Antievoluzionismo: differenze tra le versioni
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Tali critiche sono considerate senza fondamento dalla [[comunità scientifica]] in quanto non condotte con [[metodo scientifico]] o invalidate dallo stesso, [[pregiudizio|pregiudiziali]] e non basate su [[Evidenza|evidenze]]; tecnicamente non suffragate da pubblicazioni su [[riviste scientifiche]] dotate di [[fattore d'impatto]] e sottoposte a [[revisione paritaria]]<ref name="ReferenceA">Barsanti G. ''Una lunga pazienza cieca. Storia dell'evoluzionismo'' Einaudi, 2005</ref><ref name="ReferenceB">Boncinelli E. ''Perché non possiamo non dirci darwinisti '' Rizzoli, 2009</ref><ref name="ReferenceC">Gee H. ''Tempo profondo. Antenati, fossili, pietre'' Einaudi 2006</ref><ref name=philofscience>{{Cita libro|autore=Sahotra Sarkar|autore2=Jessica Pfeifer|titolo=The Philosophy of science: an encyclopedia. A-M|url=http://books.google.com/books?id=od68ge7aF6wC|anno=2006|editore=Psychology Press|pp={{cita testo|url=http://books.google.com.ph/books?id=od68ge7aF6wC&pg=PA194|titolo=194}}|isbn=978-0-415-93927-0}}</ref><ref name=skepticencyclopedia>{{Cita libro|cognome=Shermer|nome=Michael |titolo=The Skeptic encyclopedia of pseudoscience|url=http://books.google.com/books?id=Gr4snwg7iaEC|anno=2002|editore=ABC-CLIO|pp={{cita testo|url=http://books.google.com.ph/books?id=Gr4snwg7iaEC&pg=PA436|titolo=436}}|isbn=978-1-57607-653-8}}</ref><ref>{{Cita libro | titolo = Science and Creationism: A View from the National Academy of Sciences, 2nd edition | autore = [[United States National Academy of Sciences|National Academy of Science]] | editore = National Academy Press | anno = 1999 | url = http://www.nap.edu/catalog.php?record_id=6024 |p=48 }}</ref>.
I modelli scientifici via via sviluppati nell'ambito della teoria dell'evoluzione per [[selezione naturale]] non fanno parte di questo gruppo: tra questi la teoria di [[Jean-Baptiste de Lamarck|Lamarck]], superata per ragioni storiche, la [[teoria degli equilibri punteggiati]] e quella del [[saltazionismo]], in qualche modo assorbite e integrate nella moderna sintesi [[Neodarwinismo|neodarwinista]].
==Critiche all'evoluzionismo==
===Dalla genetica===
[[File:Editorial cartoon depicting Charles Darwin as an ape (1871).jpg|thumb|Caricatura di [[Charles Darwin]] come una scimmia sulla rivista Hornet]]
Alcuni antievoluzionisti non ritengono possibile la [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]] (origine di una specie da un'altra). La critica è legata alla presunta mancanza di [[Forma transizionale|forme di transizione]] nella documentazione [[fossile]].
Un caso discusso fu quello della scoperta nel [[1997]], in due specie di pesci che vivono nei due rispettivi poli, di un [[gene]] comune che sintetizza un
Gli evoluzionisti ritengono che la probabilità di un'origine indipendente non sia né bassa (data la comune pressione selettiva), né tantomeno una dimostrazione della fallacia dei meccanismi darwiniani dell'evoluzione, essendo ben noti i fenomeni di
===Dalla geologia===
È stata mossa una critica, seppur piuttosto indirettamente, alla teoria di Darwin anche dalla chimica
La prof. Gastuche si è occupata negli anni [[1960|'60]] -[[1970|'70]] di questioni cristallografiche inerenti
In realtà le tecniche di datazioni con metodi radioattivi tengono già conto delle possibili alterazioni subite dai cristalli analizzati per effetto della temperatura e delle soluzioni circolanti. Proprio per questo i risultati possono essere discordanti, qualora l'alterazione abbia modificato la composizione originale dei minerali, con la loro età originaria di formazione e la datazione viene riferita al periodo dell'evento di alterazione geochimica del cristallo che è ben riconoscibile con analisi [[petrologia|petrologiche]] e [[petrografia|petrografiche]].
Andando alle radici di tale metodo, {{Senza fonte|ella
È evidente la confusione che costei ha fatto
Le affermazioni della Gastruche sono smentite inoltre dall'utilizzo, ormai pluridecennale delle datazioni radioattive anche in rocce completamente prive di fossili o comunque prive di [[fossile guida|fossili guida]]. Ad esempio tutte le datazioni dell'[[Archeano]] sono fondate sul metodo radiometrico, coerenti tra loro e non correlate con i fossili a causa della loro assenza o mancanza di significato [[
==Evoluzionismo e fede cristiana==
{{vedi anche|Evoluzione e chiesa cattolica}}
Sebbene non professi più il creazionismo biblico, tipico dell'[[Ebraismo ortodosso]]
I teologi evoluzionisti, però, allo scopo di restare nei limiti dell'ortodossia cristiana, e cioè di conformarsi a quanto le ''[[
# L'evoluzione è da intendersi solo come relativa al corpo biologico dell'uomo. Pertanto, quando la ''Bibbia'' dice che Dio, per creare l'uomo, plasmò il suo corpo con ''"fango della terra"'', si deve intendere che Egli, a tale scopo, ha preso non propriamente "fango", bensì il corpo di un animale, non molto diverso da quello dell'uomo attuale, sufficientemente evoluto e tale, quindi, da poter accogliere l'[[anima]] spirituale e divina.
# Si deve escludere che l'evoluzione abbia interessato anche l'anima spirituale dell'uomo, cioè si deve escludere che l'anima umana sia il frutto della spinta evolutiva del corpo umano. Anche accettando l'evoluzione, bisogna sempre ammettere l'intervento speciale di Dio nella creazione dell'uomo. Tale intervento consiste nell'infusione dell'anima spirituale nel corpo del predetto animale.
