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In [[geologia]], per '''''rift''''' (in [[lingua inglese|inglese]]: «frattura, spaccatura») si intende una regione in cui la [[crosta terrestre]] e la [[litosfera]] si trovano in condizioni tettoniche distensive e vengono separate sotto l'azione di forze di trazione generate dai movimenti convettivi del mantello terrestre sottostante.<ref>[http://ethiopianrift.igg.cnr.it/rift%20valley%20significance_it.htm Rift Valley: definizione e significato geologico], Giacomo Corti, La Rift Valley Etiopica</ref> Caratteristiche tipiche sono la presenza di sistemi di [[faglia|faglie]] distensive, con andamenti lineari che strutturalmente suddividono la regione in blocchi relativamente abbassati, i ''[[Graben (geologia)|graben]]''<ref>in [[lingua tedesca|tedesco]] fossa</ref>, interposti fra blocchi relativamente rialzati, gli ''[[horst (geologia)|horst]]''<ref>in [[lingua tedesca|tedesco]] pilastro</ref>, delineando una ''rift valley'' caratterizzata da fagliamento normale parallelo ai fianchi sollevati su ciascun lato, con possibile presenza di faglie listriche che tendono a far basculare i blocchi con l'aumentare della separazione fra i margini dell'area a causa dell'espansione del rift.
▲[[Immagine:Plates tect2 en.svg|left|thumb|Le zolle nella crosta terrestre, secondo la teoria della [[tettonica a zolle]]]]
L'asse dell'area di rift contiene comunemente rocce vulcaniche e il vulcanismo attivo è parte di molti, ma non di tutti, i sistemi attivi di rift. I rift, solitamente impostati in aree continentali, possono indicare la fase incipiente di una situazione di separazione crostale, a cui può seguire la creazione di un [[Tettonica a zolle#Margini divergenti (costruttivi)|margine di placca distensivo]] con l'evoluzione ad una condizione di [[dorsale oceanica|dorsali oceaniche]], dove si crea una nuova [[crosta oceanica]] e una nuova litosfera per l'[[espansione del fondale oceanico]] e la divisione di una [[placca tettonica]] in due placche in separazione.
I rift abortiti sono fratture antiche o moderne dove la formazione di rift continentali è iniziata, ma non è riuscita a continuare. Tipicamente la transizione dalla formazione di rift all'allargamento si sviluppa in presenza di tre rift che convergono su un [[punto caldo]]. Due di questi evolvono fino all'allargamento del fondo marino, mentre il terzo alla fine abortisce, divenendo un [[aulacogeno]].▼
▲I rift abortiti sono fratture antiche o moderne dove la formazione di rift continentali è iniziata
== Formazione == ▼
Le ''rift valley'' si formano presso zone di fragilità della [[litosfera]], quando la crosta terrestre oceanica o continentale viene allungata dalle [[convezione|correnti convettive]] del [[mantello terrestre]]. Come ogni materiale la litosfera sottoposta alla [[tensione interna|tensione]] di questa trazione si può lacerare. ▼
▲Le ''rift
[[Immagine:Rift.jpg|right|thumb|200px|La [[Dorsale medio atlantica|Dorsale medioatlantica]] che attraversa l'[[Islanda]] viene alla luce come rift superficiale]]▼
Nella fase iniziale la parte superiore della litosfera comincia ad estendersi lungo una serie di linee di frattura non interconnesse, portando alla formazione di bacini isolati.<ref name="Withjack">{{Cita libro|cognome=Withjack |nome=M.O. |coautori=Schlische R.W. & Olsen P.E.|titolo=Sedimentation in Continental Rifts|curatore=Renaut R.W. & Ashley G.M. |editore=Society for Sedimentary Geology|anno=2002|serie=Special Publications|volume=73|capitolo=Rift-basin structure and its influence on sedimentary systems|url=http://www.rci.rutgers.edu/~schlisch/A33_2002_SEPM_rifts.pdf|accesso=28 ottobre 2012}}</ref>
