Monte Amiata: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Nota disambigua||Amiata (disambigua)|Amiata}}
{{Montagna
|nomemontagna = Monte Amiata
|sigla_paese = ITA
|regionediv_amm_1 = {{IT-TOS}}
|provinciadiv_amm_2 = {{IT-GR}}<br />{{IT-SI}}
|immagine = Amiata_flickr01MonteAmiataFromEast.jpg
|image_text = Il Monte Amiata
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}}
 
Il '''Monte Amiata''' è un rilievo di 1738 m.s.l.m. dell'[[Appennini#Antiappenninogruppo toscano|Antiappennino toscanomontuoso]] postodi tra laorigine [[Maremmavulcano|vulcanica]], la dell'[[ValItalia d'Orciacentrale]], e lasituato nell'[[ValAntiappennino di Chianatoscano]], non lontano da Umbria e Lazio. Il territorio amiatino è compreso intra parte nellala [[provincia di Grosseto]] e in parte in quella di [[Provincia di Siena|Siena]], in una vasta area di pertinenza dei comuni di .
[[Abbadia San Salvatore]], [[Santa Fiora]], [[Arcidosso]], [[Castel del Piano]], [[Seggiano]], [[Piancastagnaio]] e [[Castell'Azzara]].
 
== Geologia ==
==Collocazione ed origine==
Il Monte Amiata è un [[vulcano]] [[Pleistocenico]] che si imposta, spazialmente e temporalmente, a cavallo tra la Provincia Magmatica Toscana (PMT) e quella Romana (PMR) entrambe caratterizzate da una differente natura composizionale alla sorgente mantellica.<ref>Peccerillo, 2005; Conticelli et alii, 2010</ref>
Il monte Amiata è collocato nella [[Toscana]] meridionale, ove svetta sulle vallate circostanti, dai nomi suggestivi e accattivanti quali la [[Val d'Orcia]], la [[Maremma]], la vallata del [[lago di Bolsena]], il [[Chianti]].
 
Il vulcano Monte Amiata è stato attivo per un breve intervallo di tempo durante il tardo Pleistocene, tra {{Formatnum:305000}} e {{Formatnum:231000}} anni fa,<ref name="Laurenzi et alii, 2015">Laurenzi et alii, 2015</ref> contemporaneamente al periodo di attività del vulcanismo Romano.<ref>Peccerillo, 2005; Avanzinelli et alii, 2009</ref> La collocazione a circa {{M|60|u=km}} nord-est dai vulcani di [[Lago di Bolsena|Bolsena]] e [[Caldera di Latera|Latera]] (distretto dei Vulsini), rappresenta il prolungamento settentrionale della catena Pleistocenica dei vulcani Romani.<ref>Mattei et alii, 2010</ref> L'eruzione del vulcano è avvenuta attraverso una fessura orientata SSW-NNE, al di sopra di un già presente rilievo montuoso, dando vita all'attuale edificio vulcanico del Monte Amiata il quale è stato caratterizzato dalla messa in posto di piccole colate di lava e estrusioni di domi.
È un antico [[vulcano]], ormai spento, con presenze di rocce e di laghetti di origine vulcanica. Si può far risalire la sua ultima eruzione a circa 700.000 anni fa. L'Amiata è ricchissimo di acque, tutte captate e gestite dall'[[Acquedotto del Fiora]] che trasporta il prezioso liquido nell'intera [[Toscana]] meridionale e nella parte settentrionale del [[Lazio]]; vi si trovano, inoltre, le sorgenti dei fiumi [[Fiora]], [[Orcia]], [[Albegna]] e [[Paglia]]. Le sorgenti, che sgorgano in notevole quntità laddove finiscono le rocce trachitiche e inizia il basamento calcare-argilloso, costitusicono una imponente ricchezza idrica che caratterizza da sempre questo rilievo vulcanico.
Il massiccio montuoso amiatino, oltre all'omonima vetta include anche una serie di cime, in continuità l'una con l'altra. Sul versante [[provincia di Grosseto|grossetano]] spiccano i rilievi di [[Poggio Trauzzolo]] (1.200 metri), [[Monte Labbro]] (1.193 metri), [[Monte Civitella]] (1.107 metri), [[Monte Buceto]] (1.152 metri), [[Monte Aquilaia]] (1.104 metri) e [[Monte Calvo (Monte Amiata)|Monte Calvo]] (930 metri); sul versante [[Provincia di Siena|senese]] ritroviamo, tra le vette più alte, [[Poggio Zoccolino]] (1.035 metri), [[Poggio Le Perazzette]] sul confine tra le due province (922 metri) e [[Poggio Roccone]] (913 metri).
 
