Davide Lajolo: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome = Davide Lajolo
|immagine = OnDLajolo.jpg
|carica = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio =
|mandatofine =
|legislatura = [[III legislatura della Repubblica Italiana|III]], [[IV legislatura della Repubblica Italiana|IV]], [[V legislatura della Repubblica Italiana|V]]
|gruppo parlamentare = [[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|coalizione =
|circoscrizione = [[Milano]]
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi = *Vicepresidente della seconda commissione (Interni) (5 luglio [[1962]] – 15 maggio [[1963]])
*Vicepresidente della commissione parlamentare di vigilanza sulle radiodiffusioni (29 luglio [[1958]] – 15 maggio 1963)
*Componente della prima commissione (Affari costituzionali) (12 giugno 1958 – 15 maggio 1963)
*Componente della seconda commissione (Interni) (1º luglio 1962 – 15 maggio 1963)
*Componente della commissione speciale per l'esame del [[Disegno di legge|ddl]] n. 11 recante «Conversione in [[Legge ordinaria|legge]] del [[decreto legge]] 11 giugno 1958, n. 573, concernente la proroga del termine stabilito dall'art.23 della legge 31 luglio [[1956]], n. 897, contenente disposizioni sulla cinematografia e successive modificazioni» (18 giugno 1958 – 15 maggio 1963)
*Questore della Camera dei Deputati (16 maggio 1963 – 4 giugno [[1968]])
*Componente della seconda commissione (Interni) (1º luglio 1963 – 4 giugno [[1968]])
*Componente della commissione parlamentare di vigilanza sulle radiodiffusioni (11 giugno 1963 – 4 giugno 1968)
*Vicepresidente della seconda commissione (Interni) (11 luglio 1968 – 20 gennaio [[1970]])
*Componente della seconda commissione (Interni) (11 luglio 1968 – 24 maggio [[1972]])
*Componente della commissione parlamentare di vigilanza sulle radiodiffusioni (23 luglio 1968 – 24 maggio 1972)
*Componente del comitato di vigilanza sulla biblioteca (17 luglio 1968 – 24 maggio 1972)
|sito = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=V%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg05/framedeputato.asp?Deputato=1d8780
|professione = [[Giornalista]]
{{Premio|[[Premio Viareggio]]||1977}}
}}
{{Bio
|Nome = Davide
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Vinchio
|LuogoNascitaLink = Vinchio
|GiornoMeseNascita = 29 luglio
|AnnoNascita = 1912
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|GiornoMeseMorte = 21 giugno
|AnnoMorte = 1984
|Attività = scrittore
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = politico
|Attività3 = giornalista
|Nazionalità = italiano
}}
[[Immagine:Davide Lajolo.jpg|thumb|right|300px|Davide Lajolo]]
 
== Biografia ==
Davide Lajolo nasce da una modesta famiglia contadina [[Provincia di Asti|astigiana]] e all'età di otto anni, per dargli la possibilità di continuare gli studi, dal momento che a [[Vinchio]] la scuola arrivava solamente al terzo ciclo di [[Scuola elementare|elementari]], viene mandato dai genitori in [[Collegio (istruzione)|collegio]] dai [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]] a [[Castelnuovo]].
 
''"{{Citazione|Il giorno della partenza venne alla fine della terza classe elementare. A Vinchio c'erano solo le prime tre classi. "Per andare a zappare" si diceva "ne sanno anche troppo"''.<ref>{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= [[Il Voltagabbanavoltagabbana]] |anno= 1963|editore= Il Saggiatore |città=Milano|paginep= Pag. 20 }}</ref>}}
 
Il distacco dalla famiglia sarà doloroso ma necessario e il giovane, dopo alcuni tentativi di fuga, si rassegnerà alla vita del collegio iniziando a dimostrare buone attitudini per gli studi e soprattutto per la [[letteratura]]. Dopo la maturità classica, conseguita presso il Liceo Plana di [[Alessandria]],<ref name="Associazione Davide Lajolo">{{Cita web|url=https://www.davidelajolo.it/lajolo_biografia.php|titolo=La vita di Davide Lajolo|sito=Associazione Davide Lajolo|accesso=1º ottobre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240613035336/https://www.davidelajolo.it/lajolo_biografia.php|dataarchivio=13 giugno 2024|urlmorto=no}}</ref> segue per un breve periodo la [[militare|carriera militare]] come il fratello maggiore, ma si dimostra soprattutto interessato alle discipline umanistiche e la sua ambizione è quella di diventare [[giornalista]] di professione.
 
