Roberto Benigni: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
PgP78 (discussione | contributi)
m Televisione: Aggiunto wikilink
 
Riga 1:
<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
'''Roberto Benigni''' ([[Manciano|Manciano di Misericordia]], [[Provincia di Arezzo|Arezzo]], [[27 ottobre]] [[1952]]), è un comico [[Toscana|toscano]] popolarissimo a livello mondiale, [[attori italiani|attore]] [[Teatro|teatrale]], [[registi italiani|regista]] [[cinema|cinematografico]] e [[televisione|televisivo]] [[Italia|italiano]].
{{nota disambigua|l'album omonimo|Roberto Benigni (album)}}
{{nota disambigua||Benigni (disambigua)|Benigni}}
{{Artista musicale
|nome = Roberto Benigni
|nazione = ITA
|genere = folk
|genere2 = pop
|anno inizio attività = 1971
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|tipo artista = cantautore
|url =
|totale album = 8
|album studio = 6
|album live =
|raccolte = 2
|immagine = Roberto Benigni-5274.jpg
|didascalia = Roberto Benigni nel 2020
}}
{{Bio
|Nome = Roberto Remigio
|Cognome = Benigni
|ForzaOrdinamento = Benigni ,Roberto
|Sesso = M
|LuogoNascita = Manciano La Misericordia
|GiornoMeseNascita = 27 ottobre
|AnnoNascita = 1952
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = attore
|Attività2 = comico
|Attività3 = regista
|AttivitàAltre = , [[sceneggiatore]] e [[cantautore]]
|Nazionalità = italiano
|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|al miglior attore|1999|x}}
}}
 
Esordendo come popolare monologhista teatrale, dalla [[comicità]] ironica e dissacrante, nel tempo è diventato personaggio pubblico tra i più conosciuti e apprezzati in [[Italia]] e nel [[mondo]]. Le sue interpretazioni cinematografiche e le sue apparizioni televisive mettono in scena un carattere gioioso e irruente, facendo leva, in queste ultime, sulla sovversione del clima dei programmi di cui è ospite. Fra i numerosi riconoscimenti vale ricordare l'[[Oscar al miglior attore]], conseguito nel 1999 per l'interpretazione nel film (da lui stesso diretto) ''[[La vita è bella]]'', pellicola che ha ricevuto anche l'[[Oscar al miglior film straniero]]. È stato l'unico interprete maschile italiano a ricevere il [[Oscar al miglior attore|Premio Oscar al miglior attore]] recitando nel ruolo principale in un film in lingua straniera (preceduto da [[Anna Magnani]] nel 1956 e da [[Sophia Loren]] nel 1962). Nel 2021 ha ricevuto alla [[Mostra del cinema di Venezia]] Il [[Leone d'oro alla carriera]].
 
Benigni si è impegnato come lettore, interprete a memoria e commentatore della ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]]. Nelle vesti di divulgatore ha, inoltre, recitato il ''[[Il Canto degli Italiani|Canto degli Italiani]]'', i ''principi fondamentali'' della [[Costituzione della Repubblica Italiana]] e i ''[[dieci comandamenti]]'' biblici ricevendo consensi di pubblico e critica.
 
== Biografia ==
Nasce il 27 ottobre 1952 a [[Manciano La Misericordia]], frazione di [[Castiglion Fiorentino]] ([[provincia di Arezzo|AR]]), da Luigi Benigni (1919-2004) e Isolina Papini (1919-2004), entrambi contadini.<ref>{{cita web|url=http://www.filmreference.com/film/3/Roberto-Benigni.html|titolo=Roberto Benigni Biography (1952–)|accesso=20 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190905143838/http://www.filmreference.com/film/3/Roberto-Benigni.html}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.highbeam.com/doc/1P1-22134181.html|titolo=When Tragedy, Comedy Meet: Italian actor-director Roberto Benigni - The Jewish Week {{!}} HighBeam Research|accesso=1º novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104101101/http://www.highbeam.com/doc/1P1-22134181.html}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.highbeam.com/doc/1P1-22133891.html|titolo=Is There Humor in the Holocaust? Roberto Benigni's bittersweet answer - Jewish Exponent {{!}} HighBeam Research|accesso=1º novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104101109/http://www.highbeam.com/doc/1P1-22133891.html}}</ref> Roberto è il più giovane dopo le sorelle Bruna (1945), Albertina (1947) e Anna (1948). Di carattere allegro ed espansivo sin da giovanissimo, si trasferisce nel 1958 con tutta la famiglia a [[Prato (Italia)|Prato]], prima nella frazione di [[Galciana]] e poi in seguito in quella di [[Vergaio]], dove ha continuato a risiedere la sua famiglia di origine.
=== Origini e prime esperienze ===
Quarto figlio di Luigi Benigni ([[1919]] - [[25 agosto]] [[2004]]) e Isolina Papini ([[1919]] - [[25 dicembre]] [[2004]]), ultimo e unico figlio dopo tre sorelle, di famiglia contadina, di carattere allegro ed espansivo, si trasferisce con tutta la famiglia a Vergaio, frazione di [[Prato]], non molto lontano dal paese natale. Iscritto dapprima in un Seminario [[Firenze|fiorentino]], lo abbandona dopo l'alluvione del [[4 novembre]] [[1966]], per compiere gli studi liceali nell'Istituto Commerciale Datini di Prato. Ma la sua vera grande passione è lo spettacolo.
 
Iscritto dapprima in un seminario [[Firenze|fiorentino]], lo abbandona, dopo [[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|l'alluvione del 4 novembre 1966]], per compiere gli studi secondari nell'istituto tecnico commerciale Datini di Prato, conseguendo il diploma di [[ragioniere]]. La sua vera grande passione è però lo spettacolo. Nel 1983, durante le riprese di ''[[Tu mi turbi]]'', conosce l'attrice [[Nicoletta Braschi]], che diventerà sua moglie il 26 dicembre 1991 con una cerimonia privata nel [[convento]] di clausura delle suore [[cappuccine]] di via Pacchioni a [[Cesena]], città natale di lei. Da quel momento l'attrice sarà presente in tutti i film diretti dal marito.
Dopo avere iniziato come cantante e musicista, debutta sul palcoscenico nella primavera del [[1972]], a neanche vent'anni, nel Teatro Metastasio di Prato con lo spettacolo ''[[Il re nudo]]'' di [[Eugenij Schwarz]], diretto da [[Paolo Magelli]]. A Firenze fa la conoscenza, rivelatasi fondamentale, di [[Donato Sannini]] e [[Carlo Monni]], che lo avviano verso forme di spettacolo popolare da strada. Nell'autunno del [[1972]] si trasferisce a [[Roma]] e si fa le ossa per un triennio nel teatro sperimentale, collaborando soprattutto con [[Lucia Poli]] nella compagnia ''[[Beat '72]]'' nel ''[[Teatro dei Satiri]]'' e nel ''[[Teatro San Genesio]]'', partecipando a diversi spettacoli; di alcuni cura anche la regia.
 
== Carriera ==
=== Prime provocazioni con Giuseppe Bertolucci ===
=== Prime esperienze ===
Nel [[1975]] fa un incontro fondamentale per la sua carriera, con [[Giuseppe Bertolucci]], che scrive per lui il monologo ''[[Cioni Mario fu Gaspare di Giulia]]'', che ottiene grandissimo successo dapprima al Teatro Alberico di [[Roma]] e portato poi su tutti i palcoscenici italiani. Il personaggio di contadino toscano che delinea, in gran parte autobiografico, contiene già l'ambivalenza che caratterizza anche in seguito le sue interpretazioni: da un lato, una travolgente esuberanza gestuale e soprattutto verbale, che ricorre volentieri all'eloquio plebeo e all'aperta irriverenza verso qualsiasi forma di autorità; dall'altro lato un candore ingenuo e quasi infantile, che lascia spesso intravedere una vena di surreale e malinconica poesia.
[[File:Benigni al caffe.JPG|thumb|left|Roberto Benigni al caffè di [[Firenze]] nel 1976]]
Dopo avere cominciato come cantante e musicista, non ancora ventenne debutta sul palcoscenico nel dicembre del 1971 al Teatro Metastasio di Prato, con lo spettacolo ''[[Il re nudo]]'' di [[Evgenij L'vovič Švarc]], diretto da [[Paolo Magelli]]. A Firenze fa la conoscenza fondamentale di Luigi Delli, [[Carlo Monni]] e Donato Sannini, che successivamente lo presentano a [[Marco Messeri]], con il quale si avvia verso forme di spettacolo comico d'avanguardia, di scherzo popolare da strada. Negli anni 1970 il duo porta in scena vari spettacoli (''Bertoldo Azzurro'', ''Mi Voglio Rovinare'', ''Pa ra pa pà'', ''Scherzo di Mano''. etc.) scritti e diretti da Messeri e, nell'autunno del 1972, i due si trasferiscono a [[Roma]].
 
Qui Benigni collabora anche con [[Lucia Poli]] nella compagnia ''[[Beat '72]]'' nel ''[[Teatro dei Satiri]]'' e nel ''[[Teatro San Genesio]]'', partecipando a numerosi spettacoli; di alcuni cura anche la [[Regia teatrale|regia]]. Nel 1975 ha un incontro fondamentale per la sua carriera, con [[Giuseppe Bertolucci]], che scrive per lui il monologo ''[[Cioni Mario di Gaspare fu Giulia]]'', che ottiene grandissimo successo dapprima al Teatro Alberico di [[Roma]] e portato poi su tutti i palcoscenici italiani.
Il personaggio di Cioni suscita anche grande scandalo e molti interventi censori, nella serie televisiva ''[[Onda libera]]'' (il cui titolo originale avrebbe dovuto essere ''Televacca''), e ''[[Vita da Cioni]]'', approdando infine al [[cinema]] nel [[1977]] nel film, diretto e sceneggiato dallo stesso Giuseppe Bertolucci, ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', che ne asseconda facilmente l'estrema mobilità e la loquacità incontenibile. La pellicola attraversa numerose traversie, prima di affermarsi come un film ''cult''. I censori dell'[[Italia]] [[Democrazia Cristiana|democristiana]] dell'epoca avversano la pellicola, impedendone la diffusione in molte sale. Benigni venne lasciato senza un minimo supporto, anche dalla critica specializzata, che avrebbe dovuto essere imparziale e schierarsi con l'artista.
 
Il personaggio di contadino toscano che egli delinea, in gran parte autobiografico, contiene già l'ambivalenza che caratterizza anche in seguito le sue interpretazioni: da un lato, una smisurata esuberanza gestuale e soprattutto verbale, che ricorre volentieri all'eloquio plebeo e all'aperta irriverenza verso qualsiasi forma di autorità; dall'altro lato un candore quasi infantile, che lascia spesso intravedere una vena di poesia surreale e malinconica. Nel 1976 viene invitato al [[Premio Tenco]] che contribuirà in modo notevole alla sua affermazione e a cui parteciperà anche nel 1977, 1979, 1981 e 1986.
L'immagine del primo Benigni si forma dunque come personaggio scomodo e ribelle, di nicchia, temuto da una parte ed amato dall'altra, imprevedibile e sempre capace di provocare sorprese e, a volte, choc. Apparso a una manifestazione pubblica del [[Partito Comunista Italiano]], del quale era simpatizzante, prese fra le braccia e dondolò il leader [[Enrico Berlinguer]], persona molto seria. Fu un fatto senza precedenti; fino ad allora, i politici italiani erano noti per la loro seriosità e formalità, e Berlinguer era forse il più serio di tutti. L'evento segnò una svolta, dopo la quale i politici sperimentarono nuovi modi, frequentando anche manifestazioni meno formali e in generale modificando il loro stile di vita verso un'apparenza più familiare.
 
=== Provocazioni con Giuseppe Bertolucci ===
Durante il [[Festival di Sanremo_(1980)|Festival di Sanremo del 1980]] scandalizza il pubblico baciando appassionatamente, in diretta televisiva, la conduttrice [[Olimpia Carlisi]], ma soprattutto fa storia il suo epiteto ''Wojtilaccio'', una via di mezzo tipicamente toscana, tra l'irriverente e l'affettuoso per apostrofare il Papa venuto dall'Est, [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]]. In seguito compare ancora in [[televisione]], come ospite d'onore in spettacoli condotti da [[Pippo Baudo]] (ancora al [[Festival di Sanremo_(2002)|Festival di Sanremo del 2002]]) e [[Raffaella Carrà]], nonché nei ''talk-show'' [[Stati Uniti d'America|americani]], soprattutto quello, popolarissimo, di [[David Letterman]].
Il personaggio di Cioni Mario suscita anche grande scandalo e molti interventi censori, nel programma satirico di [[Rai 2]] ''[[Onda libera (programma televisivo)|Onda libera]]'' (il cui titolo originale avrebbe dovuto essere ''Televacca'') e in ''[[Vita da Cioni]]'', approdando infine al [[cinema]] nel 1977 nel film, diretto e sceneggiato dallo stesso [[Giuseppe Bertolucci]], ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', che ne asseconda l'estrema mobilità e la loquacità incontenibile. La pellicola attraversa numerose traversie, prima di affermarsi presso una parte di pubblico e critica come un [[film di culto]]. I censori dell'epoca avversano la pellicola, impedendone la diffusione in molte sale. Benigni non trova un forte supporto, neppure presso la [[critica cinematografica|critica specializzata]], che non si schiera con lui.
 
[[File:Enrico Berlinguer + Roberto Benigni.jpg|thumb|Roberto Benigni prende in braccio [[Enrico Berlinguer]] nel famoso incontro del 16 giugno 1983]]
Con Bertolucci collaborerà ancora nel [[1986]] con un'antologia di spettacoli tenuti dal comico nelle piazze e nei teatri di tutta [[Italia]], ''[[Tuttobenigni (dal vivo)]]'', replicata poi in [[videocassetta]] nel [[1997]] con ''[[Tuttobenigni 1996/97]]''. È proprio tramite Bertolucci che Benigni entra in contatto con lo [[Sceneggiatura|sceneggiatore]] [[Vincenzo Cerami]] col quale affronterà la fase più matura della carriera.
L'immagine del primo Benigni si forma dunque come personaggio scomodo e ribelle, di nicchia, osteggiato da una parte e amato dall'altra, imprevedibile e sempre capace di provocare sorpresa e, a volte, choc. Simpatizzante del [[Partito Comunista Italiano]], il 16 giugno 1983 apparve a una manifestazione della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]] a [[Roma]], dove prese in braccio e dondolò il leader [[Enrico Berlinguer]]. Fu un fatto senza precedenti; all'epoca i politici italiani erano noti per la loro seriosità e formalità, e Berlinguer era forse il più serio di tutti. L'evento segnò una svolta, dopo la quale i politici sperimentarono nuovi modi, frequentando anche manifestazioni meno formali e in generale modificando lo stile della loro vita pubblica verso un'apparenza più familiare.<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/05/25/la-storia-della-foto-di-benigni-e-berlinguer/|titolo=La storia della foto di Benigni e Berlinguer|editore=ilpost.it|data=25 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190622175746/https://www.ilpost.it/2012/05/25/la-storia-della-foto-di-benigni-e-berlinguer/}}</ref>
 
[[File:Sanremo 1980 - Benigni, Cutugno e Carlisi.jpg|thumb|Roberto Benigni al [[Festival di Sanremo 1980]] mentre premia il vincitore [[Toto Cutugno]], affiancato da [[Olimpia Carlisi]]]]
=== Grande popolarità con Renzo Arbore ===
Durante il [[Festival di Sanremo 1980]], di cui è presentatore, scandalizza il pubblico inscenando un bacio appassionato, in diretta televisiva, con la conduttrice [[Olimpia Carlisi]], ma soprattutto fa storia il suo epiteto ''Wojtilaccio'' per apostrofare bonariamente il nuovo pontefice, [[Papa Giovanni Paolo II]].<ref>Secondo l'uso, tipico del vernacolo toscano, per cui il suffisso apparentemente peggiorativo ''-accio'' può valere anche come vezzeggiativo. Cfr. {{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/peggiorativo_(Enciclopedia-dell%27Italiano)|titolo=peggiorativo, in Enciclopedia dell'Italiano|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2023-02-12}}</ref> In seguito compare ancora in televisione, come ospite in spettacoli condotti da [[Pippo Baudo]] e [[Raffaella Carrà]].
Mentre prosegue l'attività cinematografica in ruoli di secondo piano, tranne nel ruolo da protagonista di un bizzarro maestro elementare nel film ''[[Chiedo asilo]]'' di [[Marco Ferreri]], nel [[1978]] partecipa al programma televisivo di [['''Renzo Arbore''']] ''[[L'altra domenica]]'', nelle vesti di uno stralunato e improbabile critico cinematografico. La collaborazione con Arbore continua con altri due film: ''[[Il Papocchio]]'' del [[1980]] e ''[[FF.SS., cioè... che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?|FF.SS.]]'' del [[1983]]; nel primo si racconta l'inaugurazione di un fantomatico, e in grande anticipo sui tempi, ''[[Centro Televisivo Vaticano]]'': la seconda è un viaggio goliardico nei vizi dell'[[Italia]] degli [[Anni 1980|anni '80]] compiuto da una donna delle pulizie, raccontato in una fantomatica sceneggiatura volata via dallo studio di [[Federico Fellini]]. Entrambe le pellicole si attirano i fulmini censori e le ire del maestro riminese, che tenterà un azione legale contro il regista. Benigni soprattutto nella prima pellicola è letteralmente scatenato: da antologia le scene sul balcone papale, dove il nostro si affaccia al posto del [[Papa|Pontefice]], e soprattutto l'impagabile monologo con l'affresco del [[Giudizio Universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]], dapprima tagliato dalla censura e poi riproposto integralmente nel [[1998]], alla pubblicazione in [[videocassetta]]. Nel [[febbraio]] [[2005]] Benigni torna ancora insieme ad Arbore in televisione come ospite a sorpresa in un suo programma di grande successo, ''[[Speciale per me - meno siamo meglio stiamo]]'', dove recita a memoria un canto della [[Divina Commedia]] di [[Dante Alighieri]]. Il [[27 ottobre]] [[2005]], inoltre, è ospite della trasmissione ''[[Rockpolitik]]'', accanto ad [[Adriano Celentano]] e [[Luisa Ranieri]], dove si esibisce in un esilarante monologo di tre quarti d'ora sulla libertà di espressione, con citazioni da [[Voltaire]] e [[Socrate]].
 
