Como: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
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|Didascalia = Panorama dal [[Castel Baradello]]
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Como
|Amministratore locale = [[Alessandro Rapinese]]
|Partito = [[lista civica]] Rapinese sindaco
|Data elezione = 29-6-2022
|Data istituzione =
|Acque interne = 6
|
|Sottodivisioni = ''nessuna''<ref>{{cita testo|url=http://www.comune.como.it/export/sites/default/it/doc/regolamenti/Statuto-Comune-di-Como.pdf|titolo=Comune di Como - Statuto}}</ref>; vedi [[#Geografia antropica|elenco quartieri]]
|Divisioni confinanti = [[Blevio]], [[Brunate]], [[Capiago Intimiano]], [[Casnate con Bernate]], [[Cernobbio]], [[Chiasso]] ([[Canton Ticino|CH-TI]]), [[Grandate]], [[Lipomo]], [[Maslianico]], [[Montano Lucino]], [[San Fermo della Battaglia]], [[Senna Comasco]], [[Tavernerio]], [[Torno]], [[Vacallo]] (CH-TI)
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2228
|Nome abitanti = comaschi <small>(forme meno usate: comacini, comasini, comensi, lariani)</small>
|Patrono = [[Abbondio di Como|sant'Abbondio]]
|Festivo = 31 agosto
|
|PIL procapite =
|Soprannome = Città [[Lago di Como|lariana]]
Forno d'Italia
|Mappa = Map of comune of Como (province of Como, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Como nell'omonima provincia
}}
'''Como''' (pronuncia locale Cómo {{IPA|/ˈkoːmo/|it}} <small>{{audio|It-Como(local).ogg|ascolta}}</small><ref>{{DOP|id=1017160}}</ref>; pronuncia prevalente nel resto d'Italia e dominante in Toscana Còmo {{IPA|/ˈkɔːmo/|it}}<ref>{{cita libro|autore=[[Luciano Canepari]]|titolo=Il DiPI - Dizionario di pronuncia italiana|anno=1999|editore=[[Zanichelli]] |città=Bologna|ISBN=978-8-80-809344-8}}</ref> <small>{{audio|It-Como.ogg|ascolta}}</small>; in [[dialetto comasco]]<ref name=":4">{{cita libro|autore=Amanzio Aondio|autore2=Felice Bassani|titolo=Dialetto da salvare|editore=Cattaneo Editore|p=223|città=Oggiono|anno=1983}}</ref> ''Còmm'' {{IPA|/ˈkɔm/|lmo}}<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Bassi|titolo=Grammatica essenziale del «dialètt de Còmm»|anno=2014|editore=Edizioni della Famiglia Comasca|città=Como}}</ref> o, arcaico, ''Cùmm'' {{IPA|/ˈkum/|lmo}}<ref>{{Cita libro|autore=Libero Locatelli|titolo=Piccola grammatica del dialetto comasco|anno=1970|editore=Edizioni della Famiglia Comasca|città=Como|p=6}}</ref><ref group=N>Per il dialetto comasco, si utilizza l'[[ortografia ticinese]], introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale ''Famiglia Comasca'' nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria''.''</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 84 774 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[Provincia di Como|omonima provincia]], in [[Lombardia]].
Il centro della città è situato sul lungolago, intorno alla piazza del [[Duomo di Como|Duomo]], uno dei più apprezzati monumenti dell'[[Italia settentrionale]]. Il nucleo storico presenta ancora l'aspetto dell'originario ''[[castrum]]'' romano, con mura medievali ben conservate e grandi torri di difesa. Como attrae turismo internazionale legato allo scenario naturale, ed è ancora - in certa misura - centro industriale basato sull'industria della lavorazione della [[seta]], attività tipicamente comasca.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:La città di Como e il suo lago.jpg|thumb|Como e il primo bacino del lago.]]
[[File:Comolago.JPG|thumb|Panorama della città]]
[[File:Pliniocomo.JPG|thumb|L'entrata del porto con la fontana di Villa Geno]]
Como è situata sull'estremità meridionale del ramo occidentale del [[lago di Como]] (Lario), in una piccola conca circondata da boscose colline moreniche. Al ritiro del [[ghiacciaio]] [[Glaciazione Würm|würmiano]], la piana, oggi occupata dal centro cittadino, venne progressivamente interrata dai sedimenti portati dal torrente [[Cosia]]. Questo breve corso d'acqua nasce dai rilievi a sud del [[Triangolo Lariano]], cinge la città a sud e a ovest scorrendo sotto terra per la maggior parte del percorso, e sfocia nella zona del ''Pràa Pasquée'',<ref>{{cita testo|url=http://visitcomo.eu/export/sites/default/it/events/2016/allegati/FAI-COMO-2016.pdf|titolo=Como e la cittadella razionalista: Sport e Architettura tra cultura e agonismo|p=2}}</ref> anticamente paludosa e destinata a pascolo in epoca [[Longobardi|longobarda]] (dal [[latino medievale|latino altomedievale]] ''pascuerium'', "zona per il pascolo"), poi bonificata tra [[XVIII secolo|Settecento]] e [[Ottocento]].
Il territorio comunale confina direttamente con la [[Svizzera]], in particolare col [[Canton Ticino]], [[distretto di Mendrisio]], e con il comune elvetico di [[Chiasso]] costituisce un'[[area urbana]] unica. Il centro cittadino dista circa {{M|40|u=km}} da [[Milano]].
=== Clima ===
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Como}}
L'inverno comasco risente relativamente dell'influenza mitigatrice della massa d'acqua lacustre. Le temperature minime di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e, a volte, marzo possono scendere normalmente sotto lo zero e sono solitamente accompagnate da un alto tasso di [[umidità]]. Del tutto assente è invece la nebbia che caratterizza la vicina [[Brianza]] e la [[Pianura Padana]], già in parte presente oltre le colline a sud della cosiddetta "convalle", ovvero del centro della città. La [[neve]] è abbastanza frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che salgono procedendo dalla convalle (circa 20/30 cm annui) verso i quartieri periferici (circa 40/50 cm annui). Le ultime nevicate di un certo rilievo risalgono al 28 dicembre 2020, al 2 febbraio 2019, al 24 e 25 febbraio 2013, al 13, 14 e 15 dicembre 2012, al 31 gennaio, 1 e 2 febbraio 2012, al 17 dicembre 2010, al 21-22 dicembre 2009, al 2 febbraio e 6-7 gennaio 2009, al 26-27-28 gennaio 2006. Nel febbraio 2012 la neve è rimasta al suolo più a lungo a causa delle bassissime temperature registrate, con valori massimi sotto lo zero anche in centro per quasi una settimana.
L'estate è relativamente calda, per quanto il periodo di massima gradazione sia piuttosto breve (non oltre le due settimane consecutive). Si possono raggiungere in qualche occasione i {{M|35|end=/36|u=°C}}. La piovosità è piuttosto elevata, con media intorno ai {{M|1500|u=mm}} annui e superiore nei quartieri più settentrionali. La zona presenta spiccata tendenza a fenomeni temporaleschi. Nel territorio comunale si registrano alcune differenze nei valori minimi notturni tra i quartieri, a seconda dell'esposizione o meno alle brezze notturne. Spesso nella stagione estiva durante la mattinata le località lacustri registrano temperature inferiori rispetto all'entroterra per via della brezza di lago, salvo poi uniformarsi durante il pomeriggio grazie alla rotazione del vento.
{{ClimaAnnuale
| nome =
| tempmax = 6.6, 8.8, 12.7, 19.0, 23.0, 27.0, 29.5, 28.5, 23.6, 18.0, 11.6, 7.7
| tempmin = -1.0, 0, 4.0, 8.0, 13.0, 16.0, 18.1, 17.5, 13.0, 8.0, 4.0, -0.5
| pioggia = 69, 76, 117, 107, 161, 134, 85, 136, 116, 125, 129, 63
| giornipioggia = 6, 6, 8, 9, 12, 10, 7, 9, 7, 7, 8, 6
| elio = 3.2, 3.7, 4.5, 5.4, 5.4, 6.7, 7.6, 6.9, 5.6, 4.4, 3.0, 3.1
}}
== Origini del nome ==
La Como conquistata dai Romani nel [[196 a.C.]] è chiamata da [[Tito Livio]] ''Comum oppidum''. [[Gaio Giulio Cesare]] rifonderà la città nel [[59 a.C.]] battezzandola ''Novum Comum''. Il [[toponimo]] ''Comum'' (сомvм) è la forma [[Lingua latina|latina]] dell'originale ''Comm'' utilizzato dalla popolazione locale dei ''Comenses'' e mantenuto fino ai nostri giorni nel dialetto comasco. Deriva dalla radice [[Lingua gallica|celtica]] ''Koimo'' che significa "Abitato"<ref>P. Pensa, ''Noi gente del Lario'', Cairoli ed. Como, 1982, pag. 575.</ref>. Nel tardo [[Quattrocento]] è attestato anche l'[[esonimo]] in [[lingua tedesca]], ''Kam'', che a sua volta deriva direttamente da ''Comm''.<ref>{{cita libro | autore=[[Hannes Obermair]] | anno=2008 | titolo=Bozen Süd - Bolzano Nord. Scritturalità e documentazione archivistica della città di Bolzano fino al 1500 | volume= 2 | città=Bolzano | editore=Città di Bolzano | isbn=3-540-63293-X |p= 240 n. 1336 (documento del 1496) }}</ref>
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Como}}
=== Antichità ===
[[File:comoplinio.JPG|thumb|left|Targa in pietra che ricorda come [[Plinio il Vecchio]] e [[Plinio il Giovane]] siano nati a Como]]
Gli autori classici, a cominciare da [[Plinio il Vecchio]]<ref>Plinio il Vecchio, ''Naturalis Historia'', III, 124-125.</ref> che riporta le parole di ''Origines'', un'opera di [[Catone il Censore]] andata dispersa, attribuiscono la fondazione di Como alla stirpe degli [[Orobi]]. Numerosissime sono le testimonianze archeologiche venute alla luce a partire dal [[XIX secolo]]. Esse ci attestano nel primo millennio a.C. il fiorire di una civiltà, chiamata [[cultura di Golasecca]], che colloca il comprensorio protourbano di Como, soprattutto a partire dalla metà del [[VII secolo a.C.]] fino alle invasioni [[galli]]che del [[IV secolo a.C.]], come centro di un vasto territorio, culturalmente uniforme, esteso da Bergamo fino al Ticino<ref>[[Raffaele de Marinis]], ''L'abitato protostorico di Como'' in ''Como tra etruschi e celti'', Società archeologica comense, Como, 1986.</ref>. In questi secoli Como, che non era ubicata nella sede attuale, ma più a sud, dove oggi è localizzata la frazione di [[Prestino]], sviluppò una civiltà che viene chiamata ''comense'' o ''della Ca' morta'', dal nome della [[necropoli]] comasca, dove Como trova il suo ruolo di intermediazione commerciale e culturale tra la [[civiltà villanoviana]] e le civiltà [[celti]]che d'oltralpe ([[cultura di Hallstatt]]).
