Chivasso: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Chivasso
|Panorama = Duomo di Chivasso Italia 5.jpg
|Didascalia = Veduta di piazza della Repubblica con la [[chiesa collegiata di Santa Maria Assunta]]
|
|Voce bandiera =
|Stemma = Chivasso-Stemma.svg
|Voce stemma =
|Motto = UNIO FORTIS
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Torino
|Amministratore locale = Claudio Castello
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 11-6-2017
|Data rielezione = 27-6-2022
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Betlemme, Borghetto, Boschetto, [[Castelrosso (Chivasso)|Castelrosso]], Mandria, Montegiove, Mosche, Pogliani, Pratoregio, Torassi
|Divisioni confinanti = [[Brandizzo]], [[Caluso]], [[Castagneto Po]], [[Mazzè]], [[Montanaro]], [[Rondissone]], [[San Benigno Canavese]], [[San Raffaele Cimena]], [[San Sebastiano da Po]], [[Verolengo]], [[Volpiano]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2628
|Nome abitanti = chivassesi
|Patrono = beato [[Angelo Carletti]]
|Festivo = 27 agosto
|
|PIL procapite =
|Mappa = Map - IT - Torino - Municipality code 1082.svg
|Didascalia mappa = Localizzazione del comune di Chivasso nella città metropolitana di Torino.
}}
'''Chivasso''' (''Civass'' in [[Lingua piemontese|piemontese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=206 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/206 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Torino]], situato nella regione storico-geografica del [[Canavese]], in [[Piemonte]].
Tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIV secolo]], Chivasso fu capitale del [[Marchesato del Monferrato]], prima del trasferimento della corte a [[Casale Monferrato|Casale]]. Tuttavia, ad oggi la città non è più considerata parte geografica del [[Monferrato]], sebbene ne faccia parte storicamente.
==Geografia fisica==
Chivasso si trova in zona pianeggiante a 25 km. a nordest dal capoluogo, al confine tra [[Canavese]] e [[Monferrato]] ed il suo territorio è attraversato dal fiume Po.
==Origini del nome==
Il toponimo della città è di probabile origine [[latino volgare|tardo-latina]]: storicamente documentato come ''"Clavasium"'', deriverebbe dal toponimo ''"clivus"'' ("collina") con l'aggiunta del suffisso ''"aceus"'', a significato di ''"luogo fronteggiante una collina"''.
==Storia==
{{citazione|…all'origine di Chivasso sta la posizione chiave della Città, dominatrice di tutte le vie d'accesso per le Gallie, per il Canavese, per il Milanese, il Casalese e l'Astigiano…|Luciano Dell'Olmo e Rino Scuccimarra, ''Storia di Chivasso e del Chivassese''<ref>Da ''Le raccontano, 1890 - 1990. Cento anni di Chivasso'', di Laura Borrione, Marco Borrione e Pier Carlo Rosa, Edizioni L'Artistica Savigliano, 1990.</ref>}}
===Origini===
I primi a insediarsi nel sito dell'attuale città furono gli antichi popoli [[celti]]ci dei [[Salassi]] e dei [[Galli cisalpini]], in un periodo compreso tra l'[[VIII secolo|VIII]] e il [[II secolo a.C.]]
[[File:Angelo da Chivasso, Summa Angelica, 1511 - 009.tif|left|thumb|Un'antica edizione della ''Summa Angelica'' del beato Angelo Carletti da Chivasso]]
Nella stessa area, intorno al [[II secolo a.C.]], i [[civiltà romana|romani]] fondarono una colonia, con la funzione di accampamento militare e stazione di rifornimento lungo l'antica ''[[via Gallica]]''.
=== Il dominio degli Aleramici ===
Nel 1164, sotto la protezione dell'Imperatore del [[Sacro Romano Impero|Sacro Romano Impero germanico]], ''Clavasium'' diventa parte del [[feudi imperiali|feudo]] della famiglia nobiliare degli [[Aleramici]]. Quando questi assumono il rango di [[Marchesi del Monferrato]], per Chivasso inizia un periodo di grande prosperità: infatti, la città viene dotata di nuove fortificazioni difensive, di un castello, di una [[zecca (moneta)|zecca]] (autorizzata per coniare monete d'oro e d'argento) e di una nuova chiesa parrocchiale, in sostituzione dell'antica Collegiata di [[Pietro (apostolo)|San Pietro]] (situata, un tempo, all'incrocio tra la strada stradale Torino e via Paleologi), di cui rimane solo il [[Crocifisso]] dell'altare maggiore (attualmente conservato nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli).