Con Bertolucci collaborerà ancora nel 1983 a un'antologia di spettacoli tenuti dal comico nelle piazze e nei teatri di tutta Italia, ''[[Tuttobenigni]]'', replicata poi in [[videocassetta]] nel 1996 con ''[[Tuttobenigni 1995/96]]''. È sempre tramite Bertolucci che Benigni entra in contatto con lo [[Sceneggiatura|sceneggiatore]] [[Vincenzo Cerami]], col quale affronterà la fase più matura della carriera.
=== Prime regìe con Nicoletta Braschi e Massimo Troisi ===
Nel [[1983]] inizia la sua carriera di regista cinematografico con ''[[Tu mi turbi]]'' film in quattro episodi dove ha ancora modo di mostrare la sua incontenibile ''verve'' nella scena famosa della guardia al [[Milite Ignoto]]. Il film viene apprezzato da pubblico e critica, quest'ultima però accoglie tiepidamente la sua prova dietro la macchina da presa. Su quel set incontra l'[[Attori italiani|attrice]] [[Cesena|cesenate]] [[Nicoletta Braschi]], che diventerà sua moglie e compagna inseparabile il [[26 dicembre]] [[1991]] con una cerimonia privata. Da quel momento sarà presente praticamente in tutti i film diretti e interpretati dal marito.
 
=== I primi successi e la televisione ===
Grandissimo successo di cassetta lo ottiene poi, nel [[1984]], ''[[Non ci resta che piangere]]'', scritto, diretto ed interpretato con [[Massimo Troisi]], pieno di gag e tormentoni entrati nel linguaggio comune e divenuti immortali. I due comici, qui al loro unico film recitato in coppia, sono simili per l'uso personale della parola e della mimica e per il ricorso al [[dialetto]], ma anche profondamente diversi per l'appartenenza a due universi culturali tra loro assai distanti.
Dopo una comparsata nello [[sceneggiato televisivo|sceneggiato]] ''[[Sorelle Materassi (miniserie televisiva)|Sorelle Materassi]]'' nel 1972 (sua prima esperienza di attore in assoluto) e dopo il successo di ''Onda Libera'', prende parte alla miniserie televisiva ''[[Ma che cos'è questo amore?]]'' (1979) per la regia di [[Ugo Gregoretti]].
 
Ma è soprattutto a [[teatro]] che appassiona il pubblico, specie con il one-man show ''[[Tuttobenigni]]'' nel quale è protagonista assoluto delle sue varie macchiette; il successo porta Benigni a riproporre lo spettacolo nel 1983 e poi nuovamente nel 1989. Nel 1977 è di nuovo sul piccolo schermo col programma ''[[Del resto, fu un'estate meravigliosa]]''. Mentre prosegue l'attività cinematografica in ruoli di secondo piano, tranne nel ruolo da protagonista di un bizzarro maestro elementare nel film ''[[Chiedo asilo]]'' di [[Marco Ferreri]], nel 1978 partecipa al programma televisivo di [[Renzo Arbore]] ''[[L'altra domenica]]'', nelle vesti di uno stralunato e improbabile critico cinematografico. Questa nuova forma di comicità attirò l'interesse della critica, che negli anni a venire verrà spaccata in due tra cui la giudicherà come una forma d'ironia rivoluzionaria e divertente e chi invece la considera scandalosa e inappropriata.
=== Benigni in America ===
Sbarcato per la prima volta negli [[Stati Uniti d'America]], recita in tre film diretti da [[Jim Jarmusch]] ''[[Daunbailò]]'' del [[1986]], nella serie di cortometraggi ''[[Coffee and Cigarettes]]'' del [[1987]] - ampliata e riproposta nel [[2004]] - e in ''[[Taxisti di notte]]'' del [[1991]], pellicole diventate ''cult'' per molti cinefili, dove l'attore toscano si cimenta col mondo cupo e soffocante dell'emarginazione nelle metropoli americane. Ruolo più brillante, invece, quello che affronta con [[Blake Edwards]] nel [[1993]], nel nuovo film della serie della [[Pantera Rosa]] intitolato ''[[Il figlio della Pantera Rosa]]'', dove gli viene affidata la parte dell'[[ispettore Clouseau]] già recitata in passato dall'indimenticabile [[Peter Sellers]].
 
La collaborazione con Arbore continua con altri due film: ''[[Il pap'occhio]]'' del 1980 (nel ruolo di se stesso) e ''[["FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"]]'' del 1983. Nel primo si raccontano le vicende legate all'apertura di un immaginario ''[[Centro Televisivo Vaticano]]''; il secondo è un viaggio goliardico nei vizi dell'Italia degli anni 1980 compiuto da una donna delle pulizie, raccontato in una fantomatica sceneggiatura volata via dallo studio di [[Federico Fellini]]. Il primo diventa un [[Film di culto|cult]] del cinema italiano e sbaraglia tutti i record al botteghino, mentre il secondo non ottiene il successo sperato.
=== Benigni, Federico Fellini e Paolo Villaggio ===
Nel [[1989]] ha finalmente la grande occasione di recitare in un film diretto da [[Federico Fellini]], ''[[La voce della luna]]'', tratto dal libro ''[[Il poema dei lunatici]]'' di [[Ermanno Cavazzoni]], accanto a [[Paolo Villaggio]], nel quale l'attore rinuncia per la prima volta alla maschera e al vernacolo per tratteggiare un personaggio lunare e inquieto, tutto teso ad ascoltare voci misteriose provenienti da un pozzo. L'anno seguente recita nella fiaba musicale di [[Sergej Prokofiev]] ''[[Pierino e il lupo]]'', sotto la direzione del prestigioso direttore d'orchestra [[Claudio Abbado]].
 
I due film si attirano i fulmini censori e le ire del maestro [[Rimini|riminese]], che tenterà un'azione legale contro il regista. Soprattutto nella prima pellicola, Benigni è letteralmente scatenato: memorabili le scene sul balcone papale, dove si affaccia al posto del [[Papa|Pontefice]], e il monologo con l'affresco del [[Giudizio Universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]], dapprima tagliato dalla censura e poi riproposto integralmente nel 1998 alla pubblicazione in [[videocassetta]].
=== Benigni e Vincenzo Cerami ===
Nel [[1988]] inizia una proficua collaborazione con lo scrittore e [[Sceneggiatura|sceneggiatore]] [[Vincenzo Cerami]] in quattro pellicole da lui anche prodotte per la sua [[Melampo Cinematografica]] che ottengono uno straordinario successo di pubblico: nella prima, ''[[Il piccolo diavolo]]'', recita al fianco di un leggendario attore brillante, [[Walter Matthau]]; nella seconda, ''[[Johnny Stecchino]]'' e nella terza, ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'', si sdoppia in due personaggi. In questi film mette a tacere la sua vena più aggressiva e popolana per concentrarsi su spiritosi equivoci.
 
=== IlL'esordio trionfoalla conregia e l''Laincontro vitacon è bella''Troisi ===
{{citazione|Chi siete? [...] Cosa portate? [...] Sì, ma quanti siete? [...] Un fiorino!|''[[Non ci resta che piangere]]''}}
Nel [[1997]] raggiunge la consacrazione internazionale con l'acclamatissimo ''[[La vita è bella]]'', il film che racconta la tragedia dell'[[Olocausto]]. La pellicola suscita un vero e proprio vespaio a causa dell'argomento trattato, in contrasto troppo stridente, secondo alcuni, con la comicità presente nel film. Benigni, figlio di un ex-deportato (Luigi Benigni ha passato due anni nel campo di concentramento [[Olanda|olandese]] di [[Bergen-Belsen]], il medesimo di [[Anna Frank]], ed il film si basa in parte sulle sue esperienze), difenderà sempre la sua scelta di trattare un tema così delicato con un nuovo approccio: la [[sceneggiatura]] tragicomica, in realtà, non fa altro che accentuare la drammaticità e la commozione di alcune scene, proprio grazie a questo contrasto.
Nel 1983 ha inizio la sua carriera di regista cinematografico con ''[[Tu mi turbi]]'', film in quattro episodi dove ha ancora modo di mostrare la sua incontenibile verve nella famosa scena della guardia al [[Milite Ignoto (Italia)|Milite Ignoto]]. Il film viene apprezzato da pubblico e critica; quest'ultima però accoglie tiepidamente la sua prova dietro la macchina da presa.
 
[[File:Troisi e Benigni.jpg|thumb|Roberto Benigni con [[Massimo Troisi]] sul set di ''[[Non ci resta che piangere]]'' (1984)]]
=== 24 marzo 1999, la notte dei tre Oscar ===
Grandissimo successo al botteghino e di cassetta lo ottiene poi, nel 1984, ''[[Non ci resta che piangere]]'', da lui scritto, diretto e interpretato assieme a [[Massimo Troisi]], pieno di gag e tormentoni entrati nel linguaggio comune e divenuti immortali.<ref>{{cita web|url=http://chiaia.napolitoday.it/troisi-non-ci-resta-che-piangere-metropolitan.html|titolo=Troisi, grande successo per "Non ci resta che piangere" al Metropolitan|accesso=3 gennaio 2020|data=5 giugno 2014|editore=NapoliToday|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141210201948/http://chiaia.napolitoday.it/troisi-non-ci-resta-che-piangere-metropolitan.html}}</ref><ref>{{cita web|url=http://digilander.libero.it/webtroisi/pagine/non%20ci%20resta%20trama.htm|titolo=Trama, curiosità, note - Non ci resta che piangere|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160313064100/http://digilander.libero.it/webtroisi/pagine/non%20ci%20resta%20trama.htm}}</ref> I due comici, grandi amici, simili per l'uso personale della parola e della mimica e per il ricorso al rispettivo [[dialetto]] ([[vernacolo toscano|toscano]] e [[lingua napoletana|napoletano]]), ma anche profondamente diversi per l'appartenenza a due universi culturali tra loro assai distanti, appaiono come complementari in questo film, che restò il loro unico recitato in coppia.
Il film riceve nove ''nomination'' all'edizione degli [[Premio Oscar|Oscar]] del [[1999]], portandone a casa tre nella notte indimenticabile del [[24 marzo]] [[1999]], quello per la [[Oscar alla migliore colonna sonora|miglior colonna sonora]] a [[Nicola Piovani]], quella come [[Oscar al miglior film straniero|miglior film straniero]] e la prestigiosa statuetta per il [[Oscar al miglior attore|miglior attore protagonista]]. Benigni è il primo attore non anglosassone a vincere in questa categoria, ed è anche l'unico attore - insieme a [[Laurence Olivier]] - ad aver vinto tale premio in un film diretto da se stesso, ed il quinto a vincerlo per una commedia.
 
L'idea iniziale era quella di due uomini che si innamorano della stessa donna, ma questa risultò enormemente banale sia ai protagonisti sia a [[Giuseppe Bertolucci]], anch'egli sceneggiatore della pellicola, e decisero quindi di cambiare rotta. Furono impiegate nove settimane di lavorazione, e alla sua uscita il film raccolse ben cinque miliardi di lire solo al primo weekend di programmazione, sorpassando di gran lunga i fenomeni del momento ''[[Indiana Jones e il tempio maledetto]]'' e ''[[Rombo di tuono]]''. I critici lodarono il lavoro svolto dai due protagonisti, definendoli i nuovi [[Totò]] e [[Peppino De Filippo]]. Complessivamente il film incassò 15 miliardi di lire, piazzandosi nella ''top ten'' dei migliori incassi della stagione, superando altre commedie di successo come ''[[I due carabinieri]]'' di [[Carlo Verdone]] e ''[[Lui è peggio di me]]'' di [[Enrico Oldoini]].
Proprio il momento della consegna del premio da parte di [[Sophia Loren]] è rimasto memorabile per l'esplosione di gioia dell'attore toscano che, divertendo ampiamente il pubblico americano, abituato alla formalità della notte degli [[Premio Oscar|Oscar]], all'annuncio del suo nome balzò sui braccioli e gli schienali delle sedie della sala per raggiungere il palco, passando ''sopra le teste'' dei divi di [[Hollywood]] presenti. Proprio questa ''gag'' improvvisata e il discorso di ringraziamento in un [[lingua inglese|inglese]] stentato lo resero particolarmente simpatico ed apprezzato negli Stati Uniti. Dopo aver ricevuto le ''nomination'', Benigni incontrò l'allora [[Presidenti_della_Repubblica_Italiana|presidente della repubblica italiana]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] e, stringendogli la mano, esclamò: ''Ora ho l'Oscar nelle mie mani!''. Oltre a questo, il film fa incetta di premi: 5 [[Nastro d'Argento|Nastri d'Argento]], 9 [[David di Donatello]], e il prestigioso Gran Premio della Giuria al 51° [[Festival di Cannes]].
 
Sbarcato per la prima volta negli [[Stati Uniti d'America]], recita in tre film diretti dall'amico [[Jim Jarmusch]]: ''[[Daunbailò]]'' (''Down by law'') del 1986, nella serie di cortometraggi ''[[Coffee and Cigarettes (film 1986)|Coffee and Cigarettes]]'' del 1987, ampliata e riproposta nel 2004, dove si cimenta col mondo cupo e soffocante dell'emarginazione nelle metropoli statunitensi, e in ''[[Taxisti di notte]]'' del 1991, film a episodi nel quale recita, in una Roma spenta e desolata, la parte di un tassista toscano che causa involontariamente la morte di un prete con una scabrosa confessione. Pellicole diventate "cult" per molti cinefili, in tutte e tre partecipa – ora come attore ora come autore della colonna sonora – [[Tom Waits]], di cui Benigni diventerà molto amico. Ruolo più brillante, invece, quello che affronta con [[Blake Edwards]] nel 1993, nel nuovo film della serie della [[Pantera Rosa]] intitolato ''[[Il figlio della Pantera Rosa]]'', dove gli viene affidata la parte di Jacques Gambrelli, il figlio dell'[[ispettore Clouseau]], l'indimenticabile [[Peter Sellers]].
Subito dopo quel successo colossale e probabilmente irripetibile, sceglie di lasciarsi andare comparendo in un film per famiglie di produzione [[Francia|francese]] ''[[Asterix e Obelix contro Cesare]]'', diretto da [[Claude Zidi]], accanto a [[Gérard Depardieu]] nella parte di [[Obelix]] e alla modella [[Laetitia Casta]], interpretando ''Detritus'', il perfido ''consigliere'' dell'imperatore [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]].
 
=== Le commedie di successo e la prova con Fellini ===
=== Un controverso Pinocchio ===
{{citazione|Come compagni d'avventura ho scelto Benigni e Villaggio. Due geniali buffoni, due aristocratici attori, unici, inimitabili, che qualunque cinematografia può invidiarci tanto sono estrosi. Penso che possano essere gli amici ideali per inoltrarsi in un territorio che non ha mappe, né segnaletica.|[[Federico Fellini]]<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/11/15/viaggio-comico-sul-po-con-fellini.html|titolo=Viaggio comico sul Po, con Fellini|editore=la Repubblica.it|data=15 novembre 1988|accesso=21 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150610220922/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/11/15/viaggio-comico-sul-po-con-fellini.html}}</ref>}}
Nel [[2001]] inizia la lavorazione di ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'', uscito l'anno seguente, di cui firma la regia, la sceneggiatura e la produzione. Si tratta di uno dei film più costosi della storia del cinema italiano. Al botteghino il film ottiene un buon successo, ma viene preso di mira ancora una volta da parte della critica. Una polemica nasce dalla scelta di Benigni di non aver incluso sui manifesti il nome del creatore di ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino|Pinocchio]]'' [[Carlo Collodi]]. La risposta del comico sarà: "''Collodi è un'assenza che più presenza non si può, è come dire che la [[Bibbia]] è tratto dall'omonimo romanzo di [[Dio]]. Tutti al mondo sanno che Pinocchio è di Collodi.''"
[[File:Johnny Stecchino (1991) - Roberto Benigni.jpg|thumb|left|Roberto Benigni nel film ''[[Johnny Stecchino]]'' (1991)]]
Nel 1988 incomincia una proficua collaborazione con lo scrittore e [[sceneggiatore]] [[Vincenzo Cerami]] in quattro pellicole da lui anche prodotte per la sua [[Melampo Cinematografica]], fondata insieme a [[Nicoletta Braschi]] nel 1991, che ottengono uno straordinario successo di pubblico: nella prima, ''[[Il piccolo diavolo]]'' (1988), recita al fianco di [[Walter Matthau]] nei panni di un diavoletto inviato sulla terra per scoprire il mondo; nella seconda, ''[[Johnny Stecchino]]'' (1991), si sdoppia in due personaggi e nella terza, ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'' (1994), allude certamente al famigerato [[mostro di Firenze]] per i delitti del quale in quegli anni si stava celebrando il processo. In questi film mette a tacere la sua vena più aggressiva e popolana per concentrarsi, sempre con lo strumento comico dell'equivoco, su tematiche scottanti e attuali come appunto il mostro di Firenze e il fenomeno del [[pentitismo]] mafioso.
 
