Rod Laver: differenze tra le versioni

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{{nd||Laver (disambigua)|Laver}}
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{{Sportivo
{{nota disambigua|l'omonimo campo da gioco di [[Melbourne Park]] usato durante gli [[Australian Open]]|[[Rod Laver Arena]]}}
|Nome = Rod Laver
|Immagine = Rodney George Laver.jpg
|Didascalia = Rod Laver a [[Wimbledon 1969|Wimbledon nel 1969]]
|Sesso = M
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|Altezza = 172
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|Disciplina = Tennis
|TermineCarriera = 1979
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|anno = 1981
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|RigaVuota = {{Carriera tennista
| carriera_s = 1689 - 538 <small>(75,8%)</small><ref>{{cita web|titolo=Rod Laver: statistica delle partite-prima e durante era open |url=https://app.thetennisbase.com/?enlace=playern&player_input_enc=LAVER%2C+ROD&player_input=LAVER%2C+ROD&sub=2#aSubmenu |editore=Tennismem SL |accesso=22 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171120141947/https://app.thetennisbase.com/?enlace=playern&player_input_enc=LAVER%2C+ROD&player_input=LAVER%2C+ROD&sub=2#aSubmenu |urlmorto= }}</ref>
| titoli_s = 201 tra cui 75 riconosciuti dall'ATP (Era Open)
| ranking_s = 1º (1961)
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|Vittorie = {{MedaglieCompetizione|Coppa Davis}}
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{{Bio
|Nome = RodRodney George
|Cognome = Laver
|ForzaOrdinamento = Laver, Rod
|PostCognome = - all'anagrafe '''Rodney George Laver''' -
|Sesso = M
|LuogoNascita = Rockhampton
|GiornoMeseNascita = 9 agosto
|AnnoNascita = 1938
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Attività = ex tennista
|Nazionalità = australiano
}}
 
Per i risultati e le vittorie conseguite tra dilettanti e professionisti, è considerato uno dei migliori tennisti di sempre. È l'unico giocatore nella [[storia del tennis]], maschile e femminile, ad avere conquistato due volte il ''[[Grande Slam (tennis)#Grande Slam|Grande Slam]]'' in singolare, prima come [[dilettante]] nel 1962, poi nella formula [[Era Open|Open]] aperta ai professionisti nel 1969;<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=https://www.ilpost.it/2013/08/09/rod-laver/|titolo=L'incredibile anno di Rod Laver|pubblicazione=Il Post|data=9 agosto 2013|accesso=9 agosto 2018}}</ref> a questi risultati va aggiunto il [[campionati professionali di tennis|Pro Slam]] nel 1967, unico a riuscirci insieme a [[Ken Rosewall]]. Ha vinto undici titoli del Grande Slam e dodici titoli nei [[campionati professionali di tennis]], compreso il [[Campionato Australiano Professionale]], tra il 1963 e 1967, periodo in cui era professionista e non poteva giocare tra i dilettanti perché la formula cosiddetta "open" fu introdotta nel 1968. Assieme a [[Roy Emerson]], [[Rafael Nadal]] e [[Novak Đoković]], è uno dei soli quattro tennisti capaci di aggiudicarsi almeno due volte tutti i ''Major''.
Laver è stato Numero 1 al mondo per 7 anni consecutivi, ma soprattutto è stato l'unico giocatore nella storia del tennis ad aver completato due [[Grande Slam]] in singolare, prima come amatore, nel [[1962]], e ancora come professionista nel [[1969]]. Per questo motivo molti sportivi lo reputano il più grande di sempre in questo sport.
 
È riuscito a vincere 5 volte la [[Coppa Davis]], nonostante non abbia potuto parteciparvi per dieci anni (dal 1963 al 1972) per il suo status di professionista. Detiene il primato mondiale di 201 tornei vinti in carriera da singolarista nei vari circuiti dilettanti e professionali durante 23 anni di attività.
==Caratteristiche tecniche e atletiche==
Sebbene dotato di un fisico non imponente, e fosse alto un metro e 72 centimetri, Laver sviluppò una tecnica di gioco eccellente, con un ottimo [[serve & volley]], oltre che aggressivi colpi dal fondo. Il suo repertorio tennistico era assolutamente completo sia nei fondamentali sia nei [[passanti]], nelle [[smorzate]], nei colpi al volo... Come commentò [[Dan Maskell]] Laver era "tecnicamente perfetto, dal suo servizio riccamente vario al suo leggero tocco sui pallonetti, per non parlare del [[rovescio]], distruttivo e a giro a volte, preciso e controllato le altre, sempre a seconda della situazione". La sua battuta mancina era ingannevole e oscillante, cosa che spesso coglieva in fallo gli avversari. I colpi da fondo, da entrambi i lati, erano dati con sapienza di polso, e prendevano un effetto a giro, innovativo per il tennis degli [[anni Sessanta]], come ad effetto era il [[lob]] di attacco, che Laver sviluppò come un'arma letale. La sua tecnica nel dare i colpi era basata su rapide rotazioni delle spalle, colpi dati con oscillazione e tempestività assoluta nel colpire la pallina. Il rovescio era nella maggior parte dei casi quello che metteva fine al punto, tanto era forte. Laver era estremamente mobile e veloce, ed aveva sviluppato molto i muscoli dell'avambraccio, cosa che gli permetteva di coniugare la potenza alla rapidità di esecuzione dei colpi. Scrive [[Rex Bellamy]]: "La forza del polso e dell'avambraccio gli davano grande potenza senza però perdere il controllo dei colpi, anche quando era in piena corsa e completamente disteso verso la pallina". Sotto rete Laver era dotato di un notevole gioco al volo, e, specialmente sul rovescio poteva ottenere colpi con angoli assia precisi, che risultavano la maggior parte delle volte imprendibili. [[Julius Heldman]] affermò: "Sulle palle basse è fortissimo, controllandole appieno e dandoli traiettorie ad effetto, ma prende facilmente anche colpi a livello della vita o più alti". Per gli avversari era assai difficili fare un pallonetto, a causa della sua agilità, inoltre, quando lo costringevano ad arretrare, Laver poteva venire su con grande destrezza e pericolosità.
Da amatore Laver aveva un gioco brillante, che però necessitava di un po' di tempo per avviarsi. In seguito, con il passaggio al professionismo, dovette imparare a controllare i suoi colpi avventurosi e rischiosi, integrando il suo tennis con maggiori doti di calcolo e furbizia. Come dimostra anche il doppi Grande Slam, Laver era in grado di adattarsi a tutte le superfici, a tutte le condizioni e a qualsiasi avversario. Laver inoltre dava il meglio di sé nei match a cinque [[set]], che faceva girare a proprio piacimento con repentini cambiamenti di tattica o semplicemente tirandosi fuori da situazioni di pericolo con grande maestria e facilità. Quando era in momenti difficili, come spiega Heldman, "saltava letteralmente e lanciava la racchetta verso la pallina con tutta la forza che poteva radunare, mentre i muscoli del suo braccio scoppiavano per lo sforzo ".
 
È stato inserito nell'[[International Tennis Hall of Fame]] nel 1981.
==Carriera==
===Da amatore===
Laver era molto giovane quando lasciò la scuola per dedicarsi appieno al tennis, iniziando così un percorso sportivo che lo avrebbe coinvolto per circa 23 anni. Nel [[Queensland]] Laver fu allenato da [[Charlie Hollis]], e in seguito passò sotto le cure di [[Harry Hopman]], capitano della squadra nazionale australiana di tennis: fu quest'utlimo che gli dette il soprannome di 'Razzo'('Rocket'). Laver si laureò campione juniores degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1956]], e vinse i campionati australiani della medesima categoria l'anno dopo.
Laver si fece conoscere a livello mondiale nel [[1959]], quando disputò tutte e tre le finali del torneo di [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]], perdendo il singolare e il doppio, ma vincendo, assieme a [[Darlene Hard]], il doppio misto. Pur non essendo testa di serie Laver raggiunse la finale del singolare, dove dovette arrendersi al peruviano [[Alex Olmedo]]; l'incontro delle semifinali, che lo vedeva opposto all'americano [[Barry MacKay]], fu quello più sfiancante del torneo, dato che face registrare ben 87 [[game]]. Il primo titolo importante nel singolare fu l'[[Australian Open]] del [[1960]], quando Laver sconfisse, in cinque set, il connazionale [[Neale Fraser]]; nel [[1961]] arrivò anche il primo titolo, sempre nel singolare, a Wimbledon.
 