La successione vulcanica del Monte Amiata è dominata da [[Lava|lave]] viscose con alto contenuto in [[silicio]] e ricche in [[sanidino]], impilate a formare dei domi.<ref>Mazzuoli & Pratesi, 1962</ref><ref name="Ferrari et alii, 1996">Ferrari et alii, 1996</ref> Le successioni magmatiche sono state suddivise, per convenzione, sulla base della loro natura geochimica e petrografica.
Il toponimo Monte Amiata sta anche a individuare un vasto territorio, con al centro il gruppo montuoso dell'Amiata (non un cono sia pure imponente, ma un ameno e verde [[sistema orografico]] digradante verso sud), circondato da centri abitati di grande interesse storico e artistico, in una zona dove, per grandi cicli secolari, hanno trovato allocazione e potere gli [[civiltà etrusca|Etruschi]], il medioevo del Papato e dei [[Carolingi]], la [[Repubblica di Siena]] e in ultimo il [[Granducato di Toscana]].
{{immagine grande|vetta.jpg|1300px|<center>Veduta verso Sud dalla Vetta</center>}}
 
Il primo episodio di messa in posto, il ''Basal Trachydacitic Complex'' (BTC),<ref name="Marroni et alii, 2015a">Marroni et alii, 2015a</ref> è stato estruso intorno i {{M|305|u=ka}}.<ref name="Laurenzi et alii, 2015"/><ref>Cadeoux & Pinti, 2009</ref> Questa Formazione è stata generata dall'impilamento di lingue di lava reomorfiche molto probabilmente dovute al collasso di un iniziale duomo, costituito da un crystal-mush (quando il contenuto dei cristalli nel magma è tra il 50-70%).<ref name="Conticelli et alii, 2015a">Conticelli et alii, 2015a</ref> Queste colate di lava sono caratterizzate dalla presenza di bande di flusso caotiche e di taglio, mostrando cristalli fratturati allineati che vanno ad indicare un allineamento dovuto alla deformazione duttili e rimobilitazione del duomo durante il lento collasso gravitativo. In passato si pensava che questa Formazione fosse stata generata da un evento eruttivo di tipo esplosivo con la generazione di flussi piroclastici, questa ipotesi è stata screditata data l'assenza di quelle che vengono definite come shard-glass (fiamme) osservate in petrografia. La composizione chimica delle rocce del BTC mostra una certa omogeneità così come le caratteristiche petrografiche è può essere collocata nel campo composizionale delle trachiti/trachidaciti.<ref name="Ferrari et alii, 1996"/><ref name="Conticelli et alii, 2015a"/>
==I Comuni del Monte Amiata==
[[Immagine:Abbadia.GIF|45px]] [[Abbadia San Salvatore]]
[[Immagine:Arcidosso.GIF|45px]] [[Arcidosso]]
[[Immagine:Caste del Piano.GIF|45px]] [[Castel del Piano]]
[[Immagine:Piancastagnaio2.JPG|45px]] [[Piancastagnaio]]
[[Immagine:Santa Fiora.GIF|45px]] [[Santa Fiora]]
[[Immagine:Seggiano.GIF|45px]] [[Seggiano]]
 
Il secondo episodio ha messo in posto i principali corpi domiformi attualmente presenti che vanno a formare le principali vette del Monte Amiata. Questo evento è stato definito ''Dome and massive Lava flow Complex'' (DLC),<ref name="Ferrari et alii, 1996"/> messo in posto contemporaneamente al collasso del duomo BTC. Il DLC è formato dai duomi di Trauzzolo, Pinzi, Biello & Pescina, Bellaria, Montagnola e Pianello & Cantore.<ref name="Marroni et alii, 2015a"/> Le rocce possono essere classificate in un intervallo composizionale che va da trachidaciti a olivin-latiti. Sono di interesse petrologico e petrografico la presenza di megacristalli di sanidino<ref>Landi et alii, 2019</ref> ed enclave mafici arrotondati.<ref name="Ferrari et alii, 1996"/><ref name="Conticelli et alii, 2015a"/>
==Economia e prodotti tipici==
La [[castagna]] e il [[legname]], unitamente al [[turismo]] in via di progressiva espansione, sono le principali risorse dell’Amiata, che muovono in qualche modo l’economia locale. Va segnalata anche la produzione di energia elettrica da parte dell'Enel, che utilizza le emissioni di vapore geotermico (soprattutto nella zona di [[Piancastagnaio]] e [[Bagnore]]), proveniente dalle profondità del sottosuolo interessato ancora da fenomeni paravulcanici.
 
L'ultimo episodio eruttivo ha messo in posto delle piccole colate di lava, sopra il duomo La Vetta, definite con il nome di ''Olivin-Latite Final lavas'' (OLF),<ref name="Ferrari et alii, 1996"/> datate a circa {{M|231|u=ka}}.<ref name="Laurenzi et alii, 2015"/> La natura composizionale è già definita dal nome stesso di questa unità, la caratteristica principale risiede nella presenza di enclave mafici arrotondati dalla dimensione anche di qualche metro.
La parte meno elevata del territorio amiatino è caratterizzata dalla presenza di [[oliveti]] e [[vigneti]], con relativa produzione di olio pregiatissimo (ricordiamo l’[[olivastra di Seggiano]]) e di vino la cui qualità sta imponendosi anche nei mercati esteri, con particolare riferimento al [[Montecucco]] e all’[[Orcia]], entrambi [[Denominazione di Origine Controllata|DOC]].
 
