Termodinamica: differenze tra le versioni
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{{Principi della termodinamica}}
La '''termodinamica''' è la branca della [[fisica classica]] e della [[chimica]] che studia e descrive le [[trasformazione termodinamica|trasformazioni termodinamiche]] indotte da [[calore]] e [[lavoro (fisica)|lavoro]] in un [[sistema termodinamico]], in seguito a processi che coinvolgono cambiamenti delle [[Variabile di stato|variabili di stato]] [[temperatura]] ed [[energia]].
La termodinamica classica si basa sul concetto di ''sistema macroscopico'', ovvero una porzione di [[massa (fisica)|massa]] fisicamente o concettualmente separata dall'ambiente esterno, che spesso per comodità si assume non perturbato dallo scambio di energia con il sistema ([[sistema isolato]]): lo [[stato termodinamico|stato]] di un sistema macroscopico che si trova in condizione di equilibrio è specificato da grandezze dette ''variabili termodinamiche'' o ''funzioni di stato'' come [[temperatura]], [[pressione]], [[volume]] e [[composizione chimica]]. Le principali [[notazioni in termodinamica chimica]] sono state stabilite dalla [[unione internazionale di chimica pura e applicata|IUPAC]].<ref>E.R. Cohen, T. Cvitas, J.G. Frey, B. Holstrom, K. Kuchitsu, R. Marquardt, I. Mills, F. Pavese, M. Quack, J. Stohner, H.L. Strauss, M. Takami e A.J. Thor, ''Quantities, Units and Symbols in Physical Chemistry'', IUPAC Green Book, 3ª ed., IUPAC & RSC Publishing, Cambridge, 2008, 234 p. [https://www.iupac.org/fileadmin/user_upload/publications/e-resources/ONLINE-IUPAC-GB3-2ndPrinting-Online-Sep2012.pdf ONLINE-IUPAC-GB3] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161220125649/https://www.iupac.org/fileadmin/user_upload/publications/e-resources/ONLINE-IUPAC-GB3-2ndPrinting-Online-Sep2012.pdf |data=20 dicembre 2016 }}</ref>
Tuttavia esiste una branca della termodinamica, denominata [[termodinamica del non equilibrio]] che studia i processi termodinamici caratterizzati dal mancato raggiungimento di condizioni di equilibrio stabile.
[[File:Triple expansion engine animation.gif|thumb|upright=1.6|Esempio di sistema termodinamico ([[motore a movimento alternativo|macchina alternativa a vapore]])]]
== Storia ==
[[File:Carnot2.jpg|upright=0.7|thumb|'''[[Nicolas Léonard Sadi Carnot|Sadi Carnot]]''' (1796-1832): uno dei padri della termodinamica.]]
Fu [[Nicolas Léonard Sadi Carnot|Sadi Carnot]] nel [[1824]] il primo a dimostrare che si può ottenere [[lavoro (fisica)|lavoro]] dallo scambio di [[calore]] tra due sorgenti a temperature differenti. Attraverso il [[teorema di Carnot (termodinamica)|teorema di Carnot]] e la [[Macchina di Carnot|macchina ideale di Carnot]] (basata sul [[Ciclo di Carnot]]) quantificò questo lavoro e introdusse il concetto di [[Rendimento (termodinamica)|rendimento termodinamico]].
Nel [[1848]] [[Lord Kelvin]],<ref name=kelvin1854>{{Cita libro|titolo=Mathematical and Physical Papers|autore=Sir William Thomson, LL.D. D.C.L., F.R.S.|città=London, Cambridge|anno=1882|volume=1|pagine=232|editore=C.J. Clay, M.A. & Son, Cambridge University Press|url=http://books.google.com/books?id=nWMSAAAAIAAJ&pg=PA100}}</ref> utilizzando la macchina di Carnot, introdusse il concetto di [[Temperatura assoluta|temperatura termodinamica effettiva]] e a lui si deve un enunciato del [[secondo principio della termodinamica]].
Nel [[1850]] [[James Prescott Joule]] dimostrò l'uguaglianza delle due forme di [[energia]] (allora si credeva esistesse ancora il fluido calorico).
