Famiglia Cristiana: differenze tra le versioni
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{{Testata giornalistica
|nome = Famiglia Cristiana
|prezzo = € 2,00
|paese = {{ITA}}
|lingua = [[lingua italiana|italiano]]
|periodicità = [[settimanale]]
|genere = stampa nazionale
|formato = tabloid
|sede = [[Milano]] e [[Alba (comune italiano)|Alba]]
|direttore = Stefano Stimamiglio
|condirettore = Vincenzo Vitale
|redattore capo = Paolo Perazzolo
|proprietà = [[Edizioni San Paolo|Periodici San Paolo S.r.l.]]
|sito =
|ISSN =
|diffusione = {{formatnum:318590}}
|data-diff = settembre 2015
}}
'''''Famiglia Cristiana''''' è un settimanale di ispirazione [[Cattolicesimo|cattolica]], fondato ad [[Alba (comune italiano)|Alba]] nel dicembre [[1931]]<ref>{{collegamento interrotto|1={{cita testo|url=http://www.famigliacristiana.it/fc00/la_nostra_storia.htm|titolo=LA NOSTRA STORIA - 70 anni di Famiglia Criostiana<!-- Titolo generato automaticamente -->}} |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> dal [[beatificazione|beato]] [[Giacomo Alberione]], il quale sosteneva che la "nuova frontiera" dell'[[evangelizzazione]] fossero proprio i [[Mass media|mezzi di comunicazione]].
{{Citazione|''Famiglia Cristiana'' non dovrà parlare di religione cristiana, ma di tutto cristianamente.|[[Giacomo Alberione]]}}
== Storia ==
===Dalla fondazione alla seconda guerra mondiale===
Originariamente, il settimanale si chiamava '''''La Famiglia Cristiana''''' ed era dedicato alle madri e alle ragazze, offrendo loro indicazioni su come vivere la [[fede]] all'interno dell'ambito familiare. La [[censura]] [[fascismo|fascista]], infatti, era molto rigida e non permise la nascita di un organo d'informazione indipendente cattolico.
Dopo il "lancio" da parte del beato Alberione, la rivista fu affidata a due direttori: il sacerdote Matteo Bernardo Borgogno e suor Evelina Capra, ad oggi l'unica donna ad averla co-diretta (anche se per brevissimo tempo). Ma il direttore che, dal 1932, diede il contributo più importante fu don Pietro Occelli, che stampò la copertina a colori e soprattutto trasformò la rivista da semplice settimanale religioso a "strumento di informazione al servizio di tutte le famiglie".<ref>{{Cita libro|autore=Massimo Emanuelli|titolo=50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale|anno=2004|editore=Greco & Greco|città=Milano|p=16|pp=|ISBN=}}</ref>
Il settimanale si diffuse velocemente fra il popolo, soprattutto nelle realtà [[campagna|rurali]] del [[Settentrione|Nord]], grazie alla distribuzione che veniva effettuata dai giovani volontari nelle famiglie e l'accettazione, per l'acquisto, anche di beni in [[baratto]].
Durante il periodo della [[Repubblica Sociale Italiana]] (settembre 1943 - aprile 1945), ''Famiglia Cristiana'' fu uno dei pochi settimanali che riuscirono a proseguire le pubblicazioni.
===Dalla seconda guerra mondiale alle dimissioni di don Zega===
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], ''Famiglia Cristiana'' modificò totalmente il suo stile e divenne un organo d'informazione culturale, politico e sociale, punto di confronto fra i cattolici italiani e tribuna delle idee cattoliche nei confronti della società italiana<ref>{{cita libro | lingua = fr | titolo = L'Italie entre le XXe et le XXIe siècle | nome = Maria Pia | cognome = De Paulis | anno = 2006 | isbn = 9782878543711 | editore = Presses Sorbonne nouvelle | p = 99| url = https://www.google.it/books/edition/L_Italie_entre_le_XXe_et_le_XXIe_si%C3%A8cle/UtwJR9TpklwC?hl=it&gbpv=1&dq=%22famiglia+cristiana%22+1931&pg=PA99&printsec=frontcover| accesso = 15 marzo 2022}}</ref>. ''Famiglia Cristiana'' rafforzò in seguito il proprio ruolo, sostituendo negli anni persino ''[[Avvenire]]'', il quotidiano dei [[vescovo|vescovi]] italiani.