In conclusione, la natura geologica e magmatologica del vulcano Monte Amiata è complessa ed eterogenea in quanto avviene l'interazione di due tipi di magmi con una differente natura composizionale e genetica alla sorgente che dà vita a questo vulcano dallo stile eruttivo poco energetico. Inoltre, ci sono ancora diversi dubbi riguardo alla storia di intrusione di questi magmi nella crosta litosferica, si pensa infatti che la presenza di un grosso plutone magmatico in raffreddamento alla profondità di {{M|7|u=km|end=-8}} sia la causa da attribuire all'elevato flusso di calore del campo geotermico amiatino.
Nella parte più alta invece si possono trovare vari prodotti del sottobosco e non solo, che sono stati per decenni il cibo delle popolazioni amiatine. Due in particolare sono la castagna (che ha già ottenuto la denominazione [[Denominazione di Origine Protetta|DOP]], prevalentemente raccolta nella zona di [[Casteldelpiano]] e [[Arcidosso]]) e il fungo (che sta acquisendo il marchio [[Indicazione Geografica Protetta|IGP]], raccolto in tutte le zone dell'Amiata ma in particolare nella zona di Bagnolo([[Santa Fiora|S. Fiora]]), Saragiolo([[Piancastagnaio]]), Selvena([[Castell'Azzara]]) e [[Abbadia San Salvatore|Abbadia S.S.]]). Molte sono infatti le sagre e le feste che in tutto l'arco dell'anno e su tutto il territorio rendono omaggio a questi prodotti.
 
== Geografia ==
[[Immagine:Amiata2.JPG|thumb|right|300px|scorcio delle piste da sci durante l'estate]]
=== Geografia fisica ===
[[Immagine:Amiatasnow.JPG|thumb|right|300px|L'amiata in Inverno]]
Il monte Amiata è collocato nella [[Toscana]] meridionale, dove svetta sulle valli circostanti, tra cui vanno citate la [[Val d'Orcia]], la [[Valle dell'Ombrone]], le [[colline dell'Albegna e del Fiora]] e la vallata del [[Lago di Bolsena]]. Il massiccio montuoso, oltre all'omonima vetta che raggiunge i 1738 metri sul livello del mare, include anche una serie di cime, in continuità l'una con l'altra. Sul versante [[provincia di Grosseto|grossetano]] spiccano i rilievi di [[Poggio Trauzzolo]] ({{M|1200|u=metri}}), [[Monte Labbro]] ({{M|1193|u=metri}}), [[Monte Civitella (Toscana)|Monte Civitella]] ({{M|1107|u=metri}}), [[Monte Buceto]] ({{M|1152|u=metri}}), [[Monte Aquilaia]] ({{M|1104|u=metri}}) e [[Monte Calvo (Santa Fiora)|monte Calvo]] (930 metri); sul versante [[Provincia di Siena|senese]] ritroviamo, tra le vette più alte, [[Poggio Zoccolino]] ({{M|1035|u=metri}}), [[Poggio Le Perazzette]] (922 metri) e [[Poggio Roccone]] (913 metri).
[[Immagine:vistaamiata.JPG|thumb|right|300px|Vista su Castiglione della Pescaia e l'Isola d'Elba]]
 
È un antico [[vulcano]], ormai spento, con presenze di rocce e di laghetti di origine vulcanica. Vi si trovano, inoltre, le sorgenti dei fiumi [[Fiora]], [[Vivo (fiume)|Vivo]], [[Albegna]] e [[Paglia (fiume)|Paglia]]. Le sorgenti, che sgorgano in notevole quantità laddove finiscono le rocce trachitiche e inizia il basamento calcare-argilloso, costituiscono una imponente ricchezza idrica che caratterizza da sempre questo rilievo vulcanico. Le origini vulcaniche del massiccio montuoso hanno mantenuto l'attività sismica nella zona.
==La geologia ed il territorio==
L'altitudine massima si ha nella ''[[Vetta]]'' (anticamente denominata ''Masso di [[Maremma]]'') che raggiunge i mt. 1738 rispetto al livello medio del mare. E'ciò che resta di un'antica cupola di ristagno del vulcano, attualmente facilmente raggiungibile seguendo dagli ultimi rifugi i sentieri che conducono alla [[Madonna degli Scouts]], per l'appunto la Vetta del complesso vulcanico. E'altresì appellato, in modo affettivo soprattutto dagli anziani del luogo, "il Vulcano buono". Altre vette importanti del gruppo dell'Amiata sono:
*'''[[Montagnola]]
*'''[[Corno di Bellaria]]
*'''[[Poggio Trauzzolo]]
*'''[[Poggio Zoccolino]]
*'''[[Poggio Pinzi]]
*'''[[Monte Aquilaia]]
*'''[[Monte Buceto]]
*'''[[Monte Labbro]]
*'''[[Monte Civitella ]]
*'''[[Monte Penna]]
 