Dal carattere avventuroso e difficile, rimane illusoaffascinato dalla propaganda mistica della rivoluzione [[Fascismo|fascista]] in contrapposizione ad un certo conformismo [[Borghesia|borghese]], conosce alcuni [[Gerarca|gerarchi]] del regime e si iscrive al partito fascista.
 
Nel [[1937]] partecipa alla [[guerra di Spagna]] edcon operail nome di battaglia "Ulisse"<ref name="Associazione Davide Lajolo"/> e milita nella divisione "Volontari del Littorio" sotto la guida del [[Generalegenerale]] [[Annibale Bergonzoli]]. Sulla sua esperienza scrisse circa i rapporti con la popolazione locale:
{{Citazione|Avevano detto loro che gli italiani tagliavano la testa a tutti, ma il primo sguardo li aveva rassicurati. Le orde barbare dei sanguinari erano fuggite; ora i soldati di Mussolini sapevano trasformare il glabro duro volto della battaglia nel sorriso chiaro del liberatore.|Davide Lajolo in ''Bocche di donne bocche di fucili''<ref>Davide Lajolo, ''Bocche di donne bocche di fucili'', Osimo, Barulli, 1939, p. 108.</ref>}}
 
Nel [[1939]] inizia a lavorare al "''[[Corriere Adriatico]]"'' di [[Ancona]] e fra i suoi progetti c'è la pubblicazione della rivista di poesia ''Glauco''. Nello stesso anno si unisce in matrimonio con la compaesana Rosetta Lajolo e pubblica il suo primo romanzo "''Bocche di donne bocche di fucili"''. Dall'unione Dallacon loro unioneRosetta nascerà la figlia [[Laurana Lajolo|Laurana]].
 
Con i gradi di ufficiale dell'[[Esercito Italiano|esercito]] partecipa alla [[seconda guerra mondiale ]] sui fronti [[Campagna italiana di Grecia|greco]] e [[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|albanese]] e, nonostante il suo passare da un campo di battaglia all'altro, in situazioni dove le barbarie diventano modello di vita e la ragione sembra scemare, continua a scrivere soprattutto poesie di rifiuto della morte e della guerra e di fedeltà ai giovani commilitoni caduti.<br /> Risale al [[1940]] la sua prima raccolta poetica dal titolo ''"Nel cerchio dell'ultimo sole e L'ultima rivoluzione"'' e al [[1943]] il secondo libro di [[poesia|poesie]], ''"Ponte alla voce"''.
 
Fa carriera all'interno del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]. Nel 1943 lascia il servizio militare perché viene nominato vice [[Segretario federale]] del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] di Ancona. E manterrà tale carica fino alla caduta del [[fascismo]] il [[25 luglio 1943]].
Un cambiamento radicale, che lo porterà in seguito a sconfessare i suoi trascorsi giovanili, giunge l'[[8 settembre 1943]], al ritorno al paese natio, dove prende la tormentata decisione di passare alla [[Resistenza italiana|lotta partigiana]] sulle colline astigiane, con il nome di battaglia di [[Ulisse]].
 
