Assemini: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Nome = Assemini
{{Comune
|Nome ufficiale = {{lingue|it}}Assemini<br />{{lingue|sc}}Assèmini
|nomeComune = Assèmini
|linkStemmaPanorama = Assemini-Stemma san pietro.pngjpg
|Didascalia = Chiesa di San Pietro
|siglaRegione = SAR
|Bandiera = Assemini-Gonfalone.png
|siglaProvincia = CA
|Voce bandiera =
|latitudineGradi = 39
|Stemma = Assemini-Stemma.png
|latitudineMinuti = 17
|Voce stemma =
|latitudineSecondi = 0
|Stato = ITA
|longitudineGradi = 9
|Grado amministrativo = 3
|longitudineMinuti = 0
|Divisione amm grado 1 = Sardegna
|longitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 2 = Cagliari
|mappaX = 62
|Amministratore locale = Mario Puddu
|mappaY = 257
|Partito = [[liste civiche]] di [[centrismo in Italia|centro]]
|altitudine = 6
|Data elezione = 12-6-2023
|superficie = 117,50
|Data istituzione =
|abitanti = 26.310
|Sottodivisioni = [[Macchiareddu-Grogastu|Macchiareddu]] (condivisa con i comuni di [[Capoterra]] e [[Uta (Italia)|Uta]]), Sa Traia, San Leone, Sant'Andrea, Su Carroppu, Su Spinecu, Terrasili, Truncu Is Follas
|anno = 31-10-2007 ( ISTAT )
|Divisioni confinanti = [[Cagliari]], [[Capoterra]], [[Decimomannu]], [[Elmas]], [[Nuxis]] (CI), [[San Sperate]], [[Santadi]] (CI), [[Sarroch]], [[Sestu]], [[Siliqua (Italia)|Siliqua]], [[Uta (Italia)|Uta]], [[Villa San Pietro]]
|densita = 223,91
|Zona sismica = 4
|frazioni = <!-- elenco delle frazioni, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->
|Gradi giorno = 935
|comuniLimitrofi = [[Cagliari]], [[Capoterra]], [[Decimomannu]], [[Elmas]], [[Nuxis]] (CI), [[San Sperate]], [[Santadi]] (CI), [[Sarroch]], [[Sestu]], [[Siliqua (CA)|Siliqua]], [[Uta (CA)|Uta]], [[Villa San Pietro]]
|Nome abitanti = {{it}}asseminesi<br/>{{sc}}''asseminesus''
|cap = 09032
|Patrono = [[Pietro (apostolo)|san Pietro]]
|prefisso = 070
|Festivo = 29 giugno
|istat = 092003
|fiscalePIL = A474
|PIL procapite =
|nomeAbitanti = asseminesi
|Mappa = Map of comune of Assemini (metropolitan city of Cagliari, region Sardinia, Italy) - 2025.svg
|sindaco = Paolo Mereu
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Assemini nella città metropolitana di Cagliari
|patrono = [[San Pietro]]
}}
|festivo = [[29 giugno]]
|sito = http://www.comune.assemini.ca.it/
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Assèmini''' è un comune di 26.310 abitanti in [[provincia di Cagliari]]. È classificato secondo gli standard turistici "paese di antica tradizione della ceramica". Ospita gli stabilimenti di produzione della celebre [[birra Ichnusa]]. È sede di allenamento della squadra [[Cagliari Calcio]] nei campi intitolati a [[Ercole Cellino]].
 
'''Assemini''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[asˈsεmini]}}; ''Assèmini'' in [[Lingua sarda|sardo]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Cagliari]] in [[Sardegna]]. È classificato secondo gli standard turistici come "Paese di antica tradizione della ceramica".
==Storia==
===Origine del nome===
L'origine del nome del comune è tuttora dubbia ed estremamente controversa. Secondo le ricerche più recenti i possibili etimi di Assemini sono tre: il primo è "''shemen''", termine [[Fenici|fenicio]] per "olio" o "unto", a testimoniare l'antica tradizione olivicola della zona. Possibile anche un'ascendenza [[Arabi|araba]], dovuta alla lunga dominazione moresca, che farebbe derivare il nome da "''atthaman''" esatta traduzione dal [[Lingua latina|latino]] di "''ad octavum''" indicante le otto [[pietra miliare|miglia]] romane di distanza che separano Assemini da [[Cagliari]].
 
== Geografia fisica ==
Prevale oggi la tesi che si rifa alla ''Carta della Sardegna'', realizzata nel [[1589]] dal [[geografia|geografo]] e [[cartografia|cartografo]] [[fiandre|fiammingo]] [[Mercatore]]: in essa è individuata una "''Arx Muni''", cioè "villaggio fortificato"; l'indicazione si sarebbe via via corrotta in "''Arse Muni''" e successivamente in "''Arsemini''".
=== Territorio ===
[[File:Monte lattias g1.jpg|thumb|left|Vista del [[Monte Lattias]] dalla gola di Gutturu Mannu]]
 
La cittadina sorge nella pianura del rio [[Cixerri]], del [[Flumini Mannu (Cagliari)|Flumini Mannu]] e del rio Sa Nuxedda appena a nord dello [[Stagno di Cagliari|stagno di Santa Gilla]].
<!--
===Epoca nuragica===
===Assemini punica===
===Assemini romana===
-->
 
Il territorio comunale è abbastanza vasto in confronto alla dimensione del centro abitato in quanto comprende un'[[exclave|isola amministrativa distaccata]]. L'isola è principalmente costituita da boschi incontaminati immersi nella suggestiva vallata di Gutturu Mannu (termine sardo per "grande gola") a sua volta facente parte del [[parco del Sulcis]]: la zona è oggetto di interesse naturalistico in quanto habitat naturale di specie quali il [[cervo sardo]] e l'[[aquila reale]], oltre che archeologico per il ritrovamento di numerosi reperti di epoca romana che fanno supporre l'esistenza di un ''[[oppidum]]''. In seguito all'individuazione di una strada che costeggia il Flumini Mannu tuttora visibile, si ipotizza inoltre che l'antico centro abbia intrattenuto rapporti con il porto punico di [[Nora (Italia)|Nora]].
==Evoluzione demografica==
{{Demografia/Assemini}}
 
