Ayas: differenze tra le versioni
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{{nd||Ayas (disambigua)}}
{{Divisione amministrativa
|
|Nome ufficiale = {{it}} Comune di Ayas<br/>{{fr}} Commune d'Ayas
|Panorama = Antagnod-VDA.JPG
|Didascalia = [[Antagnod]], sede comunale
|Bandiera = Ayas-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Lingue ufficiali = [[lingua francese|Francese]], [[lingua italiana|italiano]]
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Valle d'Aosta
|Divisione amm grado 2 = no
|Capoluogo = [[Antagnod]]
|Amministratore locale = Alex Brunod
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 16-5-2016
|Data istituzione =
|Altitudine = 1710
|Superficie = 129.42
|Note superficie = http://www.comuni-italiani.it/007/007/
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Brusson (Italia)|Brusson]], [[Chamois]], [[Châtillon (Italia)|Châtillon]], [[Gressoney-La-Trinité]], [[Gressoney-Saint-Jean]], [[La Magdeleine (Italia)|La Magdeleine]], [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]], [[Valtournenche (comune)|Valtournenche]], [[Zermatt]] (CH-VS)
|Lingue =
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 4781
|
|
|
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Ayas (region Aosta Valley, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Ayas all'interno della Valle d'Aosta
}}
'''Ayas''' {{audio|Fr-Ayas.mp3}} (''Ayâs'' in [[Dialetto valdostano|patois valdostano]]<ref name=diztopon>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=50 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/50 }}</ref>, ''Ajats'' in [[Lingua walser|walser]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] [[Comune sparso|sparso]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[Valle d'Aosta]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il comune di Ayas occupa la parte alta della [[Val d'Ayas|valle omonima]] ai piedi delle grandi vette appartenenti alle [[Alpi Pennine]], che segnano il [[confine tra l'Italia e la Svizzera|confine italo-svizzero]], separandolo da [[Zermatt]], nella [[Mattertal]] ([[Canton Vallese]]). Le cime più importanti fanno parte del massiccio del [[Monte Rosa]] e sono il [[Castore (monte)|Castore]] (4.226 m), il [[Polluce (monte)|Polluce]] (4.091 m) e il [[Breithorn]] (4.165 m) che danno origine, tra l'altro, al [[Grande Ghiacciaio di Verra]]z, principale bacino di alimentazione del torrente [[Évançon]] che percorre tutta la [[Val d'Ayas]] e sfocia nella [[Dora Baltea]].
Altra importante vetta è lo [[Zerbion]], montagna a forma piramidale alta 2.720 m che sovrasta l'abitato di Ayas e separa questo Comune da quello di [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]].
* [[Classificazione sismica]]: zona 4 (sismicità molto bassa)<ref>{{cita web|url=http://www.abspace.it/TripSpace/zoneSismiche_Valle-Aosta.asp|titolo=Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta statistica 2006}}</ref>
=== Flora e fauna ===
Per quanto riguarda la [[flora]], il paesaggio di Ayas è dominato dalle varie specie di [[flora alpina]], come il mirtillo rosso (''[[Vaccinium vitis-idaea]]''), la genziana (''[[Gentiana kochiana]]'') e l'anemone (''Anemone vernalis''). Gli alberi che prevalgono nei boschi sono l'abete rosso (''[[Picea excelsa]]''), il pino cembro (''[[Pinus cembra]]'') e il larice (''[[Larix decidua]]'').
Le specie faunistiche che abitano il territorio di Ayas sono molto varie. Si possono trovare nelle zone lontane dai centri abitati le [[marmotte]], nei boschi gli [[scoiattoli]], i lupi e le [[volpe|volpi]] e a volte nei cieli le [[aquila reale|aquile reali]]. Inoltre i fiumi e i laghi sono caratterizzati dalla presenza di pesci d'acqua dolce, come le [[trota marmorata|trote marmorate]].
=== Clima ===
Il clima è di tipo montano. Presenta inverni freddi ed estati fresche. Le precipitazioni sono più frequenti nelle stagioni intermedie. Durante la stagione estiva sono di tipo temporalesco, in quella invernale sono esclusivamente nevose. Essendo collocato in una valle con orientamento Nord-Sud, gode di buona insolazione durante tutto l'anno.