In epoca romana Como era uno dei due terminali della ''[[via Novaria-Comum]]'', [[strada romana]] che metteva in comunicazione i ''[[Municipio (storia romana)|municipia]]'' di ''Novaria'' ([[Novara]]) e ''Comum'' (Como) passando per ''Sibrium'' ([[Castelseprio|Castel Seprio]]). Da Como passava anche la ''[[via Regina]]'', [[Strade romane|strada romana]] che collegava il porto fluviale di ''Cremona'' (la moderna [[Cremona]]) con ''Clavenna'' ([[Chiavenna]]) passando da ''[[Mediolanum]]'' ([[Milano]]).
[[File:Populonia AR X litrae 620020.jpg|thumb|[[Dracma]] d'argento etrusca rinvenuta a [[Prestino]]]][[File:Jean-Baptiste-Camille Corot - Como and Lake Como.jpg|thumb|Como in un dipinto di [[Jean-Baptiste Camille Corot]] del 1834]]
[[File:piazzasfedele.jpg|thumb|La piazza medioevale di San Fedele]]
A partire dal [[IV secolo a.C.]] l'abitato di Como si andò spopolando e le sue necropoli esaurendo. Con l'arrivo dei [[Galli]], che scardinano il sistema preesistente, Como perse la sua importanza ed entrò in un periodo di declino. Rimane insoluto il problema dell'ubicazione del ''[[Comum oppidum]]'', il centro comasco conquistato dai Romani nel 196 a.C. È possibile che, pur ridotto di dimensioni, si limitasse a occupare un'area sulle colline che gravitano intorno a [[Prestino]] alle pendici del monte Croce<ref>G. Frigerio, ''Como romana'', in ''Como nell'antichità'', Società archeologica comense, Como, 1987.</ref>.
Nel 196 a.C. la [[Gallia Cisalpina]] venne definitivamente conquistata dal [[Console (storia romana)|console]] [[Marco Claudio Marcello (console 196 a.C.)|Marco Claudio Marcello]] il quale stipulò un ''[[Socii e foederati|foedus aequum]]'' per legare in un'alleanza i vinti a Roma, concedendo lo ''[[Diritto latino|ius Latii]]''. In seguito a una terribile invasione dei [[Reti]], nell'[[89 a.C.]], per volere di [[Gneo Pompeo Strabone|Pompeo Strabone]] l'antico oppidum fu ricostruito, rispettando la precedente locazione sulle colline, e riorganizzato amministrativamente, come il resto della regione, attraverso la ''[[Lex Pompeia de Transpadanis]]''.
Nel 77 a.C. nel villaggio furono insediati {{formatnum:3000}} coloni per iniziativa di Gaio Scipione, forse soldati destinati a prevenire le scorrerie dei barbari. Nel 59 a.C. Cesare, in vista di una probabile espansione transalpina e considerando il territorio comense strategicamente importante per la difesa della penisola, fece varare la ''[[Lex Vatinia]]'' con la quale si fece autorizzare a fondare una colonia. Cesare fece allora bonificare l'area prospiciente il lago deviando i torrenti Cosia, Valduce e Fiume Aperto e vi insediò {{formatnum:5000}} coloni tra cui 500 greci che ottennero anche la cittadinanza romana, ai quali si fa ricondurre l'origine etimologica di località come [[Corenno]] (''Corinto''), [[Lenno]] e [[Faggeto Lario|Lemna]] (''Lemnos''), [[Nesso (Italia)|Nesso]] (''Nasso''). A costituire una delle prime aree oggetto di colonizzazione sarebbe stato l'odierno quartiere della Coloniola, che fino al 1127 costituì un borgo fortificato a sé stante<ref name=":63">{{Cita|TCI|p. 275|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref>.
Nel 49 a.C. Como divenne un ''[[Municipio (storia romana)|municipium]]''. Durante il [[I secolo]] d.C. la crescita cittadina fu aiutata dalle donazioni di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, entrambi comaschi, che fecero erigere una biblioteca e uno [[Terme di Como romana|spazio termale]], oltre che due ville sul lago oggi non più esistenti. Nel 354 venne esiliato sul Lario il futuro imperatore [[Flavio Claudio Giuliano]]. A Como terminavano due [[strade romane]], la ''[[via Bergomum-Comum]]'', che giungeva da Bergamo e la ''[[via Novaria-Comum]]'', che congiungeva ''Novaria'' ([[Novara]]) con Como passando per ''Sibrium'' ([[Castelseprio]]).
L'area lariana — grazie alla vicinanza con [[Milano]], già segnata dalla presenza cristiana in epoca apostolica, alla presenza di centri urbani di antica data quali la stessa Como e ''[[Licini Forum]]'' e alla presenza di vivaci vie di comunicazione — fu evangelizzata molto presto. Si ritiene infatti che san [[Fedele di Como]], ucciso nei pressi di [[Sorico]] ([[Provincia di Como|CO]]), sia il più antico martire non vescovo dell'intera Italia [[Gallia transpadana|transpadana]]; e la [[diocesi di Como]], fondata ufficialmente nel [[386]], ebbe ben presto vescovi nativi, non solo della città ma anche dei luoghi circostanti, segno questo di un cristianesimo ormai ben radicato<ref group=N>Ad esempio, dalla stessa città-fortezza dove fu martirizzato [[Fedele di Como|Fedele]] (all'epoca chiamata ''[Mons] Utechia''), ma anche dal circondario di ''[[Licini Forum]]''.</ref>.
Como fu attivamente interessata dallo [[scisma tricapitolino]] o scisma dei Tre Capitoli (in greco antico τρία κεφάλαια, ''trîa kephálaia''), una divisione all'interno della Chiesa avvenuta tra i secoli VI e VII, causata da un folto gruppo di vescovi, per lo più occidentali, che interruppero le relazioni con gli altri vescovi e con il papa, rifiutando le decisioni del [[Concilio di Costantinopoli II]] del 553. La separazione durò circa un secolo e mezzo e interessò un vasto territorio, comprendente Italia del Nord, Dalmazia e Illirico.
Molti vescovi dell'Italia settentrionale, della Gallia e del Norico, non accettarono l'imposizione del concilio voluto da Giustiniano, anche perché già durante il concilio di Calcedonia, nel 451, i teologi antiocheni erano stati riammessi nelle loro sedi e la vicenda doveva essere chiusa. Pertanto, questi vescovi non si considerarono più in comunione con gli altri vescovi che avevano accettato supinamente la decisione imperiale. Tra questi "ribelli" all'autorità imperiale e conciliare c'erano i vescovi Ausano e Macedonio, a capo rispettivamente delle province ecclesiastiche di Milano e di Aquileia. Il loro dissenso si acuì ulteriormente ai tempi del successore di papa Vigilio, papa Pelagio I (556–561), il quale, dopo tentativi di chiarimento e persuasione, invitò Narsete a ridurre lo scisma con la forza. Narsete non volle però obbedire alla richiesta del papa.
Frattanto la Chiesa di Aquileia si era resa gerarchicamente indipendente e il suo vescovo Paolino I (557–569) fu nominato Patriarca dai suoi suffraganei (568: patriarcato autonomo) per sottolineare la propria autonomia.
Le altre diocesi dipendenti dal metropolita di Aquileia (dei due, quello che aveva la sua sede proprio ad Aquileia longobarda) rimasero scismatiche. In particolare la diocesi di Como, il cui vescovo sant'Abbondio aveva avuto un ruolo diplomatico importante proprio durante la preparazione del concilio di Calcedonia, recise il rapporto di dipendenza dall'arcidiocesi di Milano e Como divenne suffraganea di Aquileia. La diocesi comense venera ancora oggi, con il titolo di santo, un vescovo, Agrippino (vescovo dal 607 al 617), che si mantenne in modo intransigente su posizioni scismatiche in opposizione anche alla sede romana. La Diocesi di Como rimase suffraganea del Patriarcato di Aquileia fino al 1789.
=== Medioevo ===
Durante l'Alto Medioevo Como subì l'invasione dei [[Goti]] prima e dei [[Longobardi]] poi; nel [[951]] scese in Italia l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] e tra i suoi sostenitori vi era anche [[Gualdone]], vescovo di Como.
Durante il periodo comunale, Como fu contesa tra le famiglie rivali dei [[Rusca (famiglia)|Rusca (o Rusconi)]] e dei Vitani. In seguito alla [[guerra decennale]] (1118–1127) tra Como e Milano, nonostante i comaschi disponessero di una forte flotta, formata da navi lunghe circa 30 metri e dotate di torri di legno e [[Rostro (arma)|rostri]], il 27 agosto [[1127]] Como venne assediata dalle forze milanesi, le [[mura di Como|mura]] e le abitazioni distrutte, gli abitanti dispersi<ref>{{Cita libro|autore=Fabio Romanoni|titolo=La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale|url=https://www.academia.edu/100479472/La_guerra_d_acqua_dolce_Navi_e_conflitti_medievali_nell_Italia_settentrionale|anno=2023|editore=CLUEB|città=Bologna|pp=31, 76-80|ISBN=978-88-31365-53-6}}</ref>.
==== Alleanza col Barbarossa ====
Como non fece parte della [[Lega Lombarda]] contro il [[Sacro Romano Impero]]. Anzi, fu proprio grazie all'alleanza con i tedeschi che la città poté aspirare all'egemonia perduta. Con l'aiuto dell'imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I Barbarossa]], nel [[1158]], il Comune ricostruì la città distrutta dai milanesi il 27 agosto [[1127]], riedificò e ampliò le mura di difesa con le sue imponenti torri di [[Porta Torre (Como)|Porta Torre]], San Vitale e Porta Nuova (o Torre Gattoni). Restaurò quindi il [[Castel Baradello]], potenziandolo con la costruzione della poderosa torre e delle altre strutture. Nel [[1159]] ospitò lo stesso Barbarossa con la consorte [[Beatrice di Borgogna]], di passaggio sul Lario.
[[File:Blason ville it Côme (Empire).svg|thumb|upright=0.7|Lo stemma di Como durante il [[Primo Impero francese]]]]
In questi anni Como ebbe la sua vendetta partecipando alla distruzione di Milano nel [[1162]] e dell'[[Isola Comacina]] nel [[1169]], piccola roccaforte lacustre alleata dei milanesi nella guerra decennale.