Tra i vari eventi verificatisi, c'è da segnalare il [[terremoto]] del 3 novembre [[1948]] che ebbe come [[epicentro]] l'area montana a cavallo delle province di Grosseto e Siena, raggiungendo la magnitudo 5,03 della [[scala Richter]] e il VI-VII grado della [[scala Mercalli]]. Altri eventi sismici che hanno interessato l'area amiatina hanno avuto invece come epicentri le località di [[Arcidosso]], [[Santa Fiora]], [[Abbadia San Salvatore]] e [[Piancastagnaio]]<ref>[http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg] Stucchi et al. (2007). ''DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04''. Quaderni di Geofisica, INGV.</ref>.
Nel passato sono stati sfruttati interessanti [[giacimento minerario|giacimenti minerari]], soprattutto di [[cinabro]], il minerale da cui si è ricavato per secoli il [[Mercurio (elemento)|mercurio]], oggi praticamente non più utilizzato. Del passato minerario dell'Amiata, rimangono oggi solo due musei, ad [[Abbadia San Salvatore]] e a [[Santa Fiora]].
Suggestivo il [[paesaggio]], con [[foreste]] di grande prestigio, formate da [[faggi]], [[abies|abeti]] e [[castagni]]. Si è qui realizzato un equilibrio fra uomo e vegetazione che ha contribuito non poco a conservare la [[flora]] e addirittura a migliorarla con tecniche forestali e di taglio, praticate con serietà da circa un secolo.
Nella stagione invernale si praticano gli [[sport invernali]], essendo stato allestito negli anni un [[complesso sciistico]] con [[pista da sci|piste]] ed [[impianti di risalita]], dislocati nei punti cardine della montagna: la Vetta, il Prato delle Macinaie, il Prato della Contessa, il Rifugio Cantore e il Pian della Marsiliana. La stazione sciistica ha uno sviluppo totale di 12 km per quanto concerne lo Sci Alpino mentre si hanno a disposizione alcuni km per le pratiche dello Sci Nordico. Particolarmente emozionante, per l'atmosfera che si respira nella bellezza dei boschi e dei paesaggi, può risultare l'esperienza dello Sci notturno a volte allestito sulla pista attrezzata [[Dedo-Crocicchio]]. Molto interessante è sicuramente l'area protetta creata sul versante grossetano all'interno del territorio comunale di Arcidosso, destinata al ripopolamento del Lupo appenninico.
 
Nel territorio amiatino vi sono inoltre situate numerose aree protette: la riserve naturali del [[Riserva naturale Monte Labbro|Monte Labbro]], di [[Riserva naturale Pescinello|Pescinello]], del [[Riserva naturale Bosco dei Rocconi|Bosco dei Rocconi]], di [[Riserva naturale Poggio all'Olmo|Poggio all'Olmo]], della [[Riserva naturale provinciale Bosco della SS. Trinità|Santissima Trinità]], del [[Riserva naturale Monte Penna|Monte Penna]] ed inoltre un importante [[Parco faunistico del Monte Amiata|parco faunistico]].
I comuni che cingono il territorio montano dell'Amiata, su altitudini che vanno dai 600 agli 800 metri, sono : [[Abbadia San Salvatore]], [[Arcidosso]], [[Castel del Piano]], [[Piancastagnaio]], [[Castell'Azzara]] [[Santa Fiora]], [[Seggiano]].
Possono essere inclusi nel territorio del Monte Amiata anche [[Roccalbegna]] e [[Semproniano]] nell'area delle [[Colline dell'Albegna e del Fiora]], [[Cinigiano]] nella [[Valle dell'Ombrone]], [[Castiglione d'Orcia]] e [[Radicofani]] nella [[Val d'Orcia]]: parte dei loro territori comunali, infatti, oltre a circondare il cono vulcanico del Monte Amiata, si trovano a quote superiori ai 600 metri s.l.m.
 
===Il PanoramaGeografia antropica ===
[[File:MonteAmiataVettaCroce.JPG|miniatura|252x252px|alt=|[[Croce del Monte Amiata|Croce monumentale del Monte Amiata]]]]
Quello osservabile dal Monte Amiata è probabilmente il paesaggio più vasto e impressionante di tutta l'Italia Centrale. La peculiarità della morfologia vulcanica, essendo l'Amiata un rilievo isolato, permette al visitatore, in condizioni ambientali favorevoli (soprattutto nelle giornate invernali), di spaziare con lo sguardo per centinaia di km. Con cielo terso e ventoso si può osservare la quasi totalità dell'Appennino: il Massiccio del Gran Sasso d'Italia (Abruzzo), poi da Sud verso Nord, il Monte Terminillo (Lazio), i Monti Sibillini (Marche), il Monte Falterona dell'Appennino Tosco-romagnolo, il Monte Cimone dell'Appennino Tosco-emiliano, l'Alto Appennino parmense e parte dell'Appennino Ligure.
{| class="wikitable sortable"
Inoltre si scorge Siena, Grosseto, Arezzo, Viterbo e in condizioni meteorologiche notturne particolari è visibile il bagliore della città di Roma. Ottimamente visibili sono anche i laghi Trasimeno e quello di Bolsena.
! Comune !! Provincia
Verso ovest, in direzione del Mar Tirreno, buona parte dell'Arcipelago Toscano con l'Isola d'Elba, il Monte Argentario, la Corsica ed addirittura sulla costa verso sud le ciminiere della centrale elettrica A. Volta di Montalto di Castro (Vt) e verso Nord sempre sulla costa le ciminiere della centrale elettrica di Tor del Sale di Piombino (Li).
|-
{{immagine grande|labbro.jpg|1300px|<center>Veduta verso Nord-Ovest: Appennino Tosco-emiliano, Monte Cimone e Abetone</center>}}
| [[Abbadia San Salvatore]] || {{IT-SI}}
{{immagine grande|Appenninolabbro.jpg|1000px|<center>Veduta verso Sud-Est: Monti Sibillini</center>}}
|-
| [[Arcidosso]] || {{IT-GR}}
|-
| [[Castell'Azzara]] || {{IT-GR}}
|-
| [[Castel del Piano]] || {{IT-GR}}
|-
|[[Castiglione d'Orcia]]
|{{IT-SI}}
|-
| [[Piancastagnaio]] || {{IT-SI}}
|-
| [[Santa Fiora]] || {{IT-GR}}
|-
| [[Seggiano]] || {{IT-GR}}
|}
 