== Origini del nome ==
Il toponimo latino, testimoniato a partire dal medioevo, è ''Agatius''<ref>''Vallée d'Aoste autrefois'', raccolta di opere di [[Robert Berton]], 1981, Sagep ed., Genova.</ref>, che sembrerebbe essere il nome del primo colono romano. Tuttavia l'etimologia del termine è incerta, sono molte le opinioni. Per esempio, in omofonia con il toponimo del torrente [[Ayasse]], nella [[valle di Champorcher]], Ayas potrebbe derivare dall'aggettivo latino ''aquaticum'' e indicare quindi un corso d'acqua. Secondo un'altra ipotesi potrebbe derivare da ''giàs'', in [[dialetto piemontese]] il recinto del gregge (cfr "''addiaccio''").<ref>Renzo Ambrogio ''et alii'' (a cura di), ''{{cita testo|url=https://stealth-prod-files.s3.amazonaws.com/previews/9788851115722_preview.pdf?AWSAccessKeyId=AKIAI5TBINYBVNOTNYYQ&Expires=1643931516&Signature=Al29NtaZ6QsRuz0IhlQ%2B17FMybo%3D|titolo=Nomi d'Italia|postscript=nessuno|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201127024048/https://stealth-prod-files.s3.amazonaws.com/previews/9788851115722_preview.pdf?AWSAccessKeyId=AKIAI5TBINYBVNOTNYYQ&Expires=1643931516&Signature=Al29NtaZ6QsRuz0IhlQ%2B17FMybo%3D }}'', De Agostini, Novara, 2006, p.58.</ref>
== Storia ==
Per quanto riguarda i primi insediamenti umani nella valle, si pensa che Ayas fosse popolata inizialmente dai [[Salassi]]. Questi si dedicarono all'agricoltura, all'allevamento, alla caccia e alla pesca fino alla conquista dei [[Roma antica|Romani]] (intorno al 25 a.C.). La Val d'Ayas divenne un'importante via di passaggio verso gli altri territori dell'Impero. In seguito questo suo ruolo si consolidò e i rapporti con il [[Vallese]] aumentarono.
Verso il 515, all'epoca della dominazione delle Alpi occidentali da parte dei Burgundi, il territorio di Ayas divenne parte dei territori (secoli dopo istituiti in feudo) controllati dai monaci di San Maurizio, che risiedevano nell'[[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|abbazia di Saint-Maurice d'Agaune]] (in [[canton Vallese|Vallese]]). In questo contesto si impose ai montanari della zona il cristianesimo, al quale erano stati fino ad allora estranei. È in questo periodo che furono costruite le prime chiese e le strade che collegavano i villaggi si intensificarono. A questa data risale la prima testimonianza certa di Ayas. In seguito il controllo della Chiesa su Ayas si rafforzò, fino a che il Papa con la [[Lista di bolle pontificie#XVIII secolo|bolla del 1176]] non diede al [[Vescovo di Aosta]] Aimone di Quart tutto il controllo della vallata, che era parte del [[savoia-Aosta|Ducato di Aosta]] ma gestita dal potere ecclesiastico che vi possedeva varie parrocchie.
Verso il 1200, le terre della famiglia di [[castello di Graines|Graines]], che controllava allora Ayas, furono vendute alla [[Challant (famiglia)|famiglia di Challant]], [[contea di Aosta|visconti di Aosta]]. La vallata prese allora il nome di ''Vallée de Challant-Ayas''. Tuttavia non fu solo questa potente famiglia feudataria a controllare la valle, ma anche l'[[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|abbazia di Saint-Maurice d'Augaune]], che aveva l'alta sovranità sulle terre e a cui gli Challant continuarono a riconoscere l'alta signoria. Gli [[Challant (famiglia)|Challant]] governarono sulla Val d'Ayas fino al XVIII secolo, quando la famiglia, in declino, ne perse il controllo.
