Apparato Vulsinio: differenze tra le versioni
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{{F|geologia|agosto 2010}}
{{Montagna
|nomemontagna = Apparato Vulsinio
|immagine = 1lago da san vittore.JPG
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L{{'}}'''Apparato Vulsinio''' (o '''Distretto Vulcanico dei Vulsini''') è un complesso vulcanico del Lazio settentrionale, al margine settentrionale della [[Provincia magmatica romana]]. Occupa un’area di circa {{formatnum:2200}} [[km²]] e comprende le caldere di "Bolsena" (diametro ~16 km) e "Latera" (~8×11 km), formatasi durante il [[Pleistocene]] rispettivamente ~{{formatnum:300000}} e ~{{formatnum:160000}} anni fa.<ref>{{Cita web |url=https://volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=211003 |titolo=Global Volcanism Program: Vulsini |sito=volcano.si.edu |editore=Smithsonian Institution |lingua=en |accesso=15 agosto 2025}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://ingvambiente.com/2020/10/28/frammenti-di-geologia-urbana-il-duomo-di-orvieto/ |titolo=Frammenti di geologia urbana: il duomo di Orvieto |sito=INGVambiente |editore=Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia |data=28 ottobre 2020 |accesso=15 agosto 2025}}</ref>
La lunga vita dell'apparato è testimoniata dalla varietà di prodotti [[eruzione vulcanica|eruttati]] e dai fenomeni di vulcanismo secondario che dal [[Pliocene]] arrivano fino ad oggi con [[terme|manifestazioni idrotermali]] e [[solfatara|solfatariche]].
In epoca storica la grande quantità di materiale tufaceo presente sul territorio è stato sfruttato per costruire tutti i centri storici dei comuni che insistono sul territorio compreso nell'apparato: [[Orvieto]], [[Bagnoregio#Civita di Bagnoregio|Civita]], [[Sovana]], Bolsena, Montefiascone, [[Marta]], Capodimonte, Valentano, ecc.▼
L'attività dell'apparato Vulsinio, come quella degli altri apparati [[Lazio|laziali]], fu prevalentemente esplosiva, quindi con scarsa emissione di [[lava|lave]] e grande emissione di [[ignimbrite#Origini|nubi ardenti]], da cui si sono originate le vaste formazioni [[tufo|tufacee]] che costellano il territorio.
A causa delle distanze a cui furono scagliati materiali eruttati, le alture che si sono formate hanno un'altezza media che oscilla fra i 500 ed i 600 metri sul livello del mare. La stratificazione di tufi di diversa composizione è testimone di una lunga sequenza di fasi esplosive. I [[cratere vulcanico|crateri]] oggi visibili sono quelli più recenti (Montefiascone, [[Capodimonte (Italia)|Capodimonte]] e le isole del [[Lago di Bolsena]]).
Lo svuotamento progressivo delle [[camera magmatica|camere magmatiche]] portò al loro crollo con la conseguente formazione di [[caldera|caldere]], la più importante delle quali è quella del Lago di Bolsena.
Dopo la formazione del lago iniziarono ad eruttare altri vulcani tra i quali [[Valentano]], [[Latera]] e [[Lamone (vulcano)|Lamone]]. L'[[Lago di Bolsena#L'Isola Martana|isola Martana]] e la [[Lago di Bolsena#Isola Bisentina|Bisentina]] sorsero in seguito ad eruzioni subacquee; la loro forma semicircolare è dovuta al crollo di una parte del cono che le formava.
▲In epoca storica la grande quantità di materiale tufaceo presente sul territorio è stato sfruttato per costruire tutti i centri storici dei comuni che insistono sul territorio compreso nell'apparato: [[Orvieto]], [[
== Suddivisione ==
Il distretto è articolato in cinque complessi principali: Paleovulsini, Bolsena‑Orvieto, Montefiascone, Vulsini meridionali e Latera.<ref>{{Cita web |url=https://ingvambiente.com/2020/10/28/frammenti-di-geologia-urbana-il-duomo-di-orvieto/ |titolo=Frammenti di geologia urbana: il duomo di Orvieto |sito=INGVambiente |editore=INGV |data=28 ottobre 2020 |accesso=15 agosto 2025}}</ref> In letteratura classica sono documentati anche quattro centri eruttivi principali (Latera, Capodimonte, Montefiascone, Bolsena) e numerose bocche avventizie (fino a 89) riconosciute dagli studi storici sull’area.<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Nappi | nome = G. | etal= si | titolo = Note illustrative della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50.000 – Foglio 345 Viterbo | editore = ISPRA – Servizio Geologico d’Italia | città = Roma | url = https://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/note_illustrative/345_Viterbo.pdf | accesso = 15 agosto 2025}}</ref>
== Evoluzione geologica e caldere ==
La morfologia del distretto è complessivamente “a scudo”, con pendii dolci e numerosi centri monogenici allineati su faglie. Spiccano la depressione vulcano‑tettonica del Lago di Bolsena (ampiezza ~19 km) e la caldera di Latera‑Vepe.<ref>{{Cita web |url=https://ingvambiente.com/2020/10/28/frammenti-di-geologia-urbana-il-duomo-di-orvieto/ |titolo=Frammenti di geologia urbana: il duomo di Orvieto |sito=INGVambiente |editore=INGV |data=28 ottobre 2020 |accesso=15 agosto 2025}}</ref> Le due maggiori caldere si sono formate durante eruzioni esplosive pleistoceniche: Bolsena ~0,30 Ma (caldera lacustre ~16 km) e Latera ~0,16 Ma (~8×11 km).<ref>{{Cita web |url=https://volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=211003 |titolo=Global Volcanism Program: Vulsini |sito=volcano.si.edu |editore=Smithsonian Institution |lingua=en |accesso=15 agosto 2025}}</ref> In fase post‑calderica si sono attivati coni di scorie e colate laviche da bocche intracalderiche e pericalderiche.<ref>{{Cita web |url=https://volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=211003 |titolo=Global Volcanism Program: Vulsini |sito=volcano.si.edu |editore=Smithsonian Institution |lingua=en |accesso=15 agosto 2025}}</ref>
== Attività e stato attuale ==
Le più recenti datazioni 40Ar/39Ar su cristalli singoli indicano che l’attività affiorante del Distretto Vulsino è compresa tra circa 590 e 240 mila anni fa.<ref>{{Cita pubblicazione | autore = F. Marra | etal= si | lingua= en | anno = 2020 | titolo = 40Ar/39Ar single crystal dates from pyroclastic deposits provide a detailed record of the 590–240 ka eruptive period at the Vulsini Volcanic District (central Italy) | rivista = Journal of Volcanology and Geothermal Research | volume = 398 | p = 106904 | doi = 10.1016/j.jvolgeores.2020.106904 | url = https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0377027319306468 | accesso = 15 agosto 2025}}</ref> In base alla classificazione del Dipartimento della Protezione Civile, i Vulsini rientrano tra i vulcani estinti (ultima eruzione oltre {{formatnum:10000}} anni fa).<ref>{{Cita web | url = https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/vulcanico/vulcani-italia/ | titolo = Rischio vulcanico. I vulcani in Italia | sito = Dipartimento della Protezione Civile | accesso = 15 agosto 2025 }}</ref>
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
* [[Monti Volsini]]
* [[Vulcano Laziale]]
* [[Vulcano Sabatino]]
[[Categoria:Vulcani del Lazio]]
[[Categoria:Vulcani VEI-7]]
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