Sotto la direzione di [[Giuseppe Zilli]], ''Famiglia Cristiana'' toccò per la prima volta, all'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]], il milione di copie stampate. In questo periodo la [[redazione]] si trasferì da [[Alba (comune italiano)|Alba]] al centro di [[Milano]].
Nel [[1971]], per uno speciale sui propri quarant'anni, la rivista venne diffusa con una tiratura di due milioni di copie.
Quando fu rinvenuto il [[Piano di rinascita democratica]] della [[loggia massonica]] [[Propaganda 2|P2]], si apprese che ''Famiglia Cristiana'' era menzionato come uno dei periodici italiani che avrebbe dovuto essere assoggettato al controllo della Massoneria.<ref>{{cita web|url=
https://www.famigliacristiana.it/blogpost/che-cos-era-la-p2.aspx|data=17 dicembre 2015|titolo=Quando Famiglia Cristiana finì nel mirino di Licio Gelli}}</ref>
Nel [[1997]] il cardinale [[Camillo Ruini]], presidente della [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]], criticò la linea editoriale delle riviste [[Società San Paolo|paoline]], tra cui ''Famiglia Cristiana'', per la loro "estrema spregiudicatezza" nei temi morali e religiosi. Al centro delle critiche dei vescovi c'erano alcuni interventi sull'[[educazione sessuale]]. L'allora direttore, [[Leonardo Zega]], si difese ricordando che ''Famiglia Cristiana'' non aveva mai sostenuto [[eresia|eresie]] e che era perfettamente in linea con il [[magistero]] della [[Chiesa cattolica|Chiesa]].
La [[Santa Sede]] decise di "commissariare" i [[Famiglia Paolina|Paolini]] con la nomina del vescovo [[Antonio Buoncristiani]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/28/Papa_Wojtyla_punisce_Paolini_arriva_co_0_97022811709.shtml |titolo=Articolo del ''Corriere'' sui contrasti fra Vaticano e Paolini |accesso=1º agosto 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111010194259/http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/28/Papa_Wojtyla_punisce_Paolini_arriva_co_0_97022811709.shtml |urlmorto=no }}</ref> a delegato pontificio della Famiglia Religiosa, fino all'elezione del nuovo superiore generale. [[Leonardo Zega]] si dimise, incassando però la solidarietà di buona parte della redazione; al suo posto venne nominato il [[teologia|teologo]] Franco Pierini, che resse la direzione provvisoriamente per un anno.<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/02/Famiglia_Cristiana_don_Zega_lascia_co_0_9804022947.shtml |titolo=Articolo del ''Corriere'' sulle dimissioni di Leonardo Zega |accesso=1º agosto 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150909033120/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/02/Famiglia_Cristiana_don_Zega_lascia_co_0_9804022947.shtml |urlmorto=no }}</ref>
===Dalle dimissioni di don Zega ad oggi===
Nel [[1999]] ritorna la pace fra [[Società San Paolo|Paolini]] e [[Vaticano]] e alla direzione di ''Famiglia Cristiana'', arriva [[Antonio Sciortino]], noto collaboratore di [[Leonardo Zega|Zega]].
Con l'arrivo di Sciortino, gli interventi critici del settimanale sui cambiamenti della società e della politica divennero molto più frequenti e duri. Il primo a segnare grande scalpore fu l'attacco a ''[[Per tutta la vita...?|Per tutta la vita]]'', all'epoca popolare trasmissione sul matrimonio della [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]], che ''Famiglia Cristiana'' criticò sia per il tono "troppo leggero con cui affrontava il delicato momento delle nozze", sia per il fatto che fosse condotta da due [[divorzio|divorziati]], ovvero [[Fabrizio Frizzi]] e [[Romina Power]].
Negli [[anni 2000|anni duemila]] ''Famiglia Cristiana'' espresse posizioni molto critiche nei confronti del [[Governo Berlusconi III|governo Berlusconi]] che gli procurarono dal Presidente del Consiglio l'accusa di essere una rivista "filo-sinistra".
Fra le critiche di ''Famiglia Cristiana'' alla linea della [[destra (politica)|destra politica]] in Italia si ricordano:
* una serie di articoli dell'ex magistrato [[Adriano Sansa]] sulle [[leggi ad personam]];
* le critiche alla riforma della scuola proposta da [[Letizia Moratti]];
* le critiche alla [[legge Bossi-Fini]] sull'[[immigrazione]];
* le critiche sulla gravità del [[precariato]] permanente nel Paese;
* le critiche sull'[[editto bulgaro]];
* il dissenso sull'invio di militari italiani in [[Iraq]].