Durante il medioevo, e specificamente a partire dal XII secolo, un flusso migratorio di popolazioni [[walser]], di origine germanica, interessò la vallata, in particolare Saint-Jacques, localmente chiamato ''Canton des Allemands'' (Cantone dei Tedeschi). Questo cambiamento lasciò tracce nell'architettura, simile a quella del Vallese e dell'alta [[valle del Lys]], e nella lingua, in quanto il ''patois'' dell'alta val d'Ayas presenta una fonetica e un lessico molto particolare rispetto agli altri [[dialetto valdostano|patois valdostani]]. A differenza della vicina [[valle del Lys]], questo territorio restò tuttavia arpitano, a riprova del fatto che la popolazione locale era preesisente alla colonizzazione walser. L'arrivo dei coloni di lingua alamanna fu favorito da una fase di clima più caldo dell'attuale, in cui i passi erano sgombri da ghiacci, le foreste arrivavano anche quote di 2500 metri e l'agricoltura si praticava fino a quote molto elevate. Questa situazione, che aveva reso la zona prospero luogo di passaggio di ricche carovane commerciali, persino indicata su antiche mappe geografiche come ''Aiazzo'' o ''Krämerthal'' ("valle dei mercanti", in [[lingua tedesca]]), complice l'assenza di pedaggi sui colli [[Colle del Teodulo|del Teodulo]], [[Colle superiore delle Cime Bianche|delle Cime Bianche]], [[colle Bettaforca|della Bettaforca]] e altri, venne meno con la "piccola età glaciale" che a partire dalla fine del Cinquecento chiuse i valichi e fece avanzare i ghiacciai. La vita della popolazione locale si fece pertanto più dura e isolata.
Come tutti gli altri comuni della Valle d'Aosta, anche Ayas fu colpito da flussi emigratori alla fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. I principali paesi verso cui si diressero gli Ayassins sono la [[Francia]] e la [[Svizzera]].
Durante i due conflitti mondiali, furono molti gli uomini di Ayas ad essere richiamati nell'esercito. Nel [[ventennio fascista]] si creò un sentimento di ostilità nei confronti del regime e nel 1944 ci fu una piccola azione partigiana. Inoltre i tedeschi arrivarono fino ad Ayas. Nel [[1939]] il toponimo venne italianizzato in ''Aias''<ref>{{Cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/R.D._22_luglio_1939,_n._1442_-_Riduzione_in_forma_italiana_delle_denominazioni_di_trentadue_Comuni_della_provincia_di_Aosta|titolo=R.D. 22 luglio 1939, n. 1442 - Riduzione in forma italiana delle denominazioni di trentadue Comuni della provincia di Aosta - Wikisource|sito=it.wikisource.org|accesso=25 settembre 2020}}</ref>.
Dopo la seconda guerra mondiale ci fu una ripresa economica e si avviò l'attività turistica ad Ayas, che portò alla costruzione di alberghi, case, strade e ad un cambiamento di economia.
Un altro evento importante per Ayas, risalente al XX secolo, è la divisione della parrocchia, da cui nacquero la parrocchia di [[Antagnod]] e quella di [[Champoluc]].
=== Simboli ===
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 maggio 1983.<ref>{{Cita testo|titolo=Decreto del Presidente della Repubblica del 17/05/1983|url=https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti/ao/ayas.pdf}}</ref>
{{Citazione|Partito: il primo di rosso ad una torre d'argento, finestrata di nero, merlata alla guelfa di tre; il secondo di nero, ad uno zoccolo d'oro (sabot) in fascia; sulla partizione un leone pure d'oro rampante. Il tutto abbassato ad un capo d'azzurro con il profilo del Monte Rosa innevato tra due boschi di conifere. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. 17 maggio 1983}}
Il leone d'oro in campo rosso e nero costituisce una variante dello stemma regionale (''partito di rosso e di nero, al leone d'argento attraversante sulla partizione''); la torre ricorda il passato feudale, quando il territorio di Ayas ricadeva nella giurisdizione del [[castello di Graines]]; il [[Sabot (calzatura)|sabot]] è il tipico zoccolo in legno realizzato dagli artigiani locali. Il Monte Rosa domina a nord il bacino di Ayas.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
La Val d'Ayas è stata, nel corso della sua storia, molto influenzata dalla Chiesa. Per questo si contano più di venti edifici religiosi, tra chiese, cappelle, santuari, grotte e tabernacoli, tutti affrescati e legati a qualche particolare artistico. Inoltre i fedeli di Ayas hanno fatto affrescare alcune case quindi non è raro che passeggiando ci si imbatta in affreschi con rappresentazioni della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], di [[Gesù]], di [[Santo|santi]] e della [[Sacra Famiglia]].
