della Libertà]]
|sede = Via della Scrofa, 39<br />00186 [[Roma]]
|abbreviazione = AN-MSI <small>(1994-1995)</small><br />AN <small>(1995-2009)</small>
|partito =
|ideologia = [[Conservatorismo]]<ref name="Archivio Corriere della Sera">{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/26/Fini_nostra_svolta_non_finta_co_0_9501261528.shtml |titolo=Fini: " La nostra svolta non è finta "<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=31 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004220224/http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/26/Fini_nostra_svolta_non_finta_co_0_9501261528.shtml |urlmorto=no }}</ref><br />[[Conservatorismo nazionale]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marco |cognome=Tarchi |titolo=Recalcitrant Allies: The Conflicting Foreign Policy Agenda of the Alleanza Nazionale and the Lega Nord |serie=Europe for the Europeans |editore=Ashgate |anno=2007 |p=188}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |nome=Miroslav |cognome=Mareš |titolo=Transnational Networks of Extreme Right Parties in East Central Europe: Stimuli and Limits of Cross-Border Cooperation |anno=2006 |p=4 |url=http://ispo.fss.muni.cz/uploads/2download/fukuoka/Mares.pdf |urlmorto=sì |accesso=23 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110818171825/http://ispo.fss.muni.cz/uploads/2download/fukuoka/Mares.pdf}}</ref><br/>[[Conservatorismo liberale]]<ref name="Archivio Corriere della Sera" /><br />[[Post-fascismo (orientamento politico)|Post-fascismo]]<ref>{{cita libro | nome= Carlo Ruzza, Stefano Fella| titolo= Re-inventing the Italian Right: Territorial Politics, Populism and 'post-fascism'| anno= 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/politica/2017/02/14/news/post-fascisti-il-crepuscolo-di-una-forte-tradizione-politica-1.34653582|titolo=Post-fascisti, il crepuscolo di una forte tradizione politica|sito=[[La Stampa]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.tuttostoria.net/tutto-storia-autori.aspx?code=926|titolo=Dalla svolta di Fiuggi a oggi: diciannove anni di post-MSI|autore= Simone Balocco e Paola Maggiora}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.letture.org/le-destre-nell-italia-del-secondo-dopoguerra-dal-qualunquismo-ad-alleanza-nazionale-andrea-ungari-giuseppe-parlato|titolo=“Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale”|autore=Andrea Ungari e Giuseppe Parlato}}</ref>
|internazionale =
|collocazione = [[Destra (politica)|Destra]]<ref name=autogenerato2>{{Cita pubblicazione |nome=Patrick |cognome=Moreau |titolo=The Victorious Parties - Unity in Diversity? |serie=The Extreme Right in Europe |editore=Vandenhoeck & Ruprecht |anno=2011 |p=124 |url=http://books.google.fr/books?id=RBnmachN8vkC&pg=PA151&dq=backes+extreme+right+alleanza+nazionale&hl=de&sa=X&ei=CIclT7XtGoiChQeptNGRBA&ved=0CDIQ6AEwAQ#v=onepage&q=alleanza%20nazionale&f=false |accesso=23 gennaio 2013 |dataarchivio=4 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004220234/http://books.google.fr/books?id=RBnmachN8vkC&pg=PA151&dq=backes+extreme+right+alleanza+nazionale&hl=de&sa=X&ei=CIclT7XtGoiChQeptNGRBA&ved=0CDIQ6AEwAQ#v=onepage&q=alleanza%20nazionale&f=false |urlmorto=no }}</ref><ref name=autogenerato1>{{Cita pubblicazione |nome=Sarah L. |cognome=De Lange |titolo=Radical Right-wing Populist Parties in Government: determinants of coalition membership |anno=2008 |p=9 |url=https://www.unc.edu/depts/europe/conferences/poc2008/papers/DeLange_RightWingPopulistParties.pdf |accesso=29 aprile 2019 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304081610/http://www.unc.edu/depts/europe/conferences/poc2008/papers/DeLange_RightWingPopulistParties.pdf |urlmorto=no }}</ref>
|coalizione = *[[Polo del Buon Governo]] <small>(1994-1995)</small>
*[[Polo per le Libertà]] <small>(1995-2000)</small>
*[[Casa delle Libertà]] <small>(2000-2008)</small>
*[[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2008|Centro-destra 2008]] <small>(2008-2009)</small>
|partito europeo = [[Alleanza per l'Europa delle Nazioni]]
|gruppo parlamentare europeo = [[Unione per l'Europa delle Nazioni]]
|seggi1 = {{Seggi|109|630|P|a=[[Elezioni politiche in Italia del 1994|1994]]}}
|seggi2 = {{Seggi|48|315|P|a=[[Elezioni politiche in Italia del 1994|1994]]}}
|seggi3 = {{Seggi|11|87|P|a=[[Elezioni europee del 1994 in Italia|1994]]}}
|testata = ''[[Secolo d'Italia]]''
|giovanile = [[Azione Giovani]]<br />(1996-2009)
|iscritti =
|anno iscritti =
|sito = www.alleanzanazionale.it
|categorie = no
|bandiera =
}}
'''Alleanza Nazionale''' ('''AN''') è stato un [[partito politico]] [[italia]]no di [[Destra (politica)|destra]].
La forza politica fu organizzata nel gennaio 1994, inizialmente come formazione elettorale composta dal [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]] e da altre personalità e associazioni minori d'area, in particolare, [[liberalismo|liberali]], [[cristianesimo democratico|democristiani]] e [[conservatorismo|conservatori]] come [[Domenico Fisichella]], [[Luigi Ramponi]], [[Giuseppe Basini]], [[Publio Fiori]], [[Gaetano Rebecchini]] e [[Gustavo Selva]]. Nel primo congresso nazionale del gennaio 1995, con la cosiddetta [[svolta di Fiuggi]], scioltosi il MSI-DN, AN si è riconosciuto sulle posizioni della destra classica occidentale di stampo conservatore.
Il partito, pur mantenendo legami storico-culturali con la tradizione del MSI-DN, ha mostrato sempre più una tendenza [[Conservatorismo nazionale|nazional-conservatrice]], con qualche apertura al [[conservatorismo liberale]], riconoscendosi nella leadership di [[Gianfranco Fini]], promotore della svolta e leader del partito dalla sua fondazione fino al suo scioglimento, che è avvenuto nel marzo 2009 per entrare a far parte del [[Popolo della Libertà]]. A livello europeo ha aderito all'[[Alleanza per l'Europa delle Nazioni]] ed al gruppo parlamentare dell'[[Unione per l'Europa delle Nazioni]]. Il suo organo ufficiale era il ''[[Secolo d'Italia]]''.
Nel congresso di scioglimento svoltosi nel 2009 il patrimonio culturale e immobiliare fu affidato a una [[Fondazione (ente)|fondazione di diritto privato]], costituitasi nel 2011. La sua tradizione politica è stata raccolta da [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]], partito nato nel 2012 da una scissione del Popolo della Libertà.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2014/02/26/fratelli-ditalia-simbolo-alleanza-nazionale_n_4859293.html|titolo=La fiamma tricolore è tornata....|sito=HuffPost Italia|data=26 febbraio 2014|lingua=it|accesso=31 ottobre 2022}}</ref>
== Storia ==
=== Le idee di una nuova destra ===
Nella lunga storia del [[Movimento Sociale Italiano]] vi sono stati più momenti in cui il partito ha dato eco anche ad istanze moderate.
Nel febbraio del 1972 il segretario Giorgio Almirante riuscì a formare un'alleanza col [[Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica]], una delle maggiori formazioni monarchiche italiane, da cui derivò anche un mutamento di denominazione del [[partito]], da allora chiamato [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]]. In quegli anni, il MSI-DN fece appassionate campagne, come in occasione del [[referendum]] sul divorzio, sposando quasi appieno le posizioni della [[Chiesa cattolica]], con l'evidente intento di sottrarre elettorato alla [[Democrazia Cristiana|DC]].
Nel gennaio 1975 fu creata da Almirante la ''Costituente di destra per la libertà'', cui aderirono in funzione [[anticomunista]] personalità antifasciste, come l'ex deputato DC [[Enzo Giacchero]], che fu il presidente (era stato comandante partigiano<ref>Marco Tarchi, "Continuità ed evoluzione della destra italiana negli anni di piombo", in ''"Sistema politico e istituzioni"'', Rubbettino, 2003, pag. 164</ref>) e l'ex parlamentare DC [[Agostino Greggi]], che ne fu segretario.
Nel 1976 nel MSI nacque una componente, che dal 1977 divenne un partito, detta [[Democrazia Nazionale - Costituente di Destra]], in cui vi fu una completa fuoriuscita ideologica e programmatica dal fascismo; non ci fu ripudio, ma lo si ritenne una esperienza ormai conclusa ed affidata alla storia. Si sciolse nel 1979 ma successivamente verrà considerato un precursore proprio di ''Alleanza Nazionale''<ref>{{Cita web |url=http://www.fondazionespirito.it/dalneofascismo.pdf |titolo=Dal neofascismo alla destra democratica: il caso di Democrazia Nazionale e le analogie con Alleanza Nazionale |accesso=2 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121126113402/http://www.fondazionespirito.it/dalneofascismo.pdf |urlmorto=sì }}</ref>.
Oltre un decennio dopo, sul ''[[Il Tempo]]'' del 19 settembre 1992 il politologo della destra cattolica [[Domenico Fisichella]] lancia un'idea: «se i ''progressisti'' lavorano per una ''Alleanza Democratica'', sul versante opposto tutti quelli che ne hanno abbastanza delle gioie del progressismo debbono cominciare a lavorare per una Alleanza Nazionale» dove «ci potranno essere liberali, repubblicani, cattolici»<ref>{{Cita web |url=http://www.fisichella.it/2001/Archive/DocumentView.asp?DocumentID=7 |titolo=La Destra in cammino - Quale ordine dal caos |accesso=9 agosto 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202091954/http://www.fisichella.it/2001/Archive/DocumentView.asp?DocumentID=7 |urlmorto=no }}</ref>.
=== "Verso l'Alleanza Nazionale" ===
[[File:MonrealeCircolo.jpg|thumb|Un circolo di AN]]
A fine aprile 1993, un articolo sul ''[[Secolo d'Italia]]'' a firma di [[Francesco Storace]], allora portavoce del segretario del MSI Gianfranco Fini, rilancia l'idea di una nuova ''alleanza nazionale'' che associasse i missini con altri personaggi o schieramenti di idee conservatrici, come la destra democristiana<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/27/parapiglia-nel-msi-una-pioggia-di-no.html |titolo=PARAPIGLIA NEL MSI UNA PIOGGIA DI NO SULLA ' COSA NERA' - Repubblica, 27 aprile 1993 pagina 14 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=2 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151229070434/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/27/parapiglia-nel-msi-una-pioggia-di-no.html |urlmorto=no }}</ref>.
Dal 24 aprile 1993 la costruzione di Alleanza Nazionale sembra avviata dal Movimento Sociale Italiano<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/25/MSI_morire_per_rinascere_Alleanza_co_0_9304257472.shtml |titolo=MSI, morire per rinascere Alleanza nazionale |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122735/http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/25/MSI_morire_per_rinascere_Alleanza_co_0_9304257472.shtml |urlmorto=no }}</ref>; l'idea nell'immediato viene bocciata<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/26/Alleanza_nazionale_subito_rissa_nel_co_0_9304267826.shtml |titolo=Alleanza nazionale? È subito rissa nel MSI |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122643/http://archiviostorico.corriere.it/1993/aprile/26/Alleanza_nazionale_subito_rissa_nel_co_0_9304267826.shtml |urlmorto=no }}</ref>, ma già a Belluno in giugno si tiene un primo test elettorale<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/giugno/01/Belluno_missino_Fini_tiene_battesimo_co_0_9306019758.shtml |titolo=Belluno, il missino Fini tiene a battesimo l'"Alleanza Nazionale" |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122617/http://archiviostorico.corriere.it/1993/giugno/01/Belluno_missino_Fini_tiene_battesimo_co_0_9306019758.shtml |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/04/belluno-in-lista-cose-mai-viste.html |titolo=BELLUNO, IN LISTA COSE MAI VISTE - la Repubblica, 4 giugno 1993, pagina 6. ROBERTO BIANCHIN |accesso=1º dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151229070435/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/04/belluno-in-lista-cose-mai-viste.html |urlmorto=no }}</ref> e poi se ne discuterà per tutta l'[[estate]] del 1993<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/31/spada_della_LEGA_divide_MSI_co_0_9307317186.shtml |titolo=la spada della LEGA divide il MSI |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122812/http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/31/spada_della_LEGA_divide_MSI_co_0_9307317186.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
In questa fase Fini presenta AN come «una strategia. Non è un partito nuovo, ma è una politica: chiamare a raccolta tutte quelle categorie, quei ceti economici, quegli spazi della società che oggi sono liberi perché non hanno più dei referenti».Lo stesso Fini si candida a sindaco di Roma: «Presentiamo liste aperte, cioè non solo missine, in molte città, da Cosenza a Pescara a Palermo. ( [...] ) Siamo una forza superiore al 10% nel Centro Sud. Se i dati ci daranno ragione» si potrà così arrivare a «edificare un quarto polo nazionale» (dopo quelli di sinistra, centro e Lega Nord).<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/30/Fini_puo_chiudere_col_passato_co_0_93083010941.shtml |titolo=Fini: si può chiudere col passato |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122800/http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/30/Fini_puo_chiudere_col_passato_co_0_93083010941.shtml |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/11/Milano_Fini_presenta_suo_centro_co_0_9310113497.shtml |titolo=Milano, Fini presenta il suo centro nazionale |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122850/http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/11/Milano_Fini_presenta_suo_centro_co_0_9310113497.shtml |urlmorto=no }}</ref>
Secondo il ''[[Corriere della Sera]]'', già in questa fase di AN «fanno parte alcuni intellettuali come il politologo Domenico Fisichella, editorialista de ''Il Tempo'', giornalisti come [[Adolfo Urso]] dell{{'}}''Italia Settimanale'', liberi professionisti come [[Gaetano Rebecchini]], uno dei sette membri della [[Consulta Vaticana]]. E poi il giudice [[Antonio Alibrandi|Alibrandi]], il principe [[Sforza Ruspoli|Ruspoli]] (che smentirà, ndr<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/21/Ruspoli_sono_estraneo_alleanza_nazionale_co_0_9310211789.shtml |titolo=Ruspoli: sono estraneo ad alleanza nazionale |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045626/http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/21/Ruspoli_sono_estraneo_alleanza_nazionale_co_0_9310211789.shtml |urlmorto=no }}</ref>), l'ex comandante della [[Guardia di Finanza]] [[Luigi Ramponi|Ramponi]]»<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/17/MSI_senza_gagliardetti_marcia_sul_co_0_931017222.shtml |titolo=il MSI senza gagliardetti marcia sul Mezzogiorno |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045215/http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/17/MSI_senza_gagliardetti_marcia_sul_co_0_931017222.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Dopo non essere stato toccato dallo scandalo di [[Mani pulite|Tangentopoli]], MSI-DN riscuote un ottimo successo alle [[Elezioni amministrative in Italia del 1993|elezioni amministrative del novembre 1993]]. A [[Chieti]], [[Benevento]] e [[Latina]] vengono eletti sindaci i candidati del MSI, ma il successo è riscontrato soprattutto a [[Roma]] e [[Napoli]]: nella capitale il segretario [[Gianfranco Fini]] ottiene il 35,5% e a Napoli [[Alessandra Mussolini]] il 31,1% ed entrambi accedono al ballottaggio<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/26/Cossiga_Andreotti_Gustavo_Selva_quanti_co_0_93112612518.shtml |titolo=Cossiga, Andreotti, Gustavo Selva, quanti ammiratori per il segretario missino |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122657/http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/26/Cossiga_Andreotti_Gustavo_Selva_quanti_co_0_93112612518.shtml |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/30/Rimonte_fallite_ribaltoni_choc_ballottaggio_co_9_110530027.shtml |titolo=Rimonte fallite e ribaltoni choc Il ballottaggio da Fini ad Alemanno - Corriere della sera, 30 maggio 2011, Pagina 002/003. Conti Paolo |accesso=1º dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122632/http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/30/Rimonte_fallite_ribaltoni_choc_ballottaggio_co_9_110530027.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Il 23 novembre 1993 a [[Casalecchio di Reno]] l'imprenditore [[Silvio Berlusconi]] inaugurava un [[Standa|supermercato]] e, alla domanda di un cronista per chi avrebbe votato a Roma tra Rutelli e Fini, a sorpresa rispose: «Certamente Gianfranco Fini». Al ballottaggio a Roma, forse anche grazie alla frase di Berlusconi, Fini raggiunse il 47%<ref>{{Cita web |url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/23/anni-prima-pietra-berlusconismo-casalecchio-nacque-lalleanza-fini/172651/ |titolo=18 anni fa la prima pietra del berlusconismo. A Casalecchio nacque l'alleanza con Fini - il Fatto Quotidiano, 23 novembre 2011. David Marceddu e Davide Turrini |accesso=1º dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120815170726/http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/23/anni-prima-pietra-berlusconismo-casalecchio-nacque-lalleanza-fini/172651/ |urlmorto=no }}</ref>.
