Chiesa di San Biagio (Venezia): differenze tra le versioni
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{{Edificio religioso
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▲|Immagine = Venezia - Chiesa di S.Biagio.JPG
|Didascalia = La facciata
|Larghezza
|
|Regione = [[Veneto]]
|SiglaStato = ITA
|
|StileArchitett =
|InizioCostr = [[IX secolo]]
|FineCostr = [[XVII secolo]]
|Sito = [http://www.marina.difesa.it/editoria/notiziario/2007/gen_feb/documenti/34_35.pdf]
}}
La '''[[Chiesa (architettura)|chiesa]] di [[San Biagio]]''', anche nota come
== Storia ==
Questa zona era molto diversa nel [[XIX secolo]], quando
Il primo [[tempio]] è
Essendo sorta molto vicina all'[[
Anche San Biagio, venne soppressa nel [[XIX secolo]] per iniziativa del nuovo governo francese, venendo depredata di tutti gli arredi. Venne poi riaperta al culto da parte della Imperiale Regia Marina Austriaca, che vi trasportò al suo interno le pavimentazioni e gli [[altari]] della [[Chiesa di Sant'Anna (Venezia)|chiesa di Sant'Anna]], ormai soppressa. Poi divenne di proprietà della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]], una volta che il [[Veneto]] passò sotto l'[[Italia]] ([[1866]]).
Questa la restituì al [[demanio]] nel [[1958]], che tramite il [[magistrato alle acque]], e la Sovrintendenza ai beni culturali, la restaurò per donarla poi al [[Museo storico navale]] di Venezia nel [[1991]]. Oggi è parrocchia militare, e parte integrante del Museo storico navale.
Nell'anno 2001, con decreto dell'allora ordinario militare [[Giuseppe Mani]], la chiesa venne eretta come parrocchia militare per la Marina e per le altre forze armate operanti in Venezia, assoggettandola alla giurisdizione ecclesiastica castrense.
==Descrizione==
[[Categoria: Chiese di Venezia|Biagio]]▼
Il primo edificio qui costruito nel [[IX secolo]] era a tre [[navate]], e in [[stile bizantino]], con la [[facciata]] che guardava al [[sagrato]], venuto meno con la ristrutturazione del [[1332]].
{{Portale|Venezia}}▼
Quest'ultima ristrutturazione non ha lasciato traccia documentata, per cui non se ha traccia. L'ultima ristrutturazione è del [[XVIII secolo|Settecento]] ([[1749]]-[[1754]]), per opera del Proto dell'arsenale Filippo Rossi, e consacrata nel [[1757]].
La [[facciata]] è in due [[Ordine architettonico|ordini architettonici]], ed ha la particolarità di avere mattoni a vista rossi, e marmo bianco d'Istria. Il [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare è il giusto termine del [[coronamento]].
Dopo la soppressione del [[XIX secolo]], e la depredazione subita, viene nuovamente arredata con parti di altre chiese. Gli altari provengono dalla [[Chiesa di Sant'Anna (Venezia)|chiesa di Sant'Anna]], ora sconsacrata. Il monumento funebre al capitano da mar [[Angelo Emo]], eroe della battaglia con il bey di Tunisi Hammudah, [[1765]], morto nel [[1792]] opera del [[Giovanni_Ferrari_(scultore)|Torretto]] proviene dall'abbattuta [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Venezia)|chiesa di Santa Maria dei Servi]].
Qui giace in un'urna posta nella parete di sinistra nel [[presbiterio]] il [[cuore]] di [[Federico Francesco d'Asburgo]], sepolto nella chiesa gran priorale dell'Ordine di Malta, gran[[duca d'Austria]], innamorato della città di [[Venezia]].
Dal 4 dicembre 2011, giorno della sua collocazione avvenuta con solenne cerimonia, è conservata la [[santa Barbara]] patrona della [[Marina Militare]], opera del pittore Giuseppe Frascaroli.
== Feste ==
* 3 febbraio, [[Biagio di Sebaste|san Biagio]] vescovo e martire, titolare della chiesa (benedizione della gola)
* 8 maggio, dedicazione della chiesa
* 4 dicembre, [[santa Barbara]] vergine e martire, patrona della Marina Militare
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons_preposizione=sulla}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
▲{{Portale|architettura|cattolicesimo|Venezia}}
[[Categoria:Chiese dedicate a san Biagio di Sebaste|Venezia]]
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