Nocebo: differenze tra le versioni
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'''Nocebo''' è un termine, contrario di [[placebo]], utilizzato per etichettare le reazioni negative o indesiderate che un soggetto manifesta a seguito della somministrazione di un falso [[farmaco]] completamente inerte, ma da esso percepito nocivo.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//vocabolario/effetto-nocebo_(Neologismi)|titolo=effetto nocebo in Vocabolario - Treccani|lingua=it|accesso=3 agosto 2020}}</ref>
Le reazioni negative non sono quindi generate [[chimica]]mente, ma sono interamente dovute al [[pessimismo]] e alle aspettative negative riguardo
Il concetto di nocebo oggi viene esteso anche agli effetti negativi derivati da autosuggestione a seguito di qualsiasi evento percepito erroneamente come dannoso, come nel ricevimento di un referto medico sbagliato che diagnostica una [[malattia]] inesistente, di cui si incomincia a manifestarne i [[sintomi]] ([[patomimia]]).
[[Categoria:Farmacologia]]▼
== Etimologia ==
Il termine ''nocebo'' (dal [[lingua latina|latino]] "nuocerò") fu scelto da Walter Kennedy, nel [[1961]], per denotare la controparte del termine ''placebo'' (dal latino "piacerò") ovvero un prodotto che produce in un soggetto conseguenze benefiche, salutari, piacevoli o desiderabili, come diretto risultato delle sue credenze o aspettative.
In Italia il marchio è registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico a nome di Samorindo Peci.<ref>Domanda di Marchio d'Impresa numero 302015000039533 del 29/07/2015 verificabile nella [https://www.uibm.gov.it/bancadati/Number_search/type_url?type=wpn Banca Dati UIBM]</ref>
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
* [[Placebo]]
* [[Consenso informato]]
* [[Ipocondria]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|medicina|psicologia}}
▲[[Categoria:Farmacologia]]
[[Categoria:Fenomeni psicologici]]
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