Il 26 novembre viene meglio presentato ufficialmente il progetto di AN e nascono i primi circoli sul territorio<ref>{{Cita web |url=http://www.radioradicale.it/scheda/58931/58997-verso-lalleanza-nazionale-organizzata-dal-comitato-promotore-nazionale-di-alleanza-nazionale |titolo="Verso l'Alleanza Nazionale" organizzata dal Comitato promotore nazionale di Alleanza Nazionale |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130130184802/http://www.radioradicale.it/scheda/58931/58997-verso-lalleanza-nazionale-organizzata-dal-comitato-promotore-nazionale-di-alleanza-nazionale |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/27/Fini_fascismo_morto_nel_1945_co_0_93112712159.shtml |titolo=Fini: il fascismo è morto nel 1945 con Mussolini |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122709/http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/27/Fini_fascismo_morto_nel_1945_co_0_93112712159.shtml |urlmorto=no }}</ref>, ma solo l'11 dicembre successivo il Comitato Centrale missino approverà ufficialmente la prospettiva di dar vita al cartello denominato "Alleanza Nazionale"<ref>{{Cita web |url=http://www.radioradicale.it/scheda/59309/59375-comitato-centrale-del-msi |titolo=Comitato Centrale del MSI |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130130184750/http://www.radioradicale.it/scheda/59309/59375-comitato-centrale-del-msi |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/12/Fini_alle_Fosse_Ardeatine_cambia_co_0_93121214677.shtml |titolo=Fini va alle Fosse Ardeatine. cambia il MSI, sarà Alleanza |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122747/http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/12/Fini_alle_Fosse_Ardeatine_cambia_co_0_93121214677.shtml |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/12/addio_camerati_ora_sono_cari_co_0_93121214599.shtml |titolo=addio camerati, ora ci sono i cari amici |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122835/http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/12/addio_camerati_ora_sono_cari_co_0_93121214599.shtml |urlmorto=no }}</ref> con l'astensione di dieci dirigenti vicini a [[Pino Rauti]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/12/Rauti_Gianfranco_sbaglia_noi_restiamo_co_0_93121214610.shtml |titolo=Rauti: Gianfranco si sbaglia noi restiamo gli eredi di Salò |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121208122823/http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/12/Rauti_Gianfranco_sbaglia_noi_restiamo_co_0_93121214610.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
La sede di AN trova spazio in tre stanze di un appartamento vicino al [[Pantheon (Roma)|Pantheon]], affittate a un prezzo di favore dal principe [[Sforza Ruspoli|Lillio Sforza Ruspoli]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/20/comincia_con_tre_stanzette_nuovi_co_0_940120413.shtml |titolo=Si comincia con tre stanzette, ma i nuovi partiti si allargano subito |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045759/http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/20/comincia_con_tre_stanzette_nuovi_co_0_940120413.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
=== Politiche 1994: la destra al governo ===
{{vedi anche|Governo Berlusconi I}}
[[File:Giuseppe Tatarella (XIII).jpg|thumb|[[Giuseppe Tatarella]], [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio dei ministri]]|265x265px]]
Il 22 gennaio 1994 si apre l'assemblea costituente di AN<ref>{{Cita web |url=http://www.radioradicale.it/scheda/59889/59955-assemblea-costituente-di-alleanza-nazionale |titolo=Assemblea Costituente di Alleanza Nazionale |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130130184813/http://www.radioradicale.it/scheda/59889/59955-assemblea-costituente-di-alleanza-nazionale |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/23/Fini_battezza_Alleanza_Nazionale_co_0_9401232080.shtml |titolo=Fini battezza Alleanza Nazionale |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045527/http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/23/Fini_battezza_Alleanza_Nazionale_co_0_9401232080.shtml |urlmorto=no }}</ref> e il 28 viene presentato il nuovo simbolo al XVII Congresso nazionale dell'MSI<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/28/nuovo_simbolo_MSI_co_0_9401287897.shtml |titolo=Nuovo simbolo MSI |accesso=11 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150604083640/http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/28/nuovo_simbolo_MSI_co_0_9401287897.shtml |urlmorto=no }}</ref>, disegnato dal pubblicitario Massimo Arlechino<ref>{{Cita web|url=http://www.iltempo.it/politica/2009/03/20/1003675-arlechino_credevano_fosse_assicurazione.shtml|titolo=Arlechino: "Credevano che An fosse un'assicurazione"|autore=Fabrizio dell'Orefice|data=20 marzo 2009|accesso=13 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20130413045258/http://www.iltempo.it/politica/2009/03/20/arlechino-credevano-che-an-fosse-un-assicurazione-1.219381}}</ref>.
Alleanza Nazionale debutta elettoralmente in occasione delle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]]: nei collegi uninominali del centro-sud, il partito stringe un'alleanza con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] di [[Silvio Berlusconi]], dando luogo al cosiddetto [[Polo del Buon Governo]]; al centro-nord, invece, presenta candidati alternativi a quelli del [[Polo delle Libertà]], coalizione formata da Forza Italia e [[Lega Nord]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/02/08/alleanza-nazionale-sola-al-nord-ma-al.html |titolo=ALLEANZA NAZIONALE SOLA AL NORD MA AL SUD CORRERA' CON FORZA ITALIA, la Repubblica — 8 febbraio 1994 pagina 9 |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413150149/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/02/08/alleanza-nazionale-sola-al-nord-ma-al.html |urlmorto=no }}</ref>. Nella quota proporzionale della Camera, AN raggiunge uno storico 13,4% dei voti e diviene forza di governo: per la prima volta, esponenti del [[Movimento Sociale Italiano]] entrano a far parte di un esecutivo.
I ministri del [[governo Berlusconi I]] espressi dal partito sono cinque: per il MSI [[Giuseppe Tatarella]] in qualità di [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio]] e [[Ministri delle poste e delle telecomunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle poste e delle telecomunicazioni]], [[Altero Matteoli]] all'ambiente ed [[Adriana Poli Bortone]] all'agricoltura; per AN [[Publio Fiori]] al [[Ministero dei trasporti|Ministero dei trasporti e della navigazione]] e [[Domenico Fisichella]] al [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]]. Di estrema rilevanza fu il ruolo di Tatarella di mediazione come Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, tant'è che si autodefinì ''ministro dell'Armonia''<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/07/02/attento-scalfaro-comandiamo-noi.html |titolo='ATTENTO, SCALFARO, COMANDIAMO NOI' |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110427170303/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/07/02/attento-scalfaro-comandiamo-noi.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/03/Sei_colombe_falco_campo_veleni_co_0_9507033217.shtml |titolo=Sei colombe e un falco su un campo di veleni |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120802112829/http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/03/Sei_colombe_falco_campo_veleni_co_0_9507033217.shtml |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/09/morto_Tatarella_padre_nobile_An_co_0_990209034.shtml |titolo=È morto Tatarella, padre nobile di An |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020063421/http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/09/morto_Tatarella_padre_nobile_An_co_0_990209034.shtml |urlmorto=no }}</ref><ref>Raffaele Delfino, ''Prima di Fini: intervista su Democrazia nazionale'', Bastogi, Foggia 2004, p. 53.</ref><ref>{{Cita web |url=http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=10TG8 |titolo=Addio al ministro dell'armonia |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121031091830/http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=10TG8 |urlmorto=no }}</ref>, e con tale appellativo continua ad essere ricordato tuttora<ref>{{Cita web |url=http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=KVB6S |titolo=PINUCCIO, IL MINISTRO DELL'ARMONIA CHE CONQUISTAVA TUTTI CON LA SIMPATIA E L'ENTUSIASMO |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121031091841/http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=KVB6S |urlmorto=no }}</ref>.
La coalizione di governo, formata da AN, [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], [[Centro Cristiano Democratico]], [[Unione di Centro (1993)|Unione di Centro]] e [[Lega Nord]], collassa dopo solo otto mesi, a causa dell'uscita del partito di Umberto Bossi.
Con la creazione del [[Governo Dini|Governo tecnico di Lamberto Dini]] appoggiato dal [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] di [[Achille Occhetto]], dal [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]] di [[Rocco Buttiglione]] e dalla stessa [[Lega Nord]] di Bossi, si consuma il [[ribaltone]] ed AN passa all'opposizione.
Il 22 ottobre 1994 si celebra l'ultimo comitato centrale del [[Movimento Sociale Italiano]], nel quale viene decisa la confluenza in AN. Molto critici sono [[Pino Rauti]] e [[Teodoro Buontempo]]; critico ma rispettante la linea di Fini è [[Mirko Tremaglia]], la cui proposta di chiamare il nuovo soggetto politico Alleanza Nazionale-MSI viene però cassata<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/22/msi-oggi-ultimo-comitato-centrale.html |titolo=MSI, OGGI L'ULTIMO COMITATO CENTRALE, 22 ottobre 1994 — pagina 7 |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306013438/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/22/msi-oggi-ultimo-comitato-centrale.html |urlmorto=no }}</ref>.
Gianfranco Fini afferma che nel nuovo partito non saranno accettati antisemiti<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/11/12/fini-accelera-non-voglio-antisemiti-nel.html |titolo=FINI ACCELERA: ' NON VOGLIO ANTISEMITI NEL MIO PARTITO' 12 novembre 1994 — pagina 4 |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140306052958/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/11/12/fini-accelera-non-voglio-antisemiti-nel.html |urlmorto=no }}</ref><ref>[{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/03/fini-al-financial-mai-piu.html |titolo=FINI AL ' FINANCIAL' ' MAI {{Sic|PIU'}} FASCISTI', Repubblica — 3 dicembre 1994 pagina 5 |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140306052956/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/03/fini-al-financial-mai-piu.html |urlmorto=no }} FINI AL ' FINANCIAL' ' MAI {{Sic|PIU'}} FASCISTI', Repubblica — 3 dicembre 1994 pagina 5]</ref>.
=== La ''svolta di Fiuggi'': nasce AN ===
{{vedi anche|Svolta di Fiuggi}}
[[File:Gianfranco Fini 2004.jpg|thumb|Il [[leader di partito|leader]] del partito [[Gianfranco Fini]]|358x358px]]
Il 27 gennaio 1995, a [[Fiuggi]], si svolse l'ultimo congresso del MSI-DN (organizzato dal segretario generale Marco Zacchera) che si aprì con la relazione di Gianfranco Fini che propose lo scioglimento del partito per confluire nel nuovo movimento politico Alleanza Nazionale. Dopo il dibattito, il giorno successivo la decisione fu votata a larghissima maggioranza e il giorno 29 gennaio il congresso continuò come primo congresso di AN cui parteciparono ufficialmente anche i ''Circoli di Alleanza nazionale'' il cui coordinatore era [[Adolfo Urso]]. Il congresso elesse Fini primo presidente del nuovo partito, il quale affermò che «oggi finisce in Italia il lunghissimo dopoguerra».<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/29/Fini_ecco_Destra_democratica_co_0_9501296961.shtml |titolo=Dall'archivio del ''Corriere della Sera'', 29 gennaio 2005 |accesso=24 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090215101138/http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/29/Fini_ecco_Destra_democratica_co_0_9501296961.shtml |urlmorto=no }}</ref>
Si consacrò lì la cosiddetta "[[svolta di Fiuggi|svolta governista]]" al partito, allargandolo a cattolici moderati e conservatori, e spingendolo verso il [[centro-destra]] [[conservatorismo|conservatore]] e [[liberalismo|liberale]].
Il nome ''Alleanza Nazionale'' non è casuale: fu scelto per definire il partito o coalizione che avrebbe dovuto contrapporsi all'analoga [[Alleanza Democratica (Italia)|Alleanza Democratica]], partito o coalizione che si sarebbe formato a sinistra (in previsione di un sistema a soli due partiti di cui tanto si parlava allora) e che appariva incontrastabile senza un'alleanza nazionale. AD nelle intenzioni dei suoi fondatori avrebbe dovuto rappresentare il contenitore di tutta la coalizione di sinistra, anche se poi questa intenzione naufragò a causa delle divergenze e la coalizione di sinistra finì per chiamarsi [[Alleanza dei Progressisti]] nella quale AD finì per confluire, seppur sopravvivendogli ancora per qualche anno.
[[Domenico Fisichella]], al tempo professore ordinario di [[scienza politica]] all'[[Sapienza - Università di Roma|Università di Roma ''La Sapienza'']], nel 1992, in un articolo apparso su ''[[Il Tempo]]'', aveva suggerito al MSI di farsi promotore di una "alleanza nazionale" per uscire dallo stato di ghettizzazione politica in cui versava. Fini, ispirandosi a questa tesi, chiese a [[Gennaro Malgieri]], giovane direttore del ''[[Secolo d'Italia]]'', di stendere le tesi di un congresso rifondativo. Tra i passaggi più importanti:
{{Citazione|Il patrimonio di Alleanza Nazionale è intessuto di quella cultura nazionale che ci fa essere comunque figli di Dante e di Machiavelli, di Rosmini e di Gioberti, di Mazzini e di Corradini, di Croce, di Gentile e anche di Gramsci.}}
{{Citazione|È giusto chiedere alla destra italiana di affermare senza reticenza che l'antifascismo fu un momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici che il fascismo aveva conculcato.}}
{{Citazione|La Destra politica non è figlia del fascismo. I valori della Destra preesistono al fascismo, lo hanno attraversato e ad esso sono sopravvissuti.}}
Queste posizioni - soprattutto quella sottesa alla seconda delle affermazioni citate - causano la scissione della componente guidata da [[Pino Rauti]], suo rivale storico all'interno del MSI-DN e da sempre animatore dell'ala sinistra, il quale decide di abbandonare<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/29/rauti-battagliero-il-20-con.html |titolo=RAUTI BATTAGLIERO ' IL 20% È CON ME', 29 gennaio 1995 — pagina 3 |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151229090618/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/29/rauti-battagliero-il-20-con.html |urlmorto=no }}</ref> e di fondare il nuovo [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore]].
{{Citazione|Gianfranco Fini a Fiuggi non ha deviato di una virgola dalle sue idee di sempre. Fini ha semplicemente ammesso pubblicamente quello che noi abbiamo sempre sostenuto, e cioè che il "fascismo di destra" non è fascismo, e non lo è mai stato.<ref>Il Gazzettino, intervista a Pino Rauti in occasione delle elezioni comunali di Venezia, 13 aprile 2000</ref>}}
Nel febbraio 1995 i gruppi parlamentari di Camera e Senato cambiarono nome da ''Alleanza nazionale - MSI'' a ''Alleanza Nazionale''<ref>{{Cita web |url=http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/GruppiStorici/00000003.htm |titolo=Gruppo Alleanza Nazionale XII Legislatura (dal 15 aprile 1994 all'8 maggio 1996) Gruppo costituito come Alleanza Nazionale - Movimento Sociale Italiano (AN-MSI) il 18 aprile 1994 Dal 1º febbraio 1995 assume la denominazione Alleanza Nazionale (AN) |accesso=14 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121116200449/http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/GruppiStorici/00000003.htm |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://legislature.camera.it/frameset.asp?content=%2FAltre_SezioniSM%2F10247%2F10248%2F10249%2Fdocumentotesto%2EASP%3FGruppo%3D404 |titolo=ALLEANZA NAZIONALE - MSI dal 21 aprile 1994 al 7 febbraio 1995 |accesso=14 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121031091910/http://legislature.camera.it/frameset.asp?content=%2FAltre_SezioniSM%2F10247%2F10248%2F10249%2Fdocumentotesto%2EASP%3FGruppo%3D404 |urlmorto=no }}</ref>.
La fuoriuscita di Rauti comunque non provocò perdite di consensi, anzi vide AN incrementare alle [[elezioni regionali italiane del 1995|elezioni regionali del 1995]], riuscendo anche a far eleggere un proprio esponente, [[Antonio Rastrelli]], alla guida della regione [[Campania]] e nel 1996 [[Nicola Cristaldi]] alla presidenza dell'[[Assemblea regionale siciliana]].
È nelle regionali che AN, nella nuova ottica bipolare della politica italiana, partecipa alla costituzione della coalizione di [[centro-destra]] insieme a [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], [[Centro Cristiano Democratico|CCD]] e [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]], mentre la [[Lega Nord|Lega]] decide di correre da sola, formando il [[Polo per le Libertà]], col quale ottiene per la prima volta importanti successi anche nelle regioni [[Italia settentrionale|settentrionali]].
=== Politiche 1996: AN terzo partito italiano ===
Alle [[elezioni politiche in Italia del 1996|elezioni politiche del 1996]] si registra la vittoria della nuova coalizione di [[centro-sinistra]], denominata [[L'Ulivo]] e guidata da [[Romano Prodi]].
AN, comunque, si compiace per gli ottimi risultati raggiunti: è il terzo partito italiano, dopo il [[Partito Democratico della Sinistra]] e Forza Italia, con quasi 6 milioni di voti e il 15,7%, raggiungendo il suo massimo storico. Due mesi dopo, alle [[Elezioni regionali in Sicilia del 1996|elezioni regionali in Sicilia]], AN diviene il secondo partito dell'isola, eleggendo 14 deputati regionali su 90, ottenendo la presidenza dell'[[Assemblea regionale siciliana]] e tre assessori su 12.
Nell'estate del 1996 nasce ufficialmente [[Azione Giovani]], il movimento giovanile del partito. Viene eletto presidente il siciliano [[Basilio Catanoso]], espressione della maggioranza ''tatarelliana'', che vince di misura sul candidato ''alemanniano'' [[Alberto Arrighi]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/07/29/nuovo-leader-altra-sigla-giovani-di-an.html |titolo=NUOVO LEADER E ALTRA SIGLA I GIOVANI DI AN SI DIVIDONO, 29 luglio 1996 — pagina 8 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304220815/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/07/29/nuovo-leader-altra-sigla-giovani-di-an.html |urlmorto=no }}</ref>.
