Rita Levi-Montalcini: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Levi-Montalcini (disambigua)|Levi-Montalcini}}
{{nota disambigua|il film omonimo|
{{Carica pubblica
|nome = Rita Levi-Montalcini
|immagine = Rita Levi Montalcini.jpg
|carica = [[Senatrice a vita della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio = 1º agosto 2001
|mandatofine = 30 dicembre 2012
|legislatura = [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]]
|gruppo parlamentare = [[Gruppo misto]]
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)#Nominati da Carlo Azeglio Ciampi|Nomina presidenziale]] di [[Carlo Azeglio Ciampi]]
|incarichi = * [[Commissione Istruzione pubblica, beni culturali del Senato della Repubblica|settima commissione permanente]] (Istruzione pubblica, beni culturali)
* [[Commissione Igiene e sanità del Senato della Repubblica|dodicesima commissione permanente]] (igiene e sanità)
* [[Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato|commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani]]
|sito = http://www.senato.it/leg/14/BGT/Schede/Attsen/00018431.htm
|partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|titolo di studio = [[Laurea]] in [[Medicina]] e [[Chirurgia]]
|alma mater = [[Università degli Studi di Torino]]
|professione = Scienziata, ricercatrice
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Rita
|Cognome = Levi
|Sesso = F
|LuogoNascita = Torino
|GiornoMeseNascita = 22 aprile
|AnnoNascita = 1909
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 30 dicembre
|AnnoMorte = 2012
|NoteMorte = <ref name="corriere.it">{{Cita news|url = http://www.corriere.it/cronache/12_dicembre_30/addio-a-rita-levi-montalcini_85411536-528a-11e2-90d5-1b539b66307f.shtml|titolo = Addio a Rita Levi Montalcini|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 30 dicembre 2012|accesso = 30 dicembre 2012}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = neurologa
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità =
|
}}
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]], con le sue ricerche, scoprì e illustrò il fattore di accrescimento della fibra nervosa [[Nerve growth factor|NGF]] (nella fattispecie della struttura assonale), e per tale scoperta è stata insignita nel 1986 del [[premio Nobel per la medicina]]. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna a essere ammessa alla [[Pontificia accademia delle scienze]].<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/sito%20fino%202011/owndocuments/levinew.html|titolo= Rita Levi-Montalcini - The Pontifical Academy of Sciences|editore=vatica.va|accesso=31 dicembre 2012|lingua=en}} ({{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/sito%20fino%202011/2008/levi2008.pdf|titolo= versione PDF|editore=vatica.va|accesso=31 dicembre 2012|lingua=en}}</ref> Il 1º agosto 2001 è stata nominata [[Senatrice a vita (ordinamento italiano)|senatrice a vita]] dal Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale".<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Ciampi/dinamico/comunicato.asp?id=15560|titolo=Il Presidente Ciampi ha nominato senatore a vita la Professoressa Levi-Montalcini|accesso=10 novembre 2001|}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00018431.htm|titolo=Senato della Repubblica - Rita Levi-Montalcini|accesso=7 novembre 2011|}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/politica/levi/levi/levi.html|titolo=Rita Levi-Montalcini senatore a vita|accesso=7 novembre 2011|}}</ref> È stata socia nazionale dell'[[Accademia dei Lincei]] per la classe delle [[fisica|scienze fisiche]]<ref>{{cita web|url=http://www.lincei.it/modules.php?name=Soci&file=scheda&func=Soci_scheda&Id=8|titolo=Scheda del socio Rita Levi-Montalcini|accesso=7 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130331154024/http://www.lincei.it/modules.php?name=Soci&file=scheda&func=Soci_scheda&Id=8|urlmorto=sì}}</ref> e socia-fondatrice della [[Fondazione Idis-Città della Scienza]].<ref>{{cita web|url=http://www.idis.cittadellascienza.it/?p=292|titolo=Rita Levi-Montalcini è tra i soci fondatori della Fondazione|accesso=7 novembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924032757/http://www.idis.cittadellascienza.it/?p=292}}</ref>
== Biografia ==
{{citazione|Una piccola signora dalla volontà indomita e dal piglio di principessa.|[[Primo Levi]]<ref>Citato in {{Cita news|url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0007/articleid,0996_01_1986_0241_0007_13753827/anews,true/ |titolo = Una piccola signora dal piglio principesco |pubblicazione = La Stampa |numero = 241 |giorno = 14 |mese = ottobre |anno = 1986 |p=7 |accesso = 14 aprile 2012|autore = Primo Levi}}</ref>}}
=== I primi anni ===
Nata in una famiglia [[Ebrei|ebrea]] [[Sefarditi|sefardita]], figlia dell'[[Ingegneria elettronica|ingegnere elettrotecnico]] Adamo Levi (1867-1932)<ref>{{cita testo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1146_01_1932_0183_0007_24393789/anews,true/|titolo=Quotidiano ''La Stampa'' del 02/08/1932 pag.7}}</ref> e della pittrice Adele Montalcini<ref name=nobelprize >{{cita web|url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/1986/levi-montalcini-autobio.html|titolo=Rita Levi-Montalcini - Autobiography| accesso=29 agosto 2009|lingua=en}}</ref> (1879-1963) e sorella di [[Gino Levi-Montalcini|Gino]] (1902-1974), [[scultore]] e architetto noto negli [[anni 1930|anni trenta]], e Anna (1905–2000),<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/05/09/Cronaca/LEVI-MONTALCINI-E-MORTA-ANNA-SORELLA-MAGGIORE-DI-RITA_183900.php |titolo=Levi Montalcini: È Morta Anna, Sorella Maggiore Di Rita<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=6 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180304081405/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/05/09/Cronaca/LEVI-MONTALCINI-E-MORTA-ANNA-SORELLA-MAGGIORE-DI-RITA_183900.php |urlmorto=sì }}</ref> Rita nacque nel 1909 a Torino insieme alla sorella [[Gemelli (biologia)|gemella]] [[Paola Levi-Montalcini|Paola]] (1909-2000), nota pittrice. In merito alla propria educazione familiare, scriverà:<ref>Rita Levi-Montalcini, ''[[Elogio dell'imperfezione]]'', Baldini Castoldi Dalai, 2010, {{cita testo|titolo=p. 17|url=http://books.google.it/books?id=ii5rLuEJnV4C&pg=PA17|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140203111051/http://books.google.it/books?id=ii5rLuEJnV4C&pg=PA17}}. ISBN 978-88-6073-556-0</ref>
{{citazione|La mancanza di complessi, una notevole tenacia nel perseguire la strada che ritenevo giusta e la noncuranza per le difficoltà che avrei incontrato nella realizzazione dei miei progetti, lati del carattere che ritengo di aver ereditato da mio padre, mi hanno enormemente aiutato a far fronte agli anni difficili della vita. A mio padre come a mia madre debbo la disposizione a considerare con simpatia il prossimo, la mancanza di animosità e una naturale tendenza a interpretare fatti e persone dal lato più favorevole. Questo atteggiamento, che si manifestò anche più spiccatamente in mio fratello Gino, mi colpì sin dall'infanzia e determinò, almeno in parte, l'incondizionata ammirazione che avevo nei suoi confronti.}}
I genitori, molto colti, instillarono nei figli il proprio apprezzamento per la ricerca intellettuale. Trascorse l'[[infanzia]] e l'[[adolescenza]] in un ambiente sereno, anche se dominato da una concezione [[Età vittoriana|vittoriana]] dei rapporti con i genitori, dei ruoli femminili e maschili e dalla forte personalità del padre,<ref name=nobelprize /> convinto che una carriera professionale avrebbe interferito con i doveri di una moglie e di una madre. Nonostante l'opinione del padre,<ref name=nobelprize /><ref name=ilsole24ore /> decise nell'autunno del 1930 di studiare [[Medicina]] e [[Chirurgia]] all'[[Università degli Studi di Torino]]; la scelta di medicina fu determinata dal fatto che in quell'anno si ammalò e morì di [[Neoplasia#Comportamento biologico: benignità e malignità|cancro]] la sua amata governante Giovanna Bruatto.
