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{{Film
<!--tabella per la realizzazione di una scheda film-->
|titolo = Vedo nudo
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template Film-->
|immagine = Vedo nudo.png
<!--NON modificare la prima riga e le righe dove compare il simbolo uguale-->
|didascalia =
<!--NON inserire ritorni a capo salvo nei campi dove espressamente previsto-->
|paese = [[Italia]]
{{Film|
|anno uscita = 1969
titoloitaliano = Vedo nudo <!--scrivere qui il titolo italiano del film-->
|genere = commedia
|
|regista = [[Dino Risi]]
titolooriginale = Vedo nudo <!--scrivere qui il titolo originale del film - se italiano si può riscriverlo o inserire (&nbsp;)-->
|soggetto = [[Ruggero Maccari]], [[Fabio Carpi]], Dino Risi, [[Bernardino Zapponi]]
|
|sceneggiatore = Ruggero Maccari, [[Jaja Fiastri]]
nomepaese = [[Italia]] <!--nome del paese di produzione - con doppie parentesi quadre-->
|produttore = [[Pio Angeletti]], [[Adriano De Micheli (produttore cinematografico)|Adriano De Micheli]]
|
|attori =
annoproduzione = [[1969]] <!--anno di produzione - con doppie parentesi quadre-->
'''''La diva'''''
|
*[[Nino Manfredi]]: Federico Cacopardo
durata = <!--durata della pellicola -->
*[[Sylva Koscina]]: sé stessa
|
*[[Jimmy il Fenomeno]]: paziente emotivo
tipocolore = colore <!--colore della pellicola - da scegliere tra 'colore' o 'B/N'-->
'''''Udienza a porte chiuse'''''
|
*Nino Manfredi: Angelo Perfili
tipoaudio = <!--audio della pellicola - da scegliere tra 'muto' o 'sonoro'-->
*[[Guido Spadea]]: giudice Di Lorenzo
|
*[[Nerina Montagnani]]: contadina
nomegenere = commedia <!--genere del film - scelto esclusivamente tra quelli indicati nel progetto-->
'''''Ornella'''''
|
*Nino Manfredi: Ercole
nomeregista = [[Dino Risi]] <!--nome del regista - con doppie parentesi quadre-->
*[[Enrico Maria Salerno]]: Carlo Alberto Ribaudo
|
*[[Luca Sportelli]]: collega di Ercole
nomesoggetto = <!--nome del soggetto - con doppie parentesi quadre -->
'''''Il guardone'''''
|
*Nino Manfredi: guardone
nomesceneggiatore = <!--nome dello sceneggiatore - con doppie parentesi quadre-->
'''''L'ultima vergine'''''
|
nomeattori = *[[Nino Manfredi]]: operaio dei telefoni
*[[Véronique Vendell]]: Manuela
*[[Sylva Koscina]]
*[[Edda Ferronao]]: Orlandina Bassi
*[[Enrico Maria Salerno]]
'''''Motrice mia!'''''
*[[Jimmy il Fenomeno]]
*Nino Manfredi: Maurizio
*[[Nerina Montagnani]]
*[[Lisa Halvorsen]]: Inge, moglie di Maurizio
*[[Guido Spadea]]
'''''Vedo nudo'''''
<!--nome degli attori - gli attori vanno inseriti uno per riga, iniziando con un *, seguito dal nome dell'attore con doppie parentesi quadre, seguito dal nome del personaggio senza parentesi quadre-->
*Nino Manfredi: Nanni
|
*[[Daniela Giordano (attrice 1946)|Daniela Giordano]]: Luisa
nomefotografo = [[Alessandro D'Eva]], [[Erico Menczer]] <!--nome del fotografo - con doppie parentesi quadre -->
*[[Umberto D'Orsi]]: Federico
|
*[[John Karlsen]]: psichiatra
nomemontaggio = [[Alberto Gallitti]] <!--nome del responsabile del montaggio - con doppie parentesi quadre -->
*[[Marcello Prando]]: Marcello
|
*[[Jacques Stany]]: infermiere
nomeeffettispeciali = <!--nome del responsabile effetti speciali della pellicola - con doppie parentesi quadre -->
|doppiatori originali = *[[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: Carlo Alberto Ribaudo; giudice Di Lorenzo; collega di Ercole; psichiatra
|
*[[Annarosa Garatti]]: Manuela
nomemusicista = [[Armando Trovajoli]] <!--nome di chi ha realizzato la colonna sonora - con doppie parentesi quadre -->
*[[Mirella Pace]]: Luisa
|
*[[Deddi Savagnone]]: contadina
nomescenografo = <!--nome dello scenografo - con doppie parentesi quadre -->
*[[Mario Bardella]]: Federico
|
|titoli episodi =
nomepremi =<!--eventuali premi -->
* ''La diva''
* ''Udienza a porte chiuse''
* ''Ornella''
* ''Il guardone''
* ''L'ultima vergine''
* ''Motrice mia!''
* ''Vedo nudo''
|fotografo = [[Alessandro D'Eva]], [[Erico Menczer]]
|montatore = [[Alberto Gallitti]]
|effetti speciali =
|musicista = [[Armando Trovajoli]]
|scenografo = [[Luciano Ricceri]]
|costumista = [[Ezio Altieri]]
}}
<!-- fine della tabella film -->
 