Nel settembre del 1996 Gianfranco Fini sceglie di affiancare a [[Maurizio Gasparri]], coordinatore del partito, altri due coordinatori: [[Publio Fiori]] e [[Domenico Fisichella]]. Così ai vertici di AN sono rappresentate le tre anime di AN: quella missina, quella cattolica e quella laica-liberale<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/09/11/fisichella-fiori-salgono-al-vertice-di-an.html |titolo=FISICHELLA E FIORI SALGONO AL VERTICE DI AN 11 settembre 1996 — pagina 4 |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140306050839/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/09/11/fisichella-fiori-salgono-al-vertice-di-an.html |urlmorto=no }}</ref>. Gasparri rimane coordinatore dell'esecutivo del partito, Fiori diventa coordinatore per le politiche sociali e Fisichella coordinatore per le politiche istituzionali<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/11/Fini_ridimensiona_Gasparri_triumvirato_vertice_co_0_9609119314.shtml |titolo=Fini ridimensiona Gasparri: un triumvirato al vertice di An |accesso=15 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140306031923/http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/11/Fini_ridimensiona_Gasparri_triumvirato_vertice_co_0_9609119314.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
In quanto partito d'opposizione, AN ottiene la presidenza della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi]]: viene eletto [[Francesco Storace]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/09/18/storace-presidente-alla-vigilanza-rai-ma.html |titolo=STORACE PRESIDENTE ALLA VIGILANZA RAI MA È SCONTRO NEL POLO - 18 settembre 1996 — pagina 14 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=15 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305075036/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/09/18/storace-presidente-alla-vigilanza-rai-ma.html |urlmorto=no }}</ref>.
Dopo l'insuccesso delle [[Elezioni amministrative in Italia del 1997|elezioni amministrative del 1997]] in dicembre Fini revoca i due coordinatori del partito Gasparri e Fiori e nomina due nuovi coordinatori: [[Alfredo Mantovano]] per il sud e [[Manlio Contento]] per il nord<ref name="Nuovi coordinatori">{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/07/18/Politica/AN-SVOLTE-SCISSIONI-AZZERAMENTI-I-MOMENTI-FORTI-DELLA-DESTRA-ITALIANAADNKRONOS_150630.php |titolo=AN: SVOLTE, SCISSIONI, AZZERAMENTI, I MOMENTI FORTI DELLA DESTRA ITALIANA/ADNKRONOS |accesso=16 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718091036/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/07/18/Politica/AN-SVOLTE-SCISSIONI-AZZERAMENTI-I-MOMENTI-FORTI-DELLA-DESTRA-ITALIANAADNKRONOS_150630.php |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/11/Fini_cambia_squadra_bocciati_Gasparri_co_0_97121114526.shtml |titolo=Fini cambia squadra, bocciati Gasparri e La Russa |accesso=16 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150604062201/http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/11/Fini_cambia_squadra_bocciati_Gasparri_co_0_97121114526.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Alla fine del 1997 Fini, durante la trasmissione televisiva ''[[Moby Dick (programma televisivo)|Moby Dick]]'', prende le distanze dal ventennio e da tutti i totalitarismi, condannando anche la [[Repubblica di Salò]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/12/salo-regime-totalitario-fini-abiura-in-diretta.html |titolo='SALO' REGIME TOTALITARIO' FINI ABIURA IN DIRETTA TV - la Repubblica, 12 dicembre 1997 |accesso=27 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304220333/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/12/salo-regime-totalitario-fini-abiura-in-diretta.html |urlmorto=no }}</ref>. Nel partito tutti concordano col proprio presidente; uniche voci contrariate sono [[Mirko Tremaglia]] e [[Teodoro Buontempo]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/13/an-approva-la-svolta-su-salo.html |titolo=AN APPROVA LA SVOLTA SU SALO', la Repubblica, 13 dicembre 1997 |accesso=27 luglio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090409064827/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/13/an-approva-la-svolta-su-salo.html |urlmorto=no }}</ref>.
Nel corso della [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII Legislatura]] si verificano alcuni episodi di dissenso con Forza Italia, in particolare quando nel 1998 Berlusconi decide di far fallire la commissione bicamerale presieduta da D'Alema, appoggiata invece da AN.
Intanto i governi dell'Ulivo si susseguono: dopo la caduta del [[Governo Prodi I]] nell'ottobre 1998, diventa presidente del Consiglio [[Massimo D'Alema]], il primo ex comunista alla guida di un governo italiano, episodio che viene visto da AN in maniera negativa. In questo contesto, alle [[Elezioni amministrative in Italia del 1998#Roma|elezioni provinciali di Roma]] di dicembre, il [[Polo per le Libertà]] vince candidando l'esponente di AN [[Silvano Moffa]], uomo della [[destra sociale]] ed ex [[Pino Rauti|rautiano]], una vittoria che fa comprendere al partito di poter puntare anche sull'elettorato centrista, non ''spaventato'' da un candidato di destra<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/08/fini-sfida-il-centro-del-polo.html |titolo=Fini sfida il centro del Polo 8 gennaio 1999 — pagina 6 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=29 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304203557/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/08/fini-sfida-il-centro-del-polo.html |urlmorto=no }}</ref>.
Due mesi dopo, l'8 febbraio 1999 muore [[Giuseppe Tatarella]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/09/il-dramma-di-tatarella-muore-prima-del.html |titolo=Il dramma di Tatarella muore prima del trapianto 9 febbraio 1999 — pagina 17 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=29 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304212530/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/09/il-dramma-di-tatarella-muore-prima-del.html |urlmorto=no }}</ref>, fedelissimo di Fini, uomo chiave delle dinamiche interne al partito e capogruppo alla Camera; nuovo presidente del gruppo parlamentare viene eletto [[Gustavo Selva]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/23/an-selva-succede-tatarella-sono-il-primo.html |titolo=An, Selva succede a Tatarella Sono il primo non missino 23 febbraio 1999 — pagina 13 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=29 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304112956/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/23/an-selva-succede-tatarella-sono-il-primo.html |urlmorto=no }}</ref>.
Per dare una risposta ai giochi dei piccoli gruppi, capaci di determinare le coalizioni di governo e che hanno portato alla creazione del [[Governo D'Alema I]], ed al fine di proteggere il [[bipolarismo]], AN si fa promotrice insieme a [[Mario Segni]] del [[Referendum abrogativo in Italia del 1999|Referendum abrogativo del 1999]] volto ad abolire la quota proporzionale del sistema elettorale detto ''[[Mattarellum]]'', considerata la causa della proliferazione dei piccoli partiti. Il referendum però non raggiunse il quorum per un soffio.
=== Europee 1999: il fallimento dell'Elefantino ===
Alle [[elezioni europee del 1999]] AN decide di sperimentare un nuovo progetto elettorale, l{{'}}'''[[Alleanza Nazionale - Patto Segni|Elefantino]]''': in una stagione caratterizzata oramai da un'aperta competizione con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], per allargare l'area del centro-destra e ottenere un definitivo sdoganamento, AN presenta una lista unitaria insieme al [[Patto Segni]], il movimento politico di [[Mario Segni]] epigono della [[Democrazia Cristiana]], con un simbolo elettorale costituito nella parte inferiore dal simbolo di AN e nella parte superiore dalla scritta ''Patto Segni'' con un elefante, a volere richiamare il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano americano]]. Tra i candidati nelle liste anche l'ex [[Partito Radicale (Italia)|radicale]] [[Marco Taradash]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/06/15/Politica/EUROPEE-TARADASH-A-BONINO-NON-SONO-UN-TRASFORMISTA_161300.php |titolo=EUROPEE: TARADASH A BONINO, NON SONO UN TRASFORMISTA |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413141633/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/06/15/Politica/EUROPEE-TARADASH-A-BONINO-NON-SONO-UN-TRASFORMISTA_161300.php |urlmorto=no }}</ref>. Fortemente scettico nei confronti dell'alleanza elettorale dell'Elefantino si dimostra all'interno del partito [[Mirko Tremaglia]].<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/04/24/Politica/EUROPEE-TREMAGLIA-A-FINI-NO-A-ELEFANTINO-E-TARADASH-IN-LISTA_182800.php |titolo=EUROPEE: TREMAGLIA A FINI, NO A ELEFANTINO E TARADASH IN LISTA |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413155020/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/04/24/Politica/EUROPEE-TREMAGLIA-A-FINI-NO-A-ELEFANTINO-E-TARADASH-IN-LISTA_182800.php |urlmorto=no }}</ref>
L'alleanza, però, racimola un insuccesso, facendo cadere la forza elettorale complessiva al 10,3% con appena 3 milioni di voti ed eleggendo soltanto 9 [[Parlamento europeo|parlamentari europei]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/14/alleanza_elettorale_con_Segni_punisce_co_0_9906143677.shtml |titolo=L'alleanza elettorale con Segni punisce Fini. Sarcina Giuseppe. Pagina 4 (14 giugno 1999) - Corriere della Sera |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928164731/http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/14/alleanza_elettorale_con_Segni_punisce_co_0_9906143677.shtml |urlmorto=no }}</ref>. Gli eletti aderiscono al gruppo [[Unione per l'Europa delle Nazioni]].
Dopo la sconfitta Fini dà le dimissioni; tuttavia, in seguito alle numerose manifestazioni di solidarietà in suo favore, le ritira, a patto che il partito si impegni in una raccolta di firme per riproporre lo stesso referendum che in aprile era fallito per poco.<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/19/Fini_congela_dimissioni_rilanci_referendum_co_0_990619496.shtml|titolo=Fini congela le dimissioni: ma An rilanci i referendum|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150604062049/http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/19/Fini_congela_dimissioni_rilanci_referendum_co_0_990619496.shtml }}, archivio del ''Corriere della Sera'', 19 giugno 1999.</ref> In seguito ammetterà che presentare [[l'Elefantino]] fu un errore<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/23/Fini_errore_presentare_Elefantino_alle_co_0_990823312.shtml |titolo=Fini: un errore presentare l'Elefantino alle Europee - Corriere della Sera, 23 agosto 1999, Pagina 2. Bruno Riccardo |accesso=3 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120407201124/http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/23/Fini_errore_presentare_Elefantino_alle_co_0_990823312.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
=== Regionali 2000: Storace vince nel Lazio ===
In occasione delle [[elezioni regionali italiane del 2000|elezioni regionali del 2000]], i partiti del Polo per le Libertà stringono un accordo con la [[Lega Nord]] e formano una nuova coalizione di centro-destra, la [[Casa delle Libertà]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/17/berlusconi-lancia-la-casa-delle-liberta.html |titolo=Berlusconi lancia la Casa delle libertà Repubblica — 17 febbraio 2000 pagina 7 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181118142933/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/17/berlusconi-lancia-la-casa-delle-liberta.html |urlmorto=no }}</ref>.
La CdL vince in otto regioni su quindici, e soprattutto nelle più importanti. Il partito di Fini recupera consensi e si attesta su un 13% complessivo, conquistando la presidenza di due regioni italiane: la regione Abruzzo con [[Giovanni Pace]], e la regione [[Lazio]], storica roccaforte di AN, che va all'esponente della [[destra sociale]] [[Francesco Storace]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/13/ora-storace-presidente.html |titolo=Ora Storace è presidente 13 maggio 2000 — pagina 4 sezione: ROMA. |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304210551/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/13/ora-storace-presidente.html |urlmorto=no }}</ref>.
Il [[Governo D'Alema II]] si dimette a seguito del proprio insuccesso elettorale, mentre i partiti del centrodestra, forti della vittoria, si ricompattano superando le precedenti ostilità e si organizzano in vista della campagna elettorale del 2001, accusando i governi dell'Ulivo di aver fallito nel campo della politica economica e sociale.
E nonostante il fallimento dei [[referendum abrogativi in Italia del 2000|referendum abrogativi del 2000]], tra cui quello per l'abolizione della quota proporzionale fortemente voluto da Fini l'anno prima<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/04/referendum-fini-non-aspetta.html |titolo=- la Repubblica, 4 maggio 2000 |accesso=7 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304211826/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/04/referendum-fini-non-aspetta.html |urlmorto=no }}</ref> ma ora osteggiato da Forza Italia<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/10/Referendum_Forza_Italia_frena_Fini_co_0_0001104226.shtml |titolo=Referendum, Forza Italia frena Fini, 10 gennaio 2000 |accesso=7 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045026/http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/10/Referendum_Forza_Italia_frena_Fini_co_0_0001104226.shtml |urlmorto=no }}</ref>, ciò non viene vissuto dal partito come una sconfitta, e si conferma l'alleanza con Berlusconi<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/05/22/Politica/REFERENDUM-FINI-NESSUNA-CONSEGUENZA-NEL-POLO_172900.php |titolo=REFERENDUM: FINI, NESSUNA CONSEGUENZA NEL POLO - adnkronos, 22 maggio 2000 |accesso=7 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718083750/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/05/22/Politica/REFERENDUM-FINI-NESSUNA-CONSEGUENZA-NEL-POLO_172900.php |urlmorto=no }}</ref>.
=== Politiche 2001: AN torna al governo ===
{{vedi anche|Governo Berlusconi II}}
Alle [[elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni politiche del 13 maggio 2001]] la [[Casa delle Libertà]], formata da [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], AN, [[Centro Cristiano Democratico]] e [[Cristiani Democratici Uniti]] (poi confluiti nell'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]]), [[Lega Nord]], [[Partito Repubblicano Italiano]] e [[Nuovo PSI]] e capeggiata da [[Silvio Berlusconi]] vince sul[[l'Ulivo]] di [[Francesco Rutelli]].
AN ritorna al governo dopo sette anni, ma stavolta in maniera più stabile e duratura: AN si attesta come quarto partito nazionale ed il secondo partito della [[Casa delle Libertà]], che si appresta a governare l'Italia per i successivi cinque anni.
Del nuovo governo entrano a far parte vari esponenti di AN: il presidente del partito [[Gianfranco Fini]] come [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio]]; [[Altero Matteoli]] come [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare|Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare]]; [[Maurizio Gasparri]] come [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]]; [[Gianni Alemanno]] come [[Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali|Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali]]; [[Mirko Tremaglia]] come Ministro per gli Italiani nel mondo. AN ottiene anche tre viceministri: [[Adolfo Urso]] alle [[Ministero dello sviluppo economico|Attività produttive]]; [[Mario Baldassarri (economista)|Mario Baldassarri]] all'[[Ministero dell'economia e delle finanze|Economia e finanze]]; [[Ugo Martinat]] alle [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti|Infrastrutture e trasporti]].
Alla fine del 2001 il parlamento approva la [[Mirko Tremaglia#La Legge Tremaglia|Legge 27 dicembre 2001, n. 459, "Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero"]], detta ''Legge Tremaglia'' dal nome del ministro di AN, che consente gli italiani all'estero di partecipare all'elezione del Parlamento, nel quale saranno rappresentati da dodici deputati e sei senatori<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/21/si-al-voto-italiano-allestero.html |titolo=Sì al voto italiano all'estero - 21 dicembre 2001, pagina 21 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=15 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305074003/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/21/si-al-voto-italiano-allestero.html |urlmorto=no }}</ref>.
==== Il secondo congresso a Bologna ====
Dal 4 al 7 aprile 2002 viene celebrato il secondo congresso di AN: ''Vince la Patria, nasce l'Europa''. Come sede del congresso viene scelta [[Bologna]], città natale di Gianfranco Fini che dal 1999, per la prima volta nella sua storia, è amministrata dal centrodestra di [[Giorgio Guazzaloca]]. Gianfranco Fini viene visto ormai come un leader di caratura europea, moderato e riformista, e viene acclamato presidente dal partito. Fini afferma che ''Alleanza nazionale non deve più misurarsi con il suo passato ma deve fare i conti con il futuro, deve governare'', ma definisce il partito unico del centrodestra una prospettiva attualmente non realistica<ref>{{cita web|url=http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=20091|titolo=Congresso An. Fini: niente più conti con il passato, siamo destra 'al Governo'|urlmorto=sì}}</ref>. [[Fiamma tricolore]] e Msi restano nel simbolo e dopo il congresso AN si dimostra come una forza di destra moderata con una forte identità<ref>{{cita web|url=http://qn.quotidiano.net/2002/04/07/3211866-CONGRESSO-AN.shtml|titolo=CONGRESSO AN Fini confermato leader da partito e coalizione|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121101055957/http://qn.quotidiano.net/2002/04/07/3211866-CONGRESSO-AN.shtml }}</ref>. Sul tema dell'immigrazione, allora in fase di studio da parte dei partiti della maggioranza, Fini afferma che il governo sta proponendo una legge ''giusta'' e ''severa'', che lega l'immigrazione al lavoro.
==== L'azione di governo ====
Nel corso dell'azione di governo, infatti, AN si contraddistingue nell'elaborazione di una nuova legge, correlata al mondo del lavoro, per combattere e controllare l'immigrazione clandestina: nel luglio 2002 sarà così approvata la [[Legge Bossi-Fini|Legge 30 luglio 2002, n. 189, "Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo"]], detta ''Legge Bossi-Fini'', che regolamenta le politiche sull'immigrazione e prevede che l'espulsione, emessa in via amministrativa dal Prefetto della Provincia dove viene rintracciato lo straniero clandestino, sia immediatamente eseguita con l'accompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica. La legge prevede il rilascio del permesso di soggiorno alle persone che dimostrino di avere un lavoro per il loro mantenimento economico ed ammette i respingimenti al Paese di origine in acque extraterritoriali, in base ad accordi bilaterali fra Italia e Paesi limitrofi, che impegnano le polizie dei rispettivi Paesi a cooperare per la prevenzione dell'immigrazione clandestina.
Sul piano economico AN spinge per una maggiore collegialità nelle scelte del governo, trovandosi alle prese col fatto che [[Giulio Tremonti]] (esponente di Forza Italia), disponendo del [[ministero del Tesoro]], si ritrova in pratica ad avere l'ultima parola su ogni decisione. La richiesta costante di una "cabina di regia" in materia economica porterà nel 2004 alle dimissioni di Tremonti, sostituito nell'occasione da [[Domenico Siniscalco]].