Con un diploma datato 25 ottobre [[1167]], Federico Barbarossa donò alla Chiesa e alla Comunità di Como — in premio della loro fedeltà — il [[Castel Baradello]] e la [[Torre di Olonio]] a [[Sorico]].
==== Periodo visconteo ====
Con [[Azzone Visconti]]
Alla morte di [[Gian Galeazzo Visconti]], avvenuta nel [[1402]], Franchino II Rusca tentò di instaurare a Como una signoria personale.
Seguì un periodo di devastazioni e stragi fino al [[1416]] quando Como si consegnò a [[Filippo Maria Visconti]]. Alla morte di quest'ultimo ([[1447]]) Como conobbe un breve periodo d'indipendenza con la sua "[[Repubblica di Sant'Abbondio]]", che durò tuttavia solo fino al [[1450]], quando la città si sottomise a [[Francesco Sforza]], duca di Milano.
=== Età moderna e contemporanea ===
[[
[[File:wagnercomo.jpg|thumb|left|Targa in ricordo di [[Cosima Wagner]]]]
Nell'ottobre del [[1525]] Como veniva occupata da don Pedro Arias, inviato da [[Antonio de Leyva]], con 200 spagnoli, che smantellarono tra l'altro il [[Castel Baradello]]. Nel [[1694]] venne ordinato sacerdote a Como il gesuita [[Giovanni Girolamo Saccheri]], padre delle [[geometrie non euclidee]]. Da allora Como seguì le sorti del [[Ducato di Milano]] e del [[Regno Lombardo-Veneto]].
Nel [[1768]] il fisico [[Giulio Cesare Gattoni]] eresse in città il primo [[parafulmine]] italiano. Nel 1797 arrivò [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], che a Villa Saporiti annunciò la costituzione della [[Repubblica Cisalpina]], mentre il 24 dicembre [[1837]] nacque la figlia di [[Franz Liszt]], [[Cosima Liszt|Cosima]], futura moglie di [[Richard Wagner]]. Il 27 maggio [[1859]], in seguito alla [[battaglia di San Fermo]], [[Giuseppe Garibaldi]] al comando dei [[Cacciatori delle Alpi]] liberò la città dall'occupazione austriaca.
Nel [[1899]] Como ospitò una grande [[Esposizione Voltiana]] per celebrare il 1º centenario dell'invenzione della pila da parte di [[Alessandro Volta]] (1745-1827), suo più illustre cittadino.
In occasione del 1º centenario della morte di Alessandro Volta, a Como venne organizzato il [[Congresso internazionale dei fisici del 1927]] che aprì ufficialmente l'era della [[meccanica quantistica]] nella comunità scientifica internazionale. Fu l'ultima occasione in cui la città ospitò un evento di portata mondiale. Sei anni più tardi, [[Albert Einstein]] arrivò in città per visitare il museo Voltiano.
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Como venne risparmiata dai bombardamenti.
Nell'aprile del [[1945]] la città fu teatro della fuga e delle vicende legate all'arresto e alla fucilazione di [[Benito Mussolini]] e dell'epilogo del [[regime fascista]].
Al [[Nascita della Repubblica Italiana|referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946]], l'elettorato del comune di Como votò secondo gli umori nazionali, assegnando il 54,5% alla [[Repubblica]] e il 45,4% dei voti alla [[Casa Savoia|monarchia]]<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=5&levsut1=1&lev2=24&levsut2=2&levsut3=3&ne1=5&ne2=24&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=240720&lev3=720|titolo=Risultati del referendum '46 nel comune di Como}}</ref>.
Nell'estate del 1949 si tenne in città una conferenza a cui partecipò anche [[Enrico Fermi]] (lo stesso Fermi nel 1954 tenne sul lago, a [[Villa Monastero]] di [[Varenna]], la sua ultima seduta pubblica).
Gli anni cinquanta e sessanta vengono ricordati per l'operato del sindaco [[Lino Gelpi]], che fece di tutto per abbellire la città, smantellando lo scalo merci delle Ferrovie dello Stato ([[1965]]<ref>{{cita|Berra|p. 74}}.</ref>) realizzando al suo posto il parco a lago e creando la passeggiata di Villa Olmo. Coprì inoltre il torrente Cosia con una strada a grande scorrimento — la cosiddetta "tangenziale" — per cercare di liberare il centro dalla morsa del traffico.
Nel 1981 per impedire la costruzione del carcere del Bassone le "brigate operaie", durante la cosiddetta "notte dei fuochi", disseminarono la città di bombe che furono disinnescate dall'artificiere Luigi Carluccio, che perse la vita con l'esplosione dell'ultima bomba. Una lapide ne ricorda il sacrificio sul luogo dell'esplosione.<ref>{{cita news|pubblicazione=[[Il Giorno]]|titolo=Como, trentaquattro anni dopo la città ricorda il sacrificio di Luigi Carluccio|url=https://www.ilgiorno.it/como/cronaca/como-commemorazione-bomba-artificiere-brigateoperaie-attentato-carluccio-1.1146524|accesso=25 febbraio 2019}}</ref><ref>{{cita news|pubblicazione=[[Corriere di Como]]|url=https://www.corrieredicomo.it/mori-disinnescando-un-ordigno-in-viale-lecco-como-ricorda-il-brigadiere-carluccio/|titolo=Morì disinnescando un ordigno in viale Lecco: Como ricorda il brigadiere Carluccio|accesso=25 febbraio 2019|dataarchivio=28 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190128224600/https://www.corrieredicomo.it/mori-disinnescando-un-ordigno-in-viale-lecco-como-ricorda-il-brigadiere-carluccio/|urlmorto=sì}}</ref>
=== Simboli ===
[[File:Como-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Gonfalone civico]]
;Stemma
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 17 aprile 1936.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3265 |titolo= Como |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 2 giugno 2023 }}</ref>
{{citazione|Di rosso, alla croce d'argento [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]], al motto {{maiuscoletto|Libertas}} di nero [[in banda]] nel quarto cantone.}}
; Gonfalone
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 9 marzo 1979<ref name="ACS"/>, è un drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro.
; Bandiera
La bandiera di Como è una [[Croce di San Giovanni Battista|croce bianca in campo rosso]] (araldicalmente parlando, di rosso alla croce d'argento).
È una bandiera comune a molte città [[Ghibellini|ghibelline]] dell'alta Italia, ma le sue origini vanno ricercate nell'antichissima ''[[blutfahne]]'' (lett. "bandiera di sangue"), una bandiera di identica foggia usata da sempre dagli imperatori romano-germanici sui campi di battaglia.
=== Onorificenze ===
La città di Como è "la seconda tra le 27" [[città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]], con speciale riferimento alla insurrezione del [[1848]] e alla [[battaglia di San Fermo]].
{{Onorificenze
|immagine= Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza= Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = A ricordare le azioni eroiche compiute dalla cittadinanza comasca nelle cinque giornate del 1848. Durante la prima guerra d'indipendenza, Como fu per breve tempo sotto un governo provvisorio, sino alla sconfitta di Novara (23 marzo 1849). Il 27 maggio 1859 fu conquistata dai Cacciatori delle Alpi di Garibaldi e riunita poi al Regno d'Italia.
}}
{{Onorificenze
|immagine = BenemeritiCultura.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza = Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|motivazione =
|luogo = 2 giugno [[1965]]<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/9000]</ref>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|Architetture di Como}}
[[File:DuomoComo3.JPG|thumb|Piazza del Duomo e il "Broletto" sotto la neve]]
[[File:comotorre.JPG|thumb|La torre di Porta Vittoria, all'ingresso del centro storico]]
[[File:Como_-_Casa_del_Fascio_-_27-09-2017.jpg|thumb|La "Casa del Fascio", opera razionalista di Giuseppe Terragni]]
[[File:LIFE ELECTRIC - CREDITS VISITCOMO.jpg|thumb|''[[The Life Electric|The life Electric]]'', opera di [[Daniel Libeskind]] in omaggio allo scienziato comasco [[Alessandro Volta]]]]
Per la storia della diffusione della fede cattolica e degli edifici sacri vedi anche il testo ''Terre del Ticino. Diocesi di Lugano''.<ref>{{cita|Vaccaro, Chiesi, Panzera, 2003|p. 5, 6, 9, 10, 12, 14, 15, 18, 19, 27, 39, 44-46, 51, 55, 66, 69nota, 76, 77, 79, 80, 86, 88, 98,99, 101, 105nota, 108, 109, 112, 116, 117, 124, 127, 128, 137nota, 138nota, 209, 216nota, 217nota, 224, 226, 228, 231-234, 237, 243, 249, 250, 255, 256nota, 258nota, 264, 265, 267, 268, 271, 279, 285, 290, 294, 308, 315, 329, 380, 384, 385, 395, 399, 401, 412-414, 417-419, 421, 424, 425, 426, 428, 430, 433nota, 440, 442, 443, 446}}.</ref>
=== Architetture religiose ===
* [[Basilica di San Carpoforo]], romanica.
* [[Basilica di Sant'Abbondio]] (architettura romanica fra le maggiori d'Italia con affreschi del [[XIV secolo]]).
* [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Como)|Chiesa dei SS. Cosma e Damiano]], XI secolo, sconsacrata, all'interno del complesso di Sant'Abbondio.
* [[Basilica di San Fedele]], romanica.
* [[Duomo di Como]] (costruito tra il [[XIV secolo|XIV]] e il [[XVIII secolo]] il quale detiene il titolo di Cattedrale).
* [[Basilica di San Giorgio (Como)|Basilica di San Giorgio]], trecentesca, ricostruita in epoca barocca, custodisce importanti affreschi romanici.
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Como)|Chiesa di Sant'Agostino]] che conserva la [[Pittura a olio|tela]] della ''Nascita di Maria'' del [[Morazzone]].
* [[Chiesa di San Giacomo (Como)|Chiesa di San Giacomo]], alle spalle del Broletto (XI secolo), non più officiata.
* [[Santuario del Santissimo Crocifisso (Como)|Santuario del Ss. Crocifisso.]]<ref>http://www.crocifissocomo.altervista.org</ref>
* [[Chiesa di Sant'Eusebio (Como)|Chiesa di S. Eusebio]], riedificata nel Cinquecento.
* [[Chiesa del Gesù (Como)|Chiesa del Gesù]], della [[Compagnia di Gesù|compagnia dei Gesuiti]], cinquecentesca (architettura [[Controriforma|controriformista]] a navata unica).