Arrivato a ciò si pose il problema che, se fosse stato possibile ottenere calore dal lavoro in modo totale, non sarebbe stato poi possibile ottenere l'inverso. A questo risultato approdò anche [[Clausius]]<ref>{{Cita libro | cognome = Clausius | nome = Rudolf | titolo = On the Motive Power of Heat, and on the Laws which can be deduced from it for the Theory of Heat | editore = Poggendorff's ''Annalen der Physik'', LXXIX (Dover Reprint) | anno = 1850 | isbn = 0-486-59065-8 }}</ref> che nel [[1855]] introdusse la sua [[Disuguaglianza di Clausius|disuguaglianza]] per riconoscere i [[Trasformazione reversibile|processi reversibili]] da quelli [[Trasformazione irreversibile|irreversibili]] e la funzione di stato [[Entropia (termodinamica)|entropia]].
Nel [[1876]] [[Willard Gibbs]] pubblicò il trattato ''"On the Equilibrium of Heterogeneous Substances"'' (''[[Sull'equilibrio delle sostanze eterogenee]]'') in cui mostrò come una [[trasformazione termodinamica]] potesse essere rappresentata graficamente e come studiando in questo modo l'energia, l'entropia, il volume, la temperatura e la pressione si potesse prevedere l'eventuale spontaneità del processo considerato.
Il caso della termodinamica è emblematico nella storia e nell'[[epistemologia]] della scienza: si tratta infatti di uno di quei casi in cui la pratica ha precorso la teoria stessa: prima è stata ideata la [[macchina a vapore]], poi è stato sistematizzato il suo funzionamento teorico attraverso i suoi principi di base.
== Descrizione ==
=== Universo termodinamico ===
L'universo termodinamico è costituito dall'ambiente e dal sistema termodinamico (l'oggetto di studio).
==== Ambiente ====
{{Vedi anche|Ambiente (termodinamica)}}
L'ambiente esterno di un sistema è identificabile con tutti i corpi materiali o con tutte le sorgenti di energia ad immediato contatto con esso con il quale è possibile scambiare energia e materia.
==== Sistemi termodinamici ====
{{Vedi anche|Sistema termodinamico}}
[[File:System_boundary_it.svg|thumb|Schema di un sistema termodinamico]]
Un "sistema termodinamico" è una qualunque porzione dell'universo a cui ci si sta interessando come oggetto d'indagine (la rimanente parte dell'universo si definisce invece '''ambiente'''). Questa porzione di spazio è separata dal resto dell'universo, cioè dall'ambiente esterno, mediante una superficie di controllo (superficie reale o immaginaria, rigida o deformabile), ed è sede di trasformazioni interne e scambi di materia o energia con l'ambiente esterno. Questi stessi scambi causano perciò la trasformazione del sistema, poiché esso passa da una condizione di partenza ad una differente. In pratica un sistema si trasforma quando passa da uno stato d'equilibrio iniziale ad uno finale. L'ambiente rimane invece approssimativamente "inalterato", poiché il sistema rispetto ad esso è talmente piccolo che uno scambio di energia o materia risulterebbe ininfluente per l'ambiente rispetto alla totalità degli stessi al suo interno, altrimenti non si parlerebbe di ambiente ma di un altro sistema (al quale l'ambiente per definizione non corrisponde).
Gli scambi di massa o energia possono avvenire sotto forma di calore o lavoro. Questi due concetti non sono delle proprietà intrinseche del sistema, ma sussistono nel momento in cui esso interagisce con l'ambiente, cioè scambia energia con l'esterno. Quindi un sistema non possiede calore o lavoro, bensì energia; ogni variazione di energia è poi esprimibile in termini di ''calore'', se il passaggio di energia è dovuto ad una differenza di temperatura tra ambiente e sistema, e lavoro (per qualunque variazione energetica che non sia dovuta alla differenza di temperatura, come ad esempio una forza meccanica che provochi uno spostamento, un trasferimento di energia elettrica o elastica).
Si possono distinguere vari tipi di sistemi, in dipendenza dal modo di scambiare energia con l'esterno:
* sistemi ''aperti'': scambiano energia ([[calore]] e [[lavoro (fisica)|lavoro]]) e [[Massa (fisica)|massa]] con l'ambiente.