==== L'Europa per le Nazioni ====
Nel giugno del 2002 AN partecipa insieme al [[Raggruppamento per la Francia|Rassemblement pour la France]] di [[Charles Pasqua]] ed ai [[Fianna Fáil|Repubblicani irlandesi]] alla nascita dell'[[Alleanza per l'Europa delle Nazioni]], [[partito politico europeo]] [[Conservatorismo nazionale|nazional-conservatore]] che può contare nel [[Parlamento europeo]] su circa 30 parlamentari che risiedono nel gruppo [[Unione per l'Europa delle Nazioni]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/26/Nasce_eurodestra_Fini_allontana_Ppe_co_0_02062610562.shtml |titolo=Nasce l'eurodestra di Fini, si allontana il Ppe - Pagina 11 (26 giugno 2002) - Corriere della Sera |accesso=29 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045302/http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/26/Nasce_eurodestra_Fini_allontana_Ppe_co_0_02062610562.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
==== Lo strappo col fascismo e l'addio della Mussolini ====
Nell'estate del 2003 viene nominato come coordinatore del partito [[Ignazio La Russa]]<ref name="La Russa coordinatore">{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/28/la-russa-sale-al-vertice-di-an.html |titolo=La Russa sale al vertice di An scontro sul nuovo capogruppo, Repubblica - 28 luglio 2003 pagina 17 sezione: POLITICA INTERNA. |accesso=15 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304140432/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/28/la-russa-sale-al-vertice-di-an.html |urlmorto=no }}</ref>.
Nel novembre 2003 [[Gianfranco Fini]] fa visita allo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di [[Gerusalemme]]. È la prima volta di Fini in [[Israele]], un viaggio atteso da dieci anni da quando aveva fondato AN per abbandonare l'eredità fascista e passare al partito di governo, moderato e democratico. Fini ha denunciato gli errori del [[fascismo]] e la tragedia dell'[[Olocausto]], definendo le leggi razziali promosse dal regime fascista come «male assoluto del [[XX secolo]]». Molti organi mediatici hanno riportato la dichiarazione estendendo il concetto di ''male assoluto'' allo stesso Fascismo.<ref>{{cita web |autore= |url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html |titolo=Fini in Israele "Il fascismo fu parte del male assoluto" |accesso=24 novembre 2003 |editore=[[Repubblica]] |data=24 novembre 2003 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040406055936/http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html |urlmorto=no }}</ref>. Il vicepremier afferma inoltre di aver cambiato idea anche su [[Benito Mussolini]]: «Il popolo italiano si assume la responsabilità per quanto accaduto dal 1938, quando sono state adottate le leggi razziali. Non c'è condanna senza assunzione di responsabilità"»<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/knesset/knesset.html |titolo=Fini: "Ho cambiato idea su Benito Mussolini" - Repubblica, 25 novembre 2003 |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111217041133/http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/knesset/knesset.html |urlmorto=no }}</ref>.
Secondo il sondaggista [[Renato Mannheimer]] gli elettori di AN a grande maggioranza si schierano con Fini: le sue esternazioni sono considerate ''opportune'' da più del 70% dei votanti attuali per il partito e da una quota ancora maggiore addirittura, il 77%, dell'elettorato potenziale. Inoltre la maggioranza dell'elettorato nel suo insieme e, in misura ancora più elevata, di quello di AN, pensa che le dichiarazioni del presidente di AN costituiscano una svolta per il partito e per la politica italiana<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/01/Gli_elettori_grande_maggioranza_schierano_co_0_031201003.shtml |titolo=Gli elettori di An a grande maggioranza si schierano con Fini |accesso=24 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045120/http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/01/Gli_elettori_grande_maggioranza_schierano_co_0_031201003.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Queste posizioni spingono tuttavia la deputata [[Alessandra Mussolini]], nipote del dittatore [[fascismo|fascista]] [[Benito Mussolini|Benito]], in AN dalla fondazione, a dimettersi dal partito,<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/alemus/alemus/alemus.html |titolo=la Repubblica del 27 novembre 2003 |accesso=21 maggio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190720014919/http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/alemus/alemus/alemus.html |urlmorto=no }}</ref> fondando un nuovo partito: '''Libertà di Azione''' (poi diventato [[Azione Sociale (partito politico)|Azione Sociale]]).
==== Europee 2004 e Fini agli Esteri ====
Il partito è sempre stato molto sensibile al ricordo dei [[Massacri delle foibe]] e dell'[[Esodo istriano]], e così s'impegna nell'approvazione della [[Giorno del ricordo|Legge 30 marzo 2004, n. 92, "Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati"]], detta anche ''Legge Menia'' dal primo firmatario [[Roberto Menia]], che istituisce il [[Giorno del ricordo]] del 10 febbraio<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/03/16/Politica/FOIBE-MENIA-AN-LA-LEGGE-ERA-LA-BATTAGLIA-DELLA-MIA-VITA_224200.php |titolo=FOIBE: MENIA (AN), LA LEGGE ERA LA BATTAGLIA DELLA MIA VITA |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718090712/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/03/16/Politica/FOIBE-MENIA-AN-LA-LEGGE-ERA-LA-BATTAGLIA-DELLA-MIA-VITA_224200.php |urlmorto=no }}</ref>.
A giugno 2004 si svolgono le [[Elezioni europee del 2004 in Italia|elezioni europee]]: AN, con circa 3.750.000 voti, si attesta sul risultato dell'11,5% ed elegge 9 parlamentari europei, che aderiscono al gruppo parlamentare [[Unione per l'Europa delle Nazioni]].
Nel settembre 2004 Fini decide di tornare ad occuparsi direttamente del partito ed abolisce la figura del ''coordinatore''; chi aveva quella carica fino a quel momento, [[Ignazio La Russa]], tornò a svolgere le mansioni di capogruppo alla Camera<ref name="La Russa revocato">{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/09/07/fini-la-russa-al-partito-torno-io.html |titolo=Fini a La Russa: al partito torno io- la Repubblica, 7 settembre 2004 - pagina 23 |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304122108/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/09/07/fini-la-russa-al-partito-torno-io.html |urlmorto=no }}</ref>.
A seguito della designazione di [[Franco Frattini]] a [[Commissione europea|Commissario europeo]] da parte del governo italiano, il Presidente di AN [[Gianfranco Fini]] viene nominato nuovo [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministro degli Esteri]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/09/Polo_verso_accordo_tasse_Fini_co_9_041109021.shtml |titolo=Polo verso l'accordo su tasse e Fini agli Esteri |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202130245/http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/09/Polo_verso_accordo_tasse_Fini_co_9_041109021.shtml |urlmorto=no }}</ref>. Il 19 novembre 2004, dopo la nomina di Fini a Ministro degli esteri, vengono così nominati tre nuovi vicepresidenti del partito per rafforzare AN: [[Ignazio La Russa]], [[Altero Matteoli]] e [[Gianni Alemanno]]<ref name="Tre vicepresidenti">{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/04/alemanno-scheda-biografica.shtml |titolo=Da giovane missino a Re di Roma |accesso=10 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140219125317/http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/04/alemanno-scheda-biografica.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
==== Regionali 2005: caduta di Storace e avvicendamento al governo ====
{{vedi anche|Governo Berlusconi III}}
Alle [[Elezioni regionali in Italia del 2005|elezioni regionali del 2005]] la [[Casa delle Libertà]] subisce un insuccesso clamoroso: su 14 regioni vince soltanto in 2, perdendo Piemonte, Liguria, Abruzzo, Puglia, Lazio e Calabria. Nessuno dei candidati governatori esponenti di AN, [[Pietro Laffranco]] in Umbria, [[Francesco Storace]] nel Lazio, [[Italo Bocchino]] in Campania e [[Giovanni Pace]] in Abruzzo, viene eletto.
''Alleanza Nazionale'' come partito, pur nel calo generale della [[Casa delle Libertà|CdL]], si mantiene sostanzialmente stabile sulle sue più recenti affermazioni elettorali, nonostante la creazione di [[Alternativa Sociale]], coalizione elettorale formata da vari partiti di [[estrema destra]] ad opera di [[Alessandra Mussolini]].
Il [[Governo Berlusconi II]] entrò in crisi: AN chiede il rilancio dell'esecutivo, minacciando, qualche giorno dopo l'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro]], di ritirare i suoi ministri dal governo. Berlusconi è costretto a dimettersi e a costituire un nuovo governo il 23 aprile 2005, il [[Governo Berlusconi III]], che ritrova l'unità della coalizione puntando ad avviare una serie di politiche per il [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]].
Gianfranco Fini oltre alla vicepresidenza del consiglio assume il dicastero degli Esteri, Altero Matteoli, Gianni Alemanno e Mirko Tremaglia rimangono al loro posto; [[Mario Landolfi]] prende il posto di Gasparri alle Comunicazioni<ref>{{cita testo|url=http://www.portel.it/news/news2.asp?news_id=11947|titolo=Comunicazioni: Landolfi nuovo ministro, lascia Gasparri Lun, 25/04/2005}}</ref>; [[Francesco Storace]], che ha perduto la presidenza della Regione [[Lazio]] per pochi punti percentuali, diviene [[Ministero della Salute|ministro della Salute]] al posto di [[Girolamo Sirchia]].
==== Il dibattito sul Referendum sulla fecondazione assistita ====
Un motivo di dibattito all'interno del partito è provocato dai referendum sulla [[procreazione medicalmente assistita]], che si tengono il 12 e 13 giugno 2005: si tratta di quattro quesiti promossi dai [[Radicali italiani|Radicali]] e da alcuni partiti della [[sinistra (politica)|sinistra]] italiana, che chiedono l'abrogazione di quelle parti della [[Procreazione assistita (ordinamento italiano)|Legge n. 40 del 19 febbraio 2004, ''Norme in materia di procreazione medicalmente assistita'']] che pongono dei limiti all'impiego degli embrioni per la fecondazione e la ricerca scientifica. La [[Chiesa cattolica]] si schierò apertamente contro il referendum, invitando i fedeli all'astensione, posizione che trova disponibilità anche da parte di altri partiti della maggioranza, eccetto [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], che vuole lasciare libertà di coscienza agli elettori.
All'interno di AN le posizioni sono molteplici: Gianni Alemanno, Francesco Storace, Altero Matteoli, Maurizio Gasparri e [[Azione Giovani]] sono per l'astensione; Adolfo Urso andrà a votare ma dirà quattro No; tre Sì e un No per Italo Bocchino. Gianfranco Fini, nonostante il suo precedente parere contrario in Parlamento, a sorpresa annuncia di voler votare tre Sì (con un No alla fecondazione eterologa), criticando fortemente l'astensione e così spiazzando gran parte del partito<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/politica/refe1/refe1/refe1.html |titolo=Fecondazione, Fini voterà sì - la Repubblica, 10 maggio 2005 |accesso=21 maggio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070810091505/http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/politica/refe1/refe1/refe1.html |urlmorto=no }}</ref>.
Le posizioni di Fini sui temi etici provocano malumori nel partito. I rappresentanti della ''destra sociale'', come [[Gianni Alemanno]], criticano duramente Fini per la sua posizione<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/06/08/Politica/FECONDAZIONE-ALEMANNO-A-FINI-INACCETTABILE-CONSIDERARE-ASTENSIONE-DISEDUCATIVA_110635.php |titolo=FECONDAZIONE: ALEMANNO A FINI, INACCETTABILE CONSIDERARE ASTENSIONE DISEDUCATIVA |accesso=4 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718090815/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/06/08/Politica/FECONDAZIONE-ALEMANNO-A-FINI-INACCETTABILE-CONSIDERARE-ASTENSIONE-DISEDUCATIVA_110635.php |urlmorto=no }}</ref>, come molto critici sono i cattolici Fiori, Fisichella e Selva<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/18/fecondazione_Donne_colonnelli_processano_Fini_co_8_050518056.shtml |titolo=An e fecondazione Donne e colonnelli processano Fini - Guerzoni Monica. Pagina 9 (18 maggio 2005), Corriere della Sera |accesso=4 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045557/http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/18/fecondazione_Donne_colonnelli_processano_Fini_co_8_050518056.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Dopo l'esito fallimentare del referendum, che ottiene soltanto il voto del 25% degli aventi diritto, Alemanno si dimette dalla vicepresidenza di AN e Mantovano esce dall'esecutivo nazionale del partito<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/politica/nuovacdl/anfini/anfini.html |titolo=An, dopo il voto scoppia il caso Fini - Repubblica, 13 giugno 2005 |accesso=4 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304221038/http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/politica/nuovacdl/anfini/anfini.html |urlmorto=no }}</ref>.
La frattura si ricompone all'Assemblea Nazionale del 2 e 3 luglio 2005, dove il partito ritrova l'unità compromessa, approvando un documento, presentato da tutte le correnti, che ribadisce quanto sancito dieci anni prima a Fiuggi circa l'identità nazionale, cattolica, sociale e liberale di AN e che priorità sono la preparazione della campagna elettorale in vista del 2006 ed il superamento del correntismo. Fini ne accoglie le critiche, notando che sarebbe stato un metodo migliore discuterne insieme prima di stabilire la libertà di coscienza nel voto referendario, ed ottiene così il rinnovo della fiducia<ref>{{cita testo|url=http://qn.quotidiano.net/2005/07/03/5380300-ASSEMBLEA-DI-AN.shtml|titolo=ASSEMBLEA DI AN - Quotidiano.net|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121031224158/http://qn.quotidiano.net/2005/07/03/5380300-ASSEMBLEA-DI-AN.shtml }}</ref>.
==== La ''cena dei colonnelli'' e nuovi vertici ====
Il 15 luglio 2005 il giornale romano ''[[Il Tempo]]'' pubblica una conversazione privata, ma ascoltata da un giornalista, di Matteoli, La Russa e Gasparri in un bar. I tre esponenti del partito parlano di Fini come di un problema: La Russa che dà del «malato» a Fini; Matteoli convinto che bisognerebbe «prenderlo a schiaffi»; Gasparri che annuisce<ref>{{Cita web|url=http://www.iltempo.it/politica/2005/07/15/537120-dobbiamo_scuoterlo_affrontare_campagna_elettorale_queste_condizioni.shtml|titolo=La Russa, Matteoli e Gasparri si incontrano al bar e «processano» Fini|autore=Nicola Imberti|data=15 luglio 2005|accesso=13 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20120804103331/http://www.iltempo.it/politica/2005/07/15/537120-dobbiamo_scuoterlo_affrontare_campagna_elettorale_queste_condizioni.shtml}}</ref>. Fini, giudicando irriguardosi quei commenti, chiederà le dimissioni dei tre dal partito e, dopo le loro pubbliche scuse<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/politica/assean/coloscu/coloscu.html |titolo="Caro Gianfranco, scusaci" i colonnelli placano l'ira di Fini - Repubblica |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210530153732/https://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/politica/assean/coloscu/coloscu.html |urlmorto=no }}</ref>, la frattura tra il ''leader'' e i colonnelli si ricomporrà col passare del tempo. Fini tuttavia ridisegnerà il partito, mettendo suoi fedelissimi: [[Andrea Ronchi]] nuovo portavoce, [[Roberto Menia]] iniziative esterne, [[Giovanni Collino]] e [[Silvano Moffa]] per il programma. Dopo le dimissioni da vicepresidente di La Russa e Matteoli nessuno prenderà il loro posto e il nuovo coordinatore lombardo al posto di La Russa sarà [[Cristiana Muscardini]]<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/politica/assean/nominean/nominean.html?ref=search |titolo=Fini ridisegna Alleanza nazionale "I nuovi vertici fino alle elezioni" - Repubblica, 19 luglio 2005 |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140219120358/http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/politica/assean/nominean/nominean.html?ref=search |urlmorto=no }}</ref>.
Nel settembre 2005 lascia il partito l'eurodeputato e vicesindaco di [[Catania]] [[Nello Musumeci]], esponente della ''Destra Sociale'', lamentando la poca democrazia all'interno del partito, e ne forma uno proprio: Alleanza Siciliana<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/19/Musumeci_lascio_non_democrazia_Storace_co_8_050919013.shtml |titolo=Musumeci: lascio An, non c'è democrazia. Storace e Alemanno a Fini: ricuci - Pagina 11 (19 settembre 2005) - Corriere della Sera |accesso=7 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121106151009/http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/19/Musumeci_lascio_non_democrazia_Storace_co_8_050919013.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
A causa delle posizioni ritenute [[Laicismo|laiciste]] del presidente Fini, dopo aver già minacciato le dimissioni dopo il referendum, il senatore [[Publio Fiori]] nel novembre 2005 lascia il partito dopo una lunga militanza in AN, aderendo alla [[Democrazia Cristiana per le Autonomie|Democrazia Cristiana]] di [[Gianfranco Rotondi]]<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/politica/fioridc/fioridc/fioridc.html |titolo=Publio Fiori torna a casa sarà presidente della Dc |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304205739/http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/politica/fioridc/fioridc/fioridc.html |urlmorto=no }}</ref>.
Uno degli ultimi atti della maggioranza di centrodestra prima delle elezioni è l'approvazione di notevoli riforme costituzionali nel segno della devoluzione dei poteri dallo [[Stato]] alle [[Regioni dell'Italia|Regioni]], il [[federalismo]]. La ''[[devolution]]'', cavallo di battaglia della [[Lega Nord]], viene approvata in via definitiva il 17 novembre 2005 con il voto favorevole di AN come di tutta la [[Casa delle Libertà|CdL]].