== Biografia ==
Nel 1962 arrivò il primo Grande Slam per Laver, il secondo della storia del tennis maschile dopo quello di [[Don Budge]] nel [[1938]]; il 24enne australiano vinse, oltre ai 4 titoli del Grand Slam, anche altri 17 tornei. Tra quest'ultimi si ricordano i [[Roma Masters|Masters]] di Roma e i [[Amburgo Masters|Masters di Amburgo]]; Laver fu così il secondo tennista (dopo [[Lew Hoad]] nel [[1956]]) ad aver vinto a [[Parigi]], [[Roma]] ed [[Amburgo]], realizzando la cosiddetta "tripletta sulla terra rossa". Tra tutti gli ostacoli che Laver dovette incontrare per ottenere il Grande Slam il più arcigno fu probabilmente la fase finale del torneo francese quando, dai quarti in poi, fu costretto a superare due set point: uno nei quarti contro [[Martin Mulligan]], un match-point, e due in finale contro [[Roy Emerson]], che al quarto set si trovava in vantaggio 3-0 dopo aver vinto gli ultimi due. A Wimbledon il percorso fu assai più facile, tanto che Laver perdette solo un set in tutto il torneo, nel quarto di finale contro [[Manuel Santana]]. A [[Forest Hills]], per gli [[U.S.Open (tennis)|U.S. Open]] Laver lasciò lungo la strada solo due set, sconfiggendo in finale ancora Emerson, anch'egli uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, vincitore di 28 titoli del Grande Slam, tra doppio e singolare.
Rod Laver è il terzo dei quattro figli di Roy Laver, allevatore e macellaio e della moglie Melba Roffey. Ha due fratelli maggiori, Trevor e Robert, detto Bob, morto nel 1979 a 44 anni, e una sorella minore di nome Lois.
 
== Caratteristiche tecniche e atletiche ==
Va ricordato che a quel tempo i tornei del Grande Slam erano aperti solo agli amatori, che costavano agli organizzatori assai meno dei professionisti.
Laver, sebbene dotato di un fisico non imponente (altezza di un metro e 72 centimetri), sviluppò una tecnica di gioco eccellente, con un ottimo [[serve & volley]] oltre che aggressivi colpi dal fondo. Il suo repertorio tennistico era assolutamente completo, sia nei fondamentali, sia nei passanti, nelle smorzate, nelle "volée". Come commentò [[Dan Maskell]] Laver era "tecnicamente perfetto, dal suo servizio riccamente vario al suo leggero tocco sui pallonetti, per non parlare del [[Tennis#Rovescio|rovescio]], distruttivo e a giro a volte, preciso e controllato le altre, sempre a seconda della situazione". La sua battuta mancina era ingannevole e oscillante, cosa che spesso coglieva in fallo gli avversari. I colpi dal fondo, da entrambi i lati, erano dati con sapienza di polso e prendevano un effetto a giro innovativo per il tennis degli anni sessanta, come a effetto era il lob di attacco, che Laver sviluppò come un'arma letale.
 
La sua tecnica nel dare i colpi era basata su rapide rotazioni delle spalle, colpi dati con oscillazione e tempestività assoluta nel colpire la pallina. Il rovescio era nella maggior parte dei casi quello che metteva fine al punto, tanto era forte. Laver era estremamente mobile e veloce, e aveva sviluppato molto i muscoli dell'avambraccio, cosa che gli permetteva di coniugare la potenza alla rapidità di esecuzione dei colpi. [[Rex Bellamy]] scrisse "La forza del polso e dell'avambraccio gli davano grande potenza senza però perdere il controllo dei colpi, anche quando era in piena corsa e completamente disteso verso la pallina". Sotto rete Laver era dotato di un notevole gioco al volo e, specialmente sul rovescio, poteva ottenere colpi con angoli assai precisi, che risultavano la maggior parte delle volte imprendibili. [[Julius Heldman]] affermò "Sulle palle basse è fortissimo, controllandole appieno e dando loro traiettorie a effetto, ma prende facilmente anche colpi a livello della vita o più alti". Per gli avversari era assai difficile fare un pallonetto, a causa della sua agilità; inoltre, quando lo costringevano ad arretrare, Laver poteva venire su con grande destrezza e pericolosità.
===Da professionista===
Laver divenne un giocatore professionista dopo aver completato il Grande Slam del 1962. In poco tempo si inserì tra i giocatori più forti della categoria, deliziando il pubblico con i suoi duelli contro giocatori quali [[Pancho Gonzales]] e [[Ken Rosewall]]. Nei sette anni successivi Laver vinse cinque volte gli [[U.S. Pro Championships]], di cui quattro consecutivi nel [[1966]]-[[1969]].
 
Da dilettante Laver aveva un gioco brillante, che però necessitava di un po' di tempo per avviarsi. In seguito, con il passaggio al professionismo, dovette imparare a controllare i suoi colpi avventurosi e rischiosi, integrando il suo tennis con maggiori doti di calcolo e furbizia. Come dimostra anche il doppio Grande Slam Laver era in grado di adattarsi a tutte le superfici, a tutte le condizioni e a qualsiasi avversario. Laver inoltre dava il meglio di sé nei match a cinque [[set (sport)|set]], che faceva girare a proprio piacimento con repentini cambiamenti di tattica o semplicemente tirandosi fuori da situazioni di pericolo con grande maestria e facilità. Quando era in momenti difficili, come spiega Heldman, "saltava letteralmente e lanciava la racchetta verso la pallina con tutta la forza che poteva radunare, mentre i muscoli del suo braccio scoppiavano per lo sforzo".
Nella prima metà del [[1963]], Laver fu sconfitto pesantemente sia da Rosewall sia da [[Hoad]]. Hoad vinse infatti i suoi primi 8 incontri contro Laver, Rosewall 11 sui primi 13. Alla fine dell'anno comunque, grazie a quattro titoli conquistati, Laver era il No.2 tra i professionisti, a parimerito con Hoad e dietro Rosewall. Nel [[1964]] vinse, come Rosewall, ben sette tornei importanti, oltre a quattro eventi minori, ma contro quest'ultimo aveva uno score di 12-3 nei testa a testa, oltre al fatto di aver conquistato i due titoli più importanti, gli [[U.S. Pro]], contro Gonzales, e i [[Wembley Pro Championship]] proprio contro Rosewall, cosa che segnava il cambiamento di posizione ai vertici del tennis mondiale. Nel [[1965]] Laver divenne ufficialmente il No. 1 al mondo tra i professionisti, grazie a 15 titoli vinti e con una serie di 13 vittorie su 18 nei match che lo contrapponevano a Roswell. Da registrare il fatto che in ben 10 delle finali di quell'anno incontrò il sempre temibile Gonzales, perdendo solo due volte. Nel [[1966]] vinse quindici tornei, di cui dieci assai importanti, compresi sempre US Pro e Wembley. Nel [[1967]] stabilì il primato di 18 titoli, inclusi Wimbledon Pro, US Pro, Wembley Pro e [[French Pro]], che gli permise di agiungere al suo palmarès l'ultimo dei titoli Pro più importanti. Il torneo del [[1967]] a Wimbledon, sul Campo Centrale, fu l'unico torneo Pro mai tenutosi su quell'erba e preparò la successiva apertura in questo senso. Per la cronaca la finale fu Laver contro Rosewall, 6-2, 6-2, 12-10.
 
== Carriera ==
Laver ebbe una lunga ma amichevole rivalità con Rosewall dal 1963, quando esordì da professionista, al [[1976]], quando entrambi i tennisti si erano ormai praticamente ritirati dai circuiti più importanti. In questi 13 anni i due si ritrovarono uno contro l'altro circa 130 volte, tutte in incontri da professionisti, i cui risultati totali esatti non sono tutti registrati, o in maniera precisa. Secondo "[[Total Tennis]]" Laver vinse 62 di questi incontri, perdendone 49; altre fonti però sono in disaccordo: ad esempio lo storico del tennis [[Robert Geist]] afferma che in realtà i risultati potrebbero essere 76-66 o 100-85 in favore di Laver.
=== Da dilettante ===
Se si esclude il primo anno e l'ultimo anno della disfida, 1963 e 1976, Laver ebbe sempre un record positivo ne confronti del rivale.
[[File:1962 Italian Open - Rod Laver.jpg|thumb|left|Laver in azione nella semifinale degli [[Internazionali d'Italia 1962]]]]
 
Laver lasciò la scuola quando era molto giovane per dedicarsi appieno al tennis, iniziando così un percorso sportivo che lo avrebbe coinvolto per circa 23 anni. Nel [[Queensland]] Laver fu allenato da [[Charlie Hollis]], e in seguito passò sotto le cure di [[Harry Hopman]], capitano della [[Squadra australiana di Coppa Davis|squadra nazionale australiana di Coppa Davis]]: fu quest'ultimo che gli dette il soprannome di ''Rocket'' (razzo). Laver si laureò campione juniores sia agli [[U.S. National Championships 1956]] sia agli [[Australian Championships 1957]].
===L'Era Open===
Con la nascita dell' [[Era Open]], nel [[1968]], i tennisti professionisti furono di nuovo in grado di iscriversi e giocare i tornei del Grande Slam. Laver fu il primo campione di Wimbledon dell'Era Open, proprio nel 1968, battendo il numero uno tra gli amatori,lo statunitense [[Arthur Ashe]] in semifinale e il connazionale [[Tony Roche]] in finale, senza perdere un set. Durante il 1968 comunque i tornei "open" furono solamente 10, nei quali professionisti e amatori potevano giocare contro senza restrinzioni. I Pro comunque giocarono principalmente nel loro circuito di competenza, divisi in due gruppi: [[National Tennis League]] (NTL) e [[World Championships Tennis]] (WCT). Laver si piazzò al Nr. 1 tra tutte e due le categorie, vincendo gli US Pro sull'erba e i French Pro sulla terra battura, (nelle due finali sconfisse [[John Newcombe]]) e anche l'ultimo grande evento "open", il [[Pacific South West]], tenutosi a [[Los Angeles]] su superficie dura. La sua vittoria 4-6, 6-0, 6-0 in finale, contro il solito Rosewall, è considerata una delle sue migliori performance.
 
