Drupacee: differenze tra le versioni
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'''Drupacee''' è un termine tecnico adottato in [[agronomia]] per fare riferimento
Sotto l'aspetto [[botanica|botanico]] le drupacee non si identificano a rigore con le [[Prunoideae]], nelle quali sono comprese anche specie spontanee che tecnicamente non hanno interesse in [[
La drupa è un vero [[frutto]] il cui [[pericarpo]] è diviso in tre parti: [[esocarpo]] (la buccia), sottile e membranoso, [[mesocarpo]] (la polpa) in genere carnoso, [[endocarpo]] (il nòcciolo) duro e legnoso, contenente il seme.
==Ramificazione==
Pur con differenze di specie in specie, le drupacee producono sostanzialmente due tipi di rami, i
I brindilli sono rami lunghi e relativamente esili, si distinguono in vegetativi e misti a seconda che producano fiori o solo germogli. Lungo i brindilli misti sono prodotte sia [[Gemma (botanica)|gemme]] a legno sia gemme a fiore, all'ascella delle foglie, mentre all'apice è prodotta una gemma a legno. In alcune specie (es. il pesco) è marcata la formazione di
I dardi sono rami molto brevi, anch'essi distinti in vegetativi e misti (questi ultimi detti
La tendenza a produrre dardi o brindilli cambia di specie in specie: ad esempio, il pesco produce quasi esclusivamente brindilli, mentre il ciliegio e diverse varietà di susino producono principalmente dardi.
==Fioritura e fruttificazione==
In generale le drupacee fruttificano sui brindilli dell'anno precedente oppure sui mazzetti di maggio, con marcate differenze, secondo la specie o la cultivar, che condizionano l'intera tecnica di [[potatura]].
Le specie che producono
==Coltivazione==
Nella [[potatura]], che andrà eseguita durante il riposo vegetativo (potatura secca) fino
Durante il periodo estivo si può eseguire la potatura verde (generalmente [[luglio]]) al fine di aumentare l’arieggiamento della [[chioma]], favorire la penetrazione della [[luce]] e migliorare l’efficacia dei trattamenti fitosanitari.<br/>▼
▲Durante il periodo estivo si può eseguire
Per le drupacee esiste il serio pericolo della [[Sharka]] (nome bulgaro che significa [[vaiolo]]) detta anche ''vaiolatura'', ritenuta la più grave malattia virale sia per i danni alla [[produzione]] che per la rapidità di [[diffusione]].<br/>▼
Osservata per la prima volta in [[Bulgaria]] nel [[1917]], si diffuse in tutta Europa, comparendo in Italia, precisamente in [[alto Adige]], nel [[1973]].<br/>▼
▲Per le drupacee esiste il serio pericolo della [[Sharka]] (nome bulgaro che significa [[vaiolo]]) detta anche
E’ un virus da [[quarantena]] per il quale in Italia è prevista la lotta obbligatoria (DM del [[29 novembre]] [[1996]]) che obbliga le regioni attraverso i propri Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) a compiere sopralluoghi ed ispezioni sistematiche in campi e in vivai (art. 2).<br/> ▼
▲Osservata per la prima volta in [[Bulgaria]] nel [[1917]], si diffuse in tutta Europa, comparendo in Italia, precisamente in [[
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Fra i [[fitofago|fitofagi]] di maggior rilievo sono da citare la [[Cydia_molesta|tignola orientale del pesco]], la [[Ceratitis capitata|mosca mediterranea della frutta]], l'[[Anarsia lineatella|anarsia]], gli [[Aphidoidea|afidi]], le [[Coccoidea|cocciniglie]].
Fra i [[Bacteria|batteri]] più temibili c'è invece lo [[Xanthomonas arboricola pv. pruni]], che è causa della maculatura batterica delle drupacee.
[[Categoria:Rosaceae]]▼
== Voci correlate ==
* [[Magnoliophyta]]
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