===
La [[Chiesa cattolica]] non esprime una posizione ufficiale riguardo alla teoria dell'evoluzione, rimettendo la questione agli scienziati. Da un lato troviamo le affermazioni di [[papa Giovanni Paolo II]] che ha implicitamente sostenuto che la Chiesa non si oppone oggi all'ipotesi evoluzionistica come fenomeno storico dichiarando che essa è "più che una teoria". Al contempo, però, la Chiesa rifiuta la posizione (alla base, tra l'altro, delle tesi a favore dell'[[ateismo]] del biologo evoluzionista [[Jacques Monod]], esposte nella sua opera ''[[Il Caso e la Necessità]]'') che vede il processo di mutazioni genetiche alla base dell'evoluzione come un processo guidato unicamente dal caso, e afferma invece che l'universo è il risultato di un progetto ordinato ad uno scopo. Si veda in merito la seguente dichiarazione di [[papa Benedetto XVI]]:
{{Citazione|Trovo che le parole di questo Padre del IV secolo <nowiki>(</nowiki>[[san Basilio Magno|san Basilio di Cesarea]]) siano di un'attualità sorprendente quando dice: 'Alcuni, tratti in inganno dall'ateismo che portavano dentro di sé, immaginarono un universo privo di guida e di ordine, come in balìa del caso'. Quanti sono questi "alcuni" oggi. Essi, tratti in inganno dall'ateismo, ritengono e cercano di dimostrare che è scientifico pensare che tutto sia privo di guida e di ordine, come in balìa del caso. Il Signore con la Sacra Scrittura risveglia la ragione che dorme e ci dice: all'inizio è la Parola creatrice. All'inizio la Parola creatrice - questa Parola che ha creato tutto, che ha creato questo progetto intelligente che è il cosmo - è anche amore.|Omelia di Benedetto XVI all'Udienza generale del 9 novembre 2005}}
Va comunque precisato che nessun darwinista ha mai affermato che l'evoluzione sia un processo dovuto unicamente al caso, l'idea che l'evoluzione sia guidata unicamente dal caso non fa affatto parte della teoria dell'evoluzione, ma è solo un frequente fraintendimento di molti "non addetti ai lavori".
Essi la definiscono una ''[[teoria]]'', cioè una costruzione "metascientifica", la quale si avvale anche di certe nozioni ricavate non dall'esperienza, ma dalle varie espressioni della cosiddetta filosofia della natura. In quanto teoria, quindi, essa soffre irrimediabilmente di tutta la precarietà e la contingenza di cui soffre una qualunque altra teoria scientifica.
Va precisato però che, in questo discorso, si fa un uso distorto del termine "teoria" (si veda la voce: [[Teoria#Peculiarità delle teorie scientifiche|Teoria scientifica]]).
Inoltre, sottolineano, è soggetta a un condizionamento ideologico che, in ultima analisi, lascia aperta la questione di appurare la reale portata dei fatti osservati, dal momento che l'evoluzione in quanto tale, non è mai stata oggetto di osservazione. Esistono pertanto letture materialistiche e riduttive e letture spiritualistiche. Il giudizio sulla validità è, in ultima analisi, soggetto a verifiche di tipo filosofico e teologico. Mentre la Chiesa respinge ogni riduzione puramente materialistica che è incompatibile con la verità dell'uomo (immagine e figlio di Dio) è aperta al dialogo con la comunità scientifica. Ratzinger afferma: -''"La dottrina dell'evoluzione è per certo un'ipotesi importante, che però presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un'ampia discussione"''-.
Gli scienziati rispondono che esiste invece una mole enorme di prove sperimentali, fra cui spiccano i numerosissimi [[fossili]]; inoltre, come tutte le teorie scientifiche, è soggetta a continue verifiche e correzioni, chiarire ma questo non significa che essa presenti "''decisamente molti problemi''"; in ogni caso, rispondono, dalla discussione dovrebbero astenersi tutti coloro i quali non abbiano prima approfondito gli studi nel settore<ref name="ReferenceA"/><ref name="ReferenceB"/><ref name="ReferenceC"/>.
Recentemente nuove ricerche hanno messo in luce che già Pio XII riteneva non necessariamente incompatibili il pensiero scaturito dalla tradizione della Chiesa e la possibile ipotesi evoluzionista.{{Senza fonte}} Su questa convinzione si fonda la cosiddetta "evoluzione teistica" (''theistic evolution''), la quale afferma la creazione per opera divina, ma riconosce la teoria dell'evoluzione e le altre scoperte della scienza. Questa posizione si basa sull'assunto che fede e scienza abbiano ambiti di competenza completamente separati, assunto duramente attaccato dall'etologo [[Richard Dawkins]] nella sua opera ''[[L'illusione di Dio]]'', e sostenuto invece dal paleontologo e biologo evoluzionista [[Stephen Jay Gould]] nel suo ''Rocks of Ages: Science and Religion in the Fullness of Life''. Come riportano A. Desmond e J. Moore nella loro opera ''Darwin: The Life of a Tormented Evolutionist'', Darwin visse una lacerante lotta interiore perché non riusciva a conciliare le evidenze sperimentali raccolte con i principi teologici a cui era stato educato. Secondo questa posizione, il racconto biblico della creazione non intende esporre la modalità precisa con la quale il mondo ebbe origine, ma soltanto esprimere con linguaggio figurato il fatto che l'universo è opera di [[Dio]] (come lo sarà il [[Giudizio Universale|Giorno del Giudizio]]). In pratica 13 miliardi di anni fa Dio avrebbe creato l'[[Universo]] per mezzo del [[Big Bang]], dopo di che (successivamente alla aggregazione per gravità della [[Via Lattea]], del nostro [[Sole]] e infine della [[Terra]] circa 4,57 miliardi e di anni fa) la vita si sarebbe sviluppata sul nostro pianeta (circa 3,5 miliardi di anni fa nacque la prima forma di vita) e si sarebbe evoluta naturalmente secondo quanto descritto dalla [[Paleontologia]] e [[Geologia]] ([[Pesci]], [[Anfibi]], [[Rettili]], [[Dinosauri]], [[Mammiferi]], [[Scimmie]]). Quindi sarebbe stato il turno dell'[[Australopitecus]] (3 milioni di anni fa), dell'[[Homo habilis]] (2 milioni di anni fa), dell'[[Homo Erectus]] (1 milione di anni fa) e infine (300.000 anni fa) in [[Africa]] meridionale sarebbe nato l'[[Homo Sapiens Sapiens]]. Sarebbero delle prove di evoluzione teistica certe traduzioni<ref>''Il libro perduto del dio Enki'', (Piemme, 2004, ISBN 88-384-7048-0) pag.19</ref>, di [[Zecharia Sitchin]] di antichi testi sumeri (''[[Enūma eliš]]''), sebbene Sitchin sostenga che l'uomo sarebbe frutto di esperimenti di ibridazione genetica con specie terrestri condotti da alieni.