Tutte queste pellicole ottengono un successo inaspettato al botteghino. Nel dettaglio, ''Il piccolo diavolo'' incassa oltre 40 miliardi di lire all'epoca della sua uscita,<ref name=:01>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/dicembre/29/Incassi_cinema_Benigni_record_storico_co_0_99122910522.shtml|titolo=Incassi al cinema, Benigni record storico|autore=[[Maurizio Porro]]|editore=Archivio del Corriere della Sera|data=29 dicembre 1999|accesso=3 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121212051504/http://archiviostorico.corriere.it/1999/dicembre/29/Incassi_cinema_Benigni_record_storico_co_0_99122910522.shtml}}</ref> record bissato poi dal successivo ''Johnny Stecchino'' che arriva a quota 42 miliardi; quest'ultimo rimarrà peraltro uno dei suoi film più ricordati, e celebre rimane la frase del pentito Johnny (interpretato appunto da Benigni) rivolta al suo sosia: ''Nun me somigghia pe' niente''. In questo film Benigni affronta il fenomeno del pentitismo mafioso, che all'epoca non fu però accolto in maniera totalmente favorevole dalla critica a causa della sua scottante attualità, anche se verrà poi rivalutato negli anni a venire.<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/film/1991/johnnystecchino/|titolo=Johnny Stecchino (1991)|autore=Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze|sito=[[MYmovies.it]]|accesso=20 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120817013051/https://www.mymovies.it/film/1991/johnnystecchino/#expand}}</ref> Nel 1994 con ''Il mostro'' Benigni batte sé stesso: il film si piazza al 1º posto della stagione cinematografica, davanti a successi come ''[[Il re leone]]'' e ''[[Forrest Gump]]'', con circa 35 miliardi di lire, e a oggi si trova al 62º posto nella lista dei film di maggiore incasso in Italia.<ref>{{cita web|url=http://movieplayer.it/film/boxoffice/italia/di-sempre/|titolo=Box office Italia|accesso=6 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151017150246/http://movieplayer.it/film/boxoffice/italia/di-sempre/}}</ref>
=== Benigni e la guerra in Iraq ===
Nel [[2004]] produce, scrive e dirige il suo ottavo film, sempre al fianco della moglie [[Nicoletta Braschi]], intitolato ''[[La tigre e la neve]]'', uscito nelle sale il [[14 ottobre]] [[2005]]. Si tratta della riproposizione di tematiche già presenti nel film ''La vita è bella'' (un uomo qualunque, ilare e giocoso che si innamora di una donna) ambientata stavolta in un altro tragico contesto, la devastante guerra in [[Iraq]] avvenuta dopo la caduta del regime di [[Saddam Hussein]]. Nel film, con Benigni e la Braschi, appare [[Jean Reno]] e [[Tom Waits]]. Anche questo si rivela un grande successo di pubblico, ma viene accolto in maniera controversa dalla critica.
 
[[File:Fellini-benigni-villaggio.jpg|thumb|Roberto Benigni assieme a [[Federico Fellini]] e [[Paolo Villaggio]] (1990)]]
=== Benigni e la ''Divina Commedia'' ===
Nel 1990 ha invece l'occasione di recitare in un film diretto da [[Federico Fellini]], ''[[La voce della Luna]]'', tratto dal libro ''[[Il poema dei lunatici]]'' di [[Ermanno Cavazzoni]], accanto a [[Paolo Villaggio]], nel quale l'attore rinuncia per la prima volta al vernacolo per tratteggiare un personaggio lunare e inquieto, tutto teso ad ascoltare voci misteriose provenienti da un pozzo. La scelta di scritturare i due popolari comici viene così sintetizzata dal maestro riminese: «Benigni e Villaggio sono due ricchezze ignorate e trascurate. Ignorarne il potenziale mi sembra una delle tante colpe che si possono imputare ai nostri produttori». La pellicola «è una sorta di invocazione al silenzio contro il frastuono della vita contemporanea»;<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/federico-fellini_(Enciclopedia_del_Cinema)/#|titolo=Federico Fellini - Enciclopedia del Cinema - Treccani|accesso=8 gennaio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131105111219/http://www.treccani.it/enciclopedia/federico-fellini_(Enciclopedia_del_Cinema)/}}</ref> ambientata in un contesto rurale e notturno, l'opera si pone «come un elogio della [[follia]] e una satira sulla volgarità dell'odierna [[berlusconismo|civiltà berlusconiana]]».<ref>[[Il Mereghetti|Paolo Mereghetti]] p. 3729.</ref> Presentato fuori concorso al [[Festival di Cannes]], il film vide il prodigarsi di registi come [[Woody Allen]] e [[Martin Scorsese]] per essere distribuito anche negli Stati Uniti.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/30/Scorsese_cinema_tutti_deve_vivere_co_0_9311309888.shtml|titolo=Scorsese: il cinema è di tutti, deve vivere anche domani|editore=Corriere della Sera|accesso=21 novembre 2013||urlarchivio=https://archive.is/20150910143058/http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/30/Scorsese_cinema_tutti_deve_vivere_co_0_9311309888.shtml}}</ref> L'anno seguente recita nella fiaba musicale di [[Sergej Prokof'ev]] ''[[Pierino e il lupo]]'', sotto la direzione del prestigioso direttore d'orchestra [[Claudio Abbado]].
Un rapporto particolare lega poi l'attore toscano con la ''[[Divina Commedia]]'' e [[Dante Alighieri|Dante]]: tiene letture sull'argomento in diverse [[Università]] ed è molto apprezzato per le sue recitazioni a memoria di interi canti del poema: resterà memorabile quella dell'ultimo canto del Paradiso avvenuta il [[24 dicembre]] [[2001]] nel teatro di posa della sua casa di produzione a [[Terni]], alla presenza di un folto pubblico televisivo, ispirate dalla tecnica della ''poesia estemporanea'', una forma d'arte popolare in [[Toscana]].
 
In questo periodo, fino alla metà degli anni 1990, rimangono celebri anche le sue numerose ospitate televisive, in programmi di varietà come ''[[Fantastico]]'' dove inscena numerosi sketch totalmente improvvisati col conduttore [[Pippo Baudo]], e anche di attualità come ''[[Il Fatto]]'' condotto da [[Enzo Biagi]]. Tale apparizioni creano però dei contrasti tra i mass media italiani, tra chi le giudica divertenti e chi invece le ritiene grottesche ed esagerate.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2014/12/15/news/i_dieci_comandamenti_di_roberto_benigni-102982586/|titolo="I Dieci Comandamenti" di Roberto Benigni: "Solo un miracolo può salvare l'Italia"|autore=Andrea Silenzi|editore=la Repubblica|data=3 dicembre 2018|accesso=3 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191224135908/https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2014/12/15/news/i_dieci_comandamenti_di_roberto_benigni-102982586/}}</ref>
=== Onorificenze ===
Il [[28 novembre]] [[2005]] Benigni è nominato [[Cavaliere di Gran Croce]] dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente]] [[Carlo Azeglio Ciampi|Ciampi]], che lo ha insignito dell'[[Ordine al Merito della Repubblica Italiana]].
 
=== ''La vita è bella'' ===
Al momento di ricevere la fascia, Benigni ha dato scena a un "fuori programma": si è alzato, ha accennato ad un balletto, per poi inginocchiarsi ai piedi del Presidente, alzando le mani al cielo in segno di giubilo. Ha poi baciato il Ministro dei Beni culturali [[Rocco Buttiglione]], il segretario generale del Quirinale [[Gaetano Gifuni]] e il Presidente della giuria [[Gianluigi Rondi]]. Poi è andato da due corazzieri in alta uniforme e ha stretto loro la mano. Infine, ha posto la fascia sulle spalle del capo dello Stato, che però lo ha "benignamente" respinto.
{{citazione|Buongiorno principessa!|''[[La vita è bella]]''}}
[[File:Roberto Benigni Nicoletta Braschi.jpg|thumb|left|upright|Roberto Benigni con [[Nicoletta Braschi]] al [[Festival di Cannes 1998]]]]
Nel 1997 raggiunge la notorietà internazionale con l'acclamato film ''[[La vita è bella]]'', che racconta la tragedia dell'[[olocausto]] in una declinazione differente da quella sino ad allora comunemente utilizzata (per esempio in ''[[Schindler's List - La lista di Schindler]]'' di [[Steven Spielberg]], di poco precedente). Benigni, figlio di un ex-deportato (Luigi Benigni fu deportato durante la guerra in un campo di lavoro nazista, e il film si basa in parte sulle sue esperienze), ha difeso la scelta di trattare tale tema con approccio diverso; la [[sceneggiatura]] mira ad accentuare la drammaticità e la commozione di alcune scene, proprio grazie al contrasto tra tragedia e commedia. Il film esorcizza la tragedia ponendo l'accento sull'effetto che essa può avere su un bambino. Nella pellicola è proprio il padre, impersonato dall'attore toscano, a salvare il destino e l'animo del figlio.
 
Le riprese cominciano nel novembre 1996 e si concludono nell'aprile del 1997, con un costo complessivo di circa 15 miliardi di lire. Il film è girato principalmente ad [[Arezzo]], città natale di Benigni, che ha rivelato di aver avuto più di un'esitazione durante la lavorazione della pellicola, soprattutto per il fatto di affrontare un argomento così delicato in forma parzialmente ironica come era nel suo stile, ed è proprio quest'ultima caratteristica a lasciare perplessa la critica prima dell'uscita del film.
Nella stessa cerimonia, Benigni ha ritirato anche il [[premio De Sica]], ricevuto nel [[2001]] mai ritirato.
 
Per promuovere il film Benigni è ospite anche in numerose trasmissioni televisive d'oltreoceano, di cui la più celebre rimane quella al [[David Letterman Show]], intervista in cui il comico inscenò anche diversi sketch col conduttore [[David Letterman]], riguardo alla sua parlata in uno stentato [[Lingua inglese|inglese]]. La pellicola supera ogni aspettativa al botteghino italiano, ottenendo oltre 31 milioni di euro e risultando così il secondo film di maggior incasso in Italia, subito dietro a ''[[Titanic (film 1997)|Titanic]]'' di [[James Cameron]].<ref name=:01/>
== Teatrografia ==
 
=== Attore teatrale ===
Il 10 gennaio 1999, [[papa Giovanni Paolo II]] ha visto il film ''La vita è bella'' in una proiezione privata assieme a Roberto Benigni. Benigni ha dichiarato come, raccontando alla madre l'avvenimento, lei non gli abbia mai creduto.
*''[[Il re nudo]]'' di [[Eugenij Schwartz]], regia di [[Paolo Magelli]] ([[1972]])
 
*''[[I burosauri]]'' di [[Silvano Ambrogi]] ([[1972]])
Alla prima TV del 22 ottobre 2001 su [[Rai 1]] la pellicola ottiene oltre 16 milioni di spettatori con il 53% di [[Audience|share]], risultando ancora oggi il film più visto della televisione italiana al suo primo passaggio in TV.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli/ascolti/ascolti/ascolti.html|titolo=Benigni, ascolti record per La vita è bella|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=23|mese=10|anno=2001|citazione=Il suo "La vita è bella", pluripremiato agli Oscar – e trasmesso in prima serata da Rai 1 – è il film che ha avuto l'audience tv più alta di tutti i tempi: 16 milioni e 80 mila spettatori, pari a uno share del 53,67 per cento.|accesso=3 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190415055824/https://www.repubblica.it/online/spettacoli/ascolti/ascolti/ascolti.html}}</ref> Fino al 2011 è stato il film italiano ad avere riscosso maggiori incassi al cinema in Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo500748.shtml|titolo=Checco Zalone supera Benigni, record storico|accesso=23 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110120072445/http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo500748.shtml}}</ref>
*''[[Le fiabe del Basile]]'' di [[Vilda Ciurlo]] ([[1972]])
 
*''[[La contessa e il cavaliere]]'' di [[Mario Moretti]] ([[1973]])
=== Gli Oscar e la fama internazionale ===
*''[[Bertoldo azzurro]]'' di [[Marco Messeri]] ([[1973]])
''La vita è bella'' riceve sette candidature all'edizione dei [[Premi Oscar 1999]], vincendone tre: [[Oscar al miglior film straniero]], [[Oscar alla migliore colonna sonora]] per [[Nicola Piovani]] e [[Oscar al miglior attore]] per Benigni<ref>{{Cita web|url=https://www.ciakmagazine.it/news/robertooo-22-anni-fa-la-vita-e-bella-roberto-benigni-vinse-tre-oscar/|titolo=«Robertooo!»: 22 anni fa "La Vita è Bella" di Roberto Benigni vinse tre Oscar|cognome=Di Francesco|nome=Davide|sito=Ciak Magazine|data=21 marzo 2021|accesso=26 marzo 2024}}</ref>, il quale fu il quinto a vincerlo per una commedia e, insieme a [[Laurence Olivier]], l'unico ad aver vinto tale premio in un film diretto da sé stesso. Fu anche il quarto artista nella storia a ricevere nello stesso anno le candidature come attore, regista e sceneggiatore, dopo [[Orson Welles]], [[Woody Allen]] e [[Warren Beatty]].
*''[[Le metamorfosi]]'' di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] ([[1974]])
 
*''[[La corte delle stelle]]'' di [[Franz Kroetz]] ([[1974]])
Al momento della consegna del premio al miglior film straniero da parte di [[Sophia Loren]], annunciato dall'attrice con la frase "And the Oscar goes to… Roberto!", l'attore toscano balzò sui braccioli e gli schienali delle poltrone della sala e raggiunse il palco passando ''sopra le teste'' dei divi di [[Hollywood]] presenti, suscitando clamore e divertimento del pubblico americano, abituato alla formalità della notte degli Oscar. Proprio questa gag improvvisata e il discorso di ringraziamento in un inglese stentato lo resero particolarmente simpatico e apprezzato negli Stati Uniti.<ref>{{cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/07/27/Spettacolo/CINEMA-BENIGNI-SPIELBERG-BURATTINAIO-DI-PINOCCHIO_163100.php|titolo=CINEMA: BENIGNI, SPIELBERG 'BURATTINAIO' DI 'PINOCCHIO'?|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018231124/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/07/27/Spettacolo/CINEMA-BENIGNI-SPIELBERG-BURATTINAIO-DI-PINOCCHIO_163100.php}}</ref> Nel suo discorso di accettazione, Benigni parlò dell'amore e dedicò il premio a sua moglie [[Nicoletta Braschi]]. Dopo aver ricevuto i premi, Benigni incontrò il [[Presidenti della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica Italiana]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] e, stringendogli la mano, esclamò: "Ora ho l'Oscar nelle mie mani!".<ref>{{cita web|url=http://movieplayer.it/personaggi/roberto-benigni_317/curiosita/|titolo=Roberto Benigni - Curiosità e citazioni - Movieplayer.it|sito=movieplayer.it|accesso=2 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018235916/http://movieplayer.it/personaggi/roberto-benigni_317/curiosita/}}</ref> ''La vita è bella'' si aggiudicò numerosi altri premi: 5 [[Nastro d'argento|Nastri d'argento]], 9 [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] e il prestigioso [[Grand Prix Speciale della Giuria]] al [[Festival di Cannes 1998|51º Festival di Cannes]], con uno scatenato Benigni che si distese ai piedi di un estasiato [[Martin Scorsese]], presidente della giuria.
*''[[Mi voglio rovinare]]'' di [[Marco Messeri]] ([[1974]])
 
*''[[La festa]]'' di [[Lucia Poli]] ([[1975]])
Subito dopo quel successo internazionale, scelse di comparire in un film per famiglie di produzione [[Francia|francese]], ''[[Asterix & Obelix contro Cesare]]'', dall'[[Asterix|omonima serie a fumetti]], diretto da [[Claude Zidi]], accanto a [[Gérard Depardieu]], a [[Christian Clavier]] e alla modella [[Laetitia Casta]], interpretando Detritus, perfido consigliere di [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]].
*''[[Il mito della caverna]]'' di [[Donato Sannini]] ([[1975]])
 
*''[[Cioni Mario fu Gaspare di Giulia]]'' di [[Giuseppe Bertolucci]] e Roberto Benigni ([[1975]])
=== Il controverso ''Pinocchio'' ===
Nel 2001 cominciò la lavorazione di ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'', annunciata nell'autunno 2000, uscito nelle sale italiane l'11 ottobre 2002, di cui firmò la regia, la sceneggiatura (con [[Vincenzo Cerami]]) e la produzione. Si trattò del film più costoso della storia del [[cinema italiano]] (45 milioni di euro).<ref>{{cita web|url=http://kids.mymovies.it/film/?id=34200|editore=kids.mymovies.it|titolo=In film di Roberto Benigni - ''Pinocchio''|accesso=27 ottobre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130731020558/http://kids.mymovies.it/film/?id=34200}}</ref> Benigni scelse di essere quanto più fedele al romanzo di [[Carlo Collodi]], e infatti sono davvero poche le differenze riscontrabili tra il romanzo e il film.
 