[[File:Davide Lajolo Ulisse.jpg|thumb|left|upright=0.7|Lajolo durante la Resistenza.]]
Tracce di questa conversione, definita in modo magistrale da lui stesso "''voltar gabbana''", si trovano in ''"Classe 1912"'' ([[1945]]) (ristampato nel [[1975]] e nel [[1995]] con il titolo "''A conquistare la rossa primavera"'') e ne ''[[Il Voltagabbana|"Il Voltagabbana"]]'' ([[1963]]), in cui l'autore analizza le ragioni che lo portarono a schierarsi, dopo una giovinezza fascista, dalla parte della [[Resistenza italiana|Resistenza]].
Un cambiamento radicale, che lo porterà in seguito a sconfessare i suoi trascorsi giovanili, giunge l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]], al ritorno al paese natio, dove prende la tormentata decisione di passare alla [[Resistenza italiana|lotta partigiana]] sulle colline astigiane, con il nome di battaglia di [[Ulisse]].<ref name="Associazione Davide Lajolo"/>
 
Tracce di questa conversione, definita da lui stesso "voltar gabbana", si trovano in ''Classe 1912'' (1945) (ristampato nel 1975 e nel 1995 con il titolo ''A conquistare la rossa primavera'')<ref name="Associazione Davide Lajolo" /> e ne ''[[Il voltagabbana]]'' ([[1963]]), in cui l'autore analizza le ragioni che lo portarono a schierarsi, dopo una giovinezza fascista, dalla parte della [[Resistenza italiana|Resistenza]].
Nel [[1945]] diventa caporedattore e poi direttore dell'edizione dell'Italia settentrionale de [[L'Unità (quotidiano)|L'Unità]], nel [[1947]] si trasferisce, come vicedirettore, a l'Unità di [[Milano]] e dal [[1949]] al [[1958]] ne è direttore.
 
Nel 1945 diventa caporedattore e poi direttore dell'edizione dell'Italia settentrionale de ''[[l'Unità]]'', nel 1947 si trasferisce, come vicedirettore, a ''l'Unità'' di [[Milano]] e dal 1949 al 1958 ne è direttore.<ref name="Associazione Davide Lajolo"/>
Lajolo, sempre più immerso e legato al mondo del giornalismo, fonda il giornale sportivo ''"Il campione"'', dirige negli [[anni 1970|anni settanta]] ''"Giorni-Vie Nuove"'' e collabora molto assiduamente a [[quotidiano|quotidiani]] e [[settimanale|settimanali]]; per molti anni con [[Giancarlo Vigorelli]] è direttore della [[rivista]] ''"Europa Letteraria"'', pubblica la raccolta di poesie ''"Ponte alla Noce"'' ([[1939]]), un romanzo ambientato nelle [[risaia|risaie]] piemontesi, ''"Quaranta giorni, quaranta notti"'' ([[1952]]), volumi autobiografici e alcune raccolte di [[racconto|racconti]].
 
Lajolo, sempre più immerso e legato al mondo del giornalismo, fonda il giornale sportivo ''Il campione'',<ref name="Associazione Davide Lajolo"/> dirige negli [[anni 1970|anni settanta]] ''[[Vie nuove|Giorni-Vie nuove]]''<ref name="Associazione Davide Lajolo"/> e collabora molto assiduamente a [[quotidiano|quotidiani]] e [[settimanale|settimanali]]; per molti anni con [[Giancarlo Vigorelli]] è direttore della [[rivista]] ''Europa Letteraria'',<ref name="Associazione Davide Lajolo"/> pubblica la raccolta di poesie ''Ponte alla Noce'' (1939), un romanzo ambientato nelle [[risaia|risaie]] piemontesi, ''Quaranta giorni, quaranta notti'' (1952), volumi autobiografici e alcune raccolte di [[racconto|racconti]].
Nel [[1956]] compie un viaggio in [[Cina]] che assume per lo scrittore una indimenticabile esperienza e incontra [[Mao Tse Tung]] e [[Zhou Enlai|Ciu En Lai]] .
 
Nel 1956 compie un viaggio in [[Cina]], che assume per lo scrittore un'indimenticabile esperienza e incontra [[Mao Tse Tung]] e [[Zhou Enlai|Ciu En Lai]].
Nel [[1958]] viene eletto alla [[Camera dei Deputati]] per il [[Partito Comunista Italiano|partito comunista]], addirittura per tre [[Legislatura|legislature]] consecutive, fino al [[1972]], ed assume la carica di Deputato Questore.
 