=== Il dominio dei Paleologi e il Primo dominio dei Savoia ===
Nel [[XIV secolo]], a seguito dell'estinzione della [[Aleramici|dinastia Aleramica]], la città passa sotto il dominio dei [[Paleologi|Paleologi di Bisanzio]]: sotto di essi, Chivasso rimane capitale del [[marchesato del Monferrato]] e, sotto il Marchese [[Teodoro II del Monferrato|Teodoro II Paleologo]], ospita una colta e prestigiosa corte, ma i suoi cittadini dovettero più volte prendere parte alle spedizioni militari del signore<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabio|cognome=Romanoni|titolo=Gli obblighi militari nel marchesato di Monferrato ai tempi di Teodoro II|rivista=Bollettino Storico- Bibliografico Subalpino|lingua=en|accesso=2020-06-29|url=https://www.academia.edu/43469329/Gli_obblighi_militari_nel_marchesato_di_Monferrato_ai_tempi_di_Teodoro_II}}</ref>.
Agli inizi del [[XV secolo]], inoltre, la città diventa, grazie al mecenatismo dei nuovi signori, meta per pittori, poeti e filosofi provenienti da tutto il [[Piemonte]], in un piano di arricchimento culturale che culmina con la costruzione del [[Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta|duomo di Santa Maria Assunta]].
Nel 1431, a seguito dell'elezione di [[Casale Monferrato]] a rango di capitale del [[Marchesato del Monferrato|Marchesato]], la città viene annessa ai territori dei [[Ducato di Savoia|Savoia]] divenendo uno dei più importanti centri del [[Canavese]], anche grazie all'arte della [[tipografia]] (Jacobino Suigo, uno dei più importanti editori dell'epoca, apre la sua prima bottega a Chivasso).
=== Il dominio dei Francesi ===
La città, nel [[XVI secolo]], vive un periodo di forte instabilità economica e sociale, quando le scorrerie e i saccheggi dei [[Lanzichenecchi]] portano la città a uno stato di degrado e arretratezza senza precedenti. Nel 1536, inoltre, le truppe del re [[Francesco I di Francia]], in marcia verso [[Pavia]], marciano su Chivasso, radendo al suolo le fortificazioni edificate dagli [[Aleramici]] e lasciando così la città priva di difese.
=== Il secondo dominio dei Savoia e l'Assedio del 1705 ===
{{Vedi anche|Assedio di Chivasso}}
Dopo la [[pace di Cateau-Cambrésis]] Chivasso passa di nuovo sotto il dominio dei [[Ducato di Savoia|Savoia]], che la forniscono di una nuova [[Mura (fortificazione)|cinta muraria]]. Nel 1705, durante la [[guerra di successione spagnola]], Chivasso subisce l'assedio delle truppe francesi, dirette verso il capoluogo piemontese, riuscendo a fermarle per un po', prima di cadere sotto i colpi di cannone dell'esercito del [[Luigi XIV di Francia|Re Sole]] (che abbattono la guglia del Campanile del [[Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta|Duomo]], simbolo della città). Per questo motivo, nel 1759, a Chivasso viene assegnato il "Titolo di Città", che va ad aggiungersi a quello di "Contessa di Castelrosso, di Torassi, Berre e Margherita" (1733).
In questo periodo padre Giuseppe Borla (1728–1797), priore del locale Convento di [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] (situato all'incrocio delle odierne via Borla e via Torino), scrive il libro ''Storia di Chivasso dalle origini al 1795'', la cui trascrizione è stata data alle stampe nel 2013, a opera dei due [[Storiografia|storici]] chivassesi Flavio Rosso e Bruno Pasteris. I tre volumi, di circa 1800 pagine, corredati da un vasto apparato iconografico e storiografico, sono editi dalla Pro Loco Chivasso L'Agricola Editore.