In Italia il film vinse due [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] (miglior scenografia e migliori costumi a [[Danilo Donati]], morto meno di un anno prima dell'uscita) e un [[Nastro d'argento]] (miglior colonna sonora a [[Nicola Piovani]]), ma la critica non fu totalmente concorde nel considerarlo un'opera riuscita, denunciandone in particolare la mancanza di sentimento nell'interpretazione di alcuni personaggi.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/benigni/incassiusa/incassiusa.html|pubblicazione=la Repubblica.it|titolo="Pinocchio" bocciato negli Usa Incassi desolanti nei cinema|accesso=4 marzo 2010|data=28 dicembre 2002|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018231124/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/07/27/Spettacolo/CINEMA-BENIGNI-SPIELBERG-BURATTINAIO-DI-PINOCCHIO_163100.php}}</ref> Al botteghino, comunque, il film ottenne risultati ottimi in Italia (circa 26,2 milioni di [[euro]]),<ref>{{Cita web|url=https://www.ciakmagazine.it/news/pinocchio-2002-dal-flop-in-america-al-primato-italiano-come-film-piu-costoso-di-sempre-curiosita/|titolo=Pinocchio (2002), dal flop in America al primato italiano come film più costoso di sempre: tutte le curiosità|cognome=Giampaolo|nome=Claudia|sito=Ciak Magazine|data=20 dicembre 2020|accesso=26 marzo 2024}}</ref> mentre nel resto del mondo (e in particolare negli Stati Uniti) fu un fiasco, arrivando così a malapena a coprire i costi di produzione.<ref>{{cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?page=main&id=pinocchio02.htm|editore=boxofficemojo.com|titolo=''Pinocchio''|data=25 dicembre 2002|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040723120759/http://www.boxofficemojo.com/movies/?page=main&id=pinocchio02.htm}}</ref>
 
Negli Stati Uniti la pellicola fu duramente stroncata dalla critica: oltre a essere scartata per la candidatura all'Oscar come miglior film straniero, ricevette 6 candidature ai satirici [[Razzie Awards]], vincendone uno per il peggior attore protagonista;<ref>[http://www.razzies.com/asp/content/XcNewsPlus.asp?cmd=view&articleid=110 Razzie Awards 2002] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130729084720/http://www.razzies.com/asp/content/XcNewsPlus.asp?cmd=view&articleid=110|data=29 luglio 2013}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/pinocchiodue/oscar/oscar.html|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|titolo=Oscar, Pinocchio in lizza per il miglior film straniero|data=12 novembre 2002|accesso=6 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021114152100/http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/pinocchiodue/oscar/oscar.html}}</ref> il sito [[Rotten Tomatoes]] la inserirà poi nella lista dei peggiori film degli anni 2000. I giudizi negativi della critica statunitense, comunque, si focalizzarono in parte anche sul doppiaggio inglese: infatti, nonostante l'impiego voluto dalla [[Miramax]] delle voci di attori celebri come [[Glenn Close]], [[Eric Idle]] e [[Jim Belushi]], quell'edizione fu ritenuta irrispettosa dello spirito dell'opera, con particolari rilievi in merito alla voce del protagonista, affidata a [[Breckin Meyer]] e giudicata inappropriata anche per ragioni anagrafiche.<ref>{{cita web|url=https://www.villagevoice.com/dont-dub-it-in/|titolo=Don't Dub It In|autore=Mark Peranson|data=31 dicembre 2002}}</ref><ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20150908023719/https://www.tvguide.com/movies/pinocchio/review/136181/|titolo=Pinocchio|autore=Ken Fox}}</ref>
 
{{cn|Benigni fu preso di mira da parte della critica anche per la scelta di non aver incluso sui manifesti il nome del creatore di ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino|Pinocchio]]'' [[Carlo Collodi]]. La risposta del comico fu: «Collodi è un'assenza che più presenza non si può, è come dire che la ''[[Bibbia]]'' è tratto dall'omonimo romanzo di [[Dio]]. Tutti al mondo sanno che Pinocchio è di Collodi».}}
 
=== ''La tigre e la neve'' ===
Nel 2002 Benigni partecipò alla serata finale del [[Festival di Sanremo 2002|Festival di Sanremo]]; il suo intervento fece registrare picchi di ascolti (pari all'80% di ''audience''), ma fu anche duramente contestato da alcuni in quanto ritenuto politicamente fazioso nei confronti del [[Governo Berlusconi II|governo Berlusconi allora in carica]].<ref>Marcello Giannotti, ''L'Enciclopedia di Sanremo 1951-2006, Tutto il festival dalla A alla Z'', 2007, Gremese Editore</ref>
 
Nel 2004 produce, scrive e dirige il suo ottavo film, sempre a fianco della moglie [[Nicoletta Braschi]], intitolato ''[[La tigre e la neve]]'', uscito nelle sale il 14 ottobre 2005 distribuito da [[01 Distribution]]. Si tratta della riproposizione di tematiche già presenti nel film ''La vita è bella'': un uomo ilare e giocoso innamorato di una donna, nel contesto di una vicenda tragica (in questo caso, la [[guerra in Iraq]]). Nel film, con Benigni e la Braschi, appaiono l'attore francese [[Jean Reno]] e l'amico di sempre [[Tom Waits]]. Il film si rivela un discreto successo di pubblico in patria, ma viene accolto freddamente dalla critica nazionale e internazionale, oltre a rivelarsi un quasi fallimento al botteghino internazionale (25 milioni di dollari incassati, a fronte di un budget di circa 35 milioni)<ref>{{Cita web|url=https://www.boxofficemojo.com/title/tt0419198/|titolo=The Tiger and the Snow|sito=Box Office Mojo|lingua=EN|accesso=26 marzo 2024}}</ref>.
 
Nel febbraio 2005 Benigni torna in televisione insieme a Renzo Arbore come ospite a sorpresa in un suo programma di grande successo, ''[[Speciale per me - Meno siamo, meglio stiamo!]]'', dove recita un canto della ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]].
 
Il 27 ottobre 2005 è ospite della trasmissione ''[[Rockpolitik]]'', accanto ad [[Adriano Celentano]] e [[Luisa Ranieri]], dove si esibisce in un monologo di tre quarti d'ora sulla libertà di espressione, riproponendo, in una versione personale e aggiornata all'attualità politica del momento, una celebre scenetta del film ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'' (in cui il [[Totò|Principe de Curtis]] dettava una strampalata lettera a [[Peppino De Filippo|Peppino]]), per concludere con citazioni su libertà e democrazia tratte da [[Voltaire]] e [[Socrate]]. La sua apparizione fa registrare il picco d'ascolti della puntata, con oltre 15 milioni di spettatori, sfiorando il 50% di share.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/spettacoli_e_cultura/celent1/cheshare/cheshare.html|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|titolo=Celentano sfiora il 50% di share e per Benigni 15 mln di spettatori|data=28 ottobre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051030063244/https://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/spettacoli_e_cultura/celent1/cheshare/cheshare.html}}</ref>
 
=== Ritorno a teatro con ''Tutto Dante'' ===
[[File:Roberto Benigni in TuttoDante a Padova.jpg|thumb|Benigni in ''[[Tutto Dante]]'' a [[Padova]] nel 2008]]
Un rapporto particolare lega l'attore toscano con la ''[[Divina Commedia]]'' e [[Dante Alighieri|Dante]]: tiene letture sull'argomento in diverse [[Università degli studi|università]] ed è molto apprezzato per le sue recitazioni a memoria di interi canti del poema (particolarmente degna di nota quella dell'ultimo canto del Paradiso avvenuta il 23 dicembre 2002 nel teatro di posa degli [[Umbria Studios]] a [[Terni]], alla presenza di un folto pubblico televisivo), ispirate dalla tecnica della [[poesia estemporanea]], una forma d'arte popolare in [[Toscana]].
 
A partire dal 27 luglio 2006, in [[piazza Santa Croce]] a [[Firenze]], Benigni ha tenuto un ciclo di letture dantesche, leggendo e commentando tredici canti, uno per sera. I canti prescelti sono stati i primi dieci, il XXVI e il XXXIII dell'Inferno e il XXXIII del Paradiso. Dal successivo novembre Benigni ha poi portato in giro per l'Italia le sue letture dantesche, in un tour chiamato ''[[Tutto Dante]]''. Nel corso del 2007 lo spettacolo è stato proposto in alcune carceri italiane.
 
Ispirato al tour ''[[Tutto Dante]]'', la [[Rai]] ha prodotto uno spettacolo, che vede protagonista lo stesso Benigni, diviso in una prima serata evento e altre dodici seconde serate. Il 29 novembre 2007 è andata in onda su [[Rai 1]] la prima puntata della serie, in cui Benigni ha letto 14 canti della ''Divina Commedia'', preceduti da una sua personale spiegazione. La prima puntata è stata seguita da {{formatnum:10076000}} telespettatori.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/benigni-raiuno/ascolti-serata/ascolti-serata.html|titolo=Oltre dieci milioni per Benigni. Quasi otto per "Il capo dei capi"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=30 novembre 2007|accesso=7 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071202183538/http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/benigni-raiuno/ascolti-serata/ascolti-serata.html}}</ref> Il programma è proseguito per 13 puntate in seconda serata su Rai Uno a partire dal 6 dicembre; dal dicembre 2008, lo spettacolo è stato proposto in diverse città d'[[Europa]], negli Stati Uniti, in [[Canada]] e in [[America meridionale|America del Sud]], per poi concludersi definitivamente il 6 settembre 2009 all'[[Arena di Verona]].
 
Il 5 ottobre 2008 Benigni ha letto un brano della ''[[Genesi]]'' (capitoli 4 e 5) durante la maratona televisiva promossa dalla [[RAI]] ''[[La Bibbia giorno e notte]]''.
 
=== Sanremo 2009 e 2011 e il tour mondiale di ''Tutto Dante'' ===
{{citazione|Siate felici, e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non scordatevi della felicità|Roberto Benigni, [[Festival di Sanremo 2011]]}}
Dopo sette anni, Roberto Benigni torna per la terza volta al Festival di Sanremo, nell'[[Festival di Sanremo|edizione 2009]], nonostante varie polemiche riguardo agli esorbitanti compensi elargiti all'attore toscano. Tuttavia la partecipazione di Benigni al festival sorprende tutti, per l'ennesima volta: durante il suo [[monologo]] il [[comico]] dà sfogo a tutta la sua [[satira]], prendendo di mira, tra gli altri, ancora una volta [[Silvio Berlusconi]] e la [[cantante]] in gara [[Iva Zanicchi]], la quale si risentirà molto dell'intervento di Benigni, reputandolo la causa della sua eliminazione dal concorso canoro.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2009/sanremo/notizie/zanicchi_furiosa_cantare_prima_benigni_fa033d74-fdaa-11dd-aa50-00144f02aabc.shtml|titolo=Zanicchi infuriata per l'esclusione: «Dovevo cantare prima di Benigni»|pubblicazione=Il [[Corriere della Sera]]|giorno=18|mese=febbraio|anno=2009|accesso=1º luglio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090302201518/http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2009/sanremo/notizie/zanicchi_furiosa_cantare_prima_benigni_fa033d74-fdaa-11dd-aa50-00144f02aabc.shtml}}</ref> Alla fine della sua esibizione, in merito alle polemiche innescate dalla canzone di [[Povia]] in gara al festival e inerente al tema dell'[[omosessualità]], il comico toscano recita a memoria una lettera scritta da [[Oscar Wilde]] al suo compagno, scritta durante la prigionia a seguito della condanna per omosessualità.
 
Il 7 marzo 2009, Benigni ha inaugurato a [[Parigi]] il [[Tournée|tour]] che ha portato la ''[[Divina Commedia]]'' in giro per il mondo. Lo spettacolo è stato un grande debutto: Benigni esordisce annunciando che «è la prima volta che sono in scena all'estero, così dal vivo». Il Grand Rex rende omaggio all'attore toscano con una prolungata ovazione alla fine dello spettacolo che ha entusiasmato i circa 3000 presenti.<ref>{{cita news|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/|titolo=Il Dante di Benigni incanta Parigi. «Attenti, Silvio è come Napoleone»|giorno=16|mese=aprile|anno=2009|accesso=16 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090620161047/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/|titolo=Trionfo per la prima francese di TuttoDante|giorno=16|mese=aprile|anno=2009|accesso=16 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090620161047/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/}}</ref> In seguito lo spettacolo è stato rappresentato a [[Bruxelles]], [[Londra]], molte città della [[Germania]] e della [[Svizzera]], per concludersi nel mese di giugno con varie date negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Canada]], [[Buenos Aires]] e [[Madrid]].
 
A due anni di distanza dall'ultima apparizione al Festival, il 17 febbraio 2011, in occasione della terza serata del [[Festival di Sanremo 2011]] dedicata al [[150º anniversario dell'Unità d'Italia]],<ref>{{cita web|url=http://www.newnotizie.it/2011/02/17/sanremo-2011-anticipazioni-terza-serata/|titolo=Sanremo 2011: anticipazioni terza serata|editore=New Notizie.it|autore=Simona Leo|data=17 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011|urlarchivio=https://archive.is/20200104113825/https://www.newnotizie.it/2011/02/17/sanremo-2011-anticipazioni-terza-serata/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.blogtivvu.com/2011/02/18/sanremo-2011-terza-serata-l%E2%80%99º maggio-dei-big-e-di-benigni-all%E2%80%99italia-ripescati-tatangelo-e-al-bano-passano-il-turno-roberto-amade-e-micaela/|titolo=Sanremo 2011, terza serata: l'omaggio dei Big e di Benigni all'Italia; ripescati Tatangelo e Al Bano. Passano il turno Roberto Amadè e Micaela|editore=Blog Tivvù.com|autore=Valentina Gambino|data=18 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011|urlarchivio=https://archive.is/20200104115233/https://www.blogtivvu.com/sanremo-2011-terza-serata-lomaggio-dei-big-e-di-benigni-allitalia-ripescati-tatangelo-e-al-bano-passano-il-turno-roberto-amade-e-micaela/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tvblog.it/post/24014/roberto-benigni-al-festival-di-sanremo-2011|titolo=Roberto Benigni al Festival di Sanremo 2011|editore=TvBlog.it|data=17 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011|urlarchivio=https://archive.is/20200104120635/https://www.tvblog.it/post/24014/roberto-benigni-al-festival-di-sanremo-2011}}</ref> Roberto Benigni si presenta all'[[Teatro Ariston|Ariston]] cavalcando un cavallo bianco e venendo accolto dal pubblico alzatosi in piedi per celebrarlo, intrattenendolo per più di 50 minuti (che gli hanno fatto raggiungere picchi di ascolti vertiginosi, con uno [[audience#Share|share]] del 60%),<ref>{{cita web|url=http://www.gqitalia.it/show/musica/2011/2/festival-sanremo-2011-benigni-berlusconi-video-foto|titolo=In 15 milioni per l'Inno di Benigni|editore=GQ Italia.it|autore=Davide Casati|data=18 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120129091337/http://www.gqitalia.it/show/musica/2011/2/festival-sanremo-2011-benigni-berlusconi-video-foto}}</ref> narrando la storia dell'[[Unità d'Italia]], del [[Il Canto degli Italiani|Canto degli Italiani]] e della [[Bandiera dell'Italia|bandiera italiana]] (durante l'esegesi dell'Inno degli italiani, Benigni afferma che la bandiera italiana nacque da un'ispirazione di [[Giuseppe Mazzini]] da alcuni versi della ''[[Divina Commedia]]'', precisamente i vv. 31-33 del [[Purgatorio - Canto trentesimo|XXX canto del Purgatorio]]). Chiude cantando da solo, senza accompagnamento, l'Inno nazionale italiano, a cui segue una lunga [[standing ovation|ovazione]] del pubblico dell'[[Teatro Ariston|Ariston]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altro/18-02-2011/benigni-show-sanremo-80198136674.shtml|titolo=Benigni show a Sanremo con l'inno e "Viva l'Italia"|autore=Carlo Angioni|editore=La Gazzetta dello Sport.it|data=18 febbraio 2011|accesso=4 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110221012828/http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altro/18-02-2011/benigni-show-sanremo-80198136674.shtml}}</ref>
 
Dopo aver assistito al discorso, il Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] propone di proiettare il video nelle scuole<ref>{{cita news|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-quirinale-vuole-il-video-di-benigni-nelle-scuole/|titolo=Il Quirinale vuole il video di Benigni nelle scuole|giorno=18|mese=febbraio|anno=2011|accesso=18 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110823131847/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-quirinale-vuole-il-video-di-benigni-nelle-scuole/}}</ref> e, commentando il discorso dell'attore toscano, gli scrive una lettera di apprezzamento: «Ha saputo esprimere agli italiani il sentimento dell'identità nazionale usando i simboli della nazione, la bandiera, l'inno e la storia».<ref>{{cita news|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/sanremo-napolitano-si-complimenta-con-benigni/|titolo=Sanremo, Napolitano si complimenta con Benigni|giorno=18|mese=febbraio|anno=2011|accesso=18 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110821153133/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/sanremo-napolitano-si-complimenta-con-benigni/}}</ref>
 
Dopo alcuni mesi torna per parlare dei referendum sempre con la sua immancabile ironia e fa da testimone riguardo alla cittadinanza onoraria conferita allo scrittore [[Umberto Eco]].
 
=== Ritorno al cinema con ''To Rome with Love'' ===
Sempre nel 2011 torna al cinema come attore nel nuovo film di [[Woody Allen]], ''[[To Rome with Love (film)|To Rome with Love]]'',<ref>{{cita news|url=http://www.guardian.co.uk/film/2011/may/06/roberto-benigni-woody-allen|titolo=Roberto Benigni signs up for next Woody Allen project|autore=Ben Child|accesso=12 maggio 2011|città=London|pubblicazione=The Guardian|lingua=en|data=6 maggio 2011|urlarchivio=https://archive.is/20200104122515/https://www.theguardian.com/film/2011/may/06/roberto-benigni-woody-allen}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.slashfilm.com/roberto-benigni-confirmed-woody-allens/|titolo=Roberto Benigni Confirmed For Woody Allen's Next|accesso=12 maggio 2011|lingua=en|editore=slashfilm.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110813174619/https://www.slashfilm.com/roberto-benigni-confirmed-woody-allens/}}</ref> insieme a [[Penélope Cruz]], girato nei mesi di luglio e agosto 2011 a [[Roma]].
 
Nel dicembre 2011, a seguito della performance di Roberto Benigni durante lo show televisivo ''[[Il più grande spettacolo dopo il weekend]]'' condotto da [[Rosario Fiorello]], l'assessore comunale di Reggio Calabria, Luigi Tuccio ([[Il Popolo della Libertà|PdL]]), ha definito su [[Facebook]] l'artista toscano con i termini: "ebreo, comunista, miliardario". Vi sono state molte proteste e sono state richieste le dimissioni di Tuccio. Benigni, incontrando Ivan Tripodi ([[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]]), il politico di Reggio Calabria che ha fatto esplodere il caso di antisemitismo di Tuccio, ha affermato che, pur non appartenendo alla comunità ebraica, la definizione di “ebreo” lo “inorgoglisce profondamente”. Tuccio ha chiesto scusa allo stesso Benigni e alle comunità ebraiche, riferendo di non aver alcun proposito offensivo né antisemita.
 
=== ''Tutto Dante'' 2012 e ''La più bella del mondo'' ===
[[File:Benigni roberto.JPG|thumb|Roberto Benigni recita Dante a [[Firenze]] nel luglio 2012]]
Il 15 giugno 2012 Benigni ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal [[Sindaci di Firenze|sindaco di Firenze]] [[Matteo Renzi]];<ref>{{cita web|url=http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/15-giugno-2012/benigni-riceve-cittadinanza-onoraria-201611686201.shtml|titolo=Benigni cittadino onorario: «I comici vanno di moda, io sindaco se tu premier»|editore=[[Corriere Fiorentino]].it|data=15 giugno 2012|accesso=15 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120617155234/http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/15-giugno-2012/benigni-riceve-cittadinanza-onoraria-201611686201.shtml}}</ref><ref>{{cita web|url=http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/06/15/foto/benigni_nel_salone_dei_cinquecento-37250479/1/|titolo=Benigni nel Salone dei Cinquecento"Renzi, ti candidi o no?"|editore=firenze.[[La Repubblica (quotidiano)|repubblica]].it|data=15 giugno 2012|accesso=15 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120617011258/https://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/06/15/foto/benigni_nel_salone_dei_cinquecento-37250479/1/}}</ref> è stato poi presente alla camera ardente del regista [[Giuseppe Bertolucci]], suo grande amico e collega. È tornato dopo 6 anni in [[piazza Santa Croce]] con ''[[Tutto Dante]]'' riportando la lettura della ''[[Divina Commedia]]''.
 