[[File:Primate skull series de.png|thumb|Teschi di [[Primates|primati]] ([[Homo sapiens|homo]], [[Pan (zoologia)|scimpanzé]], [[Pongo (zoologia)|orango]] e [[Macaca|macaco]]) e relativo peso cerebrale a confronto.<br />La scoperta dell'[[evoluzione]] da parte di [[Charles Darwin|Darwin]] ha smentito il creazionismo e la lettura letterale della Bibbia, contribuendo anche al progresso della [[storia delle religioni]] e degli [[studi biblici]] verso una nuova era.]]
Uno dei ''problemi'' che impediscono di accettare la non contraddittorietà se non la complementarità di evoluzionismo e fede cristiana è costituito da una [[Inerranza della Bibbia|interpretazione letterale]] e [[concretismo (ermeneutica)|concretistica]] degli [[Bibbia|antichi testi biblici]] tramandatisi di generazione in generazione e che costituivano la fonte prima della sapienza principale, modalità interpretativa ancora non abbandonata da gran parte di coloro che si confrontano con la parola rivelata, per cui per esempio soffermandoci soltanto al racconto biblico dello stato di perfetta [[simbiosi (ecologia)|simbiosi]] tra i primi umani e l'ordine del Padre se ne deduce che è lo stato di perfezione originaria di [[Adamo]] ed [[Eva]], incompatibile con l'[[evoluzione]] che vuole tutto in continua trasformazione. Anche il [[peccato originale]] è in qualche modo un'evoluzione "al contrario", perché è il passaggio da una forma più evoluta (perfetta) a una meno evoluta. Lo stato di perfezione originaria dell'uomo, che non conosceva la [[morte]] prima del peccato originale, negherebbe la possibilità che esistano reperti [[paleoantropologia|fossili umani]], i quali però esistono.
====L'evoluzionismo di Teilhard de Chardin====
Sempre per quanto riguarda i rapporti intercorrenti attualmente tra [[evoluzione|teoria evoluzionista]] e [[Cristianesimo|fede cristiana]] non si può non prendere atto che l'impostazione evoluzionista infine abbia comunque fatto breccia anche tra gli esponenti del [[clero]] e specificatamente del clero [[Cattolicesimo|cattolico]]. Basti citare, per tutti, lo scienziato della natura e [[paleontologia|paleontologo]] sul campo, noto anche per aver scoperto nuovi reperti dell'uomo preistorico, il gesuita [[Pierre Teilhard de Chardin]]; quest'ultimo ha tentato un'operazione culturale originale, cioè quella di voler saldare, proprio grazie alla teoria evoluzionistica, la storia della [[materia (filosofia)|materia]] e la storia dello [[spirito (filosofia)|spirito]] in un'unica visione del divenire [[storia|storico]] che entrambe le comprende.
=== Creazionismo ===
{{vedi anche|Creazionismo}}
Il tema dei sei giorni della creazione (chiamato in greco ''Hexaemeron'') fu trattato da [[Giacomo di Edessa]] e dal maestro alessandrino [[Giovanni Filopono]], avvalendosi di un apparato scientifico che esercitò il proprio influsso fino al tardo Medioevo.<ref>{{cita testo|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/medioevo-la-scienza-siriaca-le-scienze-naturali-secondo-l-hexaemeron_%28Storia-della-Scienza%29/|titolo=''Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron''}}</ref> Il Libro della Genesi fu commentato anche dall{{'}}''[[Exameron]]'' di sant'Ambrogio. Nel corso dei secoli, dalla Riforma protestante all'età moderna. le teorie filosofiche e teologiche degli antichi e dei santi [[patristica|Padri della Chiesa]] sono state interiorizzate e sostituite da un insieme di scuole di pensiero interconfessionali quali quelle del Disegno intelligente. Più aderente alla Sacra Scrittura è la teoria del reazionismo.