* sistemi ''chiusi'': scambiano energia, ma non massa con l'ambiente.
* sistemi ''isolati'': non scambiano né energia né massa con l'ambiente; l'universo è quindi per definizione un sistema isolato, non essendoci un "ambiente esterno" di riferimento con cui scambiare massa o energia.
In un sistema isolato una trasformazione può avvenire ugualmente non tramite scambi di massa o energia ma tramite '''fluttuazioni''' delle stesse.
I bordi dei sistemi termodinamici, e quindi i sistemi stessi, si possono classificare nel modo seguente:
* Sulla base dello scambio di calore in:
** [[Sistema adiabatico|Sistemi adiabatici]], se non consentono lo scambio di calore;
** Sistemi diatermici, se invece lo consentono;
* Sulla base dello scambio di lavoro in:
** Bordi rigidi, se non consentono lo scambio di lavoro;
** Bordi
* Sulla base dello scambio di massa in:
** Bordi permeabili, se consentono il passaggio di ogni specie chimica
** Bordi semipermeabili, se consentono il passaggio di alcune specie chimiche
** Bordi impermeabili, se invece non consentono il passaggio di alcuna [[specie chimica]].
Un sistema aperto ha bordi permeabili o semipermeabili, diatermici e deformabili. Un sistema isolato ha bordi impermeabili, rigidi e adiabatici.
=== Coordinate termodinamiche ===
Le proprietà termodinamiche usate per descrivere un sistema sono dette ''coordinate'' (o ''grandezze'', ''variabili'') ''termodinamiche''. Dato un certo numero di coordinate, esse possono essere: * indipendenti, se è possibile modificare il valore di ciascuna di esse senza determinare una variazione del valore delle altre;
* dipendenti, se variando il valore di una di esse anche le altre coordinate vengono modificate.
È tipica della termodinamica la distinzione fra [[proprietà intensive ed estensive]]:
* estensive, se dipendono dalle dimensioni del sistema (ad es. massa, volume, [[capacità termica]]);
* intensive, se non dipendono dalle dimensioni del sistema (ad es. pressione e temperatura);
* specifiche: rapportando una proprietà estensiva con le dimensioni del sistema (tipicamente la massa, ma anche il numero di moli o il volume) si ottiene una proprietà intensiva che è detta la corrispondente ''specifica'' della proprietà estensiva corrispondente: possono essere considerate tali il volume specifico, la densità ("massa specifica")
Secondo un noto ''postulato di stato'', date due proprietà intensive indipendenti, lo stato di un sistema semplice risulta completamente determinato.
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[[Temperatura]], [[volume]], [[pressione]] e numero di [[mole|moli]] sono tipici esempi di coordinate termodinamiche.
=== Trasformazioni termodinamiche ===
{{vedi anche|Trasformazione termodinamica}}
Quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ad un altro, si dice che avviene una [[trasformazione termodinamica]]: si distingue tra ''trasformazioni reversibili'', ovvero quelle trasformazioni che consentono di essere ripercorse in senso inverso (si ritorna precisamente al punto di partenza, ripercorrendo all'indietro gli stessi passi dell'andata), e ''trasformazioni irreversibili'', ovvero quelle trasformazioni che, se ripercorse all'indietro, non faranno ritornare al punto iniziale, ma ad uno diverso. Perché una trasformazione sia reversibile è necessario che essa avvenga abbastanza lentamente da permettere al sistema di termalizzare (il sistema deve passare attraverso infiniti stati di [[equilibrio termodinamico]]).
Le trasformazioni termodinamiche possono essere anche dei seguenti tipi:
* ''[[Trasformazione isobara|Isobare]]''
* ''[[Trasformazione isocora|Isocore]]'', se il volume si mantiene costante (e il lavoro scambiato tra sistema ed esterno è dunque nullo);
* ''[[Trasformazione isoterma|Isoterme]]'', se la temperatura si mantiene costante;
* ''[[Trasformazione adiabatica|Adiabatiche]]'', se il calore totale scambiato è nullo;
* ''[[Trasformazione isoentropica|Isoentropiche]]'', o ''adiabatiche reversibili'', se la variazione di entropia è nulla;
== I
I principi della termodinamica vennero enunciati nel corso del [[XIX secolo]] e regolano le trasformazioni termodinamiche, il loro procedere, i loro limiti. Sono dei veri e propri assiomi fondati sull'esperienza sui quali si fonda tutta la teoria che riguarda la termodinamica.
