Piero Colobini: differenze tra le versioni
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{{militare
|Nome = Piero Colobini
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 17 febbraio 1914
|Nato_a = [[Gorizia]]
|Morto_a = [[Vendreshë|Mali Spadarit]]
|Cause_della_morte = [[morto in combattimento]]
|Luogo_di_sepoltura = Sacrario del Cimitero Centrale di Gorizia
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata = [[Regio Esercito]]
|Arma = [[Arma di Fanteria|Fanteria]]
|Corpo =
|Specialità = [[Alpini]]
|Unità =
|Reparto = [[7º Reggimento alpini]]
|Anni_di_servizio = 1940 - 1941
|Grado = [[Sottotenente]] di complemento
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Campagna italiana di Grecia]]
|Battaglie = [[Battaglia delle Alpi Occidentali]]
|Comandante_di =
|Decorazioni = vedi [[#Onorificenze|qui]]
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = dati tratti da ''Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941) ''<ref name=G5p594>{{Cita|Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965|p. 594}}.</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Piero
|Cognome = Colobini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Gorizia
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1914
|LuogoMorte = Mali Spadarit
|LuogoMorteLink = Vendreshë
▲|GiornoMeseMorte = 10 marzo
|GiornoMeseMorte = 10 marzo
|AnnoMorte = 1941
|Attività = militare
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , insignito della [[
}}
==Biografia==
Compì gli studi elementari e medi a Gorizia conseguendo il diploma di ragioniere presso l'Istituto Tecnico. Nel [[1936]] si iscrisse all'[[Università di Trieste]] nella facoltà di scienze economiche commerciali. All'inizio della [[Seconda guerra mondiale]] lasciò il suo posto di impiegato al Municipio di Gorizia e gli studi per accorrere alle armi.▼
Nacque a Gorizia il 17 febbraio 1914, figlio di Ugo e di Maria Cavagna.<ref name="as">{{Cita|Combattenti Liberazione||as}}.</ref> Il nome completo era Pietro Ugo Giuseppe Colobig, poi italianizzato dal fascismo in "Colobini" nel 1928<ref>Archivio parrocchia Santi Ilario e Taziano di Gorizia, Anagrafe parrocchiale, Serie battesimi, Libro XXIII, pag. 224, Atto n. 72.</ref>.
▲Compì gli studi elementari e medi a Gorizia conseguendo il diploma di [[ragioniere]] presso l'Istituto Tecnico.<ref name="B1p298-299">{{Cita|Bianchi, Cattaneo 2011|pp. 298-299}}.</ref> Nel
Frequentò il corso allievi ufficiali a [[Bassano del Grappa]]; appena ottenuta la nomina a [[sottotenente]] degli [[Alpini]], venne trasferito sul [[fronte occidentale (seconda guerra mondiale)|fronte occidentale]] con il [[Battaglione]] Alpini ''Feltre'' del 7° [[Reggimento]] Alpini, [[divisione (militare)|Divisione]] ''Pusteria'', dove partecipò ad alcune importanti azioni.▼
▲Frequentò il corso allievi ufficiali di complemento a [[Bassano del Grappa]]; appena ottenuta la nomina a [[sottotenente
Intervenuto l'[[armistizio di Villa Incisa|armistizio]] con la [[Francia]], nell'ottobre
Cadde alla testa dei suoi
I suoi resti mortali furono inumati nel Sacrario del Cimitero Centrale di Gorizia il
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal - old style BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|luogo=Regio Decreto 29 novembre 1941.<ref>Registrato alla Corte dei conti lì 12 gennaio 1942, registro 1, foglio 327.</ref>
}}
==Note==
▲Intervenuto l'[[armistizio]] con la [[Francia]], nell'ottobre [[1940]] fu inviato sul [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]], mentre era in corso l'operazione di ripiegamento e contenimento della pressione avversaria. Il [[13 febbraio]] [[1941]], grazie al proprio coraggio, si guadagnò una [[croce di guerra al valor militare]] sul campo assaltando e conquistando una postazione ben munita.
<references/>
==Bibliografia==
▲Cadde alla testa dei suoi Alpini una nebbiosa mattina di primavera sul monte Spadarit, a pochi metri dalla vetta, difesa da tre ordini di [[filo spinato|reticolati]] e da un avversario ben trincerato e deciso, riuscendo ad aprire ad altri la via della conquista.
* {{cita libro|autore=Andrea Bianchi|autore2=Mariolina Cattaneo|titolo=I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro|editore=Associazione Nazionale Alpini|città=|anno=2011|ISBN=978-88-902153-1-5|cid=Bianchi, Cattaneo 2011}}
*{{cita libro |autore=Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare |titolo=Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941) |editore=Tipografia regionale|città=Roma|anno=1965|p=548|isbn=|cid=Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965}}
;Periodici
*{{cita pubblicazione |autore=Gian Luigi Rinaldi|anno=2007|mese=marzo-aprile |titolo=La drammatica epopea del Battaglione Cadore|rivista=Rassegna dell'esercito |editore=Centro Pubblicistica dell'Esercito|città=Roma|numero=2|isbn=|cid=Rinaldi 2007}}
== Voci correlate ==
▲{{quote|Comandante di un plotone di fucilieri, malgrado le forti perdite, guidava il reparto all'attacco di una munita posizione con indomito spirito aggressivo. Giunto in prossimità delle posizioni nemiche, preparava i suoi uomini all'assalto finale ed invitandoli a serrarsi intorno a lui si slanciava avanti per un ultimo balzo. Davanti ai reticolati intatti, nell'ordinare ai suoi Alpini di svellerne i picchetti con le mani, dandone l'esempio, rimaneva gravemente ferito una prima volta. Si aggrappava allora ai reticolati e, continuando ad incitare i suoi uomini, lanciava invettive contro il nemico riparato nelle trincee, invitandolo a combattere all'aperto, finché ferito una seconda volta mortalmente, riusciva a gridare all'avversario che la vittoria era ormai dei suoi Alpini.}}
*[[Bernardo Barbiellini Amidei]]
*[[Franco Sampietro]]
*[[Silvano Buffa]]
*[[Carlo Bottiglioni]]
*[[Silvio Di Giacomo]]
*[[Fernando Ferri]]
*[[Umberto Saracini]]
*[[Ioao Turolla]]
== Collegamenti esterni ==
▲I suoi resti mortali furono inumati nel Sacrario del Cimitero Centrale di Gorizia il [[20 maggio]] [[1962]]. Porta il suo nome la sezione di Gorizia dell'[[Associazione Nazionale Alpini]].
*{{cita web|autore=|url=https://www.combattentiliberazione.it/movm-dal-1935-al-7-sett-1943/colombini-pietro|titolo=Colombini, Pietro|accesso=31 marzo 2023|editore=|sito=Combattenti Liberazione|cid=as}}
*{{cita web|autore=|url=https://www.movm.it/decorato/colobini-pietro/|titolo=Colobini, Pietro|accesso=31 marzo 2023|editore=|sito=MOVM|cid=aa}}
{{Alpini}}
{{Portale|biografie|guerra|seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare
[[Categoria:
[[Categoria:Militari italiani della seconda guerra mondiale]]
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