La teoria del [[creazionismo]] religioso (al quale appartiene il movimento ''della Terra Giovane'' o ''Young Earth Creationism''), una corrente di pensiero di matrice religiosa, interpreta il libro della ''[[Genesi]]'' in modo letterale. In epoca moderna, questo modo di interpretare la ''[[Bibbia]]'' è tipico di alcune [[Fondamentalismo cristiano|confessioni cristiane]] [[Chiesa ortodossa|ortodosse]], [[Protestantesimo|protestanti]] ed [[Evangelicismo|evangeliche]] (non dal [[cattolicesimo]]) che professano l'[[inerranza biblica]], diffuse specialmente negli [[Stati Uniti d'America]]. Tale paradigma deve essere pertanto distinto dal "creazionismo scientifico" o [[Disegno intelligente]], una teoria senza alcuna base scientifica<ref>Si veda [[s:en:Kitzmiller v. Dover Area School District/4:Whether ID Is Science#Page_83_of_139|Kitzmiller v. Dover pagina 83]] (in inglese) e la petizione ''[[A Scientific Dissent from Darwinism]]'', contro l'evoluzione, del Discovery Institute iniziò nel 2001 e aveva ricevuto il sostegno di «oltre 700 scienziati» al 20 agosto 2006; la petizione ''[[A Scientific Support for Darwinism]]'', a favore dell'evoluzione, ottenne 7733 firme di scienziati in quattro giorni. La AAAS, la più grande associazione di scienziati statunitense, ha 120.000 membri, e {{cita testo|titolo=rigetta fermamente l'ID|url=https://www.aaas.org/news/releases/2002/1106id2.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021113213410/http://www.aaas.org/news/releases/2002/1106id2.shtml}}</ref> che rientra nella sfera della [[pseudoscienza]]<ref>«Per la maggior parte dei membri della comunità scientifica, il ID non è una teoria scientifica, ma pseudoscienza creazionista». [David Mu, {{cita web |url=http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=30 ottobre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070724203349/http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf }} "Trojan Horse or Legitimate Science: Deconstructing the Debate over Intelligent Design"], ''Harvard Science Review'', Volume 19, numero 1, autunno 2005.<br />• «I creazionisti stanno rimpacchettando il loro messaggio sotto le spoglie della pseudoscienza della teoria del disegno intelligente» {{cita testo|url=https://www.aaas.org/spp/sfrl/per/per26.pdf|titolo="Professional Ethics Report"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110103072800/http://www.aaas.org/spp/sfrl/per/per26.pdf }}, ''American Association for the Advancement of Science'', 2001.</ref>.
L'[[Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti]] ha affermato che il disegno intelligente e altre posizioni sull'intervento di forze soprannaturali nell'origine della vita non sono scienza, perché non possono essere provate con [[esperimenti scientifici]], non fanno predizioni e non propongono nuove [[ipotesi]] proprie<ref>{{Cita libro|editore=National Academy of Sciences|url=http://www.nap.edu/books/0309064066/html/25.html|titolo=Science and Creationism: A View from the National Academy of Sciences|edizione=2|anno=1999|città=Washington|ISBN=0-309-06406-6|accesso=12 maggio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080516181108/http://www.nap.edu/books/0309064066/html/25.html|urlmorto=sì}}</ref> si tratta di valutazione di metodo e non di merito, secondo la quale la scienza ha rinunciato a pronunciarsi rispetto alla verità o falsità del disegno intelligente o del creazionismo religioso, rilevando la loro non verificabilità e non falsificabilità secondo un metodo misurabile, riproducibile e contraollabile oggettivamente.<br />
In altre parole, Disegno intelligente e creazionismo sono considerati esterni al dominio di conoscenza e attività degli scienziati. Ciò non significa che la scienza non lasci una [[libertà di coscienza]] ai suoi singoli membri, sposando una singola tesi e ponendo al di fuori della comunità scientifica quanti si professore credenti nel progetto creatore e nell'opera salvifica di Dio.
Difatti, il creazionismo è sostenuto da una parte dei geologi e degli scienziati.<ref>Si veda esempio il volume a cura di John Ashton ''I sei giorni della creazione'', a cui hanno collaborato 50 scienziati</ref> Tuttavia, per sua stessa definizione, non soddisfa il criterio del [[rasoio di Occam]], né il paradigma della [[falsificabilità]] o almeno [[emendabilità]]: per questo motivo esso non può essere considerato una [[teoria scientifica]] o scientificamente dimostrabile.
Il binomio fra antievoluzionismo e pseudoscienza ha avuto riflessi importanti nella programmazione delle scuole statunitensi e australiane. Nel 2005, la National Science Teachers Association, un'associazione professionale di 55.000 insegnanti attivi nel campo delle discipline scientifiche, dichiarò:
{{Citazione|Siamo al fianco degli scienziati e delle principali organizzazioni scientifiche nazionali, incluso Dr. John Marburger, il consigliere capo del Presidente, nell'affermare che il disegno intelligente non è scienza. [...] È assolutamente scorretto presentare pseudoscienza agli studenti durante le lezioni di scienza»|National Science Teachers Association Press Release, 3 agosto [[2005]]<ref>{{cita web | url = http://www.nsta.org/pressroom%26news_story_ID%3D50794 | titolo = National Science Teachers Association Disappointed About Intelligent Design Comments Made by President Bush | data = settembre 2017 | accesso = 9 giugno 2023 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070928072141/http://www.nsta.org/pressroom%26news_story_ID%3D50794 | urlmorto = sì }}</ref> }}
Una petizione del 2006, ha raccolto le firme di decine di migliaia di scienziati e insegnanti australiani che hanno condannato l'insegnamento del disegno intelligente all'interno dei corsi scolastici di scienze.<ref>{{cita testo|url=http://www.science.unsw.edu.au/news/2005/intelligent.html|titolo=h|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060614003243/http://www.science.unsw.edu.au/news/2005/intelligent.html }}. Si veda anche la {{cita testo|url=http://www.ncseweb.org/resources/articles/8408_statements_from_scientific_and_12_19_2002.asp|titolo=lista di dichiarazioni di organizzazioni professionali scientifiche|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080328150011/http://www.ncseweb.org/resources/articles/8408_statements_from_scientific_and_12_19_2002.asp }} sulla natura del disegno intelligente e di altre forme di creazionismo.</ref>
== Disegno intelligente ==
{{vedi anche|Disegno intelligente}}
La teoria del [[disegno intelligente]] (dall'[[lingua inglese|inglese]] ''intelligent design'', da intendersi come "progetto intelligente") è anche nota come ''creazionismo evolutivo'' o ''creazionismo scientifico''. Una larga parte della comunità scientifica
Questa teoria è nata da una critica ad alcune lacune del darwinismo che lo stesso Darwin aveva descritto nel capitolo ''"Dubbi"'' del suo lavoro più noto, ''[[L'origine delle specie]]''.