Per quanto riguarda invece l'architettura popolare, la costruzione popolare per eccellenza è il [[rascard]] (di origine [[walser]]). I materiali predominanti sono la [[Roccia|pietra]] e il [[legno]], materiali di cui il territorio è ricco. Questi sono uniti in forme semplici, ma eleganti, che formano la casa popolare di Ayas, che fungeva sia da abitazione sia da stalla e fienile. Essa è caratterizzata dalla presenza di due o più piani. Quello inferiore è solitamente in pietra, diviso da quello superiore in legno tramite l'elemento architettonico del fungo (che serviva per impedire ai ratti di salire al piano abitato). Il tetto, con uno scheletro composto da tronchi d'albero, è ricoperto dalle [[losa|lose]], pietre piatte tipiche del paesaggio walser. In queste costruzioni ci sono molti elementi artistici caratteristici e variabili, come le rifiniture in legno, le porte ad arco a tutto sesto, le grate alle finestre. Tuttavia non c'è uno stile unico, poiché la fantasia contadina ha dato per secoli costruzioni del tutto uniche.
* A [[Antagnod]], sono d'interesse la costruzione [[Stereotomia|stereometrica]] detta Casa Merlet e la Casa Challant (o Maison Fournier), sita sulla strada principale, che ospitò nel XV secolo un castellano della potente [[Challant (famiglia)|famiglia degli Challant]]
* La Villa Rivetti si trova ad [[Antagnod]]. Essa è stata voluta dall'industriale biellese Giuseppe Rivetti ed è stata costruita nel 1924. Oggi ospita il municipio di Ayas
* L'antico borgo di Champoluc raccoglie antichi edifici e antichi affreschi
* II borgo antico di [[Antagnod]], in cui si trovano la biblioteca comunale, alcuni antichi edifici e alcuni affreschi
* Il ''Rû Courtaud'', antico [[Ru (idraulica)|''ru'']] che serviva per portare l'acqua da Saint-Jacques a [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]]
=== Architetture religiose ===
[[File:Eglise d'Antagnod.JPG|miniatura|La facciata della chiesa di [[Antagnod]] (piazza François-Marie Dandrès).]]
* La chiesa di [[San Martino]] di Tours a [[Antagnod]] è un'interessante costruzione religiosa con un campanile a bulbo che si affaccia sulla piazza François-Marie Dandrès. Proprio il parroco Dandrès la volle ampliare e quindi la chiesa che vediamo oggi è quella voluta dal rettore. Interamente affrescata all'interno, essa ospita alcune opere d'arte sacra. La più importante è l'altare maggiore. Esso è tutto ciò che rimane della vecchia Chiesa e rappresenta il più imponente e il più ricco di tutti gli altari barocchi della [[Valle d'Aosta]]: è interamente intagliato nel legno, dipinto ed in gran parte dorato ed è diviso in senso orizzontale in tre zone. La zona inferiore e la zona superiore sono state fatte dagli intagliatori Valsesiani Gilardi e Minaldi nel 1713. È stato effettuato sull'altare un restauro conclusosi nel 2011.
* La [[Ex chiesa di Sant'Anna|chiesa di Sant'Anna]] a [[Champoluc]] oggi ospita un cinema, ma un tempo era la principale chiesa del villaggio. Una prima cappella in onore di Sant'Anna è stata costruita nel 1715, mentre l'attuale è stata voluta dal parroco François-Marie Dandrès nel 1836. Sopra il portone ottocentesco si può ancora vedere l'affresco circolare raffigurante Sant'Anna che insegna le [[Sacre Scritture]] a Maria, alle loro spalle si può notare [[San Gioacchino]]. L'altare ligneo e i dipinti della vecchia chiesa sono custoditi oggi all'interno del nuovo edificio religioso, accanto al vecchio.
