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=[[Picco Pio XI]]=
{{Montagna
|nomemontagna = Picco Pio XI
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|sigla_paese = ITA
|div_amm_1 = {{IT-ABR}}
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|catenamontuosa = [[Gran Sasso]]
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|dataprimasalita = 1923
|alpinistaprimasalita = }}
Il '''Picco Pio XI''' (2.282 m [[s.l.m.]]<ref>{{Cita libro
| titolo = Abruzzo, Molise | editore = Touring club italiano | anno = 1979| autore = AA.VV. | collana = Guida d'Italia | p = 130
| url = https://books.google.it/books?id=hjuXdKDL7eAC&pg=PA130&dq=Pizzo+Cefalone+m+Abruzzo,+Molise&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjX9Zaq8cjuAhVSPuwKHWIHDLEQ6AEwBHoECAgQAg#v=onepage&q=Pizzo%20Cefalone%20m%20Abruzzo%2C%20Molise&f=false
| accesso = 2025-08-11}} </ref>) è una [[montagna]] del massiccio del [[Gran Sasso d'Italia]], posta nel territorio della frazione di [[Intermesoli (Pietracamela)|Intermesoli]], all'interno del comune di [[Pietracamela]].
Si eleva tra la ''Conca del Sambuco'', l'imponente [[morena]] che scende dalle vette del [[Pizzo Intermesoli]]<ref name ="ICDC19">{{Cita|I corridori del cielo, 2019}}</ref>, e la ''Val Maone''.
Nel 1929 fu intitolata ad [[Achille Ratti]] che, prima di diventare Papa Pio XI, era un appassionato alpinista, noto per imprese come la prima salita della parete Est del Monte Rosa e la via italiana del Monte Bianco.
Fino ad allora gli abitanti di Pietracamela lo chiamavano '''il Dito del Diavolo''', per la sua forma che ricorda un pollice con il polpastrello arrotondato rivolto verso la ''Conca del Sambuco'' e l'unghia a strapiombo sulle ''sorgenti del Rio Arno'' nella ''Val Maone'', e per il fatto che fosse frequentemente colpito dai fulmini<ref name ="ICDC21">{{Cita|I corridori del cielo, 2021}}</ref>.
Il primo salitore è stato Ernesto Sivitilli nell’estate del 1923<ref name ="ICDC21"/>.
==Accesso alla vetta==
La cima si può raggiungere seguendo il sentiero che da Pietracamela, passando per il ''Colle dell'Asino'', porta alla base della ''Conca del Sambuco'', qui arrivati si prosegue verso sinistra lasciando il sentiero che conduce verso le vette di Pizzo Intermesoli; si tratta di un percorso che presenta notevoli difficoltà e che dev'essere affrontato da escursionisti esperti.
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
*{{Cita web
|url=https://www.icorridoridelcielo.it/nevaio-perenne-conca-del-sambuco/
|titolo=Nevaio “perenne” Conca del Sambuco|accesso=2025-08-11
|data=11 dicembre 2019
|sito=I corridori del cielo
|cid=I corridori del cielo, 2019}}
*{{Cita web
|url=https://www.icorridoridelcielo.it/picco-pio-xi/
|titolo=Picco Pio XI 2283slm|accesso=2025-08-11
|data=5 febbraio 2021
|sito=I corridori del cielo
|cid=I corridori del cielo, 2021}}
*{{Cita web
|url=http://www.ilcalderone.biz/gransasso/nevaiodellaconcadelsambuco/tabid/103/Default.aspx
|titolo=Nevaio della Conca del Sambuco
|accesso=2025-08-11
|sito=ilCalderone
|cid=ilCalderone}}
=[[Casino di caccia]]=
==Hunting lodge==
A hunting lodge is a small country property specifically used for organising hunting parties. It can also be called a hunting box, shooting box or shooting lodge.
Such places might be quite separate or detached from the main property, or in a different part of the country.
[[File:AM Hunting Lodge.jpg|thumb|right|240px|[[Chatelherault Country Park|Chatelherault]], built by [[William Adam]] in 1743 as the [[James Hamilton, V duca di Hamilton|duca di Hamilton]] hunting lodge.]]
The lodge may have a special room for hanging game and a [[gun room]] where guns were lodged and ammunition stored.