Nel 1958 viene eletto [[deputato]] per il [[Partito Comunista Italiano|partito comunista]], incarico svolto per tre [[Legislatura|legislature]] consecutive, fino al 1972, e assume la carica di Deputato Questore.<ref name="Associazione Davide Lajolo"/>
Per un breve periodo è vicepresidente della [[Commissione di Vigilanza RAI|Commissione interparlamentare di Vigilanza]] della [[RAI]]-TV e si batte contro la [[censura]] del [[cinema]]. Durante gli anni delle sue legislature si prodiga, insieme a [[Sandro Pertini]] per arricchire la [[pinacoteca]] della Camera dei Deputati con numerosi [[quadro|dipinti]] di [[artista|artisti]] per di più contemporanei.
 
Per un breve periodo è vicepresidente della [[Commissione di Vigilanza RAI|Commissione interparlamentare di Vigilanza]] sulla [[RAI]]-TV<ref name="Associazione Davide Lajolo"/> e si batte contro la [[censura]] del [[cinema]]. Durante gli anni delle sue legislature si prodiga, insieme a [[Sandro Pertini]], per arricchire la [[pinacoteca]] della Camera dei deputati con numerosi [[Dipinto|dipinti]] di [[artista|artisti]], per lo più contemporanei.<ref name="Associazione Davide Lajolo"/>
Non smette comunque la sua attività di scrittore e nel [[1960]] pubblica la sua opera più nota "''[[Il vizio assurdo|II vizio assurdo - Storia di Cesare Pavese]]"'' , una commossa rievocazione della vita di [[Cesare Pavese]], suo fraterno amico che, tradotta in molte lingue, vinse nel [[1961]] il [[Premio Crotone]].
Svolge anche un'intensa attività di consulente per le [[casa editrice|case editrici]] [[Rizzoli]], [[Sperling & Kupfer]], [[Frassinelli]]; nel [[1972]] pubblica la [[biografia]] di un noto fondatore del [[sindacalismo]] italiano, [[Giuseppe Di Vittorio]], intitolato ''"Il volto umano di un rivoluzionario: la straordinaria avventura di [[Giuseppe Di Vittorio]]"'', e con ''"[[Veder l'erba dalla parte delle radici]]"'' nel [[1977]] vince il prestigioso [[Premio Viareggio]]; infine, nel [[1983]], da dialoghi con [[Leonardo Sciascia]] pubblica ''"Conversazione in una stanza chiusa"''.
Nel [[1983]], con ''"Il merlo di campagna e il merlo di città"'' vince il [[Premio Stresa di Narrativa]].
 
[[File:Davide Lajolo.jpg|thumb|upright=0.7|Lajolo negli ultimi anni di vita.]]
Lajolo scrive anche [[sceneggiatura|sceneggiature]] per il [[teatro]], a partire dal suo successo "Il vizio assurdo", in collaborazione con [[Diego Fabbri]], [[Luigi Vannucchi]] come [[attore]] e [[Giancarlo Sbragia]] come [[regista]] oltre a "I giorni, gli uomini da Fiori rossi al Martinetto" che, sotto la regia di [[Leandro Castellani]], venne rappresentato al [[Teatro Stabile di Torino]].
Continua comunque la sua attività di scrittore e nel 1960 pubblica la sua opera più nota ''[[Il vizio assurdo|II vizio assurdo - Storia di Cesare Pavese]]'', una commossa rievocazione della vita di [[Cesare Pavese]], suo fraterno amico che, tradotta in molte lingue, vinse nel 1961 il [[premio Crotone]]<ref>{{cita web|url=https://www.rivistastudio.com/storia-premio-crotone/|titolo=Storia dimenticata di un premio letterario nel sud Italia degli anni Cinquanta|sito=[[Rivista Studio|rivistastudio.com]]|autore=[[Maurizio Fiorino]]|data=09/12/2021|accesso=1º novembre 2024}}</ref>.
Scrive inoltre sceneggiature per il cinema e la [[televisione]] e cura la stesura di [[documentario|documentari]] televisivi oltre a condurre per la televisione le trasmissioni con Guido Sacerdote su [[Beppe Fenoglio]] intitolate "Voi ed io - dialogo con gli ascoltatori" e la rubrica "Tuttolibri".
 