L'area del Monte Amiata è poco densamente abitata, formata perlopiù da piccoli centri disposti lungo le valli del monte, sia nel versante grossetano che in quello senese, soprattutto nelle aree situate ad ovest e ad est della vetta, dove sono situati i centri principali. L'area compresa dai comuni di [[Abbadia San Salvatore]], [[Arcidosso]], [[Castell'Azzara]], [[Castel del Piano]], [[Castiglione d'Orcia]], [[Piancastagnaio]], [[Santa Fiora]] e [[Seggiano]] conta una popolazione complessiva di {{formatnum:25453}} abitanti, mentre se vengono considerati anche quei comuni situati più a valle che però fanno parte dell'Unione dei Comuni del Monte Amiata, sia sul versante grossetano ([[Cinigiano]], [[Roccalbegna]], [[Semproniano]]), sia sul versante senese ([[Radicofani]], [[San Quirico d'Orcia]]), si raggiunge una popolazione di 32. 167 abitanti<ref>Dati aggiornati al 1/01/2019</ref>.
==La storia e le opere artistiche==
Reperti storici e artistici sono tutt'oggi reperibili nei centri abitati dell'Amiata. Presenze come quelle riferibili all'arte figurativa del trecento senese, e architetture monumentali come i castelli del lontano medioevo ([[Arcidosso]], [[Montelaterone]], [[Piancastagnaio]]), le abbazie romanico-longobarde ([[Abbadia San Salvatore]], [[Abbazia di Sant'Antimo]]), la [[Villa Sforzesca (Castell'Azzara)|Villa Sforzesca]] di [[Castell'Azzara]], il palazzo Bourbon del Monte a Piancastagnaio, le chiese rinascimentali e barocche di [[Castel del Piano]], le ceramiche robbiane e il parco Peschiera a [[Santa Fiora]], stanno a testimoniare l'incrociarsi di civiltà e culture che hanno interessato o comunque lambito il territorio dell'Amiata, inserito nella sorprendente storia della Toscana meridionale, posta a confine della [[Tuscia]] e dello [[Stato Pontificio]].
 
I centri più abitati sono quelli di [[Abbadia San Salvatore]] ({{formatnum:6275}} abitanti), sul versante senese e capoluogo dell'Unione dei Comuni Amiata Val d'Orcia, e di [[Castel del Piano]] ({{formatnum:4700}} abitanti) per il versante grossetano, anche se il Centro Amministrativo principale è quello di [[Arcidosso]] ({{formatnum:4460}} abitanti), capoluogo dell'Unione dei Comuni Amiata Grossetano.
Da ricordare l'avventura mistica e rivoluzionaria di [[David Lazzaretti]], il profeta dell'Amiata, che si immolò nel [[1878]] per il riscatto religioso e sociale della propria gente, avversando le ingiustizie del mondo e il declino del clero romano.
 
[[File:Cinabro - Amiata, Toscana, Italia 04.jpg|thumb|Cinabro dell'Amiata]]
==Viabilità==
L’Amiata è facilmente raggiungibile da [[Grosseto]] e da [[Siena]], mediante un sistema stradale agevole e abbastanza veloce. Il versante est si raggiunge dai caselli autostradali di [[Chiusi]]-[[Chianciano]] e [[Orvieto]], quello ovest si raggiunge distaccandosi dalla [[Strada Statale 223 di Paganico|Grosseto-Siena]] in località [[Paganico]].
 