[[Sovrani del Regno Unito|Regina]] [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] Hunting Lodge, formerly known as The Great Standing, is located in [[Epping Forest]]. It is an example of such a [[Stile Tudor|Tudor]] installation.<ref>{{Cita web|url=http://www.cityoflondon.gov.uk/Corporation/LGNL_Services/Leisure_and_culture/Local_history_and_heritage/Buildings_outside_the_City/hunting_lodge.htm
|titolo=Queen Elizabeth's Hunting Lodge
|autore=Lisa Gazeley
|data=16 dicembre 2010
|sito=City of London official website
|editore=City of London
|accesso=31 maggio 2011}}</ref>
==Note==
<references/>
=[[Tacchino alla canzanese]]=
{{Gastronomia
|paese = Italia
|nome= TACCHINO ALLA CANZANESE <!-- inserire in MAIUSCOLO il nome del prodotto -->
|categoria = secondo <!-- compilare seguendo [[Template:Gastronomia/Categoria]] -->
|settore = Prodotti della gastronomia <!-- Inserire la categoria, es: prodotti vegetali -->
|riconoscimento =PAT
|zona = [[Canzano]] <!-- Inserire il nome del comune, provincia o altra zona di produzione (con [[ ]])-->
|regione= Abruzzo <!-- Inserire regione di produzione (senza [[ ]])-->
|regione2= <!-- Facoltativo, seconda regione di produzione (senza [[ ]])-->
|regione3= <!-- Facoltativo, terza regione di produzione (senza [[ ]])-->
|regione4= <!-- Facoltativo, quarta regione di produzione (senza [[ ]])-->
|note = <!-- Il campo è facoltativo -->
|immagine= <!-- inserire il nome della foto -->
|didascalia= <!-- inserire l'eventuale didascalia della foto -->
}}
Il '''tacchino alla canzanese''' è un piatto tipico [[Abruzzo|abruzzese]], diffuso soprattutto nella [[Teramo|provincia di Teramo]].
Il tacchino viene servito freddo, insieme alla gelatina ottenuta facendo riposare e raffreddando il brodo di cottura dello stesso.
L'animale, pulito, disossato e cucito per evitarne il disfacimento, viene sottoposto ad una lunga cottura in acqua insieme con le ossa frantumante.
Al termine il brodo di cottura, filtrato e raffreddato, si trasforma in gelatina.
Questa pietanza è diffusa e commercializzata in tutto il teramano, anche se la ricetta industriale differisce da quella tradizionale.
==Altri progetti==
{{interprogetto||b=Libro di cucina/Ricette/Tacchino alla canzanese|b_oggetto=la ricetta|b_preposizione=del|b_etichetta=tacchino alla canzanese}}
==Collegamenti esterni==
*{{cita web
|autore =
|url = http://tacchinoallacanzanese.it/tacchino.html
|titolo = Tacchino alla canzanese
|sito= la cucina teramana
|editore = Provincia di Teramo
|accesso = 29 gennaio 2011
|id = Provincia di Teramo
}}
*{{cita web
|autore =
|url = http://tacchinoallacanzanese.it/tacchino.html
|titolo = Il Tacchino alla Canzanese
|editore = Consorzio del Tacchino alla Canzanese
|accesso = 29 gennaio 2011
|id = Consorzio del Tacchino alla Canzanese
}}
=[[Gastronomia teramana]]=
La '''gastronomia teramana''' è sorprendentemente ricca e varia e trae da antichissime tradizioni contadine i suoi inconfondibili profumi e sapori.
È caratteristica del territorio e dei centri più vicini alla città di [[Teramo]] e si differenzia dalle tradizioni culinarie dell'area costiera della [[Provincia di Teramo]] e del resto dell'[[Abruzzo]].
==Primi piatti==
===Virtù===
{{vedi anche|Virtù (cucina teramana)}}
Un vero e proprio rituale propiziatorio si celebra all'arrivo della primavera, ogni primo maggio, con la preparazione delle ''Virtù'', un piatto le cui origini si perdono nella notte dei tempi quando, alla fine dell'inverno, le contadine univano alle primizie portate dalla buona stagione ciò che era rimasto nelle dispense delle scorte invernali.