Nel luglio 2012 viene divulgata la notizia che i nuovi dirigenti [[Rai]] fossero interessati a trasmettere una serata-evento su [[Rai 1]] con protagonista il comico toscano.<ref>{{cita web|url=https://www.davidemaggio.it/page/17?s=Roberto+Benigni&button_x=0&button_y=0|titolo=ANCHE LA RAI VUOLE L’EVENTO: ROBERTO BENIGNI GIA’ A DICEMBRE SU RAI 1?|editore=davidemaggio.it|accesso=4 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151210191033/http://www.davidemaggio.it/page/17?s=Roberto+Benigni&button_x=0&button_y=0}}</ref> L'ipotesi sembra farsi sempre più concreta nel mese di ottobre, fino a quando il 22 ottobre 2012 è lo stesso Benigni, in un'intervista concessa al [[TG1]], a rivelare che lo show si intitolerà ''[[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]]'' e sarà dedicato interamente alla [[Costituzione italiana]], mentre qualche giorno dopo la RAI comunica che il costo della serata e il cachet dell'attore non saranno rivelati.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/10/22/news/benigni-rai_accordo_raggiunto_il_17_dicembre_spettacolo_dedicato_a_costituzione-45108141/|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|titolo=Benigni-Rai, accordo raggiunto per la Costituzione|data=22 ottobre 2014|accesso=24 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121230223646/http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/10/22/news/benigni-rai_accordo_raggiunto_il_17_dicembre_spettacolo_dedicato_a_costituzione-45108141/}}</ref> La serata va in onda il 17 dicembre 2012, e rappresenta il ritorno su [[Rai 1]] di Benigni dopo 10 anni da ''[[L'ultimo del Paradiso]]''.
 
All'inizio dello spettacolo Benigni, come sua abitudine, fa alcune battute su [[Silvio Berlusconi]], in merito alla sua sesta candidatura alle elezioni politiche dal 1994 dal comico definita "assurda", e sul [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Mario Monti]], prendendone di mira la serietà in politica e i numerosi [[Revisione della spesa pubblica|tagli alla spesa pubblica]] e riguardo all'[[Imposta municipale propria|IMU]].<ref>{{cita news|autore=Alessandra Vitali|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/12/17/news/roberto_benigni_costituzione-48967146/|titolo=Benigni riparte da Silvio "È tornato: Signore, pietà!"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=17 dicembre 2012|accesso=24 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121218211924/http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/12/17/news/roberto_benigni_costituzione-48967146/}}</ref> Dopo aver brevemente narrato la [[storia d'Italia]], l'attore introduce gli articoli della Costituzione Italiana, menzionando anche alcuni politici del passato che hanno contribuito alla realizzazione di tali principi. Servendosi di un leggio sul quale è posta la Costituzione, Benigni legge a uno a uno tutti i primi 12 articoli, esaltando di ciascuno la bellezza e lodandola; il comico toscano mette quasi completamente da parte la sua satira per cercare di dare quanta più enfasi possibile alla descrizione degli articoli, cercando di attrarre emotivamente il pubblico.
 
Non tralascia di fare paragoni con la situazione attuale dell'Italia; Benigni critica il [[Governo Monti|governo corrente]], le cui riforme impediscono alla stragrande maggioranza dei lavoratori di svolgere il proprio lavoro e sono perennemente in contrasto con i principi elencati nella costituzione, dichiarando: «Se non c'è il lavoro, crolla tutto: la repubblica e la democrazia, che sono il corpo e l'anima delle nostre istituzioni».<ref>{{cita news|autore=RQuotidiano|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/17/benigni-celebra-costituzione-e-fa-ridere-canzonando-berlusconi/449081/|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|titolo=Benigni celebra la costituzione in tv. E fa ridere canzonando Berlusconi|data=17 dicembre 2012|accesso=3 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121221235633/https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/17/benigni-celebra-costituzione-e-fa-ridere-canzonando-berlusconi/449081/}}</ref> In seguito il discorso di Benigni si sposta sull'uguaglianza tra gli uomini (di razza, di genere, di religione), e fa un altro paragone con il governo corrente dicendo: «Mentre la legge vieta, ti trattiene, fa paura, la Costituzione spinge, ti protegge, ti vuole bene, è la nostra mamma, è tutto a favore. I dieci comandamenti sono tutti un no, la Costituzione è tutto un sì, è la legge del desiderio». Successivamente parla anche della condizione della donna nel mondo moderno, in riferimento ai [[femminicidio|femminicidi]] verificatisi al tempo in Italia.
 
Il messaggio che il comico cerca di far penetrare nella mente dei telespettatori è quello che i padri costituenti hanno scritto quest'opera guardando già verso il futuro, in parte destinata anche alle future generazioni affinché queste avessero i mezzi necessari per risorgere dalle ceneri e resistere qualora si fosse ripresentata una situazione come quella del [[dopoguerra]]. Benigni cerca di ricordare quella situazione successiva alla [[Seconda guerra mondiale]], trasportando lo spettatore nel clima freddo ma pieno di speranza della situazione europea in quegli anni. Alla fine, Benigni chiude lo spettacolo intonando la canzone principale della colonna sonora del suo film ''[[La vita è bella]]'', composta e suonata da [[Nicola Piovani]]. Nei minuti finali segue un lungo applauso al comico che, girando più volte sul palco rotondo dove si è tenuta la serata, rispolvera la sua verve comica ed esce tra un'enorme ''standing ovation'' del pubblico.<ref>{{cita news|url=http://www.grandefratellonews.com/20238/roberto-benigni-la-piu-bella-del-mondo-riassunto-del-super-show/|titolo=Roberto Benigni, La più bella del Mondo: Riassunto del Super Show! - Grandefratellonews.com: Anticipazioni TV e approfondimenti|pubblicazione=Grandefratellonews.com: Anticipazioni TV e approfondimenti|accesso=20 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151210183501/http://www.grandefratellonews.com/20238/roberto-benigni-la-piu-bella-del-mondo-riassunto-del-super-show/}}</ref>
 
Lo spettacolo ottiene un boom d'ascolti record, oltre ogni rosea aspettativa: benché le previsioni della [[RAI]] fossero del 40% di share,<ref>{{cita web|url=http://www.davidemaggio.it/archives/66614/la-rai-spende-5-8-milioni-di-euro-per-roberto-benigni-ma-per-la-piu-bella-del-mondo-si-punta-al-45-di-share|titolo=LA RAI SPENDE 5.8 MILIONI DI EURO PER ROBERTO BENIGNI. MA PER 'LA PIU' BELLA DEL MONDO' SI PUNTA AL 45% DI SHARE|sito=DavideMaggio.it|accesso=20 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130728005045/https://www.davidemaggio.it/archives/66614/la-rai-spende-5-8-milioni-di-euro-per-roberto-benigni-ma-per-la-piu-bella-del-mondo-si-punta-al-45-di-share}}</ref> il programma ha raccolto in media il 43,94 % di share e {{formatnum:12620000}} telespettatori,<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/12/18/news/benigni_show_ascolti_da_record-49001600/|titolo=Benigni show: ascolti da record|pubblicazione=la Repubblica|data=18 dicembre 2012|accesso=18 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121225163721/http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/12/18/news/benigni_show_ascolti_da_record-49001600/}}</ref> oltre a molte critiche favorevoli dai principali quotidiani e da alcuni intellettuali del Paese. Il programma verrà inoltre replicato da [[Rai 5]] qualche giorno dopo. Il 27 marzo 2013 lo spettacolo ha inoltre vinto il [[Premio Regia Televisiva]] come ''Evento straordinario tv dell'anno'', consegnato a Benigni dal giornalista [[Vincenzo Mollica]].
 
=== ''Tutto Dante'' 2013 e ''I dieci comandamenti'' ===
Ritornò in [[piazza Santa Croce]] di nuovo con ''[[Tutto Dante]]'' per 12 serate, riportando la lettura della ''[[Divina Commedia]]'', concludendo con gli ultimi 12 canti dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]].
 
Il 13 ottobre 2014 in una conferenza [[stampa]] è stato annunciato il ritorno di Benigni su [[Rai 1]] con uno spettacolo incentrato sui [[dieci comandamenti]]. In realtà voci di un ritorno di Benigni in RAI si avevano già dall'autunno 2013, ma si vanificarono a causa di altri impegni del comico toscano.<ref>{{cita web|url=https://www.davidemaggio.it/archives/83919/roberto-benigni-slitta-lo-show-su-rai1|titolo=Benigni, slitta lo show su Rai 1|autore=Fabio Fabbretti|editore=DAVIDEMAGGIO.it|data=16 ottobre 2013|accesso=4 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131031043435/https://www.davidemaggio.it/archives/83919/roberto-benigni-slitta-lo-show-su-rai1}}</ref> Il direttore di rete [[Giancarlo Leone]] ha confermato che lo spettacolo si terrà entro dicembre.
 
Il 15 e 16 dicembre 2014 è così di nuovo in diretta sulla prima rete con lo spettacolo in due puntate ''[[I dieci comandamenti (spettacolo)|I dieci comandamenti]]'' dedicato all'esegesi dei dieci comandamenti biblici contenuti nel [[libro dell'Esodo]]. Nella prima serata vengono analizzati i primi tre comandamenti, dedicati al rapporto tra uomo e Dio, nella seconda i restanti sette, che regolano il rapporto dell'uomo con il suo prossimo. Lo spettacolo ottiene un successo oltre ogni aspettativa: la prima puntata ha ottenuto {{formatnum:9104000}} spettatori con il 33% di share, mentre la seconda è arrivata sino a {{formatnum:10266000}} spettatori con il 38,32% di share. Il 16 dicembre, prima della diretta della seconda puntata del programma, [[papa Francesco]] ha telefonato privatamente a Roberto Benigni. È stato definito dal papa un grande artista.<ref name=:02>{{cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2015/01/01/papa-francesco-cita-benigni_n_6403634.html|titolo=Papa cita Benigni. Bergoglio parla di "un grande artista italiano". E nel primo Angelus del 2015 dice "Basta guerre"|editore=L'Huffington Post|data=1º gennaio 2015|accesso=4 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151213030652/http://www.huffingtonpost.it/2015/01/01/papa-francesco-cita-benigni_n_6403634.html}}</ref> Il papa ha inoltre citato lo spettacolo durante l'[[omelia]] in occasione del ''[[Te Deum]]'' del 2014.<ref name=:02/>
 
Dal 13 maggio al 29 luglio 2015 va in onda in seconda serata su [[Rai 1]] di nuovo ''[[Tutto Dante]]'' dove Benigni recita i canti conclusivi dell'inferno. Il 25 maggio 2015 gli viene consegnato da [[Daniele Piombi]] nuovamente il [[Premio Regia televisiva]] per l'evento straordinario tv dell'anno con ''I dieci comandamenti''. Lo spettacolo viene poi replicato in un'unica serata, sempre su Rai 1, il 25 dicembre 2015.
 
Raggiunto a [[Camogli]] e incontrato da [[Dino Giarrusso]] per ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'' in un'intervista trasmessa nella puntata del 4 ottobre 2016, Benigni si è pronunciato in favore del "Sì" al [[Referendum costituzionale in Italia del 2016|referendum costituzionale]] del 4 dicembre sulla [[riforma costituzionale Renzi-Boschi|riforma Renzi-Boschi]], giudicandolo "indispensabile" per il bene degli italiani ma al contempo ammettendo la presenza di punti da rivedere all'interno della riforma, e paragonando sfavorevolmente un'eventuale vittoria del "No" (poi effettivamente verificatasi) all'esito della ''Brexit'', l'[[uscita del Regno Unito dall'Unione europea]] (sancita da [[Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea|referendum del 23 giugno]]).<ref>{{cita news|url=http://www.lastampa.it/2016/10/05/italia/politica/benigni-il-no-vince-al-referendum-peggio-della-brexit-w8T9SvEGKL6w5yMmlMqjrK/pagina.html|titolo=Benigni: “Il no vince al referendum? Peggio della Brexit”|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=5 ottobre 2016|accesso=24 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170325031536/http://www.lastampa.it/2016/10/05/italia/politica/benigni-il-no-vince-al-referendum-peggio-della-brexit-w8T9SvEGKL6w5yMmlMqjrK/pagina.html}}</ref><ref>{{cita news|autore=Luca Romano|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/benigni-si-schiera-s-col-no-peggio-brexit-1314852.html|titolo=Benigni si schiera per il "Sì": "Col no peggio della Brexit"|pubblicazione=[[Il Giornale]]|data=5 ottobre 2016|accesso=23 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170327080014/http://www.ilgiornale.it/news/politica/benigni-si-schiera-s-col-no-peggio-brexit-1314852.html}}</ref><ref>{{cita news|autore=Redazione dell'Huffington Post|url=http://www.huffingtonpost.it/2016/10/05/referendum-benigni-brexit_n_12351930.html|titolo=Referendum, Roberto Benigni: "Se vince il No sarà peggio della Brexit"|pubblicazione=[[Huffington Post]]|data=5 ottobre 2016|accesso=23 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170325024450/http://www.huffingtonpost.it/2016/10/05/referendum-benigni-brexit_n_12351930.html}}</ref>
 
Nel 2016 prende parte al [[docufilm]] ''[[La voce di Fantozzi]]'', diretto da [[Mario Sesti]] e presentato al [[Festival di Venezia]] nel settembre del 2017. Nell'occasione espone un appassionato monologo in omaggio all'attore e collega [[Paolo Villaggio]] con cui, anni prima, aveva lavorato nell'ultimo film di Fellini, ''[[La voce della Luna]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2017/09/02/la-voce-di-fantozzi-il-doc-che-svela-villaggio_da9347ee-1a5a-428a-9d2f-ea7aaa126271.html|titolo=La voce di Fantozzi, il documentario che svela Villaggio|accesso=2 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170902095410/http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2017/09/02/la-voce-di-fantozzi-il-doc-che-svela-villaggio_da9347ee-1a5a-428a-9d2f-ea7aaa126271.html}}</ref>
 
=== 2018: il ritorno al cinema ===
Il 13 maggio 2018 Benigni è tornato al [[Festival di Cannes]] dopo vent'anni dall'ultima partecipazione: il comico nell'occasione ha aperto il ''red carpet'' di ''[[Lazzaro felice]]'' diretto da [[Alice Rohrwacher]], che segna il ritorno al cinema della moglie Nicoletta Braschi 13 anni dopo ''La tigre e la neve'', per poi consegnare il [[Prix d'interprétation masculine]] a [[Marcello Fonte]] per il film ''[[Dogman (film 2018)|Dogman]]''.<ref>{{cita web|url=https://www.corrierequotidiano.it/cinema/20-05-2018/cannes-benigni-incorona-fonte-quel-ruolo-che-era-destinato-lui|titolo=Cannes, Benigni incorona Fonte|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027021705/https://www.corrierequotidiano.it/cinema/20-05-2018/cannes-benigni-incorona-fonte-quel-ruolo-che-era-destinato-lui}}</ref>
 
Il 26 ottobre 2018, dopo sei anni di assenza, viene annunciato il ritorno di Roberto Benigni sul grande schermo:<ref name=:03>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2018/10/26/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-film-su-pinocchio-di-matteo-garrone/|titolo=Roberto Benigni sarà Geppetto nel Pinocchio di Garrone|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181026201659/https://www.ilpost.it/2018/10/26/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-film-su-pinocchio-di-matteo-garrone/}}</ref> ricoprirà il ruolo di [[Geppetto]] nel nuovo adattamento di ''[[Pinocchio (film 2019)|Pinocchio]]'' diretto da [[Matteo Garrone]].<ref>{{cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-pinocchio-di-matteo-garrone_3171270-201802a.shtml|titolo=Pinocchio di Garrone, Benigni sarà Pinocchio|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181026155746/https://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-pinocchio-di-matteo-garrone_3171270-201802a.shtml}}</ref> Le riprese del film hanno avuto luogo nel 2019 tra [[Lazio]], [[Toscana]] e [[Puglia]]; il film è un co-produzione [[Italia|italo]]–[[Francia|francese]] tra Archimede con [[Rai Cinema]] e Le Pacte. Dell'assunzione di Benigni, ha parlato l'amministratore delegato di Rai Cinema [[Paolo Del Brocco]] che ha detto: «La scelta di Roberto Benigni ci sembra uno dei colpi di genio di Garrone, e il fatto che Benigni abbia accettato di interpretare Geppetto è un regalo che ci riserverà delle meravigliose sorprese. La Rai contribuisce a portare nuovamente al cinema un artista tra i più amati in Italia e all'estero come Roberto Benigni, e questo ci riempie di gioia.»<ref name=:02/> Dal canto suo Benigni ha detto: «Un grande personaggio, una grande favola, un grande regista: fare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle forme della felicità».<ref name=:04>{{cita web|url=https://www.comingsoon.it/cinema/news/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-pinocchio-di-matteo-garrone/n82943/|titolo=Pinocchio di Garrone, Benigni sarà Pinocchio|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181026160401/https://www.comingsoon.it/cinema/news/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-pinocchio-di-matteo-garrone/n82943/}}</ref> A proposito dell'ingresso nel cast di Benigni, [[Matteo Garrone]] ha rivelato:
{{citazione|Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film. Con il burattino di Collodi ci inseguiamo da quando, bambino, disegnavo i miei primi storyboard. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure. Anche con Benigni è stato un inseguimento iniziato molto tempo fa: l'ho conosciuto da bambino, grazie a mio padre. Avere finalmente l'opportunità di lavorare insieme è per me un'occasione straordinaria: Pinocchio sarà un film per tutta la famiglia, grandi e piccoli, e nessuno come Roberto – che ha divertito e commosso milioni di spettatori in tutto il mondo – riesce a emozionare il pubblico di ogni età. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accettando di condividere con me questa nuova, spericolata avventura|Matteo Garrone<ref name=:04/>}}
 
=== Gli anni 2020 ===
[[File:Roberto Benigni 2021 (cropped).jpg|thumb|right|Roberto Benigni nel 2021]]
Ha preso parte alla terza serata del [[Festival di Sanremo 2020]], dando una sua interpretazione di un passo del [[Cantico dei cantici]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/07/sanremo-2020-roberto-benigni-recita-il-cantico-dei-cantici-e-celebra-lamore-fisico-ecco-perche-un-testo-cosi-erotico-e-contenuto-nella-bibbia/5699243/|titolo=Sanremo 2020, Roberto Benigni recita il Cantico dei Cantici e celebra l'amore fisico|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2020-02-07|accesso=2020-02-07}}</ref>
 
Nel 2021 è stato insignito del [[Leone d'oro alla carriera]] nel corso della [[78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]].
 