Si possono distinguere tre principi di base, più un principio "zero" che definisce la temperatura, e che è implicito negli altri tre.
=== Principio zero ===
{{Vedi anche|Principio zero della termodinamica}}
Quando due sistemi interagenti sono in equilibrio termico condividono alcune proprietà, che possono essere misurate dando loro un preciso valore numerico. Di conseguenza, quando due sistemi sono in equilibrio termico con un terzo, sono in equilibrio tra loro e la proprietà condivisa è la [[temperatura]]. Il principio zero della termodinamica dice semplicemente che, se un corpo "A" è in equilibrio termico con un corpo "B" e "B" è in equilibrio termico con un corpo "C", allora "A" e "C" sono in equilibrio tra loro.
Tale principio spiega il fatto che due corpi a temperature diverse, tra i quali si scambia del [[calore]], (anche se questo concetto non è presente nel principio zero) finiscono per raggiungere la stessa temperatura, essendo questa una condizione di equilibrio. Nella formulazione cinetica della termodinamica il principio zero rappresenta la tendenza a raggiungere un'[[energia cinetica]] media delle molecole dei corpi in equilibrio termico distribuita uniformemente nello spazio: si avrà quindi un passaggio di [[energia]] dal corpo con le molecole più energetiche a quello con le molecole meno energetiche, ovvero dal corpo caldo a quello freddo. La quantità di energia scambiata per raggiungere l'equilibrio dipende dalla differenza di [[temperatura]] tra i due corpi nello stato iniziale e dai [[calore specifico|calori specifici]] degli elementi coinvolti.
=== Primo
{{Vedi anche|Primo principio della termodinamica}}
Quando un corpo viene posto a contatto con un altro corpo relativamente più freddo avviene una trasformazione che porta a uno stato di equilibrio nel quale sono uguali le temperature dei due corpi. Per spiegare questo fenomeno gli scienziati del [[XVIII secolo]] supposero che una sostanza, presente in maggior quantità nel corpo più caldo, passasse nel corpo più freddo. Questa sostanza ipotetica, detta ''[[calorico]]'', era pensata come un fluido capace di muoversi attraverso la massa chiamata impropriamente materia. Il primo principio della termodinamica invece identifica il calore come una forma di energia che può essere convertita in lavoro meccanico ed essere immagazzinata, ma che non è una sostanza materiale. È stato dimostrato sperimentalmente che il calore, misurato originariamente in [[calorie]], e il lavoro o l'energia, misurati in [[joule]], sono effettivamente equivalenti. Ogni caloria equivale a circa 4,186 joule.
Il primo principio è dunque un principio di [[conservazione dell'energia]]. In ogni [[macchina termica]] una certa quantità di energia viene trasformata in lavoro: non può esistere nessuna macchina che produca lavoro senza consumare energia. Una simile macchina, se esistesse, produrrebbe infatti il cosiddetto ''[[moto perpetuo]] di prima specie''.