=== ''Rifting'' continentale ===▼
La maggior parte dei rift consiste di una serie di segmenti separati che formano la zona lineare caratteristica dei rift. I singoli segmenti hanno per lo più una geometria a semi-graben e la loro lunghezza varia in funzione dello spessore elastico della litosfera locale. Nelle aree in cui la litosfera è più fredda e spessa, come nel caso del rift del Baikal, la lunghezza dei segmenti può superare anche gli 80 km; nelle aree di litosfera calda e assottigliata la lunghezza non supera in genere i 30 km.<ref name="Ebinger">{{Cita pubblicazione|cognome=Ebinger|nome=C.J.|coautori=Jackson J.A., Foster A.N. & Hayward N.J.|anno=1999|titolo=Extensional basin geometry and the elastic lithosphere|rivista=[[Philosophical Transactions of the Royal Society A]]|editore=[[The Royal Society]]|volume=357|pp=741-765 |url=http://rsta.royalsocietypublishing.org/content/357/1753/741.full.pdf|accesso=28 ottobre 2012|numero=1753|doi=10.1098/rsta.1999.0351}}</ref>
Le zone di fragilità possono essere o interruzioni e [[faglia|faglie]] geologiche più antiche o tratti di litosfera resi sottili dai [[Mantle plume|«pennacchi del mantello»]] (in [[lingua inglese|inglese]]: ''mantle plumes'') presso i cosiddetti [[punto caldo|«punti caldi»]] (''hot spots''). Nel primo caso, attraverso la diminuzione della pressione presso la zona di allungamento può avvenire la risalita e la fuoriuscita di magma (''rifting'' passivo, ad es. presso la [[Fossa Renana]]). Nel secondo caso, attraverso la corrente ascensionale proveniente dal materiale bollente del mantello presso il punto caldo avviene un innalzamento dal basso del piano della litosfera, in seguito al quale questa viene sollevata termicamente su una vasta area, fusa lentamente e in tal modo assottigliata. Alla fine anche qui la crosta terreste può lacerarsi e affiorare il magma (''rifting'' attivo, ad es. presso la [[Rift Valley|Rift Valley africana]]). ▼
Con l'evolversi del rift, qualcuno dei singoli segmenti di frattura tende ad accrescersi, fino a collegarsi con altri per formare una più o meno vasta zona di interconnessione. L'estensione delle linee di frattura e l'aumento della spaziatura tra i segmenti porta alla formazione di zone di [[subsidenza]] lungo l'asse del rift. Si instaura a questo punto un tipico sollevamento delle spalle del rift che va ad influenzare il drenaggio e il processo di sedimentazione all'interno del bacino.<ref name="Withjack"/>
Nelle ''rift valley'' si sviluppano focolai di [[terremoto|terremoti]] relativamente superficiali e un esteso [[vulcanismo]], in particolare [[stratovulcano|stratovulcani]] ed [[effusione|effusioni subaeree]]. ▼