== Origini del nome ==
==Territorio e ambiente==
L'origine del nome del comune è tuttora dubbia ed estremamente controversa. Benché siano state avanzate varie ipotesi, prevale oggi la tesi che si rifà alla ''Carta della Sardegna'', realizzata nel [[1589]] dal [[geografia|geografo]] e [[cartografia|cartografo]] [[Contea delle Fiandre|fiammingo]] [[Mercatore]]: in essa è individuata una "''Arx Muni''", cioè "villaggio fortificato"; l'indicazione si sarebbe via via corrotta in "''Arse Muni''" e successivamente in "''Arsemini''".
[[Immagine:Monte_lattias_g1.jpg|thumb|230px|right|Vista del [[Monte Lattias]] dalla gola di [[Gutturu Mannu]].]]
 
Secondo la teoria linguistica di [[Eduardo Blasco Ferrer]] – dove si dimostra che la [[lingua protosarda]] deriva dalla [[Lingua proto-basca|lingua protobasca]] e [[iberica]] – si può affermare che il toponimo potrebbe provenire dall'agglutinazione degli elementi *aŕs (minerale, montagna, roccia; si noti la somiglianza con *har-/*kar-) e -mini (suffisso produttivo nella toponomastica sarda: [[Barumini]], ad esempio. Confrontare con il protobasco *bini: "lingua anatomica"). In questo caso, avremo *aŕs(e) + *mini → *Arsemini → Assemini.
Il paese sorge nella pianura del rio [[Cixerri]], del [[Flumini Mannu]] e del rio [[Sa Nuxedda]] appena a nord dello [[Stagno di Cagliari|stagno di Santa Gilla]].
La precedente ipotesi riguardo l'etimologia che prevede "Arx Muni" può essere una storpiatura latina dell'originale, che anzi attesta la presenza del morfema *aŕs /'ar:s/ per mezzo di /'arks/, poi evolutosi in *arse e successivamente in *asse.
Per quanto riguarda *muni, è sicuramente evidente nel passaggio dal [[protosardo]] al [[Lingua sarda|sardo]], cosiccome in altri casi, [[/i/]] oscilli tra [[/u/]]. Dato che la sillaba accentata è la terzultima,come in altri toponimi quali [[Barumini]] (*baru + *mini), [[Cheremule]] (*keŕe + *mele)<ref>{{Cita|Paleosardo: le radici linguistiche della Sardegna neolitica, Eduardo Blasco Ferrer - 2010, De Gruyter}}.</ref> As|sè|mi|ni, allora la [[/u/]] si è ridotta ad [[/i/]].
 
== Storia ==
Il territorio comunale è abbastanza vasto in confronto alla dimensione del centro abitato in quanto comprende un'[[exclave|isola amministrativa distaccata]]. L'isola è principalmente costituita da boschi incontaminati immersi in nella suggestiva vallata di [[Gutturu Mannu]] (termine sardo per "grande gola") a sua volta facente parte del [[Parco del Sulcis]]: la zona è oggetto di interesse naturalistico in quanto habitat naturale di specie quali il [[cervo sardo]] e l'[[aquila reale]] e archeologico per il ritrovamento di numerosi reperti di epoca romana che fanno supporre l'esistenza di un ''[[oppidum]]''. In seguito all'individuazione di una strada che costeggia il [[Flumini Mannu ]] tuttora visibile, si ipotizza inoltre che l'antico centro abbia intrattenuto rapporti con il porto punico di [[Nora (città)|Nora]].
I numerosi ritrovamenti di epoca [[Sardegna prenuragica|prenuragica]] e [[nuragica]] testimoniano che il territorio era già abitato dall'uomo in periodo preistorico. Fu un villaggio esistente probabilmente già in epoca cartaginese e sicuramente romana.
 
Nel [[medioevo]] appartenne al [[Giudicato di Cagliari]] e fece parte della [[curatoria]] del [[Campidano di Cagliari]], detta anche di Civita. Passò poi sotto il controllo della [[Repubblica di Pisa]]<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.assemini.ca.it/area-citta-e-territorio/vivere-ad-assemini/il-territorio.html |titolo=Comune di Assemini, Il Territorio |accesso=22 luglio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170730013858/https://www.comune.assemini.ca.it/area-citta-e-territorio/vivere-ad-assemini/il-territorio.html |dataarchivio=30 luglio 2017 |urlmorto=sì }}</ref> e in seguito del [[Regno di Sardegna (1324-1720)|Regno di Sardegna]]. Quando gli [[aragonesi]] nel [[1355]] convocarono il primo parlamento a Cagliari, Assemini ebbe i suoi rappresentanti e alcuni privilegi. Successivamente passò alla [[Contea di Quirra]], feudo della famiglia dei [[Carroz]], trasformata in marchesato nel [[1606]] sotto i [[Centelles]], facendo parte della Baronia di San Michele. Fu riscattato nel [[1839]] agli Osorio, che erano succeduti ai Centelles.
==Luoghi di interesse==
 
===La casaSimboli campidanese===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi al comune con D.P.R. del 16 aprile 1959.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?888|titolo=Assemini, decreto 1959-04-16 DPR, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
Assemini, come altri centri del [[Campidano]], ha conservato numerosi esemplari di case tipiche campidanesi frutto di una architettura che alcuni specialisti definiscono ''minore''. Si tratta di ampie abitazioni, di cui si ha notizia già nel [[Storia della Sardegna dei Giudicati|periodo giudicale]] le cui tecniche di costruzione e caratteristiche architettoniche hanno subito vari cambiamenti in seguito alle lunghe e diverse dominazioni della [[Sardegna]], risentendo soprattutto di un'ancor evidente influenza spagnola i cui effetti saltano subito all'occhio, per via delle analogie estetiche (e non solo) tra le case campidanesi e le ''[[hacienda|haciendas]]'' diffuse nelle ex colonie ispaniche dell'[[America Latina]].
 