Il culmine dello scontro con la [[Casa delle Libertà]] si toccò con un'inchiesta, tenuta in collaborazione con il [[TG3]], sull'ingerenza della [[mafia]] nella costruzione del [[ponte sullo Stretto di Messina]].
L'inchiesta fu duramente contestata dall'allora ministro [[Pietro Lunardi]]. Successivamente, durante la campagna elettorale del [[2006]], Berlusconi rifiutò di farsi intervistare da ''Famiglia Cristiana''. La redazione pubblicò allora una foto di [[Silvio Berlusconi]] con le domande che avrebbe ritenuto dovessero essere rivolte al Cavaliere in un'intervista, ''senza però ovviamente le relative risposte''.
''Famiglia Cristiana'' non fu tenera neppure con il nuovo governo di [[Romano Prodi]]: sotto accusa finirono l'alto numero di ministri e sottosegretari, il disegno di legge sui [[DICO (disegno di legge)|DICO]], la mancanza di politiche a favore della famiglia.
A partire dalle nuove elezioni del [[2008]] vennero pubblicati una serie di editoriali che colpirono tutti i principali partiti politici:
* al [[Il Popolo della Libertà|PdL]] venne imputata la gestione "monarchica" di Berlusconi e la totale "anarchia dei valori";
* al [[Partito Democratico (Italia)|PD]] la confusione ideologica che avrebbe avuto al suo interno e l'alleanza con i radicali;
* critiche furono riservate persino alla cattolica [[Unione di Centro (2002)|UdC]], che venne definito "partito senza coraggio" per aver candidato [[Totò Cuffaro]], malgrado fosse stato condannato per i suoi rapporti con la mafia<ref>{{cita testo|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/L%C2%B4attacco-di-Famiglia-Cristiana-Sbagliato-candidare-Cuffaro/2002927/6|titolo=«L'attacco di ''Famiglia Cristiana'' "Sbagliato candidare Cuffaro"» da ''L'Espresso''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080618112518/http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/L%C2%B4attacco-di-Famiglia-Cristiana-Sbagliato-candidare-Cuffaro/2002927/6 }}</ref>.
Questi editoriali suscitarono molto scalpore e furono ripresi da tutte le maggiori testate giornalistiche italiane.<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/12/Famiglia_cristiana_cattolici_senza_coraggio_co_9_080312146.shtml |titolo=Articolo del ''Corriere'' che cita i tre editoriali di FC |accesso=1º agosto 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150909070001/http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/12/Famiglia_cristiana_cattolici_senza_coraggio_co_9_080312146.shtml |urlmorto=no }}</ref>
Con il ritorno al [[Governo Berlusconi IV|governo di Berlusconi]], ''Famiglia Cristiana'' fu fra le voci più critiche sui primi contestati provvedimenti del governo, fra i quali il [[Angelino Alfano|lodo Alfano]], la riforma delle [[intercettazioni telefoniche]] e soprattutto le politiche sui [[rom (popolo)|rom]] previste dal ministro [[Roberto Maroni]], il quale decise di sporgere [[querela]] dopo l'accusa di essere razzista<ref>{{cita testo|url=http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=3.0.2997540266|titolo=Notizia su AdnKronos, 9 febbraio 2009}}</ref>. Il culmine raggiunse con l'accusa al governo di preparare un "ritorno al [[fascismo]]" e di non pensare realmente ai problemi degli italiani. Commentando gli attacchi al governo, il portavoce della [[Santa Sede]] [[Federico Lombardi]] dichiarò che la "posizione di Famiglia Cristiana non è la posizione del [[Vaticano]]", facendo temere un nuovo scontro fra i Paolini e i vertici della [[Chiesa cattolica]], scontro scongiurato dopo alcuni interventi pubblici in difesa del giornale da parte dei cardinali [[Carlo Maria Martini]] e [[Giovanni Battista Re]].
Una nuova presa di posizione molto dura contro il governo uscì dopo gli scandali riguardanti la vita privata di Berlusconi, con le sue frequentazioni di prostitute e giovani donne. Il settimanale, rispondendo alle perplessità dei lettori, attaccò duramente il Cavaliere, sostenendo che un [[presidenza del Consiglio|presidente del Consiglio]] debba dare il buon esempio e che non bastano i voti ricevuti per giustificare qualsiasi cosa.