La teoria del Disegno intelligente si fonda inoltre sul concetto di ''[[complessità irriducibile]]''. L'inventore del concetto, il biochimico [[Michael Behe]], illustra questo concetto tramite l'esempio della trappola per topi. Essa è composta di pochi, semplici elementi, senza uno dei quali essa non funziona affatto: è dunque "irriducibile". Si tratta in pratica di una moderna riproposizione dell'esempio dell'orologio (-"''supponiamo che io abbia trovato per terra un orologio, e mi si chieda come abbia fatto a trovarsi lì. Difficilmente potrei dare la stessa risposta di prima, e cioè che, per quanto ne sappia, l'orologio si trova lì da sempre.''"-) portata da [[William Paley]] ([[1743]]-[[1805]]), arcidiacono di [[Carlisle]], nel suo libro ''[[Teologia Naturale]]'' ([[1802]]).
Applicando questo principio a vari organismi e organi presenti in natura se ne desume, secondo i sostenitori del [[Disegno intelligente]], che è impossibile che essi siano lo "stadio evoluto" di qualcosa che c'era prima. Ciò induce a ritenere probabile (assai più che sotto un'ipotesi di pura casualità) che questi organismi siano apparsi in questo stadio perfetto e funzionante da un momento in poi e non abbiano avuto "progenitori". Esempi portati a sostegno di questo argomento sono i batteri unicellulari, l'occhio, il sangue, i reni.
Il disegno intelligente non è tuttavia rigorosamente scientifico, e la maggior parte della comunità scientifica, la quale sostiene la teoria evoluzionistica, non lo considera valido. Infatti, la quasi totalità degli scienziati afferma che il suo maggiore argomento, quello della irriducibilità degli organismi complessi, sia stato superato già negli anni immediatamente successivi a Darwin stesso, in particolare:
* constatando che molte "parti complesse" degli organismi hanno, o hanno avuto, nel corso della evoluzione dell'organismo stesso, funzioni multiple (si pensi per esempio alle funzioni uditive e di equilibrio dell'orecchio nei mammiferi, alle diverse funzioni endocrine svolte contemporaneamente dalle stesse ghiandole, nonché alle numerose funzioni sovrapposte del cervello animale).
* notando come la stessa funzione viene a volte svolta in modo ridondante da organi diversi, permettendo quindi uno spostamento anche lento e parziale delle funzioni importanti o vitali da un organo ad un altro (si pensi per esempio alle funzioni simili svolte da ghiandole diverse)
Un esempio classico è l'origine degli ossicini nella catena uditiva dell'orecchio interno dei vertebrati, la cui evoluzione è descritta in termini strettamente darwiniani, oltre a quella dell'occhio negli animali superiori, e in altri casi ritenuti significativi dai sostenitori del Disegno intelligente, con taglio divulgativo, nei testi di [[Stephen Jay Gould]] e [[Richard Dawkins]], e, in modo non divulgativo, da numerosi autori fin dai primi anni del
La ricerca paleontologica inoltre ha messo alla luce sequenze evolutive di forme viventi, permettendo spesso di evidenziare la variazione nel tempo delle funzioni di alcuni organi e mostrando un panorama coerente di evoluzione ed espansione sulla terra degli esseri viventi a partire
Infine, il disegno intelligente, come tutte le versioni del creazionismo, non è falsificabile e rimanda a cause sconosciute per definizione. Per questo ad esso non può essere riconosciuto lo ''status'' di teoria scientifica.
==Creazionismo islamico==
[[File:Proconsul heseloni.jpg|thumb|Cranio di un esemplare subadulto femmina di ''[[Proconsul heseloni]]'', [[Primates|primate]] della famiglia [[Proconsul]]idae risalente a [[Megaannum|17-18,5 milioni di anni fa]]<ref>Harrison, Terry (2002). «Late Oligocene to middle Miocene catarrhines from Afro-Arabia», in Walter Carl Hartwig, ''{{cita testo|titolo=Primate Fossil Record (Cambridge Studies in Biological and Evolutionary Anthropology)|url=https://books.google.it/books?id=Ezm1OA_s6isC&pg=PA316&lpg=PA316&dq=Proconsul+heseloni+skull&source=bl&ots=-tzzXgQOnt&sig=MRZiVbHizhmUTF3MIwy7dQtvFtY&hl=it&sa=X&ei=errwVMnUJsbxauTmgGA&redir_esc=y#v=onepage&q=Proconsul%20heseloni%20skull&f=falseThe}}''. 2004, Cambridge University Press. pp. 311–338. ISBN 978-0521081412.</ref>.]]
{{senza fonte|Diversi movimenti liberali all'interno dell'Islam generalmente accettano le posizioni scientifiche circa l'età della terra, l'età del cosmo e l'evoluzione. Tuttavia uno studio del 2007 ha evidenziato che solo l'8% degli egiziani, 11% del malaysiani, il 14% dei pakistani, il 16% di indonesiani e il 22% dei turchi è d'accordo sul fatto che la teoria di Darwin è certamente o probabilmente vera e uno studio del 2006 ha evidenziato che circa un quarto dei turchi adulti è convinto che gli esseri umani si sono evoluti da precedenti specie animali. Al contrario, uno studio del 2007 ha evidenziato che solo il 28% dei kazaki pensa che la teoria evoluzionistica sia falsa; questa frazione è molto inferiore a quel 40% di adulti degli Stati Uniti che ha lo stesso parere.}}
In [[Turchia]], una campagna contro la [[teoria dell'evoluzione]] è stata condotta dal movimento di Nurculuk [[Said Nursi]] sin dalla fine del 1970. Allo stato attuale, il suo principale esponente<ref>{{Cita web| url = http://www.salon.com/books/int/2007/01/02/numbers/index3.html| titolo = Seeing in the light of science| editore = salon.com| accesso = 6 gennaio 2009| urlmorto = sì| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090114085246/http://www.salon.com/books/int/2007/01/02/numbers/index3.html}}</ref> è lo scrittore [[Harun Yahya]] (pseudonimo di [[Adnan Oktar]]) che utilizza Internet come uno dei principali mezzi di per la propagazione delle sue idee.