=== Dal dominio Napoleonico al Regno d'Italia ===
[[File:Canale cavour opera presa chivasso.jpg|thumb|left|La ''presa d'acqua d'imbocco'' del [[Canale Cavour]]|382x382px]]
La città passa sotto il [[Impero napoleonico|dominio Napoleonico]] nel 1800, dopo un Assedio durato parecchie settimane.
Con il [[Congresso di Vienna]] del 1815 ritorna nuovamente sotto i [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Savoia]], e, con il loro supporto, la città vive una vera e propria "[[rivoluzione industriale]]": vengono eseguiti lavori di ammodernamento all'[[Ospedale|Ospedale Civico]] e alla [[stazione di Chivasso]], vengono create nuove fabbriche in tutto il territorio comunale e, negli anni '60 dell'Ottocento, viene edificato il [[Canale Cavour]], maestosa opera di ingegneria idraulica che permette di riqualificare le fertili risaie del [[Provincia di Vercelli|Vercellese]]; nel 1870, infine, viene edificato un ponte sul [[Po]] per unire Chivasso alla collina del [[Monferrato]].
[[File:Demetrio Cosola la vaccinazione nelle campagne 1894.jpg|thumb|right|[[Demetrio Cosola]], ''[[La vaccinazione nelle campagne]]'', 1894]]
Negli anni '90 del XIX secolo, Chivasso fu il primo comune piemontese a organizzare la [[Storia della vaccinazione|vaccinazione]] obbligatoria contro il [[vaiolo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadellamedicina.net/tra-arte-e-medicina-la-vaccinazione-di-demetrio-cosola/|titolo=Tra Arte e Medicina: "La Vaccinazione" di Demetrio Cosola|autore=|sito=Storia della Medicina|data=2020-12-29|accesso=2022-08-21}}</ref>
=== Le due guerre mondiali e gli anni del Ventennio ===
Le prime realtà industriali cittadine furono il lanificio ''Emilio Gallo & f.llo'', fondato dagli omonimi imprenditori biellesi nel 1911, oltre alle ''officine Scacchi'', fondate dall'ing. Cesare Scacchi nel 1911, dove si producevano automobili con il marchio Caesar. Nel 1915 la Scacchi fu rilevata dalla torinese [[Diatto]] che utilizzò le officine chivassesi per la costruzione su licenza dei motori d'aviazione [[Gnome et Rhône]], attività che cessò nel 1919. La [[prima guerra mondiale]] fece numerose vittime tra i chivassesi, che in loro onore eressero un [[monumento]] in [[piazza d'armi]], inaugurato nel 1919 dal [[Principe di Piemonte]] in persona, raffigurante ''la [[Vittoria (divinità)|dea Vittoria]] che incorona un Soldato Italiano''; inoltre, lo spopolamento delle campagne e delle fabbriche portò a un periodo di grave [[crisi finanziaria|crisi economica]], che ebbe ripercussioni profonde sulla popolazione. In questo periodo, inoltre, la città dovette ospitare dei Soldati Polacchi in attesa del rimpatrio, alloggiati negli appartamenti d'onore della Mandria di Chivasso.
Successivamente, con l'ascesa al potere di [[Benito Mussolini]], la situazione sembrò migliorare: rifiorì l'economia, con l'apertura di nuove fabbriche, l'inaugurazione di due nuove sedi per i [[mercato|mercati cittadini]] (la Tettoia del Mercato dei polli, in piazza [[Carlo Noé]], e quella del [[Foro Boario]], davanti alla caserma Giordana) ed un grande progetto urbanistico di rinnovo degli edifici pubblici cittadini.
Purtroppo, però, la [[seconda guerra mondiale]] portò nuovi morti alla città, che venne bombardata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], il 12 maggio 1944, divenendo in seguito il centro delle lotte tra i [[partigiano|partigiani]] e i [[Nazifascismo|nazifascisti]]. Durante uno di questi attacchi, al primo piano dell'attuale palazzo Tesio, viene firmata la [[Dichiarazione di Chivasso]], documento alle origini degli attuali [[Federalismo|federalismi]] italiano ed europeo.