Si fece conoscere a livello Senior nel 1959, quando disputò tutte e tre le finali del [[Torneo di Wimbledon 1959|torneo di Wimbledon]], perdendo il singolare e il doppio, ma vincendo, assieme a [[Darlene Hard]], il doppio misto. Pur non essendo testa di serie, raggiunse la finale in singolare, dove dovette arrendersi ad [[Alex Olmedo]] dopo averla spuntata in semifinale, contro [[Barry MacKay]], al termine di una maratona con 87 giochi disputati.
Nel [[1969]] Laver ottenne il secondo [[Grande Slam]] della sua carriera, concludendolo vincendo in 4 set [[Roche]] agli [[U.S. Open (tennis)|U.S. Open]]. Quell'anno Laver vinse 18 dei 32 tornei in singolare, vincendo 106 incontri e perdendone solo 16. Battendo [[John Newcombe]] in quattro set a Wimbledon, Laver fece registrare una serie di 31 incontri vinti di fila su quei campi, record che resisterà fino al [[1980]] quando sarà eclissato da [[Björn Borg]]. Diversamente da quanto avvenuto per il poker di sette anni primi, questo Grande Slam fu conquistato avendo la possibilità di incontrare i migliori al mondo, professionisti e amatori, per cui in un certo senso fu un impresa più "genuina". Sempre nella strada verso la conquista dei titoli degli Slam Laver fu costretto al quinto set solo cinque volte, di cui due recuperando da una situazione di svantaggio 0-2. Comunque nella quattro finali degli Slam perse complessivamente solo due set. L'incontro più duro dell'anno fu la maratona che lo vide opposto a Roche nella semifinale degli Australian Open, in condizioni climatiche simil-tropicali, e che registrò 90 game.
Tra i tanti campioni incontrati e battuti per arrivare allo storico traguardo si ricordano anche Roy Emerson, [[Fred Stolle]], [[Andres Gimeno]], [[Tom Okker]],Rosewall,[[Stan Smith]], [[Arthur Ashe]], Newcombe, [[Dennis Ralston]]. Le vittorie di quell'anno mostrarono la versatilitàdi Laver sulle varie superfici, tanto che vinse sia sul cemento ([[South African Open]] a [[Ellis Park]], [[Johannesburg]], e US Pro a [[Boston]]) ma anche indoor ([[Philadephia US Pro Indoor]] e [[Wembley British Indoor]]). Conquistando, con i [[montepremi]], un totale di 124.000 dollari, Laver fu anche il primo tennista a superare la barriera dei 100.000 dollari guadagnati un in anno.
Nei primi [[anni Settanta]] Laver cominciò a raccogliere molte meno soddisfazioni nei tornei più importanti, giocandone solo un ristretto numero; nonostante questo rimase a lungo il migliore tennista e il maggior vincitore di premi nel circuito [[WCT]] (World Championship of Tennis). Nel [[1970]] vinse 13 titoli, su ogni superficie, guadagnando 201.453 dollari; tra le vittorie spiccano quelle al ricco '[[Tennis Champions Classic]]' , e quelle in altri 5 importanti eventi ([[Sydney Dunlop Open]], Philadelphia, Wembley, Los Angeles, [[South African Open]]), che erano equivalenti a quelli che oggi sono le [[Masters Series]]. In quell'anno non vi fu un numero uno al mondo ben definito, dato che da una parte solo due tornei ([[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]] e [[U.S. Open (tennis)|U.S. Open]]) avevano visto la partecipazione dei migliori al mondo, e dall'altra i loro stessi vincitori, rispettivamente Newcombe e Rosewall, avevano una serie di 0-3 e 0-5 contro Laver, che aveva vinto più tornei. Lo stesso Newcombe, additato come migliore dell'anno da [[Lance Tingay]], scrisse in seguito nella sua autobiografia '[[Newk-Life on and off the Court]]', del [[2002]], che in quell'anno la nomea di migliore tenista al mondo era da attribuire ancora a Laver. Nell'anno seguente, il [[1971]], Laver riuscì a difendere il titolo al 'Tennis Champions Classic', vincendo addirittura 13 incontri di fila, per la maggior parte contro i suoi avversari più ostici, e conquistando la ragguardevole somma di 160.000 dollari. Nel 1971 e nel [[1972]] Laver finì come primo alla classifica a punti del WCT, perdendo però la finale playoff di Dallas contro Rosewall. Quest'ultimo match è considerato uno dei migliori di tutti i tempi, e fece registrare un [[audience]] TV di oltre 20 milioni di spettatori, una cifra veramente notevole per il tennis di quelli anni.
Con la vittoria-record di 292.717 dollari in premi del [[1971]] Laver divenne il primo giocatore di tennis a superare il tetto del milione di dollari. A partire dal 1972, anche a causa di infortuni alla schiena e al ginocchio, Laver ridusse il suo calendario annuale, concentrandosi principalmente sulo circuito WCT primaverile. Ciò nonostante fino al [[1975]] rimase tra i primi dieci migliori tennisti del mondo, vincendo almeno 5 tornei l'anno: nel 1973 il suo miglior risultato fu il suo impegno nelle semifinali prima, e nella finale poi, della [[Coppa Davis]], dove vinse tutte e 6 gli incontri in cui si cimentò, portando l'[[Australia]] al titolo, ottenuto sconfiggendo 5-0 gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a [[Cleveland]]. Nel 1974 Laver trionfò in 6 dei 13 tornei a cui prese parte, ed a fine anno era Nr.4 al mondo; i 36 anni che aveva quando raggiunse questo risultato ne fecero il più vecchio tennista mai giunto nelle prime cinque posizioni della classifica, nell'[[Era Open]]. Il 1975 vide l'australiano vincere la cirfra record di 23 incontri consecutivi, con 4 tornei, per il circuito WCT. Nel [[1976]] Laver era ormai semiritirato dai circuiti più importanti, giocando solo alcuni eventi. In quello stesso anno entrò nel [[World Team Tennis]], conquistandosi il titolo di 'Rookie of the year', alla tenera età di 38 anni.
Laver ebbe comunque una carriera assai vittoriosa anche oltre gli anni di massimo splendore, tanto che detiene il record di 45 titoli open per ultratrentenni. Se si considera inoltre la percentuale totale di incontri vinti in singolare nella carriera, in tornei open, Laver si stabilizza intorno all' 80%, superato solo da altri quattro giocatori, in Björn Borg, [[Jimmy Connors]], [[Ivan Lendl]] and [[John McEnroe]], e davanti a [[Pete Sampras]].
 
Il primo titolo del Grande Slam in singolare lo conquistò agli [[Australian Championships 1960|Australian Championships del 1960]], quando sconfisse in cinque set [[Neale Fraser]]; nel 1961 arrivò invece il primo titolo in singolare a [[Torneo di Wimbledon 1961|Wimbledon]] grazie al successo in finale su [[Chuck McKinley]] in tre set.
===Coppa Davis===
Laver, da amatore, contribuì alle vittorie in Coppa Davis dell'Australia per 4 anni consecutivi, dal [[1959]] al [[1962]], in cui i "canguri" sconfissero 3-2 gli Stati Uniti (a [[Forest Hills]]), 4-1 e 5-0 l'[[Italia]] (a [[Sydney]] e [[Melbourne]]) e infine 5-0 il [[Messico]] (a [[Brisbane]]). Nel [[1973]] i tennisti professionisti poterono partecipare al torneo, e così laver ottenne la sua quinta vittoria contro gli americani, giocando e vincendo due incontri al singolare ed il [[doppio]].
 