La preparazione, che secondo la tradizione dura tre giorni e tre notti, è estremamente laboriosa perché i numerosi ingredienti ([[Vicia faba|fave]] e [[piselli]] freschi, [[lenticchie]], [[ceci]], [[fagioli]], [[indivia]], [[carciofo|carciofi]], [[spinaci]], [[cicoria]], [[bietola|bietole]], cime di [[rapa|rape]], cuori di [[sedano]], [[zucchine]], [[aglio]], [[cipolla]], erbe aromatiche, [[prosciutto]], cotenna, orecchio e piedini di maiale, cotiche, “pallottine”) vanno cotti separatamente, e solo alla fine si possono amalgamare con la pasta, di vari tipi e colori, che dovrebbe essere fresca anche se sono molto comuni le paste secche ed i [[tortellini]], nonostante i puristi storcano il naso.
Le famiglie che ancora seguono la tradizione donano e scambiano le Virtù che vengono confrontate e giudicate; al giorno d'oggi, però, gran parte dei teramani si affida ai ristoranti che, ogni primo maggio, ne vendono grandi quantità.
===Maccheroni alla chitarra===
Un altro piatto principe della cucina teramana sono i ''maccheroni alla chitarra'' o "chitarra con le pallottine", nonostante il nome si tratta di una sorta di [[Spaghetti alla chitarra|spaghetti a sezione quadrata]] che si ottengono pressando la sfoglia di pasta sulla [[chitarra (attrezzo)|chitarra]]: un attrezzo tradizionale abruzzese costituito da fili d'acciaio tesi, accostati parallelamente, su una intelaiatura di legno.
L'eccezionalità di questo piatto è nel sugo ricco di carne sotto forma di ''pallottine'': piccolissime polpettine di carne mista preparate a mano e fatte [[soffritto|soffriggere]].
===Scrippelle===
{{vedi anche|Scrippelle}}
Oltre alle ''pallottine'', un elemento caratterizzante della cucina teramana sono le ''scrippelle'': sottilissime frittatine preparate versando su una padella caldissima una pastella di [[farina]], [[acqua]] e [[Uovo (alimento)|uova]]; tanto simili alle ‘[[crepes]]' dei francesi che, secondo alcuni, da Teramo furono portate oltralpe al seguito dei loro eserciti.
Le ''scrippelle'' sono alla base di due dei piatti fondamentali della cucina teramana:
le straordinarie ''scrippelle mbusse'': cioè bagnate, immerse in un leggero brodo di gallina dopo essere state cosparse di [[parmigiano]] ed arrotolate,
ed il ''scrippelle|timballo di scrippelle'', dove sostituiscono la pasta sfoglia nel separare gli strati di ingredienti: poco sugo, tante ''“pallottine”'' e tutto ciò che il gusto e l'esperienza della cuoca suggeriscono.
===Zuppa di ceci, funghi e castagne===
Un primo piatto caratteristico del teramano è la "Zuppa di ceci, funghi e castagne".
===Maccheroni con le ceppe===
{{vedi anche|ceppe}}
Particolari e tipici della cucina di [[Civitella del Tronto]] sono i caratteristici ''maccheroni con le [[ceppe]]'', così denominati perché si tratta di grossi fusilli fatti a mano arrotolando la pasta intorno a un bastoncino.
Questo storico piatto di Civitella del Tronto è stato inventato in tempi di guerra dai cuochi civitellesi che, pur non avendo molto tempo per cucinare bene la pasta ai soldati, hanno creato e dato vita a questo piatto unico.
Tuttora viene servito a tavola nei ristoranti della zona e ci sono addirittura delle signore che sanno cucinare questo piatto come si faceva all'epoca.
==Secondi piatti==
===Mazzarelle===
{{vedi anche|Mazzarelle}}
Le saporite mazzarelle: una foglia di [[lattuga]] legata con un budellino che avvolge pezzetti di [[coratella]] d'agnello ([[fegato]], [[cuore]] e [[polmoni]]), con [[cipolla]], [[aglio]] e [[prezzemolo]], possono essere semplici o con il [[pomodoro]].
===‘Ndocca ‘Ndocca===
E poi le ''‘Ndocca ‘Ndocca'', il classico piatto povero dei contadini nel quale si utilizzano tutte le parti del maiale (orecchie, muso, [[cotenna]], piedi, costate) che non possono diventare prosciutti o salumi.
===Ventricina teramana===
{{vedi anche|Ventricina}}
===Tacchino alla canzanese===
{{vedi anche|Tacchino alla canzanese}}
Diffuso in tutta la zona del teramano.