* La [[Chiesa di San Giacomo (Ayas)|chiesa di San Giacomo a Saint-Jacques]] è secondo la tradizione antichissima. All'inizio si trovava una piccola cappella, ingrandita poi per volere di [[Papa Alessandro VI]] nel 1500. In seguito i ricchi mercanti del villaggio la fecero affrescare, ma poiché era più bassa del livello della strada, le varie alluvioni ne distrussero gli affreschi. Oggi è stata sopraelevata e si possono osservare i resti interni degli affreschi e le pareti esterne. Nella stessa piazza dove si erge questa chiesa si trova una grotta simile a quella di [[Lourdes]], al cui interno c'è una statua della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]].
[[File:Giudizio universale in chiesa di lignod 143.jpg|miniatura|Il [[Giudizio universale]] sulla facciata della chiesa di Lignod.]]
* Il santuario di Barmasc come lo si vede oggi risale al 1744. In origine era in onore di [[Santa Maria Maddalena]], ma i fedeli di Ayas lo hanno sempre chiamato Notre-Dame de Barmasc. Per questo il parroco François-Marie Dandrès chiese di poter cambiare nome al santuario e nominarlo Notre-Dame du Bon-Secours (dal [[lingua francese|francese]], ''Vergine del buon Soccorso''). Al suo interno si trovano opere di arte sacra e l'altare su cui poggia un quadro protagonista di una popolare leggenda.
* La chiesa dell'Addolorata a Lignod è stata ingrandita nel 1777 da Jean-Baptiste Prince. Tuttavia il [[Giudizio Universale]] della facciata risale al pittore Franz Curta di [[Gressoney-Saint-Jean]], che lo dipinse nell'[[Ottocento]]. Questo affresco è impostato secondo alcuni sul modello del Giudizio Universale di [[Michelangelo Buonarroti]].
* [[Chiesa di San Giovanni Bosco (Ayas)|Chiesa di San Giovanni Bosco]] presso la frazione Pracharbon.
* [[Chiesa di Santa Maria Immacolata (Ayas)|Chiesa di Santa Maria Immacolata]] presso la frazione Périasc.
=== Architetture militari ===
* Accanto alla chiesa di Antagnod è situato il monumento ai caduti, oltre il quale si apre il cimitero le cui cappelline più antiche custodiscono alcuni affreschi religiosi.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Ayas}}
=== Tradizioni e folclore ===
L'arte del lavoro del legno dei ''sabotiers d'Ayas'' è rinomata per la fabbricazione dei [[Sabot (calzatura)|Sabot]], chiamati in [[dialetto valdostano|patois locale]] ''tsôques''.
Sono molte le leggende popolari che si raccontano sui villaggi e su alcuni luoghi, come la cappella di Salus, che racconta la nascita dell'omonima cappella, o l'eremo di Résy.
=== Lingue e dialetti ===
Anche in questo comune, come nel resto della Valle d'Aosta, è diffuso il ''[[dialetto valdostano|patois valdostano]]'', un dialetto [[lingua francoprovenzale|francoprovenzale]]. Nel comune di Ayas è diffuso inoltre un gergo, ''argot'' in [[lingua francese|francese]], elaborato dai ''[[Sabot (calzatura)|sabotiers]]''.