Nel 1962 Laver conquistò il suo primo [[Grande Slam (tennis)|Grande Slam]], il secondo della storia del tennis maschile dopo quello realizzato da [[Don Budge]] nel 1938; agli [[Australian Championships 1962|Australian Championships]] trionfò in finale su [[Roy Emerson]] in quattro set, ma l'ostacolo più complicato nel suo cammino fu certamente la terra rossa del Roland Garros, dove, dai quarti di finale in poi, fu sempre costretto al quinto set. Contro [[Martin Mulligan]] dovette salvare un match point nella quarta partita (vinta 10-8), grazie a una volée di rovescio vincente giocata dopo una discesa a rete sulla seconda di servizio. In semifinale [[Neale Fraser]] si trovò a servire per il match dopo essere stato in vantaggio per due set a zero. Nell'ultimo atto, contro Roy Emerson, come a Sydney, Laver si impose col punteggio di 3-6, 2-6, 6-3, 9-7, 6-2, dopo aver recuperato uno svantaggio di due set a uno e 3-0 nel quarto. A [[Torneo di Wimbledon 1962|Wimbledon]] il percorso fu assai più facile, tanto che Laver perdette solo un set in tutto il torneo, nel quarto di finale contro [[Manuel Santana]]. A [[Forest Hills (Queens)|Forest Hills]], per gli [[U.S. National Championships 1962|U.S. National Championships]], Laver lasciò lungo la strada solo due set, sconfiggendo in finale ancora Emerson, alla sua terza finale Slam in stagione.
== Tra i migliori di sempre==
[[Immagine:Rod Laver.jpg|right|thumb|250px|Statua raffigurante Rod Laver fuori della[[Rod Laver Arena]], Melbourne.]]
 
Oltre ai quattro Major, nel 1962, all'età di 24 anni Laver vinse altri 17 tornei, tra cui gli [[Internazionali d'Italia 1962|Internazionali d'Italia]] a Roma e il [[Hamburg European Open|Torneo di Amburgo]]; Laver fu così il secondo tennista (dopo [[Lew Hoad]] nel 1956) ad avere vinto a [[Open di Francia|Parigi]], [[Internazionali d'Italia|Roma]] e [[German Open Hamburg|Amburgo]], realizzando la cosiddetta "tripletta sul rosso".
Fino all'avvento della classifiche stilate dall'ATP ([[Association of Tennis Professionals]]), nel 1973, non c'era un sistema di valutazione mondiale, anche se Laver si classificò primo al mondo nel 1961 e 1962 (da amatore), e nel 1968 e 1969 (nell'Era Open), dai giornalisti, tra cui il celebre Lance Tingay, del '[[Daily Telegraph]]'. Se consideriamo l'ammontare totale dei premi annuali, Laver fu il giocatore professionista che ne vinse maggiormente fino al 1971, come scrive [[Bud Collins]] nel libro '[[Total Tennis]]' ([[2003]]). Laver fu insignito del titolo di Numero 1 al mondo per 7 anni di fila, mischiando amatori e professionisti,dal [[1964]] al 1970, nonostante queste siano classifiche non ufficiali. In questa classifica si notano anche le 7 volte da primo al mondo di [[Bill Tilden]] e le 8 di [[Pancho Gonzales]] .
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There are also different accounts of his tournament singles titles. This problem is discussed in an article of 2006 by Raymond Lee [http://www.sportsmediainc.net/tennisweek/index.cfm?func=showarticle&newsid=14812]. The ATP credits him with 39 open era titles in ATP sanctioned events. Other sources, like 'Total Tennis' give him 47 or 54 titles in open era alone. His overall tally, however, is much higher. 'Total Tennis' credits him with 184 titles in amateur, pro, and open competition, without listing them in detail. Laver semi-retired from the main professional tennis tour in [[1975]], still ranked in the Top 10 at the time. By the time the [[Association of Tennis Professionals]] computer rankings were initiated, he earned a World No. 3, his highest rank.
 
=== Da professionista ===
Laver's eleven Grand Slam singles titles currently place him tied for third place on the all-time list, along with Borg. Only [[Pete Sampras]] and [[Roy Emerson]] have won more Grand Slam singles titles. Laver also won eight Grand Slam doubles titles. He is the only player (male or female) to have achieved the calendar Grand Slam twice. An authoritative dissenting voice comes from [[Jack Kramer (tennis player)|Jack Kramer]], the long-time tennis promoter, and himself a candidate as the best player of all time. In his 1979 autobiography, Kramer ranks Laver only in the "second echelon" of great players, just behind the six best.<ref> Kramer considered the best player ever to have been either [[Don Budge]] (for consistent play) or [[Ellsworth Vines]] (at the height of his game). The next four best were, chronologically, [[Bill Tilden]], [[Fred Perry]], [[Bobby Riggs]], and [[Pancho Gonzales]]. After these six came the "second echelon" of Rod Laver, [[Lew Hoad]], [[Ken Rosewall]], [[Gottfried von Cramm]], [[Ted Schroeder]], [[Jack Crawford (tennis player)|Jack Crawford]], [[Pancho Segura]], [[Frank Sedgman]], [[Tony Trabert]], [[John Newcombe]], [[Arthur Ashe]], [[Stan Smith]], [[Björn Borg]], and [[Jimmy Connors]]. He felt unable to rank [[Henri Cochet]] and [[René Lacoste]] accurately but felt they were among the very best.</ref> He writes that although Laver was "absolutely unbeatable for a year or two late in the 1960s", a "careful comparison" could be made between Laver and the somewhat older [[Pancho Gonzales]] and that Kramer is "positive that Gonzales could have beaten Laver regularly. [[Lew Hoad|Hoad]] owned Laver before Hoad was hurt, and [[Ken Rosewall|Rosewall]] beat Laver in those two World Championship of Tennis finals—and that was a title Laver really wanted." In a famous meeting, a US$10,000 winner-take-all match before 15,000 in Madison Square Garden in January, 1970, the 41-year-old Gonzales beat Laver, still the No. 1 player in the world, in five sets.
Dopo le imprese del 1963, Laver divenne un giocatore professionista e in breve tempo si inserì tra i giocatori più forti della categoria, deliziando il pubblico con i suoi duelli contro giocatori quali [[Pancho Gonzales]] e [[Ken Rosewall]]. Nei sette anni successivi vinse cinque volte gli [[U.S. Pro Tennis Championships]], di cui quattro consecutivi nel 1966-1969.
 
Nella prima metà del 1963 Laver fu sconfitto ripetutamente sia da Rosewall sia da [[Lew Hoad]], che vinse i primi otto confronti diretti, mentre Rosewall se ne aggiudicò 11 su 13. Alla fine dell'anno, tuttavia, grazie a quattro titoli conquistati, Laver era numero 2 tra i professionisti, a pari merito con Hoad e alle spalle di Rosewall.
Still, many experts such as Dan Maskell, John Barrett, Joe McCauley,[[Ted Schroeder]], and [[Tony Trabert]] continue to rank Laver as the best of all time. The late Ted Schroeder is quoted by Alan Trengove: "You take all the criteria - longevity, playing on grass and clay, amateur, professional, his behaviour, his appearance - in all criteria, Laver's the best player of all time." The experts cite as evidence the fact that in a career as an amateur, as a Kramer touring pro, and as a professional in the Open era, he won a record 184 singles titles. He also holds the record for most titles won in a single season during the amateur era (21 in 1962), in the touring pro era (18 in 1967), and in the Open era (18 in 1969). After turning professional in 1963 he won the [[Professional World Singles Tournament|U.S. Pro Championships]] 5 times and the [[Professional World Singles Tournament|Wembley Pro Championship]] 4 times between 1964 and 1967, and two more in 1969 and 1970, when it was called 'British Covered Court Championships'. In 1967 he won a "Pro Grand Slam": the U.S. Pro, Wembley Pro, [[Professional World Singles Tournament|French Pro Championship]], and Wimbledon Pro. Joe McCauley, the author of "The History of Professional Tennis," writes in the final chapter that "in my humble opinion, [Laver] was the best ever." <ref>"The History of Professional Tennis," 2003, by Joe McCauley, page156</ref> And in a poll by the [[Associated Press]] in 2000, he was voted "The Male Tennis Player of the Century", ahead of Pete Sampras, [[Bill Tilden]], Björn Borg, [[Donald Budge]], John McEnroe and Lew Hoad (tied), Ken Rosewall and Roy Emerson (tied), Jack Kramer.
 
Nel 1964 vinse, come Rosewall, sette tornei di prima fascia, oltre a quattro eventi minori, ma con un bilancio favorevole di 12-3 nei testa a testa, oltre alla conquista dei due titoli più importanti, gli [[U.S. Pro Tennis Championships 1964|U.S. Pro]], in finale contro Gonzales, e i [[Wembley Pro Championships 1964|Wembley Pro Championships]], contro lo stesso Rosewall, grazie a cui si insediò al vertice delle graduatorie mondiali.
In his [[1989]] book, '''My Life with the Pros''', [[Bud Collins]] writes: "I remain unconvinced that there ever was a better player than Rod Laver". Thirteen years later, however, as editor of the massive '''[[Total Tennis, The Ultimate Tennis Encyclopedia]]''' (2003), Collins is more guarded. He writes on page 693 that Laver would "be known as possibly the greatest player ever." On page 673, however, Collins says that Gonzales was "probably as good as anyone who ever played the game, if not better." And on page 749 he calls [[Bill Tilden]] "perhaps the greatest player of them all." In an August 2006 article for MSNBC.com, Collins ranks Laver as one of the five top men's tennis stars of all time, along with Tilden, Gonzales, Borg, and Sampras. He points to Tilden's "phenomenal .938 winning percentage", says "If I had to choose someone to play for my life it would be Pancho Gonzalez," praises Borg's uncanny transition from Roland Garros to Wimbledon, cites Sampras' "assault on the citadels of the past", and calls Laver "in my eyes, the greatest player ever". <ref>The Collins article: http://msnbc.msn.com/id/14489546/</ref>
 
Nel 1965 Laver divenne ufficialmente il numero 1 al mondo tra i professionisti, grazie a 15 titoli vinti e con una serie di tredici vittorie su diciotto nei match che lo contrapponevano a Rosewall. In 10 delle finali da lui disputate in quell'anno, incontrò Gonzalez, perdendo solo in due occasioni.
Laver fu inserito nell'[[International Tennis Hall of Fame]] nel [[1981]].
 