La lavorazione e preparazione di tale piatto tipico secondo l'autentica ricetta non è nota a tutti, nonostante sia commercializzato al di fuori del Comune di [[Canzano]].
Tale ricetta infatti presenta lavorazioni difformi dalla lavorazione autentica perfezionata da [[Gaetano Contrisciani]] nel secolo scorso.
===Filetto alla borbonica===
Un altro piatto storico di Civitella del Tronto è il ''filetto alla borbonica'', una sorta di panino preparato con una fetta di pane sulla quale viene messa una fetta di carne che, a sua volta, viene ricoperta con una mozzarella e filetti di acciuga e insaporita con marsala.
===Spezzatino alla Franceschiello===
Sempre connesso con la Fortezza di Civitella del Tronto lo ''spezzatino alla Franceschiello'', così denominato dall'ultimo Re [[Francesco II di Borbone]], realizzato con pollo o agnello e insaporito con vino e sottaceti.
==Dolci==
===Caggionetti===
{{vedi anche|Cucina abruzzese#Dolci#Cagionetti, calgionetti, caggiunitt', caggionetti{{!}}Cagionetti}}
Parlando di dolci, si ricordano i "Caggionetti", tipico dolce abruzzese a forma di [[raviolo]]: una sfoglia leggerissima contiene un ripieno che, nei ''Caggiunitt‘'' teramani è a base di [[castagne]], insieme ai classici [[cioccolato]], [[mandorle]] tostate, [[Citrus medica|cedro]] [[candito]], buccia di [[limone]], [[rum]] e [[cannella]].
===Pepatelli===
{{vedi anche|Pepatelli}}
''Li pappatill'' o "Pepatelli", (anche questi tipici del periodo natalizio come i "Calcionetti") sono preparati con farina mista bianca e integrale, mandorle miele e pepe in polvere con l'aggiunta di scorza d'arancia. ''Li pappatill'' risultano durissimi per cui vengono tagliati in fette sottilissime che hanno una forma che ricorda i cantucci toscani.
===Sfogliatelle===
Ancora ''Li sfujatell'' "Le sfogliatelle", che si differenziano da tutte le altre perché anticamente venivano preparate dalle pazienti massaie, con la marmellata d'uva fatta in casa; al giorno d'oggi si utilizzano anche altre marmellate.
Si aggiungono mandorle e cacao in polvere e questo ripieno va poi messo dentro una sfoglia che una volta cotta avrà la tipica forma di mezza luna sfogliata.
==Vini==
Sulle colline tramane si coltivano i tipici [[vitigno|vitigni]] abruzzesi: il [[Montepulciano d'Abruzzo rosso]] o [[Montepulciano d'Abruzzo cerasuolo|cerasuolo]] ed il [[Trebbiano d'Abruzzo]] bianco; il [[Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane]] [[DOCG]] è considerato uno dei i migliori vini della penisola.
==Olio==
In [[Provincia di Teramo]] si produce anche un eccellente [[olio di oliva]], in particolare il [[Pretuziano delle Colline Teramane]] [[DOP]].
=[[Chiesa di Santa Maria de Praediis]]=
{{Edificio religioso
|NomeEdificio = Santa Maria de Praedis<!-- Nome dell'edificio -->
|Immagine = S._Maria_de_Praediis_-_Teramo.JPG <!-- Foto -->
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|Città = [[Teramo]]<!-- Città -->
|Regione = {{IT-ABR}}<!-- Regione -->
|
|Religione = [[cattolicesimo|Cattolica]] <!-- Religione -->
|Diocesi = [[Diocesi di Teramo-Atri|Teramo-Atri]] <!-- Diocesi di appartenenza -->
Riga 16 ⟶ 258:
|Website = <!-- Sito web -->
}}
La chiesa di '''Santa Maria de Praediis''' o '''in Praediis''' (dal latino ''praedium'' = fondo, podere, cioè tra i campi) si trova, appunto, ad una qualche distanza dagli abitati delle Frazioni di [[Pantaneto]] e [[Castagneto (
L'edificio ha [[facciata a capanna]] sormontata da un [[Campanile#Campanile_a_vela | campanile a vela]], la copertura è a [[capriata|capriate]], l'interno è suddiviso in tre piccole [[navate]].
Due [[colonna|colonne]] e quattro [[pilastri]] che sostengono quattro [[Arco (architettura)|arcate]] per lato, è presente un'[[abside]].