==Induismo ed evoluzione==
Le opinioni degli [[Indù]] spaziano su una vasta gamma di punti di vista per quanto riguarda l'evoluzione, creazionismo, e l'origine della vita. A questo proposito alcune scuole indù non trattano letteralmente il mito scritturale della creazione, lasciando così aperta la possibilità di accettare la teoria dell'evoluzione. Alcuni indù trovano prove a sostegno o prefiguraziono delle idee evolutive nelle Scritture, vale a dire nei [[Veda]]. Un'eccezione a questa accettazione è la Società Internazionale per la Coscienza di Krishna ([[ISKCON]]), che comprende diversi membri che si oppongono attivamente al "darwinismo" e alla moderna sintesi evolutiva.
==Buddhismo ed evoluzione==
Il Buddhismo non si occupa di questo tipo di problemi. Molti Buddisti non considerano tale questione particolarmente significativa o utile dal punto di vista religioso.
Il [[Buddha]] ha sostenuto che non vi è alcuna necessità razionale dell'esistenza di un dio creatore. Dal momento che il credere in un creatore non è necessario, una particolare teoria sulla vita e sulla causa dell'universo non sono necessarie.
[[Agañña Sutta]]. In questo Sutta, similmente all'idea della Devoluzione, è descritto un progressivo declino delle Entità che, da una forma di pura Luce, via, via, a causa degli attaccamenti egoici, decadono, sempre più appesantiti, nella materia.
==Creazionismo non religioso==
Alcuni attribuiscono la creazione della vita sulla Terra non ad un'entità divina, ma all'intervento di una civiltà [[extraterrestre]] (ipotesi inerente all'[[esobiologia]]): spiccano i sostenitori della [[panspermia]] diretta, propugnata da [[Francis Crick]]<ref>"{{cita testo|titolo=Directed Panspermia|url=https://profiles.nlm.nih.gov/SC/B/C/C/P/_/scbccp.pdf}}” di Francis Crick e Leslie E Orgel in ''[[Icarus (rivista)|Icarus]]'' (1973) Volume 19 pages 341-346. Crick successivamente scrisse un libro sulla panspermia diretta intitolato ''Life Itself'' (Simon & Schuster, 1981) ISBN 0-671-25562-2</ref> ([[Premio Nobel|Nobel]] per la scoperta del [[DNA]]), ma esistono anche sostenitori di teorie molto più azzardate (parte della cosiddetta [[teoria degli antichi astronauti]]), introdotte da [[Zecharia Sitchin]]<ref>''Genesis Revisited: Is Modern Science Catching Up With Ancient Knowledge?'', (AVON BOOKS, 1990, ISBN 0-380-76159-9)</ref>, da [[Erich von Däniken]]<ref>Chariots of the Gods? (Erinnerungen an die Zukunft, 1968)</ref> e da [[Claude Vorilhon]], fondatore del [[movimento raeliano]]<ref>“Intelligent Design: Message from the Designers” 2006 ISBN 2940252203</ref>, poi riprese da [[Mauro Biglino]] ed altri in tempi più recenti.
Tuttavia queste ipotesi limitandosi alla problematica dell'origine o nascita della vita sulla terra, non entrano nella discussione sulle modalità e cause di come questa possa essersi evoluta. Fa eccezione Vorilhon, che afferma che tutte le specie viventi (estinte e non) sarebbero frutto non dell'evoluzione ma dell'[[ingegneria genetica]] applicata da presunti alieni. Sitchin e von Däniken, invece, si limitano ad ipotizzare che la spiegazione addotta da Vorilhon (il quale, però, la pubblicò molto dopo di loro) varrebbe per i soli esseri umani.
==Devoluzionismo==
{{vedi anche|Giuseppe Sermonti}}
[[Giuseppe Sermonti]], ex professore universitario di genetica, è autore di una variante dell'antievoluzionismo che ha creato un certo scalpore mediatico: l'ipotesi del devoluzionismo. Nel suo libro ''La luna nel bosco'' ([[1985]]) sostiene esplicitamente la discendenza delle [[scimmia|scimmie]] dalla linea di discendenza (filetica) umana. In altre parole, suggerisce che siano le scimmie a discendere dagli uomini.
Queste idee furono esposte originariamente in passato sotto altre forme (ad esempio quella secondo cui gli africani sarebbero stati incroci tra uomini e scimmie) dai [[Poligenismo|poligenisti]], ad esempio durante l'[[illuminismo]] da [[Voltaire]]<ref>Voltaire, ''Trattato sulla Metafisica'', capitolo I</ref>, e dal teorico della [[paleoastronautica]] [[Robert Charroux]] tra gli anni '50 e '70, che sostenne nel suo testo ''Lost Worlds'' (1973) l'origine umana e degli [[ominidi]] per devoluzione dalla [[razza nordica]], di [[Alieni nordici|origine extraterrestre]].<ref>Charroux, Robert (1974). Lost Worlds: Scientific Secrets of the Ancients. Fontana. p. 97</ref>
L'idea di Sermonti è considerata, dalla comunità scientifica, come pseudoscienza: infatti, per la teoria dell'evoluzione, gli uomini non discendono dalle moderne scimmie, ma hanno con esse un antenato comune definito (in termini divulgativi) proto-scimmia. Tali progenitori vissero in Africa milioni di anni fa, a seguito del sollevamento del [[Rift Valley]], che divise geograficamente la popolazione delle proto-scimmie. Le proto-scimmie rimaste isolate nelle foreste si sarebbero evolute nelle scimmie moderne, mentre le proto-scimmie rimaste isolate nelle praterie/savane si sarebbero evolute nell'uomo moderno.