L'approvazione di questa nuova Costituzione suscita le dimissioni dal partito del senatore [[Domenico Fisichella]], storico fondatore e padre spirituale di ''Alleanza Nazionale'', contrario alla riforma, il cui federalismo considera contrario alla storia della nazione, contrario alla propria storia familiare e personale. La nozione d'interesse nazionale, voluta da AN, Fisichella la considera inutile, in quanto, essendo le questioni inerenti sottoposte al nuovo Parlamento in seduta comune, trovandosi il nuovo Senato federale con particolari connotazioni localistiche, non sarebbe oggetto di un'efficace e obiettiva valutazione<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/politica/devolution/cdrea/cdrea.html |titolo=Sì alla devolution, la Cdl esulta Follini e Fisichella rovinano la festa. - Repubblica, 16 novembre 2005 |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121022175031/http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/politica/devolution/cdrea/cdrea.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.regioni.it/it/show-devolution_al_senato_fisichella_demolisce_ddl_bossi_e_riceve_lunghi_applausi_dalle_opposizioni/news.php?id=58847 |titolo=DEVOLUTION: AL SENATO FISICHELLA DEMOLISCE DDL BOSSI E RICEVE LUNGHI APPLAUSI DALLE OPPOSIZIONI martedì 26 novembre 2002 |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140901234936/http://www.regioni.it/it/show-devolution_al_senato_fisichella_demolisce_ddl_bossi_e_riceve_lunghi_applausi_dalle_opposizioni/news.php?id=58847 |urlmorto=no }}</ref>.
==== Fine XIV legislatura: la legge sulla droga ====
Tra gli ultimi atti compiuti da ''Alleanza Nazionale'' al governo vi fu anche il decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, poi convertito dalla [[D.P.R. n. 309/1990#La "legge Fini-Giovanardi"|Legge 21 febbraio 2006, n. 49, detta Legge Fini-Giovanardi]], che abolì la distinzione fra ''droghe pesanti'' e droghe cosiddette ''[[droghe leggere|leggere]]'', e con cui i dirigenti di AN si proponevano di ridurre gli effetti ai loro occhi nefasti del [[referendum abrogativi in Italia del 1993|referendum abrogativo del '93]], che aveva ottenuto la delegittimazione dell'uso delle droghe con una percentuale di ''Sì'' di poco superiore al 50%. Questo decreto accolse i favori degli alleati di AN, mentre dai suoi avversari fu visto come un tentativo estremo di ingraziarsi con un'abile mossa il favore dei propri elettori<ref>{{cita testo|url=http://www.intrage.it/rubriche/societaeistituzioni/repubblicaitaliana/m_diritti_doveri_cittadino/articolo337.shtml|titolo=Sintesi del decreto legge sulla droga|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080212072324/http://www.intrage.it/rubriche/societaeistituzioni/repubblicaitaliana/m_diritti_doveri_cittadino/articolo337.shtml }}</ref>.
In vista delle [[elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]], all'interno della [[Casa delle Libertà]] viene ventilata l'ipotesi di indire elezioni primarie, come [[Elezioni primarie de "L'Unione" del 2005|quelle del centrosinistra del 2005]]. Viene poi viene approvata una nuova [[legge elettorale]] (la [[legge Calderoli]]) che, abolendo i collegi uninominali, sollecita i singoli partiti della coalizione a concorrere col proprio contrassegno e non più sotto l'unica insegna della CDL. Il partito, per dare visibilità a tale decisione, nell'assemblea nazionale del 15 gennaio 2006 delibera che nel simbolo da presentare alle elezioni sia presente il nome di FINI, in colore giallo, al di sotto dell'iscrizione ''Alleanza Nazionale''<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/gennaio/10/Simbolo_nome_Fini_co_9_060110039.shtml |titolo=Simbolo di An: sì al nome di Fini Pagina 16 (10 gennaio 2006) - Corriere della Sera. |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045556/http://archiviostorico.corriere.it/2006/gennaio/10/Simbolo_nome_Fini_co_9_060110039.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
=== Politiche 2006: AN all'opposizione di Prodi ===
[[File:Grafico Alleanza Nazionale.PNG|upright=1.8|thumb|L'andamento grafico di AN: dal "salto" elettorale compiuto nel '94 rispetto alle percentuali del MSI, fino alle ultime elezioni del 2006 che hanno fatto registrare un nuovo ''trend'' positivo. (fonte: [[Ministero dell'Interno]])]]
L'idea del nome di Fini nel simbolo funziona, facendo incrementare le percentuali elettorali di AN, ma l'intera coalizione perde le elezioni, per soli 24 000 voti alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], e per due seggi al [[Senato della Repubblica|Senato]], dove pure era risultata vincitrice in termini elettorali. Il risultato di ''Alleanza Nazionale'' riconferma la sua posizione di secondo partito della CdL e di terzo partito più votato in Italia, ottenendo 4,7 milioni di voti (12,3%) alla Camera e 4,2 milioni al Senato (12,4%), portando all'elezione di 71 deputati e 41 senatori.
Nella circoscrizione riservata al voto degli italiani all'estero, il ministro uscente [[Mirko Tremaglia]] presenta la lista [[Per l'Italia nel Mondo]] che si aggiudica l'elezione di un deputato, [[Giuseppe Angeli (politico)|Giuseppe Angeli]];<ref>{{cita web|url=http://leg15.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?deputato=d301504&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&Pagina=Deputati/Composizione/SchedeDeputati/SchedeDeputati.asp%3Fdeputato=301504|titolo=ANGELI Giuseppe|editore=Camera dei deputati|accesso=18 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304082625/http://leg15.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?deputato=d301504&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&Pagina=Deputati%2FComposizione%2FSchedeDeputati%2FSchedeDeputati.asp%3Fdeputato%3D301504|urlmorto=no}}</ref> tra i candidati della lista spiccava il nome della cantante [[Rita Pavone]].<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/02/pavone.shtml|titolo=Elezioni, Rita Pavone si candida|data=3 marzo 2006|editore=Corriere della Sera|accesso=18 marzo 2020|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160618104749/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/03_Marzo/02/pavone.shtml|urlmorto=no}}</ref>
Fra i primi atti della XV legislatura vi è l'approvazione della [[Indulto#L'indulto del 2006|Legge 31 luglio 2006, n. 241 "Concessione di indulto"]] nell'estate del 2006, con il voto contrario di ''Alleanza Nazionale'', insieme alla [[Lega Nord|Lega]] ed all'[[Italia dei Valori]]<ref>{{cita testo|url=http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=3645|titolo=Perché l'indulto ha fallito - La Stampa, 13 ottobre 2007. Luca Ricolfi|urlmorto=sì}}</ref>.
=== La volontà di aderire al PPE e l'uscita di Storace ===
[[File:Milan BuenosAires AN.jpg|thumb|Manifestazione a Milano contro Prodi]]
L'insuccesso alle elezioni politiche, seppur di lievissime dimensioni, spinge i ''leader'' della [[Casa delle Libertà]] a riorganizzare il centrodestra, che molti vorrebbero trasformare in un partito unitario. Alleanza Nazionale, in questo frangente, è protagonista di una particolarissima fase: in un documento programmatico dell'estate 2006, il presidente Fini sostiene la necessità di condurre il partito verso la "famiglia popolare europea" manifestando la chiara intenzione di aderire al [[Partito Popolare Europeo|PPE]], che raggruppa le forze moderate e conservatrici del continente. Questa decisione riceve una conferma dall'assemblea nazionale del partito, nella quale viene riconosciuta l'esistenza di una parte interna che si oppone nettamente a tale scelta paventando derive neocentriste: essa fa capo a [[Francesco Storace]] e [[Carmelo Briguglio]].
Nel dicembre 2006, in Alleanza Nazionale si forma la fondazione [[FareFuturo]], un ''think-tank'' che, sul modello delle fondazioni conservatrici americane e in particolare su quella di Aznar in [[Spagna]], intende elaborare una politica conservatrice a carattere liberale nella società civile.
In ogni caso, il leader del PPE [[Wilfried Martens]] si è mostrato scettico sull'ipotesi di adesione di AN,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/cdl-3/ppe-no-an/ppe-no-an.html|titolo=Martens: "Impossibile An in Ppe" Fini: "Solo opinioni personali" - Politica - Repubblica.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070224012149/http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/cdl-3/ppe-no-an/ppe-no-an.html|data=22 novembre 2006 }}</ref> anche se Fini ha guadagnato molta credibilità, nei confronti dei maggiori leader conservatori europei come [[Nicolas Sarkozy]], [[David Cameron]] e [[José María Aznar]].
A seguito di queste posizioni, il 3 luglio 2007 il Senatore [[Francesco Storace]], eletto nelle liste di AN nel Lazio, decide di lasciare il partito e di fondare un nuovo movimento, [[La Destra]].
Il 27 luglio anche il senatore [[Gustavo Selva]], ex europarlamentare [[Democrazia Cristiana|DC]] che nel 1994 aveva aderito al partito, lascia Alleanza Nazionale per passare a [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], a seguito di un episodio nel quale, invitato ad un dibattito televisivo, per evitare di arrivare in ritardo negli studi di [[LA7]] a causa del traffico, aveva finto di avere un malore per farsi trasportare da un'ambulanza del 118. Si era prima dimesso da senatore, ma poco dopo aveva ritirato le dimissioni. In AN, alcuni esponenti tra cui [[Gianni Alemanno]] avevano chiesto di adottare un provvedimento disciplinare contro Selva.
Nel novembre 2007 lascia anche [[Daniela Santanchè]], che aderisce a [[La Destra]] di Storace<ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/politica/07_novembre_10/santanche_destra_storace_an.shtml |titolo=La Santanché lascia An e va con Storace |accesso=17 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120211143906/http://www.corriere.it/politica/07_novembre_10/santanche_destra_storace_an.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
=== La rottura con Berlusconi ===
I rapporti con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], intanto, dopo un periodo di grande compattezza esibita il 2 dicembre 2006 in un'imponente manifestazione contro il [[governo Prodi II|governo Prodi]]<ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/12_Dicembre/02/corteo.shtml |titolo=''Corriere della Sera'', 2 dicembre 2006 |accesso=31 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090215101143/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/12_Dicembre/02/corteo.shtml |urlmorto=no }}</ref>, a cui però non partecipò l'UDC, si deteriorano improvvisamente nel novembre 2007.
Dopo la fallita ''spallata'' a [[Romano Prodi]], che, pur traballante, aveva superato lo scoglio della [[legge finanziaria|finanziaria]], nonostante le assicurazioni di Berlusconi che aveva preannunciato la caduta del governo di centrosinistra<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/cdl10/berlusconi-auspicio-crisi/berlusconi-auspicio-crisi.html |titolo=La crisi, la spallata, l'implosione le profezie fallite del vate Silvio |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111226204627/http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/cdl10/berlusconi-auspicio-crisi/berlusconi-auspicio-crisi.html |urlmorto=no }}</ref>, i rapporti tra i leader di FI e di AN diventano molto tesi<ref>{{Cita web|url=http://archivio.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=518199&KeyW=|titolo=Veltroni: Spallata fallita. Scontro Berlusconi-Fini|sito=archivio.denaro.it|data=17 novembre 2007|accesso=13 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20120708061648/http://archivio.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=518199&KeyW=}}</ref>; inoltre [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] aveva risposto con lentezza alle richieste avanzate più volte da Fini di fondare con AN un soggetto unico, come si era verificato a sinistra con la nascita del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]].
Il 16 novembre 2007 il ''Corriere'' pubblica una lettera di Fini nella quale fa notare come «anziché tirare le cuoia come assicurato da Berlusconi, Prodi tira a campare»<ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/politica/07_novembre_16/fini_berlusconi_legge_elettorale.shtml |titolo=Caro Silvio, adesso voltiamo pagina |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111116061704/http://www.corriere.it/politica/07_novembre_16/fini_berlusconi_legge_elettorale.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Il 18 novembre 2007 Fini ancora dalla colonne de ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' afferma: «Io voglio rilanciare l'alleanza, sia ben chiaro. Ma non accetto che mi si diano pagelle. [...] Ognuno di noi, in questo anno e mezzo, ha combattuto la battaglia politica. Con modalità diverse, con la presenza assidua dei senatori in aula, con manifestazioni di piazza». E avvisa: «Adesso basta è arrivato il momento in cui o questo centrodestra è in grado di trovare una soluzione unitaria, di ridarsi una missione, di rioffrire al Paese un progetto, oppure si prende atto che la coalizione non c'è più, e ognuno va per la sua strada. Tertium non datur...»<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/cdl10/fini-intervista/fini-intervista.html |titolo="Cambio di strategia entro gennaio o ognuno andrà per la sua strada" |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111226211226/http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/cdl10/fini-intervista/fini-intervista.html |urlmorto=no }}</ref>; quello stesso giorno, presso il convegno ''Il tempo delle scelte'' organizzato da AN, [[Italo Bocchino]] afferma: «C'è Berlusconi dietro la scissione di [[Francesco Storace|Storace]] da ''Alleanza Nazionale'' e c'è Berlusconi dietro il passaggio di [[Daniela Santanchè]] al[[la Destra]] di Storace, c'è una manina...!». Ovazione in sala e fischi all'ospite di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] [[Fabrizio Cicchitto]]<ref>{{Cita web |url=http://www.radioradicale.it/scheda/240205/convegno-il-tempo-delle-scelte-seconda-ed-ultima-giornata |titolo=Convegno "Il tempo delle scelte" - seconda ed ultima giornata |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130130184532/http://www.radioradicale.it/scheda/240205/convegno-il-tempo-delle-scelte-seconda-ed-ultima-giornata |urlmorto=no }}</ref>.
Il 18 novembre 2007, a sorpresa, Berlusconi decise di creare un suo nuovo partito, il ''Partito del Popolo della Libertà'', fondato da lui personalmente senza consultare gli alleati<ref>{{Cita web |url=http://www.linkiesta.it/il-18-novembre-del-2007-berlusconi-sali-sul-predellino |titolo=Il 18 novembre del 2007 Berlusconi salì sul predellino |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121101083613/http://www.linkiesta.it/il-18-novembre-del-2007-berlusconi-sali-sul-predellino |urlmorto=no }}</ref>. Questo episodio provoca la dura reazione dei vertici di AN. Fini parla di Berlusconi affermando: ''È alle comiche finali''<ref>{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2007/12/fini.shtml?uuid=f3221928-a6f1-11dc-9fac-00000e25108c |titolo=Fini attacca Berlusconi: «È alle comiche finali» |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161118224524/http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2007/12/fini.shtml?uuid=f3221928-a6f1-11dc-9fac-00000e25108c |urlmorto=sì }}</ref>.
Conclusa l'esperienza della [[Casa delle Libertà]], all'interno del partito nasce l'idea di crearne uno nuovo, senza Berlusconi, aperto ai moderati, che si potrebbe chiamare ''Alleanza per l'Italia''<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/cdl12/an-cambia-nome/an-cambia-nome.html |titolo=La mossa segreta di Gianfranco via An, ecco "Alleanza per l'Italia" |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120128121435/http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/cdl12/an-cambia-nome/an-cambia-nome.html |urlmorto=no }}</ref>.
=== L'adesione al Popolo della Libertà e le elezioni del 2008 ===
[[File:Alte cariche.jpg|thumb|Fini e Berlusconi con il presidente Napolitano]]
Il 24 gennaio 2008 il [[Senato della Repubblica|Senato]] sfiducia il [[Governo Prodi II]]. L'inizio delle consultazioni da parte del [[Capo di Stato|Capo dello Stato]] [[Giorgio Napolitano]] determinano all'unanimità la richiesta di immediate elezioni anticipate da parte dei quattro leader dell'ex Casa delle Libertà, che si trovano concordi anche nel dare pieno sostegno alla candidatura di Silvio Berlusconi come Presidente del Consiglio. Le consultazioni danno esito negativo e il Capo dello Stato indice [[elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni politiche]] anticipate.
L'8 febbraio 2008 Gianfranco Fini annuncia la fase costituente di un nuovo soggetto unitario al quale AN intende dar vita insieme a [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] e ad altre formazioni minori del centrodestra: [[Il Popolo della Libertà]]<ref>{{cita testo|url=http://it.notizie.yahoo.com/agixml/20080211/tpl-elezioni-fini-dopo-il-voto-un-partit-63dff88_1.html|titolo=Fini: dopo il voto, il partito unico|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080212065021/http://it.notizie.yahoo.com/agixml/20080211/tpl-elezioni-fini-dopo-il-voto-un-partit-63dff88_1.html }}</ref>.
