Il segno: differenze tra le versioni

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{{FictionTV

|titoloitalianotitolo italiano = Il segno

|immagine = Il segno (Ingmar Bergman, 1986).png

|tipofiction= Film TV

|titolo alfabetico = Segno, Il

|titolooriginale= De tva saliga

|tipo fiction = film TV

|nomepaese= [[Svezia]]

|didascalia = [[Per Myrberg]] e [[Harriet Andersson]] in una scena del film

|altripaesi= <!--nazione/nazioni con produzione minoritaria-->

|titolo originale = De två saliga

|annoproduzione= [[1986]]

|nomepaesepaese = [[Svezia]]

|nomegenere= drammatico

|anno prima visione = [[1986]]

|durata= '70

|genere = Drammatico

|linguaoriginale= <!--lingua/lingue in cui è stata girata la fiction TV-->

|durata = '70 min

|tipocolore= colore

|lingua originale = svedese

|aspectratio=

|aspect ratio = 1,33:1

|tipoaudio= sonoro

|produttore = [[Pia Ehrnvall]] e [[Katinka Faragó]]

|nomeproduttore= [[Ingmar Bergman]]

|nomeregistaregista = [[Ingmar Bergman]]

|soggetto = [[Ulla Isaksson]] <small>(romanzo)</small>

|nomeattori =

|sceneggiatore = [[Ulla Isaksson]]

*[[Harriet Andersson]] (Viveka Burman)

|attori = *[[PerHarriet MyrbergAndersson]]: (SuneViveka Burman)

*[[Per Myrberg]]: Sune Burman

*[[Christina Schollin]]: (Annika)

*[[Lasse Poysti]] (dottor Dettow)

*[[IrmaLasse ChristensonPoysti]]: (Signoradottor Storm)Dettow

*[[Irma Christenson]]: signora Storm

|nomefotografofotografo = [[Per Norén]]

|nomemontaggio = -

|nomeeffettispecialimontatore = -

|truccatore = [[Karin Bergwall]] e [[Britt Falkemo]]

|nomemusicista = -

|effetti speciali = -

|nomescenografo = [[Birgitta Bensén]]

|musicista = -

|data-trasmissioneoriginale-filmtv= 19 febbraio 1986

|nomescenografoscenografo = [[Birgitta Bensén]]

|nomepremi = -

|costumista = [[Inger Pehrsson]]

|casa produzione = [[Sveriges Television]] (SVT)

|inizio prima visione = 19 febbraio 1986

|rete TV = [[Sveriges Television]]

}}

{{quoteCitazione|Le cose non sono mai folli per sesé stesse. Lo sono soltanto se viste dal di fuori.|[[Ingmar Bergman]], ''Il segno''}}

'''''Il segno''''' ( titolo originale ''De tvatvå saliga'') è un [[film]] per la televisione]] del [[1986]] diretto dal [[regista]] [[Svezia|svedese]] [[Ingmar Bergman]].

== Trama ==

{{quote|Le cose non sono mai folli per se stesse. Lo sono soltanto se viste dal di fuori.|[[Ingmar Bergman]], ''Il segno''}}

Viveka incontra Sune nella cattedrale di [[Uppsala]] mentre prega con la testa tra le mani. Si parlano e si chiedono a vicenda se hanno fede in [[Dio]].

I due si trovano quindi su un treno e parlano un po' di sé stessi. Viveka dice di avere una macchia più scura in un occhio, ma che questo non influisce sulla sua vista. Sune le racconta dei suoi genitori, dei suoi studi interrotti, del lavoro intrapreso a quei tempi e ora.

'''''Il segno''''' ( titolo originale De tva saliga) è un [[film]] per la televisione del [[1986]] diretto dal [[regista]] [[Svezia|svedese]] [[Ingmar Bergman]].

Viveka incontra Sune nella [[cattedrale]] di [[Uppsala]] mentre, con la testa tra le mani, [[preghiera|prega]]. Si parlano e si chiedono a vicenda se hanno [[fede]] in [[Dio]].<br> Nella scenaPiù seguente i due si trovano su un [[treno]] e parlano un po' di se stessi. Viveka dice di avere una macchia più scura in un [[occhio]] ma che questo non influisce sulla sua vista. Sune le racconta dei suoi [[genitore|genitori]], dei suoi [[studio|studi]] interrotti, del lavoro intrapreso a quei tempi ed ora.<br> Cambia scena etardi i due si trovano a casa di lei, a [[letto]], ed è Viveka che racconta. Si sofferma in particolare sul ricordo di un [[cuscino]] che era nella sua casa quando era piccola, esul sopra viquale c'era [[ricamo|ricamato]] l'[[occhio]] di Dio. EllaLa donna chiede a Sune se èsia mai stato innamorato e lui risponde che non gli è mai capitato e; alla donna che affermadice essereche l'[[amore]] è ormai scomparso dal [[mondo]], Sune risponde che esso deve per forza esistere, perché non si può vivere senza amore.<br>