=== Dalla Seconda guerra mondiale a oggi ===
[[File:Stabilimento di Chivasso.jpg|thumb|270x270px|Gli Stabilimenti Industriali di Chivasso, all'inizio del Novecento]]
Negli anni '50 e '60 del Novecento il ''"boom"'' economico travolge anche la piccola cittadina, che vive un periodo di forte esplosione demografica ed economica, con il raddoppio della popolazione residente (tra il 1951 e il 1971); in questo periodo, in città vengono edificate una [[centrale termoelettrica]], e uno stabilimento della [[Lancia (azienda)|Lancia]] che, in poco tempo, diventa una delle principali fabbriche automobilistiche in tutta [[Italia]].
La decisione della chiusura dello stabilimento, nel 1993, provoca un periodo di gravissime conseguenze economiche e sociali, che si ripercuotono sulla città e sulla sua popolazione<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/Itemid,3,/action,viewer/page,1/articleid,0832_01_1992_0149_0001_25124778/ La Stampa - Consultazione Archivio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; Inoltre, la città subisce ingenti danni durante le alluvioni del [[Po]] del 1994 e del 2000: in particolare, nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994, crolla il ponte a dieci arcate di mattoni sul fiume, costruito oltre centotrenta anni prima, il quale viene ricostruito negli anni seguenti con una moderna struttura di calcestruzzo a campata unica.
{{vedi anche|Stabilimento Lancia di Chivasso}}
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone storicamente in uso sono stati riconosciuti ufficialmente con DCG del 28 gennaio 1938.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1437|titolo=Chivasso|accesso=9 agosto 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|Troncato di rosso e d'argento, ciascun punto ad una chiave, [[dell'uno nell'altro]], quella inferiore rivoltata. Motto: ''Unio fortis''.|Antonio Manno, ''Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia'', 1892<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Manno|titolo=Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia |volume= 4|anno= 1892 |editore=Fratelli Bocca Editori|città=Torino |url= https://www.museotorino.it/resources/pdf/books/338.2/#140 |voce= Chivasso |p=430}}</ref>}}
Il gonfalone è un drappo di azzurro riccamente ornato di ricami d'oro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Suddivisione del territorio ===
Il [[centro storico]] di Chivasso è diviso in nove [[borgo|borghi]]: quattro all'interno dell'antica [[mura (fortificazione)|cinta muraria]] ("Borgo di [[Guglielmo da Volpiano|San Guglielmo]]" a est, "Borgo Mincio" a nord, "Borgo di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]]" a ovest e "Borgo del [[Castello]]" a sud), e cinque all'esterno ("Borgo [[Vercelli]]" a est, "Borgo [[Po]]" a sud, "Borgo [[Blattodea|Blatta]]" e "Borgo [[Posta|Posta Vecchia]]" a nord e "Borgo [[Pietro (apostolo)|San Pietro]]" a ovest). A questi, con il tempo, se ne sono aggiunti altri sei ("Località Baraggino", "Località Coppina", "Borgo dei Pesci vivi", "Borgo Belvedere", "Borgo Sud - Est" e "Località [[Ordine dei frati minori cappuccini|Cappuccini]]"), che insieme formano la [[periferia]] della città.
=== Edifici religiosi ===
* [[Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta]] ([[XV secolo]]), comunemente chiamata "Duomo di Chivasso"
* Chiesa di Santa Maria degli Angeli ([[XVII secolo]]): edificata tra il 1584 e il 1607 dalla [[Confraternita del Santissimo Nome di Gesù]], ma modificata nel [[XVIII secolo]] dagli architetti [[Bernardo Antonio Vittone]] e Paolo Lorenzo Garrone, con l'aggiunta del [[campanile]] cilindrico (1751 - 1757). L'interno, recentemente restaurato grazie al contributo della Sezione [[Rotary International]] di Chivasso, è riccamente decorato e conserva, tra le altre cose, alcuni quadri [[XVIII secolo|settecenteschi]] del pittore locale Giovanni Battista Grassi, due gruppi scultorei lignei settecenteschi raffiguranti la "''Deposizione dalla Croce''" e la "''Madonna Assunta''" ([[Carlo Giuseppe Plura]], 1713) e un [[Crocifisso]] in legno policromo di epoca medievale.
* Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Marta (XVII secolo): iniziata nel 1707 e consacrata nel 1751, fu sede di una pia società di laici che assunse il nome di confraternita della Misericordia, prefiggendosi come principali incombenze il conforto e la sepoltura dei condannati a morte. Al centro della sobria facciata spiccano gli intagli in rovere del portale barocco (1729), che reca in alto la testa del Battista. L'interno presenta una raccolta pianta centrale impostata sull’ottagono e sormontata da un’alta cupola; il vasto coro quadrangolare ospitava le liturgie e le riunioni dei confratelli. Sulla parete di fondo del coro è posta una teca barocca in legno dorato che racchiude un antico simulacro detto “Madonna dei Luciani”. Al di sopra di esso vi è un grande dipinto, proveniente dal Duomo ed eseguito nel 1699 dal pittore locale Antonio Barbero, che raffigura i Santi Protettori della città di Chivasso<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.chivasso.to.it/it/page/chiesa-s-s-giovanni-battista-e-marta|titolo=Chiesa S.S. Giovanni Battista e Marta|lingua=it|accesso=2020-11-28}}</ref>
* Santuario della Beata Vergine di Loreto e Convento dei Cappuccini (XVII secolo)
* Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in Frazione Boschetto (XV secolo)
* [[Castelrosso (Chivasso)|Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e Rocco]] (XVIII secolo)
* Ex Chiesa e Convento di San Bernardino da Siena (XVI secolo)
* Asilo Infantile "Beato Angelo Carletti" (ex Chiesa di San Francesco d'Assisi, XVI secolo)
* Ex Chiesa di Sant'Antonio e Antico Ospedale Maggiore (XIII secolo)
* [[Angelo Carletti|Casa natale del Beato Angelo Carletti]] (XV secolo)
*Chiesa di San Giuseppe Lavoratore (XX secolo)
*Chiesa della Madonna del Rosario (XX secolo)
*Cappella votiva, in Località Rivera (XIX secolo)
=== Palazzi e monumenti ===
*[[Torre Ottagonale (Chivasso)|Torre Ottagonale]] (XII secolo)
* [[Menhir]] di Chivasso, o ''Lapis Longus'' (VII - VI secolo a.C.)
* [[Canale Cavour|Diga di inizio del Canale Cavour]] (XIX secolo)
* [[Palazzo Santa Chiara]] (XVIII secolo), oggi Municipio
* Teatrino Civico (XIX secolo)
* Palazzo Einaudi (XVII secolo)
* Palazzo delle Poste Reali (XVII secolo)
* Palazzo Rubatto, sede della Pro Loco Chivasso "''L'Agricola''" (XVIII secolo)
* Palazzo Tesio (XVIII secolo)
* Tenuta di campagna della Mandria di Chivasso (XVIII secolo)
=== Parchi pubblici ===
* Giardino degli Alpini
* Parco Fluviale del ''"Bricel"'', parte del più ampio Parco del Po e della Collina Torinese
* Parco del Mauriziano (chiamato dai Chivassesi "''Parco del Robinson''")
* [[Riserva naturale della confluenza dell'Orco e del Malone]]
== Via Francigena ==
Fin dal [[Italia medievale|Medioevo]] la città di Chivasso è stata un'importante stazione di passaggio e di sosta per i [[pellegrinaggio|pellegrini]] che percorrevano i passi del [[Moncenisio]] e del [[Monginevro]] della [[via Francigena]]. Essa, dopo avere attraversato il ponte sul [[Po]], percorre il [[Centro storico|Centro Storico]], passando per Piazza della Repubblica, per poi dirigersi, costeggiando il [[Canale Cavour]], verso [[Castelrosso (Chivasso)|Castelrosso]], [[Torrazza Piemonte|Torrazza]] e [[Saluggia]]<ref>[http://www.turismotorino.org/viafrancigena/testi/IT/A1562/vie_francigene/via_francigena_torino_-_vercelli/da_torino_a_vercelli_(km_84_8) Da Torino a Vercelli (Km 84,8) – Turismo Torino e Provincia<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141129074626/http://www.turismotorino.org/viafrancigena/testi/IT/A1562/vie_francigene/via_francigena_torino_-_vercelli/da_torino_a_vercelli_(km_84_8) |data=29 novembre 2014 }}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
[[File:Chivasso, tramway station.JPG|thumb|343x343px|Una cartolina di inizio Novecento con la vecchia Stazione Tramviaria di Chivasso.]]