Riga 59 ⟶ 301:
}}
=[[
Sulla costa dell'[[Adriatico]], in [[provincia di Teramo]], tra [[Silvi Marina]] e [[Pineto]], nelle acque antistanti la [[Torre di Cerrano]], a meno di un chilometro dalla battigia, su un fondale sabbioso tra 5 e 15 metri, giacciono le rovine sommerse dell’'''antico porto di Atri''': i resti di un molo a forma di "L", opere murarie, lastroni in pietra d’Istria, colonne e vari manufatti<ref name=prop>[http://legislature.camera.it/_dati/leg13/lavori/stampati/sk4000/frontesp/3722.htm PROPOSTA DI LEGGE...Istituzione del parco marino "Torre di Cerrano"]</ref> <ref name=p120>{{cita libro
|cognome= Angeletti
|nome=Glauco
|=coautore=
|titolo= Cerrano ieri e oggi
|p=120
|capitolo=Primi rilievi su strutture sommerse antistanti la Torre di Cerrano
|cid= 1}}</ref>.
Le immersioni sono difficoltose per la sabbia del fondale che spesso riduce a pochi centimetri la visibilità.
==Storia==
==
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita libro
|cognome=
|nome=
|curatore=Marcello Sgattoni e Pino Zanni Ulisse
|titolo= Cerrano ieri e oggi|data=
|anno=1983
|mese=settembre
|editore=Amministrazione Provinciale di Teramo
|città=[[Teramo]]
|cid= 1}}
==Voci correlate==
*[[Torre di Cerrano]]
*[[Cerrano]]
==Collegamenti esterni==
*{{cita web
|autore=
|url=http://www.regione.abruzzo.it/xCultura/index.asp?modello=sitoarcte&servizio=xList&stileDiv=monoLeft&template=intIndex&b=menuSiti563&tom=63
|titolo=Hatria
|sito=Patrimonio culturale - Siti Archeologici Provincia di Teramo
|editore=Regione Abruzzo
|accesso=9 settembre 2008
|id=3
}}
*{{cita
|autore=
|url=http://www.comune.atri.te.it/index.asp?todo=citty&subtodo=storia
|titolo=
|editore=Comune di Atri
|accesso=16 settembre 2008
|id=4
}}
*{{cita web
|autore=
|url=http://www.scubalibredive.it/cerrano.htm
|titolo= Il Porto Romano Sommerso
|editore=SCUBA LIBRE DIVE
|accesso=15 settembre 2008
|id=5
}}
{{coord|42|53|23.73|N|13|53|55.80|E|display=title}}
<!-- [[Categoria:Torri costiere]]
[[Categoria:Monumenti della provincia di Teramo]]
{{Portale|Abruzzo}} -->
=[[Monti Gemelli]]=
I '''Monti Gemelli''' sono un piccolo [[massiccio montuoso]] formato da due [[montagna|rilievi]]: [[Montagna dei Fiori]] e [[Montagna di Campli]]; si eleva all'interno del [[parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]], nel territorio della [[provincia di Teramo]], in [[Abruzzo]]; una pendice si spinge nel comune di [[provincia di Ascoli Piceno|Ascoli Piceno]] ([[Marche]]).
Posto all'estremità orientale della catena dei [[Monti della Laga]], si differenzia profondamente da questa per le caratteristiche orogenetiche.
Il nome deriva dal fatto he i due rilievi, visti dalla [[Valle del Tordino]], mostrano sagome simili.
=[[Cima Lepri]]=
'''Cima Lepri''', con i suoi 2.445 {{m s.l.m.}}, è il secondo [[montagna|rilievo]] del Lazio e dei [[Monti della Laga]], nell'[[Appennino abruzzese]]<ref>{{cita web|url=http://cartografia.regione.lazio.it/cartanet/viewer|titolo=Cartografia Regione Lazio|accesso=28 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180324075756/http://cartografia.regione.lazio.it/cartanet/viewer|dataarchivio=24 marzo 2018|urlmorto=sì}}</ref>, posta tra l'Abruzzo e il Lazio, tra il Comune di [[Valle Castellana]] nella [[provincia di Teramo]] e il comune di [[Amatrice]] nella [[provincia di Rieti]], all'interno del [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga]].