Sempre nel 1930 entrò nella scuola medica dell'[[istologo]] [[Giuseppe Levi]] (padre di [[Natalia Ginzburg]]), dove cominciò gli studi sul [[sistema nervoso]] che avrebbe proseguito per tutta la vita. Ebbe come compagni universitari due futuri premi Nobel, [[Salvador Luria]] e [[Renato Dulbecco]]. Tutti e tre furono studenti di Giuseppe Levi, verso il quale si sentirono in debito per la formazione in [[scienze biologiche]] e per aver insegnato loro come affrontare i problemi scientifici in modo rigoroso, in un momento in cui tale approccio era ancora abbastanza inusuale; fu lo stesso Levi a introdurre in Italia il metodo di coltivazione [[in vitro]].<ref name=nobelprize /><ref name=beckerexhibits />
Nel 1936 il [[rettore (università)|rettore]] dell'Università di Torino, Silvio Pivano, le conferì la laurea in [[Medicina]] e [[Chirurgia]] con 110 e lode; successivamente si specializzò in [[neurologia]] e [[psichiatria]], ancora incerta se dedicarsi completamente alla professione medica o allo stesso tempo portare avanti le ricerche in neurologia.<ref name=nobelprize /><ref name=fondazioneitaliani>{{cita web|url=http://www.fondazioneitaliani.it/index.php/Rita-Levi-Montalcini-Biografia.html|titolo=Rita Levi-Montalcini, Biografia|accesso=3 ottobre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130331154719/http://www.fondazioneitaliani.it/index.php/Rita-Levi-Montalcini-Biografia.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name=accademiaxl>{{cita web|url=http://www.accademiaxl.it/Biblioteca/Virtuale/Ipertesti/neuroscienzeXL/levimon_NGF.htm|titolo=Biografia scientifica di Rita Levi-Montalcini|accesso=5 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090430041949/http://www.accademiaxl.it/Biblioteca/Virtuale/Ipertesti/neuroscienzeXL/levimon_NGF.htm}}</ref> Fu assistente volontaria nella clinica delle malattie nervose e mentali dal 1º gennaio 1938, ma per effetto delle leggi razziali venne sospesa. Poté completare gli studi senza borsa di studio, in quanto già regolarmente iscritta e non fuori corso, ottenendo il diploma di specializzazione in neuropatologia e psichiatria.
=== Le persecuzioni razziali e la seconda guerra mondiale ===
In seguito alle [[Leggi razziali fasciste#Applicazione leggi razziali|leggi razziali del 1938]], Levi-Montalcini, in quanto ebrea, fu costretta a emigrare nel marzo del 1939 in [[Belgio]], dove si trovavano già il suo maestro [[Giuseppe Levi]] e la sorella Anna insieme alla famiglia, sebbene stesse ancora terminando gli studi specialistici di psichiatria e neurologia. Fu ospite dell'istituto di [[neurologia]] dell'[[Università di Bruxelles]], dove continuò gli studi sul differenziamento del sistema nervoso.<ref name=fondazioneitaliani />
Il giorno prima di Natale del 1939, insieme alla famiglia, tornò in auto dal Belgio a Torino, dove, durante l'inverno del 1940, allestì un laboratorio domestico situato nella sua camera da letto per proseguire le sue ricerche, ispirate da un articolo di [[Viktor Hamburger]] del 1934 che riferiva sugli effetti dell'estirpazione degli arti negli embrioni di pulcini<ref>{{Cita web|url=https://nautil.us/a-lab-of-her-own-13306/|titolo=A Lab of Her Own|autore=Bob Goldstein|sito=Nautilus {{!}} Science Connected|data=1º dicembre 2021|lingua=en|accesso=24 agosto 2022}}</ref>. Il suo progetto era appena partito quando Giuseppe Levi, scappato dal Belgio invaso dai nazisti, ritornò a Torino e si unì a lei, diventando così, con suo grande orgoglio, il suo primo e unico assistente.<ref name=nobelprize /> Il loro obiettivo era quello di comprendere il ruolo dei fattori genetici e di quelli ambientali nella differenziazione dei centri nervosi. In quel laboratorio Rita Levi-Montalcini e Giuseppe Levi scoprirono il fenomeno della morte di intere popolazioni nervose nelle fasi iniziali del loro sviluppo, fenomeno compreso nei suoi meccanismi solo tre decenni più tardi (1972) e definito con il termine [[apoptosi]]. Il pesante bombardamento di Torino da parte delle forze aeree angloamericane nel 1941 rese indispensabile abbandonare la città e Levi-Montalcini si rifugiò in una villa sulle colline [[asti]]giane, che apparteneva alla famiglia della sorella Anna, nella zona di Valle San Pietro, dove ricostruì il suo piccolo laboratorio e riprese gli esperimenti. Nel 1943 l'invasione dell'Italia da parte delle forze armate tedesche li costrinse ad abbandonare il loro rifugio, ormai pericoloso.<ref name=nobelprize /> L'8 settembre 1943, il fratello [[Gino Levi-Montalcini|Gino]] si sposò e, dopo un breve viaggio di nozze ad [[Oropa (Italia)|Oropa]], decise di portare nel [[Mezzogiorno (Italia)|Sud Italia]] tutta la famiglia: la madre, la giovane moglie e le sorelle.<ref name=ilsole24ore /> Iniziarono un pericoloso viaggio che si concluse a [[Firenze]], ospiti della famiglia Lurini, la cui figlia, la pittrice [[Marisa Mori]], era amica di Paola.
I Levi-Montalcini sopravvissero all'[[Olocausto]] rimanendo nascosti a Firenze, divisi in vari alloggi, sino alla liberazione della città, cambiando spesso abitazione per non incorrere nel rischio di essere catturati. Una volta furono salvati da una domestica, che li fece scappare appena in tempo. Nel periodo dell'occupazione nazista, a Firenze, Levi-Montalcini entrò in contatto con le forze [[Resistenza italiana|partigiane]] del [[Partito d'Azione]].<ref name=fondazioneitaliani />
Nell'agosto 1944 gli Alleati e i partigiani costrinsero i tedeschi a lasciare Firenze. Rita divenne allora medica presso il quartier generale anglo-americano.<ref name=ilsole24ore>{{cita news|autore=Andrea Casalegno|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/04/rita-levi-montalcini-cento-anni.shtml|titolo=Rita Levi-Montalcini, 100 anni di vita e ricerca|pubblicazione=ilsole24ore.com|accesso=3 ottobre 2009}}</ref> Come tale venne assegnata al campo dei rifugiati di guerra provenienti dal Nord Italia, trattando le epidemie di malattie infettive e di [[febbre tifoide]].<ref name=nobelprize /><ref name=beckerexhibits>{{cita web|url=http://beckerexhibits.wustl.edu/mig/bios/levi-montalcini.html|titolo=Biography Rita Levi-Montalcini|lingua=en|accesso=1º marzo 2011}}</ref> Qui si accorse però che quel lavoro non era adatto a lei, in quanto non riusciva a costruire il necessario distacco personale dal dolore dei pazienti.<ref name=universitadelledonne.it >{{cita web|url=http://www.universitadelledonne.it/rita%20levi%20m.htm|titolo=I cento anni di Rita Levi-Montalcini|autore=Sara Sesti|accesso=29 agosto 2009}}</ref> Lavoro da lei stessa definito difficile e penoso per il diffondersi delle [[epidemia|epidemie]]:
{{citazione|Era in corso un'epidemia di tifo, i malati morivano a decine. Facevo di tutto, il medico, l'infermiera, la portantina. Giorno e notte. È stato molto duro e ho avuto fortuna a non ammalarmi.|Rita Levi-Montalcini }}
Terminata la guerra, nel 1945 tornò con la famiglia a Torino, dove riprese gli studi accademici grazie all'aiuto di Giuseppe Levi.