{{trama}}

==Trama==

Viveka incontra Sune nella [[cattedrale]] di [[Uppsala]] mentre, con la testa tra le mani, [[preghiera|prega]]. Si parlano e si chiedono a vicenda se hanno [[fede]] in [[Dio]].<br> Nella scena seguente i due si trovano su un [[treno]] e parlano un po' di se stessi. Viveka dice di avere una macchia più scura in un [[occhio]] ma che questo non influisce sulla sua vista. Sune le racconta dei suoi [[genitore|genitori]], dei suoi [[studio|studi]] interrotti, del lavoro intrapreso a quei tempi ed ora.<br> Cambia scena e i due si trovano a casa di lei a [[letto]] ed è Viveka che racconta. Si sofferma in particolare sul ricordo di un [[cuscino]] che era nella sua casa quando era piccola e sopra vi era [[ricamo|ricamato]] l'[[occhio]] di Dio. Ella chiede a Sune se è mai stato innamorato e lui risponde che non gli è mai capitato e alla donna che afferma essere l'[[amore]] scomparso dal [[mondo]], Sune risponde che esso deve per forza esistere perché non si può vivere senza amore.<br>

Sono passati sette anni e i due, che si sono sposati, sono ancora insieme e Sune, che vuole festeggiare l'anniversario, regala a Viveka una [[coperta]] di [[piuma|piume]], ma Viveka, che odia i festeggiamenti, mentre Sune non la vede scopre nel pacco una ciocca di [[capello|capelli]] biondi e accusa il marito di averla [[tradimento|tradita]]. Sune le giura che non la lascerai mai e ammette di aver sbagliato. Viveka e la sorella Annika, che era andata a trovarla, si scambiano le loro impressioni sulla vita [[matrimonio|matrimoniale]].<br> Si vedono in seguito uscire dalla buca delle [[lettera (messaggio)|lettere]] numerose [[fotocopia|fotocopie]] di [[disegno|disegni]] di occhi.<br>

Viveka, ormai in preda alla [[follia]], dice al marito che tutte le [[notte|notti]] qualcuno fa cadere su di loro dell'[[arsenico]]. Appende un [[ombrello]] al soffitto e chiede al marito di mettersi come lei gli [[occhiale|occhiali]] [[nero|neri]] e di dormire con lei nel ripostiglio. Sune l'accontenta e la segue nel ripostiglio dove vi è appeso alla [[parete]] il cuscino con l'occhio di dio.<br>

Dopo due giorni Sune riesce a convincere Viveka che è necessario uscire per andare a comprare qualcosa da [[cibo|mangiare]]. Quando Sune esce, Viveka, che si tormenta pensando ai suoi tradimenti, afferra un [[coltello]] e telefona alla [[polizia]] dicendo che il marito vuole ucciderla.<br> La polizia interviene e arresta Viveka che viene condotta in un [[ospedale]]. Sune accorre ma non gli lasciano vedere la moglie ed egli cerca di convincere il [[dottore]] che Viveka non è pazza e chiede che venga dimessa pronunciato parole che denotano anche in lui la follia.<br> Tornato a casa si ferisce l'occhio con il manico di [[legno]] di un pennello, va all'ospedale e riesce ad entrare di nascosto nella camera di Vivaka e, senza che nessuno se ne accorga, la fa uscire dall'ospedale facendole lasciare gli occhiali neri perché sostiene che non ne avrà più bisogno.<br>

Giunto a casa Sune scrive una lettera al dottore<ref>Ingmar Bergman, ''Il segno'', 1986</ref> in cui dice:"L'amore non può sopravvivere in questo momento e noi due dobbiamo morire. La morte è la nostra vittoria. Chiediamo di essere sepolti insieme, nella stessa bara".<br> Il film termina con Sune che spegne le [[candela|candele]], accende i [[rubinetto|rubinetti]] del [[gas]] e si sdraia accanto a Viveka in attesa di [[morte|morire]].