Svolge anche un'intensa attività di consulente per le [[casa editrice|case editrici]] [[Rizzoli]], [[Sperling & Kupfer]], [[Frassinelli]]; nel 1972 pubblica la [[biografia]] di un noto fondatore del [[sindacalismo]] italiano, [[Giuseppe Di Vittorio]], intitolato ''Il volto umano di un rivoluzionario: la straordinaria avventura di Giuseppe Di Vittorio'', e con ''[[Veder l'erba dalla parte delle radici]]'' nel 1977 vince il prestigioso [[Premio Viareggio]];<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|dataarchivio = 27 gennaio 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190127124805/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|urlmorto = sì}}</ref> infine, nel 1983, da dialoghi con [[Leonardo Sciascia]], pubblica ''Conversazione in una stanza chiusa''.
Colpito da un secondo attacco di [[infarto]], chiude con spirito libero e anticonformista la sua vita, vissuta come un'epopea, il primo giorno d'estate, il [[21 giugno]] [[1984]] a [[Milano]] e riposa nella tomba di famiglia a [[Vinchio]] che riporta il motto scelto dallo stesso scrittore:
 
Nel 1983, con ''Il merlo di campagna e il merlo di città'' vince il [[Premio Stresa di Narrativa]].
''"Dignità nella vita, serenità nella morte".''
 
Lajolo scrive anche [[sceneggiatura|sceneggiature]] per il [[teatro]], a partire dal suo successo ''Il vizio assurdo'', in collaborazione con [[Diego Fabbri]], [[Luigi Vannucchi]] come [[attore]] e [[Giancarlo Sbragia]] come [[regista]] oltre a ''I giorni, gli uomini da Fiori rossi al [[Sacrario del Martinetto|Martinetto]]'' che, sotto la regia di [[Leandro Castellani]], venne rappresentato al [[Teatro Stabile di Torino]].
==Opere==
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Bocche di donne bocche di fucili|anno=1939|editore= Barulli|città=Osimo}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Nel cerchio dell’ultimo sole |anno=1940 |editore= Emiliano degli Arfini |città=Genova}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= I corsivi di Ulisse |anno=1953 |editore= La nuova cultura |città=Milano}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Quaranta giorni quaranta notti |anno= 1955|editore= Ceschina |città=Milano}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= [[Il vizio assurdo|Il "vizio assurdo". Storia di Cesare Pavese]] |anno= 1960|editore= Il Saggiatore |città=Milano}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= [[Il Voltagabbana]] |anno= 1963|editore= Il Saggiatore |città=Milano}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Come e perché |anno= 1968|editore= Palazzi |città=Milano}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Cultura e politica in Pavese e Fenoglio |anno= 1970|editore= Vallecchi|città=Firenze}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Poesia come pane |anno= 1973|editore= Rizzoli|città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= I rossi |anno= 1974|editore= Rizzoli|città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Finestre aperte a Botteghe Oscure |anno= 1975|editore= Rizzoli|città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= I mé |anno= 1977|editore= Vallecchi |città= Firenze }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide | altri= [[Premio Viareggio| Premio Viareggio 1977]] |titolo= [[Veder l'erba dalla parte delle radici]]|anno= 1977|editore= Rizzoli |città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Fenoglio. Un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe |anno= 1978|editore= Rizzoli |città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Il volto umano di un rivoluzionario. La straordinaria avventura di Giuseppe Di Vittorio |anno= 1979 |editore= Vallecchi |città= Firenze }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Conversazione in una stanza chiusa con Leonardo Sciascia |anno= 1980 |editore= Sperling & Kupfer |città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Ventiquattro anni |anno= 1981 |editore= Rizzoli |città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Su fratelli su compagni |anno= 1983 |editore= L'Arciere |città= Cuneo}}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Il merlo di campagna e il merlo di città |anno= 1983 |editore= Rizzoli |città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Conversazione in una stanza chiusa con [[Mario Soldati]] |anno= 1983 |editore= Frassinelli |città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Parole con Piero Chiara |anno= 1984 |editore= Frassinelli |città= Milano }}
*{{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Gli uomini dell’arcobaleno |anno= 1984 |editore= Augusto Agosta Tota Editore |città= Parma }}
 