Nel 1966 vinse 15 tornei, di cui dieci di prima fascia, compresi [[S. Pro Tennis Championships 1966|US Pro]] e [[Wembley Pro Championships 1966|Wembley]]. Nel 1967 stabilì il primato di 18 titoli, inclusi [[Wimbledon Pro]], [[U.S. Pro Tennis Championships 1967|US Pro]], [[Wembley Pro Championships 1967|Wembley Pro]] e l'ultimo dei titoli Pro ancora assente dal suo palmarès, i [[French Pro Championship 1967|French Pro]]. Il torneo del 1967, sul [[Centre Court|Campo Centrale]] di Wimbledon, che fu l'unico torneo Pro mai disputato su quell'erba, aprì le porte dell'era Open. La finale vide il successo di Laver su Rosewall con il punteggio di 6-2, 6-2, 12-10.
== Dopo il ritiro==
Nel Luglio [[1998]], Laver fu colto da un malore mentre veniva intervistato dalla [[ESPN]] per una serie sui grandi atleti del XX secolo. Durante il periodo del suo recupero il tennis lo aiutò molto, come attività salubre e adatta al recupero da problemi circolatori o simili.
 
Laver ebbe una lunga ma amichevole rivalità con Rosewall dal 1963, quando esordì da professionista, al 1976, quando entrambi i tennisti si erano ormai praticamente ritirati dai circuiti più importanti. In questi 13 anni, i due si affrontarono circa 130 volte, tutte in incontri da professionisti. Secondo "[[Total Tennis]]", Laver vinse 62 di questi incontri, perdendone 49. Secondo lo storico del tennis [[Robert Geist]], il bilancio sarebbe di 76-66 o di 100-85 in favore di Laver. Fatta eccezione per il primo e l'ultimo anno della rivalità (1963 e 1976), Laver ha sempre vantato un record positivo nei confronti del rivale.
Nel [[2000]], il campo centrale del[[Melbourne Park]], che oggi ospita gli Australian Open, fu ridenominato [[Rod Laver Arena]] in suo onore.
 
=== L'era Open ===
Nel [[2003]], Laver, insieme alla più grande tennista femminile australiana,[[Margaret Smith Court]], ebbe il suo ritratto inserito in un francobollo, entrando così nella [[Lista di australiani su francobolli]] dall'"Australia Post Australian Legends Award".
[[File:Rod Laver en 1973.jpg|miniatura|Rod Laver nel 1973]]
Con la nascita dell'era Open, nel 1968, i tennisti professionisti furono di nuovo in grado di iscriversi e giocare i tornei del Grande Slam. Laver vinse la prima edizione del torneo di [[Torneo di Wimbledon 1968 - Singolare maschile|Wimbledon]] aperta a professionisti e dilettanti, battendo in semifinale [[Arthur Ashe]], numero uno tra i dilettanti, e in finale Tony Roche, senza perdere un set.
 
Nel 1968 furono disputati solamente 10 tornei "open". I professionisti giocavano principalmente nel loro circuito di competenza, divisi in due gruppi: [[National Tennis League]] (NTL) e [[World Championship Tennis]] (WCT). Laver si piazzò al numero 1 in entrambe le categorie, vincendo gli [[U.S. Pro Tennis Championships 1968|US Pro]] sull'erba, i [[French Pro Championship 1968|French Pro]] sulla terra rossa, (sconfiggendo sempre John Newcombe in finale), nonché la prima edizione "Open" del [[Pacific Southwest Championships 1968|Pacific Southwest Championships]], sul cemento. La sua vittoria 4-6, 6-0, 6-0 in finale contro Ken Rosewall è considerata una delle sue migliori prestazioni di sempre.
== FInali del Grande Slam (singolare) ==
=== Vittorie (11)===
{|
|-
|width="50"|'''Anno
|width="175"|'''Titolo
|width="175"|'''Altro finalsita
|width="150"|'''Punteggio in finale
|-bgcolor="#CCCCFF"
|[[1960]] ||[[Australian Championships]]||[[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] [[Neale Fraser]] || 5-7, 3-6, 6-3, 8-6, 8-6
|-bgcolor="#CCFFCC"
|[[1961]]||[[Wimbledon Championships]] || {{flagicon2|USA}} [[Chuck McKinley]] ||6-3, 6-1, 6-4
|-bgcolor="#CCCCFF"
|[[1962]] ||Australian Championships <small>(2)|| [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] [[Roy Emerson]] || 8-6, 0-6, 6-4, 6-4
|-bgcolor="#EBC2AF"
|1962||[[French Championships]] || [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Roy Emerson || 3-6, 2-6, 6-3, 9-7, 6-2
|-bgcolor="#CCFFCC"
|1962||Wimbledon Championships <small>(2) || [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] [[Marty Mulligan]]|| 6-2, 6-2, 6-1
|-bgcolor="#FFFFCC"
|1962||[[U.S. Open (tennis)|U.S. Championships]]|| [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Roy Emerson ||6-2, 6-4, 5-7, 6-4
|-
|colspan="4"|''' ''Era Open:'' '''
|-bgcolor="#CCFFCC"
|[[1968]] ||Wimbledon <small>(2)|| [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] [[Tony Roche]] || 6-3, 6-4, 6-2
|-bgcolor="#CCCCFF"
|[[1969]] ||Australian Open <small>(3)|| [[Immagine:Flag of the Spain Under Franco.png|25px]] [[Andres Gimeno]] || 6-3, 6-4, 7-5
|-bgcolor="#EBC2AF"
|1969||French Open <small>(2)|| [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] [[Ken Rosewall]] || 6-4, 6-3, 6-4
|-bgcolor="#CCFFCC"
|1969||Wimbledon <small>(4)||[[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] [[John Newcombe]] || 6-4, 5-7, 6-4, 6-4
|-bgcolor="#FFFFCC"
|1969||U.S. Open <small>(2)||[[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Tony Roche || 7-9, 6-1, 6-2, 6-2
|}
 
Nel 1969 Laver conquistò il secondo [[Grande Slam (tennis)|Grande Slam]] della sua carriera, battendo in quattro set Tony Roche nella finale degli [[US Open 1969 - Singolare maschile|US Open]]. Diversamente da quanto avvenuto sette anni prima, ai quattro Major presero parte tutti i migliori giocatori al mondo, professionisti e dilettanti. Tra i numerosi campioni battuti per arrivare allo storico traguardo, figurano Roy Emerson, [[Fred Stolle]], Andrés Gimeno, [[Tom Okker]], Ken Rosewall, [[Stan Smith]], [[Arthur Ashe]], John Newcombe e [[Dennis Ralston]]. Nelle quattro finali Laver perse complessivamente due set. L'incontro più duro fu la maratona che lo vide opposto a Tony Roche nella semifinale degli [[Australian Open 1969|Australian Open]], in condizioni climatiche simil-tropicali, con 90 game disputati, chiusa da Laver col punteggio di 7-5, 22-20, 9-11, 1-6, 6-3.
=== Sconfitte(6) ===
Nel suo cammino fu costretto al quinto set in cinque occasioni, di cui due recuperando due set di svantaggio. Battendo John Newcombe, in quattro set, a [[Torneo di Wimbledon 1969|Wimbledon]], Laver fece registrare una serie di 31 incontri vinti consecutivamente a Londra, record battuto soltanto nel 1980 da [[Björn Borg]].
{|
|-
|width="50"|'''Anno
|width="175"|'''Titolo
|width="175"|'''Altro finalista
|width="150"|'''Punteggio della finale
|-bgcolor="#CCFFCC"
|[[1959]] || Wimbledon Championships ||[[Immagine:Flag of Peru.svg|25px]] [[Alex Olmedo]] || 6-4, 6-3, 6-4
|-bgcolor="#CCFFCC"
|1960 ||Wimbledon Championships || [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Neale Fraser || 6-4, 3-6, 9-7, 7-5
|-bgcolor="#FFFFCC"
|1960|| U.S. Championships || [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Neale Fraser || 6-4, 6-4, 9-7
|-bgcolor="#CCCCFF"
|1961 ||Australian Championships || [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Roy Emerson|| 1-6, 6-3, 7-5, 6-4
|-bgcolor="#FFFFCC"
|1961 ||U.S. Championships ||[[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Roy Emerson ||7-5, 6-3, 6-2
|-
|colspan="4"|''' ''Open Era:'' '''
|-bgcolor="#EBC2AF"
|1968 || French Open || [[Immagine:Flag of Australia.svg|25px]] Ken Rosewall || 6-3, 6-1, 2-6, 6-2
|}
 
