Privilegio: differenze tra le versioni
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{{W|diritto|giugno 2024}}
su determinati beni del debitore in relazione alla causa del credito. I privilegi non sono pattuiti dalle parti come nel caso del pegno o dell’ipoteca, ma sono tipizzati dalla legge stessa la quale attribuisce tale prelazione a determinati tipi di crediti che appaiono degni di una maggiore tutela in via generale e astratta. Tra i crediti privilegiati l'ordine di preferenza è stato voluto dal legislatore (art. 2777 e seguenti)▼
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Esistono innanzitutto '''privilegi generali''' che ha riguardo ''tutti'' i beni mobili del debitore e non è opponibile ai terzi (se cioè il debitore aliena i beni mobili il creditore non potrà agire per riaverli)-art. 2747- e i '''privilegi speciali''', che si ha su ''determinati'' beni sia mobili, sia immobili e sono dovuti dal particolare legame esistente tra il credito e l’oggetto del contratto. Quando ad esempio viene venduta una macchina utensile il venditore ha un privilegio per il pagamento del prezzo sulla macchina utensile stessa. Così chi riceve in [[deposito]] ha il privilegio per il pagamento dell’attività di custodia sulla cosa stessa finché essa è presso di lui. Tale privilegio è un diritto reale di garanzia e non soltanto una qualità del credito essendo infatti, in linea di principio, opponibile ai terzi. Riguardo ai beni mobili, il [[pegno]] è preferito al privilegio speciale gravante su di essi, mentre circa gli immobili il privilegio viene preferito all’[[ipoteca]].▼
In [[sociologia]] il '''privilegio''' sottintende un accesso facilitato a risorse di valore per la semplice appartenenza ad un [[gruppo sociale]]. Secondo [[Chiara Volpato]] «La cultura del privilegio tende, per sua natura, a normalizzare la disuguaglianza, cancellandone l'origine storica e facendola percepire come naturale, scontata, ineliminabile.»<ref>[[Chiara Volpato]], ''Le radici psicologiche della disuguaglianza'', 2019, ed. Laterza, Bari, pag. 105, ISBN 978-88-581-3415-3</ref>
I crediti per i contributi che hanno gli enti previdenziali, i crediti dei lavoratori per le retribuzioni da parte dei loro datori di lavoro, i crediti dello Stato per le imposte sono tutti crediti privilegiati.▼
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▲Esistono innanzitutto
Il fenomeno inverso al privilegio è la postergazione quando uno o più creditori , senza rinunciare al credito, permettono che il loro credito sarà soddisfatto solo dopo l'integrale soddisfazione degli altri creditori che assumono, per effetto di ciò, un carattere di privilegio indiretto. Uno dei casi più rilevanti di postergazione la si ebbe nel concordato preventivo [[Agrifactoring]] dove gli azionisti di tale società si postergarono per permettere di raggiungere l'approvazione del concordato. Sulla scia di una prassi ancaria diventata diffusa la riforma del diritto societario ha ''ufficializzato'' la postergazione. Il nuovo testo dell'art. 2346 c.c. recita ''Il rimborso dei finanziamenti dei soci a favore della società è postergato rispetto alla soddisfazione degli altri creditori e, se avvenuto nell’anno precedente la dichiarazione di fallimento della società, deve essere restituito»''. <ref> Per una analisi aggiornata in dottrina vedi [http://www.ripdico.it/dottrina/articoli/marvasi%20postergazione%20crediti.htm]</ref>▼
▲I crediti per i contributi che hanno gli [[enti previdenziali]], i crediti dei lavoratori per le retribuzioni da parte dei loro datori di lavoro, i crediti dello Stato per le imposte sono tutti crediti privilegiati.
==Note==▼
== La postergazione ==
==Altri progetti==▼
▲Il fenomeno inverso al privilegio è la postergazione, cioè quando uno o più creditori
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▲== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Status sociale]]
▲== Altri progetti ==
▲{{interprogetto|q|wikt=privilegio}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|diritto}}
[[Categoria:Diritto civile]]
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