Gaio Giulio Vindice: differenze tra le versioni
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|Nome = Gaio Giulio Vindice
|Cognome =
|Sesso = M▼
|PreData = [[lingua latina|latino]]: ''Gaius Iulius Vindex''
▲|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 25
|NoteNascita = <ref>"L'Universale" (La Grande Enciclopedia Tematica) in collaborazione con le Garzantine, Volume "Antichità classica" II p. 1502</ref>
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 68
|
|Attività = militare
|Attività2 = politico
|Nazionalità = romano
|
▲|FineIncipit = fu un ufficiale dell'[[esercito romano]] che si ribellò contro l'[[imperatore romano]] [[Nerone]]
}}
==Biografia==
Figlio di un senatore romano e discendente di una famiglia reale della [[Aquitania|Gallia Aquitanica]], Vindice fu nominato propretore della [[Gallia Lugdunense]] verso la fine del regno di [[Nerone]]. Nerone, l'ultimo [[imperatori romani|imperatore romano]] della [[dinastia giulio-claudia]], si era inimicato la classe senatoriale, la quale espresse diversi ribelli contro di lui; uno di questi fu proprio Vindice.▼
▲Figlio di un senatore romano e discendente di una famiglia reale della [[Aquitania|Gallia Aquitanica]], Vindice fu nominato [[propretore]] della [[Gallia Lugdunense]] verso la fine del regno di [[Nerone]]. Nerone, l'ultimo [[imperatori romani|imperatore romano]] della [[dinastia giulio-claudia]], si era inimicato la classe senatoriale, la quale espresse diversi ribelli contro di lui; uno di questi fu proprio Vindice. Il censimento in Gallia al fine di imporre nuove tasse per finanziare la ricostruzione di [[Roma (città antica)|Roma]] e quella di [[Lugdunum]] dopo gli incendi del [[64]] e del [[65]] avevano inoltre reso impopolare la politica dell'imperatore presso i notabili gallici<ref>{{Cita libro|autore=Pierre Cosme|titolo=L'Année des quatre empereur|anno=2012|editore=Fayard|città=|lingua=fr|pp=15-16|ISBN=2213655189}}</ref>.
Nel marzo del 68 Vindice convocò i notabili della sua provincia invitandoli alla rivolta: gran parte della Gallia si unì sotto le sue insegne. Vindice, però, non aspirava al soglio imperiale e contattò quindi il ricco senatore [[Servio Sulpicio Galba]], governatore della ''[[Tarraconense|Hispania Tarraconensis]]'', per offrirgli la porpora; Galba rifiutò il titolo, ma accettò di prendere il comando della rivolta come "legato del Senato e del Popolo Romano".▼
▲Nel marzo del 68 Vindice convocò i notabili della sua provincia al [[Santuario federale delle Tre Gallie]], a Lugdunum, invitandoli alla rivolta: gran parte della Gallia si unì sotto le sue insegne<ref name="GFlavioIV.8.1">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', IV, 8.1.</ref>. Vindice, però, non aspirava al soglio imperiale e contattò quindi il ricco senatore [[Galba|Servio Sulpicio Galba]], governatore della ''[[Tarraconense|Hispania Tarraconensis]]'', per offrirgli la porpora<ref>{{Cita libro|autore=Cassio Dione|wkautore=Cassio Dione|titolo=Storia romana|volume=libro XLIII, 22}}</ref>; Galba rifiutò il titolo, ma accettò di prendere il comando della rivolta come "legato del Senato e del Popolo Romano".
La gran parte delle province occidentali scelsero di unirsi a Galba: unica eccezione fu costituita dalla [[Germania superiore]], il cui governatore [[Virginio Rufo]] rimase fedele a Nerone, sebbene i propri soldati gli avessero offerto la porpora. Rufo attaccò ''Vesontio'' ([[Besançon]]) e Vindice si mosse a difendere la città. I due generali si incontrarono per parlamentare, e strinsero un qualche accordo. Vindice fece per entrare in città, ma a causa di una incomprensione, i soldati di Rufo si ritennero attaccati e aggredirono Vindice, il quale, credutosi caduto in una trappola, si suicidò.▼
▲La gran parte delle province occidentali
Benché schiacciata a fine primavera del 68 da Lucio Verginio Rufo, la rivolta di Vindice segnò l'inizio di una serie di sollevamenti contro il ''princeps'' Nerone, al quale finalmente successe Galba. Il breve regno di quest'ultimo inaugurò un anno turbolento, nel quale si succedettero quattro imperatori (Galba, [[Otone]], [[Vitellio]] e [[Vespasiano]]).
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Cassio Dione]], lxiii.22—26.
* [[Flavio Giuseppe|Giuseppe Flavio]], ''La guerra giudaica''.
* [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''Annales'', xv. 74.
* [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], ''Historiae'', i. 6, 8, 51, iv. 17, 57.
* [[Plutarco]], ''Galba'', 4—6
* [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], ''Nero'', 40, 41, 45.
* [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], ''Galba'', 9, 11.
* [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], ''Epistulae'', ix.19.
=== Fonti secondarie ===▼
* Smith, William, "Vindex, C. Iulius", ''Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology'', vol. 3, [http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/3594.html p. 1260]▼
▲* Smith, William, "Vindex, C. Iulius", ''Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology'', vol. 3, [https://web.archive.org/web/20051214101959/http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/3594.html p. 1260]
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Iulii|Vindice, Gaio]]▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Senatori romani del I secolo]]
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