Secondo l'ipotesi di Sermonti, comunità di uomini (già comparse come tali, cioè ''[[Homo sapiens sapiens]]'', sulla Terra) costrette a vivere in condizioni ed ambienti estremi per generazioni siano diventate "estreme" e selvagge esse stesse; in sostanza, tali comunità umane si sarebbero adattate secondo necessità, a livello biologico, psichico e morale, ad un ambiente non più umano, e che dunque non permetteva più all'essere umano di rimanere tale<ref name="nota_evoluzione">In realtà lo sviluppo di forme più semplici di vita a partire da forme più complesse ([[Involuzione (biologia)|involuzione]]) è spiegabile anche alla luce della teoria dell'[[Evoluzione]]. Si potrebbero citare i casi dello sviluppo del [[parassitismo]] o il più recente dibattito sull'[[Homo floresiensis]], sebbene ci siano pareri discordanti sull'interpretazione di questo [[ominide]].</ref>. Tale ipotesi, insieme ad altre ipotesi alternative all'evoluzionismo, in ambienti estranei alla comunità scientifica, è sostenuta anche dal [[paleontologia|paleontologo]] dell'[[Università di Siena]] [[Roberto Fondi]].<ref name="arianna">{{cita web|url=http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=33028|titolo=Da Darwin all'ordine della vita. Le ragioni di una rivoluzione (V parte) - Giuseppe Sermonti|17/8/2010}}</ref>
La critica di Sermonti al darwinismo inizia nel [[1970]], e arriva alle sue conseguenze finali affermando che:
{{Citazione|L'idea di uno sviluppo evolutivo graduale della nostra specie da creature come l'australopiteco, attraverso il pitecantropo, il sinantropo e il neanderthaliano, deve essere considerata come totalmente priva di fondamento e va respinta con decisione. L'uomo non è l'anello più recente di una lunga catena evolutiva, ma, al contrario, rappresenta un taxon che esiste sostanzialmente immutato almeno fin dagli albori dell'era Quaternaria [...] Sul piano morfologico e anatomo-comparativo, il più "primitivo" - o meno evoluto - fra tutti gli ominidi risulta essere proprio l'Uomo di tipo moderno! [...] Sono senz'altro meno lontani dalla verità coloro che [...] sostengono l'ipotesi opposta, e cioè che Australopitechi, Arcantropi e Paleoantropi siano tutte forme derivate dall'Uomo di tipo moderno!}}
In ambiti estranei alla comunità scientifica tale ipotesi è sostenuta, seppur con basi diverse, anche dall'archeologo e scrittore [[Michael A. Cremo]], che, insieme al collega [[Richard L. Thompson]], nel suo libro ''Forbidden Archeology'' ([[1993]]), sostengono di avere numerose prove (in forma di scheletri, impronte e manufatti umani) le quali testimonierebbero che esseri umani, già classificabili come ''[[Homo sapiens]]'', abitavano il pianeta diversi milioni di anni fa.
===Le critiche da parte della comunità scientifica===
Sia Sermonti che Cremo sono stati molto criticati dalla comunità scientifica, che ha considerato le prove dell'uno insufficienti, le prove dell'altro errate.
Il [[CICAP]]<ref>[[Silvano Fuso]],
{{
Inoltre gli vengono contestate affermazioni errate sulla teoria dell'evoluzione:
{{
<!-- purtroppo l'articolo di Serafini non è più disponibile on-line
Tuttavia, al parere del CICAP su Sermonti ha fatto a sua volta una critica il biologo, [[epistemologia|epistemologo]] e [[saggio|saggista]] [[Stefano Serafini]], che ha spiegato la mancanza o la deformazione delle fonti da cui è stata tratta tale critica (vedi collegamenti esterni).-->
Una critica che è stata mossa consiste nella constatazione che il Devoluzionismo non fornisce alcuna spiegazione di come si sviluppino le forme di vita più complesse, da cui quelle più semplici sono derivate per devoluzione. In questo senso il Devoluzionismo non può essere considerato una alternativa all'evoluzionismo, poiché non riesce a spiegare scientificamente l'attuale
== Altre opinioni su evoluzione e fede ==
{{P|questo paragrafo è esclusivamente incentrato sulla figura di Zichichi, qui in veste di divulgatore; inoltre le risposte alle sue citazioni, di cui non si comprende la rilevanza in merito, sembrano più una critica personale allo scienziato, che risposte sull'argomento della pagina.|biologia|febbraio 2013}}
Anche il noto [[fisica|fisico]] italiano [[Antonino Zichichi]] ha mosso una forte critica contro l'evoluzionismo, partendo dalla sua solida fede cattolica e sviluppando alcune argomentazioni di tipo scientifico. La validità di queste ultime è stata però fortemente criticata nel merito dagli specialisti della materia dato che Zichichi non ha assolutamente una formazione scientifica pertinente, non provenendo da nessun percorso di tipo biologico, biomolecolare, naturalistico o paleontologico, evidenziando elementari carenze conoscitive. Infatti, nel suo libro ''"Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo"'' (1999), egli scrive:
{{Citazione|"[...] La cultura dominante ha posto il tema della specie umana sul piedistallo di una grande verità scientifica in contrasto totale con la Fede. [...] Arrivati all{{'}}''Homo Sapiens Neaderthalensis'' (centomila anni fa), con un cervello di volume superiore al nostro, la Teoria dell'Evoluzione Biologica della specie umana ci dice che, quarantamila anni fa circa, l{{'}}''Homo Sapiens Neaderthalensis'' si estingue in modo inspiegabile. E compare infine, in modo altrettanto inspiegabile, ventimila anni fa circa, l{{'}}''Homo Sapiens Sapiens''. Cioè noi. Una teoria con anelli mancanti, sviluppi miracolosi, inspiegabili estinzioni, improvvise scomparse non è Scienza [[Galileo Galilei|galileiana]]. [...]"}}