Nello stemma compare un'anfora, retta da un treppiede, da cui escono due rami ricurvi verso il basso, uno d'olivo fogliato a sinistra e uno di vite fruttato a destra, poggiata su un terrazzo erboso. La banda sottostante azzurra è un chiaro riferimento al rio Cixerri e al Flumini Mannu, sulle cui sponde sorge il paese.
Queste abitazioni sono costruite con l'impiego di particolari mattoni crudi (in [[lingua sarda|sardo]] ''làdiri'' dal latino ''later'', argilla), e sono riconoscibili per i caratteristici cortili centrali in cui erano presenti pozzi, forni e mulini necessari alla lavorazione del grano; in particolare nelle case campidanesi di Assemini i cortili erano attrezzati ed utilizzati, già dal [[Storia della Sardegna aragonese|periodo della dominazione spagnola]], per la lavorazione della ceramica: questa testimonianza fornisce un'ulteriore elemento in comune con le ''haciendas'', anch'esse non semplici abitazioni di residenza, ma attrezzati luoghi di lavoro e punti d'incontro di artigiani.
 
Il gonfalone è un drappo [[Partito (araldica)|partito]] di bianco e di azzurro, con al centro lo stemma del comune, ricamato di ornamenti e dell'iscrizione {{maiuscoletto|Comune di Assemini}} in argento.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/91eb54dd-56d4-4d06-950c-e6b76c383c15/93-assemini|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Assemini}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Pietro ====
[[File:Assemini san pietro portale.jpg|thumb|left|verticale|Chiesa di San Pietro (particolare). Il portale principale]]
* Chiesa di San Pietro - La chiesa parrocchiale di [[San Pietro]] Apostolo, patrono del comune, sorge nel centro storico di Assemini. La pianta è a navata unica con cappelle laterali in stile tardo gotico. L'edificio originario risale alla prima metà dell'[[XI secolo]]. La struttura della chiesa subì mutamenti importanti quando fu ricostruita nel [[XVI secolo]] in stile [[gotico catalano]] e nel [[XVIII secolo]] quando furono aggiunti la facciata squadrata e merlata e la parte inferiore del campanile, a base quadrata. L'ultima modifica significativa fu apportata nel Settecento quando fu aggiunta la parte superiore del campanile a base esagonale. A causa dell'incendio avvenuto nell'ottobre del [[1982]] seguirono diversi lavori di restauro per il tetto in legno, la pavimentazione, le aperture laterali e il presbiterio. Nel 2008 vengono ultimati i lavori di restauro.
[[File:20171003 165355 sardinien 213.jpg|thumb|left|Chiesa di San Giovanni]]
==== Chiesa di San Giovanni ====
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Assemini)|Chiesa di San Giovanni]] - La chiesa e l'oratorio di [[San Giovanni Battista]] si trovano nel centro storico del comune. Si tratta di una costruzione preromanica eretta tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]], ha una pianta a croce inscritta in un quadrato con una cupola che si erge al centro, mentre i bracci sono voltati a botte; la facciata è realizzata in pietre calcaree. Questa chiesa di piccole dimensioni è fonte di grande interesse non solo per le sue caratteristiche strutturali, raramente riscontrabili in altre chiese italiane, ma anche per due iscrizioni [[Lingua greca|greche]] risalenti al [[X secolo|X]]-[[XI secolo]] (una probabilmente riferita al [[Giudicato di Cagliari|giudice di Cagliari]] Torchitorio e alla moglie Getite, e l'altra a Nispella, moglie di un secondo Torchitorio) e per il ritrovamento di elementi islamici (brocche battesimali, piatti decorati).
 
==== Chiesa di Sant'Andrea ====
* Chiesa di Sant'Andrea - La piccola chiesa dedicata all'[[Andrea (apostolo)|apostolo Andrea]] si trova alla fine della via Sardegna a pochi metri dalla S.S. 130; nata come una chiesa campestre è ora inglobata dall'espansione urbana. I primi cenni storici sono attestati in un documento della diocesi di Cagliari del 13 maggio 1644. Dal documento del Provisor General e Giudice delle Cause Pie, si evince lo stato dei lavori sulla chiesa del glorioso santo pescatore. Si fa riferimento a un certo mossen Juannottu Orrù (capostipite della famiglia nobile Orrù), che per testamento della moglie Joana Angela Murtinu, ne dirige i lavori e chiede una dilazione di ulteriori sei mesi per completare l'opera poiché si trova in stato di povertà. Da un altro documento del 1669 sappiamo che la chiesa fu completata; si presenta in forme modeste e priva di decorazioni di rilievo, con una piccola aula alla quale, sulla sinistra è addossata una cappella. L'ingresso della chiesa, realizzato intorno al [[1930|1920/30]] da parte della famiglia Sanna-Scalas, è composto da un loggiato ligneo con tettoia rivestita in coppi di laterizio tipico delle chiese rurali campidanesi, sorretto da 5 colonne in stile neoclassico. All'apice della facciata è collocata una semplice croce metallica, inserita tra i pilastrini del campanile a vela, crollato a causa del vento nel settembre del [[1998]]. All'interno la copertura è a doppia falda, il portale è caratterizzato da un arco a tutto sesto sorretto da due piedritti monolitici che s'innalzano dalla base, la centina è lavorata a scanalature e su di questo è murato un cantonetto con un'iscrizione non identificabile. Nel [[1967]] la festa in onore al santo fu sospesa e la chiesa trascurata rischiò di andare in rovina; tra il [[1984]] e il [[1985]] su interessamento della famiglia Vincis e in collaborazione con il Comune si stanziò un finanziamento per la ristrutturazione. Dal 1984 la festa riprese per l'interessamento di un Comitato e dal 1990 organizzate dalla nascente Associazione Sant'Andrea, che riprese l'antica tradizione di offrire ai cittadini la degustazione dei pesci, in onore di sant'Andrea, patrono dei pescatori.
 