* [[Chiesa di San Donnino (Como)|Chiesa di San Donnino]], di epoca barocca.
* [[Chiesa di San Giuliano (Como)|Chiesa dei SS. Giuliano e Ambrogio]], seicentesca.
* Chiesa di Santa Cecilia, inglobata nel [[Liceo classico e scientifico Alessandro Volta|ginnasio Alessandro Volta]], dai fastosi interni barocchi con notevoli capolavori in stile rococò di [[Andrea Lanzani]] e [[Filippo Abbiati]].
* [[Eremo di San Donato]].
==== Rovine ====
* Resti della [[Ex chiesa di San Lazzaro (Como)|chiesa di San Lazzaro]] (1130), che già nel 1192 si trovava nei pressi di un [[lazzaretto]].<ref name=":6223">{{Cita|TCI|p. 280|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref>
=== Architetture civili ===
{{vedi anche|Ville e palazzi di Como}}
*[[Broletto di Como|Broletto]] (municipio del comune medievale).
* [[Villa Olmo]].
* La sede del conservatorio cittadino, già [[Ospedale Sant'Anna|Ospedale grande di sant'Anna]], completato nel [[1485]].
* [[Tempio voltiano]] (museo Alessandro Volta).
* Palazzo ''[[Novocomum]]'' (o "Transatlantico"), opera del [[razionalismo italiano]] (di Giuseppe Terragni).
* [[Casa del Fascio (Como)|Casa del Fascio]], opera del razionalismo italiano (di Giuseppe Terragni).
* ''[[Monumento ai caduti (Como)|Monumento ai caduti]]'' (di Giuseppe Terragni).
* [[Asilo Sant'Elia]], opera del razionalismo italiano (di Giuseppe Terragni).
* [[Liceo classico e scientifico Alessandro Volta]], fondato nel 1773 con sede nell'edificio [[Neoclassicismo|neoclassico]] progettato da [[Simone Cantoni]].
=== Architetture militari ===
* [[Castel Baradello]], medievale.
* [[Mura di Como]], romane e medievali.
=== Siti archeologici ===
* Necropoli della Ca' morta.
* [[Prestino]], scavi di via Isonzo.
* Rondineto, Camere scavate nella roccia.
* Brecciago, strutture dell'insediamento protostorico.
* [[Terme di Como Romana|Terme romane]], viale Lecco.
* Villa romana, via Zezio.<ref>{{cita|Berra|p. 57}}.</ref>
* Resti delle [[Mura di Como|mura cittadine]] romane:
** [[Porta Pretoria (Como)|Porta Pretoria]],<ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref>{{Cita web|url=https://www.quicomo.it/cronaca/la-como-romana-riapre-la-porta-pretoria.html|titolo=Como romana, riapre la Porta Pretoria|sito=QuiComo|lingua=it|accesso=2024-07-25}}</ref>
** cortile scuola media Parini,
** via C. Cantù,
** sotterranei ex setificio di via Carducci,
** Via Cinque giornate 59<ref>{{cita|Berra|p. 52}}.</ref>.
* [[Cerchio di pietra (Como)|Cerchio votivo]], nei pressi del cantiere del nuovo [[Ospedale Sant'Anna]] ([[Montano Lucino]], località Tre Camini).
=== Aree naturali ===
* [[Oasi del Bassone-Torbiera di Albate]]
==
* [[Monumento alla Resistenza europea]]
* ''[[The Life Electric]]'', monumento disegnato da [[Daniel Libeskind]].
* Statua a [[Giuseppe Garibaldi]], scolpita nel 1899 da [[Vincenzo Vela]] a ricordo della liberazione della città dalla dominazione austro-ungarica, evento al quale si rifà il nome della piazza che ospita questo monumento (''piazza Vittoria'').<ref>{{Cita|TCI|p. 276|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref> In origine, la statua si trovava sul lato opposto della piazza,<ref>{{Cita web|url=https://www.laprovinciadicomo.it/stories/como-citta/wiki-loves-lake-como-caccia-torri-castelli-o_1437047_11/|titolo=Wiki Loves Lake Como: a caccia di torri e castelli|sito=www.laprovinciadicomo.it|data=2022-08-19|lingua=it|accesso=2024-03-21}}</ref> ed era rivolta in direzione di [[San Fermo della Battaglia|San Fermo]], luogo dell'omonima [[Battaglia di San Fermo|battaglia]] vinta dai garibaldini.
* Statua ad [[Alessandro Volta]], scolpita nel 1838 da [[Pompeo Marchesi]]<ref name=":6">{{Cita|TCI|p. 271|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref> in onore dell'inventore della [[Pila (elettrotecnica)|pila]], al quale è dedicata anche la piazza che ospita questo monumento.<ref>{{Cita web|url=https://alessandrovolta.it/luoghi-voltiani/como/monumento-e-piazza/|titolo=Alessandro Volta » Monumento e Piazza|accesso=7 marzo 2022}}</ref> Il basamento, realizzato da Francesco Durelli<ref name=":6" />, ospita bassorilievi che rappresentano alcune invenzioni e scoperte di Volta (l'[[eudiometro]], l'[[elettrometro condensatore]] e le indagini sul [[metano]])<ref>{{Cita web|url=https://vbilinguecanossa.wixsite.com/my-site-2/piazza-volta|titolo=Piazza Volta|sito=My Site 2|lingua=it|accesso=2024-03-21}}</ref>.
* [[Fontana di Camerlata]]
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Como}}
La città si trova al centro di un agglomerato urbano che comprende i comuni limitrofi inoltrandosi fin nella vicina Svizzera. A est, la conurbazione raggiunge il circondario erbese. La popolazione sommata di questa trentina di comuni supera le {{formatnum:215000}} unità. Se a essa si aggiunge l'area urbana della vicina Lecco (quasi attaccata a quella di Erba), l'area sfiorerebbe i {{formatnum:320000}} abitanti, creando così un'area e una macrocittà che per popolazione risulterebbe la terza della Lombardia, subito dietro le aree metropolitane di Milano e Brescia.
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:11986}}, ovvero il 14,34% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=11 luglio 2025}}</ref>
* [[Filippine]] 1066
* [[Romania]] 953
* [[Sri Lanka]] 810
* [[El Salvador]] 733
* [[Ucraina]] 719
* [[Albania]] 573
* [[Turchia]] 503
* [[Cina]] 481
* [[Pakistan]] 474
* [[Nigeria]] 451
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Basilica di Sant'Abbondio a Como - Facciata.jpg|thumb|Basilica di Sant'Abbondio]]
[[File:FacciataSanFedele2007.jpg|thumb|La basilica di San Fedele]]
==== La festa di Sant'Abbondio ====
Quella di [[Abbondio di Como|Sant'Abbondio]] è la festa patronale di Como, che si celebra il 31 agosto nella chiesa omonima. La tradizionale fiera ha luogo nei pressi della basilica ed è animata da iniziative come la degustazione dei piatti tipici, la vendita dei prodotti artigianali e, lungo le mura della città, la mostra zootecnica, con esposizione di decine di animali come mucche, tori e vitelli provenienti dagli allevamenti della provincia. All'inizio la fiera era una semplice festa contadina che usava benedire le mucche; questa tradizione è ancora oggi mantenuta.
==== Il Santissimo Crocifisso ====
La venerazione del [[Crocifisso]] è collegata alla [[processione]] del [[Venerdì santo]] (che, però, fino agli [[anni 1960|anni sessanta del XX secolo]] si svolgeva il giorno precedente) e al cosiddetto "anello del miracolo". Durante la processione del [[Giovedì santo]] del 25 marzo [[1529]], infatti, la tradizione vuole che l'immagine del Crocifisso, al passaggio davanti alla [[Chiesa di San Bartolomeo (Como)|chiesa di San Bartolomeo]], abbia spezzato le catene che il governatore spagnolo aveva eretto per timore di un'imboscata da parte dei francesi, azione che fu subito considerata come [[miracolo]]sa dai presenti<ref name="Sscrocifisso">{{Cita web|url=http://crocifissocomo.altervista.org/pagina-883581.html|titolo=Il Ss. Crocifisso|accesso=26 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=L’anellone che si spezzò nel 1529|pubblicazione=[[Corriere di Como]]|data=19 aprile 2014|url=https://www.corrieredicomo.it/lanellone-che-si-spezzo-nel-1529/|accesso=26 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210227002424/https://www.corrieredicomo.it/lanellone-che-si-spezzo-nel-1529/|urlmorto=sì}}</ref> e in seguito riconosciuta come tale dalla Chiesa locale nel [[1608]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/G1050-00745/|titolo=Cristo crocifisso - Ambito lombardo|autore=G. Virgilio|accesso=25 aprile 2020|data=28 maggio 2019}}</ref> Il Crocifisso viene esposto alla venerazione dei fedeli tutti gli anni dal martedì della Settimana Santa fino al Venerdì santo nella chiesa che in origine era dedicata alla [[Annunciazione del Signore|Vergine Annunciata]] (officiata dai [[Congregazione dei celestini|monaci celestini]]) e oggi è il [[Santuario del Santissimo Crocifisso (Como)|santuario del Santissimo Crocifisso]], e baciata da migliaia di fedeli.<ref>{{Cita news|titolo=Il rito del bacio e il vescovo in Duomo Al Crocifisso il via alla Settimana santa|pubblicazione=[[La Provincia]]|data=15 aprile 2019|url=https://www.laprovinciadicomo.it/stories/como-citta/il-rito-del-bacio-e-il-vescovo-in-duomo-al-crocifisso-il-via-alla-settimana-sant_1308102_11/|accesso=26 aprile 2020}}</ref> La devozione di ''andà a basà ul Crucifiss'' (o semplicemente ''andà a basà'') costituisce una delle tradizioni devozionali più radicate nel comasco.<ref>{{Cita news|titolo=Il Crocifisso esposto in Basilica, inizia il rito del bacio|pubblicazione= Corriere di Como|data=16 aprile 2014|url=https://www.corrieredicomo.it/il-crocifisso-esposto-in-basilica-inizia-il-rito-del-bacio/|accesso=26 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210227013755/https://www.corrieredicomo.it/il-crocifisso-esposto-in-basilica-inizia-il-rito-del-bacio/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Venerdì santo, niente bacio e processione L’ultimo stop fu nel 1867 per il colera|pubblicazione=[[La Provincia]]|data=28 marzo 2020|url=https://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/venerdi-santo-niente-bacio-e-processione-lultimo-stop-fu-nel-1867-per-il-coler_1346969_11/|accesso=26 aprile 2020}}</ref> Il [[Venerdì Santo]], il crocifisso è poi portato in processione lungo le vie di Como, con la partecipazione del vescovo locale.<ref>{{Cita news|titolo=Como, passa il Santo Crocifisso e la città si ferma per la processione|pubblicazione=Ciaocomo.it|autore=M. Romualdi|data=19 aprile 2019|url=https://www.ciaocomo.it/2019/04/19/como-passa-il-santo-crocifisso-e-la-citta-si-ferma-per-la-processione/175838/|accesso=26 aprile 2020}}</ref> Lungo le mura del centro storico ha luogo la tradizionale fiera, che dal giovedì prima di Pasqua anima la città con centinaia di ambulanti provenienti da tutta Italia,<ref>{{Cita web|url=https://lagodicomo.net/la-fiera-di-pasqua-a-como-163-bancarelle-da-non-perdere-e-non-solo/|titolo=La fiera di Pasqua 163 bancarelle da non perdere e non solo|accesso=26 aprile 2020|data=4 aprile 2019|dataarchivio=26 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220326101920/https://lagodicomo.net/la-fiera-di-pasqua-a-como-163-bancarelle-da-non-perdere-e-non-solo/|urlmorto=sì}}</ref> evento tradizionalmente molto popolare fra i cittadini comaschi<ref>{{Cita news|titolo=Fiera di Pasqua, una tradizione da “tutto esaurito”|pubblicazione=[[Corriere di Como]]|data=14 aprile 2017|url=https://www.corrieredicomo.it/fiera-pasqua-subito-esaurito-oggi-la-processione-del-venerdi-santo/|accesso=26 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191109073043/https://www.corrieredicomo.it/fiera-pasqua-subito-esaurito-oggi-la-processione-del-venerdi-santo/|urlmorto=sì}}</ref>
==== La Sagra di San Giovanni Battista ====
La celebrazione di [[Giovanni Battista|san Giovanni Battista]] vede la rievocazione delle guerre medievali lariane, combattute sul lago nel [[1169]] e che videro l'esercito comasco, alleato di [[Federico Barbarossa]], opposto alla roccaforte dell'[[Isola Comacina]], alleata di Milano. Ogni anno, il sabato sera più vicino al 24 giugno, ha luogo l'incendio dell'isola sotto forma di uno spettacolo pirotecnico. La flotta della navigazione, con orchestra e ballo a bordo, salpa da Como alla volta dell'isola caricando centinaia di passeggeri. La sfilata dei battelli rievocherebbe l'arrivo dell'esercito comasco e della sua flotta. Inoltre per ricordare l'arrivo dell'imperatore Barbarossa in città, dal 1980 si svolge il [[Palio del Baradello]] che termina con una regata di barche sul lago nel mese di settembre.