Nell'arco di sessant'anni (dal 1951 a oggi) la popolazione residente nella città ''è praticamente raddoppiata'', con la conseguente [[boom edilizio|espansione edilizia]] delle sue [[periferia|periferie]], principalmente verso [[Verolengo]] e [[Castelrosso (Chivasso)|Castelrosso]] (a est).
{{Demografia/Chivasso}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Chivasso sono {{formatnum:2064}}<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2017/index.html# |titolo=Dato Istat al 31/12/2017 |accesso=28 agosto 2018 |dataarchivio=6 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html |urlmorto=sì }}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:1028}}
# [[Marocco]], {{formatnum:173}}
# [[Cina]], {{formatnum:108}}
# [[Albania]], {{formatnum:80}}
# [[Moldavia]], {{formatnum:80}}
# [[Perù]], {{formatnum:77}}
# [[Senegal]], {{formatnum:41}}
# [[Bosnia ed Erzegovina]], {{formatnum:37}}
# [[Nigeria]], {{formatnum:32}}
# [[Egitto]], {{formatnum:32}}
# [[Brasile]], {{formatnum:27}}
# [[Camerun]], {{formatnum:23}}
# [[Tunisia]], {{formatnum:20}}
# [[Turchia]], {{formatnum:20}}
{{div col end}}
Sul territorio comunale, inoltre, è presente una [[moschea]] (in località Borgo Po), un [[chiesa evangelica valdese|Tempio Evangelico Valdese]] (in Via Caluso) e una [[Chiesa ortodossa rumena|Chiesa Parrocchiale Ortodossa]], presso il [[cimitero]] comunale, dedicata ai Santi [[San Giorgio|Giorgio di Cernica]] e [[Geremia (profeta)|Geremia]].
== Cultura ==
=== Gastronomia ===
[[File:Nocciolini di chivasso.jpg|thumb|I tradizionali nocciolini]]
Tra i prodotti tipici della città i più noti sono la "''Confettura di pomodori di Chivasso''", il ''"Liquore Nocciolino Capella"'' e i "[[Nocciolini di Chivasso]]", dei minuscoli dolci a base di albume d'uovo, zucchero e Nocciole del Piemonte I.G.P. , presentati all'Esposizione universale di Parigi nel 1900 e che oggi sono riconosciuti come [[prodotti agroalimentari tradizionali italiani]] (P.A.T.) italiano.
[[File:Cartello stradale ingresso Chiavasso.jpg|thumb|Cartello indicatore in cui vengono elencate le specialità di Chivasso]]
=== Eventi ===
Festa dei Nocciolini di Chivasso:
ogni anno a settembre si svolge la tradizionale festa dedicata al dolce tipico della città; un fine settimana dedicato ai prodotti gastronomici, alla ristorazione e al buon bere che si dipana per le vie del centro cittadino. Non mancano mai in programma eventi musicali e culturali ad arricchire una manifestazione irrinunciabile per i chivassesi. Dal 2021 all'interno della Festa dei Nocciolini si svolge il GiocaChivasso evento dedicato al mondo del gioco che coinvolge le associazioni ludiche del territorio e i negozi di giochi cittadini.
Festival-Concorso Teatrale Internazionale Città di Chivasso<ref>[http://piemonte.uilt.it/news/2435/Concorso+Teatrale+Internazionale+%27Citt%C3%A0+di+.html Concorso Teatrale Internazionale 'Città di Chivasso' 2018]</ref>
=== Biblioteca ===
La biblioteca "MoviMente" di Chivasso è situata in un'area dismessa e ristrutturata dal comune nei pressi della stazione ferroviaria, denominata "Movicentro". La biblioteca, in progettazione dal 2003, ma aperta nel 2012, è dal 2018 Polo dell'Area Est dello SBAM<ref>Sistema Bibliotecario Area Metropolitana </ref><ref>{{Cita web|url=https://www.turismotorino.org/it/esperienze/cultura/biblioteca-civica-movimente|titolo=Biblioteca Civica Movimente}}</ref>. Ha inoltre, in accordo con l'[[Azienda sanitaria locale|ASL]] To4, aperto un punto prestito nell'ospedale di zona dal 2015. Offre attività di lettura anche all'esterno della sua sede, in particolar modo nell'ospedale per i corsi pre-parto e nell'[[Casa di riposo|RSA]] di quartiere col supporto del [[Servizio Civile Nazionale]]. Nella biblioteca è inoltre situato lo Sportello Turistico della città<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Guida alle Biblioteche dell'Area Metropolitana|editore=Regione Piemonte}}</ref>.