'''''Vedo nudo''''' è un [[film a episodi]] del [[1969]], diretto dal registada [[Dino Risi]].
 
==Trama==
Il film, come era frequentemente in uso per molte [[Commedia all'italiana|commedie all'italiana]] di quel periodo, è strutturato in [[Episodio|episodi]], che vedono tutti protagonista [[Nino Manfredi]].
===''La diva''===
[[File:Vedo nudo - Nino Manfredi e Sylva Koscina.png|miniatura|sinistra|Manfredi e Koscina in una scena]]
L'attrice [[Sylva Koscina]] raccoglie per strada un uomo rimasto ferito in un incidente e lo trasporta in automobile all'ospedale più vicino. Dopo aver scaricato il ferito, viene riconosciuta dal personale medico e dai pazienti monopolizzando l'attenzione, mentre nessuno si prende cura del ferito. Tutti le si fanno attorno per vederla, chiedendole autografi e scattando fotografie. Il primario, professor Cacopardo, le racconta addirittura la storia del romanzo autobiografico che ha scritto.
 
Nel primo, intitolato ''La diva'', l'attrice [[Sylva Koscina]] raccoglie per strada un ferito e lo trasporta in automobile all'ospedale più vicino. Qui viene riconosciuta, e tutti (degenti, infermieri, suore, medici e primario) le si fanno attorno per vederla, chiedendole autografi, scattando fotografie e profondendosi in complimenti. Il primario, professor Cacopardo (Manfredi), le racconta addirittura il romanzo che ha scritto (si rivelerà poi la storia autobiografica del suo amore per una donna infedele). L'attrice si presta al gioco, e, quando finalmente riparte dall'ospedale, fra cerimonie di commiato infinite, per il ferito è troppo tardi.
 
===''Udienza a porte chiuse''===
Il secondo episodio è intitolato ''Udienza a porte chiuse''. Davanti a un occhialuto giudice si svolge la causa promossa da un'anziana ([[Nerina Montagnani]]) contro un contadino (Manfredi) che ha abusato della sua gallina. Il convenuto, interrogato, spiega pittorescamente come la prolungata astinenza e le ''avances'' della gallina abbiano determinato in lui l'impulso erotico. Riconosciuta la "provocazione", il giudice condanna ugualmente il contadino al risarcimento del danno. L'uomo pretende in cambio il volatile. Tornando a casa con la gallina in una cesta, si accorge però che l'animale ha ripreso a provocarlo...
[[File:Vedo nudo - Nino Manfredi.png|miniatura|sinistra|Manfredi in una scena]]
Davanti a un giudice si svolge la causa promossa da un'anziana donna contro un contadino che ha abusato della sua gallina. Il convenuto, interrogato, spiega come la prolungata astinenza e le presunte avance della gallina abbiano determinato in lui l'impulso erotico. Riconosciuta la provocazione, il giudice condanna ugualmente il contadino al risarcimento del danno con 5.000 [[Lira italiana|lire]] ma l'uomo a questo punto pretende in cambio il volatile.
 