L'assottigliamento della crosta terrestre durante il processo di sviluppo delle fratture provoca la subsidenza locale della superficie terrestre, influenzando di conseguenza la [[discontinuità di Mohorovičić]]. Allo stesso tempo si ha un assottigliamento della litosfera del mantello che provoca un innalzamento della parte superiore dell'[[astenosfera]]. Al cessare del processo di formazione del rift, il mantello terrestre sottostante si raffredda dando luogo ad una vasta area di subsidenza. L'ammontare della subsidenza è direttamente correlato al precedente assottigliamento durante la fase di sviluppo, calcolato come ''fattore beta'' (spessore iniziale della crosta diviso per lo spessore finale), ma è anche influenzato dal grado di riempimento del bacino in ogni singolo stadio a causa della maggiore densità dei sedimenti rispetto all'acqua. Il semplice ''modello di McKenzie'', che considera il processo di formazione del rift come istantaneo, permette una prima buona stima del grado di assottigliamento della crosta basandosi sull'osservazione dell'ammontare della subsidenza post-rift.<ref name="McKenzie">{{Cita pubblicazione|cognome=McKenzie|nome=D.|anno=1978|titolo=Some remarks on the development of sedimentary basins|rivista=Earth and Planetary Science Letters|editore=[[Elsevier]]|volume=40|pp=25-32|url=http://www.earth.ox.ac.uk/~tony/watts/downloads/McKenzie_1978_Basins.pdf|accesso=25 ottobre 2012|doi=10.1016/0012-821x(78)90071-7|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140301085415/http://www.earth.ox.ac.uk/~tony/watts/downloads/McKenzie_1978_Basins.pdf|dataarchivio=1º marzo 2014}}</ref><ref name="Kusznir">{{Cita libro|cognome=Kusznir|nome=N.J.|coautori=Roberts A.M. & Morley C.K.|titolo=Hydrocarbon habitat in rift basins|curatore=Lambiase J.J.|editore=[[Geological Society of London|Geological Society]]|città=London|anno=1995|serie=Special Publications|volume=80|pp=33-56|capitolo=Forward and reverse modelling of rift basin formation|isbn=978-1-897799-15-4|url=http://sp.lyellcollection.org/content/80/1/33.abstract|accesso=25 ottobre 2012}}</ref> Tale metodo è stato tuttavia rimpiazzato da un modello che tiene conto degli aspetti geometrici delle linee di faglia e dei fenomeni di [[Isostasia|basculamento isostatico]] della parte superiore della crosta terrestre.<ref name="Nøttvedt">{{Cita pubblicazione|cognome=Nøttvedt|nome=A.|coautori=Gabrielsen R.H. & Steel R.J.|anno=1995|titolo=Tectonostratigraphy and sedimentary architecture of rift basins, with reference to the northern North Sea|url=https://archive.org/details/sim_marine-and-petroleum-geology_1995_12_8/page/881|rivista=Marine and Petroleum Geology|editore=[[Elsevier]]|volume=12|numero=8|pp=881-901|doi=10.1016/0264-8172(95)98853-W}}</ref>
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▲Le zone di fragilità possono essere o interruzioni e [[faglia|faglie]] geologiche più antiche o tratti di litosfera resi sottili dai [[Mantle plume|«pennacchi del mantello»]] (in [[lingua inglese|inglese]]: ''mantle plumes'') presso i cosiddetti [[punto caldo|«punti caldi»]] (''hot spots''). Nel primo caso, attraverso la diminuzione della pressione presso la zona di allungamento può avvenire la risalita e la fuoriuscita di magma (''rifting'' passivo, ad es. presso la [[Fossa
Questo magmatismo è in genere attivo soprattutto nella fase iniziale del processo di formazione del rift<ref name="White">{{Cita pubblicazione|cognome=White|nome=R.S.|autore2=McKenzie D. |anno=1989|titolo=Magmatism at Rift Zones: The Generation of Volcanic Margins and Flood Basalts|rivista=Journal of Geophysical Research|editore=[[American Geophysical Union]] |volume=94 |numero=B6 |pp=7685-7729|url=http://www.mantleplumes.org/WebDocuments/White1989.pdf|accesso=27 ottobre 2012 |doi=10.1029/jb094ib06p07685}}</ref> e dà luogo alla fuoriuscita di [[basalti]] alcalini e al manifestarsi di un [[vulcanismo bimodale]].