Nell'agosto del [[2010]], durante la [[crisi di governo]] e gli scontri fra Berlusconi e [[Gianfranco Fini|Fini]], ''Famiglia Cristiana'' tornò a criticare aspramente il [[Il Popolo della Libertà|PdL]]: l'articolo più duro uscì il 24 agosto, con l'accusa a Berlusconi di non rispettare di fatto la [[Costituzione]] e di promuovere la distruzione mediatica di chi non la pensasse come lui.<ref>{{cita testo|url=http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/berlusconi-un-uomo-solo-al-comando.aspx|titolo=La Costituzione dimezzata - Attualità - Famiglia Cristiana<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100827014956/http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/berlusconi-un-uomo-solo-al-comando.aspx }}</ref> Dopo l'articolo, critiche al settimanale arrivarono dalla maggioranza e dai giornali ad essa vicini<ref>{{Cita web |url=http://www.ilgiornale.it/interni/ma_quella_rivista_non_rappresenta_cattolici/25-08-2010/articolo-id=468900-page=0-comments=1 |titolo="Ma quella rivista non rappresenta i cattolici" - IlGiornale.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=26 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110812213509/http://www.ilgiornale.it/interni/ma_quella_rivista_non_rappresenta_cattolici/25-08-2010/articolo-id=468900-page=0-comments=1 |urlmorto=no }}</ref>.
==Lo stile==
''Famiglia Cristiana'' si è imposta nell'informazione nazionale, al punto da raggiungere e in più occasioni superare il milione e mezzo di copie.
In politica, ''Famiglia Cristiana
Nella società, una caratteristica di ''Famiglia Cristiana'' è il risalto dato alle attività di [[associazione (diritto)|associazioni]], personalità e movimenti cattolici.
== Rubriche e collaborazioni ==
La rubrica {{sf|più nota}} è "''Colloqui col Padre''", in cui i vari lettori inviano le loro lettere ad un [[sacerdote]] (ordinariamente è il direttore di ''Famiglia Cristiana'', attualmente don Stefano Stimamiglio), sui temi di attualità e di costume, per esprimere le proprie opinioni su alcuni articoli inseriti nella rivista, ma soprattutto sulle questioni che riguardano la fede cristiana, il suo ruolo nella vita e nei momenti di maggiore difficoltà, il parere della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] su questioni di attualità.
Rubriche conosciute sono anche "''Il teologo''", dedicata alle interpretazioni bibliche, a cui ha collaborato anche l'allora [[cardinale]] Ratzinger, in seguito [[Papa Benedetto XVI]], e "''Arrivederci''", la rubrica finale, che toccava temi solitamente ignorati dai [[mezzo di comunicazione di massa|media]], ideata nella metà degli [[anni 1990|anni novanta]] dalla scrittrice [[Susanna Tamaro]] e guidata poi da Franca Zambonini, giornalista storica di FC.
Dal 1970 al 1991 {{sf|ebbe grande successo}} la rubrica "''Cosa farò domani''", dedicata all'orientamento scolastico e professionale. La giornalista che la curava, [[Giacomina Lapenna]], {{sf|arrivò a ricevere fino a 6.000 lettere a settimana, con richieste di informazioni.}}
Storico appuntamento per i lettori è "''I fatti del giorno''" in cui si riportano notizie di solito divertenti. Un esempio dal n. 21 del 25
{{Citazione|Un allevatore americano pratica ogni giorno dieci minuti di tai chi (...). L'uomo è convinto che la tecnica di rilassamento (...) trasmetta alle mucche serenità e pace, tanto da stimolare la loro produzione quotidiana di latte|Dall'articolo ''[[Taijiquan|Tai chi]] per le mucche''}}
Al settimanale hanno collaborato anche personalità illustri come [[Mario Rigoni Stern]], [[Eugenio Corti]], [[Vittorino Andreoli]], [[Adriano Sansa]], [[Claudio Marazzini]], [[don Antonio Mazzi]], [[Pier Gildo Bianchi]], [[Gianfranco Ravasi]], [[Antonino Zichichi]], [[Daniele Piccini]], [[Gigi Vesigna]], [[Fortunato Pasqualino]], [[Suor Germana]], [[Bort]], [[Massimo Bernardini]] e [[Licia Colò]].