Tornando a casa con la gallina in una cesta, si accorge però che l'animale ha ripreso a provocarlo.
Il terzo episodio si intitola ''Ornella''. Un impiegato delle poste, Ercole (Manfredi), rifiuta la corte delle donne e cela un segreto: è infatti misteriosamente impegnato tutte le domeniche. In realtà, nell'intimità, si veste da donna e intrattiene una corrispondenza con il ragioniere torinese Carlo Alberto Ribaudo ([[Enrico Maria Salerno]]), firmandosi Ornella. All'improvviso, l'uomo decide di conoscere Ornella, di cui nel frattempo si è innamorato, e annuncia la sua venuta a Roma. Ercole decide di riceverlo nei propri panni, come fratello di Ornella, adducendo la scusa che la sorella è dovuta correre al capezzale di una zia moribonda. Carlo Alberto trascorre una notte in pensione, ma poi fa una nuova improvvisata recandosi a casa di Ercole. Qui, fra equivoci d'ogni sorta, gradualmente si accorge che qualcosa non quadra; nel frattempo però i due uomini fanno amicizia. Perso l'aereo, Carlo Alberto è costretto a dormire da Ercole. Poco prima di prendere sonno gli sfugge un lapsus...
 
===''Ornella''===
Il quarto episodio si intitola ''Guardone''. Un uomo molto miope (Manfredi), seminudo e solo nel suo appartamento, viene improvvisamente attratto da un movimento nella casa di fronte: è una donna che si sta spogliando. Corre allora a prendere gli occhiali e torna alla finestra. Mentre spia, nota qualcosa di strano: più si sporge, più la figura gli sfugge, mostrandogli a tratti soltanto i glutei. Perplesso, si gratta un fianco e si accorge che la figura sta facendo la stessa cosa. Compie allora altri movimenti e scopre che la "donna" spiata non è altro che il suo riflesso in un gioco di specchi.
[[File:Vedo nudo - Nino Manfredi2.png|miniatura|sinistra|Manfredi in una scena]]
Un impiegato delle [[Poste italiane|poste]], Ercole, rifiuta la corte di un'avvenente collega e nasconde un segreto: è infatti misteriosamente impegnato tutte le domeniche. In realtà, nell'intimità, si [[Travestitismo|veste da donna]] e intrattiene una corrispondenza con il ragioniere torinese Carlo Alberto Ribaudo, firmandosi "Ornella".
 
{{dx|[[File:Vedo nudo - Nino Manfredi ed Enrico Maria Salerno.png|miniatura|sinistra|Manfredi e Salerno in una scena]]}}
Il quinto episodio si intitola ''L'ultima vergine''. Una giovane donna, lasciata sola in una Spoleto nel panico per la presenza di un serial killer, si barrica in casa per paura del maniaco, sobbalzando al minimo rumore. Trascorre così la notte; ma l'indomani chiede alla portiera dello stabile di portarle una bottiglia di latte e lascia la porta socchiusa. Se lo vede recapitare da un uomo (Manfredi) che corrisponde perfettamente all'identikit dell'assassino. Terrorizzata, si ricorda dell'intervista all'unica donna scampata alla furia del mostro, che è riuscita a sopravvivere semplicemente concedendoglisi. Così, mentre l'operaio maneggia preoccupanti arnesi, si spoglia e lo trascina a letto. Nel momento del relax, accende la radio e scopre che il vero mostro è stato catturato.
All'improvviso, l'uomo decide di conoscere Ornella, di cui nel frattempo si è innamorato, e annuncia il suo arrivo a [[Roma]]. Ercole decide di riceverlo nei propri panni, come fratello di Ornella, adducendo la scusa che la sorella è dovuta correre al capezzale di una zia moribonda. Carlo Alberto trascorre una notte in pensione, ma poi fa una nuova improvvisata andando a casa di Ornella. Qui gradualmente si accorge che qualcosa non quadra; nel frattempo però i due uomini fanno amicizia. Perso l'aereo, Carlo Alberto rimane a dormire da Ercole. Quando quest'ultimo gli dà la buonanotte, Carlo Alberto gli risponde: "Buonanotte Ornella!".
 