Nel 1969 Laver si aggiudicò 18 tornei su 32 in singolare, e vinse 106 incontri su 122 mettendo in mostra la propria versatilità su tutte le superfici: dal [[Campo da tennis#Cemento|cemento]] del [[South African Open 1969|South African Open]], e degli [[U.S. Pro Tennis Championships 1969|US Pro]], al sintetico indoor del [[U.S. Professional Indoor 1969|Philadephia US Pro Indoor]] e del torneo di [[Wembley Championship 1969|Wembley]].
== Singles titles in the Open Era (39) and overall singles titles (181) ==
[[File:ABN Wereldtennis in Ahoy Rotterdam Laver in aktie, Bestanddeelnr 928-4300.jpg|thumb|left|Laver a [[Rotterdam]] nel 1976]]
{{Cleanup|August 2006}}
* '''1968''' - '''Wimbledon''', Los Angeles
* '''1969''' - '''Australian Open''', '''French Open''', '''Wimbledon''', '''US Open''', Philadelphia WCT
* '''1970''' - Queen's Club, Los Angeles, Louisville, Montreal / Toronto, Philadelphia WCT, South Orange, St Louis WCT
* '''1971''' - Berkeley, Bologna WCT, Fort Worth WCT, London, Rome
* '''1972''' - Denver WCT, Houston WCT, Philadelphia WCT, Richmond WCT, Toronto WCT
* '''1973''' - Hong Kong, Miami WCT, Richmond WCT, Sydney Indoor, Toronto WCT
* '''1974''' - Bretton Woods, Houston, Las Vegas, Palm Desert WCT, Philadelphia WCT, Tokyo WCT
* '''1975''' - Caracas WCT, La Costa WCT, Orlando WCT, São Paulo WCT
 
Conquistando un montepremi di 124.000 dollari, Laver fu anche il primo tennista a superare la barriera dei 100.000 dollari guadagnati in una stagione.
Note: These are only the ATP registered tournament titles of open tournaments since 1968, following the ATP-Webside. This list does not cover the pre open titles nor many pro titles, Laver won in the first years of open tennis.
 
Quella di Laver fu una carriera di successi anche nell'epoca successiva agli anni di massimo splendore, con un record di 59 titoli ATP conquistati dopo i 30 anni. Nei primi anni '70, pur cominciando a raccogliere meno soddisfazioni nei grandi tornei, anche per aver ridotto le proprie partecipazioni, rimase a lungo il miglior tennista del circuito [[WCT]].
'''Tutti i titoli di Rod Laver 1960-1976 (181)''':
 
Nel 1970 vinse 13 titoli su tutte le superfici, guadagnando 201.453 dollari. Tra i successi spiccano quelli al ricco [[Tennis Champions Classic]], e in altri cinque importanti eventi: [[Sydney Dunlop Open 1970|Sydney Dunlop Open]], [[U.S. Professional Indoor 1970|Philadelphia]], [[Wembley Championship 1970|Wembley]], [[Pacific Southwest Championships 1970|Los Angeles]], [[South African Open]], equivalenti agli attuali [[ATP Tour Masters 1000|Masters 1000]]. In quell'anno non vi fu un numero uno al mondo ben definito. I vincitori (John Newcombe e Ken Rosewall) dei due soli tornei ([[Torneo di Wimbledon 1970|Wimbledon]] e [[US Open 1970|U.S. Open]]) che avevano visto la partecipazione dei migliori tennisti al mondo, avevano un bilancio di 0-3 e 0-5 contro Laver, che peraltro aveva vinto un maggior numero di tornei.
Sources: Joe McCauley, History of Professional Tennis, London 2001;
[[File:Tennis 'great', Rod Laver.jpg|miniatura|Rod Laver nel 2015]]
Michel Sutter, Vainqueurs-Winners 1946-1991, Paris 1992; Rod Laver (with Bud Collins), The Education of a Tennis Player, New York 1971; John Barrett, World of Tennis Yearbook 1970-1976, London 1970-1976; Betty Laver, The Red-headed Rocket from Rockhampton, Rockhampton 2001.
Lo stesso Newcombe, decretato miglior tennista dell'anno da Lance Tingay, scrisse nella sua autobiografia del 2002, che in quell'anno la nomina di migliore tennista al mondo fosse da attribuire nuovamente a Laver.
 
Nel 1972, Laver riuscì a difendere il titolo al '[[Tennis Champions Classic 1971|Tennis Champions Classic]]', vincendo 13 incontri di fila, contro molti dei suoi avversari più ostici, e conquistando la somma di 160.000 dollari. Sia nel 1971 sia nel 1972, Laver terminò al primo posto nella classifica a punti del WCT, perdendo la finale playoff di [[WCT Finals 1972|Dallas]] contro Ken Rosewall, in un incontro considerato uno dei migliori di tutti i tempi, con ascolti di oltre 20 milioni di telespettatori negli Stati Uniti. Con i 292.717 dollari di premi vinti nel 1971, Laver divenne il primo tennista a superare il tetto del milione di dollari di guadagni.
Titoli da amatore 1960-1962
 
A partire dal 1972, anche a causa di infortuni alla schiena e al ginocchio, Laver ridusse ulteriormente il suo calendario annuale, concentrandosi principalmente sul circuito WCT primaverile. Ciononostante, rimase nella top 10 della classifica computerizzata fino al 1975, vincendo almeno cinque tornei l'anno.
1960: Brisbane Australian Champ., Lausanne, Newport, Philadelphia, Pennsylvania, South Orange, Southampton. N.Y. (7).
 
Nel 1973 ottenne i suoi migliori risultati in [[Coppa Davis 1973|Coppa Davis]], dove vinse i suoi sei incontri portando l'[[Squadra australiana di Coppa Davis|Australia]] al titolo, ottenuto sconfiggendo 5-0 gli [[Squadra statunitense di Coppa Davis|Stati Uniti]] in finale a Cleveland.
1961: Wimbledon, Adelaide, Auckland, Bad Neuenahr, Brisbane, Brisbane Hard Courts, Caracas, Deauville, Hamburg German Champ., Houston, Kingston, Melbourne, Sydney, Sydney Metropolitan (14).
 
Nel 1974 Laver trionfò in sei dei tredici tornei a cui prese parte, e a fine anno era numero 4 al mondo; a 36 anni divenne il più anziano tennista mai giunto nella top 5 ATP.
1962: Sydney Australian Champ., Paris French Champ., Wimbledon, Forest Hills US Champ., Bournemouth BHC, Brisbane, Brisbane Hard Courts, Caracas, Connaugh, Dublin Irish Champ., Gstaad Swiss Champ., Hamburg German Champ., Hilversum Dutch Champ., Houston, Lugano, Melbourne, Oslo, Palermo, Queen's Club, Rome Italian Champ., Sydney (21).
 
Nel 1975 vinse quattro tornei e 23 incontri consecutivi nel circuito WCT e nel 1976 entrò nel [[World Team Tennis]], conquistandosi il titolo di 'Rookie of the year', all'età di 38 anni.
Titoli da professionista 1963-1967
 
Considerando la percentuale di incontri in singolare vinti in carriera nei tornei open, Laver si attesta intorno all'80%, superato solo da altri cinque giocatori, Björn Borg, [[Jimmy Connors]], [[Ivan Lendl]], [[John McEnroe]] e [[Roger Federer]].
1963: Cannes, Kitzbühel, Noordwijk-on-Sea, Capetown (4).
 
=== Coppa Davis ===
1964: Boston US Pro, Wembley London Pro, Geneve, Johannesburg, Monterey, Perth (4 man event), Port Elizabeth, Salisbury, Biarritz (4 man), Cairo (4 man), Marseille (4 man). (11).
Laver, da dilettante, contribuì alle vittorie in [[Coppa Davis]] dell'Australia per 4 anni consecutivi, dal [[Coppa Davis 1959|1959]] al [[Coppa Davis 1962|1962]], in cui i "canguri" sconfissero 3-2 gli Stati Uniti (a [[Forest Hills (Queens)|Forest Hills]]), 4-1 e 5-0 l'[[Italia]] (a [[Sydney]] e [[Melbourne]]) e infine 5-0 il [[Messico]] (a [[Brisbane]]). Nel [[Coppa Davis 1973|1973]] i tennisti professionisti poterono partecipare al torneo, e così Laver ottenne la sua quinta vittoria contro gli americani, giocando e vincendo due incontri al singolare ed il doppio.
 