Il 16 febbraio 2008 la Direzione Nazionale del partito approva all'unanimità la relazione di Fini nella quale spiegava le ragioni del percorso tracciato verso il Popolo della Libertà in vista delle prossime elezioni politiche<ref>{{Cita web|url=http://www.diariodelweb.it/Comunicato/Politica/?d=20080216&id=20002|titolo=Direzione AN approva all'unanimità relazione Fini: ok a PDL|data=16 febbraio 2008|accesso=13 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20120804193927/http://www.diariodelweb.it/Comunicato/Politica/?d=20080216&id=20002}}</ref>; Fini ha anche dichiarato che in autunno AN si scioglierà nel nuovo soggetto, a patto che il partito sia concorde. Lo scioglimento avverrà per gradi, e si deciderà alla fine con un congresso nazionale<ref name= Nota >{{Cita web |url=http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_16/fini_alleanza_nazionale_sciglimento_bedeb8aa-dc67-11dc-8a42-0003ba99c667.shtml |titolo=Fini: «An sciolta in autunno» |accesso=16 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080227195936/http://www.corriere.it/politica/08_febbraio_16/fini_alleanza_nazionale_sciglimento_bedeb8aa-dc67-11dc-8a42-0003ba99c667.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
Così egli spiega perché, dopo essere rimasto alquanto perplesso circa il modo in cui il PdL era nato nel novembre 2007 (all'indomani della cosiddetta "svolta del predellino"), si è poi convinto a farvi aderire AN: {{Citazione|È cambiato il patto politico. Ero e sono contrario a confluire in un partito deciso unilateralmente da Berlusconi, della serie: prendere o lasciare. Così non è: tutto quello che stiamo costruendo e che costruiremo fa parte di un progetto condiviso assieme. Il Popolo della Libertà che stiamo proponendo agli italiani non nasce a San Babila, sul predellino o ai gazebo: nascerà nell'urna il 13 e 14 aprile.|[[Gianfranco Fini]]<ref>{{Cita web |url=http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=78672 |titolo=Intervista a Gianfranco Fini su RaiNews |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090203131741/http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=78672 |urlmorto=no }}</ref>}}
Anche [[Gianni Alemanno]] ha auspicato in un'intervista che i valori di AN e di Forza Italia abbiano pari dignità all'interno del nuovo partito.
L'idea di unificare i due partiti ha riscosso un buon successo alle [[elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni del]] 13 e 14 aprile: il Popolo della Libertà ha ottenuto, come partito singolo, il 38% dei voti, che rappresenta più della somma dei voti che AN e Forza Italia ottennero nel 2006. Alleanza Nazionale riesce ad eleggere nelle liste comuni 90 suoi deputati e 48 senatori<ref>{{cita testo|url=http://download.alleanzanazionale.it/Elezioni2008/SenatoriPDLinXVILEGISLATURA.pdf|titolo=Senatori XVI Legislatura di AN|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111121084433/http://download.alleanzanazionale.it/Elezioni2008/SenatoriPDLinXVILEGISLATURA.pdf }}</ref>. Alla vittoria delle politiche si aggiunse anche il successo alle [[Elezioni amministrative in Italia del 2008|elezioni amministrative]] di [[Roma]], dove era candidato alla carica di sindaco l'esponente di AN [[Gianni Alemanno]], che è stato eletto al ballottaggio col 53,7% dei voti. Fini ha dichiarato che la conquista del Campidoglio rappresenta per la destra una "vittoria storica".
=== Il ritorno al governo e nelle istituzioni ===
{{vedi anche|Governo Berlusconi IV}}
In seguito alla vittoria nelle elezioni politiche, il 7 maggio 2008 AN è tornata al governo con quattro ministri: [[Altero Matteoli]] alle [[Ministri delle infrastrutture e dei trasporti della Repubblica Italiana|Infrastrutture e trasporti]], [[Ignazio La Russa]] alla [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Difesa]], [[Andrea Ronchi]] alle [[Ministri per le politiche europee della Repubblica Italiana|Politiche europee]] e [[Giorgia Meloni]] alle [[Ministri per la gioventù della Repubblica Italiana|Politiche giovanili]]. [[Maurizio Gasparri]] viene nominato capogruppo del PdL al Senato ed [[Italo Bocchino]] vice-capogruppo vicario del PdL alla Camera.
Ma soprattutto AN accede per la prima volta ad una delle tre cariche più prestigiose delle Repubblica, ottenendo la [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Presidente della Camera dei deputati]] a cui va il Presidente del partito [[Gianfranco Fini]].
Come conseguenza, Fini ha ritenuto opportuno lasciare la presidenza di Alleanza Nazionale a causa del ruolo ''super partes'' che gli viene dal fatto di essere presidente della Camera, pur restando comunque leader del partito. Il suo posto è stato preso da [[Ignazio La Russa]] che, in qualità di ''Reggente'', traghetterà AN verso la nascita del nuovo [[Popolo della Libertà]]. All'assemblea nazionale del partito Fini ha inoltre sottolineato che quello di La Russa sarà un ruolo di ''primus inter pares'';<ref>{{cita testo|url=http://www.corriere.it/politica/08_maggio_11/fini_la_russa_an_6bf78544-1f3e-11dd-b397-00144f486ba6.shtml|titolo=Fini lascia la presidenza di AN|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080513091721/http://www.corriere.it/politica/08_maggio_11/fini_la_russa_an_6bf78544-1f3e-11dd-b397-00144f486ba6.shtml }} Link ad articolo del [[Corriere della Sera]] dell'11 maggio 2008</ref> e tracciando un bilancio del percorso intrapreso da Alleanza Nazionale dalla ''[[svolta di Fiuggi]]'' fino ai recenti successi del 2008 (verificatesi per un gioco del destino nel ventennale della scomparsa di [[Giorgio Almirante]]), ha dichiarato:
{{Citazione|Non siamo più figli di un dio minore. È stata ricomposta una frattura. È stato superato un fossato. La nascita del PdL è l'ultimo anello della strategia di Fiuggi. Alleanza Nazionale è nata prima di Forza Italia. Il nucleo fondante di AN del 1994 è quello del PdL del 2008. Oggi l'ultimo atto non è celebrare l'affermazione elettorale, ma camminare perché si compia l'ultimo atto: per avere un grande punto di riferimento maggioritario del Paese. Per dare alla società italiana quei valori di cui ha bisogno [...] Quel che abbiamo fatto è stato giusto ed utile al nostro popolo.}}
=== Il cammino verso il PdL e l'ultimo congresso di AN ===
[[File:3843 - La Russa, Ignazio - Foto Giovanni Dall'Orto, 9-July-2007 cropped.jpg|thumb|upright|[[Ignazio La Russa]] reggente del partito dal 2008 al 2009.]]
Nei mesi immediatamente successivi alle elezioni Alleanza Nazionale si è confrontata con la costruzione del Popolo della Libertà come partito. Il Congresso costitutivo è stato fissato per il 27 marzo. In questa fase di transizione sono emerse numerose divergenze tra AN e [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], dovute alla forma da dare al nuovo partito, che ognuno dei due soci fondatori avrebbe voluto modellato su di sé: partito leggero e fortemente ''leaderistico'' per [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], partito fortemente radicato sul territorio, con congressi, tesseramenti e dibattito interno per AN. Soprattutto forti sono state le preoccupazioni di AN per un ruolo eccessivamente autocratico di Berlusconi, che rischierebbe di relegare in secondo piano Fini, con una conseguente perdita di importanza per la futura componente ex-"aennina" all'interno del [[Popolo della Libertà]].
La conflittualità tra i due leader è stata spesso forte. I rispettivi ruoli istituzionali hanno causato non pochi attriti fra un [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] decisionista, determinato a sveltire le procedure con frequenti ricorsi agli strumenti del decreto legge e del voto di fiducia, ed un [[Presidente della Camera]] che si è fatto fermo garante della centralità del Parlamento.
Il punto di massimo scontro è stato dovuto al precipitare della vicenda [[Eluana Englaro]], in cui allo scontro istituzionale si sono aggiunte motivazioni di carattere etico, con un Fini su posizioni decisamente laiche in contrasto anche con molti esponenti del suo stesso partito, primo fra tutti [[Maurizio Gasparri]], che ha avuto col proprio leader un duro scambio di battute.
Il 21 e il 22 marzo 2009 presso la [[Fiera di Roma]] ha infine avuto luogo il terzo ed ultimo congresso del partito con il motto ''Nasce il partito degli italiani''. Inaugurato dal ''Reggente'' [[Ignazio La Russa]] e con un palco a forma di ponte, per simboleggiare il passaggio da AN al PdL<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032561738&tr=frase&searchString=Congresso%20AN |titolo=PDL: PALCO CONGRESSO AN SARA' UN PONTE, SIMBOLO PASSAGGIO NEL PARTITO UNITARIO |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718084200/http://www1.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032561738&tr=frase&searchString=Congresso%20AN |urlmorto=no }}</ref>, il congresso ha approvato all'unanimità la confluenza nel [[Popolo della Libertà]]. Unica voce critica è quella di [[Roberto Menia]], lamentando che lo scioglimento è avvenuto troppo in fretta<ref>{{Cita web |url=http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/articolo444704.shtml |titolo=An, via all'ultimo congresso |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140902185230/http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/articolo444704.shtml |urlmorto=sì }}</ref>. Non partecipa né al congresso di scioglimento di AN né a quello costitutivo del PdL la senatrice leccese [[Adriana Poli Bortone]], che forma un proprio partito [[Io Sud]]<ref>{{Cita web |url=http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=KS6EJ |titolo=Poli Bortone presenta il Movimento per il Sud |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121031091847/http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=KS6EJ |urlmorto=no }}</ref>.
Ultimo a parlare al congresso è stato il Presidente Gianfranco Fini che, con un lungo e applaudito<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032588374&tr=AND&searchString=congresso%20alleanza%20nazionale |titolo=AN: LUNGO E CALOROSO APPLAUSO FINALE PLATEA CONGRESSO A INTERVENTO FINI |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131216190240/http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032588374&tr=AND&searchString=congresso%20alleanza%20nazionale |urlmorto=no }}</ref> discorso, sancisce la fine di ''Alleanza Nazionale'' e l'avvio della nascita del [[Popolo della Libertà]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032588371&tr=AND&searchString=congresso%20alleanza%20nazionale |titolo=AN: FINI, OGGI FINISCE ALLEANZA NAZIONALE E NASCE PDL |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131216190248/http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032588371&tr=AND&searchString=congresso%20alleanza%20nazionale |urlmorto=no }}</ref>; il congresso si chiude con l'[[Il Canto degli italiani|Inno di Mameli]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032588380&tr=AND&searchString=congresso%20alleanza%20nazionale |titolo=AN: INNO DI MAMELI CHIUDE ULTIMO CONGRESSO DEL PARTITO |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131216190245/http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=2032588380&tr=AND&searchString=congresso%20alleanza%20nazionale |urlmorto=no }}</ref>.
=== La ''Fondazione'' ===
Per quanto riguarda l'eredità patrimoniale, all'ultimo congresso di AN viene deciso che il patrimonio culturale, nome e simbolo compresi, ed immobiliare del partito verrà gestito da una [[Fondazione (ente)|fondazione]], a cui competeranno tutti i diritti dell'associazione AN, da crearsi entro il 2011. Viene costituito quindi un comitato dei garanti presieduto da [[Donato Lamorte]] e un comitato di gestione presieduto da [[Francesco Pontone]];<ref>{{cita testo|url=http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/46928/alleanza-nazionale-scioglie-entro-2011-nasce-fondazione.htm|titolo=Alleanza Nazionale si scioglie entro il 2011 nasce la Fondazione|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100204110046/http://siciliainformazioni.com/giornale/politica/46928/alleanza-nazionale-scioglie-entro-2011-nasce-fondazione.htm }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-07-31/fedelissimi-presidio-tesoretto-100512.shtml?uuid=AY6HYwCC|titolo=Due fedelissimi a presidio del tesoretto An|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131220065614/http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-07-31/fedelissimi-presidio-tesoretto-100512.shtml?uuid=AY6HYwCC }}, Il Sole24ore, 31 luglio 2010: ''entro la fine del 2011... dovrebbe nascere la Fondazione "Alleanza nazionale" appositamente pensata... per blindare un "tesoro" di appartamenti''</ref>, in un secondo momento sostituito dall'attuale presidente del comitato di gestione [[Franco Mugnai]]<ref>{{Cita web |url=http://www.atuttadestra.net/?p=39625 |titolo=AN: PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA PONTONE E MUGNAI |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121116125312/http://www.atuttadestra.net/?p=39625 |urlmorto=sì }}</ref>.
Il 18 novembre 2011 nasce ufficialmente la ''Fondazione Alleanza Nazionale''<ref>{{Cita web |url=http://www.ilgiornale.it/interni/i_soldi_spariti_ex_an_chiedete_fini/09-02-2012/articolo-id=571197-page=0-comments=1 |titolo=I soldi "spariti" ad An? Andate a chiedere a Fini - Il Giornale di Gian Marco Chiocci e Patricia Tagliaferri - 9 febbraio 2012 |accesso=25 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120315055745/http://www.ilgiornale.it/interni/i_soldi_spariti_ex_an_chiedete_fini/09-02-2012/articolo-id=571197-page=0-comments=1 |urlmorto=no }}</ref>, alla quale il 14 dicembre 2011 i comitati dell'associazione AN ne trasferivano il patrimonio. La Fondazione diventa in tal modo anche socio di maggioranza della [[Secolo d'Italia|Secolo d'Italia s.r.l.]], società che pubblica l'omonimo giornale, che dal 2009 rimane un quotidiano d'area della destra politica e culturale.
Il 7 febbraio 2012, tuttavia, su richiesta degli allora deputati [[Antonio Buonfiglio]] ed [[Enzo Raisi]], il Presidente del Tribunale di [[Roma]] nomina due commissari liquidatori per l'associazione AN ed il suo patrimonio, stimato in cento milioni di liquidità e immobili per circa trecento-quattrocento milioni<ref>{{cita news|autore=|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/08/alleanza-nazionale-due-liquidatori-per-il-patrimonio.html|titolo= Alleanza nazionale due liquidatori per il patrimonio|pubblicazione= La Repubblica|data= 8 febbraio 2012|accesso= 19 dicembre 2013|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131220001105/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/08/alleanza-nazionale-due-liquidatori-per-il-patrimonio.html|urlmorto= no}}</ref>.
=== Il ritorno del simbolo di AN sulla scheda elettorale ===
[[File:Fratelli d'Italia.svg|thumb|upright=0.7|Logo di [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|Fratelli d'Italia]] in uso dal 2014 al 2017, con la presenza del simbolo di AN.]]
Il 14 dicembre 2013 viene convocata la prima assemblea degli aderenti alla Fondazione, nella quale si contrappongono gli eredi politici del partito, che sono dispersi in più movimenti politici: La Russa, Alemanno, Meloni, Urso e Rampelli presentano una mozione per autorizzare il partito [[Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale|Fratelli d'Italia]] all'uso dello storico simbolo di AN, con la contrarietà di una componente della Fondazione, facente capo a [[Francesco Storace]] e al suo partito [[La Destra]], oltre che di altri esponenti storici come [[Maurizio Gasparri]]; alla fine prevale la mozione La Russa-Meloni-Alemanno, consentendo a FdI di utilizzare il simbolo di AN in associazione al proprio.<ref>{{cita web|url=https://m.huffingtonpost.it/2014/02/26/fratelli-ditalia-simbolo-alleanza-nazionale_n_4859293.html|titolo=Fratelli D'Italia nuovo simbolo, c'è anche il logo di Alleanza Nazionale|data=26 febbraio 2014|accesso=8 giugno 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1371769/Fratelli-d-Italia-potra-usare-il-simbolo-di-Alleanza-nazionale-alle-Europee--Storace---Vergogna-.html|titolo=Fratelli d'Italia potrà usare il simbolo di Alleanza nazionale alle Europee. Storace: "Vergogna"|data=15 dicembre 2013|accesso=8 giugno 2021}}</ref>
== Correnti ==
=== Al primo congresso ===
Al primo congresso a Fiuggi del 1995 ''Alleanza Nazionale'' è composta da due componenti<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/31/parlamentino-gasparri-batte-storace-co.html |titolo=PARLAMENTINO GASPARRI BATTE STORACE & CO |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181118141043/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/31/parlamentino-gasparri-batte-storace-co.html |urlmorto=no }}</ref>:
*'''''Area Vasta'''''. Guidata da [[Giuseppe Tatarella]], detto il ''Ministro dell'Armonia'', è la corrente di [[conservatorismo nazionale|destra conservatrice]], maggioritaria. I suoi principali esponenti sono [[Ugo Martinat]], [[Giulio Maceratini]], [[Maurizio Gasparri]], [[Ignazio La Russa]] e [[Adolfo Urso]].
*'''''Cantiere Italia'''''. Capeggiata da [[Gianni Alemanno]] e [[Francesco Storace]], è l'anima della [[destra sociale]] del partito.
=== Anni successivi ===
Dopo il primo congresso ''Area Vasta'' si divide in tre correnti:.
*{{senza fonte|'''''Destra Protagonista'''''. È la corrente dei [[Giuseppe Tatarella|tatarelliani]]: gli esponenti principali sono stati [[Ignazio La Russa]], [[Maurizio Gasparri]], [[Italo Bocchino]] e [[Mario Landolfi]]. Ispirata ai valori del [[conservatorismo nazionale]], è quella maggiormente vicina a [[Silvio Berlusconi]] e da qui l'appellativo di ''[[berluscones]]''.}}
*{{senza fonte|'''''Destra e Libertà''''': fondata da [[Adolfo Urso]], [[Altero Matteoli]] e dall'ex liberale [[Giuseppe Basini]]. Corrente decisamente vicina a [[Gianfranco Fini]] e i cui esponenti sono conosciuti come ''liberal''.}}
*{{senza fonte|'''''Destra Plurale''''': guidato da [[Domenico Nania]] e [[Paolo Armaroli]]. I suoi esponenti sono detti ''descamisados''.}}
L'area della [[destra sociale]] del partito si riorganizza in:
*'''''Destra Sociale''''' è la nuova componente di Gianni Alemanno e Francesco Storace, favorevole in campo economico all'[[economia sociale di mercato]], corrente maggioritaria a Roma, ed ha come giornale il mensile [[Area (periodico)|Area]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/18/Stati_generali_della_Destra_sociale_co_0_010718724.shtml |titolo=Stati generali della Destra sociale Attesi Storace e il ministro Alemanno |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045336/http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/18/Stati_generali_della_Destra_sociale_co_0_010718724.shtml |urlmorto=si}}</ref>.