==Immagini Origini del Montenome Amiata==
L'origine del [[toponimo]] ''Amiata'' è stata da alcuni individuata nel [[lingua latina|latino]] ''ad meata'', ossia «alle sorgenti»<ref>Silvio Pieri, ''Toponomastica della Toscana meridionale'', Siena, 1930</ref>. Altre ipotesi sull'etimo del toponimo Amiata sono state rappresentate in una rivista storico-culturale locale<ref>Amiata Storia e Territorio, n. 67, aprile 2012</ref>, ove si indica una derivazione da ''Mons Tuniatus-Montuniata'', con riferimento a [[Tinia]], la massima divinità [[etruschi|etrusca]]. Un'altra interpretazione, ormai desueta ma pur sempre affascinante, vuole fare risalire il toponimo del massiccio montuoso alla versione in [[lingua alto-tedesca antica]] della parola [[heimat]], ''heimôti'' («casa», «piccola patria» o «luogo natio»), eredità del dominio [[longobardi|longobardo]].{{senza fonte}}
<gallery>
== Storia ==
Immagine:Wikimangia2008 (65).jpg
È attestata la presenza umana sull'Amiata fin dalla preistoria. La più antica testimonianza artistica è un graffito raffigurante un arciere. L'"[[Grotta dell'Arciere|arciere]]", da cui prende il nome la grotta in cui è situato, si trova nel comune di Abbadia San Salvatore ad un'altitudine di {{M|1050|ul=m. s.l.m.}}. La sua datazione è difficile da precisare ma si ipotizza che risalga all'età del bronzo. Per gli etruschi l'Amiata era la terra sacra, dove dimorava la loro divinità più importante: [[Tinia]] (Giove per i romani).
Immagine:Wikimangia2008_(91).jpg
 
Immagine:Wikimangia2008 (64).jpg
Da ricordare l'avventura mistica e rivoluzionaria di [[Davide Lazzaretti]], il profeta dell'Amiata, che si immolò nel [[1878]] per il riscatto religioso e sociale della propria gente, avversando le ingiustizie del mondo e il declino del clero romano<ref>''Giacomo Barzellotti, "Monte Amiata e il suo profeta", Milano, F.lli Treves, 1910''</ref>. David Lazzaretti, arcidossino, fondò un vero e proprio movimento religioso, il [[Giurisdavidismo]], che conta ancora oggi un limitato gruppo di adepti.
Immagine:Wikimangia2008 (106).jpg
 
Immagine:Wikimangia2008 (141).jpg
Nel [[1897]] sorse sull'Amiata, ad Abbadia San Salvatore, una delle più importanti miniere di [[mercurio (elemento chimico)|mercurio]] del mondo (seconda per ricchezza solamente a quella di [[Almadén|Almaden]] in Spagna). L'attività di estrazione e trasformazione del [[cinabro]] (da cui si ricava il [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]]), contribuì enormemente allo sviluppo industriale ed economico di Abbadia San Salvatore, apportando ricadute positive anche negli altri paesi Amiatini. La miniera fu chiusa intorno alla metà degli anni settanta. Del passato minerario dell'Amiata, rimangono oggi due musei, ad Abbadia San Salvatore e a Santa Fiora.
</gallery>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Arcidosso 0582.jpg|thumb|Veduta della rocca di Arcidosso]]
[[File:Abbazia di s.salvatore.jpg|thumb|L'abbazia di San Salvatore]]
Reperti storici e artistici sono tutt'oggi registrabili nei centri abitati dell'Amiata. Presenze come quelle riferibili all'arte figurativa del trecento senese, e architetture monumentali come i castelli del lontano medioevo ([[Arcidosso]], [[Montelaterone]], [[Piancastagnaio]]), le abbazie romanico-longobarde ([[Abbadia San Salvatore]], [[Abbazia di Sant'Antimo]]), la [[Villa Sforzesca (Castell'Azzara)|Villa Sforzesca]] di Castell'Azzara, il palazzo Bourbon del Monte a Piancastagnaio, le chiese rinascimentali e barocche di Castel del Piano, le ceramiche [[robbiane]] e il parco Peschiera a Santa Fiora, stanno a testimoniare l'incrociarsi di civiltà e culture che hanno interessato o comunque lambito il territorio dell'Amiata, inserito nella sorprendente storia della Toscana meridionale, posta al confine della [[Tuscia]] e dello [[Stato Pontificio]].
 
Negli anni novanta, l'artista contemporaneo [[Daniel Spoerri]], esponente del [[Nouveau Réalisme]], diede vita nel comune di Seggiano al [[Giardino di Daniel Spoerri]] dove sono esposte molte sue opere e di altri artisti.
 
=== L'area protetta ===
{{Vedi anche|Cono vulcanico del Monte Amiata}}
 
===Croce monumentale===
La costruzione della [[croce del Monte Amiata]] fu decisa al termine del XIX secolo in seguito alle indicazioni di [[Papa Leone XIII]] che, al fine di festeggiare l'anno santo del 1900, suggerì di innalzare sulle cime di varie montagne sparse per l'Italia un totale di 20 croci che celebrassero la Redenzione, una per ogni secolo trascorso compreso il XX che ormai stava per vedere la luce. Tale croce fu la nona realizzata in ordine di tempo (1910). Il progetto fu commissionato all'architetto Zalaffi di [[Siena]].
 