posta sulla linea di cresta che congiunge [[Pizzo di Sevo]] con [[Pizzo di Moscio]] e [[Monte Gorzano]],
Dalla Conca di Amatrice appare come una poderosa e compatta bastionata che collega [[Pizzo di Sevo]] con la parte più meridionale del massiccio montano, [[Pizzo di Moscio]] e [[Monte Gorzano]]
== Accesso alla vetta ==
La vetta di Cima Lepri è raggiungibile tramite vari sentieri escursionistici, tra questi, il versate reatino offre l'impegnativo percorso che passa per il Peschio Palombo e quello che segue il "Tracciolino di Annibale", più agevole e frequentato dagli appassionati; dal versante abruzzese si può arrivare in cima attraverso il [[Bosco Martese]] e la prateria d'alta quota attorno agli Stazzi della Morricana, oppure percorrendo la cresta, aerea e panoramica, che la collega alla vetta di [[Pizzo di Moscio]].
=[[Battaglia (Campli)]]=
{{S|centri abitati dell'Abruzzo}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Battaglia
|Nome ufficiale =
|Panorama = 1928 - Chiesa Parrocchiale Battaglia.JPG
|Didascalia = La chiesa parrocchiale nel 1928.
|Bandiera =
|Stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 4
|Tipo =
|Divisione amm grado 1 = Abruzzo
|Divisione amm grado 2 = Teramo
|Divisione amm grado 3 = Campli
|Divisione amm grado 4 =
|Capoluogo =
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
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|Longitudine decimale =
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|Longitudine gradi =
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|Longitudine EW =
|Superficie =
|Note superficie =
|Abitanti =
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso =
|Fuso orario =
|Codice ISO =
|Codice statistico =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Immagine localizzazione =
|Mappa =
|Sito =
}}
'''Battaglia''' è una frazione in comune di [[Campli]], si trova sud versante sud della [[Montagna di Campli]], a m. 692 s.l.m.
Secondo [[Niccola Palma]] il nome deriverebbe da una sanguinosa battaglia medievale.
==Chiesa di S.Giacomo==
La chiesa di [[San Giacomo]], con la sua [[copertura a capanna]], domina dall'alto l'abitato.
Distrutta durante la [[Seconda guerra mondiale]] è stata ricostruita del 1957.
Una piccola scalinata conduce al semplice portale ad [[arco a tutto sesto]]<!-- , sottolineato da un grande arco decorativo -->.
Sulla sinistra è posto il [[campanile]] a [[guglia]], in [[laterizio]], dotato di orologio e due campane.
== Collegamenti esterni ==
*{{Cita web
|url = http://www.comune.campli.te.it/index.php/frazioni/204-battaglia
|titolo = Battaglia
|autore =
|wkautore =
|sito = Comune di Campli
|editore =
|data =
|lingua =
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|p =
|pp =
|cid =
|citazione =
|accesso = 27/09/2020
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|urlmorto =
}}
==imm==
{{Immagine multipla
| allinea = left
| direzione = verticale
| larghezza = 300
| titolo = '''La Montagna di Campli ...'''
| immagine1 = Montagna di Campli, Teramo, Italy.jpg
| alt1 = La Montagna di Campli in estate
| didascalia1 = ... in estateò
| immagine2 = Montagna di Campli, Teramo. Italy - autumn.jpg
| alt2 = =La Montagna di Campli in autunno
| didascalia2 = ... in autunnoò
| immagine3 = Montagna di Campli, Teramo. Italy - winter.jpg
| alt3 = =La Montagna di Campli d'inverno
| didascalia3 = ... d'invernoò
}}
<!-- {{Portale|Abruzzo}} -->
<!-- [[Categoria:Frazioni di Campli]] -->
=[[Tavo]]=
{{Fiume
|nomefiume= Tavo
|immaginefiume=
|lunghezza= 42
|altitudine= 1560
|portata= 29,69
|bacino=300
|nasce=[[Gran Sasso]]
|sfocia=nel fiume [[Saline]]
|attraversa=[[Abruzzo]], province di [[Provincia di L'Aquila|L'Aquila]] e [[Provincia di Pescara|Pescara]]
}}
Il fiume '''Tavo''' nasce sul [[Gran Sasso]], in località Pietrattina, a 1.560 m.s.l.m., vicino al [[monte Guardiola]] (1.828 m.), al margine orientale dell’[[altopiano]] di [[Campo Imperatore]]; scorre in direzione W-E, SW-NE perpendicolarmente alla costa.