Nel 2022 ha introdotto ''Papa Francesco e il racconto dei Vangeli'', trasmesso su Rai 1 in prima serata di domenica 17 aprile ([[Pasqua]]).<ref>{{Cita web|url=https://www.rai.it/ufficiostampa/articoli/2022/04/Papa-Francesco-e-il-racconto-dei-Vangeli-5dba6e3e-df3d-4996-a6bb-08e0326bf02f.html|titolo=''Papa Francesco e il racconto dei Vangeli''|sito=RAI Ufficio Stampa|accesso=2023-02-11}}</ref> Nel dicembre dello stesso anno è andato in onda sul servizio di ''streaming'' [[Paramount+]] con un programma da lui ideato, in cui ha letto e commentato il [[Cantico delle creature]] di san [[Francesco d'Assisi]],<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2022/12/05/news/roberto_benigni_paramount_cantico_di_francesco_dassisi-377233703/|titolo=Roberto Benigni e il Cantico di Francesco d'Assisi: "Il primo grande influencer della Storia"|sito=la Repubblica|data=2022-12-05|lingua=it|accesso=2023-02-11}}</ref> di cui ha presentato in dono una copia anticipata incontrando il pontefice.<ref>{{Cita web|url=https://www.tag24.it/426762-benigni-dal-papa/|titolo=Roberto Benigni dal Papa: il retroscena sull'incontro in Vaticano|autore=Giulia Bertollini|sito=TAG24|data=2022-12-07|lingua=it-IT|accesso=2023-02-11}}</ref>
 
Ha preso parte alla prima serata del [[Festival di Sanremo 2023]], omaggiando la Costituzione italiana in occasione del 75º anniversario della sua entrata in vigore.<ref>{{Cita web|url=https://www.tag24.it/493459-roberto-benigni-monologo-sanremo-2023/|titolo=Festival 2023, Benigni prende in giro Amadeus|autore=Giulia Bertollini|sito=TAG24|data=2023-02-07|lingua=it-IT|accesso=2023-02-11}}</ref>
 
Benigni ha partecipato<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/dossier/festival-di-sanremo/2025/02/14/news/roberto_benigni_sanremo_baudo_morandi_amadeus-424003120/|titolo=Benigni a Sanremo. Conti: “Un sogno che si avvera”. Tutte le volte del premio Oscar al festival|sito=la Repubblica|data=2025-02-14|accesso=2025-02-14}}</ref> alla quarta serata del [[Festival di Sanremo 2025]],<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/14/sanremo-2025-roberto-benigni-ministro-trasporti/7878571/|titolo=Sanremo 2025, Benigni show: "Carlo, hai paralizzato l'Italia, dovresti fare il ministro dei trasporti. Ho detto 'Bella Ciao', è successo un casino"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2025-02-14|accesso=2025-02-15}}</ref> sua settima partecipazione all'evento.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.gazzetta.it/spettacolo/14-02-2025/roberto-benigni-a-sanremo-2025-i-precedenti-al-festival.shtml|titolo=Roberto Benigni ospite stasera a Sanremo: i suoi precedenti al Festival|sito=La Gazzetta dello Sport|accesso=2025-02-14}}</ref>
 
== Progetti incompiuti ==
Nel 1982 viene scelto da [[Carlo Vanzina]] insieme a [[Diego Abatantuono]], [[Carlo Verdone]] e [[Massimo Troisi]] per interpretare ''[[Eccezzziunale... veramente]]'', ma tutti gli attori scelti rifiutarono, tranne Abatantuono.<ref>{{Cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/eccezzziunale-veramente-usciva-40-anni-fa-le-curiosita-del-film-con-diego-abatantuono_46844714-202202k.shtml|titolo="Eccezzziunale... veramente" usciva 40 anni fa: le curiosità del film con Diego Abatantuono|sito=www.tgcom24.mediaset.it|lingua=it-IT|accesso=2024-08-23}}</ref>
 
Nel 1989 viene chiamato a recitare in [[Mortacci]], ma rifiuta il ruolo a causa di proposte bocciate continuamente dal regista;<ref>{{Cita libro|nome=M. De|cognome=Benedictis|titolo=Sergio Citti. Lo «straniero» del cinema italiano|url=https://books.google.it/books?id=_tuFPgAACAAJ&redir_esc=y|accesso=2024-08-23|data=2008|editore=Lithos|lingua=it|ISBN=978-88-89604-37-3}}</ref> al suo posto suo fu scelto [[Sergio Rubini]].
 
Dopo il successo de ''La vita è bella,'' alcuni registi statunitensi gli hanno proposto dei ruoli in vari film, di cui non si conoscono i titoli, ma ha rifiutato,<ref>{{Cita web|url=https://cinema.everyeye.it/notizie/pinocchio-roberto-benigni-francis-ford-coppola-voleva-come-geppetto-vent-anni-fa-429324.html|titolo=Pinocchio, Roberto Benigni: 'Francis Ford Coppola mi voleva come Geppetto vent'anni fa'|sito=Everyeye Cinema|data=2020-02-23|lingua=it|accesso=2024-08-23}}</ref> mentre ne accettò uno all'inizio del 2000, quello propostogli da [[Francis Ford Coppola]], che decise di assegnargli il ruolo di Geppetto in un suo film su Pinocchio, ma il progetto non venne realizzato a causa del fallimento della casa cinematografica di Coppola.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=VivaNetwork|data=2020-08-30|titolo=Benigni incanta il pubblico del Bif&st a Bari|accesso=2024-08-23|url=https://www.youtube.com/watch?v=RK889tnLeUs}}</ref>
 
Nel giugno 2013 Benigni ha annunciato di voler realizzare un film su ''[[La Divina Commedia]]'', da lui più volte portata sul piccolo schermo e in teatro in numerosi spettacoli.<ref>{{cita web|url=https://www.vanityfair.it/show/cinema/13/06/28/benigni-nuovo-film-dante|titolo=Roberto Benigni girerà un film su Dante|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027061556/https://www.vanityfair.it/show/cinema/13/06/28/benigni-nuovo-film-dante}}</ref>
 
[[Dan Brown]] ha rivelato nell'estate 2013 di voler Benigni nel cast dell'[[Inferno (film 2016)|adattamento del suo libro ''Inferno'']].<ref>{{cita web|url=http://www.cineblog.it/post/269345/roberto-benigni-torna-al-cinema-con-dante-ma-con-un-suo-film-o-per-inferno-di-dan-brown|titolo=Dan Brown vuole Benigni per il suo Inferno|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027061535/http://www.cineblog.it/post/269345/roberto-benigni-torna-al-cinema-con-dante-ma-con-un-suo-film-o-per-inferno-di-dan-brown}}</ref><ref>{{cita web|url=http://cinema-tv.corriere.it/cinema/13_giugno_11/franco-benigni_8e4a1254-d28c-11e2-8fb9-9a7def6018a2.shtml|titolo=Roberto Benigni in Inferno di Dan Brown?|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150802172730/http://cinema-tv.corriere.it/cinema/13_giugno_11/franco-benigni_8e4a1254-d28c-11e2-8fb9-9a7def6018a2.shtml}}</ref> Il comico ha risposto dicendo di voler incontrare Brown e di essere interessato al libro: in seguito, tuttavia, non si è avuta nessuna notizia del suo coinvolgimento nel progetto.<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2013/06/10/spettacoli/benigni-in-inferno-legger-il-libri-e-vedr-dan-brown-Rq4bMm5tEICSqTB5keHRxH/pagina.html|titolo=Benigni incontrerà Dan Brown per parlargli di Inferno?|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027021712/http://www.lastampa.it/2013/06/10/spettacoli/benigni-in-inferno-legger-il-libri-e-vedr-dan-brown-Rq4bMm5tEICSqTB5keHRxH/pagina.html}}</ref>
 
Durante la presentazione de ''[[I dieci comandamenti (spettacolo)|I dieci comandamenti]]'', nell'ottobre 2014, Benigni ha rivelato di stare scrivendo il soggetto di un nuovo film, del quale ha rivelato solo che non avrebbe trattato temi religiosi.<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2014/10/13/spettacoli/benigni-dopo-comandamenti-un-nuovo-film-fh7iprAg4wTaQtz6Pfk2dM/pagina.html|titolo=Benigni, dopo I dieci comandamenti un nuovo film|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027021646/http://www.lastampa.it/2014/10/13/spettacoli/benigni-dopo-comandamenti-un-nuovo-film-fh7iprAg4wTaQtz6Pfk2dM/pagina.html}}</ref> Nel 2016 alla [[Festa del Cinema di Roma]] Benigni, ospite della manifestazione, ha rivelato di voler fare un film «di un'allegria sfrenata», e di volere con sé [[Tom Hanks]] nel cast, il quale aveva espresso interesse a recitare in un film con lui.<ref name=":05">{{cita web|url=http://www.cineblog.it/post/721016/roberto-benigni-conferma-il-ritorno-al-cinema-voglio-fare-un-film-di-unallegria-sfrenata|titolo=Roberto Benigni, nuovo film da regista?|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027061547/http://www.cineblog.it/post/721016/roberto-benigni-conferma-il-ritorno-al-cinema-voglio-fare-un-film-di-unallegria-sfrenata}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.bestmovie.it/news/roberto-benigni-al-lavoro-un-film/567145/|titolo=Roberto Benigni, nuovo film da regista?|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027061614/http://www.bestmovie.it/news/roberto-benigni-al-lavoro-un-film/567145/}}</ref>
 
Sempre nello stesso periodo [[Terrence Malick]] ha rivelato di volere Benigni in un suo [[biopic]] su [[San Pietro]] nella parte del diavolo, dopo averlo conosciuto ai [[Premi Oscar 1999|Premi Oscar nel 1999]].<ref name=":05" />
 
Nel 2018 [[Matteo Garrone]] ha rivelato di aver proposto a Benigni il ruolo di protagonista nel film ''[[Dogman (film 2018)|Dogman]]'', ruolo andato a [[Marcello Fonte]] dopo il rifiuto del comico.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2018/05/20/garrone-avevo-scelto-benigni-per-dogman_2630e4e7-18e6-4158-96f4-8c7c00eebf12.html|titolo=Garrone voleva Benigni per Dogman|accesso=26 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027021703/http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2018/05/20/garrone-avevo-scelto-benigni-per-dogman_2630e4e7-18e6-4158-96f4-8c7c00eebf12.html}}</ref>
 
== Benigni imprenditore ==
Con la moglie possiede la [[Melampo Cinematografica]], casa di produzione cinematografica fondata nel 1991, attraverso la quale passano anche i vari contratti con la [[RAI]] e che ha chiuso l'esercizio 2013 con un utile di {{formatnum:2741828}} euro (più del doppio dell'esercizio precedente). La Tentacoli Edizioni Musicali detiene i diritti delle colonne sonore dei suoi film. Benigni possiede inoltre una società immobiliare, 21 case, 20 terreni, una villa a [[La Maddalena]] e la Sicura S.r.l. di [[Cesena]] che vende latte in polvere per neonati e che ha fatturato {{formatnum:1500000}} euro (dati riferiti al 2013).<ref>{{cita web|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11735674/Benigni--un-patrimonio-tra-societa.html|titolo=Benigni, un patrimonio tra società, case, terreni e latte in polvere|accesso=22 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141222163842/http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11735674/Benigni--un-patrimonio-tra-societa.html}}</ref>
 
L'attività imprenditoriale della coppia è legata anche agli studi cinematografici [[Umbria Studios]] (già ''Spitfire''), un complesso di fabbriche dismesse situato presso [[Papigno]] (frazione di [[Terni]]), dove nel 1997 fu ricreato il ''lager'' del film ''[[La vita è bella]]''; inoltre negli ''studios'' sono stati girati altri due film di Benigni, ''Pinocchio'' e ''La tigre e la neve''. Nel 2005 [[Cinecittà Studios]], allora gestita dalla IGE di [[Luigi Abete]], [[Aurelio De Laurentiis]] e [[Andrea Della Valle (imprenditore)|Andrea Della Valle]], rilevò gli studi di Papigno, facendosi carico dei debiti accumulati dalla precedente gestione della Melampo (circa {{formatnum:5000000}} di euro).<ref>{{Cita news|autore=Alessandra di Bartolomeo|url=https://www.investireoggi.it/economia/roberto-benigni-papigno-cinecitta-lo-salva-dai-debiti-ora-quei-debiti-li-pagheremo/|titolo=Roberto Benigni e Papigno: Cinecittà lo salva dai debiti ma ora quei debiti li pagheremo noi?|pubblicazione=Investire Oggi|data=17 aprile 2017|accesso=20 novembre 2020|dataarchivio=21 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180821143017/https://www.investireoggi.it/economia/roberto-benigni-papigno-cinecitta-lo-salva-dai-debiti-ora-quei-debiti-li-pagheremo/|urlmorto=no}}</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
* Nel film con Lino Banfi, ''[[Vieni avanti cretino]]'' (1982) mentre il protagonista lavora al bar, porta il caffè al cliente ([[sosia]] di Benigni, l'attore [[Toscana|toscano]] [[Mireno Scali]]) e gli chiede: «Scusi lei è ''toscheno''?»... «Ah, lei è quello che parla male del Papa?», chiaramente riferendosi a ''[[Il pap'occhio]]'' (1980), al che lui risponde «Ci mancherebbe altro».
* L'[[asteroide]] [[21662 Benigni]], scoperto nel 1999, è stato così intitolato in suo onore.
 
== Teatro ==
=== Attore ===
* ''[[Il re nudo]]'' di [[Evgenij L'vovič Švarc]] diretto da [[Paolo Magelli]] (1971)
* ''[[I burosauri]]'' di [[Silvano Ambrogi]] diretto da [[Donato Sannini]] (1972)
* ''[[Le fiabe del Basile]]'' di [[Vilda Ciurlo]] (1972)
* ''[[Il giudice Bacacay]]'' diretto da Donato Sannini (1973)
* ''[[La contessa e il cavolfiore]]'' di [[Mario Moretti (drammaturgo)|Mario Moretti]] e [[Lucia Poli]], diretto da Donato Sannini (1973)
* ''[[Bertoldo azzurro]]'' scritto e diretto da [[Marco Messeri]] (1973)
* ''[[Le metamorfosi (Ovidio)|Le metamorfosi]]'' di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] diretto da Lucia Poli (1974)
* ''[[La corte delle stalle]]'' di [[Franz Kroetz]] diretto da Donato Sannini (1974)
* ''[[La festa (Spiro Scimone)|La festa]]'' scritto e diretto da Lucia Poli (1974)
* ''[[Mi voglio rovinare]]'' di Marco Messeri (1974)
* ''[[Il mito della caverna]]'' da [[Platone]] diretto da Donato Sannini (1975)
* ''[[Cioni Mario di Gaspare fu Giulia]]'' di Roberto Benigni e [[Giuseppe Bertolucci]] (1976)
* ''[[Crazy Freud]]'' di [[Donato Sannini]] (1977)
* ''[[Tuttobenigni '80-81]]'' di Roberto Benigni (1980-1981)
* ''[[Tuttobenigni '83]]'' di Roberto Benigni (1983)
* ''[[Tuttobenigni '89]]'' di Roberto Benigni (1989)
* ''[[Pierino e il Lupo]]'' insieme a [[Claudio Abbado]] (1990)
* ''[[Tuttobenigni 95/96]]'' di Roberto Benigni (1995-1996)
* ''[[Tutto Dante]]'' [[piazza Santa Croce]] Firenze (2006, 2012, 2013)
* ''[[Tutto Dante]]'' tour italiano (2006-2007)
* ''[[Pierino e il Lupo]]'' insieme a [[Claudio Abbado]] (2008)
* ''[[Tutto Dante]]'' tour mondiale (2008-2009)
 
== Filmografia ==
[[File:The-voice-of-the-moon.jpg|thumb|Roberto Benigni con [[Paolo Villaggio]] nel film ''[[La voce della Luna]]'' (1990)]]
=== Attore cinematografico ===
=== Attore ===
*''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] ([[1977]])
==== Cinema ====
*''[[Chiaro di donna]]'' (''Clair de femme''), regia di [[Costa-Gavras]] ([[1979]])
*''[[ChiedoBerlinguer asiloti voglio bene]]'', regia di [[MarcoGiuseppe FerreriBertolucci]] ([[1979]]1977)
* ''[[LaLetti lunaselvaggi]]'', regia di [[BernardoLuigi BertolucciZampa]], episodio ''Una mamma'' ([[1979]])
* ''[[LettiI selvaggigiorni cantati]]'' (episodio ''Una mamma''), regia di [[LuigiPaolo ZampaPietrangeli]] ([[1979]])
* ''[[ILa giorniluna cantati(film 1979)|La luna]]'', regia di [[PaoloBernardo PietrangeliBertolucci]] ([[1979]])
* ''[[IlChiaro Papocchiodi donna]]'' (''Clair de femme''), regia di [[Renzo ArboreCosta-Gavras]] ([[1980]]1979)
* ''[[IlChiedo minestroneasilo]]'', regia di [[SergioMarco CittiFerreri]] ([[1981]]1979)
* ''[[AncheIl i ladri hanno un santoPap'occhio]]'', regia di [[GiampieroRenzo TartagniArbore]] ([[1981]]1980) - nel ruolo di se stesso
* ''[[FF.SS.,Il ovvero... che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?minestrone]]'', regia di [[RenzoSergio ArboreCitti]] ([[1983]]1981)
* ''[[EffettiTu personalimi turbi]]'', regia di [[GiuseppeRoberto Bertolucci]]Benigni ([[1983]])
* ''[[Tu"FF.SS." - Cioè: "...che mi turbihai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"]]'', regia di RobertoRenzo BenigniArbore ([[1983]])
* ''[[Non ci resta che piangere]]'', regia di Roberto Benigni e [[Massimo Troisi]] ([[1984]])
* ''[[Tuttobenigni]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] ([[1984]]1986)
* ''[[Daunbailò]]''Coffee and Cigarettes (''Downfilm by1986)|Coffee and LawCigarettes]]''), regia di [[Jim Jarmusch]] ([[1986]]) – cortometraggio
* ''[[Coffee and CigarettesDaunbailò]]'' (film''Down 1986)|Coffeeby and Cigarettes]]Law''), regia di [[Jim Jarmusch]] ([[1986]])
* ''[[Il piccolo diavolo]]'', regia di Roberto Benigni ([[1988]])
* ''[[La voce della lunaLuna]]'', regia di [[Federico Fellini]] ([[1989]]1990)
* ''[[Taxisti di notte]]'' (''Night on Earth''), regia di [[Jim Jarmusch]], episodio ''Roma'' ([[1991]])
* ''[[Johnny Stecchino]]'', regia di Roberto Benigni ([[1991]])
* ''[[Il figlio della panteraPantera rosaRosa]]'' (''Son of the Pink Panther''), regia di [[Blake Edwards]] ([[1993]])
* ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'', regia di Roberto Benigni ([[1994]])
* ''[[La vita è bella]]'', regia di Roberto Benigni ([[1997]])
* ''[[Asterix e& Obelix contro Cesare]]'' (''Asterix et Obelix contre Cesar''), regia di [[Claude Zidi]] ([[1999]])
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'', regia di Roberto Benigni ([[2002]])
* ''[[Coffee and Cigarettes (film 2003)|Coffee and Cigarettes]]'', regia di [[Jim Jarmusch]], episodio ''Strano conoscersi'' ([[2003]])
* ''[[LaCaterina tigreva ein la nevecittà]]'', regia di Roberto Benigni ([[2005Paolo Virzì]] (2003) – cameo nel ruolo di se stesso
* ''[[La tigre e la neve]]'', regia di Roberto Benigni (2005)
* ''[[To Rome with Love (film)|To Rome with Love]]'', regia di [[Woody Allen]] (2012)
* ''[[Pinocchio (film 2019)|Pinocchio]]'', regia di [[Matteo Garrone]] (2019)
 