==== Altre chiese ====
* Chiesa di Santa Lucia. La chiesa dedicata alla martire siracusana si trova in prossimità del cimitero cittadino. Ricostruita intorno al 1820, la costruzione della chiesa originaria si attribuisce alla fede religiosa di Basilio Scalas.
* Chiesa di San Cristoforo: ha pianta rettangolare e facciata a capanna con campanile a vela. Non si hanno dati certi relativi alla fondazione, i documenti più antichi consistono in alcuni Atti del consiglio comunale, in cui si riporta come già nel 1820 l'attuale chiesetta di San Cristoforo fosse utilizzata quale "bottega del chirurgo", luogo dove gli asseminesi si recavano per le estrazioni dentarie e altri piccoli interventi medici.
* Chiesa della Beata Vergine del Carmine
* Chiesa del Carmine
 
=== Architetture civili ===
==== La casa campidanese ====
Assemini, come altri centri del [[Campidano]], ha conservato numerosi esemplari di case tipiche campidanesi, caratteristiche dell'architettura e del saper costruire locale. Si tratta di ampie abitazioni, di cui si ha notizia già nel [[Storia della Sardegna dei Giudicati|periodo giudicale]] le cui tecniche di costruzione e caratteristiche architettoniche hanno subito vari cambiamenti in seguito alle lunghe e diverse dominazioni della [[Sardegna]], risentendo soprattutto di un'ancor evidente influenza spagnola i cui effetti saltano subito all'occhio, per via delle analogie estetiche (e non solo) tra le case campidanesi e le ''[[hacienda]]'' diffuse nelle ex colonie ispaniche dell'[[America Latina]].
 
Queste abitazioni sono costruite con l'impiego di particolari mattoni crudi (in [[lingua sarda|sardo]] ''làdiri'' dal latino ''later'', "argilla") e sono riconoscibili per i caratteristici cortili centrali in cui erano presenti pozzi, forni e mulini necessari alla lavorazione del grano; in particolare nelle case campidanesi di Assemini i cortili erano attrezzati e utilizzati, già dal [[Storia della Sardegna aragonese|periodo della dominazione spagnola]], per la lavorazione della ceramica: questa testimonianza fornisce un ulteriore elemento in comune con le ''haciendas'', anch'esse non semplici abitazioni di residenza, ma attrezzati luoghi di lavoro e punti d'incontro di artigiani.
 
Sui cortili si affacciano (come anche nelle ''haciendas'') grandi loggiati archeggiati o architravati (in sardo ''lollas'', singolare ''lolla'') in cui venivano anticamente svolte numerose attività quotidiane tipiche della cultura agro-pastorale e, cosa ancor più importante fungeva da corridoio d'accesso a tutte le camere della casa; questo particolare elemento aveva un ruolo fondamentale all'interno del contesto architettonico e veniva considerato essenziale in un'abitazione tanto da identificare con lo stesso termine ''lolla'' questa categoria di costruzioni abitative in sardo.
 
La maggior parte di queste costruzioni è a due piani: il piano terra era (o è ancora) destinato ada uso abitativo; il primo piano invece era originariamente utilizzato per la conservazione dei raccolti e delle provviste che dovevano essere preservate dall'umidità; vi si accede tramite una botola dall'interno dell'abitazione principale.
 
All'esterno di ogni casa campidanese si trova un particolare grande portale ad [[Arco (architettura)|arco]] a tutto sesto, che ha funzione di ingresso principale al cortile centrale e alla ''lolla''.
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Le case campidanesi sono considerate un patrimonio di grande valore storico e per questo tutelate dalle autorità competenti.
 
===Chiese Aree naturali ===
* [[Riserva di monte Arcosu]]
[[Immagine:Assemini san pietro.jpg|thumb|right|150px|Chiesa di San Pietro]]
[[Immagine:Assemini san pietro portale.jpg|thumb|right|150px|Chiesa di San Pietro (particolare). Il portale principale]]
*''San Pietro '' - La chiesa parrocchiale di [[San Pietro]] Apostolo, patrono del comune, sorge nel centro storico di Assemini. La pianta è a navata unica con cappelle laterali in [[Gotico (arte)|stile gotico]]. L'edificio originario risale alla prima metà del [[XI secolo]]. La struttura della chiesa subì mutamenti importanti quando fu ricostruita nel [[XVI secolo]] in [[stile gotico aragonese]] e nel [[XVIII secolo]] quando furono aggiunti la facciata squadrata e merlata e la parte inferiore del campanile, a base quadrata. L'ultima modifica significativa fu apportata nel Settecento quando fu aggiunta la parte superiore del campanile a base esagonale. A causa dell'incendio avvenuto nell'Ottobre del [[1982]] seguirono diversi lavori di restauro che ripristinarono il tetto in legno, la pavimentazione, le aperture laterali e il presbiterio. Nell'anno corrente continuano i lavori di adeguamento liturgico e restauro della chiesa
*''San Giovanni '' - La chiesa e l'oratorio di [[San Giovanni Battista]] si trovano nel centro storico del comune. Si tratta di una costruzione preromanica eretta tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]], ha una pianta a croce inscritta in un quadrato con una cupola che si erge al centro, mentre i bracci sono voltati a botte; la facciata è realizzata in pietre calcaree. Questa chiesa di piccole dimensioni è fonte di grande interesse non solo per le sue caratteristiche strutturali, raramente riscontrabili in altre chiese italiane, ma anche per due iscrizioni [[Lingua greca|greche]] risalenti al [[X secolo|X]]-[[XI secolo]] (una riferita all'arconte di Sardegna Torchitorio e alla moglie Getite, e l'altra a Nispella, moglie di un secondo Torchitorio) e per il ritrovamento di elementi islamici (brocche battesimali, piatti decorati).
*''Sant'Andrea ''
*''Santa Lucia ''
*''San Cristoforo ''
*''Beata Vergine del Carmine''
*''Carmine''
 