Il primo principio viene tradizionalmente enunciato come
''La variazione dell'energia interna di un sistema termodinamico chiuso è uguale alla differenza tra il calore fornito al sistema e il lavoro compiuto dal sistema sull'ambiente''.<ref>Clausius, R. (1850). Ueber de bewegende Kraft der Wärme und die Gesetze, welche sich daraus für de Wärmelehre selbst ableiten lassen, ''Annalen der Physik und Chemie'', '''155''' (3): 368–394.</ref><ref>Rankine, W.J.M. (1850). On the mechanical action of heat, especially in gases and vapours. ''Trans. Roy. Soc. Edinburgh'', '''20''': 147–190.[https://www.archive.org/details/miscellaneoussci00rank]</ref><ref>Helmholtz, H. von. (1897/1903). ''Vorlesungen über Theorie der Wärme'', edited by F. Richarz, Press of Johann Ambrosius Barth, Leipzig, Section 46, pp. 176–182, in German.</ref><ref>Planck, M. (1897/1903), p. 43.</ref><ref>Guggenheim, E.A. (1949/1967), p. 10.</ref><ref>Sommerfeld, A. (1952/1956), Section 4 A, pp. 13–16.</ref><ref>{{Cita libro | autore=Ilya Prigogine, I. & Defay, R., translated by D.H. Everett| titolo=Chemical Thermodynamics | anno=1954 | editore=Longmans, Green & Co., London, p. 21.}}</ref><ref>Lewis, G.N., Randall, M. (1961). ''Thermodynamics'', second edition revised by K.S. Pitzer and L. Brewer, McGraw-Hill, New York, p. 35.</ref><ref name="Bailyn, M. 1994 page 79">Bailyn, M. (1994). ''A Survey of Thermodynamics'', American Institute of Physics Press, New York, ISBN 0-88318-797-3, p. 79.</ref><ref>Kondepudi, D. (2008). ''Introduction to Modern Thermodynamics'', Wiley, Chichester, ISBN 978-0-470-01598-8, p. 59.</ref>
La corrispondente formulazione matematica si esprime come:
:''ΔU = Q - L''
dove U è l'[[energia interna]] del sistema, Q il calore fornito al sistema e L il lavoro compiuto dal sistema.
Per energia interna si intende la somma delle energie cinetiche e di interazione delle diverse particelle di un sistema.
Q è il calore scambiato tra ambiente e sistema (positivo se fornito al sistema, negativo se invece ceduto dal sistema) e L il lavoro compiuto (positivo se compiuto dal sistema sull'ambiente, negativo invece se compiuto dall'ambiente sul sistema).
La convenzione dei segni risente del legame con lo studio dei motori termici, nei quali il calore viene trasformato (parzialmente) in lavoro.
Formulazioni alternative ed equivalenti del primo principio sono:
* Per un sistema aperto, ''q-w=ΔE'', ove per ΔE si intende la variazione di energia totale, che altro non è che la somma delle variazioni dell'energia interna
* Per un ciclo termodinamico, ''q=w'', dal momento che la variazione di energia totale è nulla, dovendo il sistema, al termine di ogni ciclo, ritornare nelle stesse condizioni di partenza.
=== Secondo
{{Vedi anche|Secondo principio della termodinamica}}
Esistono diversi enunciati del [[secondo principio della termodinamica|secondo principio]], tutti equivalenti, e ciascuna delle formulazioni ne mette in risalto un particolare aspetto. Esso afferma che «è impossibile realizzare una [[macchina ciclica]] che abbia come unico risultato il trasferimento di calore da un corpo freddo a uno caldo» (''enunciato di [[Rudolf Clausius|Clausius]]'') o, equivalentemente, che «è impossibile realizzare una trasformazione il cui risultato sia solamente quello di convertire in lavoro meccanico il calore prelevato da un'unica sorgente» (''enunciato di [[Lord Kelvin|Kelvin]]''). Quest'ultima limitazione nega la possibilità di realizzare il cosiddetto ''[[moto perpetuo]] di seconda specie''.
L'[[entropia (termodinamica)|entropia]] totale di un sistema isolato rimane invariata quando si svolge una trasformazione reversibile ed aumenta quando si svolge una trasformazione irreversibile.
=== Cosiddetto Terzo
{{Vedi anche|Terzo principio della termodinamica}}
È strettamente legato al secondo, e in alcuni casi è considerato come una conseguenza di quest'ultimo. Può essere enunciato dicendo che «è impossibile raggiungere lo [[zero assoluto]] con un numero finito di trasformazioni» e fornisce una precisa definizione della grandezza chiamata [[entropia (termodinamica)|entropia]]. Esso afferma inoltre che l'entropia per un solido perfettamente cristallino, alla temperatura di 0 kelvin è pari a 0. È facile spiegare questo enunciato tramite la termodinamica molecolare: un solido perfettamente cristallino è composto da un solo ''complessioma'' (sono tutti i modi di disporre le molecole, se le molecole sono tutte uguali indipendentemente da come sono disposte, macroscopicamente il cristallo è sempre uguale) e, trovandosi a 0 kelvin, l'energia vibrazionale, traslazionale e rotazionale delle particelle che lo compongono è nulla, per cui, dalla legge di [[Ludwig Boltzmann|Boltzmann]] S = k ln(1) = 0 dove 1 sono i complessiomi (in questo caso uno solo).