Egli, dunque, critica non solo una parte fondamentale della teoria di Darwin, ma anche la stessa struttura scientifica di tale teoria. Al contempo, però, dimostra di ignorare sia la sequenza fossile degli ominidi antecedente alla comparsa di ''H.sapiens'' e ''H.neandertalensis'' (quest'ultimo non è nemmeno antenato diretto di ''H.sapiens''), che le datazioni dei ritrovamenti paleontologici, le quali concordano nel confermare la contemporanea presenza sulla Terra di entrambi per un certo [[Castelperroniano|lasso di tempo]], e la precedente differenziazione di ''H.sapiens'' 200 000 anni fa. Questa sua ignoranza giustifica gli aggettivi ''"miracolosi... inspiegabili... improvvisi"'' che usa al riguardo della questione. Comunque, continua:
{{Citazione|"[...] Come può un'applicazione, ancora tanto imperfetta e lacunosa, dell'elettromagnetismo -quale è la teoria dell'evoluzione umana- pretendere di negare l'esistenza di Dio? Eppure l'uomo della strada è convinto che Charles R. Darwin abbia dimostrato la nostra diretta discendenza dalle scimmie: per la cultura dominante non credere alla teoria Evoluzionistica della specie umana è un atto di grave oscurantismo, paragonabile a ostinarsi nel credere che sia il Sole a girare intorno, con la Terra ferma al centro del mondo. È vero l'esatto contrario. [...]"}}
Zichichi dunque nega esplicitamente la validità e la solidità dell'evoluzionismo, che si fonderebbe soltanto sull'opinione generale dell'uomo comune. Infine, il fisico italiano conclude:
{{
Zichichi, pur facendo spesso riferimento alla matematica, trascura le dimensioni temporali della storia dell'universo e della vita sulla Terra (peraltro spesso datate con metodi fisici basati sul decadimento radioattivo). Oltre al fatto che l'affermazione sui "10
La fede cattolica di Zichichi è dunque dichiarata secondaria rispetto alla critica scientifica, come egli stesso afferma:
{{
Tuttavia, Zichichi non risparmia critiche anche al creazionismo fondato su una fede cieca e superstiziosa, incurante della scienza:{{Citazione|"[...] I creazionisti sono spesso sciocchi quanto gli evoluzionisti, perché non si possono concedere caratteri scientifici al racconto biblico. Ciò che distingue la nostra specie è in realtà l'evoluzione culturale. Possiamo ragionevolmente discutere solo di questo aspetto. Biologicamente gli esseri umani sono al 95 per cento uguali alle scimmie, ma più di loro abbiamo l'evoluzione culturale, che è il vero nocciolo della ''querelle''. La verità è che la Creazione è il passaggio da materia inerte a materia vivente, ma quale sia il mutamento nessuno è ancora riuscito a dimostrarlo. [...]}}Per Zichichi, quindi, l'unica, vera evoluzione è quella intellettuale, che non riguarda i corpi biologici, ma gli intelletti psichici, il punto differenziale di fronte alle scimmie. Zichichi non propone una teoria alternativa (scientifica o spirituale) all'evoluzionismo, ma mira a distruggerne le basi in favore di una ricerca più approfondita, che consideri ogni aspetto di ciò che studia. Dice, infatti:
{{Citazione|"[...] La più grande statua del mondo, diceva Galilei, è niente di fronte a un verme. La scienza non può aprir bocca sulla Creazione, anche se non è sua nemica. Rimane solamente il credere o no a un Dio Creatore. Non abbiamo ancora compreso la materia inerte, figuriamoci il passaggio verso la materia vivente. [...]}}
==Note==
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==Bibliografia==
* Fernando De Angelis, ''L'origine della vita per evoluzione, un ostacolo allo sviluppo della scienza'', Ediz. Casa Biblica, 1991.
* Giovanni Monastra, ''Le origini della vita'', Il Cerchio, 2000. Libro sul dibattito antidarwinista, con esposizione degli studi critici del mondo scientifico.
* Jason Rosenhouse, ''The Failures of Mathematical Anti-Evolutionism'', Cambridge, Cambridge University Press, 2022.
* [[Hans-Joachim Zillmer]], ''L'errore di Darwin'', Piemme, 2005. Esposizione di presunte prove paleontologiche e geologiche contro la teoria dell'evoluzione.
===Devoluzionismo===
* Michael A. Cremo e Richard L. Thompson, ''Forbidden Archeology'', BBT Science Books, 1993 e 1996
* Michael A. Cremo, ''Human devolution'', BBT Science Books, 2003
* Giuseppe Sermonti e Roberto Fondi, ''
* Giuseppe Sermonti, ''La luna nel bosco'', Rusconi, 1985. Prima esposizione accurata della teoria devoluzionistica.
* Giuseppe Sermonti, ''[[Dimenticare Darwin]]'', Rusconi, 1999. Tentativo di smontare i principi fondamentali del [[darwinismo]], tacciandolo come teoria ormai inadeguata all'era moderna.
===Antievoluzionismo===
* John F. Ashton, ''I sei giorni della creazione (Cinquanta scienziati spiegano come sono giunti alla conclusione che l'universo è opera di Dio)'', Gruppo Editoriale Armenia, 2001
* Fabrizio Fratus, ''Dio o Darwin?'', Edizioni Kappa, Roma, 2008
* Antonino Zichichi, ''Perché credo in Colui che ha fatto il mondo'', Il Saggiatore, 1999
==Voci correlate==
* [[Conservapedia]]
* [[Dibattito fra creazionismo ed evoluzionismo]]
* [[Fissismo]]
* [[Creazionismo]]
* [[Disegno intelligente]]
* [[Evoluzionismo (scienze etno-antropologiche)]]
* [[Oscurantismo]]
* [[Giuseppe Sermonti]]
* [[Antonino Zichichi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
=== Critiche all'evoluzionismo ===
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=== Creazionismo ===
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=== Disegno intelligente ===
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* Le Scienze, n. 446, ottobre 2005 ''"Intelligent design, il creazionismo evolutivo"'' di H. Allen Orr
=== Devoluzionismo ===
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=== Antievoluzionismo ===
* {{cita web |url=http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/021123h.htm |titolo=Articolo sull'antievoluzionismo, con esposizione di Zichichi |accesso=1º gennaio 1970 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021223111026/http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/021123h.htm |urlmorto=sì }}
{{Pseudoscienza}}
{{portale|biologia|religioni}}
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