==Cultura Società ==
[[File:Assemini - Costume tradizionale (11).JPG|miniatura|verticale|Abiti tradizionali]]
===Tradizione della ceramica===
=== Evoluzione demografica ===
[[Immagine:ceramicaassemini.jpg|thumb|right|150px|Una brocca, opera di un ceramista asseminese]]
{{Demografia/Assemini}}
Assemini è considerato "paese di antica tradizione della [[ceramica]]". I primi reperti, venuti alla luce nella zona di Sant'Andrea, che testimoniano questo tipo di pratica artigianale risalgono al periodo della [[Storia della Sardegna fenicia e cartaginese|dominazione punica]] della Sardegna. I reperti di maggiore importanza e in numero più consistente possono essere datati tra la fine del [[V secolo a.C.|V]] e l'inizio del [[III secolo a.C.]]. È molto probabile che la cospicua produzione di ceramiche (prevalentemente casseruole, scodelle, tegami e brocche nonché manufatti ornamentali) avvenisse in particolari cortili detti (in sardo) "''strexiaius''" (''strexiu'' è un [[pluralia tantum]] che significa appunto ''stoviglie'') in cui si trovavano pozzi per l'estrazione dell'[[argilla]] alcalina di cui il territorio è particolarmente ricco, vasche per la [[decantazione]] e la levigazione, il [[tornio]], tettoie per essiccare i manufatti e forni a legna in mattoni crudi di forma cilindrica (probabilmente di derivazione orientale). Durante il [[Medioevo]] corporazioni apposite, dette [[Gremii]], disciplinarono le attività creativa e commerciale degli ''strexiaius'' con statuti e regolamenti, onde imporre l'obbligo di non variare le forme e di non modificare i canoni fissati. Con l'avvento della dominazione spagnola che durò sino al [[XVIII secolo]], gli ''strexiaius'' furono compresi negli ampi cortili delle case campidanesi di cui ancora oggi rimangono ben conservate numerose testimonianze.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera ammontava a 930 individui, pari al 3,5% della popolazione totale. Le nazionalità principali erano<ref>[https://www.tuttitalia.it/sardegna/40-assemini/statistiche/cittadini-stranieri-2019/ tuttitalia.it assemini cittadini-stranieri 2019]</ref>:
 
* {{Bandiera|ROU|nome}} 166
* {{Bandiera|SEN|nome}} 112
* {{Bandiera|MAR|nome}} 105
* {{Bandiera|NGA|nome}} 99
 
=== Lingue e dialetti ===
La variante del [[Lingua sarda|sardo]] parlata ad Assemini è il [[Lingua sarda campidanese#Campidanese occidentale|campidanese occidentale]].
 
=== Tradizioni ===
==== Ceramica ====
[[File:ceramicaassemini.jpg|thumb|upright|Una brocca, opera di un ceramista asseminese]]
Assemini è considerato "paese di antica tradizione della [[ceramica]]". I primi reperti, venuti alla luce nella zona di Sant'Andrea, i cui reperti di maggiore importanza e in numero più consistente possono essere datati tra la fine del [[III millennio a.C.]] [[cultura di Ozieri]] e la fine del [[V secolo a.C.]] È molto probabile che la cospicua produzione di ceramiche (prevalentemente casseruole, scodelle, tegami e brocche nonché manufatti ornamentali) avvenisse in particolari cortili detti (in sardo) "''strexaius''" (''strexu'' è un [[pluralia tantum]] che significa appunto ''stoviglie'') in cui si trovavano pozzi per l'estrazione dell'[[argilla]] alcalina di cui il territorio è particolarmente ricco, vasche per la [[sedimentazione|decantazione]] e la levigazione, il [[Tornio da vasaio|tornio]], tettoie per essiccare i manufatti e forni a legna in mattoni crudi di forma cilindrica (probabilmente di derivazione orientale). Durante il [[Medioevo]] corporazioni apposite, dette [[Gremi]], disciplinarono le attività creativa e commerciale degli ''strexaius'' con statuti e regolamenti, onde imporre l'obbligo di non variare le forme e di non modificare i canoni fissati. Con l'avvento della dominazione spagnola che durò sino al [[XVIII secolo]], gli ''strexaius'' furono compresi negli ampi cortili delle case campidanesi di cui ancora oggi rimangono ben conservate numerose testimonianze.
 
La tradizione della ceramica, così profondamente radicata nel territorio e negli asseminesi, trova la sua espressione anche nello stemma comunale che rappresenta, tra l'altro, un'antica broccaanfora.
 
AttualmenteIn epoca moderna ad Assemini si producono stoviglie ornamentali, arricchite di motivi naturalistici (spesso ispirati a modelli molto antichi) o geometrici, in rilievo o a graffito. La destinazione d'uso di questi prodotti artistici è diversificata in quanto una parte di questi, per quanto raffinati, è destinata all'uso quotidiano (soprattutto stoviglie).
Sebbene la foggia delle opere sia estremamente varia a seconda degli artisti, è possibile riscontrare nell'intera produzione numerosi elementi in comune che coinvolgono tanto i motivi decorativi quanto le tecniche di realizzazione: ciò conferisce alla produzione di ceramiche artistiche asseminesi uniformità e originalità in rapporto ad altre tradizioni,.<ref rendendolaname=Aci>{{cita unicalibro per| ititolo=Atlante suoicartografico trattidell'artigianato distintivi| editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=21}}</ref>
Nel [[1995]] l'amministrazione comunale ha dato vita alla Mostra-mercato permanente della Ceramica Asseminese presso il "Centro Pilota per la Ceramica", uno spazio espositivo di circa 500 metri quadrati, nel quale possono essere ammirate molte opere dei più importanti ceramisti asseminesi.
 
Nell'estate 2007 l'amministrazione comunale, tramite il lavoro dell'Assessorato alle Attività Produttive, ha inaugurato la “Mostra permanente della ceramica d’arte”d'arte” negli stabili attigui al sopra citato Centro Pilota.
La Mostra, che rappresenta una novità assoluta nel panorama regionale sardo,mostra racchiude oltre 250 pezzi unici di valore inestimabile che, nel corso di oltre 30 anni, il Comunecomune di Assemini ha acquistato al termine delle varie edizioni del Concorso Nazionale della Ceramica tenutesi nella cittadina.
Questi pezzi, plasmati da artisti provenienti da tutta Italia, rappresentano la vetta massima dell’espressione artistica dei maestri ceramisti italiani. Iniziative di pari livello sono riscontrabili, in ambito nazionale, in realtà come Faenza e Senigallia.
 