{{finetrama}}

Sono passati sette anni e i due, che si sono sposati, sono ancora insieme e. Sune, che vuole festeggiare l'anniversario, regala a Viveka una [[coperta]] di [[piuma|piume]], ma Viveka, che odia i festeggiamenti, mentre Sune non la vede scopre nel pacco una ciocca di [[capello|capelli]] biondi e accusa il marito di averla [[tradimento|tradita]]. Sune le giura che non la lascerailascerà mai e ammette di aver sbagliato. Viveka e la sorella Annika, che era andata a trovarla, si scambiano le loro impressioni sulla vita [[matrimonio|matrimoniale]].<br> Si vedono in seguito uscire dalla buca delle [[lettera (messaggio)|lettere]] numerose [[fotocopia|fotocopie]] di [[disegno|disegni]] di occhi.<br>

==Analisi del film==

In questo film Bergman ripropone al suo pubblico i [[tema|temi]] che gli stanno più a cuore senza indicare soluzioni ma con l'intento di scuotere le [[coscienza|coscienze]]. Il [[messaggio]] è quello che non ci si può chiudere [[egoismo|egoisticamente]] nel privato perché in un [[mondo]] dove si cerca di uccidere l'[[amore]] nessuno deve dimenticare i suoi doveri verso gli altri.<br>

Viveka impazzisce perché teme di essere contaminata dal [[diavolo]] e di non poter riuscire a salvare l'amore che è nel mondo e Sune, che ama la moglie sopra ogni cosa, condivide con lei la sua follia.<br>

Ma il [[suicidio]] è la negazione dell'amore e questa conclusione ha le sue premesse già all'inizio della vita a due di Sue e Viveka, come si apprende dal colloquio di Sue con il dottore, quando, dopo l'incontro nella chiesa, essi decisero di lasciare tutto e tutti e di vivere lontano dal mondo. Il rapporto d'amore che Sue e Viveka stavano costruendo era sbagliato perché non si può vivere senza il [[prossimo]] e l'amore che diventa egoismo non è più amore.

Viveka, ormai in preda alla [[follia]], dice al marito che tutte le [[notte|notti]] qualcuno fa cadere su di loro dell'[[arsenico]]. Appende un [[ombrello]] al soffitto e chiede al marito di mettersi come lei gli [[occhiale|occhiali]] [[nero|neri]] e di dormire con lei nel ripostiglio. Sune l'accontenta, e la segueseguendola nel ripostiglio dove via una parete è appeso alla [[parete]] il cuscino con l'occhio di dioDio.<br>

==Note==

Dopo due giorni Sune riesce a convincere Viveka che è necessario uscire per andare a comprare qualcosa da [[cibo|mangiare]]. Quando Sune esce, Viveka, che si tormenta pensando ai suoi tradimenti, afferra un [[coltello]] e telefona alla [[polizia]] dicendo che il marito vuole ucciderla.<br> La polizia interviene e arresta Viveka che viene condotta in un [[ospedale]]. Sune accorre ma non gli lasciano vedere la moglie ed egli cerca di convincere il [[dottore]] che Viveka non è pazza e chiede che venga dimessa pronunciato parole che denotano anche in lui la follia.<br> Tornato a casa si ferisce l'occhio con il manico di [[legno]] di un pennello, va all'ospedale e riesce ad entrare di nascosto nella camera di Vivaka e, senza che nessuno se ne accorga, la fa uscire dall'ospedale facendole lasciare gli occhiali neri perché sostiene che non ne avrà più bisogno.<br>

Tornato a casa si ferisce l'occhio con il manico di legno di un pennello, va all'ospedale e riesce a entrare di nascosto nella camera di Vivaka e, senza che nessuno se ne accorga, la fa uscire dall'ospedale facendole lasciare gli occhiali neri perché sostiene che non ne avrà più bisogno.

Giunto a casa Sune scrive una lettera al dottore<ref>Ingmar Bergman, ''Il segno'', 1986.</ref> in cui dice: "L'amore non può sopravvivere in questo momento e noi due dobbiamo morire. La morte è la nostra vittoria. Chiediamo di essere sepolti insieme, nella stessa bara".<br> Il film termina con Sune chespegne spegnequindi le [[candela|candele]], accendeapre i [[rubinetto|rubinetti]] del [[gas]] e si sdraia accanto a Viveka in attesa di [[morte|morire]].

== Note ==

<references/>

==Voci correlate==

*[[Ingmar Bergman]]

== Voci correlate ==

[[Categoria:Film diretti da Ingmar Bergman|Segno]]

|nomeproduttore=* [[Ingmar Bergman]]

[[Categoria:Film drammatici|Segno]]

== Collegamenti esterni ==

* {{Collegamenti esterni}}

*[[{{Film di Ingmar Bergman]]}}

{{Portale|cinema}}

[[Categoria:Film diretti da Ingmar Bergman|Segno]]

[[fr:De Två saliga]]

[[ru:Благословенные (фильм)]]