La croce fu prima montata a [[Siena]] e apparve subito "slanciata armoniosa e bella" rispettando lo stile belle epoque con vari stili di stile fiorito in ferro battuto, alta 22 metri, e poggiata su una base di 8x8 metri. Poi fu smontata e trasportata con muli da [[Siena]] alla vetta dell'Amiata per circa 70&nbsp;km. L'opera incontrò non poche difficoltà soprattutto di carattere economico ma grazie al contributo di generosi benefattori si riuscì a portare a termine la realizzazione. Le spese totali furono di {{M|30000|ul=lire}}. Altre difficoltà furono quelle del trasporto di centinaia di quintali di ferro da [[Abbadia San Salvatore]] fino alla vetta. Anche queste furono superate dalla tenacia degli abitanti del paese che fecero a gara ogni giorno dopo il turno di lavoro a portare a spalla un pezzo di ferro fino alla vetta. Una volta trasportata iniziò il montaggio che durò tutta l'estate; le parti metalliche furono saldate ed imbullonati. L'8 settembre 1910 fu fissata la cerimonia di inaugurazione con una folla di gente giunta da tutti i paesi della montagna. Sotto le arcate in ferro fu allestito un altare per la celebrazione, con la consacrazione officiata dal vescovo [[Michele Cardella]]. Nel 1944 i tedeschi in ritirata abbatterono con le mine la croce e i paesani di Abbadia la rielevarono in poco tempo con l'apporto della società Monte Amiata guidata dal direttore dot. Bonato.
 
Nei primi anni del 2000 fino al 2010 vennero fatti congiuntamente dalla ex comunità montana, dal comune di Abbadia, dalla società Macchia Faggeta, e dal parco museo miniere dell'Amiata i restauri della struttura in ferro e la sistemazione del piazzale sottostante e del piazzale panoramico utilizzando una pavimentazione in roccia trachitica del vulcano. Nel 2010, per i festeggiamenti del centenario, i lavori vennero terminati e la croce fu illuminata.
 
== Economia ==
Per quanto riguarda l'agricoltura va considerato che la parte meno elevata del territorio amiatino è caratterizzata dalla presenza di oliveti e vigneti, con relativa produzione di olio pregiatissimo (ricordiamo l'[[olivastra di Seggiano]]) e di vino. Alcuni dei prodotti locali si stanno imponendo anche nei mercati esteri, con particolare riferimento al [[Montecucco]] e all'[[Orcia]], entrambi [[Denominazione di origine controllata|DOC]], il primo dal 1998. Nella parte più alta invece si possono trovare vari prodotti del sottobosco e non solo, che sono stati per decenni il cibo delle popolazioni amiatine. In particolare, la castagna, che ha già ottenuto la denominazione [[Denominazione di origine protetta|DOP]], prevalentemente raccolta nella zona di Castel del Piano, Arcidosso e Santa Fiora, e il fungo, che sta acquisendo il marchio [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]], raccolto in tutte le zone dell'Amiata, ma in particolare nella zona di [[Bagnolo (Santa Fiora)|Bagnolo]] (Santa Fiora), [[Piancastagnaio|Saragiolo]] (Piancastagnaio), [[Selvena]] (Castell'Azzara) e Abbadia San Salvatore. Molte sono le sagre e le feste che in tutto l'arco dell'anno e su tutto il territorio contribuiscono a promuovere questi prodotti.
 
L'Amiata è ricchissimo di acque, tutte captate e gestite dall'[[Acquedotto del Fiora]] che le trasporta e distribuisce nell'intera Toscana meridionale e nella parte settentrionale del Lazio. Va segnalata anche la produzione di energia elettrica da parte di Enel, che utilizza le emissioni di vapore geotermico (soprattutto nella zona di Piancastagnaio e [[Bagnore]]), proveniente dalle profondità del sottosuolo interessato ancora da fenomeni paravulcanici.
 
I fluidi geotermici hanno dato vita anche a progetti di riscaldamento che riguardano sia aziende che privati, tramite società energetiche costituite all'uopo.
 
Nella stagione invernale si praticano gli [[sport invernali]], essendo stato allestito negli anni un complesso sciistico con piste ed impianti di risalita dislocati nei punti cardine della montagna: la vetta, il [[Prato delle Macinaie]], il Prato della Contessa, il Rifugio Cantore e il Pian della Marsiliana. La stazione sciistica ha uno sviluppo totale di 12&nbsp;km per quanto concerne lo sci alpino mentre si hanno a disposizione alcuni chilometri per le pratiche dello sci nordico<ref>Umberto Rambelli, "Il comprensorio del monte Amiata", Quaderni dell'Amministrazione Provinciale di Grosseto, 1969</ref>. Particolarmente emozionante può risultare l'esperienza dello sci notturno a volte allestito sulla pista attrezzata ''Dedo-Crocicchio''. Molto interessante è sicuramente l'area protetta creata sul versante grossetano all'interno del territorio comunale di Arcidosso, destinata al ripopolamento del lupo appenninico.
 
L'industria interessa principalmente i settori del mobile, della meccanica di precisione e dei prodotti in pelle lavorati per terzi.
 