Scrive inoltre sceneggiature per il cinema e la [[televisione]] e cura la stesura di [[documentario|documentari]] televisivi, oltre a condurre per la televisione le trasmissioni con [[Guido Sacerdote]] su [[Beppe Fenoglio]] intitolate ''Voi ed io - dialogo con gli ascoltatori'' e la rubrica ''Tuttolibri''.
==Note==
 
Colpito da un secondo [[infarto]], chiude la sua vita, vissuta con spirito libero e anticonformista, il primo giorno d'estate, il 21 giugno 1984 a [[Milano]] e riposa nella tomba di famiglia a [[Vinchio]] che riporta il motto scelto dallo stesso scrittore: «Dignità nella vita, serenità nella morte».<ref name="Associazione Davide Lajolo"/>
 
== Il rapporto con Beppe Fenoglio ==
Davide Lajolo fu protagonista della bocciatura di uno degli scrittori italiani oggi più apprezzati, [[Beppe Fenoglio]], quando dalle pagine de ''L'Unità'' criticò aspramente il racconto ''[[I ventitré giorni della città di Alba]]'', reo di non aver dipinto una [[Resistenza italiana|Resistenza]] eroica: «Pubblicare e diffondere questo tipo di letteratura significa non soltanto falsare la realtà, significa sovvertire i valori umani e distruggere quel senso di dirittura e onestà morale di cui la tradizione letteraria può farsi vanto [...] Stupisce che un editore come [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] pubblichi roba del genere, con partigiani che stanno tra la caricatura e il picaresco».<ref>{{cita libro|cognome=Negri Scaglione |nome=Piero|titolo= [[Questioni private - Vita incompiuta di Beppe Fenoglio]] |anno=2006|editore= Einaudi |città=Torino|p=166| L'articolo uscì senza firma il 29 ottobre 1952, quando Lajolo era direttore del quotidiano: a lui ne va attribuita la paternità. }}</ref>
Poi però ci fu una vigorosa correzione di rotta. Negli anni settanta, Lajolo dedicò al conterraneo tutta una serie di opere: radio, tv, riscrittura, critica, biografia si intrecciano in un solido ritratto multimediale di Fenoglio, che spesso fa emergere sull'opera elementi in precedenza poco noti. Il riferimento bibliografico principale è Davide Lajolo, ''Fenoglio. Un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe'', Milano, Rizzoli, 1978.
 
== Riconoscimenti ==
* [[Ambrogino d'oro]] - 7 dicembre 1981<ref name="Associazione Davide Lajolo"/><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/documents/20126/60406048/Civiche+Benemerenze+Elenco+Aggiornato+2021.pdf/326e59bc-3529-b204-894d-7dbf8adb543c?t=1643299144379|titolo=Civiche Benemerenze Elenco Aggiornato 2021|sito= Comune di Milano|accesso=1º ottobre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220708035333/https://www.comune.milano.it/documents/20126/60406048/Civiche+Benemerenze+Elenco+Aggiornato+2021.pdf/326e59bc-3529-b204-894d-7dbf8adb543c?t=1643299144379|dataarchivio=8 luglio 2022|urlmorto=no}}</ref>
 