===''Il guardone''===
Il sesto episodio si intitola ''Motrice mia!''. Pur sposato a una bella tedesca, Maurizio (Manfredi) ha una relazione. Tutte le sere, telefona alla stazione per informarsi del rapido Parigi-Roma. Una sera la moglie prova a trattenerlo, ma finisce in una sfuriata e in una minaccia di separazione. Maurizio esce di casa, mentre la donna si sfoga al telefono con un'amica. Lungo la strada, i pensieri dell'uomo rivelano che in realtà ha un problema psichiatrico: per una strana forma di feticismo, si eccita solo sdraiandosi sulle rotaie e lasciandosi sfilare sopra il convoglio.
[[File:Vedo nudo - Il guardone - Nino Manfredi.png|miniatura|sinistra|Manfredi in una scena]]
Un uomo molto miope, seminudo e solo nel suo appartamento, viene improvvisamente attratto da un movimento nella casa di fronte: è una donna che si sta spogliando.
 
Corre allora a prendere gli occhiali e torna alla finestra. Mentre spia, nota qualcosa di strano: più si sporge, più la figura gli sfugge, mostrandogli a tratti soltanto il [[Natiche|fondoschiena]]. Perplesso, si gratta un fianco e si accorge che la figura sta facendo la stessa cosa. Compie allora altri movimenti e scopre che la "donna" spiata non è altro che il suo riflesso in un gioco di specchi.
Il settimo e ultimo episodio dà il titolo al film (''Vedo nudo''). Nanni (Manfredi) è un pubblicitario con il pallino del nudo e della pubblicità erotica. Una sera, dopo un incontro galante atteso da tempo ma rivelatosi fallimentare, sbalordito vede alla televisione un'annunciatrice che mostra il seno. L'indomani, cercando sul giornale una traccia dell'episodio, scopre incredulo di essersene accorto soltanto lui. Subito dopo comincia ad avere allucinazioni di donne nude. Un amico psichiatra gli consiglia un periodo di riposo, ma è tutto inutile. Una sera, circondato da (apparenti) nudità femminili, Nanni ha un collasso. Ricoverato in una clinica svizzera, esce completamente guarito. Al ritorno è cambiato, si sente bene e, tornato al lavoro, mostra subito agli stupiti collaboratori un nuovo stile, sobrio e privo di allusioni erotiche. Ma affacciandosi alla finestra vede un uomo nudo.
 
===''L'ultima vergine''===
[[File:Vedo nudo - Véronique Vendell e Nino Manfredi.png|miniatura|sinistra|Vendell e Manfredi in una scena]]
In una [[Spoleto]] nel panico per la presenza di un maniaco omicida, una giovane donna si barrica la sera in casa.
 
La mattina dopo si presenta uno strano tipo semi balbuziente che corrisponde all'identikit del maniaco diffuso a mezzo stampa e che si qualifica quale tecnico della compagnia telefonica. Terrorizzata e temendo per la propria vita, la ragazza tenta di assecondarlo, arrivando a concerdersi completamente, come fatto dall'ultima vittima riuscita a scampargli facendo in quel modo. Qualche ora dopo, ascoltando un notiziario radiofonico, si apprende dell'arresto del vero maniaco, ma la ragazza si è infatuata ormai dell'uomo.
 
===''Motrice mia!''===
[[File:Vedo nudo - Motrice mia! - Nino Manfredi.png|miniatura|Manfredi in una scena]]
Maurizio ha un'assidua frequentazione extraconiugale, che compensa un'insoddisfazione del rapporto matrimoniale, tresca di cui la sua bellissima moglie è al corrente. Via via si svela una sua forma bizzarra di [[Feticismo (sessualità)|feticismo]], ovvero un irresistibile eccitamento sdraiandosi sulle rotaie e lasciandosi sfilare sopra da un lungo convoglio.
 
Tornato a casa trova una moglie comprensiva e amorevole e le promette che farà di tutto per guarire.
 