==== La festa di Sant'Antonio abate ====
Ogni 17 gennaio, festa di [[Sant'Antonio abate]], davanti alla chiesa di Sant'Agostino, ha luogo la benedizione delle automobili e degli animali. Sul sagrato si svolgeva fino a qualche anno fa la minuscola fiera a base di dolciumi e castagne (tipiche anche le castagne bianche da mangiare col latte). Una nota particolare merita la ''Pampara'', sorta di bastone decorato con dolci e piccoli giochi per bambini, oggi in disuso.
==== La cannonata delle ore 12 ====
Dal [[1912]] su iniziativa della [[Pro loco|Pro Como]] ogni giorno, alle ore 12:00 in punto, si può sentire distintamente in tutta l'area urbana che si affaccia sul lago un colpo di cannone sparato a salve che scandisce lo scoccare del mezzogiorno. Il cannone di origine austriaca è situato alle pendici di Brunate in località Carescione, visibile durante la salita con la funicolare verso il paese che sovrasta la città<ref>{{cita testo|url=http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Homepage/la-storia-del-cannone-di-mezzodigrave_7212_11/?mediaon.trackers.autorefresh.Homepage|titolo=La storia del cannone di mezzodì}}</ref>. Il poeta Filippo Tommaso Marinetti, legato indissolubilmente alla città lariana, fu folgorato dalla visione del cannone, tanto che dedicò a quest'ultimo la celebre poesia che darà poi alla città il soprannome ancora in uso oggi, anche se in maniera largamente minore.<ref name=":4" />
{{Citazione|
...la città è incandescente e l’ora si cuoce, <br>
si squaglia nel suo stesso vapore<br>
È Como il Forno d’Italia, che brucia e dell’uomo fa fiamma<br>
Ogni ora è fusa, il progresso cuoce e già forgia<br>
Tra l’acqua e tra il fuoco il cannone<br>
spara in alto il futuro<br>
della nostra gloriosa nazione|
[[Gli indomabili]], [[Filippo Tommaso Marinetti]]
}}
==== Il santuario della Madonna del Prodigio di Garzola ====
Il santuario conserva al suo interno un'immagine sacra di ''Maria Santissima con il Bambino'' che è venerata col titolo di Nostra Signora del Prodigio e che papa Giovanni XXIII elesse patrona dei naviganti. La preziosa effigie bizantina è legata a un fatto prodigioso avvenuto il 12 settembre 1669 nel mare Adriatico. Una nobile famiglia, fuggitiva da Candia, in viaggio verso Venezia durante una terribile tempesta vide galleggiare il quadro sacro in mezzo ai flutti, lo ripescò, chiese protezione alla sacra immagine ed evitò il naufragio; fu considerata per questo protettrice dei naviganti.
Nel 2008 il vescovo Diego Coletti fece collocare sul tetto del santuario della Madonna del Prodigio la statua dorata della Madonna un tempo sulla cuspide della chiesa dell'ex seminario: ora ''la Madunina de Comm'' veglia sull'intera città.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Como e sul suo territorio sono presenti alcune benemerite associazioni:
* La [[Società archeologica comense]], attiva dal [[1902]], si occupa di divulgare le memorie storiche e archeologiche della città tramite la pubblicazione della prestigiosa rivista.
==== Ospedali ====
Como e la sua provincia sono servite da due strutture ospedaliere principali:
* [[Ospedale Sant'Anna]], trasferito nella nuova struttura situata nel comune di [[San Fermo della Battaglia]] il 3 ottobre 2010.
* [[
Non lontano dal Centro, in località [[Monte Olimpino]], è collocata la storica clinica privata [[Villa Aprica]].
=== Qualità della vita ===
Secondo l'indagine [[ISTAT]] diffusa il 28 agosto [[2008]] sugli indicatori ambientali urbani dei 111 comuni capoluogo di provincia relativi all'anno [[2007]], Como è stata classificata al 78º posto dopo [[Vibo Valentia]] e prima di [[Bari]]<ref>{{Cita web |url=http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20080828_00/ |titolo=Indicatori ambientali urbani<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=28 gennaio 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130312220350/http://www3.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20080828_00/ |urlmorto=sì }}</ref>.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
[[File:Liceo A.Volta-Como.JPG|miniatura|Il liceo Alessandro Volta, opera di [[Simone Cantoni]]]]
Nel comune sono presenti istituzioni prescolastiche, scolastiche di primo grado e di secondo grado, inferiore e superiore. Quelle di secondo grado superiore comprendono 2 licei classici, 2 licei delle scienze umane, 4 licei scientifici, 5 licei linguistici,1 liceo musicale, 1 liceo artistico, 6 istituti tecnici, 3 istituti professionali, 5 centri di formazione professionale (CFP)<ref>{{cita testo|url=http://como.corriere.it/pubblica-utilita/scuole-superiori.shtml|titolo=Scuole Superiori a Como}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.provincia.como.it/temi/attivita-sociali/istruzione-formazione-lavoro/scuole-provincia/ |titolo=Scuole della provincia |accesso=4 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191022193857/http://www.provincia.como.it/temi/attivita-sociali/istruzione-formazione-lavoro/scuole-provincia |urlmorto=sì }}</ref>.
==== Università degli Studi e Alta formazione ====
Como è sede universitaria dal 1987, anno di avvio dei primi corsi del ''Diploma a fini speciali in Informatica Gestionale'' avviato dal [[Politecnico di Milano]]. Dal 1989 è sede di regolari corsi di laurea in [[ingegneria]] gemmati appunto dal politecnico milanese oltre che in [[scienze]] e più tardi in [[giurisprudenza]], gemmati dall'[[Università degli studi di Milano]]. Dal 1998 questi ultimi corsi confluiscono nell'[[Università degli Studi dell'Insubria]] insieme agli analoghi corsi di [[Varese]]; Dallo stesso anno a Como ha sede (insieme con Varese) il Rettorato dell'[[Università degli Studi dell'Insubria]]. Il Politecnico di Milano disponeva di un proprio polo territoriale con sede a Como, chiuso nel 2019.
Per quanto riguarda le arti e la musica Como è sede sia di un Conservatorio di Musica intitolato a Giuseppe Verdi sia di un'accademia di belle arti.
* Il [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Como)|Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Como]] è il più giovane fra i quattro conservatori situati in Lombardia, essendo nato nel [[1982]] come sezione staccata del Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Milano. L'Istituto ha acquisito propria autonomia nel [[1996]].
* L'[[Accademia di Belle Arti "A. Galli" di Como]] è un'istituzione privata, nata nel [[1989]] e riconosciuta dal [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|Ministero dell'Università]].
* L'Istituto Superiore per Interpreti e Traduttori F. Casati, nato nel [[1989]] e trasformatosi nel [[2002]] in [[Scuola Superiore Mediatori Linguistici F. Casati di Como]] abilitata dal [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|Ministero dell'Università]] a rilasciare lauree triennali in mediazione linguistica.
==== Musei ====
[[File:Como - Tempio Voltiano.jpg|thumb|Il [[Tempio voltiano]]]]
* [[Museo archeologico Paolo Giovio]]
* [[Museo storico Giuseppe Garibaldi]]
* [[Pinacoteca di palazzo Volpi|Pinacoteca]]
* [[Tempio voltiano]]
* [[Museo didattico della Seta di Como]]
* Museo di fisica, presso il [[Liceo classico e scientifico Alessandro Volta]]
* [[Porta Pretoria (Como)|Porta di Como Romana]]<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.comune.como.it/it/servizi/cultura/musei-civici/porta-como-romana/|titolo=Porta di Como romana|sito=Comune di Como|lingua=it|accesso=2024-07-16}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/musei/porta_como_romana/index.html|titolo=Porta di Como Romana|sito=Como - Lake Experience|lingua=it|accesso=2024-07-16}}</ref>
* Museo ''"Beata Chiara Bosatta"''<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.suipassididonguanella.org/musei-e-raccolte-museali/museo-beata-chiara-bosatta-lora-como/|titolo=Museo "Beata Chiara Bosatta" (Lora, Como)|sito=Sui Passi di Don Guanella|lingua=it|accesso=2021-12-16}}</ref>.