<gallery>
ImmagineFile:ceramicaasseminiceramicaassemini2.jpg|Una broccaAriete, opera di un ceramista asseminese
ImmagineFile:ceramicaassemini2ceramicaassemini3.jpg|ArieteRiproduzioni di vari animali, opera di un ceramista asseminese
ImmagineFile:ceramicaassemini3ceramicaassemini4.jpg|RiproduzioniUna di vari animalibrocca, opera di un ceramista asseminese
ImmagineFile:ceramicaassemini4ceramicaassemini5.jpg|Una brocca con decorazioni tradizionali, opera di un ceramista asseminese
ImmagineFile:ceramicaassemini5ceramicaassemini6.jpg|UnaPiatto broccadecorato con decorazionimotivi tradizionalinaturalistici e geometrici, opera di un ceramista asseminese
Immagine:ceramicaassemini6.jpg|Piatto decorato con motivi naturalistici e geometrici, opera di un ceramista asseminese
</gallery>
 
===Cucina= Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Nella città sono presenti due circoli della scuola primaria (intitolati rispettivamente a Fedele Piras e al cavaliere asseminese [[Dionigi Scalas]]), una scuola secondaria di primo grado con due distinte sedi intitolate a [[Giovanni Pascoli]] e [[Costantino Nivola]] e un Istituto Tecnico superiore intitolato a [[Michele Giua]].
 
L'unica scuola superiore presente è una sede staccata dell'Istituto Tecnico Industriale Michele Giua di Cagliari, a cui è associato anche un [[liceo scientifico tecnologico|liceo scientifico delle scienze applicate]].
 
==== Musei ====
*Museo ''Sonus de su Mundu'': museo degli [[strumenti musicali]] tradizionali del mondo (Collezione Antonio Ghiani).
*Museo dell'Arte etnica internazionale: con la sezione maschere e mascheramenti del mondo, l'abito popolare italiano e internazionale e la sezione gioielli e strumenti musicali popolari.
 
=== Cucina ===
==== Sa panada ====
[[File:sapanadaassemini.jpg|thumb|left|upright|''Sa panada'', piatto tipico asseminese]]
Nella lunga e varia [[Cucina sarda|tradizione culinaria sarda]] Assemini si distingue per l'unicità e l'originalità di alcuni piatti, primo tra tutti la [[Panada (gastronomia sarda)|panada]] apprezzata e consumata, in alcune varianti, in tutta la Sardegna. Nella maggior parte dei casi la produzione e il consumo avvengono tuttora in ambito familiare e privato e le tecniche di preparazione tradizionali, custodite dalla memoria popolare, sono rimaste quasi invariate per secoli.
 
[[Immagine:sapanadaassemini.jpg|thumb|left|150px|''Sa panada'', piatto tipico asseminese]]
====Sa panada====
Nella lunga e varia [[Cucina sarda|tradizione culinaria sarda]] Assemini si distingue per l'unicità e l'originalità di alcuni piatti, primo tra tutti la [[panada]] apprezzata e consumata, in alcune varianti, in tutta la Sardegna. Nella maggior parte dei casi la produzione e il consumo avvengono tuttora in ambito familiare e privato e le tecniche di preparazione tradizionali, custodite dalla memoria popolare, sono rimaste quasi invariate per secoli.
La panada, chiamata in sardo ''sa panada'' (plurale ''panadas''), è un piatto unico costituito da un contenitore di forma circolare di pasta non lievitata ripieno chiuso da ricami ''a treccia'' (tradizionalmente realizzati senza l'ausilio di utensili) e successivamente cotto al forno.
La tradizione vuole che il ripieno sia di carne (d'agnello o di maialecapra) e patate o piselli, condite da [[Crocus sativus|zafferano]], e[[Piper officinarum|pepe]], sale, olio d'oliva o [[strutto]] e [[pomodori]] secchi. Un'La seconda e importante variante prevede il ripieno d'anguilla e patate a testimonianza dell'antica e intensa attività di pesca del comune ormai quasi scomparsa; in tempi più recenti vengono preparate ''panadas'' anche con piselli, melanzane o altre verdure e melanzanecarni, ma tutte le varianti sono opzioni personali e al di fuori della tradizione popolare.
 
==== Il pane ====
[[ImmagineFile:panevotivoasseminese.jpg|thumb|right|150pxupright|''Su coccoi'', un pane votivo asseminese]]
A differenza di quanto avviene nelle zone settentrionali dell'isola in cui il [[pane carasau]] è il tipo di pane più consumato in assoluto, ad Assemini, come nella gran parte della Sardegna meridionale si producono maggiormente altre varietà fra cui ''su maritzosu'' e ''su civraxiu''. Nel paese un ruolo di spicco è ricoperto da ''su coccoi'', una varietà di pane a pasta dura che viene preparato per il consumo giornaliero o per particolari occasioni e festività religiose in funzione di pani votivi: in quest'ultimo caso vengono utilizzate speciali tecniche di preparazione tradizionali che hanno raggiunto nel tempo altissimi livelli di estetica e raffinatezza fino a divenire vere e proprie forme d'arte, ammirate ed apprezzate in tutta l'isola.
 
== Geografia antropica ==
===Feste, sagre e folclore===
Il territorio comunale comprende anche l'[[isola amministrativa]] di ''San Leone'', avente una superficie di {{M|60,11|ul=km2}}.
In giugno, nell'ultima settimana dell'anno scolastico si tiene la Festa della Musica, incontro con musicisti provenienti da varie parti del mondo.
 