<ref name="Farmer">{{Cita libro|cognome=Farmer|nome=G.L.|titolo=Treatise on Geochemistry: The crust|curatore=Rudnick R.L.|editore=Gulf Professional Publishing|anno=2005|p=97|capitolo=Continental Basaltic Rocks |isbn=978-0-08-044847-3 |url=http://books.google.co.uk/books?id=QT52UZxDFwgC&pg=PA98&dq=%22alkali+basalt%22+rift-related+volcanism&hl=en&sa=X&ei=kluNUJWfNcKq0QXSr4HIDA&ved=0CDQQ6AEwATgK#v=onepage&q=%22alkali%20basalt%22%20rift-related%20volcanism&f=false|accesso=28 ottobre 2012}}</ref><ref name="Cas">{{Cita libro|cognome=Cas|nome=R.A.F.|titolo=Volcanoes and the Environment|curatore=Marti J. & Ernst G.G.|editore=Cambridge University Press|anno=2005|p=145|capitolo=Volcanoes and the geological cycle|url=http://books.google.co.uk/books?id=4LswmjBnlJMC&pg=PA145&dq=bimodal+volcanism+rifting&hl=en&sa=X&ei=sFaNULjxHoTJ0AX76YHYAQ&ved=0CEUQ6AEwBA#v=onepage&q=bimodal%20volcanism%20rifting&f=false|accesso=28 ottobre 2012}}</ref>
▲Nelle ''rift valley'' si sviluppano focolai di [[terremoto|terremoti]] relativamente superficiali e un esteso [[vulcanismo]], in particolare [[stratovulcano|stratovulcani]] ed [[
La litosfera continentale può reagire in diversi modi all'allungamento. Presso [[cratone|cratoni]] antichi avviene principalmente la formazione di sistemi di ''graben'' relativamente ristretti con spalle elevate, come sono caratteristici della [[Rift Valley|Rift Valley africana]]. D'altra parte nelle zone di allungamento, dove prima la litosfera è stata ispessita e surriscaldata dall'[[orogenesi]], per i processi geologici si sviluppano zone a forma di [[Bacino (geografia)|bacino]], senza che si formi litosfera oceanica, ad es. presso i grandi bacini nel [[Nord America]] sud-occidentale.
La crosta viene però assottigliata per meno di circa 10
== Principali zone di rift della Terra ==
[[File:Gulf of Suez Rift01.jpg|thumb|upright=1.4|Sezione attraverso il Golfo di Suez, prolungamento del Rift del mar Rosso; è ben evidente la situazione ad horst e graben ed il basculamento dei blocchi.]]
'''Rift sulla [[superficie terrestre]]:'''
* La [[Rift Valley|Great Rift Valley]] in [[Africa]]: si estende dal [[Libano]] fino al [[Mozambico]] e determina la deriva di allontanamento tra la [[Placca africana]] e quella [[Placca arabica|arabica]].
* Il [[Mar Rosso]] nell'[[Africa]] orientale: costituisce una parte della Great Rift Valley. Il sistema di fosse intracontinentali ha condotto a un accresciuto vulcanismo lungo la zona di allungamento, su un arco di 5.000
* Il [[Lago Baikal]], nella [[Russia
* Il rift dei [[Monti Chersky]], nella [[Siberia]] nord-orientale, presso il [[Circolo polare]].
* Il [[Rift dell'Europa occidentale]]
* La [[Fossa Renana]] nella [[Germania]] sud-occidentale.
* Il [[Lago Timiskaming]] nella contea di [[Temiskaming Shores]], in [[Ontario]] ([[Canada]]).
* L'intera [[Provincia di
* Il [[Rift del Rio Grande
* Il rift al centro del [[Golfo di Corinto]] in [[Grecia]].
* Il [[Reelfoot Rift]], un antico rift abortito, sepolto sotto la [[Zona Sismica di New Madrid]] nella Baia del [[Mississippi (fiume)|Mississippi]].
* La [[Zona
*
*
* Il [[Sistema di
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Dorsale oceanica]]
* [[Fossa tettonica]]
* [[Graben (geologia)]]
* [[Horst (geologia)|Horst]]
== Altri progetti ==
[[Categoria:Geomorfologia]]▼
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
▲[[Categoria:Geomorfologia]]
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