Gli enti pubblici hanno una strutturazione piuttosto significativa, in particolare quelli legati alla sanità.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
L'Amiata è facilmente raggiungibile da [[Grosseto]] e da [[Siena]], mediante un sistema stradale agevole di strade provinciali. Il versante est si raggiunge dai caselli autostradali di [[Chiusi]]-[[Chianciano]] e [[Orvieto]], quello ovest si raggiunge distaccandosi dalla [[Strada statale 223 di Paganico|Grosseto-Siena]] in località [[Paganico]].
 
Visto il crescere di importanza e di intensità del traffico è stata ampliata la Strada Statale 323 Tratto [[Arcidosso]] - Aiole che porta verso [[Santa Fiora]] e il Versante Senese.
 
Inoltre è presente una [[Stazione di Monte Amiata|fermata omonima]] sulla [[Ferrovia Asciano-Monte Antico|ferrovia turistica]] della [[Val d'Orcia]], servita occasionalmente dai treni turistici offerti da [[FTI - Ferrovie Turistiche Italiane]] in collaborazione con [[Fondazione FS Italiane]].
 
== Panorama ==
La peculiarità della morfologia vulcanica, essendo l'Amiata un rilievo isolato, permette al visitatore, in condizioni ambientali favorevoli (soprattutto nelle giornate invernali), di spaziare con lo sguardo per centinaia di chilometri. Con cielo terso e ventoso si può osservare la quasi totalità degli Appennini settentrionali e centrali: il Massiccio del [[Gran Sasso]] (Abruzzo), poi da Sud verso Nord, il [[monte Terminillo]] (Lazio), i [[monti Sibillini]] (Marche/Umbria), il Massiccio del [[monte Catria]] ([[Appennino umbro-marchigiano]]), il [[monte Falterona]] dell'[[Appennino settentrionale#Appennino tosco-romagnolo|Appennino Tosco-Romagnolo]], il [[monte Cimone (Appennino)|monte Cimone]] dell'[[Appennino tosco-emiliano]], l'Alto Appennino parmense e parte dell'[[Appennino ligure]]. Inoltre si scorgono le città di Grosseto, Siena, [[Arezzo]], [[Viterbo]] e in condizioni meteorologiche notturne particolari è visibile il bagliore di [[Roma]]. Ottimamente visibili sono anche il [[Lago Trasimeno]] e quello di Bolsena. Verso ovest, in direzione del [[mar Tirreno]] è visibile buona parte dell'[[Arcipelago toscano]] con l'[[isola d'Elba]], il [[monte Argentario]], la [[Corsica]] ed addirittura sulla costa verso sud le ciminiere della centrale elettrica A. Volta di [[Montalto di Castro]] (VT) e verso nord sempre sulla costa le ciminiere della centrale elettrica di Tor del Sale di [[Piombino]] (LI). Si tratta anche dell'unico punto dell'Italia continentale in visibilità dalla [[Sardegna]], dalle cime più alte del [[Monte Limbara]], Punta Sa Berritta e Punta Balistreri <ref>{{Cita web|url=https://www.peakfinder.org/it/?lat=42.8877&lng=11.6239&azi=226&zoom=7&ele=1724&cfg=rm&date=2020-07-20T12:15Z&name=monte%20amiata|titolo=Panorama di montagna: Monte Amiata|autore=PeakFinder Ltd info@peakfinder.org|sito=PeakFinder|lingua=it|accesso=2020-07-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.peakfinder.com/it/?lat=40.85250&lng=9.17639&ele=1359&azi=41.12&alt=-0.94&fov=7&date=2020-07-20T12:14:59Z&cfg=smr&name=Punta%20Balistreri|titolo=Panorama di montagna: Punta Balistreri|autore=PeakFinder Ltd info@peakfinder.org|sito=PeakFinder|lingua=it|accesso=2023-12-10}}</ref>.
{{Immagine grande|vetta.jpg|1300px|Veduta verso Sud dalla Vetta}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Amiata (asino)]]
* [[Amiata Records]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Monte Amiatasul}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[ {{cita web|http://www.webamiataparcoamiata.it/|Parco Il sito geografico-informativo sulNazionale territorioMuseo deldelle monteMiniere dell'Amiata]}}
* {{cita web | 1 = http://www.archiviovideodistoriaorale.it/parcoamiata/ | 2 = Interviste Video ai Minatori del Monte Amiata | accesso = 19 marzo 2012 | dataarchivio = 6 ottobre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111006041037/http://www.archiviovideodistoriaorale.it/parcoamiata/ | urlmorto = sì }}
*[http://www.monte-amiata.com/ Monte Amiata]
*[ {{cita web|http://www.amiatanevewebamiata.it/|Il sito geografico-informativo sul Stazioneterritorio sciisticadel Montemonte Amiata]}}
* [https://web.archive.org/web/20080922223254/http://casasantapia.com/engels/surroundings.htm#monteamiata Monte Amiata | Vicinanza] In Inglese
* {{cita web|http://www.monte-amiata.com/|Monte Amiata}}
* {{cita web|http://www.amiataneve.it/|Stazione sciistica Monte Amiata}}
* {{cita web|http://www.minieredimercurio.it/|Museo delle Miniere del Monte Amiata}}
 
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