=== Gli studi e la carriera negli Stati Uniti ===
[[File:Rita Levi Montalcini alla Nunziatella (1990).jpg|verticale|min|sinistra|Rita Levi Montalcini durante una ''lectio magistralis'' alla [[Scuola militare "Nunziatella"]] (1990)]]
Nel 1946 il biologo chimico [[Viktor Hamburger]], i cui studi erano stati oggetto di verifica negli esperimenti condotti con Levi durante il periodo della guerra, la invitò a [[Saint Louis]], a proseguire le ricerche e a cercare di comprendere la natura delle differenze dei risultati ottenuti, presso il Dipartimento di [[zoologia]] della [[Università Washington a Saint Louis|Washington University]].<ref name=beckerexhibits /><ref name=accademiaxl /> Tra le altre cose continuò le ricerche embrionali sui polli, portando sul terreno sperimentale il problema delle relazioni tra neurosviluppo e periferia organica.<ref name=fondazioneitaliani /><ref name="accademiaxl2">{{cita web|url=http://www.accademiaxl.it/Biblioteca/Virtuale/Ipertesti/neuroscienzeXL/montalciniNGF.htm|titolo=La scoperta dell'NGF|accesso=20 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110810162406/http://www.accademiaxl.it/Biblioteca/Virtuale/Ipertesti/neuroscienzeXL/montalciniNGF.htm|urlmorto=sì}}</ref>
Innestando in [[embrione|embrioni]] di [[Gallus gallus domesticus|pollo]] frammenti di speciali [[neoplasia|tumori]], poté osservare il prodursi di un "gomitolo" di [[neurofilamento|fibre nervose]] a carico delle cellule gangliari, deducendone l'ipotesi di un fattore chimico, liberato dal tessuto ospite e attivo sullo sviluppo dei [[Neurone|neuroni]].<ref name=accademiaxl2 /> Tra la fine del 1950 e il 1951, agganciandosi alle ricerche dell'embriologo [[Elmer Bueker]], delineò l'idea di un agente promotore della crescita nervosa, presentando nel dicembre 1951 presso la [[New York Academy of Sciences]] la sua tesi che cercava di spiegare la differenziazione dei neuroni e la crescita di fibre nervose, l'esistenza di fattori liberati da altre cellule capaci di controllare questa differenziazione.<ref name=accademiaxl2 /> La tesi venne approfondita e precisata con nuove esperienze, condotte nel 1952 con la coltura [[in vitro]] all'Istituto di biofisica dell'[[Università Federale di Rio de Janeiro|Università di Rio de Janeiro]], in collaborazione con [[Hertha Meyer]].<ref name=fondazioneitaliani /><ref name=accademiaxl2 />
Certa di rimanere negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] solo pochi mesi, quella che doveva essere una breve permanenza si rivelò poi una scelta trentennale.<ref name=beckerexhibits /> Fino al 1977 rimase negli USA, dove realizzò gli esperimenti fondamentali che la condussero, nel 1951-52, durante la sperimentazione di un [[trapianto]] di tumore di [[Mus musculus|topo]] sul sistema nervoso dell'embrione di un pulcino, alla scoperta del [[Nerve growth factor|fattore di crescita nervoso]], una proteina che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle [[cellula|cellule]] nervose sensoriali e simpatiche.<ref name=fondazioneitaliani />
Nel 1954, continuando nelle analisi in vitro e in collaborazione col suo allievo biochimico [[Stanley Cohen (biochimico)|Stanley Cohen]], giunse all'isolamento di una frazione nucleoproteica tumorale e all'identificazione di tale sostanza presente in quantità ingenti nel veleno dei [[Serpentes|serpenti]] e nella [[ghiandola salivare]] dei topi: una proteina che viene sintetizzata da quasi tutti i tessuti e in particolare dalle ghiandole esocrine,<ref name=universitadelledonne.it /><ref name=accademiaxl2 /> con cui meglio accertò la molecola proteica tumorale, chiarificandone i meccanismi di crescita e di differenziazione cellulare. Designata come [[nerve growth factor]] (NGF), essa si sarebbe dimostrata attiva sul differenziamento, il trofismo e il tropismo di determinati neuroni del sistema nervoso periferico e del cervello.<ref name=accademiaxl2 /><ref>{{cita web|url=http://www.pnas.org/content/68/10/2417.full.pdf|titolo=Nerve Growth Factor|accesso=1º marzo 2011|lingua=en}}</ref> La loro ricerca è stata di fondamentale importanza per la comprensione della crescita delle cellule e degli organi e svolge un ruolo significativo nella comprensione del [[Neoplasia#Comportamento biologico: benignità e malignità|cancro]] e di malattie come l'[[Malattia di Alzheimer|Alzheimer]] e il [[Malattia idiopatica di Parkinson|Parkinson]].<ref name=beckerexhibits />
Questa scoperta "andava contro l'ipotesi dominante nel mondo scientifico che il sistema nervoso fosse statico e rigidamente programmato dai geni".<ref name=fondazioneitaliani /><ref name=accademiaxl2 /><ref>{{cita news|autore=Daniela Minerva|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/rita-centoeuno/2125482/8|titolo=Rita centoeuno|pubblicazione=espresso.repubblica.it|accesso=14 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100425003132/http://espresso.repubblica.it/dettaglio/rita-centoeuno/2125482/8|urlmorto=sì}}</ref> Sviluppi successivi poterono chiarire appieno il significato di questa scoperta: alcune cellule del [[Sistema nervoso simpatico|sistema simpatico]] sono stimolate dall'organo di cui regolano l'attività ed una maggior richiesta è in grado di modificare in senso ipertrofico le cellule di questo sistema. Dopo aver sperimentato che, trattando alcuni topi con un siero NGF, questi presentavano gravi problemi neuroendocrini, dovuti ad alterazioni irreversibili dell'[[ipotalamo]], Rita Levi-Montalcini lo utilizzò per controllare la crescita dei tumori delle cellule nervose.<ref name=accademiaxl />
Nel 1956 venne nominata professoressa associata e nel 1958 professoressa ordinaria di [[zoologia]] presso la [[Università Washington a Saint Louis|Washington University]] di [[Saint Louis]] e, nonostante inizialmente volesse rimanere in quella città solo un anno, vi lavorò e vi insegnò fino al suo pensionamento, avvenuto nel 1977.<ref name=universitadelledonne.it /> Grazie alle trentennali ricerche sull'NGF e sul suo meccanismo d'azione, nel 1986 ricevette il [[Premio Nobel per la medicina]] insieme al [[biochimica|biochimico]] [[Stanley Cohen (biochimico)|Stanley Cohen]].<ref name=fondazioneitaliani /> Nella motivazione del premio si legge: «La scoperta dell'NGF all'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]] è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo». Il Nobel fu oggetto di contestazione nel 1994, in seguito alle dichiarazioni di [[Duilio Poggiolini]], il quale insinuò che il premio fosse stato elargito a seguito dei 14 miliardi di lire versati dalla [[Fidia Farmaceutici|Fidia]] alla Fondazione Nobel,<ref>{{cita news|autore=D'Errico Enzo, Foresta Martin Franco|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/15/Poggiolini_soldi_per_assegnare_Nobel_co_0_9402156716.shtml|titolo=Poggiolini: soldi per assegnare i Nobel}}</ref> dichiarazioni che suscitarono l'immediata reazione della Fondazione stessa.<ref>{{cita news|autore=Chiaberge Riccardo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/17/comprare_Nobel_una_falsita_assurda_co_0_9402175739.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/15/Poggiolini_soldi_per_assegnare_Nobel_co_0_9402156716.shtml|titolo=Poggiolini: soldi per assegnare i premi Nobel}}</ref><ref>{{cita news|autore=Chiaberge Riccardo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/17/comprare_Nobel_una_falsita_assurda_co_0_9402175739.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=comprare il Nobel? una falsità assurda|pubblicazione=corriere.it|accesso=17 febbraio 1994}}</ref>[[File:Ritalevimontalcini.jpg|min|Rita Levi-Montalcini nel 2007|381x381px]]
La scienziata devolse una parte dell'ammontare del premio alla comunità ebraica per la costruzione di una nuova sinagoga a [[Roma]].<ref name=universitadelledonne.it /> Nel 1987 ricevette dal [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente degli Stati Uniti]] [[Ronald Reagan]] la [[National Medal of Science]], l'onorificenza più alta del mondo scientifico statunitense.
=== Il lavoro in Italia ===
Durante la carriera negli Stati Uniti, lavorò assiduamente anche in Italia: fondò un gruppo di ricerche e dal 1961 al 1969 diresse il Centro di Ricerche di [[neurobiologia]] creato dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]] ([[Roma]]) presso l'[[Istituto Superiore di Sanità]], in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 rivestì la carica di Direttrice del Laboratorio di [[biologia cellulare]] del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Dopo essersi ritirata da questo incarico "per raggiunti limiti d'età", proseguì i suoi studi come ricercatrice e fu ''[[Professore invitato|Guest professor]]'' dal 1979 al 1989. Nel 1983 fu chiamata a ricoprire anche la posizione di presidente dell'[[Associazione Italiana Sclerosi Multipla]], in quanto non aveva mai smesso di seguire le ricerche su questa patologia.