Nascono inoltre:
*'''''Iniziativa'''''. Legata a [[Giulio Maceratini]], è confluita facilmente nella ''Destra Protagonista''<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/09/25/Politica/AN-RICOSTITUITA-CORRENTE-GRUPPO-INIZIATIVA_194000.php |titolo=AN: RICOSTITUITA CORRENTE 'GRUPPO INIZIATIVA' |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718091248/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/09/25/Politica/AN-RICOSTITUITA-CORRENTE-GRUPPO-INIZIATIVA_194000.php |urlmorto=si}}</ref>.
*'''''La Terrazza'''''. Gruppo composto da politici che non provengono dal [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]], come [[Publio Fiori]], [[Gaetano Rebecchini]] e [[Gustavo Selva]]. Collabora talvolta con la ''Destra Sociale'', con la quale dà vita anche alla rivista ''Destra Europea''<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/01/14/Politica/AN-LA-TERRAZZA-E-I-SOCIALI-DANNO-VITA-A-DESTRA-EUROPEA_132900.php |titolo=AN: LA 'TERRAZZA' E I 'SOCIALI' DANNO VITA A 'DESTRA EUROPEA' |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140103215813/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/01/14/Politica/AN-LA-TERRAZZA-E-I-SOCIALI-DANNO-VITA-A-DESTRA-EUROPEA_132900.php |urlmorto=si}}</ref>.
Nel 2001 i ''liberal'' del partito si riuniscono in:
*'''''Nuova Alleanza'''''. Nata dalla fusione di ''Destra e libertà'' e di ''Destra plurale''. Esponenti sono stati [[Adolfo Urso]], [[Altero Matteoli]], [[Domenico Nania]]. La corrente si caratterizzava per il forte appoggio nei confronti di [[Gianfranco Fini]]. I suoi membri, soprannominati da alcuni "i ''liberal'' di AN", sono quelli che spingono per un approccio [[liberismo|liberista]] in [[economia]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/12/14/Politica/AN-DOMANI-NASCE-NUOVA-ALLEANZA-CON-URSO-MATTEOLI-E-NANIA_133200.php |titolo=AN: DOMANI NASCE 'NUOVA ALLEANZA' CON URSO, MATTEOLI E NANIA |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140419015254/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/12/14/Politica/AN-DOMANI-NASCE-NUOVA-ALLEANZA-CON-URSO-MATTEOLI-E-NANIA_133200.php |urlmorto=si}}</ref>.
Nel 2002 nascono inoltre:
*'''''Alleanza per la Destra'''''. Fondata da [[Franco Servello]], [[Gennaro Malgieri]] e [[Gianfranco Legittimo]]<ref>{{Cita web |url=http://www.francoservello.it/articoli.php?id=21&id_categoria=3 |titolo=30-01-2002 ALLEANZA PER LA DESTRA |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140719113038/http://www.francoservello.it/articoli.php?id=21&id_categoria=3 |urlmorto=si}}</ref>. A detta dei suoi fondatori rappresentava la destra [[Gollismo|gollista]]<ref>{{cita testo|url=http://www.barbarossaonline.com/archivio/7/7_c.htm|titolo=QUOTIDIANI, AVANTI "A DESTRA"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114010223/http://www.barbarossaonline.com/archivio/7/7_c.htm }}</ref>. È successivamente stata assorbita da ''Nuova Alleanza''.
*'''''Alleanza per la politica'''''. Fondata da [[Cristiana Muscardini]], [[Mauro Nobilia]] e [[Sergio Berlato]], sostiene Fini e confluisce in ''Nuova Alleanza''<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/01/10/Politica/GOVERNO-MUSCARDINI-OK-FINI-AGLI-ESTERI-MA-NON-LASCI-PARTITO_210100.php |titolo=GOVERNO: MUSCARDINI, OK FINI AGLI ESTERI MA NON LASCI PARTITO |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718084845/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/01/10/Politica/GOVERNO-MUSCARDINI-OK-FINI-AGLI-ESTERI-MA-NON-LASCI-PARTITO_210100.php |urlmorto=si}}</ref>.
=== Il secondo congresso e lo scioglimento del 2005 ===
Al secondo congresso di [[Bologna]] del 2002 le principali correnti sono<ref>{{Cita web |url=http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=20069 |titolo=Bologna. Aperto il secondo Congresso di Alleanza Nazionale |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210530153729/https://www.rainews.it/ |urlmorto=si}}</ref>:
*'''''Destra Protagonista''''', gli ex tatarelliani, maggioritari, sostenitori dell'alleanza con [[Berlusconi]] e ormai stabilmente guidati da [[Ignazio La Russa]] e [[Maurizio Gasparri]], con l'apporto di [[Salvatore Tatarella]], [[Italo Bocchino]], [[Mario Landolfi]].
*'''''Destra Sociale''''', di Gianni Alemanno e Storace, attenta al valore della tradizione di [[Giorgio Almirante]] e [[Pino Rauti]] e intollerante degli accenti liberisti di una parte della coalizione.
*'''''Nuova Alleanza''''', di [[Altero Matteoli]], [[Adolfo Urso]], [[Domenico Nania]] e [[Cristiana Muscardini]], è la corrente [[europeismo|europeista]] e liberale maggiormente vicina a Gianfranco Fini.
All'assemblea nazionale di AN del 2005, dopo le aspre critiche di La Russa, Gasparri e Matteoli riportate da [[Il Tempo]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/16/Gaffe_dei_colonnelli_Fini_ira_co_9_050716046.shtml |titolo=Gaffe dei colonnelli su Fini, l'ira del leader |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101218073423/http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/16/Gaffe_dei_colonnelli_Fini_ira_co_9_050716046.shtml |urlmorto=no }}</ref>, Gianfranco Fini scioglie ufficialmente le correnti, considerandole dannose al partito<ref>{{Cita web |url=http://www.ilgiornale.it/interni/fini_rinnega_ancora_se_stesso_correnti_erano_metastasi/21-04-2010/articolo-id=439214-page=0-comments=1 |titolo=Fini rinnega ancora se stesso: le correnti? Erano "metastasi" |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100919095706/http://www.ilgiornale.it/interni/fini_rinnega_ancora_se_stesso_correnti_erano_metastasi/21-04-2010/articolo-id=439214-page=0-comments=1 |urlmorto=no }}</ref>.
{{senza fonte|Nel 2006 dall'ex ''Destra Sociale'' nasce un'associazione alquanto in disaccordo nei confronti di [[Gianfranco Fini]]:
*'''''D-Destra'''''. Corrente di [[Francesco Storace]] e antesignana del partito [[La Destra]].}}
=== Associazioni e fondazioni ===
Attorno al partito gravitavano associazioni e fondazioni:
*{{senza fonte|'''''Movimento Cristiano Riformista''''': è un'associazione [[Cristianesimo democratico|cristiano democratica]]. I suoi fondatori erano [[Antonio Mazzocchi]], [[Erder Mazzocchi]] e [[Pietro Armani]]. L'obiettivo principale di CR è stata l'ammissione di AN nel [[Partito Popolare Europeo]].}}
*{{senza fonte|'''''Fondazione Nuova Italia''''' è una fondazione nata nel 2003 con l'obiettivo di promuovere la cultura popolare, comunitaria, tradizionale e nazionale, i valori della civiltà italiana, mediterranea ed europea, affermando il principio della solidarietà della partecipazione che deriva dalla [[Dottrina sociale della Chiesa cattolica|dottrina sociale della Chiesa]]. È presieduta da [[Gianni Alemanno]].}}
*'''''[[Fondazione Farefuturo|Farefuturo]]''''' è una fondazione politico-culturale nata nel 2007 per volontà di Gianfranco Fini, che ne è stato primo presidente, con l'obiettivo di promuovere la cultura delle libertà e dei valori dell'Occidente. Segretario generale era [[Adolfo Urso]], direttore scientifico Alessandro Campi e direttore di ''Farefuturo Web Magazine'' Filippo Rossi.
== Scissioni ==
I soggetti politici staccatisi da AN nel corso della sua esistenza sono i seguenti:
*8 dicembre 2003 – [[Azione Sociale (partito politico)|Azione Sociale]] di [[Alessandra Mussolini]] (confluito ne [[Il Popolo della Libertà]] nel 2009).
*settembre 2005 – [[Alleanza Siciliana]] di [[Nello Musumeci]] (confluito ne [[La Destra]] nel 2008).
*3 luglio 2007 – [[La Destra]] di [[Francesco Storace]] (confluito nel [[Movimento Nazionale per la Sovranità]] nel 2017).
*14 febbraio 2009 – [[Io Sud]] di [[Adriana Poli Bortone]].
== Valori ==
I valori a cui Alleanza Nazionale fa ufficialmente riferimento sono:
*una visione ''[[spiritualità|spirituale]]'' della vita;
*introduzione di un'[[economia sociale di mercato]];
*promozione del senso [[nazione|nazionale]] della [[Patria]] e delle radici identitarie dell'[[Europa]];
*riconoscimento e valorizzazione del ruolo della [[famiglia]] nella società;
*tutela della libertà di opinione e del [[pluralismo]], ma avversione per il [[relativismo culturale]];
*una concezione della [[giustizia]] molto sensibile al tema della [[legalità]] e della sicurezza.
=== Collocazione europea ===
Il MSI, a parte l'adesione al [[Gruppo delle Destre Europee]] dal 1984 al 1989, ha sempre aderito al [[Non iscritti (Parlamento europeo)|Gruppo dei Non iscritti]] nel [[Parlamento europeo]].
Dal 1994 al 1999 anche ''Alleanza Nazionale'' aderisce al [[Non iscritti (Parlamento europeo)|Gruppo dei Non iscritti]].
Nel 1999 AN, insieme ad altri partiti nazionalconservatori, crea il gruppo [[Unione per l'Europa delle Nazioni]] e sulla scia del gruppo nel 2002 il partito europeo [[Alleanza per l'Europa delle Nazioni]]. Anche dal 2004 al 2009 aderisce al [[Unione per l'Europa delle Nazioni|Gruppo UEN]].
Con lo scioglimento di AN nel PdL, gli esponenti ex-AN aderiscono al [[Gruppo del Partito Popolare Europeo]].
== Struttura ==
=== Organi nazionali ===
==== Presidente ====
*[[Gianfranco Fini]] (27 gennaio 1995 – 11 maggio 2008)
**<small>[[Ignazio La Russa]] (''reggente'', 12 maggio 2008 – 22 marzo 2009)<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/12/an-fini-lascia-la-russa-reggente.html |titolo=An: Fini lascia, La Russa reggente |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140507012423/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/12/an-fini-lascia-la-russa-reggente.html |urlmorto=no }}</ref>.</small>
==== Vicepresidente ====
*[[Ignazio La Russa]]<ref>Con le funzioni di [[vicario]].</ref> (novembre 2004 – 2005)<ref name="Tre vicepresidenti"/><ref>{{Cita web |url=http://ignaziolarussa.net/?page_id=39 |titolo=ignaziolarussa.net Il Politico |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110930032728/http://ignaziolarussa.net/?page_id=39 |urlmorto=no }}</ref>
*[[Altero Matteoli]] (19 novembre 2004 – 2005)<ref name="Tre vicepresidenti"/>
*[[Gianni Alemanno]] (19 novembre 2004 – 2005)<ref name="Tre vicepresidenti"/>
==== Coordinatore ====
*[[Maurizio Gasparri]] (1995<ref name="CENTO CITTA', FINI SFIDA PRODI GASPARRI 'NUMERO DUE' DI AN"/> – 1997<ref name="Nuovi coordinatori"/>)
*[[Domenico Fisichella]] (1996–1997<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/04/an-lo-strappo-di-fisichella.html |titolo=AN, LO STRAPPO DI FISICHELLA, Repubblica 4 luglio 1997 pagina 7 |accesso=17 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304223623/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/04/an-lo-strappo-di-fisichella.html |urlmorto=no }}</ref>; ''Politiche istituzionali'')
*[[Publio Fiori]] (1996–1997<ref name="Nuovi coordinatori"/>; ''Politiche sociali'')
*[[Ignazio La Russa]] (2003<ref name="La Russa coordinatore"/>–2004<ref name="La Russa revocato"/>)
==== Portavoce ====
*[[Francesco Storace]] (1995<ref name="CENTO CITTA', FINI SFIDA PRODI GASPARRI 'NUMERO DUE' DI AN">{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/11/cento-citta-fini-sfida-prodi-gasparri.html |titolo=CENTO CITTA', FINI SFIDA PRODI GASPARRI ' NUMERO DUE' DI AN, Repubblica - 11 febbraio 1995 pagina 15 |accesso=17 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304131203/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/11/cento-citta-fini-sfida-prodi-gasparri.html |urlmorto=no }}</ref>–1997)
*[[Adolfo Urso]] (1997–2001)
*[[Mario Landolfi]] (2001<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/node/302650|titolo=An: Assemblea Nazionale, 29 giugno 2001|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130130184657/http://www.radioradicale.it/node/302650 }}</ref>–2005<ref>{{Cita web |url=http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=print&sid=7599 |titolo=CASERTA: EX MINISTRO LANDOLFI DI NUOVO IN VIGILANZA RAI |accesso=17 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718160158/http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=print&sid=7599 |urlmorto=no }}</ref>)
*[[Andrea Ronchi]] (2005–2009)
==== Capo della Segreteria politica ====
*[[Donato Lamorte]] (1995–2002)
*[[Andrea Ronchi]] (2002–2004)
*[[Carmelo Briguglio]] (2002–2004)
*Donato Lamorte (2004–2009)
==== Presidente dell'Assemblea nazionale ====
*[[Domenico Fisichella]] (1995–2005)
*[[Marcello Perina]] (2005–2006)
*[[Franco Servello]] (2006–2009)
==== Coordinatore organizzativo ====
*[[Giuseppe Tatarella]] (1995–1998)
*[[Altero Matteoli]] (1998–2002)
*[[Donato Lamorte]] (2002–2004)
*[[Italo Bocchino]] (2004–2005)
*[[Marco Martinelli (politico)|Marco Martinelli]] (2005–2009)
==== Tesoriere ====
*[[Francesco Pontone]] (1995–2009)
=== Presidenti dei gruppi parlamentari ===
==== Camera dei deputati ====
*21 aprile 1994 – 25 maggio 1994: [[Giuseppe Tatarella]]
*25 maggio 1994 – 7 febbraio 1995: [[Raffaele Valensise]]
*7 febbraio 1995 – 8 febbraio 1998: [[Giuseppe Tatarella]], <small>vice: [[Domenico Nania]] & [[Gustavo Selva]]</small>
**<small>30 marzo 1998 – 22 febbraio 1999: [[Gustavo Selva]] (Vicepresidente vicario)</small>
*23 febbraio 1999 – 29 maggio 2001: [[Gustavo Selva]]<ref>{{Cita web |url=http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00549 |titolo=Scheda personale XIII Legislatura SELVA Gustavo |accesso=21 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110302073023/http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00549 |urlmorto=no }}</ref>, <small>vice: [[Domenico Benedetti Valentini]] & [[Alessandra Mussolini]], poi [[Maurizio Gasparri]] & [[Carlo Pace]]</small>
*5 giugno 2001 – 7 ottobre 2003: [[Ignazio La Russa]]<ref name="La Russa Capogruppo" />, <small>vice: [[Daniele Franz]]</small>
*8 ottobre 2003 – 24 novembre 2004: [[Gian Franco Anedda]], <small>vice: [[Roberto Menia]] & [[Edmondo Cirielli]]</small>
*25 novembre 2004 – 28 aprile 2008: [[Ignazio La Russa]]<ref name="La Russa Capogruppo">{{Cita web |url=http://legxiv.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2F01.camera%2Fnuovacomposizione%2Fdatpersonali2.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |titolo=XIV Legislatura LA RUSSA Ignazio |accesso=30 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210127195232/http://legxiv.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2F01.camera%2Fnuovacomposizione%2Fdatpersonali2.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://legxv.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2FSchedeDeputati%2FSchedeDeputati.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |titolo=XV legislatura LA RUSSA Ignazio |accesso=30 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304101437/http://legxv.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2FSchedeDeputati%2FSchedeDeputati.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |urlmorto=no }}</ref>, <small>vice: [[Teodoro Buontempo]] & [[Alessio Butti]], poi [[Riccardo Migliori]] & [[Donato Lamorte]]</small>
*5 maggio 2008 – 29 marzo 2009: [[Italo Bocchino]]<ref>Vice-[[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] vicario del [[Popolo delle libertà|Popolo delle Libertà]].</ref>
==== Senato della Repubblica ====
*21 aprile 1994 – 29 maggio 2001: [[Giulio Maceratini]]<ref>{{Cita web |url=http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/Attsen/00001385.htm |titolo=Giulio MACERATINI XII Legislatura (dal 15 aprile 1994 all'8 maggio 1996) |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121116200435/http://www.senato.it/leg/12/BGT/Schede/Attsen/00001385.htm |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.senato.it/leg/13/BGT/Schede/Attsen/00001385.htm |titolo=Giulio MACERATINI XIII Legislatura (dal 9 maggio 1996 al 29 maggio 2001) |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121116200439/http://www.senato.it/leg/13/BGT/Schede/Attsen/00001385.htm |urlmorto=no }}</ref>, <small>vice: [[Vito Cusimano]]</small>
*6 giugno 2001 – 27 aprile 2006: [[Domenico Nania]]<ref>{{Cita web |url=http://www.senato.it/leg/14/BGT/Schede/Attsen/00001666.htm |titolo=www.senato.it Domenico NANIA XIV Legislatura (dal 30 maggio 2001 al 27 aprile 2006) |accesso=10 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110920061853/http://www.senato.it/leg/14/BGT/Schede/Attsen/00001666.htm |urlmorto=no }}</ref>, <small>vice: [[Oreste Tofani]]</small>
*3 maggio 2006 – 28 aprile 2008: [[Altero Matteoli]]<ref>{{Cita web |url=http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00001526.htm |titolo=www.senato.it Altero MATTEOLI XV Legislatura (dal 28 aprile 2006 al 28 aprile 2008) |accesso=10 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120801011815/http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00001526.htm |urlmorto=no }}</ref>, <small>vice: [[Domenico Nania]]</small>
*6 maggio 2008 – 29 marzo 2009: [[Maurizio Gasparri]]<ref>[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] del [[Popolo delle libertà|Popolo delle Libertà]].</ref>
==== Parlamento europeo ====
*1994–2004: [[Cristiana Muscardini]]<ref>{{Cita web |url=http://www.cristianamuscardini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=49&Itemid=27 |titolo=www.cristianamuscardini.it Curriculum |accesso=10 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120215131902/http://www.cristianamuscardini.it/index.php?option=com_content&view=article&id=49&Itemid=27 |urlmorto=no }}</ref>
*2004–2009: [[Roberta Angelilli]]<ref>{{Cita web |url=http://www.angelilli.it/it/page.asp?Cat=statica&pag=curriculum&M=88&IDMenu=88&NomeMenu=Chi%C2%A0sono |titolo=www.angelilli.it CHI SONO |accesso=10 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121116010002/http://www.angelilli.it/it/page.asp?Cat=statica&pag=curriculum&M=88&IDMenu=88&NomeMenu=Chi%C2%A0sono |urlmorto=sì }}</ref>
=== Organi regionali ===
A livello regionale al vertice del partito vi era un coordinatore:
*[[Valle d'Aosta]]:
*[[Piemonte]]: [[Ugo Martinat]]
*[[Lombardia]]: [[Massimo Corsaro]] (?–2005; 2007–2009); [[Cristiana Muscardini]] (2005–2007)
*[[Veneto]]: [[Paolo Danieli]]; [[Alberto Giorgetti]]
*[[Trentino]]:
*[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]]: [[Giorgio Holzmann]]
*[[Friuli-Venezia Giulia]]:
*[[Liguria]]: [[Eugenio Minasso]]
*[[Emilia-Romagna]]:
*[[Toscana]]: [[Riccardo Migliori]]
*[[Umbria]]: [[Alfredo De Sio]]
*[[Marche]]: [[Carlo Ciccioli]]
*[[Lazio]]: [[Adolfo Urso]] (1994–1997)<ref name=":0">{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/23/fini-incorona-rampelli-nuovo-capo-di-an.html |titolo=FINI INCORONA RAMPELLI NUOVO CAPO DI AN NEL LAZIO - la Repubblica, 23 dicembre 1997 |accesso=7 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304120741/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/23/fini-incorona-rampelli-nuovo-capo-di-an.html |urlmorto=no }}</ref>; [[Fabio Rampelli]] (1997–2002)<ref name=":0" />; [[Roberta Angelilli]] (2002–2005); [[Francesco Aracri]]
*[[Abruzzo]]: [[Teodoro Buontempo]] (2006–2007); [[Fabrizio Di Stefano]] (2007–2009).