== Tra i migliori di sempre ==
1965: Wembley London Pro, Adelaide, Cannes, Durban, Lake Tahoe, Capetown, Hobart (4 man), Los Angeles R.R., Melbourne, Nairobi, New York US Pro Indoor, Newport R.R., Oklahoma (4 man), Perth , Rhodesia, San Rafael, Belfast (4 man) (17)
Fino all'avvento della classifiche stilate dall'ATP ([[Association of Tennis Professionals]]), nel 1973, non c'era un sistema di valutazione mondiale, anche se Laver fu classificato primo al mondo nel 1961 e 1962 (da dilettante), e nel 1968 e 1969 (nell'Era Open), dai giornalisti, tra cui il celebre Lance Tingay, del [[Daily Telegraph]]. Se si considera l'ammontare totale dei premi annuali, Laver fu il giocatore professionista che ne vinse maggiormente fino al 1971, come scrive [[Bud Collins]] nel libro ''[[Total Tennis]]'' (2003). Laver fu insignito del titolo di numero 1 al mondo per sette anni consecutivi, mischiando dilettanti e professionisti, dal 1964 al 1970, nonostante queste siano classifiche non ufficiali.
== Dopo il ritiro ==
[[File:Rod Laver.jpg|thumb|Statua raffigurante Laver fuori della [[Rod Laver Arena]] di [[Melbourne]]]]
 
Nel luglio del 1998 Laver fu colto da un malore mentre veniva intervistato dalla [[ESPN]] per una serie sui grandi atleti del XX secolo. Durante il periodo del suo recupero il tennis lo aiutò molto, come attività salubre e adatta al recupero da problemi circolatori o simili.
1966: Boston US Pro, Wembley London Pro, Binghamton, Brisbane, Cannes (4 man), Capetown, Forest Hills R.R., Johannesburg, Melbourne, Perth, Nancy (4 man), Oporto, Milan (4 man), Abidjan (4 man), Dakar (4 man). (15).
 
Nel 2000 il campo centrale del [[Melbourne Park]], che oggi ospita gli Australian Open, fu ridenominato [[Rod Laver Arena]] in suo onore.
1967: Wimbledon Pro, Boston US Pro, Wembley London Pro, Paris French Pro, Paris Indoor, Binghamton, Boston Garden, Johannesburg, Fort Worth, Marseille (4 man), Miami, New York US Pro Indoor, New York Madison Square Garden, Newport R.R., Oklahoma, Orlando, San Diego, San Juan (18).
 
Nel 2003 Laver, insieme alla più grande tennista femminile australiana, [[Margaret Smith Court]], ebbe il suo ritratto inserito in un francobollo, entrando così nella [[Lista di australiani su francobolli]] dall'"Australia Post Australian Legends Award".
Titoli dall'inizio dell'Era Open 1968-1976
 
Nel 2016 viene presentato il torneo annuale a lui dedicato nel quale si sfideranno i migliori quattro tennisti europei più un capitano contro i migliori quattro tennisti del resto del mondo più un capitano. La prima edizione della [[Laver Cup]] si è disputata dal 22 al 24 settembre 2017 a [[Praga]] e ha visto il successo per 15-9 del team Europa, capitanato da [[Björn Borg]], di cui facevano parte tra gli altri [[Roger Federer]] e [[Rafael Nadal]], in quel momento rispettivamente n. 2 e n. 1 al mondo nella classifica ATP, sul World team, capitanato da [[John McEnroe]]. La seconda edizione ha avuto luogo nel 2018 a [[Chicago]]. La terza edizione ha avuto luogo nel 2019 a [[Ginevra]], in Svizzera e la quarta a [[Boston]] nel 2021.
1968: Wimbledon, Boston US Pro, Paris French Pro, Buenos Aires, Corpus Christi, La Paz, Los Angeles PSW Open, London Indoor, London BBC 2 (4 man), New York Madison Square Garden, São Paulo (11).
 
== Statistiche ==
1969: Brisbane Australian Open, French Open, Wimbledon, US Open, South African Open, Boston US Pro, Wembley British Indoor, Anaheim, Baltimore, Binghamton, Fort Worth, Los Angeles, London BBC 2 (4man), Madrid, New York Madison Square Garden Invitational, Orlando, Philadelphia US Pro Indoor, St. Louis (18).
{{vedi anche|Statistiche e record di Rod Laver}}
=== Singolare ===
{| class="wikitable" style=text-align:center;font-size:89%
|-
| colspan="7" align="center" |'''Dilettante (54)'''
| colspan="6" align="center" |'''Professionista (72)'''
| colspan="9" align="center" |'''Era Open (75)'''
| rowspan="2" align="center" | '''Totale'''
|-
|1956 ||1957 ||1958 ||1959 ||1960 ||1961
|1962 ||1963 ||1964 ||1965 ||1966 ||1967 ||1968 ||1968 ||1969 ||1970 ||1971 ||1972
|1973 ||1974 ||1975 ||1976
|-
| 1 || 2 || 3 || 1 || 9 || 16
| 22 || 6 || 11 || 17 || 16 || 19 || 3 || 10 || 18 || 15 || 8 || 5
| 7 || 6 || 5 || 1 || '''201'''
|}
 
==== Grande Slam ====
1970: Canadian Open, South African Open, Wembley British Indoor, Fort Worth WCT, Louisville WCT, Los Angeles PSW Open, New York Champions Classic, Philadelphia US Pro Indoor, Queen's Club, South Orange, St. Louis WCT, Sydney, Vancouver WCT, Germany (Berlin, Bonn, and Saarbrücken) Round Robin (4 man) (14).
===== Vinte (11) =====
{| class="sortable wikitable"
|-
|width="50"|'''Anno'''
|width="220"|'''Torneo'''
|width="150"|'''Superficie'''
|width="190"|'''Avversario in finale'''
|width="170"|'''Punteggio'''
|-bgcolor=#FFFFCC
| 1960 || {{Bandiera|AUS}} [[Australian Championships]]||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Neale Fraser]]||5–7, 3–6, 6–3, 8–6, 8–6
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1961||{{Bandiera|GBR}} [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]]||Erba||{{Bandiera|USA}} [[Chuck McKinley]]||6–3, 6–1, 6–4
|-bgcolor=#FFFFCC
| 1962||{{Bandiera|AUS}} Australian Championships <small>(2)</small>||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Roy Emerson]]||8–6, 0–6, 6–4, 6–4
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1962||{{Bandiera|FRA}} [[Open di Francia|French Championships]]||Terra rossa||{{Bandiera|AUS}} [[Roy Emerson]]||3–6, 2–6, 6–3, 9–7, 6–2
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1962||{{Bandiera|GBR}} Wimbledon <small>(2)</small>||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Marty Mulligan]]||6–2, 6–2, 6–1
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1962||{{Bandiera|USA}} U.S. Championships||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Roy Emerson]]||6–2, 6–4, 5–7, 6–4
|-
|align=center colspan=5|'''↓ Era Open ↓'''
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1968||{{Bandiera|GBR}} Wimbledon <small>(3)</small>||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Tony Roche]]||6–3, 6–4, 6–2
|-bgcolor=#FFFFCC
| 1969||{{Bandiera|AUS}} Australian Open <small>(3)</small>||Erba||{{Bandiera|ESP}} [[Andrés Gimeno]]||6–3, 6–4, 7–5
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1969||{{Bandiera|FRA}} Open di Francia <small>(2)</small>||Terra rossa||{{Bandiera|AUS}} [[Ken Rosewall]]||6–4, 6–3, 6–4
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1969||{{Bandiera|GBR}} Wimbledon <small>(4)</small>||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[John Newcombe]]||6–4, 5–7, 6–4, 6–4
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1969||{{Bandiera|USA}} US Open <small>(2)</small>||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Tony Roche]]||7–9, 6–1, 6–2, 6–2
|}
 
===== Sconfitte (6) =====
1971: Rome Italian Open, Berkeley WCT, Bologna WCT, Fort Worth WCT, London Indoor, New York Champions Classic, Hilton Head CBS Classic (4 man) (7).
{| class="sortable wikitable"
|-
|width="50"|'''Anno'''
|width="220"|'''Torneo'''
|width="150"|'''Superficie'''
|width="190"|'''Avversario in finale'''
|width="170"|'''Punteggio'''
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1959 ||{{Bandiera|GBR}} [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]]||Erba||{{Bandiera|USA}} [[Alex Olmedo]]||4–6, 3–6, 4–6
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1960 ||{{Bandiera|GBR}} Wimbledon||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Neale Fraser]]||4–6, 6–3, 7–9, 5–7
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1960 ||{{Bandiera|USA}} [[US Open (tennis)|U.S. Championships]]||Erba||{{Bandiera|AUS}} Neale Fraser||4–6, 4–6, 7–9
|-bgcolor=#FFFFCC
| 1961 || {{Bandiera|AUS}} [[Australian Championships]]||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Roy Emerson]]||6–1, 3–6, 5–7, 4–6
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1961 ||{{Bandiera|USA}} U.S. Championships||Erba||{{Bandiera|AUS}} Roy Emerson||5–7, 3–6, 2–6
|-
|align=center colspan=6|'''↓ Open Era ↓'''
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1968 ||{{Bandiera|FRA}} [[Open di Francia]]||Terra rossa||{{Bandiera|AUS}} [[Ken Rosewall]]||3–6, 1–6, 6–2, 2–6
|}
 