Dal 1989 al 1995 lavorò presso l'Istituto di [[neurobiologia]] del CNR con la qualifica di ''"super esperto"'', concentrandosi sullo spettro di azione dell'NGF.<ref name=fondazioneitaliani /> Dal 1993 al 1998 è stata presidente dell'[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]], istituzione che è riuscita a rilanciare in quegli anni. Nel 1999 è stata nominata ambasciatrice dell'[[Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura]] (FAO) dal direttore generale [[Jacques Diouf]], per contribuire alla sua campagna contro la fame nel mondo.<ref name=beckerexhibits /><ref>{{cita web|url=http://www.fao.org/getinvolved/ambassadors/ambassadors/ambassadors-ritalevimontalcini/en/|titolo=Meet the Goodwill Ambassadors|accesso=21 novembre 2009|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130115090746/http://www.fao.org/getinvolved/ambassadors/ambassadors/ambassadors-ritalevimontalcini/en/}}</ref>
All'età di circa 90 anni è diventata parzialmente [[cecità|cieca]] a causa di una [[maculopatia]] degenerativa.<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/04/Rita_Levi_Montalcini_sono_diventata_co_0_0104043204.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|titolo=Rita Levi Montalcini: sono diventata cieca, resta la luce della scienza|data=4 aprile 2001}}</ref>
È stata membro delle maggiori accademie scientifiche internazionali, come l'[[Accademia Nazionale dei Lincei]], l'[[Accademia nazionale delle scienze (Italia)|Accademia Nazionale delle Scienze]], la [[Pontificia accademia delle scienze]] (dal 24/06/1974), la [[Accademia nazionale delle scienze (Stati Uniti d'America)|National Academy of Sciences]] statunitense e la [[Royal Society]]. È stata inoltre presidente onoraria dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Ha collaborato con l'Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello ([[Fondazione EBRI]], European Brain Research Institute), da lei fondato nel 2001, presso il quale ha proseguito, fino a poco tempo prima di morire, la sua attività di ricerca, affiancata da un costante impegno in campo sociale e politico e sostanziata dalla profonda riflessione etica che ne ha animato l'intero percorso di vita.<ref name=ilsole24ore /><ref name=fondazioneitaliani/>
Nel 2009 è diventata la prima persona insignita del premio Nobel a raggiungere il secolo di vita.<ref name=beckerexhibits /><ref>{{cita web|url=https://www.nature.com/news/2009/090401/full/458564a.html|titolo=Nature: "Neuroscience: One hundred years of Rita"|accesso=27 aprile 2009}}</ref> È stata altresì la più anziana tra i senatori e senatrici a vita in carica<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/aprile/25/Scalfaro_presiedera_seduta_venerdi_votera_co_9_060425100.shtml|titolo=Scalfaro presiederà la seduta di venerdì E voterà con l'Ulivo|sito=Corriere della Sera|data=25 aprile 2006|p=11|accesso=14 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150319205309/http://archiviostorico.corriere.it/2006/aprile/25/Scalfaro_presiedera_seduta_venerdi_votera_co_9_060425100.shtml|urlmorto=sì}}</ref> nonché della storia repubblicana italiana. Più anziano di lei fu solamente il senatore [[Giovanni Battista Borea d'Olmo]], in carica all'epoca del Regno d'Italia, vissuto fino all'età di 105 anni. In occasione del compimento dei cento anni ebbe modo di dichiarare: "Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente".<ref>{{cita testo|url=http://www.super-pop.it/blog/magazines/2009/RitaLeviMontalcini-Wired-03.2009.jpg|titolo=Copertina di Wired}}, marzo 2009</ref><ref>{{cita testo|url=http://mag.wired.it/rivista/storie/100-anni-di-futuro.html?page=5|titolo=100 anni di futuro - Wired|accesso=14 luglio 2024|dataarchivio=13 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130313112535/http://mag.wired.it/rivista/storie/100-anni-di-futuro.html?page=5|urlmorto=sì}}, febbraio 2009.</ref>
=== Morte ===
Rita Levi-Montalcini è morta il 30 dicembre 2012, all'età di 103 anni, nella sua abitazione romana di viale di Villa Massimo, nei pressi di [[Villa Torlonia (Roma)|Villa Torlonia]].<ref name="corriere.it" /><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/scienze/2012/12/30/news/morta_rita_levi_montalcini-49677532/|titolo=È morta Rita Levi Montalcini. Premio Nobel e senatore a vita, aveva 103 anni|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=30 dicembre 2012|accesso=30 dicembre 2012}}</ref> Il 31 dicembre fu allestita la [[camera ardente]] presso il [[Senato della Repubblica|Senato]]<ref>{{Cita news|titolo=l'Italia piange Rita Levi Montalcini, oggi la camera ardente al senato|url=http://www.lastampa.it/2012/12/31/italia/l-italia-piange-rita-levi-montalcini-oggi-la-camera-ardente-al-senato-JtS9uMXSNb1bPl7mFOYvIP/pagina.html|data=2 gennaio 2013|accesso=16 gennaio 2013}}</ref> e il giorno seguente la salma venne trasferita a [[Torino]], accolta da una breve cerimonia privata con rito ebraico, date le origini ebraiche della famiglia, nonostante Levi-Montalcini si fosse dichiarata più volte [[ateismo|atea]] nella vita. Il 2 gennaio 2013 si svolsero i funerali in forma pubblica. Le sue ceneri sono state tumulate nella tomba di famiglia presso il settore ebraico del [[cimitero monumentale di Torino]].<ref>{{Cita news |titolo=L'addio a Rita Levi Montalcini. A Torino in migliaia ai funerali |url=http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/torino_rita_levi_montalcini/notizie/241583.shtml |pubblicazione=[[Il Messaggero]] |data=2 gennaio 2013 |accesso=7 ottobre 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171109134809/http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/torino_rita_levi_montalcini/notizie/241583.shtml |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|titolo=L’ultimo saluto a Rita Levi Montalcini|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2013/01/02/APoEKSME-ultimo_saluto_montalcini.shtml|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|data=2 gennaio 2013|accesso=16 gennaio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130105025416/http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2013/01/02/APoEKSME-ultimo_saluto_montalcini.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
== Ruolo nel mondo scientifico come donna e scienziata ==
{{citazione|L'umanità è fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi.|Rita Levi-Montalcini}}
Levi-Montalcini sostenne sempre di sentirsi una donna libera; cresciuta in «un mondo vittoriano, nel quale dominava la figura maschile e la donna aveva poche possibilità», dichiarò d'averne «risentito, poiché sapevo che le nostre capacità mentali - uomo e donna - son le stesse: abbiamo uguali possibilità e differente approccio».<ref>[[Che tempo che fa]], {{cita testo|url=https://www.youtube.com/watch?v=R8peqvI-E4Q|titolo=Intervista a Rita Levi-Montalcini}}, Rai Uno</ref>
Riguardo alla propria esperienza di donna che dedicò tutta la propria vita alla ricerca e all'insegnamento in ambito scientifico, descrisse i rapporti con collaboratori e studiosi come sempre amichevoli e paritari e sostenne che le donne, pur costituendo al pari degli uomini un immenso serbatoio di potenzialità, sono lontane dal raggiungimento di una piena parità sociale.
La prima metà degli [[anni 1970|anni settanta]] la vide partecipe dell'attività del Movimento di Liberazione Femminile per la regolamentazione dell'aborto.<ref name=biografia >Giuseppina Tripodi, ''La clessidra della vita di Rita Levi-Montalcini'', Baldini Castoldi Dalai editore, 2008.</ref> La scienziata dichiarò, durante alcune interviste, una manifesta attribuzione di questa visione di vita a quanto appreso dal padre: "Da bambine mio padre ripeteva a mia sorella e a me che dovevamo essere libere pensatrici. E noi siamo diventate libere pensatrici prima ancora di sapere cosa volesse dire pensare".<ref>Intervista a Rita Levi Montalcini sulla Rivista "Club Tre", Novembre 2008, p. 61. Fonte online: {{Cita web|url=http://www.sanpaolo.org/Club3/0811c3/1108Art_RitaLeviMontalcini.pdf|titolo=Le rivelazioni del premio Nobel Levi-Montalcini, novantanove anni di vita e di sapienza sempre verde|formato=pdf|accesso=14 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171011232608/http://www.sanpaolo.org/Club3/0811c3/1108Art_RitaLeviMontalcini.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
== Ruolo pubblico ==
[[File:Napolitano Montalcini Scalfaro Ciampi Rubbia Ciachanoviev.jpg|min|Rita Levi-Montalcini in compagnia di [[Giorgio Napolitano]], [[Oscar Luigi Scalfaro]], [[Carlo Azeglio Ciampi]], [[Carlo Rubbia]], [[Aaron Ciechanover]] e Giuseppina Tripodi, in occasione del centesimo compleanno della scienziata|313x313px]]
Spesso attiva in campagne di interesse politico e sociale, come quelle contro le [[mina anti-uomo|mine anti-uomo]] o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società,<ref>{{cita testo|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/rita-levi-montalcini/|titolo=Rita Levi-Montalcini - L'Enciclopedia Italiana Treccani}}</ref> nel 1992 istituì in memoria del padre, con la sorella gemella Paola, la Fondazione Rita Levi-Montalcini,<ref>{{cita web|url=http://www.ritalevimontalcini.org/|titolo=Sito ufficiale della Fondazione|accesso=6 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190401195206/http://www.ritalevimontalcini.org/|urlmorto=sì}}</ref> rivolta alla formazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio universitarie alle giovani studentesse africane (progetto "Un convitto per le ragazze Tuareg"), con l'obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgessero un ruolo da ''leader'' nella vita scientifica e sociale del proprio paese.
Ha ricoperto tra il 1993 e il 1998 la carica di presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da G. Treccani, istituzione che è riuscita a rilanciare in quegli anni con l'allargamento della partecipazione societaria.
Nel 1998 cofondò la sezione italiana di ''[[Green Cross International]]'', riconosciuta dalle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] e presieduta da [[Michail Gorbačëv]], della quale fu consigliere.<ref>{{cita testo|url=http://www.greencrossitalia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=166&Itemid=109|titolo=La nostra storia - Green Cross Italia}}</ref> Significativo l'impegno nella prevenzione dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali, con particolare riferimento alla protezione e all'accesso alle risorse idriche.