== Branche derivate ==
=== Termodinamica statistica ===
{{vedi anche|Meccanica statistica}}
La ''termodinamica statistica'' è l'applicazione della [[teoria della probabilità]], che include strumenti matematici per gestire insiemi formati da numerosi elementi, al comportamento termodinamico di sistemi composti da un grande numero di particelle. La [[meccanica statistica]] fornisce un modello per collegare le proprietà dei singoli atomi e molecole alle proprietà macroscopiche del sistema da essi composto. Da tale approccio deriva anche la termodinamica statistica.
=== Termodinamica chimica ===
{{vedi anche|Termodinamica chimica}}
La ''termochimica'' o ''termodinamica chimica'' è quella branca della termodinamica che studia gli effetti termici determinati da [[reazione chimica|reazioni chimiche]], chiamati [[Entalpia standard di reazione|calore di reazione]]. La termochimica concerne pertanto le conversioni di [[energia chimica]] in [[energia termica]] e viceversa, che avvengono durante una reazione e ne studia le variabili ad esse connesse, come l'[[entalpia di legame]], l'[[entropia standard di formazione]], ecc.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Oreste Murani]], ''[https://www.archive.org/details/lezioniditermod00muragoog Lezioni di termodinamica: dettate nel Politecnico di Milano]'', ed. Ugo Hoepli, (1921);
* {{Cita libro|autore=[[Enrico Fermi]]|titolo=Termodinamica|traduttore=Antonio Scotti|città=Torino|editore=Paolo Boringhieri|anno=1958|annooriginale=1937|SBN=MOD0213502}}
* {{cita libro |autore=[[Richard Feynman]]|titolo=[[La fisica di Feynman]]|città=[[Bologna]]|editore=[[Zanichelli]]|anno=2001|ISBN=978-88-08-16782-8}}:
**Vol I, cap. 44: Le leggi della termodinamica
* {{cita libro| J. M. | Smith | Introduction to Chemical Engineering Thermodynamics | 2000 | McGraw-Hill ||| coautori= Hendrick C. Van Ness; Michael. B. Abbot |||ed= 6 ||lingua= inglese|isbn=0-07-240296-2}}
* {{cita libro|nome=Kenneth George |cognome= Denbigh|wkautore=Kenneth Denbigh |titolo= I principi dell'equilibrio chimico |anno=1971 |editore=Casa Editrice Ambrosiana |città=Milano|isbn=88-408-0099-9 }}
* {{cita libro|nome=David|cognome=Ruelle|wkautore=David Ruelle|titolo=Thermodynamic Formalism|editore=[[Cambridge University Press]]|città=[[Cambridge]]|anno=1984|ISBN=0-521-30225-0|lingua=en}} (prima pubbl. Addison-Wesley 1978)
* {{cita libro|nome=Vincenzo|cognome=Brandani|titolo=Termodinamica dell'ingegneria chimica|città=[[L'Aquila]]|editore=Libreria Universitaria Benedetti|anno=2007|ISBN=978-88-87182-19-4}}
* {{cita libro|nome=Renato|cognome=Rota|titolo=Fondamenti di Termodinamica dell'Ingegneria Chimica|editore=Pitagora Editrice|città=[[Bologna]]|anno=2004|ISBN=88-371-1472-9}}
* {{cita libro|nome=Peter|cognome=Atkins|wkautore=Peter Atkins|titolo=Le Regole del Gioco|editore=Zanichelli|città=Bologna|anno=2010|ISBN=978-88-08-06145-4}}
===Bibliografia internazionale===
*{{cita libro|nome=Clement John|cognome=Adkins|titolo=Equilibrium Thermodynamics, second edition|url=https://archive.org/details/equilibriumtherm0000adki|città=[[New York]]|editore=[[McGraw-Hill Education|McGraw-Hill]]|anno=1968/1975|ISBN 0-07-084057-1|lingua=en}}
*{{cita libro|nome=Herbert Bernard|cognome|Callen|wkautore=Herbert Callen|titolo=Thermodynamics and an Introduction to Thermostatistics, 2nd edition|anno=1892|url=https://archive.org/details/paper-doi-10_1002_path_1700010102|città=New York|editore=[[John Wiley & Sons|Wiley]]|ISBN=978-81-26-50812-9|lingua=en}}
*{{cita libro|nome1=Ralph Howard|cognome1=Fowler|nome2=Edward Armand|cognome2=Guggenheim|titolo=Statistical Thermodynamics|editore=[[Cambridge University Press]]|città=[[Cambridge]]|anno=1960|lingua=en}}
*{{cita libro|nome=Edward Armand|cognome=Guggenheim|titolo=Thermodynamics. An Advanced Treatment for Chemists and Physicists|editore=North-Holland|città= [[Amsterdam]]|anno=1988|ISBN=978-04-44-86951-7|lingua=en}}
*{{cita libro|James Riddick|cognome=Partington|titolo=An Advanced Treatise on Physical Chemistry, vol. 1, Fundamental Principles. The Properties of Gases|editore=Longmans, Green and Co.|città=[[Harlow]]|anno=1949|lingua=en}}
*{{en}} [[Max Planck]] (1897/1903). [http://www.onread.com/reader/145819 ''Treatise on Thermodynamics''], translated by A. Ogg, Longmans, Green & Co., Harlow.