* Museo "Rivarossi" dei Treni in Miniatura
* Museo delle scienze Casartelli
* Museo Studio del Tessuto
* Museo “Don Luigi Guanella”
* Museo Rifugi Antiaerei Como<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/lombardia-musei-monumenti/museo-rifugi-antiaerei-como|titolo=Museo Rifugi Antiaerei Como}}</ref>
* Museo Como 1907<ref>{{Cita web|url=https://www.museodelcomo.it/|titolo=Il museo del como}}</ref>
Aree periodicamente riservate a mostre ed esposizioni
* [[Villa Olmo]]
* [[Spazio culturale Antonio Ratti|Spazio culturale Achille Ratti]]
=== Media ===
==== Stampa ====
* ''[[La Provincia]]'', il più diffuso quotidiano cittadino.
* [https://www.comonews.it Comonews], quotidiano di notizie h24 su Como e Provincia
* ''Como e dintorni'', rivista mensile di storia, arte, cultura attualità e turismo.<ref>{{Cita web |url=http://www.comoedintorni.eu/ |titolo=Como e dintorni |accesso=10 agosto 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200814215915/http://comoedintorni.eu/ |urlmorto=sì }}</ref>
* ''Magic Lake'', [[Periodico|magazine]] di natura, cultura e imprenditorialità del territorio lariano.
==== Radio ====
* [[CiaoComo Radio]]
* [https://www.comoradio.it Comoradio International], emittente radiofonica della città
====
* [[Espansione Tv]]
=== Teatri ===
==== In attività ====
* [[Teatro Sociale (Como)|Teatro Sociale]] di Giuseppe Cusi, completato da [[Luigi Canonica]] nel 1813. Ospitò [[Franz Liszt]], [[Niccolò Paganini]], [[Giuditta Pasta]].
* [[Cine - Teatro La Lucernetta]] ex Cinema dei Ragazzi, ora teatro del Centro di Como. Fu edificato laddove un tempo si trovava una chiesa dedicata a San Sisto,<ref>{{Cita web|url=https://www.parrocchiasanfedelecomo.it/home/chiese-della-parrocchia/basilica-di-san-fedele/linterno-della-basilica/|titolo=L’interno della basilica – Parrocchia san Fedele|lingua=it|accesso=5 aprile 2022}}</ref> attestata nella [[pieve di Zezio]] già alla fine del [[Duecento]]<ref>{{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=20054|titolo=SIUSA - Parrocchia di S. Sisto in Como|sito=siusa.archivi.beniculturali.it|accesso=5 aprile 2022}}</ref>.
==== Non più attivi ====
* [[Teatro Cressoni]]: nato per iniziativa di [[Annibale Cressoni]], fu progettato da Pietro Luzzani nel 1870. Vi cantò [[Luisa Tetrazzini]] e vi recitarono [[Edoardo Ferravilla]] ed [[Ermete Zacconi]]. Dopo essere stato trasformato in cinematografo, nel 1997 fu chiuso e nel 2018 convertito in edificio residenziale.
* [[Teatro Politeama (Como)|Teatro Politeama]]: progettato nel 1910 dall'architetto comasco [[Federico Frigerio (architetto)|Federico Frigerio]] (Palazzo Plinius, [[Tempio voltiano]]), per più di mezzo secolo è stato la seconda sala cittadina. La sua costruzione iniziò nel 1907 e subito venne inteso non solo come teatro, ma come centro destinato a più funzioni: per questo vennero progettati al suo interno un ristorante e un albergo.
=== Eventi ===
[[File:comoparco.JPG|thumb|Il parco pubblico di Villa Olmo]]
[[File:Comonight.JPG|thumb|Como di sera]]
*Festival Como Città della Musica - Festival estivo organizzato dal Teatro Sociale di Como e dal Comune dedicato alla musica nei luoghi più caratteristici e suggestivi della città. Da Villa Olmo a Palazzo Natta, dal Castel Baradello al Chiostro di Sant'Abbondio un susseguirsi di appuntamenti ricchi di emozioni e suoni per ogni età. Una lunga festa che nel mese di luglio anima la città.
* Parolario - Manifestazione culturale legata alla fiera del libro, che vede la partecipazione di alcuni tra i maggiori nomi della letteratura e del giornalismo italiano. Si svolge all'inizio di settembre per due settimane.
* La Città dei Balocchi - È così nominata la manifestazione natalizia rivolta inizialmente ai bambini, oggi trasformata in un'attrazione per il turismo invernale grazie al "Magic Light Festival", con l'illuminazione speciale di tutti i monumenti. Dura oltre un mese.
* All'inizio di settembre si svolge a Como il Palio del Baradello<ref>{{cita testo|url=http://www.paliodelbaradello.it/index1.html|titolo=Palio del Baradello|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413010740/http://www.paliodelbaradello.it/index1.html }}</ref>, rievocazione storica che prende il nome dal Castel Baradello. Fonti storiche narrano che nel "mese di giugno, anno del Signore 1159, l'imperatore Federico I di Svevia, dopo aver sconfitto Milano e la [[Lega Lombarda]] con il determinante contributo delle truppe di Lodi, Cremona, e Pavia ma soprattutto comasche, riconoscente, giunge in visita a Como. La città alleata gli tributa gran festa e accoglienza: si organizzano in suo onore gran banchetti, luminarie, parate e gare sul lago." Il palio nasce nel [[1981]] e coinvolge le contrade storiche della città (Borgo di Rebbio, Borgo di Sant'Agostino, Borgo della Roggia Molinara, Contrada della Cortesella, Borgo di Camerlata, Borgo di San Martino, Borgo di [[Tavernola (Como)|Tavernola]]) e alcuni comuni del territorio lariano ([[Brienno]] e [[Cernobbio]]) che si sfidano per la conquista del “pallium”, drappo di seta dipinto a mano, ogni anno, da valenti artisti comaschi. Esso si articola attraverso tre gare ufficiali: la ''cariolana'', corsa storica con le carriole, la giostra del saraceno, dove il Cavaliere di ciascun Borgo scende in campo galoppando sul proprio destriero e cerca di colpire il bersaglio del simulacro prima del proprio antagonista, sceso anch'esso in campo, ottenendo in tal modo il diritto a incontrare l'avversario successivo e il tiro alla fune, che ha sostituito dal 2005 la regata, gara remiera con le caratteristiche ''[[Batell|lucie]]''.
* Il LakeComo Festival<ref>{{cita testo|url=http://www.lakecomofestival.com|titolo=LakeComo Festival}}</ref>, fondato nel 2006 propone una stagione musicale di musica da camera classica e contemporanea utilizzando ville e sedi storicamente rilevanti del lago di Como e proponendo importanti artisti internazionali. La sezione primaverile si svolge principalmente sul lago e in Brianza, la sezione autunnale riserva invece una finestra sulla città di Como e utilizza come sede la pinacoteca civica.
* Festival della Luce<ref>{{cita testo|url=http://www.festivaldellaluce.it|titolo=Festival della Luce }}</ref> - Festival culturale primaverile fondato nel 2013, che si riallaccia alla tradizione scientifica di Como, città natale di [[Alessandro Volta]] che, con l'invenzione della pila, ha aperto la strada alle innumerevoli applicazioni dell'elettricità. Il Festival della Luce richiama in città alcuni tra i più importanti scienziati e studiosi a livello nazionale e internazionale, con la presenza di due premi Nobel nelle ultime due edizioni. Il Festival è organizzato dalla Fondazione Alessandro Volta e promosso e sostenuto dall'Associazione Città della Luce.
* [[Centomiglia del Lario]]<ref>{{Cita web|url=https://www.centomigliadellario.com/|titolo=Centomiglia del Lario}}</ref> - gara di motonautica organizzata dallo Yacht Club Como, viene disputata ogni anno tradizionalmente nel mese di ottobre. La prima edizione risale al 1949 ed è la seconda gara di motonautica più longeva d'Italia dopo la Pavia-Venezia
* Il [[Giro di Lombardia]] - in alternanza con Bergamo, Como è ogni anno sede di arrivo o di partenza della "classica delle foglie morte", ovvero l'ultima delle gare monumento riservate alle squadre ciclistiche professionistiche.
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni amministrative ===
[[File:Como-Wards.png|upright=0.7|thumb|Circoscrizioni di Como]]
Circoscrizioni - Quartieri (evidenziando gli ex comuni autonomi)
# '''[[Albate]]''' - [[Muggiò (Como)|Muggiò]] - [[Acquanera]] - [[Trecallo]]
# [[Como Lora|Lora]]
# '''[[Camerlata]]''' - '''[[Breccia (Como)|Breccia]]''' - '''[[Rebbio (Como)|Rebbio]]''' - [[Prestino]]
# '''[[Camnago Volta]]'''
# Como Centro - Como Ovest
# Como Borghi
# Como Nord - Como Est
# '''[[Monte Olimpino]]''' - [[Ponte Chiasso]] - [[Sagnino]] - [[Tavernola (Como)|Tavernola]]
# '''[[Civiglio]]''' - [[Garzola]]
== Economia ==
Sin dal Medioevo il territorio comasco ha avuto una notevole vocazione tessile, in particolare tra l'XI e il XVII secolo dominava il [[lanificio]] (con concentrazioni quasi industriali nei borghi comaschi lungo il Cosia, come l'attuale via Pannilani, e nel vicino centro di Torno). Nel corso del XIV e XV secolo il tessile comasco si specializzò in [[lana|lane]] di uso comune, [[fustagni]] e tessuti economici, parallelamente però iniziò a diffondersi, verso la fine del Quattrocento, l'industria serica. Nel corso del Seicento il lanificio italiano, e comasco, attraversò un periodo di forte contrazione e crisi, subendo la concorrenza dei tessili nord-europei, mentre la produzione di [[sete]] resse, e nel corso del Settecento, soprattutto come seta greggia e semilavorata prodotta nelle immediate vicinanze della città, crebbe. Nel corso del XIX secolo, soprattutto dopo l'unificazione nazionale, il settore tessile comasco iniziò a mostrare segni di dinamismo, con una precoce industrializzazione e una certa capacità di attrazione di capitali esteri. Al principio del Novecento Como era una città a forte vocazione industriale con un ampio spettro di sotto settori specifici (stampa su tessuto, [[Cravatta|cravatte]], sete pregiate, [[calze]], tessuti generici, dopo la seconda guerra mondiale anche disegno per tessuti, moda e coloranti per tessuti); questa crescita avvenne anche ponendo in crisi e facendo una feroce concorrenza alle realtà industriali del nord Europa (inglesi, olandesi e francesi) che due secoli prima aveva soppiantato l'Italia nel primato dell'industria tessile. Il settore conobbe però una dura crisi, da cui non si è più del tutto ripreso (soprattutto per numero di addetti) all'inizio degli anni 1990, seguita da altre contrazioni; nel territorio comasco e nei comuni circumvicini è però ancora allocata una forte presenza di industrie tessili, anche se quelle specializzate su prodotti di alta gamma, di lusso o di marca hanno attraversato il trentennio di contrazione con una maggiore capacità di adattamento e con prospettive migliori.