==== Regista cinematograficoTelevisione ====
* ''[[Sorelle Materassi (miniserie televisiva)|Sorelle Materassi]]'', regia di [[Mario Ferrero (regista)|Mario Ferrero]] – sceneggiato TV (1972) – non accreditato
*''[[Tu mi turbi]]'' ([[1983]])
* ''Del resto, fu un'estate meravigliosa'', regia di [[Luciano Michetti Ricci]] (1977)
*''[[L'addio a Enrico Berlinguer]]'', ([[1984]]) - [[documentario]]/[[cortometraggio]]
* ''[[NonIl ci resta che piangere]]comizio'', co-regia condi [[MassimoPaolo TroisiBrunatto]] ([[1984]]1978)
* ''[[Il piccolo diavolo]]parolaio'', regia di ([[1988Marco Melani]] (1978)
* ''Ladra di sogni'', regia di [[Fiorella Infascelli]] (1978)
*''[[Johnny Stecchino]]'' ([[1991]])
* ''[[Ma che cos'è questo amore]]'', regia di [[Ugo Gregoretti]] – sceneggiato TV (1979)
*''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'' ([[1994]])
* ''[[Morto Troisi, viva Troisi!]]'', regia di Massimo Troisi – Film TV (1982)
*''[[La vita è bella]]'' ([[1997]])
* ''[[L'uovo mondo nello spazio]]'', regia di [[Ettore Desideri]], [[Francesca Pardini]] (1982)
*''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' ([[2002]])
*''[[La tigre e la neve]]'' ([[2005]])
 
==== Sceneggiatore cinematograficoDocumentari ====
* ''[[Berlinguer ti voglio beneCinématon]]'' #801, regia di [[GiuseppeGérard BertolucciCourant]] – film muto ([[1977]]1986)
*''[[Chiedo asilo]]'', regia di [[Marco Ferreri]] ([[1979]])
*''[[Tuttobenigni]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] ([[1979]])
*''[[Tu mi turbi]]'' ([[1983]])
*''[[Non ci resta che piangere]]'', co-regia con [[Massimo Troisi]] ([[1984]])
*''[[Coffee and Cigarettes (film 1986)|Coffee and Cigarettes]]'', regia di [[Jim Jarmusch]] ([[1986]])
*''[[Il piccolo diavolo]]'' ([[1988]])
*''[[Johnny Stecchino]]'' ([[1991]])
*''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'' ([[1994]])
*''[[La vita è bella]]'' ([[1997]])
*''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' ([[2002]])
*''[[La tigre e la neve]]'' ([[2005]])
 
=== Collegamenti esterniRegista ===
* ''[[Tu mi turbi]]'' (1983)
{{wikiquote}}
* ''[[L'addio a Enrico Berlinguer]]'' (1984) – documentario (registi vari)
*[http://italian.imdb.com/name/nm0000905/ Scheda dell'Internet Movie Database]
* ''[[Non ci resta che piangere]]'' (1984) – con [[Massimo Troisi]]
*[http://www.tuttobenigni.it Sito amatoriale sull'artista toscano]
* ''[[Il piccolo diavolo]]'' (1988)
*[http://www.robertobenigni.altervista.org/ Altro sito amatoriale sul comico]
* ''[[Johnny Stecchino]]'' (1991)
* ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'' (1994)
* ''[[La vita è bella]]'' (1997)
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' (2002)
* ''[[La tigre e la neve]]'' (2005)
 
=== Sceneggiatore ===
{{cinema/orizzontale}}
* ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] (1977)
* ''[[Chiedo asilo]]'', regia di [[Marco Ferreri]] (1979)
* ''[[Tuttobenigni]]'', regia di Giuseppe Bertolucci (1983)
* ''[[Tu mi turbi]]'', regia di Roberto Benigni (1983)
* ''[[Non ci resta che piangere]]'', regia di Roberto Benigni e [[Massimo Troisi]] (1984)
* ''[[Coffee and Cigarettes (film 1986)|Coffee and Cigarettes]]'', regia di [[Jim Jarmusch]] (1986)
* ''[[Il piccolo diavolo]]'', regia di Roberto Benigni (1988)
* ''[[Johnny Stecchino]]'', regia di Roberto Benigni (1991)
* ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'', regia di Roberto Benigni (1994)
* ''[[La vita è bella]]'', regia di Roberto Benigni (1997)
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'', regia di Roberto Benigni (2002)
* ''[[La tigre e la neve]]'', regia di Roberto Benigni (2005)
 
=== Film documentario ===
* ''Fellini, sono un gran bugiardo'' (2002) regia di [[Damian Pettigrew]]
* ''Memorie, ma non solo...'' (2008) regia di [[Paolo Brunatto]]
 
== Televisione ==
=== Programmi ===
* ''[[Onda libera (programma televisivo)|Onda libera]]'' ([[Rai 2|Rete 2]], 1976-1977)
* ''[[L'altra domenica]]'' (Rete 2, 1978-1979)
* ''Vita da Cioni'' (Rete 2, 1978)
* ''[[Festival di Sanremo]]'' (Rete 1, 1980)
* ''Dante: Inferno e Paradiso – Roberto Benigni recita la Divina Commedia'' (Tele+, 2001)
* ''L'Ultimo del Paradiso'' (Rai 1, 2002)
* ''Il Quinto dell'Inferno'' (Rai 1, 2007)
* ''[[Tutto Dante]]'' (Rai 1, 2007-2008)
* ''[[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]]'' (Rai 1, 2012)
* ''[[I dieci comandamenti (spettacolo)|I dieci comandamenti]]'' (Rai 1, 2014)
* ''Francesco – Il cantico'' ([[Paramount+]], 2022)
* ''Il sogno'' (Rai 1, 2025)
 
=== Apparizioni ===
{{C|motivo=In buona parte sono apparizioni di grande peso nella storia della tv, tuttavia occorre verificare se alcune apparizioni minori possano essere tolte|argomento=attori|mese=aprile 2018}}
{{Div col}}
* 15 marzo 1977 – ''Automobili'' – Rete due
* 21 dicembre 1977 – ''Del resto fu un'estate meravigliosa'' – Rete due
* 9 marzo 1978 – Cantautori a Sanremo – Rete due
* 25 giugno 1978 – All'arca! All'arca! – Rete due
* 4 giugno 1979 – [[TG2]] – Rete due
* 29 giugno 1980 – [[Ieri e oggi (programma televisivo)|Ieri e Oggi]] – Rete due
* 25 dicembre 1980 – TG2 – Rete due
* 6 dicembre 1981 – Telepatria international ovvero: niente paura... siamo italiani – Rete due
* 31 dicembre 1981 – 3-2-1... ed è '82 – Reti [[Rai]] unificate
* 13 gennaio 1982 – Tencottantuno – Rete due
* 18 aprile 1982 – [[Blitz (programma televisivo)|Blitz]] – Rete due
* 5 febbraio 1983 – [[Festival di Sanremo 1983|Festival di Sanremo]] – Rete uno
* 9 febbraio 1983 – [[Mixer (programma televisivo)|Mixer]] – Rete due
* 20 febbraio 1983 – [[Domenica in]] – Rete uno
* 27 febbraio 1983 – Blitz – Rete due
* 6 maggio 1983 – [[Azzurro 1983]] – Rete due
* 27 giugno 1983 – TG1 speciale elezioni '83 – Rete uno
* giugno 1984 – [[Serata d'onore (programma televisivo)|Serata d'onore]] – Raiuno
* 8 dicembre 1984 – Prisma – Raiuno
* 15 dicembre 1984 – [[Fantastico (programma televisivo)|Fantastico 5]] – Raiuno
* 9 novembre 1985 – Fantastico 6 – Raiuno
* 13 novembre 1985 – Première – [[Italia 1]]
* 17 novembre 1985 – [[Drive In (programma televisivo)|Drive In]] – Italia 1
* 30 gennaio 1986 – [[Buonasera Raffaella]] – Raiuno
* 23 febbraio 1986 – Domenica in – Raiuno
* 13 dicembre 1986 – Fantastico 7 – Raiuno
* 31 dicembre 1986 – [[Premiatissima]] 1987 – [[Canale 5]]/Italia 1/[[Rete 4]]
* 1º maggio 1987 – [[Pronto, chi gioca?]] – Raiuno
* 5 maggio 1987 – [[Gran Premio Internazionale della TV]] – Canale 5
* 25 giugno 1987 – III Festival Nazionale delle Orchestre – Raiuno
* 1º ottobre 1988 – Fantastico 9 – Raiuno
* 5 novembre 1988 – Magazine 3 – [[Rai 3|Raitre]]
* 30 dicembre 1989 – Fantastico 10 – Raiuno
* 10 novembre 1990 – Prisma – Raiuno
* 19 ottobre 1991 – Fantastico 12 – Raiuno
* 14 dicembre 1991 – Prisma – Raiuno
* 30 maggio 1993 – Babele – Raitre
* 19 dicembre 1993 – Ciak – Canale 5
* 22 dicembre 1993 – La tombola di Sanremo – Raiuno
* 31 dicembre 1993 – Speciale TG1 – Raiuno
* 21 ottobre 1994 – Ciak – Italia 1
* 25 ottobre 1994 – Numero uno – Raiuno
* 1º novembre 1994 – Target – Raiuno
* 19 gennaio 1995 – Ciak – Italia 1
* 4 febbraio 1996 – TG1 – Raiuno
* 3-4 aprile 1996 – [[Il Fatto]] – Raiuno
* 5 aprile 1996 – Storie – Raidue
* 9 giugno 1996 – Il mondo di Troisi – Raidue
* 2 ottobre 1996 – Acrostici & Sorbini - Gradara Ludens – Raidue
* 10 dicembre 1997 – Il Fatto – Raiuno
* 18 dicembre 1997 – [[TG1]] – Raiuno
* 15 aprile 1999 – [[Striscia la notizia]] – Canale 5
* 10 maggio 2001 – Il Fatto – Raiuno
* 9 marzo 2002 – [[Festival di Sanremo 2002|Festival di Sanremo]] – Raiuno
* 12 febbraio 2003 – Striscia la notizia – Canale 5
* 14 aprile 2004 – [[David di Donatello 2004|David di Donatello]] – Raiuno
* 26 febbraio 2005 – [[Speciale per me]] – Raiuno
* 27 ottobre 2005 – [[Rockpolitik]] – Raiuno
* 21 febbraio 2006 – [[Il senso della vita]] – Canale 5
* 13 novembre 2006 – Domenica in–Ieri, oggi e domani – Raiuno
* 23 gennaio 2007 – Striscia la notizia – Canale 5
* 10 dicembre 2008 – [[La storia siamo noi]] – Raidue
* 25 dicembre 2008 – Pierino e il Lupo – Raiuno
* 17 febbraio 2009 – [[Festival di Sanremo 2009|Festival di Sanremo]] – Raiuno
* 25 marzo 2010 – [[Raiperunanotte]] –<ref>Trasmesso in [[streaming]] e in [[differita]] su [[Rai News 24]].</ref>
* 8 novembre 2010 – [[Vieni via con me (programma televisivo)|Vieni via con me]] – Rai 3
* 24 gennaio 2011 – Striscia la notizia – Canale 5
* 17 febbraio 2011 – [[Festival di Sanremo 2011|Festival di Sanremo]] – Rai 1
* 18 giugno 2011 – Tutti in piedi – Current
* 5 dicembre 2011 – [[Il più grande spettacolo dopo il weekend]] – Rai 1
* 13 aprile 2012 – [[TG5]] – Canale 5 (in coppia con [[Woody Allen]])
* 15 aprile 2012 – [[Che tempo che fa]] – Rai 3
* 26 giugno 2012 – [[Ballarò (programma televisivo)|Ballarò]] – Rai 3
* 11 giugno 2013 – [[David di Donatello 2013|David di Donatello]] – Rai 1
* 27 giugno 2013 – TG1 videochat Rai 1
* 9 giugno 2014 – TG1
* 16 settembre 2014 – Ballarò – Rai 3
* 13 dicembre 2014 – TG1
* 2 giugno 2016 – [[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]] – Rai 1
* 27 marzo 2017 – [[David di Donatello 2017|David di Donatello]] – Sky Cinema Uno HD
* 28 marzo 2019 – [[David di Donatello 2019|David di Donatello]] – Rai 1
* 6 febbraio 2020 – [[Festival di Sanremo 2020|Festival di Sanremo]] – Rai 1
* 25 marzo 2021 – [[Dantedì]] – Rai 1
* 29 giugno 2022 – [[Una pezza di Lundini]] – Rai 2
* 7 febbraio 2023 – [[Festival di Sanremo 2023|Festival di Sanremo]] – Rai 1
* 14 febbraio 2025 – [[Festival di Sanremo 2025|Festival di Sanremo]] – Rai 1
{{Div col end}}
 
== Musica ==
=== Canzoni ===
* ''[[Vogliamo un mondo più migliore]]'' (1972)
* ''[[Zappa, zappa contadino]]'' (1972)
* ''[[È morto mio padre]]'' (1972)
* ''[[I due bambini]]'' (1972)
* ''[[Sono finito in manicomio]]'' (1972)
* ''[[La processione]]'' (1972)
* ''[[Che cagne le donne]]'' (1972)
* ''[[La puttana]]'' (1972)
* ''[[Il deputato]]'' (1972)
* ''[[Playboy (brano musicale)|Playboy]]'' (1972)
* ''[[Lo statale]]'' (1972)
* ''[[La marcia degli incazzati]]'' (1975)
* ''[[L'inno del corpo sciolto]]'' (1979, ripresa nel 2011 in ''[[Il più grande spettacolo dopo il weekend]]'')
* ''[[Pantheon (brano musicale)|Pantheon]]'' (1980)
* ''[[Mi piace la moglie di Paolo Conte]]'' (1981)
* ''[[Quando penso a Berlusconi]]'' (1995)
* ''[[È tutto mio]]'' (1995)
* ''[[Quanto t'ho amato]]'' (1995)
* ''[[Le proprietà di Berlusconi]]'' (2010 a ''[[Vieni via con me (programma televisivo)|Vieni via con me]]'', edizione aggiornata di ''È tutto mio'' del 1995)
* ''[[La vita è bella#Colonna sonora|La vita è bella]]'' (2012 a ''[[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]]'')<ref>{{YouTube|autore=Rai|titolo=Roberto Benigni: l'orgoglio di essere italiani - La più bella del mondo|id=JHETrKtZcKc|accesso=18 dicembre 2012|data=17 dicembre 2012|minuto=2|secondo=09}}</ref>
 
== Discografia ==
=== Album ===
* 1972 – ''[[Il cabaret di Roberto Benigni]]''
* 1976 – ''[[Antologia (Roberto Benigni)|Antologia]]''
* 1980 – ''[[Benigni (album)|Benigni]]''
* 1984 – ''[[Musicando]]''
* 1996 – ''[[Canzoni del tour 95/96]]''
* 2002 – ''[[Quanto t'ho amato]]''
 
=== Raccolte ===
* 1995 – ''[[Roberto Benigni (album)|Roberto Benigni]]''
* 2006 – ''[[In compagnia di Roberto Benigni]]''
 
=== Singoli ===
* 1976 – ''[[La marcia degli incazzati/La storia di Carlo]]'' ([[Fonit-Cetra|Cetra]], SP 1622)
* 1979 – ''[[L'inno del corpo sciolto/Playboy]]'' ([[Philips Records|Philips]], 6025234)
* 1980 – ''[[Pantheon/Paese]]'' ([[Philips Records|Philips]], 6025248)
* 1983 – ''[[Via con me/Le chic et le charme]]'' ([[RCA Original Cast]], BB 6656) (seconda canzone cantata da [[Paolo Conte]])
* 2002 – ''[[Sanremo 2002 (singolo)|Sanremo 2002]]'' ([[Virgin Records]], 724354645723)
 
=== Partecipazioni fuori gara al Festival di Sanremo ===
* 1980: ''[[Pantheon (brano musicale)|Pantheon]]''
* 1983: ''[[Via con me]]''
* 2002: ''[[Quanto t'ho amato]]''
 