==
===Critiche dal mondo cattolico===
Alcune prese di posizione di ''Famiglia Cristiana'' sono state aspramente criticate da associazioni ed esponenti del mondo cattolico,<ref>{{cita testo|url=http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1758|titolo="Ancora altre perplessità su Famiglia cristiana..."|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100613025934/http://fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&sid=1758 }} da www.fattisentire.net.</ref> che in alcuni [[blog]] hanno addirittura auspicato l'intervento del [[Vaticano]] contro il settimanale. È stata spesso nominata come "''Fanghiglia cristiana''"<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/15/fanghiglia_cristiana_co_0_94061515028.shtml |titolo=''Il Secolo'' contro ''Famiglia cristiana'', articolo de ''Il Corriere della Sera'' |accesso=1º luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150909063408/http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/15/fanghiglia_cristiana_co_0_94061515028.shtml |urlmorto=no }}</ref> in senso dispregiativo. Sono state anche lanciate campagne di boicottaggio contro il settimanale.
* L'aver dedicato una copertina al vincitore del [[Festival di Sanremo 2007]], [[Simone Cristicchi]], con il brano ''[[Ti regalerò una rosa]]'', è stata considerata una mancanza di coerenza da parte della rivista. Cristicchi infatti è stato autore anche di altri brani molto critici nei confronti della [[Chiesa cattolica]], come ''[[Prete (brano musicale)|Prete]]'', nel quale attribuirebbe al clero cattolico l'alimentare ''la più grande bugia della storia''<ref>{{cita testo|url=http://www.ilgiornale.it/news/don-sciortino-risponde-papa-pacelli.html|titolo=A don Sciortino risponde Papa Pacelli|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150917091114/http://www.ilgiornale.it/news/don-sciortino-risponde-papa-pacelli.html }} su IlGiornale.it</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.uaar.it/news/2007/03/16/simone-cristicchi-cristianesimo-piu-grande-bugia-della-storia/ |titolo=Fonte:Sito dell'Unione degli Atei Agnostici e dei Razionalisti |accesso=2 febbraio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090527000811/http://www.uaar.it/news/2007/03/16/simone-cristicchi-cristianesimo-piu-grande-bugia-della-storia/ |urlmorto=no }}</ref><ref>Cristicchi precisò poi in un'intervista il senso della sua frase: ''La bugia più grande della storia non è di certo il Cristianesimo in quanto tale, ma ciò che gli uomini hanno fatto delle sue istanze primordiali col passare dei secoli,'' ''{{cita testo|url=http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=50f54ae1a6712204|titolo=Intervista a Simone Cristicchi|postscript=nessuno}}'' Marzia Cangiano e Astrid Nausicaa Maragò, ''Libmagazine'', 18 dicembre 2007]</ref>.
*: L'allora direttore, don Antonio Sciortino, replicò che la canzone vincitrice di Sanremo, indipendentemente dalle idee di Cristicchi, affrontava un tema sociale, quello dei [[manicomio|manicomi]] e delle condizioni dei malati psichiatrici, molto importante e che fosse rilevante che una canzone di questo genere avesse vinto il Festival.<ref>da Famiglia Cristiana n.12 del 25 marzo 2007</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.loccidentale.it/node/54084|titolo=Famiglia Cristiana e la trappola del "cattolicesimo fai da te"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304122829/http://www.loccidentale.it/node/54084 }} Diego Randazzo, L'Occidentale,
2 luglio 2008</ref>
* {{Senza fonte|Altre copertine "critiche" citate sono state quelle dedicate a personaggi [[divorzio|divorziati]] o conviventi more uxorio, come [[Michelle Hunziker]] o [[Fabrizio Frizzi]].}}
*: {{Senza fonte|In tal caso, Sciortino, citando l'[[Vangelo|evangelica]] «Chi è senza peccato scagli la prima pietra», ha ricordato che ignorare o declassare una persona solo per la sua vita privata non è [[Cristianesimo]], ma semplicemente bigottismo.}}
Nel [[2005]] fece scalpore la pubblicazione di una pubblicità dove si vedeva una donna nuda di spalle. Molti lettori protestarono e l'allora direttore, don Sciortino, accogliendo le loro critiche, si scusò con loro.<ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/11_Novembre/07/famiglia.shtml |titolo=Dal ''Corriere della Sera'': ''Famiglia Cristiana'': «Perdonateci il nudo» |accesso=1º agosto 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060427030613/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/11_Novembre/07/famiglia.shtml |urlmorto=no }}</ref>
Nel corso del [[2010]], durante gli scontri fra il [[governo Berlusconi IV|governo Berlusconi]] e ''Famiglia Cristiana'', più volte esponenti di peso del Vaticano, come il portavoce ufficiale [[Federico Lombardi]] o monsignor [[Rino Fisichella]], vollero ribadire che la posizione del settimanale non era la posizione ufficiale della [[Santa Sede]].