== Opere ==
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Bocche di donne bocche di fucili|anno=1939|editore= Barulli|città=Osimo}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Nel cerchio dell'ultimo sole |anno=1940 |editore= Emiliano degli Arfini |città=Genova}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= I corsivi di Ulisse |anno=1953 |editore= La nuova cultura |città=Milano}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Quaranta giorni quaranta notti |anno= 1955|editore= Ceschina |città=Milano}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= [[Il vizio assurdo|Il "vizio assurdo". Storia di Cesare Pavese]] |anno= 1960|editore= Il Saggiatore |città=Milano}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= [[Il voltagabbana]] |anno= 1963|editore= Il Saggiatore |città=Milano}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Come e perché |anno= 1968|editore= Palazzi |città=Milano}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Cultura e politica in Pavese e Fenoglio |anno= 1970|editore= Vallecchi|città=Firenze}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Poesia come pane |anno= 1973|editore= Rizzoli|città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= I rossi |anno= 1974|editore= Rizzoli|città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= Finestre aperte a Botteghe Oscure |anno= 1975|editore= Rizzoli|città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide|titolo= I mé |anno= 1977|editore= Vallecchi |città= Firenze }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= [[Veder l'erba dalla parte delle radici]]|anno= 1977|editore= Rizzoli |città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Fenoglio. Un guerriero di Cromwell sulle colline delle Langhe |anno= 1978|editore= Rizzoli |città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Il volto umano di un rivoluzionario. La straordinaria avventura di Giuseppe Di Vittorio |anno= 1979 |editore= Vallecchi |città= Firenze }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Conversazione in una stanza chiusa con [[Leonardo Sciascia]] |anno= 1980 |editore= Sperling & Kupfer |città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Ventiquattro anni |anno= 1981 |editore= Rizzoli |città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Su fratelli su compagni |anno= 1983 |editore= L'Arciere |città= Cuneo}}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Il merlo di campagna e il merlo di città |anno= 1983 |editore= Rizzoli |città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Conversazione in una stanza chiusa con [[Mario Soldati]] |anno= 1983 |editore= Frassinelli |città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Parole con [[Piero Chiara]] |anno= 1984 |editore= Frassinelli |città= Milano }}
* {{cita libro|cognome=Lajolo |nome=Davide |titolo= Gli uomini dell'arcobaleno |anno= 1984 |editore= Augusto Agosta Tota Editore |città= Parma }}
* Davide Lajolo, ''Il partigiano Johnny'', a cura di Roberto Mosena, CISU, Roma 2006.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Leonardo Sciascia]]
* [[Cesare Pavese]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.parcoletterario.it/it/autori/lajolo.htm Davide Lajolo: Parco Letterario]
*[ {{cita web|http://www.fondazionedavidelajoloparcoletterario.it Fondazione /it/autori/lajolo.htm|Davide Lajolo: diParco Milano]Letterario}}
* {{cita web | 1 = http://www.fondazionedavidelajolo.it/ | 2 = Fondazione Davide Lajolo di Milano | accesso = 9 novembre 2007 | dataarchivio = 26 aprile 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080426105451/http://www.fondazionedavidelajolo.it/ | urlmorto = sì }}
*[http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/20/Lajolo_Ulisse_marcia_Milano_co_0_94062015967.shtml Articolo del "Corriere della sera" su un inedito dello scrittore dedicato a Milano, sua città di adozione: "Lajolo. Ulisse marcia su Milano" (20 giugno 1994, pag. 23)]]
* {{cita web|http://www.casamemoriavinchio.it|Casa della Memoria della Resistenza e della Deportazione di Vinchio}}
* {{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/20/Lajolo_Ulisse_marcia_Milano_co_0_94062015967.shtml|Articolo del "Corriere della sera" su un inedito dello scrittore dedicato a Milano, sua città di adozione: "Lajolo. Ulisse marcia su Milano" (20 giugno 1994, pag. 23)}}
 
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[[Categoria:L'Unità (quotidiano)|Lajolo, Davide]]
 
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