Nel 1998 si schierò a favore della fine del [[proibizionismo]], aderendo all'appello rivolto al [[Segretario generale delle Nazioni Unite]] con il quale si auspicava la liberalizzazione della droga ai fini di sottrarre i giovani al mercato illegale. Negli anni successivi, tuttavia, dichiarò che il consumo di droghe leggere può favorire l'accesso a droghe più forti.<ref name=biografia />
Fu testimonial in due spot televisivi (i cui compensi furono devoluti in [[beneficenza]]): nel 2001 per [[Telecom Italia]]<ref>{{cita web|url=http://www.scelgotelecom.it/1072/2001-Rita-Levi-Montalcini-La-tecnologia-deve-migliorare-la-vita-di-tutti|titolo=2001 - Rita Levi-Montalcini - La tecnologia deve migliorare la vita di tutti|editore=scelgotelecomitalia.it|accesso=11 novembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120111130116/http://www.scelgotelecom.it/1072/2001-Rita-Levi-Montalcini-La-tecnologia-deve-migliorare-la-vita-di-tutti}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/09/levi-montalcini-testimonial-di-telecom.html|titolo=Levi Montalcini testimonial di Telecom|editore=repubblica.it|accesso=11 novembre 2011}}</ref> e nel 2005 per [[Sky Italia]].<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/04/13/levi-montalcini-testimonial-per-sky.html|titolo=Levi Montalcini testimonial per Sky|editore=repubblica.it|accesso=11 novembre 2011}}</ref>
Con la vittoria de [[L'Unione]] di [[Romano Prodi]] alle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]], la scienziata, in qualità di senatrice a vita, accordò la fiducia al [[governo Prodi II]]. In quel periodo, a causa della propria ridotta capacità visiva, rifiutò la presidenza provvisoria del Senato, che le sarebbe spettata per anzianità nel periodo d'elezione. In tutti gli scrutini dichiarò di aver votato [[Franco Marini]]. Sostenne il governo Prodi fino alla sua caduta, pur senza partecipare ai lavori delle commissioni parlamentari. Per questo motivo nell'ottobre del 2007 l'ex ministro di [[Alleanza Nazionale]] [[Francesco Storace]] la contestò, ironizzando sull'età e suggerendo di fornirle un paio di stampelle, ricevendo risposta con una lettera pubblicata dal quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]''. Il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] censurò il giorno successivo l'intervento di Storace, scatenando un acceso dibattito sfociato in una denuncia per offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica ([[:s:Codice Penale/Libro II/Titolo I#Art. 278 Offesa all.27onore o al prestigio del Presidente della Repubblica|articolo 278 del codice penale]]) a carico di Storace.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/lettera-montalcini/lettera-montalcini/lettera-montalcini.html|titolo=Le stampelle di Storace ricordano il regime|accesso=24 maggio 2010}}</ref>
Negli stessi giorni la [[Lega Nord]] propose un emendamento alla [[legge finanziaria]] per abolire e spostare alcuni stanziamenti pubblici dalla fondazione EBRI, centro di ricerca sul cervello a Roma voluto dalla scienziata,<ref>{{cita web|url=http://www.ebri.it/|titolo=Sito web European Brain Research Institute|accesso=5 settembre 2008}}</ref> in collaborazione con la Fondazione S. Lucia<ref>{{cita web|url=http://www.hsantalucia.it/|titolo=Sito web Fondazione S. Lucia|accesso=5 settembre 2008}}</ref> e dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]], verso la Fondazione di ricerca dell'[[Ospedale San Raffaele di Milano]], fra i cui soci risultava [[Fininvest]], società della famiglia del ''[[Leader di partito|leader]]'' della [[Casa delle Libertà]] di cui la Lega stessa faceva parte e che già con la Finanziaria 2005 aveva ricevuto 15 milioni di euro.<ref>Dati tratti da {{cita testo|url=http://www.osservatoriosullalegalita.org/07/bravo/10/004montalcini.htm|titolo=Osservatoriosullalegalità.org}}</ref> Levi-Montalcini intervenne in aula per spiegare la propria decisione di non partecipare alla votazione sull'emendamento per [[conflitto di interessi]], affermando: «Signor Presidente, io non voterò, ma ringrazio molto quanti si rendono conto dell'attività svolta dall'istituto EBRI per la scienza italiana. Sono veramente molto grata a tutti coloro che si rendono conto di quanto stiamo facendo per la scienza, che mai è stata così utilmente portata avanti. Grazie infinite».<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=15&id=283141|titolo=Senato della Repubblica - Seduta 239 XV legislatura|accesso=25 luglio 2010}}</ref> L'emendamento della Lega Nord venne in seguito respinto a larghissima maggioranza con 173 voti contrari, 57 astenuti e 75 voti a favore.<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Votel/0239/Tot.htm|titolo=Senato della Repubblica - Votazioni elettroniche della seduta 239 XV legislatura|accesso=25 luglio 2010}}</ref>
Controverso il caso della collaborazione tra la scienziata e l'azienda farmaceutica italiana [[Fidia Farmaceutici|Fidia]]. A partire dal 1975 Levi-Montalcini promosse il farmaco Cronassial, prodotto con [[cervello]] bovino. Tutti e tre i farmaci a base di [[ganglioside]], dopo alcuni anni risultarono essere in grado di causare una grave sindrome neurologica ([[sindrome di Guillain-Barré]]), nonostante le prestigiose pubblicazioni scientifiche al riguardo di due luminari come [[Carleton Gajdusek]] e [[Julius Axelrod]], anche se finanziati sempre dalla stessa multinazionale.<ref>{{cita libro||[[Riccardo Chiaberge]]|Cervelli d'Italia|p=43}}</ref>
In relazione a questo caso venne gravemente insultata da [[Beppe Grillo]], che patteggiò la condanna per diffamazione aggravata.
Per questa ragione l'Ufficio di Sanità tedesco non concesse al Cronassial il permesso di vendita nel 1983, così come anche altri Paesi lo rifiutarono o lo ritirarono dal mercato. In Italia la vendita e diffusione del farmaco vennero proibite solo nel 1993.<ref>{{Cita web |url=http://www.dmi.unipg.it/~mamone/univ/QUALIT.htm |titolo=Qualità Intellettuale<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=17 dicembre 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160416180859/http://www.dmi.unipg.it/~mamone/univ/QUALIT.htm |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.dica33.it/argomenti/farmacologia/farmacovigilanza/farmacovigilanza2.asp|titolo=Fallimenti storici - Farmacovigilanza - Farmacologia<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://politicamolecolare.blogspot.com/2007/11/rita-levi-di-montalcini-e-i.html|titolo=Politica Molecolare: Rita Levi Montalcini e la vicenda Cronossial<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref> In seguito la scienziata italiana dichiarò: {{citazione|Certo, non nascondo che mi importunava vedere talvolta il mio nome legato a quello della [[Fidia Farmaceutici|Fidia]]. Ma pensavo che fosse il prezzo da pagare, non me ne importava niente pur di avere qualche aiuto per la ricerca. Se impediamo all'industria di aiutare il laboratorio, noi moriamo.|Rita Levi-Montalcini<ref>[[Riccardo Chiaberge]], ''Cervelli d'Italia'', [[Sperling & Kupfer]],ISBN 88-200-2175-7, pagina 15</ref>}}
== Visione religiosa ==
{{citazione|Per la religione invece mi ero trovata in imbarazzo la prima volta che mi era stata rivolta la domanda, perché sull'argomento avevo idee vaghe. Ero ebrea, israelita o che diavolo altro?|[[Elogio dell'imperfezione]]<ref>{{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=5-CnBQAAQBAJ&pg=PT7&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=1#v=onepage&q&f=false|titolo=Elogio dell'imperfezione}}, su Google books</ref><ref>{{Cita web | url = http://scienzareligione.blogspot.com/2013/01/rita-levi-montalcini-una-vita-per-la.html | titolo = Rita Levi Montalcini: una vita per la scienza e il progresso...ma senza Dio | sito = Ragionando su Scienza&Religione | data = 9 gennaio 2013 | accesso = 4 dicembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20221204223100/http://scienzareligione.blogspot.com/2013/01/rita-levi-montalcini-una-vita-per-la.html | urlmorto = no }}</ref>}}
Nel libro ''[[Incontri con menti straordinarie]]'', raccolta di interviste tra l'autore [[Piergiorgio Odifreddi]] e importanti scienziati, figura quella con Rita Levi-Montalcini, che alla domanda del professore "Crede in Dio?" dichiarò: ''«Sono [[ateismo|atea]]. Non so cosa si intenda per credere in Dio»''.