=== Storico Carnevale di Chivasso ===
{{Vedi anche|Carnevalone di Chivasso}}
Lo Storico Carnevale di Chivasso è considerato, per la sua incredibile sfilata di carri allegorici e per la sua storia, tra i più importanti del Piemonte.<ref>[https://canaveselab.it/carnevalone-di-chivasso-2020/]</ref>
Anche il Carnevale di Chivasso, come quello di Ivrea, prende il via il 6 gennaio con la presentazione della Bella Tolera e dell'Abbà, Signore del Carnevale. Precedono il Gran Carnevalone, momento culminante della manifestazione, diversi altri appuntamenti, come la cerimonia d'investitura dell'Abbà in Duomo, e il successivo concerto in onore di San Sebastiano. Questi ricordano le origini cinquecentesche della manifestazione, quando l'Abbà, il giorno di San Sebastiano, acclamato dalla popolazione, distribuiva per le vie dolciumi e arance. Oggi l'Abbà, entrato a fare parte del coreo storico nel 1948, riceve l'investitura in Duomo proprio davanti alla cappella dedicata al Santo, indossando una divisa che si rifà a quella dei generali napoleonici di inizio ottocento. Altro importante momento del Carnevale è la Solenne Incoronazione della Bela Tolera, personaggio principale del Carnevale chivassese dal 1905, interpretata da una giovane ragazza che in qualità di “Regina del Mercato” viene chiamata a rappresentare "''il tessuto economico e sociale della città''".
La sfilata conclusiva, quella del Gran Carnevalone (la prima domenica di quaresima), vede incredibili carri allegorici, accompagnati dalle maschere a terra, percorrere le strade di Chivasso in un tripudio di colori e coriandoli per il divertimento di tutti.
Per la lunga tradizione e per l'importanza e la ricchezza della sfilata il Carnevale di Chivasso è considerato uno dei più importanti carnevali storici di tutto il Piemonte.<ref>[https://medium.com/@ITSTurismo/al-carnevalone-di-chivasso-c136733cc436]</ref>
== Economia ==
{{vedi anche|Stabilimento Lancia di Chivasso}}
Dall'inizio degli [[anni 1960|anni Sessanta]] ad oggi il nome della città è sempre stato associato alla casa automobilistica "[[Lancia (azienda)|Lancia]]", in quanto è qui che, nel 1963, venne inaugurato il principale impianto di produzione dell'azienda italiana. Ceduta nel 1993 alla "[[Carrozzeria Maggiora]]", la fabbrica è rimasta in produttività fino al 2002, producendo modelli d'auto quali la [[Fiat Barchetta]], la cui produzione è stata successivamente trasferita all'impianto di [[Fiat Mirafiori|Mirafiori]] (TO). Adiacente all'ex impianto "[[Lancia (azienda)|Lancia]]", attualmente, si trovano l'Area di Produzione del Consorzio Industriale "[[Chind]]", gli uffici della Società "[[Diasorin]]" e vari stabilimenti di importanti multinazionali, quali la "[[Knauf Insulation]]" e la "[[Dytech Automotive]]".