Iinizia il suo corso tra le altissime pareti rocciose del [[Vallone d'Angora]] dove le acque delle sorgenti "Pisciarelli" si aggiungono alle sue; attraversa la più ampia [[Valle D'Angri]] e, in località Mortaio D'Angri, si insinua turbinosamente nella stretta [[forra]] della Bocca dell'Inferno; riceve le acque dalla spettacolare Cascata del Vitello d'Oro, alta 28 metri.
Nel [[Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga|Parco Nazionale]] è popolato dalla [[trota fario]] mentre una grande varietà di specie animali come la [[biscia dal collare]], il [[picchio rosso maggiore]], il [[merlo acquaiolo]], la [[ballerina bianca]] e la [[ballerina gialla]], trova un habitat ideale nella rigogliosa vegetazione della [[zona ripariale]], caratterizzata da [[Populus alba|pioppo bianco]], [[pioppo nero|nero]], [[salice bianco]] e [[salice rosso]].
Riceve i primi scarichi inquinanti nella valle sotto [[Farindola]] e le sue contrade, che attraversa su un letto ghiaioso.
Tra le colline subappenniniche fino a [[Penne]], dove uno sbarramento<ref>{{cita web
|url=http://www.nopress.it/bonifica/page.php?art=7
|titolo=Gestione ed esercizio della diga di Penne sul fiume Tavo
|accesso=19 settembre 2008
|editore=Consorzio di Bonifica Centro Saline-Pescara-Alento-Foro
}}</ref>
forma l’invaso artificiale del [[Lago di Penne]] che dal [[1987]] è [[Area naturale protetta]]. La siccità degli ultimi anni ha lasciato spesso il lago in secca.
Nelle acque rilasciate dalla diga confluisce il Fosso dell'Acqua Ventina, che proviene da Penne ed è molto inquinato dagli scarichi.
Il Tavo prosegue attraverso i comuni di [[Loreto Aprutino]], [[Pianella]], [[Moscufo]], [[Collecorvino]] e [[Cappelle sul Tavo]], un territorio collinare a destinazione agricola e zootecnica, e la captazione di acqua si fa più intensa nell'ultimo tratto, dove ci sono industrie e molte cave di ghiaia.
Termina in una [[pianura alluvionale]] in località Congiunti, all'altezza del confine tra Cappelle sul Tavo e [[Città Sant'Angelo]] dove, unendosi con il fiume [[Fino (fiume)|Fino]], dà origine al fiume [[Saline]].
Il Tavo ha un regime torrentizio, la sua portata media giornaliera è di 29,69 metri cubi al secondo, rilevata per un trentennio immediatamente a valle della diga di Penne, alla stazione di misura di San Pellegrino.
La sempre maggiore captazione delle acque per uso potabile e l'abbassamento della falda acquifera causato dalla costruzione del [[Traforo del Gran Sasso]], negli [[anni 70]], hanno ridotto fortemente la portata delle sorgenti (Mortaio d'Angri, Acquasanta, Vitella d'Oro) che confluiscono nel fiume che, di conseguenza nei periodi di siccità è quasi privo di acqua.
Principali [[affluenti]], entrambi da destra, sono il Fosso del Canneto ed il torrente Gallero, quest'ultimo nasce alle pendici orientali del Gran Sasso, dal [[monte Morrone]] (1315 m), scorre per 10 chilometri con un andamento [[meandriforme]] nell'ultimo tratto e in località Penne, nei pressi di Castiglione, confluisce nel Tavo.
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
*
|url=http://www.artaabruzzo.it/download/pubblicazioni/rapporto/VolumeI_201-328.pdf
|titolo=Primo rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Abruzzo - Anno 2001
|accesso=19 settembre 2008
|formato=pdf
|editore=A.R.T.A. - Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente - Abruzzo
|pagine=204-205
}}
*
|url=http://www.nopress.it/bonifica/page.php?art=4
|titolo=Aspetti idrologici
|accesso=19 settembre 2008
|editore=Consorzio di Bonifica Centro Saline-Pescara-Alento-Foro
}}
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|url=http://www.lagagransasso.it/gs/casc_vitella_doro.htm
|titolo=La cascata della Vitella d'Oro da Farindola (PE)
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|editore=lagagransasso.it
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{{coord|42|29|02|N|14|05|40|E|display=inline}} confluenza del Tavo e del Fino nel Saline.
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