===''Vedo nudo''===
[[File:Vedo nudo - Nino Manfredi3.png|miniatura|sinistra|Manfredi in una scena]]
Nanni è un pubblicitario con il pallino delle immagini di nudo. Una sera, dopo un fallito incontro galante, assiste a un impossibile nudo di un'annunciatrice TV, episodio eclatante che non viene riportato dalla stampa.
 
Nonostante gli avvertimenti di un suo amico specialista, l'uomo inizia ad avere allucinazioni sempre più frequenti ed ossessive di donne che girano nude, anche in una strada affollata, fino ad avere un collasso. Ricoverato in una clinica svizzera, risponde pienamente alla terapia.
 
Ripreso il lavoro, egli segue una linea più sobria ma affacciandosi alla finestra vede un uomo uscire dalla ditta completamente nudo.
 
== Produzione ==
Il film fu girato prevalentemente a Roma; gli esterni dell'episodio ''La diva'' furono invece girati ad [[Albano Laziale]], quelli di ''Udienza a porte chiuse'' a [[Castel San Pietro Romano]], quelli de ''L'ultima vergine'' a [[Spoleto]] e quelli dell'episodio ''Vedo nudo'' a [[Pomezia]] e Roma.<ref>{{Cita web|url=https://www.davinotti.com/forum/___location-verificate/vedo-nudo/50000837 |titolo=Vedo nudo. Loation verificate |sito=davinotti.com |accesso=24 luglio 2024}}</ref>
 
== Distribuzione ==
Il film fu distribuito a partire dal 17 aprile 1969. Fu distribuito in Francia nel 1972 col titolo ''Une poule, un train... et quelques monstres'' (trad. lett. ''Una gallina, un treno... e qualche mostro'') e nelle nazioni anglofone intitolato ''I See Naked''.
 
Gli episodi ''Udienza a porte chiuse'', ''Ornella'' e ''Motrice mia!'' furono presentati, nei documenti ufficiali, rispettivamente come ''Processo a porte chiuse'', ''La doppia vita'' e ''Il maniaco ferroviario''.<ref>{{Cita web|url=https://cinecensura.com/wp-content/uploads/2019/11/Vedo-nudo-Fascicolo.pdf |titolo=Vedo nudo. Fascicolo |sito=cinecensura.com |accesso=24 luglio 2024}}</ref>
 
== Accoglienza ==
=== Critica ===
{{Citazione|[...] Dino Risi, che già nei film a soggetto unico, tende a barzellettare, in ''Vedo nudo'' ci dà dentro francamente, senza porsi problemi di gusto, e riesce ora spiritoso ora depresso com'è legge dei barzellettisti. [...] Sono cosette del più corrivo cinema aneddotico, escogitate per strappare una risata al pubblico. Più sostanza e più cura sono invece nell'episodio «La doppia vita»<ref>L'episodio di riferimento è ''Ornella''</ref>, [...]. Qui entrano pacatezza e gradazione di racconto; e il risultato è d'un comico non volgare. Vivace e spiegato anche l'ultimo episodio che dà il titolo alla raccolta e che in origine doveva essere un film a sé [...]. Le caratterizzazioni di Manfredi, che si conserva unito in tanta disunione, sono divertenti e misurate, costituiscono il vero richiamo di un film deliberatamente commerciale.|[[Leo Pestelli]], ''[[La Stampa]]'', 20 aprile 1969<ref>{{Cita news |pubblicazione=La Stampa |capitolo=Sette storie con Manfredi |autore-capitolo=l. p. [Leo Pestelli] |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0125_01_1969_0093_0007_24752648/ |data=20 aprile 1969 |p=7}}</ref>}}
 
== Riconoscimenti ==
* [[David di Donatello 1969|1969]] - [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] ([[Nino Manfredi]])
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Dino Risi}}
{{Portale|cinema}}
 
[[categoriaCategoria:filmFilm commedia]]
[[Categoria:Film a episodi]]
[[Categoria:Film diretti da Dino Risi]]
[[Categoria:Film ambientati a Roma]]
[[Categoria:Film ambientati in Umbria]]