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Suddivisione per iniziale<ref name=statuto>{{cita web|url=https://www.comune.ayas.ao.it/fr-fr/amministrazione/statuto|titolo=Comune di Ayas - Statuto|accesso=9 dicembre 2020}}</ref>:
* [[Antagnod]] (sede comunale), Arpeillaz;
* La Barmaz, Barmasc, Bisous, Blanchard, Le Bochoney, Borbey, Bossoulaz, Brenguey, Le Brusal;
* Champlan, [[Champoluc]], Le Collet, Contenéry, Corbet, Corneuil, Le Cornu, Le Cortot, Crestérésat, Le Crest, Crest-Forné, La Croisettaz, La Croix, Les Croües, Cunéaz, Charchérioz-Dessus, Charchérioz-Dessous, Les Charvalines, Les Chavannes, La Cuccaz, Cères, Les Cimes-Blanches;
* Les Droles;
* Estoul, Èriu;
* Les Fiéry, La Fourcaz-Dessus, La Fourcaz, Le Frachey, France, Les Fusines;
* Les Gavines, Les Goïls-Dessus, Les Goïls-Dessous, Le Grand Tournalin, Granaz, Les Grangettes, Granon;
* Le Lac-Vert, Lasertaz, Le Lavassey-Dessus, Le Lavassey, Lignod, Lillaz, Lunasc;
* Magnéaz, Magnéchoulaz, Mandrou, Mascognaz, Massuquin, Le Mase, Messan, Messanet, Meytéres, La Moléraz, Le Moulin-de-Po;
* Nanaz-Dessus, Nanaz-Dessous, Le Néal-Dessus, Le Néal-Dessous;
* L'Osel, L'Olivaz, Ostafaz-Dessus, Ostafaz-Dessous;
* Palenc, Palouettaz, Palud, Périasc-d'Aval, [[Périasc]], Le Lac-de-Perrin, Les Péyoz, Le Pian-de-la Sal, Le Pian-de-Chanchavellat, Pian-Long, Pian-Péraz, Pianes, Pieit, Pilaz, Le Pillonet, Portolaz, Praz-Sec, Praé, Pracharbon;
* Ramére-Dessus, Ramére-Dessous, Les Ramey, Le Rangassey, Ravére-Dessus, Ravére-Dessous, Résy, Revé, Rollin, La Rongéaz, Rovinal;
* Sachiel, Saint-Jacques-des-Allemands, Saler, Salerin, Soudat, Soussun;
* Taconet, Le Tantané, Tavélaz, Le Tournalin-Dessus, Le Tournalin-Dessous, Le Trochey;
* Les Vagères, Vascochaz, La Vardaz, Vachères, Le Vasé, La Ventinaz, Verraz-Dessus, Verraz-Dessous, Véret, Le Vieil, Les Villy.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A [[Champoluc]] si trova la sede della ''Société des guides d'haute montagne Champoluc - Ayas'', società di guide alpine per l'alta val d'Ayas<ref>{{cita web | titolo = Società delle guide alpine Champoluc - Ayas | url = https://www.lovevda.it/it/banca-dati/4/guide-alpine/champoluc-ayas-antagnod/societa-delle-guide-alpine-champoluc-ayas/2165 | accesso = 26 luglio 2025}}</ref>.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
Nel comune di Ayas si trovano le istituzioni scolastiche di base, materne e elementari.
Ad [[Antagnod]], in Route Barmasc, ha sede la [[biblioteca]] comunale.<ref>{{cita testo|url=http://biblio.regione.vda.it/library/Ayas|titolo=Biblioteca di Ayas sul sito del Sistema Bibliotecario Valdostano}}</ref>
=== Musei ===
* Il Museo di arte sacra, ospitato nella cappella del cimitero di [[Antagnod]].
== Economia ==
L'attuale economia del comune è molto diversa rispetto a quella di un secolo fa. Infatti oggi si concentra prevalentemente sulle attività turistiche, per questo ci sono su tutto il territorio alberghi, ristoranti, bar, negozi, rifugi e altre attività del settore terziario. Molto importanti per l'economia, sono gli impianti sciistici del [[Monterosa Ski]]. Sono presenti inoltre attività artigianali, come la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali gli zoccoli denominati [[Sabot (calzatura)|sabot]]<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=3,4}}</ref>,
oltre a quelle agricole.
In base alla [[dichiarazione dei redditi]] del [[2006]], attualizzata nel [[2007]], Ayas è il comune più ricco d'Italia: in media i cittadini vivono con oltre 66.000 € a testa<ref>{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/economia/ricchezza-famiglie/redditi-italiani/redditi-italiani.html|titolo=Articolo de La Repubblica}}</ref>. Il risultato è favorito anche dal fatto che il fondatore di [[Fastweb]], [[Silvio Scaglia]], risiede in questo comune.