*[[Molise]]: [[Filoteo Di Sandro]]
*[[Campania]]: [[Marcello Taglialatela]] (2003–2005); [[Mario Landolfi]] (2005–2009)
*[[Basilicata]]:
*[[Puglia]]: [[Salvatore Tatarella]] (?–?); [[Alfredo Mantovano]] (?–?); [[Adriana Poli Bortone]] (2005–2009)
*[[Calabria]]: [[Umberto Pirilli]]; [[Giovanni Dima]] (2005–2009)
*[[Sicilia]]: [[Guido Lo Porto]] (1994–2002); [[Nello Musumeci]] (2002–2004); [[Domenico Nania]] (2004–2007); [[Giuseppe Scalia (politico)|Giuseppe Scalia]] (2007–2009).
*[[Sardegna]]: [[Carmelo Porcu]] (2003–2005)
=== Organizzazione giovanile ===
{{vedi anche|Azione Giovani}}
Il movimento giovanile di Alleanza Nazionale era [[Azione Giovani]]. Il movimento nacque ufficialmente a Rieti nel 1996 dalla fusione di vari movimenti giovanili di destra: [[Fronte della Gioventù]], ''Fare Fronte'', [[Fronte Universitario d'Azione Nazionale]] e i ''Circoli giovanili di AN''<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=358171&tr=frase&searchString=Basilio |titolo=AN: MUOIONO FUAN E FDG, NASCE 'AZIONE GIOVANI' |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718083006/http://www1.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=358171&tr=frase&searchString=Basilio |urlmorto=no }}</ref>.
Primo presidente del movimento è stato [[Basilio Catanoso]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=347603&tr=frase&searchString=Basilio |titolo=AN: CATANOSO, ELETTO DALLA BASE NON DAI 'COLONNELLI' |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718092831/http://www1.adnkronos.com/IGN/Archivio/index.php?archiveNews=347603&tr=frase&searchString=Basilio |urlmorto=no }}</ref> ed ultima presidente di [[Azione Giovani]] è stata [[Giorgia Meloni]], che è stata eletta durante il congresso nazionale svoltosi a [[Viterbo]] il 27 e 28 marzo 2004<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/04/01/Politica/AN-CATANOSO-MELONI-SCELTA-DI-LIBERTA-PER-AZIONE-GIOVANI_211900.php |titolo=AN: CATANOSO, MELONI SCELTA DI LIBERTA' PER AZIONE GIOVANI |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718084656/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/04/01/Politica/AN-CATANOSO-MELONI-SCELTA-DI-LIBERTA-PER-AZIONE-GIOVANI_211900.php |urlmorto=no }}</ref>.
Dopo la creazione del [[Popolo della Libertà]] il movimento si è sciolto per aderire al movimento [[Giovane Italia (2009)|Giovane Italia]]; dopo la scissione di [[Futuro e Libertà]], alcuni hanno lasciato il movimento giovanile del PDL per aderire a [[Generazione Futuro]].
All'interno di Azione Giovani si individuano due associazioni:
*[[Azione Universitaria]], composto dai giovani universitari del movimento.
*[[Azione Studentesca]], composto dai giovani studenti delle scuole superiori del movimento.
== Nelle istituzioni ==
=== Presidenti della Camera dei deputati ===
*[[Gianfranco Fini]] ([[XVI legislatura della Repubblica Italiana]])
=== Vicepresidenti del Consiglio dei Ministri ===
*[[Gianfranco Fini]] ([[Governo Berlusconi II]] - [[Governo Berlusconi III]])
=== Governi e Ministri della Repubblica Italiana ===
*[[Governo Berlusconi II]] (2001-2005)
**[[Mirko Tremaglia]] ([[Ministri per gli Italiani nel mondo|Ministro per gli Italiani nel mondo]])
**[[Gianfranco Fini]] ([[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]])
**[[Gianni Alemanno]] ([[Ministri delle politiche agricole e forestali della Repubblica Italiana|Ministro delle politiche agricole e forestali]])
**[[Altero Matteoli]] ([[Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica Italiana|Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio]])
**[[Maurizio Gasparri]] ([[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]])
*[[Governo Berlusconi III]] (2005-2006)
**[[Mirko Tremaglia]] ([[Ministri per gli Italiani nel mondo|Ministro per gli Italiani nel mondo]])
**[[Gianfranco Fini]] ([[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]])
**[[Gianni Alemanno]] ([[Ministri delle politiche agricole e forestali della Repubblica Italiana|Ministro delle politiche agricole e forestali]])
**[[Altero Matteoli]] ([[Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica Italiana|Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio]])
**[[Francesco Storace]] ([[Ministri della salute della Repubblica Italiana|Ministro della salute]])
**[[Mario Landolfi]] ([[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]])
*[[Governo Berlusconi IV]] (2008-2009)
**[[Andrea Ronchi]] ([[Dipartimento per le politiche europee|Ministro per gli affari europei]])
**[[Giorgia Meloni]] ([[Ministri per la gioventù della Repubblica Italiana|Ministro per la gioventù]])
**[[Ignazio La Russa]] ([[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa]])
**[[Altero Matteoli]] ([[Ministri delle infrastrutture e dei trasporti della Repubblica Italiana|Ministro delle infrastrutture e dei trasporti]])
=== Collocazione parlamentare ===
*'''Opposizione''' (1995–2001)
:[[Governo Dini]], [[Governo Prodi I]], [[Governo D'Alema I]], [[Governo D'Alema II]], [[Governo Amato II]]
*'''Maggioranza''' (2001–2006)
:[[Governo Berlusconi II]], [[Governo Berlusconi III]]
*'''Opposizione''' (2006–2008)
:[[Governo Prodi II]]
*'''Maggioranza''' (2008–2009)
:[[Governo Berlusconi IV]]
== Iscritti ==
*1995: 124.123
*1996: 121.553
*1997: 116.403
*1998: 122.554
*1999: 145.642
*2000: 163.864
*2001: 219.003
*2002: 197.157
*2003: 192.191
*2004: 250.000
*2005: 188.000
*2006: ''dati non disponibili''
*2007: ''dati non disponibili''
*2008: ''dati non disponibili''
*2009: ''dati non disponibili''
== Congressi nazionali ==
*I Congresso - [[Fiuggi]], 28-29 gennaio 1995 - ''Cresce la nuova Italia''.
*II Congresso - [[Bologna]], 4-7 aprile 2002 - ''Vince la Patria, nasce l'Europa''.
*III Congresso - [[Roma]], 21-22 marzo 2009 - ''Nasce il partito degli italiani''.
== Feste nazionali ==
{{Vedi anche|Festa Tricolore}}
== Simboli ==
{{Vedi anche|Fiamma tricolore}}
<gallery>
File:Alleanza Nazionale.svg|Simbolo ufficiale di Alleanza Nazionale (1995-2009)
File:Patto Segni - Alleanza nazionale (Italy, 1999) - Logo.svg|Simbolo della lista elettorale [[Alleanza Nazionale - Patto Segni]] ([[Elezioni europee del 1999 in Italia|1999]])
</gallery>
== Risultati elettorali ==
{{vedi anche|Risultati elettorali di Alleanza Nazionale per regione italiana}}
{| class=wikitable style=width:60%;text-align:center
! width=40% colspan=2| Elezione
! width=20%| Voti
! width=20%| %
! width=20%| Seggi
|-
! rowspan="2" |[[Elezioni politiche in Italia del 1994|Politiche 1994]]
!<small>Camera</small>
| 5.214.133
| 13,47
|{{Seggi|109|630|P}}
|-
! <small>Senato '''*'''</small>
| 2.077.934
| 6,28
| {{Seggi|48|315|P}}
|-
|- style="background:lightblue"
! colspan=2| [[Elezioni europee del 1994 in Italia|Europee 1994]]
| 4.124.739
| 12,47
| {{Seggi|11|87|P}}
|-
! rowspan="2" |[[Elezioni politiche in Italia del 1996|Politiche 1996]]
! <small>Camera</small>
| 5.870.491
| 15,66
| {{Seggi|93|630|P}}
|-
! <small>Senato</small>
| colspan="2" | Nel [[Polo per le Libertà]]
| {{Seggi|43|315|P}}
|-
|-style="background:lightblue"
! colspan=2| [[Elezioni europee del 1999 in Italia|Europee 1999]] <sup>a</sup>
| colspan="2" | In [[Alleanza Nazionale - Patto Segni]]
| {{Seggi|8|87|P}}
|-
! rowspan="2" |[[Elezioni politiche in Italia del 2001|Politiche 2001]]
!<small>Camera</small>
| 4.463.205
| 12,02
|{{Seggi|99|630|P}}
|-
! <small>Senato</small>
| colspan="2" | Nella [[Casa delle Libertà]]
| {{Seggi|45|315|P}}
|-
|-style="background:lightblue"
! colspan=2| [[Elezioni europee del 2004 in Italia|Europee 2004]]
| 3.736.606
| 11,49
| {{Seggi|9|78|P}}
|-
! rowspan=2| [[Elezioni politiche in Italia del 2006|Politiche 2006]]
! <small>Camera</small>
| 4.707.126
| 12,34
| {{Seggi|71|630|P}}
|-
! <small>Senato</small>
| 4.235.208
| 12,40
| {{Seggi|41|315|P}}
|-
! rowspan=2| [[Elezioni politiche in Italia del 2008|Politiche 2008]]
! <small>Camera</small>
| colspan=2|Nel [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]]
| {{Seggi|90|630|P}}
|-
! <small>Senato</small>
| colspan=2|Nel [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]]
| {{Seggi|48|315|P}}
|-
| colspan=5 align=left| <small><sup>'''a'''</sup> Lista [[Alleanza Nazionale - Patto Segni]]</small>
|}
'''*''' dati di voto relativi al solo Nord Italia e seggi relativi a tutta Italia.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*Autori Vari. ''La Destra e le istituzioni'', 1996. ISBN 88-7434-023-0
*[[Alessandro Campi]], ''La destra in cammino. Da Alleanza nazionale al Popolo della libertà'', Rubbettino, 2008
*Alessandro Campi, ''La Destra di Fini. I dieci anni di Alleanza Nazionale 1995-2005'', Marco, 2006
*[[Marco Tarchi]], ''Dal MSI ad AN: organizzazione e strategie'', Bologna [[Il Mulino]], 1997. ISBN 88-15-05716-1
*[[Bartolomeo Sorge]] e [[Marcello Veneziani]]. ''Politicando. Il caso Italia. Gli anni della transizione: febbraio 1992-febbraio 1998'', 1998. ISBN 88-211-6374-1
*[[Gianfranco Fini]] e [[Marcello Staglieno (giornalista)|Marcello Staglieno]]. ''Un'Italia civile'', Ponte alle Grazie, 1999. ISBN 88-7928-473-8
*Autori Vari, ''La Destra allo specchio. La cultura politica di Alleanza Nazionale'', Marsilio, 2001. ISBN 88-317-7712-2
*[[Marco Ferrazzoli]], ''Cos'è la Destra'', Il Minotauro, 2001 ISBN 88-8073-064-9
*[[Federico Guiglia]] e [[Enrico Para]], ''Gianfranco Fini. Cronaca di un leader'', Le Lettere, 2002. ISBN 88-7166-629-1
*[[Gianni Alemanno]], ''Intervista sulla destra sociale'', Marisilio 2002. ISBN 88-317-8082-4
*[[Maurizio Gasparri]], ''Fare il futuro. Idee e azioni per modernizzare l'Italia'', Nuove idee, 2005.
*[[Domenico Fisichella]], ''La Destra in cammino. Alle origini di AN'', Pantheon, 2003
*Alberto Selvaggi, ''Tatarella: nero variabile'', Nuovi Equilibri, 1998
*Annalisa Terranova, ''Camicette nere. Donne di lotta e di governo da Salò ad Alleanza Nazionale'', Mursia, 2007
*Franco Servello, Aldo Di Lello, ''Sessant'anni in fiamma. Dal Movimento Sociale ad Alleanza Nazionale'', Rubbettino, 2006
*Paolo Nello, ''Il partito della fiamma. La Destra in Italia dal MSI ad AN'', Ist. Editoriali e Poligrafici, 1998
*[[Gaetano Rasi]], ''Storia del progetto politico alternativo dal MSI ad AN (1946-2009)'', 2 volumi, Solfanelli, 2015
*{{cita libro | autore = [[Massimo Anderson]] | titolo = I percorsi della Destra | altri = intervista di Gennaro Ruggiero, prefazione di [[Marcello Veneziani]], con testimonianze di [[Pietro Cerullo]] e [[Adriano Cerquetti]] | anno = 2003 | editore = Controcorrente Edizioni | città = Napoli}}
== Voci correlate ==
*[[Futuro e Libertà]]
*[[Movimento Sociale Italiano]]
*[[Popolo della Libertà]]
*[[Risultati elettorali di Alleanza Nazionale per regione italiana]]
*[[Svolta di Fiuggi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:ws3qnPVyqTwJ:web.tiscali.it/riformistiandreolesi/Tesi%2520AN.doc+&cd=10&hl=it&ct=clnk&gl=it|titolo=Le tesi programmatiche approvate a Fiuggi}}
*{{cita web|url=http://www.alleanzanazionale.it/public/Partito/Documenti/statuto2007def.pdf|data=27 gennaio 2012|titolo=Statuto di ''Alleanza Nazionale''|accesso=7 giugno 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120127050913/http://www.alleanzanazionale.it/public/Partito/Documenti/statuto2007def.pdf|urlmorto=sì}}
;Congressi
*Costituente
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/59889/|titolo=Costituente di AN (22/1/1994)}}
*I Congresso
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/69896/|titolo=I Congresso (28/1/1995)}}
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/69897/|titolo=I Congresso (29/1/1995)}}
*II Congresso
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/138219/|titolo=II Congresso (4/4/2002)}}
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/138220/|titolo=II Congresso (5/4/2002)}}
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/138219/|titolo=II Congresso (6/4/2002)}}
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/138219/|titolo=II Congresso (7/4/2002)}}
*III Congresso
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/275371/|titolo=III Congresso (21/3/2009)}}
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/275372/|titolo=III Congresso (22/3/2009)}}
;Documentari
*{{cita testo|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=384&|titolo=Dalle catacombe al governo. Storia della classe dirigente di destra|accesso=8 novembre 2017|dataarchivio=29 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071129223706/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=384&|urlmorto=sì}}. Puntata de "[[La storia siamo noi]]" di [[Giovanni Minoli]]
{{Partiti politici italiani del passato}}
{{Portale|Italia|politica}}
[[Categoria:
|