Tuttavia la scienziata devolse una parte dei proventi del premio Nobel alla [[Ghetto di Roma|comunità ebraica di Roma]] per la costruzione di una nuova sinagoga.<ref name=universitadelledonne.it />
Nel 2006 si dichiarò invece un'[[agnosticismo|agnostica]] credente.<ref>{{cita web|url=https://fisicamente.blog/2023/12/30/rita-levi-montalcini-agnostica-difendo-la-vita-e-i-principi-morali/|titolo=Rita Levi Montalcini: «Agnostica, difendo la vita e i principi morali»|autore=ROBERTORENZETTI44|sito=Fisicamente|editore=Corriere|data=27 novembre 2006|accesso=8 settembre 2024}}</ref>
== Rapporto con i giovani ==
Rita Levi-Montalcini lavorò sovente con giovani attraverso progetti del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Alla base di questa volontà di confronto coi giovani vi era una profonda fiducia nelle capacità innovative dell'uomo. Affrontò più volte il tema del rapporto tra le nuove generazioni e lo sviluppo tecnologico, del quale descrisse anche i limiti:
{{citazione|Oggi, rispetto a ieri, i giovani usufruiscono di una straordinaria ampiezza di informazioni; il prezzo è l’effetto ipnotico esercitato dagli schermi televisivi che li disabituano a ragionare (oltre a derubarli del tempo da dedicare allo studio, allo sport e ai giochi che stimolano la loro capacità creativa). Creano per loro una realtà definita che inibisce la loro capacità di “inventare il mondo” e distrugge il fascino dell’ignoto. |Rita Levi-Montalcini}}
Negli incontri coi giovani emerge l'invito a non concentrare l'attenzione solo su sé stessi, a partecipare ai problemi sociali e fare proposte volte al miglioramento del mondo attuale.
Ai giovani ricercatori suggerì ripetutamente l'esperienza all'estero per poi tornare in Italia, convinta che risiedesse in loro il futuro della ricerca e dell'innovazione scientifica del paese.<ref name=biografia />
== Riconoscimenti ==
[[File:NGF '08 Rita Levi-Montalcini.jpg|min|Rita Levi-Montalcini parla come relatrice ospite speciale alla conferenza internazionale di neuroscienza NGF 2008: "Life and Death in the Nervous System"|303x303px]]
{{Citazione|Per le sue scoperte e l'individuazione di [[fattori di crescita]] cellulare|Motivazione per il [[Premio Nobel per la medicina]] [[1986]]}}
Rita Levi-Montalcini fu nominata [[senatrice a vita]], dal [[Presidente della repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]], il 1º agosto 2001.
Oltre al premio Nobel, ricevette numerosi altri riconoscimenti, fra i quali cinque [[Laurea honoris causa|lauree honoris causa]]: dall'[[Università di Uppsala]], dal [[Weizmann Institute]] di [[Israele]], dalla Saint Mary University e dalla Constantinian University ([[Stati Uniti d'America|USA]]), dalla [[Università degli Studi di Milano-Bicocca|Università Bicocca]] di Milano e dal [[Politecnico di Torino]].
Nel 1963 fu la prima donna scienziata a ricevere il Premio Max Weinstein, donato dallo United Cerebral Palsy Association per contributi eccezionali nel campo della ricerca neurologica. Fu insignita del William Thomson Wakeman Award dalla National Paraplegia Foundation (1974), il Lewis S. Rosentiel Award per il notevole lavoro nella ricerca medica dalla Brandeis University (1982), il Louisa Gross Horwitz Prize of Columbia University (1983), l'Albert Lasker Basic Medical Research Award (1986). Fu membro della [[American Academy of Arts and Sciences]], della [[National Academy of Sciences]] e dell'[[Accademia Nazionale delle Scienze (Italia)|Accademia Nazionale delle Scienze]].<ref name=beckerexhibits />
Inoltre vinse il Premio internazionale Saint-Vincent e il [[Premio Feltrinelli|Premio Internazionale Feltrinelli]], conferitole nel 1969 dall'[[Accademia dei Lincei]].<ref>{{Cita web|url = https://www.lincei.it/it/premi-feltrinelli-1950-2011|titolo = Premi Feltrinelli 1950-2011|sito = lincei.it|accesso = 17 novembre 2019}}</ref> Montalcini figura anche tra i membri onorari del [[CICAP]],<ref>{{cita web|url=http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=180025|titolo=Membri onorari del CICAP, dal sito web del comitato|accesso=22 aprile 2009}}</ref> fin dalla sua fondazione,<ref>{{cita web|url=http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273846|titolo=Auguri alla professoressa Montalcini, dal sito web del CICAP|accesso=22 aprile 2009}}</ref> ed è Membro dell'Albo d'Onore della UNINTESS di Mantova.
Il 30 gennaio 2004 ricevette la prima edizione (novembre 2003) del Premio Internazionale Bonifacio VIII dall'Accademia Bonifaciana di [[Anagni]].
Il 30 settembre 2009, per i suoi studi sul sistema nervoso, ricevette il ''Wendell Krieg Lifetime Achievement Award'', riconoscimento internazionale istituito dalla più antica associazione internazionale dedicata allo studio del sistema nervoso, il Cajal Club.<ref>{{cita news|url=http://www.libero-news.it/adnkronos/view/193634|titolo=Premio internazionale a Rita Levi-Montalcini per studi sul cervello|pubblicazione=libero-news.it|accesso=20 ottobre 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cajalclub.org/krieg-lifetime-achievement-award|titolo=Krieg Lifetime Achievement Award|lingua= en|accesso=14 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231226034425/https://www.cajalclub.org/krieg-lifetime-achievement-award |urlmorto=no}}</ref>
Divenne anche presidente onoraria del [[Comitato Nazionale per la Bioetica]].<ref>{{cita web|url=http://www.governo.it/bioetica/composizione_cnb/composizione_attuale.html|titolo=Comitato Nazionale per la bioetica|accesso=5 gennaio 2013}}</ref>
Nel 2012 fu insignita del Premio Franca Florio "Scienziati Italiani Patrimonio dell'Umanità", conferito agli scienziati Italiani.<ref>{{cita web|url=https://www.palermomania.it/news/comunicati-eventi/a-palermo-la-v-edizione-del-premio-franca-florio-45058.html}}</ref>
Il 22 aprile 2024 venne, inoltre, emessa una [[2 euro commemorativi|moneta commemorativa da 2€]] che la [[2 euro commemorativi emessi nel 2024|raffigura]].
=== Riconoscimenti accademici ===
{{Onorificenze
|immagine = Nobel prize medal.svg
|nome_onorificenza = [[Premio Nobel per la medicina]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione = La scoperta del NGF all'inizio degli anni '50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo
|luogo = [[Stoccolma]], 10 dicembre 1986
}}
{{Onorificenze
|immagine = US-NationalMedalOfScience-EO10910.jpg
|nome_onorificenza = [[National Medal of Science]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione = Per un importante passo avanti in neurobiologia dalla sua scoperta del Nerve Growth Factor e il suo effetto sulla crescita del sistema nervoso simpatico, che pose le basi per studi condotti a livello delle molecole coinvolte nella crescita normale e maligna
|luogo = [[Casa Bianca]], 25 giugno 1987
}}
{{Onorificenze
|immagine = Arms of the Royal Society.svg
|nome_onorificenza = Membro della Royal Society
|collegamento_onorificenza = Royal Society
|luogo = [[Londra]], 1995
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea ''honoris causa''
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo =[[Università di Uppsala]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea ''honoris causa''
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo =[[Istituto Weizmann]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa''
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Saint Mary University]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa''
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Constantinian University]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa''
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università commerciale Luigi Bocconi]]
}}
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|laurea ''honoris causa'']] in medicina e chirurgia
|immagine = Olive wreath.svg
|data = [[Università degli Studi di Trieste]], 17 maggio 1991
}}{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|laurea ''honoris causa'']] in [[Biologia|scienze biologiche]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"|Università di Urbino]], 31 maggio 1990
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in [[medicina veterinaria]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Bologna]], 18 settembre 2001
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in [[farmacia]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Ferrara]], 17 dicembre 2002
}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Premio Internazionale Bonifacio VIII
|collegamento_onorificenza =
|motivazione = Una vita la sua, dedicata agli altri, allo studio di soluzioni che contribuiscono al bene di tutta l’umanità, ma soprattutto nel dedicarsi ogni giorno, senza sosta e riposo, a chi ha bisogno e a chi è meno fortunato, specialmente alle donne africane
|luogo = Accademia Bonifaciana di Anagni, 30 gennaio 2004<ref>{{cita web|url=http://www.accademiabonifaciana.eu/index.php?Itemid=49|titolo=Dott.ssa Rita Levi Montalcini|accesso=1º giugno 2020}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in [[economia e commercio]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università degli Studi del Sannio]], 19 giugno 2004
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in [[comunicazione multimediale]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Perugia]], 4 ottobre 2006
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in [[ingegneria biomedica]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Politecnico di Torino]], 27 ottobre 2006
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea Specialistica honoris causa in Biotecnologie Industriali
|collegamento_onorificenza = Laurea honoris causa
|motivazione = Per avere aperto la strada, con la scoperta e l'estesa caratterizzazione molecolare e funzionale del Fattore di Crescita di cellule nervose, alla comprensione dei meccanismi con i quali le cellule di organismi complessi comunicano tra loro e coordinano le loro funzioni durante tutta la vita degli organismi; per avere messo in luce, con il suo esempio, il ruolo degli scienziati nel sostenere valori etici e sociali; per avere, infine, favorito l'avvio di una proficua e vivace collaborazione presso l'Università degli Studi di Milano - Bicocca nell'applicazione delle tecniche biotecnologiche alla produzione del Fattore di Crescita di cellule nervose
|luogo = [[Università degli Studi di Milano-Bicocca]], 22 gennaio 2008<ref>{{Cita web|url=https://www.unimib.it/ateneo/storia/lauree-honoris-causa|titolo=Lauree honoris causa|accesso=14 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180723152206/https://www.unimib.it/ateneo/storia/lauree-honoris-causa|urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Dottorato ''honoris causa'' in [[medicina]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università Complutense di Madrid]], 23 ottobre 2008
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Dottorato ''honoris causa'' in [[scienze]]
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = Dalla [[McGill University]] presso il Rettorato dell'[[Università La Sapienza]], 23 febbraio 2011
}}
=== Conferimenti di cittadinanza onoraria ===
Rita Levi-Montalcini ricevette la [[cittadinanza onoraria]] da numerosi comuni italiani: il primo a conferirgliela fu quello di [[Quattro Castella]] nel 1985.<ref>{{Cita web |url=http://www.24emilia.com/mobile/Sezione.jsp?titolo=Da%2520Quattro%2520Castella%2520auguri%2520di%2520pronta%2520guarigione%2520alla%2520Montalcini&idSezione=11014 |titolo=Copia archiviata |accesso=2 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170103024951/http://www.24emilia.com/mobile/Sezione.jsp?titolo=Da%2520Quattro%2520Castella%2520auguri%2520di%2520pronta%2520guarigione%2520alla%2520Montalcini&idSezione=11014 |urlmorto=sì }}</ref> In seguito divenne cittadina onoraria di [[Catanzaro]], [[comune di Roma|Roma]], [[Palermo]], [[Benevento]], [[Urbino]], [[Cassago Brianza]], [[Casale Monferrato]] (3 novembre 1987), [[Medicina (Italia)|Medicina]] (11 aprile 1992),<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.medicina.bo.it/7/36/citta-e-territorio/la-citta/il-titolo-di-citta--cittadini-onorari |titolo=Copia archiviata |accesso=27 aprile 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141228121148/http://www.comune.medicina.bo.it/7/36/citta-e-territorio/la-citta/il-titolo-di-citta--cittadini-onorari |urlmorto=sì }}</ref> [[Caprese Michelangelo]] (12 giugno 2009), [[Missaglia]] e [[Ponte San Nicolò]].<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.missaglia.lc.it/news.php?pag=17&ID=369 |titolo=Comune di Missaglia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130331153943/http://www.comune.missaglia.lc.it/news.php?pag=17&ID=369 |urlmorto=sì }}</ref> [[Scandiano]], cittadina onoraria dal 1995.