L'edizione 2013 del Rapporto annuale sull'economia comasca del servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como offre uno spaccato puntuale dell'economia dell'area.
Analizzando la consistenza delle imprese attive per settore di attività, si rileva la prevalenza del comparto del terziario, con {{formatnum:26516}} unità attive e un'incidenza in crescita pari al 60% del totale. Seguono per importanza le costruzioni ({{formatnum:8638}} unità, con un peso sotto il 20%) e il manifatturiero ({{formatnum:6672}} imprese, con un'incidenza pari al 15% del totale).
Per quanto riguarda i principali mercati di destinazione dei prodotti comaschi, al primo posto si posiziona la Germania, che assorbe il 13,5% dell'export di Como e al secondo posto la Francia. Anche i Paesi al di fuori dell'UE hanno aumentato la loro rilevanza, passando da un'incidenza del 40,8% (anno 2008) al 46,9% (anno 2013). Il settore tessile si conferma al primo posto nelle esportazioni.
Nella voce servizi, il turismo estero ha ottenuto il massimo storico di {{formatnum:701938}} arrivi (+0,3%). Il soggiorno medio è pari a poco più di due giorni per i turisti italiani e a poco meno di tre giorni per i turisti stranieri. Gli esercizi extralberghieri hanno confermato il notevole dinamismo degli ultimi anni, crescendo di ventuno unità grazie ai ''[[bed & breakfast]] ''e agli ''alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale''. Nel corso del 2013 gli arrivi dei turisti che hanno optato per una struttura alberghiera sono stati l'83,5% del totale.
Infine, nel comasco emergono tre ambiti di crescita e nuove opportunità: la nautica, le industrie culturali e creative e il florovivaismo. Quest'ultimo settore, inteso in senso lato come “filiera del verde”, comprende non solo il verde a uso di abitazioni private, ma anche il mantenimento e miglioramento del paesaggio e delle condizioni di vita nelle città attraverso la creazione del verde urbano.
Il turismo è stato sempre appannaggio dei paesi del centro-lago. {{chiarire|In città, il fenomeno ha conosciuto un recente incremento grazie a una serie di produzioni cinematografiche e televisive come ''[[Ocean's Twelve]]'', ''[[Casino Royale (film 2006)|Casino Royale]]'' e ''[[Guerre stellari]]'', e all'arrivo di personaggi di fama internazionale (ad esempio [[Anna Oxa]], [[Madonna (cantante)|Madonna]], [[Ivana Spagna]], [[George Clooney]], [[Brad Pitt]], [[Richard Branson]], [[Gianni Versace]] e tanti altri), versione moderna del tradizionale soggiorno di tipo aristocratico e letterario che ha caratterizzato il Lario nei secoli passati.|Dove sta scritto? Chiarire la fonte}}
Nel settore dell'[[artigianato]] è diffusa e pregiata la lavorazione dell'[[argento]], finalizzata alla produzione di oggetti in stile tradizionale e quella del [[ferro battuto]] applicata agli edifici pubblici.<ref name="Aci">{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=14}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Comonavi.JPG|thumb|Battelli in manovra. Le crociere sul lago sono una caratteristica tipica della città]]
[[File:Funicolarewik.jpg|thumb|La funicolare per Brunate]]
[[File:Idrowik.jpg|thumb|L'idroscalo internazionale]]
=== Strade ===
==== Autostrade ====
Il comune è attraversato dall'autostrada dei Laghi [[Autostrada A9 (Italia)|A9]]. Nell'area tra [[Albate]] e [[Camerlata]] ha inoltre origine l'[[autostrada A59]], che interseca la A9 poco più a sud della barriera di [[Grandate]].
==== Strade statali ====
Il territorio di Como è attraversato dalle seguenti strade statali:
* [[strada statale 342 Briantea]], che a [[Lora (Como)|Lora]] e a [[Breccia (Como)|Breccia]] interseca i flussi di traffico diretti lungo sull'asse est-ovest del territorio comunale;
* [[strada statale 35 dei Giovi]], che da [[Ponte Chiasso]] attraversa da nord a sud il territorio cittadino fino al confine con [[Grandate]];
* [[strada statale 340 Regina]], che partendo dall'incrocio tra via Bellinzona ([[strada statale 35 dei Giovi]]) e via Cernobbio costeggia la sponda occidentale esterna del [[Lago di Como|Lario]];
* [[strada statale 583 Lariana]], che partendo da via Torno costeggia la sponda occidentale interna del lago di Como.
=== Ferrovie ===
[[File:Como Bahnhöfe.svg|thumb|Mappa del nodo ferroviario]]
Como è collegata alle altre città lombarde (Milano inclusa) tramite il [[servizio ferroviario suburbano di Milano]] (linee ''S'') e tramite il servizio ferroviario regionale (linee R-RE). Il collegamento con il capoluogo lombardo venne realizzato nel 1875<ref name=":0">{{Cita|TCI|p. 257|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref>.
Nel territorio comunale sono presenti sei [[stazione ferroviaria|stazioni ferroviarie]]:
* [[stazione di Como San Giovanni|Como San Giovanni]], sulla [[Ferrovia Milano-Chiasso|ferrovia Milano-Como-Chiasso]]
* [[stazione di Albate-Trecallo|Albate-Trecallo]], sulla [[Ferrovia Como-Lecco|linea Como-Lecco]]
* [[stazione di Como Lago|Como Lago]], [[Stazione di Como Borghi|Como Borghi]] e [[stazione di Grandate-Breccia|Grandate-Breccia]], sulla [[Ferrovia Saronno-Como|ferrovia Como-Saronno]]
* [[stazione di Como Camerlata|Como Camerlata]], in comune sulle ferrovie Milano-Como-Chiasso, Como-Lecco e Como-Saronno.
Fino al [[1966]] era in funzione anche la linea [[Ferrovia Como-Varese|Como-Varese]] sempre delle [[Ferrovienord]] che collegava direttamente con [[Stazione di Varese Nord|Varese Nord]].
=== Tranvie ===
Nella prima metà del XX secolo la città era inoltre collegata alle località vicine mediante un'estesa rete di tranvie provinciali strutturata mediante le seguenti linee:
* [[Tranvia Como-Cernobbio-Maslianico|Como-Cernobbio-Maslianico]]
* [[Tranvia Como-Appiano Gentile-Mozzate|Como-Appiano Gentile-Mozzate]]
* [[Tranvia Como-Cantù-Asnago|Como-Cantù-Asnago]]
* [[Tranvia Como-Erba-Lecco|Como-Erba-Lecco]]
* [[Tranvia Como-Fino-Saronno|Como-Fino-Saronno]]
==== Funicolare ====
La [[Funicolare Como-Brunate]] è attiva dal [[1894]].
=== Navigazione ===
La navigazione lacustre di linea è attiva dal 1826 con numerosi servizi tra la città e i paesi della sponda (vedi [[lago di Como]]).
Fino al 1871, il porto di Como era situato in corrispondenza dell'attuale Piazza Cavour, ottenuta dall'interramento dell'area.<ref name=":0" />
=== Aeroporti ===
In città è attivo l'[[Idroscalo Internazionale di Como]], gestito dall'[[Aero Club Como]], dove ha sede una scuola di volo per l'addestramento di piloti d'idrovolante unica in Europa.
Inoltre, vi è presente una scuola di paracadutismo.
=== Mobilità urbana ===
La rete dei ''trasporti pubblici urbani'' è dotata di 9 linee di [[autobus]] gestite da ''[[ASF Autolinee]]'' (ex SPT Linea).
La rete dei trasporti extraurbani (C) è gestita principalmente da [[ASF Autolinee]] e, in misura minore, dalla [[Ferrovie Nord Milano Autoservizi]] ed è composta da linee che collegano Como ai comuni della [[Provincia di Como|provincia]] e a Varese, Lecco e Bergamo. Alcune di esse hanno sostituito, dal [[1966]], la soppressa [[ferrovia Como-Varese]] delle [[Gruppo FNM|Ferrovie Nord Milano]].
In passato la città fu servita dal [[1906]] al [[1952]] da una [[Rete tranviaria di Como|rete tranviaria]], in seguito sostituita da una [[Rete filoviaria di Como|rete filoviaria]] dal [[1938]] al [[1978]].
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Como}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Germania|Fulda|1960}}
* {{Gemellaggio|Giappone|Tōkamachi|1975}}
* {{Gemellaggio|Palestina|Nablus|1998}}
* {{Gemellaggio|Israele|Natanya|2004}}
== Sport ==
{{Vedi categoria|Sport a Como}}
Como ha una lunga tradizione sportiva, legata per lo più all'acqua, essendo la città affacciata sul lago omonimo.
=== Calcio ===
[[File:Como Calcio 1983-84.jpg|thumb|Una formazione del Como nella stagione 1983-1984, durante un decennio di stabile militanza in [[Serie A]]]]
Il [[Como 1907]], fondato il 25 maggio 1907, è la principale società calcistica cittadina. Nella sua storia ha disputato 13 campionati di [[Serie A]] e 36 di [[Serie B]]; nel 1996-1997 ha conquistato la [[Coppa Italia Lega Pro|Coppa Italia Serie C]] e nel 2007-2008 la [[Coppa Italia Serie D]]. Gioca le partite casalinghe presso lo [[stadio Giuseppe Sinigaglia]]. È stato rifondato due volte (nel 2005 e nel 2017) e milita in [[Serie A]].
A livello femminile la società più importante è il [[Football Club Femminile Como 2000 Associazione Sportiva Dilettantistica|Como 2000]]. Questo club, fondato nel 1997, ha disputato otto campionati di [[Serie A (calcio femminile)|Serie A]] e sette di [[Serie A2 (calcio femminile)|Serie A2]].