===Critiche dal mondo politico===
Negli anni le posizioni critiche di ''Famiglia Cristiana'' nei confronti delle scelte dei vari governi hanno suscitato aspre reazioni.
Dopo che ''Famiglia Cristiana'' aveva criticato gli esponenti cattolici dell'ultimo [[governo Berlusconi IV|governo Berlusconi]] che non si erano opposti alle misure sui [[rom (popolo)|rom]] decise da Maroni, l'ex ministro [[Carlo Giovanardi]] dichiarò che ''"Famiglia Cristiana farebbe bene a cambiare titolo perché non c'è una sola parola cristiana"''. La replica del settimanale arrivò puntuale<ref>{{cita testo|url=http://www.famigliacristiana.it/fc/0828fc/0828fc23.htm|titolo=Famiglia Cristiana Online: PERCHÉ ALTRI CATTOLICI NON L'AVREBBERO MAI FATTO|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081028095629/http://www.famigliacristiana.it/fc/0828fc/0828fc23.htm }}</ref>, sottolineando dal suo punto di vista l'improbabilità di un paragone tra lo stesso Giovanardi e alcuni politici cattolici del passato come [[Alcide De Gasperi]] o [[Giuseppe Dossetti]], nella rubrica tenuta da Beppe Del Colle.
Alcuni editoriali di FC, che sostenevano che i politici che si dichiaravano cattolici dovevano avere anche uno stile di vita cattolico, hanno provocato dure proteste.
===Sovvenzioni statali===
Nel 2021 ''Famiglia Cristiana'' ha ricevuto sovvenzioni per circa 6 milioni di euro.<ref>{{Cita web|url=https://www.lindipendente.online/2022/01/02/il-finanziamento-pubblico-ai-giornali-e-raddoppiato-durante-la-pandemia/|titolo=Il finanziamento pubblico ai giornali è raddoppiato durante la pandemia|sito=L'INDIPENDENTE|lingua=it|accesso=28 settembre 2022}}</ref>
==Tiratura==
Secondo i dati ufficiali dell'[[Accertamenti Diffusione Stampa|ADS]] le "vendite" medie - escluse quindi resi e copie omaggio - sono state 639 409 nel 2005<ref>{{cita testo|url=http://www.adsnotizie.it/certif/certificati_2005.xls|titolo=Dati ufficiali tirature settimanali 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140419013116/http://www.adsnotizie.it/certif/certificati_2005.xls }}</ref>, 518 702<ref>{{cita testo|url=http://www.fotografi.org/periodici_tirature.htm#SETTIMANALI|titolo=Dati ufficiali tirature settimanali 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150424142426/http://www.fotografi.org/periodici_tirature.htm }}</ref>, nel 2007, 504 818<ref>{{cita web|url=http://www.primaonline.it/wp-content/plugins/Flutter/files_flutter/1245677257ADS_marzo09-08_quot.xls|titolo=Dati ufficiali tirature settimanali 2009|accesso=26 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110709041156/http://www.primaonline.it/wp-content/plugins/Flutter/files_flutter/1245677257ADS_marzo09-08_quot.xls|urlmorto=no}}</ref> nel 2009 e 494 598 nell'aprile 2010.
==Direttori di Famiglia Cristiana==
* Don [[Giacomo Alberione]] - dal [[1931]]
* Don Matteo Bernardo Borgogno e Suor Evelina Capra - dal [[1932]] al [[1933]]
* Don
* Don
* Don Luigi Zanoni - dal [[1937]] al [[1954]]
* Don [[Giuseppe Zilli]] - dal [[1954]] al [[1980]]
* Don [[Leonardo Zega]] - dal [[1980]] al [[1998]]
* Don Franco Pierini - dal [[1998]] al [[1999]]
* Don [[Antonio Sciortino]] - dal [[1999]] al novembre [[2016]]
* Don Antonio Rizzolo - dal dicembre 2016 al marzo 2022
* Don Stefano Stimamiglio - da marzo 2022
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Settimanali italiani]]
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[[Categoria:Periodici in lingua italiana]]
[[Categoria:Edizioni San Paolo]]
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