*{{cita libro|nome=Max|cognome=Planck|titolo=Treatise on Thermodynamics, 3rd English edition translated by A. Ogg from the seventh German edition|città=[[Mineola (New York)|Mineola]]|editore=Dover Publications Inc.|anno=1991|ISBN=978-04-86-66371-5|lingua=en}}
*{{cita libro|nome=Arnold|cognome=Sommerfeld|wkautore=Arnold Sommerfeld|titolo=Thermodynamics and Statistical Mechanics|anno=1956|url=https://archive.org/details/thermodynamicsst0005unse|editore=[[Academic Press]]|città=[[New York]]|lingua=en}}
== Voci correlate ==
{{Colonne}}
* [[Calore]]
* [[Ciclo termodinamico]]
* [[Diagramma di Mollier]]
* [[Energia]]
* [[Energia libera]]
* [[Energia libera di Gibbs]]
* [[Energia libera di Helmholtz]]
* [[
* [[
* [[Formula Ipsometrica]]
* [[Lavoro (fisica)]]
* [[Moto perpetuo]]
{{Colonne spezza}}
* [[Notazioni in termodinamica chimica]]
* [[Pozzo di calore]]
* [[Primo principio della termodinamica]]
* [[Principio di conservazione]]
* [[Principio zero della termodinamica]]
* [[Secondo principio della termodinamica]]
* [[Stato termodinamico]]
* [[Termochimica]]
* [[Termodinamica del non equilibrio]]
* [[Termodinamica dei buchi neri]]
* [[Termologia]]
* [[Terzo principio della termodinamica]]
* [[Emergia#Empotenza|Quarto principio della termodinamica]] (problema aperto)
* [[Termodinamica quantistica]]
{{Colonne fine}}
:;Personaggi
* [[James Watt]]
* [[Lord Kelvin]]
* [[Rudolf Clausius]]
* [[Émile Clapeyron]]
* [[Robert Boyle]]
* [[Joseph Louis Gay-Lussac]]
* [[James Prescott Joule]]
* [[Nicolas Léonard Sadi Carnot]]
* [[Willard Gibbs]]
* [[Hermann von Helmholtz]]
* [[Ludwig Boltzmann]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|b=Termodinamica|preposizione=sulla|wikt=termodinamica}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://studenti.dicamp.units.it/Termodinamica/Forms/AllItems.aspx | 2 = ''Dispense di termodinamica'' | accesso = 20 marzo 2009 | dataarchivio = 25 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080625011656/http://studenti.dicamp.units.it/Termodinamica/Forms/AllItems.aspx | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.roma1.infn.it/people/luci/labo_termo/Luci_laboratorio_termodinamica.pdf|''Laboratorio di termodinamica''}}
* Antonino Drago, [https://web.archive.org/web/20120404140129/http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/domanda/2007/Ucau070219d001/ ''Il terzo principio della termodinamica''] su sportello [[Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati|SISSA]]
{{Settori della Fisica}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Termodinamica| ]]
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