== Libri ==
* ''[[Non ci resta che piangere (romanzo)|Non ci resta che piangere]]'', con [[Massimo Troisi]], Milano, A. Mondadori, 1984.
* ''[[Johnny Stecchino (romanzo)|Johnny Stecchino]]'', con [[Vincenzo Cerami]], Roma-Napoli, Theoria, 1991. ISBN 88-241-0250-6
* ''Tuttobenigni-Berlinguer ti voglio bene-Cioni Mario di Gaspare fu Giulia'', con [[Giuseppe Bertolucci]], Roma-Napoli, Theoria, 1992. ISBN 88-241-0295-6
* ''Quando Benigni ruppe il video. I primi testi televisivi di Roberto Benigni'', Torino, Nuova ERI, 1992. ISBN 88-397-0659-3
* ''Il mostro'', con Vincenzo Cerami, Milano, Longanesi, 1994. ISBN 88-304-1236-8
* ''E l'alluce fu. Monologhi & gag'', Torino, Einaudi, 1996. ISBN 88-06-14184-8
* ''[[La vita è bella (romanzo)|La vita è bella]]'', con Vincenzo Cerami, Torino, Einaudi, 1998. ISBN 88-06-14741-2
* ''Io un po' Pinocchio. Roberto Benigni racconta il suo film tra le pagine del romanzo di Collodi'', Firenze, Giunti, 2002. ISBN 88-09-02677-2
* ''[[La tigre e la neve (romanzo)|La tigre e la neve]]'', con Vincenzo Cerami, Torino, Einaudi, 2006. ISBN 88-06-18419-9
* ''Il mio Dante'', Torino, Einaudi, 2008. ISBN 978-88-06-19503-8
 
== Riconoscimenti ==
* [[Premio Oscar]]
** [[Premi Oscar 1999|1999]] – Candidatura al [[Oscar al miglior regista|miglior regista]] per ''[[La vita è bella]]''
** 1999 – Candidatura alla [[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|miglior sceneggiatura originale]] per ''La vita è bella''
** 1999 – [[Oscar al miglior attore|Miglior attore protagonista]] per ''La vita è bella''
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello 1983|1983]] – Candidatura al [[David di Donatello per il miglior regista esordiente|miglior regista esordiente]] per ''[[Tu mi turbi]]''
** [[David di Donatello 1989|1989]] – [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''[[Il piccolo diavolo]]''
** [[David di Donatello 1992|1992]] – [[David speciale|David speciale della giuria]] per ''[[Johnny Stecchino]]''
** [[David di Donatello 1998|1998]] – [[David di Donatello per il miglior film|Miglior film]] per ''La vita è bella''
** 1998 – [[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]] per ''La vita è bella''
** 1998 – [[David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale|Miglior sceneggiatura originale]] per ''La vita è bella''
** 1998 – Miglior attore protagonista per ''La vita è bella''
** 1998 – [[Premio David Scuola|David Scuola]] per ''La vita è bella''
** [[David di Donatello 2003|2003]] – Candidatura al miglior attore protagonista per ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]''
** [[David di Donatello 2017|2017]] – David speciale alla carriera
** [[David di Donatello 2020|2020]] – Candidatura al [[David di Donatello per il miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]] per ''[[Pinocchio (film 2019)|Pinocchio]]''
* [[British Academy of Film and Television Arts|Premio BAFTA]]
** [[Premi BAFTA 1999|1999]] – Candidatura alla [[BAFTA alla migliore sceneggiatura originale|miglior sceneggiatura originale]] per ''La vita è bella''
** 1999 – [[BAFTA al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''La vita è bella''
*[[Ciak d'oro]]<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=Yw3Z_YIKOVEC&pg=PA275&lpg=PA275&dq=ciak+d%27oro+1986&source=bl&ots=mrxdn5eK7f&sig=ACfU3U0w2moqIwT0xCX_Umi2Ijgp320hXA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjU0K2fjuXoAhVkmVwKHSmzBjEQ6AEwBnoECAwQLA#v=onepage&q=ciak%20d'oro%201986&f=false|autore=Enrico Lancia|titolo=Ciak d'oro|accesso=13 aprile 2020}}</ref>
** [[Ciak d'oro 1989|1989]] – [[Ciak d'oro per il migliore attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''Il piccolo diavolo''
** [[Ciak d'oro 1992|1992]] – Miglior attore protagonista per ''Johnny Stecchino''
** [[Ciak d'oro 1998|1998]] – Miglior attore protagonista per ''La vita è bella''
** [[Ciak d'oro 2020|2020]] – [[Ciak d'oro per il migliore attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]] per ''Pinocchio''<ref>{{cita web|url=https://www.ciakmagazine.it/ciak-doro-2020-i-vincitori/|titolo=Ciak d’Oro 2020: i vincitori|accesso=30 ottobre 2020|dataarchivio=1 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201101062501/https://www.ciakmagazine.it/ciak-doro-2020-i-vincitori/|urlmorto=no}}</ref>
*[[Festival di Cannes]]
** [[Festival di Cannes 1998|1998]] – Candidatura alla [[Palma d'oro]] per ''La vita è bella''
** 1998 – [[Grand Prix Speciale della Giuria]] per ''La vita è bella''
*[[Globo d'oro]]
** 1995 – [[Globo d'oro al miglior attore|Miglior attore protagonista]] per ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]''
** 1998 – [[Globo d'oro al miglior film|Miglior film]] per ''La vita è bella''
** 1998 – [[Globo d'oro alla miglior sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]] per ''La vita è bella''
** 1998 – Miglior attore protagonista per ''La vita è bella''
** 2006 – Candidatura al miglior film per ''[[La tigre e la neve]]''
**[[Globi d'oro 2016|2016]] – [[Globo d'oro alla carriera]]
*[[Nastro d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1983|1983]] – Candidatura al [[Nastro d'argento al miglior regista esordiente|miglior regista esordiente]] per ''Tu mi turbi''
** [[Nastri d'argento 1987|1987]] – [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''[[Daunbailò]]''
** [[Nastri d'argento 1989|1989]] – Candidatura al [[Nastro d'argento al regista del miglior film|regista del miglior film]] per ''Il piccolo diavolo''
** 1989 – Candidatura al miglior attore protagonista per ''Il piccolo diavolo''
** [[Nastri d'argento 1992|1992]] – Candidatura alla [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|miglior sceneggiatura]] per ''Johnny Stecchino''
** 1992 – Miglior attore protagonista per ''Johnny Stecchino''
** [[Nastri d'argento 1998|1998]] – Regista del miglior film per ''La vita è bella''
** 1998 – [[Nastro d'argento al migliore soggetto|Miglior soggetto]] per ''La vita è bella''
** 1998 – Miglior sceneggiatura per ''La vita è bella''
** 1998 – Miglior attore protagonista per ''La vita è bella''
** [[Nastri d'argento 2006|2006]] – Miglior soggetto per ''La tigre e la neve''
** 2006 – Candidatura al miglior attore protagonista per ''La tigre e la neve''
** [[Nastri d'argento 2020|2020]] – [[Nastro d'argento al migliore attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]] per ''Pinocchio''
*[[Premio César]]
** [[Premi César 1999|1999]] – [[Premio César per il miglior film straniero|Miglior film straniero]] per ''La vita è bella''
** [[Premi César 2008|2008]] – [[Premio César onorario]]
* [[Mostra internazionale d'arte cinematografica]]
** [[78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|2021]] – [[Leone d'oro alla carriera]]
 
=== Altri riconoscimenti ===
* 1992 – Cittadino onorario di [[Cesena]]
* 1999 – [[Premio Flaiano per la sceneggiatura]] per ''La vita è bella''
* 2001 – [[Premio Vittorio De Sica]]
* 2002 – [[Uomo per la pace]]
* 2003 – [[Premio TV - Premio regia televisiva|Premio Regia Televisiva - Oscar speciale]] per ''L'ultimo del Paradiso''
* 2009 – Premio internazionale «Galileo 2000, per la cultura nell'arte»
* 2009 – Cittadino onorario di [[Buenos Aires]]
* 2010 – [[Premio internazionale Mario Luzi]] Sezione Benemeriti della Repubblica
* 2012 – Cittadino onorario di [[Firenze]]
* 2016 – Premio Comunicazione 2016 – Festival della Comunicazione di Genova Camogli
* 2018 – [[Premio Arte, Scienza e Pace]]
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=2 aprile 2003<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=277950|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.|accesso=8 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111119003419/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=277950}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=ITA_OMRI_2001_GC_BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=[[Roma]], 26 maggio 2005<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=158134|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.|accesso=8 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111119003830/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=158134}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Filosofia (1999).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università Ben Gurion del Negev]] ([[Israele]]).
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Lettere (2002).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università di Bologna]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Psicologia (2003).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università Vita-Salute San Raffaele]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Lettere (14 febbraio 2007).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Katholieke Universiteit Leuven]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Filologia Moderna (28 giugno 2007).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università degli studi di Firenze]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Lettere (22 aprile 2008).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università di Malta]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Arti della Comunicazione (12 maggio 2008).<ref>{{cita web|url=http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=20555|titolo=Benigni show per la laurea - Video - Repubblica Tv - la Repubblica.it|accesso=23 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080525193834/http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=20555}}</ref>
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=Touro University (primo ateneo ebraico in Italia).
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Filologia Moderna (2012).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università della Calabria]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Laurea Honoris Causa in Lingua e Letteratura Italiana (2012).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università Aristotele di Salonicco]]<ref>{{cita web|url=http://www.giornalettismo.com/archives/239564/benigni-diventa-prof-in-grecia/|titolo=Benigni diventa prof in Grecia|accesso=5 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120407170221/http://www.giornalettismo.com/archives/239564/benigni-diventa-prof-in-grecia/}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza=Dottorato (PhD) Honoris Causa in Legge (2015).
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=[[Università di Toronto]]<ref>{{cita web|url=http://italianstudies.utoronto.ca/wp-content/uploads/2013/10/Corriere-4-3-Feb-2015.pdf|titolo=Roberto Benigni e Nicoletta Braschi Laurea honoris causa alla UfT|autore=Johnny L. Bertolio|editore=Corriere Canadese|data=3 febbraio 2015|formato=pdf|accesso=3 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150918144709/http://italianstudies.utoronto.ca/wp-content/uploads/2013/10/Corriere-4-3-Feb-2015.pdf}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in Belle arti e Giurisprudenza (2024).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Notre Dame]]
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Massimo Martinelli, con Carla Nassini e [[Fulvio Wetzl]], ''Benigni Roberto di Luigi fu Remigio'', Milano, Leonardo, 1997.
* Stefania Parigi, ''Roberto Benigni'', Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1988. ISBN 88-7104-053-8
* Andrea Cosentino, ''La scena dell'osceno. Alle radici della drammaturgia di Roberto Benigni'', Roma, Odradek, 1998. ISBN 88-86973-09-8
* Giorgio Simonelli, con Gaetano Tramontana, ''Datemi un Nobel. L'opera comica di Roberto Benigni'', Alessandria, Falsopiano, 1998. ISBN 88-87011-11-7
* Alessandro Cuk, ''Da Berlinguer all'oscar. Il cinema di Roberto Benigni'', S.l., Alcione, 1999.
* Guido Guidi Guerrera, con Piero Ceccatelli, ''Benigni ragazzo di Prato'', Firenze, Loggia de' Lanzi, 1999. ISBN 88-8105-180-X
* Stefano Masi, ''Roberto Benigni'', Roma, Gremese, 1999. ISBN 88-7742-381-1
* Cristina Borsatti, ''Roberto Benigni'', [[Il Castoro Cinema]] n. 205, [[Editrice Il Castoro]], 2002, ISBN 88-8033-211-2
* Marcello Garofalo et al., ''Roberto Benigni'', Milano, Mondadori, 2002.
* René Marx, ''Roberto Benigni, portrait'', Prades, Editions Henri Berger, 2005, ISBN 2909776042 (Primo libro in francese su Benigni)
* Gianmarco Cilento, ''Il cinema di Roberto Benigni'', Edizioni Cento Autori, 2022, ISBN 979-8810291824
* Caterina Selvaggi, ''Lo sguardo multiplo. Cinema e letteratura in Bellocchio, Benigni, Bergman, Bertolucci, Dardly e Pasolini'', Milano, FrancoAngeli, 2007. ISBN 978-88-464-8797-1
* {{Cita libro|autore=Francesco Mininni|autore2=Andrea Bellandi|curatore=Riccardo Bigi|titolo=Roberto Benigni: da Berlinguer ti voglio bene alla Divina Commedia. Il percorso di un comico che si interroga su Dio|anno=2011|editore=Società Editrice Fiorentina|città=Firenze|ISBN=9788860321787}}
* {{Cita libro|autore-capitolo=Millicent Marcus|titolo=After Fellini: National Cinema in the Postmodern Age|url=https://archive.org/details/afterfellininati0000marc|anno=2002|editore=JHU Press|lingua=EN|pp=[https://archive.org/details/afterfellininati0000marc/page/268 268]-284|capitolo=The Seriousness of Humor in Roberto Benigni’s Life is Beautiful|ISBN=9780801868474}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
[[Categoria:Biografie|Benigni, Roberto]]
|carica=[[Oscar al miglior attore]]
[[Categoria:Comici italiani|Benigni, Roberto]]
|precedente=[[Jack Nicholson]]<br/>per ''[[Qualcosa è cambiato]]''
[[Categoria:Attori italiani|Benigni, Roberto]]
|successivo=[[Kevin Spacey]]<br/>per ''[[American Beauty]]''
[[Categoria:Registi italiani|Benigni, Roberto]]
|periodo=[[Premi Oscar 1999|1999]]<br/>per ''[[La vita è bella]]''
[[Categoria:Sceneggiatori italiani|Benigni, Roberto]]
}}
[[Categoria:Premi Oscar al miglior attore|Benigni, Roberto]]
{{Box successione|carica=[[David di Donatello per il miglior attore protagonista]]|periodo=[[David di Donatello 1989|1989]]<br/>per ''[[Il piccolo diavolo]]''|precedente=[[Marcello Mastroianni]]<br/>per ''[[Oci ciornie]]''|successivo=[[Paolo Villaggio]] per ''[[La voce della Luna]]''<br/>[[Gian Maria Volonté]] per ''[[Porte aperte (film)|Porte aperte]]''|periodo2=[[David di Donatello 1998|1998]]<br/>per ''[[La vita è bella]]''|precedente2=[[Fabrizio Bentivoglio]]<br/>per ''[[Testimone a rischio]]''|successivo2=[[Stefano Accorsi]]<br/>per ''[[Radiofreccia (film)|Radiofreccia]]''}}
{{Box successione|carica = [[Ciak d'oro per il migliore attore protagonista]]|periodo = [[Ciak d'oro 1989|1989]]<br />per ''[[Il piccolo diavolo]]''|precedente = [[Marcello Mastroianni]]<br /> per ''[[Oci ciornie]]'' |successivo = [[Michele Placido]]<br />per ''[[Mery per sempre]]''|periodo2=[[Ciak d'oro 1992|1992]]<br/>per ''[[Johnny Stecchino]]''|precedente2=[[Diego Abatantuono]]<br/>per ''[[Mediterraneo (film)|Mediterraneo]]''|successivo2=[[Sergio Castellitto]]<br/>per ''[[Il grande cocomero (film)|Il grande cocomero]]''|periodo3=[[Ciak d'oro 1998|1998]]<br/>per ''[[La vita è bella]]''|precedente3=[[Fabrizio Bentivoglio]]<br/>per ''[[Testimone a rischio]]''|successivo3=[[Stefano Accorsi]]<br/>per ''[[Radiofreccia (film)|Radiofreccia]]''}}
{{Box successione|carica = [[Ciak d'oro per il miglior regista]]|periodo = [[Ciak d'oro 1998|1998]]<br />per ''[[La vita è bella]]''|precedente = [[Leonardo Pieraccioni]]<br/> per ''[[Il ciclone (film)|Il ciclone]]'' |successivo = [[Giuseppe Tornatore]]<br />per ''[[La leggenda del pianista sull'oceano]]''}}
{{Premio Oscar al miglior attore protagonista}}
{{Roberto Benigni}}
{{Dante}}
{{Premio César onorario}}
{{Leone d'oro alla carriera}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema|festival di Sanremo|teatro|televisione|musica}}
 
[[deCategoria:Roberto Benigni|Roberto Benigni]]
[[Categoria:Presentatori del Festival di Sanremo]]
[[en:Roberto Benigni]]
[[Categoria:Premi BAFTA al miglior attore protagonista]]
[[es:Roberto Benigni]]
[[Categoria:Premio César onorario]]
[[fr:Roberto Benigni]]
[[Categoria:David di Donatello per il miglior regista]]
[[he:רוברטו בניני]]
[[Categoria:David di Donatello per il miglior attore protagonista]]
[[ja:ロベルト・ベニーニ]]
[[Categoria:David di Donatello per la migliore sceneggiatura]]
[[nl:Roberto Benigni]]
[[Categoria:David di Donatello alla carriera]]
[[pt:Roberto Benigni]]
[[Categoria:Nastri d'argento al migliore soggetto]]
[[sk:Roberto Benigni]]
[[Categoria:Nastri d'argento alla migliore sceneggiatura]]
[[sv:Roberto Benigni]]
[[Categoria:Nastri d'argento al migliore attore protagonista]]
[[Categoria:Nastri d'argento al migliore attore non protagonista]]
[[Categoria:Nastri d'argento al regista del miglior film]]
[[Categoria:Ciak d'oro per il miglior regista]]
[[Categoria:Ciak d'oro per il miglior attore protagonista]]
[[Categoria:Ciak d'oro per il miglior attore non protagonista]]
[[Categoria:Globo d'oro al migliore attore]]
[[Categoria:Globo d'oro alla migliore sceneggiatura]]
[[Categoria:Globo d'oro alla carriera]]
[[Categoria:Premi Lumière d'onore]]
[[Categoria:Leone d'oro alla carriera]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Flaiano di cinematografia]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Benemeriti della cultura e dell'arte]]
[[Categoria:Registi cinematografici italiani]]
[[Categoria:Attori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 1980]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 2000]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 2010]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 2 degli anni 1970]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 2 degli anni 1980]]
[[Categoria:Attori teatrali italiani]]
[[Categoria:Personaggi televisivi italiani]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Sceneggiatori italiani del XXI secolo]]
[[Categoria:Cantautori italiani del XX secolo]]