=== Altri riconoscimenti ===
* Nel 1992 viene eletta Fellow della [[TWAS, the academy of sciences for the developing world|The World Academy of Sciences for the advancement of science in developing countries (TWAS)]].<ref>{{Cita web|url=https://twas.org/directory/levi-montalcini-rita|titolo=Levi-Montalcini, Rita|autore=The World Academy of Sciences (TWAS)|sito=TWAS|lingua=en|accesso=14 luglio 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230609211046/https://twas.org/directory/levi-montalcini-rita |urlmorto=no }}</ref>
* Accademico d'Onore dell'[[Accademia delle arti del disegno]].<ref>{{Cita web|url=http://www.aadfi.it/?accademico=levi-montalcini-rita|titolo=“Direttore del Laboratorio di Biologia Cellulare”, Accademico Onorario (Annuario 1981-1982 p. 128)|accesso=24 ottobre 2017}}</ref>
* Il 23 febbraio 2008, nell'aula magna dell'[[Università di Padova]], ha ricevuto il [[Premio Luigi Coppola]] – Città di [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] (premio per la ricerca) e il sigillo della città di [[Padova]].
* Il 5 dicembre 2008, a [[Roma]], presso [[Villa Medici]], le è stata assegnata la prima ''medaglia d'onore dell'Accademia di Francia'' dal direttore dell'[[Accademia di Francia]] a Roma, [[Frédéric Mitterrand]].
* L'[[asteroide]] [[9722 Levi-Montalcini]], scoperto nel 1981, è stato nominato così in suo onore.<ref>{{cita testo|url=http://www.oato.inaf.it/index.php?option=com_content&task=view&id=204&Itemid=273&lang=it|titolo=Osservatorio Astronomico di Torino|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130331154719/http://www.oato.inaf.it/index.php?option=com_content&task=view&id=204&Itemid=273&lang=it }}</ref>
* Nell'aprile del 2016 le è stato dedicato un ibrido di orchidea spontanea denominato ''[[Ophrys × montalciniae]]'', ibrido tra ''[[Ophrys incubacea]]'' e ''[[Ophrys sphegodes]]'' subsp. ''classica''.<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/316648910|titolo=Ophrys × montalciniae (O. incubacea subsp. incubacea × O. sphegodes subsp. classica), nuovo ibrido naturale del Salento (Puglia) |autore=Gennaio R., Gargiulo M., Medagli P. & Chetta F.S.|rivista=GIROS Orch. Spont. Eur. 59 (2016:2): 339-346}}</ref>
* Nell'aprile del 2021 la Giunta di [[Milano]] ha deciso di dedicarle il Cardo dell'area [[Expo 2015]].<ref>{{Cita web|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/04/08/news/rita_levi_montalcini_municipio_8_milano_decumano_expo_2015_milano_innovation_district_simone_zambelli-295592465/|titolo=Municipio 8 all'unanimità: "La via principale del Milano Innovation District intitolata a Rita Levi Montalcini" |autore= |sito=milano.repubblica.it |data=8 aprile 2021 |lingua= |accesso=1º maggio 2021}}</ref> La via è stata intitolata durante una cerimonia avvenuta il 1º maggio 2021 alla presenza della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Presidente della Regione Lombardia e la nipote ing. Piera Levi-Montalcini.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/05/01/casellati-visita-mind-questa-e-litalia-del-futuro_9c10106b-dac0-4f32-a74f-2cdd6fdaa58d.html|titolo=Casellati visita Mind, questa è l'Italia del futuro - Lombardia|sito=Agenzia ANSA|data=1º maggio 2021|lingua=it|accesso=4 maggio 2021}}</ref>
* Nel 2024 viene coniata una [[2 euro commemorativi emessi nel 2024|moneta commemorativa da 2 euro]] dedicata a Rita Levi-Montalcini.
== Onorificenze ==
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica
|motivazione =
|data = 2 giugno 1986<ref>{{cita testo|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=275189|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza = Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione =
|data = 31 ottobre 1986<ref>{{cita testo|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=5965|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione =
|data = 8 gennaio 1987<ref>{{cita testo|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=15508|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e cultura
|collegamento_onorificenza = Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione =
|data = 6 giugno 2001<ref>{{cita testo|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=45265|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.}}</ref>
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur GO ribbon.svg
|nome_onorificenza = Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
|motivazione =
|luogo = [[Roma]], 5 dicembre 2008<ref>{{Cita web|url=http://www.ambafrance-it.org/spip.php?article2310|titolo=Consegna della Croce di Grande Ufficiale della Legione d’onore all’On. Rita LEVI MONTALCINI|accesso=30 dicembre 2012|editore=Ambasciata di Francia a Roma|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111203210636/http://ambafrance-it.org/spip.php?article2310|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=ESP Isabella Catholic Order GC.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione=
|luogo={{Senza fonte}}
}}
==
* ''Origine ed Evoluzione del nucleo accessorio del Nervo abducente nell'embrione di pollo'', Roma, Tip. Cuggiani, 1942.
* ''Il messaggio nervoso'', con [[Pietro Angeletti]] e [[Giuseppe Moruzzi]], Milano, Rizzoli, 1975.
* ''New developments in neurobiological research'', in "Commentarii", vol. III, n. 15, Pontificia Academia Scientiarum, 1976.
* ''[[Elogio dell'imperfezione]]'', Milano, Garzanti, 1987. ISBN 88-11-59390-5.
* ''NGF. Apertura di una nuova frontiera nella neurobiologia'', Roma-Napoli, Theoria, 1989. ISBN 88-241-0162-3.
* ''Sclerosi multipla in Italia. Aspetti e problemi'', con Mario Alberto Battaglia, Genova, AISM, 1989. ISBN 88-7148-001-5.
* Presentazione di [[Max Perutz]], ''È necessaria la scienza?'', Milano, Garzanti, 1989. ISBN 88-11-59415-4.
* Prefazione a [[Carlo Levi]], ''Poesie inedite. 1934-1946'', Roma, Mancosu, 1990.
* Prefazione a [[Gianni Bonadonna]], ''Donne in medicina'', Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-84077-7.
* Presentazione di Gilberto Salmoni, ''Memoria: un telaio infinito Dialogo su un mondo tutto da scoprire'', Genova, Costa & Nolan, 1993.
* Prefazione a [[Giacomo Scotti]] (a cura di), ''Non si trova cioccolata. Lettere di bambini jugoslavi nell'orrore della guerra'', Napoli, Pironti, 1993. ISBN 88-7937-095-2.