Le principali società di calcio dilettantistiche si trovano nei maggiori quartieri cittadini, come ad esempio [[Albate]] (dove giocano Albate Calcio e Albatese), [[Sagnino]] e [[Rebbio (Como)|Rebbio]]. Alcune società storiche (come la Lario, fondata nel 1909) o comunque capaci di raggiungere il campionato di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]] (come il Lora Lipomo 1962) sono scomparse. Per sopravvivere, altre storiche società, come Cittadella (fondata in convalle nel 1945), Ardita (fondata a Rebbio nel 1934) e Ardisci e Spera (fondata nel 1906) hanno invece unito le proprie forze, fondendosi o tra di loro (nel caso di Ardita e Cittadella) o con società di paesi limitrofi (come nel caso dell'Ardisci e Spera, unitasi alla squadra di [[Maslianico]]). Nella Polisportiva Libertas, squadra dell'oratorio di [[Chiesa di San Bartolomeo (Como)|San Bartolomeo]] tirò i primi calci il famoso e compianto [[Gigi Meroni]]. Il campione del mondo di [[Campionato mondiale di calcio 2006|Germania 2006]] [[Gianluca Zambrotta]] mosse invece i primi passi nell'Alebbio<ref>{{Cita news|titolo=Gianluca Zambrotta, amarcord degli esordi con l’Alebbio|pubblicazione=[[Corriere di Como]]|data=13 aprile 2020|url=https://www.corrieredicomo.it/gianluca-zambrotta-amarcord-degli-esordi-con-lalebbio/|accesso=26 aprile 2020|dataarchivio=27 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210227005337/https://www.corrieredicomo.it/gianluca-zambrotta-amarcord-degli-esordi-con-lalebbio/|urlmorto=sì}}</ref> (altra formazione del quartiere di Rebbio). Sempre a Como ha sede l'U.S. Tavernola militante in seconda categoria.
=== Canottaggio ===
Il [[canottaggio]] è rappresentato dalla [[Canottieri Lario|Società Canottieri Lario Giuseppe Sinigaglia]], fondata nel 1891. Si tratta di una delle più importanti società italiane di canottaggio e ha fornito diversi atleti alla Nazionale italiana, anche in occasione dei [[Canottaggio ai Giochi olimpici|giochi olimpici]]. [[Giuseppe Sinigaglia]], che fu il primo italiano a vincere la ''[[Diamond Challenge Sculls]]'', è anche il più famoso atleta della società, che prese il suo nome per onorarne la memoria di caduto di guerra. Diciassette equipaggi della società hanno conquistato la medaglia d'oro ai campionati del mondo, cinque lo hanno fatto nei campionati europei mentre le vittorie in ambito nazionale sono un centinaio. La Canottieri Lario ha ricevuto la [[Stella al merito sportivo|Stella d'oro al merito sportivo]] del [[Comitato olimpico nazionale italiano]] nel 1967<ref>{{Cita web|url=http://www.canottierilario.it/?q=node/1361|titolo=Una Rosa Camuna per la Canottieri Lario|accesso=26 aprile 2020}}</ref>.
A pochi passi dalla sede dei canottieri si trova lo [[Yacht Club Como]], società nata dalla fusione di due distinte entità: il [[Circolo della Vela Como]] e la [[Motonautica Italiana Lario]].
=== Ciclismo ===
Per sette volte Como è stata sede di arrivo di una tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel 1937 e l'ultima nel 2019.
* [[Giro d'Italia 1937|1937]] 19ªa tappa [[San Pellegrino Terme]]-Como, vinta da [[Marco Cimatti]]
* [[Giro d'Italia 1952|1952]] 13ª tappa Bergamo-Como, vinta da [[Alfredo Pasotti]]
* [[Giro d'Italia 1952|1952]] 14ª tappa [[Erba (Italia)|Erba]]-Como ''(cron. individuale)'', vinta da [[Fausto Coppi]]
* [[Giro d'Italia 1957|1957]] 17ªa tappa [[Varese]]-Como, vinta da [[Alessandro Fantini (ciclista)|Alessandro Fantini]]
* [[Giro d'Italia 1957|1957]] 17ªb tappa Como-Como, vinta da [[Rik Van Steenbergen]]
* [[Giro d'Italia 1987|1987]] 20ª tappa [[Madesimo]]-Como, vinta da [[Paolo Rosola]]
* [[Giro d'Italia 2019|2019]] 15ª tappa Ivrea-Como, vinta da [[Dario Cataldo]]
Il lungolago è stato teatro dell'arrivo del [[Giro di Lombardia]] in quasi tutte le edizioni della classica.
Da ricordare anche le medaglie d'oro conquistate ai giochi di [[Ciclismo ai Giochi della X Olimpiade|Los Angeles 1932]] da [[Paolo Pedretti]] e ai Giochi di Barcellona 1992 da Fabio Casartelli.
=== Hockey su ghiaccio ===
L'[[Associazione Hockey Como]], fondata nel 1971, ha disputato due tornei di [[Serie A (hockey su ghiaccio)|Serie A]] e altrettanti di [[Serie A2 (hockey su ghiaccio)|Serie A2]].
Per alcuni anni è stata attiva una squadra femminile, l'[[Hockey Club Lario Halloween]], la quale ha disputato tutti i campionati dal 1990-1991 al 2006-2007, arrivando in sei occasioni al 3º posto. La società si è dissolta nel 2007.
=== Pallacanestro ===
La Pool Comense 1872, sezione di pallacanestro femminile della [[Ginnastica Comense 1872]], è la squadra più titolata d'Italia avendo conquistato 15 [[Serie A1 (pallacanestro femminile)|scudetti]] (record), 5 [[Coppa Italia di pallacanestro femminile|Coppe Italia]] e 6 [[Supercoppa italiana di pallacanestro femminile|Supercoppe italiane]], anche questo un record nazionale. A livello internazionale ha vinto la [[EuroLeague Women]] nel 1993-1994 e 1994-1995 e il Mundialito nel 1996. La squadra dopo aver concluso la stagione 2011-2012 al 6º posto in Serie A1 decide di non iscriversi ai successivi campionati per tornare attiva nel [[2015]] e partecipare alla serie B nazionale<ref>{{Cita web |url=http://www.basketnet.it/altre/femminile/item/32821-comense,-come-l-araba-fenice.html |titolo=Comense, come l'Araba fenice… |accesso=29 luglio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304070433/http://www.basketnet.it/altre/femminile/item/32821-comense,-come-l-araba-fenice.html |urlmorto=sì }}</ref>.
La squadra maschile più importante è quella della [[Pallacanestro Como]], con trascorsi in [[Divisione Nazionale B]]. In passato è esistita anche una [[Ginnastica Comense 1872 maschile]] che ha disputato il girone finale del campionato italiano nel 1922 e nel 1923.
=== Pallanuoto ===
In città sono presenti due società pallanuotistiche.
La [[Como Nuoto]], che gioca il campionato nazionale di Serie A2, ha conosciuto anche la gloria internazionale con la conquista, nel 1994, della [[Coppa COMEN]]. Nella sua storia ha partecipato in totale a otto edizioni del massimo campionato.
La stessa società possiede una sezione di pallanuoto femminile che disputa, dalla stagione 2021/22, il torneo di [[Serie A2 (pallanuoto femminile)|Serie A1]].
L'altra società cittadina è la [[Pallanuoto Como]], partecipante al campionato di Serie C. Il presidente è Giovanni Dato.
=== Rugby ===
È presente una squadra di rugby, fondata nel 2005, il [[Rugby Como Associazione Sportiva Dilettantistica|Rugby Como]], che si allena al Centro Sportivo Belvedere e che promuove un programma di diffusione dello sport nelle scuole della città.
=== Scherma ===
La Ginnastica Comense 1872 è principalmente nota per la sua sezione di scherma che ha avuto, tra i suoi allievi, anche la medaglia olimpica di Melbourne 1956 [[Antonio Spallino]] e quella di Londra 2012 [[Arianna Errigo]].
=== Ultimate ===
A Como è presente anche una squadra di [[Ultimate frisbee|ultimate]], i FrasbaDalLac, vincitrice, tra l'altro, del premio ''Spirit of The Game'' nel [[Campionato italiano open di ultimate frisbee|campionato italiano open di Ultimate del 2006]].
== Galleria
<gallery>
File:Villa Geno and fountain from ferry on Lake Como.jpg|Villa Geno
File:Comobatt.JPG|<div align="center">Tipico scorcio dei battelli, della cupola del Duomo e del castel Baradello (sulla collina)</div>
File:Como dal Belvedere.jpg|<div align="center">Veduta di Como da Brunate</div>
File:Torre Castel Baradello.jpg|<div align="center">Castel Baradello</div>
</gallery>
== Note ==
;Esplicative
<references group=N/>
;Bibliografiche
{{Note strette}}
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo = Pittura a Como e nel Canton Ticino: dal Mille al Settecento|curatore = Mina Gregori|editore = Cariplo|città = Milano|anno = 1994|ISBN = no}}
* {{Cita libro|curatore=Touring Club Italiano|titolo=Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano)|url=|annooriginale=1999|editore=Touring Editore|città=Milano|cid=TCI99|ISBN=88-365-1325-5}}
* {{cita libro|curatore= Luciano Vaccaro |curatore2= Giuseppe Chiesi |curatore3= Fabrizio Panzera |titolo= Terre del Ticino. Diocesi di Lugano |editore= Editrice La Scuola |città= Brescia |anno= 2003|cid= Vaccaro, Chiesi, Panzera, 2003}}
*{{Cita libro|autore=Pietro Berra|titolo=Da Plinio a Volta - Itinerari d'autore sul lago di Como|annooriginale=|anno=2023|editore=New Press Edizioni|città=Lomazzo|p=|capitolo=|cid=Berra|ISBN=}}
*{{cita libro|titolo=Storia antica di Como|autore=Maurizio Monti|anno=1860|url=https://archive.org/details/storiaanticadico00mont}}
== Voci correlate ==
* [[Lago di Como]]
* [[Idrografia di Como]]
* [[Provincia di Como]]
* [[Diocesi di Como]]
* [[Funicolare Como-Brunate]]
* [[Dialetto comasco]]
* [[Cucina comasca]]
* [[
* [[Ticosa]]
* [[Seta]]
* [[Lecco]]
* [[Alessandro Volta]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{ToponimoLombardia}}
*{{cita web|https://www.oggiacomo.it/|titolo=Oggi a Como}}
{{Como}}
{{
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Lago di Como}}
{{Università degli Studi dell'Insubria}}
{{Città romane della Regio XI Transpadana}}
{{Via Regina}}
{{Via Novaria-Comum}}
{{Stati italiani dal 1077 al 1156}}
{{Stati italiani dal 1156 al 1454}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Lombardia}}
[[Categoria:Como| ]]
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