=== Turismo ===
L'attività principale di Ayas è il turismo. Quindi nel corso dell'anno sono molte le attività che il comune e i residenti propongono ai villeggianti per far scoprire loro le bellezze del territorio e della cultura di Ayas. Bisogna ricordare inoltre che ci sono due impianti sciistici, quello di Antagnod e quello di Champoluc. Antagnod è stato inserito nell'edizione 2008 della guida I [[Borghi più belli d'Italia]].
[[Nicolas Sarkozy]] e [[Carla Bruni]] hanno più volte soggiornato a Ayas.<ref>{{cita web|url=http://www.12vda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3314&Itemid=1|titolo=Incontro informale ad Ayas tra Nicolas Sarkozy ed Augusto Rollandin.|accesso=26 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304111819/http://www.12vda.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3314&Itemid=1|urlmorto=sì}}</ref>
== Amministrazione ==
Ayas fa parte dell'[[Unité des Communes valdôtaines Évançon]].
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Guido Becquet |Inizio = 29 maggio 1985 |Fine = 24 maggio 1990 |Partito = - |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Guido Becquet |Inizio = 24 maggio 1990 |Fine = 30 ottobre 1993 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Saverio Favre |Inizio = 30 dicembre 1993 |Fine = 16 marzo 1994 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Alfredo Favre |Inizio = 16 marzo 1994 |Fine = 14 giugno 1994 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Davide Merlet |Inizio = 14 giugno 1994 |Fine = 1º giugno 1998 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Alliod |Inizio = 1º giugno 1998 |Fine = 10 giugno 2003 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Renato Becquet |Inizio = 9 giugno 2003 |Fine = 20 ottobre 2005 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giorgio Munari |Inizio = 30 maggio 2006 |Fine = 16 maggio 2011 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giorgio Munari |Inizio = 16 maggio 2011 |Fine = 17 novembre 2015 |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Obert |Inizio = 17 novembre 2015 |Fine = 15 maggio 2016 |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Alex Brunod |Inizio = 16 maggio 2016 |Fine = 20 settembre 2021 |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Alex Brunod |Inizio = 21 settembre 2021 |Fine = ''in carica'' |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
In questo comune si gioca a [[tsan]], caratteristico [[Sport in Valle d'Aosta#Sport tradizionali|sport tradizionale valdostano]].<ref>Dati 2011. Cfr. {{cita libro|curatore=Anna Maria Pioletti|titolo=Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea|editore=Musumeci|città=Quart (AO)|anno=2012|pp=74-100|ISBN=978-88-7032-878-3}}</ref>
== Galleria
<gallery>
Image:Frantze (Ayas), veduta.jpg|Il villaggio di Frantze
Image:Frantze, Ayas (Aosta).jpg|Architettura walser a Frantze
Image:Plastico_villaggio_walser_crest_ad_ayas_235.jpg|Plastico raffigurante Crest, un villaggio [[walser]] sopra [[Champoluc]] sulla sinistra orografica della Val d'Ayas.