== Economia ==
Domenica tra il 13 e il 15 giugno (Sant'Isidoro) si tiene la Sagra della Mietitura.
Assemini ospita gli stabilimenti di produzione della [[birra Ichnusa]], e la [[Fluorsid]], la più grande industria di lavorazione del fluoro a livello mondiale.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Domenica tra il 23 e il 25 giugno (San Giovanni) si tiene la Sagra della Pecora.
=== Strade ===
Assemini è collegata ai comuni limitrofi principalmente tramite due strade: la [[Strada statale 130 Iglesiente|SS 130]] scorre immediatamente a nord dell'abitato e collega il centro con Cagliari, il suo hinterland e il [[Sulcis-Iglesiente]], quest'ultimo raggiunto anche dalla SP2, che interseca l'abitato a est, e che consente inoltre il collegamento dell'abitato con la zona industriale di [[Macchiareddu]] e con la [[Strada statale 131 Carlo Felice|SS 131]].
 
=== Ferrovie ===
In luglio, nell'ultima decade (San Cristoforo) ha luogo il "Matrimonio Asseminese", manifestazione in cui si celebrano matrimoni secondo i costumi locali e con la rievocazione di riti secolari, in cui i partecipanti indossano i costumi sardi tipici asseminesi e si esprimono interamente in lingua sarda; all'evento è associata la sagra de ''sa panada'', con degustazioni di questo piatto tipico.
[[File:Stazione di Assemini Binario 2 Marzo 2019.jpg|thumb|La stazione di Assemini]]
L'abitato è servito da 3 fermate ferroviarie situate lungo la [[ferrovia Cagliari-Golfo Aranci]]: [[stazione di Assemini]], [[stazione di Assemini Santa Lucia]] e [[stazione di Assemini Carmine]].
Le ultime sono impiegate per il solo [[servizio ferroviario metropolitano di Cagliari]], mentre dalla prima è possibile raggiungere anche le altre destinazioni regionali servite da [[Trenitalia]].
 
=== Mobilità urbana ===
Sempre in luglio, nell'ultima settimana a cavallo con agosto, si tiene il Festival Internazionale del Folclore.
I servizi di autolinee dell'[[ARST]] e del [[CTM (Cagliari)|CTM]] collegano Assemini con Cagliari e coi comuni limitrofi.
 
== Amministrazione ==
Ogni due anni, inoltre, si svolge il Concorso Nazionale di Ceramica, suddiviso in tre categorie (caramica tradizionale, settore innovazione e scuole d'arte).
=== Sindaci eletti a suffragio universale diretto (dal 1993) ===
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:95%;"
! rowspan="2" | Nº
! rowspan="2" colspan="2" | Nome
! colspan="2" | Mandato
! rowspan="2" | Partito
! rowspan="2" colspan="2" | Coalizione
! rowspan="2" | Elezione
! rowspan="2" | Note
|-
! Inizio
! Fine
|-
!1
| style="background:{{colore partito|Partito Democratico della Sinistra}}" |
|'''Luciano Casula'''
|6 giugno [[1993]]
|27 aprile [[1997]]
|[[Partito Democratico della Sinistra]]
| style="background:{{colore partito|Centro-sinistra in Italia}}" |
|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]-[[Rifondazione Comunista|PRC]]-[[Partito Sardo d'Azione|PSd'Az]]
|Elezione 1993
|<ref name="93-97">{{Cita web|titolo=Comunali 06/06/1993|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=06/06/1993&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=170030&levsut3=3&lev3=30&lev2=17&ne2=17&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
|-
!2
| style="background:{{colore partito|Forza Italia (1994)}}" |
|'''Paolo Mereu'''
|27 aprile [[1997]]
|13 maggio [[2001]]
|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
| style="background:{{colore partito|Polo per le Libertà}}" |
|[[Polo per le Libertà]]<br><small>([[Forza Italia (1994)|FI]]-[[Alleanza Nazionale|AN]]-[[Centro Cristiano Democratico|CCD]]-[[Cristiani Democratici Uniti|CDU]])</small>
|Elezione 1997
|<ref name="97-01">{{Cita web|titolo=Comunali 27/04/1997|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=27/04/1997&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=170030&levsut3=3&lev3=30&lev2=17&ne2=17&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
|-
!3
| style="background:{{colore ombra partito|Centro-sinistra in Italia}}" |
|'''Salvatore Nioi'''
|13 maggio [[2001]]
|7 maggio [[2002]]<ref>Decaduto a seguito delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali.</ref>
|[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[centro-sinistra]]
| style="background:{{colore partito|L'Ulivo}}" |
|[[L'Ulivo]]<br><small>([[Democratici di Sinistra|DS]]-[[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]-[[Rifondazione Comunista|PRC]]-[[Partito Sardo d'Azione|PSd'Az]]-[[Lista civica|Civiche]])</small>
|Elezione 2001
|<ref name="01-03">{{Cita web|titolo=Comunali 13/05/2001|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=170030&levsut3=3&lev3=30&lev2=17&ne2=17&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
|-
!(1)
| style="background:{{colore partito|Democratici di Sinistra}}" |
|'''Luciano Casula'''
|25 maggio [[2003]]
|15 giugno [[2008]]
|[[Democratici di Sinistra]]
| style="background:{{colore partito|L'Ulivo}}" |
|[[L'Ulivo]]<br><small>([[Democratici di Sinistra|DS]]-[[La Margherita|DL]]-[[Socialisti Democratici Italiani|SDI]]-[[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]])</small>
|Elezione 2003
|<ref name="03-08">{{Cita web|titolo=Comunali 25/05/2003|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2003&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=170030&levsut3=3&lev3=30&lev2=17&ne2=17&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
|-
!(2)
| style="background:{{colore partito|Il Popolo della Libertà}}" |
|'''Paolo Mereu'''
|15 giugno [[2008]]
|10 giugno [[2013]]
|[[Il Popolo della Libertà]]
| style="background:{{colore partito|Centro-destra in Italia}}" |
|[[Il Popolo della Libertà|PdL]]-[[Unione di Centro (2002)|UdC]]-[[Riformatori Sardi|RS]]-[[Fortza Paris|FP]]-[[Unione Democratica Sarda|UDS]]-[[Nuovo PSI|NPSI]]-[[Partito Sardo d'Azione|PSd'Az]]
|Elezione 2008
|<ref name="08-13">{{Cita web|titolo=Comunali 15/06/2008|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=15/06/2008&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=170030&levsut3=3&lev3=30&lev2=17&ne2=17&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
|-
!4
| style="background:{{colore partito|Movimento 5 Stelle}}" |
|'''Mario Puddu'''
|10 giugno [[2013]]
|24 giugno [[2018]]
|[[Movimento 5 Stelle]]
| style="background:{{colore partito|Movimento 5 Stelle}}" |
|[[Movimento 5 Stelle|M5S]]
|Elezione 2013
|<ref name="13-">{{Cita web|titolo=Comunali 26/05/2013|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=26/05/2013&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=170030&levsut3=3&lev3=30&lev2=17&ne2=17&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
|-
!5
| style="background:{{colore partito|Movimento 5 Stelle}}" |
|'''[[Sabrina Licheri]]'''
|24 giugno [[2018]]
|26 luglio [[2022]]<ref>Dimessasi per candidarsi alle [[Elezioni politiche in Italia del 2022|elezioni politiche del 2022]].</ref>
|[[Movimento 5 Stelle]]
| style="background:{{colore partito|Movimento 5 Stelle}}" |
|[[Movimento 5 Stelle|M5S]]
|Elezione 2018
|<ref name="14-">{{Cita web|titolo=Comunali 24/06/2018|url=http://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20180610/scrutiniGB200170030|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=28 giugno 2018|dataarchivio=28 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180628181419/http://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20180610/scrutiniGB200170030|urlmorto=sì}}</ref>
|-
!-
| style="background:{{colore partito|Indipendente (politica)}}" |
|'''''Bruno Carcangiu'''''
|''26 luglio [[2022]]''
|''12 giugno [[2023]]''
|colspan=3|''Commissario''
| -
| <ref name="comm22">{{Cita web|titolo=Decreto 26 luglio 2022|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/08/04/22A04338/SG|data=26 luglio 2022|accesso=7 agosto 2022}}</ref>
|-
!(4)
| style="background:{{colore ombra partito|Centrismo}}" |
|'''Mario Puddu'''
|12 giugno [[2023]]
|''in carica''
|[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[Centrismo|centro]]
| style="background:{{colore partito|Centrismo}}" |
|[[Unione di Centro (2002)|UdC]]-[[Riformatori Sardi|RS]]-[[Lista civica|Civiche]]
|Elezione 2023
|<ref name="16-">{{Cita web|titolo=Comunali 12/06/2023|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20230528/scrutiniGB20017|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=13 giugno 2023}}</ref>
|-
|}
 