* ''Reti. Scienza, cultura, economia'', con Guido Cimino e Lauro Galzigna, Ancona, Transeuropa, 1993. ISBN 88-7828-101-8.
* ''Vito Volterra. Il suo percorso'', in ''Scienza, tecnologia e istituzioni in Europa. Vito Volterra e l'origine del CNR'', Roma-Bari, Laterza, 1993. ISBN 88-420-4147-5.
* ''[[Il tuo futuro]]'', Milano, Garzanti, 1993. ISBN 88-11-73837-7.
* ''Per i settanta anni della Enciclopedia italiana, 1925-1995'', in ''1925-1995: la Treccani compie 70 anni. Mostra storico-documentaria'', Roma, Treccani, Istituto della Enciclopedia italiana, 1995.
* Prefazione a American Medical Association, ''L'uso degli animali nella ricerca scientifica. Libro bianco'', Bologna, Esculapio, 1995.
* ''[[Senz'olio contro vento]]'', Milano, Baldini & Castoldi, 1996. ISBN 88-8089-198-7.
* ''[[L'asso nella manica a brandelli]]'', Milano, Baldini & Castoldi, 1998. ISBN 88-8089-429-3.
* ''[[La galassia mente]]'', Milano, Baldini & Castoldi, 1999. ISBN 88-8089-636-9.
* Presentazione di Nicola Canal, Angelo Ghezzi e Mauro Zaffaroni, ''Sclerosi multipla. Attualità e prospettive'', Milano, Masson, 1999. ISBN 88-214-2467-7.
* Intervista in Serena Zoli, ''Storie di ordinaria resurrezione (e non). Fuori dalla depressione e altri mali oscuri'', Milano, Rizzoli, 1999. ISBN 88-17-86072-7.
* ''L'Università delle tre culture. Conferenza della professoressa Rita Levi-Montalcini'', Sondrio, Banca Popolare di Sondrio, 1999.
* ''[[Cantico di una vita]]'', Milano, Cortina, 2000. ISBN 88-7078-666-8.
* ''[[Un universo inquieto]]. Vita e opere di Paola Levi Montalcini'', Milano, Baldini & Castoldi, 2001. ISBN 88-8490-111-1.
* ''Tempo di mutamenti'', Milano, Baldini & Castoldi, 2002. ISBN 88-8490-140-5.
* ''[[Tempo di azione]]'', Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2004. ISBN 88-8490-429-3.
* ''Abbi il coraggio di conoscere'', Milano, Rizzoli, 2004. ISBN 88-17-00199-6.
* ''Lungo le vie della conoscenza. Un viaggio per sentieri inesplorati con Rita Levi-Montalcini'', con Giuseppina Tripodi, Brescia, Serra Tarantola, 2005. ISBN 88-88507-56-6.
* ''Eva era africana'', Roma, Gallucci, 2005. ISBN 88-88716-35-1.
* ''I nuovi magellani nell'er@ digitale'', con Giuseppina Tripodi, Milano, Rizzoli, 2006. ISBN 88-17-00823-0.
* ''Tempo di revisione'', con Giuseppina Tripodi, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-8490-983-X.
* ''La vita intellettuale'', in ''La vita intellettuale. Professioni, arti, impresa in Italia e nel pianeta. Atti del forum internazionale, 13 e 14 febbraio 2007, Bologna, Salone del podesta di Palazzo Re Enzo, Piazza del Nettuno'', Bologna, Proctor, 2007. ISBN 978-88-95499-00-0.
* ''[[Rita Levi-Montalcini racconta la scuola ai ragazzi|Rita Levi-Montalcini con Giuseppina Tripodi racconta la scuola ai ragazzi]]'', Milano, Fabbri, 2007. ISBN 978-88-451-4308-3.
* ''Le tue antenate. Donne pioniere nella società e nella scienza dall'antichità ai giorni nostri'', con Giuseppina Tripodi, Roma, Gallucci, 2008. ISBN 978-88-6145-033-2.
* ''La clessidra della vita di Rita Levi-Montalcini'', con Giuseppina Tripodi, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2008. ISBN 978-88-6073-444-0.
* ''Ritmi d'arte'', Serra Tarantola, 2008 ISBN 88-95839-05-6
* ''Cronologia di una scoperta'', Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2009. ISBN 978-88-6073-557-7.
* ''L'altra parte del mondo'', con Giuseppina Tripodi, Milano, Rizzoli, 2009. ISBN 978-88-17-01529-5.
In campo non scientifico, nel 2006, è stata autrice del testo di una canzone dei [[Jalisse]] dal titolo ''Linguaggio Universale'' che ha partecipato alle selezioni per il [[Festival di Sanremo 2007]], non riuscendo tuttavia a qualificarsi<ref>{{Cita news|autore=Paolo Conti|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2007/01_Gennaio/09/sanremo.shtml|titolo=I bocciati del Festival, tra Nobel e poetesse|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=09|mese=01|anno=2007|accesso=22 dicembre 2008}}</ref>.
==
L'infanzia e l'adolescenza di Rita Levi-Montalcini e dei fratelli Gino, Nina e Paola è raccontata, basandosi sulle lettere dell'epistolario con il padre Adamo, nel libro ''{{cita testo|url=https://www.ragazzimondadori.it/libri/un-sogno-al-microscopio-il-viaggio-verso-il-nobel-di-rita-levi-montalcini-alberto-cappio/|titolo=Un sogno al microscopio. Il viaggio verso il Nobel di Rita Levi-Montalcini}}'', scritto da Piera Levi-Montalcini e Alberto Cappio con la collaborazione di [[Nicoletta Bortolotti]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=levi}}
* Muhm, M. (1986) ''Vage Hoffnung für Parkinson-Kranke. Überlegungen der Medizin-Nobelpreisträgerin Rita Levi-Montalcini'', in: Süddeutsche Zeitung, Nr. 293, 22 Dezember 1986.
*{{cita libro| nome=Giuseppina| cognome=Tripodi| nome2=Rita| cognome2=Levi-Montalcini| titolo=La clessidra della vita di Rita Levi-Montalcini| anno=2008| editore= Baldini Castoldi Dalai| città=Milano}}
*Carola Vai, ''Rita Levi-Montalcini, una donna libera'', Rubbettino Editore, 2019.
*Marcella Filippa, ''{{cita testo|url=https://www.pacinifazzi.it/rita-levi-montalcini/|titolo=Rita Levi Montalcini}},'' Pacini Fazzi Editore, 2018, ISBN 978-88-6550-619-6.
*Goldstein, Bob (2021). "A Lab of Her Own: Sheltered in her bedroom during WWII, Rita Levi-Montalcini discovered how the nervous system is wired". {{cita testo|url=https://nautil.us/a-lab-of-her-own-13306/|titolo=Nautilus, 1 Dezember 2021}}.
== Voci correlate ==
* [[Rita Levi-Montalcini (film)]]
* [[Donne nella scienza]]
* [[Elogio dell'imperfezione]]
* [[Fondazione EBRI]]
* [[9722 Levi-Montalcini]]
* [[Donne in medicina]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.ritalevimontalcini.org | titolo = Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus | accesso = 6 giugno 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190401195206/http://www.ritalevimontalcini.org/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.unintess.it/#Montalcini|titolo=''Scheda - Albo d'Onore UNINTESS''}}
* {{cita web|url=http://www.larchivio.com/xoom/myriammontalcini.htm|titolo=Vage Hoffnung für Parkinson-Kranke|lingua=de}}
* {{cita web|url=http://www.memoro.org/it/Intervista-Rita-Levi-Montalcini-e-Tullio-Regge_2343.html|titolo=L'imperdibile intervista a Rita Levi-Montalcini e al fisico Tullio Regge, in cui i due grandi scienziati si raccontano e regalano alcuni personali ricordi }}
* {{cita web|url=https://www.nobelprize.org/mediaplayer/index.php?id=1101&view=1|titolo=Video-intervista in inglese rilasciata a Adam Smith, caporedattore del sito Nobelprize.org}}
* {{cita web|url=http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-36bf111a-701f-4055-9348-94de8518dc87.html#p=3|titolo=Rita Levi-Montalcini - Cent'anni di Nobel}}
* {{Cita web|lingua=en|url=http://www.neurogrk.medizin.uni-mainz.de/Levi-Montalcini%202010.pdf|titolo=A conversation with Rita Levi-Montalcini|accesso=17 maggio 2018|dataarchivio=19 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119201446/http://www.neurogrk.medizin.uni-mainz.de/Levi-Montalcini%202010.pdf|urlmorto=sì}}
{{Senatori a vita}}
{{Premio Nobel per la medicina}}
{{Premio Louisa Gross Horwitz}}
{{Premio Feltrinelli}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|medicina|politica|Premi Nobel|neuroscienze|biologia}}
[[Categoria:Accademici dei Lincei]]
[[Categoria:Accademici italiani negli Stati Uniti d'America]]
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