Image:Haut_Val_d'Ayas.JPG|Panorama dell'alta val d'Ayas dal villaggio Bisous
Image:Inscription_cimetière_Antagnod.JPG|Iscrizione all'entrata del cimitero di Antagnod
</gallery>
== Note ==
<references/>
==
* {{Cita libro | cognome= Bonin| nome= Abbé Louis| titolo= Vallée de Challand - Brusson - Guide et folk-lore| editore= Mondovì Tipografia Commerciale| lingua = fra | città= Mondovì| anno= 1928}}
* {{cita libro | autore = Saverio Favre | autore2 = Luigi Capra | autore3 = Giuseppe Scaglio | titolo = I sabotier d'Ayas. Mestiere tradizionale di una comunità valdostana | editore = Priuli & Verlucca | città = Ivrea | anno = 1995}}
* {{cita libro | autore = G. Chiej-Gamacchio | titolo = La fabbricazione degli scroi o sabots: nota | città = Torino | editore = Bona | anno = 1916}}
* {{cita libro |
* {{cita libro | autore = Ornella Vergnano Gambi | autore2 = Roberto Gabbrielli | titolo = La composizione minerale della vegetazione degli affioramenti ofiolitici dell'alta Valle di Ayas | anno = 1981}}
* {{cita pubblicazione | autore = Alina Piazza | titolo = Ayas, Pian Portola, roccia a coppelle | rivista = Bulletin d'études préhistoriques et archéologiques alpines | numero = 12 | anno = 2001 | pp = 189–190}}
* {{cita libro | autore = Claudine Remacle | autore2 = Danilo Marco | autore3 = Giovanni Thumiger | titolo = Ayas: uomini e architettura | città = Saint-Christophe | editore = Duc | anno = 2005}}
* {{cita pubblicazione | autore = Claudine Remacle | titolo = Construire en montagne: l'exemple d'Ayas à travers les prix-faits du XVIIe et du XVIIIe siècle | lingua = fra | rivista = Archivum Augustanum | numero = 2 | anno = 2002 | pp = 59–111}}
* {{cita libro | autore = Gabriella Morchio | autore2 = Gian Piero Morchio | titolo = La memoria storica di Ayas: scritti e testimonianze nel "Canton de Magnea" | edizione = 2 | città = Genova | anno = 1997}}
* {{cita libro | autore = Gabriella Morchio | autore2 = Gian Piero Morchio | titolo = Teutsch Aiatzer-Thal: la presenza walser ad Ayas | città = Genova | anno = 1999}}
* {{cita libro | autore = Ugo Torra | titolo = La Valle di Challant-Ayas: le sue antichità | città = Ivrea | editore = Bardessono | anno = 1958}}
* {{cita libro | autore = Luigi Capra | autore2 = Giuseppe Saglio | titolo = Immagini di devozione popolare nel territorio di Ayas: pitture murali su abitazioni, cappelle e oratori, dal XVI al XX secolo in un comune della Valle d'Aosta | città = Ivrea | editore = Priuli & Verlucca | anno = 2005}}
* {{cita libro | curatore = Mario Aldrovandi | titolo = La Valle di Champoluc: Challant, Brusson, Ayas | città = Torino | editore = Lattès | anno = 1931}}
* {{cita libro | wkautore = Cesare Poma | autore = Cesare Poma | titolo = Il dialetto di Ayas | città = Torino | editore = G. Candeletti | anno = 1884}}
* {{cita libro | autore = Pierre-Joseph Alliod | titolo = Grammaire du patois d'Ayas | lingua = fra | città = Aosta | editore = Duc | anno = 1998}}
* {{cita libro | autore = Claudio Garavoglia | titolo = Ayas ieri e oggi = Ayas iér é ouèi | anno = 2007}}
* {{cita libro | titolo = Ayas: storia, usi, costumi e tradizioni della valle | altri = fotografie di Gianfranco Bini | città = Ayas | editore = Società guide Champoluc | volume = 1 e 2 | anno = 1968}}
* Saverio Favre, ''Les mystères du jugement et de l'antéchrist dans l'ancien carnaval d'Ayas'', [[Académie Saint-Anselme|Société académique, religieuse et scientifique du Duché d'Aoste]], 8, 2003, pp. 73–128
* [[Amé Gorret]] e Giovanni Varale, ''Guida illustrata della Valle di Challant o d'Ayas'', Biella: Tipografia commerciale, 1899
* {{cita pubblicazione|url=http://www.regione.vda.it/allegato.aspx?pk=2317|titolo=Guida Rurale della Valle d'Aosta. Comunità Montana Evançon|editore=Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Regione Autonoma Valle d'Aosta|data=2009}}
== Voci correlate ==
* [[Unité des Communes valdôtaines Évançon]]
* [[Val d'Ayas]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=https://visitayas.it/ayas-museo-diffuso-22453|titolo=Ayas museo diffuso}}
* {{cita web |url=https://www.lovevda.it/it/cultura/tradizione/artigianato/materiali/legno/sabots | titolo = I sabots | accesso = 28 marzo 2020}}
{{Controllo di autorità}}
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