== Sport ==
* La principale squadra calcistica cittadina è la San Marco Assemini 80, nata dalla fusione tra A.S.D. Halley Assemini 1980 e la A.S.D. San Marco. Attualmente militante nel Campionato di Promozione sarda.
* Le società giovanili di calcio sono GSD, Gioventù Assemini, Aiace, A.S.D Halley Assemini 1980, Cooper Band
* Nel [[calcio a 5]] la principale formazione cittadina è stata l'A.S.D. Assemini Calcio a 5 che nella stagione [[Serie A2 2008-2009 (calcio a 5)|2008-09]] arrivò a disputare la serie A2 nazionale.
* Ad Assemini ha sede il centro sportivo ''Asseminello'' di proprietà del [[Cagliari Calcio]]<ref>{{Cita web|1=http://www.cagliaricalcio.net/club/centrosportivo/centrosportivo.html|titolo=Centro Sportivo Ercole Cellino|accesso=15 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121128173721/http://www.cagliaricalcio.net/club/centrosportivo/centrosportivo.html|dataarchivio=28 novembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
* Ad Assemini risiedono l'associazione "Basket Santa Lucia" e il Gruppo Polisportivo Dilettantistico Assemini "Atletica e Triathlon".
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro || |Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589019|isbn=88-7138-430-X}}
* {{cita libro|1=|2=|3=Grande Enciclopedia della Sardegna|4=2007|5=Newton&ComptonEditori|6=Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|accesso=4 dicembre 2012|dataarchivio=11 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611055129/http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|urlmorto=sì}}
 
== Voci correlate ==
* [[Birra Ichnusa]]
* [[Cagliari Calcio]]
* [[Foresta di Gutturu Mannu]]
* [[Lingua sarda campidanese]]
* [[Stazione di Assemini]]
* [[Stazione di Assemini Carmine]]
* [[Stazione di Assemini Santa Lucia]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
{{dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Sardegna/Provincia_di_Cagliari/Localit%c3%a0/Assemini|Assemini}}
* [http://www.assemini.net Assemini.net]
* [http://www.assemini.it Assemini.it]
* [http://www.assemini.info Assemini.info]
* [http://www.sanpietroassemini.it.tp Sanpietroassemini.it]
* [http://www.assemini80.net Assemini80.net]
* [http://www.mediapascoli.it/ Mediapascoli.it]
{{Provincia di Cagliari}}
{{portale|Sardegna}}
{{Città della Ceramica}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Comuni della provincia di Cagliari]]
* {{Collegamenti esterni}}
[[Categoria:Comuni della Sardegna]]
* {{cita web|http://www.comunas.it/assemini/|La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna}}
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[Categoria:Città della Ceramica]]
{{Comuni della città metropolitana di Cagliari}}
{{ParcoGeominerario}}
{{Città italiane della ceramica}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Sardegna}}
 
[[caCategoria:Assemini| ]]
[[en:Assemini]]
[[eo:Assemini]]
[[eu:Assemini]]
[[fr:Assemini]]
[[ja:アッセーミニ]]
[[nap:Assemini]]
[[nl:Assemini]]
[[pl:Assemini]]
[[pms:Assemini]]
[[pt:Assemini]]
[[sc:Assèmini]]
[[vo:Assemini]]