Nel territorio comunale, inoltre, sono presenti un'importante [[Centrale termoelettrica]], alimentata a [[gas naturale]] e gestita dalla società "[[Edipower]]" (Gruppo "[[A2A]]"), un [[Gestione dei rifiuti|centro per il trattamento dei rifiuto]] (gestito dalla locale Società ''"SETA spa"''), con annessa [[discarica|discarica comunale]], e numerose altre aziende private.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città è servita dall'[[Autostrada A4 (Italia)|autostrada A4 Torino-Trieste]], mediante tre uscite denominate "''Chivasso Ovest"'', "''Chivasso Centro"'' e "''Chivasso Est"'', e dalle [[strada statale|strade statali]] [[Strada statale 11 Padana Superiore|11 (Padana Superiore)]], [[strada statale 26 della Valle d'Aosta|26 (della Valle d'Aosta)]] e [[strada statale 590 della Val Cerrina|590 (della Val Cerrina)]].
[[File:Stazione Chivasso.JPG|miniatura|242x242px|L'edificio viaggiatori della Stazione ferroviaria di Chivasso]]
=== Ferrovie e tramvie ===
Chivasso è un importante [[nodo ferroviario]] lungo la [[ferrovia Torino-Milano]], nella quale confluiscono le Linee Regionali [[Ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta|Chivasso-Aosta]] e [[Ferrovia Chivasso-Alessandria|Chivasso-Alessandria]]; a esse si aggiunge la Linea [[Ferrovia Chivasso-Asti|Chivasso-Asti]], il cui traffico è stato sospeso dal 2011.
Il territorio comunale ospita due stazioni ferroviarie: la [[stazione di Chivasso]], servita da Trenitalia (nell'ambito del Contratto di Servizio stipulato con la Regione Piemonte) e dal [[Servizio ferroviario metropolitano di Torino]] linea 2 Pinerolo-Chivasso, e la [[stazione di Castelrosso]], in cui fermano alcuni treni regionali.
Tra il 1883 e il 1949, inoltre, Chivasso ha rappresentato il capolinea della [[tranvia Torino-Chivasso/Brusasco]].
=== Mobilità urbana ===
Chivasso è un punto di intercambio per le Autolinee extraurbane della provincia di Torino, gestite dal GTT e da altre imprese locali. Tutte le linee degli autobus ed i taxi operanti in città fanno capolinea al "Movicentro", situato in piazzale XII Maggio 1944, di fronte alla Biblioteca Civica ''"Movimente"''.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|21 novembre 1993
|16 novembre 1997
|Francesco Lacelli
|[[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 novembre 1997
|27 maggio 2002
|[[Andrea Fluttero]]
|[[Alleanza Nazionale]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 maggio 2002
|29 maggio 2006
|[[Andrea Fluttero]]
|[[Alleanza Nazionale]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 maggio 2006
|16 maggio 2011
|Bruno Matola
|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] [[Il Popolo della Libertà]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 maggio 2011
|24 febbraio 2012
|Gianni De Mori
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|24 febbraio 2012
|7 maggio 2012
|Giovanna Vilasi Laura Ferraris
|
|[[commissario straordinario]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|7 maggio 2012
|11 giugno 2017
|Libero Ciuffreda
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|11 giugno 2017
|27 giugno 2022
|Claudio Castello
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 giugno 2022
|in carica
|Claudio Castello
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Italia|Ventotene (comune){{!}}Ventotene}}, dal 2014;
*{{Gemellaggio|Polonia|Przemyśl}}, dal 2016;
*{{Gemellaggio|Palestina|Betlemme}}, dal 2017.
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Chivasso centro.jpg|Centro storico pedonale
File:Palass Tèis Civass.JPG|Palazzo Tesio
File:Torre ottagonale nel centro di Chivasso.JPG|Torre ottagonale nel centro di Chivasso
File:Lapis Longus Chivasso 2.jpg|Il Menhir di Chivasso
File:Canale cavour a chivasso.jpg|Canale Cavour a Chivasso
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Canale Cavour]]
* [[Dichiarazione di Chivasso]]
* [[Stazione di Chivasso]]
* [[Ferrovia Chivasso-Asti]]
* [[Ferrovia Chivasso-Aosta]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20181227235415/http://isanarugby.com/ Isana Rugby Club ASD] club di rugby che opera nel Comune di Chivasso.
* [http://www.chivassorugby.com Chivasso Rugby ONLUS] club di rugby che opera nel Comune di Chivasso, dedicato soprattutto al rugby giovanile e al rugby integrato.
{{Via Gallica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte}}
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