==== Pro Slam ====
1972: Denver WCT, Houston WCT, Philadelphia US Pro Indoor, Richmond WCT, Toronto WCT (5).
===== Vinte (9) =====
{| class="sortable wikitable"
|-
|width="50"|'''Anno'''
|width="240"|'''Torneo'''
|width="100"|'''Superficie'''
|width="175"|'''Avversario in finale'''
|width="170"|'''Punteggio'''
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1964|| {{Bandiera|GBR}} [[Wembley Championship|Wembley Pro]]||Indoor||{{Bandiera|AUS}} [[Ken Rosewall]]||7–5, 4–6, 5–7, 8–6, 8–6
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1964||{{Bandiera|USA}} [[U.S. Pro Tennis Championships]]||Erba||{{Bandiera|USA}} [[Pancho Gonzales]]||4–6, 6–3, 7–5, 6–4
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1965|| {{Bandiera|GBR}} Wembley Pro||Indoor||{{Bandiera|ESP}} [[Andrés Gimeno]]||6–2, 6–3, 6–4
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1966|| {{Bandiera|GBR}} Wembley Pro||Indoor||{{Bandiera|AUS}} [[Ken Rosewall]]||6–2, 6–2, 6–3
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1966||{{Bandiera|USA}} U.S. Pro Tennis Championship||Erba||{{Bandiera|AUS}} [[Ken Rosewall]]||6–4, 4–6, 6–2, 8–10, 6–3
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1967||{{Bandiera|FRA}} [[French Pro Championship]]||Parquet (i)||{{Bandiera|ESP}} [[Andrés Gimeno]]||6–4, 8–6, 4–6, 6–2
|-bgcolor=#CCFFCC
| 1967||{{Bandiera|GBR}} Wembley Championship||Indoor||{{Bandiera|AUS}} Ken Rosewall||2–6, 6–1, 1–6, 8–6, 6–2
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1967||{{Bandiera|USA}} U.S. Pro Championship||Erba||{{Bandiera|ESP}} Andrés Gimeno||4–6, 6–4, 6–3, 7–5
|-
| 1967||{{Bandiera|GBR}} [[Wimbledon Pro]]||Erba||{{Bandiera|AUS}} Ken Rosewall|||6–2, 6–2, 12–10
|}
 
===== Perse (6) =====
1973: Hong Kong, Miami WCT, Richmond WCT, Sydney Australian Indoor, Toronto WCT, Hilton Head CBS Classic, Hilton Head World Invitational Tennis Classic (4 man) (7).
{| class="sortable wikitable"
|-
|width="50"|'''Anno'''
|width="220"|'''Torneo'''
|width="100"|'''Superficie'''
|width="175"|'''Avversario in finale'''
|width="170"|'''Punteggio'''
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1963||{{Bandiera|FRA}} [[French Pro Championship|French Pro]]||Parquet (i)||{{Bandiera|AUS}} [[Ken Rosewall]]||8–6, 4–6, 7–5, 3–6, 4–6
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1963||{{Bandiera|USA}} [[U.S. Pro Tennis Championships|U.S. Pro Championships]]||Erba||{{Bandiera|AUS}} Ken Rosewall||4–6, 2–6, 2–6
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1964||{{Bandiera|FRA}} French Pro||Parquet (i)||{{Bandiera|AUS}} Ken Rosewall||3–6, 5–7, 6–3, 3–6
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1965||{{Bandiera|FRA}} French Pro||Parquet (i)||{{Bandiera|AUS}} Ken Rosewall||3–6, 2–6, 4–6
|-bgcolor=#CCCCFF
| 1965||{{Bandiera|USA}} U.S. Pro||Erba||{{Bandiera|AUS}} Ken Rosewall||4–6, 3–6, 3–6
|-bgcolor=#EBC2AF
| 1966||{{Bandiera|FRA}} French Pro||Parquet (i)||{{Bandiera|AUS}} Ken Rosewall||3–6, 2–6, 12–14
|}
 
== Curiosità ==
1974: Bretton Woods, Houston WCT, Las Vegas, Palm Desert WCT, Philadelphia US Pro Indoor, Tokyo WCT (6).
{{Curiosità}}
* Nel 1970 [[Adidas]] mise in commercio una scarpa denominata "Rod Laver".<ref>[http://www.providermag.it/2009/08/05/adidas-originals-consortium-rod-laver-collection/ Adidas Originals Consortium Rod Laver Collection]</ref>
* '''Rod Laver''' era anche il nome di una band rapcore che suonava per la Screaming Giant Records e per la [http://www.toothandnail.com Tooth and Nail Records].
* Laver fu uno dei tennisti che più ispirarono [[John McEnroe]] secondo la sua autobiografia ''[[You Cannot Be Serious]]''.
 
== Onorificenze ==
1975: Caracas WCT, La Costa WCT, Orlando WCT, Puerto Rico CBS Classic, São Paulo WCT (5).
{{Onorificenze
|immagine=Order BritEmp (civil) rib.PNG
|nome_onorificenza=Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Impero Britannico
|motivazione=Per i servizi allo sport.
|luogo=13 giugno 1970<ref>{{en}}[https://honours.pmc.gov.au/honours/awards/1084954 Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=AUS Order of Australia (civil) BAR.svg
|nome_onorificenza=Compagno dell'Ordine dell'Australia
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Australia
|motivazione=Per il servizio eminente al tennis come giocatore, rappresentante e mentore, a livello nazionale e internazionale, e come modello per i giovani sportivi.
|luogo=26 gennaio 2016<ref>{{en}}[https://honours.pmc.gov.au/honours/awards/1152654 Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Australian Sports Medal ribbon.png
|nome_onorificenza=Medaglia dello sport australiano
|collegamento_onorificenza=Medaglia dello sport australiano
|motivazione=Forse il più grande giocatore di sempre. L'unico giocatore a catturare due "Grand Slam".
|luogo=30 agosto 2000<ref>{{en}}[https://honours.pmc.gov.au/honours/awards/982733 Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.]</ref>
}}
 
== Note ==
1976: Detroit (probabilmente 4 man) (1)
 
Nota: questa lista di 181 tornei vinti tra il 1960 ed il 1976 potrebbe essere incompleta.
==Notes==
<references/>
 
== CuriositàAltri progetti ==
{{interprogetto}}
* Rod Laver era un tennista così famoso che nel 1970 [http://www.adidas.com Adidas] mise in commercio una scarpa denominata [http://www.shopadidas.ca/vr4-web-site/catalogservlet?productId=18517249&categoryId=2309889 "Rod Laver"].
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
 
{{Grande Slam}}
* '''rod laver''' era anche il nome di una band rapcore che suonava per la Screaming Giant Records e per la [http://www.toothandnail.com Tooth and Nail Records].
{{Vincitori del singolare maschile agli Australian Championships}}
{{Vincitori del doppio maschile agli Australian Championships}}
{{Vincitori del singolare maschile agli Australian Open}}
{{Vincitori del doppio maschile agli Australian Open}}
{{Vincitori del singolare maschile agli Internazionali di Francia}}
{{Vincitori del doppio maschile agli Internazionali di Francia}}
{{Vincitori del doppio misto agli Internazionali di Francia}}
{{Vincitori del singolare maschile agli Open di Francia}}
{{Vincitori del singolare maschile a Wimbledon (pre Era Open)}}
{{Vincitori del doppio misto a Wimbledon (pre Era Open)}}
{{Vincitori del singolare maschile a Wimbledon}}
{{Vincitori del doppio maschile a Wimbledon}}
{{Vincitori del singolare maschile agli U.S. National Championships}}
{{Vincitori del singolare maschile agli US Open}}
 
{{Controllo di autorità}}
*Laver fu uno dei tennisti che più ispirarono John McEnroe secondo la sua autobiografia "You Cannot Be Serious."
{{Portale|biografie|tennis}}
-->
[[Categoria:Biografie|Laver, Rod]]
[[Categoria:Tennisti australiani|Laver, Rod]]
 
[[Categoria:Membri dell'International Tennis Hall of Fame]]
[[bg:Род Лейвър]]
[[Categoria:Membri della Sport Australia Hall of Fame]]
[[bn:রড লেভার]]
[[Categoria:Vincitori dell'Australian Open]]
[[cs:Rod Laver]]
[[Categoria:Vincitori dell'Open di Francia]]
[[da:Rod Laver]]
[[Categoria:Vincitori del Torneo di Wimbledon]]
[[de:Rod Laver]]
[[en:Rod Laver]]
[[es:Rod Laver]]
[[eu:Rod Laver]]
[[fi:Rod Laver]]
[[fr:Rod Laver]]
[[he:רוד לייבר]]
[[hu:Rod Laver]]
[[ja:ロッド・レーバー]]
[[nl:Rod Laver]]
[[no:Rod Laver]]
[[pl:Rod Laver]]
[[pt:Rod Laver]]
[[ru:Лейвер, Родни Джордж]]
[[sk:Rod Laver]]
[[sv:Rod Laver]]
[[zh:罗德·拉沃]]